La sorveglianza epidemiologica dell'influenza e l'integrazione dei dati da fonti diverse Dr. Antonino BELLA

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1 La sorveglianza epidemiologica dell'influenza e l'integrazione dei dati da fonti diverse Dr. Antonino BELLA Istituto Superiore di Sanità, CNESPS Torino, 13 ottobre 2016

2 Perché è importante sorvegliare l influenza? Infezione molto frequente Virus si modificano frequentemente Popolazione suscettibile Eccesso di mortalità e di ricorso al ricovero Disponibilità di vaccino

3 Perché sorvegliare l influenza? Verificare l inizio dell epidemia, la sua durata e la sua diffusione geografica Stimare l incidenza e fornire dati tempestivi Mettere a punto un sistema di rilevazione per monitorare una eventuale pandemia Definire soglie epidemiche Identificare i ceppi virali

4 La rete di sorveglianza InfluNet È una rete di medici (MMG) e pediatri (PLS) sentinella che rileva, in ogni settimana, i casi osservati di sindrome influenzale (ILI) tra i propri assistiti. Sono rappresentate tutte le regioni italiane. In ogni regione la popolazione sorvegliata copre almeno il 2% della popolazione regionale per fascia di età. Il periodo di osservazione è ottobre - aprile di ogni stagione influenzale (28 settimane).

5 Obiettivi generali InfluNet si articola nella sorveglianza epidemiologica e virologica. La sorveglianza epidemiologica ha come obiettivo generale di costituire una base di dati per valutare l andamento dell'incidenza delle ILI nel corso degli anni (ISS CNESPS). La sorveglianza virologica ha come obiettivo generale l identificazione dei ceppi virali circolanti e non la conferma delle ILI osservate (ISS NIC).

6 Obiettivi specifici descrivere in termini di spazio, tempo e persona tutti i casi di ILI da un campione di medici sentinella del SSN; stimare la settimana di inizio, la durata e l'intensità dell'epidemia influenzale; stimare i tassi di incidenza per settimana nella stagione influenzale totali e per fascia di età; utilizzare i dati di incidenza per la messa a punto di modelli matematici per la stima sia dell impatto dell influenza stagionale sia delle misure di contenimento e mitigazione applicate; condividere i dati di sorveglianza con l ECDC nella base dati europea Tessy e con l OMS.

7 Le regioni partecipanti La sorveglianza epidemiologica InfluNet è coordinata dall ISS (CNESPS) in collaborazione con il Centro Interuniversitario per la Ricerca sull Influenza (CIRI), le Regioni, i Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS) e i Laboratori Universitari di Riferimento e con il contributo del Ministero della Salute. ISS CIRI

8 Protocollo operativo Le due emireti condividono un protocollo comune; Una comune definizione di caso; Una comune metodologia di raccolta dei dati.

9 Definizione di caso di ILI adottata dall ECDC Per garantire la massima omogeneità di rilevazione, è fornita una definizione clinica di caso: Qualsiasi soggetto che presenti improvviso e rapido insorgere di: almeno uno tra i seguenti sintomi generali: febbre o febbricola; Malessere / spossatezza; mal di testa; dolori muscolari; e, almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: tosse; mal di gola; respiro affannoso.

10 Le attività dei medici sentinella Rilevare i casi osservati di ILI tra i propri assistiti e trasmetterli settimanalmente ai centri di riferimento nazionali (ISS e CIRI) attraverso la compilazione di un apposita scheda online Le classi di età sotto sorveglianza sono: 0-4; 5-14; 15-24; 25-44; 45-64; >64 anni Zero reporting

11 Il flusso dei dati settimanali Assembla i dati, li elabora e produce un rapporto settimanale

12 Comunicazione dei risultati Rapporto settimanale Rapporto ISTISAN a conclusione della sorveglianza

13 Risultati settimanali Settimana Totale Medici Totale Casi Totale Assistiti Totale Incidenza 0-4 anni 5-14 anni anni 65 anni e oltre Casi Inc Casi Inc Casi Inc Casi Inc , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,44

14 Inizio, intensità e diffusione geografica Incidenza < 10 (2) (14) > 16 (1) Incidenza < 10 (2) (14) > 16 (1) Incidenza < 10 (2) (16) > 16 (1)

15 Risultati stagione

16 Popolazione in sorveglianza Media settimanale: (range: ) Pari al 2,1% della popolazione nazionale

17 Casi per assistiti Stagione Incidenza delle sindromi influenzali in Italia per classi di età. Stagione settimane e oltre Totale

18 Casi x assistiti Stagione Incidenza delle sindromi influenzali (ILI) in Italia. Stagioni 2004/ / Settimane

19 Stagione REGIONE PIEMONTE VAL D'AOSTA LOMBARDIA P.A. BOLZANO P.A. TRENTO VENETO FRIULI V.G. LIGURIA EMILIA R. TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ITALIA Settimana

20 Confronto tra le stagioni Stagione N. Medio Medici Popolazione media (%) Picco epidemico settimana picco Incidenza cumulata (%) Casi stimati ,8 2,7 12 3, ,7 8,5 5 5, ,5 7,3 7 6, ,5 8,3 4 7, ,4 12,9 46 9, ,2 11,0 5 10, ,2 9,6 5 8, ,2 10,0 6 10, ,1 6,7 6 7, ,1 10,9 4 10, ,1 6,1 8 8,

21 Casi di sindrome influenzale per assistiti Incidenza ILI, Italia InfluNet: incidenza delle Sindromi Influenzali per fascia di età Italia: stagione 2004/ / Inc 0-4 Inc 5-14 Inc Inc 65 e oltre Inc Totale

22 Limiti Aderenza e valutazione dell utilizzo della definizione di caso di ILI da parte dei medici sentinella. Rappresentatività/copertura per fascia di età e per regione (drop-out). Maggiore tempestività nella raccolta e segnalazione dei dati Turnover dei medici sentinella.

23 Cosa ha permesso negli anni InfluNet

24 Casi x assistiti 1. Stagione Incidenza dell'influenza dalla stagione alla Settimane

25 Casi per assistiti 1. Stagione Incidenza dell'influenza per classi di età nella stagione settimane e oltre Totale

26 2. Attivare una Sorveglianza integrata nel periodo pandemico Nel periodo pandemico InfluNet è stata integrata con altri sistemi di Sorveglianza Accessi ai Pronto Soccorso Casi gravi e decessi Vaccinazioni Farmaci Permettendo di correlare l incidenza delle sindromi influenzali con le altre fonti informative e di delineare un quadro complessivo dell impatto della pandemia sulla popolazione

27 Accessi ai Pronto Soccorso Dal 2010, il sistema di sorveglianza riceve dati da 45 PS distribuiti sul territorio nazionale Contribuiscono al dato nazionale: Emilia- Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Valle d Aosta, Friuli Venezia Giulia, Marche, Basilicata. 27

28 Sindromi sotto sorveglianza 1. sindrome respiratoria con febbre 2. sindrome gastroenterica senza sangue nelle feci 3. diarrea con sangue senza segni di sanguinamento da altre sedi 4. febbre con rash I 5. Febbre con rash II 6. linfoadenite con febbre 7. sindrome neurologica 8. sindrome itterica acuta 9. sindrome emorragica acuta 10. sindrome neurologica periferica (simil-botulinica) 11. lesione cutanea localizzata 12. sepsi o shock di origine sconosciuta 13. stato comatoso 14. morte inspiegata. ISS - CNESPS Reparto Epidemiologia Malattie Infettive 28

29 Flusso dei dati Repository (SEREMI, Piemonte) Regioni partecipanti CNESPS-ISS Elaborazione ed integrazione con altre fonti (Influnet, Influweb) 3 Regioni non partecipanti MINISTERO DELLA SALUTE Pubblicazione su sito web Epicentro e Ministero della Salute 29

30 100 Modello statistico Accessi ai PS osservati (nero) Accessi ai PS attesi (azzurro) Trend lineare di lungo periodo (celeste) Soglia di allerta (rosso, verde), IC90% e IC95% Segnale di allerta ISS - CNESPS Reparto Epidemiologia Malattie Infettive

31 Sindrome respiratoria con febbre

32 Risultati per fascia di età

33 Incidenza delle Sindromi Influenzali, accessi ai PS e Ricoveri per Sindrome Respiratoria per settimana, stagione 2010/ /15 33

34 Monitoraggio delle forme gravi e complicate di influenza confermata Pubblicazione annuale di una Circolare Ministeriale per la sorveglianza dei casi gravi e decessi da influenza. Da settembre ad aprile tutti i casi di influenza confermati in laboratorio, con gravi complicanze, quali: infezione respiratoria acuta grave (SARI) sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS); devono essere segnalati, al Ministero della Salute ed all Istituto Superiore di Sanità, attraverso la compilazione via web di una apposita scheda. ISS - CNESPS Reparto Epidemiologia Malattie Infettive 34

35 Definizione di caso grave e severo da influenza Tutti i casi confermati di influenza : Con infezione respiratoria acuta grave (SARI)* e/o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS)* e/o, ricovero in Terapia Intensiva *Secondo la definizione dell American-European Consensus Conference on ARDS. Am J Respir Crit Care Med

