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1 RELAZIONE E BILANCIO esercizio

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3 Relazione e Bilancio 2016 della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA 44 esercizio

4 2 Relazione e bilancio 2016 Assemblea ordinaria Ordine del giorno

5 Relazione e bilancio 2016 Assemblea ordinaria Ordine del giorno Ordine del giorno Assemblea ordinaria della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA in prima convocazione svoltasi il 27 aprile 2017 alle ore 10:00 presso la Raiffeisenhaus a Bolzano Ordine del giorno 1. Presentazione della Relazione del Consiglio di amministrazione sulla gestione, del Bilancio di esercizio al , della Relazione del Collegio sindacale, della Relazione della società di revisione e relative delibere Politiche di remunerazione: Informativa sull attuazione ai sensi delle disposizioni di Vigilanza. 3. Politiche di remunerazione: Adeguamento del regolamento strategico.

6 4 Relazione e bilancio 2016 La Cassa Centrale in breve

7 Relazione e bilancio 2016 La Cassa Centrale in breve La Cassa Centrale in breve Cassa Centrale dell Alto Adige Spa Via Laurin 1, Bolzano 5 Telefono Fax Fax Direzione http oder cassa.centrale.raiffeisen@raiffeisen.it Banca agente S. W. I. F. T.-Code CAB Codice fiscale, partita IVA e N. registro delle imprese Albo delle banche RZSB IT 2B Nr. 3493/4 Capitale Sociale euro interamente versato, Banca aderente al fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo Nazionale di Garanzia di cui all art. 62 del d.lgs. n. 415/96. Cassa Centrale delle 47* Casse Raiffeisen dell Alto Adige per complessivi 185 sportelli *(al senza Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige)

8 Relazione e bilancio 2016 Cassa Centrale in breve Confronto dei dati fondamentali (dati in migliaia di euro) Situazione patrimoniale Variazione Totale di bilancio ,97 % Crediti verso banche ,00 % Attività finanziarie disponibili per la vendita ,90 % Credit verso clienti ,33 % Debiti verso banche ,33 % 6 Debiti verso clienti ,76 % Capitale ,29 % Patrimonio ,18 % Conto economico Variazione Margine d interesse ,15 % Commissioni nette ,59 % Margine di intermediazione ,41 % Utile della operatività corrente al lordo delle imposte ,52 % Utile d esercizio ,03 % Per ulteriori informazioni consulti la pagina 62 Numero dipendenti ,61 % Rating Moody s A3 A3 * Rating sui depositi a lungo termine

9 Relazione e bilancio 2016 Relazione e Bilancio

10 8 Relazione e bilancio 2016 Indice dei contenuti

11 Relazione e bilancio 2016 Indice dei contenuti Indice dei contenuti Prefazione...10 Ringraziamento del Consiglio di Amministrazione...12 Elenco degli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA...13 Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportelli...14 Gli organi societari...18 L organigramma...19 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione Contesto economico Settore bancario L organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nell esercizio Campi di attività Andamento economico I dipendenti Relazione sui rischi Indicatori fondamentali Accadimenti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio Prospettive per il Proposta di ripartizione dell utile di esercizio Relazione del Collegio Sindacale...68 Relazione della società di revisione...73 Bilancio Stato patrimoniale Conto economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario Nota integrativa...87 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Glossario Impressum...301

12 Relazione e bilancio 2016 Prefazione Prefazione Stimati Soci e Partner, gentili Signore ed egregi Signori, I timidi segni di ripresa della congiuntura manifestatisi nell area euro, nel corso dell anno in rassegna hanno avuto un effetto benefico sulla crescita economica in Alto Adige. Se- condo le previsioni dell Istituto provinciale di statistica (ASTAT), nel 2016 la crescita del prodotto interno lordo (PIL) si dovrebbe attestare attorno all 1,3%. La pressione sui risultati 10

13 Relazione e bilancio 2016 Prefazione delle banche non ha dato segni di attenuazione. Il risultato di gestione ha risentito, oltre che del livello dei tassi di interesse estremamente basso, anche degli interventi a sostegno di banche in crisi. Ciò malgrado, la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è riuscita a cogliere le opportunità che le si sono presentate, chiudendo l esercizio con un risultato straordinariamente soddisfacente. Continuano a trovare conferma i valori dell Organizzazione bancaria Raiffeisen, il cui agire è teso alla sostenibilità, alla stabilità, alla trasparenza e alla sicurezza. La stretta collaborazione con le Casse Raiffeisen garantisce a tutti i soci e clienti delle Casse Raiffeisen l elevata qualità dei prodotti e della consulenza. Inoltre, l intera Organizzazione ne esce rafforzata, potendo contare su depositi aggiuntivi, provenienti in prevalenza da imprese e investitori istituzionali, oltre che su investimenti significativi in tutta la provincia. Il nostro compito principale è e sarà anche in futuro quello di supportare e integrare l attività e lo sviluppo delle Casse Raiffeisen altoatesine per mezzo delle nostre molteplici e professionali prestazioni specialistiche. I depositi da clientela sono notevolmente aumentati anche nell esercizio in rassegna. Questo dimostra che la popolazione altoatesina ha fiducia in noi. Alla crescita notevole dei depositi presso l Organizzazione bancaria Raiffeisen, la Cassa Centrale ha contribuito in misura sostanziale con un aumento di 188 milioni di euro (+19,8%). In un contesto creditizio altamente competitivo, gli impieghi al netto delle rettifiche sono aumentati di 4,7 milioni di euro (+0,33%). La qualità del credito è eccellente. L incidenza delle sofferenze sul volume creditizio complessivo è da anni ad un livello molto modesto. Nel corso del 2016 si è ridotta addirittura allo 0,82%. Si tratta di un valore eccellente, sia in termini assoluti, sia in relazione alla situazione nazionale e locale. L impostazione prudente della politica creditizia ha dato i suoi frutti. Nel complesso si può constatare che la posizione di leader di mercato in provincia, occupata assieme alle Casse Raiffeisen altoatesine, è stata ulteriormente rafforzata. I costi operativi sono diminuiti del 2,95%. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si è pertanto distinta per l ottimo cost/income ratio del 46,77%. L utile netto si è attestato a 16,48 milioni di euro. In considerazione delle particolari circostanze in cui si è venuto a creare, si tratta di un ottimo risultato, anche se rispetto all esercizio precedente è diminuito del 9%. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige evidenzia indici di redditività e di produttività superiori alla media del settore sia a livello sia locale, sia nel confronto nazionale. Nel 2016 è gli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen hanno portato il capitale sociale da 175 a 200 milioni di euro. Negli ultimi 5 anni il patrimonio netto è aumentato da 238 a 339 milioni di euro, a cui si aggiunge la distribuzione di dividendi agli azionisti per 52,3 milioni di euro. Con l andamento positivo evidenziato negli ultimi anni, la Cassa Centrale Raiffeisen ha posto le basi per affrontare con serenità l imminente processo di cambiamento. Il 2016 è stato un anno all insegna dei preparativi per l attuazione della riforma del sistema bancario. Nel corso dell esercizio sono stati creati i presupposti per la costituzione del gruppo bancario autonomo in cui convergeranno le Casse Raiffeisen e la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Verso la fine dell anno i vari gruppi di lavoro, formati da rappresentanti delle Casse Raiffeisen, della Cassa Centrale e della Federazione Cooperative Raiffeisen, hanno iniziato a mettere a punto i dettagli dell operazione. Il nostro obiettivo continua ad essere quello di contribuire a consolidare il posizionamento dell intera Organizzazione bancaria Raiffeisen dell Alto Adige, proseguendo l andamento positivo di molti decenni. Più che mai sarà necessario, oltre che garantire un azione concertata nell ambito del movimento cooperativo Raiffeisen altoatesino, conseguire adeguati margini di contribuzione in tutte le aree strategiche. Il risultato della Cassa Centrale Raiffeisen si basa sulle prestazioni, sull impegno e sull entusiasmo degli esponenti aziendali e dei dipendenti della Cassa Centrale stessa e dell intera Organizzazione Raiffeisen. A tutte queste persone desideriamo ora esprimere la nostra sincera gratitudine. Anche nell ambito del processo di cambiamento e di sviluppo, che nei prossimi mesi e anni interesserà l Organizzazione bancaria Raiffeisen, la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige continuerà a rappresentare un elemento forte e affidabile del movimento cooperativo. 11 Dott. Michael Grüner Presidente Distinti saluti Dott. Zenone Giacomuzzi Direttore Generale

14 Relazione e bilancio 2016 Ringraziamento 12 Da sinistra in piedi: Dott. Karl Leitner, Dott. Michael Grüner, Dott. Philipp Oberrauch e Dott. Hanspeter Felder Da sinistra inginocchiati: Dott. Michele Tessadri, Rag. Stefan Tröbinger e Dott. Hans Telser Ringraziamento del Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento degli obiettivi dell Organizzazione Raiffeisen ed in particolare quelli della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Ringraziamo inoltre tutti i responsabili delle cooperative associate, tutti gli amministratori, i sindaci, direttori e collaboratori delle Casse Raiffeisen per il loro appoggio, per la fiducia concessaci e per la proficua collaborazione. I membri del Consiglio di Amministrazione hanno svolto il proprio mandato nella piena consapevolezza della loro responsabilità. Abbiamo svolto la gestione della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nell interesse e per conto degli azionisti, adottando le nostre decisioni con grande circospezione. Particolare attenzione è stata dedicata all efficienza operativa. Siamo convinti di avere corrisposto alla fiducia dataci dagli azionisti. In questa occasione vogliamo anche ringraziare i nostri clienti e partner commerciali. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ringrazia i rappresentanti dell Organo di Vigilanza, della Federazione delle Cooperative Raiffeisen, dell ICCREA Holding S.p.A., della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo-Federcasse e della Raiffeisen Landesbank Tirol per la buona collaborazione, il sostegno ricevuto e l ottimo trattamento riservato alle questioni poste dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Per la preziosa e proficua collaborazione, il Consiglio di Amministrazione vuole porgere inoltre un sentito ringraziamento ai membri del Collegio Sindacale, in modo particolare al presidente dott. Klaus Steckholzer. Infine un sincero ringraziamento ai membri della direzione generale, ai responsabili delle singole aree, al personale direttivo nonché a tutti gli altri collaboratori per l impegno profuso e il senso del dovere dimostrato. Bolzano, 20 marzo 2017 Il Consiglio di Amministrazione

15 Relazione e bilancio 2016 Elenco degli azionisti Elenco degli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA Casse Raiffeisen Alta Pusteria Alta Venosta Andriano Bassa Atesina Bassa Valle Isarco Bolzano Brunico Castelrotto-Ortisei Campo di Trens Ciardes Dobbiaco Funes Gherdëina Laces Lagundo Lana Lasa Marlengo Meltina Merano Monguelfo-Casies-Tesido Nalles Naturno Nova Levante Nova Ponente-Aldino Oltradige Parcines Prato - Tubre Renon S. Martino in Passiria Salorno Schlern-Rosengarten Le Casse Raiffeisen detengono 99,677% del capitale sociale Scena Senales Silandro Terlano Tesimo Tirolo Tures-Aurina Ultimo-S.Pancrazio-Lauregno Val Badia Val Passiria Val Sarentino Valle Isarco Vandoies Villabasse Wipptal 13 Cooperative frutticole Cafa a Merano Cofrum a Marlengo Geos a Silandro Fruchthof Überetsch a Frangarto Cantine sociali Bolzano Colterenzio Cornaiano Frubona coop. frutt. a Terlano Juval a Castelbello Kurmark-Unifrut a Magrè Lagundo a Lagundo Cortaccia Lagundo Lanafruit a Lana Melix Brixen a Varna Mivor a Laces Neufrucht a Egna Merano Burggräfler S. Paolo / Appiano Latterie sociali Merano Vipiteno Diverse Società Cooperative e Federazioni Cooperativa Produttori Sementi della Val Pusteria Federazione Cooperative Raiffeisen 31/12/2016 Federazione Provinciale Federazione Sudtirolese cavalli Haflinger dell A.Adige Allevatori Razze Bovine Federazione Provinciale OVEG a Eyrs Allevatori Razza Bruna VOG a Terlano VOG Products a Laives

16 Relazione e bilancio 2016 Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportelli Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB ALTA PUSTERIA Piazza del Magistrato 3, San Candido ABI: 8020 CAB: Sesto / S. Vitto ALTA VENOSTA Via principale 72, S. Valentino alla muta ABI: 8066 CAB: Burgusio Malles Resia ANDRIANO 14 Piazza San Urbano 10, Andriano ABI: 8015 CAB: BASSA ATESINA Via B.-Fraenklin 6, Laives ABI: 8114 CAB: Ora Bronzolo Via Kennedy Montagna Vadena S. Giacomo Pineta di Laives BASSA VALLE ISARCO Piazza Centrale 6B, Laion ABI: 8113 CAB: Barbiano Chiusa Villandro BOLZANO Via De-Lai 2, Bolzano ABI: 8081 CAB: Bolzano-Sud Piani di Bolzano Via Visitazione Gries Aslago S. Genesio Piazza Erbe Piazza Municipio Rencio Via Roma BRUNICO Via Europa 19, Brunico ABI: 8035 CAB: Anterselva di Mezzo Casteldarne Valdaora Perca Falzes Rasun Riscone Via Città S. Giorgio S. Lorenzo CAMPO DI TRENS Trens /Piazza Municipio 3, Campo di Trens ABI: 8020 CAB: CASTELROTTO - ORTISEI Via O. v. Wolkenstein 9/A, Castelrotto ABI: 8056 CAB: Roncadizza Siusi Alpe di Siusi Oltretorrente CIARDES Via Principale 15, Castelbello/Ciardes ABI: 8060 CAB: Castelbello 58281

17 Relazione e bilancio 2016 Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB DOBBIACO Via C. Künigl 1, Dobbiaco ABI: 8080 CAB: Dobbiaco Nuova FUNES San Pietro 6, Val di Funes ABI: 8094 CAB: Tiso GHERDËINA Str. Meisules 211, Selva di Val Gardena ABI: 8238 CAB: S. Cristina Ortisei LACES Via Principale 38, Laces ABI: 8110 CAB: LAGUNDO Via Strada Vecchia 21, Lagundo ABI: 8112 CAB: LANA Coldrano Martello Quarazze Merano - Aquila Rossa Via Madonna del Suffragio 22, Lana ABI: 8115 CAB: Via Bolzano Via Merano 5 Postal Gargazzone Zona Industriale Lana di Sotto Cermes Verano Foiana LASA Via Venosta 48, Lasa ABI: 8117 CAB: Oris MARLENGO Via Franz Innerhofer 3, Marlengo ABI: 8134 CAB: Via Palade MELTINA Krumergasse 6, Meltina ABI: 8135 CAB: MERANO Corso libertà 40, Merano ABI: 8133 CAB: Avelengo Piazza Fontana Maia Bassa Via Goethe 7/A MONGUELFO-CASIES-TESIDO Via Pusteria 9, Monguelfo-Tesido ABI: 8148 CAB: Casies Tesido NALLES Via Gregor Gasser 2, Nalles ABI: 8155 CAB: NATURNO Via Principale 12, Naturno ABI: 8157 CAB: 58630

18 Relazione e bilancio 2016 Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB NOVA LEVANTE Via Roma 41, Nova Levante ABI: 8161 CAB: Ponte Nova Vigo di Fassa NOVA PONENTE-ALDINO Via Principale 4, Nova Ponente ABI: 8162 CAB: Aldino Anterivo San Nicolò d Ega Monte San Pietro Trodena OLTRADIGE Piazza Municipio 13, S.Michele / Appiano ABI: 8255 CAB: Frangarto Cornaiano Caldaro Caldaro/Via stazione Appiano / Via Stazione S. Paolo / Appiano Termeno PARCINES Via Spauregg 12, Parcines ABI: 8175 CAB: PRATO-TUBRE Rablà Via Croce 8, Prato allo Stelvio ABI: 8183 CAB: Glorenza Laudes Sluderno Stelvio Solda Tubre RENON Via del Paese 7, Collalbo ABI: 8187 CAB: Bolzano / Via Weggenstein Soprabolzano Auna di Sotto S. MARTINO IN PASSIRIA Via del Giovo 7, San Martino in Passiria ABI: 8226 CAB: SALORNO Via Trento 7, Salorno ABI: 8220 CAB: Cortaccia Laghetti Margrè Egna SARENTINO Piazza della Chiesa 5, Sarentino ABI: 8233 CAB: Campolasta SCENA Piazza Arciduca Giovanni 2, Scena ABI: 8234 CAB: SCHLERN-ROSENGARTEN Zona Produttiva Cardano 1, Cornedo all Isarco ABI: 8065 CAB: Prato Isarco Collepietra Tires Fiè SENALES Madonna di Senales 84, Senales ABI: 8239 CAB: Certosa Maso Corto SILANDRO Via Principale 33, Silandro ABI: 8244 CAB: Corces 58921

19 Relazione e bilancio 2016 Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB TERLANO Piazza dott. Weiser 9, Terlano ABI: 8269 CAB: Settequerce Vilpiano TESIMO Paese 81, Tesimo ABI: 8273 CAB: Prissiano S. Felice TIROLO Via Principale 31, Tirolo ABI: 8278 CAB: Merano / Via delle Corse TURES-AURINA Via Valle Aurina 20, Campo Tures ABI: 8285 CAB: Gais Luttago Molini di Tures San Giovanni Cadipietra Villa Ottone ULTIMO-SAN PANCRAZIO-LAUREGNO Via Principale 118, S. Valpurga ABI: 8231 CAB: Lauregno Proves S. Nicolò S. Pancrazio VAL BADIA Str. Col Alt 16, Corvara ABI: 8010 CAB: Pedraces Colfosco Pederoa S. Martino / Badia S. Vigilio Marebbe La Villa La Valle VAL PASSIRIA Piazza Raiffeisen 1, S.Leonardo ABI: 8998 CAB: Moso Rifiano VALLE ISARCO Via Bastioni Maggiori 12, Bressanone ABI: 8307 CAB: Velturno Millan Naz Rodengo Sciaves S. Andrea Varna VANDOIES Via J. A. Zoller 6, Vandoies ABI: 8295 CAB: Maranza Rio di Pusteria Vandoies di sopra Terento VILLABASSA Via Hans Wassermann 4, Villabassa ABI: 8302 CAB: Braies WIPPTAL Città Nuova 9, Vipiteno ABI: 8182 CAB: Colle Isarco Prati di Vizze CASSA CENTRALE RAIFFEISEN DELL ALTO ADIGE SPA Via Laurin 1, Bolzano ABI: 3493 CAB: 11600

20 Relazione e bilancio 2016 Gli organi Da sinistra in piedi: Dott. Hansjörg Felder, Dott. Karl Leitner, Dott. Hans Telser, Rag. Stefan Tröbinger. Da sinistra seduti: Dott. Philipp Oberrauch, Dott. Michele Tessadri, Dott. Michele Tessadri. Da sinistra: Dott. Fortunato Verginer, Dott. Klaus Steckholer, Dott. Hubert Berger 18 Gli organi societari Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Dott. Michael Grüner Presidente Dott. Hans Telser Vicepresidente Dott. Hanspeter Felder Dott. Karl Leitner Dott. Philipp Oberrauch Dott. Michele Tessadri Rag. Stefan Tröbinger Dott. Klaus Steckholzer Presidente Dott. Hubert Berger Sindaco effettivo Dott. Fortunato Verginer Sindaco effettivo Dott. Florian Kiem Sindaco supplente Dott. Hannes Profanter Sindaco supplente

21 Relazione e bilancio 2016 Organigramma L organigramma Assemblea generale Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Direktore Generale Dott. Zenone Giacomuzzi Segreteria Amministrazione del Personale, Marketing/pubbliche relazioni Compliance & Antiriciclaggio Posizioni di staff Servizio Legale Risik Management Revisione Interna 19 Aree Finanziaria Dott. Dott. Roman Jablonsky Membro della Direzione Commerciale Rag. Johann Schmiedhofer Vice Direttore Amministrazione & Organizzazione Dott. Josef Grüner Vice Direttore* Reparti Reparti Reparti Servizi finanziari Treasury Consulenza alle Aziende Segreteria fidi Contabilità, segnalazioni & controlli interni Servizi per Casse Raiffeisen e clienti istituzionali Back Office Finanziario Sportello / Privati Crediti speciali Controlling Sviluppo & organizzazione bancaria Gestione fidi & Contrattualistica Gestione clienti/ condizioni Tecnica & sicurezza * Sostituto Direttore Generale. Sostituisce il Direttore Generale in casi di assenza o impedimento previsti dall art. 22 dello Statuto. Spedizioni, servizi generali & sorveglianza

