Bologna, 22 Ottobre 2007 LABORATORI DI LOGISTICA PER LA COMPETITIVITÀ D IMPRESA. Projects part-financed by the EU within the Interreg III initiative
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- Basilio Masini
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1 Presentazione dei risultati della ricerca sui fabbisogni formativi delle imprese e sui profili professionali nei trasporti e nella logistica in Emilia-Romagna Bologna, 22 Ottobre 2007 LABORATORI DI LOGISTICA PER LA COMPETITIVITÀ D IMPRESA Projects part-financed by the EU within the Interreg III initiative
2 AGENDA Gli obiettivi del progetto e le modalità di analisi I profili logistici in Emilia-Romagna Le principali criticità riscontrate L offerta formativa I fabbisogni formativi e le ipotesi di intervento
3 L AMBITO E GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO L AMBITO DEL PROGETTO Il progetto sulla formazione nasce nell ambito del partenariato ENLoCC (European Network of Logistics Competence Centres - iniziativa comunitaria INTERREG IIIC) che ha l obiettivo di fondare e mettere in rete CENTRI DI COMPETENZA dedicati alla logistica sviluppando innovazione e formazione in questo campo. GLI OBIETTIVI PROGETTUALI A livello regionale A livello europeo Definire lo scenario evolutivo di breve e medio periodo in termini di fabbisogni formativi prioritari (esistenti ed emergenti) nei settori della logistica e del trasporto merci, sulla base della comprensione dei profili attualmente esistenti e dei reali fabbisogni formativi delle imprese di trasporto/logistica e di produzione. Fornire un possibile contributo di integrazione ai progetti europei Novalog/Innotrans. Essere un punto di riferimento a livello europei in materia di formazione logistica.
4 IL PROGETTO SI È ARTICOLATO IN 5 STEP LOGICI, CON UNA FORTE FOCALIZZAZIONE NELLA RICERCA DI RISCONTRI PRATICI E OPERATIVI FASE 1: IMPOSTAZIONE FASE 2: REALIZZAZIONE Fasi PRE - ANALISI COSTRUZIONE DEI PROFILI SURVEY INDIVIDUAZIONE FABBISOGNI FORMATIVI PROGETTAZIONE DI CORSI Dalla catena del valore alle competenze passando attraverso le attività Campi di attività tecniche Compiti e attività Aree di competenze Fornitura Produzione Distribuzione e Trasporto Clienti Campi di attività trasversali
5 GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO SONO STATI VERIFICATI SU UN PANEL DI 47 AZIENDE EMILIANO-ROMAGNOLE (NON CON FINALITÀ STATISTICA MA DI RAPPRESENTATIVITÀ E CARATTERIZZAZIONE) Legenda N Numero d imprese Piacenza Parma Reggio Emilia Ferrara Imprese di trasporto e logistica Imprese di beni di largo consumo 1 1 Modena Bologna Ravenna 5 3 Imprese di meccanica e beni durevoli Aziende USL e Aziende Ospedaliere Forlì-Cesena Rimini
6 IL PANEL DELLE AZIENDE SI PROPONE DI ANALIZZARE QUATTRO COMPARTI DI PARTICOLARE INTERESSE PER IL TERRITORIO, A LORO VOLTA ARTICOLATI IN CLUSTER SETTORI CLUSTER Trasporto e logistica Produzione beni di largo consumo e GDO Servizi di trasporto Servizi di logistica integrata Servizi di logistica e trasporto intermodale). Grande Distribuzione Organizzata Piccole imprese di produzione Medio-grandi imprese di produzione Nella GDO, crescente integrazione supply-chain Produzione meccanica e di beni durevoli Piccole imprese di produzione Medio-grandi imprese di produzione Sanità Aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere In atto processi di integrazione territoriale
7 AGENDA Gli obiettivi del progetto e le modalità di analisi I profili logistici in Emilia-Romagna Le principali criticità riscontrate L offerta formativa I fabbisogni formativi e le ipotesi di intervento
8 I PROGETTI EUROPEI NOVALOG E INNOTRANS HANNO INDIVIDUATO 24 PROFILI ASSOCIATI A 5 PROCESSI PROCESSO NOMENCLATURA NOVALOG / INNOTRANS PROCESSO NOMENCLATURA NOVALOG / INNOTRANS Definizione delle strategie Supply chain Manager Logistic Manager Analista logistico Ingegnere logistico Controller della logistica Esperto IT per la logistica Pianificazione e controllo della produz. Gestione del magazzino Planner e controller della produzione Manager del magazzino Respons. del magazzino Impiegato del processo degli ordini Supervisore logistico Operatore di magazzino Gestione approvvigionamenti Manager dei materiali Manager degli imballaggi Manager degli acquisti Mulettista Prelevatore di ordini Respons. della manutenzione Funzionario degli acquisti Operatore manutenzione Impiegato degli acquisti Controller stock e inventario Trasporto Commercial Traffic planner
