Domande e Risposte sul progetto di ammodernamento della Cementeria di Rezzato e Mazzano

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1 Domande e Risposte sul progetto di ammodernamento della Cementeria di Rezzato e Mazzano

2 Il progetto... 3 Raddoppierà la produzione?...3 Perché Italcementi progetta l aumento di produzione?...3 È possibile ottenere gli stessi risultati intervenendo sull attuale impianto produttivo?...4 L impianto attuale non deve comunque adeguarsi alle più recenti normative ambientali?...4 Perché il nuovo impianto prevede una torre così alta?...4 Traffico... 5 Qual è l attuale impatto della cementeria sul traffico locale?...5 L aumento di produzione comporta un aumento di traffico?...5 L aumento del traffico, pur limitato, ha effetti negativi sulla qualità dell aria?...6 Emissioni in atmosfera... 7 Qual è l attuale qualità dell aria a Mazzano e Rezzato?...7 Da cosa si origina il PM10?...7 Qual è l impatto dell attuale cementeria sulla qualità dell aria?...7 L aumento di produzione comporta un aumento delle emissioni in atmosfera?...8 La prevista riduzione delle emissioni avrà ricadute positive sulla qualità dell aria?...9 Perché una ciminiera di 150 metri? Che effetti ha sul territorio?...9 Quali controlli sulle emissioni in atmosfera?...10 Cave e materie prime...11 Quali materie prime utilizza l attuale cementeria?...11 Quali materie prime utilizzerà la nuova cementeria?...11 L aumento di produzione comporta un maggior consumo di materie prime?...11 Il maggior consumo della materia prima calcare è compatibile con l attuale programmazione prevista dal Piano Provinciale Cave vigente per la cava di Monte Marguzzo?...12 Il maggior consumo di materie prime, pur contenuto, avrà effetti sull operatività della cava di Monte Marguzzo?...12 Quali sono gli impatti derivanti dall attività di cava?...12 Cosa fate per controllare l emissioni di polveri e di rumori?...12 Cosa cambierà per le vibrazioni dovute alle volate?...13 Come si mitiga l impatto visivo della cava?...14 Oltre Monte Marguzzo è previsto l utilizzo di altre cave?

3 Combustibili e energia...15 Quali combustibili utilizza l attuale cementeria?...15 Quali combustibili saranno utilizzati nella nuova cementeria?...15 Perché non utilizzare i cosiddetti combustibili puliti?...16 Il coke di petrolio è un rifiuto?...16 È previsto il coincenerimento di rifiuti?...16 CO 2 - Protocollo di Kyoto Cos è la CO In cosa consiste il Protocollo di Kyoto?...17 Quali sono gli obiettivi specifici dell Italia?...17 L obiettivo di riduzione è esteso a tutte le potenziali fonti emissive di CO 2?...17 L Unione Europea ha emesso normative specifiche?...18 Come ha attuato il Governo Italiano le disposizioni comunitarie?...18 Come funziona il meccanismo?...18 Le quote assegnate alla cementeria coprono il fabbisogno emissivo?...19 La cementeria attuale emette quindi più CO 2 del consentito?...19 È soltanto una compravendita?...19 Il progetto di ammodernamento rispetta il Protocollo di Kyoto?...19 Sviluppo Sostenibile Cos è lo sviluppo sostenibile?...20 Cos è il WBCSD?...20 Quali azioni sono state intraprese finora a livello internazionale?...20 Il progetto di ammodernamento rispetta i principi dello Sviluppo Sostenibile?

