COMUNE DI BASELGA DI PINE'

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1 COMUNE DI BASELGA DI PINE' PROVINCIA DI TRENTO VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL Seduta Pubblica L anno duemiladodici, addì ventitre maggio, ad ore 20.00, nella sala consiliare comunale di Baselga di Pinè, convocato in data , con avviso nr. 6481, notificato ai singoli Consiglieri nelle forme di legge, si è riunito il Consiglio comunale per discutere il seguente O.d.G.: Interrogazione presentata in data dal Consigliere Rensi Claudio (primo firmatario) e altri su Applicazione legge provinciale 20 giugno 2008 nr. 7. Interrogazione presentata in data dal Consigliere Rensi Claudio (primo firmatario) e altri su Lavori in riva al lago. Interrogazione presentata in data dal Consigliere Rensi Claudio (primo firmatario) e altri su Problemi alla rete idrica. Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale presentata in data dal Consigliere Anesi Sergio (primo firmatario) e altri su Il futuro dell Altopiano di Pinè. Partecipa il Segretario Generale reggente dott.ssa Tatiana Lauriola. Sono presenti i Consiglieri: Giovannini Alfonso Presidente, Grisenti Ugo Sindaco, Gottardi Walter, Avi Giuliano, Dallafior Luisa, Grisenti Bruno, Zenoniani Sandro, Giovannini Mirko, Marisa Tiziano, Avi Michela, Sighel Massimo, Nardon Andrea, Mattivi Giorgio, Anesi Sergio, Valentini Sandro, Rensi Claudio, Dalsant Ambrogio, Cerato Marco, Dalcolmo Andrea, Anesin Rinaldo. Sono assenti giustificati i Consiglieri: == E presente l assessore esterno Andreatta Michele, nei limiti dell art. 2, 2 comma, L.R. nr. 3/1994. Accertato il numero legale dei presenti, constatata la regolarità della costituzione della seduta, il Presidente dichiara aperti i lavori per la trattazione degli argomenti previsti dal sopra descritto O.d.G. PRESIDENTE: Buona sera a tutti. Prima di iniziare il Consiglio comunale vorrei esprimere a nome della nostra comunità tutta la solidarietà per il terremoto che ha colpito l Emilia: si tratta di una tragedia soprattutto se consideriamo il particolare momento in cui si trova il nostro Paese. Con questo mi collego sicuramente alla Giornata della Legalità che si è svolta oggi a Palermo, a distanza di vent anni dalla 1

2 strage di Capaci, augurandoci che non possano più succedere cose del genere, anche considerato che qualcuno paventa una escalation delle azioni terroristiche in Italia. Siamo in un momento di crisi molto particolare e dunque si acuiscono anche i conflitti sociali, quindi è evidente che questo pericolo può esistere. Tornando ai terremotati, credo che la protezione civile della Provincia di Trento sia stata una delle prime a giungere sul posto; ci sarà bisogno di una solidarietà tangibile e sicuramente saremo in grado, come in altre occasioni, di dare il nostro contributo tramite tutte le nostre organizzazioni. Procediamo con la trattazione dell ordine del giorno. Interrogazione presentata dal Consigliere Rensi Claudio (primo firmatario) e altri su applicazione legge provinciale 20 giugno 2008 nr. 7. La parola al Consigliere Rensi. CONS. RENSI CLAUDIO: Grazie, Presidente. La circolare numero 17 del 2010 del Consorzio dei Comuni trentini, che ha per oggetto l applicazione della legge provinciale del 20 giugno 2008, numero 7, recante Disciplina della cremazione e altre disposizioni in materia cimiteriale, precisa come in molti casi la stessa sia rimasta ad oggi inattuata per il mancato recepimento della norma legislativa nei singoli regolamenti comunali. Tutto ciò premesso e sottolineando che la legge provinciale in oggetto è immediatamente applicabile a prescindere dal recepimento nei regolamenti comunali si interroga il Sindaco o l Assessore competente per conoscere: a) se è allo studio della Giunta il regolamento di cui all oggetto e quando sarà portato all attenzione del Consiglio comunale; b) se sono state individuate delle aree per le eventuali dispersioni delle ceneri e se, a richiesta della famiglia, l urna possa essere conservata presso l abitazione privata o, qualora sussistessero le condizioni, le ceneri possano essere disperse nella proprietà. Vorrei fare una precisazione: noto che in Comuni di una certa importanza e di certe dimensioni, come ad esempio Trento, Borgo Valsugana, Mezzocorona e Cles, la cremazione sta avendo un notevole aumento di richieste, forse anche per una diversa posizione della Chiesa rispetto a questo rito. Vorrei chiedere, dal momento che in una Conferenza dei Capigruppo era emersa la possibilità di rivedere questo regolamento, se si poteva tener conto di questo. Nella zona di Trento, per chi volesse disperdere le ceneri sono stati individuati dei posti leggermente a sud della città, nella zona dell Adige, quindi chiedevo se nella revisione di questo regolamento fosse prevista quella che può essere definita come zona delle rimembranze anche qui a Pinè, o se fosse possibile avere sepoltura anche in proprietà privata, qualora sussistessero le condizioni, perché in altri Comuni basta trovarsi a cento o duecento metri dalla proprietà del vicino. PRESIDENTE: La parola all Assessore Avi. ASS. AVI GIULIANO: In merito al primo punto, il Regolamento cimiteriale ad oggi in vigore risale al 2003 ed è stato poi modificato, per esigenze puntuali, negli anni seguenti, con le diverse delibere consiliari. Nel frattempo sono intervenute altre leggi, tra le quali la numero 7 del 2008, le quali rendono necessaria una sostanziale revisione del documento. È stata quindi una precisa scelta della Giunta quella di non procedere in maniera puntuale, ma piuttosto di revisionare integralmente l intero Regolamento, in modo da integrare in esso le più recenti disposizioni provinciali e nazionali e altri concetti dettati da necessità di carattere pratico. Tutto questo anche al fine di fornire uno strumento completo e utilizzabile da parte dei nostri funzionari, che in molte circostanze si trovano in difficoltà dell attuazione del Regolamento in vigore. A tal fine sto realizzando una serie di incontri con il responsabile dell AMNU che dovrebbe portare all attenzione della Giunta una proposta di modifica che, una volta approvata, verrà posta all attenzione del Consiglio comunale per la discussione. Molti punti a carattere più tecnico e procedurale verranno analizzati dalla nostra Responsabile interna signora Maria Cristina Dallapiccola; si ritiene quindi che la proposta di modifica possa essere discussa in Consiglio entro la fine dell estate. In merito alla cremazione, rispetto ai Comuni limitrofi come Pergine e Civezzano, dove ormai la percentuale di cremazione è circa al 50 per cento, noi siamo fermi a un 2 per cento, questo perché il nostro cimitero è abbastanza grande, ma anche perché dobbiamo integrare il Regolamento comunale in modo da incentivare anche tale pratica. Come già detto nel testo dell interrogazione stessa, la legge 7/2008 è immediatamente applicabile, a prescindere dal recepimento nei regolamenti comunali, quindi ciò che viene previsto agli articoli 6 e 7 di detta legge può già essere fatto. Per questo motivo anche le modalità di dispersione e conservazione delle ceneri sono disciplinate e regolarmente in vigore. Nella legge si fa espresso riferimento al fatto che le ceneri possono essere gestite in due modi diversi: il primo riguarda la dispersione e l altro la conservazione in urna cineraria. La conservazione può avvenire all interno dell abitazione mentre la dispersione può avvenire all interno di cimiteri, dove sono 2

