n 24 GROTTE GROTTE TROIANO

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1 n 24 GROTTE GROTTE TROIANO GROTTE TROIANO (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Ubicate nel foglio di mappa, N. 21, particella N. 434, alla profondità di circa 5,00 mt., si snodano da sud verso nord, per metri 35 le grotte di proprietà Troiano Avv. Mariella. AREA DI PERTINENZA: part. 434 foglio 21 AREA ANNESSA: non prevista

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3 NOTE CICCO PINTO TROIANO MARIELLA (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Ubicate nel foglio di mappa, N. 21, particella N. 434, alla profondità di circa 5,00 mt., si snodano da sud verso nord, per metri 35 le grotte di proprietà Troiano Avv. Mariella. Verso sud ovest un ingresso delimitato da blocchi di tufo, da l accesso al primo ambiente, il piu grande. Esso ha la forma quadrangolare ed è scavato artificialmente nel tufo. A nord segue un secondo ambiente con la soffitta fatta in parte con la volta a botte, con blocchi di tufo, in parte crollata. Verso nord dopo un breve e stretto corridoio naturale, si arriva al terzo ambiente, triangolare, che ha, nella volta, un foro sfiatatoio. Continuando verso nord ovest l ipogeo si conclude con l ultimo ambiente, anch esso triangolare scavato dall azione erosiva dell acqua. Sull ingresso è stato rinvenuto un frammento di selce, mentre l interno, in superficie, durante un lavoro di ripulitura da rifiuti sono stati recuperati: - un piccola macina di sostanza nicacea; - un levigatolo o probabile punta di mazza in pietra calcarea; - un frammento di ansa medioevale.

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7 n 25 GROTTE GROTTE LOMBARDO GROTTE LOMBARDO (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Lungo la strada comunale Cicco Pinto, nel foglio di mappa n 21, particella n 423 è ubicato l ipogeo di proprietà Lombardo Emilia. AREA DI PERTINENZA: part. 423 foglio 21 AREA ANNESSA: non prevista

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9 NOTE (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Lungo la strada comunale Cicco Pinto, nel foglio di mappa n 21, particella n 423 è ubicato l ipogeo di proprietà Lombardo Emilia. Ad esso si accede (da Nord a Sud) attraverso una scalinata che conduce alla profondità di circa m. 5 nel primo ambiente, il più grande. Questo di forma quadrangolare, è interamente scavato nel tufo, come tutto il complesso; è alto m. 2,30 e si innesta ad ovest ad un secondo ambiente di forma semicircolare, che presenta uno sfiatatoio al centro della volta. Ad est del primo si sviluppa il terzo ambiente, lungo m. 13 che negli ultimi otto metri presenta la tipica sezione trapezoidale, con un solaio fatto di lastre calcaree squadrate, giustapposte, probabilmente dopo il crollo dell originale. Durante un sopralluogo nel 1987, nella terra rimossa del secondo ambiente fu rinvenuto un frammento di pathos con decorazione a bassorilievo del periodo classico, lasciato sul posto.

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12 n 26 GROTTE GROTTE VIA ITALIA - NEVIERA GROTTE VIA ITALIA - NEVIERA (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) La neviera interamente scavata nel banco tufaceo, presenta ambienti ben squadrati. Essa, attualmente ricoperta di materiale di risulta, ma non distrutta, è ubicata nel foglio di mappa n. 21, partt. 138,139,580. Il manufatto si sviluppa per 35 mt. da est ad ovest. AREA DI PERTINENZA: part. 138, 139, 580 foglio 21 AREA ANNESSA: non prevista

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14 NOTE (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Di singolare fattura si presentava la neviera, come opera di alta carpenteria, interamente scavata nel banco tufaceo, con ambienti ben squadrati. Essa, attualmente ricoperta di materiale di risulta, ma non distrutta, è ubicata nel foglio di mappa n. 21, partt. 138,139,580. Il manufatto si sviluppa per 35 mt. da est ad ovest. A sud est aveva una scalinata in tufo, che conduceva alla profondità di circa 5 mt. in due ambienti adiacenti e perfettamente rettangolari, con probabile funzione di abitazione dei proprietari ed operatori della neviera. Seguiva poi, dopo un arco a tutto sesto, un terzo ambiente rettangolare, munito, nella soffitta, di un foro-botola ogivale, che serviva per calare giù la neve, che veniva compressa, nell apposita vasca, in blocchi di ghiaccio; questi erano, poi, stipati nella due grandi vasche poste a sud. Gli ambienti che seguono a ovest erano forniti di mangiatoie per cavalli o muli. Questi ultimi avevano l ingresso a scivolo dalla parte estrema di ovest.

