Identificazione del Complesso IPPC. Viale SABOTINO n. 95 DESIO (MB) Viale SABOTINO n. 95 DESIO (MB)

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1 Identificazione del Complesso IPPC Ragione sociale ECO.SMALT S.R.L. Sede Legale Viale SABOTINO n. 95 DESIO (MB) Sede Operativa Viale SABOTINO n. 95 DESIO (MB) Tipo di impianto Impianto esistente ai sensi D.Lgs. 152/2006 Codice e attività IPPC 5.3 b) Impianti di recupero, o una combinazione di recupero e smaltimento, di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al par. 1.1 dell All. 5 alla Parte Terza: 4) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti

2 INDICE A 1. Inquadramento del complesso e del sito... 4 A.1.1 Inquadramento del complesso produttivo... 4 A.1.2 Inquadramento geografico territoriale del sito... 5 A 2. Stato autorizzativo e autorizzazioni sostituite dall AIA... 6 B.1 Descrizione delle operazioni svolte e dell impianto... 7 B.1.1 : Descrizione dei cicli produttivi... 7 B.1.2 Gestione rifiuti in ingresso C. QUADRO AMBIENTALE C.1 Emissioni in atmosfera sistemi di contenimento C.2 Emissioni idriche e sistemi di contenimento C.3 Emissioni sonore e sistemi di contenimento C.4 Emissioni al suolo e sistemi di contenimento C.5 Produzione Rifiuti C.6 Bonifiche C.7 Rischi di incidente rilevante D. QUADRO INTEGRATO D.1 Applicazione delle MTD D.2 Criticità riscontrate D.3 Applicazione dei principi di prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento in atto e programmate E. QUADRO PRESCRITTIVO E.1 Aria E. 1.1 Valori limite emissioni convogliate E.1.2 Prescrizioni generali E.2 Acqua E.2.1 Valori limite di emissione E.2.2 Requisiti e modalità per il controllo E.2.3 Prescrizioni impiantistiche E.2.4 Prescrizioni generali E.3 Rumore E.3.1 Valori limite E.3.2 Requisiti e modalità per il controllo E.3.3 Prescrizioni generali E.4 Suolo e acque sotterranee E.5 Rifiuti

3 E.5.1 Requisiti e modalità per il controllo E.5.2 Attività di gestione rifiuti autorizzata E.5.3 Prescrizioni generali E.6 Ulteriori prescrizioni E.7 Monitoraggio e Controllo E.8 Prevenzione e Gestione degli eventi emergenziali E.9 Interventi sull area alla cessazione dell attività E.10 Applicazione dei principi di prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento e relative tempistiche F. PIANO DI MONITORAGGIO F.1 Finalità del monitoraggio F.2 Chi effettua il self-monitoring F.3 PARAMETRI DA MONITORARE F.3.1 Impiego di Sostanze F.3.2 Risorsa idrica F.3.3 Risorsa energetica F.3.5 Acqua F.3.6 Rumore F.3.7 Radiazioni F.3.8 Rifiuti F.4 Gestione dell impianto F.4.1 Individuazione e controllo sui punti critici F.4.2 Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, etc.) ALLEGATI Riferimenti planimetrici 3

4 A. QUADRO AMMINISTRATIVO - TERRITORIALE A 1. Inquadramento del complesso e del sito A.1.1 Inquadramento del complesso produttivo Le coordinate UTM32-WGS84 dell impianto sono le seguenti: - : Y: Il complesso IPPC ECO.SMALT, soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale, impiega al giugno 2015 n. 4 addetti, di cui 2 in produzione, ed è interessato dalle seguenti attività: N. ordine Codice attività IPPC IPPC Attività IPPC Operazioni Rifiuti autorizzate NP Rifiuti P Rifiuti Urbani Stato fisico b) Impianti di recupero, o una combinazione di recupero e smaltimento, di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al par. 1.1 dell All. 5 alla Parte Terza: 4) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti Attività NON IPPC 2 Messa in riserva rifiuti non pericolosi R13 solido 3 Deposito preliminare rifiuti non pericolosi D15 solido Tabella A1 Attività IPPC e NON IPPC R4 R12 solido Confinante con la ditta ECO.SMALT vi è la ditta A.G.S. Autodemolizioni, con cui ha in comune le seguenti parti: ingresso palazzina uffici viabilità di accesso pesa portale radiometrico Tali parti comuni sono comprese nel perimetro IPPC dell installazione ECO.SMALT in quanto funzionalmente connesse. La rete di raccolta/trattamento e scarico acque meteoriche, comprensiva di entrambe le aree, è in gestione a ECO.SMALT. 4

5 La condizione dimensionale dell insediamento industriale è descritta nella tabella seguente: Superficie totale Superficie coperta Superficie scolante (*) Superficie scoperta impermeabilizzata Anno costruzione complesso Ultimo ampliamento Data prevista cessazione attività m m m m n.d (*) Così come definita all art.2, comma 1, lettera f) del Regolamento Regionale n. 4 recante la disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne. Tabella A2 Condizione dimensionale dello stabilimento A.1.2 Inquadramento geografico territoriale del sito L area è inquadrata al Foglio 47, mappale 4795 del territorio del Comune di Desio (MB). L area in esame è classificata dal Piano di Governo del Territorio del comune di Desio (MB), come segue: - Aree per depositi (ae9) disciplinata dall art. 37 delle NTA del Piano delle regole - di completamento (AC) soggette a permesso di costruire convenzionato indirizzo funzionale produttivo. I territori circostanti, compresi nel raggio di 500 m, hanno destinazioni d uso seguenti: Destinazione d uso dell area secondo il PGT vigente Destinazioni d uso principali Produttiva Residenziale Agricola Tabella A3 Destinazioni d uso nel raggio di 500 m Distanza minima dal perimetro del complesso 0 m (confinante) 100 m 50 m Tipo di vincolo Distanza minima del vincolo dal perimetro del complesso Norme di riferimento Proposta di PLIS 0 m--- PGT Piano dei Servizi - art. 57 NTA Ambito di interesse provinciale 0 m--- PTCP di Monza e Brianza Norme generali art. 15-quinquies i Rete verde di ricomposizione PTCP di Monza e Brianza Norme generali - 0 m--- paesaggistica art. 15-quater Verifica presenza criteri localizzativi escludenti ai sensi dell art. 13, comma 5 del Programma Regionale di Gestione Rifiuti (PRGR), approvato con DGR n del 20/06/14. Con riferimento a quanto previsto dall art. 13, comma 5 del Programma Regionale di Gestione Rifiuti (PRGR), approvato con DGR n del 20/06/14 ritenendo che il rilascio della presente AIA sia del tutto assimilabile ad una procedura di rinnovo del titolo autorizzativo, è stato chiesto alla Ditta la verifica puntuale di eventuali criteri localizzativi escludenti di cui al Programma medesimo e integrati con quelli previsti dal Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) della Provincia di Monza e Brianza che non siano incompatibili con quelli di cui alla DGR n. 1990/2014, trasmessa dalla medesima con nota del 19/06/15 in atti reg. n. T del 23/06/15. La Ditta ha dichiarato che non è soggetta ad alcun vincolo escludente. Gli Enti convocati alla Conferenza di Servizio non hanno formulato rilievi in merito. 5

