DIREZIONE E COORDINAMENTO Simone Cola, CNAPPC. DIREZIONE E COORDINAMENTO CRESME Lorenzo Bellicini e Antonio Mura

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DIREZIONE E COORDINAMENTO Simone Cola, CNAPPC. DIREZIONE E COORDINAMENTO CRESME Lorenzo Bellicini e Antonio Mura"

Transcript

1

2 DIREZIONE E COORDINAMENTO Simone Cola, CNAPPC DIREZIONE E COORDINAMENTO CRESME Lorenzo Bellicini e Antonio Mura GRUPPO DI LAVORO CRESME Antonio Mura Antonello Mostacci Giuseppe Carbone Contatti: Cresme Ricerche S.p.A. Piazza Mincio, Roma 2 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

3 Sommario Introduzione e note di sintesi Gli architetti in Italia Un confronto internazionale La distribuzione per genere L invecchiamento strutturale degli iscritti e le difficoltà dei più giovani Le statistiche aggiornate su fatturati e redditi Il mercato dei servizi di progettazione Statistiche universitarie Gli esami di abilitazione L inserimento occupazionale Statistiche Provinciali L osservatorio CNAPPC/Cresme Caratteristiche del campione L attività degli architetti La dimensione degli studi Volumi d affari e redditi Lo scenario di mercato nelle costruzioni L andamento del mercato secondo gli architetti Gli architetti nella crisi Tempi medi di pagamento e insolvenze La posizione finanziaria degli architetti Range territoriale di attività: l estero una vera opportunità? L evoluzione degli studi e dell attività degli architetti L organizzazione degli studi La promozione dell attività Nuove tecnologie web Il questionario e le risposte degli architetti CNAPPC e Cresme Ricerche

4 Introduzione e note di sintesi L indagine sullo stato della professione promossa dal CNAPPC, in collaborazione con il Cresme, è arrivata alla quinta edizione. Oltre tremila architetti, operanti in 100 province diverse, si sono collegati al sistema di compilazione on-line per rispondere al questionario elaborato dal CNAPPC. L indagine ha riproposto e aggiornato i temi riguardanti le caratteristiche dell attività svolta, lo scenario di mercato e la condizione operativa (crediti e debiti, pagamenti, ambito territoriale di attività, ecc.), oltre ad una serie di valutazioni qualitative sull evoluzione dell attività e della professione, sulle nuove tecnologie, sui nuovi approcci al marketing e alla gestione degli studi. Il 2015 è stato un anno molto importante per l economia italiana e per il settore delle costruzioni. Il prodotto interno lordo ha finalmente ripreso a crescere, e anche il valore della produzione nelle costruzioni ha mostrato i primi seppur modesti segnali di ripresa, inaugurando l inizio del settimo ciclo edilizio del Paese. Questo leggero miglioramento del contesto congiunturale, incentrato sul mercato della riqualificazione edilizia e sulla ripresa delle opere pubbliche, non è stato però sufficiente a risollevare le dinamiche reddituali della categoria. La domanda di progettazione nel settore delle nuove costruzioni continua a ridursi, e lo stesso può dirsi per l urbanistica e per la riqualificazione urbana. Schiacciati da spazi di mercato sempre più ristretti gli architetti sono spinti verso una maggiore specializzazione. La tradizionale attività di progettazione architettonica continua a perdere posizione a favore di altre attività specialistiche, soprattutto classiche, come redazione capitolati, perizie estimative, catasto, collaudi e sicurezza nei luoghi di lavoro: il risultato è che praticamente un quinto degli architetti oggi si occupa quasi esclusivamente di attività burocratico normativa. Ma in un contesto di rapida trasformazione e riconfigurazione del settore (tecnologica, tipologica, normativa), crescono anche le attività specialistiche più innovative (certificazione di classi energetiche, GIS, studi e progettazioni di fattibilità, project financing, facility management). Tutto questo mentre cambiano i modelli organizzativi interni (più interdisciplinarità, coworking, condivisione degli spazi, forme di aggregazione), e cambia il modo di promuovere la propria attività: siti web e brand-identity scalzano concorsi e partecipazione ad eventi. In questo scenario di trasformazioni, la diffusione di marketplace nel settore della progettazione e di altri servizi on-line basati sul sistema del feedback, un trend che sta rivoluzionando il rapporto con la clientela privata, secondo gli architetti non rappresenta un opportunità. Questi servizi sono ritenuti inutili se non addirittura dannosi: aumentano la già elevata concorrenza; comportano una ulteriore riduzione dei compensi professionali; sviliscono le prestazioni intellettuali riducendole a mero prodotto commerciale. 4 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

5 Ma oltre alla congiuntura e a temi di forte attualità come questi, anche quest anno lo studio si pone l obbiettivo di ricostruire lo stato attuale e l evoluzione futura della professione: attraverso l analisi delle statistiche demografiche più aggiornate fornite al Consiglio Nazionale dai singoli ordini provinciali; attraverso la collezione e lo studio delle statistiche sui redditi e sui volumi d affari; delle statistiche universitarie e delle abilitazioni professionale; delle statistiche sull inserimento occupazionale dei neolaureati. Dal lato della domanda, infine, verranno presentati e analizzati i dati più aggiornati sullo scenario di mercato nelle costruzioni e sulle dinamiche della domanda di servizi di progettazione. Gli architetti italiani sono 154 mila Secondo i dati forniti dagli ordini alla fine del 2015 risultavano iscritti ai 105 ordini provinciali architetti, 700 in più rispetto al 2014 (la crescita minore degli ultimi 27 anni). Continua il rallentamento della crescita degli iscritti Da un incremento medio annuo del 6% negli anni ottanta, si è passati al 3,4% del periodo , fino allo 0,8% dell ultimo biennio. Nel giro di pochi anni il numero di iscritti inizierà a ridursi: le immatricolazioni ai corsi universitari proseguono infatti il trend negativo (6.157 immatricolati nel 2013 contro gli oltre che si registravano nel 2007), mentre la struttura per età degli iscritti è sempre più anziana (gli ultracinquantenni sono oggi il 37%). 70 mila studi, 276 mila addetti, 2,4 miliardi di fatturato annuo Sono circa 70 mila gli studi di architettura in Italia che impiegano, in media, 4 addetti: 1,5 soci, un dipendente non architetto, 0,2 dipendenti architetti e 1,4 collaboratori con partita Iva. Sempre più donne: il 42% degli architetti Negli ultimi sette anni la quota di donne tra i neo-iscritti alla cassa previdenziale è stata regolarmente superiore al 50%. Le donne rappresentano oggi circa il 54% degli iscritti ai corsi di laurea di secondo livello in architettura, e sono la maggioranza anche tra i nuovi immatricolati. Dei 154 mila architetti italiani oggi le donne sono quasi il 42% (circa 64 mila), il 10% in più rispetto alla situazione del Gli uomini guadagnano il 57% in più delle donne, ma nel 2000 era l 85% Nell ultimo decennio il cosiddetto gender-wage gap (differenza percentuale tra reddito maschile e femminile) si è ridotto considerevolmente, ma rimane ancora elevato. Nel 2015, secondo le stime CNAPPC e Cresme Ricerche

6 calcolate sul campione CNAPPC/Cresme, il reddito medio annuo dei maschi è stato superiore del 57%, la stessa differenza era l 85% all inizio degli anni duemila. Le difficoltà reddituali dei giovani architetti Il gender-wage gap ha una componente anagrafica. Tra le donne la percentuale di iscritti con meno di quarant anni è pari al 39%, mentre tra i maschi si ferma al 22%. L età media è circa 42 anni per le donne e quasi 50 per gli uomini. Nonostante la crisi abbia impattato maggiormente sui fatturati più cospicui, riducendo il gap tra giovani e meno giovani, ancora oggi il massimo reddituale si raggiunge non prima dei anni (27 mila euro). Il reddito degli architetti con età compresa tra 30 e 35 anni è passato da euro annui del 2009 ai del 2013 (-16% a valori correnti). L inserimento professionale dei neolaureati Nel 2014, ad un anno dal conseguimento del titolo di laurea di secondo livello in architettura (magistrale o magistrale a ciclo unico), il tasso di disoccupazione si è portato al 31% (era il 17% nel 2010). Dopo 5 anni il 60% degli architetti ha aperto la Partita Iva, ma sei su dieci collaborano in forma esclusiva con un unico studio. Il reddito annuo medio degli architetti: meno di 17 mila euro Nel complesso della categoria l anno passato il reddito annuo degli architetti italiani è sceso ancora, portandosi a euro: tra 2008 e 2015 la riduzione è stata del -41%. Il numero di professionisti con un reddito inferiore a 9 mila euro è cresciuto dal 31,8% del 2013 al 34% del Di contro, la percentuale di architetti con un reddito annuo superiore a 30 mila euro è scesa dal 21% al 16,6%. Spazi di mercato sempre più ridotti: 104 mila euro a testa nel 2015 Tralasciando le altre figure concorrenti, gli architetti italiani, nel 2015, hanno avuto a disposizione appena 104 mila euro a testa di mercato potenziale (dimensione della domanda interna di servizi di progettazione): il secondo valore più basso tra tutti i paesi europei (superiore soltanto a quanto misurato per la Grecia); un terzo del mercato di riferimento pro-capite stimato per gli architetti tedeschi; tra otto e nove volte in meno rispetto a Francia e Regno Unito. Gli studi di architettura assorbono circa il 15% della domanda complessiva di servizi progettazione. Un mercato che in dieci anni si è dimezzato Nonostante qualche timido segnale positivo (+0,4% gli investimenti in costruzioni nel 2015, soprattutto grazie alla ristrutturazione edilizia e alle nuove opere pubbliche), il mercato della progettazione ha continuato a ridursi, portandosi a 16 miliardi nel 2015 (ancora -0,8% a valori reali 6 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