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16 n 27 GROTTE GROTTE MALENA VIA TASSO (COPERTE) GROTTE MALENA VIA TASSO (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Proprietà Comune di Rutigliano. Alla periferia dell abitato, lungo via Tasso, nel foglio di mappa n 21. A, particella n 693, durante lavori di scasso per allacciamento idrico, è stato scoperto l ipogeo, che si sviluppava in parte lungo sotto la strada anzidetta ed in parte sotto l abitazione del sig. Malena D. AREA DI PERTINENZA: part. 693 foglio 21 AREA ANNESSA: non prevista

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18 NOTE (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Proprietà Comune di Rutigliano. Alla periferia dell abitato, lungo via Tasso, nel foglio di mappa n 21. A, particella n 693, durante lavori di scasso per allacciamento idrico, è stato scoperto l ipogeo, che si sviluppava in parte lungo sotto la strada anzidetta ed in parte sotto l abitazione del sig. Malena D. La trincea scavata dai mezzi meccanici, presentava a nord un ambiente quadrangolare (m. 4,50 X 3,70) che nella volta aveva un foro con probabile funzione di sfiatatoio. A Nord Ovest si innestava un secondo ambiente più lungo (m. 6,00X 3,00). A sud di quest ultimo si innestava un terzo, di forma circolare non chiaramente delimitabile. L ipogeo di origine carsica, in tufo aveva l altezza media di m. 0,70.

19 n 28 GROTTE GROTTE BRITTI GROTTE BRITTO (Descrizione : Giuseppe Sorino Presidente Archeoclub) Proprietà Lombardo Emilia. A tre chilometri da Rutigliano, a circa un chilometro dall Annunziata, lungo la stessa lama, è visitabile il complesso ipogeo di Britto, foglio catastale n 25, particelle n 238, 237, 188, 189, 314, 315, 239, 240, 241, 242, 243, 244. Le grotte sono per la maggiorparte scavate artificialmente nel banco tufaceo. Nel primo ambiente, un ampio androne esposto ad ovest, sulle cui pareti sono evidenti i segni degli scavi per l ampliamento, sul lato nord è stato rinvenuto un fossile di riccio marino. Verso sud, attraverso un breve e stretto cunicolo, si arriva a un secondo ambiente rettangolare, con annessi altri piccoli ambienti. AREA DI PERTINENZA: part. indicate foglio 25 AREA ANNESSA: non prevista

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22 NOTE estratto da: SORINO GIUSEPPE Le grotte di Britto, pubblicazione Archeoclub d italia A circa tre chilometri da Rutigliano, lungo la strada per la masseria san Mertino e a circa millecinquecento metri dall Annunziata, lungo la stessa lama (il Lamone ), sorge la zona archeologica di Britto. Questa è caratterizzata dalla presenza di numerose grotte, grazie alla geomorfa del terreno, costituito prevalentemente da tufo carparo. L acqua alluvionale, attraversando il Lamone, col passare del tempo, ha scavato una serie di grotte intercomunicanti nel banco tufaceo lungo la fiancata est. L uomo, fin dalla preistoria ha abitato detti ambienti, adattandoli alle proprie esigenze ed ampliandoli. Infatti sono evidenti sulle pareti i segni lasciati dall uomo. Il complesso che si sviluppa longitudinalmente e parallelamente alla lama è costituito da vari ingressi, che si affacciano sulla vallata. Il villaggio rupestre molto probabilmente si sviluppava per più di un centinaio di metri longitudinalmente al letto alluvionale. Attualmente è visibile solo una parte, essendo quella a monte crollata e riempita da varie alluvioni. Infatti in questa zona su una collinetta sono visibili all occhio dell attento visitatore alcuni buchi circolari che fungevano da sfiatatoi. La parte a valle, ancora oggi visibile in parte, è raggiungibile seguendo la strada per San Martino, a poche decine di metri dalla zona in cui la lama taglia la strada, a sinistra, si innesta un tratturo, che porta al villaggio. Questo è costituito da una serie di aperture, di cui, alcune, quelle a sinistra (a valle) sono impraticabili, essendo riempite di terre di riporto; le successive (a monte) sono costituite da un grande ambiente con un ampia apertura visitabile. Quest ultimo in origine era collegato con gli ambienti a valle, come si può dedurre dall apertura cunicolo, che si nota a sinistra; sul fondo ad est esso fu ampliato dalla mano dell uomo, in quanto sono visibili alcune vaschette scavate apposta nel banco tufaceo, probabilmente usate come contenitori. La cavità centrale è collegata, a destra sud, con un altro ambiente da uno stretto corridoio, che presenta lungo le due pareti altrettante rientranze, dove sono ancora visibili altrettanti sedili o giacigli di tufo. L ultimo ambiente, a pianta rettangolare, ha, dall esterno, un accesso con arco a tutto sesto chiaramente scavato apposta nel tufo, che attribuisce un aspetto monumentale allo stesso ambiente. Superato tale ingresso, sulla parete di destra sono visibili un piccolo stipo quadrangolare, scavato nel tufo e tre croci incise nello stesso banco roccioso. Immediatamente dopo, sullo stesso lato, s innesta un piccolo ambiente a pianta circolare (un giaciglio o ripostiglio). L ambiente rettangolare chiaramente è stato scavato dall uomo. A sud dell ingresso monumentale, sempre scavato nel banco tufaceo, è visibile un piccolo forno. ( ) Continuando ancora verso sud, sempre sulla stessa fiancata, a circa cinquanta metri di distanza si eleva una collinetta, sulla quale tra l erba si possono intravvedere dei fori circolari scavati nella roccia; molto probabilmente si tratta di sfiatatoi di grotte sottostanti, che non sono visibili, essendo in parte crollate ed in parte riempite da materiale riportato dalle correnti alluvionali.