REALIZZAZIONE DI UN NUOVO ALLEVAMENTO AVICOLO
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- Raffaella Orlando
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1 REALIZZAZIONE DI UN NUOVO ALLEVAMENTO AVICOLO Ditta individuale: AZIENDA AGRICOLA ABRATE ILARIA Sito allevamento: Fossano (CN) Loc. via della Rovere SINTESI NON TECNICA
2 Premessa L allevamento oggetto di SIA, sito nel Comune di Fossano, prevede la realizzazione di un allevamento avicolo di polli da carne (broiler). A seguito dell edificazione le nuove strutture potranno ospitare una potenzialità di allevamento pari a capi. Per poter ottenere i permessi comunali alla realizzazione dell intervento ed intraprendere l esercizio dell allevamento è stata contemporaneamente presentato permesso di costruire ed istanza per l ottenimento dell Autorizzazione Integrata Ambientale, in quanto la potenzialità complessiva dell allevamento supera la soglia stabilita dalla normativa vigente. Il SIA è stato predisposto a corredo dell istanza autorizzativa ai sensi del D.Lgs 152/06 art. 6 e della L.R. 14 dicembre 1998 n 40 art. 4, in quanto l allevamento in oggetto rientra tra quelli previsti all allegato A2 Impianti per l allevamento intensivo di pollame con più di posti per polli da ingrasso. Di seguito vengono descritte le strutture di allevamento e vengono richiamati i criteri principali che regolano il ciclo di allevamento aziendale valutando le differenti problematiche dal punto di vista della razionalizzazione dell attività zootecnica parallelamente ai potenziali effetti sull ambiente. Successivamente vengono prese in considerazione le caratteristiche climatiche, pedologiche, di uso del suolo, vegetazionali, faunistiche, eco-sistematiche e del paesaggio relativamente al territorio in cui ricade l allevamento al fine di poter valutare le eventuali interferenze che lo svolgimento dell attività potrebbe arrecare alle componenti ambientali coinvolte, ed eventualmente prevedere azioni di mitigazione e di compensazione. In sintesi, vengono presi in considerazione tutti gli aspetti che caratterizzano l ambiente ed il paesaggio agrario della zona in oggetto e, parallelamente, tutti i fattori che condizionano il processo produttivo, al fine di valutare la sostenibilità dell attività produttiva in relazione al contesto ambientale in cui questo ricade. Valutazione di Impatto Ambientale Lo Studio di Impatto Ambientale è stato redatto in quanto indispensabile per consentire la realizzazione e l esercizio dell attività produttiva da parte del gestore. Si precisa che gli allevamenti aventi la potenzialità come quella in esame necessitano dell Autorizzazione Integrata Ambientale, tuttavia dal 24/06/2014 con l entrata in vigore del D.L. n. 91 sono state riviste le soglie di assoggettamento a VIA e pertanto l allevamento in oggetto, per l ottenimento dell AIA deve essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale. 1
3 Con l entrata in esercizio delle due nuove strutture l allevamento rientra tra quelli previsti all allegato A2 Impianti per l allevamento intensivo di pollame con più di posti per polli da ingrasso. Il SIA è stato redatto in base alle seguenti analisi: Il quadro di riferimento programmatico da cui emerge la fattibilità dell intervento all interno del quadro normativo vigente. Il quadro di riferimento progettuale in cui sono state analizzate le condizioni, le caratteristiche i criteri e i modi di realizzazione delle opere necessarie per l ampliamento in esame e le tecnologie che si intendono adottare. Il quadro di riferimento ambientale che ha trattato la ricerca, lo studio, la verifica delle componenti e dei fattori ambientali che possono essere interessati dal progetto. L allevamento in oggetto è localizzato nel Comune di Savigliano (CN) in Strada Tetti Vigna, 16. Il PRGC identifica l area oggetto d intervento come Area agricola produttiva. L allevamento sarà costituito da 3 fabbricati identificati con i progressivi da 1 a 3. All interno di tali strutture vengono ingrassati polli da carne (broiler) sia di sesso femminile sia maschile. Per ogni ciclo produttivo verranno introdotti una parte di femmine che