Pensieri e Parole ATTUALITA. Istituto d Istruzione Superiore Castrolibero. Pensieri e Parole. Numero 2 Giugno 2012

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1 Pensieri e Parole Istituto d Istruzione Superiore Castrolibero Numero 2 Giugno 2012 ATTUALITA Riflessioni di un adolescente sulla politica L adolescenza è l età della spensieratezza, ma anche della responsabilità e della presa di coscienza di nuove realtà, di nuovi interessi che prima si pensava facessero parte solo del mondo dei grandi. Tecnologia, ricerca scientifica, economia e anche politica non sono più soltanto delle parole dal significato incomprensibile e argomenti noiosi o poco interessanti, tutt altro! In modo particolare credo che nessuno di noi ragazzi possa rimanere indifferente (soprattutto in questo momento) di fronte alla politica. Si sente parlare di crisi finanziaria ed economica che trascina la politica e che la fa fallire. Allora un ragazzo come me incomincia a chiedersi che vuol dire tutto questo, come possa mai accadere che la nostra classe dirigente non abbia più le risposte giuste ai nostri problemi, perché la politica fallisce? Per far crescere economicamente un Paese, per offrire delle prospettive lavorative ai giovani e a tutte le persone in cerca di occupazione, per garantire equità e pari opportunità per tutti, sono necessarie risposte e manovre politiche. Sono i politici a doversi far carico della risoluzione di questi e molti altri problemi economici, sociali, culturali e formativi di una nazione. Oggi, invece, tutte queste risposte la politica non sa più darle e non sa farlo ormai da tanto tempo. Perché? Forse perché si è perso di vista il bene comune, l interesse collettivo e si guarda solo a quello privato e del singolo. (continua a pag. 2) Lavoro e pensione Nel gran parlare di pensioni non si affronta con la necessaria profondità una questione importante per la vita delle persone e per l'intera società. Il prolungamento della vita lavorativa rischia di causare grandi difficoltà individuali, oltre a generare organizzazioni del lavoro poco efficienti. È sbagliato pensare che tutto possa essere risolto con un tratto di penna, facendo slittare in avanti di qualche anno l'età della pensione. Infatti, malgrado le scoperte della medicina e il miglioramento degli stili di vita, non esiste l'elisir di giovinezza e con l'età le capacità fisiche e mentali inesorabilmente declinano. Quindi, con l'aumentare del numero di lavoratori maturi, dovrebbero anche moltiplicarsi le forme di lavoro flessibile, garantendo un' uscita soft dal mondo produttivo. Oggi la grande maggioranza dei neo-pensionati passa da un lavoro più o meno simile a quello che svolgeva quando aveva quarant'anni alla totale assenza di lavoro. Ciò è irragionevole e poco efficiente. Si potrebbero invece generalizzare forme miste di lavoro-pensione. Ad esempio, un insegnante potrebbe trascorrere i suoi ultimi anni di lavoro (fra i 65 e i 70 anni) percependo metà pensione e metà stipendio, con un orario di insegnamento dimezzato, (continua a pag. 2) Pensieri e Parole Periodico di informazione e cultura dell I.I.S. Castrolibero Dirigente Scolastico Iolanda Maletta R e d a z i o n e R e s p o n s a b i l i M a r i a P i a M o r r o n e F r a n c e s c o C i r i l l o G i u s e p p i n a D e V i c o A n g i o l i n o C h i a p p e t t a D o c e n t i S i l v a n a P e r r i O r n e l l a S i c i l i a n o K a t i a M a n c i n o P a o l o C r i s t i a n i F r a n c e s c a E l i a L u i g i D A c r i L u i g i n a B l a s i

2 Pagina 2 Pensieri e Parole Riflessioni di un adolescente sulla politica (continua da pag. 1) Si parla della politica come di una casta di persone privilegiate ed intoccabili. Diversi giornalisti e autori hanno scritto pagine e pagine su tutti i privilegi e le agevolazioni di cui godono i nostri parlamentari: assistenza sanitaria gratuita per sé e per i familiari, autoblu, vitalizi, pranzi a prezzi puramente simbolici ecc.. Anche se sono solo un ragazzo, mi chiedo come si possano tollerare tutti questi privilegi in un periodo di crisi come quello che stanno vivendo le famiglie italiane. La gente comune fa fatica a vivere e si sente ancora parlare di favori alle caste, di tangenti e corruzione, che bruciano denaro pubblico, altrimenti destinato alle opere pubbliche, all assistenza alle classi sociali più povere e alla risoluzione dei problemi collettivi. Io sono un ottimista di natura e ritengo che la nostra collettività abbia veramente sofferto già tanto e che quindi, da qui in poi, non possano più essere chiesti sacrifici, rinunce solo alla gente comune che non può sfuggire e nascondere nulla alle autorità statali. Penso, invece, che si sia capito che si debbano eliminare le caste, le ruberie, le frodi, le mafie e colpire i grandi patrimoni di cui si dovrebbe sapere di più circa la provenienza. Giuseppe Filardi II B Liceo Scientifico Lavoro e pensione (continua da pag. 1) magari concentrato su tre giornate lavorative. Lo stesso meccanismo potrebbe essere messo in atto per moltissimi altri lavori, sia manuali che intellettuali, con il vantaggio, tutt'altro che trascurabile, di accumulare altri contributi, aumentando l'entità della pensione negli anni successivi. Inoltre, andrebbero individuati al più presto i lavori più impegnativi sul piano fisico, favorendo non tanto il ritiro precoce dal lavoro di chi li esercita, ma piuttosto lo spostamento, dopo una certa età, verso attività fisicamente e psicologicamente più sostenibili. È su questo tipo di provvedimenti che i sindacati dovrebbero concentrare i loro sforzi, facendo proposte circostanziate e praticabili per ogni tipo di lavoro e di professione, abbandonando la difesa di un'età di uscita dal lavoro fiscalmente poco sostenibile e, alla fin fine, poco conveniente per gli stessi lavoratori. Lavorando bene e più a lungo, molti pensionati invecchieranno meglio, oltre a garantirsi pensioni più dignitose. Gaia Iazzolino I C Liceo Scientifico. GIOVANI A CONFRONTO La Silvia di Leopardi e gli