SCHEDA INFORMATIVA PROGETTO EUROPEO 7PQ EUBORDERSCAPES Descrizione attività Unità di Ricerca dell Università degli Studi di Bergamo
|
|
- Ugo Natali
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEDA INFORMATIVA PROGETTO EUROPEO 7PQ EUBORDER Descrizione attività Unità di Ricerca dell Università degli Studi di Bergamo Titolo del Progetto: Borders and Socio-Political Landscapes - Changing Border Concepts as Governance, Challenge and Political Innovation in Post-Cold War Europe and the World Acronimo: EUBORDER Durata: Giugno Maggio 2016 Sito web: Estremo del bando cui si riferisce il Progetto: Programma COOPERATION - Socio-Economic Sciences and Humanities nell ambito del 7 Programma Quadro (7PQ) dell Unione Europea (call identifier: FP7-SSH The Evolving Concept of Border ) Coordinatore: Karelian Institute Università di Eastern Finland (UEF) Partners: Università di Nijmegen (Olanda) Università Tecnica del Medio Oriente (Turchia) Accademia Russa di Scienze (Russia) Università Autonoma di Barcellona (Spagna) Università di Tromsø (Norvegia) Università Queen s di Belfast (Gran Bretagna) Università Ben Gurion del Negev (Israele) Università di Umea (Svezia) Università di Bergamo (Italia) Università di Gdansk (Polonia) Università Nazionale V. N. Karazin Kharkiv (Ucraina) Centro di Studi Avanzati di Sofia (Bulgaria) Istituto per la Ricerca Regionale e la Pianificazione Strutturale di Leibniz (Germania) Centro di Studi sulle Popolazioni, la Povertà e le Politiche Socio-Economiche (Lussemburgo) Centro Nazionale di Ricerca Scientifica CNRS di Parigi (Francia) Centro Danese di Studi Internazionali e Diritti Umani (Danimarca) Accademia Ungherese del Centro di Ricerca sugli Studi Regionali (Ungheria) Centro per la Ricerca Sociale Indipendente di S. Pietroburgo (Russia) Università di Helsinki (Finlandia) Università di East London (Gran Bretagna) Responsabili per l Unità dell Università degli Studi di Bergamo: Prof. Gianluca Bocchi (coordinatore scientifico), gianluca.bocchi@unibg.it Dott.ssa Chiara Brambilla (research fellow), chiara.brambilla@unibg.it Descrizione sintetica del Progetto: Le frontiere sono luoghi rappresentativi attraverso i quali leggere la complessità contemporanea a più livelli (geopolitico, politico, culturale, sociale, economico, ). Di ciò ha preso coscienza anche la Commissione Europea che nel 2011 ha lanciato un bando nell ambito del Programma Cooperation del 7 Programma Quadro per il finanziamento di un progetto che, attraverso la collaborazione tra numerosi atenei europei ed extra-europei, si proponesse di riflettere intorno al tema The evolving concept of border. 1
2 Obiettivi generali: Analizzare la relazione tra le più rilevanti tendenze caratterizzanti le diverse interpretazioni del concetto di frontiera e i processi socio-politici, nonché i cambiamenti paradigmatici nello studio degli stati, delle società e della cittadinanza. Ciò implica, altresì, l identificazione e l analisi delle diverse concezioni di frontiera in termini di una loro contestualizzazione storica. Studiare i modi secondo i quali le frontiere statuali sono state e continuano ad essere definite politicamente, così come anche dal punto di visto pragmatico e della loro percezione in termini sociali e di geografia culturale. Indicare le sfide globali e specificatamente europee che derivano dalle concettualizzazioni e funzioni mutevoli delle frontiere statuali. Analizzare come forme discorsive differenti (politica, mediatica, accademica, artistico-letteraria) contribuiscono alla ri-concettualizzazione delle frontiere (europee e non europee). Contribuire a instaurare un dialogo virtuoso che possa portare allo sviluppo di un approccio integrativo, fondato sull interazione di sguardi diversi alle frontiere, provenienti oltre che dalle scienze sociali anche dalle scienze umane. Il gruppo di ricerca dell Università degli Studi di Bergamo è coinvolto come partner nel progetto vincitore del bando e la partecipazione dell ateneo bergamasco, nel più ampio quadro degli obiettivi generali del progetto, s incentra sulla contestualizzazione dei temi trattati con riferimento a un luogo di frontiera complesso per eccellenza: lo spazio relazionale di frontiera tra Europa e Africa, passando attraverso il mondo mediterraneo. Più precisamente, contestualmente agli obiettivi generali del progetto, il lavoro di ricerca dell equipe dell Università degli Studi di Bergamo si focalizza sui seguenti aspetti: Analisi della relazione tra i più significativi approcci interpretativi del concetto di frontiera così come anche dei processi socio-politici e dei cambiamenti nello studio degli stati nazionali, delle società e della cittadinanza con riferimento allo spazio relazionale di frontiera tra Europa e Africa, passando attraverso il mondo mediterraneo. Ciò implica, altresì, l identificazione e l analisi delle diverse concezioni di frontiera in termini di una loro contestualizzazione storica tra colonialismo e postcolonialismo; chiarendo al contempo il ruolo che le prospettive postcoloniali possono assumere nel supportare contesti critici teorico-concettuali per l analisi dell evoluzione delle frontiere e dei processi di bordering/ordering/othering. Tale approccio contribuisce all elaborazione di uno sguardo volto all affermazione di una prospettiva storica critica, che è cruciale, da un lato, per investigare e cogliere le evoluzioni plurali delle frontiere euro-africane nel corso del tempo, e, dall altro lato, per riconoscere come le pratiche di b/ordering europee, così come le interazioni transfrontaliere, richiedano di essere (ri)situate in una narrativa geopolitica più globalmente orientata. Ciò è possibile attraverso una contestualizzazione di tali pratiche e interazioni in uno scenario più ampio, capace di evidenziare le dimensioni materiali ma anche simboliche assunte dallo spazio di frontiera euroafricano durante le fasi passate dell espansione europea trans-mediterranea. Ciò esplorando, al contempo, i borderscapes euro-africani postcoloniali come espressione