PROGETTO DI INTERESSE

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1 PROGETTO DI INTERESSE NextData SOTTOPROGETTO 2 Sistema di archivi digitali, climatici e ambientali di lungo periodo e studi pilota di utilizzo dei dati Sintesi attività Gennaio-Settembre 2012

2 SOTTOPROGETTO 2: Sistema di archivi digitali, climatici e ambientali di lungo periodo e studi pilota di utilizzo dei dati Il è dedicato allo sviluppo di un sistema di archivi dei dati climatici e ambientali provenienti dalle misure effettuate durante il progetto, da misure preesistenti e da simulazioni numeriche. Verrà creato un archivio fisico di carote di ghiaccio e saranno implementati gli archivi di carote sedimentarie marine. Sarà costruito un Portale Generale per l accesso all intero insieme di archivi e di un centro di raccolta e analisi dati nella zona Himalaya-Karakorum, collegati ai principali programmi internazionali di ricerca. Saranno condotti studi pilota basati sull utilizzo del Portale, per definire le scientific questions e fornire risposte a domande applicative sugli impatti dei cambiamenti climatici e ambientali, e saranno implementate le attività di formazione e disseminazione dei risultati. LISTA WORK PACKAGES (WP) REFERENTE/ PARTNER WP TITOLO 2.1 Archivio reti osservative di alta quota 2.2 Archivio reti osservative ricostruzione climatica 2.3 Archivio dati delle carote di ghiaccio e dati biologici di lunga conservazione 2.4 IAMC Archivio dati paleoclimatici da carote URT Ev-K2-CNR, DTA, sedimentarie INGV 2.5 Archivio dati numerici e previsionali marine MESE FINE URT Ev-K2-CNR 1 48 INGV 1 48 DISAT-UNIMIB ISAC e MESE INIZIO URT Ev-K2-CNR URT Ev-K2-CNR CMCC CASPUR, ISAC, ICTP, ENEA ISAC 2.6 Portale di accesso ai dati e studi pilota 2 CASPUR, ICTP, ENEA, Ev-K2-CNR, DTA,INGV, CMCC, DISAT

3 WP Archivio reti osservative di alta quota 1. Attività prevista e risultati attesi (come indicato sul Piano Esecutivo, inclusi i milestones) Censimento dei dati analisi delle strutture dei DB attualmente in uso presso i centri di ricerca e verifica della possibilità di accesso e di condivisione e dei vari formati di registrazione; proposta di un sistema di archiviazione condiviso. 2. Deliverables previsti per il periodo di riferimento Relazione sul censimento dei dati esistenti e sulla struttura degli archivi. 3. Attività effettivamente svolta durante il periodo di riferimento 3.1 Attività di ricerca Raccolta dei dati delle stazioni SHARE e sviluppo di un sistema di banca dati da integrare in SHARE GeoNetwork Queste attività riguardano lo sviluppo di un servizio di accesso diretto ai dati delle stazioni e l integrazione in Geonetwork attraverso specifici servizi di accesso. La prima fase quindi è stata quella di analizzare tutti i dati delle stazioni di alta quota esistenti e le problematiche relative ai diversi formati di registrazione e alle specifiche di validazione. Parallelamente si è svolta l analisi dello stato dell arte sui sistemi di catalogazione, archiviazione e pubblicazione on line dei dati meteo-climatici, individuando in un software sviluppato dal servizio meteorologico norvegese il motore di questi nuovi servizi: WDB (Weather and Water Data Base). Il sistema WDB è costituito da file sorgenti reperibili all'indirizzo Sono stati inoltre presi i contatti con il gruppo dell IAMC per l installazione del DB presso le loro macchine e per verificare la possibilità di utilizzare lo stesso DB per l archiviazione dei dati sulle carote marine. Sviluppo e potenziamento della piattaforma GeoNetwork di SHARE Questa attività ha riguardato principalmente l integrazione nel segmento di gestione cartografica di GeoNetwork, rappresentato dal software GeoServer, dei livelli informativi erogati dai servizi di Google Maps: mappe satellitari, carte stradali, carte fisiche e mappe ibride. Questa operazione ha consentito di integrare la banca dati geografica del GeoNetwork di SHARE con le informazioni di dettaglio proprie del sistema di Google. Il sistema è stato quindi profondamente modificato per adattare le configurazioni alla pubblicazione dei layer di Google: le problematiche hanno riguardato principalmente la modifica dei parametri cartografici per renderli compatibili con la pubblicazione in Google. L interfaccia del GeoNetwork di SHARE è stata quindi modificata nei file di configurazione e negli script con le relative dipendenze che governano il segmento cartografico, inserendo delle modifiche che consentissero di riproiettare i dati geografici sulle mappe di Google che non utilizza un sistema di riferimento convenzionale. Parallelamente si è proceduto a una analisi di fattibilità sulle possibilità di sviluppare i servizi offerti da GeoNetwork relativamente alla ricerca e alla consultazione dei dati acquisti dalle stazioni. 3.2 Sviluppi applicativi, tecnologici e informatici 3

4 WDB è un database estensibile e stabile sviluppato per la raccolta di dati meteorologici, idrologici e oceanografici: è un sistema open source, basato sul database relazionale PostgreSQL e gira sotto Linux. Inoltre WDB è sviluppato in rispetto agli standard proposti dal WMO. Per l'installazione (compilazione dei file sorgenti) è stato inizialmente usato un server di prova con sistema operativo Debian squeeze (Debian 6.04 net basic installation-i386) presso l Università di Cagliari. All'installazione è seguito l'adattamento del database WDB per il caricamento di dati puntuali costituiti dalle stazioni meteo ad alta quota. L'adattamento del data base è stato necessario poichè WDB è stato ottimizzato per lo storage di dati spazializzati (formato GRIB, BUFR) provenienti da analisi o previsioni meteorologiche e pertanto la fase di personalizzazione in SHARE ha previsto l'inserimento di circa 600 nuovi parametri fisici e decine di nuove unità di misura in accordo con le variabili misurate dalle stazioni automatiche. I dati grezzi o validati provenienti dalle stazioni non sono direttamente caricabili nel database, quindi è stata necessaria l'elaborazione di script in Python per la decodifica di tali dati in un formato compatibile con WDB. In particolare, è stato necessario strutturare il metadato sintetico del dato proprio della stazione (grezzo o validato) con lo schema metadati di WDB. Per consentire il caricamento dei dati provenienti dalle stazioni anche a utenti non esperti è stata sviluppata una nuova interfaccia grafica che permette di: inserire i nuovi metadati sintetici riguardanti eventualmente nuovi gestori di stazioni meteo ad alta quota; convertire i dati provenienti dalle stazioni automatiche (grezzi o validati) in un formato compatibile con WDB; caricare i dati direttamente in WDB. Questa procedura permetterà di caricare i dati in maniera più veloce, intuitiva, anche da personale non esperto e da remoto. L'intero sistema di decodifica e inserimento dei dati è stato testato sui dati delle stazioni di Periche e Lukla, scelte come come riferimento perché tra di loro il formato dati è differente e in totale sono presenti tutti i formati delle stazioni installate. Inoltre è stata scritta una pagina PHP (pubblicazione WEB) di prova con una maschera per le query al database. Dalla maschera PHP, è possibile interrogare il database scegliendo: data provider stazione automatica data di inizio-fine parametro. Il test dell'intera catena dei dati dalla stazione all'interrogazione del database è chiuso e non presenta per il momento alcun problema. Attualmente si sta procedendo al caricamento dei dati nel DB. 3.3 Formazione In questa attività è stato coinvolto un nuovo ricercatore, che sta svolgendo il dottorato di ricerca presso l International PhD in Environmental Science and Engineering dell Università di Cagliari con il tema specifico: Implementation and management of High Altitude Data System for climatological research. 3.4 Attività di disseminazione e divulgazione Nessuna 4