adolescenti di oggi La poesia A Silvia di Giacomo Leopardi ha significati molto profondi: la povera Silvia rappresenta l illusione di poter realizzare i nostri sogni, mentre la sua morte ci dice che i sogni vengono troncati e che il destino dell uomo è l infelicità, come sostiene il poeta stesso. Vorrei però affrontare un tema a me molto caro: perché non riesco a leggere negli occhi dei giovani, dei miei coetanei, la totale fiducia nel futuro e la spensieratezza che spesso ci viene attribuita? Ci stiamo forse privando della nostra felicità perché siamo già consapevoli che ciò che ci aspetta fuori non è affatto un futuro roseo? Non voglio essere pessimista o annoiare qualcuno...vorrei solo capire se è una mia impressione o un dato di fatto, poiché, parlando con i miei amici, ho riscontrato che solo pochi di loro hanno le idee chiare sul futuro e sembrano tristi perché non possono scegliere di vivere la loro vita solo seguendo le proprie inclinazioni: purtroppo sanno che saranno influenzati dalla disponibilità della società e dalle poche opportunità che essa offre. Rileggendo quella splendida poesia e confrontandola con ciò che mi

3 Pensieri e Parole Pagina 3 circonda, non vedo emergere negli occhi dei ragazzi quei pensieri lieti che invadevano la mente di Silvia sento di vivere tra una generazione che guarda al futuro con sguardo curioso e illuminato, ma che ha una maggiore consapevolezza di ciò che può succedere e che sa davvero che conoscere la vera vita sarà un colpo duro. Federica Veltri, Ilaria Imbrogno Classe II B Liceo Scientifico I giovani e il futuro I giovani sono una delle forze fondamentali del nostro Paese, poiché essi sono il futuro. Ciò significa che i giovani dovrebbero capire che il futuro dipende da loro e non devono prendere ogni scelta o avvenimento superficialmente. Negli ultimi anni, l'inchiesta Eurobarometro sulla gioventù europea ha svolto degli studi su come passano il tempo i giovani d'oggi. E' emerso che i passatempi principali dei giovani sono: utilizzare il cellulare (80,3%), trascorrere la sera con gli amici (75,1%), guardare la tv (68,7%) e praticare un'attività sportiva (50%). C'è da sottolineare un aspetto rilevante: i giovani danno molta importanza all'amicizia e preferiscono passare lunghe serate insieme agli amici invece di starsene soli a casa. Fondamentale però per i giovani è la fiducia nello Stato e nelle istituzioni perché senza fiducia non si va avanti. A scoprire i livelli di apprezzamento e disapprovazione dei giovani nei confronti delle istituzioni ci ha pensato il Quinto rapporto IARD sulla condizione giovanile. Dopo vari sondaggi, si è notato che le figure e le istituzioni più amate dai giovani sono gli scienziati, l'onu, la polizia, gli insegnanti e l'ue, mentre le istituzioni meno amate sono i funzionari dello Stato e i governanti. Proprio così, i giovani non hanno fiducia nel governo, nei funzionari e nei politici. In tal modo si demoralizzano e perdono i valori collettivi condivisi, piombando nell'incertezza. Per fortuna i giovani hanno ancora dei valori importanti come la famiglia, l'amore verso il/la proprio/a ragazzo/a, l'amicizia, la fiducia nelle proprie scelte e la fede in Dio, come mostra ancora il rapporto IARD. Però a volte essi si fanno trascinare da insidie quali il possesso di molto denaro, la droga e l'alcool. Ebbene sì, tali insidie possono rendere debole ogni giovane e condizionarlo nelle scelte. I giovani d'oggi dovrebbero capire il proprio potenziale e assumersi le proprie responsabilità e quindi progettare la propria vita, innanzitutto scegliendo il percorso di studio migliore e poi sfruttando tutte le opportunità personali e lavorative che capitano loro, senza perdere nessuna occasione importante per il proprio futuro. Nella società attuale sembra difficile immaginare un futuro sereno e tranquillo soprattutto nell'ambito lavorativo, ma siamo noi con la giusta FOR- ZA DI VOLONTA a crearci il nostro percorso di studio, di vita e di lavoro. Dunque, noi giovani siamo chiamati a pianificare il nostro futuro, sapendo che ci saranno molti ostacoli da superare e combattendoli senza arrenderci mai! Mario Francesco Fuoco IV A Ragioneria AMBIENTE E SALUTE Diabete: che cos è? Parliamone Nel mese di febbraio nell I.I.S. Castrolibero si è svolto un incontro tra gli alunni del triennio e alcuni esperti, una diabetologa e una nutrizionista, al fine di far conoscere il diabete e prevenire l insorgenza della malattia. Il diabete, infatti, è sempre più diffuso tra i giovani, soprattutto nel Sud, in particolare in Calabria. Attualmente quando si parla di diabete ci si riferisce al diabete mellito, un gruppo di malattie metaboliche (diabete di tipo 1, diabete di tipo 2, diabete gestazionale) caratterizzate dall incapacità, a livello cellulare, di utilizzare il glucosio come fonte di energia. Esiste un altro tipo di diabete, detto diabete insipido, accomunato al diabete mellito soltanto dalla cospicua emissione di urina, accompagnata da un'insaziabile sete. È dovuto alla mancata attività a livello renale dell'ormone antidiuretico (ADH o vasopressina).a differenza del diabete mellito (così chiamato per la presenza di glucosio nelle urine che risultano dolci), nel diabete insipido le concentrazioni di glucosio nelle urine e nel sangue sono del tutto normali. Il diabete mellito può derivare sia da una ridotta o annullata produzione di insulina da parte del pancreas, sia da una ridotta sensibilità dell organismo all attività dell insulina stessa. Si distinguono: il diabete di tipo 1, definito anche insulino-dipendente o giovanile, caratterizzato da una mancanza pressoché totale di insulina e dalla necessità di ricorrere a iniezioni quotidiane e ripetute di ormone; il diabete di tipo 2, di gran lunga la forma più frequente, che dipende da una resistenza all azione dell insulina da parte delle cellule bersaglio e che si presenta tipicamente nelle persone in sovrappeso o di età più avanzata; il diabete gestazionale, che può insorgere in occasione di una gravidanza.

