L'incidentalità stradale in Italia, cause, effetti e costi. Gli effetti delle ultime modifiche al Codice della Strada. Le linee di intervento
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1 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ DIPARTIMENTO AMBIENTE E CONNESSA PREVENZIONE PRIMARIA REPARTO AMBIENTE E TRAUMI OSSERVATORIO NAZIONALE AMBIENTE E TRAUMI (ONAT) Pietro Marturano L'incidentalità stradale in Italia, cause, effetti e costi. Gli effetti delle ultime modifiche al Codice della Strada. Le linee di intervento [2005] Pubblicato in Sicurezza stradale: verso il 2010, a cura di Franco Taggi, Istituto Superiore di Sanità, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma 2005, pp Il contenuto di questa pubblicazione può essere utilizzato citando la fonte nel modo seguente: Pietro Marturano, "L'incidentalità stradale in Italia, cause, effetti e costi. Gli effetti delle ultime modifiche al Codice della Strada. Le linee di intervento", in Sicurezza stradale: verso il 2010, a cura di Franco Taggi, Istituto Superiore di Sanità, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma 2005, pp
2 36. LIBRO ( ) K :16 Pagina 258 L incidentalità stradale in Italia, cause, effetti e costi. Gli effetti delle ultime modifiche al codice della strada. Le linee di intervento Pietro Marturano Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti Terrestri Direzione Generale per la Motorizzazione L incidentalità stradale in Italia negli ultimi tempi ha contato qualcosa come 6000 morti, feriti e incidenti all anno. Si rabbrividisce al solo pensiero che per disprezzo verso le norme e le più elementari regole del buon senso, un elemento essenziale per lo sviluppo ed il progresso del Paese, si trasforma puntualmente in un sistema all inte rno del quale perdono la vita, o se la rovinano per sempre, tanti nostri concittadini. Questa situazione assolutamente inaccettabile, ha indotto i Legislatori, a varare una serie di disposizioni destinate ad incidere in modo energico ed immediato sui comportamenti degli utenti della strada, in modo da invertire il pericoloso trend ascensionale degli incidenti sulle nostre strade. Tra i principali interventi posti in essere, meritano di essere ricordati i seguenti: l istituzione della patente a punti; l obbligo del conseguimento dell attestato di idoneità per la guida di ciclomotori (patentino) per la fascia di età 14/18 anni e, dal 1 ottobre 2005, anche per i maggiorenni; le regole per un corretto uso del cellulare e di altri apparecchi durante la guida; la sospensione in via cautelativa della patente di guida, fino all esito di visita medica, in caso di accertamento durante la guida di un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro; l obbligo d uso, in articolari situazioni, dei dispositivi retroriflettenti di protezione individuale (giubbotti) destinati a proteggere chi scende da un veicolo; l obbligo d uso delle strisce posteriori e laterali retroriflettenti per gli autoveicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate; l obbligo di utilizzo dei fari accesi di giorno sulle autostrade e sulle strade extraurbane per una migliore visibilità dei veicoli; l inasprimento delle sanzioni per le violazioni più gravi e l ampliamento dei poteri di Polizia; 258
3 36. LIBRO ( ) K :16 Pagina 259 L INCIDENTALITÀ STRADALE IN ITALIA, CAUSE, EFFETTI E COSTI il divieto di somministrazione di bevande superalcoliche sulle autostrade; l adozione di procedure certe e snelle per la verifica dell assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti; la revoca della patente di guida in caso di violazioni che hanno provocato la morte di altre persone. Come principali riferimenti normativi ricordiamo: NORME DI RIFERIMENTO D. Lgs. n. 9 del 15 gennaio 2002, Disposizioni integrative e correttive del nuovo codice della strada, a norma dell articolo 1, comma 1, della legge 22 marzo 2001, n. 85 (Gazzetta Ufficiale n.36 del 12 febbraio Supplemento Ordinario n. 28) Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 2003, Modifiche ed integrazioni al Codice della Strada (G.U. n.149 del 30 giugno 2003) Legge n. 214 del 1 agosto 2003, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2003, n. 151, recante modifiche ed integrazioni al Codice della Strada (Gazzetta Ufficiale n. 186 del 12 agosto 2003 S.O. n.133) PROVVEDIMENTI APPLICATIVI D.M , Accreditamento di soggetti pubblici e privati che possono svolgere corsi per il recupero dei punti della patente di guida (Gazzetta Ufficiale n.181 del 6 agosto 2003) D.M , Programmi dei corsi per il recupero dei punti della patente di guida (Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003) Circolare prot.n. MOT3/4984/M350PaP del 16 dic. 2003, Chiarimenti in merito allo svolgimento, da parte delle autoscuole, dei corsi per il recupero dei punti