DINAMICA DEGLI INQUINANTI A.A CICLO IDROLOGICO STRUTTURA DEL SUOLO E SOTTOSUOLO PROPRIETA DEL SUOLO PROF.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DINAMICA DEGLI INQUINANTI A.A CICLO IDROLOGICO STRUTTURA DEL SUOLO E SOTTOSUOLO PROPRIETA DEL SUOLO PROF."

Transcript

1 DINAMICA DEGLI INQUINANTI A.A CICLO IDROLOGICO STRUTTURA DEL SUOLO E SOTTOSUOLO PROPRIETA DEL SUOLO PROF. RENATO BACIOCCHI

2 ARGOMENTI TRATTATI: Ciclo idrologico Il suolo e il suo profilo verticale Strutture idrogeologiche semplici (tipi di acquiferi) Principali parametri fisici del suolo 2

3 CICLO IDROLOGICO Insieme di fenomeni che si ripetono ciclicamente e che hanno come motore l energia solare. Il sole determina l evaporazione di notevoli masse idriche dai bacini oceanici e continentali trasferendole nell atmosfera. Nell atmosfera, tali masse idriche sono soggette a variazioni di temperatura e pressione tali da provocare la condensazione e la ricaduta sulla superficie terrestre sotto forma di precipitazioni (P) pioggia, neve, grandine, ecc. All atto di recepire tali precipitazioni, la superficie terrestre esplica una funzione separatrice, suddividendo la quantità (P) in tre parti: Una ritorna direttamente all atmosfera per evaporazione e traspirazione della copertura vegetale (ET); Una, detta scorrimento superficiale (S), resta al di sopra della superficie del suolo e su di essa si sposta per gravità raggiungendo i bacini oceanici e continentali; Una penetra al di sotto della superficie del suolo, infiltrazione (I), ove dà luogo a masse idriche contenute negli interstizi delle rocce. Tali masse idriche si postano anch esse per gravità verso gli oceani e quindi il ciclo ricomincia. 3

4 CICLO IDROLOGICO L intero ciclo idrologico può essere espresso dalla relazione: P = ET + S + I 4

5 IL SUOLO Il suolo è un sistema eterogeneo, polifasico,, particellare, disperso. Sistema eterogeneo: sistema in cui le proprietà fisiche e chimiche che lo caratterizzano non sono uniformi. Sistema polifasico: sistema contenente più sostanze. Nel suolo, le tre fasi di natura ordinaria sono rappresentate come segue: i grani del terreno costituiscono la fase solida (matrice solida) la fase liquida, data dall acqua del suolo e dalle sostanze in essa disciolte. la fase gassosa, costituita dalla frazione di vuoti riempiti d aria. Sistema particellare, disperso: sistema nel quale almeno una delle fasi è suddivisa in numerose minute particelle, che insieme mostrano una 5 superficie specifica molto elevata.

6 IL SUOLO V g GASSOSA m g V V l LIQUIDA m l m V s SOLIDA m s Fasi costituenti un elemento di terreno 6

7 IL PROFILO VERTICALE DEL TERRENO (3/3) 7

8 IL PROFILO VERTICALE DEL TERRENO (1/3) Il profilo verticale del terreno è raramente uniforme con la profondità e in genere consiste in livelli, o strati, più o meno distinti. Partendo dal piano campagna, in genere, si possono distinguere diverse zone: ZONA DI EVAPOTRASPIRAZIONE: è lo strato più superficiale, sede di attività biologica (vegetale e animale). In questa zona avvengono gli scambi idrici con l atmosfera: l alimentazione in acqua meteorica e le perdite per evaporazione e per traspirazione delle piante. Lo spessore della zona di evapotraspirazione varia con il tipo di clima e copertura vegetale: nei nostri climi ha, in genere, uno spessore di 1 3 m. ZONA INSATURA (ZONA DI RITENZIONE): in essa vi è la coesistenza di aria e di acqua in quantità tali da non saturare il terreno. In tale zona, il movimento dell acqua (percolazione) è a componente essenzialmente verticale. 8

9 IL PROFILO VERTICALE DEL TERRENO (2/3) FRANGIA CAPILLARE: è presente al contatto tra zona satura e zona insatura. Infatti, nei casi in cui la dimensione degli spazi intergranulari lo consente, in tale zona si verificano fenomeni di capillarità che determinano la risalita dell acqua lungo i canalicoli formati dalla successione di pori. La frangia capillare ha uno spessore inversamente proporzionale alla granulometria del suolo. (Ha un contenuto di acqua superiore alla zona insatura) ZONA SATURA : in tale zona, a meno che non vi siano meati isolati e inaccessibili, l acqua occupa tutti i vuoti per un volume pari alla porosità totale e fluisce nel terreno con un movimento (filtrazione) a prevalente componente orizzontale. (Coefficiente di saturazione pari al 100%) SUBSTRATO IMPERMEABILE : la zona di saturazione (costituita da terreno, ovviamente, permeabile) ha termine in corrispondenza dello strato impermeabile di terreno, costituito da materiale molto fino (limo, argille) o da formazioni rocciose non fratturate. 9

10 STRUTTURE IDROGEOLOGICHE SEMPLICI (TIPI DI FALDE) Falda acquifera libera o freatica (acquifero non confinato) La struttura idrogeologica più semplice è quella composta da uno strato permeabile per porosità poggiante su un substrato impermeabile. L acqua riempie completamente i meati dell acquifero sino ad un certo livello corrispondente alla superficie piezometrica, si sposta sotto un certo gradiente idraulico ed è sottoposta ovunque alla pressione atmosferica. 10

11 STRUTTURE IDROGEOLOGICHE SEMPLICI (TIPI DI FALDE) Falda acquifera in pressione (acquifero confinato) Si ha nel caso in cui uno strato permeabile è racchiuso tra due strati impermeabili che fungono, dunque, da letto e da tetto rispettivamente. Lo strato di acquifero è completamente saturo e in qualunque punto la pressione idrostatica è superiore alla pressione atmosferica. La superficie piezometrica si trova ad una quota più alta del limite superiore del livello dell acquifero. Se la quota della piezometrica è superiore a quella del piano-campagna, la falda in pressione è detta artesiana. 11

12 PARAMETRI CARATTERISTICI DEL SITO Geometria del del sito sito e della della sorgente di di contaminazione Parametri caratteristici del del suolo suolo (zona (zona insatura) Parametri caratteristici della della falda falda (zona (zona satura) satura) Parametri caratteristici degli degli ambienti aperti aperti (aria (aria outdoor) Parametri caratteristici degli degli ambienti confinati (aria (aria indoor) Parametri chimico-fisici degli degli inquinanti 12

13 Criteri di stima dei parametri caratteristici del sito PROCEDURA PER LA STIMA DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DEL SITO SONO DISPONIBILI MISURE DIRETTE? NO SONO DISPONIBILI DATI STORICI? NO SI SI Applicazione dei criteri di stima indiretta, secondo quanto descritto dalle linee guida. N > 10? (N = numero di misure) NO SI Se il valore più conservativo è il minimo Selezione del MINIMO. Se il valore più conservativo è il massimo Selezione del MASSIMO. Se il valore più conservativo è il minimo Calcolo dell LCL 95%. Se il valore più conservativo è il massimo Calcolo dell UCL 95%. Sito dell ISPRA (ex-apat): IT/Servizi_per_l'Ambiente/Siti_contaminati/Analisi_di_rischio/ 13

14 Stima indiretta dei parametri del suolo Granulometria del terreno L analisi granulometrica, comunemente nota anche come analisi meccanica del terreno, consiste nella determinazione della distribuzione delle particelle del terreno in base al loro diametro. La conoscenza della distribuzione granulometrica può essere spesso utile, poiché permette di individuare i valori di alcuni parametri caratteristici del terreno utilizzando quelli presenti in letteratura, e quindi applicando un CRITERIO DI STIMA INDIRETTA. Tale analisi viene condotta separando le singole particelle, da 0,074 mm in su, mediante setacci aventi caratteristiche standardizzate; la Tab. 2.2 ne riporta un elenco. Per la frazione di diametro inferiore a mm si ricorre a criteri idrodinamici fondati sulla differenza di velocità relativa di caduta delle particelle stesse rispetto al liquido in cui sono immerse; i metodi più comunemente usati sono il metodo della pipetta e il metodo dell idrometro. 14

15 Granulometria del terreno Tab. 2.2 Setacci impiegati per l analisi granulometrica Setaccio Apertura maglie (mm) I risultati dell analisi granulometrica, cioè la massa delle particelle costituenti le varie classi granulometriche espresse in percento della massa totale della terra fine, una volta ridotte alle tre classi di sabbia, limo e argilla, possono essere sintetizzati graficamente con un solo punto ricorrendo al cosiddetto diagramma triangolare. 15

16 Granulometria del terreno Identificando con: ghiaia le particelle aventi un φ > 2,0 mm; sabbia quelle con 2,0 mm > φ > 0,05 mm; TIPO DI TERRENO TERRENI A GRANA MOLTO GROSSA Blocchi Ciottoli DIAMETRO DELLE PARTICELLE (mm) Grossa Ghiaia Media 6 limo quelle con 0,05 mm > φ > 0,002 mm; TERRENI A GRANA GROSSA ( più del 65% in sabbia e ghiaia) Fine Grossa 2 0,6 argilla quelle con φ < 0,002 mm; Sabbia Media Fine 0,2 0,06 Grosso 0,02 TERRENI A GRANA FINE (più del 35% in argilla e limo) Limo Medio Fine 0,006 0,002 Argilla <

