Generi, temi, competenze testuali

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1 Simonetta Damele, Tiziano Franzi Passi da giganti Generi, temi, competenze testuali RISORSE PER L'INSEGNANTE E PER LA CLASSE con CD-ROM

2 Simonetta Damele, Tiziano Franzi Passi da giganti Generi, temi, competenze testuali Risorse per l insegnante e per la classe A. La vita: unitarietà e diversità dei viventi LOESCHER EDITORE

3 Loescher Editore - Torino I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L acquisto della presente copia dell opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Fotocopie per uso personale (cioè privato e individuale), nei limiti del 15% di ciascun volume, possono essere effettuate dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Tali fotocopie possono essere effettuate negli esercizi commerciali convenzionati SIAE o con altre modalità indicate da SIAE. Per riproduzioni ad uso non personale l editore potrà concedere a pagamento l autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a: Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell ingegno (AIDRO) Corso di Porta Romana n. 108, Milano segreteria@aidro.org e sito web L editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all art ter legge diritto d autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: Ristampe N ISBN Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore s.r.l. Via Vittorio Amedeo II, Torino Fax clienti@loescher.it Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n A secondo la norma UNI EN ISO Passi da giganti è frutto del lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme progettato, elaborato e scritto ogni parte. Alla stesura delle verifiche sommative hanno collaborato Teresa Carla Noja (Volume A: Unità 6, 9, 10, 12; Volume B: Unità 1, 2, 15) e Olivia Elena Trioschi (Volume A: Unità 7, 8, 11; Volume B: Unità 8-14). Le soluzioni degli esercizi del testo sono a cura di Valentina Provera. Realizzazione editoriale e tecnica: Salviati s.r.l. - Milano - redazione: Giulia Tabacco - videoimpaginazione: Paolo Cajelli Progetto grafico: Anna Huwyler Copertina: Elio Vigna Design - Torino Redattore responsabile: Luciana Canavese Stampa: Sograte - Città di Castello (PG)

4 Indice Presentazione del corso 7 Parte 1 Strumenti per la didattica 1 Organizzazione dei volumi e del progetto didattico 10 2 Proposte per una programmazione personalizzata 12 3 Le verifiche delle unità Criteri di misurazione e valutazione delle prove Esempi di verifica con misurazione e valutazione 16 a) Livello recupero 16 b) Livello standard Competenze di lettura in uscita dal biennio 22 5 Prove INVALSI: quadro di riferimento 23 6 Esempi di prove di italiano in uscita dal biennio 26 a) Analisi del testo narrativo-letterario Umberto Saba, Un colpo di pistola 26 b) Analisi del testo poetico Camillo Sbarbaro, Io che come un sonnambulo cammino 29 7 Italiano per alunni stranieri Criteri per la stesura di testi a scrittura controllata e per la semplificazione dei testi scritti L indice di leggibilità di un testo Un testo a indice di leggibilità elevato 36

5 Parte 2 Prove d ingresso Lettura e comprensione di un testo in prosa E. Cei, Il regalo 42 Lettura e comprensione di un testo poetico Umberto Saba, Poesia alla mia balia 46 4 Riassunto di un racconto Joseph Rudyard Kipling, Il malefico oggetto 48 Narrazione del vissuto personale 51 Parte 3 Verifiche sommative VOLUME A Unità 1 Oscar Wilde, Il giovane Re 54 Unità 2 Primo Levi, Un discepolo 60 Unità 3 Guy de Maupassant, Il ritorno 65 Unità 4 Tommaso Landolfi, La lama 71 Unità 5 Luigi Malerba, Il gioco dello scippo 74 Unità 6 Fredric William Brown, Sentinella 78 Unità 7 Cesare Pavese, Il nome 81 Unità 8 Mario Tobino, L eroica medaglia 86 Unità 9 Stefano Benni, Crimini e galline 92 Unità 10 George Orwell, La fattoria degli animali 98 Unità 11 Luigi Pirandello, La giara 102 Unità 12 Italo Calvino, Il Buono e il Gramo 111 Unità 13 Khaled Hosseini, Esiste un modo per tornare a essere buoni 115

6 Unità 14 Bruno Ventavoli, Bambini soldato 118 Unità 15 Günter Grass, Tollerare è meglio che amare 121 Unità 16 Gianfranco Fini, Avere vent anni nel VOLUME B Unità 1 Alessandro Manzoni, La monaca di Monza 127 Unità 2 Italo Svevo, La morte di mio padre 132 Unità 3 Rafael Alberti, Han sradicato un albero 136 Unità 4 Patrizia Valduga, Il cuore sanguina, si perde il cuore 138 Unità 5 Giovanni Pascoli, L uccellino del freddo 140 Unità 6 Dino Campana, I piloni fanno il fiume più bello 143 Unità 7 Salvatore Quasimodo, Ora che sale il giorno 146 Unità 8 Giovanni Pascoli, Temporale 149 Unità 9 Gesualdo Bufalino, Progetto di lode 153 Unità 10 Vincenzo Cardarelli, Gabbiani 156 Unità 11 Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza 159 Unità 12 Umberto Saba, Trieste 162 Unità 13 Eugenio Montale, Cigola la carrucola del pozzo 165 Unità 14 Giuseppe Ungaretti, Sono una creatura 168 Unità 15 Anton Čechov, Il giardino dei ciliegi VOLUME C Unità 1 Epopea di Gilgamesh, Gilgamesh ed Enkidu 176 Unità 2 La Bibbia, Daniele nella fossa dei leoni 179 Unità 3 Iliade, Il duello tra Ettore e Aiace 182 Unità 4 Odissea, La gara dell arco 187 Unità 5 Eneide, La profezia di Celeno 191 Unità 6 Chanson de Roland, Il tradimento di Gano 195

7 Parte 4 Soluzioni delle verifiche Verifica con misurazione e valutazione 202 Prove di italiano in uscita dal biennio 202 Prove d ingresso Verifiche sommative 204 Volume A 204 Volume B 212 Volume C 220 Parte 5 Soluzioni degli esercizi del testo Volume A 226 Volume B 287 Volume C 358 Indice degli autori presenti nell Antologia 397

