Provincia di Rovigo. Comune di Bergantino

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Provincia di Rovigo. Comune di Bergantino"

Transcript

1 Provincia di Rovigo Comune di Bergantino CASEIFICIO SOCIALE BALLOTTARA SOC. COOP. AGR. Via Bugno n. 2550, Bergantino (RO) Tel. 0425/ PEC: PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO CAPANNONE SUINICOLO VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÁ A V.I.A. art. 20 D. LGS. N. 152/2006 e s.m.i. D.G.R.V. n del 29 dicembre 2009 ID.A.11 STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Caseificio Sociale Ballottara soc. coop. agr. Referente Sig. Valentino Lavarini GRUPPO DI LAVORO Coordinamento SIA Studio preliminare ambientale Rumore Dott. Agr. Rita Bega Zoppellari & Associati Srl Ing. Paolo Zoppellari P.I. Stefano Zonta Ottobre 2014

2 PREMESSE La presente valutazione previsionale di impatto acustico si riferisce all ampliamento dell allevamento di Suini per ingrasso situato in via Cavo Grande. Tale attività rientra tra quelle indicate nell articolato 8 della legge della legge L.447/95. Con la presente si intende valutare acusticamente e preventivamente la conformità dell opera alla classe acustica definita dal piano si zonizzazione messo a punto dal Comune di Bergantino (RO). 1. DESCRIZIONE COMMITTENTE 1.1 Dati significativi Committente CASEIFICIO SOCIALE BALLOTTARA S.C.A.R.L. Località Via Bugno, Bergantino Fabbricato Struttura edilizia adibita ad allevamento di suini per ingrasso Z.T.O. D/5 Agroindustriale Foglio - Mappali 626 Area di zonizzazione acustica IV Area ad intensa attività umana ULSS di competenza Rovigo ARPA di competenza Sezione di Rovigo Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 2

3 1.2 Descrizione posizione topografica IL Caseificio Sociale Ballottara interessa due aree ben distinte, una situata in via Bugno e l altra in via Cavo Grande. In via Bugno si dispone di strutture edili ed impianto sia per la lavorazione del latte e la conseguente produzione di formaggi che per l allevamento di suini. In via Cavo Grande vi sono sei porcilaie e cinque silos per lo stoccaggio degli alimenti dei suini. Il Caseificio Ballottare sorge nella periferia del paese di Bergantino in una Zona Territoriale classificata come Agroindustriale. Come si evince dalla foto aerea i confini sono i seguenti: Caseificio: - Nord con via bugno - Sud con area agricola coltivata e nelle vicinanze del depuratore con una civile abitazione - Est con area agricola coltivata - Ovest cavo maestro e area agricola coltivata. Allevamento via Cavo Grande: - nord con area agricola coltivata ed una civile abitazione: - ovest con via cavo grande e area agricola coltivata; - sud con via bugno e area agricola coltivata - est con area agricola coltivata Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 3

4 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 447/95 Legge quadro sull inquinamento acustico DPCM 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti DPCM 1 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambito esterno DGR 673_2004 Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e dalla valutazione di clima acustico ai sensi della L.R.9 Maggio 200, N.15 Recante Disposizioni in materia di inquinamento acustico 3. INQUADRAMENTO ACUSTICO E DEFINIZIONE DEI VALORI LIMITE L attività di cui alla presente relazione risulta inserita nella zona contrassegnata come zona IV ovvero Area ad intensa attività umana. Di seguito si inseriscono le tabelle relative al: - Valore limite assoluto di zona - Valore limite differenziale di immissione - Valore di qualità - la legenda relativa al piano di zonizzazione acustica del Comune di Bergantino (RO) - lo stralcio dalla mappa di zonizzazione acustica del Comune di Bergantino (RO) Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 4

5 Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ Pagina 5

6 4. VALORI LIMITE DI EMISSIONE La norma di riferimento è la mappa Comunale della zonizzazione del rumore secondo quanto disposto dalla Legge 447/95 o in mancanza di questa, dai valori di riferimento del DPCM 01/03/91 Esposizione al rumore esterno in particolare secondo tabelle 1 e 2 dell allegato B e del DPCM 14/11/97 Determinazione delle sorgenti sonore. Tabella A Classe I- Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. Classe II- Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali Classe III- Aree di tipo misto Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Classe IV- Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali: le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. Classe V- Aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni Classe VI- Aree esclusivamente industriali Rientrano i questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi VALORI LIMITE DI EMISSIONE Valori dei limiti massimi del livello sonoro equivalente (LeqA) relativi alle classi di destinazione d uso del territorio di riferimento.(art.2) Classi di destinazione d uso Diurno (06,00-22,00) Notturno (22,00-06,00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali VALORI LIMITE DI IMMISSIONE Valori dei limiti massimi del livello sonoro equivalente (LeqA) relativi alle classi di destinazione d uso del territorio di riferimento.(art.2) Classi di destinazione d uso Diurno (06,00-22,00) Notturno (22,00-06,00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 6

7 IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali VALORI DI QUALITA Tabella D Valori di qualità (LeqA) (art.7) Classi di destinazione d uso Diurno (06,00-22,00) Notturno (22,00-06,00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali VALUTAZIONE DELLO STATO DI FATTO Le attività del Caseificio Sociale Ballottara risultano sostanzialmente due: - produzione di formaggio grana padano DOP - allevamento e commercio di suini. Esse vengono svolte in locali esclusivamente adibiti allo scopo, sfruttando le migliori tecnologie disponibili. È proprio grazie all impiego delle suddette tecnologie che si è potuto automatizzare lo stoccaggio del latte, la stagionatura delle forme di grana e la preparazione e somministrazione della broda ai suini. Produzione del formaggio grana padano Tutte le lavorazioni che portano alla produzione delle forme di grana vengono svolte all interno di locali chiusi. Non vi sono, sostanzialmente, impianti/macchine o attrezzature in grado di produrre rumori molesti. La lavorazione ha inizio verso le 4:00 del mattino e si conclude alle 11:00. Quasi tutte le lavorazioni di caseificazione sono eseguite manualmente ad eccezione del pompaggio del latte, della scrematura, e dell aspirazione del siero. Le caldere all interno delle quali viene cotto il latte vengono riscaldate da vapore prodotto da una caldaia specifica posta sul retro del caseificio all interno di un locale tecnico. Allevamento e commercio dei suini I suinetti acquistati da allevamenti specializzati vengono alloggiati nelle porcilaie ed alimentati mediante un impianto centralizzato composto da silos, trasportatori, vasche, condotti di distribuzione e pompe elettriche. Gli animali vengono alimentati per due volte ogni 24 ore. La somministrazione avviene per porcilaia e box per box (non in contemporanea). Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 7

8 Prima di procedere alla somministrazione il cibo viene preparato nell area mangimificio (via Bugno) grazie ad un mulino e ad un sofisticato impianto di dosatura computerizzato. La macinazione dei cereali ha luogo di giorno e non si svolge nel contesto della somministrazione del cibo, ma viene eseguita in modo saltuario per un massimo di 6-7 ore a settimana. Il pasto ai suini viene somministrato di norma secondo i seguenti orari (sono possibili variazioni di orario dovute alle dimensioni dei suini e ad altre condizioni aziendali): Mattina Pomeriggio Allevamenti via Bugno dalle 5:00 alle 7:00 dalle 14:00 alle 15:30 Allevamenti via Cavo Grande dalle 7:00 alle 10:30 dalle 15:30 alle 17:30 Anche il prelievo e la gestione dei liquami prodotti dagli animali viene gestiti in modo centralizzato tramite pompe e tubazioni che conferiscono nelle vasche di raccolta. Le vasche di raccolta sono svuotate periodicamente con autobotti che disperdono il liquame nei campi. Le attività sopra descritte sono già state monitorate dal punto di vista acustico ad agosto Tale monitoraggio ha evidenziato il rispetto dei limiti di zona. 6. INTERVENTO DA ESEGUIRE Il Caseificio Sociale Ballottara intende realizzare una nuova porcilaia per passare da a capi di suini da ingrasso. Come indicato nelle seguente rappresentazione grafica (in rosso) la porcilaia sarà realizzata accanto alle quattro porcilaie esistenti. Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 8

9 Dal punto di vista impiantistico la struttura sarà collegata agli attuali impianti esistenti senza ricorrere ad alcun potenziamento. La gestione della porcilaia rispecchierà le modalità operative attualmente adottate dell azienda. Caratteristiche delle strutture La porcilaia che costituisce l ampliamento sarà costituita da una struttura portante realizzata con pilastri e travi in cemento armato tamponata con murature in lastre di cemento prefabbricato. Nella parte alta delle pareti più lunghe saranno ricavate delle finestre apribili in vetro o materiale equivalente. Il potere fonoisolante R w della parete presumibilmente non sarà inferiore a 46 db(a). Il tetto della porcilaia sarà realizzato con pannelli in cemento ricoperti da isolante e tegole. La forma del tetto è tale da ottenere sul colmo apposite aperture per garantire l areazione naturale (quindi non è prevista l installazione di circolatori meccanici). La pavimentazione è realizzata in cemento e nei box sarà di tipo fessurato con caditoia sottostante per raccogliere il liquame prodotto dagli animali. 6. SORGENTI DI RUMORE Sostanzialmente le sorgenti di rumore non vengono a variare rispetto le attuali, di conseguenza si riprendono quelle individuate nella precedente relazione di agosto SORGENTI DI RUMORE SPECIFICHE DELLA ATTIVITA Dall analisi delle attività svolte nei due siti si identificano le seguenti sorgenti di rumore: Sito Sorgente Note Via Bugno Impianti di pompaggio del latte Chiusi all interno di specifici locali Scrematrice Posta all interno del caseificio Impianto pompaggio siero Posto all interno del caseificio con pompa all esterno Impianto produzione vapore Chiuso all interno di specifici locali Mulino Posto all interno di una struttura edilizie con porte generalmente aperte Trasporto alimenti Eseguito all esterno Torrini di estrazione dell aria dalle Posti sul tetto delle porcilaie porcilaie Grugniti degli animali poco prima Fenomeno acustico dominante del pasto Traffico veicolare interno allo Presenza saltuaria stabilimento o utilizzo di mezzi agricoli Impianto frigorifero per la Posto sotto una tettoia in produzione dell acqua gelida vicinanza della centrale termica Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 9

