GESTIONE DEI MATERIALI DI SCAVO

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2 INDICE INDICE PREMESSE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL OPERA IN PROGETTO QUADRO NORMATIVO INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOTECNICO TIPOLOGIA DEI MATERIALI DA SMALTIRE BILANCIO DELLE MATERIE E VOLUMI DELLE DEMOLIZIONI CENSIMENTO DELLE DISCARICHE AUTORIZZATE E DEI CENTRI DI RECUPERO... 6 pag. 1

3 1 PREMESSE Nella presente relazione sono esaminati gli aspetti relativi alla gestione dei materiali di risulta provenienti dagli scavi per l esecuzione dei lavori in progetto e del materiale proveniente dalle demolizioni e scarifiche previste. L argomento è trattato, alla luce di quanto disposto dalla normativa nazionale in materia di terre e rocce da scavo, sulla base dei dati che emergono dal bilancio delle terre, come ricavato dagli elaborati di computo e con riferimento alle indicazioni di carattere geologico e geotecnico contenute negli specifici elaborati di progetto. 2 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL OPERA IN PROGETTO La viabilità in progetto si configura quale completamento della variante per il Centro Ospedaliero di Monza lungo la S.P. 6 Monza Carate Brianza ; essa consentirà di migliorare in particolare l accessibilità al pronto soccorso, che attualmente avviene attraverso una rete stradale urbana estremamente caotica e di calibro insufficiente. Il nuovo tronco stradale costituirà altresì il naturale prolungamento dell opera connessa TRMI10 dell Autostrada Pedemontana Lombarda, di prossima realizzazione, permettendone il collegamento diretto con la S.S. 36 Del lago di Como e dello Spluga. L asse principale di progetto si sviluppa dalla rotatoria esistente su via Della Birona, a sud, per andare a connettersi alla porzione di tracciato già realizzata a nord; esso presenta lunghezza complessiva pari a 555 m. Il tracciato è caratterizzato dalla presenza di una galleria artificiale di lunghezza pari a m, la quale sottopassa via Della Fortuna, la S.P. 111 (via Arrigo Boito) e via Cadore. In corrispondenza dell imbocco nord della galleria, il progetto prevede il completamento delle rampe monodirezionali di svincolo per l uscita e l ingresso sull asse principale, denominate rispettivamente rampa A e rampa B. La sezione stradale dell asse principale presenta una piattaforma pavimentata di larghezza complessiva pari a m, costituita da una corsia da 3.50 m per ogni senso di marcia più le banchine pavimentate da 1.75 m. Dal punto di vista altimetrico, la quasi totalità del nuovo tracciato stradale si sviluppa in trincea ovvero in galleria artificiale, quindi a quote inferiori rispetto al piano campagna. Fa eccezione l innesto sulla rotatoria esistente della Birona, all inizio dell asta in progetto, che si trova all incirca alla stessa quota del piano campagna. 3 QUADRO NORMATIVO I principali riferimenti normativi nazionali a livello generale in materia di terre e rocce da scavo sono costituiti dal D.Lgs n. 152 Norme in materia ambientale e, nel caso il terreno sia trattato come sottoprodotto, dal successivo DM n. 161 Regolamento recante la disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo. pag. 2