9 DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE : I PROFILI IN EMILIA-ROM. Supply chain manager Logistic manager Ingegnere logistico Analista logistico Controller della logistica Esperto IT per la logistica Superv. Logistica Coordin. della rete logistica* Trasporto Logistica Trasporto intermodale Largo consumo Piccole Largo consumo Medio-grandi Distribuzione Meccanica Piccole Meccanica Medio-grandi Sanità Nel processo di definizione delle strategie il panel evidenzia una presenza di ruoli semplificata rispetto all articolazione prevista da Novalog. Ciò è legato principalmente al carattere dimensionale delle aziende del panel che difficilmente giustifica un articolazione estremamente strutturata e complessa di ruoli. In alcuni casi estremi, nelle aziende di dimensioni minori, i ruoli legati alla definizione delle strategie sono assenti e il processo viene presidiato da ruoli non logistici (Direzione Generale, Direzione di Produzione, Direzione Commerciale).
10 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI : I PROFILI IN E.-R. Manager dei materiali Manager degli imballaggi Manager degli acquisti Funzion. degli acquisti Impiegato acquisti Controller stock e inventario Trasporto Logistica Trasporto intermodale Largo consumo Piccole Largo consumo Medio-grandi Distribuzione Meccanica Piccole Meccanica Medio-grandi Sanità Come per il processo di definizione delle strategie, dal panel appare una semplificazione nell articolazione di ruoli proposta da Novalog. La motivazione appare legata alle dimensioni delle aziende del panel, che non richiedono una struttura estremamente articolata di responsabilità. A differenza che nel processo di definizione delle strategie, è sempre prevista la presenza di almeno un ruolo che presidi il processo (la gestione degli approvvigionamenti non è cioè delegata ad altri profili).
11 GESTIONE DEL MAGAZZINO : I PROFILI IN EMILIA-ROMAGNA Manager del magazzino Responsab. Magazzino Impiegato del processo degli ordini Operatore di magazzino- Mulettista Prelevatore di ordini Respons. manutenz. Operatore Manutenz. Trasporto Logistica Trasporto intermodale Largo consumo Piccole Largo consumo Medio-grandi Distribuzione Meccanica Piccole Meccanica Medio-grandi Sanità In questo processo il panel evidenzia una struttura e un contenuto dei profili abbastanza vicini a quanto descritto da Novalog. I ruoli di Operatore di magazzino e di Mulettista sono però fra loro sovrapponibili: appare difficile individuare profili destinati solo alla movimentazione meccanizzata e altri solo ad attività manuali, ma entrambe le attività sono in capo allo stesso profilo. Da notare anche che non sempre sono presenti profili operativi, questo perché in alcuni casi le attività corrispondenti sono esternalizzate (perfino alcune aziende di logistica integrata fanno ricorso all outsourcing per la gestione di attività di movimentazione e facchinaggio).
12 PRODUZIONE E TRASPORTO : I PROFILI IN EMILIA-ROM. Planner e controller della produzione Commercial Traffic Planner Trasporto Logistica Trasporto intermodale Largo consumo Piccole Largo consumo Medio-grandi Distribuzione Meccanica Piccole Meccanica Medio-grandi Sanità Trasporto Logistica Trasporto intermodale Largo consumo Piccole Largo consumo Medio-grandi Distribuzione Meccanica Piccole Meccanica Medio-grandi Sanità Il panel evidenzia la presenza di Traffic planner anche in aziende non di logistica o di trasporto. Ciò è dovuto al fatto che nelle aziende di produzione o distribuzione il trasporto è un attività generalmente esternalizzata e richiede un presidio interno all azienda che acquista il servizio.
