ma solo se conviventi, oppure se si versano per loro aiuti economici volontari, non assegni dovuti sulla base di una sentenza del giudice.

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2 SEZIONE CONTRIBUENTE La prima sezione del modello 730 è dedicata all'indicazione dei dati del contribuente e all'eventuale opzione per la dichiarazione congiunta. Da quest'anno questa possibilità riguarda sia il coniuge/partner sia il partner delle unioni civili, equiparati ai coniugi a norma di legge, e quindi anche in ambito fiscale. Chi ha avuto redditi da lavoro dipendente nel 2016 ma al momento non ha un sostituto d'imposta, può comunque presentare il 730 ad un Caf, e ottenere eventuali rimborsi Irpef direttamente sul proprio conto corrente. Chi si trova in questa situazione deve barrare la casella A. Deve barrare invece la casella K chi ha ricoperto nel 2016 la carica di amministratore di condominio e intende compilare il relativo Quadro K per comunicare i dati relativi agli acquisti di beni e servizi, e i dati catastali in caso di lavori condominiali. Dichiarazione congiunta - L'opzione per la presentazione del 730 in forma congiunta è riservata alle persone coniugate non legalmente separate alla data di presentazione del 730, a prescindere dal regime patrimoniale scelto (comunione o separazione dei beni) e dal fatto che il coniuge/partner sia o meno a carico, e ai partner delle unioni civili. Anche con la dichiarazione presentata in forma congiunta ciascun contribuente rimane responsabile dei proprie redditi e delle proprie imposte, e compila un proprio 730. I due modelli saranno poi presentati insieme al sostituto d'imposta. Il vantaggio della presentazione in forma congiunta, infatti, risiede nella possibilità di avere nella busta paga del dichiarante il conguaglio delle imposte dovute da entrambi, oppure gli eventuali rimborsi di entrambi, quando uno dei due interessati non ha un proprio sostituto d'imposta, ad esempio perché ha solo redditi da locazioni. Chi presenta la dichiarazione congiunta deve perciò barrare le caselle Dichiarante e Dichiarazione congiunta, mentre il coniuge/partner deve compilare il suo modello barrandola l'altra casella ed eventualmente la casella soggetto fiscalmente a carico (nel caso in cui possieda un reddito entro i 2.840,51 euro annui lordi). NB - Non è possibile presentare la dichiarazione congiunta con un coniuge/partner titolare di partita Iva, in quanto in presenza di partita Iva è obbligatorio presentare il modello Redditi Contribuenti senza sostituto Questa casella deve essere barrata da coloro che nel 2016 hanno percepito redditi di lavoro dipendente e alcuni redditi assimilati, ad esempio da collaborazione, e che non hanno un sostituto d'imposta che possa effettuare il conguaglio, in quanto il contratto si è concluso, o perché il datore di lavoro non è un sostituto d'imposta, come nel caso delle colf. Chi si trova in queste situazioni può presentare il 730 al Caf che dovrà poi consegnare il modello F24 già compilato se ci sono imposte da pagare. Altrimenti si riceverà il rimborso direttamente dall'agenzia delle entrate. Dati personali e residenza - La sezione Dati personali deve essere compilata da tutti. La sezione Residenza anagrafica, invece, deve essere va compilata solo da chi: - presenta la dichiarazione dei redditi per la prima volta, barrando in questo caso anche la casella Dichiarazione presentata per la prima volta ; - ha cambiato residenza tra il 1 gennaio 2016 e la data di presentazione della dichiarazione. In questo caso occorre indicare il giorno, il mese e l anno, considerando che il cambio di residenza scatta dopo 60 giorni dalla data di presentazione della domanda. Così, in particolare se la domanda è stata presentata fino al 2 novembre 2015 si deve indicare il nuovo domicilio. Se è stata presentata dopo va indicato il precedente. Chi non si è trasferito o chi ha cambiato indirizzo ma è rimasto nello stesso comune deve compilare solo il rigo relativo al comune di residenza al 1 gennaio Se, invece, ci si è trasferiti in un altro comune va compilato anche il rigo relativo al domicilio fiscale al 1 gennaio La casella Casi particolari addizionale regionale, infine va barrata da chi risiede in Veneto, Basilicata e Lazio e si trovano nelle condizioni di poter usufruire fruire di un aliquota agevolata per l'addizionale regionale, come previsto dalle regioni in questione. SEZIONE FAMILIARI A CARICO Chi ha familiari a carico ha diritto ad una detrazione d'imposta in cifra fissa. Viene considerato fiscalmente a carico chi ha redditi personali non superiori a 2840,51 euro in base d'anno, al lordo di eventuali detrazione e deduzioni previste. Quindi se, ad esempio, un figlio ha lavorato solo da ottobre a dicembre, ma in questo periodo ha avuto redditi lordi per euro, non può essere considerato a carico neppure per parte dell'anno. Può essere a carico anche l'ex coniuge legalmente separato, ma solo se non riceve l'assegno di mantenimento stabilito dal giudice, oppure se è ancora convivente. Possono risultare a carico anche altri familiari, quali: genitori e nonni, fratelli, nipoti, suoceri, generi e nuore,

