Processi urbani e dinamiche di comunità
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- Dario Michelangelo Pieri
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1 Anno accademico Dipartimento di Scienze umane e sociali Processi urbani e dinamiche di comunità Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio L. Pagani Bergamo, 22 febbraio 2017
2 Varietà della geografia: limiti e forza della disciplina La geografia scienza dell umanizzazione della Terra (slides) Il processo di territorializzazione (slides) La varietà della geografia (slides) Attualità della Geografia urbana (slides) Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città Dalla campagna alla città: l urbanizzazione del mondo Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana Funzioni e crescita delle città Popolazioni urbane Ambiente e paesaggio Sistemi territoriali urbani e reti di città Politiche urbane 1 Attività sperimentale La territorializzazione dell area di Palazzo Baroni, dal luogo di Formazione alla formazione del luogo;
3 Per martedì 28 febbraio predisponi il materiale relativo alla prima attività sperimentale. Consegna i tre elaborati relativi alla prima attività sperimentale in una busta trasparente Indicando in un foglio bianco il tuo nome, il titolo dell attività e al piede del foglio il corso di studi, l anno accademico il docente e l Università di appartenenza
4 Varietà della geografia: limiti e forza della disciplina La geografia scienza dell umanizzazione della Terra (slides) Il processo di territorializzazione (slides) La varietà della geografia (slides) Attualità della Geografia urbana (slides) Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città Dalla campagna alla città: l urbanizzazione del mondo Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana Funzioni e crescita delle città Popolazioni urbane Ambiente e paesaggio Sistemi territoriali urbani e reti di città Politiche urbane 1 Attività sperimentale La territorializzazione dell area di Palazzo Baroni, dal luogo di Formazione alla formazione del luogo;
5 Attualità della Geografia urbana 1) Centralità economica, culturale e territoriale della città 2) I contesti urbani costituiscono l ambiente di vita più comune dell uomo del XXI secolo 3) Comparsa di nuove tipologie urbane: noi cittadini della megalopoli padana? 4) Necessità di nuove forme di pianificazioni delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.)
6 Riferimenti internazionali per la realizzazione di spazi urbani di maggior qualità ambientale Nuove linee d azione: Contenimento della dispersione insediativa Riqualificazione delle periferie e rivalorizzazione delle identità locali Rimozione e mitigazione delle barriere e delle discontinuità che intaccano la connettività degli ecosistemi, l integrità e la fruibilità dei paesaggi determinando l insularizzazione delle risorse naturali e culturali. Riuso sistematico (non episodico) delle aree dismesse non solo per riusi residenziali, produttivi e per servizi, ma anche per incrementare prioritariamente la dotazione e l interconnessione degli spazi verdi pubblici. Coordinamento delle reti verdi e delle reti blu e loro inserimento nel sistema integrato della mobilità. Integrazione nel sistema del verde della campagna agricola periurbana con conseguente reinterpretazione multi-funzionale degli spazi rurali. Integrazione-coordinamento delle reti verdi con i sistemi storicoculturali, sia in termini di reciproche connessioni fruitive che in termini di valorizzazione integrata di tutela paesistica.
7 Per una geografia attiva e propositiva - Per un dovere di conoscenza - Per l intensità e irreversibilità delle dinamiche territoriali - Per una cittadinanza attiva e consapevole - Per il valore ambientale, paesaggistico e storico-artistico e architettonico in gioco - Per la complessità dei luoghi che abitiamo - Per il dovere di costruire un domani il più significativo e accogliente possibile
8 La Geografia urbana una branca geografica assai recente! Karl Hassert, «Die Städte geographisch betrachtet» volume con un primo profilo di geografia urbana, 1907 Raoul Blanchard, volume relativo a Grenoble, 1911 In Italia lo studio della geografia urbana ebbe uno sviluppo significativo solo nella seconda metà del XX secolo in seguito alla netta differenziazione delle strutture e degli usi del suolo e per il manifestarsi dei problemi dell urbanesimo. (U. Toschi, La città urbana. Geografia urbana, Utet, Torino 1966). «Per molto tempo la città fu, per così dire, un oggetto di intuizione ma si lasciava che ad occuparsene fossero architetti ed uomini politici. I geografi le facevano posto soltanto nelle loro carte regionali»
9 La definizione di città un impresa assai complessa Si può tentare di definire la città in modo assai diverso. Tutte le città hanno in comune questo soltanto: che ciascuna è sempre un insediamento circoscritto, almeno relativamente: è una borgata, non una o più abitazioni isolate ( ): essa è una grossa borgata. Max Weber (1979), La città, p. 3 La città è quindi un insediamento agglomerato
10 La formazione delle città La città come archetipo Condizioni materiali, politiche e sociali necessarie alla formazione delle città Il sito e la posizione (il dove della città)
11 La formazione delle città La città come archetipo (schemi immaginativi dell inconscio collettivo) Il concetto di città, in termini archetipici e storici, rimanda all idea di uno spazio materno o femminile, ossia di uno spazio contenuto, protetto, racchiuso, delimitato, organizzato, destinato alle necessità primarie di un gruppo socialmente fuso. L idea di città contenitore non viene mai meno nell indefinita articolazione delle forme urbane.