del nesso tra le geografie relazionali contemporanee euro-africane e la fluidità dei loro confini storici, continuamente tracciati e ri-tracciati all incrocio complesso tra molteplici linee geografiche, socio-culturali ed etniche nel contesto geo-storico dell espansione imperiale europea. Sviluppo di un analisi critica delle relazioni complesse tra frontiere interne dell Unione Europea, le sue frontiere esterne e le frontiere non-europee con particolare riferimento alle geografie relazionali tra Europa, Africa e mondo mediterraneo. Esplorazione delle configurazioni contemporanee degli spazi di frontiera euro-africani e mediterranei, ponendo attenzione alle loro plurime dimensioni - temporale, esperienziale, antropologica, geografica - e al contempo al loro dis-locarsi e ri-locarsi, da un lato, da fuori l Europa a dentro i cityscapes europei e, dall altro lato, con riferimento al moltiplicarsi di nuovi spazi e forme di frontiera in Africa, originatisi dall esternalizzazione delle frontiere europee. Riflessione intorno alle particolari modalità attraverso le quali le politiche migratorie dell Unione Europea possono essere lette come parte del borderscape euro-africano postcoloniale, analizzandone le conseguenze in termini delle trasformazioni sociali occorse in Europa e in Africa, esplorando anche il fluttuare dei confini del vicinato dell Europa e il ruolo preminente svolto dalle comunità 2
3 transnazionali e dagli spazi ibridi euro-africani, che si stanno diffondendo in Europa. Ciò implica l esigenza di porre l attenzione non solo alle modalità secondo le quali le frontiere euro-africane, e in particolare quelle mediterranee, sono state e continuano ad essere definite politicamente, ma anche alle loro configurazioni pragmatiche e alla loro percezione in termini antropologici. Analisi, attraverso il riferimento alla nozione di borderscape, della relazione complessa tra concettualizzazione delle frontiere e la loro rappresentazione visuale, evidenziando come l ancoraggio al concetto di borderscape consenta di far emergere l intersezione tra visualità, spazio e potere nella costituzione e nella trasformazione delle frontiere euro-africane coloniali e postcoloniali. Il termine borderscapes è usato al fine di rivelare la complessità e la vitalità della/alla frontiera euroafricana, intesa quale spazio di mediazione mobile, prospettico e relazionale. È la pluralità di interazioni sociali - nelle quali si articolano le esperienze, le politiche e le rappresentazioni che animano la frontiera - a definire il particolare significato assunto dai borderscapes. Ed è attraverso lo sguardo offerto dai borderscapes che è possibile focalizzare l attenzione sui significati altri della frontiera euro-africana, espressi in una pluralità di esperienze, economie e politiche escluse dalla rappresentazione piana della cartografia moderna. In quest ottica, è importante far emergere come i borderscapes euro-africani, con un attenzione specifica alle loro configurazioni mediterranee, siano, in pratica e nelle pratiche, delle zone dinamiche di incontri vari e diversificati, sempre investiti da significati anche estetici ed etici. Tale specifico sguardo vuole, quindi, richiamare l attenzione sull urgenza contemporanea di rilevare la dimensione epistemologica e temporale, esperienziale e antropologica, oltre che geografica e spaziale, dei borderscapes euro-africani e mediterranei; indagando, al contempo, la relazione tra tali diverse dimensioni della frontiera, intesa quale spazio multi-dimensionale, quale processualità discorsivamente costruita. Parallelamente a ciò, analisi dei modi con i quali forme discorsive differenti (politica, mediatica, accademica, artistico-letteraria) contribuiscono alla ri-concettualizzazione dei confini (europei e non europei). Contributo a instaurare un dialogo virtuoso che possa portare allo sviluppo di un approccio integrativo fondato sull interazione di sguardi diversi alle frontiere, provenienti dalle scienze sociali e anche dalle scienze umane. In particolare, offrire una problematizzazione del concetto di frontiera nella ricerca sociale come luogo emblematico della complessità e come spazio privilegiato d indagine per comprendere gli scenari contemporanei tra Europa, Africa e mondo mediterraneo. Ne emerge la rilevanza di un epistemologia delle frontiere, nell affrontare le sfide culturali della complessità contemporanea. L attività di ricerca dell Università degli Studi di Bergamo, qui sopra riferita, si articola nell analisi di diversi casi di studio nell ambito di tre, tra i diversi work packages (WP), in cui il Progetto EUBORDER è organizzato: WP 5 - Post-colonial Bordering and Euro-African Borderscapes Borderscape italo-tunisino (in Italia: Mazara del Vallo e il più ampio contesto della Provincia di Trapani, con attenzione alle connessioni con Palermo e la sua Provincia così come anche con la Provincia di Agrigento; in Tunisia: Tunisi/La Goulette, Tabarka, Mahdia, Zarzis - Museo della Memoria del Mare, e possibili altre località dalle quali provengono i migranti che vivono a Mazara del Vallo - es. La Chebba, Sfax, Sousse). Questo caso di studio è analizzato in una prospettiva genealogica, secondo le declinazioni teorico-concettuali descritte qui sopra, allo scopo di far emergere la complessità sociale e culturale delle geografie relazionali italo-tunisine, dal periodo coloniale fino alle loro attuali configurazioni post-coloniali. Attraverso un approccio di ricerca multi-situato - sul lato italiano (principalmente in Sicilia: provincia di Trapani con un focus su Mazara del Vallo, con attenzione alle connessioni con Palermo e la sua Provincia così come anche con la Provincia di Agrigento) e su quello tunisino (Tunisi/La Goulette, Tabarka, Mahdia, Zarzis - Museo della Memoria del Mare, e possibili altre località dalle quali provengono i migranti che vivono a Mazara del Vallo - es. La Chebba, Sfax, Sousse) della frontiera - l analisi di questo caso di studio si propone di esplorare la complessità multi-dimensionale dell area di frontiera. Ciò indagando in particolare i modi nei quali la retorica e le politiche di cooperazione transfrontaliera, promosse, sul piano istituzionale europeo e non, sono vissute, esperite e interpretate, in particolare, dagli attori non-istituzionali, che abitano il 3