6 A 2. Stato autorizzativo e autorizzazioni sostituite dall AIA La tabella seguente riassume lo stato autorizzativo dell impianto produttivo in esame. Settore Norme di Numero Ente competente riferimento autorizzazione Data di emissione Scadenza N. ordine attività IPPC e non Note Sost. da AIA ACQUA D.Lgs 152/06 ATO Provincia di Monza e Brianza Autorizzazione n /06/ /06/ Autorizzazione scarico acque meteoriche di I pioggia/ SI RIFIUTI D.Lgs 152/06 Provincia di Monza e Brianza Disposizione Dirigenziale n. 9 Modifica sostanziale: Autorizzazione Dirigenziale R.G. n. 2801/ /01/2010 Tabella A4 Stato autorizzativo 26/02/ / SI 17/10/ / SI L impianto è stato soggetto a procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA ex art. 32 del D. Lgs. 152/06 in quanto rientra complessivamente nella tipologia indicata nell allegato IV del D.Lgs. 4/08 al punto z.b) : z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 ton/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9 della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n L istanza di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale si è conclusa con Atto di esclusione dalla VIA n. 2017/9.11/2009/60 del 16/01/2013, emesso dall autorità competente in materia Si specifica che l azienda, ha acquisito le certificazioni ai sensi dei regolamenti: - Regolamento (UE) n.333/2011; - Regolamento (UE) n.715/2013; L azienda è inoltre certificata ISO Tutti i dati di consumo, trattamento rifiuti ed emissione che vengono riportati di seguito nell allegato fanno riferimento all anno produttivo

7 B. QUADRO PRODUTTIVO-IMPIANTISTICO B.1 Descrizione delle operazioni svolte e dell impianto L insediamento produttivo ECO.SMALT svolge attività di gestione dei rifiuti ricevuti da terzi mediante le seguenti operazioni sotto riportate di recupero e smaltimento ex Allegato B e C Parte IV del D.Lgs. 152/06. L impianto lavora a ciclo discontinuo, in periodo diurno. Presso l installazione sono svolte le seguenti attività di gestione rifiuti: o Messa in riserva (R13) di rifiuti speciali non pericolosi per un quantitativo massimo di 200 m 3 ; o Deposito preliminare (D15) di rifiuti speciali non pericolosi per un quantitativo massimo di 40 m 3 ; o Trattamento (R4, R12) di rifiuti speciali non pericolosi per un quantitativo massimo di t/anno e 100 t/g. La seguente tabella riporta i dati relativi alle operazioni di trattamento dell impianto: N. ordine attività IPPC e non Rifiuti in trattamento Operazione svolta Capacità di trattamento dell impianto t/g t/a 1 Rifiuti NP R4 R Tabella B1 Operazioni e capacità autorizzate di trattamento Quantità, caratteristiche e modalità di stoccaggio dei rifiuti in ingresso all attività produttiva vengono specificate nella tabella seguente: N. ordine attività Tipologia di Rifiuti Operazione svolta Modalità di stoccaggio Tipo di deposito e di confinamento* Quantità massima di stoccaggio 2 3 Rifiuti NP R13 D15 (in uscita) Big bag cumuli cassoni a cielo libero su piazzale esterno al coperto sotto tettoia 200 m 3 40 m 3 * in fusti (al coperto, all aperto), serbatoio interrato (doppia parete, con vasca di contenimento), serbatoio fuori terra, vasche. Tabella B2 Operazioni e quantità di stoccaggio autorizzate Dal trattamento dei rifiuti in ingresso si prevede la produzione di materiali recuperati/end of waste (EoW) (materiali riutilizzabili: metalli). In aggiunta alle operazioni di recupero, la ditta effettua operazioni di solo stoccaggio di rifiuti, cosi come indicato alla Tabella B.3 B.1.1 : Descrizione dei cicli produttivi Nell installazione sono presenti i seguenti impianti: n.1 trituratore (mulino a martelli) n. ragno pesa portale per controllo radiometrico. 7

8 Il trattamento (R4) prevede attività di recupero, comprensiva di eventuale cernita ed adeguamento volumetrico dei rifiuti metallici eseguito mediante trituratore industriale (mulino a martelli). Il macchinario è posto, con relativa fossa e gruppo elettrogeno di alimentazione, in area scoperta nell angolo sud-est del piazzale esterno. Il gruppo elettrogeno è inserito in un cabinato, ha potenza nominale pari a kva (817,6 kw) ed è alimentato a gasolio. L alimentazione del materiale da trattare avviene tramite tramoggia di carico posta nella parte superiore dello stesso mediante mezzi d opera semoventi ( ragno ). Gli alberi di triturazione frantumano i rifiuti e li scaricano in uno scivolo che li convoglia in una fossa interrata posta davanti al trituratore. E presente una pesa per gli automezzi in ingresso/uscita dall impianto ed un portale per il controllo radiometrico dei rifiuti in ingresso. Le procedure in essere presso l insediamento prevedono: verifica dell accettabilità dei rifiuti : l accettabilità amministrativa dei rifiuti presso l impianto viene effettuata mediante il controllo della documentazione di accompagnamento (formulario di identificazione eventualmente accompagnato da referti analitici o dichiarazioni del detentore, ADR) effettuato da personale qualificato; il formulario di identificazione viene verificato in tutte le sue parti, controllando la corretta e completa compilazione nonché la coerenza nell attribuzione del codice CER del rifiuto in esame (compatibilità con l autorizzazione). La verifica di accettabilità comprende il controllo radiometrico del carico effettuato mediante portale installato in prossimità dell ingresso pesatura e registrazione dei rifiuti scarico dei rifiuti nelle aree di stoccaggio: lo scarico dei rifiuti avviene mediante mezzi d opera o per caduta. Contemporaneamente alla fase di scarico un operatore verifica visivamente la tipologia del materiale scaricato: la presenza di materiale non corrispondente a quanto dichiarato dal detentore viene comunicata al Responsabile Tecnico che decide le adeguate azioni correttive; i carichi che risultano non conformi vengono respinti e/o inviati direttamente allo smaltimento senza effettuare lo stoccaggio all interno del deposito La qualifica di materiali recuperati (ex MPS) e gli EOW è effettuata verificando la conformità a: - specifiche CECA, AISI, CAEF e UNI; - Regolamento (UE) n.333/2011 (per materiali ottenuti da rifiuti di ferro, acciaio ed alluminio); - Regolamento (UE) n.715/2013 (per materiali ottenuti da rifiuti di rame).. Viene di seguito riportato lo schema a blocchi del processo produttivo sopra descritto: 8