4 Pagina 4 Pensieri e parole Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che provoca la distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina. La causa è sconosciuta, ma si ipotizza una componente familiare, ereditaria, su cui intervengono fattori ambientali. La comparsa di diabete di tipo 2 è legata, invece, a molteplici fattori di rischio. I principali sono obesità, livelli alti di colesterolo e trigliceridi nel sangue (dislipidemia), dieta ricca di zuccheri e carboidrati, vita sedentaria. Nel caso del diabete gestazionale la causa scatenante è l instaurarsi di una gravidanza. Il rischio è maggiore se la futura mamma è obesa, ha familiarità con il diabete, ha avuto parti precedenti di bambini di peso superiore ai 4,5 chilogrammi, ha più di quarant anni. L effetto comune a tutti i tipi di diabete mellito è l aumento della concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia) e la presenza di zucchero nelle urine. Il diabete di tipo 1 esordisce in maniera acuta e improvvisamente. I sintomi sono stanchezza, perdita di peso, aumento della quantità di urina giornaliera e necessità di urinare, accresciuto senso di sete, visione offuscata. Nei casi estremi si manifesta una crisi di iperglicemia con svenimento e tremori. Il diabete di tipo 2 non provoca manifestazioni evidenti, ma una progressiva intolleranza al glucosio. Si diagnostica quando i livelli di glicemia risultano più alti della norma. Il diabete gestazionale non dà sintomi specifici e viene diagnosticato soltanto dopo appositi esami ematici. Le complicazioni immediate del diabete di tipo 1 possono dipendere da uno sbalzo dei livelli di glucosio nel sangue verso l alto o verso il basso, con conseguenti crisi di iperglicemia o di ipoglicemia. È fondamentale imparare a riconoscerne i sintomi premonitori tremore, confusione mentale per trattare le crisi tempestivamente. Nel lungo periodo, le persone diabetiche possono soffrire di danni agli occhi fino alla cecità, disfunzioni renali, neuropatie, lesioni cutanee agli arti inferiori (piede diabetico), malattie parodontali, ictus, ipertensione. Il diabete gestazionale non sempre scompare al termine della gravidanza. Per una corretta gestione del diabete è fondamentale affidarsi a un programma di educazione sanitaria, fornito dal medico o dalle associazioni di malati, per acquisire tutte le informazioni necessarie sull alimentazione e sullo stile di vita necessari a mantenere livelli ottimali di glucosio nel sangue e ad affrontare le emergenze. Il diabete di tipo 1 si può curare esclusivamente con uno scrupoloso controllo della glicemia nel sangue e la somministrazione di insulina sottocute più volte al giorno, sotto stretto controllo medico. Il diabete di tipo 2 e il diabete gestazionale possono essere gestiti con una modifica dello stile di vita (riduzione del peso corporeo, aumento dell attività fisica e riduzione di zuccheri e carboidrati nella dieta). In determinate situazioni, sotto stretto controllo medico, è possibile impiegare farmaci ipoglicemizzanti orali o insulina. Simone Cavaliere, Luigi Antonio Manna IV A Ragioneria Lo sviluppo che non c è Dal secolo scorso i problemi ecologici del mondo stanno diventando sempre più gravi e l uomo si è trasformato da membro attivo della catena naturale a membro estraneo ad essa e nella maggior parte dei casi svolge azioni contro l ambiente. L uomo da persona che mangiava piante e cacciava animali è diventato colui che distrugge gli ecosistemi e non consente alla natura di svilupparsi e fare il suo corso. Purtroppo di questo problema si è parlato molto solo negli ultimi decenni, ma nonostante ciò ancora non si vedono cambiamenti radicali. Sentiamo parlare di sviluppo ecosostenibile, ma spesso non riflettiamo sul significato di questa parola. Sviluppo eco-sostenibile vuol dire che il prelievo delle risorse deve essere pari alla loro capacità di rigenerazione e che le generazioni future devono avere la possibilità di soddisfare i propri bisogni. Invece continua il processo di alterazione dell atmosfera, di inquinamento del suolo, dei fiumi e delle acque. Purtroppo non si pensa al danno che si sta verificando: se si continua a non rispettare l ambiente, le condizioni del pianeta peggioreranno, il benessere diminuirà e vivremo in una terra piena di persone malate. I tipi di inquinamento diffusi nelle città sono diversi. Ad esempio lo smog è un accumulo di gas nocivi che, legandosi con l atmosfera, vengono respirati e causano gravi problemi all apparato respiratorio e indirettamente ad altri organi del nostro corpo. Ancora, se si coltiva su zone non bonificate dove le falde acquifere sono inquinate, i cibi che mangiamo ci rovinano il fegato e potrebbero farci prendere infezioni, tumori o altre gravi malattie. Un altro grave tipo di inquinamento è causato dall eccessivo uso di gasolio per impianti di riscaldamento oppure per le autovetture, mezzi di cui l uomo moderno non può fare a meno. Inoltre il prelevamento del petrolio viene spesso effettuato in mare e produce inquinamento atmosferico a causa dei fumi erogati dalle imprese; viene poi trasportato con navi di dimensioni molto

5 Pensieri e parole Pagina 5 grandi, anch esse alimentate a gasolio che, in caso di incidenti, inquinano mari, fauna marina e non solo. In passato ci sono stati gravi incidenti, causati dalle petroliere, che hanno provocato danni irreparabili. I cittadini che abitavano sulle sponde di tali mari si sono ritrovati gravi malattie. Questi sono solo pochi casi di inquinamento, ma non se ne parla abbastanza perché molti speculano sul petrolio, sulle discariche e su tanti altri impianti. Bisognerebbe fare la raccolta differenziata nelle varie città, potenziare le imprese incaricate dello smaltimento dei rifiuti e costruire impianti adeguati. Lo Stato non attua ancora le opportune politiche ambientali, ad esempio non dà incentivi sufficienti per installare impianti fotovoltaici i quali, grazie alla luce del sole, non inquinano e producono energia pulita. Soprattutto dovrebbe incentivare la ricerca perché come disse Bill Gates: Se il campo dell automobilismo fosse stato sviluppato come l industria informatica, oggi con 25 dollari compreremmo una macchina e con un litro di benzina faremmo 500 Km. In questo campo solo di recente si vedono veri e propri cambiamenti, come progetti di automobili che camminano senza usare derivati dal petrolio, ma che utilizzano energia elettrica oppure che vengono alimentate ad idrogeno, sostanza facilmente smaltibile nell atmosfera. Insomma, se non si prendono seri e adeguati provvedimenti siamo tutti a rischio. Luigi Antonio Manna IV A Ragioneria CULTURA Incontro con la Divina