4 Il progetto Raddoppierà la produzione? La cementeria attualmente dispone di una linea di produzione di cemento bianco e due di produzione di cemento grigio. L incremento previsto della produzione di cemento grigio è del 70% rispetto all attuale, mentre rimane inalterata la capacità produttiva del cemento bianco. L incremento complessivo della produzione della cementeria è del 56%, valore significativo ma ben lontano da essere definito un raddoppio. Perché Italcementi progetta l aumento di produzione? Italcementi, considerata la rilevanza strategica del sito nell assetto produttivo del Gruppo, la potenzialità del bacino di utenza, la disponibilità di materie prime di elevata qualità, l attenzione al territorio e alla sostenibilità ambientale, ha deciso di intervenire profondamente sull impianto modificando l attuale assetto, con un iniziativa che intende coniugare al meglio le esigenze ambientali con le necessità produttive. Il progetto si motiva con: la ricerca delle migliori prestazioni delle emissioni in atmosfera la ricerca della massima efficienza produttiva ed energetica l utilizzo di macchine produttive nella taglia tipica fornita dalle primarie ditte del settore la necessità di Italcementi di accrescere la propria competitività ed è compatibile con: il ricorso a materie prime da cava esclusivamente nell ambito delle quantità previste dal Piano Cave una riduzione sensibile delle emissioni in atmosfera dell intero complesso produttivo la pianificazione degli interventi che Italcementi è tenuta ad assumere per gli impegni nazionali fissati dal Governo nell ambito del protocollo di Kyoto per la riduzione della CO 2 la sostenibilità territoriale 3

5 È possibile ottenere gli stessi risultati intervenendo sull attuale impianto produttivo? Assolutamente no. L attuale impianto produttivo ha già raggiunto i risultati ottenibili attuando tutte le migliori tecnologie disponibili applicabili, secondo le più recenti normative. Il progetto ha l obiettivo di raggiungere l eccellenza in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera e di efficienza del consumo di risorse. Questo risultato è possibile solo attraverso un cambio radicale della tecnologia produttiva, pur se non imposto dalla normativa vigente. L impianto attuale non deve comunque adeguarsi alle più recenti normative ambientali? Certamente sì. La più recente normativa ambientale si chiama IPPC (Autorizzazione Integrata Ambientale), e prevede che tutti gli impianti, anche quelli esistenti debbano essere nuovamente valutati e autorizzati considerando tutte le componenti ambientali significative. Fase fondamentale della procedura di valutazione è la verifica di conformità dell impianto alle Migliori Tecniche Disponibili applicabili allo specifica realtà, secondo uno schema proposto dalla Regione Lombardia. La cementeria di Mazzano e Rezzato adotta già le Migliori Tecniche Disponibili applicabili all impianto esistente, risultando pienamente allineata alle normative emergenti. Perché il nuovo impianto prevede una torre così alta? La cosiddetta torre non è uno sfizio architettonico e non è semplicemente la struttura che sorregge la ciminiera, ma è il vero cuore tecnologico del nuovo impianto. Nella torre è contenuto il sistema di preriscaldamento delle materie prime da trasformare in clinker attraverso la cottura. È proprio questa fase che, attuata secondo la più moderna tecnologia e in modo completamente differente dall attuale impianto, consente di: eliminare la fase di pre-essiccazione delle argille raggiungere elevati rendimenti termici consentire la completa captazione della SO 2 prodottasi in combustione contenere al meglio le emissioni di NO x 4

6 Traffico Qual è l attuale impatto della cementeria sul traffico locale? La cementeria attualmente movimenta circa mezzi all anno per la ricezione di materie prime e combustibile e per la spedizione di prodotti finiti. La portineria della cementeria lavora su 2 turni giornalieri per 5 giorni alla settimana: ciò corrisponde a circa 350 mezzi al giorno o 20 mezzi all ora. Tutto il traffico in ingresso e in uscita dalla cementeria transita attraverso la bretella, realizzata con il finanziamento di Italcementi, di collegamento diretto con la tangenziale, senza interessare minimamente i centri abitati. Dati ufficiali risalenti al 1990, da aggiornare in incremento, quantificavano in mezzi il traffico medio giornaliero sulla S.S. 45 bis Gardesana Occidentale all altezza di Mazzano. Pertanto il traffico attualmente indotto dalla cementeria contribuisce per meno dell 1,5 % del totale. L aumento di produzione comporta un aumento di traffico? L incremento di capacità produttiva comporta un aumento del consumo di materie prime e delle spedizioni di prodotti finiti. Tuttavia, considerato che il nuovo impianto: continuerà ad utilizzare come materia prima principale, il calcare proveniente dalla cava di Monte Marguzzo, già adesso trasportato con un sistema di nastri chiusi in passerella e senza l utilizzo di mezzi stradali migliora la resa di utilizzo delle materie prime è caratterizzato da consumi energetici decisamente inferiori agli attuali è in grado di utilizzare combustibili con più alto potere calorifico prevede alla messa in esercizio un parco veicolare aggiornato con mezzi a più alta capacità di carico e minori emissioni inquinanti L incremento del traffico indotto dallo stabilimento sarà limitato al 27 % (pari a circa mezzi/anno) e avrà un contributo sulla viabilità locale complessiva inferiore allo 0,5% del totale. Inoltre grazie alla esistente bretella di collegamento diretto dello stabilimento con la tangenziale, realizzata con il finanziamento di Italcementi, il traffico indotto continuerà a non interessare i centri abitati. 5