9 Figura B1 Schema del processo produttivo 9

10 B.1.2 Gestione rifiuti in ingresso I tipi di rifiuti speciali non pericolosi sottoposti alle varie operazioni sono: CER DESCRIZIONE R13 R4 R rifiuti metallici scarti di corteccia e sughero segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce scarti di corteccia e legno rifiuti da fibre tessili grezze toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce carta e pellicole per fotografia, contenenti argento o composti dell'argento carta e pellicole per fotografia, non contenenti argento o composti dell'argento macchine fotografiche monouso senza batterie macchine fotografiche monouso diverse da quelle di cui alla voce scaglie di laminazione (1) limatura e trucioli di materiali ferrosi (1) polveri e particolato di materiali ferrosi (1) limatura e trucioli di materiali non ferrosi (1) polveri e particolato di materiali non ferrosi (1) limatura e trucioli di materiali plastici imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici (1) imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce pneumatici fuori uso veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose 10

11 CER DESCRIZIONE R13 R4 R pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce serbatoi per gas liquido metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica vetro componenti non specificati altrimenti apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne ) legno vetro plastica rame, bronzo, ottone alluminio piombo zinco ferro e acciaio stagno metalli misti cavi, diversi da quelli di cui alla voce materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti di ferro e acciaio rifiuti di metalli non ferrosi fluff - frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce carta e cartone metalli ferrosi 11

12 CER DESCRIZIONE R13 R4 R metalli non ferrosi plastica e gomma vetro legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili carta e cartone vetro abbigliamento prodotti tessili apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci , e legno, diverso da quello di cui alla voce plastica metallo rifiuti ingombranti Tabella B3 Caratteristiche rifiuti in ingresso al ciclo produttivo (1) Al fine del rispetto del divieto di cui all All.I, p.to 2.3 del Reg. Ue. N. 333/2011 i codici CER , , , , , sono trattabili come R4 limitatamente a limatura, scaglie e polveri non contenenti fluidi quali oli o emulsioni oleose ed il codice è accettabile in R4 solo se i fusti o contenitori non hanno contenuto oli o vernici 12

13 L impianto risulta suddiviso nelle seguenti aree funzionali: Area CER Descrizione Settore n , , , , , , , , , , , , , , , Area coperta destinata alla messa in riserva (R13) ed alla cernita manuale (R12) dei rifiuti in ingresso all impianto Superficie (m 2 ) 107,6 Modalità stoccaggio Cumuli/ cassoni Settore n , , , , , , , , , , , , , , , Area coperta destinata alla messa in riserva (R13) dei rifiuti 72,0 Cumuli/ cassoni Settore n. 3 Settore n. 4 Settore n. 5 nessun rifiuto , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Aree in parte coperte e in parte scoperte, destinate allo stoccaggio dei rifiuti derivanti dal trattamento di recupero in attesa di certificazione/vendita, dei materiali recuperati conformi alle norme di settore e degli EoW Area coperta destinata al deposito preliminare (D15) dei rifiuti non recuperabili decadenti dal trattamento ma non necessariamente riclassificati a livello di CER Aree scoperte destinate alla messa in riserva (R13) dei rifiuti ed all effettuazione delle operazioni di recupero (R4 e R12) Tabella B4 Aree funzionali / 15, ,0 Cumuli/ cassoni Cumuli/ cassoni Cumuli/ cassoni 13

14 B.2 Materie prime ed ausiliarie Le materie prime sono costituite dai rifiuti elencati in tab. B3 Presso l installazione non vengono impiegate materie ausiliarie. B.3 Risorse idriche ed energetiche Consumi idrici I consumi idrici dell impianto sono sintetizzati nella tabella seguente Prelievo annuo (anno 2014) Fonte Acque industriali Processo (m 3 ) Raffreddamento (m 3 ) Usi domestici (m 3 /anno) Acquedotto Tabella B5 Approvvigionamenti idrici L utilizzo di acqua è limitato alle esigenze per i servizi igienici e per le altre normali operazioni di pulizia, dato che tutte le operazioni sui rifiuti svolte in impianto avvengono senza utilizzo di acqua. L allacciamento all acquedotto risulta pertanto pienamente sufficiente per il funzionamento dell impianto. Nel complesso IPPC non esistono pozzi di approvvigionamento di acque. Consumi energetici Nel complesso IPPC sono presenti: - n. 1 caldaia di riscaldamento ambiente per gli uffici, alimentata a gas metano, di potenza nominale pari a 24 kw; - n. 1 caldaia di riscaldamento ambiente per gli spogliatoi, alimentata a gas metano, di potenza nominale pari a 23,2 kw; - n. 1 trituratore industriale, con gruppo elettrogeno alimentato a gasolio, di potenza nominale pari a 817,6 kw; I consumi specifici di energia per tonnellata di materia finita prodotta sono riportati nella tabella che segue: Attività Termica (KWh/t) Elettrica (KWh/t) Totale (KWh/t) gestione/recupero rifiuti non pericolosi 0 0,03 0 Tabella B6 Consumi energetici Il gasolio, fino a marzo 2015, veniva utilizzato sia per autotrazione che per funzionamento del trituratore (gruppo elettrogeno); in seguito è stato abbandonato l uso per autotrazione. I consumi riferiti all anno 2014, che quindi comprendono entrambi gli usi, sono pari a litri. 14

