LE CUCURBITACEE : condizioni di polizza

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1 LE CUCURBITA CEE

2 LE CUCURBITACEE : condizioni di polizza Dal 1992 le condizioni speciali di polizza inerenti il melone e cocomero sono cambiate, prevedono l anticipo della decorrenza della garanzia alla emergenza delle piantine ( semina) o ad attecchimento avvenuto in caso di trapianto. Prima avveniva all allegagione. ( perché? ) Problema notevole di ordine estimativo in quanto l analisi del danno esige un attento esame della pianta ed una buona conoscenza delle relative caratteristiche botaniche, biologiche e fisiologiche in quanto il danno va calcolato sulla scorta della potenziale produzione seppure la stima venga effettuata a raccolta

3 LE CUCURBITACEE: condizioni di polizza Siamo di fronte a colture rifiorenti quindi con fioritura scalare con formazione e maturazione del prodotto dilazionate nel tempo tra l altro con l adozione di tecniche di coltivazione, epoche di impianto e varietà molto differenziate sia nel melone che nel cocomero. Fermo quanto previsto dalle C.G. di ass.ne nelle C. Spec. si precisa che la garanzia cessa convenzionalmente, per le coltivazioni forzate e semiforzate, alle ore 12 del 10 agosto per litalia sett. e al 01 agosto per l Italia centro- meridionale ed insulare.

4 LE CUCURBITACEE: condizioni di polizza Per le coltivazioni a cielo aperto : La garanzia cessa alle ore 12 del 31 agosto per l Italia S. ed alle ore 12 del 20 ago per l Italia M. e Insulare è stata introdotta una distinzione per le coltivazioni tardive: ore 12 del 15 settembre per l intero territorio. Nel caso di danni precoci L Assicurato ha la possibilità di avvalersi, dopo comunicazione telegr. alla Società, di due operazioni straordinarie : la pulitura, il ritrapianto ( o risemina) Trascorsi 5 gg potrà effettuare l operazione annunciata anche in assenza di sopralluogo peritale lasciando i campioni come previsto dall art.22

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6 LE CUCURBITACEE : condizioni di polizza E obbligatorio indicare sul certificato le date di semina o trapianto indicando se trattasi di coltura forzata, semi forzata o a cielo aperto nell ambito del quale le tardive sono quelle seminate o trapiantate dopo il 01.giugno. Dopo avere accertato il danno di quantità, il danno di qualità verrà calcolato sul prodotto residuo in relazione alla valutazione dell effettiva perdite delle caratteristiche della produzione in base alla seguente tabella convenzionale con riferimento a quanto previsto sulla qualità dal Regolamento UE.??

7 LE CUCURBITACEE: condizioni di polizza Fermo il concetto che nel caso di raccolta scalare, ai fini della valutazione del danno, gli scaglioni di prodotto da raccogliere sono considerati partite a se stanti. Il Contraente, in caso di danni precoci, può chiedere lo spostamento di 10 gg della cessazione della garanzia. La tabella convenzionale da utilizzare distingue i coefficienti non solo in base alla traumatologia ma anche tra meloni- sugar baby e minicocomeri da una parte e gli altri cocomeri da un altra. Le declaratorie attuali sulle multirischio risultano molto dettagliate ma non sempre realistiche rispetto alla traumatologia più frequente e riscontrabile. Vedi tabella.

8 LE CUCURBITACEE: condizioni di polizza I frutti di queste colture hanno un valore commerciale molto variabile,sia tra un annata e l altra, che nell ambito dello stesso ciclo produttivo, generalmente decrescente dal primo all ultimo. Per la polizza si guarda il rapporto di peso ma è ovvio che rappresenta un ulteriore problema nel convenzionale. Un danno precoce che facesse ritardare la raccolta di otto-dieci giorni può concludersi con una modesta perdita di peso ma rilevante perdita economica. Il presupposto di base rimane la conservazione delle caratteristiche commerciali ovvero raccoglibile.

