COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI"

Transcript

1 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV

2 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI

3 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV INDICE 1. Premessa PSC.V.08 Carta dei Vincoli Idrigrafici e Idrogeologici PSC.V.09 Carta dei Vincoli Strutturali PSC.V.10 Carta dei Vincoli e delle Tutele Storiche Paesaggistiche ed Ambientali... 10

4 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI

5 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV 1. Premessa Ai sensi dell art. 19 comma 3 bis della LR 20/2000, così come modificato dalla LR 15/2013, il PSC riporta all interno della Tavola dei vincoli tutti i vincoli e le prescrizioni che precludono, limitano o condizionano l uso o la trasformazione del territorio, derivanti oltre che dagli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti, dalle leggi, dai piani sovraordinati, generali o settoriali, ovvero dagli atti amministrativi di apposizione di vincoli di tutela. 3 bis. Allo scopo di assicurare la certezza della disciplina urbanistica e territoriale vigente e dei vincoli che gravano sul territorio e, conseguentemente, semplificare la presentazione e il controllo dei titoli edilizi e ogni altra attività di verifica della conformità degli interventi di trasformazione progettati, i Comuni si dotano di un apposito strumento conoscitivo, denominato "Tavola dei vincoli", nel quale sono rappresentati tutti i vincoli e le prescrizioni che precludono, limitano o condizionano l'uso o la trasformazione del territorio, derivanti oltre che dagli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti, dalle leggi, dai piani sovraordinati, generali o settoriali, ovvero dagli atti amministrativi di apposizione di vincoli di tutela. Tale atto è corredato da un apposito elaborato, denominato "Scheda dei vincoli", che riporta per ciascun vincolo o prescrizione, l'indicazione sintetica del suo contenuto e dell'atto da cui deriva. Il PSC articola la disciplina dei vincoli nei seguenti sistemi di tutele e vincoli: PSC.V.08 - Carta dei Vincoli Idrografici e Idrogeologici; PSC.V.09 - Carta dei Vincoli Strutturali; PSC.V.10 - Carta dei Vincoli e delle Tutele Storiche Paesaggistiche ed Ambientali Per ogni vincolo sono riportati: Vincolo: denominazione del vincolo; Riferimento normativo: legge sovraordinata che disciplina la tutela o il vincolo; Riferimento PSC: articolo delle NTA del PSC; : breve descrizione delle disposizioni contenute all'interno delle NTA.

6 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI 2. PSC.V.08 Carta dei Vincoli Idrigrafici e Idrogeologici Fasce di Tutela Fluviale Artt.11,12,13 PTCP, Artt. 29,30,31 PAI Art. 55 Il PSC precisa le fasce di tutela fluviale A, B e C, individuate dal Piano Territoriale di coordinamento Provinciale (PTCP), e, ove previste, dal Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) dell Autorità di bacino del F. Po, suddivise in: -Fascia fluviale A (Fascia di deflusso. Invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d acqua), articolata in: - Zona A1 Alveo attivo o invaso - Zona A2 Alveo di piena - Zona A3 Alveo di piena con valenza naturalistica -Fascia fluviale B (Fascia di esondazione. Zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d acqua), articolata in: - Zona B1 Zone di conservazione del sistema fluviale - Zona B2 Zone di recupero ambientale del sistema fluviale - Zona B3 Zona ad elevato grado di antropizzazione (non presente sul territorio) -Fascia fluviale C (Fascia di inondazione per piena catastrofica. Zone di rispetto dell ambito fluviale), articolata in: - Zona C1 Zona extrarginale o protetta da difese idrauliche - Zona C2 Zona non protetta da difese idrauliche Fasce di Rispetto Bacini Piacentini di Levante art. 132 Regio Decreto n.368/8 maggio 1904, Art. 14, comma7 PAI Il PSC individua il reticolo idrografico minore differenziando: - le fasce di rispetto di 10 m per ogni lato del canale; - le fasce di rispetto di 5 m per ogni lato del canale; Tutela della Qualita' delle Risorse Idriche Sotterranee D.Lds 152/2006 Artt. 58 e 59 PSC persegue la tutela qualitativa delle risorse idriche sotterranee, quali unica sorgente di acque idropotabili per il consumo umano, e in particolare il raggiungimento e il mantenimento degli

7 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici sotterranei, individuando: - le Zone di tutela assoluta dei pozzi idropotabili: costituita dall area immediatamente circostante le captazioni con una estensione di almeno 10 m di raggio dal punto di captazione; - le Zone di rispetto dei pozzi idropotabili: individuate applicando il criterio cronologico e il criterio idrogeologico, è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta, in cui devono essere tutelate qualitativamente e quantitativamente la risorsa idrica captata. Aree a Rischio Idrogeologico Molto Elevato Art. 32 del PTCP Art. 50 Il PSC individua le aree coinvolgibili dai fenomeni di esondazione e dissesti particolari, la cui pericolosità deriva dall eccezionalità delle condizioni rischio. Le aree a rischio idrogeologico molto elevato sono individuate sulla base della tipologia dei dissesti riscontrati, del livello di pericolosità relativo e del possibile danno con riferimento alle previsioni contenute negli strumenti di pianificazione, quali: - Zona 1 - Zona 2 - Zona I - Zona B-pr (presente sul territorio del Comune di Caorso) Aree Interessate da Rischio di Dissesto Idrogeologico Art. 31 del PTCP Art. 49 Il PSC individua le aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico, distinte in relazione alle seguenti tipologie di fenomeni prevalenti: - Dissesti attivi; - Dissesti quiescenti; - Dissesti potenziali (presente sul territorio del Comune di Caorso). Mappatura della Pericolosità Distretto Po Direttiva Europea 2007/60/CE, D.Lgs. 49/2010, PGRA Art. 78bis Il PGRA dirige l azione sulle aree a rischio più significativo, organizzate e gerarchizzate rispetto all insieme di tutte le aree a rischio e definisce gli obiettivi di sicurezza e le priorità di intervento a scala distrettuale, in modo concertato fra tutte le Amministrazioni e gli Enti gestori, con la partecipazione dei portatori di interesse e il coinvolgimento del pubblico in generale.

