Attività del Fondo di garanzia per le PMI e la sua successiva riforma

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1 Attività del Fondo di garanzia per le PMI e la sua successiva riforma FACILITATO L ACCESSO AL CREDITO PER MICROIMPRESE E PMI: LA GARANZIA DEL FONDO CENTRALE. Bolzano, 4 Maggio 2017

2 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L utilizzo delle risorse comunitarie La riforma del Fondo La nuova programmazione comunitaria Il modello di rating del Fondo Il GDL sulle cause di inefficacia 2

3 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI I punti di forza Ammissibilità alla garanzia Qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all attività di impresa, può accedere all intervento del Fondo, con benefici in termini di diversificazione delle fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese. Intersettorialità Il Fondo interviene a favore delle imprese appartenenti a tutti i settori economici, ivi compreso l autotrasporto merci su strada, ad eccezione di alcuni settori esclusi dalla UE (fibre sintetiche, cantieristica navale, ferro e acciaio, carbone, etc). Ponderazione zero L intervento del Fondo è assistito dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, che comporta l attenuazione del rischio di credito sulle garanzie dirette e sulle controgaranzie a prima richiesta, azzerando l assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota di finanziamento garantita, consentendo, a parità di ogni altra condizione, di praticare condizioni di miglior favore alle imprese finanziate Procedure snelle 3 Predisposizione di una procedura telematica per la presentazione e la gestione on line delle richieste di garanzia. Tutte le fasi di vita della domanda di garanzia (presentazione della richiesta di ammissione, integrazione delle informazioni pre e post delibera e presentazione della richiesta di attivazione) vengono gestite esclusivamente tramite il Portale WEB

4 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L effetto moltiplicatore del Fondo Dato al 31 marzo 2017 con esclusione delle Riserve comunitarie Finanziamenti in essere (a) ,82 Importo garantito in essere (b) ,37 % media garantita 69,0% Importo accantonato in essere (c ) ,55 % media accantonata 10,0% Moltiplicatore sul finanziato (a/c) 14,5 Moltiplicatore sul garantito (b/c) 10,0 Il moltiplicatore calcolato sul finanziato è pari a 14,5. Con un euro di dotazione del Fondo sono dunque attivabili 14,5 euro di finanziamenti. 4 Il moltiplicatore calcolato sul garantito è invece pari a 10,0. Un euro di dotazione del Fondo consente pertanto di attivare circa 10,0 euro di garanzia.

5 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI I risultati Il Fondo di garanzia per le PMI ha cominciato a operare nel La sua attività ha fatto registrare una notevole crescita, particolarmente marcata a decorrere dal Nel 2016 sono state accolte oltre 114 mila domande di garanzia per un ammontare di finanziamenti attivati pari a 16,7 mld e un importo garantito pari a 11,6 mld. Nel I quadrimestre 2017 si registra una crescita del 9,8% in termini di operazioni accolte e una crescita del 7,5% in termini di finanziamenti attivati rispetto allo stesso periodo del 2016 #. Domande accolte ,0 14,0 Garanzia di ultima istanza dello Stato / Ponderazione 0 9,1 8,3 8,2 Adeguamento criteri di valutazione in funzione del ciclo economico 10,8 12,9 8,4 15,0 10,2 16,7 11, ,0 4,9 2,7 5,2 4,4 4,0 6,4 5,4 3,8 0, (*) 5 (*) dati al 30 aprile 2017 Finanziamenti attivati Importo garantito

6 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI I risultati nella provincia di Bolzano Dinamica delle domande accolte (n.) Dinamica dei finanziamenti accolti ( mln) +13,2% +9,8% +126,2% +233,9% Prevalenza degli interventi di garanzia diretta nel corso dell ultimo triennio. Nel 2016 gli interventi di garanzia diretta rappresentano l 84,8% dell operatività totale (196 operazioni per un ammontare di finanziamenti pari a 75,4 mln) a fronte di una quota del 15,2% degli interventi di controgaranzia (35 operazioni per un ammontare di finanziamenti pari a 3,6 mln). 120,0 Finanziamenti accolti ( mln) 80,0 67,0 75,4 40,0-5,0 3,6 0,8 Controgaranzia Garanzia diretta 21, (*)

7 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI Garanzia diretta vs Controgaranzia Nell ultimo biennio la crescita della Garanzia diretta è stata significativa. Nel 2016 sono state accolte oltre 66 mila domande di garanzia diretta (+22,7% vs 2015), pari a circa il 58% dell operatività totale del Fondo L operatività della Controgaranzia è rimasta costante negli ultimi anni. Nel 2016 accolte operazioni, con una leggera diminuzione dello 0,8%. Nel corso degli ultimi anni, dal punto di vista dell assorbimento di risorse del Fondo, il peso della garanzia diretta è divenuto prevalente rispetto alla controgaranzia. Tale fattore dipende soprattutto dal fatto che le operazioni di garanzia diretta si caratterizzano per un importo medio del finanziamento più che doppio rispetto alla controgaranzia (nel ,3 mila vs 78,4 mila). Nel 2016 sono stati accolti finanziamenti complessivi per 12,9 mld riferiti a interventi di garanzia diretta (+19,6% rispetto al 2015) e 3,8 mld riferiti a interventi di Controgaranzia (-9,6% rispetto al 2015). Importo finanziato ( mld) 21,00 14,00 10,81 12,92 8,39 7,00 4,82 3,33 5,83 4,97 4,54 4,18 3,78 1,10 4, (*) Controgaranzia Garanzia diretta (*) dato aggiornato al 31 marzo 2017

8 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI I criteri di valutazione Il Gestore BdM-MCC valuta l ammissibilità delle domande all intervento del Fondo di Garanzia per le PMI. La valutazione riguarda due aspetti: conformità alla normativa: incentrata sui requisiti oggettivi e soggettivi del soggetto beneficiario finale e dell operazione finanziaria, è sempre effettuata dal Gestore; merito di credito del soggetto beneficiario finale. La valutazione di conformità alla normativa, incentrata sui requisiti oggettivi e soggettivi del soggetto beneficiario finale e dell operazione finanziaria, è sempre effettuata dal Gestore MCC. La valutazione del merito di credito, secondo quanto disposto dalle vigenti Disposizioni operative, può essere affidata: al gestore BdM MCC nel caso di operazioni presentate in procedura ordinaria; ai soggetti richiedenti nel caso di operazioni presentate: a. procedura semplificata; b. procedura di importo ridotto; c. procedura dedicata ai Confidi autorizzati. Non è prevista nessuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale per tutte le operazioni riferite a: i. start-up innovative e incubatori certificati; 8 ii. imprese sociali e cooperative sociali; iii. microcredito ex art.111 TUB

