Contributo Alla Cariologia del Genere Myotis. Considerazioni Sulla Evoluzione del Cariotipo dei Vespertilionidi (Mammalia Chiroptera)

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1 Caryologia International Journal of Cytology, Cytosystematics and Cytogenetics ISSN: (Print) (Online) Journal homepage: Contributo Alla Cariologia del Genere Myotis. Considerazioni Sulla Evoluzione del Cariotipo dei Vespertilionidi (Mammalia Chiroptera) Ernesto Capanna, Maria Vittoria Civitelli & Carla Spagnuolo To cite this article: Ernesto Capanna, Maria Vittoria Civitelli & Carla Spagnuolo (1968) Contributo Alla Cariologia del Genere Myotis. Considerazioni Sulla Evoluzione del Cariotipo dei Vespertilionidi (Mammalia Chiroptera), Caryologia, 21:3, , DOI: / To link to this article: Published online: 29 Jan Submit your article to this journal Article views: 48 View related articles Citing articles: 8 View citing articles Full Terms & Conditions of access and use can be found at Download by: [ ] Date: 06 September 2017, At: 17:50

2 CONTRIBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS. CONSIDERAZIONI SULLA EVOLUZIONE DEL CARIOTIPO DEI VESPERTILIONIDI (MAMMALIA- CHIROPTERA) ERNESTO CAPANNA, MARIA VITTORIA CIVITELLI e CARLA SPAGNUOLO Istituto di Anatomia Comparata «G. B. GRASSI» dell'universita di Roma In Redazione: 1 Giugno 1968' Recentemente BAKER ( 196 7) e BAKER e PATTON ( 196 7) hanno analizzato i cromosomi di numerosi Chirotteri nordamericani, tanto Fillostomidi che Vespertilionidi. Dai dati di questi AA., il cariogramma di tutte le specie neartiche del genere M yo tis appare molto simile e quasi sovrapponibile a quello delle specie paleartiche del genere Pipistrellus, studiate in precedenza da MAT THEY (1949), BOVEY (1949) e da noi (CAPANNA e CIVITELLI 1966, 1967). Poiche tra le specie studiate da BAKER e PATTON (1967) e da TAKAYAMA (1959) i Pipistrellus apparivano separati dai Myotis e appartenenti chiaramente a un altro gruppo citotassonomico, a differenza di do che avviene tra le specie europee, ci e parso interessante, al fine di stabilire dei rapporti citotassonomici tra le specie neartiche e quelle paleartiche, portare nuovi dati sui cariogramma del genere Myotis, oltre a quelli riferiti da BovEY (1949), e, in particolare, verificare il cariogramma di Myotis myotis e riferire su quello di Myotis capaccinii, che non era stato ancora descritto. Questo perche, a differenza che dallavoro di BAKER e PATTON (1967), da quello di BovEY (1949) non veniva costantemente confermato il numero diploide 2n=44, al contrario, nell'ambito del genere Myotis, BovEY aveva messo in evidenza un meccanismo di fusione centrica. Infatti mentre in Myotis mystacinus e in Myotis emarginatus il numero diploide e 2n=44 e sono presenti, nel cariogramma, tre coppie di grandi cromosomi metacentrici, in Myotis daubentoni il numero diploide e 2n = 42 e le coppie di grandi cromosomi metacentrici sono quattro. Ora poiche Myotis daubentoni e Myotis capaccinii appartengono allo stesso sottogenere (Leuconoe Bom) ci e parso interessante controllare se questa fusione centrica fosse presente anche in questa ultima specie, nel qual caso 225] [Caryologia, Vol. 21, n. 3, 1968