4 borderscape italo-tunisino, con speciale riguardo a categorie interpretative che riflettono questioni rilevanti relative alla cittadinanza, all identità e alle migrazioni transnazionali attraverso il Mediterraneo. In questo quadro, parte dell attenzione sarà dedicata alle tracce, presenti nei paesaggi di frontiera italo-tunisini, che ci raccontano della genealogia del borderscape tra i due Paesi dal periodo coloniale fino alle sue configurazioni attuali. Particolare attenzione sarà dedicata alla rappresentazione videografica del caso di studio italo-tunisino. L Università degli Studi di Bergamo, in collaborazione con un videomaker professionista, produrrà un film documentario sul borderscape italo-tunisino, raccontandone le variazioni nel corso della storia tra colonialismo e post-colonialismo. Inoltre, il video documenterà i processi di dis-locazione e ri-locazione della frontiera euro-africana da fuori l Europa a dentro i cityscapes europei, con riguardo particolare alla al contesto urbano di Mazara del Vallo in Sicilia. Bergamo città e provincia (con particolare riguardo al caso del contesto suburbano di Zingonia) e Mazara del Vallo. Zingonia è una località della provincia di Bergamo, territorio ricadente nei comuni di Verdellino, Verdello, Ciserano, Boltiere e Osio Sotto, nella Bassa Bergamasca. L abitato di Zingonia è frutto di un progetto urbano parzialmente realizzato degli anni 60 di città per i lavoratori, voluto dall imprenditore Renzo Zingone. Dopo l esperienza del quartiere Zingone a Trezzano sul Naviglio nacque l idea della realizzazione di una cittadina, in cui una zona industriale e un area urbanistica si integrassero, permettendo ai lavoratori di risiedere vicino alle unità produttive e contemporaneamente disporre di tutti i servizi. La zona adatta per Zingonia fu individuata in provincia di Bergamo, nella Bassa Bergamasca, nelle vicinanze dell autostrada, della ferrovia e di altre importanti vie di comunicazione tra i comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdello e Verdellino. Nel 1964, Zingone sottoscritte le convenzioni con i comuni interessati e cominciò la costruzione di Zingonia. Le aree industriali furono quasi tutte realizzate già nei primi anni, ma l incremento di popolazione previsto non avvenne e il progetto fu ridimensionato già al principio degli anni 70. L evidente squilibrio (a quei tempi mancavano i piani regolatori) portò a un degrado della zona. Ciò causò un crollo nei prezzi dei beni immobili che, insieme al grande numero di ditte e alla forte domanda di lavoro nella zona, attirò molti migranti a Zingonia. Inizialmente, negli anni 70, si trattò di migranti provenienti dalle regioni meridionali italiane, mentre in seguito, negli anni 80, è progressivamente cresciuto il numero di migranti stranieri, principalmente provenienti dal Senegal. In questo momento, la popolazione di Zingonia è costituita per circa il 70% da migranti extra-comunitari. Per tale via, Zingonia ha assunto un ruolo preminente quale trans-località euro-africana, accompagnato però anche da un immagine mediatica di quest area suburbana come un ghetto conquistato dagli immigrati. Tuttavia, sono molte le forme attraverso cui gli abitanti di Zingonia e la società civile hanno risposto fermamente e stanno rispondendo a tale immagine negativa diffusa dai media locali e nazionali. Mazara del Vallo, Comune situato a sud-ovest della Regione Sicilia, costituisce un caso di studio di grande rilevanza rispetto alle tematiche indagate e ancora scarsamente conosciuto in ambito internazionale con riguardo alla realtà italiana relativamente alle interazioni culturali e alle pratiche di integrazione negli spazi urbani. L alta percentuale di migranti di origini tunisine che vi abitano e la peculiarità del progetto migratorio dalla Tunisia all Italia che caratterizza la comunità tunisina di Mazara, ne fa una realtà significativa per documentare i processi attuali di dis-locazione e ri-locazione dei borderscapes euro-africani dai margini dello spazio politico europeo ai suoi centri urbani, ma ci dà altresì l opportunità di sviluppare una riflessione genealogica riguardo alle evoluzioni storiche dei borderscapes italo-africani nel Mediterraneo, supportando quanto già descritto con riguardo al caso di studio italo-tunisino. La ricerca condotta dall Università di Bergamo studierà, allora, il contesto suburbano di Zingonia, nella provincia di Bergamo, e il caso di Mazara del Vallo, proponendoli come esempi di borderscapes euroafricani essi stessi che, nel loro dis-locarsi all interno degli spazi urbani e suburbani europei, esprimono nella pratica nuove interazioni e sovrapposizioni tra frontiere euro-africane interne ed esterne variabili, e che possono essere osservate in una pluralità di soglie urbane visibili o, spesso, mantenute invisibili. Metodi Nell indagare i casi di studio presentati, si adotteranno i seguenti metodi: - Ricerca di campo ed etnografia, come anche altri metodi della ricerca qualitativa nelle scienze sociali; 4