10 Centrale trattamento aria e gruppo frigo a servizio del magazzino di stagionatura delle forme Pompa depuratore liquame Cella frigo per la conservazione delle carcasse Via Cavo Grande Grugniti degli animali poco prima del pasto Cella frigo per la conservazione delle carcasse Funzionamento intermittente in funzione della temperatura esterna Funzionamento intermittente. La pompa è sposta in uno specifico locale in muratura fra le vasche del liquame Funzionamento intermittente in funzione della temperatura esterna Fenomeno acustico dominante e presente solo per qualche minuto prima del pasto Funzionamento intermittente in funzione della temperatura esterna Posti sul tetto delle porcilaie più vecchie (a ridosso dei ricettori) Torrini di estrazione dell aria dalle porcilaie Miscelatore pastone e carico silos L impianto viene fatto funzionare per massimo giorni all anno nel periodo estivo (solo di giorno Trattore con pompa liquame Traffico veicolare interno allo stabilimento o utilizzo di mezzi agricoli Funziona per pochi giorni all anno Presenza saltuaria Si precisa che il rumore prodotto dalle porcilaie ad eccezione del momento del pasto può essere considerato quasi nullo. Essendo le nuove porcilaie servite da impianto centralizzato e dotate di aereazione naturale l unico rumore presente è quello del grugnito che gli animali emettono negli istanti che precedono il pasto. Sia durante che dopo il pasto i grugniti scompaiono. Le sorgenti individuate sono state riportate sulla planimetria allegata. L attività svolta dal Caseificio Ballottara può essere considerata a ciclo continuo anche se di notte non si svolge alcuna attività lavorativa. SORGENTI DI RUMORE INDOTTE DALLA ATTIVITA Si ritiene di poter affermare che le sorgenti di rumore indotte dalla attività, in entrambe le sedi, risultano trascurabili e non tali da influenzare il clima acustico generale. Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 10

11 RICETTORI SENSIBILI Trattandosi di una relazione previsionale per l ampliamento dell allevamento di via Cavo grande i ricettori sensibili che possono essere interessati dall intervento sono: a) civile abitazione del responsabile dell allevamento (sorge sulla proprietà del caseificio Ballottara) b) civile abitazione posta a circa 100 m nord-est dall allevamento (altra proprietà). 7. RILEVAZIONI STRUMENTALI Non essendo variate le condizioni operative già misurate nell agosto del 2012 si prendono come riferimento i rilievi fonometrici eseguiti in quel periodo. I rilievi fonometrici sono stati eseguiti in punti strategici, posizionando il microfono dello strumento rivolto verso la sorgente di rumore ad un altezza dal suolo di circa 1,8 m. Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 11

12 Le misurazioni sono state eseguite durante il normale svolgimento delle attività lavorative (orario pasto animali), prendendo in considerazione sia il tempo di riferimento diurno che notturno. Il tempo di misura è stato identificato in 8-10 minuti; si è potuto scegliere tale tempo di misura in quanto il fenomeno acustico da rilevare non è caratterizzato da andamenti fluttuanti. Le misure sono state eseguite in assenza di pioggia e con una velocità del vento nettamente inferiore a 5 m/sec. Le posizioni di misura (vedere planimetria allegata) sono state individuate tenendo in considerazione i seguenti fattori: posizione dei ricettori sensibili - posizione delle sergenti sonore; - vie di propagazione del suono; - potenziali sorgenti esterne (non relative all attività in esame) in grado di falsare le misure - possibili ricettori sensibili. Le calibrazioni dello strumento eseguite prima del ciclo di misure e al termine dello stesso differiscono di 0,4 db, quindi le misure si ritengono accettabili. 06/08/2012 Pomeriggio dalle ore 15:40 alle 17:10 Pos. Descrizione Tempo Laeq Comp. Comp. mis. db(a) Tonale Impulsiva Laeq db(a) corretto Condizioni di misura 4 Ricettore 1 10 min 46,8 no no 46,8 Presenti le seguenti sorgenti di rumore: Allevamento e transito botti liquame e lavori edili presso il ricettore 5 Ricettore 2 10 min 52,9 no no 52,9 Presenti le seguenti sorgenti di rumore: Allevamento e lavaggio porcilaia a ridosso della casa con idropulitrice; e lavori edili presso il ricettore 6 Fondo allevamento 7 Fronte caseificio 10 min 43,1 no no 43,1 Presenti le seguenti sorgenti di rumore: Allevamento 10 min 44,8 no no 44,8 Presenti le seguenti sorgenti di rumore: Allevamento Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 12

13 RILIEVI NOTTURNI 09/08/2012 dalle ore 04:45 alle 05:57 Pos. Descrizione Tempo Laeq mis. db(a) Comp. Tonale Comp. Impulsiva Laeq db(a) corretto Condizioni di misura 4 Ricettore 1 10 min 39,3 no no 39,3 Rumore prodotto dai torrini dell allevamento 5 Ricettore 2 8 min 48,2 no no 48,2 Rumore prodotto dai torrini dell allevamento 6 Fondo allevamento 7 Fronte caseificio 8 min 38,5 no no 38,5 Rumore prodotto da: Allevamento e trattore in transito 8 min 38,1 no no 38,1 RILIEVO DEL RUMORE DI FONDO 09/08/2012 Pos. Descrizione Diurno Laeq Notturno Laeq db(a) db(a) 4 Ricettore 1 44,6 37,6 5 Ricettore 2 45,8 41,4 6 Fondo allevamento 41,1 36,2 7 Fronte caseificio 41,2 36,8 8. VALUTAZIONE PREVISIONALE In funzione del tipo di intervento che si intende eseguire (aggiunta di una porcilaia senza modifiche organizzative e impiantistiche), della tipologia di rumori prodotti dall ampliamento (rumore legato al grugnito dai maiali prima dei pasti e qualche grugnito saltuario nel resto della giornata), del fatto che la somministrazione dei pasti ai maiali avviene di box in box (circa 150 capi a box) e non in contemporanea a tutte le porcilaie (quindi aumentare i capo totali dell allevamento non influisce sul rumore totale generato dell attività) e dalla posizione in cui si intende realizzare l opera è logico sostenere che il clima acustico dell area non viene modificato rispetto alle condizioni attuali. La porcilaia che si andrà a realizzare risulta ancora più distante delle porcilaie attualmente esistenti rispetto ai due ricettori sensibili, quindi il disturbo percepito dagli stessi risulterà insignificante rispetto alle attuali condizioni. L inserimento della nuova porcilaia si ritiene non vada a variare il clima acustico; in quanto essa non aggiunge rumori che si vadano a sommare agli altri rumori presenti, che non siano il rumore di fondo. Per i suddetti motivi si ritiene possano essere confermate anche dopo l ampliamento le misure fonometriche sopra proposte. Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 13

14 9. CONCLUSIONI L ampliamento che il Caseificio Sociale Ballottara intende eseguire risulta compatibile con i valori limite previsti per la classe IV Area ad intensa attività umana. I valori massimi di immissione, di emissione e di qualità saranno infatti ampliamente rispettati. 10. DICHIARAZIONE Io Per. Ind. Stefano Zonta residente in Bergantino (RO) via Cavo Grande n.876 C.F. ZNT SFN 71A10 E512I sono iscritto nelle Liste regionali della Regione Veneto quale Tecnico competente in Acustica, in base a quanto indicato nella Legge 447/95, al n. 557 (Iscrizione del 18/10/2007). Il Tecnico Per. Ind. Stefano Zonta Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ studiozonta@gmail.com Pagina 14

15 Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ Pagina 15

16 Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ Pagina 16

17 Studio Tecnico Zonta Stefano Via Cavo Grande, 876 Bergantino (RO) Tel. 0425/ Pagina 17

18 SCHEDA D - INDIVIDUAZIONE DELLA PROPOSTA IMPIANTISTICA ED EFFETTI AMBIENTALI D.1 Informazioni di tipo climatologico 2 D.2 Scelta del metodo 3 D.3 Metodo di ricerca di una soluzione MTD soddisfacente 4 D.4 Metodo di individuazione della soluzione MTD applicabile 7 pagina 1 di 11

19 D.1 Informazioni di tipo climatologico Sono stati utilizzati dati meteo climatici? sì no In caso di risposta affermativa completare il quadro D.1 Sono stati utilizzati modelli di dispersione? sì no In caso di risposta affermativa indicare il nome: ISCST-Prime Temperature Disponibilità dati X sì no Fonte dei dati forniti ARPAV Precipitazioni Disponibilità dati Xsì no Fonte dei dati forniti ARPAV Venti prevalenti Disponibilità dati X sì no Fonte dei dati forniti ARPAV Altri dati climatologici (pressione, umidità, ecc.) Ripartizione percentuale delle direzioni del vento per classi di velocità Ripartizione percentuale delle categorie di stabilità per classi di velocità Altezza dello strato rimescolato nelle diverse situazioni di stabilità atmosferica e velocità del vento Temperatura media annuale Disponibilità dati sì no Fonte dei dati forniti Disponibilità dati sì no Fonte dei dati forniti Disponibilità dati sì no Fonte dei dati forniti Disponibilità dati sì no Fonte dei dati forniti Disponibilità dati sì no Fonte dei dati forniti Altri dati (precisare) Disponibilità dati sì no Fonte dei dati forniti pagina 2 di 11

