Regione Piemonte, Comune di Nichelino PIANO DI EVACUAZIONE. SCUOLA MEDIA STATALE A. MANZONI VIA MONCENISIO n. 24 NICHELINO (TO)
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- Aurelio Beretta
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1 Regione Piemonte, Comune di Nichelino PIANO DI EVACUAZIONE SCUOLA MEDIA STATALE A. MANZONI VIA MONCENISIO n. 24 NICHELINO (TO)
2 PREMESSA Il piano di evacuazione proposto, indica le disposizioni organizzative e suggerisce tutte le procedure operative che permettono di contenere le conseguenze di un qualsiasi evento che dovesse richiedere la sollecita evacuazione dell edificio scolastico. Lo stato di emotività, che inevitabilmente colpisce tutto il personale al verificarsi di una situazione di emergenza, induce a comportamenti irrazionali, a dimenticanze di operazioni determinanti, a decisioni errate. Il documento vuole suggerire le azioni da compiere al manifestarsi di una situazione di pericolo, non lasciando spazio all improvvisazione che potrebbe provocare danni superiori a quelli che avrebbe potuto provocare lo stesso evento. Essendo l emergenza connessa con le caratteristiche di ogni edificio e della sua utenza, il presente piano è strutturato tenendo conto della sede scolastica. Poiché in sede propedeutica e in quella applicativa implica la responsabilità dei docenti, esso è stato recepito dal Collegio dei docenti con delibera e costituisce un allegato della Piano dell Offerta Formativa. 1) SCOPO DEL PIANO Il piano, essendo un documento operativo, vuole: - evidenziare le situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi nell ambito dell edificio scolastico - individuare le disposizioni organizzative da porre in atto - indicare le azioni da compiere, senza lasciare spazio all improvvisazione - assegnare i compiti per consentire l evacuazione ordinata e tempestiva del personale presente nell edificio. Nell edificio scolastico, verificandosi un alta concentrazione di persone, nei momenti di emergenza si potrebbero determinare modifiche nello stato delle strutture, tali da indicare le normali condizioni di agibilità, provocando alterazioni nei confronti e nei rapporti interpersonali degli utenti e causando sentimenti di panico. L utilità del piano di evacuazione poggia sul presupposto che dagli operatori scolastici siano individuati accorgimenti sul paiano psico-pedagogico e riferimenti tecnico-logistici indispensabili a contenere, nel grado più elevato possibile, l ansia dell imprevisto e le azioni provocate dal panico. Il panico ha due manifestazioni spontanee, che, se incontrollate, costituiscono un elemento grave di turbativa e di pericolo: 1) istinto di coinvolgere gli altri nell ansia generale; di qui le invocazioni di aiuto, il clamore, le grida, gli atti di disperazione, 2) istinto alla fuga, in cui predomina l autodifesa, con tentativo di esclusione anche violenza, degli altri con spinte, corse i n avanti, affermazione dei posti conquistati verso la via di salvezza. La conoscenza del Piano di evacuazione tenderà a ricondurre nella sfera della razionalità tali manifestazione e, creando uno stimolo alla fiducia di superare il pericolo, indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti atti ad evitare confusione e sbandamenti. In altre parole ridurre i rischi che lo stato di emergenza crea. Il Piano di evacuazione sotto il profilo pedagogico rappresenta, pertanto, un movimento di grande impegno educativo e gli enti e le premure di quanti operano nella scuola dovranno confluire sugli obbiettivi che esso si prefigge. È necessario che esso sia conosciuto in tutti i particolari dagli utenti ed in special modo da coloro che hanno la responsabilità di far rispettare le regole che determinano il piano di fuga tramite specifici compiti che si devono ottemperare. Solo così diventa lo strumento che può essere di salvaguardia della incolumità di tutti i presenti. 2
