Gestione ed organizzazione della sicurezza

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1 Gestione ed organizzazione della sicurezza

2 TOTALE ITALIA INFORTUNI CASI M OR rali Nord Fonte: IN.AlL - VaJon sumatl suaa base d&ue denuj1oe acq_.olsjte.agli aretdv c;.sttooalllr\laj:l.al 31 ottobre 2011

3 INDUSTRYAND SERVICES CER-INAIL 2000 In Italia secondo i dati INAIL n. di infortuni > 3 gg. denunciati al giorno: ca di cui mortali: ca. 3 Denunce annuali MP Ca gg. lavorative perse per infortuni e M.P. in un anno: ca milioni costo sociale annuo di infortuni e M.P. 3,21% PIL 2007 ca. 45,5 miliardi COSTI INTERNI ALLE AZIENDE ca. 19 miliardi

4 1 Mortale Infortuni ? Inabilità permanente Lievi Inab. temporanea >3gg Incidenti senza danno a persone Incidenti minori Quasi Incidenti Comportamenti a rischio correggere percezione del rischio/ confusione tra approccio preventivo e correttivo. Incremento utilizzo di tecniche di rilevazione ed analisi delle cause di: infortuni, incidenti e quasi incidenti non conformità, comportamenti pericolosi. 5

5 L area del rischio Processo produttivo Fonte di pericolo Esposizione Incidente Persona Danno

6 La strategia di risposta La SSL è elemento di competitività Integrare la SSL nella gestione complessiva delle organizzazioni Sviluppare approccio manageriale alla SSL per Tramutare criticità e costi in vantaggi economici per le organizzazioni e per il sistema In un ottica di Responsabilità sociale Attraverso modelli condivisi e partecipati tra le parti interessate

7 approcci, strategie ed interventi alla prevenzione degli infortuni in relazione alle frequenze di infortunio nel tempo (Proust 2009 modificato)

8 QUADRO LEGISLATIVO PRIMA del 1994 Approccio Command and control UE QUADRO LEGISLATIVO Dir. 89/391 (d. Lgs. 626/94 e s. m.) Approccio Gestionale organizzativo - LINEE GUIDA SGSL Integrazione Condivisione Volontarietà La gestione della sicurezza è parte integr ante della gestione generale dell azienda eilsgsl integra obiettivi integrazione e politiche per la SSL volontaria nella progettazione delle e gestione di sistemi di lavoro e di produzione di beni o servizi; preoccupazioni sociali ed ecologiche delle per: aziende e organizzazioni nelle loro attività ridurre progressivamente i costi complessivi della SSL inimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i t aumentare interessate l efficienza D. elgs. le prestazioni 81/08 art. dell organizzazione 2 lett. ff contribuire a migliorare i livelli di SSL migliorare l immagine interna ed esterna. m commerciali e nei loro rapporti con le parti erzi S G S L 11

9 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA -SGSLparte del sistema complessivo di gestione che facilita la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro associati al business dell organizzazione. Include: la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi le risorse necessarie per sviluppare, implementare, raggiungere, riesaminare e mantenere la politica dell organizzazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. OHSAS 18001:1999

10 Non sono norme ufficiali LINEE GUIDA SGSL OHSAS Integrabili con ISO e ISO 9001 volontarie non soggette all attività di vigilanza applicabilità generale Implementazione su misura (tailoring) NON E CONDIVISO DALLE PARTI INTERESSATE CERTIFICABILI FOCUS SU VERIFICA SGSL E CONDIVISO DALLE PARTI SOCIALI NON CERTIFICABILI FOCUS SU IMPLEMENTAZIONE SGSL ENFASISU partecipazione coinvolgimento integrazioneconlagestione complessiva 13

11 SGSL CONFORMITA ALLE LEGGI VIGENTI Impostazione politica e strategica in materia di prevenzione del lavoro Definizione dei compiti e delle responsabilità Pianificazione Organizzazione del coinvolgimento: flusso informativo, comunicazione, formazione, consultazione Gestione della documentazione Integrazione fra le misure di sicurezza e i processi aziendali Monitoraggio Audit Rilevamento e analisi dei risultati Perfezionamento (correzione e miglioramento) del sistema

12 SGSL come PROCESSO MISURAZIONI Responsabilità: Alta direzione OUTPUT: SGSL RIESAME MIGLIORAMENTO MONITORAGGIO SENSIBILIZZAZIONE AZIONE PIANIFICAZIONE ORGANIZZAZIONE POLITICA SSL ESAME INZIALE INPUT risorse: economiche, strumentali, umane tempi

13 Le organizzazioni Entità sociali guidate da obiettivi, progettate come sistemi di attività deliberatamente strutturate e coordinate che interagiscono con l ambiente esterno

14 L organizzazione - stakeholders Il non è solo l acquirente dei suoi prodotti comprende un insieme di soggetti che determina la sopravvivenza ed il successo dell azienda nel mercato perché: produce reddito e ricchezza, non inquina, èsicura, tutela il lavoro e la sicurezza dei lavoratori, concorre allo sviluppo della società. portatori di interessi - stakeholders azionisti, clienti, lavoratori, fornitori, Finanziatori, comunità locali Lo Stato, le generazioni future, l ambiente circostante, ecc.