8 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI Il PSC individua la mappatura della Pericolosità relativa al Distretto del PO, definite in : - Alluvioni frequenti - Alluvioni poco frequenti - Alluvioni rare Le mappe di Rischio segnalano la presenza di elementi potenzialmente esposti agli allagamenti (popolazione, servizi, infrastrutture, attività economiche, eccetera) e il corrispondente livello di rischio, distinto in 4 classi: - R1 Rischio moderato o nullo, - R2 Rischio medio, - R3 Rischio elevato, - R4 Rischio molto elevato. Per le mappe del rischio si rimanda allo strumento sovraordinato. 3. PSC.V.09 Carta dei Vincoli Strutturali Fasce di Rispetto Stradali D.Lgs 285/1992 e s.m.i., DPR. 495/1992 Art. 102 Il PSC definizione, sulla base dell assetto viabilistico contenuto nel PTCP, le fasce di rispetto delle infrastrutture della mobilità, nell'osservanza della disciplina vigente. Fasce di Rispetto Ferroviario DPR. 753/1980 Art. 105 Il PSC definizione, le fasce di rispetto delle infrastrutture della mobilità, nell'osservanza della disciplina vigente. Rete Elettrica e relative Fasce di Rispetto D.M. 29/05/2008, L.R. 30/2000 e smi, D.G.R. 978/2010 Art. 108 Il PSC individua le linee relative agli impianti per la trasmissione e la distribuzione dell energia elettrica costruiti o autorizzati. Le dimensioni delle fasce di rispetto corrispondono a quelle fissate dal D.M. 29 maggio 2008 in relazione alle caratteristiche delle tipologie di impianti, qualora si presenti: - Cavo aereo; - Cavo interrato.;

9 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV Rete Metanodotti D.M. 24/11/1984, D.M. 17/04/2008 Art. 109 Il PSC individua, ai sensi della normativa vigete, i metanodotti esistenti ad alta pressione e le linee a media e bassa pressione, che necessitano di una adeguata protezione da interventi di trasformazione. Aree cimiteriali e relative fasce di rispetto R.D. 255/1934, L.N. 1428/1956, L.N. 983/1957,L.R. 19/2004, D.P.R. 285/90 Art. 110 Il PSC individua le fasce di rispetto cimiteriali presenti nel territorio comunale, secondo quanto disposto dalla normativa vigente. Depuratori e relative fasce di rispetto COMM. MIN. 04/02/1977, all. 4, punto 1.2 Art. 111 Il PSC individua la fascia di rispetto del depuratore da tenersi in caso di trasformazione urbanistica. Fascia di Rispetto alla Centrale Nucleare Art. 75 Il PSC individua la zona di rispetto dell impianto nucleare in dismissione all interno della quale vigono le disposizioni definite dall ente gestore.

10 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI 4. PSC.V.10 Carta dei Vincoli e delle Tutele Storiche Paesaggistiche ed Ambientali Insediamenti Storici Art. 24 PTCP Art. 48 Il PSC individua gli insediamenti storici, costituiti da tessuti o nuclei edificati di antica formazione distinti in: - le strutture insediative storiche non urbane; - le zone urbane storiche. Tali insediamenti sono classificati in base alla loro struttura morfologica, alla loro dimensione e al loro valore storico architettonico ed ambientale: - Tessuti agglomerati; - Tessuti non agglomerati. Rete Natura 2000 Direttiva 92/43/CEE e Direttiva 79/409/CEE,art.52 PTCP Art. 30 Il PSC individua le aree interessate dalla Rete Natura 2000 e nello specifico la porzione di SIC/ZPS IT Fiume Po da Rio Boriacco a Bosco Ospiziocostituisce parte integrante e strutturante dello schema direttore di Rete ecologica di livello provinciale e locale. Nelle aree inserite all interno dei perimetri di Rete Natura 2000 sono applicate le misure di conservazione definite dagli Enti competenti. Zona di Tutela dei Caratteri Ambientali dei Corsi d Acqua art.12 PTCP Art. 33 Il PSC individua le Zone di tutela dei caratteri ambientali dei corsi d'acqua del Fiume Po e del Torrente Chiavenna. Individua inoltre i seguenti corsi d acqua meritevoli di tutela: Torrente Nure, Torrente Riglio, Torrente Chiavenna e canale Scolatore Scovalasino. Nelle Zone di tutela dei caratteri ambientali dei corsi d'acqua la pianificazione comunale assume l obiettivo di mantenere e migliorare le condizioni di funzionalità idraulica ai fini principali dell invaso e di laminazione delle piene, unitamente alla conservazione ed al miglioramento delle caratteristiche naturali, ambientali e storico-culturali direttamente connesse all ambito fluviale.

11 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV Fasce Fluviali Soggette a Vincolo Paesaggistico Art.142 lettera c) D.Lgs 42/2004 ex LR.431/85 Art.40 Sono individuate le aree soggette a vincolo paesaggistico relative ai torrenti e corsi d acqua e relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150mt (lett.c, comma 1, art.142 del D.Lgs.42/2004),oltre alle aree, oggetto di esclusione, che alla data del risultavano delimitate nell allora vigente PRG, come zone A o B ovvero ricadevano, in assenza di Piano Pluriennale di Attuazione del PRG, nei Piani Attuativi previsti dal PRG medesimo e approvati a quella data. Biotipi Umidi Art.34 Il PSC individua nella tavola PSC.V.10 i biotopi umidi per il quale si prefigge l obiettivo della tutela, conservazione e valorizzazione del loro grado di naturalità e biodiversità Sistema Boschivo e Arbustivo Art 8, PTCP Art.36 Il Sistema boschivo e arbustivo è costituito dai terreni coperti da vegetazione forestale o boschiva, arborea o arbustiva di origine naturale e/o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, nonché i terreni temporaneamente privi della preesistente vegetazione arborea o arbustiva in quanto percorsi o danneggiati dal fuoco, ovvero colpiti da altri eventi naturali od interventi antropici totalmente o parzialmente distruttivi. Il PSC assume come obiettivo la conservazione, riqualificazione ed ampliamento delle cenosi tipiche locali, delle zone boscate e/o arbustive, al fine di garantire la tutela naturalistica, la protezione idrogeologica, la ricerca scientifica, la funzione climatica e turistico-ricreativa, altrochè produttiva. Progetti di Tutela, Recupero e Valorizzazione Art 53, PTCP Art.31 Il PSC definisce i progetti di tutela, recupero e valorizzazione riferiti soprattutto agli aspetti naturalistico ambientali e storico-culturali negli ambiti progettuali perimetrati ed in genere a: - parchi fluviali e lacustri; - sistemi dei paleoalvei fluviali; - parchi-museo didattici delle tecniche di coltivazione e della civiltà contadina; - parchi-museo didattici dei sistemi idraulici derivati e dell archeologia industriale; - il complesso delle aree demaniali;