17 Criteri di stima dei parametri caratteristici del sito [APAT, 2008] E possibile effettuare una classificazione dei terreni compositi basata sul metodo dell USDA ( U.S. Department of Agricolture) ARGILLA LIMO Tessitura del suolo Simbolo S Sand nome LS Loamy Sand SL Sandy Loam SCL Sandy Clay Loam L Loam SiL Silt Loam CL Clay Loam SiCL Silty Clay Loam SiC Silty Clay Si Silt SC Sandy Clay C Clay SABBIA 17

18 Criteri di stima dei parametri caratteristici del sito [APAT, 2008] Percentuali di sabbia, argilla e limo calcolate nei centroidi di ogni zona caratteristica del terreno descritta nel diagramma triangolare Tessitura del suolo Simbolo inglese italiano % argilla % limo % sabbia S Sand Sabbioso LS Loamy Sand Sabbioso tendente medio SL Sandy Loam Medio sabbioso SCL Sandy Clay Loam Medio argilloso tendente sabbioso L Loam Di grana media SiL Silt Loam Medio limoso CL Clay Loam Medio argilloso SiCL Silty Clay Loam Medio argilloso tendente limoso SiC Silty Clay Argilloso limoso Si Silt Limoso SC Sandy Clay Argilloso sabbioso C Clay Argilloso

19 Parametri del terreno in zona insatura (modelli analitici) SIMBOLO PARAMETRO UNITA' DI MISURA Valore di default doc. APAT (tab. 5.2) Necessità di misure sitospecifiche Caratteristiche fisiche del terreno in zona insatura ρ s Densità del suolo g/cm 3 1,7 SI' θ T Porosità totale del terreno in zona insatura adim. 0,41 θ e Porosità efficace del terreno in zona satura adim. 0,353 θ w Contenuto volumetrico di acqua adim. 0,103 θ a Contenuto volumetrico di aria adim. 0,25 θ wcap Contenuto volumetrico di acqua nelle frangia capillare adim. 0,318 θ acap Contenuto volumetrico di aria nelle frangia capillare adim. 0,035 f oc Frazione di carbonio organico nel suolo insaturo g-c/g-suolo 0,01 SI' I ef Infiltrazione efficace cm/anno 30 SI' ph ph del suolo insaturo adim. 6,8 SI' 43

20 Densità della parte solida o Massa volumica reale Soil particle density ( (ρ b [ML - 3 ]) La massa volumica reale delle particelle di suolo si riferisce alla densità delle particelle solide del suolo. Essa viene espressa come rapporto tra la massa totale delle particelle m s ed il loro volume V s : ρ b =m s /V s, non tenendo conto del volume dello spazio poroso del suolo. Densità complessiva secca o Massa volumica apparente - Soil bulk density ( (ρ s [ML - 3 ]) La densità complessiva secca rappresenta il rapporto tra la massa del suolo essiccato (105 C) ed il suo volume totale V: ρ s = m s /V = (1-θ t )ρ b Tale parametro può essere calcolato anche tramite l espressione ρ s = ρ/(1+θ w ). dove ρ è la densità totale (ρ= m/v) e θ w è il contenuto volumetrico di acqua. 44

21 Densità complessiva secca o Massa volumica apparente - Soil bulk density ( (ρ s [ML - 3 ]) Modalità di determinazione: Determinata attraverso prove di laboratorio per la tipologia di terreno rappresentativa (individuata attraverso l analisi delle stratigrafie e le prove granulometriche). Sarebbe opportuno eseguire almeno 3 misure dalle quali ricavare un valore rappresentativo. Per la determinazione di questo parametro si consiglia di fare riferimento ai Metodi di Analisi Fisica del Suolo (MAFS), Pubblicati dal Ministero per le Politiche Agricole - Osservatorio Nazionale Pedologico (D.M. 01/08/1997) Suppl. Ord. G.U. n. 173 del 2/9/97 o alle norme tecniche disponibili (UNI, ISO, ASTM, ecc.). 45

22 Porosità totale ed efficace Porosità totale ed efficace ( (θ t e θ e [adim.]) La porosità definisce la quantità di spazi vuoti contenuti entro un mezzo poroso. E una grandezza di natura scalare, definita dal rapporto tra il volume dei pori ed il volume totale: θ t = (V l +V g )/V. Nei mezzi porosi naturali, però, non tutti i pori sono idraulicamente interconnessi tra loro. Per questo motivo, nelle applicazioni pratiche, si è soliti distinguere tra porosità totale (θ t ) e porosità effettiva o utile (θ e ), cui contribuisce solo il volume dei pori interconnessi (V pi ). La definizione della porosità effettiva è quindi la seguente: θ e = V pi /V. Chiaramente si ha sempre θ e θ t. 46

23 Volume dei vuoti (e [adim[ adim.]) Il volume dei vuoti è un indice del volume frazionale dei pori del suolo, ma mette in relazione quel volume con il volume dei solidi piuttosto che con il volume totale del suolo: e = (V l +V g )/V s. Contenuto d acqua d nel terreno Sono diversi i fenomeni che regolano la presenza dell acqua nel terreno e la possibilità che essa possa migrare. Fenomeni di adsorbimento legano le molecole bipolari d acqua ai micropori esistenti sulla superficie dei granuli: questa acqua, il cui volume è inversamente proporzionale alla granulometria della roccia, prende il nome di acqua igroscopica o di adsorbimento. acqua igroscopica 47

24 Contenuto d acqua d nel terreno (continua) Intorno a ciascun granulo e alla sua acqua igroscopica si genera un sottile film di acqua pellicolare a causa di fenomeni di adesione. Tale acqua non è soggetta alla forza di gravità e non trasmette pressione idrostatica, essa quindi può essere spostata solo per centrifugazione. Il suo volume è inversamente proporzionale alla granulometria del terreno in questione. La somma volumetrica dell acqua igroscopica e di quella pellicolare è detta acqua di ritenzione. acqua igroscopica acqua pellicolare 48

25 Contenuto d acqua d nel terreno (continua) Fenomeni di attrazione molecolare fissano l acqua capillare negli spazi intergranulari sufficientemente stretti. Nella fascia poco al di sopra della superficie piezometrica, l acqua riempie solo parzialmente tali spazi ed è detta isolata, mentre in corrispondenza o appena al di sopra della suddetta superficie essa riempie tutti gli spazi intergranulari sufficientemente stretti ed è detta continua. L acqua capillare isolata non è soggetta alla forza di gravità, a differenza di quella continua che trasmette anche la pressione idrostatica. acqua igroscopica acqua capillare isolata acqua pellicolare 49

26 Contenuto d acqua d nel terreno (continua) Il volume dei meati che non è occupato né da acqua di ritenzione, né da acqua capillare è disponibile per contenere la acqua gravitica che è soggetta alla forza di gravità ed è libera di muoversi nel sottosuolo. Essa può venire estratta mediante drenaggio o pompaggio ed è, dunque, l aliquota d acqua contenuta nel suolo realmente utilizzabile. Gli stessi fenomeni descritti in precedenza e la stessa ripartizione dell acqua si verifica anche nei meati tipici di una roccia lapidea. acqua igroscopica acqua capillare isolata acqua pellicolare acqua gravitica 50

27 Contenuto d acqua d nel terreno (continua) Il contenuto d acqua (gravimetrica) viene generalmente definito come rapporto tra la massa dell acqua presente nel suolo e la massa del suolo secco: w = m l /m s Umidità di massa o attraverso il volume d acqua presente nell unità di volume del suolo: Umidità di volume θ w = V l /V in ogni caso, il contenuto d acqua volumetrico θ w e quello gravimetrico w possono essere dedotti l uno dall altro attraverso la relazione: θ w = w ρ b /ρ l in cui con ρ b (= m s /V) si è indicato il valore della massa volumica apparente del suolo e con ρ l (=m l /V l ) la massa volumica dell acqua. Il contenuto d acqua a saturazione (= porosità efficace) è di solito più alto nei terreni argillosi piuttosto che nei terreni sabbiosi. Infatti, nei terreni sabbiosi, il valore del contenuto d acqua a saturazione θ s è nell ordine del 40-50%, nei terreni argillosi può raggiungere anche il 60%. 51

28 Contenuto d acqua d nel terreno (continua) I metodi di determinazione del contenuto di acqua di un suolo possono essere diretti e indiretti. Tra i metodi diretti, quello più comunemente utilizzato è quello termo-gravimetrico (norme ASTM D ). Il contenuto d acqua si ricava dalla relazione: Dove: W1 W2 W w = c peso contenitore W2 W c W 1 peso contenitore e terreno umido peso contenitore e terreno secco W 2 52

29 Grado o coefficiente di saturazione (s [adim[ adim.]) Il coefficiente di saturazione esprime il volume d acqua presente nel suolo relativamente al volume dei pori: s= V l /V v Il range dell indice s va da zero, nel suolo asciutto, all unità (o 100%) in un suolo completamente saturo. Comunque sia, la saturazione completa si verifica raramente, dato che una minima percentuale di aria è quasi sempre presente e può rimanere intrappolata in un suolo molto bagnato. Il grado di saturazione, spesso, è espresso come funzione del contenuto d acqua θ w, in relazione al valore massimo θ s (a saturazione) e minimo θ r (residuo) : s= (θ w - θ r )/(θ s - θ r ). Contenuto volumetrico di aria ( (θ a [adim.]) Tale parametro è dato dal rapporto tra il volume di aria e il volume totale : θ a = V g /V può essere calcolato indirettamente come differenza tra la porosità del suolo e il contenuto volumetrico di acqua: θ a = θ t - θ w 53