della patente di guida (Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003) Circolare prot.n.mot3/4053/m350 del 9 ott. 2003, Autorizzazione a svolgere i corsi per il recupero dei punti della patente di guida da parte delle associazioni di categoria degli autotrasportatori (Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003) Circolare prot.n.mot3/3442/m310 del 9 sett. 2003, Chiarimenti in merito allo svolgimento, da parte delle autoscuole, dei corsi per il recupero dei punti della patente di guida (Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003) Circolare prot.n.mot3/3021/m330 del 20 ago. 2003, Recupero di nove punti per la patente di guida, a seguito della frequenza di specifici corsi (Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003) Il vero contenuto innovativo di queste norme è costituito dal forte richiamo alla coscienza di ogni utente affinché la circolazione sulle strade possa svolgersi nel modo più sicuro possibile. L analisi dei dati sull incidentalità stradale in Italia dimostra purtroppo che non meno del 90% degli incidenti stradali trova la sua origine nel fattore umano: cioè in tutta quella gamma di comportamenti (mancato rispetto delle segnalazioni semaforiche, mancato rispetto dello STOP, della distanza di sicurezza, sorpassi azzardati, eccesso di velocità rispetto alle condizioni esistenti, 259
4 36. LIBRO ( ) K :16 Pagina 260 SICUREZZA STRADALE: VERSO IL 2010 incauto uso del cellulare, assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti, sonnolenza e stanchezza, distrazione, ecc.) di cui gli utenti della strada per incuria, per arroganza, per sopravalutazione delle proprie capacità, si rendono troppo spesso responsabili. Se è vero, che nel determinarsi di un incidente, possono concorrere altri fattori (quali ad es. lo scoppio di un pneumatico), è anche vero che spesso il verificarsi di queste concause trova fondamento nella superficialità o nella trascuratezza con la quale si è provveduto alla corretta manutenzione del veicolo. Torna dunque, anche in questo caso, in evidenza il comportamento umano. Come più volte ricordato, anche in altre occasioni, l analisi dei dati forniti da Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri (relativi prevalentemente all ambito extraurbano) hanno evidenziano chiaramente che gli interventi legislativi effettuati hanno portato ad una forte riduzione del totale degli incidenti, dei decessi e dei feriti. Gli stessi dati, aggiornati al 30 giugno 2005 (a due anni di applicazione della patente a punti) confermano il raggiungimento di risultati confortanti, infatti, nel secondo anno di applicazione, cioè dal 1 luglio 2004 al 30 giugno 2005, i dati evidenziano, con riferimento all analogo periodo del 2002/2003 (e cioè in assenza delle norme), una forte riduzione del numero totale di incidenti stradali e dei relativi decessi pari al 20,5% ed una ancora maggiore riduzione dei feriti, pari al 22,1%. Ciò conferma la sostanziale tenuta degli effetti ed il conseguente permanere della validità delle azioni intraprese. E certa quindi, oramai, la sostanziale affidabilità dell impianto normativo così modificato. Occorre adesso non abbassare la guardia, ma continuare verso questa direzione, cercare di mantenere il livello di attenzione sopra la soglia minima e non perdere di vista l obiettivo comunitario di riduzione del 50% degli incidenti entro il 2010 (e con questi risultati finora raggiunti, possiamo farcela). E importante notare, in ogni caso che, in un contesto nazionale costituito da km di strade, di veicoli e di patenti attive, gli effetti sopra evidenziati assumono un ancora maggior valore in considerazione che, contemporaneamente, risulta altrsì la tendenza in aumento dei volumi di traffico stradale, che, per la sola rete tariffata, nel 2004 sono stati del 2,2% in più rispetto all anno precedente. Una azione così importante come quella attivata va sostenuta ed alimentata costantemente con ulteriori e mirati interventi atti a tenere alta l attenzione sul problema. E interessante anche dare un veloce cenno a quelli che sono i costi sociali derivanti da incidenti stradali nel nostro Paese. Secondo le ultime stime ISTAT, nel 2004, i costi sociali sono stati di oltre 33 miliardi di euro, vale a dire pari al 2,5% del PIL dello stesso anno (ovvero pari alla metà del PIL dell Algeria o alla metà del fatturato della Honda Motor Company (Japan) o della Hewlett-Packard (US)). A titolo meramente esemplificativo, nella cifra totale calcolata dall Istituto Nazionale di statistica, vengono ricompresi: 260