4 In particolare, l entrata in vigore del DM 161/2012 comporta l abrogazione dell art. 186 del precedente D.Lgs. 152/2006, che aveva rappresentato, negli ultimi anni, il riferimento normativo per l'utilizzo delle terre e rocce da scavo al di fuori della normativa sui rifiuti (dunque come sottoprodotti). In realtà, è da prendere in considerazione anche il successivo Decreto Legge , n. 69, recante Disposizioni urgenti per il rilancio dell economia (cd. decreto del fare), convertito con legge , n. 98. Esso, all art. 41 c. 2, afferma che il DM 161/2012 si applica solo alle terre e rocce da scavo che provengono da attività o opere soggette a valutazione di impatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambientale. Lo stesso decreto prevede, all art. 41 bis, anche altre procedure semplificate per il materiale proveniente da cantieri di piccole dimensioni, cioè con movimenti fino a mc; tale semplificazione, però, esula da quanto qui interessa, poiché i volumi in esame sono maggiori. 4 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOTECNICO Dal punto di vista geomorfologico l area interessata dal nuovo collegamento stradale si colloca a circa 180 m s.l.m. e geomorfologicamente appartiene alla superficie modale della pianura. Dal punto di vista geologico, l area di indagine ricade nell ambito di affioramento dei depositi di origine fluvioglaciale appartenenti all unità di Guanzate (Pleistocene Medio- Pleistocene Superiore). Dalle carte geologiche si evince che il substrato è costituito da ghiaie sabbiose, localmente sabbie e sabbie ghiaiose con copertura costituita da depositi recenti all interno dell unità geomorfologica del livello fondamentale della pianura. Dal punto di vista idrogeologico, alla luce di tutti i dati raccolti resi disponibili dai vari enti competenti e lo studio eseguito nell elaborato geologico-idrogeologico, sui pozzi limitrofi dal 2003 ad oggi, è possibile concludere che la soggiacenza della falda all interno dell area di interesse non sia superiore al minimo dato registrato, paria a circa m dal p.c.. Le conoscenze del sottosuolo derivano da informazioni bibliografiche di carattere stratigrafico e geotecnico, da sopralluoghi, dall analisi dei riscontri ottenuti con la campagna geognostica dell anno 2004 (n 7 sondaggi con prove SPT) nonché dalle n 4 prove CPT eseguite nell anno Per approfondire le informazioni relative alla consistenza del sottosuolo la Stazione Appaltante ha inoltre richiesto all ATI di promuovere una nuova campagna di indagini integrative, eseguita nel I riscontri delle sopra indicate indagini sono allegati alla relazione geotecnica (allegato C.02.00). Il rapporto sulle recenti indagini geotecniche integrative porta a una sequenza stratigrafica costituita fondamentalmente da due unità geotecniche: quella superficiale, costituita da sabbia fine ghiaiosa debolmente limosa o limo sabbioso, e quella più profonda, costituita da ghiaia e sabbia. Tali risultati risultano inoltre coerenti con i risultati ottenuti nelle precedenti prove CPT. Il dettaglio dei suddetti risultati è riportato nell elaborato N (Piano di Utilizzo). Per definire un miglior dettaglio stratigrafico relativo ai piani di sedime della fondazione del nuovo collegamento stradale ed in particolare della galleria, si è ritenuto opportuno dettagliare maggiormente la sequenza dei materiali che sono stati rinvenuti con i diversi sondaggi e le prove elaborando un profilo geotecnico per l intera lunghezza della galleria (si veda in allegato grafico C.04.00). pag. 3