3 collocati degli appositi cinerari comuni; in luogo pubblico, a duecento metri da qualsiasi insediamento abitativo; in natura, nei laghi, nei torrenti, nei fiumi, nei tratti liberi da manufatti; in aree private, con l assenso del proprietario o, ove presente, del soggetto titolare del diritto di utilizzazione del bene. In riferimento all individuazione di un luogo pubblico da destinare a tale pratica, essendo la legge talmente ampia e totalmente permissiva in tal senso, non sembrerebbe necessario individuare delle aree ben precise, proprio perché la legge lascia molta discrezionalità a tutti di disperdere le ceneri dei propri cari in qualsiasi posto, purché si rispettino queste minime distanze dai centri o dai manufatti. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Rensi. CONS. RENSI CLAUDIO: Ringrazio l Assessore Avi perché in pratica riporta quello che io ho espresso nell interrogazione. Vorrei aggiungere qualcosa di più: non è che la legge sia permissiva, nel senso che trattandosi di ceneri la dispersione deve essere regolamentata e quindi se porterete in Consiglio questa tematica entro fine estate avremo modo che noi di dare il nostro contributo, approfondendo questo tipo di regolamentazione delicata. So che è allo studio del Consorzio dei Comuni un regolamento tipo e quindi avremo modo di confrontarci nuovamente su questa tematica. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Rensi. La parola all Assessore Avi. ASS. AVI GIULIANO: Appena avremo una bozza del Regolamento sarà mia cura inviarla ai Consiglieri così da poter discutere anche prima del Consiglio comunale. PRESIDENTE: Passiamo al secondo punto all ordine del giorno: interrogazione presentata in data dal Consigliere Rensi Claudio (primo firmatario) e altri su Lavori in riva al lago. La parola al Consigliere Rensi. CONS. RENSI CLAUDIO: I dati relativi all afflusso turistico sull altopiano di Pinè forniti dalla Azienda di Promozione Turistica possono indurre la nostra comunità ad un cauto ottimismo. Il lago rappresenta da sempre la maggior attrattiva sia per il periodo estivo sia per le passeggiate in periodo autunnale, invernale e primaverile. Tutto ciò premesso si interroga il Sindaco o l Assessore competente per conoscere: a) quando saranno ultimati i lavori in riva al lago; b) se, visti i lavori, si intende porre rimedio alla situazione della strada che collega il centro di Baselga con il lido, molto frequentata sia a piedi che in macchina e che presenta buche e infiltrazioni d acqua; c) se è proprio per le infiltrazioni d acqua, che in inverno ghiacciandosi producono un ulteriore pericolo per chi vi transita, è prevista una canalizzazione. Nel frattempo ho letto la risposta che mi è stata fornita, perché fra la data dell interrogazione e l inoltro effettivo è passata più di una settimana, nel frattempo la strada è stata asfaltata e quindi la mia interrogazione può essere ridotta ai punti a e c. Vorrei inoltre approfittare per dire che nella zona dove finiscono i giardini, dove è ubicata quella specie di gazebo, l acqua scende abbastanza copiosa e si pensava di proporre la possibilità di una canalizzazione, dunque chiedo se sia stato esaminato dall Ufficio tecnico o della Giunta questo specifico intervento. Sono transitato per la zona e mi ha colpito quel cartello posto sul gazebo: al fine di rispettare le più normali norme igieniche... onestamente questo risulta un po offensivo per chi va a spasso con il cane quindi proporrei, se fosse possibile, di rivederlo adattandolo un po ai tempi, perché risulta un po alpestre come invito. Grazie. PRESIDENTE: La parola al signor Sindaco. SINDACO: Buona sera tutti. In risposta all interrogazione datata 30 aprile 2012 presa in carico al protocollo in data 4 maggio 2012 n in merito alla vostra interrogazione avente ad oggetto lavori in riva al lago voglio precisare quanto segue: ricordo che per tali lavori il compito dell Amministrazione comunale era quello di far redigere i progetti esecutivi, e il tutto ad oggi è già stato fatto. L appalto e la direzione dei lavori sono e rimangono a carico del Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Provincia Autonoma di Trento. Tali lavori si dividono in Serraia 2 dal bar Imbarcadero alla fontana dei giardini della Serraia dove abbiamo precise rassicurazioni da parte dell ingegner Buffa che entro il 10 luglio sarà terminata tale zona, sarà realizzata la fontana con la relativa posa in opera dei cubetti. Nei mesi autunnali inizieranno i lavori di sistemazione della zona dal bar Imbarcadero fino al canale d uscita del lago della Serraia e tali lavori proseguiranno nel corso del Al riguardo, per questo primo tratto mancano delle piccole formalità e 3

4 poi nella convenzione stipulata dall Amministrazione comunale con la società Broseghini Angelo s.n.c. di Broseghini Franca l area sul retro del capitello verrà ceduta. Per quanto riguarda il rallentamento di questi lavori, voglio evidenziare alcuni fatti: il primo è, ahimè, la morte del precedente direttore dei lavori, Massimo Compagno, che nel corso dei mesi invernali ci ha lasciati ed era lui a seguire un po in tutto. All interno del Servizio della Provincia c'è stata la necessità di riorganizzare tutte le sue competenze attraverso l assegnazione di ulteriori incarichi e questo di certo ha fatto rallentare i lavori. Il secondo fatto è che è stata individuata, di preciso accordo con l ingegner Buffa, la volontà da parte del Comune e del Servizio di non far lavorare all interno di quel cantiere le squadre del Servizio ripristino che, ad oggi, sono state indirizzate ai lavori sulle sponde del lago delle Piazze per la realizzazione dell opera pattizia che era rimasta in sospeso in quella zona (realizzazione di parcheggio dalla parte del bar Spiaggia e sistemazione della spiaggia dalla parte dell albergo Due Laghi). Lunedì l ingegner Buffa mi ha comunicato che la ditta che ha vinto l appalto per l esecuzione di queste opere inizierà i lavori domani mattina e il motivo per cui è stata smontata la baracca del cantiere, è perché lo stesso è stato spostato al lago delle Piazze, perché lì le squadre del Servizio ripristino interverranno solamente per la sistemazione dell area verde, su quelle cose che effettivamente riescono a fare in modo eccelso. Per quanto riguarda la Serraia 3, dalla fontana dei giardini in Serraia alla Rondinella, i lavori saranno appaltati dalla Provincia Autonoma di Trento nei mesi