5 3.5 Partecipazione a conferenze Rio+20 Side Event: Mountain Knowledge Solutions for Sustainable Green Economy and Improved Water, Food, Energy, and Environment Nexus, Data and Information Management, Rio De Janeiro June 18, 2012 Workshop SEED: Contribution of science and cooperation to the sustainable development of the Central Karakorum National Park Innovative technologies for territorial management, Islamabad 4-7 June, 2012 Workshop dell International PhD in Environmental Science and Engineering Summer School: Implementation and management of High Altitude Data System for climatological research. Sept 10-14, Attività previste per il periodo successivo 4.1 Risultati specifici (banche dati, risultati delle misure, output di modelli, etc) Da Marzo a Ottobre 2012 è stato installato e implementato il Database per dati provenienti da stazioni ad alta quota. E' stato individuato un database open source sviluppato dal servizio meteorologico norvegese (met.no) basato sul DBMS PostgreSQL. E' stata inoltre sviluppata una interfaccia grafica in Python per semplificare il caricamento dei dati nel Database. Infine la connessione del Database ad una pagina WEB avviene attraverso uno script PHP che contiene anche una maschera per le interrogazioni del Database. L'intero sistema informativo è stato testato per le due stazioni di Dosdè e Periche, che costituiscono due casi studio per il formato di dati in output dlal data logger, questi 2 formati di dato sono paradigmatici di tutti i formati di dato delle 15 stazioni appartenenti al network del Comitato Ev K2 CNR. 4.2 Pubblicazioni Locci F., Melis M.T. and Dessì F., Stocchi P., Bonasoni P., Vuillermoz E., (2012) Share Geonetwork project: implementation of a web-service platform for high mountain climate research. Environmental modeling and software. Elsevier (under submission) Dessì F., Melis M.T. and Busilacchio M. (2012) The SHARE GeoNetwork Portal: Metadata Sharing for High Altitude Scientists. NAST (Nepal Academy of Science and Technology), The Sixth National Conference on Science and Technology, Kathmandu, Sept 25-27, 2012 (poster) 4.3 Disponibilità di dati e output modellistici (formato, supporto, etc) Attualmente il sistema di BD è installato in una macchina in locale a Cagliari e a Bergamo si sta procedendo alla configurazione del server per la gestione web; si prevede l installazione e il suo popolamento con i dati attualmente disponibili entro la fine del Deliverables completati acquisizione e organizzazione dei dati acquisiti dalle stazioni di alta quota installazione e configurazione del database di gestione dei dati 5. Commento su eventuali scostamenti fra attività/risultati/deliverables previsti ed effettivamente realizzati La conoscenza e la disponibilità dei dati delle stazioni SHARE ha permesso di iniziare l attività di popolamento del DB non prevista come deliverable in questa fase. 6. Attività previste per il periodo successivo 5

6 Completamento dell inserimento dei dati nel sistema WDB e messa in linea del nuovo GeoNetwork dotato dei nuovi servizi. Catalogazione e acquisizione dei dati delle carote glaciali. 6

7 WP Archivio reti osservative marine e ricostruzione climatica 1. Attività prevista e risultati attesi (come indicato sul Piano Esecutivo, inclusi i milestones) L attività di questo WP prevista è quella di sviluppare e realizzare gli archivi di dati storici con un controllo di qualità specifico per l assimilazione dati e raccogliere nello stesso archivio i parametri atmosferici che verranno utilizzati per forzare la rianalisi. Si disegnerà inoltre il portale specifico e la struttura dell archivio dei dati di rianalisi. I milestones definiti sono: M1(PM12): Archivio con la validazione dei dati marini storici e dei dati di forzanti atmosferiche per l assimilazione nelle reanalisi. 2. Deliverables previsti per il periodo di riferimento Il deliverable previsto consiste in una catalogazione dei dati osservativi in situ e da satellite specifici per la rianalisi e dei dati atmosferici sottoposti a specifici controlli di qualità: D1(PM12): Relazione sul controllo di qualità dei dati per l assimilazione. 3. Attività effettivamente svolta durante il periodo di riferimento Durante i primi sei mesi del progetto, si è proceduto a un inventario dei dati meteooceanografici, in situ e da satellite, potenzialmente utilizzabili per la rianalisi, partendo da quelli già esistenti e collezionati nell ambito di progetti nazionali ed europei del passato. Questo al fine di creare una banca dati di riferimento sufficientemente ampia ed omogenea da consentire una produzione delle rianalisi piu accurata. Il lavoro svolto è consistito in una catalogazione temporale preliminare, in modo da verificare la copertura temporale dei dati meteo-oceanografici a disposizione e si è considerato il periodo ricoperto dalla rianalisi-v4, al momento in produzione. I dataset considerati sono stati i seguenti: osservazioni SST da satellite, fornite sottoforma di mappe alla risoluzione del modello oceanografico attualmente utilizzato (1/16). Il dataset relativo alle osservazioni di SST è costituito dalla concatenazione temporale di diversi prodotti di SST che nello specifico sono: : prodotti di rianalisi costruiti a partire dalle piú recenti serie temporali di AVHRR Pathfinder SST (Marullo et al., 2007) :prodotti Delayed Time (DT) : prodotti Near Real Time (NRT). Le mappe di SST NRT e DT sono prodotte a partire da dati ottenuti da passaggi notturni di AVHRR installato su NOA17 e 18 (Advanced Very High Resolution Radiometer), AATSR, MODIS-T(modis terra), MODIS-A (modis aqua) SEVIRI a seconda della disponibilità. I buchi dovuti alla presenza di nubi sono riempiti con tecniche di analisi oggettiva utilizzando i dati del passato (filter mode) per i NRT e i dati del passato e del futuro (smoother mode) per i dati DT. osservazioni SLA da satellite, fornite lungo le tracce dei satelliti che si sono susseguiti durante il periodo preso in esame. Si tratta di osservazioni di anomalia del livello del mare (Sea Level Anomaly) che coprono l intervallo temporale dal 1992 al 2010 e con una risoluzione spaziale di 7 km, forniti da diverse missioni, nello specifico dall European Remote Sensing Satellite (ERS)-1, 7