Commedia In quest anno scolastico, per iniziativa del nostro Dirigente scolastico Iolanda Maletta, si sono tenuti tre incontri sulla Divina Commedia nei mesi di novembre, gennaio e marzo. Nel primo incontro si è parlato del canto XIII dell Inferno, nel secondo dell XI del Purgatorio, nel terzo del XXXIII del Paradiso. Le conversazioni sono state affidate al sottoscritto e rivolte ad alunni e docenti interessati o, comunque, a chiunque avesse avuto voglia di entrare a contatto col mondo dantesco. Lo scopo è stato quello di avvicinare i ragazzi (ma anche gli adulti) al poema di Dante, dopo anni di abbandono, anche se oggi pare che le cose stiano cambiando nel tentativo di recupero del padre della lingua italiana per offrirlo alle nuove generazioni in tutta la sua universale portata. Le conversazioni ( preferisco questo termine a quello più frequente e cattedratico di lezioni) sono state impostate nel modo più semplice possibile per dare a tutti la possibilità di assimilare il contenuto di ciascun canto. Pertanto, ogni canto è stato presentato, secondo una metodologia tradizionale, nella sua globalità, cercando di non trascurare nulla, nei limiti di tempo concordati (ogni incontro è durato poco più di un ora), soffermandomi certamente sui personaggi, ma dedicando una particolare attenzione alla lingua nelle sue specificità lessicali e sintattiche. Alla fine è sempre seguita una lettura integrale del canto. A dire il vero, più che una lettura è stata una recitazione a memoria, ma non per fare il verso a Roberto Benigni, il cui revival dantesco è apprezzabile, ma penso che la cultura non abbia bisogno di adunate oceaniche, piuttosto di raccoglimento, di silenzio, è come i gialli dei limoni di montaliana memoria che ci appaiono improvvisamente da un malchiuso portone e ci inondano con il loro profumo; per cui, personalmente, alla piazza preferisco la nostra Aula Magna A. Cannata dove sono stati tenuti gli incontri. Il primo canto, dunque, ad essere esaminato è stato il XIII dell Inferno, noto come il canto dei suicidi, ma è anche il canto degli scialacquatori, che corrono inseguiti da nere cagne e fuggendo rompono i grovigli di rami dove sono racchiuse le anime dei suicidi. Ampio spazio è stato dato, era ovvio, alla grande figura di Pier delle Vigne, che per invidia dei cortigiani cadde in disgrazia dell imperatore Federico II ( l accusa fu di tradimento), che lo fece incarcerare e accecare; e per questo si uccise battendo il capo contro il muro della cella. Soprattutto è stato analizzato il suo linguaggio cortese, poiché il personaggio mantiene (così come gran parte dei personaggi danteschi, secondo l interpretazione figurale inaugurata da Auerbach) le stesse caratteristiche terrene nell aldilà. Alla fine è stata esaminata la figura dell anonimo suicida fiorentino che chiude questo grande e terribile canto, come lo ha definito la celebre dantista Chiavacci-Leonardi. In particolare ci si è soffermati sull ultimo verso: Io fei gibetto a me de le mie case, io feci forca ( gibetto) a me stesso della mia propria casa, intendendo case nel senso più vasto di città, come se l ultimo verso del suicida fiorentino volesse significare l evocazione terribile

6 Pagina 6 Pensieri e parole dell autodistruzione di una città, in questo caso Firenze. Il secondo incontro, abbiamo detto, è stato dedicato all XI canto del Purgatorio, ovvero il canto dei superbi. È stata esaminata l apertura del canto: la celebre preghiera del Padrenostro recitata dai superbi. Poi è stato dato ampio spazio ai tre personaggi del canto: Omberto Aldobrandeschi, Oderisi da Gubbio e Provenzan Salvani, che rappresentano rispettivamente la superbia gentilizia, la superbia artistica e la superbia politica. Soprattutto ci si è soffermati su quest ultimo, che fu capo dei ghibellini a Siena e fu ucciso dai fiorentini nel 1269 nella battaglia di Colle Val d Elsa. Un personaggio ( è Oderisi a presentarlo) che nel culmine della sua potenza compie uno straordinario gesto di umiltà: per liberare un suo amico prigioniero di Carlo d Angiò, per il quale il re aveva chiesto un riscatto di fiorini d oro, somma che il Salvani non possedeva, egli stese un tappeto sulla piazza del Campo di Siena e chiese l elemosina come un mendicante. Un personaggio molto caro e vicino a Dante, come lui costretto a mendicare durante gli anni di esilio. Vale la pena rileggere questo passo, sicuramente uno dei più toccanti di tutto il poema. Il terzo incontro è stato dedicato all ultimo canto del Paradiso, dove Dante dà il massimo della sua potenza espressiva; un canto, forse, di non facile lettura, come d altronde è arduo e difficile a intendere e gustare tutto il Paradiso, perché si tratta dell infinito desiderio dell uomo di immedesimarsi con la realtà divina. Abbiamo iniziato con la celebre, grande preghiera di san Bernardo alla Vergine, a- nalizzata anche con una certa dovizia di particolari. Siamo passati poi alla seconda parte del canto, quando il Poeta comincia il cosiddetto topos dell ineffabile, cioè il combattimento della lingua umana con l argomento indicibile, per passare alla visione del Volume legato con amore, vale a dire come l infinita varietà dell universo possa conciliarsi con la semplice unità del suo creatore. Della quarta parte (chiaramente si tratta di una suddivisione convenzionale) abbiamo sottolineato soprattutto quando il Poeta potè vedere, nella luminosa sostanza, la visione della Trinità di Dio, ovvero tre cerchi di tre colori e di una medesima ampiezza: immagine che gli è stata suggerita dal Liber figurarum di Gioacchino da Fiore. E così arrivammo all ultima parte del canto, quella riguardante il mistero dell incarnazione del Verbo. Ma l umana intelligenza del Poeta non fu capace a comprenderlo. Il poema si chiude con un ermetico fulgore, come disse il Momigliano, in cui il desiderio della sua mente fu soddisfatto. Ma a questo punto l immaginativa di Dante viene meno e Dio, l amor che move il sole e l altre stelle, volgeva il desiderio e la volontà del Poeta come una ruota che si muove con moto uniforme. Si chiude così con circolare perfezione il più straordinario viaggio dello spirito umano. Prof. Paolo Cristiani SENTIMENTI ED EMOZIONI La ricerca della felicità Viviamo in un epoca in cui la tecnologia, grazie alle sue innovazioni, ha portato nella nostra società uno stile di vita il cui obiettivo principale è il benessere assoluto. Si lavora, si acquista, si vende, comodamente in casa propria, da un semplice pc. Malgrado il pieno sviluppo della tecnologia, la maggior parte delle persone è insoddisfatta delle proprie condizioni di vita, del proprio lavoro e delle scelte politiche della nostra classe dirigente. Nonostante ciò oggi siamo effettivamente più felici di cinquant anni fa, ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate e desideriamo sempre di più. I risultati ottenuti da una ricerca americana sollevano molti dubbi sulla felicità umana. I dati mostrano come la felicità percepita non cresce significativamente nel tempo. Per di più a crescere è la percentuale di persone affette da depressione e incapacità di star bene con gli altri. Zygmut Bauman, in un suo saggio, L arte della vita, sostiene che noi, come gli artisti, dobbiamo porre a noi stessi degli obiettivi difficili da raggiungere, dimostrandoci così all altezza delle sfide