9 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI La procedura semplificata e importo ridotto (1/2) Per ottenere l ammissione attraverso le procedure Semplificata e Importo ridotto i devono attestare che, alla data di presentazione della richiesta, i soggetti beneficiari finali: soggetti richiedenti a) sulla base della documentazione comprovante la verifica presso pubblici registri o presso sistemi di informazioni creditizie, non registrino eventi pregiudizievoli, quali protesti e pignoramenti a proprio carico e, limitatamente alle società di persone, anche a carico dei soci amministratori; b) sulla base delle evidenze della Centrale dei Rischi, limitatamente ai rapporti con il soggetto richiedente (in caso di controgaranzia con il soggetto finanziatore), non presentino crediti scaduti da più di 180 giorni né siano classificati tra la clientela ad incaglio o in sofferenza. Le operazioni a favore dei soggetti beneficiari finali che registrano eventi pregiudizievoli, quali protesti e pignoramenti a proprio carico e, limitatamente alle società di persone, anche a carico dei soci amministratori, oppure crediti scaduti da più di 180 giorni o sono classificati tra la clientela ad incaglio o in sofferenza, possono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura ordinaria. 9

10 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI La procedura semplificata e importo ridotto (2/2) Operazioni semplificate L impresa rientra nella fascia 1 del corrispondente modello di valutazione; Assenza di garanzie reali, bancarie o assicurative; L importo dell operazione, sommato agli altri eventuali affidamenti già garantiti dal Fondo e non ancora rimborsati, non superi il 40% del fatturato dell impresa (30% nel caso di operazioni fino a 36 mesi); L eventuale diminuzione del fatturato dell ultimo esercizio rispetto all esercizio precedente non sia pari o superiore al 40%; L eventuale perdita nell ultimo bilancio non sia superiore al 5% del fatturato; Nell ultimo bilancio approvato Mezzi propri/totale del passivo 5% (contabilità ordinaria). 10 Importo ridotto (fino a 100 mila) Assenza di garanzie reali, bancarie o assicurative; L impresa presenti un utile in almeno uno degli ultimi due bilanci approvati; L eventuale perdita registrata nell ultimo bilancio non superi il 10% fatturato. L importo base dell operazione (< 20 mila) è elevabile fino a 100 mila sulla base dei seguenti elementi: anzianità dell impresa; n. addetti dell impresa; nel caso di finanziamento a fronte di investimenti; crescita del fatturato almeno del 3% o del 5% nell ultimo esercizio; immobile aziendale di proprietà ovvero acquisito in leasing o con contratto di locazione di durata residua non inferiore alla durata del finanziamento.

11 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI I confidi autorizzati I Confidi che dispongano di adeguata capacità di valutazione del merito creditizio, possono essere abilitati a certificare che i soggetti beneficiari finali risultino economicamente e finanziariamente sani. La capacità di valutazione del merito creditizio viene valutata dal Gestore con le modalità e sulla base dei criteri oggettivi stabiliti con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 18 marzo L autorizzazione a certificare il merito di credito permette al Confidi di poter presentare le richieste di ammissione al Fondo in forma semplificata, in particolare non è prevista da parte del Gestore alcun tipo di valutazione economica finanziaria nel caso di: A. richieste di ammissione relative a imprese rientranti nella Fascia 1 e Fascia 2 di valutazione, a condizione che: i. l importo del fatturato dell ultimo bilancio approvato non presenti una diminuzione, rispetto all esercizio precedente, pari o superiore al 40%; ii. iii. l impresa non presenti nell ultimo bilancio approvato una perdita superiore al 5% del fatturato; l impresa non presenti un MOL negativo nell ultimo bilancio approvato. B. richieste di ammissione relative a imprese start-up (imprese non costituite o che non abbiano iniziato la loro attività da più di tre anni), non utilmente valutabili sulla base degli ultimi due bilanci approvati o dalle ultime due dichiarazioni fiscali. Ad oggi hanno ottenuto l autorizzazione a certificare il merito di credito 72 Confidi di cui 40 vigilati. Nel 2016, sono state accolte operazioni presentate da Confidi autorizzati (pari al 31,9% dell operatività totale del Fondo e al 73,6% delle operazioni di controgaranzia ) per un ammontare di finanziamenti accolti pari a 3,3 mld e un importo garantito di 1,6 mld. 11 Nel primo quadrimestre 2017 sono state accolte operazioni presentate dai Confidi autorizzati (pari al 29,1% del totale del Fondo e al 74,9% delle operazioni di controgaranzia)

12 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L intervento dei Confidi autorizzati in favore delle start-up La possibilità per i confidi autorizzati di certificare il merito di credito anche delle imprese start-up ha avuto un impatto importante sull operatività del Fondo in favore di questa tipologia di impresa. Le operazioni accolte in favore di imprese start-up sono state presentate quasi totalmente da confidi autorizzati. Nel 2016, a fronte di oltre 15 mila operazioni accolte in favore di imprese start-up, operazioni sono state presentate da Confidi autorizzati (pari all 81,6% del totale), per un ammontare di finanziamenti attivati 823,9 mln (pari al 63% del totale - 1,3 mld). 12

13 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L utilizzo delle risorse comunitarie La riforma del Fondo La nuova programmazione comunitaria Il modello di rating del Fondo Il GDL sulle cause di inefficacia 2

14 L utilizzo delle risorse comunitarie La controgaranzia FEI I contratti sottoscritti prevedono il rilascio della garanzia FEI a valere sulle risorse del programma COSME e dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) istituito ai sensi del Piano Investimenti per l Europa («Piano Juncker»), a costo zero, su operazioni di Controgaranzia con le seguenti caratteristiche: durata non inferiore a 12 mesi; importo massimo del finanziamento pari a 150,0 mila; finalità ammissibili: capitale circolante (con esclusione del consolidamento di passività a breve) e investimento. I termini dell intervento sono i seguenti (i volumi si riferiscono alle garanzie rilasciate dal Fondo): 14

