ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE GARDA BUSSOLENGO MARIE CURIE

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1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE GARDA BUSSOLENGO MARIE CURIE Sede Via Berto Barbarani, Garda tel fax Sede aggregata Via C.A.Dalla Chiesa, Bussolengo tel. - fax 045/ vris017001@istruzione.it Sommario IL NOSTRO ISTITUTO... 4 GLI OBIETTIVI FORMATIVI E PROFESSIONALI... 8 LE CONDIZIONI PER IL SUCCESSO FORMATIVO: STRATEGIE... 8 LO SVILUPPO E LE MODALITÀ DELL AZIONE DIDATTICA: METODOLOGIA... 9 INTERVENTI IN SITUAZIONI DI CRITICITÀ DI ALCUNE AREE: ALUNNI STRANIERI, DISABILITÀ, DSA, BES ALUNNI STRANIERI: UN PONTE PER L INTEGRAZIONE E L AUTONOMIA DISABILITÀ DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO INTERVENTI IN SITUAZIONI DI CRITICITÀ DI ALCUNE AREE: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Area dei disturbi evolutivi specifici, dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.. 15 LA VALUTAZIONE IL SOSTEGNO ED IL RECUPERO IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA STRUTTURE E ORGANIZZAZIONI LA DIRIGENZA E LE COLLABORAZIONI PERSONALE AMMINISTRATIVO INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA IN AMBITO SCOLASTICO I PROGETTI DELL' ISTITUTO "MARIE CURIE" PROGETTI DI FORMAZIONE DELLA PERSONA - Anno scolastico 2013/ BENESSERE SEDE DI GARDA PROGETTO ACCOGLIENZA SEDE DI BUSSOLENGO UN PONTE PER L'INTEGRAZIONE GIARDINI ROMANTICI TRA BALDO E GARDA ATTIVITA SPORTIVA E CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO GARDA - BUSSOLENGO PROGETTI LINGUISTICI - Anno scolastico 2013/ PROGETTO CINEMA IN LINGUA INGLESE SCAMBIO CULTURALE CON LA DANIMARCA... 60

2 TEATRO IN LINGUA INGLESE CERTIFICAZIONE LINGUISTICA CAMBRIDGE - LINGUA INGLESE B1-B CERTIFICAZIONE LINGUISTICA CAMBRIDGE - LINGUA INGLESE B1-B CERTIFICAZIONE LINGUA - TEDESCA LIVELLO B VIAGGIO-STUDIO IN GRAN BRETAGNA SCAMBIO CON BEILNGRIES VIAGGIO-STUDIO IN GERMANIA CONVERSAZIONE IN LINGUA INGLESE CERTIFICAZIONE LINGUISTICA TEDSCO B1 - BUSSOLENGO SCAMBIO CON LA GERMANIA - GARDA VACANZA STUDIO IN SPAGNA CORO GOSPEL CERTIFICAZIONE LINGUA SPAGNOLA LIVELLO B POTENZIAMENTO DELLA LINGUA TEDESCA PROGETTI PROFESSIONALIZZANTI E DI RACCORDO CON L'UNIVERSITA' - Anno scolastico 2013/ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI QUINTE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO FONDO SOCIALE EUROPEO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI QUINTE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI QUARTE ORIENTAMENTO POST DIPLOMA ORIENTAMENTO IN USCITA sede di Bussolengo STAGES ESTIVI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTONOMIA - LICEO STAGES INTERNAZIONALI STUDENTI AMBASCIATORI ALLE NAZIONI UNITE TANDEM MATEMATICA IN LABORATORIO GARDA SIC: BIODIVERSITA' E QUALITA' AMBIENTALE OLIMPIADI DELLA FISICA OLIMPIADI DI MATEMATICA PREPARIAMOCI ALL ECDL ESAMINATORI ECDL GESTIONE TEST CENTER ORNITOLOGIA: ESPERIENZA DI RICERCA NATURALISTICA NUOVA INFORMATICA KANGOUROU (INFORMATICA E MATEMATICA) COPPA KANGOUROU PIANO LAUREE SCIENTIFICHE WEEK-END "MARGHERITA HACK" E SERATE SCIENTIFICHE PROGETTI AGGIORNAMENTO DOCENTI - Anno scolastico 2013/

3 AUTOCAD DOCENTI RIPROGETTIAMO IL LABORATORIO DI SCIENZE QUE VIVA ESPAÑA! - Corso base di lingua spagnola per adulti ISTITUTO PROFESSIONALE Settore Servizi: indirizzo Commerciale - Settore Servizi: indirizzo Socio-Sanitario LICEO SCIENTIFICO (N.O.) LICEO SCIENTIFICO CON OPZIONE DELLE SCIENZE APPLICATE LICEO LINGUISTICO ISTITUTO TECNICO Corso Relazioni Internazionali per il Marketing - Corso per il Turismo

4 IL NOSTRO ISTITUTO L Istituto di Istruzione Superiore di Garda - Bussolengo offre i seguenti corsi di studio: Garda LICEO Liceo scientifico (nuovo ordinamento) Liceo scientifico con opzione delle scienze applicate (nuovo ordinamento) Liceo linguistico (nuovo ordinamento) PROFESSIONALE Settore Servizi: indirizzo Commerciale Settore Servizi: indirizzo Socio-Sanitario. Bussolengo TECNICO Corso Relazioni Internazionali per il Marketing (nuovo ordinamento) Corso per il Turismo (nuovo ordinamento) Tale diversificazione di indirizzi nasce da una scelta di politica scolastica decisa dagli amministratori ormai cinque anni fa ed è stata ispirata dalla volontà di riunire in un unico Istituto, sotto un unica dirigenza, le scuole superiori presenti nel territorio del comprensorio del Baldo - Garda. Tre sedi distaccate di grandi istituti, di scuole con una trentennale storia di buon funzionamento che ora, distaccate dalle vecchie sedi centrali, sono state aggregate e sono diventate un unico Istituto Superiore con una sede principale, a Garda, ed una distaccata a Bussolengo: sono il nuovo, grande Istituto Superiore di Garda/Bussolengo che, dal 28 gennaio 2010, si chiama Istituto Marie Curie. L Istituto Superiore Marie Curie è deputato a formare le professioni alte ed intermedie che andranno ad operare soprattutto nel contesto geografico dell area Baldo - Garda, area da cui provengono la maggior parte dei propri studenti e nella quale opereranno, una volta concluso il corso di studi liceale, tecnico e professionale e l eventuale percorso universitario. La scelta del nome è stata un passaggio difficile e meditato, perché darsi un nome significa anche

