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1 Rovigo, li 03/11/2015 oggetto: ditta Caseificio Sociale Ballottara Bergantino (RO)- domanda di AIA per ampliamento allevamento suinicolo Relazione 1. Premessa Trattasi di un allevamento suinicolo, con annesso caseificio, di potenzialità capi suini da ingrasso/ciclo, in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale rilascaiata dalla provincia con deterrminazione n del Tale autorizzazione è stata successivamente modificata, con determinazione n del L'allevamento viene condotto in due siti contermini denominati: sito Brigantina e sito Ballottara, aventi la seguente consistenza:

2 1.1 Sito Ballottara 1.2 sito Brigantina

3 i liquami dei capannoni del sito Brigantina, vengono raccolti in apposite vasche. Il Caseificio è considerato connesso all'allevamento, in quanto il siero del latte viene utilizzato nei mangimi destinati all'alimentazione degli animali. Il processo produttivo del caseificio può essere riassunto come segue: A. Ricezione e preparazione del latte A.1 Ricezione del latte da caseifici autorizzati dall ente certificatore; A.2 Riposo del latte in cisterne d acciaio (affioratori); A.3 Travaso del latte parzialmente scremato in caldaie di rame; A.4 Riscaldamento del latte e aggiunta di siero naturale. B. Coagulazione B.1 Riscaldamento del latte inoculato s C; B.2 Aggiunta di caglio C. Rottura e spurgo della cagliata C.1 Rottura (spinatura) della cagliata a dimensioni pari a quelle di un chicco di riso; C.2 Cottura della cagliata a C. D. Estrazione della cagliata e formatura D.1 Estrazione di due fagotti di cagliata per ogni caldaia D.2 Inserimento in stampi. E. Salatura, mediante immersione delle forme in una soluzione di acqua e sale F. Stagionatura.

4 2. Progetto Si intende demolire due capannoni ormai obsoleti indicati con le lettere B e C per una consistenza complessiva di 420 capi/ciclo, e costruire un nuovo capannone della capacità di 1494 capi/ciclo: l'incremento sarà quindi di 1074 capi, portando la capacità di allevamento dai capi/ciclo attuali a capi/ciclo futuri. Situazione ante-operam situazione post-operam

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6 3. VALUTAZIONE ASPETTI ED IMPATTI AMBIENTALI 3.1 Approvvigionamento idrico e scarichi generati Nel seguente schema a blocchi viene rappresentato il ciclo di trattamento e spandimento dei liquami. L acqua viene prelevata acqua da n. 2 pozzi. La fornitura d acqua per l abbeveraggio è garantita attraverso un sistema automatico di distribuzione. Gli ambienti e le attrezzature, alla fine del ciclo di allevamento e quando gli animali sono stati rimossi, vengono lavati con acqua ad alta pressione e con idropulitrici al fine di garantire un maggior risparmio idrico. Le acque di lavaggio dei capannoni vengono raccolte dalle canalizzazioni a servizio dei capannoni e quindi miscelati con i liquami prodotti. Per quanto riguarda il caseificio è presente un impianto di depurazione di 2^ categoria di tipo biologico a fanghi attivi per la depurazione delle acque reflue provenienti dall'attività produttiva. Le acque depurate dall impianto vengono scaricate nello Scolo Marughello. 4. Emissioni Le principali fonti di emissioni in atmosfera sono rappresentate dalla fase di stabulazione, dalla fase di stoccaggio e dalla fase di spandimento: gli in quinanti principali sono ammoniaca, metano, acido solfidrico ed odore. E' previsto un monitoraggio delle emissioni diffuse odorose alle sorgenti emissive sopraindicate ed un monitororaggio delle immissioni ai ricettori (di seguito individuati ) dell'ammoniaca ed acido solfidrico.

7 5. MTD La nuova porcilaia pertanto applicherà le MTD relative alla tipologia di pavimentazione adottata e alla rimozione dei liquami :la pavimentazione è una MTD rispondente al punto delle Linee Guida - Pavimento parzialmente fessurato (PPF) con fossa a pareti verticali e rimozione dei liquami con sistema a vacuum. Per quanto concerne la gestione delle tecniche nutrizionali e dello stoccaggio e spandimento agronomico dei liquami, esse seguiranno le MTD già adottate per l allevamento esistente e

8 riportate nella seguente tabella. 6. benessere animale La normativa di riferimento per il benessere animale e relativa agli allevamenti suinicoli, è rappresentata dal D.L. 07/07/2011 n 122 Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini. In particolare all art. 3 sono definite le norme costruttive e gli spazi che devono essere previsti e messi a disposizione per ciascuna categoria di animale. Con riferimento agli interventi previsti nel progetto in esame si precisano le norme sul benessere che vengono rispettate nella costruzione della nuova porcilaia destinata all ingrasso:

9 superficie a disposizione dei suini grassi (1,00 mq/capo); pavimentazione parzialmente fessurata (fessurato pari a 2,50 m, quindi >1,5 m minimo previsto dalla normativa); costituito da pannelli prefabbricati di calcestruzzo ad alta resistenza termica con fessure aventi larghezza di 1,8 cm, e travetti larghi cm 10,0. Tale tipologia rispetta il vincolo del 15% di aperture previste dalla normativa sul benessere dei suini; abbeveratoi automatici (succhiotti a morso o a spinta) in tutti i box multipli; illuminazione naturale mediante finestre basculanti apribili a spinta in numero e dimensioni seguenti: n. 84 finestre situate nella parte superiore dei pannelli di parete sui due lati lunghi; illuminazione diurna interna pari a 40 lux illuminazione dell area cortiliva dell allevamento già esistente ed implementata con apposita illuminazione da inserire sulle pareti della porcilaia di progetto; n. 15 camini posti sulla sommità della nuova porcilaia; presenza di allarme di tipo visivo e sonoro nella porcilaie collegato al funzionamento delle ventole di aereazione per segnalarne eventuali guasti o mancanza di corrente elettrica; posizionamento nei box di materiale che consente agli animali adeguate attività di esplorazione e manipolazione (es: tronchetti di legno). 7 pozzi per controllo acqua di falda attorno alle vashe di stoccaggio liquami del sito Brigantina, sono stati installati n. 4 piezometri secondo la planimetria seguente

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11 8 Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA) I liquami prodotti dall'allevamento, vengono smaltiti in agricoltura come da PUA presentato N /03 del La quantità di liquame ammonta a ,00 m3/anno corrispondenti a KgN/anno ,20. La superficie agraria disponibile è 716 Ha in zona vulnerabile per KgN smaltibili e ca 219 in zona non vulnerabile per ca Kg N smaltibili.

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