15 L utilizzo delle risorse comunitarie La controgaranzia CDP su Piano Juncker L operazione, rientrante nella Piattaforma d investimento denominata EFSI Thematic Investment Platform for Italian SMEs, prevede il rilascio della garanzia onerosa CDP su operazioni di Garanzia Diretta con le seguenti caratteristiche: durata non inferiore a 12 mesi; importo massimo del finanziamento pari a 150,0 mila; finalità ammissibili: capitale circolante (con esclusione del consolidamento di passività a breve) e investimento. L impianto dell operazione prevede l attivazione, in favore di CDP, di due controgaranzie: una gratuita e a prima richiesta concessa dal FEI a valere sulle risorse del programma COSME e dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) istituito ai sensi del Piano Investimenti per l Europa («Piano Juncker»), nella misura del 50% dell esposizione assunta da CDP. una onerosa e a prima richiesta da parte del MEF nella misura del 30% dell esposizione assunta da CDP. L operazione così strutturata consente al Fondo di liberare capitale per la concessione di nuove garanzie, in misura almeno corrispondente all ammontare di risorse COSME messe a disposizione attraverso la Piattaforma. Risorse liberate (mln ) Costo della garanzia % cap 9,0% 216 4,5% Costo garanzia 2,4 mld Importo garantito 108 mln Costo garanzia 64,8 43,2 Quota retrocessa da CDP al MEF per remunerare la garanzia ottenuta Quota CDP 15 Risorse liberate nette: Volume nuove garanzie: Volume nuovi finanziamenti: 108 milioni 1,08 miliardi 1,35 miliardi

16 L utilizzo delle risorse comunitarie Sezione speciale Progetti di ricerca e innovazione Articolo 48, lettera b), della Legge di Stabilità 2014 (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2013, n. 302) La Sezione, con dotazione pari a 100 mln, è destinata alla concessione, a titolo oneroso, di garanzie a copertura delle prime perdite su portafogli di un insieme di progetti, di ammontare minimo pari a 500 mln, costituiti da finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), direttamente o attraverso banche e intermediari finanziari Imprese beneficiarie Progetti ammissibili Le PMI, le mid-cap e le imprese di grandi dimensioni, operanti in qualunque settore di attività economica, fatte salve le limitazioni settoriali di investimento della BEI I progetti devono essere realizzati sul territorio e devono riguardare: progetti di ricerca, sviluppo e innovazione finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti; progetti caratterizzati da un elevato contenuto innovativo e/o tecnologico, finalizzati alla industrializzazione di prodotti, servizi o processi; altri progetti che la BEI consideri ammissibili e finanziabili a titolo di innovazione sulla base delle proprie linee di valutazione Caratteristiche dei finanziamenti BEI Finanziamenti diretti BEI: finanziamenti erogati direttamente alle imprese e che devono presentare le seguenti caratteristiche: sono di importo non inferiore a 15 mln; coprono fino al 50% del costo complessivo del progetto; hanno durata compresa tra 36 e 84 mesi; sono erogati, salvo diverso avviso della BEI, in un unica soluzione; presentano un piano di ammortamento Finanziamenti intermediati BEI: finanziamenti erogati dalla BEI ad una Banca e che devono presentare le seguenti caratteristiche: sono di importo compreso tra un minimo di 500 mila e un valore massimo di 25 mln; hanno durata compresa tra 36 e 84 mesi; sono erogati, salvo diverso avviso della BEI, in un unica soluzione 16 Ad oggi sono stati inclusi nel portafoglio garantito dalla Sezione un finanziamento diretto di importo pari ad euro 30 Mln a favore di un impresa veneta attiva nel settore della lavorazione del vetro e un finanziamento intermediato di importo pari ad euro 50 Mln a favore di un primario istituto di credito.

17 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L utilizzo delle risorse comunitarie La riforma del Fondo La nuova programmazione comunitaria Il modello di rating del Fondo Il GDL sulle cause di inefficacia 2

18 La riforma del Fondo Gli obiettivi Ampliamento platea beneficiari E stata fissata una soglia limite di accesso al Fondo, in termini di PD, a un valore (9,43%) che consente, da un lato, un significativo allargamento della platea dei potenziali beneficiari (escluso solo l 8% circa delle PMI italiane); dall altro, di escludere, comunque, l accesso alla garanzia per le imprese economicamente e finanziariamente «non sane». Maggiore focalizzazione su imprese a rischio razionamento Misure di copertura più elevate per le imprese, comunque sane, maggiormente esposte a rischio di razionamento sul mercato del credito Maggiore sostegno agli investimenti Orientamento del Fondo verso una maggiore copertura dei finanziamenti a fronte di investimento Maggiore efficienza gestionale Accantonamenti correlati al rischio. Più efficace monitoraggio e presidio dei rischi 18 Integrazione / Addizionalità Maggiori margini per attrarre risorse regionali e/o comunitarie per il cofinanziamento degli interventi, in un ottica di efficace integrazione e reale addizionalità

19 La riforma del Fondo Le novità introdotte Il progetto di riforma disegnato dal Mise comporterà una radicale modifica del funzionamento del Fondo di garanzia per le PMI. In particolare, tale progetto di riforma prevede: l applicazione del modello di rating a tutte le operazioni finanziarie ammissibili all intervento del Fondo; una nuova impostazione delle modalità di intervento del Fondo attraverso la distinzione tra controgaranzia e riassicurazione; l introduzione di nuove modalità di intervento del Fondo (ad esempio, le operazioni a rischio tripartito) una nuova articolazione delle misure massime di copertura sulle operazioni finanziarie in funzione della probabilità di inadempimento del soggetto beneficiario, della durata e della tipologia dell operazione finanziaria; l introduzione di una disciplina specifica per le operazioni a fronte di investimenti, con particolare riferimento alle procedure di verifica della realizzazione degli stessi; l introduzione del pagamento, da parte dei soggetti richiedenti, di una commissione in caso di mancato perfezionamento delle operazioni garantite dal Fondo al fine di limitare tale fenomeno; l importo massimo garantito per singola impresa sarà sempre pari ad euro 2,5 milioni, indipendentemente dalla durata e dalla tipologia dell operazione finanziaria e dall ubicazione del soggetto beneficiario finale. 19