12 La formazione delle città Il passaggio da un economia di caccia e raccolta a quella agricola, necessaria per la creazione di un surplus alimentare necessario alla nascita delle città, è un salto culturale che presuppone la modifica dell ambiente e, mediante l aratro, l esercitazione di un atto violento verso la madre Terra. La Terra è madre, perché ci fornisce spontaneamente gli alimenti e quindi ci nutre. Trasformare il suolo significa ferire la Terra, violentare la madre. Alcune culture si sono rifiutate di praticare l agricoltura e quindi non hanno sviluppato società urbane! - Indiani d America, aborigeni australiani, ecc. Il senso di colpa dell uomo che modifica il proprio ambiente attraversa tutta la storia dell umanità, dalla vicenda di Adamo fino ai movimenti ecologisti contemporanei La civitas diabuli Heliopolis (Baalbeck), Gerusalemme, Città del Rame,
13 La formazione delle città Natura incontaminata e il senso di peccato che si collega con ogni forma di antropizzazione Società statiche: perseguono l equilibrio ambientale e la compatibilità Società dinamiche: perseguono il cambiamento, l espansione, l accumulazione, talora aggressive L uomo è distruttore o costruttore d ambiente? Lo vedremo parlando della città come ambiente!!
14 La formazione delle città Il sinecismo (elezione di un domicilio comune) Condizioni necessarie alla formazione delle città Materiali: disponibilità alimentari (passaggio dalle economie basate sulla caccia e sulla raccolta a quelle agricole), presenza di una rete di comunicazioni adatta ai trasporti pesanti Politiche: egemonia della città sulla campagna Sociali: nuove mansioni e professioni, gerarchia sociale e controllo politico del territorio (città cerimoniali, città funzionali alla manutenzione territoriale)
15 Le parole chiave per lo studio delle città dove? Da quando? Come? Perché? Il dove della città Le più antiche città occupano una posizione nodale nel sistema delle grandi vie di comunicazione terrestri e marine o si collocavano in posizioni centrali nelle regioni amministrative dei grandi imperi dell antichità Il sito e la posizione Il sito si riferisce alla posizione puntuale del centro urbano, ad esempio su un colle, alla confluenza tra due corsi d acqua nell ansa di un fiume, ecc. La posizione si riferisce al contesto di prossimità e alle relazioni che lo caratterizzano
16 Il dove delle città Il sito, il contesto fisico La posizione, il contesto relazionale
17 Il sito una posizione geografica precisa Pianta della Verona romana, la città è posta nell ansa del fiume Adige
18 La posizione il contesto relazionale La posizione di Verona, tra monte e piano allo sbocco di un grande solco alpino, la valle dell Adige.
19 Il sito e la posizione Sito difesa e possibilità di comunicazione con l esterno Rilievi Colle Motta Bergamo, Orvieto Crema, Verdellino Scarpata Ripalta Arpina, R. Guerina, R. Vecchia, R. Nuova o Cremasca, Rivolta d Adda, Arzago
20 Il sito e la posizione Posizione: la circolazione è un elemento fondamentale per la vita della città, quali che siano le sue funzioni. Posizione naturale Sbocco vallivo Fluviale (porto, ponte, guado, di foce) Marittima Collinare Di Passo o valico
21 Il sito e la posizione Posizione: la circolazione è un elemento fondamentale per la vita della città, quali che siano le sue funzioni. Posizione geo-economica e geo-politica Crocevia di linee commerciali (Via della seta, via dell ambra, via del vino, ecc.) Nodi della rete ferroviaria o autostradale (Bologna, Verona, ecc.) Nei pressi di confini politici, a volte con effetti positivi (es. El Paso, Livigno), a volte negativo (Trieste, Berlino)
22 Il dove, la prima domanda per la conoscenza di una città! (Dove, da quando, come e perché?) Il dove di Bergamo (approfondimento!) Il sito, il contesto fisico La posizione, il contesto relazionale Quale il sito e la posizione di Bergamo?