13 AGENDA Gli obiettivi del progetto e le modalità di analisi I profili logistici in Emilia-Romagna Le principali criticità riscontrate L offerta formativa I fabbisogni formativi e le ipotesi di intervento
14 EMERGONO CRITICITÀ DI REPERIMENTO DI PROFILI MEDI E DI COMPETENZE SPECIALICHE O PER I PROFILI OPERATIVI CRITICITÀ ATTUALI NOTE Difficoltà nel reperimento delle competenze specialistiche Non sembra che il sistema formativo consenta di reperire con facilità le competenze specialistiche. Questo implica, come accennato, ad un significativo ricorso al learning by doing per dotarsi di tali competenze Difficoltà nel reperire i profili medi È difficile reperire risorse da inserire nei profili medi: manca nel sistema formativo un percorso specifico in tal senso (una sorta di diploma di tecnico di logistica ) Per ovviare a tale lacuna le aziende scelgono in genere fra due alternative (nessuna delle due ottimali): - promuovere nei ruoli medi risorse inserite in ruoli inferiori e valutate di buon potenziale - inserire neo-laureati inizialmente da affiancare in learning by doing In alcuni casi profili operativi poco adeguati Emergono alcuni punti di debolezza legati ai profili operativi: - le conoscenze di base sono in alcune situazioni poco adeguate; - in alcune aziende si riscontra un alto turn over delle risorse operative, e la perdita delle competenze da loro acquisite; - data la natura delle attività svolte da tali profili, a volte vi possono essere carenze in termini di motivazione e partecipazione.
15 ... E CRITICITÀ LEGATE ALL EVOLUZIONE DEI FATTORI DI CONTESTO LO SCENARIO IN EVOLUZIONE LE IMPLICAZIONI SUI PROFILI LOGISTICI Centralità della funzione logistica Evoluzione dei mercati Sviluppo dell outsourcing Modalità di trasporto e rete infrastrutturale Innovazione e strumenti informatici Nel medio periodo si prevede che la logistica avrà un ruolo ancora più centrale nella definizione delle strategie aziendali e fungerà non più solo da integratrice di attori distribuiti lungo l intera supply chain. Il profilo più coinvolto da tale evoluzione sarà il logistic manager che dovrà sviluppare competenze per integrare soggetti interni ed esterni all azienda La crescente evoluzione dei mercati riguarderà soprattutto i profili del trasporto; bisognerà sviluppare competenze per interfacciarsi con mercati esteri e coordinare attori distribuiti in diversi Paesi Nel medio termine l outsourcing avrà una diffusione più matura, con il riappropriarsi, da parte di alcune aziende, di un insieme attività oggi esternalizzate; le figure più coinvolte dagli sviluppi futuri dell outsourcing saranno quelle legate alla gestione dei magazzini e alla regia della supply chain Nonostante un utilizzo oggi limitato dell intermodalità vi sono alcuni presupposti per una sua crescita nel medio-lungo periodo. L evoluzione delle modalità di trasporto riguarderà in particolare il logistic manager e il traffic planner Occorrerà continuare a intervenire sui processi di connessione e integrazione dei processi per cui sono previsti ulteriori investimenti a breve-medio termine negli strumenti informatici. Le figure dove l impatto di questa tendenza è più forte, sono quelle coinvolte nell implementazione dei sistemi e quelle operative destinate a utilizzarli
16 NE DERIVA QUINDI LA MAPPA DEI PROFILI PROFESSIONALI CHIAVE E DELLE COMPETENZE RITENUTE CRITICHE PROFILI COMPETENZE CRITICHE Logistic manager Analista logistico Manager di magazzino Resp. di magazzino Personale magazzino Traffic planner Come responsabile della strategia aziendale il Logistic manager è chiamato a sviluppare maggiormente la capacità di presidio dei fattori di contesto Le sue carenze sono principalmente riconducibili alla mancanza di esperienza operativa e quindi alla possibilità di poter trasferire i principi teorici alla pratica operativa. È una figura di coordinamento operativo che ricopre una funzione sempre più importante e dovrebbe avere sia competenze logistiche che competenze gestionali Le criticità di questo profilo si riscontrano nell utilizzo degli strumenti informatici, ma anche nelle capacità di gestione delle risorse umane e dei contratti in outsourcing Profilo operativo le cui criticità maggiori si riscontrano nelle competenze informatiche, ma spesso anche nell attenzione al livello di servizio da garantire (mancanza di cura nel maneggiare e trasportare la merce, ecc.) Le carenze riscontrate dalle aziende per questo profilo sono relative principalmente alla capacità di pianificazione e ottimizzazione dei trasporti, ormai variabile critica soprattutto nelle aziende dove il servizio è un fattore di successo