20 D.2 Scelta del metodo Indicare il metodo di individuazione della proposta impiantistica adottato: X Metodo di ricerca di una soluzione MTD soddisfacente compilare la sezione D.3 Metodo di individuazione della soluzione MTD applicabile compilare tutte le sezioni seguenti Riportare l elenco delle LG nazionali applicabili LG settoriali applicabili LG orizzontali applicabili Linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliorie tecniche disponibili in materia di allevamenti emanate con Decreto 29 gennaio 2007 (pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 125 del 31/05/07) Linee guida per l identificazione delle migliori tecniche disponibili Industria alimentare - categoria IPPC 6.4 marzo 2008 pagina 3 di 11

21 D.3 Metodo di ricerca di una soluzione MTD soddisfacente D.3.1. Confronto fasi rilevanti - LG nazionali Fasi rilevanti Tecniche adottate LG nazionali Elenco MTD Riferimento RICOVERO DEI SUINI CAPANNONE Q Linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliorie tecniche disponibili in materia di allevamenti emanate con Decreto 29 gennaio 2007 (G.U., Serie generale n. 125 del 31/05/07) CAP. E; Paragrafo migliori tecniche e tecnologie: punto pagina 4 di 11

22 D.3.2. Verifica di conformità dei criteri di soddisfazione Criteri di soddisfazione Livelli di soddisfazione Conforme Prevenzione dell inquinamento mediante MTD Assenza di fenomeni di inquinamento significativi Riduzione produzione, recupero o eliminazione ad impatto ridotto dei rifiuti Utilizzo efficiente dell energia Adozione di misure per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze Adozione di tecniche indicate nelle linee guida di settore o in altre linee guida o documenti comunque pertinenti Priorità a tecniche di processo Sistema di gestione ambientale Emissioni aria: immissioni conseguenti soddisfacenti rispetto SQA Emissioni acqua: immissioni conseguenti soddisfacenti rispetto SQA Rumore: immissioni conseguenti soddisfacenti rispetto SQA Produzione specifica di rifiuti confrontabile con prestazioni indicate nelle LG di settore applicabili Adozione di tecniche indicate nella LG sui rifiuti Consumo energetico confrontabile con prestazioni indicate nelle LG di settore applicabili Adozione di tecniche indicate nella LG sull efficienza energetica (se presente) Adozione di tecniche di energy management Livello di rischio accettabile per tutti gli incidenti SI SI* SI SI SI SI I dati previsti nelle Linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliorie tecniche disponibili in materia di allevamenti emanate con Decreto 29 gennaio 2007 (G.U., Serie generale n. 125 del 31/05/07) riportano le prestazioni relative ad allevamenti a ciclo chiuso SI/NO SI NO NO SI Condizioni di ripristino del sito al momento di cessazione dell attività SI/NO pagina 5 di 11

23 D.3.3. Risultati e commenti Per quanto concerne l aspetto relativo ai rifiuti, i dati riportati nelle suddette Linee guida fanno riferimento ad allevamenti a ciclo chiuso pertanto non è possibile valutare la conformità della produzione di rifiuti. * L intero ciclo produttivo risulta essere rispondente a quanto prescritto dalle Norme in materia di IPPC, l unica differenzia risulta nel sistema di trattamento dei liquami pagina 6 di 11

24 D.4 Metodo di individuazione della soluzione MTD applicabile D.4.1. Confronto fasi rilevanti - BREF Fasi rilevanti BRef settoriali applicabili BRef orizzontali applicabili Altri documenti Elenco tecniche alternative pagina 7 di 11

25 D.4.2. Generazione delle alternative Opzione proposta Alternativa 1 Alternativa 2 Alternativa 3 Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Fase 5 Osservazioni pagina 8 di 11

26 D.4.3. Emissioni e consumi per ogni alternativa Emissioni Consumi Aria conv. Aria fugg. Acqua Rumore Odori Rifiuti Energia Materie prime Risorse idriche Alternativa 1 Alternativa 2 Alternativa 3 In questo quadro è necessario indicare variazioni che la scelta alternativa comporterebbe rispetto all opzione selezionata dal gestore. Indicare la valutazione che il gestore ritiene applicabile a ciascuna alternativa possibile secondo un criterio qualitativo: MS miglioramento significativo M miglioramento NV nessuna variazione P peggioramento PS peggioramento significativo pagina 9 di 11

27 D.4.4. Identificazione degli effetti per ogni alternativa Aria Ricadute al suolo Acqua Rumore Odore Rifiuti pericolosi Incidenti Impatto visivo Produzione di ozono Global warming Alternativa 1 Alternativa 2 Alternativa 3 In questo quadro è necessario indicare variazioni che la scelta alternativa comporterebbe rispetto all opzione selezionata dal gestore. Indicare la valutazione che il gestore ritiene applicabile a ciascuna alternativa possibile secondo un criterio qualitativo: MS miglioramento significativo M miglioramento NV nessuna variazione P peggioramento PS peggioramento significativo pagina 10 di 11

28 D.4.5. Comparazione degli effetti e scelta della soluzione ottimizzata Giudizio complessivo Alternativa 1 Alternativa 2 Alternativa 3 Inserire eventuali commenti sull applicazione dl modello basato su criteri di ottimizzazione; in particolare, nei casi in cui la soluzione scelta non è quella ottimale risultante dal calcolo dell impatto complessivo, indicare le motivazioni di tale scelta. Riportare inoltre la valutazione degli effetti cross media. pagina 11 di 11

29 SCHEDA E MODALITA DI GESTIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI E PIANO DI MONITORAGGIO E.1 Quadro di sintesi delle variazioni delle modalità di gestione ambientale * 2 E.2 Piano di monitoraggio 4 pagina 1 di 4

30 SCHEDA E MODALITA DI GESTIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI E PIANO DI MONITORAGGIO Le schede e gli allegati contrassegnati (*) riguardano solo impianti esistenti. E.1 Quadro di sintesi delle variazioni delle modalità di gestione ambientale * In seguito alle possibili modifiche introdotte in impianto devono essere cambiate le modalità di gestione ambientale ovvero aggiornato, se presente, il Sistema di Gestione Ambientale? SI, specificare nella tabella seguente gli aspetti ambientali soggetti a modifiche Aspetti ambientali Variazioni Consumo di materie prime NO Consumo di risorse idriche NO Produzione di energia NO Consumo di energia NO Combustibili utilizzati NO Emissioni in aria di tipo convogliato NO Emissioni in aria di tipo non convogliato SI Scarichi idrici NO Emissioni in acqua NO Emissioni in acqua: presenza di sostanze pericolose NO Produzione di rifiuti NO Aree di stoccaggio NO Odori NO pagina 2 di 4

31 Rumore NO Impatto visivo NO Altre tipologie di inquinamento NO pagina 3 di 4

32 E.2 Piano di monitoraggio Il monitoraggio è interamente a carico del gestore X SI NO Tipologie di parametri inclusi nel piano X Inquinanti X Parametri di processo Tipologie di monitoraggio adottate X Misure dirette Parametri sostitutivi X Bilanci di massa X Calcoli X Fattori di emissione Tipologie di standards e procedure adottate X Misure di flusso X Campionamenti X Stoccaggi, trasporto e conservazione dei campioni Trattamento dei campioni X Analisi dei campioni X Elaborazione dei dati Emissioni diffuse? X SI NO Il piano di monitoraggio prevede come trattare i valori sotto il limite di rilevabilità e quelli anomali? Il piano di monitoraggio prevede il controllo delle emissioni eccezionali? Il piano di monitoraggio prevede una relazione periodica all autorità? X SI NO X SI NO X SI NO pagina 4 di 4

33 CASEIFICIO SOCIALE BALLOTTARA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA Via Bugno 2550 COMUNE DI BERGANTINO (RO) DOMANDA DI MODIFICA NON SOSTANZIALE ALL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DERMINA N del 22/10/2013 Allegato E4 alla Scheda E Piano di Monitoraggio REVISIONI DATA SEZIONE DEL DOCUMENTO REVISIONE Giugno Professionista: Dott. Agr. Rita Bega Sedelegale: Tel.

34 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. PIANO DI MONITORAGGIO Bergantino (RO) 1. PREMESSA A seguito dei monitoraggi eseguiti dall azienda, dei valori riscontrati e a seguito delleprescrizioni di cui alla determina n. 904 del 15/04/2015 avuta in sede di screening si propongono le seguenti modifiche del Piano di Monitoraggio ( i punti modificati sono evidenziati in rosso nella tabella) riguardanti: A. Emissioni diffuse: A.1 ammoniaca e acido solfidrico A.2 indagine olfattometrica B. Liquami in uscita dai lagoni prima dello spandimento In supporto alle modifiche apportate al piano di monitoraggio, in vigore, verranno descritti i metodi utilizzati nella ricerca degli elementi impattanti e la frequenza delle analisi stesse. C. Comunicazione agli Enti Competenti date di esecuzione delle attività di autocontrollo Ripristino delle modalità di comunicazione come da Determina AIA n.2907/13, punto 4. A EMISSIONI DIFFUSE A.1- Ammoniaca e acido solfidrico Si propone di eseguire le analisi ogni sei mesi (non annuale come richiesto dal piano di monitoraggio in vigore) col metodo da sempre utilizzato che, in sintesi prevede di rilevare la concentrazione di acido solfidrico e ammoniaca presso alcuni bersagli sensibili collocati attorno all insediamento zootecnico. In questo sito produttivo sono stati identificati 4 punti di campionamento di seguito denominati R1, R2, R3 e R4. Il punto R1 si trova a nord-est dell insediamento, il punto R2 a est, il punto R3 a sud-ovest e il punto R4 a nord. I campioni sono costituiti da 8 cartucce adsorbenti specifiche tipo Radiello. A.2 Indagine olfattometrica Si propone di applicare le Linee Guida della Lombardia così come approvate, le quali, in sintesi, prevedono che per i nuovi impianti debba essere eseguita una valutazione del potenziale disturbo olfattivo su un raggio di 3 Km dai confini dello stabilimento attraverso una caratterizzazione delle emissioni odorigine, associando ad esse una portata di odore, e stimando la ricaduta sui recettori attraverso l utilizzo di un modello di dispersione. Il modello porterà alla redazione delle mappe di impatto su cui devono essere riportati i valori di concentrazione orarie di picco di odore al 98 percentile su base annuale, così come risultanti dalla simulazione, a 1,3 e 5 oue/m3. Le linee guida non stabiliscono ancora dei limiti di tollerabilità in termini di presenza odorigena (rimandando la fissazione di tali limiti a decorsi tre anni dall adozione delle linee guida, approvate in via sperimentale), ma chiarisce il livello di corrispondenza fra concentrazione di odore e probabilità di percezione dello stesso, ossia che: - 1 oue/m3 il 50% della popolazione percepisce l odore; - 3 oue/m3 l 85% della popolazione percepisce l odore; - 5 oue/m3 il 90-95% della popolazione percepisce l odore. Le Linee Guida stabiliscono quindi che debba essere effettuata una qualificazione delle emissioni di odore alla sorgente, attraverso la determinazione di concentrazione e portata di odore misurate sulle fonti emissive (o, in alternativa, sulla base di valori di letteratura) e una valutazione della ricaduta a distanza attraverso l utilizzo di modelli di ricaduta. Si propone pertanto di eseguire la misura delle emissioniodorigene nel seguente modo: a) ogni 6 mesi misura dell odore, tramite olfattometria dinamica, alle fonti emissive (porcilaie e lagoni di stoccaggio dei liquami); Relazione illustrativa Rev. 0, Ottobre 2014 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 2 di 6