22 20 20 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione

23 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Contesto economico Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione Stimati azionisti, il Consiglio di Amministrazione è lieto di adempiere al proprio compito istituzionale di informarvi sui risultati ottenuti dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nel corso dell esercizio Prima di passare all analisi dei risultati di bilancio, riteniamo opportuno illustrare brevemente le condizioni economico-monetarie che hanno caratterizzato l andamento dell esercizio in rassegna. 1. Contesto economico Scenario internazionale Dal punto di vista politico il 2016 è stato uno degli anni più intricati dalla Seconda Guerra mondiale. I leader occidentali hanno dovuto fare i conti con attacchi terroristici islamici nei paesi industrializzati occidentali e con crescenti tensioni internazionali. Ad esempio, è aumentata la conflittualità tra la Russia e la Nato per l Europa orientale e la Siria. Anche tra la Cina e le nazioni che si affacciano sul Mar Cinese non corre buon sangue. Il rapporto tra la Cina e gli Stati Uniti, invece, è stato incrinato da dissidi per i saldi della bilancia commerciale. Il programma atomico sudcoreano ha sollevato tensioni tra le due Coree e gli USA e il Giappone. In più, si è notata una tendenza generale avversa all architettura internazionale di cooperazione tra i popoli costruita negli ultimi 70 anni. I principali sintomi di questa evoluzione sono l aumento delle tendenze autarchiche, revisioniste e protezionistiche in un numero crescente di paesi (Russia, Turchia, Stati Uniti e addirittura in Polonia). Tra questi fenomeni figura anche l insorgere di crisi politiche e sociali perfino in paesi un tempo celebrati come baluardi di speranza (Brasile, Sudafrica). Senza contare la vittoria del populismo contrario alla globalizzazione e agli stranieri nel mondo occidentale, che si è palesato attraverso numerosi referendum (referendum sull accordo tra l Ucraina e l UE nei Paesi Bassi, referendum sulla Brexit in Gran Bretagna e referendum costituzionale in Italia). Finora sembrava auspicabile che le nazioni aderenti all ONU, ma anche al G20, all OCSE e al WTO nonché ad altre organizzazioni ombrello, collaborassero sempre più strettamente in considerazione dei problemi globali. Queste premesse, invece, nel 2016 sono state rimesse in discussione a tutti i livelli. Ha pertanto destato grande sorpresa il fatto che nel 2016, nonostante i tanti sviluppi politici sfavorevoli, la dinamica dell economia mondiale abbia subito solo un lieve rallentamento (dal 3,2% del 2015 al 3,1% nel 2016). In compenso, l indebolimento della dinamica economica delle nazioni industrializzate è stato particolarmente evidente: soprattutto il PIL giapponese e quello statunitense nel 2016 sono risultati deludenti (Giappone %, ,2%; USA ,9%, ,6%). Con questa cifra gli USA non hanno nemmeno raggiunto la crescita dell Eurozona, pari al 2,4% (2015 2%). Ma anche in molti paesi emergenti, primi fra tutti la Russia, la Turchia, il Brasile e il Sudafrica, l economia è andata via via peggiorando. La produzione interna russa nel 2016 è scesa di un altro 0,6%, dopo che il PIL russo già nel 2015 era calato del 3,7%. Si discute molto se si tratti solo della conseguenza delle minori entrate petrolifere o delle sanzioni dell Occidente 21

24 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Contesto economico 22 per la crisi in Ucraina o se, invece, alla base vi sia una politica economica sbagliata. La Turchia è un altro paese che nel 2016 ha evidenziato una crescita economica negativa (2016-2,7%, ,28%). In questo caso i motivi vanno ricercati nelle divisioni politiche, nel continuo rischio terroristico e nelle velleità autoritarie del presidente, che sta effettuando grandi epurazioni a tutti i livelli sociali. Dei restanti paesi emergenti del G20, nel 2016 anche il Brasile ha risentito di una continua crisi politica e sociale nonché del crollo dei prezzi delle materie prime sui mercati mondiali. L economia brasiliana ha pertanto subito una frenata per il secondo anno consecutivo (2016-3,5%, ,8%). Questi stessi fattori hanno fatto crollare nel 2016 anche la crescita del più importante polo economico africano, ossia il Sudafrica ( ,3%, ,3%). Tra i paesi emergenti del G20 hanno registrato una crescita soddisfacente solo la Cina e l India, i due baluardi della speranza asiatici. L economia cinese nel 2016 è cresciuta del 6,8% (2015 6,9%) grazie ai massicci programmi congiunturali, mentre l India ha messo a segno uno sviluppo del 6,6% (7,6%) grazie a consistenti programmi di riforma economica e fiscale. La difficile situazione economica mondiale è apparsa in tutta la sua evidenza nei flussi commerciali globali. Le cifre relative alle esportazioni cinesi, ad esempio, nel 2016 sono crollate del 7,7%, quelle delle importazioni del 5,5% (export cinese %; import ,3%), mentre in Russia le esportazioni sono addirittura precipitate del 25,4% e le importazioni sono calate del 6,6% (export russo ,5%; import %). Anche le cifre relative alle esportazioni del Brasile hanno subito una nuova frenata, chiudendo l anno a -3,4%, mentre le importazioni sono calate del 19,8% (export ,1%; import ,2%). Anche l Eurozona nel 2016 ha per la prima volta vissuto un arresto dello sviluppo delle esportazioni (0%). Le esportazioni e le importazioni degli Stati Uniti hanno subito un tracollo per il secondo anno consecutivo (export ,9%, ,4%; import ,7%, ,0%). Che in questo contesto la disoccupazione mondiale, in base alle statistiche dell ILO, sia scesa al 5,7% si spiega solo tenendo presente il fatto che dal 2015 in molti paesi del G20 la popolazione in età lavorativa è diminuita rispetto agli anni precedenti. Questo fenomeno si è verificato soprattutto nelle nazioni industrializzate come il Giappone e l Eurozona, ma anche in Cina. Per questo motivo le cifre relative alla disoccupazione nelle nazioni industrializzate sono scese dal 7,4% della fine del 2015 al 7,2% nel 2016, con una flessione dell 1,2% rispetto ai massimi del Tuttavia è dovuto anche allo spostamento settoriale dei posti di lavoro dalle imprese di produzione a quelle di servizi, se la correlazione tra i dati occupazionali e i tassi della crescita economica è oggi meno stretta che in passato. I tassi di disoccupazione più bassa alla fine del 2016 sono stati registrati dal Giappone (3,6%), che solo dal 2011 ha perso quasi 4 milioni di abitanti, e dalla Cina (4,8%), dove dal 2014 la popolazione in età lavorativa sta calando di 10 milioni di unità all anno. Anche gli USA alla fine del 2016 hanno registrato un tasso di disoccupazione storicamente basso del 5,5%. Soltanto l UE, soprattutto a causa della incerta situazione del mercato del lavoro in Grecia, Spagna e Italia, ha presentato nel 2016 un incidenza di disoccupati ancora molto elevata, pari al 9,0%, sebbene rispetto alla fine del 2015 fosse scesa di poco meno dello 0,5%. Oltre che per i tassi di disoccupazione in calo, il 2016 ha colpito anche per un altro aspetto positivo. Per la prima volta dal 2008

25 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Contesto economico la pressione deflazionistica globale, che negli anni precedenti si era scaricata sull industria dei beni di consumo a causa dell estremo eccesso di capacità produttiva cinese, ha accennato ad attenuarsi. Nel 2016 i prezzi alla produzione degli articoli d esportazione cinesi destinati ai mercati globali hanno subito un forte rialzo. I motivi vanno ricercati nella politica retributiva cinese, che da anni puntava a un rapido adeguamento dei salari minimi, oltre che nella politica del figlio unico degli ultimi decenni, che ha ridotto la popolazione in età lavorativa preparando il terreno per un imminente invecchiamento della popolazione e, infine, nell estensione di tutti i diritti sociali ai 350 milioni di lavoratori migranti finora privi di diritti. La Cina è stata anche all origine del rialzo dei costi delle materie prime globali. La fortissima attività edilizia per la costruzione di infrastrutture e il fiume di auto circolanti in Cina hanno determinato nel 2016 un aumento del 38% dei costi energetici espressi in USD e una crescita dei prezzi dei metalli industriali nell ordine del 28%. Per la prima volta dal 2008 i prezzi alla produzione sono dunque tornati a crescere in tutte le regioni economiche importanti della terra: nell Eurozona, negli USA, in Cina e in Russia (Eurozona 1,6%; USA 1,9%, Cina 5,5%, Russia 7,4%). Ne hanno tratto vantaggio i prezzi al consumo, che nel 2016 hanno registrato un andamento positivo ovunque (indice dei prezzi al consumo: Eurozona 1,1%; Stati Uniti 2,1%; Giappone 0,5%; Cina 2,1%). Il fatto che nel 2016 non si sia registrata un inflazione cattiva, spinta solo dalle materie prime, è sottolineato anche dall ottimismo degli operatori economici in Europa e negli USA, che si attendono tutti un rialzo dei prezzi finali dei loro prodotti nei prossimi mesi. Area Euro e Italia Stando alle cifre della Commissione UE, nel 2016 la situazione economica nell Eurozona si è sviluppata in modo estremamente disomogeneo. Il 2016 è stato il quarto anno consecutivo di ripresa economica nell Eurozona vista nel suo insieme. Soprattutto i consumi interni, ma anche la rinnovata propensione agli investimenti delle imprese e la domanda in espansione della mano pubblica, hanno infuso una fiducia positiva ovunque. I tassi di crescita nei singoli stati membri dell Area Euro, peraltro, hanno evidenziato differenze enormi. La crescita maggiore nel 2016 è stata nuovamente appannaggio di piccole nazioni fortemente dipendenti dall economia finanziaria: Irlanda (4,1%), Malta (4,1%), Lussemburgo (3,6%) e Cipro (2,8%). Tra gli stati più estesi, la Slovacchia (3,4%), paese UE con la più forte industria automobilistica in termini di veicoli prodotti pro capite, ha beneficiato dell aumento della domanda di automobili, mentre alla Spagna (3,2%) ha giovato l incremento dei movimenti turistici. Gli altri membri fondatori dell UE, nel 2016 si sono tutti dovuti accontentare nel migliore dei casi di una crescita dell 1,9% (Germania), dell 1,3% (Francia) o di valori ancora più bassi. Chiudono la classifica dell Eurozona, per via dei livelli di indebitamento ancora elevati, i PIL di Italia e Grecia (Italia +0,7%; Grecia -0,3%). Nel 2016 è emerso chiaramente che i debiti elevati sono un freno per l economia di un paese. Il debito pubblico è cresciuto ulteriormente nella maggior parte dei paesi UE, sebbene i costi di rifinanziamento degli stati europei siano stati arginati dalla politica monetaria espansiva e dal programma di acquisto diretto di titoli di stato da parte della BCE. Il debito pubblico italiano, attualmente pari a 2.212,62 miliardi di euro, è il più alto di tutta l UE e supera quello della Germania, pari a 2.161,26 miliardi di euro, e quello francese che si ferma a 2.160,56 miliardi di euro. Se lo si rapporta al PIL, tuttavia, 23

26 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Contesto economico 24 secondo i dati di Eurostat si trovano in testa alla classifica paesi come la Grecia con il 176,9% e il Portogallo con il 133,4%, seguiti dall Italia con il 132,7% e da Cipro con il 100,6%. L andamento del debito pubblico nell Eurozona nel suo complesso è in continuo rialzo. Ciò significa che, malgrado i bassi tassi di interesse, molti governi dell UE continuano ancora a spendere più di quanto incassano. Considerando l intera UE, il rapporto tra debito pubblico e PIL è pari al 90,3%, mentre un anno fa era ancora all 89,2%, con un disavanzo dell 1,9%. I debiti sono spesso un grande ostacolo per una sana politica occupazionale. Ne consegue che anche il livello di disoccupazione è particolarmente elevato proprio nei paesi europei con un alto debito pubblico. Ad esempio, al l Italia presentava un tasso di disoccupazione del 12%, la Grecia addirittura del 23% (2015: Italia 11,4%, Grecia 24,5%). All altra estremità della classifica della disoccupazione dell Eurozona campeggiano la Germania con il 3,9% e i Paesi Bassi con il 5,4%. Al centro figurano, invece, la Francia con il 9,6% e la Finlandia con l 8,7% (2015: Germania 4,5%, Paesi Bassi 6,6%, Francia 10,2%, Finlandia 9,5%). Il tasso di disoccupazione dell insieme degli stati dell Eurozona nel 2016 è sceso dal 10,4% al 9,6%. Solo l Italia si è mossa in controtendenza. I prezzi al consumo nell Eurozona sono tornati a salire dell 1,1% ( %) verso la fine dell anno, dopo che tra febbraio e maggio si era instaurata una breve fase deflazionistica. Su base annua, nel raffronto tra paesi i prezzi al consumo sono saliti del 2,4% in Estonia, del 2,2% in Belgio e dell 1,7% in Germania; si sono ridotti dello 0,2% in Irlanda, mentre sono saliti dello 0,1% a Cipro (2015: Estonia +0,1%, Belgio +0,6%, Germania +0,1%, Irlanda 0%, Cipro -1,5%). L andamento dei prezzi è risultato inferiore alla media in Italia con lo 0,5% e in Grecia con lo 0,3% (2015: Italia 0,0%, Grecia -1,1%), a testimonianza della diversa dinamica economica nei vari paesi dell area euro. Malgrado tutto, l accelerazione dei prezzi all 1,8% nel primo mese del 2017, e soprattutto lo sviluppo positivo dell 1,6% per i prezzi alla produzione, dimostrano come l andamento dei prezzi nell Eurozona in generale stia cavalcando una nuova onda positiva. Alto Adige Secondo l Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano (IRE), nel 2016 l economia altoatesina ha proseguito sulla strada della ripresa imboccata l anno precedente, con un aumento del prodotto interno lordo stimato attorno all 1,13% (valore previsto nel 2015: 1,1%). Le previsioni per l anno 2017 indicano un ulteriore miglioramento della congiuntura nell ordine dell 1,3% 1. Al risultavano iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio di Bolzano aziende (+0,1% rispetto all anno precedente), e precisamente di tipo non agricolo (incremento ,2%; incremento ,71%) e imprese agricole (riduzione ,2% 2 ; riduzione ,5% 3 ). Il mercato del lavoro altoatesino presentava nel terzo trimestre 2016 una media di occupati registrati, esprimendo un aumento del 4,0% 4 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (variazione 2015: -0,8% 5 ). Il tasso medio di disoccupazione in Alto Adige ha raggiunto nel 2016 il suo valore più basso dal 2010, attestandosi al 1 Rapporto mensile IRE, febbraio Rapporto mensile IRE, febbraio Rapporto mensile IRE, febbraio Rapporto mensile IRE, febbraio Rapporto mensile IRE, febbraio 2016

27 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Settore bancario 2,5% 6. Questo valore, che si trova ben al di sotto della media nazionale ( %; ,4%; ,7%; ,1% 7 ), consente di affermare che l Alto Adige presenta nuovamente una situazione di piena occupazione. Dalla fine degli anni Cinquanta l inflazione non era mai più stata tanto bassa quanto nel Con un aumento medio annuo dei prezzi dello 0,5% 8, Bolzano si posiziona tra i capoluoghi di provincia con il tasso di inflazione più elevato d Italia (indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività NIC). Ciò nonostante, la media annua dell inflazione a Bolzano è rimasta uguale al 2015, quindi sotto i livelli degli anni precedenti. Su scala nazionale si riscontra una media annua pari a -0,09% 9. In una situazione del genere si parla di deflazione (Bolzano: ,5%, ,1%, ,0%, ,7%; Italia: ,04%, ,2%, ,2%, ,0% 10 ). Negli ultimi anni l inflazione a Bolzano città è sempre stata più alta della media nazionale 11. Nel 2016 l Alto Adige ha registrato pernottamenti turistici: un valore mai raggiunto prima. Rispetto al 2015 ciò corrisponde a un aumento del 6,4%. L incremento dei pernottamenti è stato rimarchevole soprattutto con riferimento agli ospiti tedeschi (+7,0%) e a quelli provenienti da altri paesi esteri (+7,3%). Anche la presenza di turisti italiani (+4,8%) ha peraltro evidenziato un andamento decisamente positivo 12. Il 70% circa degli affidamenti concessi in Alto Adige è destinato alle imprese. 6 Rapporto mensile IRE, febbraio ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, marzo ASTATINFO, febbraio ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, marzo ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, marzo ASTATINFO, febbraio Rapporto mensile IRE, febbraio 2017 Alla fine di dicembre gli impieghi lordi verso soggetti residenti in Alto Adige erano pari a 21,50 miliardi di euro (Italia: 1.849,79 miliardi di euro). Il raffronto con dicembre 2015 evidenzia, quindi, un calo del volume creditizio pari al -2,59% (Italia: -0,56%). Mentre i crediti a privati (famiglie consumatrici) nel periodo intercorrente tra dicembre 2015 e dicembre 2016 sono aumentati del 4,86% (Italia: +1,56%), quelli concessi alle aziende (settore produttivo: società non finanziarie e famiglie produttrici) hanno subito un decremento del -4,55% (Italia: -2,31%) 13. Nel 2016 in Alto Adige sono stati dichiarati 56 fallimenti, 10 in meno rispetto all anno precedente Settore bancario Tassi di riferimento e politica monetaria Nel 2016 la BCE ha addirittura allentato ancora una volta la propria politica monetaria, facendola somigliare sempre più a quella della BoJ in Giappone. La BCE non può sottoscrivere direttamente titoli di stato tramite il mercato primario, come possono fare le banche centrali di altri paesi industrializzati. Da qualche tempo, tuttavia, avvalendosi delle LTRO e dei programmi di acquisto diretto sul mercato secondario dei titoli di stato, dispone di fatto di uno strumento analogo per abbassare il rendimento sui mercati obbligazionari. Nel 2016 la Fed ha puntato sempre più a riportare i tassi a un livello più normale, innalzandoli gradualmente fino allo 0,75% e frenando l iniezione di denaro. La BCE, invece, ha opposto tutta la resistenza possibile al persistente rischio di deflazione nell Eurozona. Per la prima volta nella storia dell Eurozona, il 10 marzo 2016 la BCE ha portato i tassi 13 Federazione Cooperative Raiffeisen - Reparto Consulenza aziendale banche; su base dati Bastra al Rapporto mensile IRE, gennaio

28 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Settore bancario 26 di riferimento allo 0% e gli interessi sui depositi overnight addirittura al -0,4%, iniziando al contempo ad acquistare grandi quantità di titoli di stato europei. In questo modo il totale di bilancio della banca è salito in un anno del 31,7%, avvicinandosi di nuovo al record di 3,7 miliardi di euro, pari al 35% del PIL dell Eurozona. È ovvio che questo comportamento tanto aggressivo si è ripercosso anche sulla massa monetaria dell UE in generale. Tuttavia i nuovi standard normativi (CRR e CRD IV) e il massiccio deflusso di liquidità degli investitori stranieri dall Eurozona nel 2016 hanno determinato una crescita più contenuta della massa monetaria M2 (+4,7%). Che i volumi dei crediti elargiti alle famiglie siano aumentati solo di poco (2,0%) è dipeso dall ingente quota di crediti deteriorati (oltre miliardi di euro) nei singoli paesi UE in crisi. La quota di crediti deteriorati sul volume totale ammonta attualmente al 6,3%, dopo che nel 2013 si era registrato un massimo nell Eurozona con una quota dell 8%. Sei paesi dell Eurozona presentano però ancora percentuali a due cifre e si trattengono, pertanto, nell elargizione del credito. Tra questi, con il 16% di crediti deteriorati, figura anche l Italia. Divise - cambi di riferimento euro L euro nel 2016 ha subito pressioni al deprezzamento a causa della politica della massa monetaria estremamente espansiva, della politica dei tassi proattiva della BCE e delle incognite che ancora aleggiano sul futuro dell Eurozona. Nel corso dell anno il valore esterno dell euro è temporaneamente sceso quasi al livello più basso degli ultimi 8 anni. La Fed, invece, con una politica dei tassi nuovamente puntata verso l alto ha fatto defluire capitali dall Europa verso gli USA. L euro ha così perso il 4,31% nei confronti del dollaro e alla fine dell anno quotava a 1,052. Mentre lo JPY nel corso dell anno è salito rispetto al dollaro del 2,93% a 117 e rispetto all euro del 6,46% a 123,15, la sterlina britannica ha ceduto un buon 16,72% rispetto al dollaro, scendendo a 1,23, e il 12,91% sull euro, portandosi a 1,17. Rispetto al dollaro canadese l euro ha perso il 7,56% a 1,41 e rispetto al dollaro australiano il 4,45% a 1,46. Tra le valute dei paesi emergenti, quella che nel 2016 ha sofferto di più nei confronti dell euro è stata la lira turca (13,92%). La causa va ricercata nei grandi problemi di politica interna. Dopo le pesanti perdite del 2015, il real brasiliano ha invece chiuso l anno in ripresa del 42,63% grazie all elevato livello dei tassi. Anche il Sudafrica ha beneficiato di un afflusso di capitali che ha fatto impennare il rand sudafricano con un aumento del 26,68% rispetto all euro. La valuta cinese, invece, in seguito a normative valutarie più restrittive, nel 2016 si è apprezzata del 6,55% a 0,144 rispetto al dollaro e del 10,04% a 0,15 rispetto all euro. Euribor: tasso d interesse nelle operazioni interbancarie Il mercato monetario nel 2016 ha attirato l attenzione per i tassi negativi. La politica monetaria estremamente espansiva della Banca centrale europea ha fatto temporaneamente scivolare l Euribor a 3 mesi al -0,31%, quello a 6 mesi al -0,22% e quello a 12 mesi al -0,21%. Date le condizioni di prestito molto vantaggiose delle operazioni di credito LTRO della BCE, le banche europee hanno fatto il pieno di liquidità, che però ha faticato a trovare uno sbocco nella concessione di crediti (solo il 2,5%). In molti casi è rimasta parcheggiata nei depositi overnight della BCE, remunerati al -0,4%, oppure nel mercato interbancario al tasso Eonia del -0,36%. La crescente avversione al rischio degli investitori privati nell Eurozona ha inoltre innescato un cosiddetto risparmio dettato dalla paura. Si è preferito evitare le forme d investimento di lungo periodo,