7 rispetto al 2014). Tra 2015 e 2006 la dimensione del mercato è crollata del -45% (parliamo, a valori reali, di ben 13 miliardi di euro in meno). Nello stesso periodo, considerando anche la crescita del numero di architetti, il mercato potenziale per architetto si è ridotto del -54% (da 225 mila a 104 mila euro). Il 25% degli architetti ha indicato forti flessioni del fatturato nel 2015 Tra 2013 e 2015 la percentuale di architetti che ha dichiarato di aver subito, in un anno, un forte calo del proprio fatturato è cresciuta ancora (dal 23% al 25%). Crollano nuove costruzioni e opere pubbliche; resiste il segmento della riqualificazione e del risparmio energetico. Qualche timido segnale distensivo I dati nel complesso restano negativi, ma emerge qualche timido segnale distensivo: aumenta la percentuale di chi ha dichiarato un aumento del proprio giro d affari (17% nel 2015, contro appena l 8,5% del 2013), e nelle attese per l anno in corso la percentuale di chi indica un fatturato stabile o in crescita raggiunge il 55% (contro il 48% del 2013). Il 51% ha indicato stabilità o crescita della domanda da parte di famiglie e privati nel non residenziale (il 13% ha indicato un incremento). Insolvenze: il 67% degli architetti vanta crediti verso la clientela privata, il 32% verso il settore pubblico La solvibilità della clientela rimane un problema. Nel 2015 la percentuale di architetti che indica di vantare crediti residui nei confronti della clientela privata è il 67%, il 6% in più rispetto alla situazione del 2014 (con una dimensione media del 26% del fatturato annuo). Sono invece quasi un terzo gli architetti che attendono pagamenti da parte del settore pubblico (dimensione media pari all 11% del fatturato annuo). 141 giorni per ottenere un pagamento dalla Pubblica Amministrazione, 115 dalle imprese In media, nel 2015 i giorni necessari per ottenere un pagamento da parte della Pubblica Amministrazione sono stati 141 (in leggero calo rispetto all anno prima). Un dato finalmente positivo considerando che nell indagine dell anno passato per il periodo gli architetti avevano indicato un attesa media di oltre 200 giorni. 115 sono i giorni medi di attesa per i pagamenti delle imprese e 84 giorni per i pagamenti delle famiglie. Nelle province del Nord continua a registrarsi una maggiore fluidità dei pagamenti rispetto al Centro-Sud. Si tratta di indicazioni che confermano quelle emerse negli anni passati. CNAPPC e Cresme Ricerche

8 Stabile l indebitamento La percentuale di architetti che dichiara di avere debiti con banche o società finanziarie è il 31%, una quota che risulta leggermente più elevata tra le province del Centro-Sud. Solo il 18% degli intervistati ha debiti con i fornitori. La situazione è grossomodo ritenuta stabile. Il 45% degli architetti italiani sta pensando di lavorare all estero, ma il 65% si ferma ai confini del proprio comune o della provincia Nonostante le intenzioni non sembra che negli ultimi anni gli architetti siano riusciti ad ampliare il loro target territoriale di riferimento, che spesso non va oltre il proprio comune o la provincia. Raramente gli architetti italiani si spingono oltre i confini regionali, e solo nel 6% dei casi gli intervistati hanno indicato di lavorare all estero. L organizzazione degli studi: interdisciplinarità, coworking, specializzazione Il 24% delle risposte suggerisce come i modelli organizzativi degli studi si stiano evolvendo verso una dimensione di maggiore interdisciplinarità; un altro 18% indica di offrire servizi sempre più specializzati. Un altra tendenza riguarda l organizzazione degli spazi e l aumento del ricorso al cosiddetto coworking, ovvero la condivisione degli ambienti di lavoro e dei costi fissi di gestione degli studi: lo ha indicato 23% degli architetti. Nel 15% dei casi gli intervistati hanno indicato la necessità di ampliare la dimensione degli studi attraverso forme di aggregazione. La promozione dell attività: sito web e brand-identity scalzano concorsi e partecipazione ad eventi Lo sviluppo del sito web e di un brand riconoscibile è la forma di promozione maggiormente utilizzata dagli architetti, lo indica il 28% delle risposte. Più indietro la partecipazione ad eventi speciali e concorsi. Sorprende come l utilizzo del lavoro gratuito come strumento promozionale rappresenti una prassi meno diffusa tra gli architetti più giovani. Nuovi servizi di market-place e servizi online di incontro tra domanda e offerta: inutili e dannosi Per gli architetti la diffusione di market-place nel settore della progettazione e di altri servizi on-line basati sul sistema del feedback, seppur ritenuta inevitabile, non rappresenta un occasione da cogliere. Questi servizi sono ritenuti inutili (42% delle risposte), se non addirittura dannosi, in quanto in grado di aumentare la concorrenza, ridurre i compensi (34%) e svilire le prestazioni intellettuali (38%), riducendole a mero prodotto commerciale. 8 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

9 1. Gli architetti in Italia Secondo gli ultimi i dati forniti dai 105 ordini provinciali, alla fine del 2015 risultavano iscritti all albo architetti, 700 in più rispetto all anno prima (in assoluto, l incremento minore degli ultimi 27 anni). Sono gli iscritti nella Sezione A e gli iscritti alla Sezione B (i cosiddetti architetti iunior, cioè in possesso della laurea di primo livello). Tabella 1 Gli architetti italiani (2015) Totale Architetti Iscritti Sezione A Sezione B Popolazione Italia (milioni) Architetti ogni abitanti ,0 2,5 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC 2015 Tabella 2 Serie storica degli architetti iscritti agli albi provinciali ( ) Sezione A Sezione B Totale Iscritti Var.% 6,3% 5,2%* 3,5% 2,6% 2,5% 2,0% 1,4% 1,2% 1,1% 0,5% Architetti/ mille abit. 1,64 2,27 2,34 2,39 2,45 2,49 2,52 2,50 2,53 2,53 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC (* media ) Figura 1 Serie storica del numero di iscritti agli ordini degli architetti Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC Continua il rallentamento della crescita del numero di iscritti all albo. Da un incremento medio annuo del 6% negli anni ottanta, si è infatti passati al 3,4% del periodo , fino allo 0,8% dell ultimo biennio. Nel giro di pochi anni il numero di iscritti inizierà a ridursi. Le immatricolazioni ai corsi universitari proseguono infatti il trend negativo (6.157 immatricolati all anno accademico contro gli oltre che si registravano nel 2007), mentre la struttura per età degli iscritti è sempre più spostata sulle fasce anziane (gli architetti con più di cinquant anni sono oggi il 37%). CNAPPC e Cresme Ricerche

10 Figura 2 Crescita media annua del numero di iscritti all ordine degli architetti 6,1% 5,7% 5,7% 3,4% 2,0% 1,4% 1,2% 1,1% 0,5% Anni 80 Anni Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC 1.1 Un confronto internazionale Il rapporto professionisti/popolazione, che fornisce un indicazione di massima del rapporto tra domanda e offerta, si mantiene ancora molto elevato, circa 2,5 architetti ogni mille abitanti, contro gli 1,6 che si registravano nel Figura 3 Gli architetti in Europa (nel 2014) Fonte: Elaborazione Cresme su fonti varie Se si guarda al contesto europeo l Italia continua ad essere il paese con il più alto numero di architetti in attività sia in termini assoluti, sia in termini relativi. Secondo i dati raccolti dal Consiglio Europeo degli Architetti (ACE), gli architetti italiani rappresentavano nel 2014 poco meno del 27% 10 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

11 del totale europeo (includendo anche la Turchia). In Germania, il secondo paese in Europa, gli architetti sono poco più di 100 mila (circa il 30% in meno). In Francia e Regno Unito, appena 30 mila. In termini di rapporto tra architetti e popolazione, i circa 5 progettisti ogni duemila abitanti che operano in Italia rappresentano di gran lunga il numero più elevato tra i paesi europei (la media è di circa un architetto ogni mille abitanti). Figura 4 Numero di architetti ogni mille abitanti (principali paesi 2014) 2,5 2,5 2,0 2,0 1,8 1,6 1,6 1,5 1,4 1,5 1,3 1,3 1,1 1,1 1,0 1,0 0,9 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,5 Fonte: Elaborazione Cresme su dati ACE Utilizzando una stima della reale domanda di servizi di progettazione ottenuta a partire dagli investimenti annui nel settore delle costruzioni (divisi tra nuove opere e lavori di recupero e ristrutturazione), si trova che gli architetti italiani nel 2014 hanno avuto a disposizione appena 105 mila euro a testa (ridottisi ulteriormente a 104 mila nel 2015); il secondo valore più basso tra tutti i paesi europei (superiore soltanto a quanto misurato per la Grecia); un terzo del mercato di riferimento pro-capite stimato per gli architetti tedeschi; tra otto e nove volte in meno rispetto a Francia e Regno Unito. Va poi considerato che anche atre figure professionali con competenze simili operano nello stesso mercato: si tratta di società di ingegneria, ingegneri edili, geometri, agronomi, periti agrari e agrotecnici. A quanto ammonta allora la quota di mercato effettivamente intercettata dalla categoria? Partendo da una stima del volume d affari annuo medio dei circa 70 mila studi di architettura italiani (35 mila euro secondo gli studi di settore 2013) è possibile avanzare un ipotesi. CNAPPC e Cresme Ricerche

12 Figura 5 Il mercato potenziale annuo degli architetti nel 2014 (migliaia di euro pro-capite) Fonte: Elaborazione Cresme su fonti varie Si trova che nel 2014 gli architetti italiani avrebbero soddisfatto circa il 15% della domanda potenziale di servizi di progettazione, poco meno dei loro colleghi tedeschi (numericamente però molto meno numerosi), e comunque ben al di sopra della media europea (dopo l Italia si trova la Danimarca con il 13%, seguita dall Olanda con l 11%). Figura 6 Quota del mercato della progettazione intercettata dagli studi di architettura 18,0% 16,0% 14,0% 15,2% 15,0% 13,4% 12,0% 10,6% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 8,2% 7,8% 7,6% 7,5% 7,5% 7,2% 6,5% 5,6% 5,0% 4,2% 3,3% 3,2% 2,0% 0,0% Fonte: Elaborazione Cresme su fonti varie Come noto il mercato edilizio italiano è ormai quasi interamente composto da interventi di riqualificazione (oltre il 75% includendo anche la manutenzione ordinaria, la quota in assoluto più alta tra tutti i paesi europei). Per questo non sorprende come gli architetti italiani siano quelli che 12 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

13 derivano la parte maggiore del loro fatturato dal settore del recupero e del rinnovo edilizio (proprio il 75% secondo le stime ACE). Figura 7 Quota del mercato della riqualificazione sul fatturato degli architetti (2014) 80% 75% 70% 60% 50% 40% 30% 63% 62% 60% 57% 56% 56% 54% 53% 53% 53% 51% 51% 51% 48% 48% 48% 47% 46% 45% 45% 44% 43% 43% 41% 32% 25% 20% Fonte: Elaborazione Cresme su dati ACE Un mercato di riferimento quindi composto ormai per la maggiore da micro-interventi di ristrutturazione e manutenzione, nella gran parte dei casi relativi alle singole abitazioni e spesso limitati alla semplice sostituzione degli impianti domestici, unito a spazi di mercato sempre più ridotti (come detto, al già elevatissimo numero di architetti andrebbero aggiunti almeno altri 200 mila professionisti con competenze spesso sovrapponibili), si traduce in capacità reddituali sempre più ridotte. I circa 19 mila euro annui di reddito imponibile (misurati a parità di potere d acquisto) posizionano gli architetti italiani al 19-simo posto in Europa su 27 paesi, anche al di sotto di realtà come Turchia, Slovenia e Estonia, e comunque ben lontano dai 29 mila euro medi stimati al livello europeo. Figura 8 Redditi degli architetti europei misurati a parità di potere d acquisto (2014) Fonte: Elaborazione Cresme su dati ACE e Inarcassa CNAPPC e Cresme Ricerche