3 2) CARATTERISTICHE DELL EDIFICIO SCOLASTICO Il complesso scolastico, ubicato nell area tra via San Matteo n 13 ad est, via Moncenisio n 24 a sud, area confinante con i condomini di piazza Dalla Chiesa ad ovest, il prato della Scuola Primaria DE AMICIS a nord, è costituito da 4 corpi fabbrica a diversa destinazione: BLOCCO A (aule) Costruito su tre piani, più ex piano piloty, parzialmente occupato dal nuovo refettorio del E costituito da 28 aule, 2 laboratori e servizi (10 aule al piano terreno e al secondo piano, 8 aule e la biblioteca multimediale al primo; 6 gruppi di servizio e due locali ripostiglio per i collaboratori scolastici per ogni piano). BLOCCO B Piano Terra: laboratorio Arti Bianche, ripostiglio-magazzino, aula per portatori di handicap, infermeria, servizi (nel sottoscala vi è l archivio storico). Primo Piano: ufficio del Dirigente Scolastico, ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, segreteria, vicepresidenza, archivio corrente, sala insegnanti, servizi. BLOCCO C (contiguo al precedente) Laboratorio informatico 2, sala video, laboratorio informatico 1, laboratorio di scienze, laboratorio di arte, un aula (ex laboratorio linguistico), laboratorio musicale, laboratorio fotografico e due servizi. BLOCCO D Auditorium, 2 palestre con relativi spogliatoi e servizi, 2 locali per deposito attrezzi, laboratorio di falegnameria, laboratorio di elettrotecnica, laboratorio di arte 2 (sul soppalco) Tutti i blocchi sono collegati fra loro mediante corridoio coperto al piano terra 3) IMPIANTI GENERALI Il complesso degli edifici è servito dai seguenti impianti generali: 1) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO, a metano, con corpi scaldanti di ghisa, tubazioni completamente murati nelle casse-vuote, centrale termica principale situata nel cortile comune tra edificio Manzoni ed edificio De Amicis e centrale termica secondaria, contenente le pompe per la distribuzione dell acqua nell impianto, situata nel blocco D sotto l auditorium. L impianto è dotato dei regolamentari dispositivi di sicurezza e delle valvole di intercettazione del combustibile. 2) IMPIANTO ELETTRICO costituito da rete di distribuzione completamente inserita nei muri degli edifici o nelle apposite canaline, è provvista del regolamentare cavo di messa a terra degli impianti. Lo stesso è suddiviso per quadranti di utilizzo a seconda degli edifici serviti con interruttori automatici magnetotermici posizionati al pianoterra dei vari blocchi di edifici. 3) RETE ANTI-INCENDIO - Il complesso scolastico è stato fornito di rete anti-incendio con tubazioni autonome esterne verniciate del prescritto colore rosso, così predisposto: - Blocco A (corpo Aule) con n 2 cassette fornite di tubazioni di m 15,00 con naspi UNI 45, situate su ogni piano, all inizio dei corpi scala (allegato A-1.2a); 4 estintori, 2 a destra del corpo scala A e due a sinistra del corpo scala B ultimo aggiornamento: ottobre
4 - Blocco B (corpo uffici) con n 1 cassetta fornita di tubazioni di m 15,00 con naspo UNI 45 al piano terra, situata all inizio del corridoio e n 1 cassetta completa come la precedente al primo piano (allegato A-1.2b); 2 estintori collocati alle estremità del corridoio e 1 in sala insegnanti, n 1 rivelatore di fumo nell archivio. - Blocco C (corpo laboratori) fornita di n 1 cassetta completa come al punto precedente situata in fondo al corridoio (allegato A-1.2c); n 2 estintori. - Blocco D (corpo palestre-auditorium) con una cassetta completa come ai punti precedenti dotata di idranti situata nella zona auditorium (allegato A-1.2d)e n 7 estintori, più n 1 situato sulla balconata a quota e) IMPIANTO DI RILEVAMENTO INCENDI L edificio scolastico è dotato del sopraddetto impianto costituito da cellule rilevatrici d incendio con sensori e segnalatori visivi e acustici e centralina di controllo-comando nell atrio (allegato A-1.2b). L impianto è corredato anche di pulsanti avvisatori di emergenza, utilizzabili da parte del personale ausiliario della scuola che è presente a tutti i piani e da 2 interruttori generali di intercettazione dell energia elettrica (allegati A- 1.2a, A-1.2b, 1.2c, 1.2d). 4) VIE DI USCITA Per ottenere un regolare deflusso degli utenti in caso di necessità, l edificio è dotato di vie di fuga a norma con le disposizioni del piano di evacuazione. Al presente scopo, i blocchi edifici hanno ognuno una o più possibilità di fuga verso l esterno: - Blocco A (aule): attraverso i due corpi scala esterni è possibile scendere dai vari piani e ritrovarsi nel cortile recintato (allegato A-1.3). Dal refettorio, posto nell ex piano piloty, attraverso 3 uscite di sicurezza si accede al cortile recintato. - Blocco B (uffici): attraverso il corpo scala è possibile uscire all aperto tramite un uscita di sicurezza posta alla sinistra nell atrio con sbocco sulla strada e uscita ausiliaria nel cortile. - Blocco C (laboratori): attraverso il corridoio si raggiungono le 2 uscite di sicurezza poste alla sinistra con sbocco all aperto nel cortile recintato e in fondo al corridoio stesso. - Blocco D (palestre-auditorium): attraverso l auditorium è possibile usufruire di 3 uscite di sicurezza poste, una vicina agli spogliatoi, e le rimanenti nell auditorium con sbocco nel cortile recintato (allegato A-1.4) Tutte le uscite di sicurezza e il loro dimensionamento sono state predisposte dall Ufficio Tecnico del Comune di Nichelino. 5) LE IPOTESI DI RISCHIO La tipologia degli incidenti ipotizzabili, che possono richiedere un evacuazione totale e parziale dell edificio, sono determinate dalla casistica relativa agli incidenti che si possono manifestare ed alla statistica degli stessi che si sono verificati in modo analogo. Questi eventi possono identificarsi in: ultimo aggiornamento: ottobre