30 Per la stima indiretta di θ T θ e θ w e θ a è possibile fare riferimento ai valori riportati in Tabella e desunti dalla integrazione dei dati forniti dai riferimenti bibliografici a cui si fa più comunemente riferimento [Carsel et al., 1988] [Van Genuchten model, 1980]. Range di valori di θ w in funzione della distribuzione granulometrica [APAT, 2008] Tessitura θ W (massimo) θ W (minimo) θ W (varianza) Sand 0,08 0,05 1,62E-04 Loamy Sand 0,12 0,05 1,34E-03 Sandy Loam 0,23 0,04 9,54E-03 Sandy Clay Loam 0,24 0,06 9,89E-03 Loam 0,26 0,06 1,20E-02 Silt Loam 0,30 0,07 2,76E-02 Clay Loam 0,26 0,08 1,64E-02 Silty Clay Loam 0,31 0,09 2,42E-02 Silty Clay 0,34 0,11 1,62E-02 Silt 0,30 0,05 1,93E-02 Sandy Clay 0,31 0,12 1,08E-02 Clay 0,38 0,10 2,26E-02 Valori di θ T, θ r, θ e, θ W e θ a in funzione della distribuzione granulometrica [APAT, 2008] Tessitura θ T θ r θ e θ W θ a Sand 0,43 0,045 0,385 0,068 0,317 Loamy Sand 0,41 0,057 0,353 0,103 0,250 Sandy Loam 0,41 0,065 0,345 0,194 0,151 Sandy Clay Loam 0,39 0,100 0,290 0,178 0,112 Loam 0,43 0,078 0,352 0,213 0,139 Silt Loam 0,45 0,067 0,383 0,255 0,128 Clay Loam 0,41 0,095 0,315 0,200 0,115 Silty Clay Loam 0,43 0,089 0,341 0,246 0,095 Silty Clay 0,36 0,070 0,290 0,274 0,016 Silt 0,46 0,034 0,426 0,278 0,148 Sandy Clay 0,38 0,100 0,280 0,228 0, Clay 0,38 0,068 0,312 0,304 0,008

31 Porosità totale (θ T ) 0,60 Porosità totale 0,50 θt 0,40 0,30 Sand Loamy Sand Sandy Loam Sandy Clay Loam Loam Silt Lo am Clay Loam Tessitura Silty Clay Loam Silty Clay Silt Sandy Clay Clay Carsel et al.(1988) Clapp and Hornberger(1978) Brooks and Corey(1964) Li et al.(1976) Schaap and Leij(1998) 55

32 Contenuto volumetrico di acqua (θ w ). 0,4 0,35 0,3 0,25 Contenuto volumetrico di acqua θ w 0,2 0,15 0,1 0,05 0 Sand Loamy Sand Sandy Loam Sandy Clay Loam Loam Silt Loam Clay Loam Silty Clay Loam Silty Clay Silt Sandy Clay Clay Tessitura Carsel et al.(1988) Van Genuchten model [valori tabellati] Van Genuchten model [valori calcolati] 56

33 Per la stima indiretta di θ w,cap e θ a,cap si fa riferimento ai valori riportati in Tabella e desunti dalla integrazione dei dati forniti dai riferimenti bibliografici a cui si fa più comunemente riferimento [Connor et al., 1996] [Van Genuchten model, 1976 e 1980]. Valori di θ W,cap e θ a,cap granulometrica in funzione della distribuzione Tessitura θ T θ r θ e θ W,cap θ a,cap Sand 0,43 0,045 0,385 0,330 0,055 Loamy Sand 0,41 0,057 0,353 0,318 0,035 Sandy Loam 0,41 0,065 0,345 0,288 0,057 Sandy Clay Loam 0,39 0,100 0,290 0,248 0,042 Loam 0,43 0,078 0,352 0,317 0,035 Silt Loam 0,45 0,067 0,383 0,297 0,086 Clay Loam 0,41 0,095 0,315 0,288 0,027 Silty Clay Loam 0,43 0,089 0,341 0,317 0,024 Silty Clay 0,36 0,070 0,290 0,282 0,008 Silt 0,46 0,034 0,426 0,383 0,043 Sandy Clay 0,38 0,100 0,280 0,252 0,028 Clay 0,38 0,068 0,312 0,308 0,004 57

34 Denominazione del parametro Unità di misura Definizione Modalità di determinazione Identificazione del valore maggiormente conservativo Frazione di carbonio organico nel suolo insaturo (f oc ) g-c/g-suolo In primo luogo si osserva che tale parametro dovrebbe essere sempre determinato in fase di caratterizzazione del sito. Il contenuto di carbonio organico nel suolo è convenzionalmente correlato con quello della sostanza organica presente, infatti quest ultima è pari a circa 1,724 volte il contenuto di carbonio organico. Determinato attraverso prove di laboratorio per la tipologia di terreno rappresentativa (individuata attraverso l analisi delle stratigrafie e le prove granulometriche). Devono esser eseguite almeno 3 misure dalle quali ricavare un valore rappresentativo. Per i metodi di misura si consiglia di fare riferimento (vedi doc. APAT, 2008]. Il parametro entra nel calcolo di VFss, VFsamb, VFsesp, e LF. Il valore maggiormente conservativo è il minimo (LCL 95% se i dati 58 rappresentativi a disposizione sono in N>10).

35 Nel caso in cui la sorgente secondaria di contaminazione sia costituita da terreno omogeneo o approssimabile come tale, l infiltrazione efficace media annua può essere stimata in funzione delle precipitazioni medie annue e del tipo di tessitura prevalente nel suolo (sabbiosa, limosa o argillosa) a mezzo delle seguenti relazioni empiriche: 2 I ef = 0,0018 P per terreni sabbiosi (SAND) 2 I ef = 0,0009 P per terreni limosi (SILT) 2 I ef = 0,00018 P per terreni argillosi (CLAY) dove le suddette correlazioni prevedono valori di precipitazione media annua e di Infiltrazione efficace espressi in cm/anno. Inoltre, per correlare le relazioni sopra riportate con la classificazione dei terreni compositi basata sul metodo dell USDA, si sottolinea che : Nella classe SAND sono comprese le tessiture: Sand, Loamy Sand e Sandy Loam; Nella classe SILT sono comprese le tessiture: Sandy Clay Loam, Loam, L Silt Loam e Silt; Nella classe CLAY sono comprese le tessiture: Clay Loam, Silty Clay C Loam, Silty Clay, Sandy Clay e Clay. 59

36 Denominazione del parametro Unità di misura Modalità di determinazione Identificazione del valore maggiormente conservativo Precipitazione media annua (P) cm/anno Può essere determinata utilizzando dati di piovosità ricavati da serie storiche di dati (relative ad un periodo di osservazione preferibilmente di 30 anni e comunque di almeno 10 anni) relative alla stazione meteo più vicina al sito contaminato. Il parametro entra nel calcolo di LF. Il valore maggiormente conservativo è il massimo. Devono essere quindi riportati i valori di piovosità media annua (per una serie storica relativa ad un periodo di osservazione preferibilmente di 30 anni e comunque almeno di 10 anni) e deve essere utilizzato il valore massimo relativo alle serie storica considerata. Tale valore deve essere utilizzato per il calcolo dell infiltrazione efficace (I). 60

37 Per annale idrologico si intende un doppio volume pubblicato dall'ufficio territoriale del SERVIZIO IDROGRAFICO ITALIANO in cui vengono raccolti i dati di lettura delle strumentazioni pluviometriche ed idrometriche del territorio di competenza. Ogni volume è suddiviso in tabelle. Primo Volume Tabella I Per ogni GIORNO del mese e per ogni MESE dell anno sono riportate il totale di ALTEZZE DI PIOGGIA del giorno (dalle 8.00 alle 8.00 del giorno successivo), quindi la lettura fa riferimento al giorno precedente. Viene riportato il totale mensile ed il numero di giorni piovosi (in cui è precipitato più di 0,8 mm di pioggia). Con l' asterisco vengono indicati i giorni nevosi. Tabella II E il riassunto della Tabella 1 (totali mensili ed annui) ed i dati sono raccolti per sottobacini del bacino idrografico in questione. Tabella III Riguarda le precipitazioni di massima intensità registrate. Tabella IV Rappresenta la massima precipitazione dell'anno per periodi di più giorni consecutivi (da 1 a 61 5 giorni consecutivi).

38 Tabella V Fornisce informazioni di piogge particolarmente brevi ed intense con durata inferiore ad 1 ora, non sono dati fissi e le durate non comprendono l'evento. Tabella VI Relativa alle precipitazioni nevose. Mese per mese vengono riportati (in cm) i dati relativi all'altezza media di neve al suolo, dando informazioni sulla quantità di neve accumulata, presente sul bacino e quindi la quantità di neve che sciogliendosi fornisce un aumento del volume d'acqua. Secondo Volume Tabella I Viene fornito lo zero idrometrico ed indica giorno per giorno le altezze d'acqua in cm ed i valori massimi in grassetto. Alla fine viene riportata la media mensile e la media annua che consentono elaborazioni sulle portate. Tabella II Come la precedente riporta i dati relativi alle altezze idrometriche ma riporta le informazioni relative alle escursioni in diverse ore, cioè dà gli incrementi in 1 ora, 6 ore e 12 ore, riportando l'ora e la data d'inizio delle rilevazioni. Tabella III Vengono riportati non solo i dati di livello ma anche quelli di portata. La tabella è costituita da 365 valori nei quali si trova giorno per giorno un dato di portata che rappresenta la portata media che è transitata in quel giorno, considerando dalle ore 12 del giorno prima alle ore 12 dello stesso. La portata è calcolata in base al livello con la scala delle portate. 62

39 Tabella V Fornisce informazioni di piogge particolarmente brevi ed intense con durata inferiore ad 1 ora, non sono dati fissi e le durate non comprendono l'evento. Tabella VI Relativa alle precipitazioni nevose. Mese per mese vengono riportati (in cm) i dati relativi all'altezza media di neve al suolo, dando informazioni sulla quantità di neve accumulata, presente sul bacino e quindi la quantità di neve che sciogliendosi fornisce un aumento del volume d'acqua. Secondo Volume Tabella I Viene fornito lo zero idrometrico ed indica giorno per giorno le altezze d'acqua in cm ed i valori massimi in grassetto. Alla fine viene riportata la media mensile e la media annua che consentono elaborazioni sulle portate. Tabella II Come la precedente riporta i dati relativi alle altezze idrometriche ma riporta le informazioni relative alle escursioni in diverse ore, cioè dà gli incrementi in 1 ora, 6 ore e 12 ore, riportando l'ora e la data d'inizio delle rilevazioni. Tabella III Vengono riportati non solo i dati di livello ma anche quelli di portata. La tabella è costituita da 365 valori nei quali si trova giorno per giorno un dato di portata che rappresenta la portata media che è transitata in quel giorno, considerando dalle ore 12 del giorno prima alle 63 ore 12 dello stesso. La portata è calcolata in base al livello con la scala delle portate.