14 1.2 La distribuzione per genere Considerando questi numeri non stupisce che la crescita del numero di architetti si stia progressivamente arrestando. Lo confermano le statistiche sulle nuove iscrizioni alla cassa previdenziale. Nel 2014 le nuove iscrizioni sono state 2.867, contro le che si registravano nel Figura 9 Nuovi iscritti architetti alla cassa previdenziale Totale Maschi Femmine Fonte: Elaborazione Cresme su dati Inarcassa Guardando a queste statistiche, si osserva come negli ultimi sette anni la quota di donne tra i neoiscritti sia stata regolarmente superiore al 50%, a testimoniare di una tendenza al riequilibrio di genere in seno alla professione che prosegue da molti anni. Tabella 3 Gli architetti iscritti agli albi provinciali ( ) Iscritti Maschi Femmine % Femmine 32,1% 33,6% 35,2% 36,9% 38,1% 39,4% 40,2% 41,2% 40,9% 41,7% Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC Oggi dei 154 mila architetti italiani quasi il 42%, ovvero circa 64 mila, è composto da donne; circa il 10% in più rispetto alla situazione del 1998 (quando era il 32%). Negli ultimi 15 anni, tra 2015 e 2000, le donne architetto iscritte all albo sono cresciute del +105%, vale a dire ben 33 mila iscritti in più. Nei prossimi anni la quota femminile è destinata a crescere ancora, anche per una questione di carattere puramente anagrafico. Tra le donne, infatti, alla fine del 2015 la percentuale di iscritti con meno di quarant anni è pari al 39%, mentre tra i maschi si ferma al 22%. Di contro, gli ultracinquantenni sono il 46% tra gli architetti maschi e appena il 23% tra le donne. 14 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

15 Figura 10 Distribuzione anagrafica degli architetti per genere nel ,2% >64 2,5% 34,0% ,6% 32,0% ,7% 18,4% ,7% 3,4% < 31 8,5% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 10% 20% 30% 40% Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC Anche le statistiche universitarie vanno nella stessa direzione: le donne rappresentano circa il 54% degli iscritti ai corsi di laurea di secondo livello in architettura (24,8 mila contro circa 21 mila maschi). Le donne sono la maggioranza anche tra i nuovi immatricolati (54,3% considerando anche le lauree triennali). Figura 11 Immatricolati e iscritti ai corsi di Architettura, distribuzione di genere (Anno accademico ) 54,3% 54,2% 45,7% 45,8% Maschi Femmine Immatricolati Iscritti II livello Fonte: Elaborazione Cresme su dati Miur In questo scenario è naturale porsi il problema delle minori capacità reddituali della componente femminile della categoria. Certamente una questione di equilibrio sociale, ma anche una questione CNAPPC e Cresme Ricerche

16 collegata con la tenuta dei sistemi previdenziali. Negli ultimi 7 anni, secondo le statistiche Almalaurea, il guadagno mensile netto dei giovani laureati in architettura dopo 5 anni dal conseguimento del titolo di secondo livello è stato, mediamente, del 22% superiore per i maschi, circa euro contro delle donne. Figura 12 Guadagno mensile netto dei laureati di secondo livello in Architettura dopo 5 anni dal conseguimento del titolo di secondo livello divisi per genere (euro costanti 2015) Uomini Donne Totale Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea Tabella 4 Redditi annui degli architetti italiani per genere (migliaia di euro a valori costanti 2015) Inarcassa Inarcassa Inarcassa Cresme Cresme Uomini Donne Totale Gender wage-gap 84,7% 63,6% 57,8% 62,5% 56,5% e Inarcassa Questa differenza con gli anni di attività tende ad accentuarsi. Secondo la cassa previdenziale la differenza tra reddito professionale di uomini e donne si attestava, nel 2013, al 58% in favore dei primi. Le medie calcolate sul campione CNAPPC/Cresme del 2015 confermano questi risultati: il reddito medio annuo per i maschi è risultato superiore del 57% rispetto a quello femminile. C è da dire che il cosiddetto gender-wage gap (differenza percentuale tra reddito maschile e femminile) negli ultimi anni si è ridotto considerevolmente, dall 85% nel 2000 a circa il 60% di oggi. 16 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

17 1.3 L invecchiamento strutturale degli iscritti e le difficoltà dei più giovani La distribuzione anagrafica degli iscritti all albo si sta spostando progressivamente verso le fasce più anziane. Tra 2012 e 2015 la percentuale di architetti con meno di 40 anni si è ridotta dal 35 al 29%. Nello stesso periodo la quota di architetti ultracinquantenni è passata dal 31 a oltre il 36%. Figura 13 Percentuale di architetti con meno di 40 anni e con più di 50 35,0% 31,5% 32,6% 33,1% 30,8% 34,4% 29,2% 36,5% Giovani Anziani Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC Tabella 5 La distribuzione per età degli architetti italiani (2015) Totale < > ,5% (6,1%) 23,7% (29,0%) 34,3% (33,4%) 28,2% (24,6%) 8,3% (5,9%) Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC (tra parentesi la situazione al 2012) Figura 14 Reddito mensile netto medio nel 2014 a cinque anni dal conseghuimento del titolo di secondo livello (età media 32) Età Ingegneria Medico Economico-statistico Chimico-farmaceutico Scientifico Totale Politico-sociale Geo-biologico Architettura Giuridico Insegnamento Letterario Educazione fisica Psicologico Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea 2015 CNAPPC e Cresme Ricerche

18 Intanto la situazione rimane critica per i giovani architetti. Secondo le statistiche elaborate dal consorzio Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento del titolo di secondo livello (età media circa 32 anni) il reddito mensile netto risulta meno di euro, contro una media generale di euro, un dato inferiore anche alle medie di geologi e biologi. Ma la discrepanza diventa più marcata nel confronto con il reddito medio dei laureati in ingegneria. Tra 2008 e 2014, sempre a cinque anni dal titolo, il reddito netto dei giovani architetti (valutato a valori costanti 2015), si è ridotto del 19%, da a euro al mese. Figura 15 Reddito mensile netto medio a cinque anni dal conseghuimento del titolo di secondo livello (euro 2015) Reddito netto a cinque anni Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea 2015 Tabella 6 Redditi annui medi degli architetti iscritti alla cassa previdenziale per età (valori correnti) < 30 anni Oltre 65 anni Totale Fonte: Elaborazione Cresme su dati Inarcassa Queste statistiche sono confermate dai dati della cassa previdenziale. Il reddito degli architetti con età compresa tra 30 e 35 anni è passato da euro annui del 2009 ai del 2013 (-16% a valori correnti). I dati della cassa permettono di misurare la discrepanza reddituale tra giovani e meno 18 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

19 giovani. Fino ai quarant anni il reddito si mantiene inferiore alla media generale (il 54% della media per il reddito dei ventenni, 70/80% per quello dei trentenni), con il massimo reddituale che si raggiunge non prima dei anni (circa 27 mila euro annui). Rispetto alla situazione del 2008 è però evidente come la crisi abbia impattato maggiormente sui fatturati più cospicui, riducendo il gap tra giovani e meno giovani. Figura 16 Reddito medio per classe di età (media complessiva=100) <= > Fonte: Elaborazione Cresme su dati Inarcassa 1.4 Le statistiche aggiornate su fatturati e redditi Rimanendo nell ambito delle statistiche reddituali. Il contesto congiunturale per gli architetti si conferma estremamente problematico. Tra 2008 e 2013, secondo i dati della Cassa Previdenziale, la contrazione reale dei redditi è stata del -30%. Risultato, che come vedremo, è confermato dall ultima indagine CNAPPC/Cresme (-32% nello stesso periodo, -41% se si considera il 2015). Tabella 7 Volume d affari annuo medio degli architetti iscritti alla cassa (valori correnti e reali a prezzi 2015) Var.% 13/08 Nominali ,1% Reali ,3% Fonte: Elaborazione e stime Cresme su dati Inarcassa 2015 Tabella 8 Reddito professionale medio degli architetti iscritti alla cassa (valori correnti e reali a prezzi 2015) Var.% 13/08 Nominali ,5% Reali ,1% Fonte: Elaborazione e stime Cresme su dati Inarcassa 2015 CNAPPC e Cresme Ricerche

20 La riduzione in termini di fatturato è stata anche più cospicua (-36% in termini reali tra 2013 e 2018). E evidente che la crisi ha imposto ai professionisti di intervenire in maniera decisa sulle spese nel tentativo di ridurre i costi e salvaguardare i redditi. Figura 17 Incidenza dei costi sul fatturato degli architetti iscritti alla cassa previdenziale 33,9% 32,7% 33,4% 32,3% 30,5% 30,9% 27,5% 27,4% 28,8% 28,0% 27,3% 25,7% 23,3% 21,9% Fonte: Elaborazione Cresme su dati Inarcassa 2013 Derivando gran parte del proprio fatturato dal settore delle Costruzioni, gli architetti sono una delle categorie professionali che ha subito di più gli effetti diretti della crisi. Il confronto dei redditi medi, calcolati sulla base dei dati dell Agenzia delle Entrate, indica per gli architetti liberi professionisti circa euro di reddito imponibile nel 2013, contro una media di circa 27 mila euro tra tutte le professioni tecniche. Figura 18 Redditi annui medi dichiarati ai fini dell applicazione degli studi di settore (migliaia di euro valori costanti 2015) ,7 65,0 60,7 56,8 54,9 53,4 46, ,9 22,5 35,1 27,2 35, Studi di architettura PAT Studi di ingegneria AS AEG Totale Fonte: Elaborazioni Cresme su dati Agenzia delle Entrate La base contributiva tornata omogena (dal 2012 sono rientrati nelle statistiche dell Agenzia delle entrate anche gli ex-minimi) permette un confronto temporale rispetto al Si evince come per i 1 Atre professioni tecniche: ingegneri, geometri, periti, geologi, biologi, agronomi. Area Sanitaria: medici, farmacisti, odontoiatri, veterinari, psicologi. Area economico giuridica: notai, avvocati e consulenti del lavoro, commercialisti 20 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