8 Presentazione del corso Passi da giganti Il titolo «Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti»: così recita un celebre aforisma di Bernardo di Chartres (XI-XII secolo). I passi, cioè i brani, presentati in questa antologia sono opera dei giganti, dei grandi della letteratura: confrontandosi con essi, l alunno impara a muoversi più speditamente e con più soddisfazione nel mondo della lettura e della scrittura. Com è organizzata Il volume A di Passi da giganti è dedicato alla prosa in tutte le sue forme: dai la proposta testi letterari a quelli d uso, con la possibilità per l insegnante di affrontare tutte e subito le tipologie testuali. Brani integrali, e comunque sempre tali da costituire storie a sé, narrativamente indipendenti, caratterizzano la proposta. Nel volume B, dopo alcuni percorsi nel romanzo, l attenzione è dedicata in gran parte alla poesia (le forme, i percorsi e i maestri) e al teatro. La trattazione dell epica occupa il volume C, spaziando dal mito all epica classica a quella medievale e rinascimentale e alla tradizione biblica. 7 La struttura interna Ogni volume è suddiviso in Sezioni che si concludono con una Verifica. Ciascuna Sezione si articola in Unità che si concludono con un Questionario di conoscenza comprensione analisi. La sezione iniziale del volume A, Lasciarsi sorprendere, dà il senso dell assaggio offerto allo studente di che cosa sia la lettura, con la proposta di brani per fantasticare, sorridere, appassionarsi, preoccuparsi, rabbrividire e commuoversi, al fine di testarne l interesse e accoglierlo nel mondo sorprendente della letteratura. La forma del racconto, Incontro con il romanzo e La forma della poesia sono le sezioni dedicate alle caratteristiche delle tipologie letterarie, con l esposizione delle principali nozioni teoriche accompagnate da numerosi esempi (Conoscere) e seguite da un percorso di testi con lettura guidata fondato su tali nozioni (Leggere e analizzare). Percorsi nel racconto, Percorsi nel romanzo e Percorsi nella poesia costituiscono invece la parte antologica vera e propria suddivisa per generi. La seconda parte di ciascuna di queste unità è occupata dai Temi in primo piano: una sorta di percorso parallelo finalizzato al confronto e alla discussione con tipologie testuali diverse, che possono proporre anche l analisi di opere d arte o cinematografiche. Le Lezioni di scrittura concludono infine i volumi, con la ripresa sistematica dei modelli di scrittura già ampiamente disposti nel volume, qui presentate in forma di esercitazioni operative tese a fornire all alunno un metodo di lavoro efficace per lo sviluppo di questa fondamentale abilità espressiva.

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10 Parte 1 Strumenti per la didattica 9

11 Parte 1 Strumenti per la didattica 1 Organizzazione dei volumi e del progetto didattico Nel corso del biennio, il progetto didattico intende guidare gli alunni a saper distinguere con sicurezza le caratteristiche dei testi narrativi, lirici, teatrali, espositivi e argomentativi. In particolare sarà affrontata un organica riflessione sugli aspetti del testo narrativo e di quello poetico, sugli artifici della retorica, sul contenuto e sulla forma del genere a cui il testo appartiene. VOLUME A Sezioni Contenuti Finalità Lasciarsi sorprendere Sezione introduttiva per l accoglienza. Racconti di varia tipologia e di versi autori. Favorire il passaggio dalla Scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado. Stimolare il piacere della lettura. Leggere, comprendere e interpretare racconti. Affrontare situazioni comunicative scambiando informazioni per comprendere il punto di vista dell altro ed esprimere il proprio. 10 La forma del racconto 1 La struttura del testo narrativo. 2 I personaggi. 3 Lo spazio e il tempo. 4 La voce narrante, il punto di vis ta, lo stile. 5 L interpretazione del testo. Conoscere le strutture dei testi narrativi letterari. Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. Avviarsi all interpretazione del testo. Percorsi nel racconto Incontro con il romanzo Testi non letterari Lezioni di scrittura 6 Il racconto di intrattenimento. 7 Il racconto psicologico. 8 Il racconto realistico. 9 Il racconto umoristico. 10 Il racconto simbolico-allegorico. 11 La narrazione breve: la novella. 12 I nostri antenati di Italo Calvino. 13 Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini. 14 Testi informativo-espositivi. 15 Testi argomentativi. 16 Un percorso nell attualità. a) Raccontare a partire da esperienze personali. b) Argomentare e sostenere opinioni personali. c) Rispondere alle domande di un questionario. d) Riassumere. Cogliere e comprendere i caratteri specifici di un testo letterario. Individuare natura, funzioni e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo. Interpretare il significato di parole e proposizioni. Riconoscere e apprezzare le differenze di genere narrativo. Approfondire tematiche e problemi significativi suscitati dalla lettura dei testi. Comprendere il tema e il messaggio comunicati dai testi. Sviluppare il senso estetico per l espressione letteraria e per gli altri linguaggi. Essere in grado di leggere e collocare storicamente un autore. Sviluppare il piacere del leggere. Conoscere le strutture dei testi espositivi e argomentativi. Individuare natura, funzioni e principali scopi comunicativi del testo. Interpretare il significato di parole e proposizioni all interno di differenti tipologie testuali. Applicare diverse strategie di lettura. Reperire informazioni in testi di varia tipologia. Riconoscere tesi contrapposte. Conoscere le strutture essenziali di un testo scritto. Produrre testi corretti, coerenti ed espressivi adeguati alle diverse situazioni comunicative. Redigere sintesi e relazioni. Rielaborare in forma chiara le informazioni.