15 Principi gestionali 1. Orientamento al cliente (STAKEHOLDERS) 2. Leadership Coinvolgimento del personale Approccio per processi Approccio sistemico alla gestione Miglioramento continuo Decisioni basate su dati di fatto Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori

16 GLI STRUMENTI STANDARD DI SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ASSENZA DI NORMA UNICA INTERNAZIONALE ILO/OSH Guidelines on occupational safety and health system Doc. 0135/4/99 EN - European guideline on the Organisation of Occupational Safety and Health. BS 8800/96 - Guida ai sistemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro BS 8800:2004 OHSAS Occupational Health and Safety Assessment Series. VCA/SCC Standard - Safety Checklist for Contractors. UNE EX - Norme generali per l implementazione di un sistema di gestione e per la prevenzione degli infortuni sul lavoro (SGPIL).

17 L IMPOSTAZIONE DI BASE IL PARADIGNA DI DEMING - CERCHIO DELLA QUALITA DO realizzare - implementazione di quanto pianificato ; PLAN pianificare analisi del problema e pianificazione delle attività ; CHECK controllare e verificare controllo e verifica dei risultati ; ACT agire per correggere riesame e correzione.

18 L IMPOSTAZIONE DI BASE MIGLIORAMENTO CONTINUO e/o CONTINUITA DEL MIGLIORAMENTO Processo di miglioramento del sistema di gestione della salute e della sicurezza, per ottenere miglioramenti della prestazione prevenzionale complessiva in accordo con la politica dell organizzazione. Le azioni intraprese per accrescere l efficienza e l efficacia delle attività e dei processi a vantaggio sia dell organizzazione che delle sue parti interessate.

19 Principi gestionali:pdca ACT PLAN DO

20 LA BS 8800 Linea guida BS 8800/96 - Guida ai sistemi di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Motivazioni: efficacia preventiva ritorno economico Principio prevenzionale di base: ogni evento incidentale è, in ultima analisi, causato dall assenza o dalla carenza di un adeguato controllo. Obiettivo: migliorare i risultati delle organizzazioni nell igiene e nella sicurezza sul lavoro attraverso il rafforzamento dell approccio gestionale, al fine di: minimizzare il rischio per i dipendenti ed i terzi; migliorare i risultati economici; aiutare le organizzazioni a stabilire una immagine responsabile nel mercato.

21 Non sono norme ufficiali LINEE GUIDA SGSL OHSAS Integrabili con ISO e ISO 9001 volontarie non soggette all attività di vigilanza applicabilità generale Implementazione su misura (tailoring) NON E CONDIVISO DALLE PARTI INTERESSATE CERTIFICABILI FOCUS SU VERIFICA SGSL E CONDIVISO DALLE PARTI SOCIALI NON CERTIFICABILI FOCUS SU IMPLEMENTAZIONE SGSL ENFASISU partecipazione coinvolgimento integrazioneconlagestione complessiva 26

22 SGSL INAIL-UNI: le premesse PRINCIPIO DI BASE: Gestione della sicurezza come parte integrante della gestione generale dell azienda L SGSL: 1. integra obiettivi e politiche per la SSL nella progettazione e gestione di sistemi di lavoro e di produzione di beni o servizi; 2. definisce le modalità per individuare, nella struttura organizzativa dell azienda, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti; 3. viene adottato volontariamente; 4. è economicamente giustificabile in quanto in grado di produrre economie di gestione; 5. attua il coinvolgimento dei lavoratori e dei suoi rappresentanti; 6. deve adattarsi alla realtà di ogni singola impresa.

23 SGSL UNI-INAIL: le finalità GARANTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SALUTE E SICUREZZA CHE L ORGANIZZAZIONE SI È DATA IN UNA EFFICACE PROSPETTIVA COSTI/BENEFICI. Tale sistema infatti si propone di: ridurre progressivamente i costi complessivi della SSL compresi quelli derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (clienti, fornitori, visitatori, ecc.); aumentare l efficienza e le prestazioni dell organizzazione; contribuire a migliorare i livelli di SSL; migliorare l immagine interna ed esterna.

24 SGSL come PROCESSO MISURAZIONI Responsabilità: Alta direzione OUTPUT: SGSL RIESAME MIGLIORAMENTO MONITORAGGIO SENSIBILIZZAZIONE AZIONE PIANIFICAZIONE ORGANIZZAZIONE POLITICA SSL ESAME INZIALE INPUT risorse: economiche, strumentali, umane tempi

25 Le fasi principali L ESAME INIZIALE DELLO STATO in pratica: identificare leggi e regolamenti applicabili all organizzazione; identificare gli aspetti di sicurezza legati alle attività proprie dell organizzazione, quali sono i più gravi ed implicano precise responsabilità; valutare le prestazioni in rapporto a norme, regolamenti, standard di buona tecnica, prestazioni di organizzazioni simili esterne, ecc.; le prassi e le procedure esistenti per approvvigionamenti ed appalti; i dati su incidenti già avvenuti; le opportunità di ottenere vantaggi in termini di efficacia ed efficienza; i punti di vista delle parti interessate; l influsso di altri sistemi organizzativi sulle prestazioni di sicurezza.