7 L aumento del traffico, pur limitato, ha effetti negativi sulla qualità dell aria? L impatto del traffico sulla qualità dell aria non può essere considerato distintamente dall impatto del complessivo progetto di ammodernamento. Il Politecnico di Milano, incaricato della stesura dello Studio di Impatto Ambientale, ha considerato contestualmente sia la prevista riduzione delle emissioni della cementeria che l aumento del traffico indotto come possibili fonti di inquinamento. L impatto del traffico è stato considerato in modo dettagliato, includendo oltre alle emissioni di gas di scarico anche altri parametri quali ad esempio l usura dei freni e il consumo degli pneumatici. Lo studio ha concluso evidenziando un bilancio positivo sulla qualità dell aria nell ambiente circostante. 6

8 Emissioni in atmosfera Qual è l attuale qualità dell aria a Mazzano e Rezzato? La rete provinciale di monitoraggio della qualità dell aria prevede una centralina fissa in località Virle. I dati rilevati sono allineati a quelli di siti analoghi in Pianura Padana, ambito caratterizzato da scarso rimescolamento dell aria ed elevata presenza di fonti emissive civili, da trasporto e industriali: biossido di zolfo (SO 2 ) molto modesto e costante, limiti ampiamente rispettati ossidi di azoto (NO x ) su livelli medi tendenti a riduzione, leggermente eccedenti rispetto ai limiti previsti a regime (2010) particolato fine (PM 10 ) su valori medi superiori ai limiti, sopratutto giornalieri e durante l inverno. In sintesi, la qualità dell aria a Mazzano e Rezzato può essere definita: buona per SO 2 discreta per NO x sfavorevole per PM 10 Da cosa si origina il PM10? Il PM 10 (polveri di diametro inferiore ai 10 µm) hanno sia un origine naturale (i processi di erosione del suolo, la decomposizione della sostanza organica, l attività vulcanica, ) sia un origine legata all attività umana (il traffico, il riscaldamento e la combustione in genere, le attività industriali, ). In particolare le polveri provenienti dal traffico sono polveri organiche legate all usura dei freni, degli pneumatici, del manto stradale ed alle polveri di incombusti dei gas di scarico; inoltre il traffico stradale determina il risollevarsi delle polveri depositate. l riscaldamento civile produce anch esso polveri di incombusti. Le polveri provenienti dalla cementeria sono invece polveri di natura inorganica e composte dalle stesse materie prime utilizzate nelle lavorazioni. Qual è l impatto dell attuale cementeria sulla qualità dell aria? La cementeria fu avviata nel Le scelte dei progettisti si orientarono verso soluzioni tecnologiche e processi di lavorazione già all epoca estremamente all avanguardia. I continui interventi migliorativi dell efficienza produttiva e delle prestazioni ambientali hanno allineato l attuale assetto produttivo alle normative vigenti e future, in particolare ai livelli emissivi individuati dalle Migliori Tecnologie Disponibili ad esso applicabili. 7