3 226 CAPANNA, CIVITELLI e SPAGNUOLO il sottogenere Leuconoe verrebbe caratterizzato da quattro cromosomi metacentrici grandi e dal numero diploide minore di due unita; se invece la fusione centrica non fosse presente in Myotis capaccinii, questa doveva essere considerata una mutazione cromosomica relativa solo alla specie Myotis daubentoni. D' altra parte il meccanismo di fusione centrica e stato da noi recentemente riproposto, dopo l'anticipazione di MATTHEY e BovEY (1948), in base a piu precise osservazioni cariometriche. Daile nostre osservazioni infatti (CA PANNA e CIVITELLI 1966, 1967; CAPANNA, CoNTI e DE RENZns 1968; CA PANNA 1968) e da quelle di Duuc et al. ( 196 7) esso sembra essere un fenomeno piuttosto frequente nell'evol~zione del cariotipo dei Vespertilionidi. MATERIALE E METODO Abbiamo utilizzato, per il presente lavoro, due individui di sesso differente di Myotis (Myotis) myotis (BORKHAUSEN) (vel oxignatus [MoNTICELLI]), catturati nel gennaio 1967 nella Grotta del Rio Martino, Crissolo (Cuneo) e quattro individui, di cui uno di sesso femminile, di Myotis (Leuconoe) capaccinii (BONAPARTE), catturati nelle cisterne delle Terme di Nettuno, Ostia Antica, nell'autunno del La determinazione delle specie e stata effettuata in base aile caratteristiche morfologiche del cranio, secondo i criteri suggeriti da LANZA (1959). Per quanto riguarda Myotis myotis, abbiamo considerato Ia specie in senso lato, non ritenendo utile, per il nostro livello di indagine, operare Ia divisione proposta da MoNTICELLI ( 1885) tra Myotis myotis e Myotis oxignatus. In effetti il materiale esaminato presentava caratteristiche morfologiche intermedie tra quelle proposte da MILLER (1909, 1912) per Myotis myotis e Myotis oxignatus. (Per il problema relativo alle specie M. myotis em. oxignatus si veda LANZA [1959]). Le colture per lo studio dei cromosomi somatici sono state allestite da frammenti di milza, secondo Ia tecnica di LEJEUNE et al. (1960) modificata da noi in un precedente lavoro (CAP ANNA e CIVITELLI 1964 ). Per il M yo tis capaccinii sono stati studiati anche i cromosomi meiotici, con Ia tecnica degli schiacciamenti testicolari proposta da WELSHONS, GIBSON e ScANDLYN (1962). La cariometria e stata effettuata su ingrandimenti fotografici 5000 X di 28 metafasi di cellule somatiche per Myotis myotis e di 9 per Myotis capaccinii, provenienti per ambedue le specie, da individui dei due sessi. E stata effettuata l'analisi statistica dei dati per valutare l'intervallo fiduciale dei valori medi attribuiti a ciascun cromosoma, intervallo calcolato per Ia probabilita dell'1 %. Per M yotis capaccinii, considerate il basso numero di gradi di liberta, anziche l'intervallo fiduciale, riferiamo i valori dell'errore standard.

4 CONTRIBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS 227 DESCRIZIONE DEI RISULTATI Myotis myotis. I1 numero diploide dei cromosomi somatici da noi osservati, per questa specie, corrisponde a quello riferito da MATTHEY e BovEY (1948} e da BovEY (1949}, studiati su cromosomi meiotici, vale a dire 2n=44. Anche i1 numero di cromosomi metacentrici da noi messi in evidenza corrisponde a quello riferito da BovEY (1.949}; nel nostro cariogramma figurano tre coppie di grandi cromosomi metacentrici ed una coppia di piccoli cromosomi metacentrici, oltre all'x che e un metacentrico di medie dimensioni; tutti gli altri cromosomi sono acrocentrici rna nessuno presenta zone eterocromatiche, corrispondenti a quelle da noi messe in evidenza in Pipistrellus (CAPANNA e CIVITELLI 1966, 1967) e da Duuc in Nyctalus (1967}. I dati relativi alla cariometria di Myotis myotis, sono riportati nella Tabella I. I1 cariogramma che noi proponiamo, per questa specie (Fig. 1 }, e il seguente: 1} Gruppo di sei grandi cromosomi metacentrici di dimensioni medie comprese tra 6,7 e 5,8 tj. e indice centromerico } Gruppo di diciotto cromosomi acrocentrici di dimensioni medie comprese tra 3,1 e 1,9 p.. 3) Una coppia di piccoli cromosomi metacentrici di lunghezza media 1, 7 p. e indice centromerico 44. 4} Gruppo di dodici cromosomi acrocentrici di dimensioni medie comprese tra quelle del piccolo cromosoma metacentrico e 1 p.. 5} Gruppo di 4 cromosomi puntiformi di dimensioni medie inferiori al micron. L' eterocromosoma X, un metacentrico di dimensioni medie 3,2 p. e indice centromerico 45, l'y un piccolo acrocentrico di dimensioni medie 0,6 p.. M yo tis capaccinii. BovEY (1949) aveva descritto, nelle meiosi di Myotis myotis e Myotis daubentoni, un peculiare comportamento eteropicnotico del bivalente XY, comportamento che non gli era stato possibile mettere in evidenza negli altri V espertilionidi studiati. Noi abbiamo voluto verificare cio su un'altra specie, su Myotis capaccinii, ed abbiamo potuto osservare, nel nostro materiale, una grande somiglianza con le figure meiotiche, soprattutto profasiche, riferite da BovEY ( 1949 }. I1 bivalente XY e chiaramente riconoscibile in precoci profasi meiotiche