5 - Osservazione partecipante e non-partecipante; - Cartografia culturale e contro-cartografie; - Strumenti visuali (fotografie e brevi video); - Interviste narrative e semi-strutturate; - Analisi qualitativa dei media; - Spoglio di giornali locali e nazionali e di altri media elettronici (siti web, blog, YouTube); - Analisi del discorso; - Videografia; - Studi storici in una prospettiva post-coloniale. WP6 - Borders and Critical Geopolitics of Neighbourhood Borderscape italo-tunisino (in Italia: Mazara del Vallo e il più ampio contesto della Provincia di Trapani, con attenzione alle connessioni con Palermo e la sua Provincia così come anche con la Provincia di Agrigento; in Tunisia: Tunisi/La Goulette, Tabarka, Mahdia, Zarzis - Museo della Memoria del Mare, e possibili altre località dalle quali provengono i migranti che vivono a Mazara del Vallo - es. La Chebba, Sfax, Sousse). N.B. Si tratta di un compito di ricerca in condivisione con il WP 5. Per una descrizione dettagliata, si rimanda, quindi, a quanto riportato con riguardo al work package suddetto. WP10 - Border Crossings and Cultural Production Borderscapes euro-africani nel Mediterraneo (Particolare riferimento al caso del borderscape Italia[Sicilia]/Nord Africa[Tunisia], letto attraverso il riferimento all isola di Lampedusa) Più precisamente, la ricerca condotta a Lampedusa si focalizzerà su due casi di studio particolarmente calzanti rispetto agli obiettivi di ricerca di questo WP, volti a indagare gli aspetti connessi alla produzione culturale che ruota intorno alla rappresentazione delle frontiere e dei loro attraversamenti: Il LampedusaInFestival ( Il Museo delle Migrazioni di Lampedusa ( Sia il LampedusaInFestival sia il Museo delle Migrazioni sono iniziative promosse dall associazione locale Askavusa ( Attraverso l analisi dei due casi di studio descritti, la ricerca intende esplorare criticamente i modi in cui diverse rappresentazioni culturali e artistiche delle frontiere, dei loro attraversamenti e delle migrazioni attraverso il Mediterraneo tra Europa e Africa, tra Italia e Nord Africa, possono essere considerate rispettivamente come: 1) espressioni di resistenza alle rappresentazioni ufficiali delle frontiere e delle politiche frontaliere e di controllo delle migrazioni nel Mediterraneo; 2) forme locali di identità e di appartenenza; 3) modi informali di riconciliazione e dialogo attraverso le frontiere. In particolare, per quanto riguarda il LampedusaInFestival, si manterrà un focus prevalente di ricerca sugli esempi di video partecipativo presentati al Festival a partire dalla sua prima edizione nel 2009, anche in collaborazione con l associazione ZaLab ( e l Archivio delle Memorie Migranti ( Metodi Nell indagare i casi di studio presentati, si adotteranno i seguenti metodi: - Ricerca di campo ed etnografia, come anche altri metodi della ricerca qualitativa nelle scienze sociali; - Osservazione partecipante e non-partecipante; - Shadowing; 5
6 - Cartografia culturale e contro-cartografie; - Strumenti visuali (fotografie e brevi video); - Interviste narrative e semi-strutturate; - Analisi qualitativa dei media; - Spoglio di giornali locali e nazionali e di altri media elettronici (siti web, blog, YouTube); - Analisi del discorso; - Videografia; - Studi storici in una prospettiva post-coloniale. ***** ***** ***** Per informazioni e chiarimenti riguardo al Progetto, si prega di prendere contatto con la dott.ssa Chiara Brambilla: Dr. Chiara Brambilla Research Fellow - EU-FP7 project EUBORDER Centro di Ricerca sulla Complessità Università degli Studi di Bergamo Piazzale S. Agostino, Bergamo Italy Mobile: chiara.brambilla@unibg.it 6
PROGETTAZIONE ANNUALE - a.s. 2018/2019 GEOGRAFIA - CLASSI 3 a A - 3 a F - 3 a E - 3 a G ins. Paola Cicolini - ins. Agata Liotta
PROGETTAZIONE ANNUALE - a.s. 2018/2019 GEOGRAFIA - CLASSI 3 a A - 3 a F - 3 a E - 3 a G ins. Paola Cicolini - ins. Agata Liotta Premessa Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia
DettagliRelazione attività di ricerca. Anno 2014
Università degli Studi di Bergamo Relazione attività di ricerca Anno 2014 CE.R.CO Centro di ricerca sulla complessità Via Salvecchio 19 24129 Bergamo Direttore: prof. Gianluca Bocchi cerco@unibg.it www.unibg.it/cerco
DettagliStato di fatto e tendenze
Storia di Mola Stato di fatto e tendenze Idee, piani e progetti! " BASE ASCOLTO REGOLE Attività legate al progetto CONSULENZA SUPPORTO TECNICO E FORMAZIONE PROGETTAZIONE LOGICA PROGETTAZIONE ESECUTIVA
DettagliPROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliInaugurazione del Corso di Studi Superiori in Mediazione Linguistica (Laurea L-12) Anno Accademico
Inaugurazione del Corso di Studi Superiori in Mediazione Linguistica (Laurea L-12) Anno Accademico 2018-2019 La popolazione e i flussi migratori: il passato, il presente e il futuro dell Italia, del Mezzogiorno
DettagliDIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
del territorio e del paesaggio L/ Il Corso di laurea triennale in Scienze umane dell ambiente, del territorio e del paesaggio intende formare laureati con solide competenze nelle scienze geografiche nelle
DettagliLaboratorio di Urbanistica. Introduzione al Corso. Laboratorio di Urbanistica. Pianificazione urbanistica. Prof. Ignazio Vinci
Università di Palermo - Scuola Politecnica Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Anno accademico 2018-2019 Laboratorio di Urbanistica
DettagliRelazione attività di ricerca. Anno 2015
Università degli Studi di Bergamo Relazione attività di ricerca Anno 2015 CE.R.CO Centro di ricerca sulla complessità Via Salvecchio 19 24129 Bergamo Direttore: prof. Gianluca Bocchi cerco@unibg.it www.unibg.it/cerco
DettagliPianificazione Urbanistica. Introduzione al Corso. Prof. Ignazio Vinci. Corso di Pianificazione Urbanistica INTRODUZIONE
Università di Palermo - Scuola Politecnica Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Anno accademico 2016-2017 Pianificazione Urbanistica Prof. Ignazio Vinci Definizioni Oggetto del corso è la trasformazione
DettagliPROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA AREA STORICO GEOGRAFICA
IL CURRICOLO DI SCUOLA AREA STORICO GEOGRAFICA CAMPI DI ESPERIENZA: - LA CONOSCENZA DEL MONDO - IL SE E L ALTRO DISCIPLINE: - STORIA - GEOGRAFIA - CITTADINANZA DISCIPLINE: - STORIA - GEOGRAFIA - CITTADINANZA
DettagliL orientamento in itinere e in uscita. Stretta connessione tra orientamento in uscita orientamento in itinere
L orientamento in itinere e in uscita Stretta connessione tra orientamento in uscita orientamento in itinere L orientamento in itinere Conoscenza del territorio economico, sociale e politico In collaborazione