15 C. QUADRO AMBIENTALE Complesso IPPC: ECO.SMALT S.r.l. - Stabilimento di Desio (MB) C.1 Emissioni in atmosfera sistemi di contenimento L impianto non prevede punti di emissione convogliati soggetti ad autorizzazione. La seguente tabella riassume le emissioni derivanti da impianti non sottoposti ad autorizzazione ai sensi dell art.272 comma 1 della Parte Quinta al D.Lgs.152/2006 (ex attività ad inquinamento poco significativo ai sensi del D.P.R. 25 luglio 1991). ATTIVITA IPPC e NON IPPC EMISSIONE Sigla PROVENIENZA Descrizione 1 E1 M1 Gruppo elettrogeno di alimentazione del trituratore industriale alimentato a gasolio di potenza nominale pari a 817 kw Tabella C1 Emissioni a scarsa rilevanza Sono presenti due caldaie per riscaldamento acqua ad uso sanitario, a servizio degli uffici (24 kw) e degli spogliatoi (23,2 kw). C.2 Emissioni idriche e sistemi di contenimento Le caratteristiche principali degli scarichi decadenti dall insediamento produttivo sono descritte nella tabella seguente: sigla scarico finale georeferenziazione (N-E) finale sigla scarico parziale georeferenzia zione (N-E) parziale tipologie di acque scaricate recettore sistema di abbattimento S S01 S acque domestiche pubblica fognatura - acque meteoriche di dilavamento aree esterne scolanti pubblica fognatura disabbiatore disoleatore S acque meteoriche di dilavamento coperture pozzo perdente - S acque meteoriche di dilavamento coperture pozzo perdente - Tabella C2 Emissioni idriche Le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, dove avviene il passaggio degli automezzi e dei mezzi d opera e dove viene effettuata l attività di stoccaggio e trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi, vengono raccolte, tramite opportuna pendenza della pavimentazione, in caditoie disposte sul piazzale; tutte le caditoie sono lasciate libere dai materiali stoccati. 15

16 L attività è soggetta al R.R. 24/03/2006 n. 4 della Regione Lombardia, in particolare a quanto previsto dal comma 1, lettera b), essendo, inoltre, verificata la contemporanea sussistenza delle seguenti condizioni previste dall art. 3 del R.R. n. 4: presenza di superfici scolanti di cui all art. 3, comma 1, lettera b) del R.R. n. 4 stoccaggio, sulle indicate superfici, di rifiuti (di differenti tipologie) attraverso i quali le acque meteoriche possono percolare, con conseguente inquinamento delle acque di seconda pioggia da sostanze asportate o in soluzione; Le acque meteoriche eccedenti la prima pioggia sono state assoggettate alle disposizione del R.R. n. 4; i rifiuti in stoccaggio, infatti, benché classificati come non pericolosi possono dare origine ad inquinamento delle acque di seconda pioggia ex d.g.r. 21 giugno 2006 n. 8/2772 della Regione Lombardia All. A p.to 2 e quindi vengono raccolte, trattate e scaricate in fognatura congiuntamente alle acque di prima pioggia. Il sistema di trattamento e laminazione è stato dimensionato per garantire una portata massima allo scarico pari a 40 l/s ed è così composto: - n. 1 separatore di sabbia realizzato in c.a impermeabile di capacità pari a 12 m 3 ; - n. 2 vasche interrate (una da 60 m 3 ed una da 24 m 3 ) collegate tra loro, che costituiscono il volume di laminazione prima dello scarico in fognatura. Nella vasca da 24 m 3 sono posizionate n. 2 elettropompe sommergibili in grado di convogliare in fognatura, previa disoleazione, una portata massima di 40 l/sec; - n. 1 separatore di oli e idrocarburi, realizzato con vasca in cls armato prefabbricato monoblocco, dimensionato per una portata massima istantanea di 40 l/sec; il disoleatore è dotato di filtro a "coalescenza". All uscita dal disoleatore è presente un dispositivo di sicurezza consistente in un otturatore a galleggiante, tarato in funzione della densità dell'olio minerale previsto; il dispositivo determina l arresto dello scarico al riempimento della camera grassi del separatore. Le acque meteoriche di dilavamento delle coperture sono raccolte e scaricate nel sottosuolo mediante pozzo perdente (S04 e S05). C.3 Emissioni sonore e sistemi di contenimento L attività della ditta viene svolta esclusivamente nel periodo diurno con il seguente orario / Le principali sorgenti sonore presenti all interno del centro risultano essere le seguenti: - Posizione 1 verso Ricettore 1: Trituratore Generatore trituratore Movimentazione rottame con ragno C/S automezzi con ragno; - Posizione 2 verso Ricettore 2: Movimentazione rottame con ragno C/S automezzi con ragno Rumorosità ditta confinante posta tra la Eco.Smalt S.r.l. e l edificio ricettore; - Posizione 3 verso Ricettore 3: Passaggio automezzi in ingresso ed in uscita Passaggio automezzi in ingresso ed in uscita dalla ditta di autodemolizioni confinante (ingresso in comune) Rumorosità officina ditta di autodemolizioni confinante; - Posizione 4 verso Ricettore 4: Passaggio automezzi in ingresso, in uscita ed in manovra Movimentazione rottame con carrello elevatore. La sorgente sonora di cui alla posizione 1 dista circa 80 m dal confine di proprietà con la pertinenza esterna del Ricettore 1 e circa 115 mt. dal filo facciata dell edificio residenziale del Ricettore 1. La sorgente sonora di cui alla posizione 2 dista circa 200 m dal confine di proprietà con la pertinenza esterna del Ricettore 2 e circa 220 mt. dal filo facciata dell edificio residenziale del Ricettore 2. La sorgente sonora di cui alla posizione 3 dista circa 60 mt. dal confine di proprietà con la pertinenza esterna del Ricettore 3 e circa 70 mt. dal filo facciata dell edificio residenziale del Ricettore 3. La sorgente sonora di cui alla posizione 4 dista circa 15 mt. dal confine di proprietà con la pertinenza 16