21 circa 70 mila studi di architettura italiani l impatto della crisi sia stato decisamente più negativo rispetto alle altre professioni tecniche. Il calo dei redditi (misurato a valori costanti 2015) è stato, in sei anni, superiore al 31% (-33% il calo del volume d affari), da comparare con il -23% degli studi di ingegneria o il -20% dei geometri. Tabella 9 Statistiche studi di settore 2013 (migliaia di euro costanti 2013) Contribuenti Contribuenti Redditi Redditi Ricavi Ricavi Var.% redditi Var.% VA Studi di architettura ,9 22,5 52,3 35,2-31,4% -32,7% Geometri ,1 23,3 43,8 35,6-19,7% -18,7% Studi di ingegneria ,7 35,3 69,5 51,8-22,7% -25,5% Periti Industriali ,4 35,4 59,7 51,8-12,3% -13,3% Studi di geologia ,1 23,9 43,7 35,2-17,8% -19,4% Agronomi ,0 26,3 36,4 35,7 5,1% -1,8% Agrotecnici e periti agrari ,0 24,7 32,9 32,4 2,8% -1,5% PAT ,1 27,2 53,8 40,8-22,5% -24,1% Fonte: Elaborazioni Cresme su dati Agenzia delle Entrate Il mercato dei servizi di progettazione La crisi per gli architetti è stata quindi estremamente pesante, e nonostante qualche timido segnale positivo proveniente dalle dinamiche del settore delle costruzioni (+0,4% gli investimenti nel 2015, soprattutto grazie alla ristrutturazione edilizia e alle nuove opere pubbliche), il mercato dei servizi di progettazione ha continuato a ridursi portandosi a 16 miliardi nel 2015 (un altro -0,8% a valori reali rispetto al 2014). Figura 19 Il mercato dei servizi di progettazione (miliardi di euro 2014) Servizi di progettazione Investimenti in Costruzioni Fonte: Stime Cresme 2015 Questo significa che tra 2015 e 2006 la dimensione del mercato è crollata del -45% (parliamo, a valori reali 2014, di ben 13 miliardi di euro in meno), il che ha significato (considerando anche la CNAPPC e Cresme Ricerche

22 crescita del numero di architetti) un calo di oltre il -54% del mercato potenzialmente disponibile per singolo professionista (da 225 mila a 104 mila euro). Tabella 10 Mercato della progettazione in Italia (euro costanti 2014 e variazioni percentuali) / / /2000 Numero Architetti (A) ,3% 20,3% 65,1% Investimenti in Costruzioni 2 (milioni di euro) ,9% -28,4% -20,6% Stima Progettazione* (B) (milioni di euro) ,5% -44,6% -34,4% Mercato potenziale architetti (B/A) (euro pro-capite) ,6% -54,0% -60,3% Fonte: Elaborazione Cresme (* stima ottenuta a partire dalla definizione della quota relativa ai servizi di progettazione sugli investimenti in nuova produzione e in opere di rinnovo e manutenzione) Un calo così rapido delle risorse a disposizione nel campo della progettazione ha sicuramente avuto un effetto dirompente sull attività e sui fatturati degli architetti (anche considerando la presenza sul mercato di ingegneri e geometri). E non sorprende come negli ultimi anni, come vedremo dall analisi dei risultati dell ultima indagine CNAPPC/Cresme, si sia ridotta progressivamente l attività di progettazione architettonica, compensata dall incremento di attività specialistiche, in particolare, legate ad adempimenti tecnico-burocratici (redazione capitolati, sicurezza, perizie, catasto, attività amministrativa, etc.). 2 Inclusa la manutenzione ordinaria 22 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

23 1.6 Statistiche universitarie Lo studio delle dinamiche studentesche universitarie è importante per interpretare l evoluzione degli scenari futuri della professione. Le serie storiche dei laureati di secondo livello (corsi di laurea del vecchio ordinamento e lauree specialistiche o a ciclo unico) forniscono indicazioni sulle dinamiche a breve termine del numero di nuovi professionisti (almeno per quanto riguarda la sezioni A dell albo). La serie storica degli immatricolati rappresenta un termometro dell interesse dei giovani in merito ad una particolare disciplina e, indirettamente, ai corrispondenti risvolti professionali, fornendo indicazioni sullo scenario a più lungo termine. Gli iscritti forniscono un indicazione sulla popolazione studentesca complessiva, in altre parole lo stock di tutti gli iscritti ad un certo gruppo di classi di laurea, dando indicazioni sul saldo annuo complessivo tra fuoriuscita (per lauree e abbandoni) e ingresso per nuove immatricolazioni. Nel seguito analizzeremo i dati più aggiornati riguardanti le classi di laurea che permettono l accesso alla professione di architetto. Tabella 11 Requisiti di accesso alla professione di architetto Albo Sezione A Albo Sezione B Settore - Architettura Settore - Architettura Laurea di 2 livello: Laurea di 1 livello: LM-4 Architettura e ingegneria edile-architettura L-17 Scienzedell'architettura LSCU - Laurea specialistica a ciclo unico in Architettura L-7 Ingegneria civile e ambientale Laurea vecchio ordinamento: Architettura Albo Sezione A Settore - Pianificazione territoriale Laurea di 2 livello: LM-4 Architettura e ingegneria edile-architettura LM-48 Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale Laurea vecchio ordinamento: Scienze ambientali Pianificazione territoriale e urbanistica Albo Sezione A Settore - Paesaggistica Laurea di 2 livello: LM-4 Architettura e ingegneria edile-architettura LM-3 Architettura del paesaggio LM-75 Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR Albo Sezione B Settore - Pianificazione territoriale Laurea di 1 livello: L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica ed ambientale L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura Albo Sezione A Settore - Conservazione dei beni architettonici e ambientali Laurea di 2 livello: LM-4 Architettura e ingegneria edile-architettura LM-10 Conservazione dei beni architettonici e ambientali Laurea vecchio ordinamento: Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali Il calo delle immatricolazioni ai corsi di laurea in architettura stia continuando. Considerando corsi triennali e magistrali a ciclo unico, si sono immatricolati all anno accademico poco più di studenti, da comparare con gli oltre 13 mila del Un calo di oltre il 50% in appena 6 anni CNAPPC e Cresme Ricerche

24 Tabella 12 Serie storica iscritti 3 (LM-4, LM-48, LM-3, L-17, L-21) CDL LS LSCU L Tot Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR Tabella 13 Serie storica laureati (LM-4, LM-48, LM-3, L-17, L-21) CDL LS LSCU L Tot. CDL+LS+ LSCU Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR Tabella 14 Serie storica immatricolati (LM-4, LM-48, LM-3, L-17, L-21) CDL LSCU L Tot. CDL+L+ LSCU Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR E ancora presto per stabilire se si tratti di una tendenza o di un assestamento persistente, se e quanto sia correlato con la difficile fase congiunturale attraversata dalla professione e all inflazione del mercato architettonico dal lato dell offerta professionale, con conseguenze in termini di riduzione degli spazi e più difficoltosi percorsi di inserimento professionale. L impatto della riduzione delle immatricolazioni sulle lauree di secondo livello, e, di conseguenza, sulla domanda di abilitazioni e, in ultima istanza, sulle nuove iscrizioni, sarà più marcato tra qualche anno, anche se già tra 2013 e 2014 si è osservata una prima leggera flessione nel numero di laureati di secondo livello. 3 Immatricolati e Iscritti si riferisce all'anno accademico a partire da Laureati si riferisce all'anno solare 24 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

25 Figura 20 Immatricolati Architetti Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR Figura 21 Laureati, immatricolati e iscritti (2001=100) 140% 130% 120% 110% 100% 90% 80% 70% 60% 50% Immatricolazioni Iscritti totali Laureati (Secondo Livello) Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR Negli ultimi quattro anni, come conseguenza del picco di immatricolazioni avutosi tra 2003 e 2007, vi è comunque stata una leggera crescita nel numero di laureati di secondo livello ( laureati tra 2011 e 2014, contro i del quadriennio precedente), ed è possibile che nei prossimi due o tre anni si osservi anche un leggero incremento nel numero di domande di abilitazione, ammesso che la difficile situazione congiunturale non sia tale da scoraggiare ulteriormente gli architetti neo-laureati, inducendoli a rinviare l iscrizione all ordine. Iscrizione che in media avviene dopo più di un anno e mezzo dalla laurea. Tabella 15 Età media alla laurea e tempo medio trascorso prima dell iscrizione all albo Fino a 30 anni Da 31 a 40 anni Da 41 a 50 anni Da 51 a 64 anni Oltre 64 anni Età media alla laurea 25,6 27,2 29,3 28,7 29,1 28,3 Anni trascorsi prima dell'iscrizione all'albo 1,5 1,8 2,0 1,8 1,9 1,9 Fonte: Elaborazione cresme su dati Osservatorio Professione Architetto CNAPPC-Cresme Totale CNAPPC e Cresme Ricerche

26 1.7 Gli esami di abilitazione Nel complesso, negli ultimi dieci anni (tra 2005 e 2014) hanno conseguito la laurea di secondo livello architetti. Nello stesso periodo, si sono abilitati all esercizio della professione nella sezione A in 49 mila, di cui la maggior parte si iscriverà all albo. Quella dell esame di abilitazione rappresenta una tappa obbligata per quasi tutti i giovani che vogliono esercitare una delle 27 professioni regolamentate (fanno eccezione le professioni sanitarie infermieristiche e le ostetriche, il cui diploma di laurea ha valore abilitante). Figura 22 Abilitati e candidati alla professione di architetto (tutte le sezioni) Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR I dati delle rilevazioni del MIUR si fermano al 2014, quando sono stati abilitati poco più architetti, di cui 350 iunior. Prima del 2007 la media di abilitati all anno si attestava a circa 7 mila architetti (a fronte di 14 mila candidati all anno), mentre negli ultimi quattro anni è stata di circa (8.800 candidati), a confermare un certo rallentamento delle dinamiche di ingresso all albo. Proprio nel 2014 si è osservato il livello minimo di domande di abilitazioni degli ultimi 17 anni. Per quanto visto (progressivo calo degli immatricolati e conseguente riduzione attesa delle lauree di secondo livello, situazione di saturazione del mercato professionale e delle attese reddituali), almeno nel medio-lungo periodo c è da attendersi un ulteriore riduzione delle domande di abilitazione (nel breve termine, come detto, stante la crescita dei laureati annui potrebbe osservarsi una leggera ripresa del numero di candidature). 26 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