40 64

41 Sul sito sono disponibili gli annali idrologici dal 1990 ad oggi. 65

42 Denominazione del parametro Unità di misura Valore di default (APAT, 2008) Definizione Modalità di determinazione ph del suolo insaturo (ph) adimensionale 6.8 Il ph è una scala di misura dell'acidità di una soluzione acquosa e si definisce come cologaritmo in base 10 della concentrazione degli ioni H+: ph = -log 10 [H+]. Il ph solitamente assume valori compresi tra 0 (acido forte) e 14 (base forte). Al valore intermedio di 7 corrisponde la condizione di neutralità, tipica dell'acqua pura a 25 C. Determinato attraverso prove di laboratorio per la tipologia di terreno rappresentativa (individuata attraverso l analisi delle stratigrafie e le prove granulometriche). Devono esser eseguite almeno 3 misure dalle quali ricavare un valore rappresentativo. Per i metodi di misura si consiglia di fare riferimento a (vedi doc. APAT, 2008]. 66

43 Denominazione del parametro Identificazione del valore maggiormente conservativo ph del suolo insaturo (ph) Il parametro influenza il K d per le sostanze inorganiche e il K oc per le sostanze organiche in modo differente (dipende dalle caratteristiche della sostanza). Ad esempio, per gli acidi organici il valore più conservativo di ph risulta essere il massimo, mentre per i metalli il valore più conservativo risulta essere il minimo. Se sono disponibili misure di K d sito-specifiche, è possibile fare riferimento alle misure effettuate. Altrimenti è opportuno effettuare due distinte simulazioni utilizzando sia il valore massimo (UCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10) che il minimo (LCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10) di ph e selezionare il valore di ph che fornisce stime maggiormente conservative in termini di rischio associato. 67

44 Parametri del terreno in zona insatura [Doc. APAT, 2008]: Nel caso di suolo completamente pavimentato, a giudizio dell Ente di Controllo e previa valutazione dello stato di conservazione delle pavimentazioni, è possibile moltiplicare il valore di I ef per la frazione areale di fratture del pavimento stesso ( out ): I = ' ef I ef η out 68

45 Parametri del terreno in zona satura (modelli analitici) SIMBOLO PARAMETRO Caratteristiche fisiche del terreno in zona satura UNITA' DI MISURA Valore di default doc. APAT (tab. 5.2) Necessità di misure sitospecifiche v gw Velocità di Darcy cm/anno 2500 SI' K sat Conducibilità idraulica del terreno saturo cm/anno --- SI' i Gradiente idraulico adim. --- SI' v e Velocità media effettiva nella falda cm/anno 7082 SI' θ Τ Porosità totale del terreno in zona satura adim. 0,41 θ e Porosità efficace del terreno in zona satura adim. 0,353 f oc Frazione di carbonio organico nel suolo saturo g-c/g-suolo 0,001 SI' α x Dispersività longitudinale cm 10 α y Dispersività trasversale cm 3,3 α z Dispersività verticale cm 0,5 ph ph del suolo saturo adim. 6,8 SI' λ Coefficiente di decadimento del primo ordine 1/giorno 0 SI' 69

46 Velocità di Darcy v gw [cm/anno] v gw = K sat i Gradiente idraulico: rapporto tra la perdita di carico piezometrico Δh e il tratto L in cui essa si verifica Δh i = L Velocità media effettiva dell acqua nella falda v e [cm/anno] v e = v θ gw e = K sat i θ e 70

47 Denominazione del parametro Unità di misura Definizione Modalità di determinazione Identificazione del valore maggiormente conservativo Gradiente idraulico (i) adimensionale Tale parametro è utile nella determinazione della direzione di scorrimento della falda e nella stima della velocità di Darcy nel terreno saturo. Determinato per via cartografica attraverso la rappresentazione delle curve isopiezometriche. Il parametro entra nel calcolo di LF (per tale calcolo il valore più conservativo è il minimo - LCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10) e di 1/DAF con λ 0 (per tale calcolo il valore più conservativo è il massimo - UCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10). 71

48 La capacità di una roccia di lasciarsi attraversare dall acqua, in condizioni normali di temperatura e pressione, viene definita permeabilità. A tale proprietà corrisponde un parametro che prende il nome di: Coefficiente di permeabilità o Conducibilità idraulica K [m/s]. Facendo riferimento ai valori riportati in tabella, è immediato costatare come nessun altro parametro abbia una così marcata variazione, al punto da rendere il comportamento dei terreni a grana grossa (ghiaie e sabbie) macroscopicamente diverso da quello dei terreni a grana fine (limi e argille). 72

49 Coefficiente di permeabilità o Conducibilità idraulica K [m/s]. K dipende sia dalla natura del fluido in movimento sia dalla natura e conformazione della matrice solida. Questa dipendenza è generalmente espressa dalla forma: K = kρg μ dove: K [m/s] è la conducibilità idraulica; k [m 2 ] è la permeabilità intrinseca del mezzo poroso (dipende esclusivamente dalle caratteristiche della matrice solida); μ [g/ m s] è la viscosità dinamica; ρ [g/ m 3 ] è la densità del fluido; g [m/ s 2 ] è l accelerazione di gravità. 73

50 Coefficiente di permeabilità o Conducibilità idraulica K [m/s]. La conducibilità idraulica è, nel caso più generale, un tensore del secondo ordine: K K = K K xx yx zx K K K xy yy zy K K K xz yz zz Si può dimostrare (vedi tensore degli sforzi per fluidi newtoniani e seconda equazione indefinita del moto) che delle nove componenti solo sei sono effettivamente indipendenti. Valgono infatti le relazioni di simmetria: K xy = K yx xz K zx K = K yz = K zy 74

51 Coefficiente di permeabilità o Conducibilità idraulica K [m/s]. Si può anche dimostrare che è sempre possibile individuare un sistema ortogonale di riferimento (x, y, z ) rispetto al quale si ha: K = K x' x' 0 0 K 0 y' y' 0 K 0 0 z' z' Gli assi coordinati (x, y, z ) prendono il nome di assi principali di anisotropia. 75

52 Coefficiente di permeabilità o Conducibilità idraulica K [m/s]. I mezzi porosi per i quali: K x' x' K y' y' K z' z' si dicono. Un mezzo per il quale: K x ' x' = K y' y' = K z' z' = K( x, y, z) è detto. Se, in aggiunta: K ( x, y, z) = Costate il mezzo e detto ed. 76

53 Coefficiente di permeabilità o Conducibilità idraulica K [m/s]. La conducibilità idraulica di un terreno insaturo può essere determinata sperimentalmente in laboratorio su campioni indisturbati o in campo. Nei casi in cui tale parametro non sia determinabile sperimentalmente, è possibile fare riferimento a valori di default presenti in letteratura, alcuni di essi sono riportati in tabella. Tipo di suolo K sat [cm/s] (*) K sat [cm/s] ) (**) K sat [cm/s] (***) K sat [cm/s] (****) Sabbioso 5,83E-03 8,25E-03 7,33E-04 2,85E-04 Sabbioso tendente medio 1,70E-03 4,05E-03 6,51E-04 9,13E-04 Medio sabbioso 7,19E-04 1,23E-03 1,44E-04 2,08E-04 Di grana media 1,89E-04 2,89E-04 2,89E-05 6,92E-05 Limoso --- 6,94E Medio limoso 3,67E-04 1,25E-04 3,00E-05 1,88E-05 Medio arg. tenedenz. sab. 1,19E-04 3,64E-04 2,63E-05 5,46E-05 Medio argilloso 6,39E-05 7,22E-05 1,02E-05 4,21E-05 Medio arg. tend. limoso 4,17E-05 1,94E-05 7,06E-06 1,24E-05 Argilloso sabbioso 3,33E-05 3,33E-05 9,03E-06 1,45E-05 Argilloso limoso 2,50E-05 5,56E-06 4,28E-06 2,08E-05 Argilloso 1,67E-05 5,56E-05 5,32E-06 1,24E-05 (*) Rawls et al. (1982).(**) Carsel et al. (1988)(***) Li, et al. (1976).(****) McCuen et al.. (1981). 77

54 Conducibilità idraulica a saturazione (Ksat) 1,00E+00 Conducibilità idraulica a saturazione 1,00E-01 logksat [cm/s] 1,00E-02 1,00E-03 1,00E-04 1,00E-05 1,00E-06 Sand Loamy Sand Sandy Loam Sandy Clay Loam Loam Silt Loam Tessitura Clay Loam Silty Clay Loam Silty Clay Silt Sandy Clay Clay (Raw ls et al., 1982) (Carsel and Parrish., 1988) (Li et al., 1976) (McCuen et al., 1981) (Schaap and Leij,1998) 78

