AZIENDA OSPEDALIERA S. MARIA DEGLI ANGELI PROTOCOLLO D INTESA
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- Bianca Nicolosi
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1 AZINDA OSPDALIRA S. MARIA DGLI ANGLI Provincia di Pordenone PROTOCOLLO D INTSA in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro con particolare riguardo alla qualificazione e alla tutela delle Malattie Professionali stensori: le parti sociali rappresentate da CGIL CISL - UIL - Confartigianato Imprese della Provincia di Pordenone - Unione Industriali Pordenone - Provincia di Pordenone Comune di Pordenone - INAIL - l Azienda Ospedaliera di Pordenone - l A.S.S.6. Testo tecnico condiviso dai presenti al tavolo del presso l Ass6 in attesa delle verifiche sui finanziamenti di cui all art.13 c. 6 del D.Lvo 81/08 e s.m.i. da farsi con l Assessorato Regionale competente La Provincia di Pordenone firma per presa visione
2 PROTOCOLLO D INTSA IN TMA DI PRVNZION SICURZZA SUL LAVORO CON PARTICOLAR RIGUARDO ALLA QUALIFICAZION ALLA TUTLA DLL MALATTI PROFSSIONALI TRA l Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale con sede in Pordenone via Vecchia Ceramica n. 1, - di seguito indicata come Ass n.6 - legalmente rappresentata dal dott. Giuseppe Tonutti, nella sua qualità di Direttore Generale, domiciliato per ragioni di carica presso la suddetta sede; l Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, con sede in Pordenone, Via Montereale, 24 di seguito chiamata - legalmente rappresentata dall ing. Luciano Zanelli, nella sua qualità di Direttore Generale, domiciliato per ragioni di carica presso la suddetta sede; l Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Direzione Provinciale per di Pordenone, con sede in Pordenone, via della Vecchia Ceramica, 3 - di seguito indicato come INAIL di Pordenone - legalmente rappresentato dal, l Amministrazione Provinciale di Pordenone, con sede in Pordenone, Largo San Giorgio, 12 - di seguito indicata come Provincia di Pordenone - legalmente rappresentato dal...., il Comune di Pordenone, con sede in Pordenone, Corso Vittorio manuele II, 64 di seguito indicato come Comune di Pordenone legalmente rappresentato dal.., l Unione Industriali Pordenone, con sede in Pordenone, Piazzetta del Portello, 2 - di seguito indicata come Unione Industriali Pordenone, legalmente rappresentata dal., la Confartigianato Imprese Pordenone, con sede in Via Dell Artigliere 8, Pordenone - di seguito indicata come Confartigianato di Pordenone - legalmente rappresentata dal.., la Confederazione Generale Italiana del Lavoro - C.G.I.L. di Pordenone, con sede in Pordenone, - di seguito indicata come C.G.I.L- legalmente rappresentata dal.., nella sua qualità di, domiciliato per ragioni di carica presso la suddetta sede; la Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori - C.I.S.L. di Pordenone, con sede in Pordenone, - di seguito indicata come C.I.S.L - legalmente rappresentata dal Segretario Generale Arturo Pellizzon, nella sua qualità di Segretario Generale, domiciliato per ragioni di carica presso la suddetta sede; l Unione Italiana del Lavoro - U.I.L. di Pordenone, con sede in Pordenone, - di seguito indicata come U.I.L., legalmente rappresentata dal....., - 1 -
3 Premesso che il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81 e s.m.i., anche noto come Testo unico di salute e sicurezza sul lavoro, delinea un vero e proprio sistema istituzionale di organismi deputati alla elaborazione ed applicazione delle misure di prevenzione e protezione; sono state di recente predisposte le linee guida interregionali nonché l Accordo Stato Regioni relativi al tema (formazione in relazione all art 73. c. 5 D.Lgs. 81/08); il fenomeno delle Malattie Professionali rappresenta un problema di salute di particolare rilevanza ancora in parte sottostimato anche per le difficoltà di dimostrare il nesso di casualità tra la lavorazione e la patologia, che va affrontato e trattato anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati, così come previsto dall art. 1 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.; le malattie professionali non tabellate rappresentano la maggior parte delle denunce presentate, e che le attuali tabelle sono aggiornate al 2008, in conseguenza a ciò, le parti ritengono di svolgere anche attraverso le strutture deputate un monitoraggio della situazione e delle cause presenti nell attuale struttura produttiva del territorio della provincia di Pordenone, così come previsto dalla L.R. 18/2005. è stata lanciata nel giugno 2012 la Campagna nazionale di prevenzione