27 Tutti Pianificazione Paesaggista Conservatore Architettura Tabella 16 Serie storica degli abilitati alla professione di architetto Sez A Abilitati Esaminati B Quota Abilitati 54,1% 55,2% 50,6% 47,3% 56,5% 49,2% 51,5% 47,0% 49,2% 50,0% 54,9% 59,9% Abilitati A A A B A B Esaminati Quota Abilitati 45,0% 55,5% 57,0% 55,7% 51,4% 56,2% 60,4% 39,7% 46,2% 45,2% 49,5% 56,2% Abilitati Esaminati Quota Abilitati 75,0% 93,3% 80,0% 74,8% 79,7% 88,1% 90,0% 91,7% 67,9% 77,8% 50,0% 45,8% Abilitati Esaminati Quota Abilitati 100% 100% 44,4% 75,0% 88,9% 59,3% 52,5% 55,9% 52,7% 54,2% 74,4% Abilitati Esaminati Quota Abilitati 55,2% 77,7% 55,7% 54,1% 68,6% 66,4% 69,3% 53,4% 64,8% 49,2% 68,1% 66,9% Abilitati Esaminati Quota Abilitati 80,0% 65,2% 54,8% 71,9% 65,7% 63,9% 65,2% 52,0% 55,1% 58,9% 57,1% 66,0% Abilitati Esaminati Quota Abilitati 54,1% 56,6% 51,0% 47,6% 56,9% 49,9% 52,1% 47,3% 49,8% 50,1% 55,3% 60,2% Abilitati Tot. Esaminati Quota Abilitati 48,5% 59,6% 56,9% 57,0% 53,1% 57,5% 60,9% 40,7% 46,7% 46,2% 50,2% 57,0% Abilitati Esaminati Quota Abilitati 54,0% 56,8% 51,2% 48,2% 56,6% 50,7% 53,2% 46,5% 49,5% 49,7% 54,9% 59,9% Fonte: Elaborazione Cresme su dati MIUR Forse anche come conseguenza della riduzione del numero di esaminati, la percentuale di abilitazioni all esercizio della professione sembra in leggera risalita. L anno passato si è attestata quasi al 60%, contro una media storica intorno al 50% (leggermente superiore per la sezione A), un dato che comunque resta inferiore rispetto alle tipiche percentuali che si registrano tra le professioni tecniche, cioè intorno al 70% (tra gli ingegneri la quota è anche più alta, tra l 85 e il 90%). CNAPPC e Cresme Ricerche

28 1.8 L inserimento occupazionale Indicazioni riguardanti l inserimento occupazionale dei neo laureati sono fornite dall Indagine sulla Condizione Occupazionale dei Laureati elaborata dal consorzio interuniversitario Almalaurea. Il dettaglio delle informazioni disponibili, che arriva fino alla singola classe di laurea, permette di analizzare l evoluzione delle dinamiche di inserimento occupazionale anche nell ottica delle Professioni Regolamentate. Tabella 17 Condizione occupazionale ad un anno dal conseguimento della laurea di secondo livello in Architettura (laurea magistrale e magistrale a ciclo unico) (Occupazione) Occupati 75,2 66,2 64,2 61,1 59,7 54,3 49,6 (Occupazione) Non occupati impegnati Università/praticantato 4,9 4,5 3,9 3,2 2,6 2,9 2,9 (Occupazione) Tasso di occupazione 84,3 77,7 74,8 71,0 68,7 63,4 60,2 (Occupazione) Tasso di disoccupazione 9,7 15,5 17,4 20,7 23,4 28,7 31,1 (Quota Occupati) Uomini 75,7 72,8 67,2 65,2 62,5 59,0 54,4 (Quota Occupati) Donne 74,9 61,5 61,9 58,2 57,3 50,3 45,8 (Posizione) Stabile: autonomo o tempo indeterminato 34,7 35,1 30,9 31,4 33,8 34,5 36,8 (Posizione) Autonomo 24,9 26,3 23,5 22,6 26,2 26,5 27,3 (Posizione) Atipico 45,8 45,6 46,2 49,8 47,8 45,0 46,1 (Posizione) Senza Contratto 13,3 13,6 17,1 18,6 18,4 20,3 16,8 (Reddito) Donne (Reddito) Uomini (Reddito) Totale Durata media degli studi 4,9 4,9 4,8 4,9 5,0 5,1 5,3 Età media alla laurea 27,0 26,9 26,8 27,0 27,3 27,3 27,3 Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea 2015 Nel 2014 è proseguito l inasprimento delle condizioni del mercato del lavoro per i neo laureati. Ad un anno dal conseguimento del titolo di laurea di secondo livello (magistrale o magistrale a ciclo unico) il tasso di disoccupazione è arrivato al 31% (era il 9,7% nel 2008). Contestualmente, il tasso di occupazione (considerando anche coloro impegnati in corsi di formazione, seppur retribuiti 4 ) è sceso al 60% (dall 84% del 2008). Molto elevata rimane la percentuale di contratti atipici, intorno al 46%, ma si mostra in riduzione la percentuale di chi si dichiara impiegato senza contratto (ad esempio, prestazioni occasionali senza partita iva). 4 Definizioni Istat 28 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

29 Figura 23 Tasso di disoccupazione degli architetti ad un anno dal conseguimento del titolo di secondo livello Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea 2015 Figura 24 Condizione lavorativa degli architetti neolaureati (quota % sugli occupati ad un anno dal titolo di secondo livello) Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea 2015 In attesa di vedere se la nuova disciplina sui contratti di lavoro (Jobs Act), unita agli incentivi fiscali per l assunzione di dipendenti a tempo indeterminato (introdotta ad inizio 2015), abbia avuto un impatto sulla condizione occupazionale dei giovani architetti, nel 2014 solo il 37% dei neolaureati è considerato in rapporto di lavoro stabile (tempo indeterminato o autonomo). Ma, considerando che tra i più giovani (meno di 30 anni) la percentuale di veri autonomi, cioè coloro che svolgono realmente l attività livero professionale e quindi non subordinata ad uno studio di terzi, si può CNAPPC e Cresme Ricerche

30 stimare in circa il 27% degli aventi partita iva (dato confermato dall indagine CNAPPC/Cresme 2015), solo il 17% degli architetti, ad un anno dal titolo, è probabile operi realmente in una condizione lavorativa stabile (assunzione a tempo indeterminato o titolare di studio). Vanno sicuramente meglio le cose dopo cinque anni dalla laurea. Il reddito netto cresce, in media, del 50%, assestandosi a circa euro netti al mese (erano però nel 2008). Il tasso di disoccupazione è cresciuto ancora, portandosi all 8,6% (rispetto al 2,5% del 2008), pur rimanendo ad un livello abbondantemente più basso delle medie nazionali (17,7% per i laureati tra 25 e 34 anni nella media del 2014). Tabella 18 Condizione occupazionale a cinque anni dal conseguimento della laurea di secondo livello in Architettura * (Occupazione) Occupati 92,8 89,0 89,3 88,9 88,2 86,8 85,3 (Occupazione) Non occupati impegnati Università/praticantato 1,1 0,9 0,5 0,6 1,4 0,7 1,6 (Occupazione) Tasso di occupazione 93,9 90,3 90,4 90,0 91,1 88,8 87,7 (Occupazione) Tasso di disoccupazione 2,5 5,9 4,8 6,0 5,5 7,7 8,6 (Quota Occupati) Uomini 96 92,6 93,4 94, ,2 88,5 (Quota Occupati) Donne 89,8 85,9 45,7 84,3 86,3 83,7 82,9 (Posizione) Stabile: autonomo o tempo indeterminato 77,1 82,2 81,8 80,4 77,2 81,0 77,6 (Posizione) Autonomo 57,5 64,5 63,2 65,1 57,4 61,6 60,1 (Posizione) Atipico 21,3 15,2 15,2 17,7 20,7 16,5 18,4 (Posizione) Senza Contratto 1,2 2,2 2,2 1,9 2,3 2,4 3,7 (Reddito) Donne (Reddito) Uomini (Reddito) Totale Durata media degli studi 9,9 9,5 9,4 10,0 4,9 4,8 4,8 Età media alla laurea 29,6 29,3 29,1 29,5 27,0 26,9 26,8 Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea (*vecchio ordinamento fino al 2011) Molto maggiore, come naturale attendersi, è l incidenza delle attività di lavoro stabile, anche se prevale nettamente la componente di lavoro autonomo. E infatti naturale che col passare del tempo cresca il numero di giovani architetti che intraprende l attività libero-professionale, e per questo, va detto, le statistiche sulla disoccupazione diventano meno significative. Nel dettaglio, dopo 5 anni dalla laurea circa il 60% degli architetti ha aperto la Partita Iva, contro il 27% ad un anno e il 52% a tre anni. Quanti di questi lavorano effettivamente in maniera autonoma? Secondo l ultima indagine del CNAPPC condotta al livello nazionale a fine 2015, tra gli architetti con meno di 30 anni libero professionisti ben 6 su 10 collaborano in forma esclusiva con un unico studio (percentuale che scende al 23% tra gli architetti con età compresa tra 30 e 40 anni). 30 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

31 Figura 25 Architetti con meno di trent anni con partita iva: caratteristiche dell attività nel ,1% 14,2% 26,7% Collabora per un unico studio Collabora con più studi Proprio studio Fonte: Elaborazione Cresme su dati Indagine CNAPPC/Cresme 2015 Ovviamente rimane estremamente più complicata la situazione dei neo laureati nei corsi di architettura triennale. Considerando la classe delle laurea in Scienze dell Architettura ad un anno dal conseguimento del titolo poco più di un quarto risulta occupato, con il tasso di disoccupazione che nel 2014 è arrivato al 30%, quasi il doppio rispetto al Tra gli occupati quasi il 70% ha un contratto atipico o risulta senza contratto. Oltre il 76% prosegue gli studi specialistici. Tabella 19 Condizione occupazionale a un anno dal conseguimento della laurea di primo livello in Scienze dell Architettura (L-17) (Occupazione) Occupati 32,7 31,3 32,0 30,0 30,9 28,7 26,8 (Occupazione) Iscritti alla specialistica 80,4 76,6 76,6 79,1 76,0 76,5 75,7 (Occupazione) Tasso di occupazione 35,7 34,6 35,6 32,9 33,9 31,6 29,8 (Occupazione) Tasso di disoccupazione 15,7 18,9 21,4 20,8 24,2 26,1 30,4 (Quota Occupati) Uomini 37,3 35,4 35,6 34,6 34,0 31,1 30,7 (Quota Occupati) Donne 28,5 28,1 28,8 25,7 28,0 26,5 23,2 (Posizione) Stabile: autonomo o tempo indeterminato 31,5 31,7 30,2 30,6 26,0 26,0 30,3 (Posizione) Autonomo 14,2 14,8 15,4 15,8 13,4 13,3 15,4 (Posizione) Atipico 38,8 38,9 39,5 43,8 50,2 49,4 48,7 (Posizione) Senza Contratto 22,9 23,8 23,9 25,2 23,6 24,2 20,6 (Reddito) Donne (Reddito) Uomini (Reddito) Totale Durata media degli studi 4,6 4,7 4,8 4,8 4,9 4,8 5,0 Età media alla laurea 25,0 25,0 25,3 25,1 25,1 24,9 25,1 Fonte: Elaborazione Cresme su dati Almalaurea 2015 CNAPPC e Cresme Ricerche

32 1.9 Statistiche Provinciali Nel seguito, come usuale, presentiamo una rassegna delle statistiche aggiornate sulla professione al livello provinciale: dal numero di iscritti e la sua struttura anagrafica e di genere, a informazioni sul mercato provinciale della progettazione in rapporto all offerta di architetti presente nella provincia. Tabella 20 Prime e ultime province per numero di architetti iscritti all albo nel 2015 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC 32 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

33 Tabella 21 Prime e ultime province per numero di architetti ogni mille abitanti Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC CNAPPC e Cresme Ricerche

34 Tabella 22 Prime e ultime province per percentuale di donne iscritte all albo nel 2015 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC 34 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