9 LE CUCURBITACEE: condizioni di polizza E il caso di ricordare che è il Perito, sulla base dei conteggi che emergono dai campionamenti, che ripartisce la produzione potenziale complessiva in scaglioni di raccolta. Nel cocomero si avvicinano ai cosidetti stacchi mentre nel melone, dove la raccolta quando inizia prosegue tutti i giorni o ogni altro, non sempre corrisponde. Infatti si sospende per un periodo per riprendere successivamente se la pianta si mantiene sana e se ne vale la pena economicamente (terzo stacco o coda ) Trattasi di colture autobilancianti nel senso che raggiungono un loro carico legato, a parità di condizioni, varietà ecc.., allo stato fisiologico della pianta in quel momento che se alterato può cambiare.

10 LE CUCURBITACEE: Melone brevi richiami Circa 90 generi e 750 specie erbacee riconosciute, a portamento prostrato o rampicante diffuse nelle zone tropicali e subtropicali. Le specie più coltivate sono lo zucchino, il cetriolo, il melone, l anguria e la zucca. Melone: Originario delle zone caucasiche pianta annuale con apparato radicale espanso anche in profondità. Pianta che richiede alte temperature e terreni profondi e ben drenati, oltre che molta acqua e luminosità/sole Le ramificazioni ( branche ) dipartono dall ascella di inserzione dei cotiledoni sul fusto mentre dai germogli situati all ascella delle foglie si originano le ramificazioni secondarie o fruttifere. I fiori femminili o ermafroditi si distinguono per la presenza della sacca ovarica e si trovano sulle ramificazioni di secondo e terzo ordine. Il loro numero varia da 40 a 70. La loro recettività dura 2-3 giorni. Nel melone predomina l eterogamia con numerose visite di insetti pronubi.

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12 LE CUCURBITACEE: brevi richiami La corolla pentalobata è di colore giallo intenso; i fiori maschili presentano un peduncolo allungato sottile, hanno 5 stami indipendenti dalla corolla; i fiori femminili hanno un peduncolo più o meno allungato ed ispessito che sorregge l'ovario infero allungato o appiattito, uniloculare con 3-4 placente, lo stilo è provvisto di 3 stigmi bilobati. Normalmente i fiori maschili entrano in antesi in un periodo antecedente a quello dei fiori femminili per cui frequente è la fecondazione incrociata ad opera di insetti. Il frutto è un peponide di varia forma e dimensione, con epicarpo coriaceo a maturità, mesocarpo carnoso edule; i semi sono attaccati sulla parete interna del mesocarpo poiché il centro del frutto è occupato da una cavità.

13 Modalità di coltivazione: semiforzato

14 LE CUCURBITACEE: Melone brevi richiami Piante tendenzialmente monoiche con fiori maschili e fiori femminili separati nella stessa pianta o andromonoiche raramente trimonoica con fiori grandi e vistosi.. La corolla pentalobata è di colore giallo intenso; i fiori maschili presentano un peduncolo allungato sottile, hanno 5 stami indipendenti dalla corolla riuniti a guisa di fune; i fiori femminili hanno un peduncolo più o meno allungato ed ispessito che sorregge l'ovario infero allungato o appiattito, uniloculare con 3-4 placente, lo stilo è provvisto di 3 stigmi bilobati. Normalmente i fiori maschili entrano in antesi in un periodo antecedente a quello dei fiori femminili per cui frequente è la fecondazione incrociata ad opera di insetti. Il frutto è un peponide di varia forma e dimensione, con epicarpo coriaceo a maturità, mesocarpo carnoso edule; i semi sono attaccati sulla parete interna del mesocarpo poiché il centro del frutto è occupato da una cavità.

