COPIA DELL ORIGINALE Deliberazione n 139 COMUNE DI VERBANIA PROVINCIA DEL V.C.O. Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale

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1 COI DELL ORIGINLE Deliberazione n 139 in data 02/12/2010 COMUNE DI VERBNI ROVINCI DEL V.C.O Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale Oggetto: ORDINE DEL GIORNO DEL 17/09/2010 DEL GRUO CONSILIRE IL OOLO DELL LIBERT' RELTIVO LL RICHIEST ER SLVRE DLL EN DI MORTE SKINEH L anno duemiladieci, addì due del mese di Dicembre alle ore 20:15 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale. ll inizio della discussione dell argomento, risultano presenti e assenti: CTIS LBERTO BV CRLO BOLDI ROBERTO BOMBCE SVINO BONZNINI MRCO CNLE MRI CNLI NDRE CR DNIELE CRZZONI NDRE CRETTI FBRIZIO CHIFU ION DRIN COLOMBO DMINO COZZ CRL COZZI SERGIO DE MBROGI CORRDO DE BENEDETTI GIOVNNI DI GREGORIO VLDIMIRO FRH TTLL FRNZI FRNCOMRI GGLIRDI DRIN GINI GIN MRI GIORDNI IVN IDI DONT IMMOVILLI MICHEL INCERTO VLENTIN IRC' FELICE MLINVERNO MRCO MONTNI ENRICO MONTRONE STEFNI RGO MICHELE ROLL NGELO SCRINTO LUCIO SERGIO ROCCO SOTTOCORNOL FBRIZIO TMBOLL NTONIO TIGNO GIORGIO VRINI IER GIORGIO VOLE SCIUME' FBIO ZCCHER MRCO ZNOTTI CLUDIO ZORZIT MRCELL I consiglieri De Benedetti Giovanni e Sergio Rocco sono assenti giustificati totale presenti 36 totale assenti 5 ssiste alla seduta il Segretario del Comune ZNETT CORRDO Il Sig. BOLDI ROBERTO nella sua qualità di Consigliere assume la presidenza e, riconosciuta legale l adunanza, dichiara aperta la seduta.

2 INIZIO DISCUSSIONE DEL RESENTE UNTO: ORE Si dà atto che sono presenti anche gli assessori iroldi Luigi, Balzarini driana, Carazzoni Lidia, Mantovani Roberta, Manzini Massimo, arachini Marco, ella Sergio, Vincenzi Gian Maria. Illustra l ordine del giorno il consigliere Maria Canale (.D.L.): Questa sera mi alzo per parlare di Sakineh, mi alzo per rispetto di una donna condannata a morte, che non può naturalmente far sentire la propria voce. Sakineh, è stata condannata, come sappiamo tutti quanti a morte, attraverso prima la lapidazione, poi a quanto pare, sarebbe cambiata la modalità. La lapidazione è un antica forma di punizione, fin dall antichità ha sempre avuto carattere legati a crimini che coinvolgono la sessualità, infatti la lapidazione è la punizione per le prostitute, per le adultere, per gli omosessuali, oltre che per gli appostati e gli assassini, dunque, sia pure non esclusivamente è punizione per eccellenza del sesso debole. È una differenza questa, che si sottolinea perfino nell esecuzione, non è un caso che i paesi in cui questa pena capitale si pratica, sono tutti musulmani, cioè l Iran, la Nigeria, l rabia Saudita, il Sudan, gli Emirati rati, il akistan, l fghanistan, e lo Yemen. Certo è che per parlare di un argomento quale la condanna a morte di una donna, c è un attenzione straordinaria. questa sera abbiamo parlato di una marea di cose interessanti, interessantissime, e non mi permetto assolutamente di criticare nessuna delle cose di cui si è parlato questa sera, però, dal momento che stiamo parlando di una cosa diversa, che non stiamo parlando di una questione economica, ma stiamo parlando di una vita umana, almeno un po di attenzione, a questo punto vi costringo a sentire, per cui ricomincio da capo, anche perché, ho aspettato tanto tempo, ho cambiato centomila volte, perché nel frattempo non si sapeva se era morta o non era morta. La lapidazione è una condanna a morte terribile, e che viene praticata soprattutto nei paesi musulmani nell Iran per esempio, è stata ripresa, è stata riammessa dopo la rivoluzione del 1983, è ancora oggi la nazione in cui è praticata da più lungo tempo, con una procedura studiata in modo che il decesso non avvenga a seguito di un colpo solo. La legge prevede infatti che le pietre non devono essere così grandi da far morire il condannato al lancio di una o due di esse; esse inoltre non devono essere così piccole da non poter essere definite come pietre. In questa impostazione del processo, della visione del crimine, del concetto di diritto individuale del cittadino