35 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. PIANO DI MONITORAGGIO Bergantino (RO) b) raccoltadei risultati analitici ottenuti in due anni di monitoraggio e valutazione della ricaduta di odore attraverso il modello CALPUFF dispersion model su un raggio di 3 Km dai confini dell allevamento; c) considerazioni e valutazione dei dati ottenuti con il modello CALPUFF ed eventuali nuove proposte e/o modifiche del piano di monitoraggio; Si sottolinea che le Linee Guida della Lombardia prevedono unicamente la determinazione e la verifica delle emissione odorigene, rispetto ai valori limite1,3 e 5 oue/m3, tramite modelli di ricaduta informatici e che non è possibile, in nessun modo, determinarli per via analitica. B LIQUAMI IN USCITA DAI LAGONI PRIMA DELLO SPANDIMENTO Viene corretto l errore materiale per errato riporto di quanto citato al punto 3.c.2 della determina AIA n del 22/10/2013. GESTORE ARPA FASI Autocontrollo Reporting Ispezioni programmate Campionamenti/a nalisi 1. COMPONENTI AMBIENTALI Materie prime e prodotti Materie prime Alla ricezione Annuale X Prodotti finiti A fine ciclo Annuale X Risorse idriche Risorse idriche Annuale Annuale X Risorse energetiche Energia Annuale Annuale X Combustibili Combustibili Annuale Annuale X Emissioni in Aria (Solo in presenza di emissioni di tipo convogliato) Punti di emissioni (emissioni convogliate) NON PERTINENTE - X Relazione illustrativa Rev. 0, Ottobre 2014 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 3 di 6

36 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. PIANO DI MONITORAGGIO Bergantino (RO) FASI Emissioni diffuse: Inquinanti monitorati (Ammoniaca e Acido Solfidrico) Indagine olfattometrica Autocontrollo GESTORE Primi 2 anni: semestrale Anni seguenti: annuale Semestrale Reporting Ispezioni programmate ARPA Campionamenti/a nalisi Annuale X X Emissioni in acqua (Scarichi idrici) Scarico in corpo idrico superficiale Quindicinale Annuale X X Acque di scarico del depuratore in ingresso Semestrale Annuale X Acque di scarico del depuratore in uscita Semestrale Annuale X Emissioni di Rumore (solo per casi particolari elencati nelle presenti linee guida) Rumore sorgenti e misure Solo in caso di necessità Emissione di Rifiuti Controllo rifiuti pericolosi Annuale Annuale X Controllo rifiuti non pericolosi Annuale Annuale X Suolo/sottosuolo (acque di falda monitorate solo per i casi previsti dall articolo 8, comma 2 della DGRV 2495/06) Relazione illustrativa Rev. 0, Ottobre 2014 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 4 di 6

37 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. PIANO DI MONITORAGGIO Bergantino (RO) GESTORE ARPA FASI Autocontrollo Reporting Ispezioni programmate Campionamenti/a nalisi Acque di falda NON PERTINENTE Annuale X Terreni NO NO 2. GESTIONE IMPIANTO Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo NO X X Interventi di manutenzione ordinaria Sistema di gestione Ambientale ISO NO X Aree di stoccaggio NO X Liquami in uscita dai lagoni prima dello spandimento (sostanza secca, N. tot., Cu, Zn, solidi totali) Concentrazione di fosforo (quantità di P dichiarata nei cartellini dei mangimi utilizzati, suddivisa per tipo di mangime) Monitoraggio degli indicatori di performance Semestrale NO X Annuale poi triennale NO X 3. INDICATORI PRESTAZIONE Monitoraggio Semestrale NO X Si conferma il piano di monitoraggio delle materie prime in ingresso, dei prodotti finiti, del consumo delle risorse idriche, della produzione di rifiuti, del consumo di energia e di combustibili. C COMUNICAZIONE AGLI ENTI COMPETENTI DELLE DATE DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITA DI AUTOCONTROLLO Viene ripresa la metodica di comunicazione delle date di esecuzione delle attività di autocontrollo ad ARPAV, Comune e Provincia, che prevede, relativamente alle emissioni, agli scarichi, ai rifiuti e al rumore, un preavviso di almeno 15 gg naturali e consecutivi. Relazione illustrativa Rev. 0, Ottobre 2014 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 5 di 6

38 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. PIANO DI MONITORAGGIO Bergantino (RO) Relazione illustrativa Rev. 0, Ottobre 2014 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 6 di 6

39 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) CASEIFICIO SOCIALE BALLOTTARA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA Via Bugno 2550 COMUNE DI BERGANTINO (RO) DOMANDA DI MODIFICA NON SOSTANZIALE ALL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DERMINA N del 22/10/2013 Sintesi non Tecnica REVISIONI DATA SEZIONE DEL DOCUMENTO REVISIONE Giugno Professionista: Dott. Agr. Rita Bega Sede legale: Via delle Costellazioni n. 118, Modena Tel studio@ritabega.it Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 1 di 10

40 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) INDICE 1. PREMESSA 2. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO 2.1 UBICAZIONE DELL IMPIANTO 2.2 CARATTERISTICHE DIMENSIONALI sitoballottara sito Brigantina 3. INTERVENTI STRUTTURALI 4. LE EMISSIONI 5. POSIZIONAMENTO DELL IMPIANTO VERSO LE BAT EIL BENESSERE ANIMALE Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 2 di 10

41 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. 1. PREMESSA SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) L allevamento suinicolo del Caseificio Sociale Ballottara, è in possesso dell Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Provincia di Rovigo con Determinazione n.2907 del 22/10/2013 e pertanto segue un percorso gestionale improntato alla prevenzione, riduzione e controllo integrato dell inquinamento, così come dettato dalla direttiva comunitaria conosciuta come Direttiva IPPC (IntegratedPollutionPrevention and Control). La presente Modifica non sostanziale all AIA in essere, si rende necessaria in quanto l Azienda intende realizzare un nuovo capannone per suini all ingrasso e demolire due porcilaie obsolete. Il progetto in fase di realizzazione si è reso necessario per diversi scopi e obiettivi, dei quali l ultimo elencato, è sicuramente il più importante per lasopravvivenza futura dell azienda stessa e del tessuto produttivo in cui è inserita, nonché per l indotto e la manodopera che impiega. Gli obiettivi e gli scopi progettuali sono in sintesi i seguenti: 1. il nuovo capannone suinicolo permetterà di eliminare due obsolete e poco razionali porcilaie (cfr. planimetria generale di allevamento la B e la C) trasferendo in esso gli animali ivi stabulati e migliorando, al contempo, le condizioni di allevamento e ambientali; 2. l aumento degli spazi di stabulazione che apporterà il nuovo capannone, oltre ai capi provenienti dalle porcilaie B e C (n 420), permetterà di accogliere ulteriori n capi suini da ingrasso, agevolando le fasi di accrescimento dell allevamento nel suo complesso, al fine di rispondere al meglio alle esigenze interne di gestione, nonchè a quelle del mercato suinicolo che in questi ultimi anni è stato molto altalenante, sia in termini di prezzi di vendita che di richiesta di numero di animali; 3. l azienda con questo progetto si pone anche l obiettivo di realizzare una filiera corta per la produzione di salumi di qualità in un percorso completamente tracciato e identificabile, valorizzando così al meglio tutte le produzioni a partire dalle coltivazioni utilizzate per l alimentazione degli animali (mais, orzo, ecc.), fino ad arrivare ai prodotti finiti quali carni e salumi; 4. la costituzione della filiera potrà essere formata, oltre che dall allevamento del Caseificio Sociale Ballottara che si occupa della fase di ingrasso dei lattonzoli, dalle seguenti attività: a. una rete di agricoltori per la produzione dei cereali; b. un allevamento di riproduttori a garanzia di una genetica di qualità (già socio del Caseificio Sociale); c. un allevamento di scrofe per la produzione dei lattonzoli (già socio del Caseificio Sociale); d. un macello (in connessione diretta); e. un salumificio (in connessione diretta); f. uno spaccio di vendita (in connessione diretta). La costruzione della filiera è una delle poche strade da intraprendere, oltremodo auspicate e sostenute dalla Comunità Europea, per cercare di assicurare la continuità e la sopravvivenza di attività che già oggi, faticano a rimanere sul mercato suinicolo. Pertanto la realizzazione del nuovo capannone consentirà di allevare quella quota ulteriore di animali, provenienti dalla scrofaia (lattonzoli), che darà attuazione a tutta la filiera produttiva. La fasedell ingrasso rappresenta la fase centrale e il pilastro dell intero processo della filiera, la quale condurrà, in ultima analisi, alla vendita sul mercato di un prodotto tracciabile (salumi, carni) e di qualità superiore, il quale potrà trovare così in esso il suo spazio privilegiato. Il presente progetto è stato quindi redatto in conformità con quanto definito dall art. 5 deld.lgs. n. 152/06 e s.m.i. ed è corredato all istanza di verifica di assoggettabilità alla VIA ai sensidell art. 20 del D.Lgs n. 152/06. Il nuovo ricovero realizzato è situato nel sito Brigantina dell allevamento suinicolo del CaseificioSociale Ballottara Società Coop. Agricola. Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 3 di 10