23 Il sito e la posizione di Bergamo, dagli stereotipi alla realtà geografica
24 La posizione di Bergamo, tra monte e piano allo sbocco delle valli del Serio e del Brembo. L area tra monte e piano un contesto generatore di città
25 Il sito di Bergamo l apice sud-orientale di un monte orfano
26 La città sul colle, un gioco prospettico.di grande suggestione, ma falso! Immagine di Bergamo
27 Scendere in città alta, una inedita prospettiva di Bergamo.
28 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
29 L orizzontalità di una città d altura una orizzontalità costruita
30 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
31 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Peculiarità della città d altura: città senza fiumi, L acqua per la vita raccolta nelle sorgenti dei versanti settentrionale di colli, condotta in città con acquedotti, accumulata in cisterne e distribuita con fontane. L acqua per il lavoro condotta alla città mediante canali
32 L acqua per la vita viene procurata captando le piccole sorgenti presenti sui versanti settentrionali dei Colli di Bergamo
33 Alla ricerca dell acqua per la vita, l acquedotto dei Vasi il condotto che storicamente ha rifornito la città fino alla fine del XIX secolo.
34 L acqua per la vita a Bergamo: acquedotti, cisterne, fontane Cisterna del Lantro
35 L acqua per il lavoro: il canale Serio a Torre Boldone. Il canale porta l acqua del Serio da Albino a Bergamo per le necessità produttive
36 Il canale Serio generatore dei luoghi e della toponomastica urbana legata ai siti del lavoro (Via Maglio del Rame)
37 Il canale Serio un asse organizzatore della città Bergamo città d acque? Via Corridoni Via S. Lazzaro
38 Il canale della città, la città del canale. Porta Nuova, l ampiezza dello slargo e la posizione della Porta è determinata dal corso del Canale Serio che ancora scorre sotto l asfalto in direzione del Coin.
39 L acqua per il lavoro e la cinta medievale delle Muraine, un dialogo continuo
40 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
41 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano
42 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano formato da tre formazioni geologiche principali
43 Il Flysch di Bergamo il materiale più diffuso nella città di pietra
44 Il Flysch di Bergamo il materiale più diffuso nella città di pietra
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46 Il Flysch di Bergamo, il volto della città storica e il racconto della paleogeografia del sito della città
47 Il Flysch di Bergamo, il volto della città storica
48 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano formato da tre formazioni geologiche principali
49 Il sito della città di Bergamo: il Conglomerato di Sirone
50 Substrato geologico e volto ed assetto della città. Il conglomerato di Sirone
51 Il Conglomerato di Sirone e il farsi della città
52 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano formato da tre formazioni geologiche principali
53 L Arenaria di Sarnico, una roccia sedimentaria dalle tonalità severe e friabili
54 Il candido marmo di Zandobbio, la cipria della città storica di pietra
55 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
56 Bergamo non si sviluppa in modo compatto ma si distribuisce in parti e piani distinti Monte Bastia S. Vigilio
57 Le parti e i piani della città 3 piano S. Vigilio 2 piano Città alta 1 piano i borghi Le parti: i borghi e Città alta I piani: i borghi, Città alta, S. Vigilio
58 La morfologia urbana, la forma fisica di una città. Bergamo città dalla forma palmare I borghi, lunghe articolazioni del palmo urbano: 1 Borgo S. Caterina, 2 Borgo Pignolo e Palazzo, 3 Borgo S. Leonardo, 4 Borgo Canale, 5 Borgo S. Lorenzo 3
59 I borghi linee di sviluppo urbano verso mete e città lontane Borgo Santa Caterina, verso Val Seriana e prima della realizzazione della Via Priula anche verso la Val Brembana 2 Borgo Pignolo e B. Palazzo, verso Brescia, Venezia 3, Borgo S. Leonardo, verso Milano 4, Borgo Canale, verso Lecco Como 5, Borgo S. Lorenzo, verso la Val Brembana I borghi, lunghe articolazioni del palmo urbano: 1 Borgo S. Caterina, 2 Borgo Pignolo e Palazzo, 3 Borgo S. Leonardo, 4 Borgo Canale, 5 Borgo S. Lorenzo
60 La pianta palmare, un stretto alternarsi di conche rurale e di insediamenti, i borghi, a sviluppo lineare
61 Le conche urbane, storicamente dette valli, ambiti rurali dentro la città articolati intorno a un centro monastico
62 La Valle d Astino una delle conche in cui si articolava la forma urbana di Bergamo
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