5 TABELLA I Valori delle lunghezze medie, delle lunghezze medie relative, degli indici centromerici e del rapporto tra le braccia cromosomiche del cariogramma di Myotis myotis. Intero cariogramma maschile 108,3±17,1 e femminile 108,9±17,4 Assetto aploide femminile 54,7±4,54 Cromosoma N 1 6,7±0,46 12,29 45±1,16 1,22»» 2 6,2±0,43 11,31 46±1,30 1,17»» 3 5,8±0,41 10,54 46±0,24 1,16»» 4 3,1±0,24 5,70 )>» 5 2,8±0,21 5,15»» 6 2,6±0,10 4,71»» 7 2,5±0,19 4,48»» 8 2,4±0,19 4,34»» 9 2,3±0,19 4,18»» 10 2,2±0,19 3,97»» 11 2,1±0,13 3,81»» 12 1,9±0,18 3,47»» 13 1,7±0,10 3,10 44±1,97 1,26»» 14 1,7±0,12 3,10»» 15 1,6±0,12 2,76»» 16 1,5±0,13 2,64»» 17 1_,3±0,11 2,41»» 18 1,2±0,12 2,08»» 19 1,0±0,13 1,72»» 20 0,8±0,08 1,39»» 21 0,6±0,05 1,10 Eterocromosoma X 3,2±0,32 5,95 45±2,30 1,20» y 0,6±0,40 1,03 lunghezza media relativa lunghezza media a 1' assetto aploide fernin dice Rapporto tra le braccia 1.1 int. fid. minile (lung. cromosocentromerico cromosomiche (lung. prob. 0,01 rna/lung. assetto aploide) % int. fid. braccio lungo/lung. % prob. 0,01 braccio corto)

6 Fig Piastra metafasica di Myotis myotis; in alto cromosomi sono riuniti in coppie.

7 230 CAPANNA, CIVITELLI e SPAGNUOLO (zigotene), l'eterocromosoma X e foggiato ad U e ad un estremo, con una sin a psi terminale, e visibile l'y. In fase di zigotene pili avanzato il bivalente XY e fortemente raccorciato e intensamente eteropicnotico, pur restando chiaramente identificabili e riconoscibili i due eterocromosomi; in fase di pachitene i due eterocromosomi sono separati, tuttavia ancora facilmente riconoscibili per la lora eteropicnoticita. Fig Figure meiotiche di Myotzs capaccinii. A) Zigotene precoce: il bivalente XY e gut chiaramente individuabile (freccie) B) Zigotene avanzato: il bivalente XY e fortemente eteropicnotico, rna i due eterocromosomi sono ancora uniti C) Pachitene precoce: gli eterocromosomi (freccie) sono gia separati D) Diplotene. Nel diplotene sono identificabili 21 bivalenti autosomici e l'x e l'y non appaiati, in qualche caso si possono osservare ravvicinati rna non e possibile sostenere che esistano ancora tra i due elementi del bivalente dei chiasmi. Per quanta riguarda i cromosomi somatici da noi osservati nelle cellule in coltura, il numero diploide della specie e 2n=44 (Fig. 4). La morfologia