5 scegliere una propria identità: decidere, a maggioranza, di darsi un nome femminile, il nome della prima donna premio Nobel della storia, una donna divenuta famosa con il nome del marito, una donna che ha scelto di non brevettare le proprie scoperte, ma di donarle all umanità, che ha pagato con la vita il suo impegno nella ricerca e nell applicazione delle sue scoperte, significa che l Istituto Marie Curie si è anche dato l obiettivo di sviluppare nei propri allievi quell amore per la scienza e per l umanità che sono state le caratteristiche fondamentali della vita e delle scelte di Marie Curie. La nostra attenzione all umanità significa che la scuola si impegnerà non solo nel promuovere le caratteristiche personali dei propri allievi, ma che cercherà di allargare il proprio impegno nel territorio dando agli studenti l opportunità di maturare la consapevolezza delle caratteristiche, delle risorse e delle opportunità dell ambiente in cui vivono, affinché le sappiano utilizzare e valorizzare nel momento in cui si inseriranno nel territorio come cittadini formati e responsabili. Ed il territorio da cui provengono e nel quale sono destinati ad inserirsi con il loro lavoro è zona ad indiscussa vocazione turistica, zona in cui, per poter lavorare proficuamente, risulta necessario essere formati con un particolare spirito di apertura, di accoglienza, di confronto sia verso coloro che vi risiedono, sia verso quelli che il territorio vengono a viverlo quali turisti od operatori commerciali. In realtà, le scuole che sono entrate a far parte di questo Istituto, questa attenzione alla formazione aperta al confronto con il mondo del turismo e, di conseguenza, centrata in particolare sulla formazione linguistica l hanno maturata da molto tempo e proprio all interno dei loro curricula: entrambi gli indirizzi dell'istituto professionale di Garda si caratterizzano per una costante attenzione all'esperienza linguistica la quale, con l'attuazione della riforma dei cicli, ha goduto di grande attenzione da parte del legislatore. Gli alunni delle classi terminali seguono, inoltre, progetti di Alternanza Scuola Lavoro per facilitarli ed orientarli meglio a comprendere l attività professionale applicata all ambito specifico; Presso la sede di Garda sono attivi i seguenti indirizzi Liceo scientifico di ordinamento, Liceo scientifico con opzione scienze applicate che si caratterizzano per attività strettamente connesse ai propri curricula, svolte in collaborazione con altri licei e con l università di Verona e di Padova, Liceo Linguistico che si caratterizza per una attenta attività di approfondimento linguistico che prevede soggiorni studio all estero, che coinvolgono tutti gli studenti dell Istituto, apertura agli scambi con scuole europee e corsi di preparazione al conseguimento di certificazioni linguistiche (Cambridge, Goethe, Cervantes). Presso la sede del liceo di Garda è attivo un centro di certificazione linguistica Cambridge. Di fatto, dunque, è stato attraverso l apertura formativa ai progetti di formazione linguistica, agli scambi culturali con scuole europee che le scuole di questo Istituto hanno declinato le loro proposte didattiche alle specifiche esigenze formative del territorio, raggiungendo un livello interessante di adeguatezza e di capacità di soddisfare la domanda formativa dell utenza che

6 esprime la necessità formativa del territorio. Nell approvare il Piano dell Offerta Formativa di questo anno abbiamo tutti presente che questo orientamento deve essere e sarà il tratto distintivo, anche per gli anni a venire, di tutti coloro che pensano, operano ed attuano sia l organizzazione che la realizzazione delle attività formativa del nostro Istituto nelle scuole che lo compongono. L'ORIENTAMENTO IN ENTRATA ED IN USCITA ORIENTAMENTO IN ENTRATA Prof. Peressutti Pierluigi Prof. Bottaro Giuliano Attività informative nelle scuole secondarie di primo grado (in orario scolastico o pomeridiano-serale) e/o accoglienza di questi nelle nostre sedi. Partecipazione al Salone dell orientamento a Verona. Giornate di scuola aperta. Lezioni simulate. Disponibilità a colloqui personali per chiarimenti. Campus estivo di conoscenza delle materie fondamentali per gli indirizzi di Garda (rivolto agli alunni del secondo anno delle scuole secondarie di primo grado). ORIENTAMENTO IN USCITA Prof.ssa Facchini Marta Orientare significa porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per l adeguamento dei suoi studi e della professione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della sua persona (UNESCU 1970) Per dare massima concretizzazione a questo importante compito della scuola secondaria di secondo grado, già da vari anni sia nell ind. Professionale che nel Liceo si propone agli alunni che frequentano il quarto e il quinto anno di studi una serie di iniziative che possano aiutare a prendere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, informarsi sulle concrete possibilità offerte dal mondo del lavoro e sui percorsi formativi da seguire (universitari e non) per raggiungere il proprio obiettivo. Le attività proposte sono organizzate in collaborazione con Università e scuole (pubbliche e private) delle città più vicine, associazioni di categoria, centri di formazione professionale, professionisti dei diversi settori ed ex allievi. Si avrà cura di reperire, selezionare e informare gli studenti su bandi di concorso e borse di studio nazionali ed esteri di cui la scuola viene a conoscenza e di divulgare materiale informativo pervenuto dalle varie università sulle opportunità post-diploma attraverso diffusione di depilant ed altri materiali. Si segnala in modo particolare la collaborazione con Cim e Form (ente di formazione di Confindustria-Verona), con gli esperti della Cooperativa Il Ponte e l intervento del Cosp ( Comitato provinciale per l orientamento scolastico e professionale) attraverso il progetto Itinera, la partecipazione volontaria e individuale ai Master e l ingresso in classe di Testimoni d Impresa. Per quanto concerne i master, le classi quarte e quinte dei due indirizzi avranno la possibilità di frequentare al pomeriggio, a incontri della durata di 15 ore distribuite su 5 pomeriggi della durata