17 esterna del Ricettore 4 e circa 85 mt. dal filo facciata dell edificio residenziale del Ricettore 4. Il Comune di Desio (MB) ha provveduto ad adottare zonizzazione acustica che determina le classi di destinazione d uso del territorio, previste dall'art.6, c.1, lett. a), della L.447/95; si applicano pertanto i limiti previsti dal D.P.C.M. 14/11/1997. Sia i recettori sia Eco.Smalt S.r.l. sono ubicati in classe II aree prevalentemente residenziali. La valutazione di impatto acustico effettuata in data Maggio 2014 ha mostrato il rispetto dei limiti. C.4 Emissioni al suolo e sistemi di contenimento Tutte le attività di gestione rifiuti, compreso trattamento e stoccaggio, vengono svolte su pavimentazione impermeabile: o o aree esterne: pavimentazione impermeabile asfaltata; capannone: pavimentazione impermeabile in cls. Per evitare possibili fenomeni di contaminazione, tutte le aree dell impianto sono realizzate in cls impermeabile. Le aree di transito esterne degli automezzi in ingresso/uscita dal sito produttivo sono caratterizzate da una pavimentazione impermeabilizzata (asfalto) per evitare possibili fenomeni di contaminazione del suolo. Mediante apposite pendenze le acque di dilavamento di tali aree vengono convogliate nella rete di raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue. C.5 Produzione Rifiuti C.5.1 Rifiuti gestiti in stoccaggio autorizzato I rifiuti prodotti dalle operazioni di trattamento effettuate presso l impianto verranno gestiti in messa in riserva (R13) e/o deposito preliminare (D15). In particolare: CER Descrizione Tipo Area Operazioni Stato fisico Tutti i CER in ingresso (tabella B3) Vedi tabella B3 NP Settore 4 Settore 5 Tutti i CER in ingresso (tabella B3) Vedi tabella B3 Tabella C3 Caratteristiche rifiuti in deposito autorizzato Dall attività possono decadere, inoltre, altre tipologie di rifiuti decadenti dall attività in generale, che verranno gestiti in deposito temporaneo nel Settore 4. C.6 Bonifiche Lo stabilimento non è stato e non è attualmente soggetto alle procedure di cui al titolo V della Parte IV del D.Lgs.152/06 relativo alle bonifiche dei siti contaminati. C.7 Rischi di incidente rilevante Il Gestore del complesso industriale Eco.Smalt S.r.l. ha dichiarato che, stante la tipologia di rifiuti trattati, l impianto non è soggetto agli adempimenti di cui al D.Lgs. 334/99. 17

18 D. QUADRO INTEGRATO Complesso IPPC: ECO.SMALT S.r.l. - Stabilimento di Desio (MB) D.1 Applicazione delle MTD Nel seguito si presenta una valutazione di dettaglio con le Migliori Tecniche Disponibili (MTD) indicate nel capitolo 5.1 del documento Reference Document on Best Available Techniques for the Waste Treatments Industries - Final Draft dell agosto 2006, evidenziando in particolare l applicazione o meno delle BAT così individuate al contesto in esame, con le relative modalità di applicazione adottate, BAT generali di settore BAT GENERALI: GESTIONE AMBIENTALE n. MTD Implementazione e mantenimento di un Sistema di Gestione Ambientale a. Definizione di una politica ambientale b. Pianificazione e emissione di procedure c. Attuazione delle procedure d. Verifica delle prestazioni e adozione di misure correttive eventuali e. Recensione del top managment Assicurare la predisposizione di adeguata documentazione di supporto alla gestione delle attività a. descrizione dei metodi di trattamento dei rifiuti e delle procedure adottate b. schema di impianto con evidenziati gli aspetti ambientali rilevanti e schema di flusso dell installazione c. reazioni chimiche e loro cinetiche di reazione/bilancio energetico; d. correlazione tra sistemi di controllo e monitoraggio ambientale; e. procedure in caso di malfunzionamenti, avvii e arresti; f. manuale di istruzioni; g. diario operativo; h. relazione annuale relativa all attività svolta e ai rifiuti trattati con un bilancio trimestrale dei rifiuti e dei residui. Adeguate procedure di servizio includenti anche la formazione dei lavoratori in relazione ai rischi per la salute, la sicurezza e i rischi ambientali Avere uno stretto rapporto con il produttore o detentore del rifiuto per indirizzare la qualità del rifiuto prodotto su standard compatibili con l'impianto Avere sufficiente disponibilità di personale, adeguatamente formato STATO DI APPLICAZIONE 18 NOTE Azienda certificata ISO 9001, Reg. UE n. 333, Reg. UE n. 715 vedi piano di gestione contenente la documentazione relativa alla descrizione dei metodi di trattamento e delle procedure adottate, schema e diagrammi d'impianto con evidenziazione degli aspetti ambientali rilevanti, piano di emergenza, manuale di istruzioni, ecc. I lavoratori saranno formati secondo quanto previsto dal D.lgs. 81/08. Prassi operative garantiscono un'approfondita conoscenza del rifiuto e del ciclo produttivo che lo ha generato Adeguata formazione del personale in merito all attività

19 BAT GENERALI: RIFIUTI IN INGRESSO n. MTD STATO DI APPLICAZIONE Avere una buona conoscenza dei rifiuti 6 in ingresso, in relazione anche alla conoscenza dei rifiuti in uscita, al tipo di trattamento, alle procedure attuate, ecc. Implementare delle procedure di pre accettazione dei rifiuti a. test specifici sui rifiuti in ingresso in base al trattamento che subiranno; b. assicurasi che siano presenti tutte le informazioni necessarie a comprendere la natura del rifiuto; c. metodologia utilizzata dal produttore del rifiuto per il campionamento rappresentativo; 7 d. in caso di intermediario, un sistema che permetta di verificare che le informazioni ricevute siano corrette; e. verificare che il codice del rifiuto sia conforme al catalogo Europeo dei Rifiuti; f. in caso di nuovi rifiuti, avere una procedura per identificare il trattamento più opportuno in base al CER. Implementare delle procedure di accettazione dei rifiuti così come indicato a. un sistema che garantisca che il rifiuto accettato all installazione abbia seguito il percorso della BAT 7; b. un sistema che preveda l arrivo dei rifiuti solo se l installazione è in grado di trattarli, per capacità e codice/trattamento (ad es. sistema di prenotazioni); 8 c. procedura contenente criteri chiari e univoci per il respingimento del carico di rifiuti in ingresso e procedura per la segnalazione alla A.C.; d. sistema per identificare il limite massimo consentito di rifiuti che può essere stoccato in impianto; e. procedura per il controllo visivo del carico confrontandolo con la documentazione a corredo NOTE Conoscenza delle caratteristiche tecniche d impianto, presenza di verifica del rifiuto in ingresso La ditta sottopone detti rifiuti a procedura descritta di accettazione La ditta sottopone detti rifiuti a procedura descritta di accettazione 19