8 CONTRIBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS 231 del cariogramma e uguale a quella di Myotis myotis, infatti anche in questa specie le coppie di grandi cromosomi metacentrici sono tre, e presente una coppia di piccoli cromosomi metacentrici mentre non ci sono, neppure in questa specie cromosomi acrocentrici con zona eterocromatica. La divisione in gruppi e la numerazione in coppie corrisponde a quella data per Myotis myotis (Fig. 5). I dati della cariometria sono riportati nella Tabella II; come * ~$... 0./r-* t ~ *-t{l~ll... ~fb\q ~ X/' ~ f.~ 0 /'i( y Fig Disegni di Diplotene (A) e Diacinesi (B) dalle meiosi di Myotis capaccinii; le freccie indicano gli eterocromosomi, gli asterischi i bivalenti riferibili aile tre coppie di grandi cromo somi metacentrici. accennato al capitola del Materiale e Metodo, per questa specie, in luogo dell'intervallo fiduciale, e espresso!'errore standard. DISCUSSIONE DEI RISULTATI Le nostre osservazioni portano un ulteriore dato sulla stretta omogeneita del cariotipo del genere Myotis, come risulta dalle osservazioni di BovEY (1949) e soprattutto di BAKER e PATTON (1967). Questa omogenita morfologica del cariotipo e resa evidente in modo particolare dalla presenza del piccolo cromosoma metacentrico, il numero 13 dei nostri cariogrammi, che appare ugualmente forma to nelle nostre due specie di M yo tis e nelle quindici di BAKER e PATTON (1967). Delle quattro specie su cui riferisce BoVEY (1949), nei cariogrammi di Myotis myotis e Myotis daubentoni e presente un piccolo cromosoma metacentrico, nel cariogramma di Myotis mistacinus l'autore e incerto se tale cromosoma si riconosca, mentre non lo riconosce affatto in Myotis emarginatus.

9 TABELLA II Valori delle lunghezze medie, delle lunghezze medie relative, degli indici centromerici e del rapporto tra le braccia cromosomiche del cariogramma di Myotis capaccinii. Rapporto tra le braccia cromosomiche (lung. braccio lungo/braccio corto) 1,3 1,2 1,2 1,3 1,2 lunghezza media!1 Sx lunghezza media relativa all'assetto aploide femminile (lung. cromosoma/lung. assetto aploide) % in dice centromerico % Sx Intero cariogramma maschile 108,9±8,30 e femminile Assetto aploide femminile 130,6 ± 12,20 61,5±2,50 Cromosoma N 1 7,7±0,52»» 2 7,0±0,40»» 3 6,2±0,33»» 4 3,4±0,21»» 5 3,1±0,14»» 6 2,9±0,12»» 7 2,7±0,13»» 8 2,5±0,13»» 9 2,4±0,12»» 10 2,3±0,11»» 11 2,2±0,10»» 12 2,0±0,10»» 13 1,8±0,11»» 14 1,9±0,07»» 15 1,7±0,07»» 16 1,6±0,05»» 17 1,5±0,05»» 18 1,3±0,05»» 19 0,9±0,05»» 20 0,7±0,03»» 21 0,6±0,03 Eterocromosoma X 3,5±0,20» y 0,9±0,30 12,67 11,54 10,33 5,77 5,20 5,12 4,54 4,25 4,11 3,80 3,61 3,40 3,10 3,15 2,82 2,68 2,56 2,14 1,54 1,23 1,05 5,64 1,71 44±1,09 45±1,00 45±1,20 44±1,35 44±1,20

10 CONTRIBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS 233 Fig Piastra metafasica eli Myotis capaccinii; in alto i cromosomi sono riuniti in coppie.