7 di 3 ore ciascuno. Le tematiche sono; Banca e finanza Scienza e salute Information technology Agroalimentare Turismo Lavoro e azienda Logistica e trasporti Arte e design Costruzioni Forze armate, ordine pubblico e protezione civile Educazione e formazione Vendite e marketing Arti e mestieri Comunicazione e giornalismo Moda Impresa sociale Energie Rinnovabili Carriere internazionali Volontariato Green Energy Wellness e benessere Internazionalizzazione Start up Professione ingegnere

8 Per quanto riguarda la formazione specifica in aula si propone Per le classi V del Liceo: La stesura del curriculum vitae La scelta universitaria e la preparazione ai test di ingresso alle università ad accesso programmato Per le classi IV del professionale Comunicazione e ascolto in ambito professionale Valori motivazionali e strategie nello studio e nel lavoro Per le classi V del Professionale Quale università? Preparazione ai test di ingresso alle università ad accesso programmato Preparazione alla prova orale dell Esame di Stato GLI OBIETTIVI FORMATIVI E PROFESSIONALI Il progetto di Istituto intende promuovere: una solida preparazione culturale, intesa sia come competenza specifica sulle materie di studio, sia come capacità di collegare in un quadro organico i singoli elementi appresi e di utilizzarli come risorsa personale; un adeguata preparazione per gli studi universitari o per percorsi formativi professionali; un atteggiamento di flessibilità intellettuale, che permetta di rispondere attivamente alle esigenze di una società in evoluzione, e in particolare a quelle del mondo del lavoro e della ricerca scientifica; lo sviluppo dell autonomia della persona, in rapporto con se stessa e con gli altri; la formazione di un cittadino consapevole e responsabile delle proprie scelte. In rapporto a tali obiettivi la scuola cura in particolare: 1. le attività di orientamento in entrata e in uscita; 2. la piena realizzazione dell obbligo scolastico e formativo; 3. gli interventi mirati che consentano ad ogni studente di sviluppare pienamente le proprie risorse. LE CONDIZIONI PER IL SUCCESSO FORMATIVO: STRATEGIE La finalità del raggiungimento del successo formativo per le studentesse e gli studenti che frequentano l Istituto è affidata alle seguenti fasi: individuazione delle attitudini e dei livelli cognitivi di partenza; orientamento e motivazione mirati a favorire la realizzazione delle potenzialità; acquisizione di un metodo idoneo, volto alla maturazione di: cultura generale (intesa come acquisizioni e disponibilità alle conoscenze);

9 formazione (intesa nei termini, ormai necessari, di trasversalità delle conoscenze e competenze e di flessibilità e capacità di adattamento al nuovo). Particolare valenza assume il conseguimento del successo formativo nella frazione di curricolo in cui i giovani assolvono l obbligo scolastico. In considerazione di ciò, la scuola affronterà le situazioni particolari di difficoltà e di adattamento, eventualmente riscontrate nelle prime classi, al fine di riorientare gli alunni. LO SVILUPPO E LE MODALITÀ DELL AZIONE DIDATTICA: METODOLOGIA IL METODO DI INSEGNAMENTO Ciascun docente, nell ambito delle peculiarità del proprio insegnamento, mette in atto strategie che variano dalla lezione frontale, alla lezione dialogata, al cooperative-learning ed altre al fine di adeguarsi ai diversi stili di apprendimento ed al diverso modo di costruire e strutturare la conoscenza degli alunni. L attività didattica può svolgersi, pertanto, oltre che con il tradizionale metodo della lezione dalla cattedra, con lavori di gruppo, con schede o esercizi individuali seguiti da discussione, con lettura critica del manuale in classe seguita da spiegazione e commento, con ricerche guidate, con conferenze ed interventi di esperti esterni alla scuola, con visite guidate, con simulazioni e/o drammatizzazioni, con attività di recupero in orario curricolare ed extracurricolare, con l ausilio di sussidi audiovisivi, con esperimenti di laboratorio, etc. Gli adattamenti dell insegnamento alle situazioni ambientali specifiche del territorio sono rimessi alla programmazione annuale che viene predisposta dai competenti Organi Collegiali. Nei dipartimenti disciplinari si è proceduto alla revisione della programmazione disciplinare del biennio al fine di armonizzare i programmi alle richieste della Riforma dei cicli, con particolare riguardo alla Didattica per competenze. L armonizzazione dell insegnamento, ai fini del raccordo interdisciplinare e del coordinamento dei modi e dei tempi delle valutazioni formative e sommative, è importante per la funzionalità didattica e per la stessa razionalità del servizio-scuola: essa viene rimessa alla competenza dei singoli Consigli di classe e non deve essere sottovalutata. I docenti, sin dall inizio dell anno scolastico, prendono nota dei sussidi didattici in dotazione alla scuola, in modo che laboratori, videocassette, volumi della biblioteca, riviste e giornali, e strumenti vari (lavagne luminose, videoregistratori, etc.) possano essere adeguatamente utilizzati. Tutte le aule dell Istituto sono dotate di LIM. Ai Consigli di classe è demandato il compito di programmare un equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro degli studenti durante il corso dell anno, anche con riferimento ai tempi delle verifiche sommative. Per questo è stato affisso in ogni classe un planning per la programmazione delle verifiche. LE VERIFICHE Le modalità di verifica dell apprendimento sono molteplici: dal controllo dei compiti eseguiti a casa, alla correzione individuale o collettiva dei compiti e alle interrogazioni orali, dalla somministrazione