DettagliPROGETTAZIONE DI DIPARTIMENTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Statale d Istruzione Superiore Paolina Secco Suardo Liceo delle Scienze Umane Liceo Musicale Via Angelo Maj, 8 24121 Bergamo Tel. 035.239370
DettagliISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI PROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO PER COMPETENZE ED ABILITÀ DOCENTE: ALFREDO VITELLOZZI MATERIA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA CLASSE: 1ME A Anno scolastico:
DettagliALL. B PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE SECONDA SEZ. A ALL. B A. S. 2017/ 18 DOCENTE CONCETTA RESTIVO DISCIPLINA GEOGRAFIA CLASSE 2 SEZ A PROGRAMMA SVOLTO a) Criteri didattici seguiti. Per i presupposti metodologici si è fatto riferimento
DettagliIstituto Comprensivo «G. Marconi», Castelfranco Emilia CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA
Istituto Comprensivo «G. Marconi», Castelfranco Emilia CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA Scuola Primaria Classe prima definire la propria posizione rispetto ai compagni; definire la propria posizione Idea
DettagliGeografia regionale A
Geografia regionale A 1. Introduzione al corso TESTI DI RIFERIMENTO Studenti frequentanti: A. Vanolo, Geografia economica del sistemamondo. Territori e reti nello scenario globale, Utet Università, Torino,
DettagliCURRICOLO DI GEOGRAFIA CONDIVISIONI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA CURRICOLO DI GEOGRAFIA CONDIVISIONI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Finalità Osservare la realtà da più punti di vista. Leggere e interpretare i processi di trasformazione
DettagliI risultati di PISA 2006 Un primo sguardo d insieme. 4 Dicembre 2007
I risultati di PISA 2006 Un primo sguardo d insieme 4 Dicembre 2007 Risultati di PISA 2006 Presentazione del rapporto internazionale OCSE, Parigi Prima presentazione dei risultati italiani rapporto nazionale:
DettagliI.T. A. PARADISI. per il Settore Economico. Amministrazione, finanza e marketing BIENNIO UNICO. -progetto ESABAC
Via Resistenza, 700 41058 Vignola (MO) Web:http://www.scuolaparadisi.org E-mail: segreteria@scuolaparadisi.org dirigentelm2.0@gmail.org Centralino: Tel. 059/774050 059/772860 I.T. A. PARADISI per il Settore
DettagliIstituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI
PROGRAMMAZIONE A.S. 2015-2016 Classe/sez. Docente Materia Ore settimanali 2 BS Riccardo Rapposelli STORIA E GEOGRAFIA 3 SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE: la classe 2 B Scientifico è composta da 19 alunni.
DettagliConoscenze. Abilità / Capacità SCIENZE UMANE LES CLASSE PRIMA SAPERI MINIMI
SCIENZE UMANE LES CLASSE PRIMA PSICOLOGIA GENERALE / METODOLOGIA DELLA RICERCA 1. Metodo di studio: consapevolezza delle strategie di apprendimento e memorizzazione; dell elaborazione di semplici contenuti
DettagliCURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA ATTIVITA COMPETENZE ETA. - Saper localizzare e collocare se stessi, oggetti, luoghi, persone in situazioni spaziali
CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA INDICATORI 1) Conoscere l ambiente fisico e umano anche attraverso l osservazione. 2) Comprendere ed utilizzare strumenti e linguaggi specifici. 3) Comprendere le relazioni
DettagliCOMPETENZE ABILITA CONOSCENZE
SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO GEOGRAFIA ANNO SCOLASTICO 2010/2011 CLASSE 1 principi della geografia. Descrivere ambienti conosciuti nei loro elementi essenziali, formulare e verificare ipotesi. - Conoscere
DettagliCURRICULO DI GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE I COMPETENZE CHIAVE TRAGUARDI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO CONTENUTI
CURRICULO DI GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE I Comunicazione in lingua madre Competenza matematica e competenze base di scienze e Spirito d iniziativa ed 1 L alunno si orienta nello spazio circostante,
DettagliDal piano al processo
Dal piano al processo Nuove forme di indagine territoriale Da un approccio analitico a un approccio interattivo Nuove forme di progettazione e pianificazione Dal progetto del prodotto al progetto del processo
DettagliIN EVIDENZA LE COMPETENZE (ABILITÀ E CONOSCENZE) CONSIDERATE IRRINUNCIABILI ALLA FINE DELLA CL. 1^
IN EVIDENZA LE ( E ) CONSIDERATE IRRINUNCIABILI ALLA FINE CL. 1^ CLASSE 1 a COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE E USO UMANO DEL TERRITORIO CHIAVE DI CITTADINANZA: COMUNICARE,
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Alberto
Dettagli19 dicembre Provincia di Bergamo. Comune di Verdellino. Comune di Boltiere. Comune di Osio Sotto. Comune di Ciserano. Comune di Verdello
Masterplan Zingonia_1 a - 2 a fase 19 dicembre 2011 Provincia di Bergamo Comune di Boltiere Comune di Ciserano Comune di Osio Sotto Comune di Verdellino Comune di Verdello PREMESSA: Il Protocollo d intesa
DettagliCURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ROSANNA GALBUSERA STRADA ANULARE 2/A 20090 S. FELICE-SEGRATE (MI) TEL. 02 70307008 - FAX 02/70309677 C.F. 97270710151 MAIL: comprensivosfelice@libero.it www.icsanfelice.it
DettagliLE MAPPE URBANE: PROCESSI MIGRATORI E METAMORFOSI DELLO SPAZIO URBANO
LE MAPPE URBANE: PROCESSI MIGRATORI E METAMORFOSI DELLO SPAZIO URBANO A cura di Vando Borghi, Claudia Meschiari Progetto di Ricerca nel quadro del progetto generale La città degli invisibili : migrazioni,
DettagliRegione Toscana Maria José Caldés Pinilla
EVENTO INTERNAZIONALIZZAZIONE TORINO, 08 novembre 2012 Regione Toscana Maria José Caldés Pinilla Presentazione Maria José Caldés Pinilla, MD PhD Direttore Centro Regionale Salute Globale Regione Toscana
DettagliCURRICOLO VERTICALE GEOGRAFIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO VERTICALE GEOGRAFIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: si orienta e si muove con crescente sicurezza
DettagliPROGRAMMAZIONE GEOGRAFIA SETTORE ECONOMICO CLASSI PRIME
Sezione 1 L ABC della geografia Unità 1 Gli strumenti della geografia saper individuare le relazioni tra uomo e ambiente. Saper usare dati, tabelle e grafici. Saper leggere carte fisico-politiche e tematiche.