11 234 CAPANNA, CIVITELLI e SPAGNUOLO Questa cromosoma metacentrico di piccole dimensioni, oltre che nei due Myotis oggetto della presente comunicazione, e stato da noi riconosciuto in molti Vespertilionidi, sia in Pipistrellus kuhli e in Pipistrellus savii, sia in Barbastella barbastellus, sia in Miniopterus schreibersi e da Duuc in Nyctalus; siamo quindi indotti a ritenere che la tecnica adottata da BovEY non sia stata tale da renderlo evidente, rna piuttosto riteniamo che, come gia detto, tale ((~ annnnn~~o~s myotis X t\ n """"' " - ~n L. 1-3 J ' J X V l ~K aa~nn:~o~ n capaccinii. l 1< RAI\t.AA L-1-3_J 4-12 " 13 L J X " v Fig Confronto tra il cariotipo di Myotis myotis e Myotis capaccinii. Sono stati disegnati entrambi gli eterocromosomi e un solo cromosoma per ogni coppia di autosomi. cromosoma debba ritenersi «morfologicamente identico» e caratteristico dei Vespertilionidi. Infatti anche in numerosi Vespertilionidi, tra quelli riferiti da BAKER e PATTON e presente un cromosoma cosiffatto (Rhogessa, Antrozous, Plecotus, Lasiurus, Lasionycteris ). I1 confronto cariometrico tra i due Myotis studiati (Myotis myotis e Myotis capaccinii) rivela come l'intervallo di varianza delle misure dell'intero cariogramma e dell'assetto aploide femminile si sovrappongano per gran parte. Pertanto anche se i valori medi di queste misure differiscono, noi siamo indotti a ritenere che questa fenomeno sia espressione della variabilita, imputabile al metoda di stima delle misure, misure che, d'altra parte, come gia chiaramente espresso, non sono per Myotis capaccinii molto numerose (Fig. 6 ). D' altra parte che le differenze morfologiche tra i due cariogrammi debbano essere minime lo dimostra il rapporto tra i valori della lunghezza media relativa all'assetto aploide femminile; questa misura infatti prescinde dalla variabilita imposta al campione dal fenomeno della spiralizzazione dei cromosomi nel processo mitotico e dall'azione pili o meno prolungata della colchicina. Infatti noi ricaviamo questa valore dividendo la lunghezza assoluta di

12 CONTRJBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS 235 C!Tlyotis myotis ( BECH. > ~~~~~~~~~~~Doo n f , , rc r ,31 10, ,48 IJ , ~1 2.[ icm J'/lyotis capacciau ( BON A P. ) 0 X y 3, n f l Z.O rc r Q !il. 4l.S icm X y 3, t71 44 Fig Raffronto tra il cariogramma di Myotis myotis e Myotis capaccinit.

13 236 CAPANNA, CIVITELLI e SPAGNUOLO ciascun cromosoma per la lunghezza dell' assetto aploide femminile della stessa metafase alia quale appartiene il cromosoma in oggetto. Ebbene tali valori di lunghezza media relativa si sovrappongono per i cromosomi delle due specie. Particolarmente evidente e il fenomeno quando si confrontano i cromosomi metacentrici, cromosomi che forniscono un carattere distintivo ben preciso per il raffronto. II risultato del confronto tra i valori della lunghezza media relativa all'assetto aploide femminile delle due specie e il seguente: Cromosoma Myotis myotis Myotis capaccinii No 1 12,29 12,67 No 2 12,29 11,54 No 3 10,54 10,33 No 13 3,11 3,10 X 5,95 5,64 Tenendo conto di questa fenomeno si possono dare due interpretazioni, o che appunto la differenza riscontrata nelle medie sia dovuta a variabilita di metoda o che tale differenza sia espressione di meccanismi di mutazione cromosomica occorsi omogeneamente e parallelamente in tutti i cromosomi dei due assetti. E evidente che la spiegazione piu plausibile e la prima. Interessanti considerazioni emergono anche dal confronto cariometrico nell'ambito dei Vespertilionidi (Fig. 7). Dal punto di vista sistematico questa famiglia e divisa in due sottofamiglie: Miniopterini e Vespertilionini; ora i limiti di varianza delle dimensioni dell'assetto aploide femminile, nell'ambito delle specie appartenenti ai Vespertilionini, sono tali che in molti casi si sovrappongono, infatti l'analisi della varianza (Tabella III) in questa ambito ci da conferma di una certa omogeneita del campione anche se il valore di F risente delle differenze significative che talora si riscontrano nel raffronto tra le medie di determinate specie. Se invece confrontiamo il valore medio dell'assetto aploide femminile di Miniopterus schreibersi, unico rappresentante dei Miniopterini paleartici, e il suo intervallo di variazione con i valori corrispondenti per i V espertilionini studiati, ci accorgiamo che mai questa intervallo si viene a sovrapporre a quello dei Vespertilionini e che anche questa dato trova conferma nell'analisi della varianza. Se infatti tra i gruppi si inserisce anche la variabilita all'interno delle specie dei Miniopterini, il valore di F raggiunge dei valori elevati che confermano una disomogeneita del campione cosl costituito. Per quanta riguarda il problema della fusione centrica del sottogenere Leuconoe, il dato di BoVEY relativo alia specie Myotis (Leuconoe) daubentoni non risulta confermato dalle nostre osservazioni su Myotis capaccinii; cio di-