12 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI - le aree gravate da usi civici; - il recupero delle aree verdi; - il recupero di strutture insediative storiche non urbane. Esemplari Arborei Singoli, in Gruppi Isolati o in Filari Meritevoli di Tutela LR 2/1977, Art 9, PTCP Art.39 Il PSC individua gli esemplari arborei singoli, in gruppi od in filari di notevole pregio scientifico e monumentale tutelati con specifico Decreto. Alberi Monumentali DPGR n. 996/1984 Il PSC individua le alberature monumentali ai sensi del DPR 996/1984 quali: - Bosco di Salici (Salix alba, Salix viminalis, ecc...) - Filare di alberi (Quercus pedunculata, Ulmus carpinofolia, ecc...) - Salici e Fragmiteti - Isola de Pinedo (Salix, Phragmites, Typha, ecc...) - Lanche naturali caratterizzate da rilevanti specie igrofile. Zone ed Elementi di Interesse Storico, Archeologico e Paleontologico Parte II, Beni culturali, Capo V D.Lgs n. 42/2004 e s.m., artt 22, 25 PTCP Art. 42 Il PSC localizza puntualmente i siti noti di interesse archeologico, oggetto di tutela; tale indicazione può comunque non essere esaustiva delle presenze archeologiche. Nello specifico si individuano: - Zone ed elementi di interesse storico, archeologico e paleontologico (per le schede dei singoli siti si rimanda al Quadro Conoscitivo C1.2 Il sistema insediativo storico) 1 - Rovere Terramare 2 - SNAM 95 Cascina Brè 3 - Bardinengo 4 - Muradolo - Ca' Fornace 5 - Fondo Cirigna 6 - Muradolo - Casa Vecchia 7 - Muradolo - Loghetto dei Poveri 8 - Rovere - Cascina Madonna del Popolo 9 - Fossadello - La Cascina

13 COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI SV 10 - I Boschi (non trovato) 11 - SNAM 95 Località Canale della Crosa 12 - SNAM 95 Località Canale della Crosa, sito SNAM 95 Località Canale della Crosa, sito SNAM 95 Località Torrente Riglio 15 - Muradolo - Podere Colombara (non trovato) - Aree di accertata e rilevante consistenza archeologica o di segnalazioni di rinvenimenti; - Complessi archeologici sottoposti a disposizioni di tutela ; Zone di Tutela della Struttura Centuriata Art 23 PTCP Art. 43 Il PSC, in conformità alle disposizioni del PTCP individua gli elementi localizzati della struttura centuriata. Sono da considerare elementi caratterizzanti l impianto storico della centuriazione: - le strade; - le strade poderali ed interpoderali; - i canali di scolo e di irrigazione disposti lungo gli assi principali della centuriazione; - i tabernacoli agli incroci degli assi; - le case coloniche; - le piantate ed i relitti dei filari di antico impianto orientati secondo la centuriazione; - ogni altro elemento riconducibile attraverso l esame dei fatti topografici alla divisione agraria romana. Zone ed Elementi di Interesse Storico Architettonico e Testimoniale D.Lgs 24/2004, Art 25 PTCP Art. 44 Il PSC individua le aree e gli elementi di interesse storico architettonico e testimoniale, articolati, come segue: - architettura religiosa ed assistenziale (chiese, oratori, santuari, monasteri, conventi, ospedali); - architettura votiva e funeraria (edicole, pievi, cappelle, cimiteri); - architettura fortificata e militare (castelli, rocche, torri, case torri); - architettura civile (palazzi, ville); - architettura rurale (residenze coloniche ed annessi agricoli, tipologie dei vari ambienti antropici); - architettura vegetale (parchi, giardini, orti). Il PSC, tra i beni di cui sopra individua gli edifici assoggettati a tutela ai sensi de D.Lgs n. 42/2004 e i Beni culturali di proprietà pubblica con più di settant anni sottoposti alle disposizioni di tutela del D.Lgs 42/2004 Parte Seconda fino all'effettuazione della verifica dell'interesse culturale - art. 12 del D.Lgs. 24/2004.

14 SV COMUNE DI CAORSO - PIANO STRUTTURALE COMUNALE SCHEDE DEI VINCOLI Beni Culturali Immobili Sottoposti a Disposizione di Tutela Parte Seconda, Titolo I e II, del D.Lgs 24/2004, Art 55 PTCP Art. 41 Il PSC individua nel Quadro Conoscitivo e sulla tavola PSC V.10, i seguenti immobili in quanto interessati da vincolo culturale in applicazione della Parte Seconda, Titolo I e II, del D.Lgs. 42/2004: - Beni architettonici (art. 10 del D.Lgs. 42/2004): 1 - Rocca Mandelli, Palazzo Municipio - Caorso 2 - Ex Cinema Fox, Piazza della Rocca - Caorso 3 - Piazza delle Scuole, già Piazza IV Novembre, già Piazza del Mercato - Caorso 4 - Casa con torre e pertinenze, via Mandello, 36 Caorso 5 - Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta, Piazza 11 Febbraio - Caorso 6 - Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo, Stada Comunale - Roncarolo 7 - Chiesa Parrocchiale Annunciazione della B.V. e pertinenze, via Donizzetti, 10 - Fossadello 8 - Chiesa Parrocchiale San Nicola da Tolentino - Zerbio - Beni culturali di proprietà pubblica con più di settant anni sottoposti alle disposizioni di tutela del D.Lgs. 42/2004 Parte Seconda fino all effettuazione della verifica dell interesse culturale (art. 12 D.Lgs. 42/2004): 1 - Casa Cantoniera, SP 10 - Caorso 2 - Scuole Elementari "Lorenzo Toncini", via Giuseppe Verdi - Caorso - Beni archeologici (art. 10 D.Lgs. 42/2004). Viabilità Storica Art 27 PTCP Art. 45 Il PSC, in conformità alle disposizioni del PTCP individua: - Percorsi consolidati; - Elementi nodali di mobilità storica (ponti). Il RUE individua i tratti di viabilità storica urbana comprensiva degli slarghi e delle piazze e detta la specifica disciplina.

