SCHIERAMENTO DEMOCRATICO PER LA RINASCITA DI GIOIA TAURO BOZZA DI PROGRAMMA

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1 SCHIERAMENTO DEMOCRATICO PER LA RINASCITA DI GIOIA TAURO BOZZA DI PROGRAMMA 1

2 PER INIZIARE PERCHÉ UNA BOZZA Nessun programma di governo può essere incisivo se non è stilato con la fattiva collaborazione di tutti. E' necessario creare un ponte con la città, attraverso le sue diverse rappresentanze, che dovranno scrivere le pagine, lasciate appositamente bianche, perché ciascuno, nell ambito di ogni categoria di appartenenza (commercianti, artigiani, imprenditori, dirigenti scolastici, liberi professionisti, associazioni, comitati di quartiere, parrocchie, uomini e donne occupati o disoccupati o inoccupati, famiglie, giovani e anziani), conoscendo le problematiche più evidenti, possa contribuire alla stesura del programma, che dovrà portare avanti la futura gestione politico/ amministrativa. Ed è proprio partendo dall imprescindibile presupposto - che è quello di una larga partecipazione democratica, finalizzata agli interessi collettivi - che sarà diffusa tra i cittadini la prima stesura della bozza di programma, sulla quale ciascuno potrà apportare concrete proposte e integrazioni. Per questo alla fine di ogni capitolo c'è la scritta proposte da integrare dove troveranno spazio i suggerimenti e le proposte che verranno fuori da singoli soggetti o dagli incontri e dalle assemblee che si terranno nei mesi di dicembre e gennaio. 1

3 PER INIZIARE Per cambiare tutto, abbiamo bisogno di tutti. In una città complessa e difficile, è impossibile realizzare un programma di governo se gli amministratori della cosa pubblica,contestualmente, non porteranno avanti anche un azione politica concreta, efficiente,incisiva, di contrasto e di lotta contro la ndrangheta e la criminalità organizzata presenti nel territorio. Si ottiene la libera, pacifica e civile convivenza sociale solo se i cittadini, le persone oneste e per bene, che hanno a cuore le sorti e il destino della Città, il proprio futuro e quello dei figli, si organizzano e partecipano fattivamente e democraticamente alla vita politica, sociale e culturale della Città, diventandone protagonisti attivi, a difesa del bene comune e a tutela e a difesa dei diritti di cittadinanza. Il diritto alla vita, innanzitutto: nessuno può più decidere sulla vita o la morte di un altro uomo. 2

4 Il diritto a un lavoro stabile, sicuro e duraturo, non uno qualsiasi, ma un lavoro dignitoso nel quale il cittadino possa riconoscersi pienamente e che consenta di far vivere onestamente e decorosamente la propria famiglia; un lavoro che permetta alle persone di sentirsi compiutamente realizzate e che permetta loro di poter esprimere e offrire alla società civile le proprie capacità, culturali, intellettive, sociali e fisiche. il Il diritto di di avere diritti e di avere riconosciuti i propri diritti. il diritto alla salute e alla cura del cittadino che deve essere garantito dallo Stato. il Il diritto alla denuncia nei confronti di chi inquina il territorio e per opporsi civilmente alla barbarie, alla violenza, alla oppressione, alla prevaricazione e alla pervasività che l incultura mafiosa e quella dell omertà cercano d imporre. il Il diritto di di poter vivere in una città normale, s senza ndrangheta e senza criminalità organizzata, dove è possibile esprimere democraticamente, liberamente e compiutamente il proprio pensiero, per contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica della città, senza dover subire più violenze, ritorsioni, minacce, soprusi, angherie e sopraffazioni. il diritto Il diritto alla alla libertà libertà di intrapresa, di impresa, senza dover pagare il racket e le mazzette a nessuno. il Il diritto ad ad avere un vero libero mercato dove l unica concorrenza ammissibile, a parità di diritti, sia solo quella leale e legale, cioè quella della capacità dell imprenditore di fare intrapresa in libertà, nel rispetto delle leggi vigenti e di vedersi riconosciuto, da parte delle banche, il diritto di accesso al credito. l Il diritto degli anziani di di beneficiare di di uno Stato Sociale che possa loro garantire, nella continuità del patto generazionale, una adeguata assistenza economica, sociale e sanitaria, che permetta loro di vivere dignitosamente e di trascorrere una tranquilla, felice e serena vecchiaia. Il diritto dei cittadini poveri ad uscire dal loro stato di indigenza e di emarginazione sociale. 3

5 Il diritto degli studenti ad avere strutture scolastiche agibili, ricettive, moderne, sicure ed idonee, per completare la loro formazione scolastica finalizzata al lavoro, in un clima di serenità e tranquillità. Il diritto a vivere in un ambiente pulito e sano, liberato dalle sostanze cancerogene che stanno mietendo vittime tra la popolazione. Il diritto delle persone diversamente abili a ricevere dalla società una migliore assistenza, più prestazioni e ad avere una fattiva partecipazione e un integrazione nella vita sociale. Il diritto dei cittadini ad avere una sana, onesta e competente amministrazione, in grado difarsi carico dei problemi più generali della città e di andare incontro ai cittadini più disagiati e bisognosi, agli ultimi e di offrire alla città l erogazione di una variegata gamma di servizi sempre più efficienti, efficaci e solidali, la cui spesa pubblica dovrà essere sostenuta, innanzitutto da tutti i cittadini in ragione della loro capacità contributiva e secondo i criteri costituzionali di progressività. Il diritto ad avere una nuova amministrazione che si ponga, finalmente, il raggiungimento dell obiettivo dell equità sociale,della riduzione e detrazione dei tributi attraverso il risanamento del bilancio comunale, l aggiornamento continuo dei ruoli tributari e l applicazione del principio di giustizia sociale: pagare tutti per pagare meno. E' possibile ottenere tutto questo solo se il cittadino decide di uscire dall indifferenza e dalla rassegnazione nella quale si è rifugiato, a causa della cattiva politica, che ha dovuto subire per lungo tempo e vincendo la paura e spezzando le catene dell omertà, decide di partecipare per scrivere la storia della Città da protagonista attivo. Non è è vero che in in politica siamo tutti uguali,così come vorrebbero farci credere quei politici disonesti, a giustificazione delle loro malefatte, delle loro continue ruberie e saccheggi della cosa pubblica. Non tutta la politica è sporca e non tutta la politica è cattiva. 4