saranno vendute a 1,6 Kg dopo 35 giorni, una parte di femmine vendute a 2,4 Kg dopo 42 giorni ed una parte di maschi che completeranno il loro accrescimento dopo 56 giorni ad un peso di 3,5 Kg. I due gruppi, all interno di ogni capannone, saranno divisi attraverso idonee barriere che verranno rimosse dopo la vendita delle femmine. La percentuale di femmine inserite sarà pari a circa il 50% del totale degli animali accasati. L allevamento sarà prevalentemente articolato su 5,8 cicli/anno, dal momento che il ciclo di allevamento dei maschi pesanti si protrarrà per 56 giorni, intervallati mediamente da 7 giorni di vuoto sanitario. A fine ciclo, gli animali saranno caricati direttamente sui camion ed inviati al macello. All interno dei capannoni saranno rimossi abbeveratoi e mangiatoie per poter procedere alla rimozione della lettiera esausta (pollina) ed al lavaggio e disinfezione dei locali. Consistenza e strutture di allevamento Come già accennato il sito sarà composto da 3 fabbricati. In tutti i capannoni è presente una pavimentazione piena cementata, sulla quale, all inizio di ciascun ciclo, viene distribuita la lettiera. I capannoni avranno una superficie di allevamento utile pari a m 2. Si riporta di seguito la tabella riepilogativa delle consistenze potenziali delle varie strutture di allevamento in funzione della diversa tipologia di allevamento praticato: 2
4 CAPANNONE SUPERFICIE m 2 DENSITA Kg/m 2 Kg P.V. allevabile FEMMINE 1,6 Kg p.v. FEMMINE 2,4 Kg p.v. MASCHI 3,5 Kg p.v. TOTALE N. MAX CAPI TOTALE La ditta precisa comunque che, causa restrizione dettata da P.R.G.C. del comune di Fossano che determina il numero massimo di capi allevabili per allevamento aziendale in base alla superficie di terreno condotta entro il raggio di 7 Km dal centro aziendale, viene richiesta una consistenza effettiva pari a polli da carne. In particolare gli animali saranno così ripartiti all interno dei capannoni: CAPANNONE SUPERFICIE m 2 DENSITA Kg/m 2 FEMMINE 1,6 Kg p.v. FEMMINE 2,4 Kg p.v. MASCHI 3,5 Kg p.v. TOTALE N. CAPI ALLEVATI TOTALE Pluralità specifica di allevamento L azienda intenderebbe inoltre essere autorizzata all allevamento di altre specie avicole qualora le esigenze di mercato portassero a non ritenere più conveniente l allevamento di broiler. Nel caso si richiede l autorizzazione a poter allevare le seguenti specie: Allevamento di faraone con produzione di animali di 1,8 kg/capo venduti dopo 90 giorni di accrescimento (< 39 Kg p.v./m 2 ). Come per la categoria polli carne, il P.R.G.C. del Comune di Fossano impone un numero massimo allevabile di faraone pari a e < Allevamento di pollastre con produzione di animali di 1,5 kg/capo venduti dopo 130 giorni di accrescimento (< 39 Kg p.v./m 2 ). Il P.R.G.C. del Comune di Fossano non impone un numero massimo allevabile di pollastre in quanto la categoria non viene considerata. Allevamento di galletti con produzione di animali di 2,2 kg/capo venduti dopo 120 giorni di accrescimento (< 39 Kg p.v./m 2 ). Il P.R.G.C. del Comune di Fossano non impone un numero massimo allevabile di galletti in quanto la categoria non viene considerata. 3
5 Dati di verifica di supporto del progetto La direttiva 96/61/CE (IPPC) è stata recepita dal governo italiano con decreto legislativo n 59/06 s.m.i.. La direttiva stabilisce i principi che devono regolare il funzionamento delle installazioni industriali nuove e già esistenti, nell ottica di assicurare un elevato livello di protezione dell ambiente nel suo complesso. Le tipologie di attività e le soglie produttive al di sopra delle quali si applica la direttiva per la categoria 6.6 che comprende gli impianti per l allevamento intensivo di polli con più di posti pollame. Vengono considerati aspetti che riguardano l uso efficiente dell energia, il trattamento dei rifiuti e la prevenzione degli incidenti. In particolare la normativa fa riferimento alle Best Available Techniques (BAT) o Migliori Tecniche Disponibili (MTD) da adottare per prevenire l inquinamento e alla DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/302 DELLA COMMISSIONE del 15 febbraio Le BAT comprendono tecnologie, procedure, standard