10 di questionari ad altre prove oggettive, dalle elaborazioni scritte (analisi testuale, composizione, sintesi, relazione, risoluzione di problemi, esercizi etc.) alla produzione orale, etc. Il numero dei compiti scritti e delle verifiche orali nei due periodi in cui è diviso l anno scolastico deve essere tale da accertare la consistenza e la continuità dell apprendimento, da permettere di colmare lacune e da consentire una sicura valutazione globale. Le prove orali e scritte devono corrispondere agli obiettivi didattici dichiarati e ai contenuti dell apprendimento, nonché allo svolgimento reale dell insegnamento. Il numero delle verifiche viene stabilito dai dipartimenti disciplinari, composti dai docenti delle singole discipline. I compiti corretti devono essere mostrati dai docenti agli alunni entro un tempo ragionevolmente breve. Le verifiche orali potranno essere integrate e/o sostituite dalla somministrazione di prove strutturate e/o esercitazioni scritte. Tale modalità di verifica risulta particolarmente importante per le discipline considerate orali, per le quali è comunque prevista dall ordinamento la terza prova scritta dell Esame di Stato. INTERVENTI IN SITUAZIONI DI CRITICITÀ DI ALCUNE AREE: ALUNNI STRANIERI, DISABILITÀ, DSA, BES ALUNNI STRANIERI: UN PONTE PER L INTEGRAZIONE E L AUTONOMIA INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO DELL ITALIANO L 2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE La nascita di questo intervento è il risultato di una riflessione e di un confronto tra diversi ordini di scuola sui progetti che si attuano per favorire l accoglienza e l inserimento degli alunni stranieri nell ambito scolastico e sociale. Si è sentita l esigenza di promuovere la costruzione di uno spazio extrascolastico all interno del quale la competenza e la professionalità delle diverse istituzioni scolastiche presenti sul territorio, concorreranno alla promozione di un corretto alfabeto linguistico, che accompagnerà gli alunni di recente immigrazione verso un nuovo percorso di apprendimento. L intervento è destinato ad alunni/e con nulla o scarsa competenza nella Lingua italiana, arrivati da poco in Italia, segnalati dai diversi Consigli di classe. Obiettivi principali sono l acquisizione e/o il rafforzamento dell italiano per permettere agli alunni di seguire in modo autonomo l attività didattica e l ampliamento lessicale. Dall anno scolastico 2008/2009 l Istituto, vista la presenza sempre più numerosa nelle classi di alunni stranieri, è entrato a far parte della Rete di Tante Tinte dell U.S.P. di Verona, che si occupa dell integrazione culturale e linguistica degli alunni stranieri presenti nella provincia. Il nostro Istituto, attraverso il progetto Un ponte per l integrazione relativo al programma nazionale Scuole Aperte, nell ambito L 2, avviato nell a.sc. 2008/2009, ha stipulato una convenzione di collaborazione con l Istituto Comprensivo di Garda e il C.T.P. (Centro Territoriale Permanente) di Malcesine, volta alla progettazione e attuazione delle attività proposte con la messa a disposizione della struttura e con la partecipazione al finanziamento. Agli alunni sarà richiesta la frequenza su base volontaria per le ore stabilite, in orario extracurriculare, durante tutto l arco dell anno scolastico. La docenza è affidata a insegnanti di Lingua Italiana, con il supporto di testi e materiale didattico.

11 DISABILITÀ Il nostro Istituto è frequentato da un utenza molto eterogenea all interno del quale esiste una fascia debole e, di conseguenza, a rischio molto consistente. Diventa così assai difficile prevedere per questi allievi un successo scolastico con un percorso formativo regolare e proficuo senza prima essersi interrogati sulle effettive opportunità e possibilità educative offerte loro. Solo una scuola INCLUSIVA che riesca a stabilire relazioni, a trasmettere il senso di appartenenza, ad educare con autorevolezza ma anche con affettività, può aiutare questi studenti a crescere e a diminuire il disagio. Sono pertanto necessari momenti di dialogo e collaborazione con le famiglie, incontri con specialisti del settore ASL e con le figure educative che hanno seguito in passato lo studente, Consigli di Classe efficaci e solidali che riescano a progettare e a mettere in atto interventi comuni, anche individualizzati. Serviranno quindi attività di aggregazione, che favoriscano la comunicazione all interno dei gruppi classe e che, creando un clima favorevole, facilitino una maggiore socializzazione. Rientrano in queste attività le visite didattiche, le attività sportive, le assemblee e tutto ciò che può rendere la scuola un luogo di sana socializzazione, in cui il rapporto docenti discenti, scevro da problemi di valutazione e giudizio, possa diventare meno formale, con una ricaduta positiva anche sulle attività didattiche tradizionali. E prevista inoltre un esperienze di stage e tirocinio facoltativo durante il periodo estivo a partire dalla classe seconda. Per gli alunni delle classi terze e quarte viene attuata una attività di tirocinio anche durante il periodo scolastico. Fanno parte del nostro Istituto ragazzi e ragazze con abilità diverse ed altri che, pur non essendo certificati, evidenziano una situazione di disagio. Il processo d integrazione scolastica di questi alunni ci impegna ad assicurare loro il diritto all apprendimento ed una crescita umana intellettivoculturale attraverso tutte le azioni, i percorsi, le modalità possibili. Questo Istituto si pone come obiettivi il miglioramento delle conoscenze e delle abilità di base degli studenti in difficoltà, il miglioramento dell autonomia personale e l incremento dell autostima mediante l attuazione di strategie adeguate, nel rispetto della persona e dei suoi tempi di apprendimento. Attraverso percorsi idonei ed individualizzati che pongono al centro l alunno e il suo progetto di vita, si mira alla realizzazione della propria identità e maturazione personale. L atto educativo, infatti, si esercita come aiuto allo sviluppo contribuendo in modo sensibile alla formazione dell individuo. In base a ciò il Consiglio di Classe dovrà valutare, dopo un attenta osservazione ed analisi delle potenzialità/difficoltà, il percorso scolastico più idoneo all alunno tra: 1. Una programmazione globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali (art. 15 comma 3 dell O.M. n. 90 del 21/05/2001). In questa forma è possibile prevedere un programma minimo con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline e un programma equipollente con la riduzione parziale e/o la sostituzione dei contenuti ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D. L.vo 297/1994). Questa modalità permette che vengano predisposte verifiche in corso d anno e in sede di esame con prove equipollenti che attestino il livello di preparazione culturale e professionale idonea al rilascio del diploma di qualifica o della maturità. Tali prove possono consistere in: prove con ausilio di apparecchiature informatiche, modalità diverse prese in esame dal Consiglio di Classe, tempi più lunghi nelle prove scritte ecc.)

