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1 Tratto da SaluteInternazionale.info La via cooperativa alla privatizzazione della sanità. Il caso di Modena :03:47 Redaz ione SI Gianluigi T rianni La convenzione tra Ausl di Modena e Coop Estense ha il sapore di una politica che st rument alizza le inef f icienze del Servizio sanit ario nazionale e Regionale per allargare uno spazio di mercat o delle prest azioni sanit arie e delle polizze assicurat ive, nel quadro di privat izzazione dell assist enza sanit aria di st ampo st at unit ense, pagat a dai soci e dai cit t adini in sovrapprezzo ai cont ribut i che già versano con la t assazione ordinaria al Fondo sanit ario nazionale e regionale. Nell ottobre scorso è stata presentata alla stampa locale la convenz ione tra AUSL di Modena e Coop Estense che consentirà a soci di Coop della Provincia di Modena di accedere a prestaz ioni specialistiche ambulatoriali di 315 medici in libera prof essione intramoenia della AUSL di Modena, a tarif f e calmierate sia per le prest azioni di diagnost ica strumentale che per le sole visite specialistiche, che saranno remunerate con 84 o 65 euro a seconda che il professionista abbia una tariffa ordinaria in libera professione superiore o uguale a 84 euro o compresa tra i 65 e gli 84 euro. Al di la delle apparenze non è una bella notizia sia per i soci Coop che per gli altri cittadini. Privato Ausl Mo calmierato Coop = Privatiz z az ione della sanità pubblica

2 Vediamo perché: 1. Anche i soci Coop, come tutti i cittadini, hanno pagato in anticipo le prestaz ioni specialistiche ambulatoriali e tutte le altre f orme di assistenz a sanitaria comprese nei Livelli Essenz iali di Assistenz a di cui necessitino in ospedale e sul territorio, con le tasse dalle quali è f inanz iato il Fondo Sanitario Naz ionale e con le sovrattasse regionali, che come t ut t e le alt re regioni d It alia, anche l Emilia Romagna ha introdotto, per finanziare ulteriormente il suo servizio sanitario regionale, compreso quello nella provincia di Modena. Come t ut t i i cit t adini anche i soci Coop dovrebbero pot er accedere alle prest azioni specialist iche ambulat oriali presso le st rut t ure Ausl Mo e convenzionat e in t empi clinicament e e socialment e congrui al solo cost o del t icket, se e in quanto dovuto. E tralasciamo per il momento il fatto che il ticket, che fu introdotto come moderatore di una richiesta smodata di prestazioni specialist iche ambulat oriali equivocat e come medicina prevent iva, è oggi diventato a forza di incrementi tariffari di origine governativa una vera e propria f orma di cof inanziament o delle prest azioni assist enziali da parte dei pazienti! 2. I tempi di attesa delle prestaz ioni specialistiche ambulatoriali erogate direttamente o in f orma convenz ionata dalla Ausl di Modena, come è documentato dall osservatorio regionale sulle liste di attesa consultabile tramite il sito web uf f iciale della stessa Ausl di Modena, sono in gran part e olt re gli st andard di 30 gg per le visit e e di 60 gg per le prest azioni diagnost ico st rument ali previst i dalla regione Emilia Romagna, e comunque sono in gran part e incompat ibili sia con una congrua gest ione clinica degli st at i di malat t ia, che sono il presuppost o della richiest a di prest azioni specialist iche (!), sia con un congrua gest ione sociale dei t empi di vit a e di lavoro dei cit t adini pazient i. In sost anza cit t adini e soci Coop sono, il più delle volt e, costretti a ricorrere a professionisti privati non per mero rapporto di f iducia nelle compet enze cliniche dei prof essionist i che scelgono ma perché cost ret t i dalla impossibilit à di soddisf are esigenze cliniche e sociali cui rit engono opport uno non, o peggio non possono, derogare, visti i tempi erogativi attualmente offerti da AUSL di Mo; 3. Il ticket massimo è oggi di 36,15 euro, (per prescriz ioni da 1 ad 8 prestaz ioni per branca specialistica quali radiologia, laboratorio, ecc), per i redditi tra i euro ed i euro f amiliari lordi l anno. Questa è la prima delle tre f asce di reddito f amiliare f iscale lordo annuo sottoposta a ticket, essendo le altre due, da a euro ed oltre euro, gravate da ulteriori sovrapprez z i crescenti, mentre la f ascia di reddito sino euro è esente. In qualsiasi caso la tariffa del Privato Ausl Mo calmierato Coop è superiore al t icket oggi dovut o, quando dovut o. Per i soci Coop con reddit o f amiliare f iscale lordo annuo t ra i euro ed i euro, quindi, il ricorso a quest o privat o Ausl mo calmierat o Coop, raddoppia i cost i delle prest azioni specialist iche di cui necessit ano, per le altre fasce di reddito sono le tariffe del Privato Ausl Mo calmierato