operativi in relazione alla prevenzione ed al controllo dell inquinamento. I limiti di emissione da rispettare saranno quelli che si ottengono utilizzando le BAT. Le MTD, sono quelle tecnologie o tecniche in grado di ridurre in maniera consistente le emissioni in aria, acqua e suolo. In ogni caso una tecnologia è considerata come tale solo quando è economicamente sostenibile, sia nei costi di investimento che di gestione. I settori produttivi interessati, per poter operare devono ottenere l Autorizzazione Integrata Ambientale, un unica autorizzazione che comprende tutte le forme di scarico (aria, acqua, suolo) ed in più lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Le precedenti normative ambientali prendevano in considerazione separatamente i vari tipi di inquinamento, stabilendo limiti di emissione e procedure per l autorizzazione allo scarico separate. Questa direttiva introduce una novità nel campo degli allevamenti (ancorché limitatamente alle tipologie considerate): l Autorizzazione Integrata Ambientale viene concessa anche in merito alle emissioni in atmosfera, aspetto non univocamente interpretato, in precedenza, in relazione agli allevamenti zootecnici. L insediamento produttivo ricade nella categoria IPPC 6.6. lettera a). L allevamento di avicoli da carne (broiler, faraone, galletti, ecc ) e di pollastre avviene esclusivamente a terra, pertanto la tecnica adottata risulta essere l unica praticabile. La tecnica di riferimento è quindi l allevamento su lettiera. La normativa in materia ambientale stabilisce che per prevenire le emissioni di ammoniaca è importante mantenere la lettiera il più asciutta possibile mediante: - una adeguata coibentazione della struttura, con particolare riguardo alla pavimentazione; - adeguata ventilazione; - adeguata densità di allevamento; - impiego di abbeveratoi che evitino la dispersione dell acqua sulla lettiera. 4
6 Coibentazione della struttura I capannoni saranno dotati di isolamento termico ad alto rendimento, mediante da tamponamento delle pareti con pannelli coibentanti sandwich di cm 5 + copertura con pannello sandwich di cm 6. Per quanto riguarda la pavimentazione si precisa che quest ultima è costituita da battuto in cemento. La scelta di tale materiale è legata al fatto che tale materiale non permette percolamenti nel suolo ed all esigenza di poter intervenire con mezzi meccanici durante le operazioni di carico e scarico degli animali e di rimozione e ricollocazione della lettiera. Ventilazione In tutti i capannoni sarà presente un sistema di ventilazione forzata: i ventilatori saranno posti sulla testata di fondo del capannone, mentre le prese d aria sono poste nella parte opposta, vicino alla testata frontale. La direzione del flusso d aria è di conseguenza longitudinale. Lavorando in un ambiente necessariamente ermetico, si crea una depressione per cui l aria esterna viene prelevata dalle prese aria ed esce dagli estrattori. Sulla base del sistema di ventilazione, il flusso d'aria esterno (contenente ossigeno) attraversa quindi l'allevamento ad una velocità stabilita, rimuovendo ammoniaca ed anidride carbonica e creando un ambiente salubre che garantisce il benessere degli animali e degli operatori. Tutte le prese d aria saranno dotate di sistema di apertura e chiusura regolate da centraline automatizzate. Un avvisatore, collegato ad un apparecchio di telefonia mobile, rileverà il verificarsi di eventuali anomalie legate al malfunzionamento del sistema di ventilazione, temperatura interna ai capannoni ed umidità. Densità di allevamento Circa la densità di allevamento si ribadisce quanto più volte indicato sarà richiesta all ASL di competenza la deroga per raggiungere la densità massima pari a 39 kg/m 2, in considerazione del fatto che sono state applicate tutte le MTD e che sono rispettate tutte le prescrizioni per alte densità. Abbeveraggio Il sistema di distribuzione dell acqua è costituito da linee sospese di abbeveratoi a goccia con tazzette antispreco, la cui altezza viene regolata in funzione della dimensione degli animali. Il sistema di distribuzione a bassa pressione è stato progettato in modo da minimizzare gli sprechi di acqua. 5