3 ma solo se conviventi, oppure se si versano per loro aiuti economici volontari, non assegni dovuti sulla base di una sentenza del giudice. I redditi da considerare - Per la verifica del limite di reddito per essere familiare a carico non debbono essere considerati i redditi esenti da Irpef, i redditi soggetti a tassazione alla fonte titolo d'imposta e alcuni dei redditi soggetti a tassazione separata. In particolare non debbono essere considerati ai fini del calcolo del limite di reddito complessivo: - le borse di studio universitarie, comprese le borse Erasmus; - gli assegni per gli specializzazione in medicina, quelli di dottorato e gli assegni di ricerca di università e istituzioni di ricerca; - i compensi corrisposti da associazioni sportive dilettantistiche fino a ,28 euro; - le borse di studio a vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; - le pensioni di invalidità civile e le indennità di accompagnamento; - le pensioni di invalidità per cause di servizio; - le indennità di mobilità per la parte reinvestita nella costituzione di società cooperative; - l'assegno di maternità per le donne non lavoratrici; - le rendite Inail, esclusa l indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta; - gli interessi su depositi, obbligazioni, titoli di Stato, Buoni postali e fondi di investimento aperti; - il riscatto in forma di capitale dei fondi pensione; - le indennità da Fondo esuberi; - i premi e le vincite al gioco in Italia. Si deve invece considerare nel limite per essere a carico l'ammontare dei seguenti redditi soggetti a imposta sostitutiva: - canoni di locazione soggetti a cedolare secca; - redditi derivanti da attività esercitata con il regime fiscale di vantaggio o con il regime forfetario; - retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, dalla Santa Sede, Enti Centrali della Chiesa Cattolica; - quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera. Inoltre si deve tener conto della rendita della prima casa in quanto è soggetta ad Irpef anche se spetta una deduzione dal reddito di pari importo. Non si deve invece prendere in considerazione il reddito degli immobili soggetti solo all'imu, in quanto in questo caso non sono soggetti ad Irpef. La detrazione per figli a carico - La detrazione d'imposta per i figli spetta fino a euro lordi l'anno. L'importo è rapportato al reddito: tanto più è elevato il reddito tanto più bassa la detrazione. La detrazione è più elevata per i figli minori di tre anni e per i figli disabili ai sensi della legge 104/92. La detrazione va divisa al 50 per cento tra i genitori, a prescindere dal fatto che siano coniugati, non coniugati o separati. E' possibile decidere di attribuire l intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato solo se questa non può essere fruita dal genitore col reddito più basso perché non paga Irpef o perché è a carico. E' poi prevista una ulteriore detrazione a partire dal quarto figlio, che ha un importo fisso, pari a euro, e non varia se il numero dei figli è superiore a quattro. La detrazione deve obbligatoriamente essere divisa a metà tra i genitori. Se l'importo spettante risulta superiore all Irpef dovuta si ha diritto ad un rimborso. NB - In caso di coniugi separati e affido esclusivo la detrazione spetta al 100 per cento al genitore affidatario, che deve barrare la casella dedicata. Se non ne può usufruire per limiti di reddito la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore che ha l'obbligo di versare la somma spettante al genitore affidatario. Il codice fiscale di coniuge/partner e figli - Il codice deve essere sempre indicato anche se coniuge/partner o figli non sono a carico, o perché le detrazioni per i figli spettano per intero al coniuge/partner stesso. Quando si richiede la detrazione per i familiari diversi da coniuge/partner e figli occorre barrare la casella A. Per quel che riguarda coniuge/partner e figli in riferimento al numero dei mesi a carico è possibile indicare meno di 12 solo in caso di: - matrimonio, unione civile o separazione nel corso dell'anno; - nascite; - figli che compiono tre anni; - figli che lasciano il nucleo familiare per matrimonio e passano a carico del proprio coniuge/partner. In quest'ultimo caso è necessario compilare due sezioni di due diversi modelli 730 per comunicare la variazione relativa al numero di figli a carico nel corso dell'anno.