12 VOLUME B Sezioni Contenuti Finalità Percorsi nel romanzo La forma della poesia Percorsi nella poesia I maestri della poesia 1 Realismo e storia. 2 Identità e ricerca di sé. 3 Il testo poetico. 4 La metrica e il ritmo. 5 Gli effetti fonico-musicali. 6 La disposizione delle parole. 7 Le figure di significato. 8 Il poeta e la natura. 9 Il poeta e gli affetti. 10 Il poeta e la vita. 11 Il poeta e l impegno civile. 12 Umberto Saba: il poeta solitario. 13 Eugenio Montale: il poeta del male di vivere. 14 Giuseppe Ungaretti: il poeta dell essenzialità. Cogliere e comprendere i caratteri specifici di un romanzo. Leggere romanzi rappresentativi della nostra tradizione letteraria. Orientare l analisi delle strutture formali del testo letterario verso una sua interpretazione complessiva, nella quale trovi spazio anche l espressione motivata del giudizio personale. Collocare il testo letterario nello specifico contesto storico e culturale che lo ha prodotto. Acquisire consapevolezza della storicità della lingua. Cogliere la specificità del linguaggio poetico. Riconoscere le caratteristiche formali del testo poetico. Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. Riconoscere le principali tipologie di testo poetico. Cogliere e comprendere i caratteri specifici di una poesia. Interpretare il significato di parole, proposizioni. Approfondire tematiche e problemi significativi suscitati dalla lettura dei testi. Comprendere il tema e il messaggio comunicati dai testi. Sviluppare il senso estetico per l espressione letteraria e per gli altri linguaggi. Essere in grado di leggere e collocare storicamente un autore. Organizzazione dei volumi e del progetto didattico Percorsi nel teatro Lezioni di scrittura 15 Si va in scena. a) Argomentare e scrivere un saggio breve. b) Scrivere una relazione e una recensione. c) Parafrasare un testo poetico. d) Scrivere il commento di un testo poetico. VOLUME C Sezioni Contenuti Finalità Il Vicino Oriente Epica classica Epica cavalleresca 1 Le imprese di Gilgamesh. 2 Eroi fuori dal mito. 3 Iliade. 4 Odissea. 5 Eneide. 6 I cavalieri, i nuovi eroi. Cogliere e comprendere i caratteri specifici del testo teatrale. Approfondire tematiche e problemi significativi suscitati dalla lettura dei testi. Comprendere il tema e il messaggio comunicati dai testi. Produrre testi corretti, coerenti ed espressivi adeguati alle diverse situazioni comunicative. Saper informare, argomentare e confutare. Interpretare e valutare un testo. Conoscere le caratteristiche della poesia epica. Saper leggere i topoi e le tematiche culturali di un testo epico e le relazioni storico-ambientali di produzione. Interpretare e valutare i contenuti. Acquisire la consapevolezza della storicità della lingua e delle sue trasformazioni nei secoli. 11

13 Parte 1 Strumenti per la didattica 12 2 Proposte per una programmazione personalizzata La forma del racconto Nella progettazione del percorso didattico, l insegnante può selezionare e ricomporre le Unità di lettura in modo da adattare il percorso alle esigenze della classe. Ogni sezione, infatti, è suddivisa in Unità che: sono adattate ai tempi scolastici; presentano le nozioni teoriche e pratiche per raggiungere gli specifici obiettivi; offrono un ampio e significativo repertorio di testi; presentano approfonditi commenti ai brani; guidano alle attività di scrittura; sono corredate di prove di accertamento e verifica; sono ricomponibili in percorsi personalizzati. Si propongono di seguito, a titolo di esempio, due modelli di riorganizzazione delle Unità secondo criteri personalizzati. 1 ESEMPIO CLASSE PRIMA Obiettivi: cogliere i caratteri specifici di un testo letterario; padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. Sezione Unità Testi 1 La struttura del testo narrativo. 2 I personaggi. 3 Lo spazio e il tempo. 4 La voce narrante, il punto di vista, lo stile. 5 L interpretazione del testo. Ermanno Bencivenga, Cose da pazzi. Giorgio Scerbanenco, Notte di luna. Italo Calvino, La fermata sbagliata. Giovanni Arpino, La dama dei coltelli. Fredric William Brown, Armageddon. Ludwig Bechstein, I tre cani. Ken Follett, Lucy. Thomas Mann, Tonio. Stendhal, Julien Sorel. Dino Buzzati, Il colombre. Jack London, Silenzio bianco. Leonardo Sciascia, Il lungo viaggio. Aleksandr Puškin, La tormenta. Ignazio Silone, Un pezzo di pane. Isaac Bashevis Singer, Il figlio. Vincenzo Cerami, Un amore grandissimo. Andrea Camilleri, Guardie e ladri. Joseph Rudyard Kipling, Lispeth. Italo Svevo, La madre.

14 Sezione Unità Testi Percorsi nel racconto Incontro con il romanzo 8 Il racconto realistico. 11 La narrazione breve: la novella. 12 I nostri antenati di Italo Calvino. Guy de Maupassant, I gioielli. Anna Maria Ortese, Un paio di occhiali. Ivo Andrić, Il serpente. CONFRONTI: La geografia delle nuove povertà. William Saroyan, Il filippino. CONFRONTI: Le parole della differenza. Tahar Ben Jelloun, Il sospetto. Giuseppe Ungaretti, In memoria. Enzo Bianchi, Diversi sì, nemici no. CONFRONTI: Le basi psicologiche del pregiudizio. David Maria Turoldo, Povera che dorme entro i giornali. Cinema: Si può fare. Giovanni Boccaccio e il Decameron, Andreuccio da Perugia. Giovanni Verga e la Vita dei campi, Rosso Malpelo. Luigi Pirandello e le Novelle per un anno, La signora Frola e il signor Ponza, suo genero. Il visconte dimezzato La metà buona del visconte. Il barone rampante Vita sugli alberi. Il cavaliere inesistente Scontri fra mori e cristiani. 2 ESEMPIO CLASSE PRIMA Obiettivi: reperire informazioni e opinioni in un testo; comprendere l idea chiave e il nucleo fondamentale del testo riconoscendo anche tesi contrapposte; cogliere le relazioni tra diverse tipologie testuali ai fini della comprensione del messaggio; applicare strategie diverse di lettura. Proposte per una programmazione personalizzata 13 Sezione Unità Testi Testi non letterari Percorsi nel racconto Lezioni di scrittura 14 Testi informativo-espositivi. 15 Testi argomentativi. 16 Un percorso nell attualità. 7 Il racconto psicologico. 8 Il racconto realistico. Sara De Florio, Il cibo che fa bene al cervello. Curzio Maltese, L hi-tech che ci fa schiavi. Elena Dusi, Tirate fuori la lingua. Federico Polvara, Così Internet cambia il mondo. CONFRONTI: Generazione pollicione. Federica Cavadini, Solo computer, addio penne. Vittorino Andreoli, Guerra al silenzio. Stefano Zecchi, Dal confessionale al forum virtuale. Scuola di Barbiana, Noi facciamo così. Umberto Eco, Il codice. Elias Canetti, La lingua incantata. Asha Phillips, I no che aiutano a crescere. Fulvio Scaparro, Diventare protagonisti della propria vita. Enzo Bianchi, Diversi sì, nemici no. Argomentare e sostenere opinioni personali. Riassumere.