6 Dipende da chi la fa! La politica vera, quella con la P maiuscola, se fatta da persone oneste, per bene e disinteressate, è un arte nobile e antica, è l agire quotidiano degli uomini, degli spiriti liberi che, con grande determinazione, vogliono scrivere la storia trasformando il mondo in uno nuovo e migliore. Ciascuno di noi ha una sua storia personale,privata e pubblica, indelebile. Dobbiamo, quindi, ricordarci del nostro passato se vogliamo costruire, in libertà e con impegno fattivo e costruttivo, un futuro migliore. Per il raggiungimento di questi nostri obiettivi c è bisogno del contributo di tutti: dell impegno sociale dei cittadini gioiesi, dei giovani e delle donne, degli anziani, degli occupati, dei disoccupati e degli inoccupati, ma c è anche e, soprattutto, bisogno di grande passione politica, impegno, forte spirito di abnegazione e grande generosità. La Città,per cambiare,ha bisogno di te! Diventa cittadino attivo. Partecipa democraticamente al suo cambiamento! PERCHÉ NOI Ci candidiamo per guidare una rivoluzione morale, etica, civile, sociale ed economica nella nostra Città. Per ricreare e rafforzare la speranza che è possibile costruire un futuro nuovo e migliore per tutti noi. Per formare una nuova classe dirigente di giovani amministratori in grado di dare una svolta radicale alla Città. Per consegnare ai nostri figli e alle nuove generazioni la Città Futura, una Città nuova, diversa e migliore di quella che noi abbiamo conosciuto ed ereditato dai nostri padri. Per dare una nuova identità al popolo gioiese, in modo che i cittadini, al centro dell agire politico quotidiano, possano sentirsi finalmente e con orgoglio, di essere gioiesi! 5

7 IL CITTADINO, PRIMA DI TUTTO! In una città come la nostra, riuscire a garantire l ordinaria amministrazione significa compiere una rivoluzione copernicana, culturale e sociale nella vita quotidiana dei cittadini onesti e per bene, soprattutto delle classi sociali più deboli e indifese, che dovranno ricevere dalla pubblica amministrazione risposte sempre più puntuali e precise. Ciò significa essere al servizio dei cittadini che chiedono il riconoscimento dei giusti diritti e che non dovranno più essere scambiati dagli amministratori per favori e cortesie, secondo le vecchie logiche di politica clientelare. La pulizia della Città, lo spazzamento delle strade, del lungomare, della spiaggia, delle piazze e dei marciapiedi, la pulizia dei pozzetti fognari e dell alveo del torrente Budello; un rinnovato arredo urbano e la continua manutenzione del verde pubblico; la raccolta differenziata e ordinata dei rifiuti, la costante disinfestazione e derattizzazione del territorio; la realizzazione di un moderno, innovativo ed efficiente sistema di rete idrica, pluviale, fognaria e di pubblica illuminazione; un servizio di assistenza sociale adeguato, efficiente e puntuale, in grado di dare risposte concrete alle necessità delle famiglie, specie di quelle che vivono in assoluto stato di povertà ;servizi di assistenza agli anziani che vivono in solitudine; venire incontro ai bisogni delle famiglie che hanno in casa persone disabili, nonché un maggior controllo del territorio, per meglio contrastare l illegalità diffusa, sono gli obiettivi minimi di quei servizi essenziali e primari, che l amministrazione dovrà erogare ai cittadini. PREMIARE IL CITTADINO ONESTO Il cittadino onesto, operoso e perbene, rispettoso della Città, della bellezza e del suo decoro urbano, che accetta e fa proprie le regole democratiche della civile e pacifica convivenza e che, con sacrifici e impegno, continua a pagare regolarmente e puntualmente i tributi comunali e collabora fattivamente e concretamente all efficienza del servizio della raccolta differenziata, dovrà essere premiato con pubblici riconoscimenti, attraverso incentivi, che tengano conto di opportune forme di sgravi, detrazioni e agevolazioni tributarie e fiscali, nell ambito del rispetto dei regolamenti comunali e delle leggi vigenti. 6

8 Legalità è libertà LEGALITÀ Per molto tempo Gioia Tauro ha subito l illegalità diffusa che ha creato guasti profondi, degrado morale, civile, etico, saccheggio territoriale, ambientale, urbanistico e paesaggistico. L'illegalità ha generato soprattutto povertà economica e sociale e ha impedito uno sviluppo ordinato, armonico e la creazione di nuovi posti di lavoro. La legalità rappresenta, quindi, la più grande risorsa del territorio che, se applicata nel quotidiano, potrà sprigionare grandi energie sociali ed economiche, tali da creare nuove opportunità di lavoro, sviluppo, benessere e occupazione. L amministrazione comunale avrà, quindi, l arduo compito di cimentarsi, con rinnovato impegno, a traghettare la Città sulla sponda della legalità. Non c è e non ci potrà essere alternativa alla legalità. Il rafforzamento della cultura della legalità ci consentirà di portare avanti un grande processo di cambiamento e di rinnovamento della vita sociale e democratica della Città, indispensabile per creare nuove condizioni di benessere, di lavoro, di sviluppo sostenibile e di occupazione di cui Gioia ha tanto bisogno. Si rafforzerà il tessuto democratico cittadino se si avrà il coraggio di presentare liste pulite, di rifiutare pubblicamente i voti della mafia, di impegnarsi a cacciarla 7

9 definitivamente dalla casa comunale, di chiedere ai cittadini elettori un voto libero, convinto, sostenuto, partecipato e di concorrere, attivamente e costruttivamente, al buon governo della Città, al confronto aperto e democratico, nei ruoli di maggioranza e di opposizione che gli elettori ci assegneranno. IL CODICE ETICO Prima ancora che vengano presentate le liste, tutti i nostri candidati dovranno condividere, accettare e sottoscrivere il codice etico per la buona politica, che è vincolante per gli amministratori, così come proposto da La Carta di Avviso Pubblico, che è parte integrante del nostro programma di governo. I nuovi amministratori, nell accettare i principi di buon andamento e imparzialità, di disciplina e onore nell adempimento delle proprie funzioni pubbliche, sancite dagli artt. 54 e 97 della Costituzione, si impegnano a esercitare la funzione pubblica con spirito di servizio, diligenza, lealtà, integrità, correttezza, obiettività e imparzialità. Si impegnano, altresì, ad assicurare la totale trasparenza della loro attività pubblica e privata e della loro reale situazione patrimoniale, ad inizio e fine mandato. Respiriamo aria nuova, aria di libertà. 8 8