36 Numbers of influenza confirmed severe cases Numero di casi di forme gravi e severe di influenza confermata per stagione / / / / / / /2016 Influenza seasons Deaths Severe cases ISS - CNESPS Reparto Epidemiologia Malattie Infettive 36

37 Numero di casi e decessi confermati di influenza Incidenza ILI/ 1000 assistiti Andamento delle forme gravi e severe di influenza confermata per stagione A/H1N1pdm , A/H1N1pdm09 + B (29%) A/H3N2 B (58%) + A/H1N1pdm09 A/H1N1pdm09 + A/H3N2 12, ,00 80 A/H3N2 B (57%) + A/H3N2 8, , , , , Settimana Decessi Casi Severi (SARI e ARDS) Incidenza ILI (Fonte: Influnet)

38 2009/10 incidenza casi severi =1,3 x

39 2010/11 incidenza casi severi =1,0 x > 2 per per <1 per Nessun caso riportato 39

40 2011/12 incidenza casi severi =0,1 x > 2 per per <1 per Nessun caso riportato 40

41 2012/13 incidenza casi severi =0,4 x > 2 per per <1 per Nessun caso riportato 41

42 2013/14 incidenza casi severi =0,2 x > 2 per per <1 per Nessun caso riportato 42

43 2014/15 incidenza casi severi =1,1 x > 2 per per <1 per Nessun caso riportato 43

44 2015/16 incidenza casi severi =0,2 x

45 Proporzione di casi severi per sottotipo virale. Italia,

46 Numero di casi severi per condizioni croniche di base (N=2.524) e per vaccinazione. Italia

47 Copertura vaccinale casi gravi % Copertura vaccinale dei casi gravi e severi per stagione 25 22, ,3 7,6 5 3,9 4, _ _ _ _ _ _2015 Stagione influenzale 47

48 Copertura vaccinale per fascia di età (Italia, stagione ) Regione 6_23_mesi 2_4_anni 5_8_anni 9_14_anni 15_17_anni 18_44_anni 45_64_anni 65_anni Totale PIEMONTE 0,3 0,3 0,5 0,7 0,7 1,3 5,7 46,9 13,6 VALLE D'AOSTA 1,0 0,6 0,4 0,7 1,6 1,3 5,6 42,2 11,7 LOMBARDIA 0,6 0,8 0,9 0,7 0,6 0,8 3,3 47,7 11,6 BOLZANO 0,6 0,6 0,8 0,5 0,4 0,9 4,3 37,8 8,8 TRENTO 1,8 1,6 1,4 1,3 0,8 1,2 5,3 50,2 12,5 VENETO 1,0 1,4 1,4 1,2 1,3 1,8 7,3 54,0 14,6 FRIULI 0,4 0,6 0,7 0,7 1,0 1,8 7,4 51,1 15,6 LIGURIA 0,5 1,0 1,3 1,1 1,4 2,2 8,4 45,7 16,1 EMILIA ROMAGNA 0,9 1,4 1,5 1,5 1,4 2,1 8,6 51,9 15,5 TOSCANA 4,1 4,9 5,1 3,0 2,0 2,0 8,5 52,2 16,5 UMBRIA 0,1 0,2 0,3 0,4 0,6 1,3 7,0 62,8 17,9 MARCHE 0,5 0,8 0,9 1,0 1,1 1,6 7,0 50,1 14,5 LAZIO 0,4 0,9 1,1 1,2 1,4 2,4 9,5 51,0 14,3 ABRUZZO 0,6 0,9 0,9 0,7 0,8 1,0 5,3 45,7 12,3 MOLISE 0,2 0,7 0,7 0,7 1,4 1,6 9,3 43,8 13,5 CAMPANIA 2,4 3,7 3,7 2,5 3,1 2,7 11,6 52,8 14,0 PUGLIA 2,2 5,3 4,9 3,4 3,6 2,4 10,8 50,8 14,9 BASILICATA 0,6 1,9 2,0 1,2 2,1 1,8 10,3 47,9 14,2 CALABRIA 0,9 1,2 1,0 1,0 1,9 1,9 8,6 51,7 13,7 SICILIA 0,6 0,8 0,8 0,8 1,5 2,1 9,3 49,5 13,3 SARDEGNA 1,0 1,5 1,8 1,4 1,5 1,7 5,6 40,0 11,1 Totale 1,1 1,8 1,8 1,4 1,6 1,8 7,7 49,9 13,9

49 Copertura vaccinale nella popolazione con età>= 65 anni (Italia, stagioni 1999/ /2016) 100 Vaccinazione antinfluenzale nella popolazione con età >= 65 anni. Italia: Stagioni: 1999/ / ,7 50,7 55,2 60,3 63,4 66,6 68,3 66,6 64,9 66,2 65,6 60,2 62,7 54,2 55,4 48,6 49,

50 Disseminazione dei risultati L Istituto Superiore di Sanità raccoglie ed analizza le informazioni sulle attività dell influenza durante la stagione influenzale e produce il bollettino settimanale FluNews pubblicato sul sito del Ministero della Salute e su Epicentro. 50

51 3. Moving Epidemic Method L Italia partecipa ad una sperimentazione del metodo MEM sviluppato dall ECDC che permette di stimare: La soglia basale delle sindromi influenzali Il periodo PRE-epidemico, epidemico e POSTepidemico, e quindi inizio e fine dell epidemia. Le soglie di intensità dell incidenza raggiunta.

52 Casi per assistiti 3. Moving Epidemic Method Intensità MOLTO ALTA Intensità ALTA Intensità MEDIA Intensità BASSA Livello basale Soglia epidemica Incidenza ILI Stagione Incidenza ILI Stagione

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54 Conclusioni InfluNet è l unica fonte di dati in Italia E un sistema di sorveglianza ben rodato e flessibile Si è dimostrato uno strumento utile sia nel monitoraggio delle ILI stagionali sia durante la pandemia Permette lo scambio di dati con le istituzioni internazionali (ECDC, WHO) Attraverso la rete Influnet è stato possibile condurre studi di efficacia vaccinale (I-MOVE) L integrazione con altre fonti permette di valutare bene il reale impatto dell influenza sulla popolazione nelle diverse stagioni

55 GRAZIE per l ATTENZIONE! Influnet e la Sorveglianza integrata dell influenza è realizzata con il supporto finanziario del Ministero della Salute CCM ISS: Bella A, Rizzo C Castrucci MR, Puzelli S CIRI: Gasparini R, Lai P, Ansaldi F I MMG e i PLS I referenti delle Regioni e delle ASL Ministero della Salute: Maraglino F, Caraglia A

56 I dati di sorveglianza epidemiologica dell influenza in regione Piemonte Donatella Tiberti SeREMI Servizio di Riferimento Regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle Malattie Infettive ASL AL

57 La rete di sorveglianza InfluNet IL Piemonte partecipa insieme alle altre regioni e a partire dalla stagione 1999/2000 alla sorveglianza Influnet Si tratta di un sistema di sorveglianza sentinella ma rappresentativo della popolazione regionale (almeno il 2% della popolazione regionale per fascia di età). Il periodo di osservazione è ottobre - aprile di ogni stagione influenzale (28 settimane). La rete di medici sentinella (MMG e PLS) rileva ogni settimana i casi osservati di sindrome influenzale (ILI) tra i propri assistiti e i dati vengono inseriti sulla pagina web dell ISS.

58 La sorveglianza epidemiologica InfluNet è coordinata dall ISS (CNESPS) in collaborazione con - il Centro Interuniversitario per la Ricerca sull Influenza (CIRI), - le Regioni, - i Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS) - i Laboratori Universitari di Riferimento e con il contributo del Ministero della Salute.

59 A cosa serve la sorveglianza - descrivere in termini di spazio, tempo e persona i casi di ILI da un campione di medici sentinella del SSN; - stimare la settimana di inizio, la durata e l'intensità dell'epidemia influenzale; - stimare i tassi di incidenza per settimana (totali e per fascia di età); - utilizzare i dati di incidenza per la messa a punto di modelli matematici per la stima dell impatto dell influenza stagionale e delle misure di contenimento e mitigazione applicate; - condividere i dati di sorveglianza con l ECDC nella base dati europea Tessy e con l OMS.

60 Le attività dei medici sentinella Rilevare i casi osservati di ILI tra i propri assistiti e trasmetterli settimanalmente ai centri di riferimento nazionali (ISS e CIRI) attraverso la compilazione di un apposita scheda online Le classi di età sotto sorveglianza sono: 0-4; 5-14; 15-24; 25-44; 45-64; >64 anni È importante lo «Zero reporting»

61 Definizione di caso (a partire dalla stagione 2014/2015) Qualsiasi persona che presenti improvviso e rapido insorgere di almeno uno tra i seguenti sintomi generali: E febbre o febbricola; malessere / spossatezza; mal di testa; dolori muscolari; almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: tosse; mal di gola; respiro affannoso.

62 Definizione di caso nel bambino Oltre a quanto indicato per gli adulti, è necessario tenere conto che: I bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che invece si può manifestare con: - irritabilità - pianto - inappetenza Nel lattante è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre; Nei bambini in età prescolare Nei bambino di 1-5 anni occhi arrossati e congiuntivite in caso di febbre elevata; frequentemente a laringotracheite e bronchite e a febbre elevata.