26 ESAME INIZIALE DIREZIONE AZIENDALE D. L. POLITICA AZIENDALE DI SSL

27 LA POLITICA PER LA SSL DEFINITA E DOCUMENTATA DAL VERTICE AZIENDALE NE ESPRIME: 1. L IMPEGNO; 2. LA CONSAPEVOLEZZA; 3. L ACCETTAZIONE DELLA RESPONSABILITA INDICA LA VISIONE, I VALORI, LE CONVINZIONI DELL AZIENDA SULLA SSL (VISION); DEFINISCE LA DIREZIONE, I PRINCIPI DI AZIONE, I RISULTATI A CUI TENDERE (MISSION); AIUTA A DIMOSTRARE: verso l interno: l impegno dell azienda alla tutela della SSL; verso l esterno: 1. esiste un impegno concreto dell azienda in tema di SSL; 2. si privilegiano le azioni preventive; 3.l organizzazione intera tende al miglioramento continuo.

28 LA POLITICA PER LA SSL I contenuti principali: 1. Impegno al rispetto della legge e degli accordi applicabili alla SSL; 2. Affermazione che la responsabilità di SSL è di tutta l organizzazione ed ognuno la possiede in funzione delle proprie attribuzioni e competenze; 3. Impegno a considerare la SSL come parte integrante della gestione aziendale; 4. Impegno al miglioramento continuo; 5. Impegno a fornire le risorse umane e strumentali necessarie; 6. Impegno a sensibilizzare, consultare, coinvolgere i lavoratori; 7. Impegno al riesame periodico della politica e del SGSL; 8. Impegno a definire e diffondere gli obiettivi di SSL ed i programmi di attuazione relativi.

29 LA POLITICA DELLA SICUREZZA: alcuni esempi POLITICA PER L'AMBIENTE LA SALUTE E LA SICUREZZA The. Chemical Company Alla.. la protezione delle persone e dell'ambiente è parte integrante di ogni azione e decisione. Ciascun dipendente ha la responsabilità di assicurare che i nostri prodotti e processi siano conformi sia alle normative dei paesi in cui operiamo, sia agli standard aziendali. Il nostro obiettivo è di eliminare gli infortuni, prevenire effetti nocivi per l'ambiente e la salute, ridurre scarti ed emissioni, promuovere la conservazione delle risorse in ogni fase del ciclo di vita dei nostri prodotti. Comunicheremo i progressi raggiunti e saremo particolarmente sensibili alle istanze della pubblica opinione

30 LA POLITICA DELLA SICUREZZA: alcuni Politica sulla Sicurezza esempi (PMI settore impiantistico) Condurre le proprie attività, salvaguardando l'incolumità dei propri dipendenti e della collettività genere, è politica della... L'impegno continuo e gli sforzi saranno indirizzati a identificare e prevenire tutti gli incidenti o i rischi connessi alle proprie attività mediante la attiva partecipazione di ogni dipendente. Pertanto è politica della.: racquistare macchine ed attrezzature dotate di tutti i necessari dispositivi di sicurezza, adottare procedure operative, addestrare il proprio personale ed agire in modo da salvaguardare i dipendenti, i propri beni e la comunità in cui si opera. rrispettare tutte le leggi e regolamenti vigenti con senso di responsabilità, collaborare con Enti, Associazioni ed Istituzioni per tutto quanto possa essere utile. ragire efficacemente per sensibilizzare i propri dipendenti verso la sicurezza. rrispondere con rapidità ed efficacia ad emergenze o incidenti, che potrebbero verificarsi nello svolgimento delle proprie attività, fornendo collaborazione alle strutture esterne competenti. rspecificare le precauzioni da adottare per l'utilizzo o la manipolazione dei suoi prodotti, compreso lo smaltimento. rvietare la produzione o l'utilizzo di materiali i cui rischi non siano adeguatamente controllati, mediante procedure o pratiche operative. rconsiderare gli effetti tossici dei materiali nello sviluppo di prodotti e processi di lavorazione. rverificare, con opportuni controlli i progressi fatti ed assicurare il rispetto di questa politica.

31 POLITICA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ( ente pubblico) L..., cosciente del LAruolo POLITICA pubblico delle funzioni DELLA sociali SICUREZZA: dell..., e della necessità alcuni di perseguire esempi una politica di salute e sicurezza in tutto il Paese e quindi anche entro l... stesso, adotta al suo interno il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro secondo le Linee Guida per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) edito dall UNI nel settembre Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro dell... sarà fondato sul totale rispetto delle normative cogenti in materia, e mirerà, attraverso uno sforzo prevenzionale orientato al miglioramento, al raggiungimento di sempre più elevati standard di salute e sicurezza e di livelli di comfort diffusi. A tal fine l... si impegna ad organizzare metodologie e procedure in grado di assicurare immediati e diretti interventi per allineare le proprie realtà interne all evoluzione di dette normative. Gli obiettivi di salute e sicurezza sul lavoro costituiscono parte integrante di quelli istituzionali dell ente, al pari di quelli di bilancio economico e gestionale. La responsabilità nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro è affidata a tutti i dipendenti dell..., in rapporto al ruolo, alle funzioni ed ai compiti di ognuno. L.. impegna le proprie strutture a sviluppare idonee modalità per la sensibilizzazione, il coinvolgimento, la consultazione, la formazione di tutto il personale in tema di SSL ed in particolare di coloro che maggiormente rivestono ruoli di responsabilità. Gli obiettivi dell... in materia di sicurezza e salute sul lavoro devono essere tenuti in considerazione anche con riferimento ai rapporti con gli utenti, gli ospiti, i fornitori e gli appaltatori sin dalla fase della loro selezione. Per raggiungere tali obiettivi l... si assume l impegno di mettere a disposizione adeguate risorse umane, professionali, strumentali ed economiche. L... si impegna a riesaminare periodicamente la politica stessa ed il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro attuato, basandosi in particolare sui rapporti redatti dal corpo degli auditor interni a tal uopo costituito. Al fine di integrare la gestione complessiva dell ente con gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro, tale attività di riesame verrà effettuata, almeno annualmente, nell ambito dell approvazione della Pianificazione complessiva delle attività dell... La presente Politica e gli obiettivi di salute e sicurezza dell... dovranno essere diffusi tra tutto il personale e all esterno dell..