10 LA CITTÀ FUTURA D una città non godi le sette o le settanta meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. Italo Calvino Una Città che cresce solo a garanzia del benessere sociale e dell arricchimento di pochi, che si limita a far diventare i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, non ha futuro! La Città Futura che proponiamo è, invece, una città che protegge i cittadini, che si fa carico dei loro problemi, che include, che investe nei servizi sociali, educativi, sanitari e culturali; una città in grado di programmare e progettare il futuro, che investe sull innovazione tecnologica, sulla qualità delle risorse umane e ambientali, sugli insediamenti produttivi sostenibili e sulle infrastrutture del proprio territorio; una città che funziona, bella e sicura, operosa e prospera, che si muove e lavora, una città solidale e sana, in grado di offrire ai propri figli il diritto di vivere e lavorare con tranquillità, serenità, capace di far vivere le famiglie con quella dignità che scaturisce dal lavoro e che rende i cittadini più liberi e più determinati nell assolvere, sino in fondo, i doveri di cittadinanza. Ciò significa impegno e partecipazione della parte migliore e sana dei cittadini, che dovrà farsi carico con uno spirito di crescita globale, attraverso la diffusione e il rafforzamento della cultura dell accoglienza e della solidarietà. 9

11 Ci potrà essere progresso solo se tutti noi assieme, istituzioni, scuola, chiesa, cittadini, forze politiche e sociali, daremo, disinteressatamente, il nostro fattivo contributo alla crescita globale della Città. NUOVO PATTO DI CITTADINANZA Per ridisegnare la Città Futura è necessario ridefinire una nuova idea di relazioni umane e sociali, un nuovo patto di cittadinanza, un nuovo progetto di convivenza civile, imperniato sulle responsabilità e sui doveri, oltreché sui diritti, e basato sulle regole fondamentali di legalità e solidarietà. Un nuovo patto di cittadinanza dove il cittadino onesto, operoso, perbene è chiamato, in prima persona, a dare il meglio di sé alla sua Città ma, nello stesso tempo,a ricevere i benefici non solo di una multi-gamma di servizi, sempre più efficienti e puntuali,ma anche incentivi che tengano conto di opportune forme di sgravi, detrazioni e agevolazioni tributarie e fiscali, nell ambito del rispetto dei regolamenti comunali e delle leggi vigenti. Tutto ciò perché, per noi vige la regola: Il cittadino, prima di tutto! 10 10

12 DONNE E UOMINI INSIEME R COSTRUIRE LA CITTA FUTUPE RA Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere. Mahatma Gandhi Per costruire la Città Futura un attenzione speciale spetta alle donne. Se vogliamo una città più attenta ai bisogni delle persone, più determinata nella difesa delle libertà, dobbiamo incentivare la partecipazione delle donne al governo della nostra società. La nostra storia ci dice che le donne sono un vettore di democrazia. La loro presenza sulla scena politica è il segno di una democrazia conquistata e, nel contempo, una promessa di crescita per l espansione e l allargamento dei diritti umani. Ed è per tali ragioni che ci impegniamo a lavorare affinché l altra metà del cielo possa essere eletta in Consiglio comunale, per uno spazio nuovo al femminile, garantendo una presenza significativa delle donne nella stessa assise e nella composizione della nuova Giunta municipale, nel rispetto di un equa rappresentanza di uomini e donne, anche perché siamo convinti che la Democrazia è parità: donne e uomini insieme. La parola chiave, in grado di vincere le sfide del nostro tempo, è la parola insieme. Essa costruisce la coesione sociale, la coalizione politica, il senso delle istituzioni. La democrazia, in tutto il suo significato sociale, costituzionale e politico, è paritaria. 11

13 La nostra Città Futura sarà la città in cui donne e uomini insieme, e solo insieme, possono costruire. Donne e uomini insieme nei luoghi della politica e delle decisioni, dunque. Elaborare insieme, partecipare insieme, decidere insieme è la migliore garanzia per il futuro. POLITICHE GIOVANILI Le nuove generazioni hanno l urgenza di essere ascoltate, di organizzarsi e di partecipare attivamente alla costruzione del proprio futuro. Tra i giovani, avvertiamo, come primaria necessità, quella di un confronto con gli adulti, per colmare quel gap generazionale, che spesso è fautore non solo di sfiducia ma anche di distacco verso le Istituzioni. Unire la componente giovanile gioiese, a volte così diversa e variegata, è un compito primario a cui una classe amministrativa deve sapere adempiere. La cura, il sostegno e la promozione delle nuove generazioni sono elemento fondamentale per le istituzioni che intendono creare uno stato di benessere generale, che consenta ai giovani di diventare cittadini attivamente coinvolti nella res publica. Offrire informazioni, promuovere opportunità, accogliere sollecitazioni sono gli obiettivi che l Amministrazione intende realizzare e favorire, per incoraggiare il territorio in un progetto di crescita. 12

14 Il primo passo dovrà essere quello di istituire un ufficio preposto alle politiche giovanili, avente i seguenti obiettivi: Favorire l incontro e il confronto intergenerazionale Promuovere la cultura del bene comune e della legalità Promuovere le esperienze associative presenti nel territorio Promuovere occasioni, strumenti e modalità di ascolto permanente Sostenere interventi di socializzazione e di integrazione interculturale, anche per superare i fenomeni di disagio Creare maggiori opportunità sociali, culturali ed economiche, affinché i giovani siano protagonisti dello sviluppo Far crescere nelle nuove generazioni la cultura della cittadinanza attiva, tramite nuove forme e occasioni di partecipazione alla comunità locale Valorizzare, sostenere e stimolare la creatività e la progettualità dei giovani,anche attraverso la creazione di workshop tematici Diffondere la conoscenza dei servizi e delle opportunità per i giovani Promuovere forme di interscambio con i giovani di altri Paesi Agevolare l accesso dei giovani alla pratica sportiva Sviluppare le competenze ed agevolare l inserimento nel mondo del lavoro Offrire ai giovani studenti strumenti ed opportunità per tradurre le idee in progetti di impresa A sostegno delle politiche giovanili, si istituirà anche il Forum dei Giovani, inteso quale organismo di partecipazione, preposto ad avvicinare i giovani alle Istituzioni e le Istituzioni al mondo dei giovani. Istituire un Forum giovanile e studentesco, libero e finalizzato allo scambio di idee, è il modo migliore per cercare di rispondere alle esigenze del mondo dei ragazzi, visto che le nuove generazioni rappresentano la base portante per la Città futura che abbiamo in mente; significa dare ai giovani una buona opportunità, perché il futuro sia nelle loro mani e perché facciano uscire il meglio di sé, a beneficio del domani della nostra comunità. Il Forum sarà regolato da uno statuto, libero da vincoli partitici e avrà come finalità quello di rappresentare i giovani del territorio nella forma più democratica, di stimolarli alla partecipazione attiva in seno vita pubblica, contribuendo alla formazione di un sano e robusto tessuto sociale, permettendo loro di disporre di un forte strumento di dialogo e relazione istituzionale con l Amministrazione cittadina, attraverso l elaborazione di proposte da portare all attenzione dei membri del Consiglio Comunale. 13