17 AGENDA Gli obiettivi del progetto e le modalità di analisi I profili logistici in Emilia-Romagna Le principali criticità riscontrate L offerta formativa I fabbisogni formativi e le ipotesi di intervento
18 L ANALISI DELL OFFERTA FORMATIVA DI MASTER E CORSI DI LAUREA SI È SVILUPPATA IN AMBITO NAZIONALE TIPOLOGIA OFFERTA FORM. OSSERVAZIONI / EVIDENZE MASTER CORSO DI LAUREA La quasi totalità dei master censiti ha sede nel nord-italia. Con l aumentare del numero di master sulla logistica cominciano a comparire anche master con maggiore focalizzazione Questo vale anche per l Emilia-Romagna, dove i master nella logistica si stanno orientando sempre più verso temi specifici e innovativi; ad esempio: - master in Diritto ed Economia dei Trasporti e della Logistica dell Università di Bologna - Master in Commercializzazione e Logistica Alimentare dell Università di Parma - In Emilia-Romagna i corsi di laurea che affrontano temi logistici sono prevalentemente quelli di ingegneria gestionale In altre regioni cominciano invece a comparire corsi di laurea dedicati maggiormente alla logistica (ad esempio, il corso di laurea di Economia marittima e della produzione dell Università di Genova)
19 L ANALISI DI CORSI PROFESSIONALI E CORSI BREVI SI È INVECE FOCALIZZATA SULL EMILIA-ROMAGNA TIPOLOGIA OFFERTA FORM. OSSERVAZIONI / EVIDENZE CORSI PROFESSIONALI In Emilia-Romagna è abbastanza ricca l offerta di corsi professionali per formare figure specifiche tendenzialmente non specializzate per settore 60% 40% 20% Destinatari corsi professionali in Emilia-Romagna 0% Laureati Diplomati Disoccupati Extracomunitari CORSI BREVI Scarsissima offerta di corsi per lo sviluppo delle competenze manageriali dei profili tecnico operativi In altre Regioni, sono più frequenti corsi brevi organizzati da soggetti più focalizzati sulla logistica Temi trattati nei corsi brevi in Emilia-Romagna Distribuzione e trasporto 15% Gest. Approvv. Outsourcing ICT 11% 4% 2% Supply chain 17% Gest. Magazzino 38% Produzione 13%
20 L ANALISI DELL OFFERTA FORMATIVA IN ITALIA É STATA INOLTRE COMPARATA CON QUELLA DI ALCUNI PAESI EUROPEI ITALIA ESTERO FORMAZIONE SECONDARIA La formazione italiana conferisce delle solide basi teoriche, ma non una focalizzazione verticale sul tema In sostanza, la formazione secondaria, è sicuramente deficitaria per la formazione delle figure tecnico operative specializzate L offerta è in generale maggiormente indirizzata a formare figure specifiche In Francia, ad esempio si creano figure che possono svolgere mestieri precisi più focalizzati sui temi della logistica (Es. Sviluppo dei trasporti e gestione dei sistemi; Agente di scalo commerciale) FORMAZIONE UNIVERSITARIA E POST Prevale una formazione di carattere generale sui temi della logistica, destinata alle figure medio-alte, anche se recentemente si incominciano a delineare Master e corsi di laurea più specifici sui temi della logistica Accanto a corsi di laurea e Master di carattere generale emergono anche corsi più specifici e verticalizzati, ad esempio sui temi dell intermodalità e della logistica internazionale Esistono inoltre centri di formazione specifici dedicati alla logistica con forte orientamento alla ricerca e collegati alle università
21 AGENDA Gli obiettivi del progetto e le modalità di analisi I profili logistici in Emilia-Romagna Le principali criticità riscontrate L offerta formativa I fabbisogni formativi e le ipotesi di intervento