29 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Settore bancario mentre molto denaro è rimasto parcheggiato all estremità breve della curva strutturale dei tassi, come dimostra l aumento dell 8,8% registrato dalla M1 (depositi a breve termine) nel corso dell anno. Infine, anche la clausola di responsabilità (bail-in), recentemente introdotta in Europa, e la persistente crisi delle banche in molti paesi europei, primi fra tutti l Italia, hanno fatto sì che i piccoli risparmiatori parcheggiassero il denaro in forme d investimento protette dal Fondo di risoluzione nazionale. È sempre più a voce alta che gli esperti rimarcano quanto il livello dei tassi negativo nel frattempo stia diventando un problema per risparmiatori e banche. D altro canto la BCE è convinta che non vi sia alternativa, sostenendo che l economia anemica possa rimettersi in moto solo attraverso un eccesso di offerta di liquidità. Del resto, anche i governi centrali trovano crediti a condizioni vantaggiose solo attraverso questo meccanismo, il quale, pertanto, a sua volta torna utile alla mano pubblica per abbattere il debito. Negli Stati Uniti la Fed ha invece cambiato radicalmente la propria politica dei tassi nel corso dell anno, procedendo già ad un innalzamento dell 1% dei tassi Libor a 3 mesi. I mercati azionari e obbligazioniari Nel 2016 l indice brasiliano Bovespa ha chiuso con un più 76,16% in euro, dimostrandosi uno degli indici più proficui del mondo, seguito dal Peru General Index con +67,21%, dal Kase Index del Kazakistan con +62,42% e dal Russian RTS Index con +57,47% (2015: Bovespa -35,34%, Peru General Index -35%, Kase Index -44,44%, Russian RTS Index +6,68%). Dall altro lato, nel 2016 alcuni indici, anche tra quelli dei paesi industrializzati, a Londra hanno subito perdite per problemi locali spesso anche politici. Primi fra tutti vanno richiamati qui il FTSE Mib con -10,2%, l IBEX con -3,01% e il FTSE 100 con -1,93%. Tuttavia la maggior parte dei mercati azionari dei paesi industrializzati, nonostante l elevata volatilità e i rapporti P/E storicamente molto elevati, hanno archiviato un anno passabile. Le schiarite delle prospettive congiunturali, il rialzo dei prezzi e il livello dei tassi ancora basso hanno dato vita a buone quotazioni di chiusura nelle borse dell Europa centrale. Il Dax tedesco ha chiuso l anno con un più 6,87%, il Cac40 francese con un più 3,96% e anche la borsa olandese ha chiuso con un più 8,29%. Negli Stati Uniti nel 2016 si è assistito addirittura a un Trump rally. Le promesse di riduzioni fiscali per le aziende hanno messo le ali alla fantasia degli investitori. L S&P500 ha chiuso l anno con un più 12,25% in euro, il Dow Jones Industrial addirittura con un più 16,14%. L S&P500 ha chiuso l anno con un più 12,25% in euro, il Dow Jones Industrial addirittura con un più 16,14%. Dai mercati obbligazionari sono invece arrivati i problemi maggiori nel corso dell anno. Fanno eccezione soltanto il mercato dei titoli di stato sudafricano, che ha fatto guadagnare agli investitori oltre il 30% in euro, e quello greco, che in media ha superato il 16%. Per il resto il risultato sui mercati obbligazionari in generale ha lasciato alquanto a desiderare. Il JPM Global World Index in euro ha chiuso il 2016 con un risultato del 3,81%, il JPM Euro si è fermato al 3,76%. Settore bancario italiano Al in Italia operavano 613 banche ( ) (senza considerare la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.), che disponevano assieme di una rete di sportelli ( ). Commisurato alla popolazione italiana al ( abitanti), ciò equivale a una densità di abitanti per sportello bancario 15. Un anno prima in Italia c erano ancora 33 banche in più, per un totale di 646 unità. La contrazione va imputata principalmente alle banche cooperative costituite secondo 15 Banca d Italia e Istat, Istituto Nazionale di Statistica 27

30 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Settore bancario 28 il principio che contraddistingue anche le Casse Raiffeisen. Queste banche sono diminuite di 28 unità. In termini percentuali la loro presenza all interno del sistema bancario italiano si è ridotta dal 56,50% al 54,98%. Al le banche cooperative a sistema Raiffeisen erano rappresentate da 337 ( ) Banche di Credito Cooperativo (BCC), Casse Rurali e Casse Raiffeisen. Complessivamente queste gestivano sportelli, pari al 14,92% di tutti gli sportelli ubicati in Italia. L anno precedente il loro peso era del 14,58%. Il numero degli sportelli è diminuito, infatti, di 25 unità. La variazione più consistente è stata registrata tra le banche popolari, il cui numero di sportelli è diminuito di ben 910 unità, mentre gli sportelli facenti capo alle società per azioni sono aumentati di 159 unità. Al 31 dicembre 2016 il volume della raccolta diretta da clientela (depositi da clientela oltre ai pronti contro termine e ai titoli obbligazionari collocati presso clientela) del sistema BCC (Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen) ha evidenzito un calo dello 0,65% (2015-0,86%), attestandosi a 160,68 miliardi di euro, mentre il sistema bancario italiano nel suo complesso ha raggiunto un volume di 2.086,49 miliardi di euro, con un decremento dello 0,57% ( ,30%) 16. La provvista complessiva delle banche di credito cooperativo italiane, a fine settembre 2016 era composta per l 82,2% 17 ( ,3% 18 ) da raccolta da clientela, ossia da depositi da clientela (depositi in c/c, depositi a vista, depositi vincolati, certificati di deposito), assegni circolari, pronti contro termine e obbligazioni, oltre che, per il 18,7% ( ,7%) da raccolta interbancaria. Nel sistema 16 Federazione Cooperative Raiffeisen - Reparto Consulenza aziendale banche; su base dati Bastra al Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n bancario italiano nel suo complesso, invece, la provvista da banche alla fine del terzo trimestre presentava un incidenza del 28,7%. La raccolta complessiva delle banche di credito cooperative italiane al ha toccato quota 193,09 miliardi di euro ( ,32 miliardi di euro), esprimendo un calo del 2,6% (2015-0,7%) rispetto all esercizio precedente. Si tratta di una diminuzione ben più consistente di quella registrata nel sistema bancario nel suo complesso, dove il valore si è portato a 2.891,67 miliardi di euro ( ,86 miliardi di euro), evidenziando una variazione del -0,4% ( ,1%). Alla fine del 2016 gli impieghi del sistema BCC assommavano a 132,88 miliardi di euro, evidenziando una contrazione dello 0,84% (2015-0,97%) rispetto alla corrispondente data dell anno precedente; nello stesso periodo il sistema bancario nazionale nel suo complesso ha registrato un calo, pari in media allo 0,56% ( ,09%). A fine anno il volume complessivo degli impieghi del sistema bancario italiano ammontava a 1.849,79 miliardi di euro. L incidenza dei crediti nei confronti del settore produttivo sul totale dei crediti verso clientela a livello di sistema BCC era pari al 61,49% (sistema bancario nazionale: 46,52%); questi hanno registrato un calo del 3,12% nel corso del 2016 (sistema bancario nazionale -2,31%). Il credito concesso dal sistema BCC alle famiglie consumatrici si è attestato al 34,12% degli impieghi complessivi verso clientela (sistema bancario nazionale 28,43%), raggiungendo un volume complessivo di 45,34 miliardi di euro (sistema bancario italiano 525,89 miliardi di euro) e evidenziando un incremento rispetto all anno precedente, precisamente nell ordine del 2,99% (sistema bancario italiano +1,56%) 19. Le sofferenze lorde del sistema BCC rappresentavano a fine dicembre 2016 l 11,98% 19 Federazione Cooperative Raiffeisen - Reparto Consulenza aziendale banche; su base dati Bastra al

31 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige del totale degli impieghi ( ,45%). Il sistema bancario italiano nel suo complesso rilevava nello stesso periodo un incidenza media dei crediti in sofferenza pari al 10,90% ( ,84%). Mentre presso il sistema BCC alla fine del 2016 i crediti in sofferenza lordi risultavano aumentati mediamente a 15,92 miliardi di euro, con un incremento del 3,78% ( ,24%), a livello di sistema bancario nazionale, dove è stato raggiunto un valore assoluto di 201,64 miliardi di euro, la riduzione è stata pari al -0,04% ( ,02%) 20. Le sofferenze nette 21 a fine dicembre 2016 in Italia ammontavano a 86,9 milioni di euro, con un calo di 4,5 milioni di euro rispetto a dicembre La variazione percentuale annua è stata quindi pari al -1,9% (dicembre ,3%). Il rapporto tra le sofferenze nette e il totale degli impieghi del sistema bancario italiano è sceso a fine dicembre 2016 al 4,89% (dicembre ,94%) 22. Il patrimonio netto (capitale più riserve) delle banche di credito cooperativo italiane alla fine di settembre 2016 ammontava a 19,9 miliardi di euro 23 ( ,4 miliardi di euro 24 ), con una variazione annua del -2% ( %). Il Tier1 ratio delle banche di credito cooperativo italiane a fine settembre 2016 era pari al 16,3% 25 (settembre ,3% 26 ), mentre il coefficiente patrimoniale (total capital ratio) era attestato al 17,2% (settembre ,7%). Il CET1 ratio (Common equity tier 1 ratio) dell intero sistema bancario italiano, invece, in giugno 2016 era pari al 12,4%, 20 Federazione Cooperative Raiffeisen - Reparto Consulenza aziendale banche; su base dati Bastra al ABI monthly outlook, febbraio 2017; dati non omogenei rispetto alle statistiche armonizzate a seguito della variazione introdotta nel 2008 nei criteri di segnalazione delle svalutazioni alla Banca d Italia. 22 ABI monthly outlook, febbraio Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n Federcasse, Circolare Statistica trimestrale n mentre il coefficiente patrimoniale era attestato al 15,3% (giugno ,1%). 3. Organizzazione bancaria Raiffeisen dell Alto Adige Al l Organizzazione bancaria Raiffeisen presentava un volume di raccolta diretta da clientela (depositi da clientela, al netto delle passività derivanti da crediti ceduti o cartolarizzati, oltre a pronti contro termine e titoli obbligazionari propri) pari a 11,575 miliardi di euro. Ciò corrisponde a una crescita del 5,71% rispetto alla stessa data dell anno precedente. La raccolta indiretta da clientela al ammontava a 2,323 miliardi di euro. Su base annua ciò corrisponde a un incremento del 2,85%. I mezzi amministrati (corrispondenti alla somma della raccolta diretta e indiretta da clientela) al evidenziavano un totale di 13,898 miliardi di euro. Rispetto al si tratta di un aumento del 5,22%. Per quanto riguarda gli impieghi diretti a clientela (crediti verso clientela, al netto dei crediti ceduti o cartolarizzati), al è stato registrato un incremento dell 1,25% rispetto alla fine dell anno precedente. Il volume complessivo degli impieghi diretti verso la clientela al era pari a 10,050 miliardi di euro. Per la prima volta è stata così superata la soglia dei 10 miliardi di euro. Le sofferenze lorde sugli impieghi diretti verso la clientela, sempre al , assommavano a complessivi 297,7 milioni di euro. Rispetto al è stato pertanto registrato un calo dell 8,67%. È ancora una volta leggermente diminuita l incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi diretti a clientela, passata dal 3,28% del al 2,96% del

32 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige 30 Il prodotto bancario lordo, che assomma in sé i mezzi amministrati e i crediti verso la clientela, alla data di bilancio 2016 si è attestato a 23,948 miliardi di euro, evidenziando un incremento del 3,52% rispetto al Al in Alto Adige operavano 68 banche (di cui 55 aventi sede legale in Alto Adige). Il numero delle Casse Raiffeisen, comprensivo delle due Casse Rurali con sede legale nella provincia di Trento, ammonta a 49, quello delle società per azioni a 12, quello delle banche popolari a 3 e quello relativo alle succursali di banche estere a 4. Rispetto al il numero complessivo delle banche operanti in Alto Adige è rimasto invariato. La rete degli sportelli gestiti dalle banche operanti in Alto Adige si è alleggerita di 16 unità rispetto al e ne conta ora 371. A fronte di una chiusura di 19 sportelli va rilevata, infatti, l apertura di 3 sportelli. In Alto Adige ben 189 sportelli vengono gestiti dalle Casse Raiffeisen nonché dalle due Casse Rurali con sede legale in provincia di Trento. Nella provincia di Bolzano queste ultime gestiscono 4 sportelli. Gli sportelli facenti capo a banche costituite in forma di società per azioni sono 110, mentre le banche popolari ne contano 66 e le succursali di banche estere 6. Ben 15 delle complessive 19 chiusure di sportelli citate riguardano le società per azioni e, in particolare, 11 sportelli sono quelli dismessi dalla sola Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A.: tre a Bolzano e uno rispettivamente a Appiano, Badia, Brennero, Bressanone, Cortaccia, Merano, Sluderno e Villabassa. Il gigante bancario Unicredit S.p.A. ha cessato l attività in 3 sportelli, di cui 2 erano ubicati a Bolzano e uno a Laives. Inoltre, sempre nella categoria delle società per azioni, anche la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. si è liberata di uno sportello finora gestito a Bolzano. Ulteriori 2 chiusure di sportelli sono avvenute in capo alle Banche di Credito Cooperativo (BCC), concretizzatesi da un lato nella dismissione di uno sportello intrattenuto dalla Cassa Rurale di Centrofiemme Cavalese soc.coop. a Monte San Pietro (Nova Ponente) e, dall altro, nella chiusura di uno sportello a Vandoies da parte della Cassa Raiffeisen Vandoies società cooperativa. Infine, all interno del gruppo delle banche popolari la Banca Popolare dell Alto Adige Soc.coop.p.a. ha dismesso 2 sportelli, di cui uno a Bolzano e uno a Bressanone. Per contro il numero degli sportelli gestiti da banche estere in Alto Adige è rimasto invariato. Le nuove aperture, invece, sono limitate al gruppo delle società per azioni (1 sportello) e al gruppo delle banche popolari (2 sportelli). Infatti, hanno aperto uno sportello ciascuna Intesa Sanpaolo S.p.A. e la Banca Popolare dell Alto Adige Soc.coop.p.a., entrambe a Bolzano, nonché la Banca Popolare di Sondrio Soc.coop.p.a., a Merano. Rapportando il numero di sportelli alla popolazione altoatesina al ( persone), si ottiene una densità di abitanti per sportello bancario. Con le sue 47 aziende bancarie indipendenti, che gestiscono sportelli, il sistema Raiffeisen dell Alto Adige detiene il 49,87 percento degli sportelli bancari altoatesini. Le Casse Raiffeisen gestiscono, inoltre, due sportelli oltre i confini della Provincia di Bolzano (di cui uno situato in Provincia di Trento e uno in Provincia di Belluno). 28 Le 55 banche aventi sede legale in Alto Adige sono date, oltre che dalle 47 Casse Raiffeisen dell Alto Adige e dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A., dalla Alpenbank S.p.A. (classificata tra le succursali di banche estere), la Cassa 27 Senza la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. 28 Banca d Italia e Istat, Istituto Nazionale di Statistica

33 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige di Risparmio di Bolzano S.p.A., la Banca Popolare dell Alto Adige Soc.coop.p.a., la Prader Bank S.p.A., la Alto Adige Banca S.p.A. e, infine, dalla Hypo Tirol Bank S.p.A. e dalla BHW Bausparkasse S.p.A. (classificate tra le succursali di banche estere). Rispetto all ultimo anno, il numero di banche aventi sede legale in Alto Adige è rimasto invariato. Il numero complessivo di sportelli che le suddette 55 banche conducono in provincia di Bolzano ammonta a 319 unità 29. Rispetto al il numero è diminuito di 13 unità. Tale decremento netto risulta, da un lato, dalle citate chiusure da parte della Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. (11 unità), della Banca Popolare dell Alto Adige Soc.coop.p.a. (2 unità) nonché della Cassa Raiffeisen di Vandoies società cooperativa (1 unità) e, dall altro, dalla altresì già evidenziata apertura da parte della Banca Popolare dell Alto Adige Soc.coop.p.a. (1 unità). Nell esercizio trascorso la Federazione Cooperative Raiffeisen ha nuovamente fornito importantissimi servizi per l attività bancaria, confermando ancora una volta il proprio ruolo di partner affidabile della Cassa Centrale Raiffeisen e delle Casse Raiffeisen. Nel 2016 il supporto prestato dalla Federazione Cooperative Raiffeisen alle Casse Raiffeisen si è nuovamente esplicato in due ambiti d intervento oramai consolidati: quello della vigilanza sulle cooperative, in cui si concretizza il mandato istituzionale della Federazione, da una parte, e quello della prestazione di servizi in ossequio allo scopo statutario di supporto ai soci, dall altra. Nell ambito della vigilanza sulle cooperative, le realtà associate hanno avuto modo di servirsi dell attività di revisione ordinaria e straordinaria nonché della revisione legale dei conti. Le prestazioni svolte nel contesto della funzione di supporto ai soci compren- 29 Banca d Italia dono la rappresentanza degli interessi, oltre che l assistenza, la consulenza e l attività formativa con riguardo alle tematiche attinenti al sistema cooperativo nonché a tutte le questioni di ordine economico-aziendale, giuridico e tecnico bancario. L Area Sistemi Informativi Raiffeisen (RIS), l area servizi più vasta della Federazione Cooperative Raiffeisen, mette a disposizione delle realtà associate e degli altri clienti applicativi e sistemi moderni e sicuri. Da un lato gli stessi sono basati sulle attività di sviluppo interno, dall altro sono fondati su soluzioni software standardizzate acquistate sul mercato; essi costituiscono un segno di qualità e un importante valore aziendale per l Organizzazione Raiffeisen nel suo complesso, quindi anche per il settore non bancario. Il 2016 è stato un anno trascorso all insegna della digitalizzazione, materia ormai facente parte integrante della pianificazione pluriennale del reparto tecnologia informatica. In via generale, l attività della Federazione Cooperative Raiffeisen nel 2016 si è nuovamente svolta in modo soddisfacente e le prestazioni fornite hanno coperto, senza eccezione alcuna, tutta la gamma di attribuzioni contemplate dallo statuto. Raising Unified Network S.p.A. (RUN S.p.A.) è una delle aziende altoatesine leader nel comparto dei servizi IT, in grado di offrire soluzioni innovative e su misura. Tra le sue competenze chiave rientrano la realizzazione di collegamenti internet via fibra ottica, radiotrasmissione e cavo, così come la creazione di reti complesse, nonché l implementazione e lo sviluppo continuo di svariati servizi. Tra questi è annoverabile un sofisticato portafoglio di prestazioni cloud, che spaziano dalla messa a disposizione di potenza di calcolo e servizi backup nei propri data center, sino ad affidabili soluzioni di disaster recovery, strumenti di moderna 31

34 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige 32 comunicazione, tool di produttività e adeguati sistemi di security. In tale ambito eccelle per la propria competenza nonché per la rispondenza alle esigenze del futuro e l economicità della sua piattaforma infrastrutturale. Per la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige, RUN S.p.A. provvede ai seguenti tre servizi, dimostrando elevata professionalità e focalizzando il proprio operato sui risultati e sulla stabilità: a) La connessione RUN S.p.A. provvede alla connessione della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige a livello sia interregionale che internazionale. L importanza di soddisfare criteri di elevata efficienza è al centro dell attenzione in fase di predisposizione dei progetti e si rispecchia nella selezione e nella ridondanza delle apparecchiature di rete applicate. I router del leader mondiale CISCO gestiscono e codificano tutti i flussi informativi, i quali raggiungono la rete MPLS di RUN S.p.A. transitando per due linee in fibra ottica fisicamente indipendenti. La rete MPLS di RUN S.p.A. comprende, tra l altro, anche un cosiddetto anello nel quale terminano, in due nodi distinti, le due linee in fibra ottica della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Da qui i flussi di dati possono essere immediatamente e correttamente inoltrati direttamente al sistema informativo della Federazione Cooperative Raiffeisen o verso altre destinazioni. b) La sicurezza Un aspetto di fondamentale importanza per la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è dato dalla massima sicurezza per quanto riguarda i rischi di intrusione nella rete e nell ambiente IT aziendale. A tale riguardo, RUN S.p.A. si serve di due firewall che sorvegliano e gestiscono, sulla base di chiare regole predeterminate, i pacchetti di informazioni in entrata verso la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nonché in uscita dalla stessa. La completezza del controllo dei pacchetti di informazioni viene permanentemente ed efficacemente sfruttata a fini di protezione e di gestione delle rigide limitazioni di accesso. RUN S.p.A. supporta la Cassa Centrale Raiffeisen in tutte le attività, dalla progettazione fino all implementazione di requisiti di maggiore complessità, oltre che nella segmentazione della rete locale (DMZ) tesa all utilizzo di vari applicativi. c) La rete interna L efficienza della rete locale (LAN) è garantita dall impiego di switch CISCO dell ultima generazione, che consentono un regolare trasferimento dei dati tra tutte le postazioni di lavoro della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Nell anno in rassegna Raiffeisen OnLine S.r.l. ha avuto modo nuovamente di incrementare il proprio numero di clienti. Ad oggi oltre utenti fanno ricorso ai servizi e ai prodotti proposti dalla società di servizi internet e di sviluppo di applicativi facente capo all Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige. Una parte sostanziosa di tale incremento va imputata agli accessi a Internet. Importanti impulsi sono derivati dalla campagna Mettiamoci in rete, lanciata dall Amministrazione provinciale al fine di promuovere lo sviluppo della rete in fibra ottica altoatesina. Nella sua veste di provider privato, Raiffeisen OnLine si è messa bene in luce in una dozzina di comuni aderenti all iniziativa. Nel 2016 è stata nuovamente confermata l importanza dello sviluppo di applicazioni come area strategica di importanza centrale. Su incarico delle stazioni radio Südtirol