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67 Moving Epidemic Method (MEM) Moving Epidemic Method (MEM) L ECDC ha sviluppato e reso disponibile un algoritmo per il calcolo delle soglie epidemiche E necessario uno storico di dati di almeno 5 anni ma è opportuno che siano almeno 10 (robustezza del metodo) Ogni stagione vengono ricalcolate le soglie includendo l ultima stagione di cui si dispone dei dati L Italia partecipa alla sperimentazione del metodo MEM per stimare: 1. La soglia basale delle sindromi influenzali 2. Il periodo PRE-epidemico, epidemico e POST-epidemico e quindi inizio e fine dell epidemia. 3. Le soglie di intensità dell incidenza raggiunta.

68 Indicatori - Numero stimato di casi di ILI settimanali - Numero stimato di casi di ILI stagionale - Tasso di incidenza settimanale per 1000 assistiti - Tasso di incidenza cumulativo

69 La stagione influenzale 2015/2016 ha fatto registrare in Piemonte un incidenza cumulativa dell 11%, più bassa rispetto alla stagione precedente (14%). L incidenza settimanale di ILI è rimasta al di sotto dei valori della stagione precedente.

70 Il valore settimanale massimo si è registrato nella 6a settimana del ,7 casi ogni 1000 assistiti

71 Tasso di incidenza settimanale delle ILI - Italia

72 Tasso di incidenza settimanale delle ILI - Piemonte

73 L andamento generale è sovrapponibile alla media nazionale con incidenze settimanali di poco più alte.

74 Piemonte Italia

75 L andamento dell epidemia ha avuto il suo periodo di massima attività tra la seconda metà di febbraio e la prima metà di marzo 2016.

76 Tasso di incidenza per fasce d età Piemonte. Stagione 2015/2016

77 L età pediatrica è stata la più interessata mentre si è registrato un modesto numero di casi fra le persone con più di 65 anni.

78 Tasso di incidenza per le fasce d età pediatriche. Piemonte. Stagione 2015/2016

79 Tasso di incidenza per le fasce d età adulte. Piemonte. Stagione 2015/2016

80 Tasso di incidenza per le fasce d età adulte. Piemonte e Italia. Stagione 2015/2016

81 Confronto casi stimati dalla stagione 2009/2010 al 2015/2016

82 Casi stimati dall inizio delle attività di sorveglianza

83 Casi stimati per fasce d età

84 Casi stimati per fascia d età

85 In conclusione INFLUNET È l unica fonte di dati in Italia un sistema di sorveglianza ben collaudato uno strumento utile sia nel monitoraggio stagioni epidemiche e lo è stato durante la pandemia. permette lo scambio di dati con le istituzioni internazionali (ECDC, WHO) attraverso la rete Influnet è possibile condurre studi di efficacia vaccinale

86 In conclusione Con alcuni limiti che vengono però monitorati durante la stagione: Aderenza e valutazione dell utilizzo della definizione di caso di ILI da parte dei medici sentinella. Maggiore tempestività nella raccolta dei dati Turn over dei medici sentinella.

87 Sorveglianza Influnet C è ancora la possibilità di partecipare per la stagione 2016/2017 per MMG e PLS

88 Grazie per l attenzione

89 La sorveglianza e la prevenzione dell influenza Torino 13 ottobre 2016 La Sorveglianza virologica dell influenza Dott.ssa Valeria Ghisetti Laboratorio di Microbiologia e Virologia Ospedale Amedeo di Savoia, ASLTO2 Torino

90 La rete InfluNet ROMA ISS-NIC Torino, Amedeo di Savoia collaborazione con il NIC dagli anni 90

91 Regione Piemonte DGR del Diagnostica di Laboratorio dell influenza Laboratorio INFLUNET: Centro Regionale di Riferimento Attività consolidata Tipizzazione molecolare batteri Sorveglianza MTA Infezioni batteriche invasive Virus: Test immunologici per risposta cellulare HIV Farmacoresistenza HCV/HIV resistenza a nuovi farmaci Laboratorio Influnet Virus febbri emorragiche e meningo-encefaliti virali Tubercolosi laboratorio di 3 livello OMS Centri Torino CdSS Novara Torino CdSS Torino CdSS Torino CdSS Torino ASL TO2 Novara Torino Amedeo di Savoia ASL TO2 Torino ASL TO2 Torino ASL TO2 Torino ASLTO2

92 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Laboratorio INFLUNET Richieste test per casi gravi e urgenze (H24 e 7/7) Richieste test da MMG sentinella TORINO ASL TO2 Biella Novara Vercelli SEREMI Controllo qualità Metodiche e aggiornamenti ROMA ISS-NIC Cuneo Asti Alessandria

93 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Attività del Laboratorio dall epidemia del 2009 al 2016 Varianti virali

94 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Attività del Laboratorio Campioni N. (%) A/H1N1/2009 H3N2 B Positivi 139 (31%) 36 (26%) 19 (13,6%) 84 (60.4%) Totali 449

95 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Compiti del laboratorio InfluNet Diagnosi di laboratorio di influenza Tipizzazione virus Influenzali HA (H1 e H3) NA ceppi ad alta patogenicità H5 e H7 Controllo di qualità e verifica metodiche Studio della virulenza dei ceppi Isolamento in coltura virus Invio isolati a SEREMI e NIC

96 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Diagnosi di Laboratorio dell Influenza TEST MOLECOLARI Test di I livello o «SCREENING» H24 7/7 Test rapidi dal 2013: Flu A, B, A/H1N12009 Flu A, B, RSV Test di II livello (protocolli WHO e CDC): Real-time RT-PCR per A, B, A/H1N1/2009 Tipizzazione H3, H5, H7, H1 stagionale Test di III livello (protocolli WHO e CDC): Sequenziamento Emoagglutinina (virus A) ISOLAMENTO SU COLTURE CELLULARI MDCK-SIAT Mono-Ab per tipizzazione A,B, H3, H1

97 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Test di screening per Influenza Work-flow giornaliero H24 giorni 7/7 Laboratorio Urgenza Sorveglianza SEREMI Refertazione Web-based nello stesso giorno dell invio Routine

98 Antigenic drift VARIAZIONE ANTIGENICA cambiamenti minori del genoma (mutazioni puntiformi) che causano variazioni minime tra strain con parziale cross-protezione immunologica Antigenic shift (cambiamento maggiore) avviene più raramente: eventi di ricombinazione genica tra uomo e animali/uccelli e riflette la comparsa di ceppi virali con HA e/o NA NON correlate ai ceppi precedenti. Può causare epidemie (no crossprotezione).

99 PB2 PB1 PA Protocollo diagnostico CDC-WHO per l identificazione di A/vH1N1/2009 vh1n1 1 Step Sottotipo A Target: gene Matrice HA NP NA 2 Step Ceppo A/Swine classic Target: gene NP M NS Avian Seasonal H3N2 (Human) 3 Step Nuova variante A/vH1N1 Target: gene HA Eurasian swine lineage 24/10/2016 Classical Swine 12 (North American lineage)

100 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Varianti virali isolate in Piemonte

101 Score Highly satisfactory

102 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino

103 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino

104 Alcune varianti virali sono responsabili di forme gravi e complicate che richiedono il ricovero in UTI

105 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Il test dell influenza: le richieste Due flussi di invii: Reparti/amb/DH e PS della Regione per urgenza clinica «Medici sentinella»,

106 S.C. Microbiologia e Virologia ASLTO2 - Ospedale Amedeo di Savoia, Torino Studio varianti virali in Pazienti ricoverati in Unità di Terapia 2009/ / % 20% positivi A/H1N1/09 3,6% Pazienti UTI positivi A/H1N1/09 12% Pazienti UTI GRUPPO DI STUDIO: 62 pazienti A/H1N1/2009 positivi ricoverati in UTI di diversi ospedali regionali, di cui 26 ricoverati presso il Centro di Coordinamento Regionale di Terapia Intensiva, San Giovanni Battista,Torino (UTI- ECMO) per gravi complicanze respiratorie. GRUPPO DI CONTROLLO (infezioni lievi) 44 campioni A/H1N1/09 positivi provenienti da pazienti della sorveglianza.

107 Polimorfismo HA D222G/N nei pazienti con infezione grave da A/H1N1/ % dei pazienti gravi ha mutazione D222G/N assente nel gruppo di controllo (infezioni lievi) Pazienti con mutazione D222G/N Pazienti senza mutazione D222G/N

108 La sorveglianza e la prevenzione dell influenza Torino 13 ottobre 2016 La sorveglianza virologica dell influenza: un grande lavoro di networking Grazie dell attenzione!

109 La sorveglianza e la prevenzione dell influenza 13 ottobre 2016 La copertura vaccinale dell influenza Lorenza Ferrara

110 L influenza un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per l attuazione delle misure di controllo e la gestione dei casi e delle complicanze della malattia; è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni uomo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall età e dal luogo in cui vive; I casi severi e le complicanze dell influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e/o con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche (aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte); casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate.