5 36. LIBRO ( ) K :16 Pagina 261 L INCIDENTALITÀ STRADALE IN ITALIA, CAUSE, EFFETTI E COSTI costi umani, inabilità, perdita di capacità produttiva; danni biologici per invalidità e danni morali ai superstiti delle persone decedute; costi sanitari (ospedalizzazioni ed accessi al pronto soccorso); danni materiali ai mezzi ed alle infrastrutture, spese di assicurazione RCA, spese per interventi e rilievi sul luogo dell incidente da parte delle Forze dell ordine e Vigili del Fuoco, costi giudiziari. LE LINEE DI INTERVENTO A questo punto occorre proseguire il cammino con la realizzazione di nuove e più sicure infrastrutture stradali, la manutenzione ed il miglioramento di quelle esistenti, l adeguamento della segnaletica, l adozione di misure per gli utenti deboli (pedoni, ciclisti, anziani, ecc.), l utilizzo e la ricerca di nuove tecnologie per accrescere la sicurezza sia dei veicoli sia delle infrastrutture e procedere per mezzo di un costante monitoraggio e studio del fenomeno incidentalità e delle sue cause. Va ricordato che è ferma intenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti quella di pervenire all adozione di un nuovo Codice della strada con l obiettivo di un testo semplificato e snello che contenga comunque tutti i principi di carattere generale, la disciplina delle norme di comportamento, il sistema sanzionatorio, i principi generali in materia di patente a punti, il tutto con l ulteriore obiettivo della effettività degli istituti sanzionatori. Così facendo gli attuali oltre 600 articoli del Codice e del Regolamento attuativo saranno sensibilmente ridotti a poche decine di articoli. Al contempo, la disciplina dei procedimenti amministrativi riferibili ad esempio ai contenuti più tecnici, attualmente irrigiditi in un campo normativo pesante e poco versatile, saranno sottoposti alla emanazione di regolamenti di secondo livello, conseguendo così una maggiore flessibilità ed elasticità che consentirà di adeguarli più rapidamente. Un altra importante iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mirata ad una idonea selezione dei candidati a diventare utenti della strada, è quella della completa informatizzazione dell esame di teoria per il rilascio della patente di guida. Ciò consentirà una più trasparente ed efficace gestione degli esami stessi. In tale contesto, il Dipartimento dei Trasporti Terrestri sta oramai completando la realizzazione del progetto e si prevede, già per la prossima primavera, di utilizzare la nuova procedura. Saranno così elevati i livelli di sicurezza, trasparenza, funzionalità ed efficienza, conseguendo l allineamento agli attuali obiettivi di snellimento e modernizzazione delle procedure della Pubblica Amministrazione. LE LINEE DI INTERVENTO COMUNITARIE Sono oramai tre anni che, sempre a Verona, i Ministri dei trasporti europei si incontrano per sviluppare le politiche di sicurezza stradale dell UE attraverso alcune linee comuni di intervento tra le quali: 261
6 36. LIBRO ( ) K :16 Pagina 262 SICUREZZA STRADALE: VERSO IL 2010 Il miglioramento della sicurezza stradale in genere Le possibilità di finanziamento dei progetti di sicurezza stradale L attuazione della normativa vigente Come ottenere veicoli tecnologicamente più sicuri Durante le conferenze, vengono inoltre stabilite le priorità da rispettare per incrementare i livelli di Sicurezza Stradale e per sviluppare, in modo compatibile, le infrastrutture europee, attraverso le proposte di ambiziosi ed articolati interventi da condividere tra i Paesi membri. Nei vari incontri è stato affrontato come debba essere ulteriormente intensificata l azione sui comportamenti di guida, con l introduzione della patente a punti, il rafforzamento dei controlli, la certezza delle sanzioni per le trasgressioni più gravi. È stato anche affrontato l importante tema delle risorse finanziarie necessarie per implementare gli interventi previsti o da prevedere, stabilendo che occorre assicurare un flusso di finanziamenti certo e stabile sul quale tutti gli operatori chiamati a contribuire al miglioramento della Sicurezza Stradale possano contare. Se l esperienza comunitaria insegna a usare le diversità culturali, politiche, socio-economiche e territoriali come una risorsa, anche sul fronte della Sicurezza Stradale sarà necessario dotarsi di uno strumento chiave, di una sede di confronto delle diverse esperienze, di valutazione della loro efficacia in relazione ai diversi contesti. Nell ultimo incontro dell autunno 2005, è stata ribadita la necessità di istituire un Agenzia Europea per la Sicurezza Stradale (AESS), e Verona è certamente la città naturale candidata ad ospitarla. TTutti i Paesi presenti hanno inoltre condiviso la proposta di introdurre l educazione stradale nelle scuole elementari.t Infine, l impegno dei Ministri dei Trasporti Europei è stato ancora una volta quello di ritrovarsi ogni anno, sempre a Verona, sia per verificare lo stato di attuazione dei progetti, sia per proporre nuove linee di intervento e correttivi. 262
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