8 ERS-2, Environmental Satellite (Envisat), Ocean Topography Experiment (TOPEX)/Poseidon, Jason-1, Jason2 e GFO. Tutte le missioni sono state omogeneizzate utilizzando come missione di riferimento quella di Jason-2. La copertura temporale dipende dalla durata della missione ed è la seguente: Jason 2: da Ottobre 2008 Jason 1 (nuova orbita): da Febbraio 2009 Jason 1: Aprile Ottobre 2008 Envisat (nuova orbita): da Ottobre 2010 Envisat: Ottobre Ottobre 2010 ERS-1: Ottobre Maggio 1995 ERS-2: Maggio Aprile 2003 GFO: Gennaio Settembre 2008 T/P (nuova orbita): Settembre Ottobre 2005 T/P: Settembre Aprile 2002 Ciascun satellite è caratterizzato da un ciclo di ripetizione (repeat cycle) e da un intervallo tra una traccia e l altra (ground track) che nel complesso garantiscono una copertura abbastanza uniforme del Mediterraneo. osservazioni in situ: il dataset è il frutto di un lavoro di omogeneizzazione tra i dati collezionati in diversi progetti quali MedarMedatlas, SeaDataNet e MyOcean al fine di eliminare la presenza di duplici osservazioni. Si tratta di profili verticali di temperatura e salinità collezionati tramite bottiglie, termometri, XBT, MBT, CTD e ARGO sottoposti ad un controllo di qualità specifico per il loro utilizzo nel sistema di assimilazione dati. Sono state infatti innanzitutto selezionate solo le osservazioni con flag uguale a 1, ovvero ritenute corrette, per la tripletta di latitudine, longitudine e data di acquisizione. Successivamente sono state considerate solo le osservazioni a cui corrispondessero flag di temperatura e salinita uguali ad 1 e considerati validi solo quei profili per i quali le flag ritenute corrette fossero piú del 20% del profilo stesso. forzanti atmosferici, costituiti dalle rianalisi atmosferiche ERAINTERIM dell ECMWF. La risoluzione spaziale di questo dataset è 0.75 gradi e la risoluzione temporale di 6 ore. I parametri necessari per forzare il modello oceanico sono i seguenti: temperatura a 2 metri componenti meridionali e zonali di velocità del vento a 10 metri temperatura del pnto di rugiada pressione a livello del mare copertura nuvolosa. La scelta dei forzanti atmosferici da utilizzare per la rianalisi è ricaduta su questo dataset che oltre ad essere caratterizzati da una risoluzione spaziale alta assicurano una copertura temporale omogenea per l intero periodo di rianalisi considerato. I suddetti dati sono stati archiviati in apposito spazio disco dedicato ed inoltre si è proceduto ad una valutazione preliminare dello strumento da utilizzare per la costruzione del relativo database, avendo deciso di strutturare la loro organizzazione ad un livello piu alto di un semplice archivio. Tenendo in considerazione l etereogenità dei dataset coinvolti e la necessità di valutare attentamente se sia possibile utilizzare un unico strumento per la costruzione del database totale, si è valutata, in questa 8

9 prima fase, la creazione del database dei dati in situ, sfruttando l esperienza maturata internamente all INGV per le attivita di Cal/Val del progetto MyOcean. La gestione del database in questo caso è stata realizzata tramite l open suorce MySQL ed è stata implementata una procedura operativa in Phyton che come primo step prevede la conversione dei dati in situ dal loro formato originale, sia esso ASCII, netcdf,etc... nel formato CSV compatibile con MySQL. Una volta convertiti, si procede sulla base delle informazioni disponibili alla creazione di tabelle CSV che sono essenziali per importare il dataset nel database. Questo è realizzato tramite una procedura scritta in Php. Il flusso per il popolamento del database è rappresentato in Figura. Figura : Diagramma di flusso del popolamento del database MySQL per i dati insitu. Per la gestione del database ci si può avvalere anche di una interfaccia grafica che permette di lavorare con la struttura del database e con i dati visivamente. La scelta e ricaduta su phpmyadmin che è uno strumento gratuito e open source scritto in PHP destinato a gestire l'amministrazione di MySQL con l'uso di un browser Web. 4. Attività previste per il periodo successivo Nei successivi mesi, una volta realizzato ed organizzato l archivio/database di riferimento per la produzione delle rianalisi, ci si concentrerà sullo studio e sulla realizzazione dell archivio che permetterà l accesso ai dati di rianalisi e ai relativi prodotti derivati che saranno realizzati nel corso del progetto. Bibliografia Marullo S., B. Buongiorno Nardelli, M. Guarracino, and R. Santoleri, 2007: Observing The Mediterranean Sea from Space: 21 years of Pathfinder-AVHRR Sea Surface Temperatures (1985 to 2005). Re-analysis and validation, Ocean Sci., 3,