sulle malattie professionali, promossa su impulso della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro di cui all art. 6 del D.Lgs 81/08 e s.m.i. e il cui scopo è quello di arrivare a concretizzare un Piano di azioni a livello nazionale e, soprattutto, a livello territoriale per la prevenzione delle malattie professionali da veicolare attraverso la rete di collaborazione istituzioni/parti sociali che si andrà progressivamente costruendo con lo sviluppo del Piano, in modo da coniugare sempre più il momento assicurativo con il momento prevenzionale; il presente progetto di collaborazione si propone di intensificare ed integrare le azioni delle istituzioni volte alla tutela da alcuni rischi lavorativi di particolare rilevanza sul territorio regionale, con particolare riferimento alle Malattie Professionali Tabellate e non Tabellate e si articolerà, più specificatamente, attraverso le seguenti attività: 1) un iniziativa di promozione della salute e degli stili di vita in un ottica di prevenzione delle malattie osteoarticolari da sovraccarico biomeccanico del rachide (mmc) e degli arti superiori (movimenti ripetitivi) già in fase di sviluppo che prevede: a. Un analisi statistico-epidemiologica dei casi di patologia del rachide e degli arti superiori segnalati in Regione b. Una produzione di check-list per un anamnesi corretta delle cause professionali ed extraprofessionali; c. L eventuale elaborazione di proposte di miglioramento delle attuali procedure di partecipazione all iter di riconoscimento delle malattie professionali da parte dei datori di lavori e dei lavoratori e/o delle loro rappresentanze; d. L indicazione di procedure di prevenzione volte alla eliminazione/riduzione del rischio; e. La diffusione dei risultati alle associazioni datoriali e alle organizzazioni sindacali f. L aggiornamento professionisti, RSPP, medici competenti, operatori ASS e INAIL. 2) Informazione sulle cause di malattia professionale Tabellate e non Tabellate, sui percorsi di tutela previdenziale e di prevenzione avendo come target principale i Datori di Lavoro, i Lavoratori e i Medici, a partire dal territorio della provincia di Pordenone, dove da tempo le parti sociali hanno avviato un confronto con tutti gli attori deputati allo sviluppo di una maggiore cultura della sicurezza, e per una politica partecipata di prevenzione. Questo progetto, integrandosi con la Campagna Informativa di Prevenzione sulle Malattie Professionali promossa dal Ministero del Lavoro, intende proporre e realizzare una serie di azioni che favoriscano ed integrino l informazione in tema di malattia professionale. In particolare si concretizza in modo coordinato con le forze sociali: - 2 -
4 a. un momento formativo di dimensione provinciale rivolto alla figura dei medici di medicina generale; b. momenti di confronto operativo sulle cause di mancata certificazione di casi aventi effettivamente diritto con le strutture di Ricovero e Cura (della Provincia di Pordenone); c. sulla base dei dati forniti dagli uffici competenti le parti ritengono opportuno attivare anche a livello sperimentale tavoli tecnici. Al fine di consentire una reale partecipazione si potrà fare ricorso a professionalità di Medici Competenti in Medicina del Lavoro e ulteriori figure tecniche designate dalle parti firmatarie del presente accordo; d. elaborazione di materiale informativo da proporre ai lavoratori e ai datori di lavoro sulle cause di malattia professionale e delle patologie lavoro-correlate e sui percorsi di tutela previdenziale e di prevenzione; e. una informazione diffusa e pubblica; f. una integrazione del materiale informativo promosso dalla campagna ministeriale sopra menzionata con le informazioni di interesse locale utilizzabile anche nei corsi formativi previsti dalla vigente normativa; g. alcuni filmati (almeno cinque) rivolti alla prevenzione dei rischi che causano le principali tipologie di malattia professionale. Il progetto avrà ad oggetto le seguenti attività: Attività n.1: a. conoscere la distribuzione territoriale ed i settori lavorativi maggiormente interessati nonché l impatto sul sistema di tutela, sanitario, assicurativo e di prevenzione attraverso l analisi statistico epidemiologica dei casi da Flussi informativi INAIL-Regioni e Sistema Informativo Regionale descrizione; b. sperimentare la check-list anamnestica ad opera dei medici competenti delle aziende sanitarie e ospedaliere della regione in casi denunciati per sospetta origine professionale; c. scegliere alcune (2-3) procedure di prevenzione sulla base del dato statistico e delle