35 Tabella 23 Prime e ultime province per variazione della quota femminile tra 2015 e 2000 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC CNAPPC e Cresme Ricerche

36 Tabella 24 Prime e ultime province per quota di giovani sotto i 40 anni nel 2015 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC 36 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

37 Tabella 25 Prime e ultime province per quota di meno giovani (sopra i 50 anni) nel 2015 Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC CNAPPC e Cresme Ricerche

38 Tabella 26 Prime e ultime province per stima di mercato potenziale degli architetti Fonte: Elaborazione Cresme su dati CNAPPC 38 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

39 2. L osservatorio CNAPPC/Cresme 2015 L indagine annuale promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori, è arrivata alla quinta edizione e anche quest anno è stata estesa a tutto il territorio Nazionale. Alla fine del periodo di raccolta dati, si sono collegati al sistema di compilazione on-line oltre architetti provenienti da 100 province. Il questionario era articolato in 25 domande riguardanti le caratteristiche dell attività svolta (qualifica professionale, posizione lavorativa, caratteristiche dello studio, reddito), lo scenario di mercato (settoriale e per tipologia della clientela), la condizione operativa (andamento di crediti e debiti, pagamenti, ambito territoriale di attività, ecc.) e una serie di valutazioni qualitative sull evoluzione dell attività e della professione, nuove tecnologie, nuovi approcci al marketing e alla gestione degli studi. Il numero medio di compilazioni (considerando le 25 domande) è stato pari a circa architetti, un risultato sicuramente positivo e che conferma l elevato livello di partecipazione degli architetti alle iniziative conoscitive finalizzate a supportare l azione di sostegno e supporto dell attività professionale. 2.1 Caratteristiche del campione L età media degli architetti del campione è risultata pari a circa 46 anni (due anni in più rispetto a quella del campione dello scorso anno), con una distribuzione anagrafica in ottimo accordo con quella dell universo degli iscritti. Come naturale si registra una minore rappresentanza delle fasce più anziane. Si tratta di una circostanza legata alla modalità di raccolta dei dati, avvenuta, come usuale, tramite metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) su piattaforma totalmente integrata sul web. Non si notano particolari discrepanze nemmeno per quanto riguarda la distribuzione di genere. La percentuale di architetti donna che ha risposto al questionario del Cresme, pari al 39% del campione, è infatti in ottimo accordo con la quota di riferimento degli iscritti agli albi (40,7%). Qualche distorsione riguarda la distribuzione geografica, con il Centro particolarmente sottorappresentato. Risulta infatti maggiore la presenza di architetti che operano nel Sud del paese. Per evitare possibili inaccuratezze nell elaborazione dei risultati si sono utilizzate tecniche di correzione statistica (post-straficazione). CNAPPC e Cresme Ricerche

40 Figura 26 Distribuzione anagrafica del campione 2015 e confronto con l universo 34,4% 34,2% 28,1% 26,7% 27,4% 26,4% 6,9% 5,9% 3,2% 6,7% < >64 Campione Universo Figura 27 Distribuzione di genere: confronto tra campione e universo Universo Maschio Femmina 40,7% 39,0% Campione 61,0% 59,3% Figura 28 Distribuzione territoriale del campione 2015 e confronto con l universo 42,3% 45,2% 42,4% 31,8% 23,1% 15,2% Nord Centro Mezzogiorno Campione Universo 40 Rapporto Annuale sulla Professione 2015

DIREZIONE E COORDINAMENTO Simone Cola Paolo Pisciotta. DIREZIONE E COORDINAMENTO CRESME Lorenzo Bellicini e Antonio Mura

DIREZIONE E COORDINAMENTO Simone Cola Paolo Pisciotta. DIREZIONE E COORDINAMENTO CRESME Lorenzo Bellicini e Antonio Mura DIREZIONE E COORDINAMENTO Simone Cola Paolo Pisciotta DIREZIONE E COORDINAMENTO CRESME Lorenzo Bellicini e Antonio Mura GRUPPO DI LAVORO CRESME Lorenzo Bellicini Antonio Mura Antonello Mostacci Giuseppe

Dettagli

LA MOBILITÀ PER STUDIO E LAVORO

LA MOBILITÀ PER STUDIO E LAVORO Sintesi dei dati sull occupazione dei laureati siciliani: Il XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati permette di fotografare la mobilità territoriale e le performance

Dettagli

La riuscita negli studi nell università riformata

La riuscita negli studi nell università riformata 8. La riuscita negli studi nell università riformata Dall anno di applicazione della riforma universitaria (2001) al il ritardo alla laurea è sceso in media da 2,9 anni a 1,5 e l età alla laurea è passata

Dettagli

La libera professione di. alcuni dati ed evidenze

La libera professione di. alcuni dati ed evidenze La libera professione di Ingegnere e Architetto in Italia: alcuni dati ed evidenze Architetto Gianfranco Agostinetto Treviso, 2 dicembre 2010 1 Ingegneri e Architetti: modalità di esercizio dell attività

Dettagli

modulo due europa e italia confrontarsi per ragionare sulla professione

modulo due europa e italia confrontarsi per ragionare sulla professione modulo due europa e italia confrontarsi per ragionare sulla professione architetti in europa Architetti e studi di architettura nei paesi europei 2014 180000 160000 140000 120000 100000 80000 60000 40000

Dettagli

INDAGINE SUL PROFILO DEI LAUREATI ITALIANI AD UNDICI ANNI DALLA DICHIARAZIONE DI BOLOGNA. Società Italiana di Fisica XCVI Congresso nazionale

INDAGINE SUL PROFILO DEI LAUREATI ITALIANI AD UNDICI ANNI DALLA DICHIARAZIONE DI BOLOGNA. Società Italiana di Fisica XCVI Congresso nazionale Società Italiana di Fisica XCVI Congresso nazionale INDAGINE SUL PROFILO DEI LAUREATI ITALIANI AD UNDICI ANNI DALLA DICHIARAZIONE DI BOLOGNA Andrea Cammelli Università di Bologna Direttore AlmaLaurea BOLOGNA,

Dettagli

ALMALAUREAAUREA E L OCCUPABILITL OCCUPABILITÀ DEI

ALMALAUREAAUREA E L OCCUPABILITL OCCUPABILITÀ DEI BOLOGNA PROCESS OCCUPABILITÀ DEI LAUREATI E SVILUPPO ECONOMICO-CULTURALE DEI TERRITORI IL CONSORZIO ALMALAUREAAUREA E L OCCUPABILITL CCUPABILITÀ DEI LAUREATI Angelo di Francia Consorzio Interuniversitario

Dettagli

Campobasso - 10 giugno Presentazione del Rapporto. L economia del Molise

Campobasso - 10 giugno Presentazione del Rapporto. L economia del Molise Campobasso - 10 giugno 2014 - Presentazione del Rapporto L economia del Molise Prodotto interno lordo Nel 2013 l economia molisana si è ancora contratta. Le stime di Prometeia indicano una riduzione del

Dettagli

1. La metodologia utilizzata

1. La metodologia utilizzata 1. La metodologia utilizzata Obiettivo dell indagine Verificare come la professione di Geometra abbia nell ultimo decennio sopportato le crisi di mercato anche rispetto alle altre professioni del settore

Dettagli

L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013

L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 1 La dinamica evolutiva del numero degli avvocati e confronto con popolazione italiana Distribuzione territoriale degli avvocati I nuovi ingressi alla

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 LA DEMOGRAFIA... 3 LA RICCHEZZA PRODOTTA... 3 L APERTURA

Dettagli

La laurea alla prova del lavoro

La laurea alla prova del lavoro La laurea alla prova del lavoro Retribuzioni, efficacia, occupazione: AlmaLaurea analizza le performance occupazionali dai laureati magistrali a cinque anni dal titolo: il tasso di occupazione è dell 84%,

Dettagli

OSSERVATORIO PROFESSIONE ARCHITETTO CNAPPC-CRESME QUESTIONARIO PER GLI ISCRITTI

OSSERVATORIO PROFESSIONE ARCHITETTO CNAPPC-CRESME QUESTIONARIO PER GLI ISCRITTI OSSERVATORIO PROFESSIONE ARCHITETTO CNAPPC-CRESME Versione 2014 Domanda. 1 Può descrivere la sua qualifica. QUALIFICA ARCHITETTO PIANIFICATORE PAESAGGISTA Esclude sezione B CONSERVATORE DEI BENI ARCHITETTONICI

Dettagli

OSSERVATORIO PROFESSIONE ARCHITETTO CNAPPC-CRESME QUESTIONARIO PER GLI ISCRITTI

OSSERVATORIO PROFESSIONE ARCHITETTO CNAPPC-CRESME QUESTIONARIO PER GLI ISCRITTI OSSERVATORIO PROFESSIONE ARCHITETTO CNAPPC-CRESME Versione 2014 Domanda. 1 Può descrivere la sua qualifica. QUALIFICA ARCHITETTO PIANIFICATORE PAESAGGISTA Esclude sezione B CONSERVATORE DEI BENI ARCHITETTONICI

Dettagli

Consorzio AlmaLaurea. Andrea Cammelli. Università di Bologna - Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea PADOVA, 4 FEBBRAIO 2009

Consorzio AlmaLaurea. Andrea Cammelli. Università di Bologna - Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea PADOVA, 4 FEBBRAIO 2009 LA CONDIZIONE O OCCUPAZIONALE O DEGLI INGEGNERI NEL TRIVENETO E IN ITALIA Andrea Cammelli Università di Bologna - Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea PADOVA, 4 FEBBRAIO 2009 Indagini sulla condizione

Dettagli

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA Napoli, - Il XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale

Dettagli

La regolarità negli studi

La regolarità negli studi 6. La regolarità negli studi Dall anno di introduzione della riforma universitaria al 2015 l età alla laurea è passata da 28 a 26,2 anni. Il calo è dovuto all effetto congiunto di tre componenti: l aumento

Dettagli

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 117

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 117 7. Le votazioni I fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni risultati sono gli stessi che agivano nel precedente ordinamento universitario: genere (femminile), elevato grado di istruzione

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione INDUSTRIA DEL LEGNO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria del legno rappresenta lo 0.3 per cento del Pil italiano. Il settore è

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dalla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche rappresenta lo 0.6

Dettagli

Le votazioni. 1 Per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 101

Le votazioni. 1 Per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 101 7. Le votazioni I principali fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni voti alla laurea sono il background scolastico (percorso liceale e buoni voti di diploma), essersi iscritti spinti

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della gomma e della plastica; come misura dell

Dettagli

PROFILO E CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI DELLE PROFESSIONI SANITARIE

PROFILO E CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI DELLE PROFESSIONI SANITARIE CONFERENZA PERMANENTE DELLE CLASSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE MEETING DI PRIMAVERA PROFILO E CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI DELLE PROFESSIONI SANITARIE Andrea Cammelli Università di Bologna -