42 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) Tramite la realizzazione del nuovo capannone e la demolizione di due obsoletiricoveri. Il numero di posti suino aumenterà dai ,attualmente autorizzati, a Tutte fasi del ciclo produttivonon verrannomodificate a seguito dell ampliamento e rimarranno inviate anche le tecniche di distribuzione dei reflui zootecnici. 2. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO 2.1. UBICAZIONE DELL IMPIANTO L impianto in oggetto consiste in un allevamento suinicolo ubicato in Comune di Bergantino (RO), a nord delcentro abitato, prospiciente l ansa del Fiume Po. Il contesto di inserimento dell area è prevalentemente agricolo con la presenza di nuclei abitati inlocalità Arella Comune di Castelnovo Bariano (RO), a circa 250 m ed est, e in Località Bugno Comune di Bergantino (RO), a circa 370 m a sud-ovest del perimetro del sito CARATTERISTICHE DIMENSIONALI La ditta Caseificio Sociale Ballottara è costituito da un allevamentosuddiviso su due siti contermini, il sito denominato Ballottara, situato in Via Bugno 2550 e il sito denominato Brigantina, situato in Via Cavo Grande, e da un caseificio per la produzione di Grana Padano localizzato nell area perimetrale del sito Ballottara. L attività di Caseificio è tecnicamente connessa semplicemente perché il siero prodotto nel caseificio viene miscelato agli alimenti somministrati ai suini. Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 4 di 10

43 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) Sito Ballottara Il sito denominato Ballottara situato in Via Bugno 2550 è composto dalle strutture sintetizzate nella seguente tabella: Di seguito vengono indicate le principali caratteristiche dimensionali delle strutture per la raccoltadei liquami del sito Ballottara. Struttura Volume/ Capienza Canali nn m 3 Canale centrale n m 3 Vasca n. 16 A. larghezza mt, lunghezza 11,40 mt, altezza 5 mt; B. larghezza mt, lunghezza 11,40 mt, altezza 5 mt; C. larghezza mt, lunghezza 11,40 mt, altezza 5 mt. Vasche n.: 42. diametro 18 mt, altezza 7 mt; 43. diametro 22 mt, altezza 6 mt; 44. diametro 20 mt, altezza 6 mt. Le caratteristiche dimensionali delle porcilaie sono: m m 3 Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 5 di 10

44 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) Capannone 7 Lunghezza: 37,50 m Larghezza: 14,66 m Finestre: n. 20 Dimensioni finestre: 2,4 m x 0,6 m Dimensioni palchetti esterni: 1,9 m x 37,5 m Camini: n. 11 Diametro camini: 60 cm Capannoni Lunghezza: 37,47 m Larghezza: 12,02 m Finestre: n. 20 Dimensioni finestre 2,4 m x 0,6 m Dimensioni palchetti esterni: 1,9 m x 37,5 m Camini: n.10 Diametro camini: 60 cm Capannone 11 Lunghezza: 34,98 m Larghezza: 17,06 m Finestre: n. 28 Dimensioni finestre 1,2 m x 0,75 m Dimensioni palchetti esterni: 1,55 m x 35,0 m Camini: n.9 Diametro camini: 60 cm n.5 Diametro camini: 50 cm Capannone 12 Lunghezza: 34,98 m Larghezza: 17,06 m Finestre: n. 28 Dimensioni finestre: 1,2 m x 0,75 m Dimensioni palchetti esterni: 1,55 m x 35,0 m Camini: n. 7 Diametro camini: 50 cm Capannone 13 Lunghezza: 35,96 m Larghezza: 13,62 m Finestre: n. 30 Dimensioni finestre: 1,4 m x 0,6 m Dimensioni palchetti esterni: 1,55 m x 35,6 m Dimensioni capolino:lunghezza 35,60 m - Apertura 60 cm Sito Brigantina Il sito denominato Brigantina situato in Via Cavo Grande è composto da: n. 6 capannoni per il ricovero dei suini di cui 4 realizzati fra il 2005 e il 2006 e divenuticompletamente operativi dal 2007 e uno oggetto della presente relazione di seguito denominato capannone Q ; n. 5 silos verticali in calcestruzzo per lo stoccaggio del mais verde. Le caratteristiche dimensionali delle porcilaie sono: Capannone A Lunghezza: 100,70 m Larghezza: 11,17 m Finestre: n. 10 Dimensioni finestre: 1,0 m x 0,5 m n. 38 Dimensioni finestre: 1,7 m x 0,6 m Camini: n. 15 Diametro camini: 60 cm Dimensioni capolino:lunghezza circa 90 m - Apertura circa 25/30 cm Capannone Q Lunghezza:108,41 Larghezza:17,82 Finestre: n. 84 Dimensioni finestre: 1,9 x 0,9 m Camini: n.15 di cui 6 da 80 cm Ø e 9 da 60 cm Ø Capannoni D-E-F-G Lunghezza: 107,10 m Larghezza: 16,34 m Finestre: n. 84 Dimensioni finestre: 1,9 m x 1,2 m Dimensioni capolino:lunghezza 107,0 m - Apertura circa 40 cm Le pavimentazioni dei capannoni sono delle seguenti tipologie: capannone A: Pavimento totalmente fessurato con sistema di deflusso dei liquami pertroppo pieno con strato liquido permanente; capannoni D E F G: Pavimento totalmente fessurato e rimozione dei liquami con sistema avacuum; le deiezioni animali vengono quindi allontanate mediante un sistema drenantecostituito da un reticolo di tubazioni in PVC con presa di captazione a bocca libera; Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 6 di 10

45 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) capannone Q: Pavimento parzialmente fessurato e rimozione dei liquami a vacuum; le deiezioni animali vengono quindi allontanate mediante un sistema drenante costituito da un reticolo di tubazioni in PVC con presa di captazione a bocca libera. Le caratteristiche dimensionali della vasca di stoccaggio liquami del sito sono: Struttura Volume Vasca P m 3 Ampliamento Vasca P lato nord m 3 Ampliamento Vasca P lato sud m 3 TOTALE m 3 Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 7 di 10

46 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) 3. INTERVENTI STRUTTURALI La realizzazione del nuovo capannone suinicolo nel sito Brigantina ha in parte ampliato la superficie utile per il ricovero degli animali e in parte sostituito la superficie esistente dei capannoni B e C dello stesso sito, che verranno successivamente demoliti. L intervento, quindi, consente di dismettere due capannoni realizzati diversi anni fa, con tecnologie oramai obsolete, e di realizzare un nuovo e moderno capannone in cui allevare suini. Il sistema di allontanamento dei liquami, nel nuovo ricovero, sarà del tipo a vacuum e sarà collegato con gli esistenti collettori del sito per stoccaggio all interno della vasca P. Non si prevede di realizzare nuove vasche di stoccaggio liquami o ampliare quelle esistenti in quanto la vasca P risulta idonea per ospitare l incremento atteso di liquami prodotti. Nella seguente tabella si sintetizza il numero di posti suino e le tecnologie adottate nello stato futuro. Sito Brigantina Ballottara Capannone Num. posti maiale A 800 D, E, F, G Nuovo capannone Q MTD adottata Pavimento Totalmente Fessurato con deflusso del liquame per troppo pieno con strato di liquido permanente Pavimento Totalmente Fessurato con rimozione del liquame con sistema vacuum Pavimento Parzialmente Fessurato con rimozione del liquame con sistema vacuum tot , 9, Pavimento interno pieno e palchetto esterno totalmente fessurato 11, con canale sottostante per raccolta e deflusso del liquame tot Totale Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 8 di 10

47 Caseificio Sociale Ballottaras.c.a. 4. EMISSIONI SINTESI NON TECNICA Bergantino (RO) Nel valutare gli aspetti ambientali,un ruolo fondamentale, è dato dalle emissioni che l impianto produce. Il sito produttivo produce emissioni in atmosfera: - Metano; - Ammoniaca; - Acido solfidrico; - Odore. La maggior parte delle emissioni sopra indicate vengono costantemente monitorate tramite analisi periodiche, mentre per quanto riguarda il metano viene calcolato moltiplicando il numero di animali presenti per il valore indicato dalle Linee Guida del D.M. 29 gennaio Le emissioni su suolo prodotte dall azienda sono costituite dallo spandimento dei reflui zootecnici e dalle acque disperse per sub-irrigazione derivate dagli scarichi igienici degli uffici e del magazzino di stagionatura. Nella tabella seguente si riporta la produzione di liquame annuale calcolata utilizzando i parametri indicati nella tabella 1 Sezione III dell allegato B alla DGR n del Liquami Ricoveri n. capi postintervento stabulazione parametro volume a capo parametro Kg N a capo volume tot. Kg tot. sito Brigantina A 800 PTF con deflusso liquami per tutto pieno 3,30 9, , ,00 D/E/F/G PTF+ vacuum 3,30 9, , ,00 Q PPF+ vacuum 4,00 9, , ,20 sito Brigantina Totali , ,20 sitoballotta ra 7/8/9/10/ 11/12/ PP+CEF 5,00 9, , ,00 Totali , ,20 Al volume del liquame andranno aggiunte le acque meteoriche pari a m 3, a questo punto gli effluenti destinati allo spandimento agronomico avranno le seguenti caratteristiche: - liquame tal quale pari a m 3 contenente ,20 Kg di azoto e avente un titolo medio di 2,45 Kg/m 3. Le emissioni in acqua sono costituite dagli scarichi idrici derivati dalla depurazione delle acque utilizzate dal caseificio e per una parte dalle acque meteoriche. Entrambe le tipologie di acque vengono convogliate nello scolo Marughello. Le emissioni di rumore dell impianto rispettano, anche a seguito dell ampliamento del sito, i limiti impostiin questa area dal Comune. Infine, i rifiuti prodotti dall allevamento sono solo di tipo non pericoloso e vengono smaltiti attraverso ditte specializzate. Relazione illustrativa Giugno 2015 MODIFICA NON SOSTANZIALE AIA Pag. 9 di 10

Provincia di Rovigo. Comune di Bergantino

Provincia di Rovigo. Comune di Bergantino Provincia di Rovigo Comune di Bergantino CASEIFICIO SOCIALE BALLOTTARA SOC. COOP. AGR. Via Bugno n. 2550, 54032 Bergantino (RO) Tel. 0425/805204 PEC: caseificioballottara@legalmail.it PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA

PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA Provincia di Rovigo Comune di Bergantino CASEIFICIO SOCIALE BALLOTTARA SOC. COOP. AGR. Via Bugno n. 2550, 54032 Tel. 0425/805204 PEC: caseificioballottara@legalmail.it VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÁ A V.I.A.

