CORSO DI URBANISTICA 2 A.A PROF.SSA ARCH. FABIOLA FRATINI CONTRIBUTO DI ARCH. FRANCO MAZZETTO
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- Ignazio Santoro
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1 elaborati descrittivi forniscono visione d'insieme e contenuti generali (dimensione metropolitana, modello policentrico, rete della mobilità, Città storica): centralità e funzioni descrive, per ciascuna centralità urbana e metropolitana (servite dal tpl su ferro e qualificate da funzioni pregiate) l'organizzazione policentrica della città (spazi fieristici, università, centri direzionali, funzioni turistiche, ricettive e ricreative); infrastrutture per la mobilità descrive criteri per potenziamento del tpl "sostenibile", riduzione trasporto individuale su gomma e integrazione intermodale;. struttura e strategie metropolitane futuro assetto urbanistico e amministrativo della Città metropolitana (sistema parchi fino Tevere, Aniene e consolari, SFM/SFR a servizio area vasta e periferia urbana, nuove centralità con funzioni di scala sovra-comunale); tessuti e centralità secondo l articolazione di Piano si struttura il sistema insediativo di piccola e grande scala; dal centro storico alla città storica la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico si estende all'intero territorio comunale e a ogni periodo storico; quadro d unione ambiti strategici Tevere, Parco dei Fori - Appia Antica, Mura, l'asse Flaminio - Fori EUR e la Cintura ferroviaria, tutti elementi/segni che costituiscono il riferimento strategico del Piano (risorse da valorizzare e progetti da promuovere); sintesi di Piano carta di lettura sintetica delle componenti: 4 Città storica, consolidata, da ristrutturare, della trasformazione e 2 sistemi: ambientale, dei servizi e delle infrastrutture. Infine particolare attenzione viene riservata alla Comunicazione, per rendere il PRG leggibile oltre che ai tecnici, anche ai cittadini, specialmente nelle parti di indirizzo e programma 16
2 TAVOLA DESCRITTIVA 17
3 BUFALOTTA COMMERCIO TURISMO DIREZIONALE PUBBLICO E PRIVATO 18
4 PROGETTO URBANO ART.16 NTA DEL PRG procedura per la definizione progettuale delle previsioni di PRG; si applica alle parti di città interessate da interventi di particolare rilevanza urbana; si sviluppa attraverso confronto tra soluzioni alternative, verifica la sostenibilità urbanistica, ambientale, economica e sociale; deve garantire elevati livelli di qualità urbana ed ambientale; si attua attraverso forme di partecipazione democratica; è finalizzato alla redazione di uno Schema di assetto preliminare (SAP), di iniziativa pubblica o privata (se avviato per coordinare e promuovere più ambiti, come nel caso di San Lorenzo, è di iniziativa pubblica). SAP (SCHEMA DI ASSETTO PRELIMINARE) è costituito da elaborati: grafici, normativi e descrittivi; contiene indicazioni, misure ed interventi, finalizzati ad individuare: obiettivi da perseguire per l area, in relazione a quelli generali di Piano e nel rispetto della disciplina urbanistica vigente; effetti migliorativi (misurabili) per il contesto insediativo, ambientale, infrastrutturale, sociale ed economico; mix funzionale, con particolare riguardo alle funzioni di rango urbano; motivazioni (socio-economiche) per il mix proposto (anche sostenute da indagini sulla domanda privata e pubblica o da preaccordi con i gestori di tali funzioni); miglioramento del sistema degli spazi pubblici o d uso pubblico; miglioramento rete di trasporto collettivo e mobilità veicolare, ciclabile e pedonale. 19
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6 Progetto Urbano San Lorenzo San Lorenzo è localizzato lungo la storica via Tiburtina che collega da sempre Roma a Tibur (Tivoli) e, attraverso l odierno Abruzzo, arriva all Adriatico (Chieti), ricompreso tra la mura Aureliane e la Basilica di San Lorenzo (costruita nel IV secolo in un luogo sacro e ricco di sepolture, in origine di proprietà della Gens Verani, diverrà sede del camposanto). 21