55 Range di valori di K sat in funzione della distribuzione granulometrica Tessitura Ksat [cm/s] ma ssi mo Ksat [cm/s] minimo Ksat [cm/s] varianza Sand 1,76E-02 1,46E-03 2,46954E-05 Loamy Sand 2,19E-02 5,86E-04 6,35916E-05 Sandy Loam 4,98E-03 1,58E-04 2,82097E-06 Sandy Clay Loam 1,31E-03 9,88E-05 1,7263E-07 Loam 1,66E-03 8,51E-05 2,62852E-07 Silt Loam 1,38E-03 1,25E-04 1,67542E-07 Clay Loam 1,01E-03 6,39E-05 1,01101E-07 Silty Clay Loam 2,97E-04 1,94E-05 8,80341E-09 Silty Clay 5,00E-04 5,56E-06 2,82405E-08 Silt 3,56E-03 6,94E-05 2,77507E-06 Sandy Clay 4,00E-04 2,09E-05 2,16152E-08 Clay 2,97E-04 7,45E-07 1,14819E-08 79

56 Valori di K sat in funzione della distribuzione granulometrica Tessitura Sand Loamy Sand Sandy Loam Sandy Clay Loam Loam Silt Loam Clay Loam Silty Clay Loam Silty Clay Silt Sandy Clay Clay K sat [cm/s] (Carsel and Parrish., 1988) 8,25E-03 4,05E-03 1,23E-03 3,64E-04 2,89E-04 1,25E-04 7,22E-05 1,94E-05 5,56E-06 6,94E-05 3,33E-05 5,56E-05 80

57 1. Campbell and Shiozawa (1994) K sat (mm/h) = 54 exp[-0,07(%sabbia) 0,167(%argilla)] 2. Cosby et al. (1984) K sat (mm/h) = 25,4 x 10 [-0,6 + 0,012 (%sabbia) 0,0064 (%argilla)] 3. Jabro (1992) log K sat (cm/h) =9,56 0,81log (%limo) 1,09log(%argilla) 4,64(ρ s ) 4. Puckett et al. (1985) K sat (mm/h) = 156,96 exp[-0,1975 (%argilla)] 5. Dane and Puckett (1994) K sat (mm/h) = 303,84 exp[-0,144 (%argilla)] logksat [cm/s] 1,00E+00 1,00E-01 1,00E-02 1,00E-03 1,00E-04 1,00E-05 1,00E-06 1,00E-07 1,00E-08 1,00E-09 Sand Conducibilità idraulica a saturazione Loamy Sand Sandy Loam Sandy Clay Loam Loam Silt Loam Tessitura Clay Loam Silty Clay Loam Silty Clay (Campbell and Shiozawa,1994) (Cosby et al.,1984) (Jabro,1992) Silt Sandy Clay 81 Clay (Puckett et al.,1985) (Dane e Puckett,1994)

58 Denominazione del parametro Unità di misura Modalità di determinazione Conducibilità idraulica del terreno saturo (K sat ) cm/anno Tale parametro deve essere ricavato preferibilmente mediante l esecuzione di prove in situ. Devono essere eseguite almeno 3 misurazioni per ciascuna litologia rappresentativa. Identificazione del valore maggiormente conservativo Il parametro entra nel calcolo di LF (per tale calcolo il valore più conservativo è il minimo - LCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10) e di 1/DAF con λ 0 (per tale calcolo il valore più conservativo è il massimo - UCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10). 82

59 Trasmissività [m 2 /s] La trasmissività rappresenta il prodotto del coefficiente di permeabilità K [m/s] del mezzo acquifero per lo spessore b [m] della falda (misurato dal substrato impermeabile sino alla quota della superficie piezometrica: T = K b La trasmissività è un parametro molto usato nei calcoli idrogeologici ed è espressa dal volume d acqua sotterranea che attraversa una sezione retta dell acquifero di larghezza unitaria e di altezza pari allo spessore saturo, nell unità di tempo, sotto un gradiente idraulico unitario, a 20 C. La trasmissività è determinabile direttamente mediante prove di emungimento. 83

60 La dispersione idrodinamica o meccanica è quel fenomeno per cui avviene una miscelazione meccanica del soluto nell acqua e può essere paragonata all effetto di turbolenza che si ha in un corso d acqua. d 1. Pickens e Grisak (1981) α (1) = 0, 1 L (A.1) x 2. Xu e Eckstein (1995) 3. Gelhar et al. (1985): 2,414 α x ( 2) = 0.83 (logl) (A.2) ln 2 α x (3) = 3, ,774ln L 0,093(ln L) (A.3) Noto il valore di dispersività longitudinale α x, si stimano i valori di dispersività trasversale α y e verticale α z attraverso le seguenti relazioni [American Petroleum Institute s Report, 1987]: α α x x α y = α z =

61 Denominazione del parametro Unità di misura Valore di default (APAT, 2008) Definizione Modalità di determinazione Identificazione del valore maggiormente conservativo Frazione di carbonio organico nel suolo saturo (f oc ) g-c/g-suolo In primo luogo si osserva che tale parametro dovrebbe essere sempre determinato in fase di caratterizzazione del sito. Il contenuto di carbonio organico nel suolo è convenzionalmente correlato con quello della sostanza organica presente, infatti quest ultima è pari a circa 1,724 volte il contenuto di carbonio organico. Determinato attraverso prove di laboratorio per la tipologia di terreno rappresentativa (individuata attraverso l analisi delle stratigrafie e le prove granulometriche). Devono esser eseguite almeno 3 misure dalle quali ricavare un valore rappresentativo. Per i metodi di misura si consiglia di fare riferimento (vedi doc. APAT, 2008]. Il parametro entra nel calcolo di 1/DAF (per λ 0). Il valore maggiormente conservativo è il minimo (LCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10). 85

62 Denominazione del parametro Identificazione del valore maggiormente conservativo ph del suolo insaturo (ph) Il parametro influenza il K d per le sostanze inorganiche e il K oc per le sostanze organiche in modo differente (dipende dalle caratteristiche della sostanza). Ad esempio, per gli acidi organici il valore più conservativo di ph risulta essere il massimo, mentre per i metalli il valore più conservativo risulta essere il minimo. Se sono disponibili misure di K d sito-specifiche, è possibile fare riferimento alle misure effettuate. Altrimenti è opportuno effettuare due distinte simulazioni utilizzando sia il valore massimo (UCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10) che il minimo (LCL 95% se i dati rappresentativi a disposizione sono in N>10) di ph e selezionare il valore di ph che fornisce stime maggiormente conservative in termini di rischio associato. 86

63 Coefficiente di degradazione del primo ordine λ [d - 1 ] E un parametro che tiene conto di eventuali processi di biodegradazione azione delle sostanze inquinanti nelle acque di falda. In riferimento alla sua stima, si ritiene opportuno: per una analisi di livello 1 (utilizzo di modelli analitici), porre come valore di default λ=0; per una analisi di livello 2 (utilizzo di modelli numerici), è possibile porre λ 0 0 solo se, oltre ad una ricerca in letteratura di case history simili, si preveda anche l esecuzione l di test di laboratorio o di campo mirati a studiare la reale situazione di biodegradazione sito-specifica. specifica. Altrimenti va adottato il valore di default λ=0. 87

(Suolo saturo e insaturo) Parte 1 (01)

(Suolo saturo e insaturo) Parte 1 (01) Corso di: DINAMICA DEGLI INQUINANTI (Suolo saturo e insaturo) Parte 1 (01) Università di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2009-2010 ing. Simona Berardi 1 ARGOMENTI TRATTATI: Ciclo idrologico Il suolo e

Dettagli

Capitolo 12 Le acque sotterranee

Capitolo 12 Le acque sotterranee Capitolo 12 Le acque sotterranee Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente

Dettagli

Modalita di Validazione dei Parametri Sito-specifici da Parte degli Enti di Controllo

Modalita di Validazione dei Parametri Sito-specifici da Parte degli Enti di Controllo Modalita di Validazione dei Parametri Sito-specifici da Parte degli Enti di Controllo Ing. Laura D Aprile APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i Servizi Tecnici 1 Parametri Sito-Specifici

Dettagli

Lezione Circolazione idrica sotterranea

Lezione Circolazione idrica sotterranea Lezione Circolazione idrica sotterranea Obiettivi La lezione pone l attenzione sulle modalità di circolazione idrica sotterranea, partendo dalla scala dei pori fino a giungere alla scala di bacino, attraverso

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE

LE ACQUE SOTTERRANEE LE ACQUE SOTTERRANEE Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente lungo fratture

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

A scala del mezzo poroso

A scala del mezzo poroso C È ACQUA E ACQUA!! A scala del mezzo poroso Acqua pellicolare Acqua capillare Argilla { Tavola { d acqua Zona satura Zona non satura A scala dell acquifero Piano campagna Zona vadosa Frangia capillare

Dettagli

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE (8015) CORSO: PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE L ACQUA NEL MEZZO POROSO.