3 Coop sono comunque superiori, ment re per i soci Coop che abbiano un reddit o f amiliare lordo annuo inf eriore ai euro e che avrebbero diritto a prestazioni senza ticket, l alternativa privato ausl mo calmierato coop è nei fatti equivalente alla introduzione di un ticket di 65 o 84 euro per avere prest azioni, nei predet t i t empi clinicament e e socialment e congrui! Se è cosi, e purtroppo è così, il ricorso al privato Ausl Mo calmierato Coop non è nei fatti una scelta libera dal bisogno, e la convenzione siglata tra AUSL di Modena e Coop Est ense non è un passo avant i per la soluzione dei problemi di accesso alla specialist ica ambulat oriale ma un passo avant i verso la privat izzazione del servizio sanit ario regionale in provincia di Modena. Sul piano politico, una premessa di principio e di contesto In It alia, in at t uazione dell art icolo 32 della Cost it uzione è vigent e, sino a quando qualche soi disant cambiat ore di verso e qualche suo ispirat ore occult o o smascherat o it aliano e/o europeo avranno la compiacenza di lasciarla vigere, la legge 833 /78 con la quale si è ist it uit o il Servizio sanit ario Nazionale e che con l art. 1 stabilisce : La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e int eresse della collet t ivit à mediant e il servizio sanitario nazionale ( ). Il servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L attuazione del servizio sanitario nazionale compete allo Stato, alle regioni e agli ent i locali t errit oriali, garant endo la part ecipazione dei cit t adini. Per quanto attiene Coop Estense come si può qualificare la sua politica sociale/imprendit oriale se non come compet it iva con il Servizio sanit ario nazionale e contraddittoria lo spirito della norma quando, secondo quanto dichiarat o dal suo president e M. Zucchelli: Con quest a convenzione Coop Estense aggiunge un importante tassello alla politica di tutela dei Soci nell ambit o della salut e (che è compit o del Servizio sanit ario Nazionale! ndr). Un ambit o per il quale st iamo cost ruendo un percorso sempre più ricco ed art icolat o in t ermini di of f ert a, f uori e dent ro i nost ri negozi, consapevoli dei crescent i bisogni delle persone. Coop Estense è stata la prima insegna in Italia ad aprire paraf armacie nei propri negozi nel Oggi nella provincia di Modena contiamo 10 reparti Coop Salute, che of f rono al consumat ore la miglior convenienza possibile sui medicinali e t ant e possibilit à di risparmio sul paraf armaco. Di recent e abbiamo est eso il nost ro assort iment o con prodot t i ort opedici, sanit ari e per il benessere, nel t ent at ivo, anche in quest o caso, di rompere un mercat o ancora oggi molt o chiuso. All interno dei reparti Coop Salute of f riamo, inoltre, un serviz io molto

4 apprez z ato dai consumatori, il Cup alla Coop, realiz z ato in collaboraz ione con le Ausl territoriali, che permette all utente di prenotare le visite specialistiche del serviz io sanitario pubblico al banco del f armacista. Allo st esso t empo, f uori dai negozi abbiamo all at t ivo numerose convenzioni riservat e ai Soci alcune delle quali st ret t e insieme alle Ausl t errit oriali che hanno l obiettivo di rendere più accessibili le spese per l assistenz a sanitaria. Si tenga conto nel valutare queste affermazioni, rilasciate a commento della convenzione con Ausl di Mo e descrit t ive della realt à, che Coop Est ense è anche: azionist a dell Ospedale di Sassuolo propriet aria o collegat a con poliambulat ori af f erent i l area cooperat iva part e non secondaria di quella cooperazione di consumo che è la maggiore azionist a diret t a o indiret t a di Unipol, la principale compagnia assicuratrice Italia attivissima nel settore delle polizze sanitarie. Con la convenzione con l AUSL di Modena quindi Coop Est ense si conf igura come organizzazione che amplia l of f ert a ai suoi soci di pacchet t i di prest azioni specialist iche ambulat oriali scont at e, sia presso st rut t ure parzialmente o totalmente partecipate che presso strutture private o pubblico/privat e convenzionat e, come è il caso della libera prof essione AUSL MO. Alla stessa rete di erogatori potranno accedere i titolari di contratti di assicurazione sanit aria, soci o non di Coop Est ense che siano. È quest a una f unzione non diversa quella delle Preferred Provider Organization (PPO) st at unit ensi che operano sul mercat o delle assicurazioni sanit arie in USA, paese nel quale il sist ema sanit ario, anche la part e pubblica è accessibile solo at t raverso polizze assicurat ive, cost a il 17% del PIL cont ro il circa 7% del pubblico più il circa 3% del privato in Italia. In sost anza a f ront e del def inanziament o del servizio sanit ario nazionale dei governi di larga int esa PD Cent ro Dest ra berlusconiano succedut isi negli anni ed oggi del governo Renzi, Coop Estense attua una politica nella quale il perseguimento dell obbiettivo statutario di tutela anche della salute dei soci ha il sapore di una politica che strumentalizza le inef f icienze del Servizio sanitario naz ionale e Regionale per allargare uno spaz io di mercato delle prestaz ioni sanitarie e delle poliz z e assicurative, nel quadro di privatiz z az ione dell assistenz a sanitaria di stampo statunitense, pagata dai soci e dai cittadini in sovrapprezzo ai contributi che già versano con la tassaz ione ordinaria al Fondo sanitario naz ionale e regionale! Per quanto attiene l Ausl di Mo la convenzione con Coop Estense si configura, a sua volta, come un ampliamento della contraddizione tra la sua mission di st rut t ura pubblica t enut a ad erogare i livelli essenziali di assist enza nei t empi clinicamente e socialmente congrui come prescritto dalla predetta 833/ 78 e la impossibilità a far fronte a tale vincolo normativo, sia per la insufficienza dei f inanziament i regionali e nazionali di cui dispone sia per le inappropriat ezze