14 CONTRIBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS 237 mostrerebbe, in accordo con quanto premesso nell'introduzione, chela fusione centrica e un fenomeno limitato, allo stato attuale delle ricerche nell'ambito del genere Myotis, alla sola specie daubentoni. Un altro rilievo va fatto a riguardo di un altro cromosoma «morfologicamente identico» da noi individuato in Pipistrellus e da Duuc in Nyctalus, cioe il cromosoma acrocentrico con zona eterocromatica che non e presente nei $ Miniopterus schreibersi 2n=46 Prprstrellus kuhli 2n=44 Pipistrellus savii 2n=44 Myotis myotis 2n=44 Myotis capaccinii 2n= 44 Barbastell-1 barbastellus 2n= 32 k ) Fig Confronto tra i dati cariometrici della lunghezza dell'assetto aploide femminile in sei specie di Vespertilionidi. Le freccie in alto delle colonne indicano i limiti dell'intervallo fiduciale ( 1% ). Myotis. Questa evidenza starebbe a dimostrare una separazione citotassonomica tra un gruppo costituito, almeno allo stato attuale della conoscenza, da Pipistrellus e Nyctalus, separato dagli altri Vespertilionidi, quali Barbastella e Myotis. Cio dimostra che la presenza di un cromosoma facilmente riconoscibile, per la sua morfologica identita, nei cariotipi di differenti specie, e piu utile

15 Myotis capaccinii 799, ,5 Barbastella barbas tell us 2140, ,9 Rapporto varianze F = 6,5 F = 58,6 TABELLA III VESPERTILIONIDAE Miniopterinae Miniopterus schreibersi Vespertilioninae Pipistrellus Pipistrellus Myotis sa vii kuhli myotis Sx n m = Sx n 1957, ,6 2626,7 3490,8 2407, ,7 58,2 54,7 Analisi della varianza Origine della Variabilita Devianza n- 1 Varianza Tra i gruppi (tra tutte le specie di Vespertilionini) Entro i gruppi (entro le singole specie di Vespertilionini) Tra i gruppi ( tra tutti i V espertilionidi) Entro i gruppi (entro tutti i Vestertilionidi) 2263, , , ,9 5864, , , ,9

16 CONTRIBUTO ALLA CARIOLOGIA DEL GENERE MYOTIS 239 che Ia valutazione del numero cromosomico, del numero fondamentale (MAT THEY 1945, 1949; WHITE 1954) o del numero delle braccia autosomiche (CAPANNA et al. 1968; BAKER e PATTON 1967). Infatti Pipistrellus e Myotis, almena da quanta risulta dalle nostre ricerche, hanna un ugual numero di cromosomi e un ugual numero fondamentale, rna Ia loro separazione citotassonomica e resa evidente proprio dal cromosoma «morfologicamente identico» con zona eterocromatica. La presenza di questo cromosoma riporta invece strettamente correlato al genere Pipistrellus il genere Nyctalus che pur possiede un numero cromosomico differente (2n=42, Duuc et al. 1967). BIBLIOGRAFIA BAKER R. ]., Karyotypes of bats of the family Phyllostomidae and their taxomonic implications. Southwestern Naturalist, 12: BAKER R. J. e PATTON J. L., Karyotypes and karyotypic variation of north American Vespertilionid bats. J. Mamm., 48: BovEY R., Les chromosomes des Chiropteres et des Insectivores. Rev. Suisse Zool., 56: CAPANNA E., Some considerations on the evolution of the karyotype of Microchiroptera. Experientia, 24: CAPANNA E., CIVITELLI M. V., Contributo alta conoscenza della cariologia dei Rinolofidi (Mammalia..Chiroptera). Caryologia, 17: , I cromosomi del Pipistrello Albolimbato. Caryologia, 19: , I cromosomi di Pipistrellus savii. Caryologia, 20: CAPANNA E., CoNTI L. e DE RENZIIS G., I cromosomi di Barbastella barbastellus. Caryologia, 21: Duuc B., SOLDATOVIC B. e RIMSA D., La formule chromosomique de la Noctule, Nyctalus noctula Schreber (Mammalia, Chiroptera). Experentia, 23: LANZA B., Chiroptera. In ToscHI A. e LANZA B., Fauna d'italia. Mammalia. Calderini, Bologna. LEJEUNE ]., TURPIN R. e GAUTIER M., Etude des chromosomes somatiques humains. Tecnique de culture de fibroblastes in vitro. Rev. Fran~ais Etudes Clin. Bioi., 4: MATTHEY R., L'evolution de la formule chromosomiale chez les Vertebres. Experentia, 1: 50-56; , Les chromosomes des Vertebres. Rouge, Lausanne. MATTHEY R. e BovEY R., La formule chromosomique chez cinq especes de Chiropteres. Experentia, 4: MILLER G. S., Note on the Vespertilio oxygnathus of Monticelli. Ann. Mus. Zool. R. Univ. Napoli, 3: , Catalogue of the Mammals of Western Europa. (Europe exclusive of Russia) in the collection of the British Museum. W. Clowes & S. (British Museum) London, XV, 1019 MoNTICELLI F. S., Descrizione di un nuovo Vespertilio italiano. Ann. Ace. 0. Costa Aspiranti Naturalisti; Napoli 1: TAKAYAMA S., The chromosomes of a bat: Pipistrellus tralatitus abramus. Jap. Journ. Gen., 34: WELSHONS W. ]., GIBSON B. H. e SCANDLYN B. J., Slide processing for the examination of male mammalian meiotic chromosomes. Stain Techno!., 37: 1-5. WHITE M. ]. D., Animal cytology and evolution. University Press, Cambridge.

