artefare B1 STORIA DELL ARTE IL NUOVO Rossella Formilli

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1 Rossella Formilli artefare IL NUOVO B1 STORIA DELL ARTE artefare

2 5 Mentre La società comunale in Europa comincia ad affermarsi il potere centrale delle grandi dinastie monarchiche e imperiali, in Italia la rinascita delle città favorisce l affermarsi delle istituzioni comunali. Oltre ai temi religiosi, l arte celebra il lavoro dell uomo e l orgoglio della cittadinanza che partecipa attivamente alla costruzione degli edifici più rappresentativi. & Alla fine dell Alto Medioevo, le pianure abbandonate da secoli perché le popolazioni si erano ritirate in insediamenti d altura tornano a essere coltivate. Con lo sviluppo dell agricoltura e l aumento della produzione i centri urbani rifioriscono, grazie alla ripresa dei commerci. Si afferma sempre più il nuovo ceto sociale della borghesia; i mercanti e gli artigiani, organizzati nelle corporazioni delle arti e dei mestieri, danno un crescente impulso all economia e le città, centro dei loro interessi, si espandono oltre le vecchie cinte murarie. contestocultura 1 La rinascita delle città Dall XI al XIV secolo in Europa si verifica un profondo rinnovamento dell arte, che inizialmente riguarda soprattutto l architettura e la scultura e successivamente anche la pittura. Questo rinnovamento è fortemente legato al rifiorire delle città. I comuni Le stradine strette e tortuose dei vecchi borghi si prolungano nelle vie dei nuovi quartieri e collegano gli edifici più importanti e le aree destinate ai mercati e alle fiere. In Italia molte città rivendicano la propria autonomia nei confronti dei feudatari e si proclamano liberi comuni pretendendo il controllo e lo sfruttamento delle campagne circostanti. 1 San Gimignano, in Toscana. Il paese conserva ancora oggi l aspetto dell antica città comunale. Le sue case-torri svettano l una accanto all altra; un sistema di passerelle esterne, in legno, consentiva il passaggio delle armi e, allo stesso tempo, facilitava un eventuale fuga. Le case-torri risultavano particolarmente pericolose in caso d incendio e nel tempo fu necessario limitarne l altezza. 3 Palazzo Vecchio, Firenze. Il palazzo, sede del governo della città, fu costruito alla fine del Duecento, secondo la tipologia dei palazzi comunali fortificati dell Italia centrale. Nella città comunale le piazze sono gli spazi privilegiati della vita sociale, soprattutto quelle del palazzo comunale, sede dell amministrazione del Comune (centro del potere civile) e della Cattedrale, la chiesa più importante, sede della cattedra del Vescovo (centro del potere religioso).

3 X XI XII XIII XIV XV Arte bizantina Romanico Gotico Wiligelmo B. Antelami N. Pisano Cimabue G. Pisano Giotto D. di Buoninsegna S. Martini A. Lorenzetti L architettura civile Le abitazioni private si differenziano nettamente: i cittadini più ricchi e potenti vivono in case-torri fortificate [1-2]; i meno abbienti in case più basse, generalmente a due piani, con le botteghe a piano terra. Il palazzo comunale, a seconda della regione e del tipo di amministrazione, viene detto Palazzo del Podestà, della Ragione, Broletto, Palazzo dei Priori, del Capitano del Popolo. I palazzi comunali sono costruzioni massicce, con un loggiato a pianterreno e una grande sala superiore per le riunioni.a volte sono presenti elementi di architettura militare, come i merli, le feritoie e una torre [3]. Nell Italia meridionale non troviamo palazzi comunali: il Sud della Penisola vede, infatti, a partire da Federico II di Svevia, l affermazione di un unico dominio sovrano a cui si sottomettono i grandi feudatari delle campagne; in Puglia e Sicilia vengono perciò costruiti ancora castelli, roccaforti del potere centrale [4]. 2 Casa torre medievale. 4 Castel del Monte, costruito in Puglia da Federico II di Svevia tra il 1240 e il Quali sono gli edifici più rappresentativi della città comunale? 2 Quali aree urbane favoriscono l incontro fra i cittadini? 3 Come sono differenziate le case? 4 In quale parte d Italia non si affermano i comuni, e perché?

4 & La società comunale Il termine romanico è stato coniato nell Ottocento per indicare l arte che si diffonde nei secoli XI e XII. L arte romanica: fa riferimento alla tradizione costruttiva romana (uso delle volte in pietra); nasce contemporaneamente alle lingue romanze, derivate dal latino; è un arte essenzialmente cristiana, perché si sviluppa lungo le vie di pellegrinaggio che conducono a Roma, alle città d imbarco per la Terra Santa, ai grandi santuari di Francia e Spagna, e verso le più potenti abbazie. Ogni via di pellegrinaggio è segnata da una serie di tappe, con altrettante chiese da visitare. Si crea così un intenso traffico di fedeli, ma anche di artisti di ogni provenienza che viaggiano dal cantiere di una chiesa all altro, scambiandosi esperienze e favorendo la nascita di un linguaggio artistico comune. 2 Il Romanico contestocultura L architettura religiosa L arte romanica si sviluppa quasi contemporaneamente in tutta Europa dall XI al XII secolo con caratteristiche simili, riconoscibili soprattutto nella costruzione e nella decorazione dei grandi edifici religiosi. La cattedrale è senz altro il monumento più rappresentativo della città; non è solo una chiesa molto più grande delle altre: è il simbolo di una fede cristiana condivisa da tutti e l orgoglio dell intera cittadinanza, che vi si riunisce per pregare e in caso di pericolo, per essere protetta dal suo vescovo. Per la prima volta nella storia tutti i cittadini, mercanti e artigiani finanziano la costruzione della loro chiesa e partecipano attivamente all organizzazione del cantiere. La cattedrale romanica è una costruzione imponente e massiccia [1]. La pianta più diffusa è quella a croce latina. matroneo All esterno, la facciata suggerisce la divisione interna in navate, per ognuna delle quali, generalmente, c è un portale d accesso. La navata maggiore, più alta e larga delle altre, ha un portale più grande, che può essere reso ancor più monumentale da un piccolo portico su colonne: il protiro. Le colonne del protiro poggiano a volte su leoni o altri animali, detti stilofori (dal greco stilos = colonne e fero = portare, sostenere ). Sul portale maggiore si aprono le finestre che illuminano la navata centrale; a volte c è una sola grande finestra circolare, il rosone. Il tetto può essere a due falde continue (facciata a capanna [a]) oppure con falde di altezza diversa (facciata a salienti [b]). a facciata a capanna b facciata a salienti protiro portale crociera con archi a tutto sesto 1 Schema di cattedrale romanica. accesso alla cripta crociera e campata romanica

5 Il Romanico Facciata e interno del Duomo romanico di Modena. XII secolo. È frequente la decorazione ad archi ciechi (cioè, murati), che creano un ritmo di finte finestre o finti loggiati [2]; a volte i loggiati sono realmente percorribili. All interno, le colonne sono sostituite da robusti pilastri, collegati da archi a tutto sesto (a semicerchio). La zona dell altare riservata ai sacerdoti il presbiterio è sopraelevata rispetto alle navate e, al di sotto, si trova un ambiente sotterraneo la cripta in cui sono conservate le sante reliquie.a volte la cripta può diventare una vera chiesa sotterranea, con un proprio altare [3]. Sulle navate laterali sono spesso costruiti i matronei, che si affacciano con finestre sulla navata maggiore. Le navate possono essere coperte da soffitti in legno, ma assai più spesso vengono chiuse da coperture in pietra, soprattutto con volte a crociera, molto più resistenti in caso d incendio. Ogni crociera scarica il suo peso su quattro pilastri: lo spazio compreso tra la volta e i pilastri che la sostengono è detto campata. Questo modulo spaziale si ripete scandendo ritmicamente le navate e costituisce una loro unità di misura (per esempio: navata a sette campate, a nove ecc.). Sull ultima campata, o all incrocio tra navata e transetto, in alcune chiese viene eretta una cupola, racchiusa in una muratura poligonale: il tiburio. Nuove soluzioni costruttive Per i costruttori romanici, l erezione di volte in pietra è un problema di enorme difficoltà: le tecniche costruttive romane sono ormai perdute e bisogna reinventare soluzioni che permettano sia di coprire uno spazio tanto vasto, sia di ridurre il più possibile il peso della copertura, per evitare crolli. I secoli XI e XII sono caratterizzati da un intensa attività di sperimentazione, ma anche dalla necessità di rispettare il lavoro già svolto. La costruzione di una cattedrale, infatti, richiede moltissimi anni e quello che viene costruito da alcuni viene inevitabilmente terminato da altri. Per questo bisogna comunque trovare soluzioni compatibili con quanto è stato già realizzato a spese di tanto denaro e fatica. 3 La cripta del Duomo di Modena, in cui sono custodite le spoglie di S. Gemignano, il patrono della città.