estivi con inizio dei lavori nei mesi autunnali, per proseguire nell anno In questi giorni si stanno ultimando le acquisizioni come deliberato nell ultimo Consiglio comunale, nel quale è stato dato mandato all Amministrazione di acquisire le aree sulla curva, le quali presentano delle infiltrazioni d acqua. Dobbiamo dire che le infiltrazioni d acqua che si presentavano negli anni scorsi non sono state eliminate attraverso l asfaltatura ma tramite il collegamento dei pozzetti che erano sì realizzati ma non collegati con il tratto delle acque bianche. Ho controllato in questi giorni la funzionalità dei pozzetti dopo l asfaltatura e devo dire che non ho visto permanere acqua su quel tratto di strada in questione. Per quanto riguarda la zona lido e la sistemazione dell area, sapete che lo scorso anno l Amministrazione comunale ha preso in locazione le aree dopo il lido e quest anno, in considerazione del fatto che il Servizio ripristino individuava l inizio dei lavori per l anno 2013, è stata data la possibilità al Comune di appaltare la sistemazione di parte della sponda, solo parzialmente, per cui come da progetto sono stati tolti i tre alberi ed è stata sistemata la sponda al fine di creare quantomeno una possibilità di accesso al lago in quell area. Per quanto riguarda la spiaggia dopo il lido, sono ancora in corso le procedure espropriative delle aree necessarie per l esecuzione dell opera pattizia. Per quanto riguarda la strada di collegamento tra il centro di Baselga e il lido, già prima dell invio dell interrogazione l Amministrazione aveva fatto asfaltare, a mezzo contratto aperto con la società Tasin Tecnostarde s.r.l. le parti della strada che presentavano degrado e quindi eliminando le buche presenti sulla stessa. In base a quanto indicato al punto a), la strada in questione sarà oggetto nel 2012 e nel 2013 di ulteriori interventi di sistemazione a seguito dei lavori di sistemazione della sponda del lago nel tratto dai giardini alla Rondinella, cioè verrà allargato il passaggio pedonale pertanto con una risistemazione della sponda e una maggiore larghezza del tratto pedonale. In merito alle infiltrazioni d acqua, voglio evidenziare che l Amministrazione comunale è riuscita a trovare l accordo con i privati per il taglio degli alberi sul Doss di Miola nel tratto dal parcheggio della Credara alla Rondinella, tutto ciò al fine di permettere una maggiore esposizione solare della strada ed evitare, almeno parzialmente, il ristagno della neve durante il periodo invernale. Sul progetto Serraia 3, ad opera dell ingegnere Tomasi, sono stati fatti i rilievi per l acquisizione delle aree a monte della strada per circa 7000 metri quadrati come esposto nell ultimo Consiglio comunale. Nei lavori di spostamento della strada, come indicato nel progetto, sono previste anche le opere di canalizzazione delle acque che attualmente si riversano in parte sul manto stradale. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Valentini Sandro. CONS. VALENTINI SANDRO: Ringrazio il Sindaco della risposta ma non mi ritengo per niente soddisfatto, perché ha girato intorno al problema. Io credo che i lavori fin qui fatti siano un disastro: la scogliera è fatta in maniera indecente e infatti basta passeggiarci vicino per capire che la stessa sarebbe comunque da rifare. Mi fa piacere che ora siano stati appaltati i lavori in proseguo ad una ditta privata, però credo che la scogliera sia completamente da rifare, quindi La invito ad interessarsi in tal senso perché ripeto che è davvero indecente. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Valentini. Procediamo alla trattazione dell interrogazione presentata in data dal Consigliere Rensi Claudio (primo firmatario) e altri su Problemi alla rete idrica. La parola al Consigliere Rensi Claudio. 4

5 CONS. RENSI CLAUDIO: I problemi relativi alla scarsità d acqua, per cui per più di un mese si è dovuta razionare la fornitura della stessa alle abitazioni e agli operatori turistici, creando non poco disagio agli abitanti, ai ristoratori e agli ospiti del settore alberghiero, hanno messo in evidenza ciò che era stato più volte segnalato anche nelle scorse legislature - si veda la perizia dell ingegner Dolzani - e cioè che la rete idrica presenta segni notevoli di usura con perdite importanti. Sappiamo che sono stati individuati e riparati i danni relativi all acquedotto che porta l acqua a Montagnaga e anche altri interventi di ripristino sono stati eseguiti, ma vorremmo conoscere ad oggi la situazione dei lavori e più precisamente: a) se i lavori di ripristino in località Fovi prevedano la sostituzione totale della tubatura o solo parziale, viste le notevoli perdite nella zona alta della frazione; b) se corrisponda al vero che le vasche di raccolta presentano notevoli sotto-infiltrazioni e se nel caso siano state riparate; c) se, come comunicato al Consiglio la volta scorsa, si siano individuate altre fonti di approvvigionamento per future utilizzazioni. Sottolineo che in località Fovi c era un problema nella parte alta anche per quanto riguarda le abitazioni di alcuni residenti che non avevano il collegamento con le acque bianche, quindi i censiti si sono rivolti all Ufficio tecnico chiedendo delle precisazioni ed è stato detto loro di rivolgersi ad un certo Ceschini della ditta Menapace per trovare un accordo circa questo collegamento. Per porre meglio in evidenza il problema chiedo se il Comune intenda procedere in automatico alla realizzazione di questo collegamento, oppure se i cittadini debbano presentare formale richiesta. Grazie. PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: A riscontro dell interrogazione in oggetto datata 24 aprile 2012 pervenuta al protocollo generale il 4 maggio 2012, numero 603, si è a disporre quanto segue, non senza precisare in premessa che i disagi arrecati alla popolazione per il servizio di erogazione di acqua potabile nella trascorsa stagione invernale sono derivati quasi esclusivamente da perdite accertate sugli allacciamenti privati. Si sono annoverate due sole perdite sui collettori comunali e più precisamente in corso Roma e in località Cané - Fioré. In merito a quanto da voi richiesto sono a precisare: il ripristino in località Fovi è già previsto e ottemperato attraverso la predisposizione della prima variante al progetto esecutivo relativo ai lavori dell acquedotto potabile di Baselga di Pinè, completamento rete interna di Miola, redatta dell ingegner Giulio Dolzani volta a rinnovare la condotta risalente al 1920 all interno dell abitato di Fovi, e che designa la sostituzione del tratto ove si sono verificate e accentuate nel tempo le maggiori rotture. La tratta in sostituzione si sviluppa poco a valle dell abitato di Fovi fino al Rio sulle Giare. Riassumendo, in questa località vengono fatti i seguenti interventi: sostituzione del completo tratto dell acquedotto; sostituzione di parte della conduttura delle fognature nere; prolungamento della