Dettagli

21) FLAVIO ANDO (chalet)

21) FLAVIO ANDO (chalet) 21) FLAVIO ANDO (chalet) QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico

Dettagli

10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico e piano

Dettagli

Via Milazzo sud QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

Via Milazzo sud QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Via Milazzo sud QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6 Clima acustico e piano

Dettagli

UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5 Clima acustico e

Dettagli

oggetto: ditta Caseificio Sociale Ballottara Bergantino (RO)- domanda di AIA per ampliamento allevamento suinicolo

oggetto: ditta Caseificio Sociale Ballottara Bergantino (RO)- domanda di AIA per ampliamento allevamento suinicolo Rovigo, li 03/11/2015 oggetto: ditta Caseificio Sociale Ballottara Bergantino (RO)- domanda di AIA per ampliamento allevamento suinicolo Relazione 1. Premessa Trattasi di un allevamento suinicolo, con

Dettagli

03) Via Frascani QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

03) Via Frascani QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 03) Via Frascani QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6 Clima acustico e piano

Dettagli

UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5

UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e

Dettagli

28) CALAMBRONE STELLA MARIS

28) CALAMBRONE STELLA MARIS 28) CALAMBRONE STELLA MARIS QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione... 6 Clima

Dettagli

UTOE 30 Putignano Via Ximenes - servizi

UTOE 30 Putignano Via Ximenes - servizi UTOE 30 Putignano Via Ximenes - servizi QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Localizzazione, descrizione dell area... 2 Pericolosità idraulica... 5 Clima acustico e piano comunale di classificazione acustica...

Dettagli

UTOE 38 Marina di Pisa Via CIURINI

UTOE 38 Marina di Pisa Via CIURINI UTOE 38 Marina di Pisa Via CIURINI QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione... 6

Dettagli

14) San Piero a Grado

14) San Piero a Grado 14) San Piero a Grado QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6 Clima acustico

Dettagli

DPIA redatta secondo DGR n. 673/2004 Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 Legge 26 ottobre 1995, n. 447

DPIA redatta secondo DGR n. 673/2004 Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 Legge 26 ottobre 1995, n. 447 DPIA redatta secondo DGR n. 673/2004 Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 Legge 26 ottobre 1995, n. 447 PROCEDURA SEMPLIFICATA (ai sensi dell art. 4 LR n.15/2001) INTEGRAZIONE 0.1!!" # $ $ Comune di Ferrara

Dettagli

Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti

Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti Industriali MODENA Indice 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE

Dettagli

D6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D

D6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI MALO SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D Aprile 2015 Il richiedente:

Dettagli

2.1. EMISSIONI ODORIGENE

2.1. EMISSIONI ODORIGENE Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di

Dettagli

27) Calambrone Ospedale

27) Calambrone Ospedale 27) Calambrone Ospedale QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione... 5 Clima acustico

Dettagli

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016 Autorizzazione Integrata Ambientale - - Pescara, 24 novembre 2016 CODICE IPPC 6.6 ALLEVAMENTI PERCHE GLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI? Secondo la Direttiva europea IED relativa alle emissioni industriali "Lo

Dettagli

COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE

COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO DELL AREA INTERESSATA DALLA PROSSIMA EDIFICAZIONE DEL PEEP N 42 - Villanova CAPO SETTORE ING. SILVANO

Dettagli

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013 Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013 Settore Politiche Ambientali Piano di Azzonamento Acustico Classifica il territorio in zone acustiche omogenee, assegnando ad ogni porzione

Dettagli

Via IX Agosto, Gorizia

Via IX Agosto, Gorizia S.R.L Via IX Agosto, 15 341 Gorizia Data documento: 04 aprile 11 Pagina 2 di 23 INDICE 1 PREMESSA... 3 2 METODOLOGIA DI MISURA E STRUMENTAZIONE UTILIZZATA... 4 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 5 TABELLA A Classificazione

Dettagli

Rumore. Introduzione Dipartimento Prevenzione U.O.S. Tutela dell'ambiente Naturale e Costruito

Rumore. Introduzione Dipartimento Prevenzione U.O.S. Tutela dell'ambiente Naturale e Costruito ISTITUTO SICUREZZA SOCIALE DIPARTIMENTO PREVENZIONE U.O.C. SANITA PUBBLICA U.O.S. Tutela dell Ambiente Naturale e Costruito SINTESI MONITORAGGIO RUMORE AMBIENTALE ANNO 2013 Omar Raimondi Angelo Ercolani

Dettagli

Approccio al problema odore negli allevamenti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale

Approccio al problema odore negli allevamenti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale Approccio al problema odore negli allevamenti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale dott. Stefania Del Frate, dott. Alessandra Pillon ARPA FVG CRMA Ing. Silvia Rivilli LOD srl Aspetti ambientali

Dettagli

SINTESI NON TECNICA 1. PREMESSA CICLI PRODUTTIVI Attività produttive ENERGIA... 4

SINTESI NON TECNICA 1. PREMESSA CICLI PRODUTTIVI Attività produttive ENERGIA... 4 SINTESI NON TECNICA INDICE 1. PREMESSA... 2 2. INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DELL'IMPIANTO IPPC... 2 3. CICLI PRODUTTIVI... 2 3.1 Attività produttive... 2 4. ENERGIA... 4 4.1 Produzione di energia...

Dettagli

Valutazione Previsionale di Clima Acustico SOMMARIO 1. INTRODUZIONE INQUADRAMENTO TERRITORIALE QUADRO NORMATIVO...

Valutazione Previsionale di Clima Acustico SOMMARIO 1. INTRODUZIONE INQUADRAMENTO TERRITORIALE QUADRO NORMATIVO... SOMMARIO 1. INTRODUZIONE... 2 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 2 3. QUADRO NORMATIVO... 3 3.1 Legislazione nazionale... 3 3.2 Infrastrutture stradali... 6 3.3 Normativa Regionale... 6 4. DESCRIZIONE DELL

Dettagli

Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale. Francesco Loro - ARPAV

Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale. Francesco Loro - ARPAV Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale Francesco Loro - ARPAV Contenuti Situazione nel Veneto (numero aziende IPPC, autorità

Dettagli

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente 1 IPPC Integrated Pollution Prevention and Control È la strategia comune dell UE per migliorare le prestazioni

Dettagli

COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso

COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso Settore Uso e Assetto del Territorio Piano di Zonizzazione Acustica Valutazioni tecniche sulle Osservazioni 7 settembre 2016 Numero Ditta 01 Secco Sistemi Spa Data

Dettagli

AREA EX FONDERIE, VIALE CIRO MENOTTI

AREA EX FONDERIE, VIALE CIRO MENOTTI COMUNE DI MODENA Settore Ambiente Unità Specialistica di Impatto Ambientale Telefax Settore: 059.206176 Telefono Centralino: 059.206111 VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO AREA EX FONDERIE, VIALE

Dettagli

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3

Dettagli

F.O.M.E.T. S.p.A. PROGETTO DI MODIFICA DELL'IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI ORGANICI AUTORIZZATO CON D.D.S.A. N. 3621/09 SCREENING V.I.A.

F.O.M.E.T. S.p.A. PROGETTO DI MODIFICA DELL'IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI ORGANICI AUTORIZZATO CON D.D.S.A. N. 3621/09 SCREENING V.I.A. Comune di S. PIETRO DI MORUBIO Provincia di VERONA Committente F.O.M.E.T. S.p.A. via Larga 25-37050 S.Pietro di Morubio - VR - Oggetto PROGETTO DI MODIFICA DELL'IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI ORGANICI

Dettagli

44. Stato di applicazione delle BAT Bat Applicazione Note GENERALI. Attuazione di programmi di informazione formazione del personale

44. Stato di applicazione delle BAT Bat Applicazione Note GENERALI. Attuazione di programmi di informazione formazione del personale Foto 3 capannone 2 già ristrutturato e attivo. Foto 4 Locale selezione e confezionamento uova del capannone 2. Pagina 37 di 43 Foto 5 essiccazione pollina capannone 2. Foto 6 Stoccaggio su platea coperta

Dettagli

TRITOGOM S.R.L. VIA DEL LAVORO - FRAZIONE CAPPELLAZZO CHERASCO (CN)

TRITOGOM S.R.L. VIA DEL LAVORO - FRAZIONE CAPPELLAZZO CHERASCO (CN) COMMITTENTE: TRITOGOM S.R.L. VIA DEL LAVORO - FRAZIONE CAPPELLAZZO 12062 CHERASCO (CN) NUOVO TRITURATORE PER PNEUMATICI RUMOROSITA EMESSA VERSO L AMBIENTE ESTERNO Relazione n. Rev. Data Resp. Progetto

Dettagli

Emissioni di odori dagli allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli CRPA spa Reggio Emilia

Emissioni di odori dagli allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli CRPA spa Reggio Emilia Convegno la normativa, gli impatti e le soluzioni tecniche per il monitoraggio Ecomondo, Rimini 7 novembre 2013 allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli

Dettagli

ALLEGATO 1 NOTIZIE GENERALI

ALLEGATO 1 NOTIZIE GENERALI ALLEGATO 1 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE E/O ASSIMILABILI ALLE DOMESTICHE CHE RECAPITANO IN CORPO IDRICO SUPERFICIALE, SUL SUOLO E NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO. NOTIZIE

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale RUMORE. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. Relazioni (settembre-dicembre 2015)

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale RUMORE. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. Relazioni (settembre-dicembre 2015) SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale RUMORE Risultati Monitoraggio Corso d Opera Relazioni 33-40 (settembre-dicembre 2015) Febbraio

Dettagli

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici

Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici 8 febbraio 2012 Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici Bagnolo, Cadelbosco di Sopra, Gualtieri, Novellara Sezione Provinciale di Reggio Emilia Servizio Sistemi

Dettagli

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE Associazione Italiana di Acustica 41 Convegno Nazionale Pisa, 17-19 giugno 2014 MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE Gino Iannace, Amelia Trematerra

Dettagli

Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente

Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente 1 REVISIONE 05 - del 03.01.2012 Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n. 50 28922 VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente OGGETTO: D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. 48/93, D.P.G.R.