20 La riforma del Fondo Applicazione del modello di rating Perno della riforma è l adozione (in attuazione dell art. 2, co. 6, del decreto-legge n. 69/2013) di un modello di valutazione del merito creditizio delle imprese, simile ai modelli di rating utilizzati dalle banche, che sostituirà l attuale sistema di credit scoring. Il modello è stato sottoposto a un test comparativo con i modelli di rating di alcune banche (sia IRB che standard) e associazioni di categoria (anche dei confidi) che ha riguardato un campione di circa PMI. Il test ha evidenziato un comportamento del nuovo modello di valutazione assolutamente in linea con i suddetti modelli di rating. Il modello di rating del Fondo sarà applicato, ai fini della valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari, a tutte le operazioni finanziarie ammissibili al Fondo, fatta eccezione per quelle: 1. riferite a nuove imprese; 2. riferite a start-up innovative e incubatori certificati; 3. di microcredito ex art. 111 TUB; 4. di importo non superiore a 25 mila per singolo soggetto beneficiario, ovvero a 35 mila qualora presentate da un soggetto garante autorizzato; a rischio tripartito.

21 La riforma del Fondo Cause di non ammissibilità La garanzia del Fondo non è concessa ai soggetti beneficiari che: a) rientrino nella definizione di impresa in difficoltà ai sensi del regolamento 651/2014; b) presentino, alla data della richiesta di garanzia, sulla posizione globale di rischio, esposizioni classificate come sofferenze ; c) presentino, alla data della richiesta di garanzia, esposizioni nei confronti del soggetto finanziatore classificate come inadempienze probabili o scadute e/o sconfinanti deteriorate; d) siano in stato di scioglimento o di liquidazione, ovvero sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati ai sensi dell articolo 67, comma 3, lettera d), della legge fallimentare di cui al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 o ad accordi di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell articolo 182-bis della medesima legge. Inoltre, la garanzia del Fondo non è concessa per le seguenti operazioni: e) operazioni finanziarie finalizzate all estinzione di finanziamenti, di qualsiasi durata, già erogati al soggetto beneficiario dallo stesso soggetto finanziatore o da altri soggetti finanziatori facenti parte dello stesso gruppo bancario; f) finanziamenti a breve termine (durata non superiore a 12 mesi) concessi a soggetti beneficiari rientranti nella prima classe di merito di credito del modello di valutazione. E fatta salva la possibilità di accesso al Fondo in relazione ai predetti finanziamenti qualora la garanzia sia rilasciata interamente a valere su risorse apportate al Fondo ai sensi del decreto Fund Raising; g) operazioni finanziarie non aventi durata o scadenza stabilita e certa; 21 h) operazioni finanziarie già deliberate, alla data di presentazione della richiesta di Garanzia Diretta, dai soggetti finanziatori, salvo che la delibera dell operazione finanziaria sia condizionata, nella propria esecutività, all acquisizione della garanzia del Fondo.

22 La riforma del Fondo Le delibere del soggetto finanziatore e del soggetto garante Garanzia Diretta La Garanzia Diretta del Fondo non è concessa per le operazioni finanziarie già deliberate, alla data di presentazione della richiesta di garanzia, dai soggetti finanziatori, salvo che la delibera dell operazione finanziaria sia condizionata, nella propria esecutività, all acquisizione della garanzia del Fondo. La controgaranzia e la riassicurazione non sono concesse su operazioni finanziarie per le quali il soggetto garante abbia deliberato la propria garanzia in data antecedente di oltre due mesi alla data di presentazione della richiesta di riassicurazione e/o di controgaranzia; Controgaranzia e Riassicurazione Nel caso di operazioni finanziarie per le quali il soggetto garante abbia già deliberato la propria garanzia alla data di presentazione della richiesta di riassicurazione e/o di controgaranzia, il soggetto garante, a pena di inefficacia della garanzia, deve trasmettere al gestore del Fondo, utilizzando l apposito modulo predisposto dal medesimo gestore, una dichiarazione attestante la riduzione della commissione di garanzia applicata al soggetto beneficiario per effetto della sopravvenuta concessione della riassicurazione e/o controgaranzia; Qualora le suddette operazioni finanziarie siano, alla data di presentazione della richiesta di controgaranzia, già deliberate anche dal soggetto finanziatore, quest ultimo, a pena di inefficacia della controgaranzia, deve trasmettere al gestore del Fondo, utilizzando l apposito modulo predisposto dal medesimo gestore, una dichiarazione attestante la riduzione del tasso di interesse applicata, sul finanziamento controgarantito, al soggetto beneficiario per effetto della sopravvenuta concessione della controgaranzia. 22 Il soggetto garante può deliberare la propria garanzia anche successivamente alla presentazione della richiesta di riassicurazione e/o di controgaranzia.

23 La riforma del Fondo Le modalità di intervento del Fondo Con la riforma, il Fondo interverrà, a garanzia delle operazioni finanziarie, con tre modalità: Garanzia diretta: è la garanzia concessa direttamente ai soggetti finanziatori. La garanzia diretta è esplicita, incondizionata, irrevocabile, escutibile a prima richiesta e riferita a una singola operazione finanziaria; Controgaranzia: è la garanzia concessa ai soggetti garanti ed è attivabile dai soggetti finanziatori in caso di doppio default (dell impresa beneficiaria e del soggetto garante); Riassicurazione: è il reintegro da parte del Fondo, nei limiti della misura di copertura, di quanto già liquidato dai soggetti garanti ai soggetti finanziatori 23