111 La vaccinazione antinfluenzale La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. L OMS indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave

112 Categorie per cui è raccomandata la vaccinazione Soggetti di età pari o superiore a 65 anni Soggetti di età compresa fra 6 mesi e 64 anni con condizioni di rischio Bambini e adolescenti in trattamento con acido acetilsalicilico Donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti Medici e personale sanitario di assistenza Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse Personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali

113 Obiettivi della campagna di vaccinazione Pertanto, gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l influenza sono: riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità.

114 Obiettivi della campagna di vaccinazione Per ridurre significativamente la morbosità per influenza e le sue complicanze, nonché l eccesso di mortalità, è necessario raggiungere coperture elevate nei gruppi di popolazione target della vaccinazione, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età. Gli obiettivi di copertura, già stabiliti nel Piano Nazionale Vaccini, per tutti i gruppi target, sono i seguenti: il 75% come obiettivo minimo perseguibile il 95% come obiettivo ottimale.

115 Composizione del vaccino- stagione L'OMS ha indicato, per la stagione , per l emisfero settentrionale: antigene analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1)pdm09; antigene analogo al ceppo A/ Hong Kong/4801/2014 (H3N2); antigene analogo al ceppo B/ Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria). Il vaccino conterrà: una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 (A/ Hong Kong/4801/2014), che sostituirà il ceppo A/Switzerland/ /2013 una nuova variante di tipo B (B/Brisbane/60/2008), appartenente al lineaggio B/Victoria/2/87, in sostituzione del precedente ceppo vaccinale, B/Phuket/3073/2013, appartenente al lineaggio B/Yamagata/16/88. Per vaccini quadrivalenti, l OMS raccomanda, l inserimento del virus B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata/16/88)

116 Tipologie di vaccino disponibili in Piemonte Gara Regionale vaccino a subunità: INLUVAC S (BGP PRODUCTS S.r.l.) vaccino adiuvato con MF59: FLUAD (Seqirus S.R.L.) vaccino split a somministrazione intradermica con dosaggio di 15 μg: INTANZA (Sanofi Pasteur MSD S.p.a) vaccino antinfluenzale inattivato split tetravalente: FLUARIX TETRA (Glaxosmithkline S.p.a.) in base alla scelta effettuata dalla ASL

117 CV ANTINFLUENZALE 65 anni 2012/ / / /2016 TO1-TO2 52,53 53,65 47,64 47,82 TO3 46,62 45,05 44,47 44,22 TO4 49,11 48,11 44,13 43,84 TO5 54,38 52,42 48,96 47,86 VC 55,27 51,62 48,58 47,74 BI 45,45 46,79 42,55 42,00 NO 61,71 59,65 56,15 56,42 VCO 53,25 51,67 49,00 48,89 CN1 60,43 59,53 54,84 54,55 CN2 56,12 54,99 49,69 49,97 AT 55,82 57,03 50,75 51,63 AL 41,20 41,04 35,60 36,53 REGIONE 51,75 51,14 46,95 46,94

118 CV antinfluenzale % nei soggetti 65 anni in Piemonte e in Italia % Stagione Vaccinazione antinfluenzale nei soggetti 65 anni CV Piemonte CV Italia ,7 50,7 55,2 41,9 45,6 63,4 66,6 68,3 66,6 64,9 66,2 65,6 62,7 60,3 60,2 54,2 55,4 52,0 56,0 59,0 58,5 59,0 61,0 60,6 57,3 53,0 55,0 51,8 51,1 49,0 49,9 47,0 47, ,

119 Copertura vaccinale per fascia di età (Italia, stagione )

120 CV antinfluenzale % nelle regioni italiane Regione 2014/ / anni Totale 65 anni Totale Piemonte 46,3 13,5 46,9 13,6 Valle d'aosta 43,5 11,9 42,2 11,7 Lombardia 46,3 11,4 47,7 11,6 P. A. Bolzano 36,6 8,3 37,8 8,8 P. A. Trento 51,9 12,9 50,2 12,5 Veneto 53,4 14, ,6 Friuli Venezia Giulia ,1 15,6 Liguria 46,6 15,3 45,7 16,1 Emilia Romagna 50 14,9 51,9 15,5 Toscana 49,9 16,3 52,2 16,5 Umbria 61,8 17,8 62,8 17,9 Marche 46,2 13,5 50,1 14,5 Lazio 49, ,3 Abruzzo 38,5 11,1 45,7 12,3 Molise 49 15,7 43,8 13,5 Campania 52,9 13,9 52,8 14 Puglia 48,6 14,6 50,8 14,9 Basilicata 45,6 13,5 47,9 14,2 Calabria 53,3 13,4 51,7 13,7 Sicilia 47,4 12,8 49,5 13,3 Sardegna 40, ,1 ITALIA 48,6 13,6 49,9 13,9

121 CV antinfluenzale nei soggetti a rischio DIABETICI 2015/2016 diabetici esenti ticket 0-64 vacc 0-64 tasso vaccinat TO ,81 TO ,19 TO ,96 TO ,50 TO ,27 VC ,15 BI ,52 NO ,38 VCO ,49 CN ,25 CN ,18 AT ,29 AL ,88 REGIONE , /2015 diabetici esenti ticket 0-64 vacc 0-64 tasso vaccinat TO ,27 TO ,95 TO ,37 TO ,75 TO ,58 VC ,88 BI ,00 NO ,72 VCO ,13 CN ,53 CN ,37 AT ,10 AL ,19 REGIONE ,90

122 CV antinfluenzale nei soggetti a rischio CARDIOPATICI 2015/2016 cardiopatici esenti ticket 0- vacc 0-64 tasso vaccinat TO ,07 TO ,09 TO ,00 TO ,80 TO ,30 VC ,96 BI ,00 NO ,45 VCO ,39 CN ,52 CN ,29 AT ,98 AL ,56 REGIONE , /2015 cardiopatici esenti ticket 0- vacc 0-64 tasso vaccinat TO ,76 TO ,81 TO ,74 TO ,96 TO ,42 VC ,94 BI ,12 NO ,51 VCO ,55 CN ,12 CN ,31 AT ,88 AL ,68 REGIONE ,62

123 CV antinfluenzale nei soggetti a rischio ALTRE ESENZIONI 2014/2015 altre categori esenti ticket 0-64 vacc 0-64 tasso vaccinati 0-64 TO ,28 TO ,04 TO ,14 TO ,21 TO ,15 VC ,82 BI ,57 NO ,23 VCO ,89 CN ,37 CN ,41 AT ,77 AL ,57 REGIONE , /2016 altre categori esenti ticket 0-64 vacc 0-64 tasso vaccinati 0-64 TO ,04 TO ,81 TO ,26 TO ,47 TO ,82 VC ,90 BI ,49 NO ,58 VCO ,28 CN ,67 CN ,64 AT ,21 AL ,41 REGIONE ,30

124 CV antinfluenzale nei soggetti a rischio TUTTE LE ESENZIONI 2014/2015 tutte le categoresenti ticket 0- vacc 0-64 tasso vaccinati 0-64 TO ,87 TO ,25 TO ,19 TO ,31 TO ,84 VC ,20 BI ,35 NO ,04 VCO ,97 CN ,72 CN ,31 AT ,35 AL ,87 REGIONE , /2016 tutte le categoresenti ticket 0- vacc 0-64 tasso vaccinati 0-64 TO ,71 TO ,30 TO ,71 TO ,01 TO ,39 VC ,58 BI ,98 NO ,93 VCO ,68 CN ,11 CN ,59 AT ,65 AL ,26 REGIONE ,59

125 Cosa fare per aumentare le CV? Corso formazione rappresenta la prima tappa di un percorso formativo a cascata : si tratta del livello regionale di formazione di formatori che riproporranno il corso in varie edizioni locali per raggiungere gli operatori (i MMG e i PLS) coinvolti nell attività di comunicazione/informazione e di vaccinazione antinfluenzale in Piemonte. Elenchi non vaccinati ai rispettivi MMG Sono stati predisposti, suddivisi per ciascuna ASL e per ciascun MMG/PLS, elenchi recanti il numero di assistiti 65 anni, il numero e la percentuale di soggetti che durante la scorsa stagione influenzale sono stati vaccinati e di quelli non vaccinati. Inoltre, per ciascun MMG/PLS, sono stati preparati elenchi nominativi dei relativi assistiti a rischio per patologia e di età compresa dai 6 mesi ai 64 anni che durante la scorsa stagione influenzale non sono stati vaccinati. Tali elenchi saranno inviati ai referenti per le attività di vaccinazione antinfluenzale i quali dovranno inoltrarli ai MMG e ai PLS delle propria ASL con la raccomandazione di ricercare i pazienti ai quali lo scorso anno non è stato somministrato il vaccino antinfluenzale al fine di fornire a questi ultimi le informazioni necessarie per meglio comprendere l importanza della vaccinazione. Predisposizione materiale informativo Coinvolgimento farmacie

126 Soggetti a rischio: Elenchi ai MMG TO TO TO TO TO VC BI NO VCO CN CN AT AL REGIONE per ciascun MMG/PLS, sono stati preparati elenchi nominativi dei relativi assistiti a rischio per patologia e di età compresa dai 6 mesi ai 64 anni che durante la scorsa stagione influenzale non sono stati vaccinati.

