Comune di Perugia - Piano Urbano della Mobilità Piano del Trasporto Pubblico Urbano Progetto preliminare

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2 1 Il progetto di rete: i criteri di riorganizzazione Criteri di riorganizzazione della rete di TPL Classificazione del territorio Criteri di attribuzione dei servizi...6 2

3 % "" Le peculiarità del territorio e le trasformazioni in atto hanno suggerito di mettere a punto una strategia progettuale e annessi criteri di riorganizzazione che tenessero in debito conto il carattere policentrico e diffuso dell area da servire. A questo scopo, in via preliminare, è stata effettuata un operazione di lettura semplificata dell assetto insediativo per tipologia di aree attrattrici e generatrici di traffico rispetto alla quale calibrare la dotazione di servizi di trasporto e misurare l efficacia e l efficienza della configurazione di rete proposta. Inoltre è stata introdotta una suddivisione del territorio in corone e settori per agevolare la descrizione funzionale della rete. La procedura che è stata seguita per l elaborazione delle proposte progettuali può essere sintetizzata nei passi di seguito descritti Classificazione del territorio Individuazione dei poli attrattori Individuazione di alcune polarità rappresentative delle principali destinazioni in territorio comunale di Perugia. Gli attrattori sono stati classificati in due categorie, come di seguito riportato: 3

4 Tabella 1 Classificazione dei poli " # " Classificazione delle zone residenziali Classificazione delle zone del Comune (quartieri, frazioni e aree rurali) in tre categorie in funzione della tipologia insediativa e del peso relativo in termini di popolazione: Quartieri/centri principali, Quartieri/centri intermedi, Insediamenti urbani diffusi/centri minori. Una rappresentazione della classificazione proposta è riportata nell immagine seguente. 4

5 Figura 1 classifica delle zone Individuazione delle corone e dei settori funzionali alla descrizione dei criteri di riorganizzazione del servizio Suddivisione del territorio comunale in corone concentriche e individuazione di settori radiali coincidenti con le principali direttrici con specifiche opportunità di integrazione con la rete ferroviaria e con il minimetrò. Le corone individuate sono: il centro storico, l area compatta, l area esterna. I settori radiali individuati sono: l area di potenziale integrazione con il minimetrò, che coinvolge le direttrici di via Settevalli, via Pievaiola e via Cortonese-Trasimeno ovest, l area servita dalla ferrovia FCU, che si estende lungo la valle del Tevere dal confine comunale a nord fino a Ponte San Giovanni. 5

6 Nella figura seguente è schematizzata la suddivisione in corone e settori funzionali alla descrizione dei criteri di riorganizzazione del servizio. Figura 2 suddivisione del territorio in corone e direttrici Criteri di attribuzione dei servizi Definizione di specifici criteri di riorganizzazione della rete in funzione della tipologia delle zone residenziali e dei poli da servire. Per una migliore comprensione dei criteri, si premettono le seguenti assunzioni: una linea è considerata portante se è a frequenza e con cadenzamento inferiore o uguale a 60 durante tutto l arco della giornata, i servizi ferroviari sono considerati parte integrante della rete portante di trasporto urbano, i collegamenti che prevedono un interscambio con il minimetrò o con gli impianti meccanizzati sono considerati collegamenti diretti. I criteri sono riepilogati nella tabella seguente. 6

7 Tabella 2 - criteri generali per la definizione della rete di progetto $ %&' () " $ %&' () $ %&' () " # $$ " $ %&' () $ %&' ()* Limitatamente ai quartieri/centri principali e intermedi, sono state ulteriormente specificate le modalità di collegamento con il Centro Storico, che rappresenta la relazione soggetta alle maggiori modifiche a seguito dell entrata in funzione del Minimetrò. Tale analisi è riportata nella tabella seguente facendo riferimento all appartenenza dei suddetti insediamenti alle corone/settori individuati al precedente punto 0 (cfr. Figura 2). Tabella 3 criteri per l accessibilità al centro storico % & % % ' $ $ +, - & +. / &, ( ) * $ & 0 + $ # $ $ + / 1 2 $ $ 2 7

8 Tale impostazione nasce dalla considerazione che il minimetrò, nella sua tratta terminale (Cupa-Pincetto) completa la copertura in termini di accessibilità al centro storico tramite gli impianti meccanizzati di arroccamento (cfr. Figura 3). Figura 3 Corona intorno al centro storico: opportunità di accesso/interscambio Individuazione dei nodi di interscambio La possibilità di raggiungere molteplici destinazioni soprattutto per le aree rurali, ad urbanizzazione diffusa o per i centri molto distanti dall area compatta, è garantita tramite interscambio. A questo scopo il piano individua alcuni nodi dedicati in cui siano ridotte al minimo le percorrenze pedonali per il trasbordo ed aumentato il confort e la sicurezza dei passeggeri in attesa. E possibile riconoscere due tipologie di nodi di scambio: quelli attrezzati in corrispondenza delle stazioni del minimetrò; quelli per l interscambio gomma-gomma e gomma-ferro, in cui si prevede un funzionamento a rendez-vous del nodo, tramite un opportuno coordinamento degli orari di arrivo-partenza delle linee minori rispetto alla principale (bus o treno); ciò consentirà a tutti gli utenti in accesso al nodo di poter interscambiare con tutte le linee attestate. 8

9 Figura 4 Riorganizzazione a Rendez-vous di un nodo di scambio I nodi di interscambio sono stati individuati in corrispondenza di punti della rete di trasporto collettivo in cui si verifichi almeno una delle condizioni di seguito elencate: si intersecano diverse linee della rete portante (ferroviaria ed automobilistica), si attestano minimetrò o impianti meccanizzati, sia possibile attrezzare il capolinea delle linee della rete secondaria o di III livello. Oltre ai nodi per l accesso al Centro Storico, già analizzati al passo precedente (cfr. Figura 3), sono state individuate le seguenti fermate: ospedale Silvestrini fermata ferroviaria Silvestrini, fermata minimetrò Pian di Massiano, fermata minimetrò Cortonese, fermata minimetrò Madonna Alta, fermata ferroviaria Perugia-Università, stazione ferroviaria Fontivegge, fermata Le Fornaci a San Marco, Mantignana, Monte La Guardia, Bosco stazione di Ponte Pattoli, stazione di Ponte San Giovanni, fermata ferroviaria Pallotta. 9

10 Figura 5 ubicazione dei nodi di interscambio Relativamente alle fermate del minimetrò di Cortonese e Fontivegge sono già state elaborati schemi di riorganizzazione dell area di interscambio, che prevedono il ridisegno dei percorsi delle linee autobus con ubicazione delle relative fermate e dei percorsi pedonali per il trasferimento di mezzo. Tali schemi sono riportati di seguito. Figura 6 fermata Fontivegge - riorganizzazione della fermata degli autobus 10

11 Comune di Perugia - Piano Urbano della Mobilità Figura 7 fermata Cortonese riorganizzazione delle fermate degli autobus e dei percorsi pedonali 11

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