condotta delle acque bianche da via [incomprensibile] fino al ponte del Rio sulle Giare; posa in opera di tutta la condotta delle fibre ottiche. Per quanto riguarda le vasche di raccolta, le maestranze del cantiere comunale e gli Uffici comunali assicurano che le vasche di accumulo non hanno fessurazioni visibili e non sono presenti anomale venute d acqua che possano presagire perdite dai serbatoi. D altro canto, durante l interruzione dell erogazione dell acqua notturna protrattasi per tre settimane, i serbatoi si sono riempiti regolarmente e ciò fa propendere a ritenere che i manufatti siano a tutt oggi impermeabili. Attualmente è stata appaltata l opera pubblica denominata [incomprensibile] alla società Impianti Cassetta s.r.l. al fine di costruire l opera di presa e il nuovo serbatoio di accumulo. Per quanto riguarda punti di approvvigionamento, il percorso di ricerca e potenziamento tipico dell acquedotto prevede le seguenti fasi: fase 1, eseguire alcune analisi chimiche sui piezometri esistenti ai Paludi di Sternigo e presso il lido; fase 2, anche sulla base dei risultati preliminari proseguirà una campagna di indagine geofisiche; fase 3, sulla base dei risultati e di altre considerazioni tecniche si potrà definire dove proseguire le ricerche tramite perforazioni geo-gnostiche. La prima fase è già in funzione, dopo questa l Amministrazione conoscerà con sicurezza quali sono le aree dove è conveniente scavare pozzi a scopo potabile: questa è la serie e razionale sequenza per la ricerca di eventuali nuove risorse. Oltre a quanto sopra esposto si espongono brevemente le azioni intraprese dall Amministrazione negli ultimi due anni al fine di garantire la regolare manutenzione del patrimonio del servizio pubblico: impermeabilizzazione delle vasche d accumulo principale poste presso l abitato di Rizzolaga; nuova realizzazione ramale acquedottistico a Montagnaga; sostituzione dell impianto acquedottistico in occasione della pavimentazione del tratto opposto presso Baselga Vecchia; rifacimento della condotta opposta tra il serbatoio e la rete di Faida. Incontri promossi dall Amministrazione comunale per la verifica della rete: si tratta di procedere con l aggiornamento e la definizione di un apposito studio idrogeologico al fine di avere un valido strumento per verificare, sia a breve che a lungo termine, gli interventi nel settore 5

6 dell approvvigionamento idrico. È necessario procedere all esatta quantificazione delle risorse utilizzate, al censimento delle sorgenti, alla determinazione dell esatta circolazione dell acqua, alla valutazione sui regimi di portata e alla previsione degli stessi in rapporto alle condizioni climatiche e alle reali necessità della popolazione. Relativamente al fatto che viene prolungato il tratto delle acque bianche, sarà compito dell Amministrazione comunale comunicare ai cittadini che vi è l obbligo di allacciarsi a tale conduttura. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Valentini. CONS. VALENTINI SANDRO: Ringrazio il Sindaco della risposta. Sono contento che sia stato appaltato l acquedotto della zona Cané - Fioré perché è una storia molto lunga. Vedo però nella sua risposta che non accenna minimamente all acquedotto generale che viene da Brusago: credo che una riflessione seria sull acquedotto generale l Amministrazione avrebbe dovuto farla, perché è vero che si possono trovare altri pozzi, ma questi dovrebbero servire come subentro, quando vi siano delle condizioni climatiche esterne che riducono la portata dei torrenti e via di seguito. Si tratta quindi di una conseguenza estrema, come ad esempio fanno nei Comuni di Trento e Pergine, dove usano i pozzi quando le vasche cominciano a calare troppo e le portate dei torrenti sono basse. Non vorrei citare nuovamente il discorso fatto in Conferenza dei Capigruppo, però i soldi destinati alla nuova biblioteca sarebbe stato importante investirli sull acquedotto, perché assieme a Bedollo, che anche è soggetto a problemi di ricezione d acqua, si sarebbero potute realizzare le opere relative ad una nuova rete e a nuove vasche, garantendo alla comunità la possibilità di non chiudere l acqua durante i mesi invernali. Questo sarebbe stato un intervento serio, perché credo che una comunità abbia più bisogno di acqua che non di una nuova biblioteca, senza voler togliere nulla all importanza della lettura, ma credo che l acqua sia davvero più importante. Non vorrei che prossimamente la Comunità di Valle entrasse nel merito del discorso acqua perché, a quanto sembra, pare che tra le competenze che verranno date alle Comunità di Valle ci sia anche quella inerente alle risorse idriche, quindi probabilmente sarà Pergine a gestire la nostra acqua, nonostante la raccolta di firme che abbiamo fatto. Qualche pensiero credo vada fatto su questo discorso perché è importante. Su Faida, ad esempio, è stata realizzata una nuova tubatura, come riportato dal Sindaco, solo che abbiamo l approvvigionamento basato su due tubazioni, ovvero su quella vecchia e su quella nuova: credo che in una giornata una ditta seria avrebbe potuto sezionare la vecchia tubatura per risolvere definitivamente il problema; ciò non è successo, è passato un anno e mezzo e questo intervento è ancora da fare. Un pensiero non potevo non farlo su questo modo di gestire le opere pubbliche e quindi forse è il caso che qualcuno cominci a pensare a ciò che deve fare. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Valentini. La parola al Vice Sindaco. ASS. GOTTARDI WALTER: In merito a quest ultimo aspetto che il Consigliere Valentini ha segnalato, anche se non è di mia competenza mi sono informato su questo, perché effettivamente è stato sostituito il tubo proprio perché presentava delle perdite, solo che in questo momento sono in funzione entrambe le tubature. Ho voluto verificare il perché di questo e va detto che per fare questo stacco, si dovrebbe operare sulle vasche tramite delle saracinesche ma questo andrebbe essere fatto in contemporanea all eventuale impermeabilizzazione delle vasche, per cui non è proprio vero che si tratta di un lavoretto da un paio d ore. Ad ogni modo abbiamo previsto a bilancio un importo sufficiente sia per realizzare l impermeabilizzazione delle vasche sia per questa operazione, quindi nel corso dell anno si riuscirà ad intervenire in tal senso. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Valentini. CONS. VALENTINI SANDRO: Ringrazio l Assessore Gottardi per avermi dato questa delucidazione. Vorrei aggiungere un altra nota: visto che ci sono delle concessioni d acqua sulle nostre montagne, senza che il Comune sappia niente, pregherei gli Uffici competenti e gli Amministratori di verificare come sia possibile che tramite queste concessioni venga portata acqua fuori dal nostro Comune. Questo discorso l ho già fatto presente al Sindaco e all Assessore competente, perché altrimenti l acqua finirà a Pergine, senza che nessuno possa fare nulla. Grazie. PRESIDENTE: La parola all Assessore Grisenti. ASS. GRISENTI BRUNO: Intervengo solo per rassicurare il Consigliere Valentini su questa situazione: l acquedotto principale non credo sia stato lasciato alla mercé di nessuno, tant è che a bilancio è già destinata una cifra per la prima tranche dei lavori per la sistemazione della conduttura e della centralina 6