10 WP Archivio dati delle carote di ghiaccio e dati biologici di lunga conservazione 1. Attività prevista e risultati attesi (come indicato sul Piano Esecutivo, inclusi i milestones) Nel primo periodo di attività è stato previsto di costituire un archivio centrale dei ghiacciai perforati nel passato e di quelli potenzialmente perforabili. Si è previsto un censimento dei ghiacciai anche attraverso l utilizzo di immagini satellitari e i dati saranno trasferiti su sistemi informativi geografici. Si andrà a costruire un Geodatabase cartografico delle aree glaciali montane delle principali catene montuose (Himalaya, Ande, Alpi, ecc.), utilizzando principalmente immagini satellitari e aeree a varie definizioni. Verrà applicato un sistema a supporto delle decisioni (Decision Support System, DSS) per analizzare tutti i parametri che porteranno alla scelta delle aree glacializzate potenzialmente perforabili. Si analizzeranno aspetti glaciologici, di ricerca internazionale, politici e logistici e sarà compilata una lista di priorità delle perforazioni in base alle scientific questions espresse dalla comunità scientifica internazionale, in seguito ad incontri con i ricercatori durante i quali verranno discusse le strategie di misura. In collaborazione con la URT EVK2-CNR, verrà identificato il sito per la costruzione dell archivio fisico di carote di ghiaccio. 2. Deliverables previsti per il periodo di riferimento Preparazione dell archivio dei dati di ghiacciai perforabili. 3. Attività effettivamente svolta durante il periodo di riferimento 3.1 Attività di ricerca Nei primi sei mesi si è iniziato l approfondito lavoro di ricerca d archivio e di letteratura scientifica atto ad individuare tutti i siti non polari dove siano state estratte carote. Per tale scopo è stato principalmente consultato il World Glacier Monitoring Service (WGMS). I dati del WGMS sono stati scaricati e sono in fase di analisi al fine di valutarne il contenuto informativo. L archivio WGMS verrà suddiviso in base alla tipologie di analisi effettuate sui ghiacciai e sulle carote estratte. Contemporaneamente si è iniziato ad organizzare l archivio dei dati del gruppo di Glaciologia del Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio di UNIMIB. Allo stesso modo si è iniziata l integrazione dei dati suddetti con quelli riportati nella letteratura scientifica e che non rientrano nelle altre due categorie. Inoltre si sono gettate le basi per la parte progettuale del database e dei metadati. Dato che in NEXTDATA verranno costruiti DB anche per altre tipologie di perforazioni, vedi WP 2.1 e WP 2.4, si è pensato che fosse opportuno operare su delle linee guida comuni. Pertanto sono state organizzate delle riunioni, di gruppo e telematiche, con i componenti degli altri WP allo scopo di progettare un database e di preparare delle schede di metadati funzionali ad ogni WP nonché di condividere le scelte sui software da utilizzare durante il progetto. In tal modo tutte le operazioni di trasferimento dati verso il portale centrale NEXTDATA, nonché la consultazione da parte degli utenti finale risulta essere certamente più agevole. Inoltre è iniziata la creazione del Geodatabase cartografico che sarà lo strumento di visualizzazione cartografica disponibile attraverso il portale cartografico del DISAT UNIMIB. Per tale scopo è iniziato il censimento delle immagini satellitari e di qualche foto aerea (soprattutto per l arco alpino) che serviranno anche per effettuare il censimento dei ghiacciai potenzialmente perforabili 3.2 Sviluppi applicativi, tecnologici e informatici 10

11 L attività di ricerca porterà alla creazione di un database che sarà messo a disposizione degli utenti tramite portale Internet 3.3 Attività di formazione Sono state attivate 3 borse di dottorato che partiranno dal 1 gennaio Attività di disseminazione e divulgazione Nessuna 3.5 Partecipazione a conferenze Partecipazione a workshop tematici con gli altri WP 2.1, Risultati ottenuti durante il periodo di riferimento 4.1 Risultati specifici (banche dati, risultati delle misure, output di modelli, etc) È stato messo a punto il modello concettuale della banca dati che sarà successivamente messo in linea. Progettazione del DB 4.2 Pubblicazioni Nessuna 4.3 Disponibilità di dati e output modellistici (formato, supporto, etc) Dati del WGMS in formato excel 4.4 Deliverables completati Preparazione archivio dei dati di ghiacciai perforabili 5. Commento su eventuali scostamenti fra attività/risultati/deliverables previsti ed effettivamente realizzati Nessuno 6. Attività previste per il periodo successivo Nel secondo semestre del primo anno di attività si concluderà il lavoro di ricerca d archivio e di letteratura scientifica atto ad individuare tutti i siti non polari dove siano state estratte carote. I dati del World Glacier Monitoring Service (WGMS) saranno suddivisi per continente e immagazzinati in funzione del loro contenuto informativo. Allo stesso modo verrà organizzato l archivio dei dati del gruppo di Glaciologia del Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio di UNIMIB. Allo stesso modo è iniziata l integrazione dei dati suddetti con quelli riportati nella letteratura scientifica e che non rientrano nelle altre due categorie. Nella seconda parte dell anno verrà completata la progettazione del database e dei metadati. Inoltre continueranno le riunioni, di gruppo e telematiche, con i componenti degli altri WP allo scopo di continuare nella progettazione e realizzazione di un database Inoltre è verrà incrementata la creazione del Geodatabase cartografico, strumento di visualizzazione cartografica disponibile attraverso il portale cartografico del DISAT UNIMIB. 11