risultanze della sperimentazione della check-list. Attività n.2: a. organizzare un momento formativo di almeno 4 ore a dimensione provinciale rivolto alle figura dei Medici di Medicina Generale (MMG) da realizzarsi con le rappresentanze dei MMG e avente ad oggetto i seguenti argomenti : dimensione del fenomeno di salute, principali cause di malattia professionale e relativi percorsi diagnostici, obblighi del medico in un caso di possibile malattia professionale; produzione di check-list per un anamnesi corretta delle cause professionali ed extraprofessionali. (a tale evento formativo parteciperanno rappresentanti delle parti firmatarie il presente protocollo) b. attivare un progetto di analisi delle cause di mancata certificazione con le strutture di ricovero e cura della Provincia di Pordenone da proporre alla principale Azienda Ospedaliera operante nel territorio e al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano; c. elaborare e stampare un pieghevole in numero almeno integrato con il materiale di cui all attività 2.e, da proporre ai lavoratori e ai datori di lavoro sulle cause di malattia professionale e sui percorsi di tutela previdenziale e di prevenzione. Il pieghevole deve essere validato nella sua efficacia comunicativa da una commissione rappresentativa delle forze sociali; d. realizzare un momento di informazione pubblica con valenza provinciale in modo coordinato di almeno tre ore ed integrato con le forze sociali che sia rivolto ai lavoratori ed ai datori di lavoro; e. realizzare dei video(almeno cinque) sui temi delle malattie professionali, ambientati all interno di luoghi di lavoro reali, capaci di sensibilizzare gli operatori sugli importanti aspetti della sicurezza comportamentale attraverso strumenti didattici interattivi. f. organizzare un momento di informazione con i medici competenti di cui alla normativa vigente, per indirizzare ed armonizzare le iniziative che qui si intendono portare avanti; g. organizzare momenti periodici di informazione con i medici ospedalieri per indirizzare ed armonizzare le iniziative che qui si intendono effettuare
5 Attività n. 3: a) rafforzare l informazione rivolta ai lavoratori cercando di fornire al lavoratore una certezza di percorso e di riscontro rispetto alla domanda di riconoscimento di malattia professionale e/o di intervento sulla patologia riscontrata anche coinvolgendo i patronati. Ciò comporta l elaborazione di uno o più strumenti di informazione sui diritti degli utenti e gli obblighi posti in capo ai soggetti erogatori per rendere effettivamente ed efficacemente riscuotibili gli obiettivi della campagna medesima. b) diffondere ogni sorta di Carta dei diritti dei lavoratori/trici perché ad ognuno sia chiaro, in modo semplice e diretto: i diritti, i percorsi, gli specifici obblighi posti in capo ai diversi soggetti del sistema di prevenzione e protezione della salute e sicurezza sul lavoro. Attività n. 4: Assicurare la conservazione dei documenti che attestino la storia lavorativa del lavoratore ( quali ad esempio, cartelle sanitarie, DvR, autocertificazioni, verbali di consultazione, attestati di formazione, ecc) e che consentano la ricostruzione dei rischi storici al fine di dimostrare l eventuale correlazione tra le malattie e la causa lavorativa. I soggetti promotori del progetto sono l Azienda sanitaria territoriale della provincia di Pordenone con la collaborazione dell INAIL (direzione del Friuli Venezia Giulia), di CGIL, CISL, UIL, Unione Industriali Pordenone, Confartigianato Imprese della Provincia di Pordenone locali, come prima fase del progetto che in seguito a tale esperienza potrà interessare, adeguatamente modulato, tutto il territorio regionale. Le realtà produttive interessate dal progetto sono tutti i comparti produttivi e di servizio. Per l attività 1) si prevede il principale interesse per il settore della Sanità e dei Servizi Sociali, dove, peraltro, nell ultimo anno si è registrato un forte aumento di denunce di MP, con prospettiva di adattamento della check-list anamnestica e di trasferibilità dell indagine ad altri settori lavorativi. I destinatari del progetto sono Medici di Medicina generale, Medici delle strutture di Ricovero e Cura, Medici competenti, Medici INAIL, Lavoratori, RLS, Datori di Lavoro, Aspp / Rspp, Parti sociali. I sottoscrittori del presente accordo provvederanno, ciascuno per la sua parte, alla diffusione dei risultati delle diverse attività alle associazioni datoriali e alle organizzazioni sindacali nonché all aggiornamento di professionisti, RSPP, medici competenti, operatori INAIL e A.S.S. Tutto ciò premesso, tra le parti SI CONVIN SI STIPULA QUANTO SGU Art. 1 Premesse Le premesse sono parte integrante del presente Accordo attuativo. Art.2 Oggetto e finalità della convenzione Gli nti sottoscrittori convengono sulla necessità di stipulare un protocollo d intesa al fine di organizzare ruoli, competenze e modalità di intervento per contrastare -su tutto il territorio provinciale- il fenomeno delle malattie professionali ed rimuovere le cause culturali, sociali, organizzative e produttive che lo generano e lo favoriscono