7 idroelettrica. Questo per dire che non siamo degli sprovveduti che non sanno come intervenire, anche perché va tenuto presente che quest inverno, verificando le portate in entrata non c è stata una grande oscillazione, se non per un breve periodo, quindi le perdite si sono concretizzate a valle della vasca principale e non a monte della stessa. Dico questo perché il problema sul primo tratto è importante e quindi da non sottovalutare, proprio perché fa riferimento alla conduttura principale, ma in realtà i maggiori problemi si concentrano sulla distribuzione a valle, ecco perché si sono resi necessari quegli interventi di cui parlato la volta scorsa. PRESIDENTE: Grazie, Assessore Grisenti. La parola al Consigliere Valentini. CONS. VALENTINI SANDRO: L Amministrazione comunale è tenuta a garantire la concessione di acqua ma deve tutelarsi perché fa parte integrante di un Piano di acquisizione delle acque. Com è possibile che venga data una concessione a monte dell opera di presa dell acquedotto comunale? Io ho mandato una lettera di protesta come Consorzio di miglioramento fondiario mentre il Comune attualmente risulta assente : stiamo forse scherzando? Anche si trattasse di pochi litri al secondo non si possono fare cose del genere. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Valentini. La parola all Assessore Grisenti. ASS. GRISENTI BRUNO: Stiamo parlando di 0,5 litri al secondo temporanei, che sono stati valutati dall Ufficio preposto, dunque non dall Amministrazione comunale. È vero che bisogna porre attenzione a queste concessioni, però va detto che la Provincia è molto attenta ai flussi minimi e quant altro, quindi non ne creiamo falsi allarmismi. Prendo in seria considerazione la necessità di approfondire questa situazione, ma non credo che gli Uffici provinciali siano degli sprovveduti dal momento che gestiscono migliaia di concessioni idrauliche in tutto il Trentino. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Valentini. CONS. VALENTINI SANDRO: Innanzitutto io non ho dato dello sprovveduto a nessuno, né a voi né agli Uffici provinciali. In secondo luogo è forse giunta una lettera al Comune di Baselga di Pinè nella quale gli Uffici provinciali comunicano l intenzione di dare una concessione idrica sopra le nostre opere di presa? Ciò non è avvenuto, eppure credo che una Provincia Autonoma, dove ci sono i Consorzi, i Comuni e dunque enti che operano sul territorio, abbia il dovere di comunicare a questi ultimi che cosa sta facendo in una determinata area. Assessore, vorrà dire che mi recherò dal Presidente a far presente questa situazione, perché è vergognoso che il Comune non sappia nulla di questa concessione. Le acque del Sas Bianc sono dell acquedotto generale di Faida dal 1920 quindi non si danno concessioni a monte! ASS. GRISENTI BRUNO: Vorrei ribadire solamente che essendo questa una competenza provinciale non spetta all Ufficio tecnico del nostro Comune rilasciare o meno una concessione idrica, tra l altro ribadisco che stiamo parlando di 0,5 litri al secondo, quindi davvero un entità minimale, inoltre è una concessione temporanea che solitamente viene rilasciata solo dietro presentazione di dati certi d utilizzo. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Anesi Sergio. CONS. ANESI SERGIO: Affinché non si dicano cose non vere, ricordo che la scheda del bilancio 2012 del Comune di Baselga di Pinè dice che l intervento sull acquedotto prevede la realizzazione di una seconda centralina idroelettrica per euro, tant è che noi avevamo sollevato la nostra perplessità su questa opera, quindi dal momento che noi siamo attenti su certe cose, chiediamo da voi la stessa attenzione. PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: Per quanto riguarda l attenzione, bisognerebbe analizzare e verificare puntualmente la normativa del Fondo Unico Territoriale prima di dire che noi abbiamo preso un finanziamento per la biblioteca con il quale avremmo potuto fare altre cose. Per quanto riguarda la realizzazione della nuova centralina, è prevista anche la sostituzione di un tratto, nel nuovo progetto presentato dall ingegnere Dolzani, che ridimensiona in maniera drastica quanto progettato precedentemente, perché si ritiene non vi sia la necessità di sostituire 10 chilometri di tubatura che ha solo quarant anni di vita. Per questi motivi, nella scheda di bilancio la cifra di euro fa riferimento alla nuova realizzazione della centralina ma anche alla sostituzione di parte della tubatura. 7

8 PRESIDENTE: Abbiamo esaurito le interrogazioni, dunque procediamo all ultimo punto all ordine del giorno: richiesta di convocazione del Consiglio Comunale presentata in data dal Consigliere Anesi Sergio (primo firmatario) e altri su Il futuro dell altopiano di Pinè. Prima di entrare nel merito di questa proposta, il Sindaco ha chiesto di poter fare una breve comunicazione. SINDACO: Prima di lasciare la parola ai proponenti vorrei rimarcare che la richiesta di convocazione del Consiglio comunale pervenuta da parte dei Consiglieri di minoranza della lista civica Vivere Pinè e della lista Unione per Baselga di Pinè per la discussione sul futuro dell altopiano di Pinè è un iniziativa lodevole in quanto è importante fare delle analisi condivise e creare delle possibili strategie per permettere anche al nostro Comune di affrontare la crisi globale in atto. È un argomento che teniamo nella massima considerazione in ogni progettualità all interno dell Esecutivo, però è anche interessante confrontarci con gli altri Consiglieri in quanto persone che condividono i nostri fini che sono: l interesse pubblico e il benessere della nostra comunità. Dobbiamo tener conto che il nostro territorio non è avulso dal contesto generale che vede in atto una crisi globale dei mercati della finanza internazionale, aggravata in Italia dall enorme peso del debito pubblico sovrano e dalla improrogabilità delle riforme del sistema pensionistico, del mercato del lavoro, dei costi della politica e dell apparato burocratico, tanto per citare i temi più impellenti. Dobbiamo confrontarci con il continuo calo di risorse dovuto alla crisi e con la necessità di far quadrare il bilancio comunale, seguendo una linea di sobrietà e pragmaticità, creando soluzioni inedite per riuscire a mantenere un buon livello di servizi con sempre minori risorse. D altra parte non è auspicabile ricorrere in modo indiscriminato alla leva fiscale per aumentare gli introiti in quanto sulle famiglie pesa già un alta tassazione nazionale - la seconda in Europa dopo la Svezia - che secondo le ultime statistiche sta raggiungendo