32 POLITICA AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA La Cognis S.p.A., leader nella chimica applicata, è consapevole della necessità di gestire la propria attività nel pieno rispetto dell'ambiente e delle condizioni di igiene e sicurezza del lavoro. Per questo motivo, il rispetto dell'ambiente e l'attenzione per la sicurezza sono del pilastri sul quali l'azienda Intende impostare e condurre con successo la sua attività, considerando tali aspetti prioritari nei programmi per tutti I prodotti/processi esistenti e futuri. Al fine di rivolgere gli sforzi comuni ad una attenta gestione di queste problematiche, è Impegno della Direzione responsabilizzare e coinvolgere costantemente II personale, ritenendo che la sicurezza e la conservazione dell'ambiente siano patrimonio di tutti e che quindi richiedano partecipazione per la loro analisi e proposte per la loro salvaguardia, secondo le proprie competenze. Questa politica persegue come obiettivi principali: raggiungere una posizione di guida nella gestione degli aspetti relativi ad ambiente e sicurezza; mantenere e migliorare la compatibilità con l'ambiente dei prodotti, del processi e del sistemi di gestione; garantire la sicurezza per i dipendenti, per la comunità, per i clienti e per gli utilizzatori. Più precisamente tali obiettivi vengono perseguiti mediante l'impegno: al miglioramento continuo nella progettazione dei prodotti, nella progettazione dei processi, nella gestione del sistemi produttivi; alla riduzione del rischio di incidenti - In particolare di quelli rilevanti - in modo che esso sia ii minimo perseguibile compatibilmente con l'attuale stato della conoscenza e della tecnologia; alla prevenzione dell'inquinamento; a rendere la politica disponibile a tutti e ad avere un atteggiamento di apertura nei confronti della società esterna In merito allo problematiche ambientali e della sicurezza; a sviluppare la cultura dei personale in materia di sicurezza e ambiente attraverso informazione, formazione e addestramento adeguati; ad attuare e sostenere un Sistema di Gestione Integrato della qualità/ambiente/sicurezza; a rispettare le normative di legge La Direzione della Cognis S.p.A. si impegna, quindi, ad assumere un ruolo attivo nella promozione e guida di tutte le attività aventi influenza sulla sicurezza e salute del lavoratori e sull'impatto ambientale, attraverso la diffusione a tutti i livelli del concetti qui esposti e la verifica del risultati ottenuti, nell'ottica di una visione orientata al futuro.

33 Linee Guida UNI-INAIL: le fasi principali LA PIANIFICAZIONE: 1. CONCRETIZZA LA POLITICA (piano per l implementazione dell SGSL); 2. E COERENTE CON IL SISTEMA DI GESTIONE GENERALE; 3. UTILIZZA GLI STESSI METODI DI PIANIFICAZIONE GENERALE. REQUISITI CHIAVE: definizione e graduazione obiettivi; determinazione dei criteri per la misura del raggiungimento degli obiettivi (indicatori di risultato); ; realizzazione di un piano specifico per ogni obiettivo comprendente: definizione delle risorse necessarie, comprese quelle economiche; previsione delle modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi.

34 PIANIFICAZIONE MIGLIORAMENTO POLITICA OBIETTIVI RESPONSABILE AZIONI INDICATORI BUDGET Realizzazione di condizioni dell ambiente di lavoro ottimali 1. Ridurre esposizione al rumore RSPP collaborazione a) Direttore produzione b) ufficio tecnico c) ufficio acquisti Incrementare l utilizzo dei DPI per l udito. Sostituzione gruppi elettrogeni con nuovi isolati acusticamente Portare tale utilizzo dal 20% al 100% entro un anno. Gruppo 100 KW Gruppo 200 KW Entro settembre 2003 Isolamento acustico motori pompe di iniezione Pompa diesel 200 bar Entro giugno Ridurre esposizione a gas di scarico Ufficio tecnico collaborazione a) RSPP b) Direttore produzione c) ufficio acquisti Incrementare l utilizzo dei DPI vie respiratorie. Miglioramento sistemi di ventilazione Catalizzazione macchine diesel Portare tale utilizzo dal 80% al 100% entro sei mesi. Acquisto due nuovi aspiratori entro sei mesi Pala meccanica d 100 Dumper 3000 CM Entro giugno 2003