6 122 5 La società comunale Chiese romaniche in Italia Le manifestazioni dell arte romanica in Italia sono assai numerose e diversificate. Ogni regione crea le sue varianti, in base ai materiali e alle tradizioni artistiche e costruttive locali e in base a differenti influssi culturali, dovuti anche alla circolazione delle maestranze sul territorio della penisola e oltre i suoi confini. Generalmente le chiese vengono costruite in pietra, ma in Lombardia, ad esempio, è frequente l uso del cotto; in Veneto si usano anche ciottoli, alternati a pietre e mattoni; in Toscana il marmo bianco e colorato. A Venezia l arte romanica acquista caratteri particolari, fondendosi con la tradizione bizantina [1]; in Sicilia risente anche degli influssi arabonormanni (vedi pag. 128). Il romanico lombardo: Sant Ambrogio In Lombardia, i centri più importanti dell arte romanica sono Milano, Como e Pavia. In particolare, la basilica di S. Ambrogio, a Milano, viene ricostruita nell XI secolo su una preesistente chiesa paleocristiana. Preceduta da un quadriportico, destinato alle assemblee religiose e civili, la basilica ha una semplice facciata a capanna, tipica del romanico lombardo, con due loggiati sovrapposti. Tutta la costruzione riflette criteri di armonia e razionalità, uniti alla ricerca di aspetti di grande suggestione; la luce, infatti, irrompe dalle grandi finestre sulla facciata creando forti contrasti di chiaroscuro [2]. 1 Interno della basilica di S. Marco a Venezia. XI secolo. La raffinata geometria del romanico fiorentino A Firenze il Romanico conserva, più che altrove, tratti dell architettura paleocristiana, sia nel battistero ottagonale, sia nella chiesa di S. Miniato, con capitelli, colonne e lesene di tipo classico. In questi edifici la decorazione marmorea è a due colori, bianco e verde. Gli intarsi definiscono forme geometriche pure: archi, cerchi, quadrati, rettangoli creano un disegno armonioso e di grande leggerezza [3]. 2 Basilica di S. Ambrogio, facciata e pianta, Milano, XI secolo. 3 S. Miniato al Monte a Firenze. La pianta è a tre navate, senza transetto. A ogni campata quadrata della navata maggiore ne corrispondono due nelle navate minori, sulle quali sono costruiti i matronei. I grandi pilastri a fascio che sorreggono le volte delle campate centrali si alternano a pilastri minori, che sopportano le spinte delle volte e dei matronei delle navate laterali.

7 Il Romanico 123 Due straordinari complessi architettonici In Emilia, oltre al duomo di Modena, tra i maggiori esempi di romanico europeo (vedi pag. 121), il duomo,il campanile e il battistero di Parma costituiscono un insieme di grande interesse [4]. Tipiche dell architettura emiliana sono le loggette percorribili sulle facciate; esse caratterizzano, in ordini sovrapposti, anche un altro spettacolare complesso architettonico: il duomo, il battistero e il campanile di Pisa (la famosa torre pendente ) [5]. I tre monumentali edifici, eretti in vasto spazio aperto, fuori dalla città, sono rivestiti da strisce alternate di marmo bianco e nero; tale decorazione della superficie muraria si diffonderà poi anche in Liguria e in Sardegna, che, all epoca delle repubbliche marinare, avevano stabilito relazioni politiche e commerciali con Pisa. 5 Piazza dei Miracoli a Pisa con il duomo, il campanile (la famosa torre pendente) e il battistero. 4 Duomo e battistero di Parma. XII secolo. La massiccia potenza del romanico pugliese Grazie alla sua posizione geografica, la Puglia entra in contatto con tutte le città che trafficano nell Adriatico, rielaborando in modo originale influssi del Romanico lombardo-emiliano e dell arte orientale. Le grandi cattedrali pugliesi sono caratterizzate da volumi imponenti; facciate a salienti, dalle falde in forte pendenza, caratterizzano le cattedrali di Ruvo e di Trani, nelle quali la superficie muraria in pietra si sviluppa piana e omogenea, appena interrotta da archetti pensili e arcate cieche poco sporgenti [6]. 6 Facciata della cattedrale di Ruvo. 1 In quale periodo storico si afferma l arte romanica? 2 Descrivi le caratteristiche della cattedrale romanica, soffermandoti: sull organizzazione dello spazio interno; sugli elementi portanti e di copertura; sulla composizione della facciata. 3 In particolare, che cosa sono il protiro, il rosone, la cripta, la campata e il tiburio? 4 Quali varianti regionali caratterizzano le chiese romaniche in Italia?

8 124 5 La società comunale Sculture e dipinti Nelle cattedrali romaniche una ricca decorazione a rilievo abbellisce le strutture portanti (pilastri, archi, capitelli) e si sviluppa anche all esterno, attorno ai portali. Una novità dell arte romanica è proprio la decorazione della facciata, che tutti vedono ogni volta che passano davanti alla chiesa. Le sculture rappresentano temi religiosi, in particolare legati alla Creazione, al Giudizio Universale e all Inferno, popolato di figure fantastiche e mostruose [1]. Le scene sacre non servono solo a far conoscere la storia religiosa, ma soprattutto a suscitare nei fedeli il timore di Dio. Accanto ai temi religiosi, si affermano nuovi temi profani, che esaltano il lavoro e i vari mestieri, legati ai nuovi valori della società comunale. 1 Particolare del timpano del portale di St. Lazaire a Autun, Borgogna, La scena rappresenta le anime che vengono pesate al momento del Giudizio e destinate al Paradiso o all Inferno. Tra gli scultori che hanno firmato le proprie opere, particolarmente significativi sono Wiligelmo e Benedetto Antelami. Wiligelmo realizza le storie della Genesi sulla facciata del duomo di Modena [2]; Benedetto Antelami scolpisce i rilievi della cattedrale e del battistero di Parma [3-4]. Nella scultura romanica si supera il rilievo piatto dell Alto Medioevo e si fa strada una nuova ricerca del volume. Le figure si staccano maggiormente dal fondo, il panneggio delle vesti è più marcato e ricco di chiaroscuro, le figure non sono più rigidamente frontali. Si definiscono con maggior cura le posizioni dei corpi e i gesti, ma le espressioni dei volti non sono ancora ben differenziate. Anche le pitture che decorano le cattedrali e i battisteri hanno la stessa funzione di insegnamento e ammonimento. Spesso, all interno, sulla parete d ingresso, è rappresentato il Giudizio Universale, affinché i fedeli, uscendo dalla chiesa, come ultima immagine ricordino Gesù, che giudica chi salvare e chi condannare alla pena eterna. Numerose, soprattutto in Italia centrale, sono le pitture su tavola. Grandi croci dipinte rappresentano Cristo Crocefisso, affiancato dalle figure più piccole della Madonna e dei Santi. 2 Wiligelmo, Storie della Genesi. Bassorilievo dal Duomo di Modena, XII secolo. La scena rappresenta la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso e la condanna al lavoro della terra.