12 2. Una programmazione differenziata in vista di obiettivi non riconducibili ai programmi ministeriali, ossia un piano di lavoro personalizzato per l alunno stabilito da ogni docente del Consiglio di Classe per ogni singola materia. La valutazione sarà relativa al P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) e i voti avranno valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi. Tale percorso permette di svolgere prove differenziate omogenee al percorso svolto finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzate come credito formativo per la frequenza di corsi professionali (art. 312 e seguenti del D.L.vo 297/74 ). La famiglia in questo caso dovrà dare il suo assenso tramite la compilazione di un apposito modulo. Le attività progettuali messe in atto sono: orientamento in entrata e in uscita pre-accoglienza; attività di recupero in itinere con l insegnante di sostegno (in classe); help (attività individualizzate, al di fuori del gruppo classe, in preparazione a momenti importanti come verifiche scritte ed orali); recupero delle insufficienze; conseguimento del diploma di qualifica nell arco del quinquennio; progetti del CTI (Centro Territoriale per l Integrazione); progetto per l inserimento lavorativo al termine del corso di studi in collaborazione con il SIL/SIT (Servizio Inserimento Lavorativo/Servizio Inserimento Territoriale) operanti nei Distretti del territorio. Le risorse umane che collaborano all interno dell istituto per progettare adeguati percorsi formativi sono: Il Consiglio di Classe L insegnante di sostegno La Dirigenza I collaboratori scolastici ed amministrativi Gli specialisti ed operatori ASL (assistenti alla persona) Il CTI (Centro Territoriale per l Integrazione) presente sul territorio Le aziende e i servizi educativi territoriali (stage, visite guidate, ecc). Le procedure negli interventi didattici per il recupero di informazioni e conoscenza degli alunni in difficoltà sono: collegamenti organici con le scuole di provenienza per gli alunni in ingresso conoscenza delle famiglie e della realtà territoriale di provenienza collegamenti con operatori e servizi presenti nel territorio che circonda l alunno lettura della documentazione individuazione e analisi dei bisogni progettazione dell intervento

13 controllo del processo formativo attraverso l osservazione di base, momenti di dialogo, verifiche in itinere. L azione educativa nel percorso scolastico è: educazione come aiuto allo sviluppo di una propria identità ecc.) attenzione ai processi educativi individuali (cambiamenti, maturazione, regressione, attenzione alle patologie formative attivazione di opportunità e momenti significativi per l alunno (momenti di aggregazione, di dialogo costruttivo, ecc.) ricorso a procedure didattiche individualizzate (PEI o Programmazione ministeriale secondo obiettivi minimi) verifica in itinere. Gli strumenti utilizzati nella scelta del percorso scolastico più idoneo per l alunno diversamente abile sull analisi delle sue reali capacità e cammino professionale sono: osservazione diretta capacità comunicativa e relazionale somministrazione dei test di ingresso per le classi prime analisi delle capacità individuate dalle conoscenze del percorso scolastico passato analisi della situazione attuale e delle potenzialità individuate informazioni dei membri del Consiglio di Classe DF (Diagnosi Funzionale redatta dagli esperti ASL) e PEI (Programmazione Educativa Individualizzata redatta dagli esperti ASL in collaborazione con la famiglia, l insegnante di sostegno e il Consiglio di Classe). DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Particolare attenzione è rivolta nel nostro Istituto alle problematiche relative ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia e disturbi misti), sia per ciò che riguarda la segnalazione alle famiglie di potenziali situazioni problematiche da approfondire con gli specialisti, sia per quanto riguarda il supporto didattico e la personalizzazione dell apprendimento di studenti con diagnosi di DSA, secondo la legge n. 170 dell 8/10/2010 e le Linee Guida per il Diritto allo Studio degli Alunni e degli Studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento allegate al DM 12/7/2011. Un docente esperto, con funzione di Referente d Istituto per i DSA, nominato dal Collegio dei Docenti, su proposta della Dirigente, collabora con il Collegio, i Consigli di Classe e la Dirigenza, in compiti di informazione e coordinamento tra scuola e famiglie, al fine di favorire un pieno sviluppo delle potenzialità e il successo scolastico, con opportuni interventi didattici personalizzati. Procedure negli interventi di segnalazione: ogni docente pone attenzione ai segnali di rischio e mette in atto strategie di recupero per risolvere il problema riscontrato; il docente segnala al Consiglio di Classe e alla dirigente la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere;

14 la dirigente trasmette alla famiglia apposita comunicazione invitando la famiglia a valutare la situazione con degli esperti; nel caso di accertato disturbo di apprendimento, la dirigente riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il gruppo docente che procederà adottando misure adeguate. Procedure negli interventi di supporto didattico e personalizzazione dell apprendimento: convocazione in settembre dei Consigli di quelle classi nelle quali vi sono alunni con certificazione diagnostica, in cui la Dirigente e/o il referente d Istituto per i DSA, illustra la normativa vigente e le misure da concordare e adottare all interno dei consigli di classe. condivisione della diagnosi con tutti i docenti componenti il Consiglio e proposta di elaborazione iniziale del PDP (Piano Didattico Personalizzato) con individuazione delle strategie educativo-didattiche necessarie periodo di osservazione dello studente in classe da parte di ogni docente perfezionamento del PDP con definizione delle strategie educativo-didattiche compensative e/o dispensative, modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti condivisione del PDP con le famiglie ed eventuali specialisti che seguono lo studente monitoraggio costante e aggiustamento del PDP se necessario; incontri periodici con le famiglie Funzioni del Referente d Istituto per i DSA individuate dalle Linee Guida : fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; cura la dotazione bibliografica e di sussidi all interno dell Istituto; diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università di riferimento per le tematiche in oggetto; fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA; funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA. INTERVENTI IN SITUAZIONI DI CRITICITÀ DI ALCUNE AREE: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