35 Documento INAIL-UNI: le fasi principali PIANIFICAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE Cosa è essenziale pianificare: PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI; la definizione e l adozione delle misure di prevenzione; i piani per la gestione delle emergenze; la predisposizione della documentazione tecnica ed operativa; Informazione, formazione, addestramento, consultazione Controllo operativo e il monitoraggio e l effettuazione degli audit; la gestione delle non conformità e l attuazione delle azioni correttive il riesame della direzione

36 PROCESS OWNER Il Processo di Analisi e Valutazione dei rischi MISURAZIONI OUTPUT: INPUT: MODIFICHE AL PROCESSO PRODUTTIVO INTRODUZ. SGSL NUOVA LEGGE NUOVO PERSONALE ECC. IDENTIF. FONTI PERICOLO IDENTIF. PERSONALE ESPOSTO DETERMINAZIONE ENTITA RISCHIO DEFINIZIONE E PIANIFICAZIONE AZIONI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO VINCOLI: tempo ATTUAZIONE VERIFICAADEGUATEZZA MISURE E DETERMINAZIONE RISCHIO RESIDUO RIDUZIONE DEL RISCHIO RISCHI RESIDUI DOCUMENTO VALUTAZIONE REQUISITI PER: -strutture, -Bisogni formazione -Sviluppo controlli operativi leggi

37 Azioni correttive Riesame complessiv o miglioramento Analisi delle cause Non conformità Comportamenti pericolosi Incidenti Infortuni RACCOLTA DATI Monitoraggio VdR Misure di prevenzione e protezione Procedure di controllo operativo delle attività Informazione Formazione

38 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA o o o E PARTE INTEGRANTE DEL SISTEMA GENERALE DI GESTIONE; CONTIENE LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA, LE RESPONSABILITA, LE PRATICHE, LE PROCEDURE, I PROCESSI, LE RISORSE PER REALIZZARE LA POLITICA DI SSL; È ADEGUATO ALLE ATTIVITA, ALLA DIMENSIONE AZIENDALE, ALLA NATURA ED ALLA DIMENSIONE DEI RISCHI. ELEMENTI PRINCIPALI 1. Definizione dei compiti e delle responsabilità; 2. Coinvolgimento del personale; 3. Formazione, addestramento, consapevolezza; 4. Comunicazione, flusso informativo e cooperazione; 5. Documentazione; 6. Integrazione della SSL nei processi aziendali e gestione operativa.

39 Le responsabilità di SSL ALTA DIREZIONE Datore di lavoro Dirigenti Preposti Lavoratori

40 Definizione dei compiti e delle responsabilità: þ Responsabilità/Autorità assegnate in coerenza con lo schema organizzativo/funzionale; þ Compiti di SSL, di ispezione, di verifica, sorveglianza in materia di SSL con le relative responsabilità, definiti contestualmente a quelli organizzativi ed operativi generali; þ Tutte le funzioni aziendali devono conoscere funzioni e compiti di: RSPP, RLS, Addetti alle emergenze, Medico Competente; þ Politica, organizzazione, attribuzione risorse sono responsabilità del Datore di Lavoro e della Direzione Aziendale se trattasi di figura diversa. þ Il DL può affidare il coordinamento e la verifica dell SGSL ad un soggetto con adeguata capacità ed autorità all interno dell azienda.

41 Coinvolgimento del personale Principio di base: L efficacia della SSL richiede il sostegno e l impegno dei dipendenti e le conoscenze e l esperienza dei lavoratori sono una risorsa necessaria allo sviluppo di un SGSL. Requisiti: Consultazione preventiva per l individuazione e la valutazione dei rischi e la definizione delle misure di prevenzione; Riunioni periodiche con frequenza almeno pari a quanto previsto per legge.

42 Formazione, addestramento, consapevolezza: Requisiti attivare modalità per assicurare che il personale sia consapevole: dell importanza delle conformità delle proprie azioni rispetto alla politica ed ai requisiti del SGSL; delle conseguenze che la loro attività ha nei confronti dell SGSL; delle possibili conseguenze di uno scostamento rispetto a quanto fissato in materia di SSL compiti affidati solo a personale con adeguata e verificata competenza; la competenza del personale è definita in termini di adeguata formazione, addestramento, esperienza; rilevati periodicamente i fabbisogni l azienda dovrebbe organizzare la formazione e l addestramento.

43 POSSIBILITÀ APPLICATIVE Formazione, addestramento, consapevolezza: Requisiti di PROCESSO: Individuare le competenze necessarie; individuare le competenze esistenti; individuare la formazione e l addestramento necessario; programmare la formazione e l addestramento; valutazione dei singoli in funzione delle competenze; registrazione delle capacità e delle competenze; valutazione della formazione e dell addestramento. Contenuti dei programmi: disposizioni di sicurezza; ruoli e responsabilità personali e di gruppo; valutazione del rischio e tecniche di prevenzione per progettisti, manutentori, responsabili sviluppo processi, ecc.; sui pericoli e sui rischi, sulle misure ed i dispositivi di prevenzione per fornitori, appaltatori, lavoratori parttime, ecc.; aggiornamento continuo (trasferimenti, spostamenti, cambio mansioni, nuovi processi, nuove attrezzature).