5 - INCENDI, che possono svilupparsi in magazzini, laboratori, centrale termica, biblioteca, archivi, ecc; - CROLLI a seguito di eventi naturali o provocati (terremoti, voragini, bradisismo); - INQUINAMENTI da nubi tossiche, ecc; - ALLAGAMENTI, per rotture degli impianti idrici; - PRESENZA o PREANNUNCIO di ordigni esplosivi; - OGNI ALTRA CAUSA che imponga l adozione di misure di emergenza da parte del Capo di Istituto, ai sensi del D.P.R. n 417, art. 3. 6) POPOLAZIONE PRESENTE NELL EDIFICIO DALLE ORE 8.00 ALLE ORE Le presenze variano a seconda del piano orario di ciascun anno scolastico. In particolare si veda l allegato A-2. I pomeriggi prevedono un orario variabile a seconda delle classi tra le e le o le Il sabato mattina i dati riportati in tabella sono inferiori del 20-30% a seconda dei piani, in quanto alcune classi non frequentano avendo l orario articolato su 5 giorni. BLOCCO A Aule PIANO MATTINA (massimo) POMERIGGIO (massimo) Terra 220 alunni ins.ti + 1 coll. Scol. max 150 allievi + 7 ins.ti + 1 coll. Scol. Primo 180 alunni ins.ti + 1 coll. Scol. max 85 alunni + 4- ins.ti + 1 coll. Scol. Secondo 220 alunni ins.ti + 1 coll. Scol. max 85 alunni + 4 ins.ti + 1 coll. Scol. REFETTORIO - Massimo 70 allievi + 4 docenti + 2 inservienti ( ) dalle ore alle ore BLOCCO B Uffici - Uffici: n 5 impiegati + dirigente scolastico + 1 collaboratore del dirigente + 1 collaboratore scolastico docenti in sala insegnanti (media). - Laboratori al piano terreno: da 2 a 15 allievi insegnanti per insegnamenti individualizzati. BLOCCO C Laboratori + 1 classe - Mediamente allievi insegnanti che si alternano a seconda delle ore. BLOCCO D Palestre e Auditorium - Mediamente alunni docenti che si alternano a seconda del piano orario. 7) SEGNALAZIONE D EMERGENZA ALL INTERNO DELL EDIFICIO In tutti i locali dell edificio è dislocata la segnaletica per le uscite di emergenza, secondo le norme di sicurezza vigenti. Sulla segnaletica di colore verde è riportata anche la lettera di individuazione delle scale, come riportato nella cartografia allegata. Su ogni piano ed in ogni locale è affissa la planimetria con indicazione dei locali e dei percorsi da seguire, la distribuzione degli estintori e dei pulsanti di allarme. Inoltre, è indicata la zona di raccolta (alleg. A-1.3 e A-1.4) e le istruzioni di Sicurezza (alleg. A-7). 8) PREDISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE a) Designazione nominativa Il piano prevede la designazione nominativa, mediante la compilazione delle schede (allegato A-3 e A-3.1), dei seguenti ruoli (ad ogni ruolo dovranno corrispondere almeno 2 incaricati, al fine di garantire la loro presenza): ultimo aggiornamento: ottobre
6 Responsabile (e del suo sostituto) addetto all emanazione dell ordine di evacuazione (normalmente il DIRIGENTE SCOLASTICO o uno dei collaboratori del Dirigente), che al verificarsi di una situazione di emergenza assume il coordinamento delle operazioni di evacuazione di primo soccorso. Personale incaricato di segnalare l emergenza con il suono intermittente della campanella. Personale incaricato di diffondere l ordine di evacuazione degli edifici interessati in caso di interruzione della corrente elettrica. Personale di piano responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione. Personale di segreteria incaricato di effettuare le chiamate di soccorso e di segnalare l incidente al settore di Protezione Civile e all Ufficio Sicurezza del Provveditorato. Personale incaricato di interrompere l erogazione di energia elettrica. Personale incaricato ad interrompere, eventualmente, il flusso del combustibile nella centrale termica. b) Individuare delle aree di raccolta Le aree in cui saranno fatte confluire le persone, dopo l evacuazione dagli edifici, sono indicate nella planimetria (allegato A-1.3 e A-1.4) e sono comunque all interno