9 Il Politecnico di Milano, con opportuni studi diffusionali, ha potuto valutare il contributo della cementeria alla qualità dell aria monitorata tramite la centralina della rete provinciale sita in località Virle: < 10% per il biossido di zolfo (SO 2 ) < 5% per gli ossidi di azoto (NO x ) < 2% per il particolato fine (PM 10 ) Il contributo della cementeria è decisamente limitato, con speciale riferimento agli inquinanti di maggiore criticità locale (PM 10 ). L aumento di produzione comporta un aumento delle emissioni in atmosfera? Assolutamente no, per effetto delle tecnologie produttive adottate. Al contrario è prevista una sensibile riduzione dei flussi di massa emessi dall intero complesso produttivo, ed in particolare: - 22% per le polveri - 23% per gli ossidi di azoto (NO x ) - 82% per il biossido di zolfo (SO 2 ) La nuova tecnologia prevista consente inoltre l eliminazione dei transitori di avviamento ed arresto, garantendo le stesse prestazioni della marcia a regime e la scomparsa dell effetto pennacchio, dovuta alla condensazione del vapore acqueo emesso quando le condizioni meteoclimatiche sono sfavorevoli (effetto nebbia). 8

10 La prevista riduzione delle emissioni avrà ricadute positive sulla qualità dell aria? Pur considerato il limitato contributo della cementeria alla qualità dell aria rilevata, la riduzione del flusso di massa delle emissioni e l adozione di una ciminiera di altezza elevata, consentono una diminuzione delle ricadute al suolo. Studi di diffusione condotti dal Politecnico di Milano hanno consentito di stimare il contributo attuale e quello previsto con la nuova linea produttiva alla qualità dell aria della zona circostante, tenendo conto anche del traffico indotto. Gli effetti sono comunque positivi, più marcati nelle zone montane a ridosso del sito. Si prevedono positivi effetti anche sulla formazione di particolato ultrafine secondario Perché una ciminiera di 150 metri? Che effetti ha sul territorio? L altezza della ciminiera dipende dal fatto che gli impianti tecnologici della nuova linea produttiva si sviluppano prevalentemente in altezza. Buona pratica di progettazione vuole che la ciminiera principale sia più alta della più alta struttura produttiva. L altezza della ciminiera è comunque un vantaggio perché consente una migliore dispersione delle emissioni in atmosfera. Si sottolinea che gli effetti positivi sulla qualità dell aria sono dovuti non tanto alla migliore dispersione quanto al fatto che effettivamente le concentrazioni e il flusso di massa emessi diminuiranno realmente, proprio grazie alle tecnologie produttive e di controllo adottate sulla nuova linea produttiva. 9

11 Quali controlli sulle emissioni in atmosfera? Già dal 2001 la cementeria controlla in continuo 24 ore su 24 le emissioni dei tre forni di cottura mediante le più avanzate apparecchiature automatiche oggi disponibili sul mercato. Le apparecchiature vengono periodicamente calibrate e verificate dagli organi competenti e manutenzionate da Ditte specializzate che ne assicurano la continuità e l affidabilità di esercizio. I parametri monitorati in continuo comprendono: polveri SO 2 biossido di zolfo NO x ossidi di azoto CO ossido di carbonio HCl acido cloridrico HF acido fluoridrico TOC sostanze organiche volatili, espresse come Carbonio NH 3 ammoniaca I dati monitorati sono a disposizione delle Autorità e, cosa ancor più importante, consentono al personale la corretta gestione, istante per istante, della marcia degli impianti produttivi. Le misure in continuo sono integrate da campagne semestrali di monitoraggio condotte da Laboratori accreditati pubblici e privati. In particolare sono previsti: controlli semestrali di polvere, SO 2 ed NO x eseguiti dalla Stazione Sperimentale per i Combustibili di S. Donato Milanese alle emissioni dei tre forni di cottura controlli annuali di tutte le emissioni dello stabilimento controlli quadrimestrali delle emissioni di polvere dell impianto di macinazione del combustibile solido controlli semestrali di microinquinanti ovvero metalli, diossine e furani (PCDD/F) ed idrocarburi policiclici aromatici (IPA) alle emissioni dei forni di cottura, analizzati presso un laboratorio qualificato di fama internazionale. 10

