ARPAT. Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana Area Vasta Centro Settore Agenti Fisici

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1 ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana Area Vasta Centro CORRISPONDENZA INTERNA cl. FI /3.2 Per Settore Supporto Tecnico Dipartimento di Firenze oggetto: rumore - contributo istruttorio su valutazione di impatto acustico Cava Poggio alla Macine Comune di Calenzano. Come richiesto (vs notifica del 22/05/2015 ) abbiamo esaminato la seguente documentazione: VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO pervenuta il 22/05/2015, Proponente attività Consorzio Estrattivo la Cassiana via Donatello, 61 Sesto F.no a firma del Tecnico Competente in acustica ambientale Dott. Rossano Mastacchi. Cava. Procedimento: valutazione impatto ambientale La documentazione presentata prevede un solo scenario progettuale che prevede una sola modalità di coltivazione della cava. In effetti non vengono valutate, così come richiesto dalla procedura di VIA, diverse alternative progettuali che permettano un confronto in termini di diverso impatto acustico dell'attività. In particolare non vengono prese in considerazione modalità di coltivazione alternative che, ad esempio, non prevedano l'utilizzo di esplosivo, né vengono considerati posizionamenti alternativi dei macchinari di frantumazione e cernita, attualmente previsti nel piazzale di cava, in posizione maggiormente schermata (meno impattante) rispetto ai ricettori individuati. Per quanto sopra e per quanto emerso dall'esame della documentazione presentata, il cui esito è riportato in dettaglio nella relazione tecnica allegata, riteniamo necessario che la valutazione presentata venga integrata secondo le indicazioni di seguito riportate. La valutazione di impatto acustico, opportunamente integrata, dovrà evidenziare, come minimo, il rispetto dei limiti assoluti e differenziali, presso tutti i ricettori individuati all'interno della valutazione stessa. Organizzazione con Sistema di gestione certificato da CERMET Secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 Registrazione n A ARPAT - Area Vasta Centro via Ponte alle Mosse Firenze - tel , fax PEC: arpat.protocollo@postacert.toscana.it - urp@arpat.toscana.it - p.iva Per esprimere il proprio giudizio sui servizi ARPAT è possibile compilare il questionario on-line all indirizzo Pagina 1 di 5

2 eseguire una valutazione comparativa, in termini di ottimizzazione dell'impatto acustico, delle diverse modalità di sfruttamento della cava, in particolare valutando modalità che non prevedano l'utilizzo di esplosivi; verificare l'impatto acustico dovuto all'utilizzo di esplosivo nelle operazioni di coltivazione, tenendo conto delle osservazioni contenute nella relazione tecnica allegata; eseguire una verifica dei livelli di rumorosità simulati a partire dai livelli di potenza sonora dei macchinari utilizzati per la coltivazione della cava. In particolare verificare i livelli di rumorosità attesi ai ricettori R1 ed R2 dovuti all'utilizzo del frantoio e dei relativi macchinari di servizio. Qualora venga verificato il superamento dei limiti di legge (in particolare del limite di immissione differenziale) prevedere e progettare gli interventi di mitigazione (barriere fisse/mobili, cofanature, utilizzo di macchinari meno rumorosi, ecc.) necessari a ricondurre i livelli entro i limiti stessi; nelle valutazioni di cui sopra tenere adeguatamente conto della riflessione di facciata e, per la valutazione dei livelli previsti all'interno degli ambienti abitativi, applicare l'attenuazione interno/esterno ai livelli ambientali comprensivi della riflessione. L'applicazione dell'attenuazione andrà inoltre valutata in modo precauzionale sulla base della posizione della sorgente rispetto all'apertura finestrata: per sorgenti poste frontalmente rispetto alle aperture considerare, cautelativamente, riduzioni massime di 5 db. Saluti. Firenze, 19/06/2015 Responsabile Cristina Giannardi * Allegati: Relazione Tecnica * Documento informatico sottoscritto con firma elettronica così come definita all'art. 1, co. 1, lett. q) del D.Lgs 82/2005. ARPAT - Area Vasta Centro - - via Ponte alle Mosse 211, Firenze Pagina 2 di 5