il 48,8 per cento del reddito; il tutto peggiorato dalla nuova IMU e collegato ad una stretta sui salari, all aumento dell inflazione e ad un rallentamento dei consumi. Tutti questi indicatori segnalano una fase di recessione dal nostro Paese. Ecco quindi che le linee di intervento dell Amministrazione comunale dovranno obbligatoriamente tenere conto del quadro nazionale e internazionale e dovranno adeguarsi alle strategie già avviate dagli altri Ordini istituzionali, non avendo potestà legislativa. Sarebbe inimmaginabile pretendere di elaborare strategie risolutive o ricette anticrisi ad hoc sia perché il nostro Comune è immerso in un tessuto economico e sociale più ampio al quale non può estraniarsi sia perché le ricette magiche non sono in mano a nessuno, nemmeno ai più esperti economisti di fama internazionale, figuriamoci a noi Consiglieri del Comune di Baselga di Pinè. Nonostante ciò è sempre interessante il confronto e la discussione per quanto può essere nelle nostre possibilità di Amministratori sull immagine futura della nostra comunità. Da parte mia penso sia importante uno sguardo che prenda in considerazione anche gli aspetti sociali, informativi, culturali ed economici cercando di coniugarli con lo sviluppo economico. Grazie. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Anesi Sergio. CONS. ANESI SERGIO: Grazie, Presidente. Apprezzo lo sforzo del Sindaco d'individuare una preliminare attenzione al problema, quindi va detto che è già stato raggiunto il primo obiettivo, ovvero cominciare a pensare assieme a cosa possiamo fare per migliorare una situazione che è difficile. Come avviene anche nelle nostre famiglie, credo sia nostro dovere far convergere su uno stesso obiettivo tutte le forze politiche, economiche, sociali e culturali per lavorare nella stessa direzione. Vorrei fare innanzi tutto una premessa per poi giungere ad alcune considerazioni. Credo si debba partire dalla cronistoria del perché di questa richiesta di convocazione del Consiglio comunale, presentata il 23 gennaio Due erano le motivazioni principali: la prima era legata al bilancio di previsione che allora era in fase di gestazione e per questo la richiesta era di convocare il Consiglio prima della fine di febbraio; la seconda guardava un pochino più in là perché mirava ad attuare un confronto in Aula, a due anni alle elezioni e quindi dall insegnamento della nuova Giunta. Ci pareva importante soprattutto un momento di analisi su ciò che era proposto nella programmazione per il bilancio di previsione e quanto è stato fatto o non fatto ad oggi, ed anche su quanto viene proposto per il futuro. Riteniamo, come Gruppo, di dare degli stimoli e delle prospettive ad un azione di governo che, soprattutto guardando al futuro, ci pare in difficoltà su alcune cose. Io non voglio dare nessun giudizio a priori - dico questo molto chiaramente - ma voglio fare una serie di riflessioni e porre un richiamo ad un esame approfondito delle aspettative, delle promesse e delle azioni attuate, ma soprattutto una verifica congiunta di dove si vuole portare l altopiano di Pinè. In conclusione del mio intervento farò anche una proposta puntuale al Sindaco. Do lettura della richiesta di convocazione del Consiglio comunale per i Consiglieri che non l hanno letta e per il pubblico. 8

9 Partendo dalle analisi effettuate in passato, a corollario delle iniziative del Patto territoriale del Piano regolatore generale e guardando in prospettiva all attuale programma di consiliatura e ai Piani di comunità, pare strategico, in un momento difficile quale quello attuale, approfondire i temi legati all economia quali lo sviluppo sul futuro dei diversi settori economici, la prospettiva di lavoro per i giovani, la qualità della vita dei residenti, la situazione economica individuale e collettiva prodotta dall attuale crisi, le prospettive dei servizi, le possibilità di intervento dell ente pubblico. Si ritengono necessari un approfondimento e una verifica di quanto messo in campo da Comune, comunità, cooperazione e soggetti privati per affrontare le difficoltà del momento, evidenziando fin da ora la necessità di prevedere una cabina di regia che sappia indirizzare le iniziative e valorizzare ogni possibile sforzo in questa direzione. Non individuando ad oggi una soggetto che coordini tale impegno e che sappia fare rete, si propone di approfondire in Consiglio comunale questi temi, per arrivare a definire, attraverso un documento condiviso, obiettivi e strategie future del Comune, e anche inviti agli altri soggetti per concorrere al superamento delle attuali difficoltà (ovviamente nei limiti di un Amministrazione comunale perché non possiamo sostituirci né allo Stato né alla Provincia e neppure ai privati, ma dobbiamo essere noi a fare rete su questo territorio). Si intende quindi proporre un approfondimento al quale possa corrispondere anche un impegno dell Amministrazione comunale teso a valorizzare le risorse attuali e in prospettiva dell altopiano, nonché sollecitare interventi e azioni dei diversi soggetti, pubblici e privati, per costruire, anche nel momento difficile che stiamo attraversando, il futuro di questo altopiano. Si chiedeva pertanto di dedicare un Consiglio specifico a questo argomento mettendo agli atti, quali documenti di analisi e di partenza, le relazioni del Patto territoriale, le analisi del PRG e i progetti di consiliatura depositati dal Sindaco ed ai candidati Sindaci, nonché documenti prodotti sull argomento dalla Comunità di Valle. Il primo obiettivo era quello di intervenire sul bilancio, ma purtroppo la convocazione non è avvenuta entro febbraio e dunque possiamo ragionare su questo importante argomento pensando al bilancio in prospettiva, per l anno Devo dire che sono deluso per questo atteggiamento perché avevo mandato una al Presidente del Consiglio e al Sindaco dove avevo anche evidenziato che la mia partecipazione al precedente Consiglio era stata di silenzio, come presa di posizione dovuta alla scarsa attenzione riservata alla richiesta in oggetto. La richiesta aveva un senso perché era stata presentata prima della formazione del bilancio per garantire un contributo né fazioso né di parte ma solo sulla costituzione del bilancio e soprattutto sugli indirizzi da individuare per una comunità che davvero pare in difficoltà nei settori dell economia e della programmazione, e che avverte, giorno dopo giorno, il peso della crisi. Ho detto al Sindaco e al Presidente del Consiglio che ero molto preoccupato e lo dico perché quello che viene portato avanti a medio termine da parte dell Amministrazione comunale non mi pare il modo più idoneo di porsi di fronte alle difficoltà che le persone vivono a Baselga di Pinè perché non hanno sicurezze nel futuro, soprattutto per i giovani. Allora la mia domanda è la seguente: dove stiamo andando nei diversi settori dell economia e quali prospettive cerchiamo di costruire per far fronte a particolare momento che