127 CV ultra65 per MMG per ASL codm nome assistiti ultra65 non vaccinati ultra65 vaccinati % vaccinati codice medico cognome, nome medico ,46 codice medico cognome, nome medico ,86 codice medico cognome, nome medico ,41 codice medico cognome, nome medico ,91 codice medico cognome, nome medico ,53 codice medico cognome, nome medico ,71 codice medico cognome, nome medico ,26 codice medico cognome, nome medico ,77 codice medico cognome, nome medico ,00 codice medico cognome, nome medico ,57 codice medico cognome, nome medico ,00 codice medico cognome, nome medico ,13 codice medico cognome, nome medico ,67 codice medico cognome, nome medico ,00 codice medico cognome, nome medico ,54 codice medico cognome, nome medico ,06 Sono stati predisposti, suddivisi per ciascuna ASL e per ciascun MMG/PLS, elenchi recanti il numero di assistiti 65 anni, il numero e la percentuale di soggetti che durante la scorsa stagione influenzale sono stati vaccinati e di quelli non vaccinati.

128 ACCORDO RELATIVO ALLE ATTIVITA DI COLLABORAZIONE TRA FARMACIE CONVENZIONATE E IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PER L ANNO 2016 Regione Piemonte, e Federfarma Piemonte, e ASSOFARM Piemonte approvato lo schema di convenzione fra Regione Piemonte e le farmacie pubbliche e private per l erogazione di farmaci in regime di distribuzione per conto e la sperimentazione della fornitura di servizi a favore di particolari categorie di pazienti; realizzazione di un progetto di collaborazione tra il servizio farmaceutico territoriale e il servizio sanitario della regione Piemonte relativamente alla vaccinazione antinfluenzale con particolare riferimento ai pazienti più fragili.

129 Novità nella modalità di distribuzione del vaccino per la campagna La Asl AT provvede a effettuare l ordine del vaccino alle 4 aziende farmaceutiche vincitrici della gara regionale. L ordine verrà effettuato in più tranches a seconda delle necessità della Regione Piemonte. Le ditte vincitrici consegneranno i vaccini richiesti presso i 2 distributori capofila per la DPC (Unico di Rivoli e Unifarma di Alessandria), i quali dovranno distribuire, su richiesta, i vaccini presso le farmacie pubbliche e private della Regione. Le farmacie pubbliche e private, convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale, si impegnano a distribuire, ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri convenzionati, le dosi di vaccino necessarie per la campagna vaccinale

130 Novità nella modalità di distribuzione del vaccino per la campagna I MMG e i PLS si rivolgono presso qualsiasi farmacia della regione Piemonte per la prenotazione e il successivo ritiro dei vaccini antinfluenzali. Sia per motivi di distribuzione che di contenimento delle quantità inutilizzate e della corretta conservazione, gli ordini devono essere commisurati alla seduta vaccinale programmata dal singolo medico. La farmacia identificherà il MMG/PLS tramite il suo codice fiscale o il suo codice regionale e consegnerà al MMG/PLS solo le tipologie di vaccino che la sua ASL ha deciso di utilizzare. Alla consegna il farmacista stamperà un modulo contenente il codice regionale del MMG/PLS, il numero di dosi, la tipologia, il numero di lotto del vaccino, la denominazione e il codice regionale della farmacia e la data di consegna; il MMG/PLS firmerà il modulo per ricevuta, che verrà conservato dalla farmacia.

131 Novità nella modalità di distribuzione del vaccino per la campagna La registrazione tempestiva delle vaccinazioni effettuate è cruciale per permettere il monitoraggio della campagna vaccinale. A tal fine si raccomanda particolare cura affinché la registrazione di tutte le vaccinazioni effettuate da parte dei MMG, avvenga attraverso il sistema automatico.

132 Le farmacie si impegnano a: mettere a disposizione per l utenza materiale informativo relativo alla vaccinazione antinfluenzale. sensibilizzare, anche attraverso l utilizzo del materiale informativo, e la partecipazione alle iniziative assunte dalle singole Aziende Sanitarie, la popolazione circa la importanza delle vaccinazioni con particolare riferimento alla vaccinazione antinfluenzale;

133 Le farmacie si impegnano a: Collaborare con i Medici di Medicina Generale attraverso opportune comunicazioni per la individuazione dei soggetti ad elevato rischio quali ultrasessantacinquenni, pazienti con condizioni di particolare rischio quale ad esempio malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche, diabete; Proporre a queste categorie di soggetti la vaccinazione antinfluenzale suggerendo al paziente, tramite lettera di invito appositamente predisposta, di rivolgersi al proprio MMG per la vaccinazione antinfluenzale.

134 Materiale informativo

135 Il Piemonte parteciperà allo studio SVEVA

136 In Piemonte la campagna di vaccinazione antinfluenzale partirà il 7 novembre 2016 GRAZIE PER L ATTENZIONE SI RINGRAZIA L ISS PER I DATI FORNITI

137 IRES Torino, 13 ottobre 2016 L influenza nei soggetti a rischio (con un focus particolare sul diabete) Dott. Carlo B. Giorda S. C. Diabetologia, ASL Torino 5

138 Perchè vaccinare soggetti «rischio»?

139 Le complicanze dell influenza: il vero problema da prevenire Le possibili complicanze dell'influenza In genere queste si manifestano nelle popolazioni a rischio, rappresentate in particolare dai soggetti anziani, oltre che dai pazienti con malattie croniche, dalle donne in gravidanza e dai bambini molto piccoli, di età inferiore a 1 anno. L eccesso di ospedalizzazione in alcune categorie (diabete, scompenso cardiaco) è una complicanza sui generis

140 Quali complicazioni Fra le complicazioni più frequenti vi sono quelle respiratorie, quali sinusiti, otiti, bronchiti e, soprattutto, polmoniti. Queste ultime possono essere provocate direttamente dal virus o possono essere dovute a un infezione batterica sovrapposta. L evoluzione verso la polmonite virale è caratterizzata da febbre persistente, difficoltà di respiro (dispnea) e tosse secca con poco catarro. Per fortuna raramente, l infezione può evolvere verso una polmonite emorragica diffusa, complicazione che può colpire soprattutto i pazienti con malattie cardiovascolari preesistenti. Encefalite?

141 Le categorie a rischio ufficiali

142 Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata Ministero della Salute_Prevenzione e controllo dell'influenza: Raccomandazioni per la stagione

143 Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata Ministero della Salute_Prevenzione e controllo dell'influenza: Raccomandazioni per la stagione

144 ALTRE POSSIBILI CATEGORIE A RISCHIO pazienti con malattie neurologiche (patologie del cervello del midollo dei nervi periferici e dei muscoli, quali paralisi cerebrale epilessia, ictus, ritardo mentale, ritardo di sviluppo, distrofia muscolare e lesioni midollari)

145 Soggetti non a rischio ma da vaccinare Il vaccino è opportuno, ai fini di interrompere la catena di trasmissione, per alcune categorie di persone: personale sanitario di assistenza (badanti) familiari di soggetti ad alto rischio addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo: insegnanti delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo, addetti alle poste, dipendenti della pubblica amministrazione e della difesa, forze di polizia, volontari dei servizi sanitari di emergenza, personale di assistenza nelle case di riposo.

146 Quando vaccinarsi Il periodo più indicato per la vaccinazione va da ottobre a fine novembre, ossia nel periodo immediatamente precedente la diffusione della malattia. Si sconsiglia generalmente di vaccinarsi con molto anticipo perché l'immunità data da questo vaccino diminuisce nell'arco di 6-8 mesi e, quindi, si potrebbe rischiare di essere solo parzialmente protetti nel periodo più rischioso (dicembre-febbraio).

147 EFFICACIA Il vaccino antinfluenzale inattivato è altamente immunogeno, in grado cioè di indurre una reazione immunitaria. Riduce infatti: l'incidenza della malattia del per cento le complicazioni del per cento l'ospedalizzazione del per cento. La somministrazione è per via intramuscolare e, in tutti coloro con età superiore ai 12 anni, l'iniezione va effettuata nel muscolo deltoide (braccio), mentre per i più piccoli è consigliato il muscolo antero-laterale della coscia.

148 ANZIANI

149 ANZIANI L'efficacia dei vaccini, attualmente disponibili, nel prevenire l'influenza è del per cento nei giovani adulti, ma è un po' inferiore negli anziani e nei soggetti il cui sistema immunitario è già debilitato. Tra gli anziani che vivono al di fuori di strutture di lungodegenza o case di riposo, il vaccino antinfluenzale ha un'efficacia del per cento nel prevenire l'ospedalizzazione per polmonite e per influenza. ANZIANO= CO MORBILITA (scompenso cardiaco, diabete tipo 2, insufficienza renale, respiratoria ecc ecc)

150 ANZIANI Tra i residenti di case di riposo, invece, il vaccino antinfluenzale è più efficace nel prevenire un decorso più grave della malattia; in particolare, il vaccino può avere un'efficacia del per cento nel prevenire l'ospedalizzazione o la polmonite, anche se l'efficacia nei confronti dell'influenza è solo del per cento.