che è maturato il caso Sakineh. In una giustizia in cui vige l incertezza della difesa e l abuso della forza di uno stato rivestito di un principio etico assoluto, il processo subito dalla donna, le motivazioni della sua condanna, persino le prove di quel che ha fatto, sono incerte. Se la lapidazione è stata trasformata, ultimamente in un impiccagione, non cambia assolutamente nulla, perché non diminuisce la brutalità e non diminuisce assolutamente l abuso dello stato. Del resto quello della giustizia è in Iran, è un problema che si ripete continuamente nei confronti dei dissidenti per esempio. Di conseguenza la disobbedienza è punita come principio, e la sua repressione non ha nessun limite, se non la soglia che serve a conservare una parvenza dello stato. Noi possiamo naturalmente aggiungere che negli Stati Uniti esiste la pena di morte, certo che esiste, e che la giustizia mericana non è assolutamente perfetta, ma il sistema ruota intorno al pieno riconoscimento dei diritti del cittadino, è costituito da un equilibrio di contrappesi, interni ed esterni, quelli interni riguardano processo, quelli esterni la possibilità naturalmente che l opinione pubblica possa intervenire, possa fare conoscere e diffondere le irregolarità del processo, quindi non c è assolutamente un parallelismo tra Usa e Iran. In base a tutto questo, quindi, io chiedo di fare presente, attraverso il Sindaco, al Ministero degli Esteri, per annullare la condanna a morte. Il capo dello stato Iraniano ha detto che ha trasformato la lapidazione in impiccagione, questo non significa assolutamente che sia stata annullata.

3 Interventi: Consigliere Carlo Bava (CittadiniConVoi): Si ripete un po la situazione che abbiamo visto quando abbiamo preso in considerazione problemi di ordine globale, sui quali non è difficile l accordo, voglio dire, chi è che può mettersi a parlare contro un ordine del giorno di questa portata? Mi sembrerebbe opportuno che un Consiglio Comunale, fosse così maturo per condannare sempre la pena di morte, per essere più precisi, mi sembra assurdo, fare addirittura il paragone, tra che cos è la pena di morte in Iran e che cos è la pena di morte in merica. La pena di morte è pena di morte, stop! Chiuso! Lo Stato decide, per motivi suoi, che toglie la vita a qualcuno, non ritengo che ci siano morti più o meno crudeli, la morte imposta è morte, perché se vogliamo andare nel sottile, adesso magari fare macabre disquisizioni sul fatto se si muoia prima di lapidazione o prima di iniezione letale, basta andare a vedere un po di documentazione scientifica e abbiamo casi di condannati a morte per iniezione letale, che hanno impiegato 34 minuti a morire, e che in quei pochi casi in cui è stata fatta l autopsia, è tutto documentato, si è scoperto che il condannato era morto per soffocamento; ma non è questo che conta, non c è una pena di morte più o meno diversa, in Iran saranno dei buzzurri che vanno a tirare le pietre, in merica non è che siano specialisti a fare le iniezioni letali, spesso sono degli infermieri sottopagati che non trovano altro da andare a fare, che mettere flebo di questo genere. Dico queste cose non per fare paragoni, ma perché la pena di morte deve fare schifo a tutti! Quindi, ritengo che per serietà, valga la pena di parlare di pena di morte, e basta. In Iran assistiamo solo a che cosa? In Iran la sensazione è quella che un governo, un governo imperialista, un governo gestito da un tiranno voglia solo dimostrare la sua forza di fatto, parlare di orrori musulmani, orrori degli Islamici non è così corretto, perché c è una buona parte del mondo Islamico che ha protestato nei riguardi di questa condanna a morte, eseguita in questo modo. Il Corano non parla di lapidazione, ci sono solo quei testi, parlano di lapidazione, quei testi riferiti a Maometto. Gli Islamici, non ultimo il residente dell Istituto di Cultura Islamica di Milano fa un riferimento molto preciso, è contrario a questa cosa, perché dice che il Corano è contrario alla lapidazione, perché il Corano è la voce di Dio, mentre invece là è la voce di Maometto, quindi quanto