4 Nella casella Percentuale occorre indicare per ogni familiare la percentuale di detrazione spettante, ossia: se richiesta per intero; - 50 se ripartita tra i genitori; - 0 se la detrazione è richiesta per intero dall altro genitore; - la quota spettante se si tratta di altri familiari e il mantenimento è diviso tra più persone (ad esempio più figli che sostengono i genitori). NB Le detrazioni per i familiari a carico sono riconosciute anche ai cittadini extracomunitari anche per i figli rimasti all'estero. In questo caso è necessaria la documentazione originale rilasciata dall autorità consolare del Paese d origine e asseverata in Italia o dal Consolato italiano nel paese di origine. SEZIONE DATI DEL SOSTITUTO Nella sezione occorre indicare i dati del sostituto d imposta che dovrà provvedere al conguaglio fiscale. In caso di redditi di lavoro dipendente, di pensione o di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente questi dati sono riportati nella Certificazione unica; se il sostituto che dovrà effettuare i conguagli è diverso da quello che ha rilasciato la certificazione i dati vanno richiesti al nuovo sostituto. Per i pensionati Inps i dati del sostituto sono sempre quelli della sede centrale, ossia via Ciro il Grande 21, Roma. Nel caso di dichiarazione congiunta vanno indicati i dati del sostituto del dichiarante, mentre nel modello del coniuge/partner la casella non va compilata in quanto sarà il sostituto del coniuge/partner dichiarante ad effettuare i conguagli. I contribuenti che non hanno un sostituto d'imposta dovranno barrare, invece, solo la casella Mod. 730 dipendenti senza sostituto. QUADRO A REDDITI DEI TERRENI Questo quadro va utilizzato da chi è proprietario o ha diritti reali sui terreni quali usufrutto, enfiteusi o altro. Il titolare della nuda proprietà non deve dichiarare il terreno. Il reddito dei terreni è distinto in reddito dominicale e reddito agrario. Al proprietario del terreno o al titolare del diritto reale che svolge attività agricola spetta sia il reddito dominicale sia il reddito agrario. Se il terreno è dato in affitto per coltivazione, il reddito dominicale spetta al proprietario, mentre il reddito agrario spetta a chi svolge l attività agricola. Irpef sempre dovuta - La sezione va compilata in quanto sul reddito agrario è sempre dovuta l'irpef, mentre per i terreni dati in affitto il proprietario paga sia Irpef che Imu. In particolare per il 2016 sono stati ritenuti esenti da Imu, e quindi soggetti ad Irpef i terreni: - a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva; - che si trovano nei comuni classificati totalmente montani e nelle isole minori; - di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli che si trovano nei comuni classificati parzialmente montani e sono coltivati direttamente o concessi in comodato o affitto per uso agricolo. Non vanno dichiarati nel quadro eventuali terreni posseduti all'estero in quanto il reddito va dichiarato tra i redditi diversi nel quadro D, e quelli affittati per uso non agricolo. La produzione di energia verde costituisce attività connessa a quella agricola, per cui il relativo reddito dei terreni va dichiarato, a meno che la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali non superi i kwh anno, o quella fotovoltaica i kwh anno. In questo caso, infatti, occorre presentare il modello Redditi I dati da indicare La sezione va compilata come segue: Colonna 1: reddito dominicale risultante dagli atti catastali. Colonna 2: uno dei codici che identificano il contribuente, ossia: 1 - proprietario del terreno; 2 - proprietario del terreno concesso in affitto in regime legale di determinazione del canone; 3 - proprietario del terreno concesso in affitto libero; 4 - conduttore del fondo; 5 - socio di società semplice; 6 - partecipante dell impresa familiare agricola diverso dal titolare; 7 - titolare dell impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare socio di società semplice, in relazione al reddito dominicale non imponibile ai fini Irpef attribuito dalla società. Se il proprietario del terreno o il conduttore del fondo è anche il titolare dell impresa agricola

5 individuale non in forma di impresa familiare, può essere indicato indifferentemente il codice 1 o 7, oppure 4 o 7. Colonna 3: reddito agrario risultante dagli atti catastali. In caso di conduzione associata, o di società semplici, deve essere indicata la quota di reddito agrario calcolata in proporzione al periodo di durata del contratto e alla percentuale di partecipazione come risulta dall'atto sottoscritto, senza il quale le partecipazioni si considerano ripartite in parti uguali; Colonna 4: giorni di possesso; Colonna 5: quota di possesso in percentuale; Colonna 6: canone di locazione; Colonna 7:- uno degli eventuali casi di riduzione del reddito contraddistinti dai seguenti codici: 1 - mancata coltivazione; 2 - perdita per eventi naturali di almeno il 30 per cento del prodotto, purché denunciato all ufficio del Territorio l evento che ha portato al danno; 3 - terreno in conduzione associata; 4 - terreno concesso in affitto ad agricoltori con meno di 40 anni di età e con durata del contratto non inferiore a cinque anni; 5 mancata coltivazione in caso di terreno in affitto ad agricoltori con meno di 40 anni di età; 6 perdita del raccolto in caso di terreno in affitto ad agricoltori con meno di 40. Se nel corso del 2016 si sono verificate situazioni diverse per uno stesso terreno occorre compilare un rigo per ogni situazione, indicando nel riquadro 4 il relativo periodo, e barrando la casella di colonna 8 per indicare che si tratta dello stesso terreno del rigo precedente. Occorre invece compilare due distinti righi, senza barrare la casella di colonna 8, se la percentuale di possesso del reddito dominicale è diversa da quella del reddito agrario; Colonna 9: barrare in caso di esenzione dall'imu; Colonna 10: barrare nel caso di terreno posseduto e condotto da coltivatore diretto o da imprenditore agricolo ai fini della riduzione d'imposta; se la condizione è riferita solo ad una parte dell anno vanno compilati due distinti righi barrando la casella8 Continuazione e la casella Coltivatore diretto o IAP solo nel rigo relativo al periodo nel quale si è verificata tale condizione. Se nell anno d imposta si sono verificate diverse situazioni per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto, ecc.), la