12 WP Archivio dati paleoclimatici da carote sedimentarie 1. Attività prevista e risultati attesi (come indicato sul Piano Esecutivo, inclusi i milestones) Nel primo anno di attività sarà effettuato un approfondito lavoro di ricerca d archivio nella letteratura scientifica esistente nazionale ed internazionale relativa alle carote sedimentarie in Mediterraneo e in specifici settori extra-mediterranei (Oceano Pacifico, Atlantico, Oceano Indiano). Questa fase della ricerca avrà come obiettivo l individuazione e la valutazione critica di tutti i carotaggi, e quindi dei proxy paleoclimatici disponibili e/o accessibili, localizzati nel Bacino del Mediterraneo, con particolare riferimento ai siti localizzati in ambiente di piattaforma continentale, e in specifici settori oceanici extra-mediterranei. Questa ricerca permetterà una selezione dei dati preesistenti, secondo criteri che verranno individuati a valle dei dati (carotaggi e dati paleoclimatici associati) reperiti. I criteri con cui verranno selezionati e poi suddivisi i dati, rappresenteranno le basi per la costruzione di un database georiferito. Saranno auspicabili confronti con altre istituzioni nazionali al fine di ottimizzate la futura organizzazione e realizzazione della banca dati del Mediterraneo. M1 (PM12): Completamento archivio informazioni sulle carote sedimentarie e potenziali Key sites. 2. Deliverables previsti per il periodo di riferimento D2.4.1: Archivio dati carote sedimentarie e key sites e trasmissione dati al Portale Generale. 3. Attività effettivamente svolta durante il periodo di riferimento 3.1 Attività di ricerca Nel periodo di riferimento 01/01/ /06/2012 del WP2.4, è stato effettuato un approfondito lavoro di ricerca d archivio nella letteratura scientifica esistente sia a livello nazionale che internazionale relativa alle carote sedimentarie prelevate nel Bacino del Mediterraneo; data l elevata quantità di dati raccolti per il bacino Mediterraneo sono stati per ora tralasciati eventuali settori di studio extra-mediterranei (Oceano Pacifico, Atlantico, Oceano Indiano). Questa prima fase della ricerca ha permesso di recuperare informazioni su 783 siti di campionamento di sedimenti marini, tra carote e box-corer, che contengono intervalli temporali attribuibili all Olocene. Questa fase preliminare di indagine risulta essere propedeutica alle attività di ricerca previste nel WP1.5 (Dati paleoclimatici da sedimenti marini Responsabile Fabrizio Lirer). I dati raccolti provengono sia da ricerche bibliografiche che dal software GeoMapApp. Tale software recupera dati da dataset dell ODP (Ocean Drilling Program), del Borehole Research Group's well-logging database, dell Ocean Bottom Photographs, dell Oceanic Heat Flow e del LDEO Core Repository. In particolare sono stati selezionati (Fig. 1) per il Bacino del Mediterraneo: 258 siti campionati attraverso l uso di Gravity Core su fondali compresi tra -40 e mt. 317 siti campionati attraverso l uso di Piston-Core su fondali compresi tra -365 e mt. 68 siti campionati attraverso carotaggi a rotazione su fondali compresi tra -480 e 4654 mt. 12

13 22 siti campionati attraverso l uso di Box-Corer su fondali compresi tra -20 e mt. 86 siti campionati attraverso l uso di benne su fondali compresi tra -6 e -150 mt. Fig. 1. Ubicazione dei siti raccolti per il Bacino Mediterraneo; Rosso = Drill (siti ODP e DSDP), Giallo = Box-core, Verde = Piston-Core. La valutazione critica delle informazioni disponibili sui carotaggi e box-corer, che hanno recuperato record sedimentari nel Bacino del Mediterraneo, ha permesso l individuazione dei criteri base per la costruzione del modello concettuale del database geo-riferito oggetto di questo WP. In particolare sono stati individuati le seguenti entità e relativi campi: 1. program_project: id_program, program, id_cruise, cruise/leg, year, ship, location, ocean_sea, comments; 2. hole: id_cruise, id_hole, device, lat_n, long_e, lat_n (dec), lat_e (dec), water_depth, core_lenght, comments; 3. reference: id_hole, hole, title, author, year, link_pdf, proxy, row_data_link, comments. Di seguito viene riportato un esempio di come sono stati archiviati, in formato tabellare, i dati reperiti per i primi sei mesi di attività del progetto. Fig. 2. Esempio di archivio dei dati raccolti durante i primi sei mesi di attività del Progetto NextData. Il passo successivo sarà quello di adattare tale sistema, nato per immagazzinare e gestire dati meteo-climatici, alle esigenze specifiche di registrazione e visualizzazione di dati relativi al campionamento di sedimenti marini (carotaggi, 13

14 box-corer). L obiettivo ultimo di tale lavoro è di realizzare un database unico che contenga tutti i dati elaborati nell ambito di NextData e renderlo un valido sistema di supporto alla ricerca. Per facilitare la raccolta dei dati già disponibili per il bacino del Mediterraneo, sono state individuate altre istituzioni di ricerca, nazionali ed internazionali, alle quali verranno indirizzate richieste formali per accedere ai dati, così come previsto nella strutturazione del database. Infine, è stata avviata una procedura congiunta con gli altri partner del progetto per inserire i dati (informazioni) recuperati in questo WP, nel data base centrale GEONETWORK. 3.2 Sviluppi applicativi, tecnologici e informatici Nessuno 3.3 Attività di formazione Nessuna 3.4 Attività di disseminazione e divulgazione Il progetto NEXTDATA, è stato inserito nella sezione RCMNS ongoing Projects dell RCMNS Bullettin 2012 (Newsletter della Regional Committe on Mediterranean Neogene Stratigraphy, Edito dal Museo di Storia Naturale di Vienna). Inoltre, a giugno 2012, l IAMC-CNR sede ha divulgato la prima locandina del Congresso AIQUA 2013 che ha organizzato e che si terrà a Napoli nel giugno 2013 ( giugno 2013) nel quale il Progetto NEXDATA ha dato il patrocinio. 3.5 Partecipazione a conferenze Nessuna 4. Risultati ottenuti durante il periodo di riferimento 4.1 Risultati specifici (banche dati, risultati delle misure, output di modelli, etc) Sono stati raccolte informazioni su 783 siti di campionamento di sedimenti marini, tra carote e box-corer, che contengono intervalli temporali attribuibili all Olocene; Sono stati individuati i criteri base per la costruzione del modello concettuale del database geo-riferito in base a diversi modelli già elaborati (IODP, [10:06:13] ines alberico: [10:06:13] ines alberico: ed alle specifiche esigenze del progetto. 4.2 Pubblicazioni Nessuna 4.3 Disponibilità di dati e output modellistici (formato, supporto, etc) Attualmente i dati recuperati sono in formato tabellare (excel). 14