15 Nella società di oggi il lavoro è il grande assente a causa della grave crisi economica, che stiamo vivendo in Italia e specialmente al Sud. Anche Gioia Tauro e la Piana, nonostante il porto, risentono e soffrono di questa crisi, che si riversa soprattutto sui giovani non permettendone l inserimento nel mondo del lavoro. Ecco perché l Amministrazione comunale, tra i suoi primi obiettivi, avrà quello di mettere in piedi una piattaforma di sviluppo economico e produttivo, in grado di creare lavoro e nuova occupazione, costruendo sul territorio le giuste alleanze tra i Comuni della Piana, la Regione, la Camera di Commercio e le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori per aprire a Roma, con il Governo nazionale, un tavolo istituzionale a sostegno del rilancio del porto, della riconversione dell area industriale,dello sviluppo complessivo della Piana nei vari settori quali il turismo, l agricoltura, la conservazione, la difesa ed il rilancio del patrimonio culturale, artistico e archeologico. Un altro obiettivo, non meno importante, sarà quello di ribaltare i punti di debolezza della crisi interna (macchina comunale, sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, pulizia della Città e spazzamento delle strade e delle piazze, manutenzione del verde pubblico, gestione degli impianti di pubblica illuminazione, controllo del territorio, dissesto idrogeologico, ecc.), trasformandoli in punti di forza, facendo funzionare l Ente con i criteri di una moderna impresa, garantendo efficienza, efficacia ed economicità. Per vincere la sfida e per assicurare una vasta gamma di servizi ai cittadini l Ente dovrà rivedere la sua pianta organica, stabilizzare i lavoratori Lsu Lpu, e creare le condizione per indire quei nuovi concorsi, necessari per coprire i posti vacanti, per l assunzione di giovani disoccupati. 14

16 Trovare, nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti, le più eque soluzioni possibili per sanare alcuni spinosi problemi occupazionali, rimasti ancora aperti sul territorio, quali ad esempio quello relativa ai lavoratori licenziati dall ex Piana Ambiente. Dobbiamo,quindi, creare, con tutti i soggetti istituzionali, le condizioni per sottoscrivere un Patto Territoriale per il Lavoro e lo Sviluppo finalizzato al raggiungimento sul territorio della massima occupazione. Il porto di Gioia Tauro, sito strategicamente nel cuore del Mediterraneo, è diventato, negli anni, un punto di eccellenza per la Calabria, il Mezzogiorno, l Italia e l Europa. Questo importante hub portuale, che potenzialmente può esprimere di più, è stato orfano, in questi ultimi 14 anni, della giusta attenzione da parte delle varie Giunte Regionali della Calabria che si sono succedute e che, nonostante la centralità della nostra regione nel Mediterraneo con i suoi 800 km di costa, non hanno saputo o voluto sviluppare una politica regionale sull intera portualità e in particolare sul porto di Gioia Tauro che, da solo, produce quasi il 50% dell intero Prodotto interno lordo (Pil) privato calabrese e movimenta 1/3 di tutto il traffico merci che sbarca in Italia. Anche i vari Governi nazionali, che non hanno mai sostenuto, in Italia, una politica marinara e sulla portualità, hanno grandi responsabilità sul porto di Gioia Tauro perché hanno preferito gestire i finanziamenti sui porti con interventi a pioggia, dettati più da calcoli elettoralistici locali, anziché da scelte lungimiranti. La stessa Autorità Portuale, la cui gestione ha dimostrato tutti i suoi limiti, non è stata 15

17 in grado di guardare al futuro del porto con una diversa angolazione in una prospettiva di sviluppo di lungo respiro. Nonostante questi forti ritardi dovuti, soprattutto, alla mancanza di un progetto strategico di sviluppo dell area portuale e industriale, è possibile rilanciare il porto di Gioia Tauro, sfruttando al massimo tutte le sue potenzialità, sia nel settore del transhipment che in quello della polifunzionalità, decantata da tutti i governi ma di fatto mai realizzata. Solo se l'autorità Portuale, i Comuni della Piana, la Camera di Commercio, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, la Città Metropolitana,la Regione Calabria e il Governo Nazionale, sinergicamente, attueranno una politica attiva, che tenga conto delle necessità strutturali ed organizzative per il suo rilancio e in particolare: l istituzione della Zona Economica Speciale (ZES), che dovrà essere realizzata attraverso una adeguata e approfondita analisi economica, che tenga conto delle possibili interazioni tra i settori trasporti, energia e telematica, con gli sgravi fiscali previsti e con l accordo di programma quadro su intermodalità e logistica, su cui sono stati già stanziati 750 milioni di euro, sarà possibile creare nuovo valore aggiunto, ricchezza e nuova occupazione. La Zes dovrà attrarre le aziende che svolgono attività logistico-distributiva e, in particolare, nelle operazioni di importazione, di deposito merce, confezionamento, trasformazione, assemblaggio e riesportazione merce. Quella che oggi viene chiamata ZES altro non è che il perfezionamento, in chiave economica moderna, della proposta che il territorio aveva avanzato sin dagli anni 80 sulla realizzazione del Porto Franco, modificato negli anni successivi in Area Franca Industriale, sino al Punto Franco, che nel passato non siamo riusciti a conquistare, per l incapacità dei vari governi nazionali e regionali e che avrebbe potuto consentire l arrivo, in un area extra doganale, dei prodotti semilavorati industriali, da lavorare in loco, per poi rispedirne il prodotto finito. Bisognerà inserire il porto nel sistema viario e ferroviario trans europeo, attraverso la realizzazione delle infrastrutture dei trasporti che lo collegano all Europa; all ammodernamento di tratti di linea ferroviaria con l allargamento delle gallerie ferroviarie al fine di consentire il passaggio dei container denominati high cube. 16