DettagliL'alunno/a 1) Conosce ed usa gli organizzatori spaziotemporali. Osservazioni sistematiche
CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA Scuola Primaria I.C Monterotondo Buozzi Competenza chiave europea:. Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale 1) Conosce ed usa gli organizzatori
DettagliLaboratorio di Urbanistica. Introduzione al Project Work. Laboratorio di Urbanistica. Pianificazione urbanistica. Prof.
Università di Palermo - Scuola Politecnica Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Anno accademico 2018-2019 Laboratorio di Urbanistica
DettagliCOMPETENZA DISCIPLINARE: GEOGRAFIA Classe Prima COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
Classe Prima Muoversi consapevolmente nello spazio vissuto. Orientarsi e collocare se stessi, gli altri e gli oggetti nello spazio fisico e usare gli indicatori topologici adeguati Osservare, descrivere,
DettagliComune di Fiesole, Garante della partecipazione Ufficio del garante dell informazione e della partecipazione Facciamo un Piano! Verso il Piano Struttu
Ufficio del garante dell informazione e della partecipazione Facciamo un Piano! Verso il Piano Strutturale e il Piano Operativo del Comune di Fiesole Documento informativo sul processo di costruzione dei
DettagliL IMMIGRAZIONE COME RISORSA CARATTERISTICHE STRUTTURALI E SOCIALI DEL FENOMENO MIGRATORIO NELL AREA DELLA SIBARITIDE
L IMMIGRAZIONE COME RISORSA CARATTERISTICHE STRUTTURALI E SOCIALI DEL FENOMENO MIGRATORIO NELL AREA DELLA SIBARITIDE Pensare l immigrazione significa pensare lo Stato ed è lo Stato che pensa se stesso
DettagliCURRICULUM DI GEOGRAFIA
CURRICULUM DI GEOGRAFIA INTRODUZIONE Gli aspetti geografici forniscono allo studente concetti di base sull organizzazione territoriale, sulla comprensione del significato dell ambiente naturale ed artificiale,
DettagliGEOGRAFIA COMPETENZE DISCIPLINARI PREVISTE NEL BIENNIO
GEOGRAFIA A.S. 2015/2016 L'insegnamento di Geografia concorre a promuovere: la comprensione della realtà contemporanea attraverso le forme dell'organizzazione territoriale, intimamente connesse con le
DettagliGEOGRAFIA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
GEOGRAFIA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia. Descrivere ambienti conosciuti nei loro elementi
Dettaglitermini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento
ALL. F TDR Scheda F.1 termini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento Scheda attuazione termini del PIAI di riferimento - Anno 2013 proposte Obiettivo progettuali specifico D.G.R.
DettagliPROGRAMMAZIONE DI GEOGRAFIA CLASSE SECONDA A.S
1. L EUROPA E L UNIONE EUROPEA: la formazione dell Europa, la società europea, l unione europea (vol. I) 2. L EUROPA FISICA E POLITICA IN GENERALE (ripasso) 2. L EUROPA MEDITERRANEA: Spagna, Andorra, Principato
DettagliSSH Scienze Sociali ed Umanistiche. Monique Longo NCP SSH
SSH Scienze Sociali ed Umanistiche Monique Longo NCP SSH un po di terminologia il passato il presente 6 PQ 7 priorità Citizen and Governance in a knowledge based society 7 PQ 8 priorità Social Sciences
DettagliLiceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale
I.S.I.S. Liceo Caterina Percoto Via Leicht n. 4-33100 Udine UD tel. +39 0432 501275 - fax +39 0432 504531 cod. fisc. 80006400305 www.liceopercoto.ud.it e-mail: info@liceopercoto.it pec: udpm01009@pec.istruzione.it
DettagliLICEO CLASSICO. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
LICEO CLASSICO 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno PROVE Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 S.O. Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 S.O. Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 S.O. Storia - - 3 3 3 O. Filosofia
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO I. SILONE - MONTESILVANO
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Storia, Geografia COMPETENZA SPECIFICA: Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini (istituzioni statali e civili), a livellolocale
DettagliModulo Composizione Urbanistica
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Reggio Calabria, lunedì 23 febbraio 2009 Modulo Composizione
DettagliCorso di Formazione politica nei territori
Corso di Formazione politica nei territori L Istituto di Formazione Politica "Pedro Arrupe" Centro Studi Sociali offre un percorso di Formazione politica esterno alla propria sede a quanti lo chiederanno
DettagliGEOGRAFIA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
DettagliGEOGRAFIA Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità territoriale
Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità Paesaggio Regione e sistema territoriale Settembre Prove d ingresso Prove d ingresso Prove d ingresso Prove d ingresso Ottobre Novembre L orientamento
DettagliINDICE LA CARTA POLITICA E DEMOGRAFICA DELL EUROPA IL BAGAGLIO GEOGRAFICO 1 IL RETICOLATO GEOGRAFICO E I FUSI ORARI 2
INDICE 0 IL BAGAGLIO GEOGRAFICO 1 IL RETICOLATO GEOGRAFICO E I FUSI ORARI 2 I fusi orari DIARIO 4 METTITI ALLA PROVA 5 2 LEGGIAMO LE CARTE GEOGRAFICHE 6 3 LE FOTOGRAFIE AEREE E SATELLITARI 8 METTITI ALLA
DettagliCOMPETENZA 1 - LA STORIA DEL MONDO CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA
COMPETENZA 1 - LA STORIA DEL MONDO Comprendere, utilizzando le conoscenze e le abilità acquisite, la complessità delle strutture e dei processi di trasformazione del mondo passato in una dimensione diacronica,
DettagliPrimo e secondo elaborato del Project Work
Università di Palermo - Scuola Politecnica Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura Anno accademico 2017-2018 Laboratorio Laboratorio di di Urbanistica Urbanistica Prof. Ignazio Vinci
DettagliMODULO 1: IL SISTEMA GLOBALE CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA 1. Il mondo globalizzato 2. Rapporto Nord- Sud del mondo 3.