15 Fig. 3. Esempio di dati recuperati in formato tabellare (Excel). 4.4 Deliverables completati D2.4.1: Archivio dati carote sedimentarie e key sites e trasmissione dati al Portale Generale. E stato effettuata una prima analisi dei dati (carotaggi) disponibili per il Bacino del Mediterraneo, con la relativa restituzione tabellare. Questi dati andranno integrati con quelli disponibili presso istituzioni di ricerca nazionali (CNR, OGS, CONISMA, ENEA, INGV, ISPRA) ed internazionali (IFREMER, Università di Utrecht ed altre sedi universitarie europee). E stato realizzato il modello concettuale per la strutturazione del database 5. Commento su eventuali scostamenti fra attività/risultati/deliverables previsti ed effettivamente realizzati. Non è stata ancora effettuata una dettagliata analisi dei database di ODP-IODP per individuare, ed eventualmente analizzare, in settori extra-mediterranei, i keysites idonei per studi multidisciplinari di alta risoluzione, con particolare interesse per l intervallo temporale relativo all ultimo millennio. Ciò è dovuta alla notevole quantità di dati già raccolti e da recuperare presso le istituzioni nazionali e internazionali per il Bacino Mediterraneo. Questo studio comunque ha permesso di fornire indicazioni utili per l individuazione di nuovi keysites da perforare nel 2013 (attività prevista nel WP 1.5). Al termine dei primi sei mesi del 2012 non è stata ancora completata l istallazione del software WDB per problemi tecnici. 6. Attività previste per il periodo successivo Nel periodo 1/07/ /12/2012 si prevede di continuare la fase di raccolta di informazioni per l archivio dei dati, nella letteratura scientifica, relativo alle carote sedimentarie per il Bacino del Mediterraneo. Questa attività di raccolta dati includerà la fonte dei dati, la data di produzione e tutte le informazioni geografiche necessarie per la compilazione di una scheda di metadati relativi ai carotaggi censiti (dati di letteratura) e/o raccolti durante il primo anno di attività. Si inizierà inoltre ad individuare le istituzioni di ricerca, nazionali ed internazionali, alle quali verranno formalmente richiesti i dati relativi a carotaggi prelevati nel Bacino del Mediterraneo (o anche informazioni parziali), così come previsto nella strutturazione del database. 15

16 I dati raccolti nei primi sei mesi saranno successivamente registrati nel database WDB Weather and Water Database (Norwegian Metereological Institute, 2012), una volta risolti i problemi di installazione del programma. Sarà inoltre attivata la procedura congiunta con gli altri partner del progetto per inserire i dati (informazioni) recuperati in questo WP, nel data base centrale GEONETWORK. La registrazione dei dati inizierà a valle delle valutazioni relative alla possibilità di installare il software in locale o in remoto sfruttando il sistema strutturato dal gruppo WP2.1 (Responsabile: Maria Teresa Melis). 16

17 WP Archivio dati numerici e previsionali 1. Attività prevista e risultati attesi (come indicato sul Piano Esecutivo, inclusi i milestones) A1. Censimento dei risultati delle simulazioni e delle rianalisi numeriche globali e regionali disponibili presso i partecipanti al progetto, armonizzazione dei protocolli di archiviazione dei dati numerici e delle modalità di accesso ai dati e delle procedure di trasferimento di dati di grandi dimensioni e inizio delle attività di archiviazione dei risultati numerici disponibili. A2. Definizione delle collaborazioni e dei rapporti con progetti e iniziative internazionali di simulazione numerica, quali CMIP5, CORDEX, ENSEMBLES, ECEarth e DRIHM. Discussione con la comunità scientifica e con i consorzi di simulazioni climatiche a livello europeo sulle strategie di utilizzo dei dati. A3. Definizione e preparazione di specifici esperimenti numerici da svolgere nel corso del progetto e ottenimento dei primi risultati di nuove simulazioni globali e regionali per le aree di interesse del progetto. Organizzazione di due incontri semestrali dei ricercatori partecipanti al progetto, mirati alla definizione delle specifiche delle simulazioni numeriche da rendere disponibili negli archivi. Milestone M2.5.1 (PM12): Completamento del censimento delle simulazioni climatiche e armonizzazione dei protocolli di archiviazione; definizione delle scientific questions e delle strategie di simulazione. 2. Deliverables previsti per il periodo di riferimento: D2.5.1 (PM12): Relazione sul censimento delle simulazioni climatiche. D2.5.2 (PM12): Relazione sulle scientific questions. 3. Attività effettivamente svolta durante il periodo di riferimento 3.1 Attività di ricerca Nel corso del primo anno di attività, tutti i partner del WP hanno contribuito alla stesura del censimento dei risultati delle simulazioni e delle rianalisi numeriche globali e regionali disponibili presso i partecipanti al progetto, come previsto dal Piano Esecutivo del Progetto. In particolare, sono state raccolte le informazioni circa i dati disponibili, i requisiti di memoria, il formato e la descrizione dei singoli files in modo da armonizzare opportunamente i protocolli di archiviazione e le modalità di accesso ai dati stessi. Sono stati avviati i contatti per attivare le collaborazioni con i programmi e i progetti internazionali che prevedono la produzione di dati climatici per mezzo di simulazioni numeriche, quali, per esempio, CMIP5, CORDEX e Med-CORDEX, HyMex, ENSEMBLES, EC-Earth e DRIHM. Tali collaborazioni saranno mirate alla definizione delle strategie e delle politiche di utilizzo e diffusione dei dati disponibili. E` stata avviata la discussione per la definizione di specifici esperimenti numerici, da svolgere nel corso del progetto, per aree di specifico interesse. In particolare, un primo meeting si è tenuto il 5 marzo 2012, durante il quale, tra le altre cose, sono state discusse le linee generali per la definizione delle caratteristiche degli esperimenti. Nello specifico, sono stati individuati come esperimenti d interesse quelli di downscaling climatico per la regione Alpina (con un confronto tra le tecniche di downscaling statistico, stocastico); simulazioni del clima del Mediterraneo (passato, presente e proiezioni future) 17