12 Cave e materie prime Quali materie prime utilizza l attuale cementeria? La cementeria utilizza per la produzione del cemento grigio principalmente: calcare proveniente dalla locale cava di Monte Marguzzo argille, scisto, sabbia proveniente da cave di terzi o di proprietà ma gestite da terzi gesso nella formulazione dei cementi provenienti da cave di terzi La cementeria utilizza per la produzione del cemento bianco principalmente: calcare proveniente dalla locale cava di Monte Marguzzo sabbia, feldspato e fluorite da cave di terzi o di proprietà ma gestite da terzi gesso nella formulazione dei cementi provenienti da cave di terzi Alcune materie prime utilizzate (meno del 5% del totale) non sono di origine naturale ma residui derivanti da processi industriali, in grado di apportare lo stesso contributo dei materiali naturali sostituiti (quali la sabbia, fluorite e gesso). Il calcare di Monte Marguzzo costituisce di gran lunga la materia prima principale di entrambe le linee produttive. Quali materie prime utilizzerà la nuova cementeria? Restando invariata la produzione del cemento bianco, il mix di materie prime sarà del tutto simile, massimizzando l utilizzo di scisto, proveniente dalla cava Valsabbia in sostituzione delle argille che provengono dalle province di Bologna, Modena e Piacenza. L aumento di produzione comporta un maggior consumo di materie prime? La nuova linea produttiva comporta un aumento del consumo di materie prime. Tuttavia il ciclo produttivo decisamente più efficace dell attuale consente per unità di prodotto finale un minor consumo di materie prime. L incremento dell utilizzo di materie prime è limitato al 35 %, non proporzionale all aumento di produzione previsto (+56%). 11

13 Il maggior consumo della materia prima calcare è compatibile con l attuale programmazione prevista dal Piano Provinciale Cave vigente per la cava di Monte Marguzzo? Sì, i quantitativi già oggi previsti dal Piano Cave Provinciale per il periodo ventennale sono compatibili con le esigenze derivate dall aumento della capacità produttiva connessa al progetto di ammodernamento della cementeria. Oltre a questo la programmazione ventennale della coltivazione è stata già sottoposta a procedura di Compatibilità Ambientale Regionale con esito positivo. L aumento del volume escavato non comporta pertanto alcuna revisione dei quantitativi già previsti dal vigente Piano Cave provinciale. Il maggior consumo di materie prime, pur contenuto, avrà effetti sull operatività della cava di Monte Marguzzo? E innegabile che l aumento di escavazione del calcare proveniente dalla cava di Monte Marguzzo dovrà comportare un aumento di operatività in termini di ore di lavoro. Ciò comporta un aumento di personale impiegato e l integrazione/aggiornamento del parco mezzi di cava. Quali sono gli impatti derivanti dall attività di cava? I possibili impatti derivanti dall attività estrattiva sono essenzialmente costituiti da emissione di polveri, rumori ed induzione nel terreno di vibrazioni legate all uso di esplosivo utilizzato nelle volate di mine, necessarie per l abbattaggio del calcare. Cosa fate per controllare l emissioni di polveri e di rumori? La particolare morfologia della cava, le modalità di coltivazione approvate, e le caratteristiche del materiale escavato sono tali che, a meno di condizioni meteorologiche particolari, le polveri eventualmente generate siano destinate a ricadere entro poche decine di metri e rimanere comunque entro l ambito di cava. Per ulteriore cautela è prevista, oltre alla regolare bagnatura delle strade interne non asfaltate, in condizioni di velocità del vento uguale o maggiore di 10 m/s (segnalate dall apposita centralina di monitoraggio installata presso l impianto di frantumazione), la sospensione delle operazioni. 12