Disciplina urbanistico edilizia dei centri urbani e del territorio rurale

Disciplina urbanistico edilizia dei centri urbani e del territorio rurale ADOZIONE con atto di C.C.... del... APPROVAZIONE con atto di C.C.... del... Disciplina urbanistico edilizia dei centri urbani e del territorio rurale Legenda Sindaco Fabio CALLORI Progettista Arch. Ivano

Dettagli

Disciplina urbanistico edilizia dei centri urbani e del territorio rurale

Disciplina urbanistico edilizia dei centri urbani e del territorio rurale ADOZIONE con atto di C.C. n 39 del 06/08/202 APPROVAZIONE con atto di C.C.... del... Disciplina urbanistico edilizia dei centri urbani e del territorio rurale Legenda Sindaco Fabio CALLORI Progettista

Dettagli

POC PIANO OPERATIVO COMUNALE. Schede dei vincoli COMUNE DI SAN GIORGIO PIACENTINO PC 10

POC PIANO OPERATIVO COMUNALE. Schede dei vincoli COMUNE DI SAN GIORGIO PIACENTINO PC 10 Indice 0. DISPOSIZIONI GENERALI...3 1. TUTELE E VINCOLI DI NATURA IDROGEOLOGICA ED AMBIENTALE...5 1.1 FASCIA C - INVASI ED ALVEI DI LAGHI, BACINI E CORSI D'ACQUA...5 1.2 ZONE DI TUTELA DEI CORPI IDRICI

Dettagli

COMUNE DI CASTEL D AIANO (Provincia di Bologna) PSC PIANO. STRUTTURALE COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000 N. 20 art. 28) SCHEDA DEI VINCOLI

COMUNE DI CASTEL D AIANO (Provincia di Bologna) PSC PIANO. STRUTTURALE COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000 N. 20 art. 28) SCHEDA DEI VINCOLI COMUNE DI CASTEL D AIANO (Provincia di Bologna) PSC PIANO STRUTTURALE COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000 N. 20 art. 28) ADOZIONE: Del C.C. n. del APPROVAZIONE: Del C.C. n. del SCHEDA DEI VINCOLI GENNAIO 2014

Dettagli

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4 Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI

Dettagli

COMUNE DI CASTENASO P O C PIANO OPERATIVO COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000, n art. 30) Elaborato 4 Tavola dei Vincoli e Scheda dei Vincoli

COMUNE DI CASTENASO P O C PIANO OPERATIVO COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000, n art. 30) Elaborato 4 Tavola dei Vincoli e Scheda dei Vincoli COMUNE DI CASTENASO P O C 3 2017 PIANO OPERATIVO COMUNALE (L.R. 24 marzo 2000, n. 20 - art. 30) Elaborato 4 Tavola dei Vincoli e Scheda dei Vincoli Adozione D.C.C. n del / / Approvazione D.C.C. n. del

Dettagli

Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione

Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Arezzo 13 settembre 2013 Le attività della Regione Toscana in attuazione della direttiva 2007/60 CE e del D.Lgs 49/2010 Beatrice Mengoni Settore Prevenzione del Rischio Idraulico e Idrogeologico

Dettagli

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500 DOCUMENTO DI PIANO - OSSERVAZIONI DP osservazioni DP osservazioni ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni DOCUMENTO DI PIANO QUADRO RICOGNITIVO DP 1m 1 Stato di attuazione

Dettagli

Fiume Tara. Lido Azzurro. Mare Ionio. Legenda. Allegato 1

Fiume Tara. Lido Azzurro. Mare Ionio. Legenda. Allegato 1 Allegato 1 PUTT/p Regione Puglia Sistema della stratificazione storica dell'organizzazione insediativa - Ambiti Territoriali Distinti (Serie 01) Vincoli ex lege 1497/39 Allegato 2 PUTT/p Regione Puglia

Dettagli

Adottato con D.C.C. N 47 del 27 Luglio 2012 Approvato con con D.C.C. N.. del..

Adottato con D.C.C. N 47 del 27 Luglio 2012 Approvato con con D.C.C. N.. del.. (Art. 28 Legge Rg. 24 Marzo 2000 n 20) Adottato con D.C.C. N 47 del 27 Luglio 2012 Approvato con con D.C.C. N.. del.. SCHEDA DEI VINCOLI Progettista responsabile: Arch. Aldo Caiti Gruppo di lavoro CCDP:

Dettagli

Tematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza.

Tematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza. Tematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza Tematismi importanti Rischio Idraulico - Censimento degli eventi di esondazione interessanti

Dettagli

387s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

387s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA PSC 2004 LR 24 marzo 2000 n. 20 art. 28 PROVINCIA DI FORLI -CESENA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA Lr 24 marzo 2000, n. 20 artt. A-8 e A-16;

Dettagli

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000)

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica dello Stato Pontificio e del Gran Ducato di Toscana ( Carta Topografica Austriaca )1851 - F.10 scala 1:35.000 (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica

Dettagli

Tavolo tecnico dei Comuni: Piana di Lucca, Versilia, Valle del Serchio

Tavolo tecnico dei Comuni: Piana di Lucca, Versilia, Valle del Serchio Tavolo tecnico dei Comuni: Piana di Lucca, Versilia, Valle del Serchio 19 luglio 2012 E PAESAGGIO Il quadro conoscitivo dell avvio Il quadro conoscitivo post -avvio Il quadro conoscitivo post -avvio 1850*

Dettagli

- Dott.ssa Geol. Paola Maldini - Geom. Rosaria Pizzonia

- Dott.ssa Geol. Paola Maldini - Geom. Rosaria Pizzonia Alla redazione della Variante di coordinamento tra il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni e i Piani stralcio del bacino idrografico del fiume Reno hanno collaborato: - Dott.ssa Geol. Paola Maldini