del perimetro recintato della scuola. c) Assegnazione dei compiti specifici agli allievi In ogni classe, nella prima settimana di lezione di ogni anno scolastico, saranno individuati (allegato A-5): N.2 allievi apri - fila che guideranno la classe verso il punto di raccolta assegnato. N.2 allievi chiudi fila che collaboreranno con l insegnante presente, alla chiusura della porta della classe ed alla verifica della presenza di tutti i compagni Gli stessi saranno, in secondo tempo, responsabili della consegna del Modulo di Evacuazione (allegato A-6) presso la sede della direzione delle operazioni. N.2 allievi collaboratori che avranno il compito specifico di accompagnatori dei compagni disabili nel corso delle operazioni si sgombero. La designazione di tali incarichi, che saranno riportati nei moduli di cui all allegato A-5, sarà concordata tra insegnanti ed allievi e dovrà tenere conto delle caratteristiche psicofisiche degli allievi designati. d) Definizione delle precedenze durante lo sfollamento Per ogni aula, comprese quelle speciali, è prevista una via di fuga predeterminata in base alla disponibilità delle vie d uscita normali e dell emergenza poste ai singoli piani di ogni edificio. Nel caso in cui una o più vie di fuga siano temporaneamente o completamente bloccate ovvero impedite ed inutilizzabili ogni insegnante dovrà scegliere una via alternativi che ogni insegnante deve obbligatoriamente conoscere, ponendo un particolare controllo sugli allievi per evitare concentrazioni pericolose. La precedenza è comunque sempre riservata agli studenti disabili. Per quanto possibile, il piano terra sarà riservato alle classi in cui è rilevata la presenza di alunni portatori di handicap. Vie di fuga alternative: Blocco A(aule): - in caso di inagibilità delle scale esterne (anche di una sola), le classi designate per quella/e uscita/e dovranno dirigersi verso la scala interna lato scuola De Amicis, che porta nel locale mensa, dotato di tre uscite di sicurezza e cui dovranno usufruire di preferenza (nell ordine) delle uscite n 1, n 3 e n 2. Blocchi B-C-D -In caso di inagibilità dell uscita designata per un determinato locale, le classi dovranno dirigersi verso quella più vicina. 6
7 e) Segnaletica di emergenza Tutto il personale e gli allievi sono tenuti a conoscere i percorsi di fuga e l ubicazione delle uscite di sicurezza. Una segnaletica appropriata è affissa nelle aule, nei corridoi o sulle porte. Ogni via di fuga è caratterizzata con cartelli opportunamente diversificati al fine di ovviare l assembramento. In ogni locale è affissa, ben visibile, la planimetria completa del piano con l indicazione della via di fuga prescritta, la posizione delle scale interne, di emergenza, degli idranti e degli estintori portatili. f) Arredo delle aule La disposizione degli arredi, all interno delle aule, ed in particolar modo dei banchi, deve essere compatibile con l evacuazione rapida dei locali. I banchi saranno perciò raggruppati al massimo in file di due evitando nel modo più assoluto i lunghi allineamenti che possono essere di ostacolo per una rapida uscita di massa. g) Controllo delle uscite Ogni giorno, prima dell ingresso degli studenti per l inizio delle lezioni, il personale collaboratore scol.co verificherà l apertura e il funzionamento di tutte le porte d uscita e in particolare quelle di emergenza, che devono restare aperte fino al termine delle lezione ed alla chiusura della scuola. h) Sede del centro di coordinamento Prima che gli edifici siano completamente evacuati, la direzione delle operazioni avviene nell Ufficio del DIRIGENTE SCOLASTICO. Il piano provvede, comunque di destinare una delle aree di raccolta per lo svolgimento di tale attività nelle fasi successive allo sgombero. i) Addestramento del personale E previsto l addestramento del personale della scuola (ATA e DOCENTE) all uso degli estintori, degli idranti e dei naspi, da attivarsi sotto la guida di personale qualificato. l) Illustrazione del piano di evacuazione Nell ambito di uno dei Collegi Docenti del mese di settembre di ogni anno, il piano di evacuazione sarà portato a conoscenza di tutti i docenti e di tutto il personale ATA. Durante detto collegio viene sospeso ogni tipo di permesso, fatto salvo quello per grave motivo debitamente giustificato almeno tre giorni prima. Gli insegnanti,a loro volta, dovranno istruire gli allievi delle rispettive classi. m) Prove di allarme L esecuzione di prove di allarme è organizzata secondo ai seguenti criteri: prove dei percorsi di fuga da parte di singole classi sotto la guida di un insegnante (1 volta al mese). Prove collettive periodiche dei percorsi di fuga da effettuarsi all uscita dell ultima ora di lezione (1 volta al mese). Prove parziali senza preavviso, che non comportano l allertamento degli organismi esterni (2 volte all anno). Prove generali con preavviso che comporteranno l attivazione di tutte le fasi previste dal piano (1 volta ogni 3 anni). Al termine di ogni esercitazione pratica le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti, l analisi critica dei comportamenti tenuti, al fine mettere in evidenza e quindi rettificare 7