7 Pensieri e parole Pagina 7 che la vita ci presenta, cercando di avvicinarci sempre più agli orizzonti della felicità. Alcuni credono che per essere felici sia necessario creare rapporti interpersonali vantaggiosi e utili; in realtà il senso di solidarietà e di amicizia dovrebbe prevalere negli esseri umani. Chi è solo, isolato o emarginato, o anche senza un compagno di avventura, è infelice. La felicità è un sentimento da condividere con persone a cui si vuole bene, creando fra di loro un legame forte e sincero. È proprio di questo che la gente ha bisogno: una persona, un affetto, un amico con il quale scambiare forti emozioni di felicità. La tristezza interiore che a volte ci assale è data dalla mancanza di persone a noi care, dall impossibilità di raggiungere un nostro obiettivo, un nostro sogno che fin da piccoli c eravamo prefissi. La felicità è un sentimento difficile da afferrare, ma va goduta nel momento in cui si presenta al nostro animo. Simone Cavaliere IVA Ragioneria Ragione o immaginazione? Quale mezzo è più adatto per affrontare la vita e cercare di comprenderne il senso? Spesso, per non pensare ai problemi di tutti i giorni, si ricorre all immaginazione che ti aiuta a scappare dalla realtà e a rifugiarti nel tuo posto sicuro. Per questo, la fantasia è un mezzo che ti permette di affrontare la vita con più facilità ed è proprio con la creatività che si risolvono le problematiche. Alcune volte non si deve seguire la ragione ma l istinto; e bisogna imparare a fidarsi delle proprie sensazioni. Secondo me volare con l immaginazione è un ottimo metodo per scacciare via i pensieri che ci opprimono e per allontanarci, anche se solo un attimo, dalla realtà. Un e- sempio sono i bambini, che vivono il periodo dell infanzia fantasticando poiché sono ricchi di creatività e di immaginazione e riescono ad essere spensierati. Crescendo, la fantasia passa in secondo piano e subentrano la ragione e la riflessione perché è anche vero che non si può vivere di illusioni. Vagare con l immaginazione e avere una visione diversa è un bene, solo se però si resta con i piedi ben saldi a terra, perché volando troppo in alto si rischia di cadere. L immaginazione è come una corazza, un involucro che ti protegge dalle difficoltà e dagli ostacoli che fanno parte della vita. Giacomo Leopardi, per esempio, privilegia l immaginazione e la speranza nei componimenti poetici come l Infinito. Quindi, bisogna sempre avere un po di fantasia, senza mai perdere la ragione, perché rende la vita più colorata ed è meglio non dimenticare mai l animo del fanciullo. Infatti, come dice Giovanni Pascoli, il fanciullino non si perde con l età, ma rimane sempre in ognuno di noi; basta solo saperlo ascoltare! Maria Lucia Berlingieri IIB Liceo Scientifico NOTIZIE DELLA SCUOLA La scuola informatizzata Con l'avvento della tecnologia ogni settore si è informatizzato ed anche il volto della scuola è cambiato o sta per cambiare. Le aule sono molto diverse da quelle di alcuni anni fa: le tradizionali lavagne sono state sostituite o affiancate da quelle digitali e interattive, gli insegnanti spiegano con l'ausilio del proiettore, gli studenti studiano sul computer e naturalmente sul web. La classica lezione frontale che ha come protagonista l'insegnante in cattedra che spiega e gli alunni quasi costretti all'ascolto ormai sta perdendo il suo valore. Esistono anche dei vantaggi in quanto gli alunni partecipano attivamente alle lezioni, il dialogo con l'insegnante è più a- perto e gli studenti svolgono volentieri i compiti assegnati. Al contrario con la professoressa alla cattedra che spiega, la lezione risulta monotona, il dialogo è raro, se non assente, e gli alunni tendono facilmente a distrarsi. Nelle aule ormai si trovano sempre meno banchi sui quali sono riposti quaderni, penne o astucci e aumentano i pc portatili: ritengo che il nuovo metodo di insegnamento on line sia efficace e valido, consente infatti di migliorare il profitto ed il rendimento scolastico. Tuttavia con il tempo l'alunno rimpiangerà il contatto con il tradizionale libro cartaceo e avrà nostalgia del classico libro "pieno di vita" sul quale venivano apportate sottolineature e note. Matteo Greco, Ida Lazzinnaro I C Liceo Scientifico

8 Pagina 8 Pensieri e parole Progetto PON "Scrivere per immagini" Per migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani presso l'i.i.s di Castrolibero, nel mese di marzo, è iniziato un progetto PON dal titolo "Scrivere per immagini". Tale attività si è svolta in orario pomeridiano con l'aiuto di due tutor ed un esperto esterno. La maggior parte degli alunni aveva scelto di frequentare il corso Pon sia per approfondire la propria preparazione scolastica e sia per l interesse suscitato dall'argomento proposto. Infatti le nostre aspettative non sono state deluse poiché per ciascuno di noi il progetto è stato un'occasione di arricchimento ed un'opportunità unica che ci ha consentito di esprimere le nostre potenzialità e personalità. Attraverso una didattica laboratoriale innovativa ed accattivante è stato realizzato un video incentrato sulla parodia della Divina Commedia di Dante Alighieri. Il progetto si è snodato attraverso alcune fasi: dall'analisi dei canti più significativi dell'inferno alla scrittura creativa degli stessi in chiave parodica, dalla scelta dei personaggi da contestualizzare alla scrittura in rima di dialoghi e battute da recitare, dalle riprese audiovisive al montaggio e alla realizzazione del video, completo anche di testi musicali cantati da noi alunni. È stata un'esperienza impegnativa ed al tempo stesso divertente e piacevole che ha favorito i rapporti interpersonali ed ha sviluppato un maggior grado di sicurezza ed autostima personale. I corsisti della I C Liceo Scientifico Diario di una giornata speciale Il 3 febbraio 2012 si è svolta presso la Caserma Settino di Cosenza, che ospita il I Reggimento dei Bersaglieri, un adunata militare per salutare gli uomini e le donne in partenza per una lunga missione