18 Oggi vi sono limiti sia sulla sagoma dei container che dei semirimorchi che utilizzano la ferrovia e che richiedono una certa altezza delle gallerie: sotto il PC45 non passano i containers e sotto il PC70 non passano i semirimorchi, perché da Paola a Salerno le gallerie ferroviarie sono inidonee, ragion per cui a Paola bisogna deviare per Sibari, poi Taranto e l Adriatico. La lunghezza dei treni, quindi,rappresenta una pregiudiziale economica, in quanto da Gioia possono partire treni lunghi 550 metri, contro la lunghezza di 800 metri della linea francese, che si sta attrezzando per i 1000 metri. Bisognerà garantire al megaporto la sua autonomia gestionale, sostenendo la candidatura di Gioia Tauro a sede autonoma dell Autorità Portuale della Calabria, e contestando la volontà espressa dal Ministro delle infrastrutture di unificare l Autorità Portuale di Gioia Tauro con quella della Città di Messina, che non ha nulla a che vedere con il transhipment. La nomina del Presidente dell Autorità portuale, dopo il voto politico regionale, non potrà più essere rinviabile, ma dovrà avvenire individuando un manager di elevata professionalità e capacità nel settore portuale e dello shipping, con esperienza internazionale, funzionale al rilancio dell attività portuale. Il porto di Gioia Tauro, dunque, dovrà avere la capacità di attrarre investimenti stranieri, tramite la ZES, e diventare un punto di attrazione per rendere conveniente far rientrare nel nostro Paese le aziende italiane delocalizzate all estero. Bisognerà investire nella formazione e ricerca nel settore dei trasporti e nella logistica. Infine, il governo nazionale e quello regionale dovranno recepire il concetto che i porti di transhipment sono cosa ben diversa dai porti tradizionali e, quindi, dovranno inserire,nei rispettivi bilanci, un apposito capitolo per le misure di sostegno al transhipment, in modo da renderlo più competitivo e concorrenziale rispetto agli altri porti, incominciando da Tangeri, attraverso la riduzione indiretta del costo del lavoro sulle maestranze portuali, l abbattimento delle tasse di ancoraggio, sgravi fiscali, il ferro-bonus per i treni combinati per il trasporto dei container e qualsiasi ulteriore strumento innovativo, che possa rendere più competitivo e più appetibile il porto di Gioia Tauro, rispetto agli altri porti stranieri che si affacciano sul mare Mediterraneo, dove il traffico dei container, in futuro, è destinato a salire, annualmente, sino a circa 20 milioni di container. Se si continuerà a non capire questo, rimarrà il rischio di interventi a pioggia che, anziché rafforzare, indeboliranno ulteriormente il nostro sistema portuale nazionale, rendendolo meno competitivo. 17

19 L Area Industriale di Gioia Tauro dovrà essere inserita in un progetto di riconversione industriale. Non è più possibile immaginarla come area cimiteriale di capannoni industriali realizzati con i fondi pubblici della 488 o della sovvenzione globale, la cui attività risulta dismessa da oltre un decennio. Lo Stato dovrà riprendersi ciò che è suo e dare possibilità a giovani imprenditori, che vogliono scommettere sul loro futuro e sul futuro di Gioia Tauro e che presentano un progetto credibile e sostenibile, di potersi insediare all interno di quei capannoni. A tal fine è necessario rivedere il sistema degli incentivi, puntando sull obiettivo che lo Stato offra adeguate e innovative misure di sostegno, rispetto al passato, e in particolare: una riduzione indiretta del costo del lavoro, la detassazione degli oneri sociali e fiscali, forme di incentivazione economica legate alla creazione di nuovi posti di lavoro nell area portuale e industriale e disincentivando le imprese per ogni posto di lavoro in perdita. Dobbiamo prendere atto che l Asi di Reggio Calabria ha fallito il suo ruolo nell area industriale di Gioia Tauro, quindi, avanziamo la proposta che tutta la 1a Area Industriale venga assegnata alla gestione dell Autorità Portuale, mentre per la 2a Area Industriale, rivendichiamo il diritto, come Comune, di gestire la restante Area Industriale ricadente nell ambito del territorio del Comune di Gioia Tauro e che, a suo tempo nel progetto di realizzazione del V Centro siderurgico, fu di fatto espropriata ai poteri comunali. L attività portuale potrà essere rilanciata e rafforzata se saremo nelle condizioni di costruire la Piattaforma logistica delle merci e cioè la capacità di aprire i container, di svuotarli e riempirli per entrare nella grande catena della ridistribuzione delle merci, che ci consentirà di creare così nuovo valore aggiunto, nuova ricchezza, nuove professionalità e nuovi posti di lavoro. 18

20 MOBILITÀ Ripensare e realizzare un nuovo Piano dei Trasporti e della mobilità urbana e dell hinterland in un sistema città, attraverso un lavoro di ascolto e partecipazione della cittadinanza, che può e deve esprimere i propri bisogni e che consenta un miglioramento della qualità della vita, grazie ad una maggiore facilità di movimento dei cittadini, per il raggiungimento dei punti di servizio pubblici e privati, degli insediamenti economici, commerciali, produttivi e di lavoro, rendendo competitivo il territorio. Ripensare, quindi, ad un sistema città tramite une serie di servizi che colleghino il Centro con la Marina, l Ospedale, le Scuole, il Porto e l Area industriale, l A3, ma anche i centri commerciali e produttivi. Pertanto, riproponiamo: il progetto per la costruzione della Tangenziale Est/A3, per collegare l uscita dell autostrada con il porto, che eviterebbe l attraversamento della città da parte di mezzi pesanti; l allargamento, con la realizzazione delle relative opere complementari, di Via Madame Curie, che consentirebbe di andare verso Rizziconi, bypassando il quadrivio Sbaglia; la realizzazione di marciapiedi e pubblica illuminazione lungo la S.P.33 per raggiungere lo stadio comunale Stanganelli in sicurezza. 19