Dettagli

IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI

IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI P.tta Gasparotto, 8-35131 Padova Tel. 049 8046411 Fax 049 8046444 www.datagiovani.it info@datagiovani.it IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI

Dettagli

Osservatorio congiunturale GEI: Il settore delle costruzioni

Osservatorio congiunturale GEI: Il settore delle costruzioni Osservatorio congiunturale GEI: Il settore delle costruzioni Giovanna Altieri ANCE-Direzione Affari Economici e Centro Studi 17 marzo 2016 Economia italiana fuori dalla recessione PIL - Valori concatenati

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2015)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2015) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre 2014- I trimestre 2015) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Giugno 2015 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione TRASPORTI E COMUNICAZIONI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il comparto dei servizi di trasporto e comunicazioni, producendo circa l 8.4 per cento del Pil italiano, rappresenta

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell elettronica nell ultimo decennio ha rappresentato una quota pari all 1.5 per cento

Dettagli

Motivazioni nella scelta del corso di laurea. Napoli, 22 maggio 2012 Moira Nardoni (ALMALAUREA)

Motivazioni nella scelta del corso di laurea. Napoli, 22 maggio 2012 Moira Nardoni (ALMALAUREA) Motivazioni Napoli, 22 maggio 2012 Moira Nardoni (ALMALAUREA) Come si riflettono sulla carriera e sull esperienza universitaria i fattori motivazionali? - Interesse per le discipline - aspettative occupazionali

Dettagli

C E N S I S. Inventarsi il lavoro: i giovani che ce la fanno

C E N S I S. Inventarsi il lavoro: i giovani che ce la fanno C E N S I S Inventarsi il lavoro: i giovani che ce la fanno Roma, novembre 2016 1. LA FORBICE SI ALLARGA Crisi e skill tecnologiche hanno divaricato il mondo giovanile, facendo emergere gruppi contrapposti

Dettagli

La Newsletter di Nuovi Lavori Il mercato del lavoro nel 4 Rapporto sulla Coesione sociale Scritto da Ferruccio Pelos

La Newsletter di Nuovi Lavori Il mercato del lavoro nel 4 Rapporto sulla Coesione sociale Scritto da Ferruccio Pelos Nei giorni scorsi è stato presentato il Rapporto sulla Coesione sociale Anno 2013, giunto alla 4^ edizione, realizzato dal Ministero del Lavoro, dall Inps e dall Istat. Nel capitolo sul Mercato del lavoro

Dettagli

La transizione scuola/(università)/lavoro

La transizione scuola/(università)/lavoro La transizione scuola/(università)/lavoro Francesco Michele Mortati Istat Direzione generale Forum PA 26.6.2015 Cominciamo con i dati relativi ai diplomati del 2007 e con alcune statistiche di genere I

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Sommario 1. La congiuntura a novembre 2014 (dati destagionalizzati)...3

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell agricoltura; come misura dell attività si utilizza il

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno 2015- Anno 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono

Dettagli

LA SINTESI DEL XVIII RAPPORTO ALMALAUREA SULLA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI

LA SINTESI DEL XVIII RAPPORTO ALMALAUREA SULLA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI LA SINTESI DEL XVIII RAPPORTO ALMALAUREA SULLA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI Il XVIII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati delle 71 Università delle 73 aderenti fotografa

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione INDUSTRIE CONCIARIE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore delle industrie conciarie; come misura dell attività

Dettagli

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA ANDAMENTO DEL SETTORE NEL 2015 E STIME PREVISIONALI 2016

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA ANDAMENTO DEL SETTORE NEL 2015 E STIME PREVISIONALI 2016 IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA ANDAMENTO DEL SETTORE NEL 2015 E STIME PREVISIONALI 2016 Novembre 2015 1 INDICE 1. INVESTIMENTI E VALORE DELLA PRODUZIONE DELLE COSTRUZIONI 3 1.1. Il valore della

Dettagli

STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. Soddisfazione nell occupazione e attinenza tra titolo di studio e lavoro anno 2016

STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. Soddisfazione nell occupazione e attinenza tra titolo di studio e lavoro anno 2016 31 Marzo 2017 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA Soddisfazione nell occupazione e attinenza tra titolo di studio e lavoro anno 2016 degli occupati Dall indagine campionaria sull occupazione e disoccupazione

Dettagli

Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012

Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012 Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012 Il rapporto Censis del 2011, ha fatto emergere come l Italia negli ultimi 4 anni abbia avuto un grosso calo dell occupazione giovanile. I dati Censis

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster Rapporto Economia Provinciale 2009 271 Analisi per Cluster Analisi per Cluster 273 Cluster Per trarre qualche informazione dall andamento degli indicatori economici che ormai da sette anni vengono monitorati,

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore produttore e distributore di energia elettrica, gas e acqua calda nell ultimo decennio ha prodotto in media l 1.6

Dettagli

L economia della Lombardia

L economia della Lombardia Presentazione Rapporto Mantova 21 giugno 211 L economia della Lombardia MAMU Centro Congressi Mantova Multicentre Indice della presentazione La congiuntura La reazione delle imprese manifatturiere alla

Dettagli

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA ANALISI ECONOMICA Nei primi anni 2000 l area di Roma e della sua provincia crescevano a ritmi superiori alla media nazionale dell 1% annuo circa. Dal 2008, invece, registriamo tassi di contrazione delle

Dettagli

GENOVA IN NUMERI. EDIZIONE N. 3 Dicembre SEZIONE CASA, ASSEGNAZIONE ALLOGGI E POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO Ufficio Occupazione Giovanile

GENOVA IN NUMERI. EDIZIONE N. 3 Dicembre SEZIONE CASA, ASSEGNAZIONE ALLOGGI E POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO Ufficio Occupazione Giovanile GENOVA IN NUMERI EDIZIONE N. 3 Dicembre 2009 SEZIONE CASA, ASSEGNAZIONE ALLOGGI E POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO Ufficio Occupazione Giovanile al 1 gennaio 2009 Età maschi femmine totale Da 15 a 24 24.748

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il peso del settore dell agricoltura si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma in alcuni territori rappresenta ancora

Dettagli

Tavola 1 - Occupati anni per sesso, ripartizione geografica, titolo di studio, settore di attività economica e professione - Anni

Tavola 1 - Occupati anni per sesso, ripartizione geografica, titolo di studio, settore di attività economica e professione - Anni ALLEGATO STATISTICO Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini presso l XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati Roma, 7 giugno 2011 Tavola

Dettagli

NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005)

NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) NOTIZIE STATISTICHE S t a t i s t i c a e O s s e r v a t o r i N u m e r o 21 m a g g io 2006 La condizione lavorativa in nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) La partecipazione al mercato

Dettagli

Newsletter ARIFL - IO LAVORO

Newsletter ARIFL - IO LAVORO Newsletter ARIFL - IO LAVORO Numero 8 Settimana 8 Gennaio - 14 Gennaio 2010 Stime provvisorie sui tassi di occupazione, disoccupazione e inattività in Italia e sui tassi di disoccupazione nei Paesi dell

Dettagli

La crisi del settore delle costruzioni

La crisi del settore delle costruzioni La crisi del settore delle costruzioni Giovanna Altieri, ANCE Il settore delle costruzioni sta vivendo la crisi più grave dal dopoguerra ad oggi. Secondo i dati dell Osservatorio congiunturale Ance, presentato

Dettagli

Economia e lavoro in Lombardia

Economia e lavoro in Lombardia 1 Economia e lavoro in Lombardia CGIL Lombardia, luglio 2017 Economia lombarda, uno sguardo complessivo Andamento del PIL nelle regioni Italiane. Nel 2016 la crescita del PIL (0,9 per cento in Italia)

Dettagli

Laureati e immatricolati in Lombardia e Italia

Laureati e immatricolati in Lombardia e Italia 1 Laureati e immatricolati in Lombardia e Italia Nel 2013 a livello nazionale crescono dell 1,6% i laureati, ma continua la riduzione degli immatricolati (-0,5% nell ultimo anno, ma -14,3% rispetto al

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza

Dettagli

Laureati in agraria conduttori di aziende agricole

Laureati in agraria conduttori di aziende agricole Laureati in agraria conduttori di aziende agricole Negli ultimi cinque anni, è cresciuta da circa il 2% dei sei anni precedenti ad oltre il 3%, la quota di studenti immatricolati ai corsi di laurea nelle

Dettagli

L economia del Lazio nel 2009

L economia del Lazio nel 2009 L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat

Dettagli

MODELLO 16 dip. STUDENTI STRANIERI che hanno CONSEGUITO UN TITOLO nel 2015 per STATO ESTERO DI CITTADINANZA

MODELLO 16 dip. STUDENTI STRANIERI che hanno CONSEGUITO UN TITOLO nel 2015 per STATO ESTERO DI CITTADINANZA MODELLO 6 dip STUDENTI STRANIERI che hanno CONSEGUITO UN TITOLO nel 05 per STATO ESTERO DI CITTADINANZA STATO ESTERO di cittadinanza DIPLOMATI nelle SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DOTTORI DI RICERCA che hanno

Dettagli

STATISTICHE SU ISCRITTI, REDDITI E PENSIONATI. Indice. Dati generali. Nota: Tutti gli importi sono espressi in euro costanti del 2014.

STATISTICHE SU ISCRITTI, REDDITI E PENSIONATI. Indice. Dati generali. Nota: Tutti gli importi sono espressi in euro costanti del 2014. STATISTICHE SU ISCRITTI, REDDITI E PENSIONATI Dati generali Indice Nota: Tutti gli importi sono espressi in euro costanti del 2014. 1 NUMERO ELEVATO DI LIBERI PROFESSIONISTI IN ITALIA NEL CONFRONTO CON

Dettagli

STUDENTI STRANIERI per STATO ESTERO DI CITTADINANZA

STUDENTI STRANIERI per STATO ESTERO DI CITTADINANZA Indagine sull'istruzione Universitaria 0 - Formazione Post-Laurea MODELLO 6 STUDENTI STRANIERI per STATO ESTERO DI CITTADINANZA STUDENTI STRANIERI ISCRITTI per STATO ESTERO DI CITTADINANZA - a.a. 0/ STUDENTI

Dettagli

Osservatorio Nazionale 2016 CRED.IT SOCIETA FINANZIARIA SPA

Osservatorio Nazionale 2016 CRED.IT SOCIETA FINANZIARIA SPA Osservatorio Nazionale 2016 CRED.IT SOCIETA FINANZIARIA SPA Lo scenario economico in Italia L Ocse stima il PIL 2015 ad un +0,8% prevedendo un +1,4% nel 2016 e 2017. Le stime positive, spiega L Ocse, sono

Dettagli

Le condizioni di vita nelle città universitarie

Le condizioni di vita nelle città universitarie 10. Le condizioni di vita nelle città universitarie I giudizi espressi dai laureati sui servizi offerti dalle città possono essere di grande interesse per i rispettivi amministratori. I trasporti e i servizi