24 La riforma del Fondo Le nuove coperture (1/2) Le misure di copertura del Fondo sono definite in funzione della classe di merito di credito del soggetto beneficiario (determinata sulla base del modello di rating) e della tipologia o della durata dell operazione finanziaria garantita. Le misure massime di copertura previste dalla riforma possono essere elevate (fatta eccezione per le operazioni di finanziamento del rischio) mediante l utilizzo di risorse apportate al Fondo ai sensi del decreto Fund raising. In particolare è possibile portare la copertura: all 80% dell operazione finanziaria nel caso della garanzia diretta; al 90% dell importo garantito dal soggetto garante nel caso di riassicurazione 24 Classe di merito di credito del soggetto beneficiario Finanziamenti fino a 36 mesi Finanziamenti oltre 36 mesi 1 30% 50% 2 40% 60% 3 50% 70% 4 60% 80% Misure massime di copertura della garanzia diretta Finanziamenti a mediolungo termine, ivi incluse operazioni di sottoscrizione di mini bond, senza piano di ammortamento o con piani di ammortamento con rate di durata superiore a un anno Finanziamento del rischio Operazioni finanziarie a fronte di investimenti Finanziamenti nuova Sabatini PMI innovative 30% 50% 80% 5 non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile Nuove imprese Start-up innovative e incubatori certificati Microcredito Operazioni finanziarie di importo ridotto 80%

25 La riforma del Fondo Le nuove coperture (2/2) Nella seguente tabella sono riportati i valori massimi che può assumere il prodotto tra la misura della garanzia concessa dal soggetto garante e la misura della riassicurazione concessa dal Fondo. Resta fermo che: la misura della riassicurazione non può essere superiore all 80% dell importo garantito dal soggetto garante; la garanzia rilasciata dal soggetto garante non può essere superiore all 80% dell importo dell operazione. Classe di merito di credito del soggetto beneficiario Finanziamenti fino a 36 mesi Finanziamenti oltre 36 mesi 1 30% 50% 2 40% 60% 3 50% 64% 4 60% 64% Misure massime di copertura della riassicurazione Finanziamenti a mediolungo termine, ivi incluse operazioni di sottoscrizione di mini bond, senza piano di ammortamento o con piani di ammortamento con rate di durata superiore a un anno Finanziamento del rischio Operazioni finanziarie a fronte di investimenti Finanziamenti nuova Sabatini PMI innovative 30% 50% 64% Nuove imprese Start-up innovative e incubatori certificati Microcredito Operazioni finanziarie di importo ridotto 64% 5 non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile La Controgaranzia è concessa: a) nella stessa misura in cui è rilasciata, sulla medesima operazione finanziaria, la riassicurazione; 25 b) se richiesta da un soggetto garante autorizzato, fino al 100% dell importo dell operazione finanziaria garantito dal medesimo soggetto garante autorizzato.

26 La riforma del Fondo Confronto tra coperture (1/2) I. Finanziamenti fino a 36 mesi Modalità di intervento del Fondo Classe di merito di credito del soggetto beneficiario Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) 33,3% 90% (*) 44,4% 90% (*) 55,6% 90% (*) 66,7% 90% (*) 37,5% 80,0% 50,0% 80,0% 62,5% 80,0% 60,0% 75,0% 80,0% Riassicurazione 40,0% 75,0% 53,3% 75,0% 50,0% 66,7% 75,0% 80,0% 75,0% 42,9% 70,0% 40,0% 57,1% 70,0% 71,4% 70,0% Non Ammissibile 30,0% 48,0% 62,5% 64,0% 62,5% 80,0% 62,5% 50,0% 60,0% 66,7% 60,0% 60,0% 50,0% 80,0% 50,0% 75,0% 40,0% 80,0% 37,5% Max 30% Max 40% Max 50% Max 60% Garanzia diretta Non ammissibile Max 80% in caso di Fund Raising (*) Percentuale di riassicurazione prevista solo nel caso di Fund raising 26 La Controgaranzia, se richiesta da un soggetto garante autorizzato, è concessa fino al 100% dell importo dell operazione finanziaria garantito dal medesimo soggetto garante autorizzato.

27 La riforma del Fondo Confronto tra coperture (2/2) II. Finanziamenti oltre i 36 mesi Modalità di intervento del Fondo Classe di merito di credito del soggetto beneficiario Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Copertura max (A x B) Copertura garante (A) Riassicurazione Fondo (B) Riassicurazione 55,6% 90% (*) 66,7% 90% (*) 71,1% 90% (*) 71,1% 90% (*) 64,0% 64,0% 62,5% 80,0% 60,0% 75,0% 80,0% 80,0% 80,0% 80,0% 80,0% Non Ammissibile 50,0% 66,7% 75,0% 80,0% 75,0% 71,4% 70,0% 80,0% 62,5% Max 50% Max 60% Max 70% Max 80% Garanzia diretta Non ammissibile Max 80% in caso di Fund Raising (*) Percentuale di riassicurazione prevista solo nel caso di Fund raising La Controgaranzia, se richiesta da un soggetto garante autorizzato, è concessa fino al 100% dell importo dell operazione finanziaria 27 garantito dal medesimo soggetto garante autorizzato.

28 Controgaranzia del Fondo al 100% La riforma del Fondo Le operazioni a rischio tripartito Al fine di rendere più snello e rapido l accesso al Fondo per le operazioni di importo fino a euro viene introdotta una nuova modalità di intervento, le cd. operazioni finanziarie a rischio tripartito. In tali operazioni, il rischio è paritariamente ripartito tra Fondo, soggetto finanziatore e soggetto garante. Tali operazioni saranno riservate esclusivamente ai soggetti garanti autorizzati ai quali sarà interamente delegata la valutazione delle imprese. Struttura dell operazione La richiesta di garanzia deve essere presentata da un soggetto garante preventivamente autorizzato dal Consiglio di gestione; L importo dell operazione finanziaria non può essere superiore a 120 mila per singolo soggetto beneficiario; Riassicurazione del Fondo al 50% Il soggetto garante e il soggetto finanziatore non possono acquisire garanzie reali, assicurative o bancarie sull operazione finanziaria; La garanzia rilasciata dal soggetto garante al soggetto finanziatore deve essere pari al 67% dell importo dell operazione; 28 Quota rischio soggetto finanziatore Quota garantita del soggetto garante