22 GLI ELEMENTI RACCOLTI PERMETTONO DI EFFETTUARE ALCUNE IPOTESI DI INTERVENTO I PERCORSI DI ACCESSO E SVILUPPO IN AZIENDA (SINTESI) ALCUNE LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE LOGISTICA Per i profili più alti il sistema formativo superiore (università e master) non sembra ancora sufficientemente specialistico; per il raggiungimento delle posizioni di livello più strategico nelle aziende, rimane necessario un periodo di acquisizione di esperienze sul campo Per la copertura delle posizioni di livello medio-basso mancano specifici profili formati dalla scuola secondaria e occorre fare riferimento a quelli operativi che dimostrano avere maggiori potenzialità di sviluppo L analisi mostra la necessità d intervenire a diversi livelli: - Maggiore specializzazione dei percorsi di laurea e master, - Ampliamento dell offerta di corsi brevi - Maggiore grado di focalizzazione settoriale dell offerta di formazione professionale L aggiornamento delle competenze professionali e il presidio dei fattori di contesto avviene mediante corsi brevi (compresi seminari e convegni)
23 DA DECLINARE IN DUE SCENARI TEMPORALI DI RIFERIMENTO Scenario Breve termine Lungo termine Focus Agire oggi per supportare le aziende nella crescita e nello sviluppo del know how attuale Valutare la possibilità di agire per formare i professionisti del domani Caratteristiche Intervenire direttamente sulle esigenze sentite dalle aziende coinvolte Integrare l offerta attuale di formazione Verificare se le aziende percepiscono come sufficienti i benefici introdotti dalla recente riforma Moratti Intervenire sul sistema istituzionale di formazione
24 NEL BREVE, L OFFERTA A COPERTURA DELLE CRITICITÁ ATTUALI, POTREBBE RAFFORZARE LA SPECIALIZZAZIONE SETTORIALE DEI PERCORSI DI SVILUPPO TIPOLOGIA DI CORSO PROFILI DESTINATARI OBIETTIVO MODALITÀ DI EROGAZIONE PRIORITÀ (1) Master Analista logistico Strutturazione delle competenze di ruolo con particolare focus sulle modalità e sulla gestione dello stage in azienda Intrasettoriale Bassa Traffic Planner Strutturazione delle competenze di ruolo con particolare focus sulle competenze manageriali Intrasettoriale Altissima AREA DI INTERVENTO Corsi professionali Manager di magazzino Strutturazione delle competenze di ruolo con particolare focus sulle competenze manageriali Intrasettoriale Alta Responsabile di magazzino Strutturazione delle competenze di ruolo con particolare focus sulle competenze gestionali Intrasettoriale Alta Il corso potrebbe essere unico per entrambe le figure (1) Esprime l incrocio tra la copertura della tematica nell attuale offerta formativa e le priorità rilevate dal panel delle aziende.
25 E PRESIDIARE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MANAGERIALI E GESTIONALI DEI PROFILI TECNICO OPERATIVI TIPOLOGI A CORSO PROFILI DESTINATARI OBIETTIVO MODALITÀ DI EROGAZIONE PRIORITÀ (1) Logistic Manager Adeguamento ed integrazione delle competenze di ruolo Intrasettoriale Bassa Corsi brevi Traffic Planner Traffic Planner Adeguamento ed integrazione delle competenze di pianificazione e ottimizzazione dei trasporti Adeguamento ed integrazione delle competenze manageriali Intrasettoriale Intersettoriale Media Alta Manager di magazzino Adeguamento ed integrazione delle competenze manageriali Intersettoriale Alta Responsabile di magazzino Adeguamento ed integrazione delle competenze manageriali e gestionali Intersettoriale Alta (1) Esprime l incrocio tra la copertura della tematica nell attuale offerta formativa e le priorità rilevate dal panel delle aziende.
26 SI POTREBBE INOLTRE INTEGRARE IL PANORAMA DEI CORSI BREVI ESISTENTI CON LE TEMATICHE RELATIVE ALL EVOLUZIONE DEI FATTORI DI CONTESTO AMBITO PROFILI DESTINATARI MODALITÀ DI EROGAZIONE PRIORITÀ (1) Evoluzione dei mercati Logistic Manager Traffic Planner Intersettoriale Alta Corsi brevi Innovazione modalità di trasporto Logistic Manager Traffic Planner Intersettoriale Alta Le innovazioni nei sistemi informatici e di automazione Logistic Manager Manager e Responsabile di magazzino Traffic Planner Intersettoriale Altissima AREA DI INTERVENTO La centralità della funzione logistica Logistic Manager Intrasettoriale Media Sviluppo e gestione dell outsourcing Logistic Manager Manager di magazzino, Responsabile di magazzino Intersettoriale Media (1) Esprime l incrocio tra la copertura della tematica nell attuale offerta formativa e le priorità rilevate dal panel delle aziende.
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