15 < 3 Le verifiche delle unità Parte 1 Strumenti per la didattica 3. 1 _ Criteri di misurazione e valutazione delle prove Nel percorso di insegnamento il docente deve necessariamente tenere conto di almeno tre momenti di verifica: Tipo di valutazione Caratteristiche Proposte dell Antologia VALUTAZIONE DIAGNOSTICA VALUTAZIONE FORMATIVA Valutazione iniziale dei prerequisiti degli alunni. Valutazione in itinere delle competenze acquisite e delle eventuali lacune. Prove d ingresso (da p. 41 in Risorse). Analisi e interpretazione, Interrogare il testo (nel manuale). Questionari di conoscenza comprensione analisi (nel manuale). 14 VALUTAZIONE SOMMATIVA Valutazione finale con bilancio sommativo riferito ai nodi concettuali di argomenti, temi e problemi oggetto di studio. Prove di comprensione e analisi del testo (da p. 53 in Risorse). Nel correggere le prove di verifica, soprattutto quelle sommative, l insegnante deve tenere presenti alcuni criteri generali che ovviamente dipendono: dal contesto della classe; dal livello o standard di competenze che si vogliono accertare; dalla metodologia del docente. In ogni caso, è opportuno seguire una sequenza di operazioni, che illustriamo brevemente allo scopo di agevolare il lavoro dell insegnante e renderne più funzionale l esito. Nel predisporre un questionario di verifica il docente deve: 1. Attribuire un punteggio a ogni singolo quesito In questo caso l insegnante deve tenere presente un criterio di attendibilità riferita alla fedeltà delle misurazioni. Le prove sono attendibili se utilizzano sistemi di misura stabili e omogenei e se hanno determinato preventivamente e senza ambiguità i criteri di interpretazione dei risultati. Ad esempio: Nel caso di risposte strutturate che richiedono una domanda chiusa (vero/falso, completamento, corrispondenza ) si possono attribuire da 0 a 1 punto per ogni item. Nel caso di risposte semistrutturate o aperte, che richiedono capacità di interpretazione, valutazione, rielaborazione, controllo attento dell esposizione, il punteggio di ogni risposta può oscillare tra 0 e 3 punti, oppure tra 0 e 5 punti, secondo un crescendo di competenza dimostrata. Ad esempio: 0: prestazione assolutamente nulla (situazione eccezionale); 1: prestazione gravemente insufficiente;

16 2: prestazione insufficiente; 3: prestazione sufficiente; 4: prestazione discreta (o buona tendente a discreta); 5: prestazione ottima (o buona tendente a ottima). 2. Decidere se penalizzare o meno le risposte sbagliate Ad esempio in una risposta a scelta multipla, il docente potrebbe stabilire di attribuire 1 punto a ogni risposta esatta; 0 punti alla risposta non data; 0,5 punti alla risposta sbagliata. Tuttavia, tale criterio (che deve sempre essere comunicato alla classe prima dello svolgimento della prova) è rischioso soprattutto nel caso di un utenza debole: adottando la penalizzazione delle riposte sbagliate il docente privilegia la precisione e la qualità della riposte, ma non incentiva gli alunni a rispondere a tutte le domande. Per ovviare parzialmente al problema, può optare per una riduzione della penalizzazione (ad esempio 0,1/0,2). 3. Sommare i punteggi parziali per ottenere un punteggio grezzo totale 4. Per stabilire il voto finale, occorre trasformare il punteggio grezzo in punteggio percentuale Per eseguire questa operazione si divide il punteggio grezzo per il punteggio massimo e si moltiplica per 100. Esempio: Punteggio grezzo = 28 punti Punteggio massimo = 40 punti Punteggio percentuale = 28/40 x 100 = 70% (livello buono) Riportiamo una tabella relativa alla corrispondenza tra fasce percentuali e livello della prova: Le verifiche delle unità 15 Fasce percentuali Livello della prova Voto 0% 25 % Gravemente insufficiente % 49 % Insufficiente 4 50% 59 % Quasi sufficiente 5 60% 69 % Sufficiente 6 70% 79 % Buono 7 80% 89 % Distinto 8 90% 95 % Ottimo 9 96% 100 % Eccellente 10 Un altro criterio, molto affine al precedente, consiste nel ricorrere a una semplice proporzione: Voto dell alunno a : b = x : y Dove: a = punteggio ottenuto dall alunno b = punteggio massimo della prova x = voto da attribuire all alunno (incognita) y = voto massimo ottenibile (di solito 10) Ad esempio, consideriamo il caso di due alunni che hanno sostenuto la stessa prova: il 1 ha ottenuto 43 punti su 60, il 2 51 su 60. Applicando le formule: 1 alunno 43 : 60 = x : 10 x = (43 x 10) : 60 voto 7,16 2 alunno 51 : 60 = x : 10 x = (51 x 10) : 60 voto 8,5