6 In particolare, la presente intesa ha lo scopo di avviare formalmente un rapporto di collaborazione interistituzionale per approfondire la tematica delle malattie professionali anche attraverso la realizzazione di studi e ricerche di settore con il coinvolgimento di specifici soggetti pubblici e privati operanti sul territorio nonché attraverso lo svolgimento di attività, iniziative e progetti di qualità nel campo della Promozione ed educazione alla salute. Art.3 Modalità della prestazione ed impegni delle parti Le parti si impegnano, ciascuna per la parte di propria competenza, a realizzare i contenuti del progetto Collaborazione tra Istituzioni in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riguardo all emersione, qualificazione e tutela delle Malattie Professionali. In particolare, l A.S.S. n. 6 si impegna a : - svolgere le competenze d istituto ed assicurare l applicazione delle norme di legge; - mettere a disposizione il proprio personale per realizzare la campagna informativa, fornendo i contenuti dei materiali da distribuire durante i corsi di formazione; - organizzare corsi di formazione nonché promuovere la partecipazione ai corsi realizzati dagli enti aderenti al progetto mettendo a disposizione le competenze e professionalità dei propri operatori per la definizione di progetti formativi su argomenti specifici con riferimento alle tematiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; - attivare i progetti di ricerca citati nel presente atto; - contribuire alle spese di realizzazione delle varie attività; - supervisionare i materiali del progetto; - svolgere una funzione di coordinamento e di garanzia del presente protocollo e di attuazione delle attività qui condivise, nei tempi e con le modalità che verranno definite; - patrocinare l iniziativa; - dare massima visibilità all iniziativa presso le proprie sedi; - promuovere l iniziativa presso il proprio personale e i propri utenti; - dare la massima visibilità all iniziativa attraverso i propri media quali: sito internet, newsletter e siti - comunicare alla fine di ogni trimestre la percentuale di avanzamento delle attività programmate nell anno solare e una breve nota descrittiva. L Azienda Ospedaliera S.Maria degli Angeli si impegna a: - mettere a disposizione il proprio personale per collaborare ai progetti di ricerca citati nel presente atto; - tradurre quanto previsto al punto g) dell attività n. 2 affinché si sostanzi un più stretto rapporto fra i diversi presidi del sistema sanitario pubblico provinciale; - partecipare ai corsi di formazione che coinvolgano propri professionisti in modo coerente con le finalità e con gli obiettivi del presente atto. - supervisionare i materiali del progetto. - patrocinare le altre iniziative previste dal presente atto; - dare massima visibilità all iniziativa presso le proprie sedi; - promuovere l iniziativa presso il proprio personale e i propri utenti; - dare la massima visibilità all iniziativa attraverso i propri media quali: sito internet, newsletter e siti - 5 -
7 L Inail si impegna a: - patrocinare l iniziativa; - dare massima visibilità all iniziativa presso le proprie sedi; - contribuire in parte alle spese di realizzazione delle varie attività; - promuovere l iniziativa presso il proprio personale e i propri utenti; - dare la massima visibilità all iniziativa attraverso i propri media quali: sito internet, newsletter e siti - ospitare presso le proprie sedi uno o più edizioni di seminari e/o eventi formativi inerenti il fenomeno delle malattie professionali; - comunicare alla fine di ogni trimestre la percentuale di avanzamento delle attività programmate nell anno solare e una breve nota descrittiva. La Provincia di Pordenone si impegna a: - patrocinare l iniziativa; - dare massima visibilità all iniziativa presso le proprie sedi; - contribuire alla realizzazione delle varie attività; - promuovere l iniziativa presso il proprio personale e i propri utenti; - dare la massima visibilità all iniziativa attraverso i propri