21 Nell ambito di un nuovo e moderno Piano dei Trasporti la stazione ferroviaria di Gioia Tauro deve trovare una sua ottimale utilizzazione, in particolare nel settore di servizio trasporto passeggeri del grande bacino di utenza che è la Piana e la Locride. Mentre la Regione, utilizzando i finanziamenti dei Por , dovrà programmare il rilancio della Ferrovia Calabro Lucane (FCL), attraverso la realizzazione di una Metropolitana leggera di superficie della Piana con prosecuzione sino al terminal MCT, per agevolare la mobilità delle persone che lavorano nel porto e nell area industriale. Foto di Vittorio Lascala 19 20

22 Non sarà un palazzo, ma la casa di tutti. LA MACCHINA COMUNALE Il Sindaco e gli Amministratori, per raggiungere l obiettivo primario di realizzare il programma di governo, così come è stato proposto ai cittadini in campagna elettorale e approvato dagli elettori, dovranno, innanzitutto, riorganizzare la macchina comunale, che necessita di una rivisitazione e di una messa a punto sia degli uffici che dei servizi, per consentire all Ente di ottenere la massima efficienza, efficacia ed economicità. Per il raggiungimento del suddetto obiettivo è necessario rivedere la pianta organica che, tenendo conto della disponibilità di bilancio, dovrà essere funzionale alla Città Futura che si vuole costruire. Bisognerà riqualificare la spesa pubblica, riorganizzare tutti i servizi, che dovranno essere erogati direttamente dell Ente, al fine di raggiungere la massima efficienza, efficacia ed economicità, secondo criteri oggettivi, non più dettati dalla vecchia logica di politica clientelare, nel rispetto dei diritti e delle più elementari regole democratiche, premiando la fedeltà, la professionalità e la meritocrazia dei pubblici 21

23 dipendenti, rendendoli idonei al raggiungimento degli obiettivi loro assegnati, per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini. E necessario, quindi, risparmiare sui costi della macchina comunale, migliorandola e rendendola più efficiente e funzionale, rivedere, in particolare, gli oneri e gli interessi passivi derivanti dai mutui e prestiti, in modo che il rapporto tra il costo degli stipendi dei dipendenti e la spesa corrente sia notevolmente ben al di sotto del 40%, al fine di recuperare più risorse destinate a migliorare e ad erogare ulteriori servizi al cittadino. A loro volta i pubblici dipendenti, con in testa i dirigenti e i responsabili degli uffici, dovranno avere la consapevolezza del loro ruolo, delle loro funzioni, e responsabilità, dimostrando di essere meritatamente all altezza dei compiti a loro assegnati per servire la Città che gli ha dato la possibilità di un impiego, nel rispetto dei loro diritti e soprattutto dei loro doveri. IL BILANCIO COMUNALE Il Comune, la Casa di tutti, deve diventare un Palazzo di vetro, aperto a tutti, dove i cittadini possano controllare, nei modi e nelle forme di legge, gli atti amministrativi prodotti e le spese correnti sostenute. Serve quindi una sana, onesta e competente amministrazione della cosa pubblica che, nel giro di alcuni anni, si proponga di raggiungere - in linea di massima - 22

24 il risultato di equilibrio di bilancio, attraverso la riduzione e, infine, l eliminazione, dell enorme debito pubblico che si è accumulato negli anni precedenti e che, ancor oggi, priva la Città delle ingenti risorse economiche necessarie per il rilancio della sua crescita globale, per il suo ordinato sviluppo sociale, economico e urbanistico. La spesa pubblica va, quindi, riqualificata eliminando sprechi, inefficienze e promuovendo gli investimenti nella nostra Città. A tal fine ci impegniamo a mettere on line ogni centesimo di spesa pubblica, affinché i cittadini possano verificare, direttamente, come vengono utilizzate tutte le risorse. Bisognerà, quindi, risanare il bilancio comunale e programmare il futuro della Città che dovrà essere realizzato mettendo al centro i bambini, che rappresentano la nostra speranza e il nostro futuro. Una Città, quindi, pensata, programmata e costruita anche a misura di bambini. Il risanamento arriverà attraverso l attuazione di una seria, attenta e rigorosa politica di gestione economico-amministrativa. Bisognerà tagliare i rami secchi, togliere le consulenze inutilie uscire dall aggio sulle riscossioni e da tutti i fitti passivi del Comune, da costose sedi a edifici di proprietà pubblica. Saranno responsabilizzati i funzionari comunali, che dovranno dimostrare di essere all altezza e consapevoli dei ruoli e dei compiti loro assegnati. Si passerà alla rimodulazione di tutti i tributi locali, applicando il principio di giustizia sociale pagare tutti per pagare meno. Bisognerà, inoltre, aggiornare, continuamente, tutti i ruoli tributari per consentire l allargamento della base imponibile, condizione indispensabile per la riduzione dei tributi comunali, attraverso un azione sempre più efficace e incisiva di contrasto all evasione e all elusione fiscale. La ritrovata capacità impositiva dell Ente, soprattutto nei confronti dei furbi, dei potenti e dei mafiosi, consentirà agli amministratori la possibilità di una riduzione e detrazione dei tributi locali anche attraverso l inserimento, nei parametri tributari comunali, del reddito familiare e dell indicatore della situazione economica equivalente. Dobbiamo assicurare le prestazioni economiche agevolate quali: asilo nido, servizi per l infanzia, riduzione del costo delle mense scolastiche, buoni libri per studenti e borse di studio, nonché le agevolazioni per i servizi di pubblica utilità. Infine una corretta, oculata e ordinata gestione e controllo del territorio, intesa come grande risorsa, attraverso la qualificazione e riqualificazione del personale preposto- necessaria per la ricostruzione, la rinascita e il rilancio delle funzioni del Corpo della Polizia Municipale, potrà consentire all amministrazione di raggiungere l obiettivo di una maggiore entrata, senza però dover ricorrere all aumento della pressione fiscale, indispensabile per erogare ai cittadini servizi sempre più efficienti, più qualificati e solidali. Le maggiori entrate, in particolare, serviranno ad incrementare il fondo destinato agli asili nido e alle scuole pubbliche, all assistenza sociale - con la creazione di un apposito capitolo anti povertà, alla legalità con progetti di recupero per i minori a rischio, alla cultura, al decoro urbano e allo sport. 23