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE (8015) CORSO: PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE L ACQUA NEL MEZZO POROSO. CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE (8015) CORSO: PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE L ACQUA NEL MEZZO POROSO Docente: Alessandro Gargini (E-mail: alessandro.gargini@unibo.it)

Dettagli

2. Richiami sui rapporti acqua-suolo

2. Richiami sui rapporti acqua-suolo 2. Richiami sui rapporti acqua-suolo Il suolo è un sistema costituito da tre fasi: la fase solida la fase liquida la fase gassosa La tessitura esprime la composizione della fase solida in relazione alle

Dettagli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli IL GIARDINO ROCCIOSO QUANDO È NATO? Origini che risalgono al Rinascimento (1350-1550); ricchi Signori collezionavano pietre, spugne, conchiglie, ossa di animali acquatici, ecc Periodo del paesaggismo inglese

Dettagli

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERMEABILITÀ

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERMEABILITÀ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERMEABILITÀ SALVATORE GRASSO CORSO DI GEOTECNICA Catania, Maggio

Dettagli

GEOTECNICA LEZIONE 3 FILTRAZIONE MONODIMENSIONALE. Ing. Alessandra Nocilla

GEOTECNICA LEZIONE 3 FILTRAZIONE MONODIMENSIONALE. Ing. Alessandra Nocilla GEOTECNICA LEZIONE 3 FILTRAZIONE MONODIMENSIONALE Ing. Alessandra Nocilla 1 ACQUA NEL TERRENO Nell affrontare la maggior parte dei problemi dell Ingegneria Geotecnica non si può prescindere dalla presenza

Dettagli

Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a

Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a. 2016-17 17 Progettazione GEOTECNICA Progetto e realizzazione: - delle opere di fondazione; - delle opere di sostegno; - delle opere in sotterraneo;

Dettagli

FALDE ACQUIFERE. ACQUIFERO NON CONFINATO (LIBERO) è LIMITATO SOLO INFERIORMENTE da strati impermeabili

FALDE ACQUIFERE. ACQUIFERO NON CONFINATO (LIBERO) è LIMITATO SOLO INFERIORMENTE da strati impermeabili FALDE ACQUIFERE FALDE = acque sotterranee presenti all interno di depositi di terreni permeabili, detti ACQUIFERI, per effetto di cicli e processi idrologici quali precipitazioni e infiltrazioni ACQUIFERO

Dettagli

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO? Il "modello concettuale idrogeologico

Dettagli

Costruzione del Modello concettuale del Sito (MCS): Vie di Migrazione e Trasporto dei Contaminanti

Costruzione del Modello concettuale del Sito (MCS): Vie di Migrazione e Trasporto dei Contaminanti Costruzione del Modello concettuale del Sito (MCS): Vie di Migrazione e Trasporto dei Contaminanti ISPESL - DIPIA 1 Definizione del Modello Concettuale Individuazione delle vie di migrazione e di esposizione

Dettagli

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM Associazione Italiana Pedologi CORSO BREVE PER L AGGIORNAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO IN FISICA E IDROLOGIA DEL SUOLO 4 5 Giugno 2009 - Ercolano La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei

Dettagli

La fertilità fisica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di ospitare nel proprio sistema dei pori aria, acqua ed apparati radicali, di

La fertilità fisica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di ospitare nel proprio sistema dei pori aria, acqua ed apparati radicali, di La fertilità fisica La fertilità fisica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di ospitare nel proprio sistema dei pori aria, acqua ed apparati radicali, di garantire lo spazio biologico per le

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Lezione 4 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale

Dettagli

Proprietà indici, granulometria, limiti di Atterberg e sistemi di classificazione

Proprietà indici, granulometria, limiti di Atterberg e sistemi di classificazione ESERCIZI DA ESAMI (1996-2003) Proprietà indici, granulometria, limiti di Atterberg e sistemi di classificazione Esercizio n.1 Un campione indisturbato di sabbia fine ha peso secco W d, volume V e peso

Dettagli

Misure piezometriche. Installazione: in foro di sondaggio o infissi da superficie

Misure piezometriche. Installazione: in foro di sondaggio o infissi da superficie Misure piezometriche Attrezzatura Piezometri idraulici a tubo aperto misura della quota piezometrica h Celle piezometriche misura della pressione neutra u Installazione: in foro di sondaggio o infissi

Dettagli

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature scheda 1 Elaborazione dati Temperatura Tempo Diagramma di stato dell acqua Dati - Misure strumentali Minuto T Minuto

Dettagli

Lezione 4 GEOTECNICA. Docente: Ing. Giusy Mitaritonna

Lezione 4 GEOTECNICA. Docente: Ing. Giusy Mitaritonna Lezione 4 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it - Lezione 4 A. Cenni sul moto di filtrazione nelle terre B. Tensioni efficaci in presenza di forze di filtrazione C.

Dettagli

Acqua e suolo ACQUA E SUOLO. P Claps - Idrologia 1

Acqua e suolo ACQUA E SUOLO. P Claps - Idrologia 1 ACQUA E SUOLO P Claps - Idrologia 1 Acqua e suolo - Infiltrazione Obiettivi formativi: - Conoscere le principali proprietà idrauliche del suolo - Conoscere i meccanismi che controllano l infiltrazione

Dettagli

La Terra e il paesaggio

La Terra e il paesaggio Fabio Fantini, Simona Monesi, Stefano Piazzini La Terra e il paesaggio Dinamica dell idrosfera e dell atmosfera Capitolo 3 Idrosfera: la sfera acquea Lezione 8 Le acque sotterranee 3.1 I corpi idrici e

Dettagli

L acqua nel suolo. Gassosa (vapore acqueo, solitamente meno di 5 g/kg Solida (ghiaccio) Liquida Non è mai pura Si può definire soluzione circolante

L acqua nel suolo. Gassosa (vapore acqueo, solitamente meno di 5 g/kg Solida (ghiaccio) Liquida Non è mai pura Si può definire soluzione circolante La fase liquida L acqua nel suolo Gassosa (vapore acqueo, solitamente meno di 5 g/kg Solida (ghiaccio) Liquida Non è mai pura Si può definire soluzione circolante La fase liquida è composta dalla soluzione

Dettagli

Il bilancio idrico. L equazione del bilancio idrico e' molto utilizzata negli studi idrologici e nella programmazione e gestione delle risorse idriche

Il bilancio idrico. L equazione del bilancio idrico e' molto utilizzata negli studi idrologici e nella programmazione e gestione delle risorse idriche IL BILANCIO IDRICO Il bilancio idrico L equazione del bilancio idrico e' molto utilizzata negli studi idrologici e nella programmazione e gestione delle risorse idriche Il bilancio idrico Il metodo consiste

Dettagli

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI I PARERI DELL ISS SULL ANALISI DI RISCHIO DAL VECCHIO AL NUOVO REGIME

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI I PARERI DELL ISS SULL ANALISI DI RISCHIO DAL VECCHIO AL NUOVO REGIME BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI I PARERI DELL ISS SULL ANALISI DI RISCHIO DAL VECCHIO AL NUOVO REGIME L. Musmeci Istituto Superiore di Sanità 1 All. 1 - Titolo V - Parte IV - Dlgs 152/2006: Rischio tollerabile

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU) Docente: Alessandro Gargini (E-mail: alessandro.gargini@unibo.it)

Dettagli

Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * *

Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * * Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * * Documento di riferimento per la e la validazione dei parametri

Dettagli

Indicazioni sulla gestione dell irrigazione con l ausilio di sensori. S. Anconelli

Indicazioni sulla gestione dell irrigazione con l ausilio di sensori. S. Anconelli Indicazioni sulla gestione dell irrigazione con l ausilio di sensori S. Anconelli 23/02/2015 L acqua nel terreno C.I.M. macroprori e micropori pieni d acqua 25-45% V C.I.C. Solo micropori pieni d acqua

Dettagli

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta.

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta. IL SUOLO Il suolo, termine che deriva da latino solum (pavimento), può essere definito come l'epidermide della terra. Ve ne sono di differenti tipi e la loro formazione e caratterizzazione è dovuta a complessi

Dettagli

IL MOTO NELLA ZONA INSATURA

IL MOTO NELLA ZONA INSATURA Condizioni al contorno La condizione al contorno deve essere specificata o imposta sull intero confine B del dominio di moto. Le condizioni al contorno sono di tre tipi: Condizione al contorno del I Tipo

Dettagli

Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici. Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali. Settore Siti Contaminati

Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici. Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali. Settore Siti Contaminati Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL

Dettagli

Idraulica. Prove di emungimento. armando carravetta

Idraulica. Prove di emungimento. armando carravetta Idraulica Prove di emungimento armando carravetta 15/1/008 1 Il problema della caratterizzazione idraulica 15/1/008 15/1/008 3 Mezzi eterogenei 15/1/008 4 Schematizzazione concettuale E possibile identificare

Dettagli

Nitrati e irrigazione

Nitrati e irrigazione Lisciviazione (kg ha -1 N-NO3) Irrigazioni (m 3 ha -1 ) Nitrati e irrigazione L irrigazione può diventare una pratica colturale in grado di influenzare negativamente l ambiente mediante il movimento dell'acqua

Dettagli

Calcolo della Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS)

Calcolo della Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Calcolo della Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Prof. Renato Baciocchi, Università di Roma Tor Vergata Emiliano Scozza Università di Roma Tor Vergata 1 Valutazione dei Dati Data Set di

Dettagli

1.1 Il suolo come sistema eterogeneo polifasico disperso

1.1 Il suolo come sistema eterogeneo polifasico disperso 1 SUOLO E ACQUA 1.1 Il suolo come sistema eterogeneo polifasico disperso Il suolo è un sistema eterogeneo, polifasico, particellare e disperso all interno del quale la superficie specifica può essere molto

Dettagli

MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO

MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO COMUNE DI SPEZZANO DELLA SILA (Cosenza) Località Cona - Via San Francesco di Paola MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO ELAB. R.03 Data: Luglio

Dettagli

Fig. 2a Distorsione della linea equipotenziale conseguente all immissione in falda dell elettrolita nel pozzo N 29