8 gli atteggiamenti emersi durante la prova di evacuazione. Le prime due prove di allarme sono rese obbligatorie durante tutto il periodo scolastico per almeno un giorno al mese. Durante l anno scolastico il preside, di concerto con il Consiglio di istituto, ordina di dare corpo al terzo tipo di allertamento almeno due volte. Nel triennio, sentito il Consiglio di istituto, e dopo aver preso gli opportuni contatti con tutti gli organi previsti dal piano di evacuazione è possibile ordinare il quarto tipo di allertamento. 9) SITUAZIONI DI PERICOLO Si possono verificare situazioni di pericolo di tre categorie: EMERGENZE MINORI, controllabili dalla persona che individua l emergenza o dalle persone presenti sul luogo senza attivare il programma di evacuazione; EMERGENZE A LENTA EVOLUZIONE ( quando il pericolo non è immediato): il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, uno dei Collaboratori del Dirigente, valuterà l opportunità di attivare il segnale di allarme e sarà il responsabile del servizio di prevenzione a diramare l ordine di evacuazione EMERGENZE A RAPIDA EVOLUZIONE E DI GRAVE PERICOLO ( che richieda l abbandono immediato dei locali): la persona che per prima viene a conoscenza dell evento dirama l ordine di allarme per l evacuazione. 10) LE PROCEDURE OPERATIVE IN CASO DI EMERGENZA Il piano di emergenza ipotizza come situazione di emergenza, lo svilupparsi di un incendio,essendo questo il tipo di incidente più probabile. Le procedure operative e le norme di comportamento, indicate per tale tipo di emergenza, vanno attuate, in linea di principio, anche per tipo di altra natura. Tutto il personale docente e non docente deve sempre attenersi a quanto segue: Precisa e scrupolosa osservanza di tutte l e disposizioni contenute nel piano, anche nel corso delle esercitazioni Rispetto del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l incolumità Abbandonano dell edificio e/o degli edifici solo al termine delle operazioni di evacuazione degli allievi. Vengono allegate le schede operative che ogni categoria è tenuta ad osservare (allegati A-8.1, A- 8.2, A-8.3a, A-8.4) Tali schede saranno distribuite a tutti gli operatori della scuola. Segnale di evacuazione 1. Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo, l ordine di evacuazione viene: emesso automaticamente dall impianto antincendio con il suono di una sirena e la trasmissione di un messaggio verbale preregistrato; 2. se l impianto vocale non è efficiente si adotta il suono della campanella ripetuto per tre volte a intervalli regolari. Qualora non si tratti di un incendio, si usa la stessa procedura su ordine del Dirigente scolastico, o di un suo sostituto; 3. Diffuso mediante fischietti o a voce, piano per piano dagli operatori scolastici, qualora a causa dei danni all impianto elettrico, non fosse possibile adottare le modalità precedenti (vedere i punti 1 e 2) In concomitanza con la diramazione di segnale di allarme e dell ordine di evacuazione il personale di segreteria, nominativamente designato allo scopo, invierà a mezzo telefono le richieste di intervento a: 8
9 - Vigili del Fuoco - Guardia medica - Vigili Urbani - Carabinieri - Polizia - Protezione Civile - Ufficio Sicurezza del C.S.A. La tipologia del messaggio da inviare e i numeri telefonici saranno sempre esposti in una tabella nei pressi del telefono nell ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, in Segreteria, nell ufficio del Dirigente Scolastico e nell atrio ( allegato A-4).La cessazione dello stato di emergenza, con conseguente sospensione dell evacuazione, sarà dato con un suono prolungato della campanella o con ordine verbale di un responsabile. 9
I.I.S. Marconi-Guarasci Tel. 0984.481317 Fax 0984 38804 98104070788 - UFPA4M - CSIS073004 e - mail csis073004@istruzione.it
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