Dettagli

ISTRUZIONI OPERATIVE PER I SUAP DELLA PROVINCIA DI BERGAMO rev. 1 settembre Enti a cui mandare avvio procedimento. Provincia

ISTRUZIONI OPERATIVE PER I SUAP DELLA PROVINCIA DI BERGAMO rev. 1 settembre Enti a cui mandare avvio procedimento. Provincia allo scarico su suolo D.Lvo152/06 RR3/06 RR4/06 d Ambito (ATO) solo se lo scarico è dentro agglomerato d Ambito (ATO) solo se lo scarico è dentro agglomerato del parco solo se lo scarico ricade in area

Dettagli

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento

Dettagli

GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE

GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE

Dettagli

AREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA

AREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA Impianto di incenerimento (Cod.( IPPC 5.2) Impianto di trattamento chimico fisico (Cod.(

Dettagli

VALUTAZIONE del CLIMA ACUSTICO AMBIENTALE VALUTAZIONE PREV.LE di IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE del CLIMA ACUSTICO AMBIENTALE VALUTAZIONE PREV.LE di IMPATTO ACUSTICO Comune di SASSOFERRATO Provincia di ANCONA VALUTAZIONE del CLIMA ACUSTICO AMBIENTALE VALUTAZIONE PREV.LE di IMPATTO ACUSTICO Legge 26 ottobre 1995 n. 447 Legge Quadro sull Inquinamento Acustico Legge Regionale

Dettagli

Relazione redatta dai corsisti : ALBERO Sabatino - BONOMO Francesco - DI CUNZOLO Maurizio

Relazione redatta dai corsisti : ALBERO Sabatino - BONOMO Francesco - DI CUNZOLO Maurizio Stabilimento Italia S.p.A. Caivano (Na) Relazione redatta dai corsisti : ALBERO Sabatino - BONOMO Francesco - DI CUNZOLO Maurizio PREMESSA La relazione tecnica è stata redatta al fine di verificare l impatto

Dettagli

ALLEGATO 1: Attività di carattere permanente in assenza di apparecchiature rumorose 1

ALLEGATO 1: Attività di carattere permanente in assenza di apparecchiature rumorose 1 Allegati al piano di classificazione acustica Parte seconda: modulistica ALLEGATO 1: Attività di carattere permanente in assenza di apparecchiature rumorose 1 ALLEGATO 2: Domanda di autorizzazione in deroga

Dettagli

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA Redatto da: Timbro e firma: Regione Cantarana, 17 28041 Arona (NO) Tel. Fax: 0322.47012 www.ecovema.com ufficio.tecnico@ecovema.com Dott. Alberto

Dettagli

RELAZIONE DI VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO LEGGE 447 DEL 26/10/1995 L.R. LOMBARDIA NR. 13 DEL 10 AGOSTO 2001

RELAZIONE DI VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO LEGGE 447 DEL 26/10/1995 L.R. LOMBARDIA NR. 13 DEL 10 AGOSTO 2001 RELAZIONE DI VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO LEGGE 447 DEL 26/10/1995 L.R. LOMBARDIA NR. 13 DEL 10 AGOSTO 2001 DENOMINAZIONE: Palazzo del mobile 100 Firme. LOCALITA : Viale Valassina, 116

Dettagli

_00 rev /06/13 2/22

_00 rev /06/13 2/22 130530019_00 rev. 00 11/06/13 2/22 DISPOSIZIONI GENERALI... 4 1 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO... 4 2 FINALITÀ DELLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE... 5 3 ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA

Dettagli

Progetto di nuova sottostazione elettrica, presentato dalla Società RFI S.p.A. ai sensi dell art. 81 del D.P.R. 24 luglio 1977, n.

Progetto di nuova sottostazione elettrica, presentato dalla Società RFI S.p.A. ai sensi dell art. 81 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. PROVINCIA DI TORINO Settore Pianificazione Territoriale - Ambiente - Edilità Progetto di nuova sottostazione elettrica, presentato dalla Società RFI S.p.A. ai sensi dell art. 81 del D.P.R. 24 luglio 1977,

Dettagli

RELAZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA

RELAZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA RELAZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA 1. Obiettivi di progettazione sostenibile. Il progetto del nuovo fabbricato residenziale, in località Cervia, Centro Storico, verrà sviluppato in alcune sue parti secondo

Dettagli

Scheda informativa del modulo E5

Scheda informativa del modulo E5 IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Per tutte le attività rumorose soggette all obbligo di predisposizione della documentazione di impatto acustico le cui emissioni sonore non superano i limiti

Dettagli

Comune di Pandino Cremona

Comune di Pandino Cremona Il sottoscritti: Comune di Pandino AUTOCERTIFICAZIONE INERENTE AI REQUISITI IGIENICO SANITARI Ai sensi dell art. 38 L.R.12/2005 (dichiarazione della conformità in luogo del reperimento del parere ASL)

Dettagli

COLLI PIETRO. Realizzazione edificio commerciale MD C.so Torino n Mortara PV

COLLI PIETRO. Realizzazione edificio commerciale MD C.so Torino n Mortara PV Protocollo : V1515CPPC0 COLLI PIETRO C.so Torino n 69 LUOGO DI ESECUZIONE LAVORI C.so Torino n 64 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Protocollo : V1515CRFA0 Pagina 1 di 17 VALUTAZIONEPREVISIONALE

Dettagli

VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO COMUNE DI COLLESALVETTI PROVINCIA DI LIVORNO Biscottino Trattamento Terreni S.r.l Piattaforma per il trattamento suoli inquinati PROGETTO DI MODIFICA SOSTANZIALE DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO studio associato Alfinito Nencini La Russa 56125 PISA Via Santa Maria, 19 C.F. e P. IVA 01735990507 e-mail : info@studioanl.it fax: 050 38 35 10 94 Preparazione materiale miscelato per fondo stradale presso

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di BRICHERASIO. AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE

SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di BRICHERASIO. AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE MODELLO N. 11 SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di BRICHERASIO AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 e s.m.i., art. 20 comma 1)

Dettagli

SCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5

SCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5 meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5 da allegare alla domanda di autorizzazione allo scarico (D. Lgs. 152-11.5.99 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento) Si raccomanda, prima

Dettagli

ESECUZIONE DI RILEVAMENTI STRUMENTALI DEI LIVELLI DI RUMORE PRESENTI NEL TERRITORIO, FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA

ESECUZIONE DI RILEVAMENTI STRUMENTALI DEI LIVELLI DI RUMORE PRESENTI NEL TERRITORIO, FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA ESECUZIONE DI RILEVAMENTI STRUMENTALI DEI LIVELLI DI RUMORE PRESENTI NEL TERRITORIO, FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA (Territorio del Comune di Guardea) Rapporto Tecnico Dicembre

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (D.Lgs. 152/06 Titolo III - bis)

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (D.Lgs. 152/06 Titolo III - bis) Marca da bollo 14, 62 MODELLO 1 DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (D.Lgs. 152/06 Titolo III - bis) Alla Provincia di Novara P.zza Matteotti n. 1 28100 NOVARA e p.c. Al Comune di..... All ARPA

Dettagli

Allegato 1 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152

Allegato 1 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152 Allegato 1 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152 SCHEDA DI RILEVAMENTO DI SCARICO DELLE ACQUE REFLUE PRODOTTE DALLO STABILIMENTO (da allegare sempre alla domanda di autorizzazione allo scarico) IDENTIFICAZIONE DELL

Dettagli

La compatibilità acustica della variante rispetto alla. zonizzazione acustica

La compatibilità acustica della variante rispetto alla. zonizzazione acustica La compatibilità acustica della variante rispetto alla zonizzazione acustica PREMESSA Su incarico del Comune di Santo Stefano Belbo (CN) si procede di seguito ad analizzare la compatibilità della Variante

Dettagli

Ottobre 2010. Indice

Ottobre 2010. Indice Indice COMMITTENTE... 3 STUDIO CHE HA EFFETTUATO LE MISURE... 3 Tecnico Competente in Acustica Ambientale... 3 REGIONE MARCHE DD. 2/TAM del 02/02/2005... 3 Morbidelli Matteo... 3 Via Chienti, 8... 3 61032

Dettagli

COMUNE DI MERCATO S.SEVERINO (Provincia di Salerno)

COMUNE DI MERCATO S.SEVERINO (Provincia di Salerno) COMUNE DI MERCATO S.SEVERINO (Provincia di Salerno) PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991 Direttiva Regionale n.6131 del 20 ottobre 1995 RELAZIONE E

Dettagli

COMUNE DI RADICONDOLI Provincia di SIENA. Area Territorio Servizi Tecnologici - Ambiente - Ecologia