15 I Bisogni Educativi Speciali sono, in senso lato, tutti i bisogni educativi che scaturiscono da criticità che si tratti di disabilità certificata (H), di disturbi di apprendimento (DSA), di disagio linguistico (studenti stranieri), o di disagio socio-economico e culturale. L Istituto Marie Curie vuole operare nell ottica dell inclusività e da sempre affronta con consapevolezza le criticità al fine di favorire il successo scolastico. La normativa più recente, in particolare Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 Circolare Ministeriale n. 8 del 6/3/2013 Nota MIUR 2563 del 22/11/2013 hanno formalizzato ciò che nel nostro istituto è in buona parte già prassi quotidiana: la sensibilità verso il disagio scolastico. Lo sforzo attuale sarà quello di elevare a sistema quell insieme di buone pratiche già adottate dai singoli docenti o gruppi di docenti, nonché tutte le nuove strategie che i Consigli di Classe riterranno di porre in essere, al fine di favorire il successo scolastico. A questo scopo le figure di riferimento con incarichi specifici che già operano nel nostro Istituto una Funzione Strumentale per il Sostegno, una referente per l integrazione di alunni stranieri, una Funzione Strumentale per i DSA, insieme alla Dirigente e al suo staff, costituiranno il Gruppo di Lavoro per l Inclusività (GLI). Di seguito descriviamo le attività dell Istituto nell ambito delle diverse aree di criticità. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI AREA DEI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI, DELLO SVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE Si completa il quadro delle criticità prendendo in considerazione tutti quei casi non ricadenti nelle previsioni della legge 104/92 (alunni con disabilità - H), o della legge 170/2010 (i DSA), cioè quei casi che rientrano piuttosto nell area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali (Dir M 27/12/12). Per questi alunni, che pure sono presenti in ogni scuola, la normativa vigente consente di mettere in atto interventi personalizzati, di solito temporanei (per il tempo necessario a superare l ostacolo che causa il disagio), che potranno dar luogo ad un Piano Didattico Personalizzato, qualora ritenuto necessario dal Consiglio di Classe, o ad interventi più informali, adatti al caso singolo, in particolari momenti dell anno scolastico, al fine di garantire il diritto all apprendimento di tutti gli alunni. Il corrente anno scolastico sarà un anno di sperimentazione e monitoraggio di procedure, metodologie e pratiche didattiche nonché organizzative, con l obiettivo di migliorare la qualità dell inclusione (vedi nota MIUR 2563 del 22/11/13). In quest ottica, il lavoro di analisi dei BES rilevati nell Istituto dai Consigli di Classe e le conseguenti linee d azione intraprese saranno sintetizzati a fine anno scolastico in un Piano Annuale per l Inclusività, redatto dal GLI (gruppo di lavoro per l inclusività, vedi sopra, INTERVENTI IN SITUAZIONI DI CRITICITÀ), che fungerà da resoconto del modo di operare concreto nel nostro istituto per fornire risposte ai bisogni rilevati e da strumento progettuale per l utilizzazione qualificata delle risorse interne alla scuola

16 LA VALUTAZIONE CRITERI GENERALI I criteri di valutazione, le griglie tassonomiche e la modalità di applicazione di entrambi sono stabiliti per ciascuna materia in sede di dipartimento nelle riunioni effettuate ad inizio d anno scolastico. Le modalità di valutazione sono il frutto dell insieme di considerazioni assunte dalle differenti scuole e sono riferite a: standard d obbligo determinati in funzione del valore legale del titolo di studio, livelli medi raggiunti dalle classi, punti di partenza e di arrivo dell iter formativo dell allievo (soprattutto nei casi di difficoltà di apprendimento). La valutazione degli apprendimenti viene effettuata in base alle griglie di valutazione elaborate dai dipartimenti. A partire dall anno scolastico 2012/2013, in relazione alla circolare CM n. 89 Prot. MIURAOODGOS/6751 del 18 ottobre 2012, viene modificata la procedura di valutazione intermedia per tutte le classi in tutti gli ordini di studio. Tale procedura prevede la possibilità di attribuire un voto unico anche nella valutazione intermedia, come nello scrutinio finale. Vengono considerati, oltre alla conoscenza dei contenuti disciplinari e alle competenze e capacità specifiche, anche: qualità della partecipazione al lavoro didattico, proprietà e precisione espositiva, autonomia nello studio, creatività nell approfondimento e nell elaborazione, impiego regolare ed efficace del tempo-studio, progressivo miglioramento dell apprendimento, rispetto delle regole di funzionamento dell Istituto. VOTO DI CONDOTTA Tali criteri generali ispirano anche la seguente griglia di valutazione del voto di condotta che è stata approvata nel Collegio dei Docenti del 22 maggio Va tenuto presente che il voto di condotta concorre alla determinazione della media dei voti ai fini dell attribuzione del credito scolastico. Chiave di lettura ed applicazione della griglia Il voto viene assegnato considerando tutti i descrittori della fascia corrispondente; in presenza anche di un solo descrittore della fascia relativa ad un voto inferiore, il Consiglio di Classe può decidere di attribuire la valutazione più bassa purché sia presente almeno un voto indicato nella relativa fascia. Esempio: per assegnare il 10 in condotta l alunno deve rispondere a tutti i descrittori indicati nella fascia del 10. Se l alunno ha anche un solo descrittore della fascia del VOTO 7 il Consiglio non assegnerà il 10, ma decide se assegnare 9 o 8 e può assegnare anche 7 qualora ritenga il descrittore di grande importanza nella proposta di valutazione dello studente. Verrà compilata, da parte del Coordinatore di classe, una scheda per ciascun allievo con l apposizione di una croce sui descrittori che ritiene appropriati per l attribuzione della condotta. Il coordinatore, nella settimane di giugno, sottoporrà le sue proposte alla consultazione dei colleghi: ciascun collega potrà, se ne ravvisa il caso, esprimere le sue osservazione in calce alla tabella.