Dettagli

COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI

COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Adottato con D.C. n 79 del 29-09-2003 - Approvato con D.C. n 30 del 31-03-2005 PIANO STRUTTURALE COMUNALE psc COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI Gombio Villaberza Felina CASTELNOVO

Dettagli

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Parte I - Pianificazione del territorio: strumenti di governo

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA PSC 2004 LR 24 marzo 2000 n. 20 art. 28 PROVINCIA DI FORLI -CESENA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA Lr 24 marzo 2000, n. 20 artt. A-8 e A-16;

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale

Dettagli

VIA/PIAZZA N INT CAP ORDINE /COLLEGIO PROF. PROV

VIA/PIAZZA N INT CAP ORDINE /COLLEGIO PROF. PROV Settore Urbanistica Edilizia Sportello Unico per l Edilizia DICHIARAZIONE CONFORMITA URBANISTICA EDILIZIA PER TELEFONIA MOBILE AUTODICHIARAZIONE RELATIVA ALLA RISPONDENZA DEGLI INTERVENTI EDILIZI PREVISTI

Dettagli

Le Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale

Le Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Le Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale Enzo Valbonesi Francesco Besio

Dettagli

CERTIFICAZIONE PREVENTIVA. SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n. 1 del 18/2/2004)

CERTIFICAZIONE PREVENTIVA. SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n. 1 del 18/2/2004) Allegato_H_Certificazione_Vincoli COMUNE DI Provincia di CERTIFICAZIONE PREVENTIVA SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n 1 del 18/2/2004) Il/La sottoscritt (Cognome

Dettagli

COMUNE DI PINEROLO PROVINCIA DI TORINO SETTORE URBANISTICA. Vista la domanda presentata dal sig. in data e protocollata il al n. ;

COMUNE DI PINEROLO PROVINCIA DI TORINO SETTORE URBANISTICA. Vista la domanda presentata dal sig. in data e protocollata il al n. ; COMUNE DI PINEROLO PROVINCIA DI TORINO SETTORE URBANISTICA Vista la domanda presentata dal sig. in data e protocollata il al n. ; Visto il D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001; Visto il piano regolatore generale

Dettagli

Il rischio idrogeologico nella Pianificazione Comunale d Emergenza

Il rischio idrogeologico nella Pianificazione Comunale d Emergenza Il rischio idrogeologico nella Pianificazione Comunale d Emergenza Geologo Davide Semplici 2013 Strumenti Conoscitivi SCALA DI BACINO PAI Piano Assetto Idrogeologico Adbpo (http://www.adbpo.it) SCALA REGIONALE

Dettagli

Carta unica del territorio Tavola dei vincoli. Tutele - Risorse idriche e assetto idrogeologico Tavola 1 - scala 1 : URBANISTICO EDILIZIO

Carta unica del territorio Tavola dei vincoli. Tutele - Risorse idriche e assetto idrogeologico Tavola 1 - scala 1 : URBANISTICO EDILIZIO 00 000 00 000 00 000 00 OMUN DI BOLO GNA OMUN DI BOLO GNA OMUN DI BOLO GNA URBANISTIO 000! 000 arta unica del territorio Tutele - Risorse idriche e assetto idrogeologico Tavola - scala :.000 Delibera di..

Dettagli

Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di compatibilità paesaggistica (sanatoria)

Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di compatibilità paesaggistica (sanatoria) In allegato alla dichiarazione di Codice fiscale Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di compatibilità paesaggistica (sanatoria) Ai sensi dell'articolo 167 del Decreto Legislativo 22/01/2004 Il sottoscritto

Dettagli

Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione

Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Livorno 20 settembre 2013 Mappe della pericolosità e del rischio direttiva 2007/60 CE e del D.Lgs 49/2010 Lorenzo Bottai Stefano Romanelli Consorzio LaMMA Il percorso per la predisposizione

Dettagli

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CHIARIMENTI

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CHIARIMENTI AUTOSTRADA (A1) : MILANO - NAPOLI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA BARBERINO DI MUGELLO - INCISA VALDARNO TRATTO : FIRENZE SUD - INCISA VALDARNO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CHIARIMENTI QUADRO DI RIFERIMENTO

Dettagli

I vincoli paesaggistici negli strumenti di pianificazione

I vincoli paesaggistici negli strumenti di pianificazione VINCOLI PAESAGGISTICI: ricadute sulla pianificazione giovedì 24 settembre 2015// Centro Studi PIM Villa Scheibler I vincoli paesaggistici negli strumenti di pianificazione a cura di ing. Francesca Boeri

Dettagli

Numero localizzazione Via del Rio. Estratto della carta di Fattibilità Geologica:

Numero localizzazione Via del Rio. Estratto della carta di Fattibilità Geologica: Comune di ROÉ VOLCIANO provincia di Brescia VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA alla VAS della VARIANTE al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE Numero localizzazione

Dettagli

PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA PSC 2004 LR 24 marzo 2000 n. 20 art. 28 PROVINCIA DI FORLI -CESENA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA Lr 24 marzo 2000, n. 20 artt. A-8 e A-16;

Dettagli

la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale

la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale Verso il Piano di gestione del rischio di alluvione: la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale Bacini liguri Cinzia Rossi Regione Liguria - Settore Assetto del Territorio Direttiva

Dettagli

PIANO PROVINCIALE DI LOCALIZZAZIONE DELL EMITTENZA RADIOTELEVISIVA (PPLER)

PIANO PROVINCIALE DI LOCALIZZAZIONE DELL EMITTENZA RADIOTELEVISIVA (PPLER) P R O V I N C I A D I F O R L I -C E S E N A PIANO PROVINCIALE DI LOCALIZZAZIONE DELL EMITTENZA RADIOTELEVISIVA (PPLER) Estratto del catasto degli impianti esistenti relativo al sito n. Monte Maggio PPLER

Dettagli

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio

Dettagli

7. Il Piano di Assetto idrogeologico Le fasce fluviali

7. Il Piano di Assetto idrogeologico Le fasce fluviali 148 7. Il Piano di Assetto idrogeologico 7.1. Le fasce fluviali Il corso del fiume Lambro nel territorio del Comune di Giussano è interessata dalle fasce fluviali del Piano stralcio per Assetto Idrogeologico