7 Gestione della pollina il sito aziendale non disporrà di apposite strutture di stoccaggio del refluo palabile in quanto questo sarà immediatamente allontanato al momento della rimozione dalle strutture di allevamento. In caso di emergenza sanitaria, o di impossibilità di spandimento, la pollina verrà stoccata tutta all interno di un capannone, prima di essere correttamente smaltita, per procedere ad un eventuale risanamento chimico per evitare problemi con le emissioni odorigene ed evitare l autocombustione. Sintesi della qualità ambientale e delle interferenze Di seguito si riportano in modo sintetico e per ogni componente ambientale, la valutazione sulla qualità attuale, le eventuali interferenze sulla qualità in corso d opera, gli interventi di mitigazione previsti e la qualità in fase di post-operam. Legenda: MB = qualità molto bassa BA = qualità bassa ME = qualità media AL = qualità alta Componente ambientale Ambiente idrico MA = qualità molto alta Stato attuale e qualità ambientale attuale La qualità dei corsi d acqua che ricadono nell areale nel quale è situato l allevamento, è medio buona in quanto Impatti derivati dai lavori di ampliamento e qualità ambientale in corso d opera Interventi di mitigazione e riqualificazione previsti e qualità ambientale post intervento ME ME ME generalmente il livello di inquinamento dei corsi d acqua e la pressione antropica esercitata è aumenta man mano che ci si allontana dalla sorgente. Non si prevedono impatti significativi in considerazione che l entrata in esercizio dell allevamento influirà minimamente sull ambiente idrico. Non essendo rilevabili interferenze con il sistema idrico, non sono previsti interventi di mitigazione. Verranno comunque prese tutte le precauzioni necessarie per evitare influenze negative nei riguardi dello ambiente idrico. Tutte le acque meteoriche che non entreranno in contatto con potenziali inquinanti saranno convogliate al suolo. Le acque reflue prodotte dai 6
8 Componente ambientale Stato attuale e qualità ambientale attuale Impatti derivati dai lavori di ampliamento e qualità ambientale in corso d opera Interventi di mitigazione e riqualificazione previsti e qualità ambientale post intervento servizi igienici saranno scaricate negli strati superficiali del sottosuolo mediante trincea drenante previo trattamento in Fossa Imhoff. Atmosfera AL AL AL Suolo e sottosuolo La qualità può essere L attività di Alla luce di quanto emerge definita buona perché la allevamento interferirà dalla colonna precedente, presenza di lieve ventosità minimamente con tale non si ritiene necessaria la favorisce il ricambio degli componente realizzazione di alcun strati dell aria. ambientale in quanto impianto di mitigazione. Vista la natura sono state adottate prettamente rurale tecnologie BAT e sono dell intero areale e state operate scelte l assenza di infrastrutture gestionali atte a ridurre impattanti si può valutare al minimo l impatto positivamente la qualità dell allevamento sulla dell aria. qualità dell aria. ME ME ME La qualità attuale dei suoli ove ricade l area d intervento, è definibile Si ribadisce che A seguito dell entrata in l allevamento in oggetto non avrà esercizio dell allevamento le deiezioni animali saranno 7
9 Componente ambientale Vegetazione, flora e fauna Stato attuale e qualità ambientale attuale media in relazione alle caratteristiche pedologiche del suolo che non sempre rendono agevoli le operazioni agrarie. Impatti derivati dai lavori di ampliamento e qualità ambientale in corso d opera ripercussioni negative sul suolo e sottosuolo, in quanto la pollina oltre alla funzione fertilizzante ha anche carattere ammendante di e pertanto favorisce la corretta strutturazione del terreno. Interventi di mitigazione e riqualificazione previsti e qualità ambientale post intervento destinate a superfici a disposizione per lo spandimento oppure cedute a terzi. ME ME ME La vegetazione attuale della è rappresentata da differenti qualità di coltura di medio reddito. L influenza antropica sull aria e l agricoltura intensiva hanno influito invece sullo sviluppo della vegetazione naturale a carattere arboreo ed arbustivo. Avendo l area in oggetto un conformazione per lo più pianeggiante e/o ripariale la vegetazione spontanea è per lo più confinata in zone in cui la coltivazione risulta difficoltosa e pertanto il L allevamento oggetto in risulterà ininfluente per la vegetazione, la flora e la fauna locale. Visto il mantenimento delle condizioni del comparto vegetazionale e faunistico non si ritiene necessario alcun intervento di mitigazione. 8