35 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige 1 e Radio Tirol Raiffeisen OnLine ha sviluppato un applicazione mobile che, oltre a consentire la ricezione dei programmi radio via internet mediante dispositivi mobili, mette a disposizione degli ascoltatori anche una vasta gamma di servizi, tra cui giochi a premi o informazioni sul traffico stradale e segnalazioni della presenza di dispositivi Autovelox. L associazione alpina Alpenverein Südtirol ha commissionato a Raiffeisen OnLine la fornitura di connessioni a banda larga per tutta una serie di suoi rifugi. Grazie a tale investimento gli amanti della montagna hanno ora la possibilità di utilizzare i propri dispositivi mobili per inviare mail e fotografie delle vette appena scalate, oltre che per consultare le previsioni meteo o reperire altre informazioni. Per la società energetica Alperia S.p.A. e la sua affiliata Edyna S.r.l., Raiffeisen OnLine ha programmato il sito web e applicativi per la piattaforma intranet. Anche in questo caso sono stati realizzati interessanti servizi digitali aggiuntivi per gli utenti. Nel 2016 è stata rilasciata la versione 3.0 di Raiffeisen VereinsCloud, la piattaforma di comunicazione e di backup dati sviluppata da Raiffeisen OnLine appositamente per le organizzazioni non profit locali. Il servizio ha subito riscosso il favore dell Unione giovani agricoltori sudtirolesi, la cui direzione provinciale ha deciso di introdurlo su tutto il territorio provinciale. Anche le Casse Raiffeisen hanno tratto beneficio dalla generale tendenza alla digitalizzazione. In primavera è stata integrata nell applicativo bancario M3 una nuova versione dei moduli on-line che consente alle Casse Raiffeisen di semplificare e velocizzare le procedure di ordinazione dei servizi proposti da Raiffeisen OnLine. Nel 2016 la Raiffeisen Servizi Assicurativi S.r.l. ha adempiuto con impegno e perizia alla propria funzione mirata al supporto, alla consulenza e alla prestazione di servizi a favore delle Casse Raiffeisen con riferimento a tutti gli aspetti del business assicurativo. La società si è dedicata anche alla distribuzione di prodotti nella propria funzione di agenzia assicurativa, soprattutto nel campo della protezione dei rischi in capo alle organizzazioni locali attraverso l allestimento di pacchetti assicurativi personalizzati, oltre che alla protezione dell Organizzazione bancaria Raiffeisen contro i rischi quotidiani e particolari nell ambito della prestazione di servizi bancari e finanziari. Sebbene le condizioni economiche generali che hanno contraddistinto il comparto assicurativo abbiano costituito una grande sfida, la società ha potuto nuovamente vantare un ottimo risultato. Il bilancio al attesta a Raiffeisen Servizi Assicurativi risultati positivi anche per quanto riguarda il volume di nuovi contratti stipulati nel ramo danni, che ha registrato un aumento dei premi pari al 2,8% per un incasso totale di 59,4 milioni di euro. I premi incassati complessivamente hanno sfiorato i 155 milioni di euro. L ufficio liquidazione sinistri di Raiffeisen Servizi Assicurativi a Bolzano si occupa dei danni coperti dalla compagnia assicurativa Assimoco nell interesse dei soci e dei clienti delle Casse Raiffeisen nonché dell intera Organizzazione bancaria Raiffeisen. Nell anno in rassegna sono stati gestiti sinistri, che hanno comportato l erogazione di risarcimenti per un totale di 27,9 milioni di euro. 4. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nell esercizio 2016 La Cassa Centrale Raiffeisen è riuscita a gestire molto bene l esercizio Gli obiettivi sono stati raggiunti e anche superati ed è 33

36 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nel stato ottenuto un ottimo risultato economico. La Cassa Centrale ha svolto egregiamente la propria missione in tutte le aree strategiche, fornendo alle Casse Raiffeisen, ai clienti e ai partner i servizi finanziari e bancari di supporto necessari. I depositi da clientela hanno registrato un aumento straordinario, pari al 19,8%. Rimane immutata la fiducia che gli abitanti della nostra provincia ripongono nell Organizzazione bancaria Raiffeisen e nella Cassa Centrale Raiffeisen. L attività di concessione del credito a favore degli operatori economici locali ha continuato a rappresentare il business di base della Cassa Centrale. Con 1,410 miliardi di euro è stato raggiunto un volume creditizio mai registrato prima nella storia della banca. L incremento degli impieghi è una costante da oltre 10 anni: nel 2006 il loro ammontare era ancora pari a 624 milioni di euro. La collaborazione con le Casse Raiffeisen, in prevalenza sotto forma di finanziamenti in pool, viene apprezzata dal mercato. Ciò ha contribuito in modo significativo a garantire il mantenimento del livello delle commissioni nette e al superamento per quanto pianificato in termini di margine di interesse. La Cassa Centrale è stata invitata a partecipare a quasi tutti i progetti di investimento di rilievo attuati in Alto Adige. Le rettifiche di valore dei crediti verso clientela sono state ulteriormente ridotte. La qualità del credito è eccellente. L incidenza delle sofferenze sul totale dei crediti verso clientela è scesa, pertanto, allo 0,82% (2015 0,82%). La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si posiziona, di conseguenza, ben al di sotto della media nazionale, pari al 4,89% 30. Malgrado l accentuata volatilità registrata nel corso del 2016, il risultato della gestione del portafoglio titoli di proprietà può essere nel suo complesso valutato positivamente. In seguito agli interventi della Banca centrale europea, negli ultimi anni in Europa e in Italia la situazione sul piano della liquidità è nettamente mutata. Per tutto l anno la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha amministrato il surplus di liquidità dell Organizzazione bancaria Raiffeisen, il cui ammontare ha evidenziato una costante crescita. I costi operativi si sono ridotti rispetto all esercizio precedente. Sul risultato hanno tuttavia pesato, oltre agli esborsi connessi alla costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo delle Casse Raiffeisen, gli interventi di sostegno a favore di banche in difficoltà, che esulano, peraltro, dall operatività bancaria ordinaria della Cassa Centrale Raiffeisen. Attraverso il conferimento di nuovi fondi, gli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen hanno portato il capitale sociale da 175 a 200 milioni di euro. Il patrimonio netto, dopo avere guadagnato il 3,49% nel 2015, si è ulteriormente accresciuto del 5,18 % nel 2016, portandosi da 322 milioni a 339 milioni di euro alla fine dell esercizio. I coefficienti di capitalizzazione evidenziano che i requisiti imposti dalle disposizioni di Basilea 3 per i prossimi anni sono stati più che soddisfatti. In gennaio 2016 l agenzia di rating Moody s ha rivisto al rialzo il proprio giudizio sulla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A., assegnandole un rating A3 per i depositi a lungo termine e un rating emittente Baa2. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. è una delle poche banche italiane con tale giudizio positivo. Nel campo dei depositi la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha ottenuto il massimo dei voti, mentre con le obbligazioni si trova al secondo posto. Riforma delle banche di credito cooperativo - creazione del Gruppo Bancario Cooperativo delle Casse Raiffeisen L attuazione della riforma del sistema delle 30 ABI monthly outlook, febbraio 2017

37 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nel 2016 banche cooperative italiane ha rappresentato una priorità sul piano strategico nel corso del Ai sensi del decreto legge n. 18 del , le Casse Raiffeisen dell Alto Adige hanno la possibilità di costituire un gruppo bancario autonomo. Il decreto è stato convertito in legge dello Stato il A metà maggio sono iniziati i lavori di predisposizione della documentazione strategica, condizione base per poter procedere alla formazione del gruppo. Le bozze del progetto industriale e del masterplan di progetto sono state visionate alla fine di luglio assieme alle parti interessate. In settembre e ottobre i due documenti sono poi stati adeguati in base agli accordi. Contemporaneamente è iniziata l elaborazione della restante documentazione per la richiesta di autorizzazione, tra cui il contratto di coesione, gli statuti e l accordo di garanzia solidale. Nel corso di un incontro svoltosi il 27 ottobre 2016 nel Raiffeisen Pavillon è stato dato l avvio al progetto Un anno. A tale incontro hanno partecipato tutti i componenti dei gruppi di lavoro costituiti per la creazione del Gruppo Bancario Cooperativo delle Casse Raiffeisen, in breve Gruppo Raiffeisen: si tratta di rappresentanti delle Casse Raiffeisen altoatesine, della Cassa Centrale Raiffeisen e della Federazione Cooperative Raiffeisen. L obiettivo proposto è che il Gruppo sia operativo a partire dal 1 gennaio Le disposizioni di attuazione della riforma delle banche di credito cooperativo non erano ancora state emanate. Dopo l emanazione delle stesse nel 19 aggiornamento della Circolare n. 285/13, pubblicato dalla Banca d Italia il 2 novembre 2016, i gruppi di lavoro sono passati alla fase operativa dell attuazione del progetto Un anno. Negli ultimi due mesi dell anno hanno lavorato intensamente per mettere a punto i documenti da consegnare alla Banca d Italia ai fini della verifica preliminare. Struttura organizzativa Nel corso dell esercizio 2016 non ci sono state variazioni sostanziali nella struttura organizzativa. L attività della Banca si è svolta in condizioni organizzative di sicurezza ed efficienza. Attività di sviluppo Lo sviluppo di nuovi prodotti e l aggiornamento e la rielaborazione delle procedure standardizzate sono il risultato di un continuo processo interno. Esso è frutto dell osservazione critica delle strutture esistenti, dell accoglimento di impulsi esterni e dell analisi di statistiche e sondaggi che pervengono periodicamente da diverse istituzioni quali la Banca d Italia, la Federazione Cooperative Raiffeisen, ecc. In ultima analisi, lo sviluppo consiste nell attuazione delle innovazioni. Con riferimento all esercizio trascorso vanno annoverati soprattutto il Risparmio Casa e i finanziamenti connessi alle agevolazioni della cosiddetta Nuova Sabatini per le piccole e medie imprese. L obiettivo è quello di sviluppare prodotti adatti alle specifiche esigenze, di ridurre i costi e di mantenere una buona qualità dei servizi Raiffeisen. Gli ultimi esercizi passati sono stati caratterizzati da incisive e soventi variazioni delle disposizioni legislative e di vigilanza, oltre che dal riordino dell attività bancaria. I lavori di adattamento e di attuazione e la formazione del personale hanno richiesto l impiego di molto tempo e di notevoli risorse. Anche lo sviluppo tecnologico svolge un ruolo importante. Nel 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A., in collaborazione con la Federazione Cooperative Raiffeisen, ha lavorato allo sviluppo di soluzioni tecniche innovative tese a supportare la competitività dell Organizzazione bancaria Raiffeisen dell Alto Adige. 35

38 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nel Partecipazioni Le partecipazioni sono considerate una possibilità per la Cassa Centrale Raiffeisen di estendere la gamma di servizi messa a disposizione delle Casse Raiffeisen e di cogliere opportunità di sviluppo assieme a partner strategici. La strategia delle partecipazioni è tesa a rafforzare e ampliare la posizione di mercato delle Casse Raiffeisen in Alto Adige. La collaborazione con Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A., in cui la Cassa Centrale Raiffeisen detiene indirettamente una partecipazione attraverso la società finanziaria CRR-Fin, consente di partecipare alla concessione di prestiti e di concorrere all erogazione di finanziamenti all industria e di finanziamenti di progetti, oltre che all erogazione di servizi alla clientela commerciale fuori provincia. La partecipazione in BCC CreditoConsumo S.p.A., una società del movimento cooperativo italiano specializzata nell erogazione del credito al consumo, offre alla Cassa Centrale Raiffeisen e a tutta l Organizzazione bancaria Raiffeisen prospettive di crescita nel segmento in questione. La partecipazione in AlpenBank S.p.A. - Innsbruck permette di incrementare le quote di mercato dell Organizzazione bancaria Raiffeisen dell Alto Adige nel comparto del private banking. Oltre a dedicarsi alla clientela privata, AlpenBank supporta le Casse Raiffeisen attraverso l effettuazione di analisi consolidate sui mercati finanziari e mediante varie strategie di investimento e linee di gestione patrimoniale rivolte a una clientela selezionata e, sempre di più, mediante prodotti finanziari sviluppati appositamente per le Casse Raiffeisen. Grazie alla partecipazione in PensPlan Invest S.p.A. e il progetto Pensplan, che hanno portato alla nascita del Raiffeisen Fondo pensione aperto, la Cassa Centrale è in grado di coprire il fabbisogno di previdenza complementare dell intera Organizzazione bancaria Raiffeisen. In marzo 2016 è stata acquistata una partecipazione dello 0,3 % al capitale di Banca d Italia per un controvalore di 22,5 milioni di euro. La partecipazione è stata scelta per le sue caratteristiche d investimento solido a medio-lungo termine. Inoltre a dicembre sono state acquistate n azioni dell Assimoco Vita Spa per un esborso complessivo di ,50 euro. Lo sviluppo commerciale della maggior parte delle imprese a cui la Cassa Centrale Raiffeisen partecipa con quote strategiche ha evidenziato un andamento soddisfacente. Il rendimento da dividendi delle partecipazioni, calcolato sulla base degli investimenti medi, si attesta attorno al 3,48% e supera, quindi, il tasso medio overnight. Se ai fini del calcolo si tiene conto anche dell andamento del valore delle partecipazioni stesse, si ottiene un rendimento globale dell investimento liquido medio pari a -0,46%. Gli obiettivi che avevano indotto all acquisizione delle quote di partecipazione sono stati in massima parte raggiunti. Rapporti con altre imprese La Cassa Centrale Raiffeisen non appartiene ad alcun gruppo societario. Non vengono intrattenuti rapporti con società controllanti. La Cassa Centrale Raiffeisen esercita un influenza notevole sulla società collegata Alpenbank S.p.A. - Innsbruck. Casse Rurali - Raiffeisen Finanziaria S.p.A., invece, è soggetta a controllo congiunto. Tra le imprese collegate va annoverata anche la Raiffeisen Servizi Assicurativi S.r.l. Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito

39 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nel 2016 Cooperativo La Cassa Centrale Raiffeisen aderisce al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Nel corso dell esercizio 2016 i soci del Fondo sono stati chiamati ad intervenire in seguito alle crisi verificatesi in sette Banche di Credito Cooperativo italiane. In totale, la Cassa Centrale Raiffeisen ha contribuito con euro. Nel 2016 sono stati liquidati complessivamente euro quale quota parte degli impegni sorti nel corso degli esercizi precedenti per interventi già autorizzati dall Autorità di vigilanza bancaria e iscritti a bilancio al per ,13 euro. Al sono stati inoltre impegnati, per interventi già autorizzati dal Fondo per gli esercizi a venire, ulteriori euro. Alla data di chiusura del bilancio sussistevano crediti verso il Fondo di Garanzia dei Depositanti per complessivi euro a fronte di importi erogati in massima parte allo scopo di finanziare misure volontarie a sostegno di Banche di Credito Cooperativo italiane da risanare. Una piccola parte di tali crediti, destinati al finanziamento dell acquisto di posizioni deteriorate dalle BCC da parte del Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, è stata sottoposta alle rettifiche in base ai dati di esigibilità comunicati dal Fondo stesso. Nel 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen ha anche contribuito agli interventi di sostegno attuati dal Fondo di Garanzia Istituzionale, aderendo all aumento di capitale della Banca di Sviluppo, appartenente al Gruppo ICCREA Banca, e sottoscrivendo un prestito obbligazionario garantito da finanziamenti. Nel corso dell esercizio 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha acquistato elementi patrimoniali per complessivi euro. Protezione dei dati personali Anche nel corso del 2016 la Banca si è occupata intensamente del tema della sicurezza delle informazioni, aggiornando i regolamenti interni in materia di sicurezza informatica, di programmazione della continuità operativa nonché di tutela dei dati. I regolamenti interni affrontano in dettaglio i seguenti punti: 1. Scopo dei regolamenti; 2. Distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati, della sicurezza informatica e della programmazione della continuità operativa; 3. Strategie di analisi e di valutazione del rischio; 4. Protezione fisica e logica del patrimonio informativo; 5. Software; 6. Approvvigionamento elettrico e fulmine; 7. Programmazione della continuità operativa con definizione precisa delle classi di disponibilità per tutti gli applicativi, degli eventi dannosi a fronte dei quali sono necessari provvedimenti, del piano di protezione dei dati, dell organizzazione delle emergenze (unità di emergenza e di crisi), dei piani di riavvio, dello svolgimento di regolari test ed esercitazioni nonché del comportamento da adottare in presenza di eventi rilevanti per la sicurezza; 8. Piano delle attività formative per i dipendenti. Inoltre, è stata istituita un unità di gestione dei rischi informatici, alla quale spetta mettere a punto le attività e i flussi informativi, sia interni che verso terzi, inerenti alla sicurezza dei dati e dei processi informatici, oltre che alla continuità operativa. Anche quest anno, come in passato, grande rilievo è stato dato alla sensibilizzazione e 37

40 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nel alla formazione del personale. Piano di emergenza Nell esercizio 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen ha aggiornato il piano di emergenza previsto dall autorità competente con lettera circolare n del , adeguandolo alle mutate condizioni e procedure. Il piano assicura che, in caso di eventi imprevisti, l operatività possa proseguire e/o essere immediatamente ripristinata. La Cassa Centrale Raiffeisen attribuisce grande importanza alla costante e tempestiva messa in sicurezza di tutti i dati aziendali. L invito delle autorità e dei partner commerciali a svolgere i test annuali è stato accolto. I test richiesti sono stati superati con successo. Informazioni sul governo societario Il Consiglio di Amministrazione si è occupato dettagliatamente delle istruzioni della Banca d Italia sul governo societario (corporate governance) e delle successive modifiche, adottando i necessari provvedimenti per il rispetto della normativa. Il sistema dei controlli interni della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. è composto dai seguenti organi, responsabili di aree e settori e comitati: a) Consiglio di Amministrazione, b) Collegio Sindacale, c) Comitato di direzione, d) Responsabile per la gestione del rischio, f) Responsabile per la gestione della conformità e della funzione antiriciclaggio, e) Responsabile della revisione interna, f) Responsabile della redazione della documentazione contabile, h) Comitato crediti, i) Comitato investimenti, j) Comitato prezzi, k) Comitato gestione rischi IT, i) Comitato conformità e controllo rischi bancari. I compiti e i poteri degli organi e dei comitati sono definiti in modo appropriato mediante regolamenti interni che vengono adeguati annualmente dal Consiglio di Amministrazione. Allo stesso modo, i compiti e i poteri dei singoli responsabili di aree e settori sono definiti nei rispettivi contratti di lavoro e nella descrizione delle mansioni. Le date per le riunioni degli organi e dei comitati sono fissate in anticipo per tutto l anno. Lo stesso dicasi in merito alle date per la predisposizione dei flussi informativi agli organi della società, che sono necessari per la gestione societaria. Anche lo scambio delle informazioni tra gli organi, i comitati e i responsabili di aree e settori è regolato in forma scritta. L organizzazione dei processi di lavoro e di amministrazione e il rilevamento di tutte le operazioni di contabilità della società perseguono lo scopo di assicurare la disponibilità di informazioni tempestive e corrette per gli organi decisionali interni e per le autorità esterne, oltre che di rispettare le leggi vigenti e le disposizioni di vigilanza. Per la redazione dei documenti contabili e ogni altra informazione relativa alla Banca e per la loro pubblicazione sono stati predisposti dei processi operativi adeguati e sufficienti in relazione alla dimensione e all attività svolta dalla Banca. La distribuzione dei compiti, la periodicità delle incombenze e le modalità di reporting sulla valutazione degli elementi patrimoniali della Banca sono regolamentate per iscritto. Viene dato grande valore al rispetto del principio dei controlli incrociati. I molteplici controlli quotidiani, mensili e trimestrali, attuati ai diversi livelli dell attività

41 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività bancaria i controlli di linea e i controlli di secondo e terzo livello sono tesi a garantire la correttezza nel rilevamento e nella presentazione degli accadimenti economici nella contabilità aziendale, nelle comunicazioni alle autorità di vigilanza e nelle altre informazioni interne ed esterne. I controlli successivi sono principalmente coordinati e attuati presso il Reparto Contabilità, segnalazioni & controlli. Le eventuali differenze riscontrate vengono immediatamente analizzate e sistemate. L interazione tra il personale del Reparto Contabilità, segnalazioni & controlli e quello del Reparto Controlling consente anche di effettuare ulteriori controlli formali e di plausibilità. Inoltre vengono effettuati controlli di 2 e 3 livello. Ai fini di una sistematica attività di rilevamento e documentazione dei controlli sono stati effettuati appositi investimenti. Nel corso dell anno ha avuto inizio la fase di attuazione e implementazione. Il responsabile della redazione dei documenti contabili e il suo vice partecipano alle riunioni dei comitati che si occupano della valutazione dei crediti e degli strumenti finanziari. Allo scopo, essi ottengono tutte le informazioni necessarie per le valutazioni periodiche. In collaborazione con la Direzione vengono adottati i provvedimenti volti a eliminare eventuali punti deboli individuati nei processi operativi relativi alla registrazione delle operazioni nella contabilità aziendale. Grande importanza viene attribuita alla formazione dei dipendenti in ordine all attuazione dei controlli, oltre che alla predisposizione di validi supporti tecnici. 5. Campi di attività La Cassa Centrale Raiffeisen opera in tre ambiti strategici: in qualità di banca centrale delle Casse Raiffeisen altoatesine, come banca commerciale e come fornitrice di servizi bancari per clienti istituzionali. Nel 2016 tutte e tre le aree hanno evidenziato sviluppi positivi Servizi bancari di supporto alle Casse Raiffeisen La Cassa Centrale Raiffeisen funge da banca centrale per le Casse Raiffeisen Altoatesine, che sono presenti sul territorio con sportelli. In base al proprio statuto, la Cassa Centrale Raiffeisen funge da struttura sussidiaria all interno dell Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell Alto Adige. Anche nel 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen ha assolto egregiamente ai propri compiti attraverso l offerta di servizi bancari a costi convenienti, lo sviluppo di nuovi prodotti e la messa a disposizione alle Casse Raiffeisen di un prezioso servizio di consulenza. I servizi della Cassa Centrale vengono proposti a integrazione di quelli già offerti dalle Casse Raiffeisen e permettono alle stesse di sviluppare autonomamente diverse operazioni bancarie e di proporre ai clienti soluzioni su misura. L obiettivo della Cassa Centrale Raiffeisen è quello di promuovere e rafforzare le Casse Raiffeisen e di incrementarne così la quota di mercato. Lo spirito di solidarietà e il perseguimento coordinato degli obiettivi comuni sono un importante fattore di successo 31 Situazione al , senza Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A.; a partire dal le Casse Raiffeisen sono Situazione al , senza Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. 39