17 FREQUENZA E PUNTUALITA PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI ED ALLA VITA SCOLASTICA RISPETTO DELLE REGOLE E DELLE NORME COMPORTAMENTALI ATTEGGIAMENTI VERSO I DOCENTI ED I COMPAGNI RAPPORTO CON GLI IMPEGNI SCOLASTICI 10 Frequenza assidua e puntualità costante, sia alle lezioni che alle attività integrative 9 Frequenza assidua e puntualità costante Partecipazione costruttiva ed attiva all attività didattica ed agli interventi educativi Attenzione continua ed interesse costante Pieno rispetto e collaborazione Pieno rispetto e atteggiamento civico positivo Ruolo propositivo nel gruppo classe e positivo verso i compagni Ruolo positivo verso i compagni Puntualità e responsabilità nell espletamento delle consegne scolastiche Puntualità e responsabilità nell espletamento delle consegne scolastiche 8 Frequenza costante, ma con saltuari ritardi Attenzione ed interesse abbastanza costanti Puntualità e responsabilità nel rispetto delle regole di convivenza Equilibrio nei rapporti interpersonali Adempimento, in qualche caso, non puntuale degli impegni scolastici 7 Frequenza costante, ma con assenze e saltuari ritardi Partecipazione attenta, ma interesse selettivo Atteggiamento non sempre corretto durante le lezioni; disturbo all attività scolastica Rapporti interpersonali sostanzialmente corretti Discreta puntualità negli impegni scolastici per le materie di interesse, scarsa per le materie non interessanti 6 Frequenza saltuaria Numerosi ritardi Assenze ingiustificate 5 Scarsa frequenza e assenze strategiche. Mancata partecipazione al dialogo educativo in tutto il periodo dell anno scolastico D.M.16/01/09 Scarsa attenzione e interesse assente per alcune proposte educative Mancata considerazione della proposta educativa offerta e conseguente totale disinteresse per la scuola Frequente disturbo all attività didattica Grave e frequente disturbo all attività della classe, rilevato sul registro di classe; atteggiamento irresponsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell istituto Ruolo non costruttivo all interno della classe; rapporti interpersonali non corretti Ruolo negativo all interno della classe; atteggiamenti di non riconoscimento del valore delle proposte educative; comportamento lesivo della dignità dei compagni e del personale della scuola Svolgimento degli impegni scolastici non sempre puntuale Totale mancanza di impegno scolastico e conseguente mancato impegno nel recupero del comportamento scolastico. Mancata maturazione e crescita civile e culturale Le scelte didattiche relative ad obiettivi, contenuti e parametri di valutazione vengono esplicitate agli studenti ed ai genitori nelle opportune sedi di incontro collegiale ed individuale (Consigli di Classe, udienze etc.), in modo da favorire un clima di consapevolezza e di corresponsabilizzazione. VALUTAZIONE DI FINE ANNO SCOLASTICO La misurazione degli esiti verrà effettuata in conformità ai criteri coerenti con la programmazione d Istituto, considerato che tutte le materie concorrono alla formazione culturale dello studente. È valutato per ogni studente il risultato finale mediante comparazione tra gli esiti conseguiti nell anno scolastico e l accertamento dei livelli di partenza, prendendo in considerazione anche gli esiti degli interventi di recupero, quando essi siano stati assegnati, e tenendo presente che l insufficienza in una o più discipline va in ogni modo valutata alla luce dell inserimento dello studente nella classe successiva. Per ogni alunno, in sede di scrutinio finale, si potranno avere quattro tipologie di situazioni: l alunno/a verrà ammesso/a a frequentare la classe successiva in presenza di valutazioni tutte positive;

18 l alunno/a verrà dichiarato non ammesso/a alla classe successiva quando le insufficienze riportate siano rappresentative di lacune di preparazione la cui gravità, a giudizio del Consiglio di classe, sia tale da non rendere ipotizzabile alcun recupero né autonomo né assistito, e, quindi, da non consentire la proficua frequenza della classe successiva. verrà sospeso il giudizio con l attribuzione di corso di recupero ove si supponga che l allievo/a abbia necessità di opportuni interventi didattici integrativi; verrà sospeso il giudizio con l indicazione di studio autonomo, anche in presenza di corsi di recupero estivi attivati, qualora l allievo/a abbia dimostrato la capacità di organizzare il proprio impegno in maniera autonoma, ma non abbia ancora raggiunto un sufficiente livello di preparazione; Per quanto riguarda la sospensione del giudizio si fa riferimento alla seguente normativa: Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall alunno e alla formulazione del giudizio finale Premesso ciò, considerato che le tre scuole che compongono l Istituto hanno nel loro curricolo un numero differente di materie per corso e che le discipline hanno spessore differente, si è ritenuto opportuno definire anche i criteri relativi al numero di materie per cui è possibile attribuire la sospensione o decidere per la non ammissione alla classe successiva. Tali criteri sono esplicitati nelle parti che riguardano le singole scuole. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Alla fine del primo biennio viene compilato, a cura del Consiglio di classe, un certificato che riporta le competenze di base acquisite dallo studente nell assolvimento dell obbligo di istruzione. ( decreto 22 Agosto 2007 n. 139). IL CREDITO SCOLASTICO Il regolamento dell esame di Stato prevede che agli studenti del triennio, in sede di scrutinio finale, sia assegnato il CREDITO SCOLASTICO che si esprime con un punteggio che concorrerà alla formazione del voto finale d esame. La tabella di applicazione del credito scolastico è stata stabilita con D.M. 42 del 22 maggio Credito scolastico per le classi terze, quarte e quinte Viene attribuito in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe e costituisce il punteggio da aggiungere ai voti delle prove d esame di stato ed ha il significato di rendere l esame un passaggio il cui risultato viene definito già dalla modalità con cui lo studente si è impegnato negli ultimi tre anni di corso. Il credito scolastico comprende eventuali CREDITI FORMATIVI che, a norma della Legge istitutiva del nuovo esame di stato (L. 425/97, art. 15 comma 4), del Regolamento attuativo (D.P.R. 323 /98,