44 Comunicazione, flusso informativo e cooperazione: Principio di base: La circolazione delle informazioni all interno dell azienda è un elemento fondamentale per garantire livelli adeguati di consapevolezza ed impegno riguardo alla politica adottata in tema di SSL. E ESSENZIALE: - la cooperazione tra tutti i soggetti interessati (interni/esterni); - suddivisione informazioni e partecipazione attiva di tutti. Requisiti: o efficaci modalità di comunicazioni su politiche, obiettivi, programmi, risultati. incoraggiando il ritorno di informazione; o le informazioni devono riguardare almeno: o o cambiamenti previsti in materia di SSL sui quali il personale deve essere consultato; chi detiene responsabilità e/o incarichi specifici su SSL. o la comunicazione dovrebbe essere rivolta sia all interno che all esterno (rivolta al personale esterno, al pubblico, alle autorità); o la diffusione della politica aziendale di SSL.

45 Documentazione: Principio di base: La documentazione è uno strumento organizzativo importante che consente ad una azienda la gestione nel tempo delle conoscenze pertinenti alla specifica realtà produttiva anche con l obiettivo di contribuire alla implementazione ed al monitoraggio del sistema gestionale per la SSL. Requisiti: Mantenerla aggiornata ed in quantità sufficiente a mantenere il sistema efficiente ed efficace; Le attività di consultazione, coinvolgimento, informazione e formazione dovrebbero leggi e regolamenti essere documentate e registrate; Per documentazione si intende almeno: regolamenti ed accordi aziendali; manuale dell SGSL (se esiste); quella richiesta dalla leggi vigenti; manuali, istruzioni d uso, informazioni sui processi produttivi, schemi organizzativi, norme interne e procedure operative; piani di emergenza. le modalità di gestione documentazione devono prevedere almeno: la figura incaricata della gestione; i tempi di rinnovo/conservazione; il collegamento tra i documenti ed i flussi informativi.

46 DOCUMENTAZIONE. La struttura della documentazione interna può essere rappresentata da una piramide che rappresenta il grado di dettaglio delle informazioni Manuale Procedure Grado di dettaglio Istruzioni Operative Registrazioni

47 Le procedure Documenti organizzativi dove viene chiarito: cosa deve essere fatto (ossia l attività), da chi (la responsabilità), Quando, come e con quali strumenti (la modalità di attuazione) come tutto ciò vada tenuto sotto controllo Può essere utile includere all interno della procedura un diagramma di flusso in cui vengono delineati i processi descritti dalla procedura stessa Se scritta in stretta collaborazio ne con CHI DOVRA ATTUARLA sarà maggiormente comprensibile ed utilizzata.

48 Ogni procedura può essere punti: divisa nei seguenti 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.COMPITI E RESPONSABILITA (redazione, verifica, approvazione, attuazione) 4.MODALITA OPERATIVE 5.DOCUMENTI RICHIAMATI

49 Le istruzioni operative Descrizioni dettagliate per svolgere determinate attività In genere vengono richiamate dalle procedure. Documentazione di facile interpretazione, rivolta al personale operativo a supporto della mansione da svolgere. La struttura di tali documenti è varia ad esempio possono essere: diagramma di flusso Istruzione sull uso di macchine ed attrezzature

50 Modulistica e registrazioni Documenti che permettono di seguire l andamento delle prestazioni e della gestione del sistema. Sono documenti richiamati dal manuale o dalle procedure con cui si dà evidenza dell applicazione del SGSL. È sempre opportuno mantenere aggiornato un elenco della modulistica. Esempi di registrazioni: registrazioni della attività di formazione e relazioni sugli incidenti risultati dell audit le attività di manutenzione addestramento

51 Il manuale dovrebbe essere redatto al termine della elaborazione di Procedure Istruzioni Modulistica Ne rappresenta un indice, una sintesi.

52 - Documenti di origine interna: DOCUMENTAZIONE DA GESTIRE Documenti del SGSL: Procedure(gestionali e tecniche), le istruzioni operative e relativi moduli di registrazione, il Documento di politica per la sicurezza ed il Documento di pianificazione: definizione degli obiettivi; Documenti richiesti dalla normativa vigente, inerente la SSL, e realizzati internamente all azienda; Informazioni interne o dirette all e ster no non comprese nella modulistica del sistema; - Documenti di origine esterna: Documenti di riferimento: Linee Guida UNI/INAIL per un SGSL e Guida Operativa Lavorosicuro; Norme, leggi, regolamenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e dei lavoratori (di cui periodicamente il Responsabile del Sistema verifica l aggiornamento tramite i siti internet di riferimento e banche dati normative disponibili in rete come ad esempio ); Documenti richiesti dalla normativa vigente inerente la SSL e realizzati da entità esterne all azienda o rilasciati da enti pubblici; Manuali, schemi e impianti, istruzioni per l uso di macchine, attrezzature e DPI; Schede di sicurezza e materiale informativo su sostanze, preparati e prodotti.

53 Le Procedure che si distinguono Lain codifica: Gestionali e Tecniche sono identificate con codici formati dalle lettere (ad es.: PGSS - Procedura Gestionale Sicurezza e Salute e PTSS - Procedura Tecnica Sicurezza e Salute) seguite da un numero progressivo; Le Istruzioni operative ed i Moduli operativi possono invece identificati con codici formati dalle lettere IOS (Istruzioni Operative Sicurezza) o MOS (Modulo Operativo Sicurezza) seguiti da un numero progressivo e dal codice della procedura di riferimento. Chi gestisce la documentazione: Può essere il RESPONSABILE DEL SISTEMA, o chiunque venga incaricato nella fase di definizione dei Ruoli Compiti e Responsabilità Aggiornamento: Deve essere riportato lo stato di revisione, individuato mediante l edizione, che garantisce che una copia aggiornata di ogni documento sia a disposizione delle figure aziendali interessate. Tutti i documenti non più validi riportano il timbro con la scritta ARCHIVIO rimosso il _ e vengono archiviati a cura del Responsabile del sistema o di chiunque venga incaricato.