17 240 CAPANNA, CIVITELLI e SPAGNUOLO RIASSUNTO E. stato esaminato il cariotipo di due Chirotteri: Myotis (Myotis) myotis (BoRKHAUSEN) (vel oxignatus (MONTICELLI) e Myotis (Leuconoe) capaccinii (BoNAPARTE). II cariogramma delle due specie viene ritenuto uguale e cosl composto: 1) Gruppo di 6 grandi cromosomi metacentrici 2) Gruppo di 18 cromosomi acrocentrici 3) 1 coppia di piccoli cromosomi metacentrici 4) Gruppo di 12 cromosomi acrocentrici 5) Gruppo di 4 cromosomi puntiformi. II cromosoma X che e un metacentrico medio e l'y che e un piccolo acrocentrico. Dei cromosomi acrocentrici nessuno presenta zone eterocromatiche. Sono stati anche discussi i rapporti citotassonomici nell'ambito della famiglia dei Vesper tilionidi. SUMMARY The karyogram of two Vespertilionid bats pertaining to the genus Myotis has been studied. In Myotis myotis (BoRKHAUSEN) (vel oxignatus (MoNTICELLI) the diploid number is 2n = 44 and the number of autosomic arms is 50. Indeed three pairs of autosomes are large metacentric chromosomes (average length = 1,7; centromere index = 44); all the remaining autosomes are acrocentric. No autosome with an heterochromatic zone has been observed. The X heterochromosome is a medium sized metacentric chromosome, the Y heterochromosome is a small acrocentric one. The karyogram of Myotis capaccinii (BONAPARTE) is very similar and the karyometric differences were not regarded as meaningful. Also in this latter species the diploid number is 2n = 44, and three pairs of large metacentric and one pair of small metacentric autosomes have been found. The remaining autosomes are acrocentric. No autosomes have been observed in the karyogram of Myotis capaccinii presenting an heterochromatic zone. X heterochromosomes present, in this species, the same morphology as in Myotis myotis. The Y chromosome is again a small acrocentric one. A comparison between the karyograms of the mentioned two species pertaining to the genus Myotis with those of the species studied by BovEY (1949) and by BAKER and PATTON (1967) gives prominence to the close similarity of the karyotypes of all the Myotis so far investigated, whether paleartic or neartic. The comparison among the karyometric values gathered by us in the Vespertilionid bats stresses a cytotaxonomic difference, noticeable from the difference in the average length of the aploid female set, between Miniopterinae and Vespertilioninae. The small metacentric chromosomes, that has been found in many other Vespertilionid bats, has been found again in the two species studied here. This observation confirms its place as a «morphologically identical» chromosome for the Vespertilionid bats. Another «morphologically identical» chromosome has not been observed here, that is the acocentric chromosome, showing an heterochromatic zone, which on the contrary was observed by us in Pipistrellus savii and Pipistrellus kuhli and also by Duuc et al. (1967) in Nvctdus.

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