COMUNE DI RADICONDOLI Provincia di SIENA. Area Territorio Servizi Tecnologici - Ambiente - Ecologia GEM AdB-ER Laboratori COMUNE DI RADICONDOLI Provincia di SIENA Area Territorio Servizi Tecnologici - Ambiente - Ecologia PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE DI RADICONDOLI (Ai sensi

Dettagli

ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2014 Inquinamento delle risorse idriche Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane (Depuratori)

ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2014 Inquinamento delle risorse idriche Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane (Depuratori) ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2014 Inquinamento delle risorse idriche Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane (Depuratori) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Conformità dei sistemi

Dettagli

Comune di San Colombano al Lambro

Comune di San Colombano al Lambro Comune di San Colombano al Lambro Via Monti, 47 20078 S. Colombano al L. (MI) ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Relazione sull applicazione della Zonizzazione Acustica Aprile 2012 Studio tecnico

Dettagli

COMUNE DI MONTECATINI VAL DI CECINA Provincia di PISA. Area Territorio Servizi Tecnologici - Ambiente - Ecologia

COMUNE DI MONTECATINI VAL DI CECINA Provincia di PISA. Area Territorio Servizi Tecnologici - Ambiente - Ecologia GEM AdB-ER COMUNE DI MONTECATINI VAL DI CECINA Provincia di PISA Area Territorio Servizi Tecnologici - Ambiente - Ecologia VALUTAZIONI E PROPOSTE PER LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

Dettagli

COMUNE DI FERRARA ISTANZA DI APPROVAZIONE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DI INIZIATIVA PRIVATA ISTANZA P.G /15 P.R. 2134/15 DEL 24/07/2015

COMUNE DI FERRARA ISTANZA DI APPROVAZIONE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DI INIZIATIVA PRIVATA ISTANZA P.G /15 P.R. 2134/15 DEL 24/07/2015 COMUNE DI FERRARA ISTANZA DI APPROVAZIONE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DI INIZIATIVA PRIVATA ISTANZA P.G. 77407/15 P.R. 2134/15 DEL 24/07/2015 proponenti: Soc. La Ginestra S.r.l. Soc. Di.Bi. Costruzioni

Dettagli

Comune di Lendinara Piazza Risorgimento n 1

Comune di Lendinara Piazza Risorgimento n 1 N.B: la presente modulistica è reperibile sul sito internet del Comune di Lendinara all indirizzo. http://www.comune.lendinara.ro.it/ alla sezione modulistica modulistica ambiente DIA Impatto Acustico.

Dettagli

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione

Dettagli

Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini

Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini 14 novembre 2014

Dettagli

PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI

PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI RELAZIONE ILLUSTRATIVA PIANO PREVENTIVO DITTA MARRONE Ing. Michele Territo ALLEGATO A - RELAZIONE ILLUSTRATTIVA

Dettagli

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA (*) Scarico N. Estremi catastali del punto di scarico FOGLIO N. MAPPALI N. Scarico in : pubblica rete fognaria pubblica rete fognaria recapitante nel collettore consortile collettore consortile pubblico

Dettagli

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.)

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) D.G.R. n. 5065 del 18/04/2016: indirizzi regionali per l attuazione delle disposizioni normative in materia di Relazione di Riferimento (RdR) Stefania Mallus

Dettagli

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio Valutazione di impatto ambientale: quadro normativo 1969: National Environmental Act (USA) 1976: ètudes d impact

Dettagli

Autorizzazione Integrata Ambientale Azienda Agraria Quercia Bella s.n.c. Loc. Quadrelli, Montecastrilli (TR)

Autorizzazione Integrata Ambientale Azienda Agraria Quercia Bella s.n.c. Loc. Quadrelli, Montecastrilli (TR) Autorizzazione Integrata Ambientale Azienda Agraria Quercia Bella s.n.c. Loc. Quadrelli, Montecastrilli (TR) Allegato 1 - PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Novembre 2010 1 Indice PREMESSA...3 1. FINALITÀ

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO MODULISTICA ( Impianti di cui all All.1.5 D.Lgs 59/05 ad esclusione della categoria 5.4 ) PREMESSA Il documento che segue è funzionale alla compilazione del Piano di monitoraggio

Dettagli

Indice. 1. Descrizione generale dei tratti autostradali e caratterizzazione dell area. 2. Programmi di contenimento del rumore - Tratto Toscano

Indice. 1. Descrizione generale dei tratti autostradali e caratterizzazione dell area. 2. Programmi di contenimento del rumore - Tratto Toscano Indice 1. Descrizione generale dei tratti autostradali e caratterizzazione dell area 2. Programmi di contenimento del rumore - Tratto Toscano 3. Popolazione esposta 4. Superficie esposta - pag. 1 di 6

Dettagli

CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX

CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX RELAZIONE TECNICA (Descrizione degli impianti utilizzati, delle sorgenti sonore e delle misure di prevenzione dell inquinamento acustico)

Dettagli

SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A.

SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A. SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A. L intervento oggetto del presente studio di impatto ambientale è l installazione di un nuovo processo di fusione alluminio Lost Foam Casting System nel

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso

COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE DI IGIENE IN MATERIA DI RUMORI (Approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 16.06.1992) SOMMARIO PREMESSA...3 ART. 1 DISPOSIZIONI PRELIMINARI...3

Dettagli

DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio

DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio Maria Teresa Cazzaniga Settore Attività Produttive e Controlli Origini della

Dettagli

DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA PRODUTTIVA (MOD. A) (ai sensi della l.r. 2 aprile 2007 n. 8, articoli 3 e 5)

DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA PRODUTTIVA (MOD. A) (ai sensi della l.r. 2 aprile 2007 n. 8, articoli 3 e 5) Al Comune di Settore Sede di Protocollo generale DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA PRODUTTIVA (MOD. A) (ai sensi della l.r. 2 aprile 2007 n. 8, articoli 3 e 5) Il/La sottoscritto/a (1)... nato/a a il residente

Dettagli

AL COMUNE DI VERBANIA

AL COMUNE DI VERBANIA Marca da bollo 14,62 Marca da bollo AL COMUNE DI VERBANIA Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo

Dettagli

La parte V del D.Lgs. 152/06 e smi: la normativa in materia di tutela dell aria e le competenze provinciali sulle emissioni in atmosfera

La parte V del D.Lgs. 152/06 e smi: la normativa in materia di tutela dell aria e le competenze provinciali sulle emissioni in atmosfera Pordenone, 16 Ottobre 2012 PROVINCIA DI PORDENONE La parte V del D.Lgs. 152/06 e smi: la normativa in materia di tutela dell aria e le competenze provinciali sulle emissioni in atmosfera Relatore: ing.

Dettagli

1 SCOPO OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7

1 SCOPO OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7 SOMMARIO 1 SCOPO...3 2 OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...4 3 OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7 2 di 7 1 SCOPO Il presente elaborato è dedicato a descrivere gli interventi

Dettagli

STUDIO ING. DAVIDE PAPI

STUDIO ING. DAVIDE PAPI STUDIO ING. DAVIDE PAPI Acustica & Vibrazioni Progettazione Ambientale VARIANTE AL P.R.G.C. IMMOBILE DI C.SO FRANCIA n. 45 VERIFICA DI COMPATIBILITA' ACUSTICA (Ai sensi dell'art. 10, c. 2 delle N.T.A.

Dettagli

COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME VARIANTE AL P.O.C. CON VALORE DI P.U.A. AMBITO PORTE DELLA CITTÁ

COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME VARIANTE AL P.O.C. CON VALORE DI P.U.A. AMBITO PORTE DELLA CITTÁ COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME VARIANTE AL P.O.C. CON VALORE DI P.U.A. AMBITO PORTE DELLA CITTÁ RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO INERENTE LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI

Dettagli

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale IMPIANTO/COMPLESSO IPPC SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo e data Firma del Gestore 1 SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Legenda 2.1.1 consumo

Dettagli

RELAZIONE TECNICA PER VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

RELAZIONE TECNICA PER VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE RELAZIONE TECNICA PER VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE R E L A Z I O N E Descriiziione dell progetto::... 2 Datii caratteriistiicii::... 3 Allcune norme tecniiche dii progettaziione::... 4 1 Descrizione

Dettagli

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il presente documento è costituito da n pagine progressivamente

Dettagli

CITTA DI VERBANIA. Provincia del Verbano Cusio Ossola SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DEL VERBANO

CITTA DI VERBANIA. Provincia del Verbano Cusio Ossola SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DEL VERBANO CITTA DI VERBANIA Provincia del Verbano Cusio Ossola SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DEL VERBANO Comuni associati: AURANO BEE CAMBIASCA CANNERO RIVIERA CAPREZZO CAVAGLIO SPOCCIA COSSOGNO CURSOLO

Dettagli

Comune di Groscavallo

Comune di Groscavallo PROVINCIA DI TORINO REGIONE PIEMONTE Comune di Groscavallo Variante Strutturale Generale RIELABORAZIONE art.15 c.15 della L.R. 56/77 progetto preliminare Rapporto Ambientale: piano di monitoraggio ambientale

Dettagli

Al Sindaco del Comune di Caneva. Il sottoscritto nato a ( ) della ditta sede legale in_ ( ) denominazione evento: ;

Al Sindaco del Comune di Caneva. Il sottoscritto nato a ( ) della ditta sede legale in_ ( ) denominazione evento: ; Allegato 1 Modello B3 (attività che, per caratteristiche quali la durata, l impatto acustico prodotto, l elevata entità di popolazione coinvolta, possono potenzialmente produrre disturbo alla popolazione,

Dettagli

al Regolamento Edilizio

al Regolamento Edilizio APPENDICE all ALLEGATO ENERGETICO AMBIENTALE al Regolamento Edilizio SISTEMI DI INCENTIVAZIONE Gli incentivi risultano applicabili salvo l introduzione di norme sovraordinate, che rendano obbligatori i

Dettagli