9 Il Romanico Benedetto Antelami, Il mese di maggio. Bassorilievo. Duomo di Parma, XII secolo. 4 Benedetto Antelami, Giudizio Universale, particolare del portale ovest, detto del Redentore, Parma, Battistero. Gesù è raffigurato ancora vivo, con gli occhi ben aperti, con il corpo eretto e rigido definito da decise linee di contorno, secondo il modello del Cristo trionfante [5]. La pittura romanica risente ancora degli influssi bizantini e sembra quasi un mosaico tradotto in dipinto. Le figure sono spesso frontali e inespressive, con scarsi effetti di volume e chiaroscuro. La linea è protagonista: definisce i contorni e i particolari interni con andamenti marcati. Il fondo è d oro e innaturale. Le caratteristiche di frontalità e scarsa espressività dei volti si riconoscono anche nelle miniature (assai vasta è la produzione di Bibbie miniate) e nelle numerose statue di legno dipinto, che rappresentano la Madonna con il Bambino. Pittura su tavola Nei dipinti su tavola, la pittura viene eseguita direttamente sul legno, opportunamente levigato, oppure su fogli di cuoio o pergamena incollati sulla superficie. I colori sono a tempera e le tonalità dominanti sono quelle dell ocra, dell oro, del rosso e del blu. Successivamente, al posto del cuoio e della pergamena verrà applicata una tela, tesa sopra diversi strati di gesso e colla. 5 Berlinghiero, Cristo trionfante, XIII secolo. Lucca, Pinacoteca. 1 Quali caratteristiche espressive differenziano le sculture romaniche da quelle dell Alto Medioevo? 2 Oltre a quelli religiosi, quali nuovi soggetti vengono rappresentati nelle sculture romaniche? 3 Quali caratteristiche espressive accomunano i mosaici bizantini e i dipinti dell arte romanica? 4 Con quali finalità vengono realizzati i dipinti e le sculture nelle chiese?

10 126 UN OPERA ESEMPLARE Antelami: Deposizione di Cristo Dati essenziali Autore: Benedetto Antelami ( ca.) Titolo: Deposizione di Cristo Datazione: 1178 Tecnica: rilievo in marmo con bordura a motivi floreali a niello (incisi ed evidenziati con pasta vitrea nera nei solchi) Dimensioni: cm Collocazione: Parma, Cattedrale Dati complementari La Deposizione è un tema iconografico che ricorre spesso nell arte cristiana e illustra il momento in cui Cristo viene staccato dalla croce. Mentre un uomo (Nicodemo) sorregge il corpo di Gesù, la Madonna ne sostiene il braccio destro, già liberato dal chiodo; un altro uomo (Giuseppe d Arimatea), sulla scala, si protende per staccare dalla croce anche l altro braccio. La croce separa due raggruppamenti: a sinistra, i seguaci di Gesù; a destra, oltre la scala, i suoi nemici, fra i quali spiccano i soldati romani, che si contendono la tunica di Gesù. L opera è datata e firmata. Obiettivo Riconoscere i caratteri innovativi della scultura di Benedetto Antelami, confrontandola con quella di Wiligelmo. LEGGIAMO L OPERA La struttura della composizione Al centro esatto del rilievo si isola la croce di Cristo, con i lunghi bracci allineati con le ali degli angeli. Si determinano così due linee-forza principali, verticale e orizzontale, che regolano l equilibrio dell intera composizione. La figura di Cristo è posizionata in modo da definire altre due linee-forza importanti: una obliqua, lungo le braccia, e una curva, lungo il corpo. In questo modo l artista interrompe l impostazione simmetrica dell insieme [1]. 1

11 127 Il peso compositivo cioè la parte che colpisce maggiormente l attenzione dell osservatore è collocato al centro, dove è posta la figura di Cristo, la cui importanza è sottolineata anche dalle dimensioni, maggiori rispetto a quelle degli altri personaggi. La definizione delle figure Tutte le figure si stagliano nettamente contro lo sfondo. Le linee assumono un forte valore espressivo; esse sottolineano i contorni e le parti interne delle figure, definendo con cura i panneggi delle vesti. I volumi sono in forte rilievo, esaltati dalle luci e dalle ombre. L espressività delle figure è affidata non tanto alla differenziazione dei volti, quanto piuttosto alla posizione dei corpi e delle braccia e mani in particolare. Analisi degli elementi simbolici Nell angolo di sinistra, in alto, all interno di un medaglione è rappresentata la personificazione del sole, che illumina il nuovo giorno dell Umanità rinata dopo il sacrificio di Cristo [2]. In alto, nell angolo di destra, all interno di un medaglione, è rappresentata la personificazione della luna, perché i nemici di Cristo vivono nella notte del peccato [3]. A sinistra dell immagine si trovano i seguaci di Cristo. Le pie donne, S. Giovanni e Maria sono preceduti da una figura femminile, che porta un vessillo: ella rappresenta la chiesa vittoriosa [4]. A destra, i nemici di Cristo sono i soldati romani, preceduti da un centurione armato e da una figura femminile, costretta da un angelo a chinare la testa. Ella rappresenta la sinagoga, a simboleggiare la sconfitta del mondo ebraico, ostile a Gesù [5]. 2 3 Confronto con la scultura di Wiligelmo La Deposizione di Cristo di Antelami viene scolpita circa settant anni dopo la Storia della Genesi [6], che Wiligelmo aveva realizzato per la facciata del duomo di Modena (vedi pag. 124). La differenza fra le due opere è evidente; Antelami dimostra come, in quest arco di tempo, la tecnica della scultura abbia raggiunto una maggiore raffinatezza d esecuzione. Le figure di Antelami sono ben proporzionate e curate nei particolari, ma soprattutto, per la prima volta dopo la fine del mondo classico, ritorna la rappresentazione della profondità nella scultura. Nel gruppo di soldati romani che si contendono la veste di Cristo, infatti, le figure si sovrappongono, disposte su piani spaziali diversi

12 128 5 La società comunale SCHEDA L architettura arabo-normanna in Sicilia Nel periodo in cui si afferma l arte romanica, in Sicilia si sviluppa un architettura molto particolare, frutto della fusione di influssi culturali molto diversi. Dopo aver ospitato colonie fenicie e greche, la Sicilia, infatti, viene dapprima conquistata dai Romani, quindi dai barbari e dai bizantini. Dall 826 l isola è sotto il dominio arabo e infine, nel 1061, viene conquistata dai Normanni, a opera dei quali l arte raggiunge livelli di qualità altissima, tanto che gli edifici che abbelliscono Cefalù, Monreale e Palermo rivaleggiano per magnificenza con quelli dell impero d Oriente. In tali edifici è possibile individuare elementi della cultura espressiva musulmana, nordica e bizantina, legati in un insieme di grande originalità. 1 Palazzo detto La Cuba, XII secolo. Palermo. Caratteristici della cultura araba sono i palazzi chiusi in volumi squadrati, come la Zisa (dall arabo aziz = splendido) e la Cuba, due edifici civili di Palermo che un tempo abbellivano il parco reale di Ruggero II [1]. Sempre di gusto arabo sono le cupole emisferiche, tipiche dell architettura musulmana, nelle chiese di S. Giovanni degli Eremiti [2] edis. Cataldo [3]. I caratteri nordici, dovuti all apporto dei Normanni, si riconoscono nello slancio verso l alto impresso agli edifici, nei torrioni che fiancheggiano il portico, nella facciata del Duomo di Cefalù [4] tipici delle chiese del Nord Europa e nelle decorazioni scultoree del Chiostro del convento benedettino di Monreale, per le 2 Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, 1140 ca. Palermo. 3 Chiesa di S. Cataldo, particolare delle volte e delle cupole, XII secolo Palermo.

13 Il Romanico 129 quali furono impiegate maestranze di scuola francese [5]. Il convento è annesso a un grandioso Duomo, decorato esternamente da archi intrecciati e dischi policromi [6]. I caratteri bizantini, infine, sono riconoscibili soprattutto nei meravigliosi mosaici che decorano gli interni [7]. 4 Facciata del Duomo di Cefalù, ca. 5 Chiostro del monastero di Monreale, Esterno del Duomo di Monreale, (veduta della parte absidale). 7 Mosaico con scene di caccia, secolo XII. Palermo, Palazzo dei Normanni, sala di re Ruggero.