54 Integrazione della SSL nei processi aziendali e operativa gestione Principio di base: L integrazione nei processi aziendali della SSL rappresenta il cuore di un SGSL perché è la fase dell applicazione sul campo delle scelte di politica e organizzazione aziendale. Requisiti: SGSL integrato e congruente con SG generale; per ogni processo aziendale determinare rischi, soluzioni prevenzionali, influenza del processo sulla SSL di tutti i processi correlati, sull SGSL, sugli obiettivi; l azienda dovrebbe assicurare che: SIA EVITATA LA DUPLICAZIONE DI SFORZI E RISORSE; SIANO ADEGUATE CHIARE E DEFINITE LE RESPONSABILITÀ DI SSL; SIA PROMOSSA LA COLLABORAZIONE; CHE LE DECISIONI SIANO PRESE TENENDO CONTO DELLA SSL; LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE TENGA CONTO DELLA PRESTAZIONI IN MATERIA DI SSL; ANALISI E MODIFICA DEI PROCESSI PER MIGLIORARE L EFFICIENZA NELLA SSL; SI APPLICHINO PROCEDURE PER: GARANTIRE IL RISPETTO DELLA SSL NELL ACQUISTO DI BENI E SERVIZI, ASSUNZIONI, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO; GESTIRE LE EMERGENZE.

55 Gestione/controllo operativo a) Procedure documentate utili a controllare situazioni che potrebbero portare a deviazioni nella politica di SSL e negli obiettivi. b) Criteri operativi nelle procedure. c) identificare aspetti di SSL nelle merci, attrezzature, servizi acquistati/utilizzati e comunicandole a fornitori/appaltatori. d) Le procedure riguardano: a) Ambiente di lavoro, b) Processi, c) Installazioni, d) Macchinari e) Operatività e organizzazione del lavoro, f) Capacità e competenza del personale.

56 Gestione operativa VALUTAZIONE DEI RISCHI Rischi significativi Rischi ritenibili Riduzione rischio Interventi riduzione del rischio Obiettivi di miglioramento Rischio residuo Nuovi Interventi riduzione del rischio Obiettivi di miglioramento Controllo/gestione operativa: Procedure: - lavorazioni ordinarie, straordinarie, emergenza - processi, strutture e luoghi di lavoro, macchine, impianti, organizzazione, capacità del personale - aspetti di SSL da tenere sotto controllo anche nelle merci, nelle forniture, negli appalti MONITORAGGIO Formazione

57 Integrazione fra le misure di sicurezza e i processi aziendali PROCESSI PRINCIPALI Attività ed operazioni da gestire nei processi di produzione Acquisti di beni e servizi: gestione fornitori ed appaltatori Gestione del personale ai fini degli adempimenti di sicurezza Sorveglianza sanitaria PROCESSI DI SUPPORTO Gestione degli accessi Gestione degli agenti chimici pericolosi Gestione dispositivi di sicurezza, macchine, impianti, attrezzature, e loro manutenzioni PULIZIE

58 Processo acquisti/appalti Gestione acquisti Gestione produzione Gestione forniture Gestione appalti lavori TERZIARIZZAZIONE Oneri economici e finanziari Influenza sui processi aziendali Qualità delle prestazioni e sui risultati aziendali SALUTE E SICUREZZA QUALITA AMBIENTE RISULTATI ECONOMICI IDONEITA DUVRI QUALIFICA CONTRATTO COORDINAMENTO VALUTAZIONE Art. 27

59 Monitoraggio interno della SSL a)verificare raggiungimento obiettivi b)verifica della funzionalità del SGSL 1 LIVELLO Monitoraggio operativo di processo 2 LIVELLO AUDIT interno

60 Monitoraggio interno della SSL 1 LIVELLO FISSATO IN FASE DI DEFINIZIONE DELLE MODALITA E RESPONSABILITA DELLA GESTIONE OPERATIVA; AFFIDATI AL PERSONALE OPERATIVO O AI PREPOSTI; PER ASPETTI SPECIALISTICI POSSONO ESSERE NECESSARIE PROFESSIONALITA ESTERNE. Controllo operativo sui processi e sulle attività Analisi degli incidenti Monitoraggio obiettivi di miglioramento Monitoraggio azioni correttive responsabilità e procedure di gestione processo/attività controllo sulla progettazione ed in fase realizzativa Controllo nella fase di standardizzazione

61 Monitoraggio di 2 LIVELLO (AUDIT interno) o SERVE A STABILIRE SE L SGSL E CONFORME A QUANTO PIANIFICATO,E CORRETTAMENTE APPLICATO,MANTENUTO ATTIVO, RAGGIUNGE GLI OBIETTIVI; o E ELEMENTO PER IL RIESAME DELL SGSL DA PARTE DELLA DIREZIONE; o DEVE ESSERE SVOLTA DA PERSONALE: o o Monitoraggio interno della SSL COMPETENTE, INDIPENDENTE DAL SETTORE OVE LA VERIFICA SI SVOLGE.