42 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 40 dell Organizzazione bancaria Raiffeisen. I servizi che la Cassa Centrale Raiffeisen mette a disposizione delle Casse Raiffeisen permettono a queste ultime di servire i propri clienti in maniera ottimale e di liberare risorse da destinare al core business. In questo ambito non si mira, pertanto, alla realizzazione di utili, ma si persegue l obiettivo principale di adempiere alla funzione di banca centrale. I servizi messi a disposizione vengono, infatti, offerti a prezzo di costo. Viene dato particolare risalto all aumento della produttività nello svolgimento di operazioni interbancarie con le Casse Raiffeisen, con l intento di ottenere il massimo beneficio per l intero gruppo. Gestione della liquidità per l Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell Alto Adige La Cassa Centrale Raiffeisen ha svolto anche nel 2016 in modo assolutamente soddisfacente la sua funzione di cassa di compensazione della liquidità di tutte le banche del gruppo. Dato che l Organizzazione bancaria Raiffeisen si orienta già da alcuni anni esclusivamente verso le operazioni di funding assistite da garanzia, la Cassa Centrale Raiffeisen è stata in ogni momento in grado di fornire alle Casse Raiffeisen tutta la liquidità necessaria. I periodi caratterizzati da un elevata necessità di rifinanziamento dovuta ai particolari fabbisogni stagionali e strutturali hanno riguardato ancora una volta soprattutto l inizio e la fine dell anno. Durante l esercizio trascorso sono stati trattati circa depositi monetari in euro ( / ) per un controvalore di quasi 65,1 miliardi di euro ( ,5 miliardi di euro / ,9 miliardi di euro). Ai fini di un efficiente gestione della liquidità per l Organizzazione bancaria Raiffeisen dell Alto Adige, oltre all e-mid sono stati scelti vari mercati garantiti per l investimento della liquidità ovvero per il reperimento di risorse finanziarie. Grazie agli investimenti tattici alternativi e alla gestione flessibile della riserva obbligatoria è stato possibile tutto l anno ridurre a un valore minimo sia i depositi overnight a tasso negativo presso la Banca centrale europea, sia i depositi, sempre a tassi di interesse negativi, sui mercati interbancari. Anche nel 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen ha partecipato, sia per conto proprio, sia in veste di capofila per conto di un gruppo di Casse Raiffeisen aderenti, alle nuove operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO-II). A tal fine si è provveduto a rimborsare anticipatamente i fondi reperiti attraverso la prima serie di operazioni di rifinanziamento TLTRO e a formare un nuovo gruppo TLTRO. Questo gruppo ha partecipato a tutte le 3 operazioni di rifinanziamento TLTRO-II in giugno, settembre e dicembre La maggior parte dei fondi è stato reperito dalle partecipanti Casse Raiffeisen. In occasione dell ultima operazione, prevista per il mese di marzo 2017, potrebbe essere raccolto ancora almeno un terzo di quanto preso in prestito finora. I risultati forniti dal monitoraggio dei benchmark dei singoli partecipanti al gruppo fanno presagire che il gruppo registrerà un aumento netto dei crediti e che alla fine dovrebbe essere recuperata quanto meno una parte del premio che può arrivare fino al 100% del tasso di interesse sui depositi presso la BCE. La Cassa Centrale Raiffeisen, a differenza di altre banche regionali, continua a vantare un rating investment-grade, che costituirà anche in futuro la base per l accesso dell Organizzazione bancaria Raiffeisen ai mercati nazionali e internazionali dei

43 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività capitali. In futuro per le operazioni di rifinanziamento attraverso la BCE dovrebbe essere possibile costituire in garanzia anche i pool di crediti. L obiettivo è quello di incrementare la riserva di liquidità e con questo il rafforzamento degli indicatori di liquidità della banca. Al fine di migliorare gli indici di liquidità è previsto inoltre di promuovere gli investimenti a lungo termine presso le Casse Raiffeisen. Prodotti finanziari per le Casse Raiffeisen Il Reparto Servizi finanziari ha provveduto a fornire alle Casse Raiffeisen prodotti e servizi finanziari personalizzati sia per la loro clientela, sia per il proprio fabbisogno. Come gli anni precedenti, anche quello trascorso era caratterizzato da forti tensioni e accentuate oscillazioni sui mercati finanziari internazionali. Questi hanno dovuto fare i conti con attacchi terroristici, screzi continui tra la Russia e la NATO, il crescente dilagare di tendenze antidemocratiche e anticonformiste, la Brexit, la crisi delle banche in Italia e quant altro. Malgrado tutto, però, l economia mondiale nel 2016 ha allungato il passo, segnando un crescita del 2,4%. Per la prima volta dal 2008 ciò ha comportato verso la fine dell anno il ritorno di una lieve pressione inflazionistica. La BCE, tuttavia, a differenza della Fed, non ha abbandonato la politica monetaria espansiva e, anzi, con la sua politica dei tassi zero ha addirittura spinto in terreno negativo i rendimenti del Bund, il titolo decennale tedesco. A fine anno il mercato ha però anticipato la tendenza al rialzo dell inflazione e la curva dei tassi è diventata più ripida. Anche i titoli azionari europei, che in gennaio avevano subito un deciso tracollo, nell ultimo trimestre dell anno hanno reagito al rasserenamento delle aspettative congiunturali con una energica ripresa. In virtù dell andamento fiacco del mercato, durante l esercizio trascorso i fondi comuni di investimento hanno messo a segno una performance soltanto mediocre. Ciò nonostante, i mezzi amministrati sono aumentati quasi dell 11%, grazie all incremento della raccolta presso clientela. La Cassa Centrale Raiffeisen ha assicurato in questo settore non solo lo sviluppo, ma anche il coordinamento delle numerose riunioni informative svolte dalle società di gestione per i clienti e i collaboratori dell Organizzazione Raiffeisen. Anche nell esercizio trascorso la tematica della previdenza è stata al centro dell attenzione nell ambito della consulenza ai clienti. Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto ha la funzione di coprire il gap previdenziale conseguente alla riforma pensionistica. Esso consente ai clienti di mantenere l abituale tenore di vita anche dopo il pensionamento, facendo leva sul risparmio individuale. Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto continua a richiamare l attenzione della clientela, con conseguente crescita sia del numero di soci, sia dei mezzi amministrati. Nel 2016 il numero delle posizioni amministrate dal Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è aumentato di oltre unità, mentre i mezzi amministrati, supportati anche dall andamento positivo del mercato, sono cresciuti di più del 17%, superando i 510 milioni di euro. Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è annoverato tra i grandi fondi pensione aperti non solo a livello provinciale, ma anche su scala nazionale, nonostante esso, a differenza dei suoi principali concorrenti, si rivolga quasi esclusivamente ai residenti della nostra provincia. Questi ragguardevoli risultati vanno ricondotti essenzialmente al grande impegno nel campo della previdenza da parte di tutte le Casse Raiffeisen. La performance, conformemente alla situazione dei mercati finanziari, è stata molto volatile in tutti e tre i comparti. I gestori del 41

44 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 42 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto sono riusciti, grazie anche all andamento positivo del mercato nell ultimo mese dell anno, a conseguire un buon risultato. La linea obbligazionaria Safe ha messo a segno un guadagno del 2,35%. La linea Activity, che investe il 25% del portafoglio in azioni, ha ottenuto un rendimento dell 1,80%, mentre la linea Dynamic, con una percentuale azionaria del 65%, ha guadagnato l 1,25%. Il personale della Cassa Centrale Raiffeisen ha, inoltre, collaborato a conferenze pubbliche e a corsi di formazione per i dipendenti del Organizzazione Raiffeisen dell Alto Adige. L attività di ricezione e trasmissione di ordini, nonostante un deciso decremento del numero di operazioni (-18%), ha registrato un aumento dei volumi (controvalori) attorno al 13%. Se si osservano i singoli strumenti finanziari, si può notare che i cali hanno riguardato soprattutto i titoli azionari, mentre la negoziazione in titoli di stato è aumentata sia in numero di transazioni che per volume. Uno dei punti fermi del Reparto Servizi finanziari consiste nel supporto alle Casse Raiffeisen nel campo dei servizi di investimento prestati alla rispettiva clientela. Gli analisti finanziari e i portfolio manager specializzati hanno fornito informazioni e assistenza ai consulenti delle Casse Raiffeisen, mettendo loro a disposizione quotidianamente anche un riepilogo dell andamento dei mercati. Gli specialisti in questione hanno inoltre svolto, in collaborazione con i responsabili della Federazione Cooperative Raiffeisen, attività di formazione. Sempre assieme alla Federazione Cooperative Raiffeisen e con alcune Casse Raiffeisen essi hanno collaborato, nell ambito del progetto Consulenza finanziaria, alle incombenze tecniche e amministrative nonché alle attività di supporto commerciale. I volumi intermediati nel campo dei contratti swap su tassi d interesse non hanno subito variazioni nel corso del Dato che l intermediazione di depositi vincolati ha soppiantato quasi del tutto le emissioni obbligazionarie, non vi è più stata domanda di strumenti di copertura. Anche per quanto riguarda l attività di intermediazione di contratti IRS e di opzioni CAP come strumenti di copertura per la clientela corporate, iniziata nel 2010, nell anno in rassegna non è stato registrato alcun incremento. La Cassa Centrale Raiffeisen ha sostenuto anche nel 2016 l attività del Raiffeisen InvestmentClub. Questa struttura ha come fine quello di promuovere tra i soci investitori le conoscenze in materia finanziaria, in modo che essi possano meglio orientarsi nei mercati finanziari in generale e che siano in grado di sfruttare in modo più efficace gli strumenti finanziari esistenti. Con questa iniziativa si intende rafforzare e riempire di contenuti l immagine del movimento Raiffeisen dell Alto Adige come partner competente nelle decisioni di investimento. Il grande interesse mostrato per le offerte del Raiffeisen InvestmentClub comprova che i clienti delle Casse Raiffeisen apprezzano il progetto. Scelte certe a fronte di mercati incerti. Era questo il motto del 16 Simposio degli investitori del Raiffeisen InvestmentClub, svoltosi il 20 maggio 2016 al Forum di Bressanone alla presenza di 200 soci. La professoressa Theresia Theurl, docente di economia politica presso la Westfälische Wilhelms-Universität di Münster in Germania, ha parlato dell importanza, in un contesto di mercato difficile, di potere fare affidamento su indicazioni affidabili. Il dott. Markus Merk, più volte insignito del titolo di arbitro dell anno, ha affrontato il tema delle decisioni sicure.

45 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività Hanno registrato il tutto esaurito anche le due manifestazioni estive, che si sono svolte rispettivamente all ospizio di San Floriano a Laghetti di Egna, detto anche Klösterle, e al Forte di Fortezza. Ben 240 spettatori in totale hanno assistito alla conferenza dal titolo Mai più senza parole, tenuta dall esperto di eloquenza e prontezza di risposta Matthias Pöhm. Le due serate hanno consentito agli interessati di partecipare ad una visita guidata, rispettivamente alla struttura del Forte e all ospizio. La nuova Europa: quali sono le decisioni più importanti? è stato il tema delle due manifestazioni autunnali che hanno avuto come ospite relatore il prof. Gabriel Felbermayr, responsabile del Centro per il commercio estero presso l ifo Institut di Monaco d Baviera. 230 soci del Club hanno colto l occasione anche per visitare chi la Intercable di Brunico, chi la MIVOR di Laces. Peter Rech, direttore di Intercable S.r.l., e Thomas Oberhofer, presidente della cooperativa frutticoltori MIVOR, hanno accompagnato i visitatori attraverso i rispettivi stabilimenti. Servizi per la gestione del portafoglio di proprietà delle Casse Raiffeisen La Cassa Centrale Raiffeisen ha costantemente supportato le Casse Raiffeisen nella diversificazione e nell ottimizzazione della performance del portafoglio titoli. A questo scopo sono stati selezionati gli strumenti finanziari più adatti per gli investitori istituzionali e sono state effettuate apposite analisi di portafoglio. Le Casse Raiffeisen sono state supportate professionalmente e operativamente anche per quanto riguarda la contabilizzazione, la valutazione e la segnalazione dei prodotti derivati. Negoziazione valute per le Casse Raiffeisen I volumi delle operazioni in valuta estera, nel 2016 si sono mantenuti all incirca ai livelli degli anni precedenti. Una parte rilevante delle negoziazioni è stata svolta nuovamente in franchi svizzeri, in yen e in dollari americani. Anche nel settore delle valute estere, attraverso il ricorso agli swap su valute è stato assicurato alle Casse Raiffeisen il rifinanziamento di tutte le operazioni in scadenza. L utile da negoziazione fissato dal piano triennale è stato ancora una volta leggermente superato anche nel Le incombenze imposte dal regolamento EMIR per i derivati su valute (conferma tempestiva, valutazione giornaliera, riconciliazione del portafoglio con le controparti finanziarie, segnalazione al registro delle transazioni) sono state assolte. Servizi di pagamento per le Casse Raiffeisen La Cassa Centrale Raiffeisen ha gestito anche nello scorso esercizio l intero flusso dei pagamenti delle Casse Raiffeisen, sia all interno dell Organizzazione bancaria Raiffeisen dell Alto Adige, sia da e verso i sistemi bancari nazionali e internazionali. In questo contesto essa si è occupata dell analisi dei prodotti e dei servizi, oltre che del coordinamento dei rapporti tra i fornitori e le Casse Raiffeisen. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. svolge controlli quotidiani per garantire il mantenimento dell elevato livello qualitativo dei servizi resi. I collaboratori del Reparto Servizi per Casse Raiffeisen e clienti istituzionali hanno messo a disposizione delle Casse Raiffeisen la propria competenza per fornire informazioni e per risolvere problemi di vario tipo. Grande interesse 43

46 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 44 Nel settore delle carte di pagamento è proseguito il coordinamento della collaborazione con CartaSì. Inoltre, al fine di assecondare esigenze particolari delle Casse Raiffeisen e dei loro clienti, è stato ulteriormente svilupda parte delle Casse Raiffeisen è stato riscontrato dai servizi di incasso mediante moneta elettronica e dall attività di emissione di carte di pagamento (carte di credito, carte bancomat e R-Card). Nel campo dei servizi di pagamento e di incasso sono state recepite le direttive del Consiglio europeo dei pagamenti CEP, che prevedono adeguamenti dei termini di presentazione nonché degli schemi SEPA Direct Debit (SDD). Le modifiche, che soddisfano le esigenze dei clienti, sono state introdotte a partire da novembre 2016 Nel 2015 EBA Clearing ha stipulato una convenzione con l Agenzia per l Italia Digitale (AgID). Quest ultima è stata incaricata di attuare e garantire la connessione tra la pubblica amministrazione e i cittadini. A tale fine è stato predisposto il cosiddetto Nodo dei Pagamenti, attraverso il quale i cittadini possono effettuare i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Al Nodo si può accedere direttamente attraverso il sito della Pubblica Amministrazione ovvero attraverso i siti messi a disposizione dai fornitori dei servizi di pagamento quali EBA o le banche. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige, avendo aderito alla convenzione tra EBA Clearing e l Agenzia per l Italia Digitale (AgID), consente ai propri clienti di avvalersi di tale metodo di pagamento nei rapporti con varie Pubbliche Amministrazioni. Inoltre, sono stati creati i presupposti per proporre anche i pagamenti in modalità pull, cioè su iniziativa dell ente creditore. L implementazione è prevista per il AgID3 - Nell ambito del progetto denominato pagopa viene data ai clienti la possibilità di effettuare pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione direttamente per mezzo del sistema Raiffeisen Online Banking ROB ovvero allo sportello. I lavori di implementazione sono stati avviati nel 2016 e a partire da febbraio 2017 il servizio dovrebbe essere messo a disposizione dei clienti. Inserendo i dati chiave comunicatigli dalla Pubblica Amministrazione o verificando per mezzo del codice fiscale le posizioni in sospeso, il cliente può effettuare i pagamenti in tempo reale. Jiffy - Instant Payment. In primavera del 2015 la Banca centrale europea ha depositato presso l Euro Retail Payments Board (ERPB) la richiesta di sviluppare un sistema di pagamenti in tempo reale, i cosiddetti Instant Payments. Si tratta di pagamenti che, immediatamente dopo l inserimento da parte dell ordinante, vengono trasmessi dalla sua banca alla banca del beneficiario, la quale li registra sul conto del medesimo. Terminati i lavori preparatori, il servizio può ora essere messo a disposizione dei clienti per mezzo dell applicazione Raiffeisen APP a partire da gennaio Grazie agli ampliamenti previsti, i clienti avranno la possibilità di effettuare pagamenti presso gli esercenti o anche sul portale della Pubblica Amministrazione. I preparativi svolti a cura delle istituzioni europee sono tesi a garantire l accettazione su scala europea. È stata garantita l efficienza della lavorazione centralizzata del contante per le Casse Raiffeisen. In questo segmento di attività la Cassa Centrale Raiffeisen segue, per conto delle Casse Raiffeisen, tutti i preparativi per l attuazione delle direttive comunitarie. Nel corso dell anno è stata predisposta e attuata la procedura di adeguamento alle disposizioni in materia di autenticazione delle monete in euro.

47 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività pato l accordo preso nel 2010 con il fornitore europeo di servizi di acquiring SIX Payment Services. Anche in questo ambito è importante seguire attentamente l ulteriore andamento del mercato. La Commissione europea ha deliberato di porre un tetto alle commissioni per i prestatori di servizi di pagamento internazionali MasterCard e VISA. Alla deliberazione è stata data attuazione mediante la direttiva UE n. 751/2015. Ciò si ripercuoterà ulteriormente sulla redditività delle banche, facendo probabilmente calare i margini di contribuzione. Nel campo delle carte di debito continueranno ad essere offerte anche in futuro le funzioni accessorie PayPass ed e-commerce. Le due funzioni aggiuntive vengono attivate su richiesta del cliente, dopo la sottoscrizione delle relative clausole contrattuali. PayPass permette di effettuare, presso i terminali predisposti per tale funzione, pagamenti contactless fino a 25 euro senza inserimento del PIN. Lo scorso anno si è provveduto all adeguamento della maggior parte dei terminali POS non ancora abilitati all accettazione di carte del circuito Maestro, affinché la funzione PayPass possa essere utilizzata in modo capillare. I pagamenti delle operazioni di e-commerce tramite il circuito Maestro possono essere effettuati, previa registrazione, per mezzo di appositi virtual POS certificati; ciò permette di garantire un elevato livello di sicurezza. La collaborazione con il consorzio EAPS (Euro Alliance of Payment Schemes), grazie alla quale veniva garantita l accettazione delle carte EC presso i nostri sportelli automatici (ATM) e POS (point of sale), è stata risolta alla fine di aprile 2015 da parte del Consorzio Co.Ban. Il servizio, di conseguenza, non può più essere proposto alla clientela. Si continuerà peraltro a seguire da vicino l ulteriore evoluzione. Per quanto riguarda le carte prepagate, alla fine del 2016 erano in circolazione oltre carte ricaricabili R-Card attive e operative. Il prodotto R-Card continuerà ad essere proposto ai clienti delle Casse Raiffeisen. Anche in relazione a questo prodotto le Casse Raiffeisen continueranno ad essere debitamente supportate dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Le Casse Raiffeisen fanno ampio ricorso alla consulenza della Cassa Centrale Raiffeisen in materia di contrasto alle truffe nel settore delle carte di debito, sia per quanto riguarda le carte stesse, sia con riferimento agli apparecchi POS. Sempre in tale contesto la Cassa Centrale Raiffeisen cura, per conto dell intera Organizzazione bancaria Raiffeisen, tutte le segnalazioni all archivio centrale per la prevenzione delle frodi sulle carte di pagamento (SIPAF), istituito dal Ministero delle Finanze, e alla banca dati centrale del Consorzio Bancomat (Presidio Segnalazioni). A sostegno del settore dei trasporti (trasporto merci e persone) è stata consolidata la collaborazione con LogPay Italia (ex Euro Toll Service GmbH), una società del movimento cooperativo tedesco, allo scopo di predisporre un sistema di pedaggio elettronico. LogPay fornisce al cliente il dispositivo da installare nel veicolo e mette a disposizione le carte relative ai servizi collegati. Il servizio è stato attivato presso 5 imprese di trasporto, per un totale di pedaggi contabilizzati pari a 1 milione di euro. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si occupa della gestione degli assegni per l intera Organizzazione bancaria Raiffeisen, seguendo anche gli sviluppi del settore. Nel 2011 è stata approvata la legge che prevede l abolizione dello scambio materiale dei documenti cartacei a favore della trasmissione digitale dell immagine degli assegni. Dopo vari rinvii e intensi preparativi svolti 45

48 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 46 nel corso del 2016, a partire da luglio 2017 lo scambio materiale di assegni sarà abolito. La Cassa Centrale Raiffeisen, partecipando ai vari gruppi di lavoro, è costantemente informata e attuerà entro la scadenza prevista tutti i preparativi necessari. Dal 16 novembre 2015 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige emette i nuovi assegni circolari adeguati alle nuove misure di sicurezza. In ossequio al principio di sussidiarietà la Cassa Centrale Raiffeisen offre la propria collaborazione per l acquisizione dei servizi di tesoreria, sia con l intento di seguire la situazione di mercato in un ottica di supporto dell Organizzazione bancaria Raiffeisen, sia per sfruttare al meglio gli investimenti organizzativi. Nel 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si è aggiudicata l appalto del servizio di tesoreria per tre ulteriori enti. In tre servizi di tesoreria finora gestiti dalla Cassa Centrale sono subentrate le Cassa Raiffeisen operanti nei rispettivi comuni. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha anche svolto, quale partecipante al pool bancario incaricato per il quinquennio , la funzione di tesoreria per conto della Provincia autonoma di Bolzano. Al fine di mantenere sotto controllo i costi per le Casse Raiffeisen, i processi riguardanti i sistemi di pagamento sono oggetto di una costante opera di revisione e di adeguamento. Risk management per le Casse Raiffeisen Il servizio di risk management offerto dalla Cassa Centrale Raiffeisen costituisce per le Casse Raiffeisen uno strumento che permette di gestire in maniera ottimale i rischi, con particolare riferimento ai rischi di credito e a quelli di mercato. Attualmente ricorrono al servizio di risk management Casse Raiffeisen. Servizio di contabilità per le Casse Raiffeisen Il servizio di back office virtuale si è dimostrato molto efficiente ai fini dell ottimizzazione dei costi amministrativi delle Casse Raiffeisen. Attualmente le Casse Raiffeisen aderenti a questo servizio sono dodici. Con questo servizio il Reparto Contabilità, segnalazioni & controlli dell Area Amministrazione & Organizzazione si accolla alcune attività amministrative per conto delle Casse. L introduzione di una maggiore standardizzazione delle procedure interne permette, in questo campo, di conseguire una notevole riduzione dei costi. Questa attività di supporto riguarda soprattutto la contabilità generale, le segnalazioni di vigilanza alla Banca d Italia e la produzione di bilanci mensili e annuali. Il vantaggio è quello di realizzare maggiori spazi per l assistenza ai clienti. Proprio in tempi di margini in contrazione, l outsourcing di attività amministrative può contribuire al miglioramento della redditività della Cassa Raiffeisen. Sviluppo del sistema di elaborazione elettronica dei dati per l Organizzazione Bancaria Raiffeisen dell Alto Adige Nel 2016 il responsabile dell Area Amministrazione & Organizzazione ha nuovamente assunto, su incarico delle Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige, la presidenza del Comitato IT dell Organizzazione bancaria Raiffeisen. Il Comitato IT dell Organizzazione bancaria Raiffeisen ha la funzione di garantire che il supporto offerto, in collaborazione con il 33 Situazione al In seguito alla fusione tra la Cassa Raiffeisen di Nova Levante e la Cassa Raiffeisen Schlern-Rosengarten, dal il numero scende a 33.