3 RELAZIONE TECNICA È stata esaminato il seguente documento (notifica del 22/05/2015 ) : VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO pervenuta il 22/05/2015, Proponente attività Consorzio Estrattivo la Cassiana via Donatello, 61 Sesto F.no a firma del Tecnico Competente in acustica ambientale Dott. Rossano Mastacchi. Cava. Procedimento: valutazione impatto ambientale CONTENUTO DOCUMENTAZIONE La documentazione presentata riguarda la valutazione di impatto acustico della Cava Cassiana nel Comune di Calenzano. La cava si trova nella valle del torrente Marina con accesso dalla SP 8 Militare per Barberino. Il progetto prevede lo sfruttamento della cava, già esistente ma al momento in stato di abbandono, suddiviso in 4 fasi di avanzamento dello scavo. Nella prima fase (detta fase 0) verrà re-insediato il cantiere di scavo con l'approntamento delle attrezzature di cava e le seguenti operazioni di sfruttamento di una porzione del fronte di cava esistente. Nelle seconda fase (fase I) verrà aperto un nuovo fronte di cava posto nella parte sommitale dell'area a partire dalla quota di 365 m s.l.m. con progressivo scavo della pendice della collina verso il fronte di cava già esistente. Nelle due fasi successive (fasi II e III) lo scavo proseguirà fino all'ottenimento di un unico fronte di scavo che, al termine dello sfruttamento, partirà da quota 365 m per terminare al piazzale esistente dove sono installati i macchinari di frantumazione e selezione del minerale estratto. Lo coltivazione della cava verrà effettuata sia con mezzi di scavo (escavatore attrezzato con benna/martellone idraulico) che tramite la frantumazione con scoppio di mine. Il materiale estratto verrà poi ulteriormente frantumato, selezionato e caricato sui camion nel piazzale esistente posto, praticamente, alla quota del fondovalle. La valutazione presentata contiene l'elenco dei macchinari che verranno utilizzati per le operazioni di sfruttamento della cava con l'indicazione delle relative potenze sonore. Dei macchinari utilizzati, quello di gran lunga più rumoroso (potenza sonora superiore di 8-10 db rispetto a tutti gli altri macchinari) è il frantoio a mascelle utilizzato per la frantumazione del materiale estratto posizionato nel piazzale di cava. Sulla base dei suddetti valori di potenza sonora vengono poi effettuate le simulazioni di impatto acustico tramite software Predictor della Bruel & Kjaer. Le simulazioni vengono effettuate accorpando le sorgenti sonore operanti sul fronte di cava e nel piazzale in due distinte sorgenti puntiformi posizionate rispettivamente nella posizione media del fronte di scavo relativo alla fase di sfruttamento considerata e nel piazzale di cava. Non vengono riportate le modalità con cui le diverse sorgenti sono accorpate e, in particolare, non sono indicati i valori di potenza sonora delle due sorgenti puntiformi equivalenti utilizzati nelle simulazioni. I valori ottenuti dalle simulazioni vengono poi elaborati per il confronto con i limiti di zona articolando i risultati in funzione delle diverse fasi di sfruttamento della cava. I ricettori interessati dalle emissioni sonore della cava, individuati dal tecnico, sono quattro denominati rispettivamente R1, R2, R3, ed R4. Dei quattro ricettori individuati R1 è quello più vicino al piazzale di cava (e quindi al frantoio) ed è l'unico interessato dalla viabilità di accesso alla cava. I ricettori R1 ed R2 sono inquadrati in IV classe acustica, mentre i ricettori R3 ed R4 sono inquadrati in III classe. ARPAT - Area Vasta Centro - - via Ponte alle Mosse 211, Firenze Pagina 3 di 5