di pace in Afghanistan. La caserma era gremita di autorità civili e militari, famiglie, ospiti, insegnanti, alunni. L I.I.S. Castrolibero è stato, infatti, invitato dalle autorità in quanto diversi militari frequentano i corsi serali Sirio. Osservando i nostri militari schierati in fila mentre mostravano le armi in dotazione, ho compreso come possa essere affascinante il loro mondo. È stato sorprendente vedere tante soldatesse forti e coraggiose, perché la vita in caserma, a differenza di come si possa immaginare, è ricca di figure femminili: dalle soldatesse alle infermiere, dal personale amministrativo al personale addetto al vettovagliamento. Al termine dell incontro, noi ragazzi, i nostri insegnanti, le famiglie dei soldati e gli ospiti ci siamo riuniti presso una enorme sala partecipando a un ricco buffet. Tra i tavoli colmi di dolci e rustici, mi sono accorta che stavo vivendo il momento più emozionante poiché ho notato il grande attaccamento dei militari verso le famiglie, raccontato dai loro occhi carichi di affetto. L atmosfera, a quel punto, è diventata davvero piacevole e conviviale, quasi fossimo una grande famiglia. Commovente è stato, invece, il pensiero che di lì a pochi giorni i nostri militari sarebbero partiti per una lunga missione di pace e solidarietà in un Paese lontano e avrebbero rischiato la vita. Spero, anzi ne sono certa, che il Signore rimarrà loro accanto confortando il loro cuore e la loro anima, proprio come loro fanno con gli altri contribuendo a diffondere e mantenere la pace, che rappresenta il valore più prezioso per tutti noi. Chiara Pingitore III A Geometri Impariamo a rispettare l ambiente L'attività didattica relativa alle Scienze integrate ha privilegiato, tra gli altri argomenti, l'importanza del riciclaggio, nel rispetto della natura. Nel mese di novembre le classi del biennio sono state accompagnate, dalle professoresse Belmonte e Blasi, per una visita guidata, presso il "RIMUSEUM" di Rende al fine di acquisire ulteriori informazioni sulla problematica. Successivamente, è stata realizzata, a scuola, come esperienza di laboratorio la "saponificazione", utilizzando, come ingrediente di base, l'olio esausto adoperato per le fritture. L'attività ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare i ragazzi ad assumere atteggiamenti mirati allo sviluppo e al futuro sostenibili. Gli stessi obiettivi sono stati inseriti nel progetto "LA SCUOLA NEL VERDE", gestito dai docenti Blasi, De Seta e Casciaro che ha visto la realizzazione di aree verdi negli spazi antistanti all'edificio scolastico che hanno arricchito l'estetica della scuola e hanno offerto agli alunni a rischio di dispersione di impegnarsi concretamente in un lavoro gratificante. Prof.ssa L. Blasi

9 Pensieri e parole Pagina 9 Progetto La scuola al cinema : il film Scialla! Nell ambito del progetto La scuola al cinema noi ragazzi dell IIS di Castrolibero abbiamo assistito alla proiezione di diversi film presso il cinema Citrigno di Cosenza. Quello che più mi ha coinvolto e divertito è stato il film Scialla! ; il titolo richiama il linguaggio gergale dei giovani romani e significa Stai sereno! Il film tratta argomenti difficili come l eccessiva leggerezza di molti adolescenti che li porta a mettersi seriamente nei guai. I protagonisti sono: Luca ( Filippo Scicchitano), un quindicenne romano, e Bruno ( Fabrizio Bentivoglio), ex professore di liceo, solitario e riservato, che vive dando lezioni private e scrivendo biografie di attori, veline, pornostar. La mamma di Luca è in partenza per l Africa e decide di affidare il figlio a Bruno, suo professore di ripetizioni. Però prima di partire la donna decide di rivelare a Bruno che Luca è suo figlio, ma si raccomanda di non dirlo al ragazzo. Durante i primi giorni di convivenza Bruno è svogliato e disinteressato, finché non avviene il colloquio con una professoressa che lo avverte della possibile bocciatura di Luca. Da quel momento Bruno obbliga Luca a studiare almeno tre ore al giorno. Però a causa dei litigi tra i due, Luca si mette nei guai con il Poeta, un criminale romano che lo ricerca in tutta la città fino a quando, grazie alla professione di Bruno, che gli ha ormai confessato di essere suo padre, il ragazzo evita guai peggiori. Il film mostra che Luca, apparentemente restìo a ogni stimolo, è alla ricerca, seppure inconsapevole, di una guida, mentre Bruno prende via via coscienza delle proprie responsabilità. I personaggi costruiscono gradualmente un rapporto e un modo di relazionarsi che gioverà a entrambi. Scialla! ha vinto il premio della sezione Controcampo italiano alla Mostra internazionale del cinema di Venezia del Chiara Gallo IV A Ragioneria West Side Story: una favola moderna! Recentemente alcune classi del Liceo S. Valentini di Castrolibero hanno vissuto la fantastica esperienza di assistere a un musical in inglese, intitolato West Side Story, presso il teatro Garden di Rende, promosso dall associazione Palchetto Stage di Busto Arsizio. Già diverse volte il nostro Liceo aveva assistito alla rappresentazione di splendide commedie teatrali e quest ultima, oltre a essere stata interessante e spumeggiante per le musiche e i vari costumi indossati dagli attori madrelingua, è stata molto significativa per la trama e i valori che ha proposto. Le vicende sono ambientate a Broadway, un ampia strada di New York, alla fine degli anni Cinquanta, e riguardano la trasposizione metropolitana della tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta. L opera rappresenta l appassionata storia d amore fra una ragazza portoricana, Maria, e un ragazzo italo-americano, Tony, con la differenza che, mentre nella classica storia shakespeariana i due innamorati crescono in due nobili famiglie veronesi, qui crescono nei bassifondi della società newyorkese, laddove la vita era caratterizzata da scontri fra bande rivali, appartenenti a diverse etnie. Questa storia mostra lo scontro fra le bande dei bianchi, i Jets, e quelle dei portoricani, gli Shanks. Il setting rappresentava il vero e proprio sfondo newyorkese degli anni Cinquanta, dove si affrontavano le gang giovanili. La storia, oltre ad essere stata coinvolgente per i suoi balli e per le sue canzoni (brani famosi come America, Tonight, Maria), è stata facilmente comprensibile e alla fine dello spettacolo abbiamo avuto il piacere di conoscere face to face gli attori ponendo loro alcune interessanti domande in inglese, sempre inerenti alla trama dell opera. Penso che questo interessante musical sia stato di notevole spessore, sia nell ambito linguistico (trattato quotidianamente a scuola) sia nell approfondimento culturale. Federico Caruso IV B Liceo Scientifico Evento astronomico del secolo: il transito di Venere All'alba del 6 giugno 2012, dall osservatorio astronomico posizionato sul terrazzo del Liceo Scientifico Valentini con la nostra sofisticata strumentazione, abbiamo assistito ad un evento astronomico particolarmente raro che si ripeterà soltanto tra 105 anni: il passaggio del pianeta Venere sul disco del Sole. Il percorso orbitale di Venere è