15 IL MELONE: Cucumis melo La fioritura è fortemente condizionata da: fotoperiodo, intensità luminosa e temperatura ed avviene dopo giorni dall impianto in fn dell epoca della varietà ecc. La raccolta, di conseguenza, inizia dopo gg per i trapianti più precoci ( minore sommatoria ore luce= più gg) ai in piena estate ( 6-8 gg in + per piante innestate ) * Solo il 10-20% dei fiori femminili origina un frutto perciò ** Anche in condizioni normali molti frutti allegati ( o subito o dopo una certa dimensione ) possono essere abbandonati in conseguenza dell equilibrio biologico a cui la pianta tende. Pressoché mai per colpa della grandine ma semmai per il cambio di temperatura conseguente al temporale.

16 IL MELONE: Cucumis melo - Dalla fioritura alla maturazione passano dai 40 ai 45 gg. - Nei quindici gg successivi alla fecondazione si ha una crescita esponenziale (intensa divisione cellulare), negli ultimi gg predominano i fenomeni biochimici interessanti la maturazione. - Il peso medio dei frutti varia molto in fn della varietà e del n di frutti presenti ( forte alleg= minor peso frutti) e comunque varia da un minimo di 0,8-1,6 ad altre varietà con pesi individuali fino a 1,5 2,5. Conta maggiormente il peso medio a pianta da 8 Kg a 13 Kg ( vedi variabilità ) - Le piante ad ettaro variano da 3500 a 3800/ha con sesto da 0,9-1 mt sulla fila e 2,2-2,5 tra le file ( comprensivo tare passaggi per trattamenti e raccolta)a sesti più ampi 1,2 x 2,7

17 Raccolta melone: modalità

18 Raccolta melone: produzione!???

19 Dettaglio frutti appezzamento precedente

20 IL MELONE: Cucumis melo Raccolta legata al tipo di coltivazione : serra (non assicurato), forzata, semiforzata, pieno campo; da Nord a Sud comunque non prima di fine giugno a settembre/ ottobre ( problema scadenza garanzia) Da un punto di vista degli scaglioni, intesi come partite di liquidazione, si precisa che non sono obbligatori, dipende dalla tipologia di danno e dall epoca ma nella maggior parte dei casi si usa un % fermo restando che è di competenza del Perito sulla base dell effettiva situazione. Un periodo freddo in fase di prima fioritura riduce l entità del primo scaglione ma recuperando con il secondo portando es

21 IL MELONE: Cucumis melo e Non è il caso di ripetere né le definizioni né i termini assicurativi delle varie avversità già trattate con il pomodoro tranne che per lo SBALZO TERMICO. E un avversità difficile da definire ma che trova nelle cocurbitacee una delle specie più sensibili. Chiaro che tutte le piante risentono, con le manifestazioni più varie (vedi fisiopatie) di anomale t ma questa specie arriva ad abbandonare parte della produzione anche con dimensioni gr. Rientrano nei danni risarcibili se scattano i parametri e le tre regole menzionate nel pomodoro.

22 Melone: varie tipologie Honey moon & bacir gialletto Esmeralda tipo Galia Piel de Sapo

23 melone var. Giusto Tipologia / Type: Retato americano Brodé Americain Western Shipper Luogo di produzione / Production site: Mantova. Mantua (North Italy) Periodo di produzione / Production period: Giugno/Settembe. June/September Pezzatura / Size: Kg. 0,8-1,8 Grado Brix / Brix: Shelf-life / Shelf-life: 10 giorni. 10 Days

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25 Melone : Varietà / Variety: THALES & PREGIATO Tipologia / Type: Retato italiano giallo Brodé Italien Jaune Yellow Eastern Shipper Luogo di produzione / Production site: Mantova. Mantua (North Italy) Licata. Licata (South Italy) Periodo di produzione / Production period: Maggio/Ottobre. May/October Pezzatura / Size: Kg. 0,9-1,8 Grado Brix / Brix: Shelf-life / Shelf-life: 6-7 giorni. 6-7 Days