17 3. 2 _ Esempi di verifica con misurazione e valutazione a) Livello recupero Obiettivo: Conoscere e analizzare la struttura di un testo narrativo Parte 1 Strumenti per la didattica Completa il testo. Lo svolgersi dei fatti secondo la rigida... cronologica e causale si dice...: essa costituisce la nuda vicenda. L ordine degli eventi,...dallo scrittore secondo criteri artisticamente finalizzati, si dice... Punti :.../ 4 2. Leggi il breve racconto, quindi rispondi alla domanda. Gli occhi di Paola Non può dormire. Qualcosa lo tormenta. Ma non riesce a capire cosa. Fatto sta che da due ore si rigira nel letto, lui che, come dice Paola, dorme a comando. La guarda, addormentata sul fianco. Dalla massa dei capelli scuri, ora tinti, emerge nella semioscurità il profilo della guancia, ancora piena e morbida. I suoi grandi occhi sono nascosti dalle palpebre, ma Duccio li immagina, azzurri, appena ingrigiti dagli anni. E d improvviso capisce. È per quel pomeriggio. Esattamente vent anni prima. Il pomeriggio in cui tradì Paola. Con la moglie di un suo caro amico, per giunta. Poi tornò a casa, si fece la doccia, mangiò con lei, scherzò, guardarono la tv. Quando andarono a letto, lui si addormentò subito. Dunque è così che vanno le cose, pensò, al risveglio: nessun rimorso, nulla cambia. Si può tradire e farla franca, anche con se stessi. Si può tranquillamente convivere con i propri peccati. 15 Non l ha più fatto. Aveva perfino dimenticato che fosse accaduto. Ora ricorda. Guarda Paola e vorrebbe urlare. Lei si sveglia, lo vede seduto sul letto. «Cosa ti succede, come mai sei sveglio?» domanda. «Ho avuto un incubo» risponde lui. «Ho sognato che ti tradivo con Franca, sai, la moglie di Giorgio». Lei si gira dalla sua parte. Gli accarezza la mano. «Grazie per averlo chiamato incubo» dice. Lui sorride, si sdraia nuovamente. Lei continua ad accarezzargli la mano e subito lui si addormenta. Si spengono i lampioni nella piazzetta. Ora la stanza è buia. Nell oscurità gli occhi di Paola sono aperti. Un po meno azzurri, un po più grigi. (G. Romagnoli, Navi in bottiglia, Milano, Mondadori, 1999) Seguendo l ordine della fabula, quale episodio del racconto dovrebbe essere narrato per primo? a. L episodio del tradimento. b. Il risveglio di Paola. c. Il sogno di Duccio. Punti :.../ 1 3. Che cosa si intende con il termine sequenza? a. La successione logica dei fatti che si succedono nella vicenda. b. Una parte del testo che presenta una propria unità di contenuto e di significato. c. Il tema del racconto, cioè l argomento principale di cui tratta. Punti :.../ 1

18 4. Completa lo schema scrivendo le tipologie di sequenze e una breve spiegazione delle loro carat te - ristiche. Tipologie di sequenze Caratteristiche Punti :.../ 8 5. Leggi la sequenza e indicane la tipologia prevalente. Motiva brevemente la tua risposta. Guardò fuori della finestra. La tempesta era cessata. La bufera ululante aveva lasciato il posto a una brezza rigida; non pioveva più, e il cielo a est era luminoso e prometteva una giornata di sole. (K. Follett, da La cruna dell ago, Milano, Mondadori, 1986) La sequenza è di tipo prevalentemente...; in essa, infatti, il narratore... Punti :.../ 2 6. Nei testi narrativi letterari è possibile individuare una struttura fissa, anche se molto generale, che ne costituisce lo schema logico. Indica le parti di cui questo schema si compone, corredandole di brevi spiegazioni: a...., cioè l inizio della vicenda; b...., cioè la rottura dell'equilibrio iniziale; c...., cioè lo sviluppo della vicenda vera e propria; d...., cioè il momento di massima tensione; e...., cioè il momento in cui la vicenda si avvia al termine. Punti :.../ 5 7. Considera nuovamente il racconto Gli occhi di Paola: in quale frase si coglie il momento di massima tensione? a. «Guarda Paola e vorrebbe urlare. Lei si sveglia, lo vede seduto sul letto. Cosa ti succede, come mai sei sveglio?» b. «Poi tornò a casa, si fece la doccia, mangiò con lei, scherzò, guardarono la tv». c. «Nell oscurità gli occhi di Paola sono aperti. Un po meno azzurri, un po più grigi». Punti :.../ 2 8. Leggi il seguente brano, tratto da un racconto più ampio, quindi individua e con tras se gna con una croce il punto in cui inizia un flashback. «Non capisco perché la gente si preoccupi tanto» disse la signorina Macy, fiutando l aria. «Finora non ci hanno fatto niente, no?» Altrove, in tutte le città, regnava il panico. Ma non nel giardino della signorina Macy. Con calma, serenamente, ella alzò gli occhi e guardò di nuovo gli invasori, mostruose sagome alte più di mille metri. Erano sbarcati una settimana fa, da un astronave lunga almeno cento chilometri che s era posata delicatamente sul 5 deserto dell Arizona. Erano usciti in lunga fila almeno in mille dal ventre del vascello, e ora se ne andavano in giro per tutta la Terra. Ma, come faceva notare la signorina Macy, non avevano toccato nulla, non avevano fatto del male a nessuno. (F. Brown, Questione di scala, in Il secondo libro della fantascienza, Torino, Einaudi, 1972) Punti :.../ 3 Esempi di verifica con misurazione e valutazione 17

19 9. Che cosa si intende con l espressione inizio in medias res? Quello in cui l autore: a. Fa coincidere fabula e intreccio, creando un perfetto parallelismo fra di loro. b. Inizia nel bel mezzo dei fatti e poi ricostruisce gli avvenimenti anteriori. c. Inizia il racconto dalla fine, cioè rovescia totalmente l ordine degli avvenimenti. d. Segue un intreccio complesso, a incastro. Punti :.../ 2 Parte 1 Strumenti per la didattica Misurazione e valutazione Punteggi Livello della prova Voto > 11 L alunno mantiene lacune gravi e diffuse L alunno ha recuperato le principali lacune L alunno ha recuperato in modo eccellente 10 18