5 strutturali organizzative e logistiche che sequestrano le dotazioni di personale e st rument ali di cui dispone ed ost acolano il pieno dispiegarsi delle loro pot enzialit à clinico assist enziali. In assenza, inf atti, di un f orte investimento e di un adeguato f inanz iamento regionali per eliminare i tempi di attesa incongrui nella f ruiz ione delle attività specialistiche ambulatoriali proprie, nonché di una adeguat a pianif icazione aziendale nella eliminazione delle inappropriat ezze e nello sviluppo delle at t ivit à specialist iche ambulat oriali in f orma di percorsi assist enziali diagnost ico-t erapeut ici comuni ospedali-dist ret t i, la convenzione con Coop Estense viene ad essere una edulcorata modalità per: promuovere la acquisizione in carico dei pazient i soci di Coop Est ense prestazioni cui avrebbero diritto pur al costo di un esoso ticket, sotto le mentite spoglie delle tariffe calmierate; prospet t are, sempre a carico dei pazient i, un increment o delle remunerazioni che ai prof essionist i dipendent i vengono negat e da anni di blocco dei cont rat t i pubblici e per di più conseguibile solo a seguit o di un increment o dei t empi di lavoro olt re le 38 ore set t imanali, già di per se st ressant i per la riduzione degli organici conseguent e al perdurant e blocco delle assunzioni! Ciò allet t andoli con l at t o di assecondare la loro esigenza di increment are la propria client ela privat a; accedere ad una fonte di finanziamento aggiuntiva a quella costituita dal f ondo sanit ario regionale poiché la Ausl compart ecipa alle ent rat e dei suoi prof essionist i olt re la quot a di recupero del consumo dei beni st rument ali che met t e a loro disposizione, venendo quindi a porsi a carico dei pazient i nel moment o del bisogno, poiché f ino a prova cont raria sot t oporsi a prest azioni specialist iche ambulat oriali non è una ubbia ma una necessit à, con t ant i salut i agli element i solidarist ici che connot ano il servizio pubblico! In altre parole in tale quadro la convenzione con Coop Estense viene ad essere per Ausl di Modena una deriva di privat izzazione della sanit à pubblica! Perché in alternativa non rilanciare il pubblico? Nel caso di Coop Estense in alternativa a quanto sopra descritto non sarebbe più congruo nell interesse dei soci e del sistema cooperativo stesso tallonare il governo Renz i e le Regioni perché siano superati gli sprechi e le inef f icienz e nella attuaz ione del principio universalistico di assistenz a sanitaria pubblica, il più ef f icace nella t ut ela della salut e dei cit t adini ed il meno dispendioso anche per le imprese st esse, privat e, pubbliche o cooperat ive che siano, poiché le t engono libere dai gravami della compart ecipazione alle spese assicurat ive privat e dei loro dipendent i che opererebbero da ult eriori ost acoli alla compet it ivit à, come segnalava Lee Jacocca, General Manager della Crhysler, già alcuni decenni orsono? Nel caso di Ausl di Modena, della Regione Emilia Romagna di cui è st rut t ura operat iva e dei Sindaci della Conf erenza Socio Sanit aria della provincia di

6 Modena che esplicano f unzioni vincolant i di indirizzo e valut azione sul suo operat o, in alt ernat iva all assecondare le spint e privat ist iche in sanit à (e dare credito di efficacia a soluzioni esterne alle strutture proprie del Servizio sanit ario pubblico quali i punt i prenot azione Cup presso le Coop e presso le f armacie!), non sarebbe il caso di rilanciare il serviz io pubblico con un nuovo PAL che pianif ichi az ioni ed quantif ichi investimenti in dotaz ioni organiche, logistica e strumentaz ioni per innovare e potenz iare strutture organiz z ative e processi operat ivi e quindi la sua of f ert a di servizi assist enziali? Gianluigi T rianni, medico di sanità pubblica, Modena. Facebook T witter LinkedIn

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