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27 Melone: tipi di danno rilevabili Danni alla pianta: è possibile seppure raro avere la morte della piantina piccola ma in genere vi è un defogliamento più o meno accentuato oltre ai colpi sulle catene. Se riferito alle prime fasi la pianta reagisce con l emissione di ricacci che, pur inducendo ritardi nella produzione, consentono un recupero anche sorprendente della produzione. Se tardivo può compromettere completamente la produzione esposta. Può favorire l insorgenza di patologie ma solitamente sono le concause es. abbassamento termico, eccesso di pioggia senza il superamento dei parametri ecc..

28 Melone : tipi di danno rilevabili Danni ai fiori: abbiamo già ricordato che la pianta produce un n di fiori molto superiore al n di frutti prodotto, al di la del rapporto maschifemmina/ermafroditi, perciò a meno di gravissimi danni dove la pianta entra in stress risulta difficile riscontrare danni diretti. Ammesso che un fiore venga staccato la pianta ne allega un altro al suo posto per quella caratteristica di autobilanciamento. La determinazione del danno lo prevede ma nel caso di danni gravi meglio fare un attenta verifica anche riferita allo scaglione successivo. E comunque, se proprio, va calcolato in termini probabilistici di dare luogo ad un frutto.

29 Melone: tipi di danno rilevabili Danni al frutto: se il frutto viene distrutto rientra nella perdita quantitativa. Ho periziato grandinate con il 100% di frutti distrutti ( specie in fase di preraccolta) mentre per li altri in danno è di tipo convenzionale secondo le tabelle che vengono proposte. Le manifestazioni e le conseguenze sono diverse in fn della fase di sviluppo del frutto. Quasi mai ho visto frutti colpiti e abbandonati, la pianta li porta avanti con gravi deformazioni ma li porta a maturazione specie il cocomero. Il peponide già sviluppato presenterà un serie di colpi in fn della frequenza ed una profondità in funzione della violenza del colpo. Più è piccolo e più deformerà. Il tipo liscio è più delicato del retato, anche la capacità di cicatrizzazione è legata all età del frutto e va decrescendo.

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38 Melone: tipi di danno rilevabili (segue 2) Le incisioni vengono distinte in lievi medie e profonde, rispettivamente se riguardano il /3 del mesocarpo; mentre se danno luogo alle deformazioni vengono distinte in leggere, medie, gravi, molto gravi. Spesso, nelle incisioni anche medie e in particolare nel cocomero, si avvia un fenomeno di fermentazione riscontrabile solo dopo 1-3 giorni ( nei cocomeri si usa il termine fischia cioè esce il gas e schiuma prodotti con la fermentazione. I danni leggeri producono solo un effetto negativo commerciale tanto più grave quanto più il mercato è in crisi. Il danno comunque è spesso relazionato a quello fogliare che se compromesso impedisce una normale maturazione del frutto ( grado brix in particolare) perciò alcuni abbandonano la coltura anche per danni medio-gravi.

39 Danni in funzione dell epoca Vengono distinti in precoci, medi e tardivi. Le manifestazioni e la reazione della pianta sono molto diverse. La capacità di ripresa va decrescendo con l età e dipende da molti altri ovvi fattori, cultivar, trattamenti, concimazioni ed eventuali operazioni straordinarie quali il taglio totale della vegetazione ad un diametro di 40 cm. Dopo 30gg la coltura è irriconoscibile ed in grado di produrre il 40-60% della sua potenzialità iniziale. Da vedere se l operazione è conveniente in termini economici ma fisiologicamente di certo. Considerazione da farsi quando rimane esposto ancora l ultimo scaglione pari spesso al 20%.