20 I tipi di verso b) Livello standard Obiettivo: Conoscere e comprendere gli aspetti metrico-ritmici del testo poetico 1. Completa le frasi. a. Un verso può essere lungo o breve e si misura contando le... che lo costituiscono. b. Leggi il seguente verso di Giovanni Pascoli: «Il giorno fu pieno di lampi». Esso è costituito da... sillabe, pertanto si tratta di un... c. Leggi il seguente verso di Giosue Carducci: «nel vespero migrar». Si tratta di un... perché... d. Leggi il seguente verso di Alessandro Manzoni: «Qual masso che vertice». Si tratta di un... perché... e. Leggi il seguente verso di Giacomo Leopardi: «Dolce e chiara è la notte e senza vento». Apparentemente esso è composto da 14 sillabe, in realtà è composto soltanto da... sillabe (pertanto si tratta di un...) perché in esso si riscontrano... di...(evidenziali). f. Leggi il seguente verso di Francesco Petrarca ed evidenzia i due casi di sineresi: «morte bella parea nel suo bel viso». g. Leggi il seguente verso di Dante Alighieri ed evidenzia il caso di dialefe: «Tant era pien di sonno a quel punto». h. Leggi il seguente verso di Ugo Foscolo ed evidenzia il caso di dieresi: «Forse perché della fatal quïete». Punti :.../ 15 Il ritmo 2. Completa la frase. a. Il carattere musicale della poesia deriva innanzitutto dal ritmo del verso, legato alla varietà e alla disposizione degli..., detti anche ictus. Punti :.../ 2 3. Segna gli ictus su questi decasillabi (tratti da Marzo 1821 di Alessandro Manzoni), che presentano uno schema ritmico fisso. Soffermati sull arida sponda Volti i guardi al varcato Ticino Tutti assorti nel novo destino, Certi in cor dell antica virtù Punti :.../ Tale tipo di ritmo ti sembra: a. veloce e incalzante. b. lento e pacato. c. monotono e cantilenante. Punti :.../ 3 La cesura e l enjambement 5. Completa le frasi. a. La cesura è una... interna al verso e viene fatta nella lettura allo scopo di... il ritmo di un verso = prova del tutto sbagliata; 2 = prova accettabile; 3 = prova corretta Esempi di verifica con misurazione e valutazione 19

21 Parte 1 Strumenti per la didattica b. Il termine enjambement significa... e si verifica quando l unità metrica costituita dal verso non... con l unità sintattica costituita dalla frase che così si conclude nel verso successivo. Punti :.../ 4 6. Nella poesia seguente ci sono molti enjambements: individuali. Sei donna di marine, donna che apre riviere. L aria della mattina bianca, è la tua aria di sale e sono vele al vento, sono bandiere spiegate a bordo l ampie vesti tue così chiare. (G. Caproni, Donna che apre marine, in Poesie, Milano, Garzanti, 1989) Punti :.../ 3 2 La rima, la strofa, il verso libero 7. Completa la frase. La rima consiste in una perfetta identità di... tra due o più parole a partire dall ultima... accentata. Punti :.../ 4 8. Indica quali tra le seguenti coppie di parole sono rima. 20 Coppie di parole In rima Non in rima a. povera / primavera b. primavera / riviera c. isola / sola d. sole / viole e. canto / incanto f. vespero / sincero 9. In base allo schema dato, definisci il tipo di rima. a. AA BB CC: rima... b. ABAB CDCD: rima... c. ABBA CDDC: rima... d. ABA BCB CDC: rima Riconosci da quale tipo di rima sono legati i seguenti versi. M affaccio alla finestra, e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco sospira l acqua, alita il vento: sul mare è apparso un bel ponte d argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? (G. Pascoli, Mare, in Poesie, Milano, Mondadori, 1978) 2. 1 = prova del tutto sbagliata; 2 = prova accettabile; 3 = prova corretta Punti :.../ 6 Punti :.../ 4

22 a. Nella quartina la rima è:... b. Nei distici la rima è:... Punti :.../ Riconosci ed evidenzia nei seguenti versi la rimalmezzo. Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. (G. Leopardi, La quiete dopo la tempesta, in Poesie, Milano, Mondadori, 1978) Punti :.../ Completa le frasi. a. L assonanza si verifica quando due parole presentano, nella parte finale, vocali... e consonanti... b. La consonanza si verifica quando due parole presentano, nella parte finale, vocali... e consonanti... Punti :.../ Indica se le seguenti coppie di parole sono legate da assonanza (A), consonanza (C), rima (R). a. famiglia / vermiglia. (...) d. sera / seta. (...) g. velo / vero. (...) b. resta / fiera. (...) c. verde / siede. (...) e. mattina / bambina. (...) f. nero / pare. (...) h. tanto / vento. (...) i. sereni / meni. (...) Esempi di verifica con misurazione e valutazione Punti :.../ I versi sono spesso raggruppati in unità metrico-ritmiche dette strofe. Elenca i principali tipi di strofa Punti :.../ Quando un verso viene definito libero? Punti :.../ 2 Misurazione e valutazione Punteggi Livello della prova Voto > La prova è gravemente insufficiente La prova è sufficiente La prova è eccellente

23 Parte 1 Strumenti per la didattica 22 4 Competenze di lettura in uscita dal biennio Alla fine del biennio, gli alunni devono essere in grado di leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo. In particolare devono saper dimostrare padronanza linguistica, e cioè: Riconoscere le diverse tipologie testuali (strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi). Individuare natura, funzioni e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo. Interpretare il significato di parole e proposizioni all interno di differenti tipologie testuali (varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi). Reperire informazioni in testi di varia tipologia. Comprendere l idea chiave e il nucleo fondamentale del testo riconoscendo anche tesi contrapposte. Cogliere le relazioni tra diverse tipologie testuali ai fini della comprensione del messaggio (strutture e comparazione dei testi di differenti tipologie testuali). Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario (struttura del testo narrativo letterario; struttura del testo poetico; contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere). Applicare strategie diverse di lettura (tecniche di lettura analitica, sintetica ed espressiva).