14 130 5 La società comunale 3 Il Gotico 2 Parigi, Sainte Chapelle, Interno con vetrate. Le grandi cattedrali L arte gotica dal XII al XIV secolo nasce in Francia quando in Italia il Romanico è ancora in pieno sviluppo. I costruttori delle grandi cattedrali, per alleggerire ulteriormente il peso delle coperture a volta, realizzano crociere in cui sono portanti solo le nervature incrociate che scaricano il peso sui pilastri e il resto della copertura è in materiale più leggero. Anche i muri massicci lungo il perimetro dell edificio vengono sostituiti da pilastri portanti e nelle murature di tamponamento (cioè che non hanno funzione di sostegno), tra un pilastro e l altro, possono essere aperte ampie finestre. L alleggerimento della costruzione spinge a ricercare soluzioni sempre più ardite e l arco a tutto sesto viene sostituito dall arco a sesto acuto (con due curve che formano una punta). Le navate diventano molto più alte e bisogna costruire degli speroni esterni contrafforti sui quali vengono eretti archi rampanti per puntellare le ossature delle volte. Questi sostegni esterni vengono abbelliti da sottili piramidi o coni di pietra scolpita guglie e pinnacoli posti anche sulle falde del tetto [1a]. 1 Parigi, Notre Dame, XIV secolo. Fianco destro (a), facciata (b) e pianta (c). a b pinnacoli guglie archi rampanti contrafforti c

15 Il Gotico 131 guglia crociera con archi a sesto acuto arco rampante pinnacolo Successione delle campate, viste dal basso. torrione rosone contrafforte struttura portante di una campata 3 Schema di cattedrale gotica. La facciata è chiusa fra due grandi torrioni; i portali riprendono la forma acuta degli archi e hanno una profonda strombatura decorata con sculture; un grande rosone è aperto in alto [1b]. Mentre la cattedrale romanica, con i suoi muri spessi e le piccole finestre laterali, appariva scarsamente illuminata, nella cattedrale gotica le grandiose vetrate multicolori creano una luce diffusa e molto suggestiva [2]. navata campata Le vetrate, inoltre, al posto dei muri tra un pilastro e l altro, sostituiscono i tradizionali dipinti; gli episodi della Bibbia e della vita dei santi sono rappresentati sulle finestre. Nel XIII e XIV secolo sorgono moltissime cattedrali gotiche anche in Germania e in Inghilterra, con dimensioni gigantesche e sempre più decorate; in tutte prevale lo straordinario innalzamento, che acquista anche il significato di slancio verso Dio. & Il termine gotico è stato coniato nel Cinquecento dagli storici del Rinascimento, con significato negativo, per indicare un arte nordica, lontana dalle tradizioni classiche italiane. Nell Ottocento, però, l arte gotica viene rivalutata. In Inghilterra nascerà addirittura una vera e propria tendenza artistica, il Neogotico, che si ispira al Gotico del Trecento e ne imita il verticalismo dell architettura e la raffinatezza delle grandi vetrate. contestocultura

16 132 5 La società comunale Chiese gotiche in Italia In Italia l architettura gotica ha un minore slancio verso l alto. Gli archi acuti non hanno punte tanto accentuate e quindi, sui contrafforti esterni, non sono necessari gli archi rampanti; anche la decorazione con pinnacoli, guglie e sculture è ridotta. Le vetrate, infine, non raggiungono mai dimensioni enormi come nelle cattedrali d Oltralpe perché in Italia, grazie alla posizione geografica, le condizioni di luce sono notevolmente migliori e l interno delle cattedrali non risulta particolarmente oscuro. Le pareti interne perciò continuano a essere decorate con pitture. Solo il Duomo di Milano ha caratteristiche simili a quelle delle grandi cattedrali europee, perché viene costruito da maestranze francesi e tedesche, alla fine del Trecento (vedi pag. 153). 1 L interno dell abbazia di Fossanova, presso Latina. Il Gotico delle abbazie cistercensi I monaci cistercensi, originari della Francia e appartenenti all ordine fondato da S. Bernardo, sono i primi a introdurre in Italia gli elementi dell architettura gotica. Tra le loro abbazie, presenti soprattutto nell Italia settentrionale e centrale, quelle di Fossanova e Casamari, fondate nel Lazio agli inizi del XIII secolo, costituiscono i primi esempi di Gotico italiano. In particolare, la chiesa dell abbazia di Fossanova, a croce latina e con la navata maggiore molto più alta della navate laterali, presenta una struttura a campate rettangolari, con possenti pilastri di sostegno [1]. Non sono ancora presenti i costoloni di rinforzo delle volte a crociera, che faranno la loro comparsa nell abbazia di Casamari [2]. All esterno dell abbazia di Fossanova, un alto tiburio ottagonale, all incrocio tra navate e transetto, termina con una torre campanaria; in facciata non sono presenti i torrioni laterali e l insieme della costruzione appare semplice e austera, come prescritto nella regola di S. Bernardo [3]. 2 L interno dell abbazia di Casamari. 3 Facciata dell abbazia di Fossanova.

17 Il Gotico 133 La basilica di san Francesco ad Assisi Contrariamente ai monaci cistercensi, i francescani non costruiscono chiese solo all interno dei conventi, ma anche nelle città, perché la loro attività principale è la predicazione. Chiesa francescana per eccellenza è la basilica di san Francesco ad Assisi, fondata nel 1228 e consacrata nel 1253, luogo di sepoltura del santo e perciò meta di pellegrinaggio [4]. L edificio è costituito da due chiese sovrapposte; quella inferiore, che ha la funzione di una grandiosa cripta, ospita le spoglie del santo, mentre quella superiore è destinata alla predicazione. Entrambe le chiese sono a navata unica con transetto, secondo una tipologia ricorrente nelle chiese francescane. 4 Assisi, basilica di san Francesco. 5 Interno della basilica inferiore di san Francesco. La basilica inferiore, che sostiene la superiore, appare schiacciata, con crociere impostate su archi a tutto sesto, come nel Romanico [5]. La basilica superiore è slanciata, con archi a sesto acuto [6]; tra i pilastri a fascia, addossati alle pareti, si aprono grandi finestre, sotto le quali cornici orizzontali inquadrano le scene della vita di S. Francesco, dipinte lungo una fascia, ad affresco, da Giotto (vedi p. 144). 6 Interno della basilica superiore di san Francesco.

18 134 5 La società comunale Il duomo di Siena Alcuni caratteri del Romanico, radicati nell architettura toscana, sono riconoscibili nel duomo di Siena, rivestito, internamente ed esternamente, a fasce orizzontale di marmo bianco e verde scuro, che sembrano frenare lo slancio verticale della costruzione. Il duomo è a croce latina, con tre navate, le crociere sono impostate su archi a tutto sesto. Sul presbiterio si erge una cupola, che poggia su sei grossi pilastri, collegati da archi di diversa altezza [1-2]. I principali artefici della costruzione del duomo sono Nicola Pisano e suo figlio Giovanni (vedi pag. 136), considerati tra i più grandi scultori-architetti del Gotico italiano. In particolare, Giovanni Pisano, tra il 1284 e il 1298, prolunga con un ulteriore campata la navata centrale e costruisce la parte inferiore della facciata, con tre maestosi portali ornati da sculture e sormontati da timpani triangolari [3]. Rispetto alla decorazione delle cattedrali romaniche, le sculture collocate sui portali del duomo di Siena sono a tuttotondo, completamente libere sul piano di fondo. 1 Interno del duomo di Siena. 2 Pianta del duomo di Siena. Nel secolo XII, quando Siena era al suo massimo splendore, si pensò di ampliare il duomo (parte a destra della pianta) in modo tale che l attuale navata centrale (a sinistra) diventasse solo il transetto di una chiesa molto più grande. A causa della peste del 1348 i lavori furono interrotti e in questo edificio è ora ospitato il Museo dell Opera Metropolitana del Duomo. 3 Facciata del duomo di Siena. 1 In quale periodo storico si afferma l arte gotica? 2 Quali tipi di arco e di struttura portante differenziano la cattedrale gotica da quella romanica? 3 Che funzione svolgono i contrafforti e gli archi rampanti? 4 Perché, nelle cattedrali gotiche, è possibile aprire grandi finestre lungo le pareti? 5 Oltre a illuminare l interno, quale altra funzione assolvono le vetrate? 6 Quali differenze ci sono fra le cattedrali gotiche italiane e quelle d Oltralpe?