Fig. 2a Distorsione della linea equipotenziale conseguente all immissione in falda dell elettrolita nel pozzo N 29 1 INDICE 1. PREMESSA.... pag. 2 2. SONDAGGI ELETTRICI VERTICALI...... pag. 2 3. MISURA DELLA DIREZIONE DEL FLUSSO IDRICO IN FALDA...... pag. 3 4. PRESENTAZIONE DEI DATI E RISULTATI OTTENUTI.. pag. 3 FIGURE

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione introduttiva Anno Accademico 2008-2009 2009 1 Obiettivi

Dettagli

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame # 1 Con riferimento allo schema mostrato di seguito: - calcolare la tensione verticale totale, la pressione interstiziale e la tensione verticale efficace alle profondità indicate dai punti A, B, C, D,

Dettagli

ALLEGATO 2 SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE

ALLEGATO 2 SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE ALLEGATO SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE ALLEGATO EFFETTI MORFOLOGICI SCARPATA - SCENARIO Za CRITERI DI RICONOSCIMENTO h β H m α L α H L H oppure L > - m SCARPATA IN CONTROPENDENZA

Dettagli

Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura

Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura Il rendimento delle colture è massimo quando la traspirazione è massima. La traspirazione è massima quando il contenuto d'acqua del terreno

Dettagli

L Osservatorio apre alle scuole

L Osservatorio apre alle scuole Regione Siciliana Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque L Osservatorio apre alle scuole Ing. Maria Teresa Noto Novembre - Dicembre 2009 1 L e i suoi compiti istituzionali L (ex Ufficio Idrografico

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

Università della Calabria

Università della Calabria Università della Calabria FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Civile CORSO DI IDROLOGIA N.O. Prof. Pasquale Versace SCHEDA DIDATTICA N 3 CURVE DI PROBABILITÀ PLUVIOMETRICA A.A. 00- CURVE

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DI SITI CONTAMINATI IN ITALIA:

CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DI SITI CONTAMINATI IN ITALIA: CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DI SITI CONTAMINATI IN ITALIA: IL CASO DI STUDIO DEL SIN DELLA BASSA VALLE DEL FIUME CHIENTI (MC) Marco Petitta & Eva Pacioni Dipartimento di Scienze della Terra, Università

Dettagli

Il processo di macinazione spesso serve anche per la miscelazione.

Il processo di macinazione spesso serve anche per la miscelazione. La macinazione rappresenta una fase fondamentale e molto onerosa nella produzione ceramica. Può essere condotta attraverso diversi processi: 1) Mulino a rulli (in acciaio alto-legato o con rivestimento

Dettagli

Cosa succede ad un elemento di terreno a seguito dell applicazione (o la rimozione) di una sollecitazione esterna?

Cosa succede ad un elemento di terreno a seguito dell applicazione (o la rimozione) di una sollecitazione esterna? LEZIONE 5 CONDIZIONI DRENATE E NON DRENATE Terreno come mezzo multifase i carichi applicati ad una massa di terreno engono sopportati in parte dallo scheletro solido ed in parte dalla fase fluida presente.

Dettagli

Lezione 1 GEOTECNICA Docente: Ing. Giuseppe De Venuto

Lezione 1 GEOTECNICA Docente: Ing. Giuseppe De Venuto Lezione 1 GEOTECNICA Docente: Ing. Giuseppe De Venuto e-mail: devenuto@tin.it Genesi e struttura dei terreni I terreni sono il risultato dei processi di alterazione fisica, chimica, organica e di disintegrazione

Dettagli

Idrologia - A.A. 17/18 - R. Deidda Cap 4 - Evaporazione ( 1 / 20 )

Idrologia - A.A. 17/18 - R. Deidda Cap 4 - Evaporazione ( 1 / 20 ) Evaporazione È il flusso di vapore acqueo che viene trasferito dal bacino all atmosfera. Definizione: il tasso di evaporazione o velocità di evaporazione è l altezza di acqua liquida che viene evaporata

Dettagli

INDAGINI GEO-ELETTRICHE

INDAGINI GEO-ELETTRICHE INDAGINI GEO-ELETTRICHE Il metodo di indagine geoelettrica multielettrodo consiste nel ricostruire la distribuzione della resistività reale del sottosuolo mediante immissione di corrente elettrica e misura

Dettagli

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia 1 Principi di idraulica Definizioni MECCANICA DEI FLUIDI È il ramo della fisica che studia le proprietà dei fluidi, cioè liquidi, vapori e gas. Idrostatica Studia i fluidi in quiete Idrodinamica Studia

Dettagli

Geotecnica e Laboratorio. L acqua nel terreno Permeabilità delle terre

Geotecnica e Laboratorio. L acqua nel terreno Permeabilità delle terre Corso di Laurea a ciclo Unico in Ingegneria Edile-Architettura Geotecnica e Laboratorio L acqua nel terreno Permeabilità delle terre Prof. Ing. Marco Favaretti e-mail: marco.favaretti@unipd.it website:

Dettagli

CICLO IDROLOGICO. Una prima ipotesi: il Sole innalzerebbe l'acqua del mare nell'atmosfera, donde ricadrebbe come pioggia.

CICLO IDROLOGICO. Una prima ipotesi: il Sole innalzerebbe l'acqua del mare nell'atmosfera, donde ricadrebbe come pioggia. CICLO IDROLOGICO CICLO IDROLOGICO Sin dall antichità e fin verso il 1400 d.c., il concetto di ciclo idrologico è stato argomento di speculazione da parte di molti pensatori. Una prima ipotesi: il Sole

Dettagli

CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO

CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO 1 DEFINIZIONI SUOLO: Strato superficiale della crosta terrestre formatosi in seguito all alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche,

Dettagli

PROGETTARE LO STRATO ANTICAPILLARE DEI RILEVATI STRADALI CON SISTEMI GEOSINTETICI. ing. MASSIMILIANO NART 1

PROGETTARE LO STRATO ANTICAPILLARE DEI RILEVATI STRADALI CON SISTEMI GEOSINTETICI. ing. MASSIMILIANO NART 1 PROGETTARE LO STRATO ANTICAPILLARE DEI RILEVATI STRADALI CON SISTEMI GEOSINTETICI ing. MASSIMILIANO NART 1 INDICE ARGOMENTI 1. NATURA DEL PROBLEMA 2. DEFINIZIONE DI STRATO ANTICAPILLARE 3. SOLUZIONE CLASSICA

Dettagli

Geotecnica e Laboratorio. Proprietà indici e granulometria delle terre Sistemi di classificazione delle terre

Geotecnica e Laboratorio. Proprietà indici e granulometria delle terre Sistemi di classificazione delle terre Corso di Laurea a ciclo Unico in Ingegneria Edile-Architettura Geotecnica e Laboratorio Proprietà indici e granulometria delle terre Sistemi di classificazione delle terre Prof. Ing. Marco Favaretti e-mail:

Dettagli

Marco Materazzi Università di Camerino Scuola di Scienze Ambientali Tel: 0737-402603 E-mail: marco.materazzi@unicam.it

Marco Materazzi Università di Camerino Scuola di Scienze Ambientali Tel: 0737-402603 E-mail: marco.materazzi@unicam.it Marco Materazzi Università di Camerino Scuola di Scienze Ambientali Tel: 0737-402603 E-mail: marco.materazzi@unicam.it Contenuto d'acqua Coefficiente di Assorbimento Capacità di Campo Granulometria Porosità

Dettagli

La fertilità fisica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di ospitare nel proprio sistema dei pori aria, acqua ed apparati radicali, di

La fertilità fisica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di ospitare nel proprio sistema dei pori aria, acqua ed apparati radicali, di La fertilità fisica La fertilità fisica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di ospitare nel proprio sistema dei pori aria, acqua ed apparati radicali, di garantire lo spazio biologico per le

Dettagli

Prove geotecniche di laboratorio di supporto alla progettazione geotecnica per le quali è richiesta l autorizzazione ministeriale

Prove geotecniche di laboratorio di supporto alla progettazione geotecnica per le quali è richiesta l autorizzazione ministeriale IGETECMA s.n.c. Istituto Sperimentale di Geotecnica e Tecnologia dei Materiali Concessione ministeriale D.M. 54143 del 7/11/05 Prove geotecniche di laboratorio di supporto alla progettazione geotecnica

Dettagli

PREMESSA... 3 INQUADRAMENTO IDRAULICO DELL AREA... 5 CALCOLO DELLA PORTATA TOTALE (METEORICA + NERA)... 8 DIMENSIONAMENTO TUBAZIONI...

PREMESSA... 3 INQUADRAMENTO IDRAULICO DELL AREA... 5 CALCOLO DELLA PORTATA TOTALE (METEORICA + NERA)... 8 DIMENSIONAMENTO TUBAZIONI... RELAZIONE IDRAULICA per il dimensionamento del sistema di smaltimento delle acque miste (meteoriche e reflue) derivanti da nuova lottizzazione in Loc. Viustino, San Giorgio piacentino (PC) INDICE PREMESSA...

Dettagli

Cosa sono le acque continentali?