24 5 Prove INVALSI: quadro di riferimento (dal sito La padronanza linguistica: che cosa è possibile valutare La padronanza linguistica, una delle competenze di base che la scuola deve fornire, consiste nel possesso ben strutturato di una lingua assieme alla capacità di servirsene per i vari scopi comunicativi e si esplica in tre ambiti: 1. interazione verbale (comunicare verbalmente in vari contesti); 2. lettura (comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo); 3. scrittura (produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi). La padronanza linguistica può essere articolata in un certo numero di conoscenze e competenze, organizzate gerarchicamente e strettamente interdipendenti: le più elementari, come ad esempio la competenza grammaticale, condizionano infatti fortemente le superiori, come la competenza testuale. Si distinguerà qui semplicemente tra: conoscenze: le informazioni, i dati di cui si dispone; competenze: le capacità di selezionare, far interagire ed elaborare conoscenze per la comprensione e la valutazione di una porzione della realtà (nel nostro caso, un testo), o per la soluzione di un problema. Per motivi di tipo essenzialmente tecnico, è difficile, in una valutazione di tipo censuario, misurare l interazione verbale e la scrittura autonoma. Le prove Invalsi valuteranno quindi la competenza di lettura, intesa come comprensione, interpretazione e valutazione del testo scritto e le conoscenze lessicali e grammaticali, il cui apprendimento è previsto nelle indicazioni curricolari dei vari gradi di scuola, necessarie al suo sviluppo. L ambito della lettura comprende anche la competenza del testo letterario, cioè quel possesso e impiego degli strumenti per la fruizione e l apprezzamento estetico del testo letterario (figure del significante, in particolare fonetico e metrico, e del significato; strutture narrative e poetiche; specifici effetti espressivi ecc.). Questa competenza del testo letterario svolge del resto un ruolo importante nei curricula di italiano della Scuola secondaria di primo e secondo grado. La competenza Oggetto precipuo delle prove di valutazione Invalsi di italiano sono quelle di lettura sottocompetenze della padronanza linguistica che intervengono nell ambito 2 sopra citato, quello della lettura. Lettura e leggere sono termini polivalenti, che vengono abitualmente applicati ad attività eterogenee accomunate dal denominatore generale del ricavare informazioni percorrendo con lo sguardo dei segni di qualche codice (linguistico, figurativo o altro) inscritti su un particolare supporto. Queste attività si possono effettuare: su codici molto diversi; i testi passibili di lettura sono eterogenei per contenuto, lunghezza e organizzazione, anche limitandosi ai soli codici linguistici o linguistico-iconici; secondo scopi diversi e molteplici, organizzati gerarchicamente in scopi principali e subordinati; ad esempio, per: a) scoprire di quale argomento e sottoargomenti tratta il testo (lettura esplorativa); Prove INVALSI: quadro di riferimento 23

25 b) cercare informazioni e dati specifici (lettura di ricerca-dati o di ricerca-temi); c) capire in maniera approfondita i contenuti del testo e il ragionamento dell autore (lettura analitico-argomentativa); d) capire in maniera approfondita com è fatto il testo e valutarne gli aspetti formali (lettura analitico-formale); e) riflettere sul testo e valutarne i contenuti (lettura riflessiva e valutativa) secondo diversi modi di lettura funzionali agli scopi perseguiti dalla lettura. Parte 1 Strumenti per la didattica 24 Distingueremo, per i compiti di valutazione, tra le seguenti tre sottocompetenze (d ora in poi, per brevità, le definiremo competenze, ma sono comunque sottese alla più generale competenza di lettura), che riteniamo costitutive della capacità di lettura: la competenza testuale, la competenza grammaticale, la competenza lessicale. È evidente che queste competenze vanno acquisite gradualmente nei successivi livelli scolastici. Anche il punto di arrivo dell Esame di Stato a conclusione della Scuola secondaria di secondo grado non sarà che una tappa di un percorso, di un apprendimento in progredire. Quello che si intende valutare, dunque, è un certo grado di competenza relativo a un determinato livello nel curriculum dell allievo. La competenza Per competenza testuale relativa alla lettura si intende la capacità di individuare, a partire dalla lettura del testo in una determinata situazione comuni- testuale cativa e da conoscenze di carattere generale, l insieme di informazioni che il testo veicola, assieme al modo in cui queste informazioni sono veicolate: in altri termini, l organizzazione logico-concettuale e, più in generale, formale del testo stesso. La costruzione delle prove si basa su una riflessione sui processi di comprensione, interpretazione e valutazione del testo ritenuti fondamentali ai diversi livelli di scolarità. Per comprendere, interpretare e valutare un testo il lettore deve essere in grado di coglierne l intenzione comunicativa, il suo senso globale, i suoi significati particolari e il genere cui appartiene. A tal fine è necessaria una competenza testuale che si esplica nei seguenti processi: a) saper cogliere e tener conto dei fenomeni di coesione testuale, cioè dei segnali linguistici che indicano l organizzazione del testo, in particolare connettivi e coesivi, ma anche titolazione, scansione in capoversi e paragrafi, rilievi grafici ecc. b) saper cogliere e tener conto dei fenomeni locali che contribuiscono alla coerenza testuale, in particolare la modalità di successione e la gerarchia delle informazioni, la differenza tra informazioni in primo piano o sullo sfondo comunicativo, i legami logico-semantici tra frasi o periodi (ad esempio legami di conseguenza, opposizione, similarità, generalizzazione, esemplificazione ecc.); c) saper operare le inferenze (ricavando cioè i contenuti impliciti) pertinenti alla comprensione del testo (ad esempio: «La moglie di Luca è partita» inferenza: «Luca è sposato»); d) riconoscere il registro linguistico, determinato dalle scelte morfosintattiche e lessicali dominanti. Per la Scuola secondaria di secondo grado, in riferimento in particolare al testo letterario, saranno indicatori di questa competenza anche il riconoscimento e l interpretazione dei principali procedimenti retorici o in generale espressivi. La competenza La competenza grammaticale consiste in primo luogo nella padronanza grammaticale delle re gole grafiche e interpuntive e delle strutture morfosintattiche dell italiano. Essa è un prerequisito fondamentale per la comprensione delle frasi e dei testi, a tal punto che ha senso proporre di valutare la competenza grammaticale due volte: da una parte indirettamente (per i suoi effetti sulla competenza di lettura) e dall altra direttamente (come insieme autonomo di competenze e, a monte, di conoscenze).