151 Bambini e sindrome di Reye

152 Sindrome di Reye Malattia acuta, dall'esito potenzialmente letale, che colpisce quasi esclusivamente i bambini. (poche decine casi anno) Encefalopatia acuta (edema) con steatosi epatica, che insorgono rapidamente nel corso di un'infezione virale, spesso dopo l'assunzione di farmaci a base di acido acetilsalicilico..

153 Sindrome di Reye Meccanismo patogenetico della sindrome: ipotizzata un'alterazione del metabolismo dei mitocondri, favorita da infezioni virali e da alcuni farmaci in soggetti geneticamente predisposti. Sebbene sia stata associata con la somministrazione di aspirina ai bambini affetti da infezioni virali, può insorgere anche indipendentemente dall'assunzione del farmaco.

154 Controindicazioni, vere e presunte

155 Controindicazioni: poche.. Vaccino no 1.Fare il vaccino è sconsigliato a: chi è allergico alle proteine dell'uovo o ad altri componenti del vaccino (?) 2.nei neonati e nei bambini, a meno che non siano presenti serie malattie 3.alle persone che a dosi precedenti hanno sofferto di anafilassi, una grave manifestazione allergica. 4.Le persone che invece soffrono di manifestazioni allergiche minori, compresa la dermatite atopica e l'asma, possono eseguire le vaccinazioni. 5.Le controindicazioni e le situazioni nelle quali agire con precauzione sono di conseguenza pochissime.

156 False controindicazioni -Allergia alle proteine dell uovo, con manifestazioni non anafilattiche. - Malattie acute di lieve entità. - Allattamento - Infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite. La condizione di immunodepressione non costituisce una controindicazione alla somministrazione della vaccinazione antinfluenzale. 20

157 Reazioni indesiderate REAZIONI ALLERGICHE del tipo ipersensibilità immediata ( orticaria, asma, angioedema) soprattutto in persone con allergia nota alle proteine dell uovo o ad altri componenti del vaccino sono state segnalate ALTRI EVENTI AVVERSI sono stati segnalati : trombocitopenia transitoria, nevralgie, parestesie, disordini neurologici (s. di Guillain Barrè); la correlazione causale tra la somministrazione del vaccino e tali eventi non è stata dimostrata, mentre allo stato attuale ci sono evidenze di una correlazione tra sindrome di Guillain Barrè e diverse malattie infettive, inclusa l influenza. 21

158 Si raccomanda un attenta sorveglianza delle eventuali reazioni avverse a vaccinazione, per la segnalazione è da segnalare nell ambito del corrente sistema di farmacovigilanza che fa capo all Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA). 22

159 La peculiarità delle PATOLOGIE AUTIMMUNI

160 Fasi dello sviluppo della malattia autoimmune organo-specifica Betterle C, Zanoni G. Malattie autoimmuni e vaccinazioni. L Endocrinologo DOI /s

161 Incidenza di malattie autoimmuni nella popolazione Betterle C, Zanoni G. Malattie autoimmuni e vaccinazioni. L Endocrinologo DOI /s

162 Fattori che condizionano lo sviluppo di una malattia autoimmune Betterle C, Zanoni G. Malattie autoimmuni e vaccinazioni. L Endocrinologo DOI /s

163 Raccomandazioni della EULAR sull uso dei vaccini nei pazienti con malattie reumatiche autoimmuni Betterle C, Zanoni G. Malattie autoimmuni e vaccinazioni. L Endocrinologo DOI /s

164

165 Il complesso meccanismo infezioniarticolazioni Ci sono malattie, come l artrite settica e l'artrite reattiva, che hanno un origine infettiva. Ma alcune patologie reumatiche rendono più vulnerabili rispetto alle infezioni, così come alcune terapie aumentano il rischio infettivo», quotidianosanità.it_giovedì 06 OTTOBRE 2016

166 Per prevenire alcune complicazioni ed evitare la sospensione delle terapie, specie per i pazienti affetti da artrite, sono consigliabili alcune vaccinazioni, quali l'antinfluenzale e l'anti pneumococcica...permettono di evitare infezioni che potrebbero peggiorare il decorso dei pazienti, obbligandoli ad interrompere temporaneamente la terapia specifica per l'artrite quotidianosanità.it_giovedì 06 OTTOBRE 2016

167 La peculiarità del diabete

168 I numeri, anno 2016 Prevalenza nella popolazione ~5-6 % Prevalenza forme non diagnosticate ~ 1 % Prevalenza oltre i 65 anni % D. di tipo 2: ~ 95% D. tipo 1: ~ 5 %

169 Circa il 20% dei diabetici italiani ha avuto un evento cadiovascolare Infarto e malattie coronariche 15% Ictus 3% Amputazioni 1-2% + Retina/nefro/ neuropatia

170 Iperglicemia Minor attività dei granulociti Ridotta risposta immunitaria anticorpale Minor immunità cellulare

171

172 RACCOMANDAZIONI VACCINAZIONI Effettuare annualmente la vaccinazione influenzale in tutti i soggetti diabetici di età superiore ai 6 mesi. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Effettuare la vaccinazione pneumococcica per gli adulti con diabete. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Effettuare la vaccinazione contro l epatite B nei pazienti non vaccinati di età compresa tra i 19 e 59 anni. Considerare inoltre la vaccinazione anche per i pazienti non vaccinati di età superiore a 59 anni. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Standard Italiani per la Cura del Diabete

173 VACCINAZIONI COMMENTO Studi su pazienti con diverse patologie croniche, incluso il diabete, dimostrano che queste condizioni sono associate a un aumento delle ospedalizzazioni per influenza e sue complicazioni. Il vaccino dell influenza ha mostrato di ridurre i ricoveri ospedalieri diabete correlati del 79% durante le epidemie influenzali. Aumentato rischio di sepsi da infezioni pneumococciche con rischio di sepsi nosocomiale, con tassi di mortalità fino al 50%. Standard Italiani per la Cura del Diabete

174 VACCINAZIONI COMMENTO Vi sono prove sufficienti per affermare che i soggetti diabetici hanno adeguate risposte sierologiche e cliniche a queste vaccinazioni. Effettuare almeno una volta nella vita una vaccinazione pneumococcica per gli adulti con diabete con una singola rivaccinazione per i soggetti con età >64 anni che abbiano già effettuato una prima vaccinazione più di 5 anni prima. Standard Italiani per la Cura del Diabete

175 Chi ha il diabete di tipo 2 e si vaccina abbassa di molto il rischio di ictus, arresto cardiaco e morte prematura? Vamos et al Canadian Medical Association Journal, persone con il diabete di tipo 2 osservati da almeno sette anni. Circa i due terzi di questi volontari sono stati vaccinati contro l influenza. Dopo aver controllato per sesso, l età, il fumo, l indice di massa corporea, l ipertensione e altri fattori di rischio, emerge come le persone con il diabete di tipo 2 che si erano vaccinati contro l influenza abbiano una diminuzione del 30% del rischio di ictus, del 22% di arresto cardiaco e del 24% di morte prematura.

176 Perché i soggeti diabetici non si vaccinano? The commonest reasons given by those unvaccinated were lack of information about immunization and low perceived benefits of vaccination. Of patients who were not treated with influenza vaccine 86.7% had never received recommendation from specialist and 71.4% had never been advised by GPs. Influenza vaccination was too expensive to 24.85% of patients. Gorska-Cebiada M, Saryusz-Wolska M, Ciebiada M, Loba J. Pneumococcal and seasonal influenza vaccination among elderly patients with diabetes. Postepy Hig Med Dows (Online) Oct 28; 69:1182-9

177 IL VALORE DEL VACCINO ANTINFLUENZALE PER I SOGGETTI CON SCOMPENSO CARDIACO Congresso della Società Europea di Cardiologia di Roma 4 milioni di inglesi adulti, periodo dal 1990 al 2014: serie caso-controllo comparati gli effetti della vaccinazione annuale con quelli di anni in cui i soggetti non erano stati vaccinati per stimare i il rateo di ospedalizzazione sia per tutte le cause che per indicazioni specifiche. La vaccinazione contro l'influenza è risultata associata con un 32% di rischio inferiore di avere un ricovero ospedaliero per disturbi cardiovascolari nel periodo che andava dal 31º al 301º giorno dopo la vaccinazione. La vaccinazione dei soggetti anziani ha mostrato anche un effetto protettivo sia pure meno rilevante sulle ospedalizzazioni dovute a infezioni respiratorie. Il beneficio si è mostrato più evidente nei soggetti più giovani rispetto agli anziani.