25 LO STUDIO DI VALUTAZIONE D IMPATTO AMBIENTALE Oggi più che mai è necessario elaborare uno studio generale di valutazione d impatto ambientale del territorio, per verificare sia la sostenibilità ambientale di tutti gli attuali insediamenti industriali esistenti (Termovalorizzatore, Depuratore consortile Iam, Centrale turbogas, Elettrodotto, Antenne di telefonia mobile, Area Industriale, ecc.), della Discarica Marrella, della Discarica Zimabrio (Rosarno) e per valutare la sostenibilità ambientale di eventuali ulteriori insediamenti che potrebbero essere proposti, nonché contribuire alla ricerca delle possibili cause di disfunzioni degli impianti esistenti per renderli compatibili con l ambiente. Qualora gli attuali insediamenti industriali, nonostante le innovazioni tecnologiche applicate o applicabili, dovessero risultare nocivi alla salute dei lavoratori addetti agli impianti e dei cittadini, allora bisognerà avere il coraggio di sostenere la battaglia per la loro definitiva chiusura. IL NOSTRO AMBIENTE La difesa e il più intelligente consumo delle risorse naturali, la cura per la bellezza dei luoghi in cui viviamo non sono solo un investimento per il nostro futuro, un segno di rispetto per le generazioni che verranno dopo di noi, sono anche la condizione, oggi, per una vita migliore, più sana, per una società più equa e più prospera. Le città ordinate e ben conservate sono più facilmente scelte come luoghi di investimento dalle imprese e le montagne, le coste e i mari ben protetti costituiscono una fonte di ricchezza, perché permettono di attrarre turismo. I centri urbani degradati, inquinati e congestionati fanno fuggire persone e lavoro e le periferie abbandonate incoraggiano comportamenti antisociali. 24

26 LA SALUTE PRIMA DI TUTTO. L OSPEDALE,LA SANITÀ E IL DIRITTO ALLA SALUTE Il Patto per la Salute prevede il taglio delle strutture ospedaliere con meno di 60 posti letto e, tra questi, è prevista anche la chiusura del Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII di Gioia Tauro, che attualmente dispone di 42 posti letto. Naturalmente tutto ciò è la conseguenza di una cattiva gestione politica e sanitaria regionale e territoriale, che ha determinato le condizioni di chiusura anche di un ospedale, come quello di Gioia Tauro che, nel passato, ha fornito discreti servizi ospedalieri per 120 posti letto effettivi. Oggi il cittadino non ha la pretesa di avere un ospedale di fronte la porta di casa sua, ma giustamente pretende, indipendentemente da dove sia locato l ospedale, di essere curato in strutture ricettive adeguate ed attrezzate, in grado di offrire la giusta attenzione sanitaria e con la massima professionalità del personale medico e paramedico. Ciò premesso e in attesa che venga realizzata la struttura ospedaliera unica della Piana (ammesso che sia questo il vero obiettivo che si vuole raggiungere nella Piana), è giusto pretendere che l ospedale di Gioia Tauro, anche per la sua vicinanza a uno dei più grandi porti di transhipment del Mediterraneo, ove lavorano migliaia di maestranze, sia messo nelle condizioni di dare la giusta assistenza sanitaria con prestazioni che si dovranno integrare con quelle fornite dall ospedale di Polistena, evitando inutili doppioni, secondo la logica gestionale di ospedali riuniti. E in particolare: A) Riorganizzazione e potenziamento strutturale ed organico del Pronto Soccorso, con particolare riguardo al settore politrauma (presenza di strutture quali porto e autostrada) B) Riapertura della cardiologia e dell UTIC (Unità Terapia Intensiva Coronarica) con almeno 4 posti letto C) Mantenimento di almeno una sala operatoria D) Abbattimento delle liste di attesa per i servizi poliambulatoriali 25

27 La Commissione medico-scientifica per uno studio epidemiologico e l istituzione del registro tumori L assenza di una attenta politica sanitaria, che non ha dato la giusta attenzione a problematiche specifiche, ha spinto, in questi ultimi anni, molti cittadini a darsi una autonoma organizzazione sotto forma di comitati a difesa e a sostegno dei loro diritti. Le problematiche ambientali e sanitarie sollevate devono avere la giusta attenzione da parte della politica e degli amministratori della cosa pubblica che dovranno farsene carico. Innanzitutto è necessario istituire un Registro Tumori, finalizzato ad avere tutte le informazioni utili e i dati statistici su questo elevato tasso di mortalità da tumori presenti sul Territorio, e, soprattutto, al fine di seguire l ammalato e venirgli incontro nelle esigenze mediche ed economiche. Su questa importante questione, che riguarda la difesa della nostra salute, riteniamo che ci possa essere, ragionevolmente, un nesso causa-effetto tra l alto tasso di mortalità tumorale e la presenza sul territorio di impianti quali: il termovalorizzatore, il depuratore, la centrale a turbo-gas, gli elettrodotti, le numerose antenne di telefonia mobile, i tetti di eternit ancora esistenti in numerose costruzioni nella Piana, le discariche di Marrella e Zimabrio l interramento nello stesso comprensorio di rifiuti tossici, così come ha potuto apprendere la Direzione Distrettuale Antimafia, dalla registrazione di una intercettazione telefonica avvenuta tra due mafiosi. Da qui la possibile formazione di diossina nel territorio che, essendo una sostanza altamente cancerogena, si inserisce facilmente nella catena alimentare, accumulandosi nell organismo umano e colpendolo con svariate forme tumorali ed altre possibili patologie. L Autorità Sanitaria Provinciale, sino ad oggi, non si è fatta carico di queste problematiche ambientali. Quindi è giusto sollevare il problema in termini politici e chiedere, con forza e determinazione, che il Ministero della Salute istituisca un apposita Commissione medico-scientifica affinché venga effettuata sul Territorio una adeguata ed approfondita analisi epidemiologica, ed eseguire tutti gli studi di ricerca approfonditi e necessari per la individuazione di eventuali sostanze cancerogene esistenti sul territorio, rimuovendone le cause che le producono. E importante, quindi, stabilire se esiste un legame tra i tantissimi casi di malattia e la questione ambientale, per sottoporre la cittadinanza alla giusta azione di prevenzione. 26