7 Nasce nel quadrante est di Roma (fuori Porta Tiburtina), come naturale sviluppo della città fin dai primi anni del Regno. Inizialmente era sede di baracche ed occasionali rifugi per gli operai giunti a costruire la nuova città. Nel decennio 1875/85 a fronte del grande sviluppo immobiliare si avvia la costruzione dei primi lotti intensivi a ridosso di via Tiburtina. Nella sostanza è il frutto di una speculazione edilizia fuori piano, ma fallita: la costruzione è avviata nel 84 e prevede alloggi per impiegati, trasformati in corso d opera a seguito della crisi edilizia ( 86-87) in un quartiere popolare. Da sempre caratterizzato dalla presenza del sistema ferroviario che riunisce nell area dello scalo le diramazioni per le stazioni di Tiburtina (in origine posto di conforto Portonaccio), Termini, Prenestina e Tuscolana. Diventa nei primi anni 900 un importante quartiere di ferrovieri oltre che di operai edili (rafforzandone la caratteristica di quartiere popolare e socialista, che si oppose alla marcia su Roma ). 22
8 2009/10 la prima fase 23
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10 2013/15 la seconda fase ottobre gennaio 2015 si è svolto un nuovo processo partecipativo: incontri pubblici (2 preparatori + 1 finale) incontri tematici (8): scuola, commercio/artigianato, università, ambiti di valorizzazione, anziani, spazi pubblici, area exdogane/scalo San Lorenzo, mobilità laboratori di quartiere (14 giornate) 25
11 contenuti e indicazioni per lo Schema di Assetto Preliminare raccomandazioni di carattere generale riservare, in tutti gli ambiti di valorizzazione, una quota parte della volumetria per residenziale pubblico (categorie protette, studenti e canone sociale); vigilare sulle proposte di trasformazione private orientandole da subito verso le ipotesi del Progetto Urbano; realizzare interventi ed servizi (pubblici/ privati) contemporaneamente potenziare la presenza di aree verdi nel quartiere; ampliare zone pedonali e creare rete di connessioni, individuare nuove e ulteriori percorrenze ciclabili e pedonali; confermare la deviazione del tracciato sopraelevata nell area dello Scalo; Via dei Lucani Scalo san Lorenzo Marmisti Via de Lollis 26
12 accessibilità e infrastrutture per la mobilità sistema di accessibilità di quartiere ad anello, evitare flussi di attraversamento (in particolare su via dei Reti che rimane dedicata al trasporto pubblico) deviazione del traffico lungo il perimetro cimiteriale e scalo ferroviario; nuovo collegamento (di quartiere) largo Passamonti piazzale del Verano; riservare via dei Reti alla pedonalità ed al trasporto pubblico; collegamento con sede universitaria dell ex meccanografico delle Poste; riorganizzare attestamenti e sosta su piazzale del Verano ; introduzione zona 30 Km/h intero quartiere e migliorare sistema sosta. Marmisti Via de Lollis Via dei Lucani Scalo san Lorenzo 27
13 sistema del verde connettere con percorsi pedonali siti storico-archeologici e monumentali; normare l uso degli spazi verdi privati con interconnessione tra lotti; unire con percorso verde (ed eventuali connessioni aeree) Scalo, Passamonti, p.le Verano, Mura, Parco Caduti, via De Lollis area ferroviaria ed Dogana; normare le modalità di piantumazione nelle aree pubbliche e private. attività commerciali ed artigianali evitare strutture di vendita di grande scala e non funzionali a residenza; integrazione tra aree residenziali e luoghi per artigianato a basso impatto (delocalizzare quelle a maggiore impatto nell area dello Scalo) vedi ambito C11; realizzare spazi di lavoro collettivo, carattere artigianale (in edificio pubblico); ristrutturare mercato degli Osci, anche con attività diverse dalla vendita di generi alimentari (ciclofficina, libreria, vetrina per botteghe artigianali.). Via dei Lucani Via de Lollis Scalo san Lorenzo Marmisti 28
14 Basilica san Lorenzo e piazzale del Verano ed in particolare per Ambito C11 Via dei Reti limitare via dei Reti ad uso pubblico (tram e ciclopedonale) e migliorare connessioni con via dei Sabelli, dei Volsci e via Piceni; percorso ciclo-pedonale, attraverso il sistema spazi verdi tra largo Passamonti, parco dei Galli, p.le del Verano; valorizzazione fronte basilica di San Lorenzo ed accessi al cimitero Verano. Largo Passamonti percorso ciclo-pedonale 29
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