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE All. A Docente: MICHELA MANCINO Disciplina: GEOGRAFIA ECONOMICA Classe 5AR A. S. 2013-2014 1. LIBRO DI TESTO UTILIZZATO: DO.GE: www.geografia/temi - Markes 2. OBIETTIVI DISCIPLINARI
DettagliITC Elsa Morante-Programmazione insegnamento della Religione Cattolica Anno Scolastico
1954CONOCENZE, ABIITÀ E COMPETENZE DE IRC INERENTI A NUOVO OBBIGO D ITRUZIONE UA BAE DEI QUATTRO AI CUTURAI M Competenze Chiave Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO SOCIALE LICEO LINGUISTICO L O S T U D I O R E N DE P O S S I B I L E L I M P O S S I B I L E Indirizzo
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE ABILITA
DISCIPLINA GEOGRAFIA CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE ABILITA LINGUAGGIO DELLA GEO /GRAFICITA elementi dello spazio vissuto Rappresentare oggetti e
DettagliGiuseppe Ponzini Welfare e politiche per l immigrazione Il decennio della svolta
CIRMiB CENTRO DI INIZIATIVE E RICERCHE SULLE MIGRAZIONI BRESCIA LaRIS LABORATORIO DI RICERCA E INTERVENTO SOCIALE Tra casa e scuola: l accesso degli immigrati ai servizi fondamentali Seminario Brescia
DettagliCURRICOLO DI GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1 CURRICOLO DI GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (secondo le nuove Indicazioni Provinciali per la definizione dei curricoli del primo ciclo d istruzione della scuola in lingua italiana della Provincia
DettagliSintesi del Terzo Rapporto Annuale dell Osservatorio sulle Migrazioni. Immigrant Integration in Europe
Sintesi del Terzo Rapporto Annuale dell Osservatorio sulle Migrazioni Immigrant Integration in Europe di Tommaso Frattini (Università degli Studi di Milano e Centro Studi Luca d Agliano) con Natalia Vigezzi
DettagliPIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 Classe 1BA Materia GEOGRAFIA Docente LULLINI ILARIA LIVELLO DI PARTENZA La classe è eterogenea, alcuni allievi
DettagliCurricolo verticale AREA ANTROPOLOGICA GEOGRAFIA
Curricolo verticale AREA ANTROPOLOGICA 1 SCUOLA PRIMARIA Lo spazio Gli indicatori spaziali Muoversi nello spazio conosciuto(casa,scuola) sapendosi orientare utilizzando gli organizzatori topologici ( sopra
DettagliINDICE. Capitolo I Il punto vendita fisico tra ipercompetizione e disruption. pag. Indice delle figure. Indice delle tabelle.
INDICE pag. Indice delle figure Indice delle tabelle Introduzione XIII XVII XIX Capitolo I Il punto vendita fisico tra ipercompetizione e disruption 1. Il commercio e il suo ruolo innovativo nelle trasformazioni
DettagliVenerdì 14 Novembre 2014 Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, Palermo
Corso di aggiornamento per gli insegnanti EDIZIONE CURATA DALLA SEZIONE DI PALERMO Scuola, cittadinanza, sostenibilità Le pietre e i cittadini Progetto nazionale 2014-15 Venerdì 14 Novembre 2014 Museo
DettagliIndice. XI Presesentazione
Indice XI Presesentazione 3 Capitolo 1 Ricerca e didattica 3 1.1 Il percorso scientifico della geografia 1.1.1 Continuità e discontinuità geografiche, p. 3 1.1.2 Dal mondo classico alla «geografia scientifica»,
DettagliDisciplina: GEOGRAFIA. Curricula verticali biennio I.T.E. F. Laparelli COMPETENZE
Disciplina: GEOGRAFIA Curricula verticali biennio I.T.E. F. Laparelli COMPETENZE 1. Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie
Dettagliprocessi di partecipazione 6
al territorio di (MB) promotore/committente Regione Lombardia - Settore Sistemi Verdi e Paesaggio ambito territoriale Comune di (MB) Abitanti: 24.33 Superficie: 10,28 Kmq coordinamento scientifico Ruggero
DettagliCOMPETENZE DISCIPLINARI PREVISTE NEL BIENNIO
GEOGRAFIA A.S. 2015/2016 L'insegnamento di Geografia concorre a promuovere: la comprensione della realtà contemporanea attraverso le forme dell'organizzazione territoriale, intimamente connesse con le
DettagliGEOGRAFIA classe prima SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
GEOGRAFIA classe prima SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE CHIAVE EUROPEE NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA
DettagliF.I.S Dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO al CURRICOLO DI SCUOLA
F.I.S. 2007-08 08 Dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO al CURRICOLO DI SCUOLA AREA STORICO-GEOGRAFICA LUMEZZANE 3 APRILE 2008 a cura di Maria Caccagni L AREA STORICO-GEOGRAFICA- (AMBIENTALE?): finalità MATRICE
DettagliIndice. Premessa all edizione italiana 13 di Dino Gavinelli. Introduzione 27. Parte prima. Fare geografia Il geografo 35
Indice Premessa all edizione italiana 13 di Dino Gavinelli Introduzione 27 Parte prima. Fare geografia 33 1. Il geografo 35 1.1. La geografia senza geografi 35 1.2. L Olimpo dei geografi 38 1.3. Quattro
DettagliCOMPETENZE DISCIPLINARI
REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ISTITUTO COMPRENSIVO DI STRIGNO E TESINO COMPETENZE DISCIPLINARI GEOGRAFIA: competenza 1 al termine del IV biennio del primo ciclo di istruzione 1. Leggere
DettagliPAESAGGI DEL LAVORO 2011 1
PAESAGGI DEL LAVORO 2011 Concorso fotografico per la costituzione di un fondo di fotografie d autore finalizzato alla conoscenza e valorizzazione dei paesaggi del lavoro nelle Marche PRESENTAZIONE l Associazione
DettagliDIPARTIMENTO LETTERE
ISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione DIPARTIMENTO LETTERE CURRICOLO DI ISTITUTO INDIRIZZO:
DettagliLICEO STATALE DON G. FOGAZZARO - Vicenza PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE. LINGUA STRANIERA 1 (Inglese- tutti gli indirizzi)
LICEO STATALE DON G. FOGAZZARO - Vicenza PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE LINGUA STRANIERA 1 (Inglese- tutti gli indirizzi) PRIMO BIENNIO ASSE DEI LINGUAGGI COMPETENZE GENERALI COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA
DettagliOrientamento L allievo si orienta nello spazio circostante utilizzando i riferimenti topologici.