4 Riguardo le operazioni di sfruttamento tramite l'utilizzo di esplosioni di mina vengono utilizzati i dati misurati durante l'esecuzione delle volate presso un'altra cava (cava di Verghereto) per simulare i valori attesi presso i ricettori impattati dalla cava Cassiana. Viene infine calcolato l'impatto acustico sul ricettore denominato R1 vicino alla strada di accesso alla cava imputabile al transito dei camion in ingresso/uscita all'area. ESAME DOCUMENTAZIONE La documentazione presentata prevede un solo scenario progettuale che prevede una sola modalità di coltivazione della cava. In effetti non vengono valutate, così come richiesto dalla procedura di VIA, diverse alternative progettuali che permettano un confronto in termini di diverso impatto acustico dell'attività. In particolare non vengono prese in considerazione modalità di coltivazione alternative che, ad esempio, non prevedano l'utilizzo di esplosivo, né vengono considerati posizionamenti alternativi dei macchinari di frantumazione e cernita, attualmente previsti nel piazzale di cava, in posizione maggiormente schermata (meno impattante) rispetto ai ricettori individuati. Per quanto riguarda la valutazione di impatto acustico presentata evidenziamo quanto segue: il livello di potenza sonora attribuito all esplosione di mina sembra molto basso. A questo proposito facciamo presente che la distanza fra il ricettore denominato R12 e l area di cava nel documento preso a riferimento per il calcolo della potenza sonora dello scoppio (misure svolte presso la cava di Verghereto) non è 130 ma bensì 870 m (tabella a pagina 34 del documento). La distanza maggiore renderebbe confrontabile il livello sonoro misurato presso Verghereto con quello misurato durante rilevazioni di tipo analogo svolte da questo settore presso altri siti estrattivi (cava di Sasso di Castro). Presso la cava di Sasso di Castro abbiamo rilevato, presso un ricettore posto a circa 1000 m dal fronte di cava, un Leq corretto per il rumore a tempo parziale (-5 db) pari a 66,5 db(a) a finestre aperte a fronte di una volata costituita da 225 kg totali di pentrite e 450 m (ca 45 kg totali di esplosivo) di miccia detonante. Viste le distanze in gioco fra fronte di cava e ricettori e l'entità della volata prevista (537 kg di esplosivo totali), anche tenendo conto dei microritardi inseriti nella sequenza di mina e dell'entità delle singole esplosioni (14,9 kg di esplosivo) nutriamo forti dubbi riguardo la possibilità di poter rispettare i limiti di immissione differenziale durante l'esplosione delle mine stesse. Riguardo i livelli di pressione sonora simulati a partire dalle potenze sonore dei macchinari non è chiaro come ad un livello di potenza sonora della sorgente più rumorosa di 120 db(a) (di fatto il frantoio costituisce la sorgente sonora di gran lunga preponderante) corrisponda un livello di pressione sonora presso il ricettore R1 di soli 52,5 db(a) (senza riflessione di facciata). Il ricettore R1, infatti, si trova sostanzialmente alla stessa quota del piazzale di cava dove è posizionato il frantoio ed in condizioni di propagazione prive di ostacoli significativi. In queste condizioni il livello calcolato presso il ricettore R1 utilizzando l'algoritmo di propagazione valido per sorgenti puntiformi risulta pari a 61,0 db(a) tenendo conto di un'attenuazione per effetto suolo pari a 4,6 db (valore calcolato con l'algoritmo della ISO 9613 ipotizzando un'altezza media dal suolo pari ad 1 m). Tenendo conto anche della riflessione in facciata il livello calcolato risulta pari a 64 db(a). Questi livelli di rumorosità, visti i valori di rumore residuo rilevato presso lo stesso ricettore, comporterebbero sicuramente il superamento del limite di immissione differenziale a finestra aperta. Per la valutazione del rispetto del limite di immissione differenziale, inoltre, viene considerato il valore di rumorosità calcolato per via modellistica presso i ricettori senza tenere conto della riflessione di facciata. Viceversa nella verifica dei livelli di immissione assoluta i valori di rumorosità simulati presso i singoli ricettori vengono incrementati dei 3 ARPAT - Area Vasta Centro - - via Ponte alle Mosse 211, Firenze Pagina 4 di 5