26 La valutazione delle conoscenze e delle competenze grammaticali non può non tener conto della pluralità, nella scuola italiana, di modelli teorici di riferimento per l insegnamento della grammatica e della conseguente mancanza di una terminologia unitaria. I quesiti verteranno dunque sulle conoscenze grammaticali imprescindibili ai fini di una comprensione approfondita e critica dei testi, avendo come oggetto di indagine la struttura morfosintattica della frase, unità sintattico-semantica fondamentale. Per competenza grammaticale relativa alla lettura si intende dunque la capacità di individuare le strutture morfosintattiche della frase e le strutture interpuntive in funzione della loro pertinenza testuale, dal punto di vista cioè del loro apporto alla costruzione e configurazione dei significati del testo. Sarà dunque oggetto di valutazione il saper riconoscere e utilizzare efficacemente nella comunicazione: a) le forme e i valori della morfologia verbale, con particolare attenzione alle funzioni modali, temporali e aspettuali; b) le forme e i valori del sistema pronominale, con particolare attenzione alla funzione deittica (ad es. «Prendi questo»: il pronome indica un oggetto individuabile solo in un certo contesto), anaforica (ad es. «Sono nato a Genova: per questo amo il mare»: il pronome «questo» si riferisce a ciò che è stato detto prima), cataforica (ad es. «Questo volevo dirti: mi hai deluso»: il pronome «Questo» si riferisce a ciò che segue); c) le tradizionali parti del discorso, con attenzione alle loro caratteristiche morfologiche, alle potenzialità sintattiche e al valore semantico che assumono nel testo; d) le principali funzioni sintattiche, con particolare attenzione a soggetto, predicato, oggetto diretto e indiretto, alle funzioni attributive, predicative e appositive; e) i rapporti logico-semantici tra sintagmi (principali complementi) e tra frasi (principali tipi di coordinate e subordinate); f) i valori sintattici, cioè di segnalazione tra i segmenti costituivi della frase e del periodo, e prosodici, cioè di segnalazione di pause, cambiamento di intonazione per esprimere attesa, sorpresa ecc. della punteggiatura. Prove INVALSI: quadro di riferimento 25 La competenza La padronanza attiva di un ricco patrimonio lessicale costituisce un indice lessicale fondamentale, forse quello di più immediata percezione, per valutare la produzione linguistica di un individuo. Al lessico attivo, quello delle parole normalmente utilizzate nella propria produzione linguistica, si affianca un più ampio e meno determinato insieme di parole conosciute ma che non sono in genere utilizzate perché, ad esempio, non vengono in mente quando si parla o scrive. Si tratta del lessico passivo, che può comprendere anche il lessico inferito dal contesto. Per competenza lessicale relativa alla lettura si intende specificamente la capacità di individuare il significato di un vocabolo che è pertinente in un determinato contesto e le relazioni di significato tra vocaboli in vari punti del testo. È evidente che più ampio e articolato è il lessico attivo e più esteso quello passivo, più elevata (cioè di grado elevato) sarà la competenza lessicale di lettura: molto più agevole sarà, ad esempio, isolare e interpretare contestualmente le parole nuove. Nella competenza lessicale di lettura intervengono comunque in maniera determinante i seguenti processi: a) saper selezionare a partire dal contesto immediato, ma anche dall insieme delle informazioni del testo, la particolare accezione di significato pertinente; b) saper formulare ipotesi sul possibile significato, o per lo meno sull area di significato di vocaboli non noti a partire dal contesto immediato, ma anche dall insieme delle informazioni del testo; c) saper individuare i legami semantici (sinonimia, contrasto, iponimia, iperonimia ecc.) e morfologici (derivazione, alterazione ecc.) tra vocaboli nel testo; d) saper individuare i diversi campi semantici del testo, la loro strutturazione interna e le relazioni tra essi.

27 Parte 1 Strumenti per la didattica 26 6 Esempi di prove di italiano in uscita dal biennio Prove INVALSI, anno a) Analisi del testo narrativo-letterario Un colpo di pistola Trieste era famosa per i suoi caffè cittadini come per le sue osterie di campagna. I caffè, che venivano da Vienna, furono, piano piano, sopraffatti dai bar, cioè dall America. I pochi che ancora rimangono hanno l aria di vecchi signori ottocenteschi in un mondo ogni giorno, per essi, più incomprensivo. Le osterie invece sono, in gran parte, quelle di sempre. Il colpo di pistola fu, una di queste sere, sparato in una di queste osterie suburbane. Si affacciò al locale un giovane soldato americano. Gli avventori, molto numerosi, discutevano di alta politica. Dopo avere, per un attimo, sostato sulla soglia, il soldato entrò nell osteria, si guardò attorno, cavò di tasca una pistola, sparò un colpo in aria... Povero! Lontano dalla patria, in una città e in un ambiente a lui stranieri, doveva pure, in qualche modo, affermare la propria esistenza; dire: a questo mondo ci sono anch io! Il giovane soldato (che forse non era quella sera alla sua prima sosta a uno spaccio di bevande alcoliche) parve rendersi subito conto di aver commesso un errore di tatto. Ma, come annullarlo non poteva, rimase bravamente ad attendere la reazione. «Se qualcuno» sembrava dire «ha qualcosa in contrario, si faccia avanti». Nessuno aveva nulla in contrario (o non mostrò), e nessuno si fece avanti. Scoppiarono invece applausi, grida di bravo, bene, bis, accompagnati da risa e battimani. Sconcertato dalle inaspettate accoglienze, che parevano quasi incoraggiarlo a proseguire, il soldato si oscurò in volto, rimise l arma in tasca, uscì confuso dall osteria, senza dire altra parola. I miei pensieri, indietreggiando nel tempo, mi richiamarono alla memoria, per analogia, un episodio della vita del cane Occo. Il cane Occo era un fervente nemico dei gatti, che per lui rappresentavano, sulla faccia della terra, il male assoluto. Venti o trent anni fa, quest inimicizia era, per via, un divertimento quotidiano. Oggi, o per l accresciuta pericolosità dei traffico, che obbliga di condurre i cani al guinzaglio, o perché gli uomini che la tenevano viva hanno trovato, per sfogarsi, vie più dirette, lo spettacolo è diventato raro. Ma allora il cane Occo non sapeva vedere un gatto senza avventarglisi contro. La povera bestia era tanto stupida da non capire che, impedita dalla museruola, poteva solo buscarle, in nessun caso darle. Per sua fortuna i gatti erano altrettanto stupidi, e, appena si vedevano arrivare addosso quella furia, si arrampicavano su per un albero, o correvano a nascondersi in qualche interno. Ci fu però una volta una sola un gatto straordinario, un gatto da libro delle favole, che né fuggì, né si dispose ad affrontare il suo terribile nemico. Seduto tranquillo sulla porta di una bottega di generi alimentari, accolse la provocazione come, circa, gli avventori dell osteria suburbana accolsero il colpo di pistola. Non inarcò la schiena, non gonfiò la coda, non gli soffiò con-

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