40 Eventi diversi dalla grandine Vento forte: rari i danni con effetti più sulle catene con il rovesciamento delle stesse a coda di cavallo specie nel cocomero negli impianti a cielo aperto ed a 30 gg. (certamente non nella Dumara in preraccolta ) Nei cocomerini possono manifestarsi dei difetti sull epidermide ( striature) dovute allo sfregamento sul terreno. Indirettamente può limitare l attività dei pronubi o con lo sfregamento sulle foglie favorire attacchi batterici. Il vento può essere di tipo caldo e allora le considerazioni sono diverse seppure si riscontra più un fenomeno di stress generale della pianta con rallentamento dell attività fisiologica.

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42 Eventi diversi dalla grandine Questo evento viene abbinato alla scottatura da un punto di vista assicurativo e di cui abbiamo già detto. Nel cocomero più che nel melone l evento può assumere proporzioni importanti. I frutti devono maturare protetti dalle foglie e quindi al di la dei parametri fissati se c è una vegetazione contenuta per grandine, ragnetto, peronospera, o altre motivazioni è chiaro che il fenomeno diventa disastroso con danno reale e ancor più commerciale. Se il mercato va bene vengono raccolti e venduti anche i frutti leggermente scottati mentre se è in crisi diventa un motivo in più per lasciarli in campo essendo modestissima la quantità destinata all industria.

43 Eventi diversi dalla grandine Del gelo si è già fatto riferimento con il pomodoro e viste le esigenze termiche delle cucurbitacee, già richiamate con lo sbalzo termico, mi rifaccio alle precedenti considerazioni e possibilità assicurative. Molto importante e frequenti risultano i danni da eccesso idrico. Le conseguenze sono spesso disastrose sia per i danni diretti che per le conseguenze patologiche e fungine in particolare, alternaria, antracnosi, peronospora, ecc ma anche marciumi.

44 Eventi diversi dalla grandine E stato ribadito che sono colture che richiedono H2O, però con terreni profondi e che drenano, honno determinate esigenze termiche e di umidità atmosferica, luce ecc quindi quando vengono alterati i valori ottimali mostrano tutta la loro sensibilità. In questi casi risulta difficile il recupero in quanto vi è una degenerazione della situazione a meno che non si tratti di trapianto precoce dove la polizza prevede il ritrapianto parziale o totale oltre certi valori di piante morte.

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48 cuscuta

49 Cucurbitacee: varietà ed ibridi diversi di cocomeri

50 Cucurbitacee: citrullus lanatus o anguria Caratteri botanici Pianta erbacea annuale costituita da uno stelo che rapidamente si ramifica in altri steli striscitrullus lanatuscianti sul terreno, lunghi fino ad alcuni metri, muniti di viticci. Le radici sono molto sviluppate soprattutto in superficie ma anche in profondità. Le foglie sono grandi, spicciolate, con lembo profondamente lobato, di colore verde grigiastro, tormentose. Di norma la pianta di cocomero è monoica, ossia porta fiori maschili e femminili separati, anche se non mancano casi di varietà andromonoiche con fiori maschili e fiori fertili ermafroditi. I fiori maschili compaiono per primi e superano in numero quelli femminili in un rapporto di 7:1, l impollinazione è entomofila (api) e l allogamia è la regola, dopo giorni dalla fecondazione i frutti raggiungono la maturazione.

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56 Cocomero: caratteristiche varietali CRIMSON SWEET (Hybrid) L'anguria è un ibrido senza semi della varietà Crimson Sweet è disponibile da giugno a agosto, la sua buccia è di colore verde medio con striature verde scuro o verde intenso. I frutti sono tondeggianti conpeso tra kg. 2,5-9 mentre la polpa è molto succosa, compatta di un color rosso-vivo. CRIMSON SWEET Varietà tradizionale con semi disponibile da fine giugno a agosto, la sua buccia è di colore verde con striature verde scuro. I frutti sono tondeggianti del peso medio di kg mentre la polpa è molto succosa, compatta di un color rosso-vivo.