28 IL DEPURATORE L impianto di depurazione è stato a suo tempo realizzato dall Asi, al fine della depurazione delle acque fognarie di cinque comuni (Gioia Tauro, Palmi, San Ferdinando, Rizziconi e Rosarno), successivamente è stato fatto il nuovo impianto per la depurazione e raccolta liquami dai comuni di: Anoia Inferiore e Superiore, Cinquefrondi, Cittanova, Feroleto della Chiesa, Gioia Tauro, Melicucco, Palmi, parte di Polistena, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, Taurianova, Laureana di Borrello e Galatro. A questo doveva servire l impianto di depurazione e a nient altro. Sappiamo che, nel tempo, le cose sono andate diversamente. L utilizzo dell impianto è stato allargato ad altri comuni, compresi quelli fuori provincia, come il Comune di Nicotera, ma anche a ricevere innumerevoli bottini, provenienti da tutta Italia, per la depurazione delle acque da percolato. Gli impianti di depurazione, che esistono in moltissime parti del Mondo, quando vengono costruiti e gestiti bene, anche se ricadenti in pieno centro urbano, non arrecano alcun danno ambientale e nessun disturbo da miasmi ai cittadini residenti. Quindi, è necessario pretendere una corretta e qualificata gestione dell impianto, con un continuo controllo e monitoraggio lungo la rete di raccolta delle acque da depurare, rifiutando l accettazione di quelle acque che, secondo i parametri di legge, non rientrano nella definizione di acque fognarie che vengono inseriti nella prima linea di depurazione, e di controllare la qualità delle acque reflue dei frantoi prima di immetterli nella seconda linea. Inoltre, chi gestisce l impianto dovrebbe utilizzare i guadagni per investire sulle innovazioni tecnologiche e nella ricerca, guardando al futuro, per migliorare, innanzitutto la qualità e l efficienza dell impianto, ma anche per ridurre le aliquote tributarie applicate ai cittadini per la depurazione delle acque, anziché usarli per scopi clientelari e per foraggiare con i soldi dei contribuenti iniziative, alquanto discutibili, e sicuramente tendenti ad ammorbidire o 27

29 a tacitare le eventuali azioni di protesta che, periodicamente, si registrano contro la cattiva gestione dell impianto, che continua a provocare miasmi insopportabili e insostenibili da parte delle famiglie residenti vicino al depuratore. Infine, qualora si dovesse continuare a perseverare sulla strada della non risoluzione del problema, sollevato nel tempo, anche da parte di comitati di cittadini, allora bisognerà fare la battaglia per il superamento dell attuale impianto di depurazione e la sua definitiva chiusura. IL TERMOVALORIZZATORE Il termovalorizzatore è stato realizzato durante la fase di Commissariamento della Calabria sull emergenza rifiuti iniziata nel Anche questo impianto se, durante la fase della sua costruzione, fosse stato controllato meglio dagli enti preposti e gestito bene, avrebbe potuto e dovuto funzionare così come funzionano altri impianti costruiti in pieno centro urbano, come ad esempio quello realizzato a Vienna, in Austria. Questo impianto, a differenza del termodistruttore, avrebbe dovuto bruciare solo il cdr (combustibile da rifiuto), mentre dalla rimanente parte di umido, regolarmente trattata nei processi di produzione del Compost, si sarebbe dovuto produrre il fertilizzante per l agricoltura. Chiediamo, quindi, la giusta attenzione da parte della Regione Calabria per affrontare e risolvere questo delicato problema, assicurando una corretta gestione e i dovuti controlli sul funzionamento dell impianto, sulla qualità dei rifiuti conferiti e sulla qualità del cdr che dovrà essere bruciato, nonché un continuo monitoraggio sulla emissione dei fumi, che dovranno essere depurati attraverso l utilizzo di moderni impianti di filtraggio, per la rimozione di polveri sottili, metalli pesanti e acidi inquinanti. Inoltre, l impianto dovrebbe essere sede di produzione di energia elettrica per gli insediamenti industriali, di aria condizionata per i mesi estivi e di teleriscaldamento per la Città di Gioia Tauro, a costi contenuti. Infine, la Regione Calabria dovrà programmare un sistema innovativo di raccolta dei rifiuti,che rispetti le norme comunitarie, che punti alla raccolta differenziata spinta, all utilizzo integrale dell umido, sino al superamento e alla chiusura definitiva del termovalorizzatore di Gioia Tauro. 28

30 CITTÀ DELLA CULTURA CULTURA DELLA CITTÀ La nostra storia è il nostro futuro. Città della Cultura / Cultura della Città è una iniziativa di pensiero e azione, che vuole proporre e sviluppare per la città di Gioia Tauro e non solo, argomenti e iniziative sulla questione della cultura come strumento di produzione di economie di urbanità e di convivenza civile. Il progetto intende stimolare e coinvolgere sia l amministrazione pubblica sia il mondo del credito, dell imprenditoria, dell associazionismo e del terzo settore, per creare nuovi indirizzi di sviluppo economico legato all ambiente culturale della città. Le ricadute previste sono la nascita di nuova economia basata su imprese giovani e atipiche, che si inseriscono nel mondo dell impresa attraverso progetti innovativi. L obiettivo generale del programma è quello di mettere in movimento idee con e per la città di Gioia Tauro, coinvolgendo tutti gli attori sociali di rilievo (pubblici, privati, associazioni di cittadini, singole persone) e cercando nuovi meccanismi per fare esprimere e imprimere forze di innovazione economica e trasformazione urbana come strumenti di sviluppo e governance del territorio. Il programma si concentrerà sui seguenti servizi: 1. riattivazione a bassa intensità di capitali di spazi ed edifici addormentati, dismessi, sotto utilizzati 2. azioni, concertate e partecipate, di ri-generazione urbana 3. promozione di iniziative di corto e medio periodo per lo sviluppo locale dell economia della cultura e la creazione di imprese creative. L amministrazione, insieme agli attori pubblici e privati, ai cittadini di un contesto locale troverà soluzioni concrete praticate sul campo, attivando un dispositivo, ambizioso e situazionista, che: 1. rivitalizza luoghi, edifici e spazi non utilizzati e non recuperabili con le consuete forme di mercato, oggi peraltro assenti 2. sviluppa al loro interno microeconomie, occupazione e lavoro 29

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