29 La riforma del Fondo Operazioni finanziarie a fronte di investimenti Per le operazioni finanziarie a fronte di investimenti, è prevista la copertura del Fondo all 80% indipendentemente dal rating dell impresa. Le suddette operazioni finanziarie sono concesse al soggetto beneficiario a fronte della realizzazione di un programma di investimento. Una quota dell operazione finanziaria, comunque non superiore, ai fini dell ammissibilità alla garanzia, al 40% dell importo complessivo della stessa, può avere ad oggetto anche il finanziamento del capitale circolante connesso alla realizzazione del programma di investimento. Il programma di investimento deve essere completato entro tre anni dalla data della prima erogazione dell operazione finanziaria. I soggetti beneficiari finali avranno l onere di conservare la documentazione comprovante la realizzazione dell investimento e a trasmettere la stessa in caso di richiesta da parte del Gestore in fase di controllo documentale o di escussione. Si segnala che verrà disposta nei confronti del soggetto beneficiario la revoca dell agevolazione nel caso in cui: il programma di investimento non venga realizzato entro il termine massimo dei tre anni; non venga rispettato l obbligo di conservazione e trasmissione della relazione finale. 29 È fatto salvo il mantenimento dell efficacia della garanzia nei confronti del soggetto richiedente.

30 La riforma del Fondo La valutazione delle imprese start up Le operazioni finanziarie riferite a imprese start up possono accedere alla garanzia solo se concesse a fronte di un programma di investimento e a condizione che i mezzi propri apportati dal soggetto beneficiario siano pari ad almeno il 25% dell importo del medesimo programma di investimento (le spese e i costi per investimenti in attivi materiali e immateriali ammortizzabili). Le suddette operazioni finanziarie sono valutate, sulla base del piano di impresa, completo di bilancio previsionale triennale. Con riferimento alle richieste di riassicurazione e controgaranzia, nel caso di richiesta effettuata da un soggetto garante autorizzato, la valutazione delle operazioni finanziarie riferite a nuove imprese è effettuata, in deroga a quanto detto sopra, dal medesimo soggetto garante autorizzato. 30

31 La riforma del Fondo Commissioni per il mancato perfezionamento Nel caso in cui, a seguito di concessione della garanzia, l operazione finanziaria garantita non venga perfezionata con le modalità e nei termini fissati dalle Disposizioni operative, il soggetto richiedente deve versare al Fondo una commissione di importo pari a 300. Nel caso di reiterato mancato pagamento delle commissioni di cui sopra e/o delle commissioni una tantum relative alla concessione della garanzia del Fondo, il Consiglio di gestione, su proposta del Gestore, può deliberare: i. limitazioni riferite all ammontare massimo delle operazioni garantibili; ii. Inibizione a operare con il Fondo. Tali limitazioni, graduate in ragione della gravità dell inadempimento, sono disposte per un periodo temporale definito, fino a un massimo di 12 mesi. Nel biennio il tasso di non perfezionamento delle operazioni accolte è stato pari a circa il 18%. Nel 2016 si registra un lieve miglioramento con un tasso di non perfezionamento pari a circa il 15% (dato provvisorio). 31

32 La riforma del Fondo Attuazione della riforma L attuazione della riforma segue un approccio graduale, con 2 step: 1 step Approvazione con Decreto MiSE MEF (di prossima pubblicazione in GURI) della modifiche alle Disposizioni Operative che prevedono in prima battuta l applicazione del nuovo modello di valutazione per le sole richieste di garanzia su finanziamenti Nuova Sabatini Sperimentazione del nuovo modello di valutazione al fine di: Testare il funzionamento della nuova procedura e del sistema informativo del Fondo consentire alle imprese e ai richiedenti (banche e confidi) di familiarizzare con il nuovo modello di valutazione 2 step Approvazione con Decreto MiSE MEF della modifiche alle Disposizioni Operative ai sensi del Decreto MiSE MEF di Riforma del Fondo (di prossima pubblicazione in GURI). Il suddetto decreto potrà essere emanato a partire dal 1 Gennaio 2018 e conterrà, inoltre, le disposizioni relative alla procedura di Autorizzazione dei soggetti garanti. 32 L applicazione differita non riguarda la disciplina delle operazioni a rischio tripartito che può, dunque, divenire operativa anche prima della completa entrata in vigore della riforma

33 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L utilizzo delle risorse comunitarie La riforma del Fondo La nuova programmazione comunitaria Il modello di rating del Fondo Il GDL sulle cause di inefficacia 2

34 La nuova programmazione comunitaria Programmazione Regioni Centro Nord Disciplina vigente Innalzamento delle percentuali di copertura a) dal 60% all 80% per la Garanzia Diretta per le operazioni di durata inferiore a 36 mesi; b) dal 30% al 50% per la Garanzia Diretta per le Operazioni di consolidamento con stessa banca; c) dal 60% all 80% per la Controgaranzia (fermo restando il 60% del Confidi) per le Operazioni di consolidamento con stessa banca Politiche mirate di intervento sul territorio: l innalzamento delle coperture di cui sopra può essere disposto dalla Regione in favore di determinate tipologie di imprese. Ad esempio, imprese di una data dimensione micro/piccola/media), che svolgono specifiche attività economiche (codice ATECO), che operano in determinate aree del territorio regionale, ecc. Garanzie su portafogli regionali di finanziamenti: a) innalzamento copertura pubblica della tranche junior del portafoglio oltre i limiti ordinari previsti per il Fondo; b) copertura sulla tranche mezzanine (non coperta dal Fondo) Gratuità della garanzia: le commissioni una tantum per la garanzia del Fondo sarebbero a carico delle risorse regionali Disciplina post Riforma Innalzamento delle percentuali di copertura a) fino all 80% per la Garanzia Diretta; b) fino al 90% per la Riassicurazione (fermo restando l 80% del confidi) Politiche mirate di intervento sul territorio: l innalzamento delle coperture di cui sopra può essere disposto dalla Regione in favore di imprese con un determinato merito di credito (classe di rating) o imprese di una data dimensione (micro/piccola/media), che svolgono specifiche attività economiche (codice ATECO), che operano in determinate aree del territorio regionale, ecc. Garanzie su portafogli regionali di finanziamenti: a) innalzamento copertura pubblica della tranche junior del portafoglio oltre i limiti ordinari previsti per il Fondo; b) copertura sulla tranche mezzanine (non coperta dal Fondo) Gratuità della garanzia: le commissioni una tantum per la garanzia del Fondo sarebbero a carico delle risorse regionali Ammissibilità finanziamenti a breve termine per imprese con rating 1 34 Il Ministero dello sviluppo economico ha già avuto incontri preliminari con le seguenti Regioni: Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