Dettagli

ATTIVITA RELATIVE ALLE MAPPE PRELIMINARI DI PERICOLOSITA E DI RISCHIO

ATTIVITA RELATIVE ALLE MAPPE PRELIMINARI DI PERICOLOSITA E DI RISCHIO Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (Direttiva 2007/60 CE D.Lgs. 49/ 10 - D.Lgs. 219/ 10) Distretto Idrografico dell Appennino Settentrionale Sub Distretto BACINI MARCHIGIANI SETTENTRIONALI ATTIVITA

Dettagli

LA CONOSCENZA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA PER UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMPATIBILE CON L ASSETTO IDROGEOLOGICO

LA CONOSCENZA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA PER UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMPATIBILE CON L ASSETTO IDROGEOLOGICO I VINCOLI AMBIENTALI, ARCHITETTONICI PAESAGGISTICI ED ARCHEOLOGICI LA CONOSCENZA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA PER UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMPATIBILE CON L ASSETTO IDROGEOLOGICO RELATORE: Ing.

Dettagli

AREE NON IDONEE IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA LIGNO-CELLULOSICA CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO

AREE NON IDONEE IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA LIGNO-CELLULOSICA CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO AREE NON IDONEE IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA LIGNO-CELLULOSICA AMBITI DI INTERESSE SITI inseriti nel patrimonio mondiale dell UNESCO e relative ZONE TAMPONE Siti UNESCO - candidature in atto Core zone

Dettagli

Via A. De Gasperi n S. Polo d Enza (RE) Tel. 0522/ Fax 0522/ C. F P. Iva ALLEGATO 3

Via A. De Gasperi n S. Polo d Enza (RE) Tel. 0522/ Fax 0522/ C. F P. Iva ALLEGATO 3 ALLEGATO 3 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.S.C. SPECIFICHE TECNICHE ED URBANISTICHE DI FABBRICATI E TERRENI IN VIA TUGURIO Capo 3.3 DISCIPLINA DEL TERRITORIO RURALE - TR Art. 54 - Classificazione

Dettagli

1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ED INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI DEL TERRITORIO

1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ED INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI DEL TERRITORIO DIREZIONE URBANISTICA Scheda DISCIPLINA 2015 GUIDA ALLA NUOVA DISCIPLINA URBANISTICO-EDILIZIA 2015 I - Inquadramento generale 1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI

Dettagli

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate)

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo vigente) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo con modifiche proposte

Dettagli

Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione

Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Giornata di Partecipazione e Consultazione Pubblica ai fini della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione del

Dettagli

Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati

Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Giornata di Studio Quadro normativo intorno agli alberi Federazione Interregionale ODAF Piemonte Valle D Aosta Torino Centro Polifunzionale

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA LEGGE 18 maggio 1989 n. 183: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" (S.O. n. 38 alla G.U. - s.g.

Dettagli

GALLIPOLI. Problemi / Quesiti

GALLIPOLI. Problemi / Quesiti GALLIPOLI Tipo di piano urbanistico PRG Cartografia di riferimento Cartografia di riferimento: cartografia vettoriale georeferenziata fornita dall UT del Comune di Gallipoli Formato file.shp (shapefile)

Dettagli

Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale

Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell

Dettagli

Comune di SAN ROCCO AL PORTO Provincia di LODI

Comune di SAN ROCCO AL PORTO Provincia di LODI Comune di SAN ROCCO AL PORTO Provincia di LODI STUDIO PER L INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE E REGOLAMENTO PER LE ATTIVITÀ DI GESTIONE E TRASFORMAZIONE DEL DEMANIO IDRICO E DEL SUOLO IN FREGIO

Dettagli

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000)

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica dello Stato Pontificio e del Gran Ducato di Toscana ( Carta Topografica Austriaca )1851 - F.10 scala 1:35.000 (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica

Dettagli

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) DOCUMENTAZIONE PTCP Volume A Il sistema economico sociale ed istituzionale Euro 9,67 Euro 3,38 Allegato A

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

COMUNI DI POLICORO - SCANZANO J. - TURSI - MONTALBANO J. RIPRISTINO OFFICIOSITA' IDRAULICA E INTERVENTI SU ARGINI - FIUME AGRI

COMUNI DI POLICORO - SCANZANO J. - TURSI - MONTALBANO J. RIPRISTINO OFFICIOSITA' IDRAULICA E INTERVENTI SU ARGINI - FIUME AGRI COMUNI DI POLICORO - RIPRISTINO OFFICIOSITA' IDRAULICA E INTERVENTI SU ARGINI - FIUME AGRI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER OPERE /O INTERVENTI IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO E' VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE

Dettagli

3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi

3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2.1 Verifica della compatibilità dell opera con il quadro normativo e con gli strumenti di pianificazione

Dettagli

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all

Dettagli

Stralcio della Carta d Italia I.G.M (F. 108 IV) scala 1: (scala originale 1:50.000)

Stralcio della Carta d Italia I.G.M (F. 108 IV) scala 1: (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica dello Stato Pontificio e del Gran Ducato di Toscana ( Carta Topografica Austriaca )1851 F.10 scala 1:35.000 (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta d Italia I.G.M.

Dettagli

6 ambito progettuale grotta rossa tratto compreso tra ss 16 e viale euterpe

6 ambito progettuale grotta rossa tratto compreso tra ss 16 e viale euterpe 6 ambito progettuale grotta rossa tratto compreso tra ss 16 e viale euterpe Project manager: gruppo dirigenti: master plan e progettazione urbanistica: progettazione urbana: progettazione opere pubbliche:

Dettagli

AL COMUNE DI SAN PIETRO VERNOTICO

AL COMUNE DI SAN PIETRO VERNOTICO AL COMUNE DI SAN PIETRO VERNOTICO Pratica edilizia N del Sportello Unico per l Edilizia - SUE ASSEVERAZIONE CONFORMITA' INTERVENTO ALLE NORME DI SALVAGUARDIA DEL PPTR Art.105 delle NTA della Regione Puglia

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli

Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di rilascio di accertamento di compatibilità paesaggistica per interventi di lieve entità

Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di rilascio di accertamento di compatibilità paesaggistica per interventi di lieve entità In allegato alla dichiarazione di Codice fiscale Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di rilascio di accertamento di compatibilità paesaggistica per interventi di lieve entità Ai sensi dell'articolo