stiamo vivendo? Quali iniziative potremmo adottare per fronteggiare una crisi che attualmente ci soverchia? Quali sinergie con i diversi settori si possono ricercare? Il Consiglio non è stato convocato nei termini giusti e allora ho voluto esternare questa mia considerazione perché mi sembrava che non fosse colto appieno la valenza di questa proposta, ovvero di un pubblico confronto in termini di sviluppo. Devo dire che abbiamo avuto questo incontro in cui ho espresso al Sindaco e al Presidente queste mie perplessità e successivamente è stato deciso di convocare questo Consiglio. A margine di questo voglio dire alcune cose, innanzitutto che ci sono vari modi di fare minoranza: opposizione fine a se stessa; presentazione di mozioni, interrogazioni e quant altro; dichiarazione di sfiducia nei confronti dell operato di chi amministra; silenzio-assenso o silenzio per far riflettere. In alcuni casi si giustificano tutte queste modalità e all inizio avevamo scelto, rompendo gli schemi consolidati in passato, una strada di attenzione all attività della Giunta: questo atteggiamento però, a due anni di distanza, mi pare di poter dire che non paga, non tanto nei confronti della minoranza bensì nei confronti della cittadinanza. Tra l altro c è dispiaciuto anche recentemente apprendere alcune cose dai giornali, dopo che erano state fatte, e questo sia nel bene che nel male di certo non aiuta. Ciò nondimeno, la nostra modalità iniziale di approccio non cambia, ma non è detto che duri in eterno. Nonostante il passato, proviamo a dare un contributo alla discussione con delle richieste e delle riflessioni concrete. Il paese, a nostro avviso, vive un momento difficile: un momento di torpore e di rassegnazione che, a nostro modo di vedere, dovrebbe trovare nuovi stimoli di nuovi obiettivi proposti dalla stessa Amministrazione per far sì che diventino dei goal da individuare e da condividere assieme alla popolazione, altrimenti il rischio è di trovarsi fuori da tante cose. Il rischio è di trovarsi fuori dal mercato delle attività economiche, soprattutto dal lavoro e purtroppo va detto che non sono molti che 9

10 hanno delle prospettive in tal senso nella nostra terra, infatti la maggior parte dei nostri cittadini è costretta a recarsi fuori dal nostro Comune per lavorare. Il rischio è di trovarsi fuori anche dal volontariato sportivo e culturale perché non riusciamo a stare vicini a sufficienza all associazionismo e dunque rischiamo di trovarci fuori dai servizi alle famiglie. Io non voglio prendere in esame quello che ha detto il signor Sindaco nella seduta del 9 luglio 2010 però ci sono alcuni passaggi che vorrei lasciare all attenzione dei Consiglieri: prendete in mano quella proposta fatta dal Sindaco e verificate se alcuni punti che sono stati detti, anche semplici e che potevano essere di maggiore coinvolgimento, sono stati fatti. Io ritengo che non si sia raggiunto questo obiettivo e a mio modo di vedere è necessario adottare una politica e una tempistica diversa per dare occasioni di sviluppo al paese. Vi avevamo chiesto, in verità già un anno fa, la presa in carico da parte del Sindaco e della Giunta di un modo di amministrare diverso, per coinvolgere un po di più il Consiglio, gli enti, le categorie e la popolazione tutta. Vorrei ricordare alcune cose su cui la Giunta ritengo sia in ritardo e sulle quali volevamo presentare delle interrogazioni, ma riteniamo non sia questo il modo giusto per progredire, quindi le ribadirò così che il Sindaco ne prenda nota e perché chiediamo un salto di qualità nella politica di intervento nel paese. In definitiva noi chiediamo più rete, più confronto, più coinvolgimento più qualità nelle risposte alle domande che avevamo posto come impegno lo scorso anno sul Patto territoriale e che in questa sede ribadiamo, lasciando alla maggioranza una proposta concreta e una tempistica per questa prospettiva. In conclusione ci pare di poter suggerire le priorità: i giovani e l economia, altrimenti ci accartocceremo su noi stessi. Ci sono obiettivi ordinari, che sono compresi nel bilancio, e ci sono obiettivi straordinari, che devono essere dettati da una programmazione che guardi un po più in là dell anno di gestione del bilancio. È per questo che, a distanza di due anni dalle elezioni, proponiamo al Sindaco un Piano di intervento che guardi da qui al 2015, rimodellato in base alla nuova situazione venutasi a creare, e qui mi viene da rilanciare quello che avevo proposto in passato, e cioè il Patto di paese o il Patto di comunità dell altopiano perché a nostro modo di vedere serve una cabina di regia che non può essere messa in piedi che dal Sindaco, allargata a tutte le componenti dei diversi ambiti che possono essere interessati ad un rilancio dell altopiano, quindi enti, associazioni, eccetera, com era il Tavolo di concertazione del Patto territoriale. Crediamo che questo debba essere posto come obiettivo non soltanto da parte del nostro Comune ma anche di quello di Bedollo e dei rappresentanti delle forze economiche, sociali, culturali e sportive: in definitiva occorre sedersi attorno a un tavolo, nuovamente tutti assieme, sapendo di avere il grande peso - che prima citava il Sindaco nella sua introduzione - di un Paese che è fermo e in una difficoltà, che si ripercuote soprattutto sull occupazione e probabilmente in futuro si ripercuoterà sulle famiglie. Io credo che con una discussione pacata e serena all interno di un Tavolo che faccia delle proposte e che veda tutti partecipi, si possa dare un contributo. Certo è che non possiamo invertire la storia, come non possiamo stravolgere gli aspetti negativi di una crisi economica che è molto più grande di quella che ci aspettavamo, ma sicuramente riusciremo a far sì che questo Paese si capisca un po di più e capisca un po di più le scelte che le Amministrazioni prendono. Vorrei anche chiedere su alcuni argomenti delle risposte puntuali: come giustamente diceva il Presidente all inizio della seduta, si deve guardare anche indietro, alle difficoltà che noi abbiamo vissuto, per capire le difficoltà che stiamo vivendo in questo momento, anche per capire quali possano essere le strade da intraprendere. Ci pare che su alcuni temi, anche di carattere ordinario, l Amministrazione abbia bisogno di un nuovo stimolo: abbiamo un ingresso al paese che lascia a desiderare e credo di non essere l unico a dirlo e una fontana senz acqua. Ricordo anche alcuni interventi programmati, che dovrebbero essere già conclusi, e pensando all isola ecologica e quindi parlando di ambiente mi diventa difficile pensare alla grande educazione civica che abbiamo fatto in passato, grazie alla quale siamo riusciti a portare la differenziata dal 11 per cento al 78 per cento in 11 anni, quando oggi si reca in discarica e versano tutto in un bidone, tranne il vetro: questa è una scelta, a mio modo di vedere, estremamente sbagliata da parte di AMNU e di chi la dirige, ma di questa società noi siamo soci