5 db per tenere conto della riflessione di facciata. La riflessione di facciata deve essere considerata in ambedue le condizioni. La riduzione di 6 db fra livelli sonori in esterno e valori in interno utilizzata dal tecnico, secondo le indicazioni disponibili in bibliografia, si riferisce infatti ai livelli di rumorosità comprensivi del contributo della riflessione. Nel caso specifico dei livelli calcolati, ad esempio, per il ricettore R1 (ricettore senz'altro più impattato) il livello residuo in facciata da considerare dovrebbe essere 53,5 db(a) mentre il contributo dell'attività di cava nella condizioni più rumorose (fase III, quota minima) è pari a 55,5 db(a). Il rumore ambientale complessivo da considerare per la valutazione del limite di immissione differenziale sarà dunque pari a 57,6 db(a). In tali condizioni, anche ignorando quanto segnalato precedentemente riguardo le perplessità relative ai valori di rumorosità calcolati sulla base dei livelli di potenza sonora del frantoio, il livello di immissione differenziale stimato risulta pari a 4,1 db nell'ipotesi di una riduzione di 6 db fra esterno ed interno sia per il rumore residuo che per il rumore ambientale. Vista l'incertezza nell'applicazione della riduzione di 6 db nel passaggio fra esterno ed interno 1 il margine rispetto al limite di immissione differenziale risulta assai limitato tenuto conto, oltretutto, della natura previsionale delle valutazioni effettuate. CONCLUSIONI Per quanto sopra riteniamo che la documentazione debba essere integrata prendendo in considerazione almeno le indicazioni di seguito riportate: eseguire una valutazione comparativa, in termini di ottimizzazione dell'impatto acustico, delle diverse modalità di sfruttamento della cava, in particolare valutando modalità che non prevedano l'utilizzo di esplosivi. Viste le perplessità relative ai valori stimati relativi all'impatto acustico dovuto all'utilizzo delle mine illustrate nel paragrafo precedente, verificare l'impatto acustico dovuto all'utilizzo di esplosivo nelle operazioni di coltivazione. Eseguire una verifica dei livelli di rumorosità simulati a partire dai livelli di potenza sonora dei macchinari utilizzati per la coltivazione della cava. In particolare verificare i livelli di rumorosità attesi ai ricettori R1 ed R2 dovuti all'utilizzo del frantoio e dei relativi macchinari di servizio. Qualora venga verificato il superamento dei limiti di legge (in particolare del limite di immissione differenziale) prevedere e progettare gli interventi di mitigazione (barriere fisse/mobili, cofanature, utilizzo di macchinari meno rumorosi, ecc.) necessari a ricondurre i livelli entro i limiti stessi. Nelle valutazioni di cui sopra tenere adeguatamente conto della riflessione di facciata e, per la valutazione dei livelli previsti all'interno degli ambienti abitativi, applicare l'attenuazione interno/esterno ai livelli ambientali comprensivi della riflessione. L'applicazione dell'attenuazione andrà inoltre valutata in modo precauzionale sulla base della posizione della sorgente rispetto all'apertura finestrata: per sorgenti poste frontalmente rispetto alle aperture considerare, cautelativamente, riduzioni massime di 5 db. La valutazione di impatto acustico, opportunamente integrata, dovrà evidenziare, come minimo, il rispetto dei limiti, assoluti e differenziali presso tutti i ricettori individuati all'interno della valutazione stessa. 1. La riduzione fra interno ed esterno dipende fortemente dalla posizione della sorgente sonora rispetto all'apertura finestrata: nel caso di sorgenti posizionate in direzione frontale rispetto alla finestra la riduzione può essere inferiore rispetto a 6 db. ARPAT - Area Vasta Centro - - via Ponte alle Mosse 211, Firenze Pagina 5 di 5

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