178 Grazie dell attenzione

179 Vaccinazione antinfluenzale in persone di anni con almeno una patologia cronica Emilia-Romagna PASSI 2007 (n=171) 66% 34% Vaccinati Non vaccinati

180 Studio IMOVE: valutazione dell efficacia sul campo dei vaccini antinfluenzali Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità

181 Introduzione Il 29 luglio 2016, l Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha pubblicato le linee guida ufficiali contenenti le procedure per lo sviluppo di vaccini contro l'influenza stagionale in termini di qualità, aspetti normativi, non clinici e clinici dei nuovi vaccini antinfluenzali e di quelli già disponibili in commercio. Il documento fornisce anche indicazioni specifiche e metodologiche sulla conduzione di studi per valutare l efficacia sul campo per tipo di vaccino e categoria di rischio e richiama la necessità di condurre studi sulla sicurezza dei vaccini antinfluenzali attraverso le procedure già disponibili Dalla stagione 2008/09 vengono condotti in diversi Paesi Europei (da 8 a 12), inclusa l Italia, studi per valutare l efficacia sul campo del vaccino antinfluenzale. In Italia lo studio è stato condotto durante le stagioni 2009/10;2010/11;2011/12; 2014/15 e 2015/16 2

182 Obiettivo dello studio Stimare l efficacia sul campo dei vaccini antinfluenzali messi a punto durante le stagioni influenzali, per fascia di età e per tipo di vaccino. 3

183 Andamento dell incidenza delle ILI in Italia, stagione 04/05 15/16 Stagione caratterizzata da circolazione di virus B e A/H3N2 diversi rispetto a quelli contenuti nel vaccino trivalente

184 Metodo Disegno dello studio: studio caso-controllo con arruolamento nella stagione 2015/16 Popolazione in studio: casi di ILI di tutte le fasce di età (campione random per i soggetti di età <65 anni tutti i soggetti di età 65) Durata dello studio: Dati raccolti dalla settimana 47/2015 alla settimana 15/2016 Setting: Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta Vaccini in studio: qualsiasi vaccino anti-influenzale che sia stato somministrato almeno 14 giorni prima dell insorgenza sintomi Raccolta dati: inserimento dati su piattaforma Web dedicata Comitato Etico: studio approvato dal CE dell ISS

185 ISS - CNESPS Reparto Epidemiologia Malattie Infettive IMOVE: Definizione di ILI (Influnet - ECDC) Improvviso e rapido insorgere dei sintomi, più, almeno uno tra i seguenti sintomi: Febbre o febbricola Malessere/Spossatezza Mal di testa Dolori Muscolari più, almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: Tosse Mal di Gola Respiro Affannoso

186 ISS - CNESPS Reparto Epidemiologia Malattie Infettive IMOVE: Criteri di esclusione Il paziente ha un età <6 mesi Il paziente non è affetto da sindrome influenzale Il tampone viene eseguito dopo 7 giorni dall inizio dei sintomi Il paziente ha già avuto una diagnosi confermata di influenza durante la stagione 2015/2016, Il paziente non accetta di partecipare allo studio Il paziente è istituzionalizzato Il paziente ha una contro-indicazione alla vaccinazione stagionale Se presente almeno uno dei criteri sopra riportati il soggetto deve essere escluso

187 Schema delle attività Sindrome simil-influenzale RT-PCR RT-PCR + RT-PCR - ESCLUSIONI vaccinato Tampone faringeo Raccolta dati epidemiologici non vaccinato CASI CONTROLLI VE = [1 OR adj] x 100% - Stratificato per tipo/sottotipo virale, fascia di età e tipo di vaccino - Aggiustato per i principali confondenti Tampone > 7 giorni dall esordio sintomi Vaccinazione <14 giorni prima

188 Flusso dei dati Referente Regionale Medici e Pediatri (Influnet) Laboratorio di rifermento regionale Codice identificativo I-MOVE ISS (CNESPS NIC) ISS (CNESPS NIC)

189

190 IMOVE: Dimensione del campione Età 6 mesi 64 anni: Copertura vaccinale 5% OR 0,4 o meno (EV 60% o più) Beta 20% (Potenza 80%) Alfa 5% Rapporto casi/controlli 1:1 n = (685 casi controlli) Età 65 e oltre: Copertura vaccinale 49% OR 0,5 o meno (EV 50% o più) Beta 20% (Potenza 80%) Alfa 5% Rapporto casi/controlli 1:1 n = 300 (150 casi controlli) n = = 835 casi n = = 835 controlli n = 1.670

191 ILI reclutate, stagione 2015/2016 Lombardia 16 medici: 305 ILI Friuli Venezia Giulia 7 medici: 148 ILI Piemonte 4 medici: 70 ILI Emilia Romagna 12 medici: 281 ILI Umbria 3 medici: 177 ILI Puglia 22 medici: 113 ILI

192 IMOVE: Reclutamento (settimane dalla 46/2015 alla 16/2016) 34 A(H1N1)pdm09 1,094 1, casi (50,4%) positivi 73 A(H3N2) 390 B casi di ILI casi di ILI 498 controlli 9 A non sotto tipizzati (49,6%) negativi Esclusione dei controlli reclutati prima della data inizio sintomi del primo caso e dopo l ultimo caso: 90 casi di ILI 16% (161/1004) delle ILI reclutate hanno ricevuto il vaccino 14 giorni prima dell insorgenza dei sintomi: 60 casi (11,9%) 101 controlli (20,3%)

193 IMOVE: Distribuzione dei casi e controlli per settimana di insorgenza sintomi, 2015/16 Durata reclutamento ILI

194 IMOVE: Caratteristiche dei casi e controlli inclusi nello studio, 2015/16 Controlli (n=498) Casi a (n=506) Influenza Influenza Influenza B A(H1N1)pdm09 A(H3N2) (n=390) (n=34) (n=73) n (%) n (%) n (%) n (%) Gruppi d età (anni) < (48,6) 382 (41,0) 33 (3,5) 64 (6,9) (71,4) 8 (12,7) 1 (1,6) 9 (14,3) Condizioni Croniche No 424 (48,6) 364 (41,7) 24 (2,8) 60 (6,9) Si 74 (60,2) 26 (21,1) 10 (8,1) 13 (10,6) Intervallo fra data inizio sintomi e tampone (giorni) (59,5) 113 (30,7) 15 (4,0) 21 (5,8) (45,5) 251 (42,9) 17 (2,9) 51 (8,7) (30,9) 26 (61,9) 2 (4,8) 1 (2,4) Target group per vaccinazione No 324 (49,3) 258 (39,3) 21 (3,2) 45 (6,8) Si 85(64,4) 24 (18,2) 10 (7,6) 13 (9,8) Missing 92 (42,8) 105 (48,8) 3 (1,4) 15(7,0) Status funzionale (aiuto per camminare e lavarsi) No 345 (50,7) 245 (36,0) 29 (4,3) 53 (7,8) Si 11 (68,8) 3 (18,8) 0 (0,0) 2 (12,5) Missing 145 (50,7) 139 (45,1) 5 (1,6) 19 (6,2) P-value b <0,0001 0,017 <0,0001 <0,0001 0,005

195 IMOVE: Copertura vaccinale per vaccino antinfluenzale per fascia di età. Stagione 2015/16

196 IMOVE: Stima dell efficacia vaccinale grezza e aggiustata* per sottotipo virale, 2015/16 *Per classe di età; mese; numero di visite nei 12 mesi prcedenti; presenza di malattie croniche (casi;vacc / controlli;vacc)

197 Efficacia vaccinale in Europa, stagioni

198 Conclusioni Ottima collaborazione con i Centri partecipanti allo studio IMOVE: Efficacia vaccinale stimata sul campo buona per l A/H1N1pdm09, negativa per A/H3N2 e B (prevedibile considerando che ha circolato soprattutto il sottotipo B/Victoria = 99,8% non contenuto nel vaccino trivalente e un A/H3N2 driftato rispetto al virus contenuto nel vaccino) SVEVA: Gli eventi riportati a 7 giorni sono risultati di lieve entità (due eventi non correlabili dai medici insorti dopo la somministrazione della I dose di Fluarix, in soggetti con gravi patologie croniche preesistenti). A 60 giorni nessun nuovo evento rilevante clinicamente Criticità: numerosità limitata, scarsa copertura vaccinale, scarsa circolazione dei virus influenzali, elevato carico di lavoro per i centri partecipanti Necessario aumentare il campione per stime più precise e per valutazioni specifiche per prodotto e fascia di età

199 GRAZIE per la Vostra ATTENZIONE! 20

200 SvevaPlus:Studio sulla valutazione degli eventi avversi dopo vaccinazione antinfluenzale Stefania Spila Alegiani Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Prevenzione della Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma La sorveglianza e la prevenzione dell'influenza Torino, 13 ottobre 2016

201 Perchè la sorveglianza post-marketing dei vaccini antifluenzali Virus influenzali stagionali: caratterizzati da continui cambiamenti ogni anno riformulazione dei vaccini difficile utilizzo di stime di efficacia vaccinale e di sicurezza del vaccino antinfluenzale da un anno all altro Nonostante sia attivo il sistema di segnalazione spontanea organizzato dalla Farmacovigilanza Nazionale, solo attraverso tale sistema non è possibile effettuare (considerati la mancanza di denominatori e il fenomeno dell under reporting): valutazioni prodotto specifiche di efficacia valutazioni comparative di sicurezza dei singoli vaccini antinfluenzali

202 Lo studio SvevaPlus, Studio per misurare l efficacia sul campo e la sicurezza del vaccino antinfluenzale stagionale in Italia ( ) Obiettivo: condurre una sorveglianza attiva per valutare la reattogenicità dei diversi vaccini antinfluenzali in uso in Italia durante la campagna vaccinale 2015/16 Finanziamento AIFA, Approvazione CE-ISS (13/05/2015)