10 Pagina 10 Pensieri e parole passato direttamente tra la Terra ed il Sole, nell evento che gli astronomi definiscono come transito. Durante questo evento cosmico così poco frequente, Venere ha attraversato il disco solare ed è apparso come un puntino nero in movimento che copriva soltanto lo 0,10% della superficie della nostra stella, offrendo un opportunità unica, dal momento che una parte del transito è stato visibile da quasi tutte le aree più popolate della Terra. La nostra scuola ha effettuato, in via sperimentale, il calcolo della distanza Terra-Sole dal transito di Venere in collaborazione con l Osservatorio astronomico di Danzica (Polonia). Prof.ssa R. DeSeta SOLIDARIETA Donare il sangue è un gesto di solidarietà. Significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa. Nel mese di aprile gli alunni dell I.I.S. Castrolibero hanno partecipato, tramite la redazione di elaborati, ad una borsa di studio indetta dalla BCC di Cittanova e dall Avis Calabria per sensibilizzare le nuove generazioni su temi importanti quali la solidarietà e la donazione di sangue. Nella società odierna è molta la gente che vive nell egoismo senza aprirsi ai problemi delle persone che la circondano e c è ancora poca disponibilità per donare e rendersi utili agli altri. Si è quindi poco solidali. La solidarietà è il valore fondamentale che si esprime nell atto del donare. Essere solidali significa comprendere i problemi dei membri della comunità, essere partecipi alle difficoltà altrui ed essere altruisti, aiutando quanto più è possibile, secondo le proprie capacità. La solidarietà, purtroppo, è un valore che non tutti hanno. Per essere solidali bisognerebbe pensare oltre se stessi, sacrificandosi per aiutare chi ha bisogno e battendosi per i propri ideali che devono avere un fine comune e non solo personale; non tutti riuscirebbero a farlo proprio per quell egoismo cui ho accennato prima. In realtà l atto del donare non è importante solo per chi riceve. William Shakespeare diceva che sono le piccole e grandi opere di bene che ci rendono fieri di noi stessi, dando un senso alla nostra esistenza. Proprio così, un donatore, offrendo gratuitamente e spontaneamente il proprio sangue, non solo aiuta l altro, ma è soggetto ad una crescita morale che rende migliore la sua vita. Come ho detto prima la decisione deve essere spontanea e deve dipendere unicamente dalle scelte di una persona. La gente deve capire che non deve donare il sangue perché un giorno potrebbe trovarsi ad averne bisogno, ma perché è un dovere che deve alla comunità. Chiunque ne abbia la possibilità dovrebbe compiere quest azione e non solo. La solidarietà, infatti, è il principio fondante di tutte quelle associazioni di volontariato che si mettono a disposizione della comunità e si adoperano per rendere migliore la vita di chi soffre. Tra queste, legata al discorso della donazione del sangue, c è l Associazione Volontari Italiani di Sangue (Avis). Grazie alla presenza delle varie sezioni dell Avis sul territorio, fortunatamente, il numero di donatori sta lentamente crescendo. Personalmente mi sto già informando su tutte le procedure da seguire per diventare donatrice in quanto mi sto avvicinando alla maggiore età e voglio compiere questo importante gesto che per me ha un basso prezzo, ma che può rivelarsi cruciale per salvare la vita di molte persone. Federica Gigliotti IV B Liceo Scientifico

11 Pensieri e parole Pagina 11 L'infanzia tra sfruttamento e abbandono L'infanzia è il primo stadio della vita e in essa si forma la psiche stessa dell' individuo. Freud sosteneva che i traumi e le violenze subite in questa fascia d'età sono la causa più frequente di patologie mentali nell'adulto, è dunque un'età delicata che andrebbe vissuta nella spensieratezza del gioco e nell'amore dei propri cari. Tuttavia non sempre ciò corrisponde alla realtà. Spesso molti bambini vengono costretti a lavori così duri e pericolosi da mettere a repentaglio le loro vite o da negare loro la possibilità di condurre un esistenza normale. Ma con quale coscienza si può fare ciò? Come può la sola smania di ricchezza e potere portare l'uomo a sacrificare delle vite umane e a privare i bambini del sorriso? Secondo l'organizzazione internazionale Unicef sono 250 mila i ragazzini coinvolti nelle guerre in corso sul pianeta. Un numero impressionante che deve far riflettere ed indurre la nostra società ad un reale impegno per liberare questi piccoliuomini dalla schiavitù. È un obiettivo difficile, ma doveroso prefiggersi poiché la vita è un diritto di tutti, a maggior ragione dei tanti piccoli innocenti che, senza colpa, scontano una pena che peserà su di loro per tutta la vita. Chiara Cerra V B Liceo Scientifico HOBBY E INTERESSI La televisione e i giovani Un aspetto fondamentale che caratterizza la vita dei giovani di oggi è sicuramente la tecnologia. In questo campo ciò che attrae maggiormente i giovani è l'utilizzo permanente della tv. Tuttavia dovremmo porci la domanda se guardare la televisione sia un bene o un male per la nostra mente. Ebbene io ritengo che la tv possa essere una risorsa fondamentale per l'uomo. Innanzitutto essa è grande fonte di svago in quanto aiuta a liberarsi dallo stress della vita quotidiana. Inoltre può essere considerata anche un banco di lavoro. Infatti ogni giovane può approfondire argomenti di studio attraverso la visione di documentari, programmi di storia ed altro. La persona che prende visione di tali programmi può constatare che facilmente riesce ad approfondire le proprie conoscenze senza aver speso molte energie, come accade nello studio normale. Pertanto ritengo che, per questi validi motivi, l'uso della televisione debba essere incoraggiato, anche se deve essere limitato per non sottrarre troppo tempo alla vita reale, con i suoi incontri e i suoi impegni. Andrea Trecroci I C Liceo Scientifico Vogliamo ancora collezionare francobolli Negli ultimi anni, con il sopravvento di internet, il 90 per cento delle persone utilizza le al posto delle lettere, preferendo digitare sentimenti su uno schermo piuttosto che fissarli nero su bianco. Chiaramente questo sistema permette di rimanere a casa, senza la necessità di raggiungere una buca della posta o di comprare un francobollo. Inoltre, come ormai la maggior parte di noi sa, la scrittura digitale è indubbiamente più semplice di quella manuale e richiede minor tempo. Un'ultima motivazione è rappresentata dalla correzione automatica dell'ortografia che il computer effettua, poiché limita l'uso del vocabolario che causa perdita di tempo. Tuttavia, nonostante tutte queste motivazioni che favoriscono la loro tesi, io sostengo che la posta sia indispensabile, anche perché non si può spedire un pacco via internet. Inoltre, c'è ancora gente legata alle tradizioni, che ama collezionare francobolli ed infilare le lettere nella buca rossa. Pertanto credo che il progresso sia importante, ma che si debba dare valore alle tradizioni, mantenendole vive e tramandandole. Francesca Filice I C Liceo Scientifico