Dettagli

COMUNE DI ROCCA DE GIORGI (PV) Frazione Villa Fornace n. 3

COMUNE DI ROCCA DE GIORGI (PV) Frazione Villa Fornace n. 3 COMUNE DI ROCCA DE GIORGI (PV) Frazione Villa Fornace n. 3 INDIVIDUAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO DEI CORSI D'ACQUA DEL RETICOLO IDRICO PRINCIPALE E MINORE NEL TERRITORIO COMUNALE DI ROCCA DE' GIORGI (PV)

Dettagli

La QUALITÀ AMBIENTALE come elemento fondamentale della ATTRATTIVITÀ DEI TERRITORI nel PTCP DI MODENA

La QUALITÀ AMBIENTALE come elemento fondamentale della ATTRATTIVITÀ DEI TERRITORI nel PTCP DI MODENA Integrazioni delle politiche ambientali negli strumenti di governo del territorio La QUALITÀ AMBIENTALE come elemento fondamentale della ATTRATTIVITÀ DEI TERRITORI nel PTCP DI MODENA Pistoia, 7 ottobre

Dettagli

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE Censim ento degli edifici storici Legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio Provincia di Forlì-Cesena SCHEDE DI ANALISI

Dettagli

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI NOME DEL PROGETTO NOME SPAZIO APERTO SP.A.C._26 COMUNE Casalpusterlengo AREA (ha) 37 PERIMETRO (metri) 3588 PROPRIETÀ DELL AREA Privata, più proprietà DATA RILIEVO Maggio 2013 RILIEVO EFFETTUATO DA Landmarkstudio

Dettagli

Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e,

Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e, Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e, attraverso l evento erosivo e deposizionale, si assesta

Dettagli

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE Censim ento degli edifici storici Legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio Provincia di Forlì-Cesena SCHEDE DI ANALISI

Dettagli

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALLE DEL TIDONE (Pianello V.T., Nibbiano, Pecorara) Provincia di Piacenza

UNIONE DEI COMUNI VALLE DEL TIDONE (Pianello V.T., Nibbiano, Pecorara) Provincia di Piacenza RELAZIONE ILLUSTRATIVA ALLEGATA ALLA DELIBERAZIONE AVENTE PER OGGETTO APPROVAZIONE, AI SENSI DELL ART. 19 DELLA L.R. N. 20/2000, COME INTEGRATO DALL ART. 51 DELLA L.R. N. 15/2013, DELLA TAVOLA DEI VINCOLI

Dettagli

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA COMUNE DI PAVONE DEL MELLA Provincia di Brescia VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ PAESISTICA DELL INTERVENTO D.Lgs. 22-01-2004 n 42 L.R. 11-03-2005 n 12 D.G.R. 8-11-2002 n 7/11045 - Richiedente : - Tipo di

Dettagli

PERIMETRAZIONE CENTRI E NUCLEI DI PARTICOLARE INTERESSE MAGGIORMENTE COLPITI

PERIMETRAZIONE CENTRI E NUCLEI DI PARTICOLARE INTERESSE MAGGIORMENTE COLPITI ALLEGATO 2 PERIMETRAZIONE CENTRI E NUCLEI DI PARTICOLARE INTERESSE MAGGIORMENTE COLPITI DATI GENERALI Regione: Provincia: Comune: Località/frazione: Codice Istat: QUADRO CONOSCITIVO DEL CENTRO O NUCLEO

Dettagli

Cartografie e tematismi del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza.

Cartografie e tematismi del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza. Cartografie e tematismi del e del Piano Provinciale di Emergenza Rischio Idraulico Cartografie : - Carta delle aree inondate per rotta del fiume Po in Provincia di Modena nel periodo 1839-1944. Scala 1:50.000

Dettagli

COMUNE DI FORTE DEI MARMI

COMUNE DI FORTE DEI MARMI COMUNE DI FORTE DEI MARMI DISCIPLINA DELLA ALLEGATO 10 Disciplina della Distribuzione e localizzazione delle Funzioni ILLUSTRATIVA (ai sensi art. 109 LR 65/2014) settembre 2015 PREMESSA: La presente disciplina,

Dettagli

Comune di Strozza SCHEDE AMBITI DI TRASFORMAZIONE. Modificate a seguito delle controdeduzioni alle osservazioni

Comune di Strozza SCHEDE AMBITI DI TRASFORMAZIONE. Modificate a seguito delle controdeduzioni alle osservazioni Comune di Strozza SCHEDE AMBITI DI TRASFORMAZIONE Modificate a seguito delle controdeduzioni alle osservazioni Documento di Piano art.8 L.R. 12/2005 1 IL PROGETTISTA Dott. Cosimo Caputo PIANIFICATORE TERRITORIALE

Dettagli

La coerenza del PSS con la programmazione territoriale

La coerenza del PSS con la programmazione territoriale PROGETTO STRATEGICO SPECIALE (PSS) VALLE DEL FIUME PO Moncalieri, 10 ottobre 2008 La coerenza del PSS con la Mariella Olivier Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia PSS

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali

Regione Lazio. Leggi Regionali 12/08/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 64 Pag. 10 di 300 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 agosto 2014, n. 8 Modifiche alle leggi regionali 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione

Dettagli

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Bellelli Sara Provincia di Mantova AREA MORENICA MANTOVANA: PROGETTI, PATRIMONIO, TESORI NASCOSTI, EVENTI PATRIMONIO Villa Mirra, Cavriana, 5 maggio 2008

Dettagli

Il RUE. Regolamento Urbanistico Edilizio (art. 29 LR 20/2000)

Il RUE. Regolamento Urbanistico Edilizio (art. 29 LR 20/2000) Il RUE Regolamento Urbanistico Edilizio (art. 29 LR 20/2000) Il RUE A) Territorio Urbano e Rurale B) Sistema insediativo storico C) Polo funzionale D) Città delle Colonie E) Valsat F) Allegati al RUE DPQU

Dettagli

Studio Benincà Associazione tra professionisti. P.I. fase 3 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3. Novembre 2014

Studio Benincà Associazione tra professionisti. P.I. fase 3 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3. Novembre 2014 P.I. fase 3 1 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3 Novembre 2014 1 2 RELAZIONE AGRONOMICA 3 4 1. Premessa...7 2. Verifica della compatibilità urbanistica delle richieste in relazione al vincolo

Dettagli

1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15

1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15 SOMMARIO Pag. 0. IL SENSO DEL PIANO, L APPROCCIO, IL METODO 1 0.1 Città e nuovo PRG 1 0.2 Verso una diversa natura del Piano Urbanistico 3 0.3 L approccio al Piano e il percorso metodologico e operativo

Dettagli

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA S. MARTINO AMBITO 1 COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1 1. INQUADRAMENTO Comune di: Civitella di Romagna. Località: S. Martino in Varolo. Cartografia di riferimento (C.T.R. 1: 25.000): Tav.