gli uomini hanno detto che avesse detto il profeta. Quindi come l altra volta, noi sosteniamo che non si tratta di un muro, l altra volta ci siamo trovati a discutere, perché sembrava che l unico muro a dare problemi del mondo fosse quello di Berlino, ce ne sono tanti altri. Di condannati a morte ce ne sono, ce ne sono tantissimi in tutto il mondo. Quindi, la richiesta che facciamo noi è che questo Consiglio Comunale, si dimostri così maturo da condannare qualunque pena che preveda la morte di un individuo, a torto o ha ragione. erché quando si avvalla una condanna a morte, cioè, quanti sanno che il 17 novembre, mi pare, quando si tirava un respiro perché la condanna alla lapidazione di Sakineh era sospesa, e veniva trasformata in impiccagione, ma non per la pressione dell opinione pubblicità, solo perché c era un escamotage amministrativo penale. Cioè la lapidazione è prevista per le adultere, l impiccagione per gli omicidi. Cioè lei sarebbe stata ritenuta colpevole dell omicidio del marito, insieme all amante, quindi i cavilli si trovano. In Iran ci sono altre 150 donne che aspettano di essere lapidate, e comunque attorno al 17 novembre, cioè quando tutto il mondo tirava un sospiro per questa cosa, in merica è stata giustiziata con un iniezione letale, una donna di 47 anni, malata di mente, perché ritenuta responsabile della morte del marito. In merica vengono condannati a morte, quanti avevano compiuto omicidi da minorenni, e sono tenuti nel braccio della morte, per farli invecchiare e poi ucciderli, sono condannai a morte degli handicappati Quindi, se decidiamo di condannare questo evento, questa situazione, condanniamo globalmente la condanna a morte. Consigliere ngelo Rolla (.D.): Io concordo con l intervento che ha fatto il consigliere Bava, era anche la nostra opinione, quindi proponiamo che venga emendato il punto finale, inserendo la condanna a tutte le pene di morte.

4 Consigliere Enrico Montani (Lega Nord): Credo che gli interventi, sia della Consigliera Canale che del Consigliere Bava siano sensati e condivisibili. La Lega Nord infatti è contraria alla pena di morte. Sottolineo, inoltre, che questo caso specifico interessa un paese islamico ed è grave, anche perché non ci sono le minime garanzie, anche perché in quei paesi, per esempio, vengono perseguiti i cristiani, e dunque, questo un po a smentire con i politici italiani, ma anche in generale, gli italiani che pensano che ci sia un Islam moderato, non esiste un Islam moderato, è solo una cosa di facciata, che serve per mascherare quello che invece viene portato avanti, è un invasione dell Occidente. Noi sicuramente voteremo, faccio anche dichiarazione di voto, a favore di questo ordine del giorno, però volevamo sottolineare la pericolosità di questa cultura che spesso, purtroppo è anche una cultura di morte. Consigliere Vladimiro Di Gregorio (Rifondazione Comunista-C.I.): Considero abbastanza pesanti le dichiarazioni del Consigliere Montani, parlare di Islam, come cultura di morte mi sembra un po eccessivo, forse va al di là del pensiero dello stesso Consigliere. Io credo che, abbiano ragione i colleghi che mi hanno preceduto, chiedendo che si integri questo ordine del giorno, perché appunto, se è il caso di Sakineh, siamo tutti d accordo affinché questa donna venga salvata, ma non è solo questa donna, sono tutti gli uomini e le donne che in tutto il mondo, in quei paesi dove vige la pena di morte, sono condannati appunto a morte, e quindi, credo che questo sia, come dire, il caso emblematico ma che si debba comunque, considerare nello stesso ordine del giorno, la richiesta affinché si esprima il nostro governo contro, in sedi anche istituzionali, come l Onu come già in passato è accaduto, ma ribadire e sollecitare affinché tutti i paesi del mondo aboliscano questa pena, che vede appunto, commettere allo Stato un omicidio per punire chi commette omicidi. Come può uno stato insegnare ai cittadini a non commettere omicidi, se è prima lui a commettere degli omicidi, è proprio in linea di principio, inaccettabile la pena di morte, in qualsiasi Stato, ed in qualsiasi