Cosa sono le acque continentali? Cosa sono le acque continentali? Le acque sulla terraferma, cioè all'interno dei continenti, nell'insieme prendono il nome di acque continentali e contengono una bassa concentrazione di sostanze disciolte,

Dettagli

Glossario. Scheletro solido: insieme dei granuli

Glossario. Scheletro solido: insieme dei granuli Glossario Terreno: prodotto della degradazione fisica e chimica delle rocce lapidee composta da granuli cristallini di forma, dimensioni e costituzione mineralogica anche molto diversa Singolo granulo:

Dettagli

IDRAULICA DEI TERRENI

IDRAULICA DEI TERRENI Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (.dicea.unifi.it/geotecnica) IDRAULICA DEI TERRENI Corso di Fondamenti di Geotecnica Scienze dell Ingegneria Edile, A.A. 2009\200 Joann Facciorusso joannf@dicea.unifi.it

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Civile e Ambientale

Corso di Laurea Ingegneria Civile e Ambientale Corso di Laurea Ingegneria Civile e Ambientale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA KORE FACOLTÀ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Complementi di Idraulica Ambientale Prof. Mauro De Marchis 10/03/2014 Programma del

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE

LE ACQUE SOTTERRANEE LE ACQUE SOTTERRANEE Le forme dell acqua In un territorio alpino l acqua è presente come: ghiacciaio ad alta quota acqua corrente nei fiumi e nei torrenti acqua ferma nei laghi acqua fluente nel sottosuolo

Dettagli

DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI

DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI All interno del modulo TOXI è stato previsto un Database sostanze che potesse raccogliere al suo interno tutti composti tossici d interesse per l utente e le loro proprietà

Dettagli

Evento alluvionale del 12/13 Novembre 2014

Evento alluvionale del 12/13 Novembre 2014 via Nino Dall Oro 4-269 LODI tel. 37-4289 r.a. fax 37-5393 email: cmuzza@muzza.it Evento alluvionale del 2/3 Novembre 24 Analisi idrologica relativa al Bacino del colatore Venere Studio Interno preliminare

Dettagli

La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari. I metodi di misura. dr. Roberto De Mascellis

La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari. I metodi di misura. dr. Roberto De Mascellis La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari I metodi di misura dr. Roberto De Mascellis Reologia Industria farmaceutica Analisi granulometrica di particelle Industria

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta in un recipiente, ad esempio 5g di ossigeno. Dato l elevato numero di molecole

Dettagli

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015 Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio Modulo 3 - Approfondimenti metodologici Bologna, 1 luglio 2015 1 Set analitico; Condizioni di saturazione; Calcolo del rischio in assenza di speciazione

Dettagli

Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria

Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria Corso di Laurea in Tecnologie Forestali e Ambientali Idrologia e Sistemazioni Idraulico-Forestali Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 2013/2014

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

Dettagli

CARATTERISTICHE FISICHE DELLE TERRE

CARATTERISTICHE FISICHE DELLE TERRE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE TERRE Fase gassosa Fase liquida volumi vuoti Vg V Vw v V pesi P w P Fase solida Vs V Vg+ Vw +Vs V v + Vs P s CARATTERISTICHE FISICHE DELLE TERRE Fase gassosa vuoti volumi

Dettagli

L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP

L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP Graziano Vittone - Luca Nari Venerdì 7 marzo 2014 L EVAPOTRASPIRAZIONE (ETP) Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione) ] (evapotraspirazione) ETP ETP: quantità di acqua dispersa in atmosfera

Dettagli

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi)

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi) In un fluido Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi) le molecole non sono vincolate a posizioni fisse a differenza di quello che avviene nei solidi ed in particolare nei cristalli Il numero di molecole

Dettagli

Sapienza Università di Roma. Corso di Fondamenti di Geotecnica

Sapienza Università di Roma. Corso di Fondamenti di Geotecnica Sapienza Università di Roma Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Corso di Fondamenti di Geotecnica Prof. Ing. Massimo Grisolia Esercitazioni Pratiche Con la

Dettagli

Proprietà degli acquiferi e Test di pompaggio

Proprietà degli acquiferi e Test di pompaggio Università di Roma Tor Vergata Laura magistrale in Ingegneria per l ambiente e il territorio Corso di Bonifica dei Siti Contaminati Proprietà degli acquiferi e Test di pompaggio Renato Baciocchi A.A. 2012

Dettagli

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi 1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi Fluidizzare un letto di particelle solide con un gas è un ottima tecnica per assicurare il mescolamento delle particelle ed il contatto intimo tra le due fasi. Di conseguenza,

Dettagli

L utilizzo di metodi a pressione di vapore per la determinazione della curva di ritenzione idrica

L utilizzo di metodi a pressione di vapore per la determinazione della curva di ritenzione idrica L utilizzo di metodi a pressione di vapore per la determinazione della curva di ritenzione idrica Marco Bittelli Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali Università di Bologna Variabili necessarie

Dettagli

POLIGONALE ESTERNA DI BARI S.P. 92 "BITRITTO - MODUGNO" ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM AL KM 1+250

POLIGONALE ESTERNA DI BARI S.P. 92 BITRITTO - MODUGNO ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM AL KM 1+250 S.P. 92 "BITRITTO - MODUGNO" ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM 0+000 AL KM 1+250 RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA 1. PREMESSA Nella presente relazione viene riportato lo studio

Dettagli

Diagnostica per il restauro

Diagnostica per il restauro Corso di Laurea in Restauro Architettonico Anno accademico 2004-2005 Diagnostica per il restauro Indagini utili per la individuazione dei fenomeni di degrado legati alla presenza di umidità dagini possibili

Dettagli

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica 1

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica 1 Dall idrostatica alla idrodinamica Fisica con Elementi di Matematica 1 Concetto di Campo Insieme dei valori che una certa grandezza fisica assume in ogni punto di una regione di spazio. Esempio: Consideriamo

Dettagli

Statica ed equilibrio dei corpi

Statica ed equilibrio dei corpi Statica ed equilibrio dei corpi Avendo stabilito le leggi che regolano il moto dei corpi è possibile dedurre le leggi che regolano il loro equilibrio in condizioni statiche, cioè in assenza di movimento.

Dettagli

Dipartimento Territorio Direzione Regionale Ambiente e Protezione Civile Ufficio Idrografico e Mareografico - Area D2/2S/09. Roma, 20 aprile 2007

Dipartimento Territorio Direzione Regionale Ambiente e Protezione Civile Ufficio Idrografico e Mareografico - Area D2/2S/09. Roma, 20 aprile 2007 REGIONE LAZIO Dipartimento Territorio Direzione Regionale Ambiente e Protezione Civile Ufficio Idrografico e Mareografico - Area D2/2S/09 Roma, 20 aprile 2007 OGGETTO: Relazione idrologica. Evento del

Dettagli

Cg1. Ca2. Cg2. Cm1. Ca3. Cm1. Ma2. Ca2. Cm2. Ma1. Ca1. Cg1. Arenarie (Miocene) Conglomerati (Oligocene) Marne (Eocene) Calcari (Cretacico)

Cg1. Ca2. Cg2. Cm1. Ca3. Cm1. Ma2. Ca2. Cm2. Ma1. Ca1. Cg1. Arenarie (Miocene) Conglomerati (Oligocene) Marne (Eocene) Calcari (Cretacico) Ca2 Ca2 Ca3 Ca1 Ar Cg1 Cg1 Cg2 Ar Ma1 Ma2 Do Do Do Cm2 Cm1 Cm1 Cb Cb 600 700 800 900 1000 1100 1100 1200 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100 2000 1900 1800 2100 2200 1300 1400 1300 40 Arenarie

Dettagli

Tema D Capitolo 3 Il suolo, la base per la vita

Tema D Capitolo 3 Il suolo, la base per la vita 1. Come si forma il suolo 2. Le particelle minerali e le proprietà del terreno 3. L aria e l acqua nel suolo 4. Il suolo e il ciclo della vita 5. Le modificazioni del suolo 6. L inquinamento del suolo

Dettagli

ELEMENTI DI IDROLOGIA

ELEMENTI DI IDROLOGIA Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 ELEMENTI DI IDROLOGIA (Appunti tratti dalla lezione del 28/4/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti bibliografici: L. Da Deppo et al., Fognature,

Dettagli

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO A - IDRAULICA IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO' SUBIRE RILEVANTI VARIAZIONI

Dettagli

Condizioni di drenaggio nei terreni saturi

Condizioni di drenaggio nei terreni saturi e non 1 Condizioni di drenaggio nei terreni saturi In un terreno saturo, soggetto ad una variazione di tensione totale Δσ costante nel tempo, si verificano tre condizioni di drenaggio successive : t :

Dettagli

CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO. Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera

CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO. Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera 1 Indice Generalità Passaggi di stato Diagramma di stato Tensione di vapore Neve in atmosfera

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Acque superficiali. Parte 4 (13)

Acque superficiali. Parte 4 (13) Corso di: DINAMICA DEGLI INQUINANTI Acque superficiali Parte 4 (13) Università di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2009-2010 ing. Simona Berardi ARGOMENTI TRATTATI: Inquinamento dei fiumi Bilancio dell

Dettagli

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo SIGEA La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo Il Campionamento delle Terre e rocce da scavo Bari 14 giugno 2013 Geol. Marcello Panarese

Dettagli

GNDCI Linea 1. Rapporto di sintesi sulla valutazione delle piene in Italia 11. SINTESI DEL RAPPORTO REGIONALE SICILIA

GNDCI Linea 1. Rapporto di sintesi sulla valutazione delle piene in Italia 11. SINTESI DEL RAPPORTO REGIONALE SICILIA 11. SINTESI DEL RAPPORTO REGIONALE SICILIA 11.1 Premessa In questa breve nota vengono sintetizzati i risultati salienti del Progetto VAPI per la stima delle portate di assegnato tempo di ritorno, per qualsiasi

Dettagli

DETERMINAZIONE LIMITI DI CONSISTENZA

DETERMINAZIONE LIMITI DI CONSISTENZA DETERMINAZIONE LIMITI DI CONSISTENZA Riferimento: I.D.P. Milano Fiorenza - Via Triboniano, 220 - Milano (MI) Sondaggio: 1 Campione: 2 Profondità: 8,30/8,60 m LIMITE DI LIQUIDITA' N Tara Lordo umido Lordo

Dettagli

RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA

RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA 1. PREMESSA Nella presente relazione viene riportato lo studio idrologico ed idraulico relativo al reticolo idrografico interferente con la strada di collegamento tra

Dettagli