14 L aumento dei tempi delle fasi lavoro incrementerà il tempo di emissione sonora, ma non l intensità della stessa già comunque molto limitata. Le emissioni sonore dovute allo sparo mine, già abbondantemente all interno dei limiti previsti, non subiranno un incremento apprezzabile, in quanto o saranno aumentate in numero o come durata del singolo evento, comunque ciascuna con lo stesso carattere di istantaneità e molto limitato nel tempo di adesso. In ogni caso la morfologia della cava e le modalità di coltivazione approvate determinano un impatto sonoro molto limitato verso l esterno. Inoltre il trasporto del materiale verso la cementeria già oggi avviene con un sistema di trasporti chiusi e coibentati, funzionanti solo di giorno, eliminando il problema delle emissioni di rumori e polveri. Si sottolinea che già da adesso sono attuate campagne di monitoraggio del rumore e dei livelli di polverosità, i cui risultati, ampiamente tranquillizzanti vengono inviati annualmente all ARPA regionale in qualità di Ente di Controllo. Per quanto riguarda il trasporto temporaneo camionale verso l esterno esso cesserà con la messa in esercizio della nuova linea che, grazie alla realizzazione della nuova frantumazione secondaria, è in grado di trattare anche questo tipo di materiale, eliminando i disagi arrecati. Cosa cambierà per le vibrazioni dovute alle volate? L aumento di materiale escavato si potrà realizzare o aumentando il numero di volate attuali o mantenerlo costante ma aumentando il numero di fori per volata. In entrambi i casi vengono mantenuti gli attuali livelli di velocità di vibrazione massima indotti nel terreno in considerazione del fatto che comunque permangono le stesse modalità di innesco microritardato con tempi diversi per ogni foro. Le vibrazioni indotte dalle volate di mine sono oggetto di monitoraggio già dai primi anni 90 e, a partire dal 2000 è stata installata una centralina fissa di misura in continuo, presso l asilo di Mazzano, che consente in tempo reale di verificare i livelli indotti, fornendo inoltre utili elementi di analisi per l ottimizzazione delle volate al fine di minimizzare ulteriormente le vibrazioni indotte. Tale centralina è collegata tramite modem gsm con le strutture informatiche del Comune di Mazzano e della cementeria di Rezzato. Inoltre, a partire dal mese di settembre 2005 viene utilizzato un'altra centralina posizionata all interno della cava, che fornisce ulteriori elementi di controllo, analisi e verifica. 13

15 Come si mitiga l impatto visivo della cava? In fase di progettazione da sempre è posta attenzione a questo tipo di impatto, tant è che si prevedono, all interno del progetto di coltivazione, il mascheramento dei fronti visibili con invecchiamento naturale della roccia (Ecoroc) in attesa della realizzazione e dei risultati delle opere di recupero ambientale ivi impostate e/o previste. Oltre a questo vengono mantenuti in essere diaframmi di schermatura (in gergo definiti quinte di protezione visiva). Da questo punto di vista preme sottolineare inoltre che la cava di Monte Marguzzo non ha un impatto visivo rilevante e comunque, anche in prospettiva futura, non oltre l attuale percezione. Le attività estrattive che sono più impattanti dal punto di vista visivo-paesaggistico non riguardano attività di Italcementi. Oltre Monte Marguzzo è previsto l utilizzo di altre cave? Sì, quelle già in coltivazione come la cava Valsabbia. Non si prevedono pertanto nuove aperture di giacimenti vergini. 14

16 Combustibili e energia Quali combustibili utilizza l attuale cementeria? L attuale cementeria utilizza per la produzione di cemento grigio: carbone fossile coke di petrolio (detto anche petcoke) farine animali (dal 2001) olio combustibile (per la pre-essiccazione di alcune materie prime e gli avviamenti dei forni) e per il cemento bianco: coke di petrolio (detto anche petcoke) grassi animali (dal 2001) olio combustibile Quali combustibili saranno utilizzati nella nuova cementeria? La scelta del combustibile più adatto per la produzione di cemento è funzione della tipologia di forno installato, così come le prestazioni emissive non sono funzione del combustibile utilizzato, convenzionale o alternativo, ma delle tecnologie adottate. La particolare tecnologia produttiva della nuova linea sarà in grado di massimizzare il ricorso a coke di petrolio, il combustibile più tradizionale e con il più alto potere calorifico tra quelli in uso nel settore cemento. 15