19 art. 12) e dei DD.MM. n 38/99 e n 49/2000, per essere valutati come tali devono rispondere a precisi requisiti che si possono in sintesi configurare come esperienze esterne alla scuola, qualificate e coerenti con il corso di studi. La valutazione dei crediti formativi spetta ai singoli Consigli di classe che tuttavia, per garantire omogeneità di giudizio, prendono in considerazione le attività di seguito riportate. ATTIVITÀ CULTURALI, ARTISTICHE : corsi completi di lingua italiana o straniera presso scuole italiane o estere iscrizione e frequenza a corsi di musica o canto presso il Conservatorio o Scuole di musica istituzionalmente riconosciute. iscrizione e frequenza a corsi di educazione artistica presso le Accademie. iscrizione e frequenza a corsi di danza presso scuole qualificate. partecipazione a conferenze e incontri culturali che richiedano una frequenza continuativa e che siano organizzati da enti riconosciuti ( Rete dei licei, Progetto Lauree scientifiche). partecipazione al progetto Tandem. conseguimento certificazione ECDL (Patente Europea del Computer). ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PROFESSIONALE: stages / AS-L (Alternanza Scuola-Lavoro) progetto Itinera ATTIVITÀ INERENTI AL VOLONTARIATO, ALLA COOPERAZIONE, ALLA SOLIDARIETÀ E ALLA TUTELA DELL'AMBIENTE: attività rivolte alla collaborazione, alla solidarietà, al volontariato, all assistenza, alla tutela ambientale, archeologica ed artistica presso associazioni riconosciute che prevedono un impegno effettivo e svolto in modo continuativo (pertanto non è sufficiente la semplice iscrizione ad un ente o ad un associazione). ATTIVITÀ SPORTIVE: attività agonistica che prevede un impegno continuativo nell ambito di enti di promozione sportiva riconosciuti (CONI, CSI, UISP). Va precisato che (D.M. n 49/2000, art. 1 comma 2) la partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all acquisizione di crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico È doveroso infine sottolineare che alla determinazione del credito scolastico concorrono oltre ai già citati crediti formativi ed alle iniziative complementari e integrative organizzate nella scuola, anche la frequenza scolastica, l interesse, l impegno e la partecipazione al dialogo educativo. IL SOSTEGNO ED IL RECUPERO Le attività finalizzate al recupero delle carenze formative nella preparazione degli studenti sono quelle garantite dal Piano Attività di Recupero e Sostegno (PARS) previsto per l anno scolastico 2013/2014 e approvato dal Collegio Docenti, compatibilmente con le norme ministeriali vigenti

20 (O.M. 80/2008 e C.M. 92/2007). Il Piano delle Attività per il Recupero ed il Sostegno individua tutte le modalità che le scuole dell Istituto mettono in atto per garantire il successo formativo a tutti gli allievi, nel rispetto delle diverse necessità di ciascuno e delle pari opportunità di offerta formativa. Le modalità sono le seguenti: SPORTELLO HELP: è un servizio didattico di recupero prestato in orario extrascolastico da insegnanti delle diverse discipline a tutti gli studenti che desiderano non solo recuperare lacune ma anche approfondire argomenti di particolare interesse. Il servizio viene svolto secondo un orario settimanale prestabilito ed è rivolto a tutti gli studenti, non solo a quelli delle classi degli insegnanti che hanno dato la propria disponibilità. CORSI DI RECUPERO: attività che si svolge nel periodo estivo (giugno luglio) per gli alunni con sospensione del giudizio. STUDIO ASSISTITO: è un servizio didattico prestato in orario scolastico dai docenti delle diverse discipline e rivolto a tutti gli studenti che necessitano di un percorso di recupero affiancato dal docente della disciplina che presenta la situazione di insufficienza. Il docente seguirà lo studente con colloqui in cui darà le dovute informazioni sugli argomenti e i contenuti essenziali, fissando i tempi per lo studio, trascorsi i quali lo studente sarà sottoposto a verifica. STUDIO INDIVIDUALE: viene assegnato soprattutto nei casi in cui si ritiene che l allievo possa provvedere autonomamente al recupero della materia. L alunno dovrà colmare le lacune con un ripasso approfondito del programma svolto. PARS ottobre - dicembre 2013: Avvio in ottobre di corsi di sostegno pomeridiani per allievi che hanno manifestato un livello insufficiente nelle prove iniziali. Avvio, da ottobre 2013 sino al termine dell anno scolastico, di sportelli help in base alla richiesta degli allievi, in orario pomeridiano. Attivazione di interventi di sostegno in itinere fin dal primo periodo dell anno scolastico attraverso la riproposizione di esercizi e momenti di spiegazione. Realizzazione di colloqui motivazionali con gli alunni che manifestano segni di disimpegno. Chiamata a colloquio con i coordinatori di classe dei genitori di quegli alunni che non appaiono sufficientemente impegnati. A gennaio 2014 in sede di scrutinio, oltre all attribuzione dei voti, si provvederà alla definizione delle modalità di recupero previste per ciascun allievo e se ne darà comunicazione alle famiglie. PARS gennaio - febbraio 2014 Saranno attivate azioni di sostegno individuali e di gruppo per gli alunni che nella valutazione intermedia hanno evidenziato insufficienze. Al termine di questo periodo gli insegnanti valuteranno i risultati conseguiti entro il 17 Marzo A Marzo 2014 i consigli di classe provvederanno alla valutazione intermedia che permetterà di: 1. individuare casi di particolare rischio scolastico; 2. avvisare di tale situazione le famiglie dell allievo/a; 3. programmare nuove iniziative di sostegno e recupero. PARS aprile 2014 Eventuale continuazione dell attività di sportello HELP

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