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58 Cocomero: caratteristiche varietali SUGAR BABY Anguria disponibile da fine giugno a agosto caratteristica per la sua buccia verde scuro uniforme e priva di difetti. Varietà con semi di forma tondaovale, peso medio di kg 10 con polpa dolce, soda e grado zuccherino molto elevato. DUMARA L anguria è disponibile da giugno a agosto, di dimensioni medio grandi con peso medio superiore ai kg. 10. I frutti sono allungati con buccia verde con striature evidenti verde scuro, polpa compatta dolce e con semi.

59 Esigenze ambientali Il cocomero ha esigenze termiche assai elevate: la temperatura minima di germinazione è di 15 C, il che impone di seminarlo solo a primavera avanzata (aprile-maggio) per essere raccolto in piena estate. Poiché le produzioni precoci hanno un valore economico molto elevato, il cocomero si coltiva spesso in campo in coltura semiforzata: la più semplice forma di forzatura è la pacciamatura del terreno con film plastico, una forma più intensiva prevede, oltre alla pacciamatura, la copertura delle file con piccoli tunnel anch essi di film plastico. L effetto termico di queste coperture nelle prime settimane di crescita consente di anticipare di diversi giorni l inizio della raccolta. Data la scarsa piovosità durante la stagione di crescita, l irrigazione è quasi sempre indispensabile. I terreni più adatti al cocomero sono quelli profondi e sciolti, o per tessitura o per ottima struttura.

60 Cucurbitacee: citrullus lanatus o anguria PROPRIETA NUTRITIVE E ORGANOLETTICHE DELL ANGURIA (COCOMERO) Il cocomero, o anguria, è il frutto in assoluto più ricco di acqua ed è infatti anche il più dissetante. Il cocomero contiene per il 90% acqua, ha circa 30 kcal per 100 g, ha un elevato indice di sazietà che lo rende particolarmente adatto in una alimentazione ipocalorica. Mangiare una piccola fetta di cocomero da 600 g equivale ad assumere più di mezzo litro di acqua favorendo il drenaggio dei liquidi e la purificazione del corpo. Il cocomero è un alimento utile, in aggiunta ad altri alimenti, per tenersi in forma, infatti non contiene lipidi, contiene inoltre una buona quantità di vitamina A, vitamina C e potassio ed una buona quantità di zuccheri che gli conferiscono anche un certo valore energetico.

61 Grandinata che azzera l apparato vegetativo

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63 Il frutto del cocomero è un peponide in cui epicarpo, mesocarpo ed endocarpo sono saldati insieme, in esso si distingue la buccia, esternamente liscia e coriacea, e la polpa che riempie totalmente il frutto e nella quale sono immersi numerosi semi appiattiti, del peso di mg, che in certi paesi vengono salati, tostati e consumati come snack. L aspetto, la forma e le dimensioni dei frutti sono assai variabili con la varietà e le condizioni di coltura: il peso di un frutto varia da 2 a 15 Kg, la forma è sferica o allungata, il colore esterno è verde-chiaro, verde scuro o con striature dei due colori, la polpa è generalmente rossa, ma esistono anche tipi a polpa gialla o bianca.

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84 esmeralda, tipo galia Tipo cantalupo retato senza solco: giusto

85 Le principali varietà coltivate da uno dei maggiori produttori di MN Varietà Tipologia Luogo prod. Periodo prod. Calibro (kg) Brix Shelf-life (giorni) Mundial Retato Agrigento Apr-Giu Ott-Dic 0,8-1, Tuareg Giusto Cantalupo retato Cantalupo retato senza solcatura della fetta Mantova Giu-Sett 0,9-1, Mantova Lug-Sett 0,8-1, Esmeralda Galia Mantova Ago-Sett 0,8-1,

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94 Forte attacco peronosporico

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100 LE Cucurbitacee: CUCURBITA mcucu CEE ringraziano per l attenzione

101 Anche perché immagino che. le

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