35 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L utilizzo delle risorse comunitarie La riforma del Fondo La nuova programmazione comunitaria Il modello di rating del Fondo Il GDL sulle cause di inefficacia 2

36 Il modello di rating del Fondo Overview Su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale S.p.A. ha sviluppato un nuovo modello di rating interno del Fondo in sostituzione dei modelli attualmente in uso. metodologia di sviluppo in linea con le best practices diffuse nelle banche IRB; completezza del set informativo; Logiche di sviluppo definizione di default coerente con gli standard internazionali; possibilità di definire una probabilità di default (PD) dell impresa beneficiaria della garanzia; trasparenza nelle logiche di valutazione sottostanti. valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari finali più precisa rispetto ai modelli di scoring attualmente utilizzati; Obiettivi miglior utilizzo delle risorse del Fondo attraverso l individuazione di percentuali di accantonamento a titolo di coefficiente di rischio diversificate in base alla rischiosità del soggetto beneficiario finale; possibilità di modulare le percentuali di copertura del Fondo in funzione della rischiosità dei soggetti beneficiari finali. 36

37 ECO FIN Il modello di rating del Fondo La struttura Modulo Economico Finanziario SdC SdP e DI in contabilità ordinaria SdP e DI in contabilità semplificata Modulo Andamentale (Credit Bureau e Centrale Rischi) Società di Capitali Società di Persone Ditte Individuali Integrazione a «Matrice» ANDAMENTALE A BB B B- CC C Integrazione A CC C Score complessivo Correzione con le informazioni sulle pregiudizievoli a carico della controparte 37 Rating finale Al valore di score viene attribuita una classe di rating sulla scala «AAA/A- CCC» e un tasso di default «Basilea 2»

38 Il modello di rating del Fondo La struttura: il modulo economico finanziario La valutazione fornisce una misura predittiva del profilo di rischio patrimoniale, economico e finanziario In funzione della consistenza del campione di stima, in termini di numerosità campionaria e di frequenza del tasso di default, sono stati individuati i seguenti 10 differenti modelli di valutazione differenziati per tipo di contabilità e settore economico di attività: Industria Commercio Servizi Immobiliare Edilizia SDC SDP DI contabilità ordinaria SDP DI contabilità semplificata 38 La long list comprendeva 100 indicatori calcolati sugli ultimi due bilanci redatti secondo lo schema di legge e su ulteriori riclassificazioni utilizzate per aumentarne il potere informativo Le aree informative oggetto di analisi sono state: Redditività Struttura finanziaria Equilibrio finanziario e liquidità Oneri finanziari e servizio del debito

39 Il modello di rating del Fondo La struttura: il modulo andamentale La valutazione fornisce una misura predittiva del profilo di rischio di credito, approfondendo la dinamica dei rapporti intrattenuti con le istituzioni finanziarie a livello di sistema Il modulo indaga la dinamica e lo stato della struttura dei pagamenti, combinando in un unica valutazione le informazioni di: Credit Bureau (Crif, Cerved): dati su contratti rateali, non rateali e carte Centrale dei Rischi: dati di accordato e utilizzato degli ultimi sei mesi relativi ai rischi a scadenza e all esposizione per cassa Credit Bureau Centrale Rischi Risultato modulo andamentale 39

40 RATING FINANZIARIO Il modello di rating del Fondo La struttura: integrazione e assessment finale I moduli elementari sono combinati applicando una matrice di rating differenziata per Società di capitali e Società di persone e Ditte individuali, restituendo il risultato integrato RATING ANDAMENTALE 01.A 02.BBB+ 03.BBB 04.BBB- 05.BB+ 06.BB 07.BB- 08.B+ 09.B 10.B- 11.CCC 12.UN 01.A BBB BBB BBB BB BB BB B B B CCC UN Il rating finale è ottenuto correggendo il risultato integrato per la presenza di eventi pregiudizievoli e/o procedure concorsuali registrati sulla società e, dove previsto, sui soci con cariche rilevanti (downgrading) 40 La valutazione del modello è espressa su una scala di 12 classi raggruppabili in 5 fasce che sintetizzano il merito di credito (A, BBB, BB, B, CCC). Le evidenze di performance registrate sul campione di sviluppo ( imprese) sono raffigurate nella tabella a lato.

41 Il modello di rating del Fondo Confronto con i modelli di scoring A partire dal calcolo dei principali indicatori economico-finanziari e del relativo scostamento da valori ottimali, si giunge a un punteggio che determina la fascia di valutazione. Dall inserimento dei dati richiesti, il sistema calcolerà automaticamente la probabilità di default della controparte, sulla base degli indicatori discriminanti. A ciascuna PD sarà associata una determinata classe di rating. Dati finanziari Dati finanziari Credit Bureau Centrale Rischi PROBABILITÀ DI DEFAULT 41 Anno 1 Anno 2 A A B A A B B B C B C A A C B C C C Fascia di valutazione Valutazione Proposta positiva al Consiglio di Gestione, previa valutazione Proposta negativa al Consiglio di Gestione CLASSI DI RATING AAA..... D Sicurezza molto elevata Default.....

42 Modulo andamentale Modulo economico finanziario Il modello di rating del Fondo Confronto con i modelli di scoring: Data Entry 39 per anno (78 in totale 117 per la proc. Ordinaria) Contabilità ordinaria 48 per anno (96 in totale) Contabilità ordinaria Riclassificazione 11 per anno 22 in totale 33 per la proc. Ordinaria) Contabilità semplificata 18 per anno (36 in totale) Contabilità semplificata 11 per anno (22 in totale 33 per la proc. Ordinaria) Riclassificazione Credit Bureau Centrale Rischi 18 in caso di utilizzo di Crif 21 in caso di utilizzo di Cerved 32 5 per anno (10 in totale 15 per la proc. Ordinaria) Protesti e Pregiudizievoli Numero variabile in funzione degli eventi rilevati 42 Tempi contenuti di inserimento dei dati sul Portale FdG; Tempi lunghi di riclassificazione dei dati di bilancio / dichiarazioni fiscali ai fini dell inserimento dei dati sul Porale FdG; Maggiori rischi operativi in caso di riclassificazione errata (rischio inefficacia). Tempi ridotti per la valutazione dell ammissibilità alla garanzia del Fondo in conseguenza della non necessità dell attività di riclassificazione dei dati di bilancio / dichiarazioni fiscali; Assenza dei rischi operativi connessi alla riclassificazione; Tempi lunghi di inserimento dei dati sul Portale FdG.