modo essa venga perpetrata. Lo citava prima il consigliere Bava, che quando nei giorni di maggior opposizione alla lapidazione di Sakineh, negli Stati Uniti, il 23 settembre, veniva uccisa una donna considerata da tutti i medici che l avevano sottoposta a visita, non sana di mente, perché gli Stati Uniti considera appunto possibile, commettere queste forme di omicidi come la pena di morte, anche a persone handicappate, o non sane di mente. Tra l altro, il fatto curioso di questa vicenda è che gli esecutori materiali, le due persone che avevano ucciso il marito di questa donna, hanno avuto l ergastolo, lei che era la mandante, che non ha fatto l esecuzione materiale è stata condannata a morte ed uccisa. er cui la giustizia a volte non è molto giusta, anche in paesi che si considerano civili ed all avanguardia dell occidente. Credo che, questa nostra presa di posizione non possa essere solo occasionale per un episodio, ma deve essere generalizzata e totale per questa deprecabile forma di, cosiddetta giustizia. Ultima questione, lo accennava il Consigliere Bava, anche questo, proprio oggi sulla Stampa c era questo articolo che parlava, appunto che probabilmente, rimarrà solo l Italia a produrre il entothal, che è una delle sostanze che viene utilizzata dagli Stati Uniti per commettere l avvelenamento. er cui anche da questo punto di vista, potrebbe essere anche questa una presa di posizione, per cui, così come è successo in Inghilterra, che è stata bloccata la produzione in un azione inglese, possa e debba essere bloccata la produzione anche in Italia, che è destinata appunto alla produzione per i condannati a morte. In merica sono oltre uomini ed una cinquantina di donne condannate a morte. Replica il consigliere Maria Canale (.D.L.): Mi dispiace ma devo contraddire il consigliere Bava perché io avevo spiegato che la lapidazione è una condanna dei paesi Islamici, avevo fatto l elenco, avevo anche detto che questa condanna è legata sempre ad uno sfondo sessuale, avevo anche parlato di tutte le categorie, condannate a morte per questo motivo. Vorrei precisare che sarebbe bellissimo se gli Islamici moderati scendessero in piazza, facessero delle manifestazioni, scrivessero delle lettere di protesta,

5 sarebbe bellissimo, peccato che non lo fanno. Gli Islamici moderati purtroppo sono condizionati, glielo leggo, sono condizionati da quello che dice il Corano, al capitolo 24 versetto 2: la donna e l uomo colpevoli di adulterio e di fornicazione, colpiscili con 100 frustate, che nessuna compassione ti tocchi nei loro confronti, secondo la maniera prescritta da llah, se credi in llah, è nell ultimo giorno, vede io credo in un uomo chiamato Gesù, che 2000 anni fa, quando gli portarono davanti i farisei una donna sorpresa di adulterio, in fragrante adulterio, ha cominciato a scrivere per terra, e poi ha detto a tutti gli uomini presenti, tutti gli uomini, perché l adulterio fino a prova contraria si fa in due, ma hanno portato solo la donna, e proprio per provocarlo gli hanno detto, che secondo la legge doveva essere condannata a morte per lapidazione, allora lui ha detto: chi è senza peccato scagli la prima pietra, così, tutti gli uomini presenti, dal più anziano al più giovane, a poco a poco se ne sono andati. llora Gesù ha chiesto alla donna: Donna dove sono coloro che ti accusano, se ne sono andati tutti? Nessuno ti ha condannato? Nemmeno io ti condanno. Questo anni fa. Invece in tutti i paesi Islamici, tutti, io non ne faccio una visione di paesi, ne faccio una questione di paesi Islamici, perché per me la pena di morte è sempre pena di morte, comunque, e l ho anche scritto questo, perché secondo la mia visione cristiana è inammissibile che ci sia. Il riferimento agli Stati Uniti era legato al fatto che negli Stati Uniti ci sono delle garanzie, e lei me lo insegna, che non ci sono in Iran. Io ripeto, invito i Consiglieri a votare questo ordine del giorno, non accetto l emendamento perché c è già scritto in questo ordine del giorno considerato che i valori cristiani ed i massimi principi ispiratori di qualsiasi società democratica