CLASSE PRIMA GEOGRAFIA COMPETENZA CHIAVE (Racc. UE 18/12/2006) CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE- GEOGRAFIA E USO UMANO DEL TERRITORIO COMPETENZE SPECIFICHE DISCIPLINARI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DettagliLa comunità territoriale
La comunità territoriale Se mai può esistere una comunità nel mondo degli individui, può essere soltanto una comunità intessuta di comune e reciproco interesse ( Bauman (Z. CRITICITA disuguaglianze di
DettagliDati e indicatori statistici per il governo del territorio
Dati e indicatori statistici per il governo del territorio GIORGIO ALLEVA Presidente dell Istituto nazionale di statistica Palazzo San Giorgio Sala dei Lampadari PRIMA DEL GIS NUOVE SFIDE PER LA STATISTICA
DettagliECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro
n.1 Fondazione Cariplo progetto Capacity building REesilienceLAB http://www.resiliencelab.eu Incontri di formazione Resilienza urbana e territoriale incontri di formazione 1 aprile 2014 APPROCCI E STRUMENTI
DettagliCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale IDENTITA STORICA TRAGUARDI ABILITA CONOSCENZE DISPOSIZIONI PROCESSI METACOGNITIVI
STORIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale IDENTITA STORICA TRAGUARDI ABILITA CONOSCENZE DISPOSIZIONI PROCESSI METACOGNITIVI -L alunno riconosce elementi significativi del
DettagliINNOVARE SI PUO PER UN WELFARE GENERATIVO E DI COMUNITA
INNOVARE SI PUO PER UN WELFARE GENERATIVO E DI COMUNITA INNOVARE E VALUTARE: RICONOSCERE I NOSTRI MODELLI OPERATIVI E DI PENSIERO Simonetta Simoni L INNOVAZIONE SOCIALE PER UNA DEFINIZIONE CONDIVISA DELL
Dettagli1. Sa riconoscere gli ambienti del proprio vissuto quotidiano: la casa, la scuola
SCUOLA: ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROBBIO- SCUOLA PRIMARIA CLASSE I A. ORIENTAMENTO - Lo spazio 1. Sa muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento e utilizzando
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO GEOGRAFIA
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO GEOGRAFIA PRIMO BIENNIO Competenze Abilità Conoscenze 1. Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i
DettagliLettere Italiano, Storia, Geografia CLASSE PRIMA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Lettere Italiano, Storia, Geografia CLASSE PRIMA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ASCOLTARE - Ascoltare attentamente in modo attivo e partecipe - Comprendere in modo analitico un testo orale - Ob.
DettagliIstruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO.
Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI Programma d azione comunitario in materia di formazione professionale Seconda fase: 2000-2006 SI.SI.FO. PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Il Programma Leonardo da Vinci
DettagliAnno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
6 - TOT CONSISTENZA RICETTIVA E RILEVATI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI Anno 2017 539 3552 4091 28964 60058 89022 14636 20789 35425 15262 20509 35771 9593028 18500148 28093176 Paesi Bassi 003 10.983 33.517 33.745
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Decreto prot. n. 2317/II/013 Oggetto: Partecipazione dell Università degli Studi di Bergamo al bando Programma COOPERATION Socio-economic sciences and Humanities (call identifier: FP7-SSH-2011) nell ambito
DettagliNUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce
NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce LE INFRASTRUTTURE DIGITALI UNA DOTAZIONE DIFFUSA, MA CON ALCUNI LIMITI TERRITORIALI
DettagliLa georeferenziazione delle informazioni statistiche degli archivi amministrativi: dinamiche della popolazione, mobilità e territorio
La georeferenziazione delle informazioni statistiche degli archivi amministrativi: dinamiche della popolazione, mobilità e territorio A cura dell Ufficio di Statistica del Comune di Prato 1 Obiettivo:
DettagliLa città pubblica a Trieste La definizione di un metodo: lettura, interpretazione e processi di riqualificazione
La città pubblica a Trieste La definizione di un metodo: lettura, interpretazione e processi di riqualificazione 1. La definizione dell oggetto: la città pubblica 2. Alcune riflessioni sullo sfondo. Abitare,
DettagliI flussi migratori in Europa
I flussi migratori in Europa PROF. RICCARDO FIORENTINI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE UNIVERSITÀ DI VERONA Migrazioni: un fenomeno complesso Motivi alla base delle migrazioni: Motivi economici Ricongiungimenti
DettagliGEOGRAFIA Introduzione
GEOGRAFIA Introduzione La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. La disciplina consente di mettere in relazione tem economici, giuridici, antropologici,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL MASTER DI I LIVELLO IN Mediatore Culturale e Linguistico per l Immigrazione A.A. 2017/2018 1. OBIETTIVI FORMATIVI E FINALITÀ DEL CORSO E DEI SINGOLI CURRICULA, SE PREVISTI, ANCHE
DettagliReLab - URW3 RESILIENZA SOCIALE E PROCESSI DI RIGENERAZIONE
ReLab - URW3 RESILIENZA SOCIALE E PROCESSI DI RIGENERAZIONE LE SFIDE DELLA CITTÀ INTERCULTURALE La teoria della resilienza per il governo dei cambiamenti Katia Fabbricatti REsilienceLAB Milano 05/06/2014
DettagliDall organizzazione visibile all organizzazione invisibile: i nuovi paradigmi per comprendere le organizzazioni complesse
Dall organizzazione visibile all organizzazione invisibile: i nuovi paradigmi per comprendere le organizzazioni complesse I nuovi paradigmi per comprendere le organizzazioni complesse: dopo il modernismo,
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI CAMPIGLIA DEI BERICI ANNO SCOLASTICO 2018/2019 SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLA DISCIPLINA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. Palladio Via Dante Alighieri, 4-36026 POJANA MAGGIORE (VI) Tel. n. 0444/898025 -Partita Iva Codice fiscale 80015470240 - Cod. Mecc. VIIC814001 e_mail: VIIC814001@istruzione.it
DettagliConsumo Condiviso come Social Engagement: Sostenibilità Economica, Sociale e Ambientale negli Stili di Vita Emergenti
Ciclo di seminari promossi in vista di EXPO 2015: CIBO, AMBIENTE E STILI DI VITA Milano, 9 ottobre, 2014 Consumo Condiviso come Social Engagement: Sostenibilità Economica, Sociale e Ambientale negli Stili
Dettagli