18 con modelli accoppiati ad alta risoluzione in grado di riprodurre le caratteristiche dinamiche del bacino; simulazioni climatiche per regioni ad orografia complessa (per es. Ande), mirate ad individuare quale risoluzione spaziale sia necessaria per riprodurre correttamente i venti e la circolazione atmosferica dell area. Inoltre, durante il meeting, è stato programmato un secondo incontro, da tenersi entro la fine del primo anno di progetto, in cui definire il disegno definitivo e i dettagli tecnici degli esperimenti pianificati. Un secondo incontro tra i partner si è tenuto il 4 luglio 2012, durante il quale sono state discusse le questioni relative alla realizzazione di una rete di portali dati da implementare presso i centri partecipanti al WP, in modo da consentire la condivisione dei risultati delle simulazioni climatiche e delle informazioni (metadati) che vengono resi disponibili. Questa rete di portali costituirà l ossatura del sistema di diffusione dei risultati delle simulazioni climatiche del progetto. In particolare, durante questo incontro, sono state discusse e decise le principali caratteristiche tecniche (per esempio le tipologie dei server, il formato base dei dati, le tipologie dei protocolli di archiviazione e accesso) degli archivi che serviranno da base per il Portale Generale del progetto. E' stata infine utilizzata una tecnica di downscaling stocastico della precipitazione, chiamata RainFARM, precedentemente messa a punto presso ISAC-CNR, ed applicata all output di un modello regionale di clima allo stato dell arte, il sistema PROTHEUS (sviluppato presso ENEA nell ambito di una collaborazione tra ENEA e ICTP). Le statistiche dei campi di precipitazione ottenuti applicando la procedura di downscaling sono state confrontate con quelle derivate dalle misure di una densa rete di pluviometri localizzati in Piemonte e Valle d Aosta. 3.2 Sviluppi applicativi, tecnologici e informatici Presso l ICTP, uno sviluppo sostanziale è stata effettuato del modello regionale RegCM, apportando miglioramenti sia negli schemi di fisica (convezione, superficie terrestre, radiazione, strato limite planetario) sia nell'ottimizzazione del codice. In particolare, una versione del modello è stato sviluppata migliorando notevolmente la parallelizzazione e scalatura rispetto a quello precedente. Questa versione ci permette di aumentare la risoluzione del modello, mantenendo i tempi di calcolo ragionevoli. Il CMCC, ha sviluppato un modello accoppiato oceano-atmosfera ad alta risoluzione per l area Mediterraneo costituito dalla componente atmosferica COSMO-CLM e dalla componente oceanica NEMO-MFS. In una prima versione il modello COSMO e` stato implementato ad una risoluzione di circa 25 km, ma si prevede nel proseguo del progetto di arrivare a 14 km, mentre la componente oceanica del modello (modello del Mar Mediterraneo NEMO-MFS) e` stata implementata a una risoluzione di circa 6.7 km. Tale modello accoppiato per l area del Mediterraneo verrà utilizzato per eseguire le simulazioni previste nell ambito del progetto. I file di output originali ottenuti nell ambito delle simulazioni climatiche con ECEarth (ISAC-CNR) e con i modelli CMCC (CMCC-CM, CMCC-CSM e CMCC-CESM) sono stati post-processati ed un insieme selezionato di variabili (seguendo specifiche CMIP5 per frequenze e scelta dei campi) sono state convertite in formato netcdf CMOR2, includendo nei file netcdf estese informazioni aggiuntive sotto forma di metadati. Inoltre, per il modello EC-Earth (ISAC-CNR) una serie di variabili di interesse per l applicazione in studi sulla copertura nevosa e sugli estremi di precipitazione e temperatura, non incluse negli archivi CMIP5, è stata estratta ad alta risoluzione temporale (3hr). 18

19 Sono stati raccolti i file di output di una serie di simulazioni climatiche effettuate da ISAC-CNR presso CASPUR con il modello globale ECHAM-HAM 5.5, che include il modulo di trasporto e dinamica degli aerosol HAM2. Questi file sono stati resi disponibili in un archivio centrale presso ISAC-CNR. A partire dagli output modellistici delle simulazioni di scenario EC-Earth sono state preparate specifiche condizioni al contorno, nei periodi (storico) e (scenari RCP 4.5, 8.5 e 2.6), e trasmesse all ICTP per essere usate per l effettuazione di simulazioni con un modello climatico regionale idrostatico per l area di interesse dell HKKH. Presso il CMCC, sono state preparate le condizioni al contorno per condurre simulazioni ad alta risoluzione (7 km) per l area Alpina da eseguire col modello atmosferico ad area limitata COSMO-CLM. Presso tutti i centri partner del WP2.5 sono stati installati server dati THREDDS, al fine di fornire rapido accesso ai dati disponibili agli altri partecipanti al progetto ed in preparazione dell infrastruttura necessaria per l accesso ai dati attraverso un portale generale. I server implementano il protocollo OpenDAP, che fornisce accesso ad un catalogo completo di metadati sui file grigliati disponibili, un fileserver http che permette l accesso ai file grigliati originali ed uno strumento di subsetting che permette di selezionare sottodomini spaziali ed intervalli temporali per le variabili di interesse. I dettagli tecnici sull implementazione sono stati condivisi e discussi dai partecipanti al WP nel corso dei meeting di progetto tenuti durante il primo anno. A titolo esemplificativo, di seguito riportiamo la descrizione del sistema per l archiviazione e per la diffusione dati sviluppato e implementato presso il CASPUR, rappresentativo della tipologia di sistemi implementati presso ognuno dei centri partner del WP. L infrastruttura utilizzata per NextData comprende un tipico supercalcolatore a memoria distribuita basato su processori tradizionali X86 e un sistema di server per il servizio di I/O intensivo (e per i servizi di accesso esterno, virtualizzazione e DBMS) i quali sono interfacciati ad un sottosistema di storage di classe Enterprise. Schematicamente in Figura 1 viene riportato il diagramma a blocchi dell intera infrastruttura hardware: 19

20 Supercomputer Storage Enterprise Servers IBswitch FCswitch VirtualFC Figura 1. Diagramma a blocchi dell infrastruttura ICT/HPC per NextData. L infrastruttura di calcolo e di storage ad altissime prestazioni rappresentata in Figura 1 ha consentito di supportare tutte le simulazioni previste a CASPUR e di iniziare ad immagazzinare i dati provenienti da simulazioni realizzate altrove. Il trasferimento della gran mole di dati disponibili altrove ha fortemente beneficiato della rete della ricerca GARR, rete della quale CASPUR è uno dei nodi strategici. Questa sinergia tra CASPUR e GARR ha garantito e garantirà agli utenti NextData una ampiezza di banda disponibile e un supporto specialistico e continuativo per la risoluzione di problematiche legate ad interruzioni, bottlenecks e trasferimento di dati massivi (dell ordine di terabytes di dati). 20