20 9 Implementare procedure di campionamento diversificate per le tipologie di rifiuto accettato. Tali procedure di campionamento potrebbero contenere le seguenti voci: procedure di campionamento basate sul rischio. Alcuni elementi da considerare sono il tipo di rifiuto e la conoscenza del cliente (il produttore del rifiuto) controllo dei parametri chimicofisici rilevanti. Tali parametri sono associati alla conoscenza del rifiuto in ingresso. registrazione di tutti i materiali che compongono il rifiuto disporre di differenti procedure di campionamento per contenitori grandi e piccoli, e per piccoli laboratori. Il numero di campioni dovrebbe aumentare con il numero di contenitori. In casi estremi, piccoli con- tenitori devono essere controllati rispetto il formula rio di identificazione. La procedura dovrebbe conte- nere un sistema per registrare il numero di campioni campione precedente all'accettazione conservare la registrazione dell'avvio del regime di campionamento per ogni carico, contestualmente alla registrazione della giustificazione per la selezione di ogni opzione. un sistema per determinare e registrare: - la posizione più idonea per i punti di campionamento - la capacità del contenitore per il campione - il numero di campioni - le condizioni operative al momento del campionamento. un sistema per assicurare che i campioni di rifiuti siano analizzati. nel caso di temperature fredde, potrebbe essere necessario un deposito temporaneo allo scopo di permettere il campionamento dopo lo scongelamento. Questo potrebbe inficiare l'applicabilità di alcune delle voci indicate in questa BAT. Presenza di procedura per la verifica del rifiuto in ingresso 10 Disporre di laboratorio di analisi, preferibilmente in sito Presenti apposite convenzioni con qualificati laboratori esterni 20

21 Disporre di area di stoccaggio rifiuti in quarantena Disporre di procedure da seguire in caso di conferimenti non conformi Movimentare il rifiuto allo stoccaggio solo dopo aver passato le procedure di accettazione Avere una chiusura ermetica del sistema fognario Assicurarsi del personale addetto alle attività di campionamento, controllo e analisi sia adeguatamente formato Sistema di etichettamento univoco dei contenitori dei rifiuti BAT GENERALI: RIFIUTI IN USCITA n. MTD STATO DI NOTE APPLICAZIONE 11 Analizzare i rifiuti in uscita sulla base dei parametri di accettazione degli impianti a cui è destinato BAT GENERALI: SISTEMA DI GESTIONE n. MTD STATO DI NOTE APPLICAZIONE 12 Sistema che garantisca la continuità rintracciabilità del rifiuto a. documentare i trattamenti e i bilanci di massa; b. realizzare la tracciabilità dei dati attraverso diversi passaggi operativi (pre-accettazione, accettazione, trattamento ecc.) I record sono in genere tenuti per un minimo di sei mesi dopo che i rifiuti è stato spedito; c. registrazione delle informazioni sulle caratteristiche dei rifiuti e la sua gestione ( ad es. mediante il numero di riferimento risalire alle varie operazioni subite e ai tempi di residenza nell impianto); d. avere un database con regolare backup. Il sistema registra: data di arrivo del rifiuto, i dettagli produttore e dei titolari precedenti, l identificatore univoco, i risultati pre-accettazione e di analisi di accettazione, dimensioni collo, trattamento 13 Avere ed applicare delle regole sulla miscelazione dei rifiuti al fine di ridurre il numero dei rifiuti miscelabili ed eventuali emissioni derivanti NON APPLICABILE Il sito dispone di specifica area di quarantena per lo stoccaggio di eventuali rifiuti non conformi Come previsto dalla normativa si darà comunicazione alla Provincia nel caso di carico respinto, nel caso il rifiuto possa essere accettato verrà applicata la procedura interna con segnalazione al produttore/cliente Vedere procedura di accettazione Il sistema fognario è dotato di valvola di intercettazione allo scarico Il personale è formato adeguatamente I contenitori di stoccaggio sono dotati di etichetta con indicato il C.E.R. del rifiuto contenuto E prevista un apposita procedura di gestione La rintracciabilità sarà garantita dalle registrazioni delle movimentazioni (FIR e registro di carico/scarico) In impianto non si effettuano operazioni di miscelazione. 21

22 14 15 Complesso IPPC: ECO.SMALT S.r.l. - Stabilimento di Desio (MB) Avere procedure per la separazione dei diversi rifiuti e la verifica della loro compatibilità a. registrare parametri di sicurezza, operativi e altri parametri gestionali rilevanti; b. separazione delle sostanze pericolose in base alla loro pericolosità e compatibilità Avere un approccio rivolto al miglioramento dell efficienza del processo di trattamento del rifiuto 16 Piano di gestione delle emergenze Tenere un diario con registrazione delle eventuali emergenze verificatesi Considerare gli aspetti legati a rumore e vibrazioni nell ambito del SGA Considerare gli aspetti legati alla futura dismissione dell impianto Si applicano i procedimenti definiti nelle istruzioni operative, non si prevede l'unione di rifiuti non compatibili Il rifiuto in uscita dal trattamento è classificabile come MPS/EoW e quindi ha completato il ciclo di recupero. I rifiuti oggetto di sola cernita/stoccaggio vengono inviati a successivi idonei impianti di recupero/smaltimento effettivo Presente il piano di gestione delle emergenze Presente il registro delle non conformità ambientali Monitoraggio periodico del rumore, l'impianto non genera vibrazioni Al termine dell attività dell impianto saranno allontanati i rifiuti ancora in giacenza, sarà effettuata una accurata pulizia di tutte le superficie e l area rimarrà a disposizione di ulteriori utilizzi al momento non ipotizzabili BAT GENERALI: UTILITIES E LA GESTIONE DELLE METERIE PRIME n. MTD STATO DI NOTE APPLICAZIONE 20 Disponibilità di informazioni su consumi e produzione di energia elettrica o termica a. fornire le informazioni relative al consumo di energia in termini di energia erogata; b. fornire le informazioni relative all'energia esportata dall'installazione; c. fornire informazioni sul flusso di energia (per esempio, diagrammi o bilanci energetici) mostrando come l'energia viene utilizzata in tutto il processo 21 Incrementare continuamente l efficienza energetica: a. lo sviluppo di un piano di efficienza energetica; b. l utilizzo di tecniche che riducono il consumo di energia; c. la definizione e il calcolo del consumo energetico specifico dell'attività e la creazione di indicatori chiave di performance su base annua (vedasi anche BAT 1.k e 20). PARZIALMENTE Come da piano di monitoraggio, saranno registrati i consumi di materie prime e di energia elettrica e termica APPLICATO PUNTO c) 22