49 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività Management RIS, alle Casse Raiffeisen nel campo dell elaborazione elettronica dei dati corrisponda alle esigenze espresse dalle stesse. L obiettivo precipuo è rappresentato dal coordinamento delle necessità degli utenti integrali e dalla distribuzione dei prodotti/ servizi che servono alle Casse Raiffeisen per soddisfare i bisogni dei loro clienti. Assieme all Area Sistemi Informativi nella Federazione Cooperative Raiffeisen, il Comitato IT ha prestato il proprio supporto nell attuazione del piano di interventi EDP relativo agli applicativi bancari per il 2016 e ha stilato il piano di interventi EDP per il Considerate le sfide connesse alla costituzione del Gruppo Raiffeisen, il Comitato IT dell Organizzazione bancaria Raiffeisen ha stilato anche un piano di investimenti per il biennio Gli addetti all Area Amministrazione & Organizzazione della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige affiancano costantemente l implementazione dei vari progetti (lavori preliminari come il chiarimento di punti dubbi, la predisposizione di specificazioni tecniche, la cura dei contatti con i fornitori, la presenza alle presentazioni di software). Nel corso dell esercizio 2016, assieme all Area Sistemi Informativi della Federazione Cooperative Raiffeisen sono stati realizzati i seguenti progetti: nuova gestione delle spese applicate ai conti correnti; nuova amministrazione per il calcolo e la contabilizzazione dei tassi di interesse negativi nel programma Euro-Depot; analisi e attuazione della migrazione dei restanti prodotti di nicchia RID finanziario e RID a importo fisso in collaborazione con il business commercio; creazione dei presupposti per l accesso alle agevolazioni statali per i mutui finalizzati all acquisto di beni mobili da parte delle piccole e medie imprese (Sabatini Ter); affiancamento e supporto a quattro Casse Raiffeisen interessate da fusione alla fine dell anno; affiancamento nell introduzione del nuovo applicativo per ordini impartiti dalla clientela; predisposizione della firma grafometrica per la sottoscrizione di contabili e documenti bancari di vario tipo; implementazione della misure volte al miglioramento della sicurezza dei pagamenti su Internet; miglioramento delle misure di sicurezza per l accesso all applicazione SWIFT da parte dei dipendenti. Nel corso dell esercizio 2016 sono state elaborate le seguenti specificazioni tecniche per progetti EDP nell Area Sistemi Informativi nella Federazione Cooperative Raiffeisen: - AgID3 pagopa - pagamenti alla Pubblica Amministrazione - allacciamento al Nodo dei Pagamenti SPC; - nuovo tipo di accesso ai servizi mobili per i clienti che soddisfano i requisiti della PSD2; - firma digitale remota di contratti per mezzo del sistema Raiffeisen Online Banking; - anatocismo - divieto di capitalizzazione periodica degli interessi - legge di stabilità sviluppi nell area Instant payments nonché nel campo dei trasferimenti Person to person. I dipendenti dell Area Amministrazione & Organizzazione hanno collaborato attivamente a vari gruppi di lavoro per la costituzione del Gruppo Raiffeisen. Le 47

50 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 48 attività hanno riguardato sia i preparativi per la migrazione di alcune Casse Raiffeisen verso il centro contabile della Federazione Cooperative Raiffeisen, sia le prime analisi degli applicativi necessari per il controllo e l amministrazione del Gruppo Raiffeisen. Questi provvedimenti hanno comportato un notevole aggravio di lavoro per i dipendenti. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è a disposizione anche per l effettuazione di test di procedure. Oltre a ciò, i dipendenti dell Area Sviluppo & Organizzazione e del Reparto Contabilità, segnalazioni & controlli contribuiscono al coordinamento e all attuazione dei progetti EDP pianificati presso l Area Sistemi Informativi nella Federazione Cooperative Raiffeisen. A tale scopo essi partecipano ai vari gruppi di lavoro incaricati dei preparativi necessari. Nel 2016 i dipendenti hanno partecipato ai seguenti gruppi di lavoro che, anche nel corso del 2017, hanno il compito di impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi proposti: - trasmissione delle immagini degli assegni in formato digitale; - pagamento delle pensioni INPS in formato XML; - archiviazione a norma di legge; - attuazione delle disposizioni del Regolamento UE n. 847/2015 in materia di trasferimenti di fondi; - determinazione delle risorse necessarie nell ambito della riforma del settore cooperativo; - analisi delle istruzioni di cui alla direttiva PSD2; - attuazione delle disposizioni in materia di credito abitativo; - sviluppi nell area Instant payments ; - schema grafico dei processi dell Organizzazione bancaria Raiffeisen; - introduzione del sistema di gestione documentale per l ottimizzazione di vari processi operativi; - attuazione del progetto della BCE riguardante il regolamento delle operazioni in titoli TARGET2-Securities; - attuazione delle disposizioni in materia di European Market Infrastructure Regulation (EMIR) secondo quanto previsto dal Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni; - creazione dei presupposti per l introduzione del Common reporting standard ; - assistenza nell implementazione delle disposizioni tese alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Gli addetti all Area Amministrazione & Organizzazione sono a disposizione delle Casse Raiffeisen e dei colleghi in Cassa Centrale Raiffeisen per rispondere ai quesiti su prodotti e servizi bancari. Nel 2016 è proseguita la stesura della descrizione dei processi operativi e dei regolamenti interni. Con tale attività si persegue l obiettivo di migliorare il sistema dei controlli interni, stabilendo i punti oggetto dei controlli e assegnando le rispettive responsabilità. Si tratta di discutere con gli interessati le sempre più frequenti modifiche dei processi operativi e di affiancare l attuazione concreta di tali modifiche. In questo contesto si è cercato di limitare i costi connessi alla messa a disposizione delle informazioni ai clienti e ai collaboratori, riducendo, al contempo, lo spreco di carta. I collaboratori vengono costantemente informati in merito alle variazioni delle disposizioni legislative nonché alle innovazioni nei processi lavorativi. Con frequenza almeno

51 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività annuale vengono organizzati corsi di formazione specifici, sempre molto apprezzati dai collaboratori. Nel 2016 sono state svolte sessioni formative interne sui seguenti argomenti: - disposizioni in materia di riciclaggio, con allineamento ed ampliamento dei contenuti della piattaforma per l e-learning e la predisposizione dei test; - disposizioni sulla trasparenza; nel corso dell anno la piattaforma di e-learning per la formazione individuale e i conseguenti test è stata messa a disposizione dei collaboratori anche per questa materia; - usura; - reclami; - sicurezza delle informazioni; - corso di formazione in materia di gestione documentale; - predisposizione del bilancio di esercizio e novità riguardanti gli IAS/IFRS da applicare. Un notevole aggravio per i collaboratori dell Area Amministrazione & Organizzazione è dovuto alle numerose segnalazioni da inviare alle varie autorità. La situazione è resa ulteriormente difficile soprattutto dalle continue modifiche apportate alle disposizioni e dalle scadenze a volte troppo strette previste per l attuazione delle stesse. Il numero delle segnalazioni è aumentato nel corso degli ultimi anni. Collaborazione extraregionale Oltre alle attività svolte nell ambito dell Organizzazione bancaria Raiffeisen in Alto Adige, è proseguita anche nel 2016 la collaborazione a livello nazionale con i gruppi di lavoro dell ABI (Associazione Bancaria Italiana) e della CIPA (Convenzione Interbancaria per i Problemi dell Automazione). Contatti intensi vengono intrattenuti con Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A., con Iccrea Banca, oltre che con gli istituti centrali del sistema Raiffeisen di Innsbruck. Buoni rapporti intercorrono con DZ Bank, con Union Investment e con la compagnia di assicurazioni R&V Versicherung, appartenenti all organizzazione tedesca delle banche cooperative. Questi contatti permettono molto spesso di di ottenere delle informazioni su nuovi sviluppi di mercato o di trovare idee e soluzioni in merito a prodotti e servizi dalle quali risultano opportunità per concludere degli affari aggiuntivi. Consulenza legale in materia bancaria per le Casse Raiffeisen L attività di consulenza e informazione legale per le Casse Raiffeisen è stata condotta prestando particolare attenzione ai diversi problemi legali inerenti all attività bancaria Banca commerciale Nel secondo dei suoi tre settori strategici la Cassa Centrale Raiffeisen opera direttamente sul mercato altoatesino attraverso il suo sportello di Bolzano. Tale attività è rivolta principalmente al settore delle imprese e della clientela commerciale in senso lato. L esperienza maturata negli anni in questo settore permette alla Cassa Centrale Raiffeisen di essere dentro il mercato e le dà la possibilità di assistere le Casse Raiffeisen nello sviluppo di nuovi prodotti. La Cassa Centrale opera così in stretto contatto con le Casse Raiffeisen nei campi in cui queste necessitano di servizi integrativi, per esempio nelle operazioni di credito sindacato oppure nella gestione comune dei grandi clienti. La redditività dell attività primaria, nonostante il contesto difficile, ha 49

52 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 50 fornito un importante contributo al risultato globale. Raccolta Nell esercizio in rassegna la raccolta complessiva della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è aumentata di 248 milioni di euro, ovvero del 20%, e ha così raggiunto il suo massimo storico. L aumento va imputato essenzialmente all ottimo rating della Cassa Centrale, in virtù del quale alcuni clienti privati e istituzionali hanno trasferito liquidità verso la stessa. Le forme di deposito tradizionali e sicure sono state ancora una volta quelle maggiormente richieste dalla clientela, nonostante la remunerazione storicamente bassa. I depositi in conto corrente, sia pure con un certo calo, e le obbligazioni bancarie hanno registrato nuovamente i volumi maggiori. I depositi da clientela hanno toccato alla fine dell anno i milioni di euro, mettendo a segno un aumento del 19,8%. Impieghi La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha nuovamente compiuto la propria missione di fondo in campo creditizio, fornendo liquidità alle imprese altoatesine. Gli impieghi al netto delle rettifiche hanno raggiunto nel 2016 il loro massimo nella storia della banca, dopo avere registrato un incremento programmato dello 0,33%. Tale risultato è stato ottenuto soprattutto grazie all intensa collaborazione con le Casse Raiffeisen e all incremento dei prestiti sindacati. I maggiori tassi di crescita si sono registrati per i mutui e i finanziamenti in pool. Nel corso dell anno è stato possibile trarre vantaggio dai primi impulsi positivi derivanti dagli accenni miglioramento della propensione agli investimenti delle imprese altoatesine. Nell esercizio in rassegna la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è nuovamente riuscita a finanziare promettenti iniziative di imprese di successo nei più svariati settori. Notevole è stato il supporto prestato alle imprese altoatesine che si sono avvalse delle misure di rilancio dell economia. Grazie alla molto proficua collaborazione con la BEI, varie piccole e medie imprese locali hanno nuovamente avuto la possibilità di finanziare i propri investimenti con mutui BEI a condizioni particolarmente vantaggiose. Nel complesso, a partire dall inizio del 2015 sono stati messi a disposizione finanziamenti per altri 30 milioni di euro. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige e le Casse Raiffeisen cedono alle imprese clienti i vantaggi connessi con i finanziamenti BEI. Una novità assoluta era data dal fatto che i fondi possono essere destinati non solamente alla concessione di mutui, ma anche alla stipulazione di contratti di leasing. Per concedere mutui nonché per stipulare operazioni di leasing immobiliare e strumentale si è potuto fare ricorso, inoltre, alle agevolazioni del fondo di rotazione di cui alla Legge n. 9 della Provincia autonoma di Bolzano finalizzata all incentivazione delle attività economiche. Nel campo del leasing, nel 2016 è stato possibile acquisire nuovamente alcune interessanti iniziative, il che ha consentito di incrementare i volumi del 7,5%. Il leasing continua a rappresentare un interessante campo di attività con potenziale di crescita. Sebbene le imprese sottocapitalizzate di ogni settore abbiano ancora dovuto lottare per sopravvivere, la crescita economica in Alto Adige ha iniziato a mettersi in moto. Con riferimento alle situazioni di default il quadro si è stabilizzato. Il numero delle procedure fallimentari, stando alle statistiche dell ASTAT, nel 2016 è stato il più basso degli ultimi dieci anni. Nella concessione di

53 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività finanziamenti nuovi si è continuato a badare particolarmente alla capacità di rimborso delle imprese. La suddivisione degli impieghi per settori economici è in parte cambiata rispetto all esercizio precedente 34. Il settore commerciale assorbe la percentuale maggiore in assoluto, con un incidenza sul totale dei crediti pari al 14,60% e, quindi, leggermente inferiore rispetto all esercizio precedente ( ,89%). Al secondo posto in classifica si trova il settore manifatturiero, il cui peso percentuale nel 2016 si è posizionato al 13,74%, lievemente al di sopra del livello dell esercizio precedente ( ,87%). Il terzo gruppo è rappresentato dal settore energetico, la cui incidenza è scesa dal 14,64% dell esercizio precedente al 13,26%. Il settore alberghiero e ristorativo si attesta in quarta posizione con il 10,5% degli impieghi complessivi, livello praticamente invariato rispetto all esercizio precedente (10,42%). Il settore degli intermediari finanziari, delle banche e delle assicurazioni nonché delle holding e degli enti senza attività finanziaria presenta un leggero calo dal 10,94% del 2015 al 9,37% nel Un modesto incremento, invece, è stato registrato dall edilizia, che con il 7,72% del totale (2015 7,23%) si trova al sesto posto in classifica. Il settore immobiliare si trova in settima posizione con un lieve accrescimento del proprio peso, passato dal 6,66% al 7,48%. Un incremento è stato registrato con riferimento ai finanziamenti al settore dei servizi professionali, scientifici e tecnici, a quello dell agricoltura, della selvicoltura e della pesca, a quello del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese, al settore della fornitura di acqua, delle reti 34 Portafoglio crediti per settore economico Ateco 7, Riskmanagement Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige, febbraio 2017 fognarie e dell attività di gestione dei rifiuti, a quello delle altre attività di servizi, all attività estrattiva e alle attività finanziarie e assicurative. Praticamente nessuna variazione è stata registrata per quanto riguarda le famiglie, i settori informazione e comunicazione, sanità e assistenza sociale nonché istruzione. È diminuito anche il peso dei settori trasporto e magazzinaggio nonché attività artistiche, di intrattenimento e divertimento. Da anni la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. persegue una politica creditizia prudente. Anche nell esercizio trascorso la qualità del credito ha costituito l elemento centrale dell attività creditizia. Le sofferenze (nette) sono diminuite di 7,69 milioni di euro rispetto all esercizio precedente, passando da 19,28 milioni di euro a 11,59 milioni di euro. L incidenza sul totale dei crediti verso clientela è scesa, pertanto, allo 0,82% (2015 1,37%). Anche le posizioni deteriorate che ammontano al 5,25% del credito verso clientela sono diminuite, e precisamente da 103,8 milioni di euro a 74 milioni di euro, con un decremento del 28,69%. Con tali valori la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. si posiziona ad un livello estremamente basso sia su scala nazionale, sia in ambito locale. La qualità del credito è eccellente. Alla data di chiusura del bilancio risultavano iscritte nella relativa voce di bilancio 4 posizioni di credito verso clientela da classificare tra i grandi fidi in base alle disposizioni del regolamento comunitario 575/2013. Queste ammontavano complessivamente a 213,9 milioni di euro, pari al 15,175% del volume totale dei crediti verso clientela. Al la posizione affidata maggiore incideva per il 5,357% su tale volume totale. A causa della riduzione dei tassi medi di mercato, il risultato dell attività di intermediazione con clientela primaria è diminuito 51

54 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 52 rispetto all esercizio precedente. Il margine di interesse, invece, si è posizionato leggermente al di sopra del livello raggiunto l anno precedente. Finanziamenti a favore di clienti delle Casse Raiffeisen Per quanto riguarda l andamento dei prestiti, nel 2016 la crescita è imputabile soprattutto al medio-lungo periodo e la parte più consistente dei finanziamenti in questione è rappresentata da operazioni concluse in stretta collaborazione con le Casse Raiffeisen a favore dei loro maggiori clienti. In materia di finanziamenti le Casse Raiffeisen possono avvalersi, in caso di necessità, dell assistenza della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Nel 2016 questa è stata richiesta soprattutto per la consulenza a grandi clienti finalizzata alla stipulazione di contratti di finanziamento. Nell esercizio trascorso la collaborazione è stata intensificata anche con riguardo ai finanziamenti in pool e alle operazioni di leasing. L attuale situazione economica in Alto Adige conferma ancora una volta quanto sia stata giusta la decisione, presa negli esercizi precedenti, di costituire il Gruppo consulenti Casse Raiffeisen e il Reparto Crediti speciali. Anche nel 2016 gli addetti al Reparto Crediti speciali, affiancandosi alle Casse Raiffeisen, hanno avuto modo di perfezionare a piena soddisfazione dei clienti diversi progetti di grande prestigio nei settori dell agricoltura, dell energia, del turismo e degli impianti di risalita. Il personale del Reparto Crediti speciali ha allacciato contatti con la Banca europea per gli investimenti BEI, con cui è riuscito a stipulare un accordo riguardante la provvista di 30 milioni di euro per finanziamenti a medio-lungo termine già nel 2011, nel 2012 e nel 2015 e, ora nuovamente, per il I fondi reperiti sono stati erogati sotto forma di finanziamenti a medio-lungo termine alla clientela delle Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen. Le Casse Raiffeisen hanno, inoltre, la possibilità di farsi assistere dalla Cassa Centrale Raiffeisen nelle istruttorie di fido riguardanti le richieste di affidamento di importo rilevante. Un ulteriore vantaggio derivante alle Casse Raiffeisen dalla più intensa collaborazione riguarda la possibilità di suddividere e diversificare il rischio in relazione alle operazioni di finanziamento di notevole entità. In questo modo esse possono ridurre il rischio di concentrazione in determinati settori economici. Nel settore del leasing la Cassa Centrale Raiffeisen continua ad offrire ai clienti delle Casse Raiffeisen la possibilità di stipulare contratti di finanziamento con le agevolazioni della Provincia autonoma di Bolzano. Portafoglio titoli di proprietà Per quanto riguarda il portafoglio titoli di proprietà, il 2016 è stato un anno difficile. Se all inizio dell anno hanno dato filo da torcere le perturbazioni sui mercati azionari, successivamente i problemi hanno riguardato soprattutto quelli obbligazionari, dominati, oltre che dai rendimenti generalmente bassi, dal referendum britannico di giugno e da quello italiano di fine anno. Ad alimentare la volatilità dei mercati obbligazionari ha contribuito, inoltre, l inversione dei tassi negli Stati Uniti, avviata dalla FED dopo un iniziale rinvio. Anche nel 2016, grazie alla strategia di investimento prudente e lungimirante, è stato possibile conseguire una performance positiva malgrado il contesto difficile sopra descritto. Attraverso una tempistica azzeccata negli switch (per esempio da obbligazioni a tasso fisso verso quelle a tasso variabile)

55 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività e un attenta gestione delle duration è stato possibile, mantenendo il rischio ad un livello accettabile, mettere a segno una performance positiva. Verso la fine dell anno la durata residua delle obbligazioni era di 4,23 anni, con un duration modificata attorno al 2,49%. Il valore medio dell intero portafoglio titoli di proprietà è aumentato dai 916,2 milioni di euro dell esercizio precedente a 952,6 milioni di euro. La performance complessiva del portafoglio titoli di proprietà, ivi inclusi gli investimenti strategici in fondi speciali, ma al netto delle partecipazioni, nel 2016 si è collocata nettamente al di sotto del valore dell anno precedente. Il portafoglio titoli di proprietà era composto sostanzialmente da titoli di stato nonché da obbligazioni bancarie e corporate (88,30%). Le obbligazioni erano suddivise in titoli a tasso variabile (61,11%), titoli inflation linked (20,83%) e obbligazioni a tasso fisso (18,06%). Gli investimenti diretti in titoli azionari ammontavano alla fine dell anno a 4,00 milioni di euro (0,40%), il controvalore dei fondi di investimento (compresi i fondi speciali) era pari a 110,17 milioni di euro (11,12%). Per la prima volta è stata inserita in portafoglio anche una piccola tranche di un obbligazione garantita da finanziamenti. Le attività di negoziazione (HFT) si sono mantenute a livelli modesti, attestandosi allo 0,18% del portafoglio, quelle detenute sino alla scadenza (HTM) incidevano per il 3,43% sul valore totale, lo 0,05% era rappresentato dalle attività classificate come finanziamenti e crediti (L&R), mentre la parte del leone (95,86%) la hanno fatta le attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS). Nell esercizio corrente sarà nuovamente attuata una politica di investimento prudente e lungimirante, con particolare attenzione alla gestione del rischio di insolvenza e del rischio di tasso di interesse Banca per clienti istituzionali La terza area strategica d affari della Cassa Centrale Raiffeisen riguarda la collaborazione con clienti istituzionali e banche operanti soprattutto al di fuori della provincia. Vanno richiamate, a questo proposito, le banche e le società facenti parte del movimento cooperativo europeo, oltre alle società partecipate, alle banche private e alle società finanziarie. Anche nel 2016 questa area strategica ha contribuito positivamente al risultato globale. La difficile situazione economica e la riduzione dei margini dell attività bancaria hanno avuto soprattutto l effetto di fare desistere le imprese di servizi finanziari estere dall ingresso nel mercato italiano. La cura e lo sviluppo dei contatti commerciali al di fuori dell Organizzazione bancaria Raiffeisen continuano, peraltro, a rappresentare una priorità. L obiettivo è quello di conseguire, nonostante la saturazione del mercato domestico, una crescita dei principali aggregati patrimoniali dell Organizzazione bancaria Raiffeisen, oltre che di sfruttare le competenze esistenti e di migliorare, di conseguenza, la redditività di tutte le realtà aderenti al gruppo. Questo obiettivo viene perseguito attraverso la collaborazione con altre società finanziarie, senza il ricorso all apertura di proprie filiali. I servizi offerti e svolti riguardano tutte le aree strategiche della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige: il finanziamento alle imprese, ivi compreso il leasing, i sistemi di pagamento nazionali e, soprattutto, internazionali, oltre che il regolamento delle operazioni in titoli. Nel campo dei sistemi di pagamento vi sono accordi con diverse banche estere, in base 53