17 Perché non utilizzare i cosiddetti combustibili puliti? Come già detto, le prestazioni emissive di un forno non sono funzione del combustibile utilizzato, convenzionale o alternativo, ma delle tecnologie adottate. Ciò è particolarmente valido per la tipologia di forno prevista dopo l ammodernamento. L utilizzo di cosiddetto combustibili puliti non comporterebbe benefici ambientali aggiuntivi: le polveri emesse non sono le ceneri del combustibile, ma una quota quantitativamente irrilevante delle materie prime trattate le emissioni di ossidi di azoto dipendono dalle temperature di combustione, vincolate alle esigenze di produzione e dai sistemi di abbattimento installati, nel caso particolarmente evoluti le emissioni di ossidi di zolfo sono in ogni caso completamente captate all interno del processo produttivo Il coke di petrolio è un rifiuto? No, il coke di petrolio o petcoke, derivato dalla raffinazione del greggio, è un combustibile convenzionale riconosciuto e ammesso dalle normative passate e vigenti. È utilizzato con assoluta efficacia nella maggior parte delle cementerie in Italia e nel mondo. È previsto il coincenerimento di rifiuti? Al momento non è previsto alcuno sviluppo in tal senso. In ogni caso ogni eventuale iniziativa futura sarà soggetta a specifici iter valutativi e autorizzativi oltre che condizionata alla disponibilità locale. L attività di recupero energetico di rifiuti combustibili è ormai prassi consolidata per il settore produttivo del cemento a livello internazionale. Condotta nel pieno rispetto della protezione della salute dei lavoratori, della salvaguardia ambientale e della qualità del prodotto finale, è di fatto un attività che contribuisce a: preservare le fonti energetiche non rinnovabili ridurre le emissioni di gas climalteranti, quali il biossido di carbonio (CO 2 ). Ancora una volta, l avanzata tecnologia prevista per la nuova linea produttiva garantirebbe in ogni caso le migliori condizioni di combustione e le migliori prestazioni emissive. 16

18 CO 2 - Protocollo di Kyoto Cos è la CO 2 La CO 2, biossido di carbonio o anidride carbonica non è un inquinante ad effetto locale. Ricordiamo che viene prodotto in qualsiasi processo di combustione, industriale, domestica, naturale (es. vulcani) o fisiologica, ricordando che noi stessi la emettiamo ad ogni respiro. È invece di interesse globale, in quanto assieme ad altre sostanze dette climalteranti, contribuisce all effetto serra, che è l effetto di intrappolamento delle radiazioni infrarosse solari all interno dell atmosfera, che se da un lato ha consentito il nascere della vita (in assenza la temperatura media sarebbe di -19 C) dall altro si teme che possa alterare il clima attraverso un eccessivo surriscaldamento. In cosa consiste il Protocollo di Kyoto? È un impegno formale assunto da più di 100 Paesi firmatari, tra cui l Italia, a contenere le emissioni di gas a effetto serra, principalmente la CO 2 (biossido di carbonio o anidride carbonica). L obiettivo di riduzione complessivo, da ottenere come media del quinquennio , è del 5,2% rispetto alle emissioni dell anno di riferimento, il Quali sono gli obiettivi specifici dell Italia? Con riferimento alle emissioni storiche di CO 2 del 1990, l Unione Europea ha assegnato all Italia un obiettivo di riduzione pari al 6,5% come media del quinquennio L obiettivo di riduzione è esteso a tutte le potenziali fonti emissive di CO 2? No, ad esempio le emissioni provenienti dal traffico (anche aereo), dal riscaldamento domestico e da tutta una serie di impianti industriali di piccola dimensione non sono coinvolti. 17

19 L Unione Europea ha emesso normative specifiche? Sì, attraverso una Direttiva Europea, comunemente ma riduttivamente detta Emissions Trading, l UE ha disposto che ogni stato membro debba redigere un Piano Nazionale di Assegnazione di quote emissive, dette diritti per settore industriale e per ciascun impianto produttivo appartenenti alle categorie coinvolte, tra cui il cemento. Si chiama Emissions Trading perché la norma prevede numerosi meccanismi di flessibilità che consentono di: compensare le quote tra impianti della stessa Società, nello stesso Paese mettere sul mercato quote autorizzate non emesse comprare dal mercato quote acquisire crediti emissivi grazie a progetto di riduzione di gas serra realizzati altrove, tipicamente in paesi emergenti Ognuna delle citate azione contribuisce comunque significativamente alla riduzione globale delle emissioni di gas serra, tra cui la CO 2. Come ha attuato il Governo Italiano le disposizioni comunitarie? Il Governo Italiano sta ancora completando l approvazione del Piano Nazionale di Assegnazione delle quote emissive di CO 2. Come funziona il meccanismo? Partendo dal quantitativo complessivo di quote emissive consentite dall Unione Europea a tutto il sistema paese, il Governo ha definito, sulla base di approfondimenti settoriali, le quote emissive complessive per ogni settore industriale. Ad ogni impianto all interno di un determinato settore industriale viene assegnata una quota di diritti emissivi, in proporzione alla sua capacità produttiva. Il Governo inoltre garantisce e alimenta una riserva di quote emissive da destinare ai nuovi impianti o ai ripotenziamenti produttivi, purché garantiscano prestazioni energetiche di eccellenza. Ciò al fine di non deprimere lo sviluppo del Paese e di indirizzare la produzione verso interventi di sostenibilità ambientale. 18