21 Per rendere successivamente accessibili i dati computazionali censiti e/o prodotti all interno del progetto NextData all intera comunità scientifica interessata si è deciso di utilizzare il THREDDS Data Server (TDS) versione 4.2, dove THREDDS è acronimo di Thematic Real-time Environmental Distributed Data Services. Il TDS è un web server che fornisce accesso a dati e metadati di tipo scientifico, usando differenti protocolli per accedere i dati remoti, tra i quali OPeNDAP, OGC WMS e WCS, HTTP. Il Thredds data server si appoggia al web server open source Apache Tomcat, che è una implementazione delle tecnologie Java Servlet e JavaServer Pages. Il modo in cui lavora il TDS è rappresentato in Figura2. Servlet Container THREDDS Server catalog.xml WCS OPeNDAP HTTPServer WMS NetCDF-Java library Remote Access Client configcatalog.xml IDD Data Datasets Figura 2: schema di rappresentazione del Thredds data server (TDS) utilizzato per fornire l accesso a dati e metadati di tipo scientifico, usando differenti protocolli per accedere i dati remoti, tra i quali OPeNDAP, OGC WMS e WCS, HTTP Al CASPUR è stato installato il TDS con protocollo OPeNDAP; la versione utilizzata di Apache Tomcat è la e di Java la 1.7. La macchina su cui è attualmente installato il TDS è bl102.caspur.it, che è una macchina con 4 processori Dual-Core AMD Opteron a 2,8 Ghz. I dati sono, invece, materialmente presenti sul Supercomputer CPU e resi disponibili da un file system di tipo Lustre, che permette di accedere da diversi computer ai file contenuti su un computer remoto tramite rete, potenzialmente in simultanea. Più precisamente Lustre è un file system parallelo distribuito ad alte prestazioni in grado di supportare reti di cluster con migliaia di nodi e petabyte di dati da immagazzinare. Il file system risiede sul sistema di storage Enterprise di capacità complessiva superiore a 1PB descritto in precedenza. In particolare è stata implementata la struttura descritta nella figura seguente. I risultati modellistici resi disponibili dai partner del WP (descritti in dettaglio nel deliverable D2.5.1) sono in corso di trasferimento sui rispettivi server THREDDS per essere resi disponibili. 21

22 3.3 Attività di formazione. Presso l ISAC-CNR, nel corso del primo anno, e` stata supervisionata una tesi di Laurea Magistrale sulla validazione di campi di precipitazione in EC-Earth a scala globale attraverso il confronto con dati satellitari e da stazioni di misura disponibili. Inoltre, sempre presso l ISAC-CNR, e` stata supervisionata una tesi di laurea di primo livello sul confronto, nell area dell Italia nord-occidentale, della precipitazione e della temperature al suolo nelle simulazioni EC-Earth nel periodo storico con osservazioni disponibili da stazioni di misura e sull analisi dei trend e delle statistiche di precipitazione e temperature negli scenari futuri. Presso ISAC-CNR è stata anche attivata una Borsa Post-Laurea sullo sviluppo e l utilizzo di tecniche di downscaling stocastico applicate a modelli di clima. Presso l ICTP, invece, nel Maggio 2012 si e` svolto un workshop di presentazione delll'ultima versione del modello RegCM (RegCM4). Durante il workshop sono state tenute sia lezioni teoriche sia sessioni di esercitazioni/laboratorio, cui hanno partecipato circa 90 studenti. Inoltre, 5 studenti sono stati invitati all ICTP per un periodo di 6 mesi per effettuare le simulazioni del punto 3.1 e iniziare la loro analisi. 3.4 Attività di disseminazione e divulgazione. L'uso di tecniche di downscaling stocastico per studi di impatto di cambiamenti climatici è stato discusso in specifiche riunioni con rappresentanti della World Bank e della InterAmerican Development Bank a Washington DC, USA, nel maggio Sono stati tenuti diversi incontri sull'uso di tecniche di downscaling stocastico con rappresentanti di enti territoriali (per esempio, ARPA Piemonte). 3.5 Partecipazione a conferenze. I risultati scientifici ottenuti dall ISAC-CNR nell ambito di questo WP sono stati presentati ai seguenti workshop e conferenze: International meeting with EC-Earth contributors/users in Reading, UK. Maggio 30-31, ECRA (European Climate Research Alliance) workshop: "Changes in the hydrological cycle", CNR-DTA, Roma, 5-6 Marzo Workshop: "Orographic Precipitation and Climate Change", NCAR, Boulder, Marzo European Geosciences Union (EGU) General Assembly 2012, Vienna, Aprile Workshop: "Contribution of science and cooperation to the sustainable development of the Central Karakorum National Park", Islamabad, 4-7 Giugno th HYMEX Workshop, Primosten, Croazia, 7-10 Maggio 2012 ECSAC 2012: CLIMATE CHANGE: marine and mountain ecosystems in the Mediterranean region, XII International Conference on Science, Arts and Culture, Veli Lošinj, Croazia, Agosto Conferenza MED-Clivar 2012: The climate of the Mediterranean region: understanding its evolution and effects on environment and societies, Settembre Risultati ottenuti durante il periodo di riferimento: 4.1 Risultati specifici (banche dati, risultati delle misure, output di modelli, etc) 22

23 Un grande volume di dati climatici (simulazioni e ri-analisi) e` stato prodotto, organizzato e censito durante il primo anno del progetto. I risultati di questo lavoro sono riassunti e descritti nel deliverable di progetto D2.5.1 (Relazione sul censimento delle simulazioni climatiche)m regolarmente completato nel corso del primo anno. 4.2 Pubblicazioni Parodi A., von Hardenberg J., Provenzale A., Emergence of large-scale patterns in moist atmospheric convection, submitted to Journal of Geophysical Reasearch Atmospheres. D. D Onofrio, E. Palazzi, J. von Hardenberg, A. Provenzale, V. Artale, S. Calmanti, Stochastic rainfall downscaling of a regional climate model over north-western Italy, in preparazione, da inviare alla rivista Journal of Hydrometeorology. 4.3 Disponibilità di dati e output modellistici (formato, supporto, etc) Un elenco dettagliato degli output modellistici e di ri-analisi e` fornito dal deliverable di progetto D Deliverables completati Nel corso del primo anno di progetto sono stati regolarmente completati i deliverable: D2.5.1 (PM12): Relazione sul censimento delle simulazioni climatiche D2.5.2 (PM12): Relazione sulle scientific questions previsti dalle attività di progetto. 5. Commento su eventuali scostamenti fra attività/risultati/deliverables previsti ed effettivamente realizzati. Nel corso del primo anno di attività del progetto, non si sono verificati particolari scostamenti nelle attività di WP effettivamente svolte rispetto a quelle pianificate. 6. Attività previste per il periodo successivo Nel corso del secondo anno di progetto si prevede, con il contributo di tutti i partner, di: continuare la produzione di simulazioni numeriche globali e regionali mirate alle regioni d interesse del progetto, che includano la dinamica degli aerosol; completare la messa a disposizione del contenuto dell archivio di dati numerici, con particolare attenzione per l area mediterranea, la regione alpina e la regione HKKH; implementare modelli numerici a scala locale, non idrostatici, per la simulazione della dinamica climatica e ambientale in zone montane con orografia complessa; sviluppare ulteriormente le tecniche di downscaling stocastico e statistico; organizzare due incontri semestrali dei ricercatori del progetto, relativi agli scenari climatici e alla fruibilità dei dati numerici. 23

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