e quindi dovremmo dire qualcosa. Ribadisco che dopo essere riusciti a coinvolgere la gente nella raccolta differenziata, ora vedere che l isola ecologica tutto viene trattato alla stessa maniera e sentirsi dire poi che la differenziata la fanno a Lavis, onestamente fa davvero male. Se la scelta è dettata dal fatto che abbiamo bisogno di non differenziare per altri motivi, si abbia il coraggio di dirlo. So che in molte città soprattutto del nord Europa hanno una termovalorizzatore, ad esempio a Vienna, e va detto che questo non crea dei problemi, ma almeno si abbia il coraggio di dirlo, se è questa la strada che dobbiamo seguire, ovvero recuperare volume affinché rimanga in piedi questa proposta. È impensabile prendere in giro la gente, educarla a fare la differenziata e poi buttare tutto in un unico bidone, perché tanto è lo stesso. Che si farà della terra di Campolongo sull area di Tresilla? Questo mi porta ribadire che in questo momento l ambiente sta davvero soffrendo. Va detto, però, che anche altre sono le cose che stanno soffrendo, ovvero gli enti e le istituzioni: mi pare che i rapporti con le ASUC siano ancora più difficili e mi 10

11 auguro davvero di essere smentito su questo punto ma mi pare ci sia anche una difficoltà nei confronti dell'azienda di Promozione Turistica. Per quanto riguarda la comunità Alta Valsugana e Bersntol: potete dirmi, cortesemente, al di là della distribuzione delle risorse del FUT, dove la si può scorgere sul nostro territorio? Devo dire che io ho qualche difficoltà in tal senso, allora avevamo chiesto di invitare il Presidente della Comunità per un illustrazione all interno di questo Consiglio delle prospettive di questo ente, anche perché io sono uno di quelli che credono in una forma di aggregazione come quella delle Comunità di Valle, in passato ho messo l anima per la creazione di elementi che possano tenere insieme diversi Comuni, però sinceramente ad oggi mi diventa difficile guardare in quest ottica. È evidente che gli enti pubblici si trovano in difficoltà, per non parlare poi delle opere pubbliche: riguardo all Acquafan c è stata un iniziale negazione di presunte difficoltà con la ditta, però poi abbiamo scoperto che effettivamente delle difficoltà c erano, questo dalla lettura dei giornali dal momento che in Consiglio comunale non se n è parlato. Circa il discorso dell acquedotto, bene ha detto il Consigliere Valentini in riferimento all interrogazione precedente, però devo dire che se noi accorciamo la tubatura da Brusago fino a Rizzolaga facendo sì che funzioni la seconda centralina senza accompagnare il tubo con una dimensione più ampia, la manovra garantirà sufficiente forza per arrivare a Rizzolaga? Il dislivello tra 1150 metri di Brusago e i 1100 di Rizzolaga non è sufficiente e guardate che queste cose ce le ha dette l ingegner Dolzani, a meno che non abbia cambiato idea recentemente. Circa la palestra comunale, va detto che alcuni aspetti del progetto non ci convincevano, ma lo abbiamo fatto perché credevamo che il Sindaco sarebbe riuscito ad ottenere un finanziamento su questa importante opera, però ci accorgiamo che in quella sede non è possibile fare la ginnastica da parte dei ragazzini delle scuole, allora forse sarebbe stato meglio, come proponeva qualcuno, riparare quei tre travi cercando una soluzione temporanea per poi addivenire al rifacimento dell intera palestra. Ci sono dei fatti che credo possano aiutare ulteriormente il dibattito e sono relativi a settori importanti dell economia quali, ad esempio, il Piano cave: che cosa possiamo fare per far sì che questo comparto, che attualmente si trova in una situazione estremamente difficile, riesca ad uscirne, naturalmente per quanto di competenza dell Amministrazione comunale? Per quanto riguarda il PGZ, questo potrebbe essere un elemento di programmazione in grado di rilanciare almeno temporaneamente l economia all interno del paese, con una nuova prospettiva. Certo è che non sono momenti da fare investimenti neanche da parte del privato, però se riusciremo a dare delle opportunità, forse si risveglierà qualcosa. Circa il Piano della comunità, di questo che ne è stato? È su questo che vorrei vedere la Comunità di Valle attiva per capire quello che può dare ad una comunità come la nostra. Non parliamo poi di altre piccole cose come ad esempio il Piano parcheggi che in questo momento è estremamente sentito dalla nostra cittadinanza perché la chiusura di via Cesare Battisti influisce in maniera notevole su quello che poteva essere il Piano parcheggi. Lasciatemi concludere con un ultima osservazione: ci attendevamo da questa Giunta anche una diversa attenzione ai costi della politica, con una presa in carico delle attese della popolazione che si chiede se quanto stabilito per norma sia ancora attuale e se lo sia anche per una presenza a tempo parziale della Giunta. Quest ultima, a parer mio, avrebbe potuto fare una proposta anche sul suo emolumento: varrà poco, ma vedrete che di fronte a una crisi come quella attuale anche l Amministrazione pubblica si dovrà porre questo tipo di problema, quindi questo poteva essere un segnale proveniente da chi fa un lavoro per la comunità. Invito il Presidente a fare un ragionamento in tal senso perché è vero che si può sempre predicare il contenimento di tutte le spese, però credo possa essere capito di più se anche gli organi della Pubblica Amministrazione daranno un segnale in tal senso, il che darebbe anche una maggiore dignità al lavoro dell Amministrazione. Termino esponendo la proposta alla quale ho fatto cenno all inizio di questo mio intervento, sintetizzando quello che abbiamo detto finora, ma senza voler trovare soluzione ai problemi ai quali ho fatto cenno, credo ci sia un passaggio che potrebbe aiutare ad essere tutti più consapevoli di quello che si vuole fare dell altopiano di Pinè. Proporremmo una mozione che è simile a quella presentata l anno scorso e che non è stata discussa all interno del Consiglio perché non c era la pressione di doverlo fare. Premesso tutto ciò che si è evidenziato nel Consiglio comunale del 23 maggio 2012, considerata la particolare criticità del momento a livello nazionale e le difficoltà registrate anche a livello locale sia dalle famiglie sia dalle imprese, dagli enti e dalle associazioni, dal privato e dal Pubblico, difficoltà nell'individuare un percorso che possa aiutare la crescita economica e sociale dell altopiano, al fine di costruire una nuova strategia di coinvolgimento per i diversi componenti e, richiamata la positiva esperienza del Patto territoriale, il Consiglio comunale impegna il Sindaco: a) a convocare con urgenza e in collaborazione con il Comune di Bedollo un nuovo Tavolo di concertazione (vorrei chiamarlo Stati generali dell economia, della cultura del sociale ) dove siano rappresentate, sulla scorta di quanto previsto dal Tavolo del Patto territoriale concluso, 11

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