62 I fondamenti dell audit Requisiti: Di legge Standard/norma di riferimento Autodefiniti: Politica Obiettivi/programmi Procedure gestionali/operative Audit: confronto per la verifica della conformità Evidenze oggettive: Osservazioni Documentazione interviste

63 Documento INAIL-UNI: le fasi principali Piano del monitoraggio Requisiti pianificazione temporale delle verifiche (frequenza) definizione compiti e responsabilità descrizione delle metodologie modalità per la segnalazione di eventuali non conformità (NC) definizione delle modalità di trattazione delle NC e per l applicazione delle azione correttive AC

64 Monitoraggio interno della sicurezza CARENZE DI SISTEMA non conformità - NC CAUSE AZIONI CORRETTIVE Non conformità: qualsiasi deviazione da standard di lavoro, prassi, procedure, normative, prestazioni del sistema di gestione,etc., che possa direttamente od indirettamente portare a lesioni o malattia. Azione correttiva: azione intrapresa per eliminare le cause esistenti di non conformità, difetti o altre situazioni non desiderate, al fine di prevenirne il ripetersi.

65 RIESAME, CORREZIONE E MIGLIORAMENTO RISULTATI PIANIFICATI Top Management CONFRONTO RISULTATI RAGGIUNTI RIESAME: risultati dei monitoraggi statistiche infortuni azioni correttive intraprese rapporti sulle emergenze rapporti del responsabile della conduzione del sistema in merito all efficacia del sistema stesso rapporti sulla identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi CORREZIONE MIGLIORAMENTO

66 Sintesi dell implementazione del SGSL Applicabilità generale SGSL Implementazione su misura (tailoring) Evitare le complessità e le procedurizzazioni inutili Obiettivi complessivi commisurati alle risorse

67 Linee Guida SGSL L evoluzione GRUPPO DI LAVORO SINCERT: Associazioni DL OO. SS. Istituzioni: INAIL, ISPESL, Regioni, UNI Organismi di Certificazione GRUPPO DI LAVORO DELLA COMMISSIONE SICUREZZA UNI REDAZIONE REGOLAMENTO DI ACCREDITAMENTO Doc. RT 12 SCR OHSAS interpretata dalla LINEA GUIDA SGSL EMISSIONE NORMA ITALIANA SGSL??? APPROVAZIONE SOTTOCOMITATO ACCREDITAMENTO (13 novembre 2003) 74

68 Sistema accreditamento e certificazione nel mondo ACCREDIA

69 RT 12 SCR RIFERIMENTO OHSAS DA APPLICARE IN MODO CONGRUENTE CON LE LINEE GUIDA SGSL UNI 2001 IMPRESE Dare dimostrazione di conformità ai requisiti. Certificazione per l intero sito produttivo e deve estendersi in modo pianificato a TUTTI i siti produttivi ENTI DI CERTIFICAZIONE Agiscono in conformità alla UNI EN ISO 19011; Impiegano auditors certificati; Seguono un rapporto auditors/giornate definito; Adottano un proprio SGSL e un SGA (ISO 9001) certificato; Assicurano l assenza di conflitti di interesse; Pianificano le verifiche in funzione dei processi e della situazione di rischio dell organizzazione. 76

70 Certificati in Italia D. Lgs. 106/09 77

71 LA LEGGE 123/07 Ha esteso il campo di applicazione del D. Lgs. 231/01 a: reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro. IL TESTO UNICO art. 300 HA ARTICOLATO LE SANZIONI

72 D. LGS. 81/2008 e s.m.i. art. 300 (ART. 25 SEPTIES d. Lgs. 231/2001) Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro S A N PECUNIARIE 100 < QUOTE < < /QUOTA < 1549 Minimo Massimo Z I O N I INTERDITTIVE interdizione dall esercizio dell attività sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell illecito divieto di contrarre con la P.A. esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e/o revoca di quelli concessi divieto di pubblicizzare beni o ser vizi 79

73 Linee Guida SGSL/OHSAS art. 30 Lett. Circolare Min. Lavoro vigilanza Codice disciplinare e sistema sanzionatorio interno Sistema di gestione SGSL System improvement New policy New targets and goals New planning monitoring Audit reporting ACT DO Risk assessment Policy Targets and goals Planning PLAN Procedures and operative instructions implementation Process, plants and work places improvement Information and training of workers Registration of data Documentation management.. EFFICACEMENTE ATTUATO 80 D. Lgs. 231/2001 ORGANISMO DI VIGILANZA

74 Le responsabilità di SSL e il D. Lgs. 231/01 AZIENDA - ENTE ALTA DIREZIONE ORGANO DIRIGENTE Datore/i di lavoro Dirigenti Preposti Lavoratori

75 Art. 30 SGSL (18001) Linee guida SGSL Lettera circolare Ministero del Lavoro 15/VI/ /MA001.A001 del 11 luglio 2011 D. Lgs. 231/01 D. Lgs. 81/08 Linee Guida SGSL/OHSAS Organo Datore di Alta Direzione Dirigente Ente di piccole dimensioni lavoro Piccole e Medie Imprese ---- Tipologia A microimprese/az. artigiane senza dirigenti e con possibile presenza preposti 82

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