203 Organizzazione dello studio (I) Disegno dello studio. Prospettico multicentrico, con arruolamento durante la campagna di vaccinazione 2015/16 Durata dello studio. Marzo 2015 aprile 2016 Setting. Servizi di vaccinazione delle ASL, ospedali, MMG e PLS di 6 Regioni italiane Vaccini in studio. Qualsiasi vaccino anti-influenzale somministrato alla popolazione in studio nei Centri in studio Studio SvevaPlus

204 Organizzazione dello studio (II) Popolazione in studio Vaccinati > 6 mesi di età Consenso informato Partecipazione alla sorveglianza Permettere di effettuare il follow-up degli eventi insorti dopo 7 giorni dalla vaccinazione e del loro decorso a 60 giorni

205 Organizzazione dello studio (III) Raccolta dati Strumenti standardizzati di raccolta dati (CRF) Inserimento dati da parte dei Centri sulla Piattaforma web dedicata (accesso protetto da credenziali) Inserimento dei dati di Follow-up (contatto telefonico) da parte di un operatore del Centro o per coloro che avevano ricevuto le credenziali di accesso direttamente sulla piattaforma web dedicata

206 Conduzione dello studio 1. Al momento della somministrazione del vaccino - Informazione studio e richiesta CI - Informazioni generali, anamnesi vaccinale e somministrazione vaccino - Consegna diario vaccinale - Consegna credenziali accesso alla piattaforma (se richieste) 2. A 7 giorni dalla vaccinazione (Follow-up 7 giorni) - Trasmissione dei dati via web: diario vaccinale (vaccinati con credenziali) - Contatto telefonico: raccolta dei dati del diario vaccinale (vaccinati senza credenziali) 3. A 60 giorni dalla vaccinazione (Follow-up 60 giorni) - Contatto telefonico: decorso degli eventi riportati nel follow-up a 7 giorni

207 Eventi in studio Diario vaccinale: eventi (7 giorni) Valutazione severità degli eventi riportati Eventi avversi severi tutti i casi che riportano uno dei seguenti eventi, sintomi o segni: convulsioni (sia febbrili che non); cianosi generalizzata; apnea; episodio di ipotoniaiporesponsività; collasso (con perdita di coscienza) o sincope; encefalite o encefalopatia; altra manifestazione neurologica (epilessia, paresi, parestesie, paralisi flaccida, deficit dei nervi cranici); manifestazione di ipersensibilità immediata che ha richiesto un intervento farmacologico (shock anafilattico, anafilassi, angioedema, broncospasmo, asma); sindrome di Guillain Barrè; trombocitopenia; anemia emolitica autoimmune; vasculite; sepsi o altra malattia batterica invasiva; decesso. Sono stati considerati come eventi avversi severi tutti i ricoveri (anche in day-hospital) o tutti gli accessi al pronto soccorso.

208 Monitoraggio dello studio Piattaforma web: arruolamento; inserimento dei dati di follow-up Segnalazione RNF

209 26 ott-1 nov 2 nov-8 nov 9 nov-15 nov 16 nov-22 nov 23 nov-29 nov 30 nov-6 dic 7 dic-13 dic 14 dic-20dic 21 dic-27dic 28 dic - 3 gen 4 gen - 10 gen 11 gen - 17 gen 18 gen N. vaccinati Risultati Periodo ottobre marzo N vaccinati (I dose) 600 N. 73 seconda dose

210 n. 660 Influvac S Fluarix tetra Fluad Risultati: andamento della vaccinazione per Regione 7 tipi di vaccini (Fluad e Intanza soggetti più anziani, età mediana anni) Follow-up a 7 giorni: 97% interviste telefoniche 49 vaccinati inserimento vaccinato in in piattaforma n. 848 Influvac S Intanza 15 n. 528 Influvac S Fluarix tetra Intanza 15 Vaxigrip Studio SvevaPlus n. 453 Fluad Agrippal n. 198 Fluarix tetra Intanza 15 Agrippal n. 526 Influvac s Fluarix tetra Fluad Optaflu

211 PUG LAZ EMI LIG PIE FVG Risultati: andamento della vaccinazione per Centro ASL4 Medio Friuli IRCSS IST San Martino (GE) Medicina di Gruppo (GE) Ferrara Imola Fidenza Ferrara - pediatria ASL RM/A MMG1 (VT) MMG2 (VT) Distretto B (VT) Distretto C (VT) I DOSE II DOSE N. vaccinati

212 Classi di età (anni) Risultati: caratteristiche dei vaccinati Età mediana 57 anni 18 anni (21%) >65 anni (38%) M/F 1 (1.614 maschi e femmine) >85 n. 92 n n. 524 n n. 357 n. 337 n. 320 n. 266 Maschi Femmine 18 n. 384 n %

213 Risultati: eventi in studio (follow up 7 giorni) Eventi (26,0%) dopo la I dose 9 (12,3%) dopo la II dose Agrippal 31% Intanza 15 38% Fluad 22% Fluarix tetra 21% Influvac s 26% Proporzione di vaccinati con almeno un evento riferito nei 7 giorni dopo la somministrazione della I dose

214 Regione Sesso Età Vacc. Prec. Cat. rischio Mal. cron. Risultati: eventi in studio (follow up 7 giorni) No Sì No Sì No Sì 65 <65 Femmine Maschi Puglia Lazio Emilia Romagna Liguria Piemonte Friuli Venezia Giulia Proporzione di vaccinati con almeno un evento riferito nei 7 giorni dopo la somministrazione della I dose

215 Risultati: tipologia degli eventi in studio (Fup 7 giorni) 100% 80% 60% 40% 20% Prurito generalizzato Inappetenza/perdita appetito Mialgia Vomito e nausea Artralgia Cefalea Febbre Malessere generalizzato Indurimento locale Gonfiore locale Rossore locale Dolore locale 0% Influvac s Fluarix Tetra Fluad Intanza 15 Agrippal Eventi severi: due decessi (I dose di Fluarix tetra), soggetti con gravi patologie croniche preesistenti (medici vaccinatori hanno escluso il legame con la vaccinazione)

216 Risultati: follow up a 60 giorni Follow-up a 60 giorni completato per 829 vaccinati (97%) 4 soggetti evento ancora non risolto 25 soggetti (2,9) nuovi eventi Sintomi Fluad Intanza Agrippal Totale Tosse Sindrome influenzale Gastrointestinale Rinite, sinusite Tonsillite Raffreddore Febbre Malessere Mal di testa Bronchite catarrale

217 SvevaPlus: Regione Piemonte ASL: TO4 TO5 VC BI NO VC - CN1 CN2 AT - AL

218 SvevaPlus: Regione Piemonte

219 SvevaPlus: Regione Piemonte

220 SvevaPlus: Regione Piemonte

221 SvevaPlus: Regione Piemonte

222 Conclusioni (I) i soggetti che si sono presentati spontaneamente ai Centri identificati dalle Regioni o Asl e che hanno aderito allo studio Partecipazione da parte dei soggetti vaccinati ai quali è stata offerta la partecipazione allo studio è stata molto elevata Variabilità per Regione: popolazione residente nella Regione, copertura vaccinale, numero e tipologia dei vaccini

223 Conclusioni (II) La frequenza di reazioni avverse insorte a distanza di 7 giorni dalla somministrazione del vaccino antinfluenzale (26%) sovrapponibile a quella evidenziata da altre sorveglianze simili condotte in Istituto su popolazioni anziane o pediatriche. Gli eventi riportati nei 7 giorni successivi la vaccinazione sono risultati tutti di lieve entità, ad eccezione di due decessi.

224 Conclusioni (III) Sorveglianze attive: risposta tempestiva di eventuali segnali emersi durante la campagna vaccinale Diverse popolazioni sorvegliate (bambini, anziani, popolazione generale) Le sorveglianze attive condotte in ISS suggeriscono un buon livello di fattibilità: accettazione dello studio da parte sia dei centri partecipanti che dei soggetti vaccinati

225 Sveva 2016/17 Necessità di ulteriori indagini e un maggiore sforzo organizzativo per raggiungere numerosità sufficienti per ottenere stime solide la numerosità e descrivere eventuali eventi avversi rari anagrafi vaccinali internet SMS (follow-up dei vaccinati in tempo reale) App

226 Sveva 2016/17

227 Sveva 2016/17 Tutti i vaccinati Follow-up 7 giorni: SMS (?) e contatto telefonico Follow-up 60 giorni: SMS e contatto telefonico Adesioni (da confermare): Puglia, Lazio, Firuli VG, Emilia Romagna

228 Vaxtracker: sorveglianza attiva post marketing di eventi avversi dopo vaccinazione via web Progettato per monitorare in modo efficace la sicurezza di nuovi vaccini e per il rilevamento di segnali precoci di eventi avversi gravi. Contatto con i genitori dei bambini vaccinati via e / o sms Collegamento ipertestuale sulla posta elettronica a un sondaggio web

229 Australia, , bambini vaccinati <5 anni Invio SMS dopo 3 giorni la vaccinazione (eventi avversi?) In caso di risposta affermativa: follow-up (smatphone o web)

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