19 Il Gotico 135 La vetrata L arte gotica è caratterizzata da una vasta produzione di vetrate per le finestre degli edifici sacri. Inizialmente i pochi colori si ottengono mescolando sostanze coloranti alla pasta vitrea, durante la cottura. Successivamente, con il placcaggio la sovrapposizione di vetri di colore differente si ottengono per esempio il blu intenso, il violetto, il rosso porpora e il verde smeraldo. Infine, con la grisaglia (dal francese grisaille = chiaroscuro) si riesce ad ampliare ulteriormente la gamma dei colori, perché si stendono velature successive di pittura su vetri di colore diverso. Il procedimento è lungo e complesso, perché ogni velatura si può applicare solo quando la precedente è asciutta, e, alla fine, la lastra deve essere nuovamente cotta. Con la grisaglia si ottengono effetti di luce e ombra sulle figure, si definiscono i particolari delle vesti e dei volti e la vetrata acquista il valore di una vera e propria pittura. I tasselli di vetro colorato, tagliati con un ferro incandescente, sono tenuti insieme da listelli di piombo e fissati a un telaio di metallo. Vetrata della cattedrale gotica di Chartres, XIII secolo. SCHEDA Per realizzare una vetrata occorrono artigiani altamente specializzati, che riportano su vetro i disegni preparatori su cartone. I centri di produzione più antichi sono francesi: le prime vetrate istoriate con scene della Bibbia, della vita di Maria e dei santi si trovano nella cattedrale di Chartres. In Italia le vetrate più antiche sono nella basilica superiore di S. Francesco ad Assisi, realizzate da artigiani francesi ma su disegno di artisti italiani Si esegue il disegno. 2 La forma di ogni settore viene riportata su vetro e tagliata. 3 I pezzi di vetro vengono composti seguendo il disegno. 4 I listelli di piombo vengono saldati per fissare insieme i pezzi. San Francesco, vetrata (particolare). Assisi, basilica superiore di S. Francesco.

20 136 5 La società comunale Le botteghe e i maestri d arte La bottega d arte è considerata come qualsiasi altra bottega artigiana; pittura e scultura rientrano nelle arti meccaniche. Nel corso del tempo, all interno della bottega emerge la figura del maestro, che accoglie le committenze e cura l aspetto economico del lavoro. Sotto la sua direzione avviene la formazione di giovani artisti che apprendono, lavorando, i segreti del mestiere. Le botteghe d arte hanno generalmente un carattere familiare: i figli e i nipoti del maestro vengono messi a bottega per continuare la tradizione di famiglia. Altri giovani apprendisti pagano il maestro per i suoi insegnamenti e inizialmente si occupano solo di macinare i colori o di preparare le tavole per la pittura. Divenuti più esperti, intervengono nelle parti secondarie di un opera. Il maestro realizza invece le parti più importanti. I grandi cicli pittorici del Trecento non sono mai opera di un solo pittore, ma il risultato di un lavoro di gruppo. Sculture e dipinti Nel periodo gotico nascono importanti botteghe d arte; gli artisti si specializzano nella decorazione delle chiese, degli edifici pubblici, delle piazze cittadine. Assume grande importanza la produzione degli arredi liturgici, fra i quali il pulpito, una specie di tribuna sopraelevata per la predicazione. In scultura, particolarmente innovative sono le opere di Nicola Pisano ( ca.) e di suo figlio Giovanni (1245 ca.-1314); attivi soprattutto in Toscana, essi realizzano pulpiti a Pisa, Siena e Pistoia.A pianta poligonale, questi pulpiti sono sorretti da colonne che poggiano direttamente sul pavimento o su leoni, simboli del Male vinto dalla Fede; il parapetto è scolpito con scene della vita di Cristo, dall Annunciazione al Giudizio Finale [1]. Le figure sono nettamente staccate dal fondo, scolpite a basso e altorilievo (cioè con parti a tuttotondo) [2]. Le ombre e le luci, di diversa intensità, determinano un chiaroscuro ricco di sfumature. 1 Giovanni Pisano, pulpito del Duomo di Pisa, È evidente un nuovo interesse per l anatomia dei corpi, che si percepisce bene anche sotto la ricchezza dei panneggi che accompagnano le diverse posizioni e i gesti. Tutte le figure sono definite con grande cura nei particolari e i volti esprimono emozioni e stati d animo diversi, con un realismo che si ispira alla tradizione della scultura romana. Tra gli arredi liturgici, in pittura vengono realizzate numerose pale d altare (tavole dipinte da porre dietro l altare) [3]. Nel tempo, la tavola si ingrandisce e la composizione si sviluppa in più parti accostate l una all altra. Si hanno così il dittico (due parti), il trittico (tre parti), il polittico (più di tre parti). Il dipinto sembra quasi una finestra gotica, con tanto di cornice a pinnacoli, attraverso la quale si vede la scena sacra [4]. La tavola agiografica reca invece nella parte centrale un Santo a figura intera, mentre ai lati sono rappresentati episodi della sua vita e i miracoli compiuti [5]. Nelle croci dipinte, cambia la rappresentazione di Cristo, che diventa Cristo dolente, rappresentato ormai senza vita, con il corpo abbandonato, il capo reclinato e gli occhi chiusi. Si sottolinea l umanità dei personaggi sacri, che esprimono la sofferenza e il dolore [6]. 2 Nicola Pisano, particolare del pulpito del Duomo di Siena,

21 Il Gotico 137 La pittura gotica si sviluppa in diversi centri. Assisi è un importante crocevia artistico e culturale, dove artisti di provenienza diversa si incontrano per lavorare nella basilica di San Francesco; altri centri importanti sono Siena e Firenze. Nel Trecento si assiste al declino definitivo del mosaico;i dipinti su tavola e l affresco sono ormai le tecniche pittoriche dominanti. 3 Duccio di Buoninsegna, Maestà (Madonna Rucellai), Tempera su tavola, cm. Firenze, Galleria degli Uffizi. 5 Bonaventura Berlinghieri, S. Francesco e storie della sua vita, Tavola agiografica. Pescia (PT), Chiesa di S. Francesco. 4 Giotto, Polittico Stefaneschi, 1320 ca. Tempera su tavola, cm, lato anteriore. Roma, Pinacoteca Vaticana. Il polittico fu commissionato all artista dal cardinale Stefaneschi per l altar maggiore della basilica di S. Pietro. 1 Quali arredi liturgici, scolpiti e dipinti, acquistano grande importanza nell arte gotica? 2 Quali caratteristiche espressive differenziano le sculture di Nicola e Giovanni Pisano, da quelle dell arte romanica? 3 Nelle croci dipinte, che cosa differenzia la rappresentazione del Cristo dolente da quella del Cristo trionfante, tipica dell arte romanica? 4 Quale tecnica espressiva viene definitivamente abbandonata nel Trecento? E quali tecniche, invece, si affermano? 6 Cimabue, Crocefisso con Cristo dolente, ca. Tempera su tavola, cm. Arezzo, Chiesa di S. Domenico.

22 138 PLettura e Produzione Scultura romanica e gotica a confronto Obiettivo Individuare le differenze tra i caratteri espressivi delle due sculture. 1 Madonna di Acuto, XII secolo. Legno policromo. Roma, Museo di Palazzo Venezia. 2 Giovanni Pisano, Madonna col bambino, Marmo, h. 185 cm. Padova, Oratorio degli Scrovegni. Alla fine del Romanico torna a manifestarsi la scultura a tuttotondo. Le statue che rappresentano personaggi sacri, infatti, prima di questo periodo non venivano realizzate nel timore che potessero indurre i fedeli a venerarle come fossero idoli. Solo quando si diffonde la produzione di reliquiari di forma umana il timore dell idolatria viene superato e le statue vengono nuovamente prodotte. La Madonna lignea della figura [1] ha una cavità nel retro, destinata proprio a contenere reliquie. Nella figura [2], invece, puoi vedere una statua in marmo che rappresenta sempre la Madonna col Bambino, realizzata da Giovanni Pisano.