43 Il modello di rating del Fondo Soluzioni informatiche per il data entry Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale S.p.A., con il supporto della DGIAI del Mise, sta lavorando su alcune soluzioni informatiche al fine di minimizzare l onere, a carico dei richiedenti, dell inserimento dei dati nel corso della compilazione della richiesta di garanzia al Fondo. Caricamento file xml Alimentazione dei dati necessari ai Moduli Economico Finanziario, Andamentale (sia Credit Bureau che Centrale Rischi) ed Eventi Pregiudizievoli, attraverso il caricamento sul portale, da parte del Richiedente, di un file in formato «XML». Tale soluzione è però legata alla capacità/possibilità dell ICT del Richiedente, di predisporre tale «file» sulla base delle informazione contenute nel proprio Sistema Informativo. Acquisizione da banche dati Acquisizione automatica dei dati da parte del Gestore BdM-MCC, attraverso un collegamento «on line», all atto della richiesta di garanzia da parte del Richiedente, con: Infocamere per i dati dei Bilancio delle società di capitali necessari per il modulo Economico Finanziario; Agenzia delle Entrate per i dati delle Dichiarazioni Fiscali delle società di persone e ditte individuali in contabilità semplificata necessari per il modulo Economico Finanziario; Credit Bureau (Crif, Cerved, ecc.) per i dati necessari per il Modulo Andamentale. Acquisizione dalle imprese Il Gestore BdM-MCC realizzerà sul Portale del Fondo una Sezione dedicata al caricamento dei dati di Bilancio / Dichiarazione Fiscale da parte delle imprese. I soggetti richiedenti potranno, all atto della richiesta di garanzia, acquisire i predetti dati (soprattutto per le Società di Persone e le Ditte individuali in contabilità ordinaria e nei periodi intercorrenti tra l approvazione dei bilanci e la pubblicazione degli stessi). 43 Flusso Elettronico Agevolato Il Gestore BdM-MCC, collaborando con le aree ICT dei principali soggetti richiedenti e con i principali servicer ICT del settore, offrirà a tutti i soggetti richiedenti la funzionalità denominata FEA (Flusso Elettronico Agevolato), attraverso la quale gli stessi potranno effettuare il caricamento massivo delle domande di garanzia con un file in formato XML senza imputazione manuale dei dati.

44 L operatività del Fondo di garanzia per le PMI L utilizzo delle risorse comunitarie La riforma del Fondo La nuova programmazione comunitaria Il modello di rating del Fondo Il GDL sulle cause di inefficacia 2

45 Il GDL sulle cause di inefficacia Introduzione A seguito dell'analisi effettuata dal Gestore BdM-MCC sui tassi di inefficacia dei primi 50 soggetti richiedenti, il Ministero dello sviluppo economico ha avviato un Gruppo di Lavoro al quale hanno partecipato il Gestore BdM-MCC, ABI, Assilea e Assoconfidi avente come scopo la proposta di alcune ipotesi di modifica delle Disposizioni Operative in aderenza ai criteri di semplificazione e minima onerosità previsti dall articolo 13, comma 2, del decreto ministeriale n. 248 del 31 maggio 1999, finalizzate ad una riduzione delle cause di inefficacia della garanzia del Fondo. In particolare, sono state ipotizzate alcune modifiche alle Disposizioni Operative che dovranno essere valutate dal Consiglio di gestione e riguardanti: Procedure di attivazione della garanzia; Verifica del possesso del requisito di PMI; Versamento delle commissioni. 45

46 Il GDL sulle cause di inefficacia Procedure di attivazione Riduzione e semplificazione degli oneri informativi in capo ai richiedenti, attraverso le seguenti modifiche: introduzione dell obbligo, a pena di inefficacia, di comunicazione degli eventi di rischio (la rata scaduta e non pagata, anche parzialmente, in via continuativa da oltre 90 giorni per le operazioni con PDA, la revoca prima della scadenza ovvero il mancato rientro dell affidamento concesso alla data di scadenza dell operazione, ecc.) del soggetto beneficiario entro 3 mesi dalla data dell evento di rischio, in caso di Garanzia Diretta ovvero 4 mesi dalla data dell evento di rischio, in caso di Controgaranzia. Nel caso di Controgaranzia, l inadempimento può essere comunicato tramite Portale FdG sia dal soggetto richiedente che dal soggetto finanziatore. eliminazione degli obblighi, oggi previsti dalle disposizioni operative (e sanzionati con l inefficacia), di avvio delle procedure di recupero entro un determinato termine (12 mesi dall inadempimento per le operazioni con PDA ovvero 3 mesi dalla scadenza per le operazioni senza PDA ) e di comunicazione al Gestore dell avvio delle procedure di recupero entro 2 mesi dalla data dell avvio stesso. previsione di un termine unico dalla data dell evento di rischio per avviare le procedure di recupero e richiedere l attivazione della garanzia (9 mesi dalla data, in caso di operazioni senza PDA; 18 mesi, in caso di operazioni con PDA) È prevista, 2 mesi prima della scadenza del termine per la presentazione della richiesta di attivazione, una comunicazione da parte del Gestore che ricorda l imminente scadenza del termine. l importo massimo escutibile al Fondo sarà pari all esposizione debitoria totale, composta dalle rate scadute e non pagate, dal capitale a scadere e dagli interessi maturati fino al: quinto mese successivo alla data in cui si è verificato l evento di rischio, per le operazioni senza PDA; undicesimo mese successivo alla data in cui si è verificato l evento di rischio, per le operazioni con PDA. 46

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