20 Le quote assegnate alla cementeria coprono il fabbisogno emissivo? No, a seguito di errate valutazioni, l intero settore cemento è stato particolarmente penalizzato rispetto alla reale necessità produttiva che il mercato continua a richiedere. La cementeria attuale emette quindi più CO 2 del consentito? No, l impianto che emette più CO 2 di quanta assegnata non si trova mai in una situazione di inadempienza: deve tuttavia reperire attraversi i meccanismi di flessibilità già descritti le quote emissive mancanti. È soltanto una compravendita? No, tutti i meccanismi di flessibilità, inclusa l acquisizione di quote emissive, vanno nel senso della riduzione globale delle emissioni di CO 2. Il progetto di ammodernamento rispetta il Protocollo di Kyoto? Quanto sopra riportato consente di affermare che il progetto di ammodernamento della cementeria rispetta pienamente i principi del Protocollo di Kyoto in quanto: l aumento produttivo sarà coperto quasi interamente da quote emissive provenienti dalla riserve e appositamente destinate ai nuovi impianti il consumo termico specifico dell impianto diminuirà nettamente e con esso il fattore di emissione specifico, limitando l incremento complessivo di CO 2 emessa la nuova linea di cottura consente rendimenti termici e elettrici di eccellenza che non possono essere raggiunti dalle due attuali linee, limitando l incremento del fabbisogno energetico rispetto all incremento produttivo previsto 19

21 Sviluppo Sostenibile Cos è lo sviluppo sostenibile? Secondo la Commissione sull Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite lo Sviluppo Sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Cos è il WBCSD? Il World Business Council for Sustainable Development è un organismo, con sede a Ginevra, al quale aderiscono 180 gruppi internazionali che condividono gli stessi principi in merito allo sviluppo sostenibile. Italcementi, assieme ad altre nove società del settore cementiero internazionale, è diventato membro nel giugno del 2000 Quali azioni sono state intraprese finora a livello internazionale? Italcementi, nel giugno del 2000, assieme ad altre nove società del settore cementiero internazionale, ha sottoscritto la CSI (Cement Sustainability Initiative), un programma sostenuto dal WBCSD per identificare il contributo che l industria cementiera poteva dare allo Sviluppo Sostenibile. In questo contesto, nel 2002, Italcementi e le altre società hanno sottoscritto l Agenda for Action, un piano quinquennale di azioni congiunte ed individuali finalizzate ad uno sviluppo sostenibile che salvaguardi le prospettive delle future generazioni basandosi su presupposti sociali, economici e di tutela ambientale. In particolare sono state individuate sei aree d intervento ritenute significative per il loro contributo alla realizzazione di una società più sostenibile : protezione del clima impiego responsabile di materie prime e combustibili salute e sicurezza sul lavoro riduzione delle emissioni gestione degli impatti locali reporting e comunicazione 20

22 Il progetto di ammodernamento rispetta i principi dello Sviluppo Sostenibile? Il progetto di ammodernamento della cementeria rispetta pienamente i principi dello Sviluppo Sostenibile in quanto: rispetta i principi del Protocollo di Kyoto in materia di protezione del clima consente un impiego più razionale ed efficace di materie prime e combustibili salvaguarda e rinforza i programmi già in atto per salute e sicurezza dei lavoratori prevede una sensibile riduzione delle emissioni in atmosfera è stato sviluppato nella massima considerazione delle aspettative del territorio è stato preceduto e accompagnato da significative iniziative di informazione 21

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