23 Confronto tra le opere Confronta le due opere e indica con una crocetta quali affermazioni si riferiscono all opera dell anonimo artista romanico e quali a quella del celebre artista gotico. Anonimo Giovanni del XII secolo Pisano La figura della Madonna, austera e solenne, è in posizione frontale. Le figure sono proporzionate e definite nei particolari, ma la loro posizione è rigida. Il volume è slanciato e la torsione delle figure non determina una veduta frontale prevalente. I volti non esprimono emozioni e stati d animo. Le figure rivelano uno studio accurato dell anatomia umana. Le posizioni dei corpi sono naturali; la Madonna si inarca all indietro per bilanciare il peso del Bambino. La Madonna presenta suo Figlio, come Re del Cielo e della Terra. Il panneggio delle vesti è ricco di chiaroscuri e segue il movimento dei corpi. L artista sottolinea, attraverso la mano benedicente e il libro delle Sacre Scritture, la natura divina di Gesù. La Madonna, pur se incoronata come Regina del Cielo, assume gli stessi atteggiamenti di una qualunque madre terrena. Madre e Figlio comunicano tra loro attraverso sguardi pieni di sentimento. Il volume della scultura è compatto, le pieghe delle vesti sono appena rilevate. La Madonna e il Bambino non comunicano fra loro. Maria rivolge al Figlio uno sguardo che sembra pieno di apprensione, come presagisse il futuro cui è destinato. 139 Nell arte romanica e gotica, accanto ai temi sacri, si diffondono anche i temi profani. Le rappresentazioni delle attività lavorative e dello zodiaco vengono introdotte nella decorazione di portali, pavimenti e vetrate. Nelle figure a, b, e c sono riprodotti rispettivamente due rilievi in marmo e pietra e un mosaico pavimentale che rappresentano il mese di settembre. Utilizzando l argilla e il das, realizza anche tu una formella a rilievo o un mosaico con lo stesso soggetto, fornendo la tua personale interpretazione della vendemmia. Per il mosaico, anziché realizzare le tessere in das o argilla, puoi utilizzare anche legumi secchi o riso oppure pietrisco, fissati su una tavoletta di legno con colla vinilica. a Settembre, 1230 ca. Marmo. Ferrara, Museo del Duomo. b Settembre, 1240 ca. Pietra. Venezia, S. Marco. c Settembre, secolo XII. Mosaico pavimentale (particolare). Otranto, Cattedrale. Se ti senti più gotico che romanico, puoi invece cimentarti nella produzione di una vetrata. Nella figura d è riprodotta una vetrata con i segni zodiacali e i lavori dei mesi, della Cattedrale di Chartres. Dopo aver consultato il Vol. A di Artefare, alle pagg. 204 e 307 realizza il tuo progetto, rappresentando l attività lavorativa e il segno zodiacale corrispondenti al mese in cui sei nato. d Vetrata dei segni zodiacali e lavori dei mesi (particolare), XIII secolo. Chartres, Cattedrale di Notre-Dame.

24 140 5 La società comunale 1 Duccio di Buoninsegna, Maestà, Tempera su tavola, cm. Siena, Museo dell Opera del Duomo. La pittura senese Uno dei più importanti pittori senesi è Duccio di Buoninsegna (notizie dal ca.) e la sua opera più famosa è la Maestà, una pala d altare per il Duomo di Siena, che rappresenta la Madonna in trono, circondata da angeli, santi e beati. Sul retro sono dipinti episodi della vita di Cristo [1]. La composizione è simmetrica e la dimensione delle figure è determinata dalla loro importanza. Una linea morbida e sinuosa descrive i contorni e i particolari di ogni figura. Il volume è appena accennato: il chiaroscuro infatti è tenue e ombreggia delicatamente i volti e le vesti. Il color oro domina su tutti, isolando la figura di Maria nel suo manto blu scuro e creando un atmosfera irreale. La preziosità e la raffinatezza dell esecuzione creano quasi l effetto di una miniatura; le figure immobili e disposte in fila sullo sfondo d oro ricordano l arte bizantina. L eleganza e l amore per i particolari delle figure, definite da linee armoniose, sono caratteristiche ricorrenti nella pittura senese e si riconoscono anche nei dipinti di Simone Martini ( ca.) [2] e di Pietro e Ambrogio Lorenzetti (1285 ca ca.) che, oltre a opere di carattere sacro, hanno decorato il Palazzo Pubblico di Siena con rappresentazioni profane [3]. 2 Simone Martini, Guidoriccio da Fogliano (partic.), Affresco, cm. Siena, Palazzo Pubblico.

25 Il Gotico 141 Nei dipinti di questi artisti è evidente l intento di rendere effetti di profondità dello spazio. Nella rappresentazione della città, le case, le torri e le chiese presentano facciate orientate in modo vario verso lo sfondo e, nel paesaggio naturale, i profili delle colline si susseguono fino all orizzonte lontano. Le figure umane perdono la frontalità, per assumere posizioni e atteggiamenti di grande naturalezza e suggerire, attraverso le loro dimensioni più grandi o più piccole la vicinanza e la lontananza. 3 Ambrogio Lorenzetti, Effetti del buon governo, Affresco. Siena, Palazzo Pubblico. Ambrogio Lorenzetti contrappone l immagine di Siena ben governata che qui vediamo, in cui tutti popolano allegramente le strade e la rigogliosa campagna circostante, a quella (sulla parete opposta) di Siena malgovernata, in cui i criminali spadroneggiano e, fuori dalle mura, la campagna è desolata e incolta. 1 Quali caratteristiche espressive accomunano la pittura senese e l arte bizantina? 2 Quali, invece, mostrano un nuovo interesse per la rappresentazione della profondità e la ricerca di effetti di movimento?

26 142 5 La società comunale La pittura fiorentina Firenze, con Cimabue (1240 ca ca.) e poi con Giotto (1267 ca.-1337) è il centro di pittura più innovativo del Trecento. Rispetto alle pitture senesi, quelle fiorentine sono più realistiche ed esaltano soprattutto l umanità dei personaggi: appaiono evidenti i legami con la scultura di Nicola e Giovanni Pisano [1]. il personaggio Giotto Ambrogio di Bondone detto Giotto fu soprattutto pittore, ma anche architetto, autore del progetto e sovrintendente al cantiere per la costruzione del campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze, eretto tra il 1334 e il 1337, anno della sua morte. Le notizie sulla sua vita sono scarse; sembra abbia lavorato in molte città italiane, ma le testimonianze certe della sua attività si trovano solo a Roma, Firenze, Assisi e Padova. Con Giotto cambia radicalmente il modo di considerare la figura dell artista e il valore dell opera d arte, d ora in poi apprezzata come espressione unica e irripetibile. Giotto attua significativi cambiamenti nel modo di organizzare il lavoro del cantiere e di realizzare l esecuzione degli affreschi (vedi pag. 144). Come un vero e proprio imprenditore, si propone ai committenti stabilendo un contratto di pagamento, i tempi del lavoro, i materiali da utilizzare. Inoltre gode di una maggiore autonomia nel definire la grandezza e il numero delle figure e i colori che, prima di lui, venivano generalmente stabiliti dal committente. Celebre già ai suoi tempi, Giotto è considerato il più grande innovatore della pittura medioevale e un eccezionale maestro, punto di riferimento anche per gli artisti dei secoli successivi. GIOTTO 1267 ca Allievo di Cimabue, secondo la tradizione, Giotto realizza ad Assisi, nella basilica superiore di S. Francesco, il ciclo di affreschi più innovativo del Trecento e considerato fra le opere più significative dell arte italiana. In ventotto riquadri, all interno di un finto loggiato, egli illustra la vita del Santo, dalla giovinezza alla morte. L interesse per la vita reale è evidente nella rappresentazione dei personaggi e nella descrizione degli ambienti, nei quali figurano edifici che esistono davvero. Il palazzo comunale di Assisi e il Tempio di Minerva, per esempio, sono resi nei loro volumi, con le facciate in ombra orientate verso lo sfondo e con le colonne del portico che avanzano realisticamente rispetto al piano del fondo [2]. 2 A destra: Giotto, Il dono del mantello al povero, Affresco, cm. Assisi, Basilica superiore di San Francesco. Nell affresco è ritratto il tempio di Minerva ad Assisi, che vediamo nella foto attuale in alto. 1 Cimabue, Madonna, 1280 ca. Tempera su tavola, cm. Parigi, Louvre.