56 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 54 ai quali tutti gli ordini di pagamento disposti dai clienti delle banche in questione a favore di clienti di banche italiane vengono tramitati dalla Cassa Centrale Raiffeisen anche se, a causa della raggiungibilità diretta dovuta allo spazio unico dei pagamenti in euro SEPA, i volumi sono in calo. Il comparto delle carte prepagate e della prestazione di servizi di pagamento ha visto la prosecuzione della collaborazione con una società di servizi di pagamento. Merita un particolare richiamo in questo contesto la collaborazione nel campo del servizio di acquiring PagoBancomat, nell ambito del quale la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige cura gli incassi mediante carte PagoBancomat su terminali di due società di servizi di pagamento, oltre al regolamento degli stessi. Nel complesso, sono stati attivati oltre POS presso esercenti: attraverso questi terminali sono state effettuate transazioni per un fatturato di 28 milioni di euro. Già da alcuni anni ha assunto rilevanza notevole il ruolo della Cassa Centrale Raiffeisen quale banca corrispondente di società di gestione del risparmio estere. La Cassa Centrale si occupa di tutte le funzioni tecniche e amministrative connesse al collocamento di questi strumenti finanziari in Italia. Nel 2016 si è conclusa la collaborazione con la compagnia di assicurazioni Assimoco con riferimento al prodotto Raiffplanet. Inoltre, la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige non si avvale più di Alpenbank S.p.A. quale advisor per la gestione dei tre comparti. Nell ambito dell operatività in titoli, anche nel 2016 sono stati eseguiti presso la borsa italiana ordini trasmessi da altre banche partner. 6. Andamento economico Il patrimonio netto al era pari a euro e ha superato, quindi, del 5,18% il livello dell esercizio precedente. Ciò è dovuto a un aumento di capitale, all incremento delle riserve di utili nonché al buon risultato economico. Nell esercizio il Consiglio d amministrazione ha deliberato in data 17 maggio 2016, avvalendosi della delega dell assemblea straordinaria del 5 maggio 2015, un aumento del capitale sociale di 25 milioni di euro a 200 milioni di euro (+14,29%). Le riserve di utili, in seguito alla distribuzione di dividendi ordinari e straordinari per un importo di 13,6 milioni di euro, sono aumentate del 6,54%. Il pagamento del dividendo straordinario è stato deliberato dall assemblea ordinaria in data 29 settembre Per quanto riguarda le riserve di valutazione, si è registrato un decremento del 18,54%. Questa variazione è dovuta all andamento del valore dei titoli di proprietà nonché al realizzo di plusvalenze. Il patrimonio della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige al risulta così composto: Capitale sociale euro Riserve di valutazione euro Riserve di utili euro Utile dell esercizio euro Si espongono di seguito in dettaglio i risultati economici raggiunti e i principali aggregati di bilancio della Cassa Centrale Raiffeisen. Redditività In base al proprio statuto la Cassa Centrale dell Alto Adige, fungendo da struttura sussidiaria all interno dell Organizzazione bancaria Raiffeisen, ha il compito di fornire alle Casse Raiffeisen prodotti e servizi di supporto di adeguata qualità, oltre che di garantire alle stesse l accesso ai mercati

57 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività finanziari internazionali. Importanza fondamentale assumono la funzione di sviluppo di nuovi prodotti e la cura dei contatti con i fornitori di servizi finanziari. L obiettivo ultimo consiste nello svolgimento centralizzato delle operazioni accessorie al core business delle Casse Raiffeisen, contribuendo in questo modo al mantenimento della loro autonomia anche nel lungo periodo. Le condizioni applicate alle Casse Raiffeisen per i servizi tradizionali relativi alla gestione della liquidità, dei titoli e delle divise, oltre che per quelli legati ai flussi di pagamento nazionali ed esteri, sono tese a coprire i costi effettivi sostenuti per le attività svolte. Il buon risultato di esercizio del 2016 va ricondotto alla riuscita amministrazione del portafoglio titoli di proprietà, oltre che agli utili derivanti dai servizi e al soddisfacente andamento dell attività primaria. La performance del portafoglio di negoziazione si aggira attorno al 9,70%, quella del portafoglio bancario attorno allo 0,48%. Nell area commerciale è stato possibile, nonostante i tassi di mercato persistentemente bassi, mantenere ai livelli dell esercizio precedente il margine di interesse. Le difficoltà che, dato il difficile contesto economico, si sono venute a creare per alcuni clienti hanno richiesto, peraltro, anche nell esercizio 2016 qualche rettifica di valore specifica a fronte dei crediti verso clientela. Il rapporto tra l utile dell esercizio e il capitale investito (ROE) al risultava pari al 4,99%. Anche nell esercizio in rassegna, quindi, la Cassa Centrale Raiffeisen ha realizzato una redditività del patrimonio netto adeguata. Evoluzione del totale di bilancio Il totale di bilancio è aumentato nel 2016 del 21,97%, raggiungendo 3.716,5 milioni di euro. Tale andamento è dovuto principalmente all incremento dei debiti verso banche e verso clientela. Principali aggregati di bilancio I debiti verso banche sono aumentati, rispetto all esercizio precedente, del 26,33%, passando a 1.819,1 milioni di euro. Questo andamento è frutto, essenzialmente, della maggiore liquidità reperita presso la BCE attraverso le nuove operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO). Contemporaneamente è stata registrata una contrazione nei depositi delle Casse Raiffeisen. Nel complesso, la quota attribuibile alle Casse Raiffeisen è pari al 21,95% della voce di bilancio. I debiti verso clientela sono aumentati del 19,76% e hanno raggiunto un totale di 1.140,5 milioni di euro. Ciò va ricondotto soprattutto all afflusso di fondi derivanti dalle operazioni di pronti contro termine a breve con controparti istituzionali. I depositi in conto corrente da clientela, invece, hanno evidenziato una flessione. I titoli in circolazione sono aumentati del 28,18% rispetto all esercizio precedente, passando a 340,7 milioni di euro, mentre le obbligazioni strutturate si sono azzerate nel corso dell anno. In virtù dell introduzione di nuove disposizioni di vigilanza riguardanti questo tipo di titoli, oltre che in considerazione dell attuale situazione di mercato, non sono state emesse obbligazioni strutturate. Complessivamente, l 84,25% delle obbligazioni emesse è detenuto dalle Casse Raiffeisen. Il portafoglio titoli di proprietà al presentava una consistenza pari a 1.038,5 milioni di euro, con un aumento del 16,80% rispetto all esercizio precedente. A causa della volatilità dei mercati gli strumenti 55

58 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 56 finanziari acquistati sono stati registrati prevalentemente nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita, facendo aumentare lo stesso del 16,90% per raggiungere un totale di 994,1 milioni di euro. I crediti verso banche sono aumentati del 69,00%, passando a 1.185,8 milioni di euro. I crediti verso Casse Raiffeisen incidono per l 88,69% sul totale della voce di bilancio. La causa va ricercata, in primo luogo, nella possibilità che la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha dato alle Casse Raiffeisen di partecipare in via indiretta al funding della BCE. I crediti verso clienti, pari a 1.409,8 milioni di euro, risultano aumentati dello 0,33% rispetto all anno precedente soprattutto grazie ai mutui erogati alla clientela e all operatività in leasing. Anche nel 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è riuscita a consolidare ulteriormente la propria posizione di mercato quale operatore finanziario per clienti commerciali. Ciò è stato possibile, in primo luogo, grazie alla sempre più stretta collaborazione con le Casse Raiffeisen altoatesine. Le partecipazioni ammontavano al a 28,5 milioni di euro, evidenziando un calo del 4,02% rispetto all esercizio precedente. Nell esercizio trascorso la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha aderito all aumento di capitale di Alpenbank S.p.A. di 2 milioni di euro. La difficile situazione di mercato ha richiesto alla fine del 2016 una svalutazione della partecipazione in Alpenbank sulla base di un apposito impairment test. Evoluzione del margine di interesse Il margine di interesse si è attestato a euro, contraendosi del 4,15% rispetto al valore di fine La causa va ricercata nell andamento dei tassi in vigore sui mercati monetari e dei capitali. I tassi dei mercati monetari, come l Euribor 3 e 6 mesi, nel corso dell esercizio 2016 hanno evidenziato valori negativi sempre più elevati. In virtù dell interpretazione data alle condizioni contrattuali, è stato necessario tenere conto di tali valori negativi ai fini del calcolo dei tassi di interessa da applicare. Il margine di interesse si compone dei risultati ottenuti nell operatività con clientela, in quella interbancaria e nell attività di negoziazione in titoli per conto proprio. Nell ambito dell attività di raccolta e di impiego, nonostante il livello dei tassi di mercato eccezionalmente basso rispetto all esercizio precedente, è stato possibile mantenere invariato il margine di interesse; il calo dei tassi sugli impieghi, infatti, è stato compensato dalla riduzione dei tassi sui depositi. Nelle operazioni con le Casse Raiffeisen la forbice dei tassi si è attestata a 5,7 punti base. L introduzione dello standard di liquidità di breve periodo (LCR) e la connessa necessità di dedicare particolare attenzione alle scadenze dei depositi hanno indotto ad adeguare i tassi sui conti correnti delle Casse Raiffeisen al livello di mercato. I mezzi liquidi, a causa della scarsa domanda di credito, sono stati investiti precipuamente in strumenti finanziari e, tra questi, soprattutto in titoli di stato italiani, oltre che in quote di fondi comuni di investimento. Grazie a ciò, in questo settore è stato possibile un altra volta ancora realizzare rendimenti conformi al livello di mercato. Evoluzione delle commissioni nette Nel 2016 le commissioni nette sono aumentate dello 0,59%, portandosi a un valore complessivo pari a euro. Questa evoluzione va ricondotta allo svolgimento attento di vari servizi nel campo della concessione del credito e delle

59 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività operazioni di pagamento, oltre che in quello dell intermediazione di prodotti previdenziali e dell attività in titoli. Sia le commissioni relative all operatività svolta con le Casse Raiffeisen, sia quelle connesse all attività con partner commerciali e clienti istituzionali hanno registrato uno sviluppo positivo. La raccolta indiretta ammontava a 3.611,9 milioni di euro, evidenziando un aumento del 6,10% rispetto al Va tenuto presente, peraltro, che si è tenuto conto anche della raccolta gestita nel Raiffeisen Fondo Pensione Aperto, pari a 514,9 milioni di euro. Le commissioni nette comprendono anche le provvigioni riconosciute alle Casse Raiffeisen per la vendita di vari prodotti bancari. A fronte della canalizzazione di finanziamenti e di operazioni di leasing nonché della vendita di fondi comuni di investimento e del Raiffeisen Fondo Pensione Aperto, oltre che per lo svolgimento di servizi di pagamento, nel 2016 sono state erogate alle Casse Raiffeisen provvigioni per un ammontare complessivo di ,4 euro, con un aumento del 4,33% rispetto al Evoluzione del margine di intermediazione Le società partecipate dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. hanno presentato per l esercizio fiscale 2016, con poche eccezioni, un bilancio positivo. Il totale dei dividendi è stato pari a euro, quindi nettamente di più dell importo realizzato nell esercizio precedente. La differenza va ricondotta essenzialmente alla distribuzione di un dividendo straordinario da parte della società di gestione del risparmio Union Invest, pari a 2.499,3 mila euro. In questa voce rientrano, inoltre, i dividendi di mila euro derivanti dalla partecipazione alla Banca d Italia. Il risultato netto dell attività di negoziazione si compone del risultato netto ottenuto con i titoli detenuti per la negoziazione, dei margini positivi e negativi realizzati con i derivati finanziari intermediati nonché del risultato delle operazioni in valuta estera. Il risultato netto, nell esercizio 2016 è stato pari a euro, evidenziando un miglioramento notevole, quindi, rispetto al valore del Tale risultato può essere ricondotto in primo luogo a utili connessi alla vendita di titoli azionari nonché a utili su cambi relativi a operazioni in valuta estera. Il risultato netto dell attività di copertura nell esercizio 2016 è stato pari a euro. Si noti che questo valore tiene conto anche dell effetto di valutazione dei derivati su crediti CVA/DVA. Grazie al positivo andamento del valore del portafoglio titoli di proprietà, la liquidazione di attività finanziarie disponibili per la vendita ha permesso di realizzare guadagni per un totale di euro. In questa voce rientrano anche le perdite su crediti derivanti dalla cessione pro soluto di posizioni creditizie deteriorate pari a euro. Tale cessione è tesa all ottimizzazione dei costi connessi alla gestione dei crediti deteriorati. La valutazione delle attività e passività finanziarie al fair value, a causa dell andamento dei tassi ha fatto registrare un valore pari a euro, con una riduzione del 105,97% rispetto all esercizio precedente. Dai risultati parziali riportati si evince un margine di intermediazione pari a euro, che esprime un calo dell 8,41% rispetto all esercizio precedente. Evoluzione del risultato netto della gestione finanziaria La Cassa Centrale Raiffeisen attribuisce grande importanza a un erogazione dei prestiti basata sulla capacità di rimborso. 57

60 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Campi di attività 58 In considerazione del difficile contesto di mercato e in conformità al principio di prudenza si sono rese comunque necessarie, con riferimento alle posizioni creditizie, delle rettifiche di valore. La voce rettifiche/riprese di valore nette su crediti è stata di conseguenza valorizzata con 7,57 milioni di euro. Rispetto all esercizio precedente le rettifiche di valore su crediti si sono ridotte del 29,55%. Alla stessa voce sono stati iscritti, inoltre, impegni per 38,1 mila euro nonché accantonamenti in misura di 276,7 mila euro con riferimento agli impegni nei confronti del Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Il risultato netto della gestione finanziaria ammonta, pertanto, a euro , segnando un aumento del 3,12% rispetto all esercizio precedente. Evoluzione dei costi operativi Nello scorso esercizio i costi operativi sono stati pari a euro, evidenziando una contrazione del 2,95% rispetto all esercizio precedente. Le spese amministrative, aumentate dell 1,51% rispetto all esercizio precedente e giunte a euro, rappresentano la voce più importante nell ambito dei costi operativi. La componente di maggior peso tra le spese amministrative è rappresentata dalle spese per il personale, pari a euro e al 50,5% del totale. Queste sono aumentate dell 1,55% rispetto all esercizio precedente. Le spese per il personale incidono per il 22,84% sul margine di intermediazione. Gli altri oneri amministrativi sono aumentati dell 1,47%, portandosi a euro. Tale andamento è dovuto al contributo straordinario al Fondo Nazionale di Risoluzione per 2,69 milioni di euro. Nell esercizio 2016 sono iniziati anche i lavori tesi alla costituzione del nuovo gruppo bancario provinciale, attività per la quale si e dovuto fare ricorso ad una serie di prestazioni consulenziali. Per questo motivo le altre spese amministrative sono leggermente aumentate rispetto all esercizio precedente. Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri evidenziano un valore positivo di euro. Ciò poiché nel corso del 2016 è stato possibile procedere alla ripresa degli accantonamenti relativi alla contribuzione al Fondo di Garanzia dei Depositanti, effettuati ai sensi della normativa comunitaria. Il saldo delle svalutazioni e rivalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammonta a euro ed esprime una riduzione del 4,88% rispetto all esercizio precedente. Gli altri proventi di gestione, pari a euro, presentano un aumento del 2,03% rispetto all esercizio precedente. Tale andamento è riconducibile, in sostanza, ad un lieve incremento delle spese di gestione addebitate ai clienti. Utile dell operatività corrente al lordo delle imposte Totalizzando i risultati raggiunti nei sopraccitati settori e tenendo conto anche di una perdita di euro derivante dalla valutazione delle società partecipate, si ottiene un utile dell operatività corrente al netto delle imposte pari a euro. Ciò esprime una riduzione del 9,52% rispetto all esercizio precedente. Utile dell esercizio Nel 2016 le imposte sul reddito di esercizio sono assommate a euro. Un effetto positivo sul carico fiscale è derivato sia dal fatto che gli oneri del personale

61 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione I dipendenti Il meccanismo è basato sul modello di business della banca e tiene conto, oltre che degli obiettivi strategici e operativi della stessa, anche della struttura organizzativa, della capacità di rischio, del processo di determinazione dell adeguatezza patrimonipossono essere computati ai fini del calcolo dell IRAP, sia dall Aiuto alla Crescita Economia ACE. L utile netto della Cassa Centrale Raiffeisen al ammonta a euro. Gli indici di redditività e di produttività della banca alla fine del 2016 possono pertanto considerarsi buoni. 7. I dipendenti Al la Cassa Centrale Raiffeisen occupava 157 dipendenti. Il numero degli addetti è pertanto lievemente aumentato rispetto all anno precedente (153). Nelle strategie di sviluppo futuro della banca sono previste ulteriori assunzioni di personale qualificato. Il 44,59% dei dipendenti è rappresentato da donne e l età media del personale è di 47,13 anni. La quota del personale part-time, pari al 22,93%, è rimasta uguale all anno precedente (22,88%). Il tasso di turnover delle risorse umane si è attestato al 3,82%, mentre nell esercizio precedente era pari al 3,90%. L incidenza dei laureati è passata dal 29,41% del 2015 al 31,85% nel La Cassa Centrale Raiffeisen è consapevole dell importanza strategica del livello di competenza e di motivazione del proprio personale. Le conoscenze e attitudini dei collaboratori devono essere costantemente aggiornate e ampliate. Le competenze degli addetti, infatti, sono decisive ai fini del successo della banca. Nell esercizio in rassegna la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha prestato particolare attenzione alla formazione professionale all aggiornamento dei dipendenti. Le offerte formative, specie quelle proposte dall Associazione Bancaria Italiana ABI e dalla Federazione Casse Raiffeisen, sono state ampiamente sfruttate da tutte le categorie di dipendenti, compresi i dirigenti. Nel 2016 alla formazione mediante corsi interni all azienda o esterni sono state dedicate complessivamente ore. 8. Relazione sui rischi La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige attribuisce grande importanza alla sistematica gestione dei rischi e al loro accurato controllo. Tutti i rischi di rilievo sono sottoposti a costante monitoraggio e, al fine del raggiungimento degli obiettivi aziendali, vengono assunti e controllati con circospezione. In caso di superamento degli obiettivi di rischio prefissati, si adottano tempestivamente i provvedimenti adeguati per riportare l esposizione entro i limiti stabiliti. Nella Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige i rischi si suddividono, al massimo livello di astrazione, nelle seguenti categorie: rischio di credito e di controparte, rischio di prezzo di mercato, il quale comprende anche il rischio di prezzo e il rischio di cambio, rischio operativo, rischio di liquidità e altri rischi, fermo restando che si tiene conto anche del rischio delle variazioni dei flussi finanziari a cui la società è esposta. Il RAF (Risk appetite framework) è, in sostanza, un sistema di fissazione degli obiettivi di rischio e di contenimento dei rischi stessi, per mezzo del quale i rischi della banca vengono gestiti, controllati e monitorati. 59

62 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione sui rischi ale e del sistema dei controlli interni. Il RAF, quindi, contribuisce a realizzare il principio di sana e prudente gestione della banca e migliora la capacità di quest ultima di gestire i propri rischi nel rispetto degli obiettivi di rischio definiti e della tolleranza al rischio. Informazioni dettagliate sui rischi assunti dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nonché sulle relative strategie di copertura sono riportate nella nota integrativa (parte E). 60

63 I dipendenti 61

64 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Indicatori fondamentali 9. Indicatori fondamentali I fondamentali indicatori economici della Cassa Centrale Raiffeisen confrontati con l esercizio precedente, si presentano com e segue: 31/12/ /12/2015 Var. Indici di stabilità Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET 1) Fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 14,62% 12,86% +13,68% 14,63% 12,86% +13,77% 62 Indici di risultato Cash-Flow (in migliaia euro) ,08% Cash-Flow / Dipendenti (in migliaia euro) ,26% Cash-Flow / Patrimonio 10,59% 12,97% -18,31% Utile d esercizio (in migliaia euro) ,03% Valore contabile per azione (BVPS) 1,69 1,84-7,98% Indici di redditività Utile della operatività corrente al lordo delle imposte / Attivo (ROI) 0,64% 0,86% -25,25% Utile d esercizio / Patrimonio di vigilanza (ROE) 4,99% 5,72% -12,81% Rendimento delle attività (Utile d esercizio/attivo) (ROA) 0,44% 0,59% -24,84% Imposte sull utile d esercizio / utile al lordo delle imposte (Tax Rate) 39,17% 35,95% +8,93% Indici di liquidità Coefficiente di investimento 2 126,03% 114,48% +10,09% Liquidity Coverage Ratio (LCR) 90,62% 102,00-11,16% Indici di efficienza Cost-Income-Ratio (CIR) 46,77% 41,52% +12,63% Indici di rischio Crediti deteriorati / crediti verso clientela 5,25% 7,39% -28,93% Tasso di copertura dei crediti deteriorati 28,32% 21,38% +32,47% Sofferenze nette / crediti verso clientela 0,82% 1,37% -40,09% Tasso di copertura delle sofferenze 53,61% 41,90% +27,95% Costo del rischio di credito (Cost of risk) 0,54% 0,76% -29,78%

65 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Accadimenti dopo la chiusura 10. Accadimenti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio Dopo la chiusura dell esercizio non si sono verificati fatti di rilievo che possano influenzare in modo determinante il risultato di bilancio. 63

66 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Prospettive per il I membri della direzione