10 Componente ambientale Stato attuale e qualità ambientale attuale valore ambientale di tali Impatti derivati dai lavori di ampliamento e qualità ambientale in corso d opera Interventi di mitigazione e riqualificazione previsti e qualità ambientale post intervento aree è da valutarsi come medio. La fauna è caratteristica dell ambiente di pianura e pertanto risente dell elevata attività antropica, che tende a confinare gli esemplari nelle zone ripariali. Ecosistemi ME ME ME La qualità degli Gli ecosistemi non Considerata l ininfluenza ecosistemi, caratterizzati verranno influenzati dell allevamento non si ritiene da un crescente grado di dall entrata in esercizio necessaria la realizzazione di naturalità, risulta di dell allevamento. alcuna opera di mitigazione. qualità media, anche perché la presenza di aree antropizzate, che rappresentano una categoria a sé in cui gli unici elementi di naturalità sono legati ai parchi urbani ed al verde di pertinenza, é bassa. Paesaggio ME ME ME Nell areale in oggetto non Si ritiene che non ci sia vi sono opere di alcun impatto a carico particolare interesse del paesaggio. paesaggistico, per cui si ritiene che la qualità del Non è prevista alcuna mitigazione. 9
11 Componente ambientale Stato attuale e qualità ambientale attuale paesaggio possa essere Impatti derivati dai lavori di ampliamento e qualità ambientale in corso d opera Interventi di mitigazione e riqualificazione previsti e qualità ambientale post intervento considerata media. Di seguito si riporta una tabella di sintesi della qualità ambientale allo stato attuale (ante operam) ed a seguito dell entrata in esercizio dell allevamento (post operam). Come si nota nessuna componente ambientale presenta un peggioramento della qualità. Sintesi delle qualità ambientali pre e post operam: COMPONENTE AMBIENTALE Ante opera Post opera Atmosfera AL AL Ambiente idrico ME ME Suolo e Sottosuolo ME ME Vegetazione, Flora e Fauna ME ME Ecosistemi ME ME Paesaggio ME ME Conclusioni Lo studio di Impatto Ambientale è stato redatto in base alle seguenti analisi: Il quadro di riferimento programmatico da cui emerge la fattibilità di quanto proposto all interno del quadro normativo vigente. Il quadro di riferimento progettuale in cui sono state analizzate le condizioni, le caratteristiche strutturali e tecnologiche, e gli accorgimenti gestionali che si intendono adottare nell allevamento in oggetto. Il quadro di riferimento ambientale che ha trattato la ricerca, lo studio, la verifica delle componenti e dei fattori ambientali che possono essere interessati dall allevamento. L analisi delle componenti ambientali che caratterizzano il territorio in cui ricade l allevamento e la messa in relazione l allevamento stesso, ha permesso di fare emergere come l attività zootecnica appaia del tutto sostenibile. 10
12 L analisi di tutti i fattori tecnico-costruttivi consente di valutare positivamente la sostenibilità ambientale delle strutture, favorita dalla scelta delle Migliori Tecniche Disponibili relativamente ad ogni caratteristica progettuale considerata. In sede di Studio di Impatto Ambientale non sono emersi fattori che potessero sconsigliare la realizzazione delle strutture in oggetto o modificarne l impostazione originaria in quanto non vengono posti in essere fenomeni negativi di interferenza tra l attività produttiva zootecnica ed i fattori ambientali considerati. In conclusione, quindi, si può affermare che la messa in funzione dell allevamento non comporta un condizionamento negativo o modificazioni di sorta delle qualità ambientali, rispetto alla situazione attuale. 11
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