23 22 Determinare e monitorare il consumo di materie prime 23 Considerare le possibilità di utilizzare i NON rifiuti come materia prima per il APPLICABILE trattamento di altri rifiuti BAT GENERALI: STOCCAGGIO E MOVIMENTAZIONE n. MTD STATO DI NOTE APPLICAZIONE Applicare le seguenti regole allo stoccaggio dei rifiuti: Localizzare le aree di stoccaggio lontano da corsi d'acqua Eliminare o minimizzare l'eventuale necessità di ripresa dei rifiuti più volte all'interno dell'impianto Assicurare che i sistemi di drenaggio possano intercettare tutti i possibili reflui contaminati e che sistemi di drenaggio di rifiuti incompatibili non diano possibilità agli stessi di entrare in contatto Avere aree di stoccaggio adeguate e attrezzate per le particolari caratteristiche dei rifiuti cui sono dedicate Gestire rifiuti odorigeni in contenitori chiusi e stoccarli in edifici chiusi 24 dotati di sistemi di abbattimento odori Tutti i collegamenti fra i serbatoi devono poter essere chiusi da valvole, con sistemi di scarico convogliati in reti di raccolta chiuse Adottare misure idonee a prevenire la formazione di fanghi o schiume in eccesso nei contenitori dedicati in particolare allo stoccaggio di rifiuti liquidi Equipaggiare i contenitori con adeguati sistemi di abbattimento delle emissioni, qualora sia possibile la generazione di emissioni volatili Stoccare i rifiuti liquidi organici con basso valore di flashpoint (temperatura di formazione di miscela infiammabile con aria) in atmosfera di azoto 25 Collocare tutti i contenitori di rifiuti liquidi potenzialmente dannosi in bacini di accumulo adeguati Come da piano di monitoraggio, saranno registrati i consumi Non applicabile in impianto vista la tipologia di trattamento Le aree di stoccaggio sono situate lontano da corsi d'acqua principali I rifiuti vengono presi una sola volta in impianto Non sono presenti rifiuti odorigeni nè rifiuti liquidi I rifiuti in stoccaggio non generano emissioni diffuse Eventuali rifiuti liquidi (es. manutenzione mezzi) in deposito temporaneo vengono posti in contenitori posti su bacino di contenimento grigliato 23

24 Applicare specifiche tecniche di etichettatura di contenitori e tubazioni: etichettare chiaramente tutti i contenitori circa il loro contenuto e la loro capacità in modo da essere identificati in modo univoco. I serbatoi devono essere etichettati in modo appropriato sulla base del loro contenuto e loro uso; garantire la presenza di differenti etichettature per rifiuti liquidi e acque di processo, combustibili liquidi e vapori di combustione e per la direzione del flusso (p.e.: flusso in ingresso o in uscita) ; registrare per tutti i serbatoi, etichettati in modo univoco, i seguenti dati: capacità, anno di costruzione, materiali di costruzione, conservare i programmi ed i risultati delle ispezioni, gli accessori, le tipologie di rifiuto che possono essere stoccate/trattate nel contenitore, compreso il loro punto di infiammabilità Adottare misure per prevenire problemi legati allo stoccaggio/ accumulo dei rifiuti Applicare le seguenti tecniche alla movimentazione/ gestione dei rifiuti: Disporre di sistemi e procedure in grado di assicurare che i rifiuti siano trasferiti in sicurezza agli stoccaggi appropriati Avere un sistema di gestione delle operazioni di carico e scarico che tenga in considerazione i rischi associati a tali attività Assicurare il non utilizzo di tubazioni, valvole e connessioni danneggiate Captare gas esausti da serbatoi e contenitori nella movimentazione/ gestione di rifiuti liquidi Scaricare rifiuti solidi e fanghi che possono dare origine a dispersioni in atmosfera in ambienti chiusi, dotati di sistemi di aspirazione e trattamento aria. Adottare un sistema che assicuri che l'accumulo di scarichi diversi di rifiuti avvenga solo previa verifica di compatibilità Assicurarsi che le eventuali operazioni di accumulo o miscelazione dei rifiuti avvengano in presenza di personale qualificato e con modalità adeguate Assicurare che la valutazione delle incompatibilità chimiche faccia da guida alla separazione dei rifiuti in stoccaggio 24 Sono chiaramente etichettati tutti i contenitori Tutte le aree di stoccaggio rifiuti sono impermeabilizzate Vedere procedura di accettazione rifiuti Il Piano di monitoraggio prevede periodici controlli dell'integrità e della funzionalità di tutti gli impianti Non sono presenti rifiuti odorigeni nè rifiuti liquidi I rifiuti in stoccaggio non generano emissioni diffuse Il personale addetto all'impianto è formato. Non si effettuano operazioni di miscelazione di rifiuti. Non si prevede l'unione di rifiuti incompatibili. Vedi procedura di accettazione.