27 Il Gotico 143 Anche gli abiti dei personaggi sono quelli dell epoca, affinché, entrando in chiesa, i fedeli di allora potessero sentirsi coinvolti nella scena come gli spettatori dipinti. Giotto è particolarmente attento anche all anatomia delle figure: nella Rinuncia agli averi, per esempio, S. Francesco si spoglia mostrando il busto e le braccia ben definiti nella muscolatura [3]. Divenuto uno degli artisti più famosi e richiesti d Italia, Giotto realizza a Padova un altro ciclo di affreschi, nella cappella degli Scrovegni. Le scene rappresentano, lungo le pareti, le Storie della Vergine e di Cristo, e, nella controfacciata, il Giudizio Universale. Una delle scene più celebri è il Compianto sul Cristo morto, nel quale si riconoscono tutte le caratteristiche del linguaggio espressivo di Giotto [4]. La composizione è dinamica, con le figure disposte secondo linee oblique e curve. I corpi sono rappresentati da angolazioni diverse, compresa la veduta di scorcio, e un chiaroscuro potente li fa sembrare quasi come sculture dipinte. I volti esprimono un intensità di sentimenti mai raggiunta prima. I personaggi della scena sacra sono rappresentati in tutta la loro sofferenza umana; la Madonna piange il Figlio morto come una qualunque madre terrena e gli apostoli e gli angeli esprimono tutto il loro incontenibile dolore. 3 Giotto, La rinuncia agli averi, Affresco, cm. Assisi, Basilica superiore di San Francesco. Nella rappresentazione realistica dei personaggi che affollano la scena figurano anche dei bambini, da secoli assenti dai dipinti. Le figure non sono più differenziate per grandezza in relazione alla loro importanza e si sovrappongono disponendosi su differenti piani di profondità. L effetto realistico dello spazio tridimensionale è reso anche dalla definizione dell ambiente: abbandonato il fondo d oro, il paesaggio è naturale, con il cielo azzurro, le rocce, gli alberi. Per questi fattori Giotto viene considerato l iniziatore dell arte italiana vera e propria, che supera completamente le eredità bizantine. 1 Quali elementi, nei dipinti di Giotto, evidenziano l interesse per gli aspetti della quotidianità? 2 in che modo viene sottolineata l umanità dei personaggi sacri? 3 Quali caratteristiche espressive evidenziano la ricerca di effetti di volume dei corpi e tridimensionalità dello spazio? 4 Giotto, Compianto sul Cristo morto, Affresco, cm. Padova, Cappella degli Scrovegni.

28 144 5 La società comunale SCHEDA L affresco Procedimento a pontata Per la buona riuscita dell affresco è indispensabile preparare con cura l intonaco che dovrà accoglierlo. Sopra uno o due strati di arriccio, un intonaco costituito da un impasto a grana più grossa, si stende l intonachino, che si ottiene mescolando sabbia fine di fiume, calce spenta e polvere di marmo, in parti uguali. L intonachino si applica sull arriccio inumidito, solo sulla parte che si può dipingere nella giornata. 1 2 L affresco è la tecnica di pittura parietale più diffusa nel Trecento. A differenza della tempera (data sul muro asciutto e utilizzando pigmenti mescolati a collanti), l affresco si esegue su intonaco umido e i pigmenti sono impastati solo con l acqua. L intonaco, infatti, contiene la calce che, grazie all anidride carbonica dell aria, si trasforma in una superficie dura e trasparente che ingloba il colore. Cennino Cennini, il primo grande trattatista italiano, agli inizi del Quattrocento spiega il procedimento di realizzazione di un affresco: sul muro perfettamente levigato si traccia una quadrettatura di riferimento, sulla quale si riporta il disegno preparatorio, la sinopia; sopra la sinopia si stende un sottile strato di intonaco che lascia intravedere il disegno sottostante sul quale si dipinge prima che si asciughi; l affresco richiede quindi grande rapidità di esecuzione. Giotto, Visitazione, Padova, Cappella degli Scrovegni.

29 Il Gotico 145 Procedimento a giornata Il foglio con il disegno si fissa alla parete. 2 Tutte le linee, bucherellate in precedenza, vengono picchiettate con un sacchetto di tela sottile, pieno di polvere rossa. 3 Il disegno risulta riportato per punti sulla parete; i punti vengono collegati con una linea continua, ottenendo la sinopia. 4 Si intonaca la parete e si dipinge. Prima di Giotto, l affresco veniva realizzato a pontate, cioè a fasce orizzontali, seguendo i piani dell impalcatura eretta contro la parete Giotto introduce invece la tecnica a giornate: l affresco si esegue per porzioni, dipinte ognuna nell arco di una giornata, senza tagliare orizzontalmente le figure, ma completandole volta per volta nella loro interezza, per non creare sgradevoli ricuciture di colore. L affresco resiste molto nel tempo, proprio perché il colore è sotto uno strato protettivo. La sua conservazione risente però dell umidità che, assorbita dal muro sottostante, può danneggiarlo irrimediabilmente. In questo schema, le linee separano le parti che corrispondono alle varie giornate di lavoro. I numeri indicano la successione delle giornate. Interno della Cappella degli Scrovegni, dopo il restauro.

30 146 UN OPERA ESEMPLARE Giotto: La cattura di Cristo Dati essenziali Autore: Giotto ( ) Titolo: La cattura di Cristo Datazione: Tecnica: affresco Dimensioni: cm Collocazione: Padova, Cappella degli Scrovegni Dati complementari Il ciclo di affreschi che Giotto realizza a Padova viene commissionato da Enrico Scrovegni, uno degli uomini più facoltosi della città. Figlio di un usuraio, egli riconosce che le ricchezze di cui dispone sono state accumulate in modo ingiusto e, per espiare i peccati del padre, incarica Giotto di decorare la cappella di famiglia. Fra le varie scene rappresentate, una delle più drammatiche si riferisce alla cattura di Cristo, tradito da Giuda. Secondo il Vangelo, durante la notte Gesù viene circondato da una folla minacciosa, armata di lance e bastoni. Giuda lo bacia: è il segnale convenuto per identificarlo. Un evento, in particolare, sottolinea la violenza dello scontro tra i seguaci di Cristo e i suoi aggressori: il servo del Sommo Sacerdote riceve un colpo di spada che gli amputa un orecchio. Obiettivo Riconoscere i caratteri innovativi della pittura di Giotto. Duccio e Giotto a confronto.

31 147 LEGGIAMO L OPERA Giotto supera definitivamente i modi espressivi bizantini; ciò appare evidente confrontando il suo dipinto [1] con quello di Duccio di Buoninsegna, dello stesso periodo e che rappresenta lo stesso episodio [2]. Il realismo dell ambientazione Giotto definisce l ambiente attraverso pochi elementi essenziali. Vediamo solo una striscia di suolo spoglio in basso e il cielo ampio in alto. Sull azzurro intenso risaltano le lance, i bastoni e le fiaccole accese, con le loro fiamme di colore rosso-arancio vivo. Comprendiamo, con chiarezza che la scena si svolge in esterno e di notte. L espressività delle figure Giotto concentra tutta la nostra attenzione sull accalcarsi dei personaggi. Il realismo dello scontro è reso dai corpi in azione rappresentati di fronte, di profilo e di spalle e da lance, bastoni e fiaccole che si innalzano nel cielo in diverse direzioni. In primo piano, un uomo (a destra) indica Gesù e un altro (a sinistra) protende il braccio armato e mozza l orecchio al servo del Sommo Sacerdote, che accusa il colpo piegandosi in avanti. Questi due gesti, da direzioni opposte, convergono verso il gruppo centrale: Gesù e Giuda, avvolti nel mantello chiarissimo, sono come fusi insieme in un volume solido. L abbraccio che serra i corpi isola le due teste che si fronteggiano: lo sguardo sereno e consapevole di Gesù si lega a quello falso e determinato di Giuda. Giotto, quindi, vuole renderci partecipi di un evento molto drammatico, in cui la violenza travolge in un solo insieme gli aggressori e i difensori di Cristo. L unica figura immobile è proprio quella di Gesù: al di sopra delle parti, Egli lascia che il suo destino umano si compia. Il dinamismo della composizione La scena è costruita su linee oblique e curve, che suggeriscono tensione e movimento. I colori sono vari e si alternano toni caldi a toni freddi. La luce esalta la volumetria dei corpi e aiuta a definire i piani di profondità con contrasti di chiaroscuro più evidenti in primo piano e meno accentuati nelle figure retrostanti. Lo spazio è suggerito dalle differenti posizioni, dimensioni e orientamenti delle figure. 1 Confronto con il dipinto di Duccio di Buoninsegna Nel dipinto di Duccio, la composizione si basa su linee statiche, prevalentemente verticali. Solo due figure si piegano, in direzione opposta, per sottolineare due eventi contemporanei: Giuda che bacia Gesù (a destra) e l uomo armato che mozza l orecchio del servo, a sinistra.tutti gli altri personaggi sono in posizione eretta, come pure le lance, i bastoni e le fiaccole. Lo scontro fra i seguaci e gli aggressori di Gesù allineati in file sovrapposte non è verosimile. Gesù, immobile e frontale, ha lo sguardo rivolto verso l osservatore. Duccio, quindi, elenca i fatti e presenta i personaggi, ma non vuole rappresentare una scena realistica. Sullo sfondo d oro, le fiaccole accese non creano l effetto di rischiarare la notte; le figure sono appiattite e la luce esalta le fitte pieghe delle vesti più che il volume dei corpi.tutte queste caratteristiche evidenziano quanto Duccio sia ancora legato alla tradizione bizantina. 2 Duccio di Buoninsegna, La cattura di Cristo, retro della Maestà, Tempera su tavola, cm. Siena, Museo dell Opera del Duomo.