12 Pagina 12 Pensieri e parole POESIE Musica Musica qua, musica là... musica giù, musica su... musica a scuola, musica in auto... un turbo di immaginazione rende la giornata migliore! Pensi e ripensi, cavalcanti sentimenti, t innamori del ritmo... poi della frase......e infine del cantante! Riparte la musica, musica a casa, musica al parco... musica in disco, al mare, in montagna... la fantasia esplode e dice vado in vacanza! Viaggi nel tempo, un tempo lontano, variabile... colori intensi nella mente......riparte la musica, che sia pop o rock che sia Nirvana, Soundgarden o Pearl Jam! Pur sempre musica è! Musica musica musica... in Inglese music, in Francese musique......obladì obladà, e i Beatles eccoli qua! Non un genere, non una parola, se ti emoziona fa viaggiare il tuo cuore...! Incancellabili memorie Soffia leggero il vento nel campo, leggero tanto da fermare il tempo che non si ferma mai, senza poter guarire ciò che è stato. Quei freddi campi desolati e scuri, incubo di tanti, sete di vivere e sommesse preghiere, di notte, a un Dio lontano. Un abbraccio, un pensiero, una muta poesia......a chi? Per dove? Se non c è nessuno? Scappare, gridare, saltare le reti di spine...e sangue il solo pensiero..! Ed esser lì, nella terra e nell aria quell ultima culla di grandi e bambini. Il vento continua a soffiare, le foglie a cadere, la neve a imbiancare, un nero ricordo di fuoco e di grida ancor vive che tagliano l aria di un mondo assopito che vuole dormire. No! Quelle anime grate al Signore nessuno le deve negare! Quei nomi scolpiti nel fango di stelle si devon vestire! Io "invisibile" L'asfalto il mio letto, il cielo il mio tetto, mi sdraio assopito coperto di stracci, lo sguardo in alto, lontano, la luna, le stelle sorelle di sempre di notti lunghe e solitarie, ricordi di un bimbo felice......un nome, un cognome di un tempo lontano. Ricordi di un uomo brillante, sogni negati e speranze soppresse......io qui da solo, invisibile al mondo, invisibile agli uomini, ma non al mio Dio che nel sonno mi porta con sé. Federico Caruso IV B Liceo Scientifico Con Dammi la mano fratello, Federico Caruso è risultato secondo classificato, per le scuole secondarie di secondo grado, nel concorso Eugenio Miceli Albo realizzato dall Istituto Comprensivo di Grimaldi, con la motivazione: È il tema del tenersi per mano che fa da motivo portante, in questi versi dolci e musicali, in cui si dispiega il senso dell impegno con cui l autore sente e vive la poesia. Il mondo è una drammatica sequenza di azioni di violenze e di guerre, un pesante fardello per bambini che, privati della propria infanzia, sono condannati a portare le armi. A costoro si rivolge l autore dei versi, invitandoli a dimenticare l odio e la miseria della guerra e ad imparare a sognare. A questi bambini e a tutti gli uomini, si rivolge il giovane cuore dell autore e li chiama fratelli e li sollecita a porgergli e a porgersi la mano.

13 Pensieri e parole Pagina 13 Dammi la mano fratello Dammi la mano fratello e non aver paura, dammi la mano fratello, ti porterò con me lontano ti porterò dove il colore della pelle non fa differenza e tutti ti chiameranno fratello tu soldato bambino, butta quel fucile, siamo tutti fratelli! Scaccia dalla tua mente quei brutti ricordi, impara a sognare, impara a sognare un mondo nuovo sogna e cerca la tua libertà, come cittadino del mondo, come un unico figlio di Dio! A te che negata è stata l infanzia, bruciata la tua adolescenza, calpestata la tua dignità incatenato da invisibili catene che hanno lacerato la tua pelle lasciando mille segni indelebili, nel profondo del tuo cuore. Dammi la mano fratello e non aver paura, insieme costruiremo un mondo nuovo, parleremo la stessa lingua e saremo tutti uguali, liberi di volare, sognare e amare! Dammi la mano fratello Federico Caruso IV B Liceo Scientifico Terra mia Profumo di mare denso di onde svanite profumo di montagna denso di note fiorite. Se penso a te questo mi sovviene, un bel paesaggio, l odore della natura come nel mese di Maggio. La tua bellezza è da mozzare il fiato come la tua gente che ti ha sempre amato. I nostri nonni hanno dissodato le tue terre, raccolto i tuoi frutti, facendoli conoscere a tutti. Per me tu hai ancora tanti segreti e misteri terra mia dai valori veri. Peccato, però, che tu spesso sia macchiata da una cronaca nera anche troppo spietata. Di quegli orrori, però, tu non hai colpa non è il luogo a fare il male ma chi nel cuore ha discordia e rancore. Nonostante ciò sono sincero di esser calabrese sono fiero. Mario Carbone IIIA Geometri NARRATIVA, MUSICA, CINEMA Il libro: la recensione. G. Orwell: Il romanzo è ambientato nella Londra del XIX secolo. Il mondo è diviso in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. L Oceania è governata dall infallibile ed onnisciente Grande Fratello. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo le case ed il suo braccio destro è la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per salvare l umanità. La storia si apre con un monologo di Winston Smith, che descrive la società governata dal Grande Fratello, la città di Londra, devastata dalle continue guerre, e le azioni che ha compiuto finora per ribellarsi. Queste azioni non sono che dei capricci inutili, secondo il suo pensiero, infatti egli non ha fatto altro che comprare un diario, cosa illegale ma di infima importanza, in cui ha iniziato a scrivere il suo pensiero, tra cui la scritta pericolosa ABBASSO IL GRANDE FRATELLO!. Nel Ministero della verità, dove egli lavora, ogni giorno lo obbligano ad un rituale, i Due Minuti d Odio, in cui su uno schermo appare il volto di Goldstein, famoso traditore del Grande Fratello, e tutti i dipendenti devono urlargli contro. Durante questo rituale, un giorno, osserva l arrivo di due persone, la prima è Julia, la seconda un uomo grassoccio,

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