25 31 Complesso IPPC: ECO.SMALT S.r.l. - Stabilimento di Desio (MB) Gestione dei rifiuti in contenitori/container: a. stoccarli sotto copertura sia in deposito che in attesa di analisi; le aree coperte hanno bisogno di ventilazione adeguata b. mantenere l'accesso alle aree di stoccaggio dei contenitori di sostanze che sono noti per essere sensibili al calore, luce e acqua: porre tali contenitori sotto copertura e protetti dal calore e dalla luce solare diretta. I rifiuti oggetto di sola cernita/stoccaggio vengono gestiti all'interno di un capannone industriale chiuso e coperto. Tutte le aree risultano facilmente accessibili da operatori e mezzi d'opera BAT GENERALI: ALTRE TECNICHE COMUNI NON MENZIONATE SOPRA NOTE n. MTD STATO DI APPLICAZIONE Effettuare le operazioni di triturazione e simili in aree dotate di sistemi di aspirazione e trattamento aria Effettuare operazioni di triturazione e simili di rifiuti infiammabili in atmosfera inerte Per i processi di lavaggio, applicare le seguenti specifiche indicazioni: identificare i componenti che potrebbero essere presenti nelle unità che devono essere lavate (per es. i solventi); trasferire le acque di lavaggio in appositi stoccaggio per poi essere sottoposti loro stesse a trattamenti nello stesso modo dei rifiuti dai quali si sono originate utilizzare per il lavaggio le acque reflue già trattate nell'impianto di depurazione anziché utilizzare acque pulite prelevate appositamente ogni volta L'acqua reflua cosi risultante può essere a sue: volta trattata nell'impianto di depurazione e riutilizzata nell'installazione. NON APPLICABILE NON APPLICABILE BAT GENERALI: EMISSIONI IN ATMOSFERA NOTE n. MTD STATO DI APPLICAZIONE Il sistema di triturazione non genera emissioni in atmosfera significative in relazione alla granulometria del materiale in trattamento Non vengono svolte operazioni di triturazione di rifiuti infiammabili Non vengono svolte queste operazioni 25

26 Limitare l'utilizzo di contenitori senza coperchio o sistemi di chiusura a. non permettendo ventilazione diretta o scarichi all'aria ma collegando tutte le bocchette ad idonei sistemi di abbattimento durante la movimentazione di materiali che possono generare emissioni in aria (ad esempio odori, polveri, COV); b. mantenendo rifiuti o materie prime sotto copertura o nella confezione impermeabile (vedasi anche BAT 31.a) c. collegando lo spazio di testa sopra le vasche di trattamento (ad es. di olio) ad un impianto di estrazione ed eventualmente di abbattimento Operare in ambienti dotati di sistemi di aspirazione e trattamento aria, in particolare in relazione alla movimentazione e gestione di rifiuti liquidi volatili Prevedere un sistema di aspirazione e trattamento aria adeguatamente dimensionato o specifici sistemi d trattamento a servizio di contenitori specifici Garantire il corretto funzionamento delle apparecchiature di abbattimento aria Adottare sistemi a scrubber per il trattamento degli effluenti inorganici gassosi Adottare sistemi di rilevamento perdite di arie esauste e e quando sono presenti: a. numerose tubature e serbatoi con elevate quantità di stoccaggio e b. sostanze molto volatili che possono generare emissioni fuggitive e contaminazioni al suolo dopo ricaduta questo può essere un elemento del SGA (vedere BAT n.1) Ridurre le emissioni in aria, tramite appropriate tecniche di abbattimento, ai seguenti livelli: Parametro dell aria Livello di emissione associato all utilizzo della BAT (mg/nm³) VOC 7-20l PM 5-20 I per i VOC a basso peso, il limite di alto del range deve essere esteso fino a 50 NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE Non sono previsti rifiuti liquidi volatili in ingresso all'impianto Non sono previste emissioni significative in atmosfera connesse al trattamento Non sono previsti sistemi di abbattimento Non sono presenti tali effluenti gassosi Non sono previste emissioni in atmosfera connesse al trattamento Non sono previste emissioni in atmosfera connesse al trattamento 26

27 BAT GENERALI: GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE n. MTD STATO DI NOTE APPLICAZIONE Ridurre l utilizzo e la contaminazione dell acqua attraverso: l impermeabilizzazione del sito e utilizzando metodi di conservazione degli stoccaggi; svolgere regolari controlli sui serbatoi specialmente quando sono interrati; attivare una separazione delle 42 acque a seconda del loro grado di contaminazione (acque dei tetti, acque di piazzale, acque di processo); implementare un bacino di raccolta ai fini della sicurezza; organizzare regolari ispezioni sulle acque, allo scopi di ridurre i consumi di risorse idriche e prevenire la contaminazione dell acqua; separare le acque di processo da quelle meteoriche Avere procedure che garantiscono che i reflui abbiano caratteristiche idonee al trattamento in sito o allo scarico in fognatura Evitare il rischio che i reflui bypassino ilo sistema di trattamento Intercettare le acque meteoriche che possano entrare in contatto con sversamenti di rifiuti o altre possibili fonti di contaminazione. Avere reti di collegamento e scarico separate per reflui a elevato carico inquinante e reflui a ridotto carico inquinante Avere una pavimentazione in cemento con sistemi di captazione di sversamenti e acque in tutta l area di trattamento rifiuti Raccogliere le acque meteoriche in bacini, controllarne la qualità e riutilizzarle in seguito a trattamento Massimizzare il riutilizzo di acque di trattamento e acque meteoriche nell impianto Condurre controlli giornalieri sull efficienza del sistema di gestione degli scarichi Identificare le acque che possono contenere inquinanti pericolosi, identificare il bacino recettore di scarico ed effettuare gli opportuni trattamenti NON APPLICABILE NON APPLICABILE 27 Impermeabilizzazione di tutta la pavimentazione del sito; Regolari controlli sull integrità della pavimentazione; Tutte le operazioni di gestione rifiuti vengono svolte in aree con pavimentazione impermeabile Le acque di dilavamento delle superfici esterne adibite a piazzale vengono scaricate in pubblica fognatura a valle di specifico trattamento Non sono presenti acque di processo Le acque di dilavamento delle superfici esterne adibite a piazzale vengono scaricate in pubblica fognatura a valle di specifico trattamento Presente rete di scarico acque meteoriche e rete di scarico acque civili Le acque di dilavamento delle superfici esterne adibite a piazzale vengono scaricate in pubblica fognatura a valle di specifico trattamento Le acque meteoriche vengono raccolte in bacini di laminazione prima dello scarico. Non si prevede la necessità di utilizzo di acque per i processi produttivi Non si prevede la necessità di utilizzo di acque per i processi produttivi Il Piano di monitoraggio prevede periodici controlli dell'integrità e della funzionalità di tutti gli impianti.

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