condannano il ricorso alla pena di morte. Escono i consiglieri Incerto, Montarone, Farah: presenti n.33 consiglieri. residente Roberto Boldi: er l emendamento proposto dal consigliere Rolla il testo rimane uguale fino a chiede. Chiede al Sindaco di farsi portavoce presso il Governo ed il Ministero degli Esteri affinché intervenga per annullare questa condanna a morte quindi viene aggiunto e tutte le condanne promulgate in tutti i paesi del mondo. Interventi per dichiarazioni di voto: Consigliere Giorgio Tigano (.D.L.): Volevo solamente dire che, è un emendamento che si può votare, perché il principio è quello che conta, però volevo semplicemente sottolineare che l ordine del giorno, se letto nelle sue righe lo conteneva già il concetto. Quindi, non credo che possa portare a dubbi una frase che dice: i valori cristiani e i massimi principi ispiratori di qualsiasi società democratica, condannano il ricorso alla pena di morte, spiegatemi, lo voto, è un rafforzativo, ma spiegatemi dov è sta la differenza tra questo concetto ed il concetto che voi avete aggiunto, è solamente perché, nell esposizione la signora Canale ha messo in dubbio la benevolenza degli Islamici, evidentemente, perché non c è altro motivo, non c è altro motivo! Il principio era contenuto. Il rafforzativo mi sta bene, lo voto, però è un rafforzativo che emerge da un intervento fatto in un certo modo. Evidentemente non l hanno letto bene, non l avevo forse letto bene neanche io, però, questa riga e mezza, io voglio sapere se la leggete, quando parla dei valori cristiani e dei principi democratici, dove sta il dubbio interpretativo, per cui, io lo voto, ma lo ritengo strumentale. Consigliere Maria Canale (.D.L): Non ritengo che sia il caso di aggiungere l emendamento, perché c è già scritto nel testo dell ordine del giorno

6 Nessuno più intervenendo il residente pone in votazione, per alzata di mano, l emendamento proposto dal consigliere Rolla (.D.), ed IL CONSIGLIO COMUNLE Con voti favorevoli n. 24 (Sindaco, Colombo, Tigano, Boldi, Volpe, Giordani, Sottocornola, Montani, Cozzi, Scarpinato, Gagliardi, Franzi, Bava, Iracà, Zorzit, Di Gregorio, De mbrogi, Rolla, Zanotti, Bombace,Giani, Caretti, Bonzanini, Varini) e voti contrari n.1 (Capra) su n. 33 presenti e n.25 votanti, essendosi astenuti n. 8 consiglieri (Idi, Immovilli, Canali, Canale, Carazzoni., Cozza, Tambolla, Chifu) espressi nei modi e termini di legge; - di accogliere l emendamento.l DELIBER Il residente pone quindi in votazione, per alzata di mano, l ordine del giorno emendato, ed IL CONSIGLIO COMUNLE Con voti favorevoli n. 29 (Sindaco, Tigano, Boldi, Canali, Carazzoni., Chifu, Colombo, Cozzi, Franzi, Gagliardi, Giordani, Montani, Scarpinato, Sottocornola, Bava, Iracà, Zorzit, Di Gregorio, De mbrogi, Rolla, Zanotti, Bombace,Giani, Caretti, Bonzanini, Tambolla, Volpe, Varini, Idi) su n. 33 presenti e n.29 votanti, essendosi astenuti n. 4 consiglieri (Canale, Capra, Immovilli, Cozza) espressi nei modi e termini di legge; DELIBER - di accogliere l ordine del giorno emendato. Rientrano i consiglieri Montarone, Incerto e Farah: presenti n. 36 consiglieri

7 Letto approvato e sottoscritto IL RESIDENTE f.to BOLDI ROBERTO IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO REFERTO DI UBBLICZIONE E COMUNICZIONE I CIGRUO CONSILIRI (art. 124 D.Lgs , n. 267 ed art.125 D.Lgs , n. 267) Si certifica, su conforme dichiarazione del messo, che copia del presente verbale viene affisso all albo comunale, per la pubblicazione di 15 giorni consecutivi, dal ddi IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO Copia conforme all originale in carta libera per uso amministrativo IL SEGRETRIO COMUNLE ZNETT CORRDO Lì,. Il sottoscritto Segretario, visti gli atti d ufficio TTEST CHE la presente deliberazione è divenuta ESECUTIV il decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione (art. 134 comma 3 D.Lgs. 267/2000). IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO La presente deliberazione è immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/ IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO /12/2010