32 148 QUADRO RIASSUNTIVO XI secolo Periodi e tendenze dell arte A partire dall XI secolo l Europa vive un profondo rinnovamento economico, politicosociale e culturale. I centri urbani si ingrandiscono e rifioriscono le attività commerciali; in Italia molte città si proclamano liberi comuni. L arte romanica si sviluppa nell XI e XII secolo, con caratteristiche simili in tutta Europa. La nascita di un linguaggio espressivo comune viene favorita dall intenso traffico di artisti di varia provenienza lungo le grandi vie di pellegrinaggio. L arte romanica è quasi interamente rivolta alla costruzione di edifici religiosi, caratterizzati da volumi massicci e imponenti. Comincia in questo periodo la realizzazione delle grandi cattedrali, che impegna, per moltissimi anni, l intera collettività e che implica la risoluzione di notevoli problemi tecnici. Scultura e pittura sono strettamente legate all architettura; nella definizione delle figure si supera il rilievo piatto dell Alto Medioevo e si definiscono con maggior cura le proporzioni fra le parti del corpo. L arte gotica, originaria della Francia, si sviluppa dal XII al XIV secolo, continuando a fiorire fino ai primi del Quattrocento; in Italia viene introdotta dai monaci cistercensi. L architettura delle cattedrali viene notevolmente sviluppata in altezza, con grandi finestre abbellite da vetrate. In scultura e pittura si manifesta un vivo interesse per l anatomia dei corpi e l espressività dei volti, che evidenzia l inizio di un recupero della tradizione classica. Oltre ai temi religiosi, si rappresentano con sempre maggior frequenza anche i soggetti profani; negli affreschi che decorano le chiese e i palazzi pubblici si manifesta un nuovo interesse per la resa di effetti di profondità e movimento. ROMANICO Architettura romanica CHIESE E CATTEDRALI Interno: pianta a croce latina colonne sostituite da pilastri, collegati da archi a tutto sesto campate coperte da volte a crociera matronei sulle navate laterali cripta sotto il presbiterio. Esterno: facciata a capanna o a salienti Duomo di Modena tanti portali quante sono le navate eventuale protiro davanti al portale sul portale maggiore, finestra centrale o rosone decorazioni a loggiati e archi ciechi. PALAZZI COMUNALI costruzioni massicce, a volte con elementi dell architettura militare loggiato a pianterreno sala superiore per riunioni. CASE TORRI: abitazioni fortificate delle famiglie più potenti. Scultura romanica RILIEVI destinati alla decorazione architettonica presenti sui portali, lungo gli archi, sui capitelli sulle facciate e all interno delle cattedrali, in fasce o riquadri, sono rappresentate scene della storia sacra i soggetti profani rappresentano i segni dello zodiaco e le attività lavorative legate ai mesi. SCULTURE: si afferma nuovamente la scultura a tuttotondo; sono numerose le statue della Madonna col Bambino, in legno dipinto. Berlinghiero, Cristo trionfante Antelami, Il mese di maggio Pittura romanica San Gimignano Wiligelmo, Storie della Genesi Madonna di Acuto All interno di chiese, cattedrali e battisteri, mosaici e dipinti illustrano episodi della storia sacra e della vita dei santi. I dipinti su tavola, realizzati a tempera, sono destinati alle rappresentazioni di Cristo in croce (Cristo trionfante). Il fondo d oro e la rigida frontalità della figura evidenziano ancora gli influssi dell arte bizantina.

33 GOTICO Architettura gotica CATTEDRALI EUROPEE: imponenti e molto slanciate verso l alto. Interno: pianta a croce latina, a tre o cinque navate struttura portante a pilastri e nervature incrociate alleggerimento della muratura perimetrale, con apertura di grandi finestre con vetrate pilastri collegati da archi a sesto acuto campate coperte da volte a crociera. Esterno: facciate con due grandi torrioni in corrispondenza delle navate minori imponenti portali e grande rosone centrale archi rampanti sui contrafforti guglie e pinnacoli. CATTEDRALI ITALIANE: basate sugli stessi principi costruttivi delle cattedrali d oltralpe, si presentano però con un verticalismo meno accentuato; assenza dei torrioni in facciata e degli archi rampanti; minore estensione delle finestre con vetrate. Scultura gotica RILIEVI E SCULTURE come nel periodo romanico, sono destinati prevalentemente alla decorazione architettonica pulpiti a pianta poligonale, sorretti da colonne; parapetto con scene della storia sacra fra le scuole di scultura, la più importante è quella di Nicola e Giovanni Pisano. Pittura gotica Con l arte gotica decade la tecnica del mosaico. Pisano, pulpito del Duomo di Siena, particolare AFFRESCHI destinati agli edifici religiosi e civili celebri cicli pittorici narrano la vita di Cristo, della Madonna, dei Santi, o rappresentano aspetti della vita nelle città e durante le attività lavorative. Il realismo delle rappresentazioni evidenzia un progressivo abbandono della tradizione bizantina. Giotto, Compianto sul Cristo morto DIPINTI SU TAVOLA pale d altare, dittici, trittici, polittici e tavole agiografiche, dipinti a tempera su fondo d oro. Rappresentano Cristo crocefisso (Cristo dolente), la Madonna in trono (Maestà), i Santi ed episodi della vita dei personaggi sacri tra le scuole di pittura più importanti sono da ricordare quella fiorentina (Giotto) e quella senese (Duccio di Buoninsegna). VETRATE costituiscono uno degli elementi maggiormente caratterizzanti le grandi cattedrali d oltralpe destinate alla decorazione delle grandi finestre e rosoni. Cimabue, Cristo dolente Parigi, Notre Dame Siena, Duomo Duccio di Buoninsegna, Maestà Vetrata di rosone della cattedrale di Chartres XII secolo 149 Ruolo dell artista e scopo dell arte La civiltà romanica è essenzialmente cristiana. Nel 1040 il monaco Rodolfo il Glabro, nel suo libro Storie del mondo, scrive che l emulazione spinge ogni comunità cristiana ad avere una chiesa più sontuosa delle altre e il fenomeno del rinnovamento degli edifici religiosi è talmente vasto, che il mondo intero sembra ricoprirsi di una bianca veste di chiese. La religione entra come non mai nella quotidianità della vita e l arte riflette la costante preoccupazione della salvezza dell anima e il terrore della dannazione divina. Gli artisti lavorano quasi esclusivamente per la diffusione e l affermazione dei valori cristiani; per la massa dei fedeli, analfabeti, essi elaborano immagini semplici, che possano essere comprese con facilità. L arte ha uno scopo divulgativo ed educativo. I grandi cantieri delle cattedrali impegnano una moltitudine di maestranze, che via via si specializzano in ambiti diversi. Nell età del Gotico si affermano le prime grandi botteghe; gli artisti ottengono un crescente riconoscimento sociale e con sempre maggior frequenza firmano le proprie opere. In un libro dell arte, scritto da un artista di bottega, Cennino Cennini, per la prima volta, dall antichità si comincia a parlare di belle arti, distinte da quelle meccaniche. In questo periodo, non solo l autorità religiosa, ma anche quella civile acquista grande prestigio e commissiona grandi opere, alla realizzazione delle quali concorrono inoltre i ricchi mercanti, artigiani e banchieri. L arte gotica, caratterizzata da una grande ricchezza ed eleganza di forme, è espressione di una borghesia cittadina sempre più consapevole del proprio potere economico e del proprio ruolo sociale.

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