media quali: sito internet, newsletter e siti - ospitare presso le proprie sedi uno o più edizioni di seminari e/o eventi formativi inerenti il fenomeno delle malattie professionali; - comunicare alla fine di ogni trimestre la percentuale di avanzamento delle attività programmate nell anno solare e una breve nota descrittiva. Il Comune di Pordenone, capoluogo della Provincia si impegna a: - patrocinare l iniziativa; - dare massima visibilità all iniziativa presso le proprie sedi; contribuire alla realizzazione delle varie attività; - contribuire alla realizzazione delle varie attività; - promuovere l iniziativa presso il proprio personale e i propri utenti; - dare la massima visibilità all iniziativa attraverso i propri media quali: sito internet, newsletter e siti - ospitare presso le proprie sedi uno o più edizioni di seminari e/o eventi formativi inerenti il fenomeno delle malattie professionali; - comunicare alla fine di ogni trimestre la percentuale di avanzamento delle attività programmate nell anno solare e una breve nota descrittiva. L Unione Industriali Pordenone Confartigianato Imprese CGIL CISL UIL si impegnano a: - patrocinare l iniziativa; - dare massima visibilità all iniziativa presso le proprie sedi; - promuovere l iniziativa presso il proprio personale e i propri soci; - 6 -
8 - dare la massima visibilità all iniziativa attraverso i propri media quali: sito internet, newsletter e siti - ospitare presso le proprie sedi uno o più edizioni di seminari e/o eventi formativi inerenti il fenomeno delle malattie professionali; - partecipare esclusivamente con l apporto dei propri funzionari alle attività; - comunicare alla fine di ogni trimestre la percentuale di avanzamento delle attività programmate nell anno solare e una breve nota descrittiva. Per l espletamento delle funzioni previste dal presente protocollo le Parti sociali firmatarie potranno incaricare e/o delegare ai rispettivi organismi paritetici compiti e funzioni di natura tecnica e di supporto così come stabilito dall art.51 del Dlgs 9 aprile 2008, n 81 e s.m.i. Art. 4 - Referenti I responsabili, designati dalle parti, per la gestione della prestazione in oggetto sono: - per l Ass n.6 CARLO VNTURINI; - per l Inail MAURO MORGANTI - per la Provincia GIANFRANCO MARINO - per il Comune di Pordenone MARTINA TOFFOLO - per la Unione degli Industriali della provincia di Pordenone PAOLO BADIN - per la Confartigianato JODY BORTOLUZZI - per la CGIL GIULIANA PIGOZZO - per la CISL DANIL MORASSUT - per la UIL ROBRTO ZAAMI Art.5 Durata, tempistica e verifica Il presente accordo decorre dalla data della sottoscrizione fino alla scadenza del progetto prevista per 31/12/2014. Saranno previsti dei monitoraggi semestrale dell attività svolta. La modifica o l integrazione dell articolato si effettuerà attraverso uno scambio di corrispondenza tra le parti. Art. 6 - Risoluzione di eventuali controversie Per ogni controversia derivante dal presente contratto, che non possa essere risolta amichevolmente, il foro di Pordenone sarà il solo competente. Art.7 Trattamento dati personali Le parti si impegnano a trattare i dati personali dei soggetti (persone fisiche e giuridiche) coinvolti nel presente atto in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs 196/2003. Letto, confermato e sottoscritto. Pordenone, lì - 7 -
9 Azienda per i Servizi Sanitari n 6 Friuli Occidentale Il Direttore Generale Giuseppe Tonutti Azienda Ospedaliera S.Maria degli Angeli Il Direttore Generale Ing. Luciano Zanelli Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Il Direttore Provincia di Pordenone Il Presidente Comune di Pordenone Il Sindaco Unione degli Industriali Pordenone Il Presidente Confartigianato Imprese Pordenone Il Presidente Confederazione Generale Italiana del Lavoro C.G.I.L. di Pordenone Il Segretario Generale Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori C.I.S.L. di Pordenone Il Segretario Generale Pellizzon Arturo Unione Italiana del Lavoro U.I.L. di Pordenone Il Segretario Generale - 8 -
10 lenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMNT AI SNSI DL D.P.R. 445/2000 DL D.LGS. 82/2005 SUCCSSIV MODIFICH INTGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOM: GIANFRANCO MARINO CODIC FISCAL: MRNGFR48R19B180S DATA FIRMA: 08/10/ :05:59 IMPRONTA: 0A5D60D690A7C29F4C66965FFA30D3B8518C006C7884FAF539022C925BBA83 518C006C7884FAF539022C925BBA83D8158D89C5A54A4D40BD9DFAB1D4CA D8158D89C5A54A4D40BD9DFAB1D4CA5FA B6F630555FA9F922BFB9C 5FA B6F630555FA9F922BFB9C513B5BC46021D5BA41B79DD
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