5 5 TIPOLOGIA DEI MATERIALI DA SMALTIRE Il progetto prevede di intervenire con scavi e demolizioni nelle aree interessate dai lavori. I volumi di scavo sono previsti per la realizzazione della galleria artificiale e delle fondazioni delle opere d arte. Gli scavi, per la natura delle opere in progetto, saranno realizzati a profondità che potranno raggiungere i 9 m dal p.c. ed i materiali di risulta saranno costituiti da inerti. I volumi di demolizione saranno ottenuti dalle lavorazioni che interessano la fresatura e l asportazione di conglomerati bituminosi costituenti la pavimentazione stradale, le demolizioni di modeste opere in c.a. (cordoli, banchettoni, murature esistenti, ecc.), la demolizione di altri manufatti minori (baracche, recinzioni, ecc.). Il progetto prevede, inoltre, la demolizione ed il conferimento a discarica di 8 travi in c.a.p. Rivoli attualmente depositate nell area situata in fregio a Via Nobel, in Comune di Vedano al Lambro (trattasi delle 6 travi sottoposte a prove distruttive più 2 travi che non verranno reimpiegate). Al fine di poter utilizzare le terre provenienti dagli scavi come sottoprodotto, per interventi di recupero, ripristino, rimodellamento, riempimento ambientale o altro utilizzo sul suolo, ai sensi di quanto previsto dall art. 41-bis della citata legge n. 98/2013, è stata effettuata una specifica campagna di indagini volta ad accertare le concentrazioni di contaminanti presenti nel sottosuolo per raffrontarle con i valori soglia definiti nelle colonne A e B della Tabella 1 dell Allegato 5, alla parte IV del D.LGS. n.152/2006. I risultati delle suddette indagini sono riportati nell elaborato N (Piano di Utilizzo). Le disposizioni relative alle terre e rocce da scavo non si applicano invece ai materiali di natura antropica quali ad esempio: detriti da demolizione, residui di scarifica stradale, calcestruzzi, etc.. che saranno quindi conferiti in discarica. 6 BILANCIO DELLE MATERIE E VOLUMI DELLE DEMOLIZIONI Per quanto concerne le terre e rocce da scavo e le demolizioni, nelle tabelle seguenti sono riportati separatamente i volumi previsti, così come desumibili dal computo metrico allegato al progetto. L impostazione generale della gestione dei materiali si basa sulla massimizzazione del riutilizzo dei volumi derivanti dagli scavi relativi alla realizzazione dell opera; essendo l intervento caratterizzato dalla realizzazione di una galleria artificiale di estensione pari quasi all intero tracciato, risulta che i quantitativi provenienti dallo scavo della stessa sono notevolmente superiori ai fabbisogni. In particolare, nella Tabella 1 è riportato il bilancio delle terre e rocce da scavo. Con l etichetta Scavi si intende il volume degli scavi, calcolato in banco, previsto per la realizzazione delle opere in progetto; con l etichetta Rinterri si intende il volume del materiale escavato nel corso delle lavorazioni e riutilizzato ai fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato escavato (cioè nel medesimo cantiere per riempimento scavi, formazione di strato vegetale, ecc.), nonché il materiale riutilizzato, in galleria, per la realizzazione della sottofondazione della pavimentazione stradale. La differenza tra le due grandezze ( Bilancio ) fornisce il quantitativo di terre e rocce, il quale è oggetto dell elaborato N Piano di Utilizzo. pag. 4

6 Tabella 1 Bilancio delle terre e rocce DESCRIZIONE U.M. QUANTITA Scavi m 3 73'558 Rinterri m Bilancio m Come si può vedere, il volume complessivo di terreno da scavare è stato stimato in m 3, di cui m 3 (ottenuti, come detto, dalla differenza tra scavi e rinterri) risultano in eccedenza e dovranno essere gestiti secondo le indicazioni di cui al sopracitato documento. Nella Tabella 2 è riportato, invece, il quantitativo dei materiali provenienti dalle demolizioni funzionali alla realizzazione delle opere in progetto: Tabella 2 Volumi dei materiali provenienti da demolizioni DESCRIZIONE U.M. QUANTITA' Demolizioni di travi in c.a.p. m Demolizioni di opere in c.a. e murature m Conglomerati bituminosi m I materiali indicati nella precedente tabella, come previsto nella stima, dovranno essere conferiti a discarica. pag. 5

7 7 CENSIMENTO DELLE DISCARICHE AUTORIZZATE E DEI CENTRI DI RECUPERO Per far fronte alle esigenze di smaltimento dei materiali derivanti da scavi e demolizione si è proceduto ad un censimento indicativo delle discariche autorizzate e dei centri di recupero. Le opere interessano unicamente la Provincia di Monza Brianza e, quindi, il censimento è stato eseguito solamente in tale provincia. RIFERIMENTO PROVINCIA COMUNE VIA / LOCALITA DISTANZA 1 MB Ceriano Laghetto Via Milano, 8 20 km 2 MB Seregno Via Giudicaria, km 3 MB Limbiate Via Salerno, km 4 MB Desio Via S. Bernardo, 15 8 km 5 MB Monza Viale Enrico Fermi, 35 9 km 6 MB Muggiò Via Manzoni, 3 4 km Le distanze chilometriche sono state calcolate utilizzando il sito internet considerando il percorso più corto Zona d intervento n Discarica autorizzata/centro di recupero pag. 6

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