Dettagli

III SETTORE - USO ED ASSETTO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA TERRITORIO E AMBIENTE

III SETTORE - USO ED ASSETTO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA TERRITORIO E AMBIENTE III SETTORE - USO ED ASSETTO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA TERRITORIO E AMBIENTE Allegato OGGETTO: Inquadramento urbanistico di un area ad Arceto in Via Caraffa identificata al Catasto Terreni al

Dettagli

Comune di San Felice sul Panaro

Comune di San Felice sul Panaro Provincia di Modena Comune di San Felice sul Panaro VRUE Variante al REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO Sindaco Alberto Silvestri Assessore all'urbanistica Simone Silvestri Ufficio Tecnico Ing. Daniele Castellazzi

Dettagli

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI Riqualificazione paesistico ambientale della Cascina Cappuccina NOME SPAZIO APERTO Area A COMUNE AREA (ha) 8,44 PERIMETRO (metri) PROPRIETÀ DELL AREA DATA RILIEVO RILIEVO EFFETTUATO DA Melegnano 1606 Privata

Dettagli

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione

Dettagli

Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI

Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI L elenco degli elaborati di seguito riportato costituisce quadro di riferimento generale e completo del redigendo Piano di Governo del Territorio. Gli elaborati riportati

Dettagli

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE Documento di sintesi delle previsioni urbanistiche vigenti (allegato allo Schema di avviso pubblico per la chiamata

Dettagli

PROGETTO DI VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI E DEL PAI DELTA. (ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C. I. N.5 DEL 17 DICEMBRE 2015)

PROGETTO DI VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI E DEL PAI DELTA. (ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C. I. N.5 DEL 17 DICEMBRE 2015) PROGETTO DI VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI E DEL PAI DELTA. (ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C. I. N.5 DEL 17 DICEMBRE 2015) 1 PARTE PRIMA Elaborato n. 7 (Norme di Attuazione) del Piano stralcio

Dettagli

Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione

Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio Gruppo di progettazione Arch. Antonella Valentini (coordinamento) Arch. Gabriele Paolinelli Arch. Paola

Dettagli

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI ccdp PROVINCIA DI REGGIO EMILIA COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI Art.29 Legge Rg. 24 Marzo 2000 n 20 REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO Adottato con D.C. n 79 del 29-09-2003 - Approvato con D.C. n 30 del 31-03-2005

Dettagli

Dati identificativi proponente. Dati amministrativi progetto. Descrizione sintetica

Dati identificativi proponente. Dati amministrativi progetto. Descrizione sintetica Dati identificativi proponente Nominativo Provincia Città Eco Flaminia S.r.l. Legale rappresentante Andrea Terranova P.I. e C.F. 07542001008 Indirizzo Via Flaminia n. 1813 C.A.P. 00188 Telefono 069056101

Dettagli

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE Censim ento degli edifici storici Legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio Provincia di Forlì-Cesena SCHEDE DI ANALISI

Dettagli

CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI. II Forum di informazione pubblica Milano, 17 settembre 2009

CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI. II Forum di informazione pubblica Milano, 17 settembre 2009 Progetto di Piano Elaborato ai sensi dell art. 13 della Direttiva 2000/60 CE e dell art. 117 del D.Lgs. 152/06 e dell art. 1, comma 3 bis della L.13/09 CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI II Forum di informazione

Dettagli

Scheda norma denominata: La piazza urbana ed il centro servizi dell ex scalo merci di viale Fratti

Scheda norma denominata: La piazza urbana ed il centro servizi dell ex scalo merci di viale Fratti - PROGETTO DI PIANO URBANISTICO ATTUATIVO - Scheda norma denominata: La piazza urbana ed il centro servizi dell ex scalo merci di viale Fratti Tav. P.O.C. 23 Scheda norma D1 Scheda PPA/POC n. 79 Area interessata

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Protezione Civile - Sistema Informativo Ambiente Territorio Indirizzo Via Roma, 50-38122 Trento Telefono/Fax 0461 495260 / 0461 981231 E-Mail segreteria.siat@provincia.tn.it

Dettagli

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R.

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. 20/2000 1 I IL PATRIMONIO Capo A-II Sistema insediativo storico dell Allegato

Dettagli

1. Edilizia di base Tipo 1.1. Edificio a blocco

1. Edilizia di base Tipo 1.1. Edificio a blocco 1. Edilizia di base Tipo 1.1. Edificio a blocco 393 1. Edilizia di base Tipo 1.2. Villetta a schiera 394 1. Edilizia di base Tipo 1.3. Casa in linea 395 1. Edilizia di base Tipo 1.4. Casa a torre 396 1.

Dettagli

Capoluogo di Compiano

Capoluogo di Compiano ADEGUAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO DELL EMILIA-ROMAGNA AL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO IMMOBILI ED AREE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO [ARTICOLO136] identificativo bene: Capoluogo

Dettagli

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE Censim ento degli edifici storici Legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio Provincia di Forlì-Cesena SCHEDE DI ANALISI

Dettagli

La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze

La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE

Dettagli

1 - ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO E DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA

1 - ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO E DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA La presente relazione illustra la proposta per la realizzazione di un Centro Residenziale di Cure Palliative Hospice di iniziativa privata, da localizzare nel territorio comunale di Campli, in località

Dettagli

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Facoltà di Architettura. Corso di Laurea in Urbanistica

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Facoltà di Architettura. Corso di Laurea in Urbanistica Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Urbanistica Corso di Laurea: Primo Livello - Classe L-21 Classe delle lauree in scienze della pianificazione

Dettagli