Dettagli

Istruzione. Istituto Nazionale di Statistica

Istruzione. Istituto Nazionale di Statistica Istruzione 20 Istituto Nazionale di Statistica scuole, Classi e alunni per tipo Di scuola Anno scolastico 2014/2015 * per le scuole dell infanzia si fa riferimento alle sezioni ** l indicatore è calcolato

Dettagli

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività

Dettagli

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne DOCUMENTAZIONE E STATISTICA QUADERNO DI DOCUMENTAZIONE N. 6/2009 ECONOMIA ED OCCUPAZIONE LO STATO DELLE IN ITALIA DICEMBRE 2009 REPORT TERRITORIALE LIGURIA con la collaborazione dell Istituto Guglielmo

Dettagli

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni 3. Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni Negli ultimi anni è stato osservato un aumento dei laureati che non hanno mai svolto un attività di lavoro durante gli studi. I lavoratori-studenti

Dettagli

Osservatorio & Ricerca. La BUSS

Osservatorio & Ricerca. La BUSS La BUSS LA Il mercato del lavoro veneto nel terzo trimestre 2010: i dati Istat-Rfl 1. CONTESTO ECONOMICO: LA CRESCITA BASSA ASSORBE LENTAMENTE GLI EFFETTI DELLA CRISI...2 2. IL MERCATO DEL LAVORO: GLI

Dettagli

Condizione occupazionale dei laureati Unisi 2014

Condizione occupazionale dei laureati Unisi 2014 SERVIZIO DI SUPPORTO AL NUCLEO DI VALUTAZIONE Condizione occupazionale dei laureati Unisi 2014 La XVII indagine AlmaLaurea (2015) ha coinvolto i laureati: dei corsi di 1 e 2 livello che hanno conseguito

Dettagli

Dati Istat: Il mercato del lavoro in Molise.

Dati Istat: Il mercato del lavoro in Molise. Dati Istat: Il mercato del lavoro in Molise. Anno 2013 [03/03/2013] [Elaborazioni Ufficio Studi e Ricerche Unioncamere Molise] Il mercato del lavoro Contesto Italiano Dagli ultimi dati diffusi dell Istat,

Dettagli

Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012

Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012 Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012 Dati ISTAT elaborati a cura della CGIL Marche e dell 4 marzo 2013 1 INDICE 1_Le Forze di Lavoro nelle Marche 2_Le Forze di Lavoro in provincia di Ancona 3_Le

Dettagli

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA. Sistemi Locali del Lavoro

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA. Sistemi Locali del Lavoro LAVORO Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA Sistemi Locali del Lavoro Occupazione e specializzazioni produttive nei territori italiani MERCATO DEL

Dettagli

L economia della Valle d Aosta

L economia della Valle d Aosta L economia della Valle d Aosta L economia della Valle d Aosta è in graduale recupero L economia della Valle d Aosta è in graduale recupero Il miglioramento però ha interessato solo parte dell economia

Dettagli

Laureati in area informatica 2010 a 12 mesi dalla laurea

Laureati in area informatica 2010 a 12 mesi dalla laurea Iniziativa interuniversitaria STELLA (Statistiche sul TEma Laureati & Lavoro in Archivio on-line) I laureati e il mondo del lavoro Presentazione delle indagini occupazionali 2010 Laureati in area informatica

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURA EDILE 2008 SUL SETTORE EDILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA A CURA DELL UFFICIO STUDI. in collaborazione con

INDAGINE CONGIUNTURA EDILE 2008 SUL SETTORE EDILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA A CURA DELL UFFICIO STUDI. in collaborazione con CONGIUNTURA EDILE 2008 INDAGINE SUL SETTORE EDILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA A CURA DELL UFFICIO STUDI in collaborazione con Collegio Costruttori Edili della Provincia di Biella Giovani Imprenditori Edili

Dettagli

La congiuntura dell edilizia in provincia di Pisa

La congiuntura dell edilizia in provincia di Pisa La congiuntura dell edilizia in provincia di Pisa Anno 2013 Pisa, 5 settembre 2014. Ancora un anno da dimenticare per la filiera edile. Non solo la produzione nazionale del settore segna un ulteriore calo

Dettagli

Capitolo 2 - Istruzione

Capitolo 2 - Istruzione 2 - ISTRUZIONE 2.1. Scuola Nell anno scolastico 2007/2008 la popolazione studentesca biellese ha registrato una riduzione dello 0,3% rispetto all anno precedente. Questo lieve calo va però messo in relazione

Dettagli

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 15 marzo #lavoro Rassegna stampa TG3 RAI FVG 10mar2016 Messaggero Veneto 11mar2016 Il Piccolo 11mar2016 Il Gazzettino 11mar2016 Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 In Friuli Venezia Giulia nell ultimo

Dettagli

Una lettura ragionata dei dati INPS sulle assunzioni: aggiornamento ai primi 7 mesi del 2016

Una lettura ragionata dei dati INPS sulle assunzioni: aggiornamento ai primi 7 mesi del 2016 Una lettura ragionata dei dati INPS sulle assunzioni: aggiornamento ai primi 7 mesi del 2016 A cura di Lorenzo Birindelli (settembre 2016) Sommario Tempo indeterminato e altre tipologie contrattuali 2

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore degli alberghi e dei pubblici esercizi rappresenta una quota non trascurabile dell economia italiana:

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione TESSILE- ABBIGLIAMENTO E CALZATURE 1 Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il tessile-abbigliamento e il calzaturiero rappresenta un settore di specializzazione dell economia

Dettagli

Lombardia Statistiche Report

Lombardia Statistiche Report Lombardia Statistiche Report N 6 / 2017 5 luglio 2017 Congiuntura economica in Lombardia. I trimestre 2017 Il 2016 è stato un anno positivo per l economia lombarda. Questo dato sembra trovare conferma

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PESCA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della pesca; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

LA TUA SCELTA IL TUO FUTURO. la scelta di oggi influenzerà il tuo domani...

LA TUA SCELTA IL TUO FUTURO. la scelta di oggi influenzerà il tuo domani... LA TUA SCELTA IL TUO FUTURO la scelta di oggi influenzerà il tuo domani... 1 Alcuni dati da ricordare: tasso di disoccupazione giovanile Ecco il TASSO DI DISOCCUPAZIONE (dato medio 2015) tra i giovani!

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (II trimestre II trimestre 2016)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (II trimestre II trimestre 2016) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (II trimestre 2015- II trimestre 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Settembre 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (anno 2014-anno2015)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (anno 2014-anno2015) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (anno 2014-anno2015) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono

Dettagli

Le prospettive di studio

Le prospettive di studio . Le prospettive di studio I laureati che intendono proseguire gli studi dopo la laurea sono il 5% tra i laureati di primo livello (la maggioranza opta per la laurea magistrale) e il % dei laureati di

Dettagli

Diseguaglianza retributiva. Venezia, 12 marzo 2013 E. Bartolini (ALMALAUREA), S. Binassi (ALMALAUREA), V. Conti (ALMALAUREA)

Diseguaglianza retributiva. Venezia, 12 marzo 2013 E. Bartolini (ALMALAUREA), S. Binassi (ALMALAUREA), V. Conti (ALMALAUREA) Diseguaglianza retributiva tra laureati del 2008 e del 2011 Venezia, 12 marzo 2013 E. Bartolini (ALMALAUREA), S. Binassi (ALMALAUREA), V. Conti (ALMALAUREA) Diseguaglianze di reddito e rischio di investimento

Dettagli

Osservatorio & Ricerca

Osservatorio & Ricerca Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE 2016 Sintesi Grafica Febbraio 2017 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE 2016 LE PREVISIONI In un contesto europeo di

Dettagli

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati.

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati. LAVORO Occupazione. A febbraio 2015, gli occupati in Italia sono 22.2 milioni, mentre i disoccupati sono 3.2 milioni. Lo rivela l'istat nel suo rapporto "Occupati e disoccupati". Il tasso di disoccupazione*

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALIMENTARE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore delle industrie alimentari e delle bevande; come misura dell

Dettagli

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Nel 2014 il mercato del lavoro molisano ha mostrato segnali di miglioramento, (Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat)

Dettagli

Istat, salgono gli occupati a gennaio. Significativo calo per la disoccupazione giovanile

Istat, salgono gli occupati a gennaio. Significativo calo per la disoccupazione giovanile Istat, salgono gli occupati a gennaio. Significativo calo per la disoccupazione giovanile L Istat nei dati diffusi questa mattina rileva l occupazione in crescita nel mese di gennaio. Aumentano di 30 mila

Dettagli

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni 5. Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni I lavoratori-studenti sono più numerosi nell area delle scienze umane e sociali e tra i laureati triennali e sono invece meno frequenti nel Mezzogiorno.

Dettagli

Laureati in area informatica 2012 a 12 mesi dalla laurea

Laureati in area informatica 2012 a 12 mesi dalla laurea Iniziativa interuniversitaria STELLA (Statistiche sul TEma Laureati & Lavoro in Archivio on-line) I laureati e il mondo del lavoro Presentazione delle indagini occupazionali 2012 Laureati in area informatica

Dettagli

Osservatorio & Ricerca

Osservatorio & Ricerca Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 Sintesi Grafica Maggio 2017 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 LE PREVISIONI Se per i Paesi dell area euro

Dettagli

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA 3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA Per analizzare l evoluzione della congiuntura economica nel territorio lecchese e cogliere l intensità con cui la crisi si è ripercossa sull economia provinciale, appare opportuno

Dettagli

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 4 Marzo 2013 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

Dettagli

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI NELLA PROVINCIA DELL OGLIASTRA NEL 2010 E LE PROSPETTIVE PER IL 2011

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI NELLA PROVINCIA DELL OGLIASTRA NEL 2010 E LE PROSPETTIVE PER IL 2011 Ogliastra IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI NELLA PROVINCIA DELL OGLIASTRA NEL 2010 E LE PROSPETTIVE PER IL 2011 Maggio 2011 INDICE 1. INQUADRAMENTO DEMOGRAFICO E SCENARIO PREVISIONALE 2010-2019 3 1.1. Approccio

Dettagli

Contratti aziendali per 2 lavoratori su 3 nell industria, oltre 1 su 2 nei servizi. Assenteismo al 6,5%.

Contratti aziendali per 2 lavoratori su 3 nell industria, oltre 1 su 2 nei servizi. Assenteismo al 6,5%. 15-12-2014 NOTA DAL CSC Indagine Confindustria sul lavoro nel 2013 Contratti aziendali per 2 lavoratori su 3 nell industria, oltre 1 su 2 nei servizi. Assenteismo al 6,5%. Giovanna Labartino e Francesca

Dettagli

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Aprile 2016 UFFICIO STUDI 1 1. La popolazione residente nella regione Abruzzo attualmente supera 1,3 milioni

Dettagli