67 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Prospettive per il Prospettive per il 2017 Le previsioni congiunturali globali per il 2017, stando alle stime del FMI 35, dell OCSE 361 e della Commissione europea 37, sono positive, con una crescita che dovrebbe attestarsi tra il 3,3% e il 3,4%. Per la prima volta dopo ben 8 anni le attese sono ugualmente ottimistiche sia per le nazioni industrializzate, sia per i paesi emergenti. I prezzi alla produzione, ovunque in aumento, faranno crescere gli utili e, di conseguenza, tenderanno a incentivare la propensione delle imprese ad investire. Il recente miglioramento della situazione sul mercato del lavoro, registrato soprattutto nelle nazioni industrializzate, farà da traino ai consumi delle famiglie. Per quanto riguarda le prospettive nell Eurozona, c è consenso (FMI, Commissione europea, Goldman Sachs) su una crescita tra l 1,5% e l 1,6%. Tale incremento rispecchia grosso modo il dato del Dati questi presupposti, in Alto Adige la crescita, basandosi sulle previsioni dell IRE della Camera di commercio di Bolzano 37, nel 2017 dovrebbe aumentare ancora, con un incremento dell 1,3% ( ,3%; ,1%; ,0%). Nel settore bancario seguiteranno a farsi sentire gli effetti dei continui provvedimenti di politica monetaria della BCE. La situazione attuale è caratterizzata da elevate giacenze di liquidità, tassi straordinariamente bassi e interessi attivi modesti. La Cassa Centrale Raiffeisen si attende un sia pur modesto aumento dei volumi creditizi. Le rettifiche di valore dovrebbero 35 World Economic Report, gennaio Interim economic outlook, Commissione europea, previsioni economiche di primavera Rapporto mensile IRE, febbraio Rating dei depositi a lungo termine, situazione al diminuire, dato che le ripercussioni dei problemi macroeconomici degli ultimi anni stanno per essere superate. La fiducia dimostrata dai nostri clienti, soprattutto dalle imprese altoatesine, fa presagire incrementi crescenti dei depositi da clientela al netto dell operatività con investitori istituzionali. Il rating A3 37 di Moody s per i depositi costituisce un ragguardevole vantaggio competitivo. I margini di interesse degli anni passati subiranno un ulteriore lieve riduzione. Per quanto riguarda le commissioni nette, invece, ci attendiamo un notevole incremento. L amministrazione del portafoglio bancario, costituito principalmente da titoli di stato italiani, fornirà margini modesti. Le riserve da valutazione nel portafoglio di proprietà ci permettono di guardare con fiducia agli sviluppi dei mercati finanziari. La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. continuerà ad impegnarsi per garantire un adeguata gestione della liquidità delle Casse Raiffeisen dell Alto Adige. L attenzione sarà posta più sui costi degli avanzi di liquidità che non sull approvvigionamento. La situazione aziendale nel complesso positiva consente di lavorare con il massimo impegno alla costituzione del gruppo bancario altoatesino. Si creeranno, così, i presupposti per garantire anche in futuro la competitività dell Organizzazione bancaria Raiffeisen. In assenza di straordinari shock esterni, nel complesso c è da aspettarsi che i volumi intermediati e le riserve di liquidità si mantengano ai livelli attuali. Anche per quanto riguarda la solidità degli impieghi, l efficienza e la redditività, dovrebbero riconfermarsi i buoni risultati dell esercizio

68 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Prospettive per il 2017 La patrimonializzazione è molto solida anche alla luce dei requisiti prudenziali. Il coefficiente CET1 (rapporto tra il capitale di classe 1 e le attività ponderate per il rischio) andrà a superare il 13%. Ciò consentirà di raggiungere con un adeguato margine di sicurezza gli obiettivi prefissati. 66 Nel complesso, la Cassa Centrale rimarrà ben posizionata nel contesto dell Organizzazione Raiffeisen e sarà in grado di rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di finanziatrice delle imprese altoatesine. L accento sarà posto sull attento esame del merito creditizio e della capacità di rimborso dei clienti da affidare. Nel 2017 i dipendenti della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige, assieme ai rappresentanti delle Casse Raiffeisen e della Federazione, lavoreranno all attuazione concreta della riforma delle banche cooperative italiane. Il 30 gennaio 2017 la Banca d Italia è stata ufficialmente informata che la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto intende assumere il ruolo di capogruppo all interno del costituendo Gruppo Raiffeisen. L obiettivo è quello di procedere rapidamente con il lavoro durante l anno in corso, in modo che il Gruppo possa iniziare la propria operatività il 1 gennaio 2018.

69 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Proposta di ripartizione dell utile di esercizio 12. Proposta di ripartizione dell utile di esercizio Per la destinazione dell utile netto dell esercizio 2016, pari a euro, il Consiglio di Amministrazione propone quanto segue: Riserva legale (5%) Euro Riserva straordinaria (20%) Euro Riserva facoltativa Euro Distribuzione di dividendi Euro Utile netto dell esercizio Euro Il valore nominale di una azione è pari ad 1,00 euro.

70 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione del Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale

71 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione del Collegio Sindacale Relazione del Collegio Sindacale Egregi Azionisti! Nel corso dell esercizio chiuso al il Collegio Sindacale ha espletato le attività di vigilanza assegnategli per legge e statuto. Le verifiche sono state svolte secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale, raccomandati dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. La presente relazione del Collegio Sindacale all assemblea dei soci della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA è redatta in ottemperanza delle norme del Codice Civile segnatamente dell art e dell art. 153, comma 1, D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico Finanza T.U.F.). In merito al bilancio d esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 il Collegio Sindacale riferisce che: Il presente progetto di bilancio per l esercizio 2016, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data , è stato trasmesso al Collegio Sindacale nei termini previsti dalla legge. 69 Il progetto di bilancio dell esercizio 2016, composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa nonché dalla relazione sulla gestione, è stato esaminato, come previsto dalle disposizioni di legge, da parte della Società di Revisione PricewaterhouseCoopers SpA, alla quale l assemblea ordinaria dei soci 2012 ha affidato la revisione legale dei conti. Il Collegio Sindacale ha organizzato degli incontri con la Società incaricata della revisione legale dei conti, prendendo così atto del lavoro svolto dalla medesima e procedendo allo scambio reciproco di informazioni nel rispetto dell articolo 2409-septies del Codice Civile. I revisori, a conclusione delle verifiche, hanno debitamente informato il Collegio Sindacale nella riunione del sugli esiti della loro attività di controllo illustrando la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA. Nel corso di tali incontri non sono emerse anomalie, criticità od omissioni rilavate dai Revisori. Dalla relazione della Società di Revisione, redatta il ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 39/2010, non sono emersi osservazioni o altri fatti censurabili tali da ostare ad un giudizio senza rilievi. A tale proposito il Collegio Sindacale rimanda alla relazione della Società di Revisione allegata alla relazione di bilancio. A proprio giudizio il Collegio Sindacale per quanto di sua competenza da atto che la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica risulta esposta in modo adeguato ed in conformità alle disposizioni di legge, a quelle delle Autorità di Vigilanza e ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.

72 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione del Collegio Sindacale Il risultato di bilancio 2016 può essere riassunto nelle seguenti risultanze: Stato patrimoniale Attivo Euro Passivo Euro Capitale Sociale Euro Riserve ed Accantonamenti Euro Utile d esercizio 2016 Euro Conto economico Ricavi Euro Costi Euro Utile d esercizio 2016 Euro Dalle verifiche effettuate, in osservanza della normativa, i sindaci, nella propria riunione del , hanno potuto constatare la generale conformità alla legge della forma e dell impostazione del bilancio, l applicazione dei principi contabili nella valutazione delle poste e la rappresentazione corretta e veritiera della situazione patrimoniale ed economica della Banca. La nota integrativa contiene tutte le informazioni ritenute utili per una rappresentazione più completa degli risultati aziendali e per una migliore comprensione dei dati di bilancio ed è altresì integrata con appositi dati ed informazioni, anche con riferimento a specifiche previsioni di legge. In tale ottica, la stessa fornisce le informazioni richieste dal Codice Civile e dalla regolamentazione secondaria cui la Banca è soggetta, nonché altre informazioni ritenute opportune dall organo amministrativo per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca. Con riferimento alla relazione di gestione essa risulta redatta in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, con riguardo sia alla coerenza con i dati e le informa- zioni forniti nel bilancio sia alla prevedibile evoluzione della gestione aziendale. La relazione sulla gestione e la nota integrativa contengono le necessarie informazioni finanziarie nonché una descrizione coerente ed esaustiva dei principi contabili applicati, con informazioni comparativi all esercizio precedente. Il Collegio Sindacale esprime il suo consenso alle conclusioni della Società di Revisione e concorda con il parere che il presente bilancio è redatto in osservanza dei principi di veridicità e chiarezza. Esso rappresenta in modo compiuto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società, con l illustrazione dettagliata nella Nota Integrativa. In merito all attività svolta nel 2016 il Collegio Sindacale informa che: Durante l esercizio il Collegio Sindacale ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, che ha permesso al Collegio Sindacale di essere informato in modo continuo ed in tempo reale sullo sviluppo aziendale, sui fatti di gestione, sulla situazione dei rischi e sul processo decisionale.

73 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione del Collegio Sindacale In conformità alla best practice della Banca d Italia e come stabilito nello statuto (art. 25), il Collegio Sindacale svolge anche le funzioni dell Organismo di Vigilanza di cui al decreto legislativo n. 231/2001. Nel corso dell esercizio 2016 l Organismo di Vigilanza si é riunito 5 volte. L anno 2016 è stato particolarmente marcato dall autoriforma del credito cooperativo (D.Lgs. n. 18 del , convertito in Legge n. 49 dell 8 Aprile 2016 che aggiorna il Testo Unico Bancario), secondo la quale potrà essere costituito un autonomo Gruppo Bancario Cooperativo Provinciale, denominato Gruppo Bancario Cooperativo delle Casse Raiffeisen o Gruppo Raiffeisen. Con la pubblicazione delle norme di attuazione della Banca d Italia il 2 novembre 2016, i cantieri, composti di rappresentanti delle Casse Raiffeisen, della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA e della Federazione Raiffeisen, hanno intrapreso le attività. Durante i mesi di novembre e dicembre, le bozze dei documenti preparatori all istanza di autorizzazione alla costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo Provinciale sono state finalizzate e condivise con le Casse Raiffeisen. Il Collegio Sindacale è stato informato periodicamente sui contenuti della riforma del credito cooperativo nelle riunioni del Consiglio di Amministrazione e anche nel 2017 affronterà specificamente i diversi temi della riforma, in particolare i nuovi compiti e le responsabilità come Collegio Sindacale della Capogruppo. Nel dettaglio, in merito all attività svolta nel 2016 il Collegio Sindacale attesta all Assembla che: nel corso dell anno 2016 ha tenuto 11 riunioni ed ha partecipato a tutte le 26 riunioni del Consiglio di Amministrazione; i verbali delle proprie verifiche sono stati messi a disposizione del Consiglio di Amministrazione e della Direzione; ha svolto le verifiche previste dalla legge, nel corso delle quali ha espresso vari inviti e suggerimenti; ha ottenuto dagli amministratori e dalla direzione le informazioni rilevanti sulla gestione aziendale, sulla sua evoluzione, sullo stato patrimoniale, sulla situazione di rischio, sulle misure strategiche e sulle operazioni di maggior rilievo; sulla base delle informazioni ottenute ha potuto fare un giudizio sulla sana e prudente gestione, in linea con gli obiettivi dell azienda; non sono stati riscontrati fatti estranei all oggetto sociale ne provvedimenti in pregiudizio ai diritti degli azionisti sanciti dalla legge o dallo statuto; non sono emersi operazioni manifestamente imprudenti e azzardate che potessero influenzare l integrità del patrimonio sociale ne operazioni in un potenziale conflitto d interesse; ha incontrato periodicamente i responsabili delle Funzioni aziendali di controllo, interagendo in particolar modo con le Funzioni di Internal Audit, di Compliance & Antiriciclaggio e di Risk Management; ha esaminato e valutato il sistema di controllo interno al fine di verificarne l indipendenza, l autonomia e la separazione da altre funzioni. Inoltre ha vigilato sull adeguatezza, funzionamento e affidabilità dell assetto organizzativo, del sistema di controllo interno, del sistema di gestione del rischio e del sistema amministrativo-contabile della Banca. Generalmente il Collegio Sindacale può esprimere un giudizio di sostanziale adeguatezza dell assetto organizzativo, dell affidabilità del sistema amministrativo-contabile della Banca e della funzionalità del sistema dei controlli e del sistema di gestione del rischio, compatibili con la dimensione aziendale e le modalità di perseguimento dell oggetto sociale; 71

74 Relazione e bilancio 2016 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione del Collegio Sindacale 72 è stato informato nel continuo sul monitoraggio dei rischi, sugli indicatori RAF e le rispettive soglie e sul processo di controllo di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) che evidenzia un congruo dimensionamento del patrimonio aziendale; ha vigilato sull osservanza delle disposizioni di legge e del regolamento interno, sull impedimento di conflitti d interesse con parti correlate e con soggetti collegati, nonché sulla corretta applicazione delle disposizioni e norme riguardanti l antiriciclaggio, le remunerazioni ed incentivazioni, l outsourcing, la privacy, la sicurezza sul lavoro e sui processi interni della Banca, in particolare sui processi della gestione del credito e della finanza; non sono pervenute denunce da parte dei soci ai sensi dell articolo 2408 del Codice Civile ne reclami significativi da parte di terzi; non sono pervenute segnalazioni di violazioni delle disposizioni contenute nel Modello di Organizzazione ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001, che possano configurare reati ai sensi del Decreto stesso. Dalla citata attività di controllo e verifica non sono emersi fatti significativi tali da richiedere la segnalazione né alla Banca d Italia né alla Consob. Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all approvazione del bilancio dell esercizio 2016 e della relazione sulla gestione nonché alla proposta di destinazione dell utile d esercizio, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Infine, il Collegio Sindacale esprime un sincero ringraziamento agli Amministratori, al personale direttivo ed a tutti i dipendenti per la proficua collaborazione. Bolzano, lì IL COLLEGIO SINDACALE Il Presidente Dott. Klaus Steckholzer Sindaco effettivo Dott. Fortunato Verginer Sindaco effettivo Dott. Hubert Berger

75 Relazione e bilancio 2016 Relazione della società di revisione Relazione della società di revisione 73

76 74 Relazione e bilancio 2016 Relazione della società di revisione

77 Relazione e bilancio 2016 Relazione della società di revisione 75

78 76 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016

79 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Bilancio

80 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Stato Patrimoniale Stato Patrimoniale Voci dell'attivo Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Derivati di copertura Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali di cui: - avviamento Attività fiscali a) correnti b) anticipate di cui alla L.214/ Altre attività Totale dell'attivo

81 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Stato Patrimoniale Stato Patrimoniale Voci del passivo e del patrimonio netto Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Passività fiscali a) correnti 0 0 b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili 0 0 b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Capitale Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e patrimonio netto

82 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Conto economico Conto economico Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati ( ) ( ) 30. Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive ( ) ( ) 60. Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura ( ) ( ) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti ( ) ( ) b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza ( 203 ) 116 d) passività finanziarie ( ) ( ) 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ( ) Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: ( ) ( ) a) crediti ( ) ( ) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) altre operazioni finanziarie ( ) ( ) 140. Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: ( ) ( ) a) spese per il personale ( ) ( ) b) altre spese amministrative ( ) ( ) 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ( ) 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ( ) ( ) 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali ( ) ( ) 190. Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi ( ) ( ) 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni ( ) ( ) 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ( ) ( ) 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio

83 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Prospetto della redditivitá complessiva Prospetto della redditivitá complessiva Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti ( ) Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita ( ) ( ) 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (61.965) ( ) 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte ( ) ( ) 140. Redditività complessiva (Voce )

84 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Esistenze al Modifica saldi apertura Esistenze al Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi e altre destinazioni Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione: Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio ( ) ( ) Patrimonio netto ( )

85 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva di esercizio Patrimonio netto al ( ) ( ) ( )

86 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al Esistenze al Modifica saldi apertura Esistenze al Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi e altre destinazioni Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione: Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio ( ) ( ) Patrimonio netto ( )

87 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva di esercizio Patrimonio netto al ( )

88 Rendiconto finanziario Metodo indiretto A. ATTIVITÀ' OPERATIVA Gestione risultato d'esercizio (+/-) plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su ( ) ( ) attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) imposte e tasse non liquidate (+) rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) altri aggiustamenti (+/-) ( ) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie ( ) attività finanziarie detenute per la negoziazione attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita ( ) crediti verso banche: a vista ( ) - crediti verso banche: altri crediti ( ) crediti verso clientela ( ) ( ) - derivati di copertura (37.723) 0 - altre attività ( ) ( ) 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie ( ) - debiti verso banche: a vista ( ) - debiti verso banche: altri debiti ( ) - debiti verso clientela titoli in circolazione ( ) - passività finanziarie di negoziazione ( ) ( ) - passività finanziarie valutate al fair value ( ) ( ) - derivati di copertura ( ) - altre passività ( ) ( ) Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITÀ' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da vendite di partecipazioni dividendi incassati su partecipazioni vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza vendite di attività materiali vendite di attività immateriali vendite di rami d'azienda Liquidità assorbita da ( ) ( ) - acquisti di partecipazioni ( ) - - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza ( ) ( ) - acquisti di attività materiali ( ) ( ) - acquisti di attività immateriali (45.737) (31.177) - acquisti di rami d'azienda - - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento ( ) ( ) C. ATTIVITÀ' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie emissioni/acquisti di strumenti di capitale distribuzione dividendi e altre finalità ( ) ( ) Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista ( ) LIQUIDITÀ' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO ( ) LEGENDA (+) generata (-) assorbita RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio ( ) Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (2.703) (2.750) Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio

89 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Nota integrativa PARTE A POLITICHE CONTABILI A. 1 PARTE GENERALE A. 2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO A. 3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE A. 4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO ALTRE INFORMAZIONI PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D REDDITIVITÁ COMPLESSIVA 87 PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA Sezione 1 Rischio di credito Sezione 2 Rischio di mercato Sezione 3 Rischio di liquidità Sezione 4 Rischi operativi Parte F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO Sezione 1 Il patrimonio dell impresa Sezione 2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza PARTE G OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI DI AZIENDA PARTE H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE PARTE I ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

90 Parte A - Politiche contabili A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali La Cassa Centrale Raiffeisen dell'alto Adige Spa dichiara che il presente bilancio annuale è stato predisposto in conformità a tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'international Accounting Standard Board alla data del 31 dicembre 2016 e delle relative interpretazioni nonché alle istruzioni della Banca d'italia, che sono state messe a disposizione delle banche con circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e integrazioni. In conformità alla disposizione di cui all'art. 5 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 la rinuncia ad applicare le disposizioni previste dai principi contabili internazionali viene attuata solo in casi eccezionali. In questi casi nella nota integrativa vengono descritti i motivi che hanno determinato la non applicabilità delle disposizioni previste dai principi contabili internazionali. Nel bilancio annuale gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile. Le politiche contabili applicate per la redazione del bilancio annuale 2016 sono coerenti con quelle applicate nella predisposizione del bilancio di esercizio al 31 dicembre Sezione 2 Principi generali di redazione. Il bilancio annuale è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio è completato dalla relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione. Nella predisposizione del bilancio annuale sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione previsti dallo IAS 1: 1) Continuità aziendale. Il bilancio annuale è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e pertanto attività, passività ed operazioni "fuori bilancio" sono state valutate a valori di funzionamento. Non sono state rilevate eventuali incertezze, oltre a quelle inerenti l'attività sociale, che possano generare dubbi sulla continuità aziendale. 2) Principio della competenza economica. Il bilancio annuale è stato predisposto nel rispetto del principio della competenza economica. Pertanto i costi e i ricavi sono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, in base alla loro competenza economica e appartenenza e secondo il criterio di correlazione. 3) Coerenza di presentazione del bilancio annuale. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno che una variazione sia richiesta dalla modifica di un Principio Contabile Internazionale o da una sua nuova interpretazione. Quando la presentazione o la classificazione di voci di bilancio vengono modificate, anche gli importi comparativi vengono riclassificati, indicando, quando possibile, anche la natura e i motivi della riclassificazione. 4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente nel bilancio annuale. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. 5) Compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o dalla modifica di un interpretazione oppure espressamente previsto dagli schemi di bilancio per le banche emanati dalla Banca d'italia. 6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutte le informazioni quantitative, tranne quando un Principio Contabile Internazionale o una sua interpretazione prevedano o richiedano espressamente una deroga. Esse vengono incluse anche nei commenti e nelle descrizioni quando ciò è significativo per una migliore comprensione del bilancio annuale. Nella predisposizione del bilancio annuale ha trovato applicazione anche la normativa nazionale in quanto compatibile con i principi IAS. Gli importi indicati nello stato patrimoniale, nel conto economico, nel prospetto della redditività complessiva, nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nel rendiconto finanziario sono in unità di euro. Gli importi indicati nella nota integrativa sono in migliaia di euro.

91 Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nella nota integrativa non sono indicati i conti che non presentano importi sia per l esercizio in corso che per quello precedente. Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio annuale. Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio annuale e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 20 marzo 2016 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una modifica all'informativa fornita. Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio annuale. La redazione del bilancio annuale richiede anche il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo di ogni informazione disponibile e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludere che negli esercizi successivi i valori iscritti possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e delle altre attività finanziarie; - la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio annuale; - la verifica dell eventuale riduzione di valore delle partecipazioni; - l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; - la quantificazione del fondo di fine rapporto del personale e dei fondi per rischi e oneri; - le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio annuale. 89 Certificazione del Bilancio annuale. Il bilancio annuale è sottoposto a revisione legale ai sensi dell art. 14 e 16 del DLgs. n. 39/2010 come modificato dal Dlgs n. 135/2016da parte della Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. alla quale è stato conferito l incarico dall assemblea dei soci del 27 aprile A. 2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO. Voce 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione. Criteri di classificazione. In tale voce sono allocati i titoli di debito, di capitale, i certificati di partecipazione in OICR e il controvalore positivo dei derivati finanziari detenuti con finalità di negoziazione. Un'attività è classificata come posseduta per negoziazione se: - è acquistata principalmente al fine di essere venduta a breve; - fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari chiaramente identificabile che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve termine; - è un contratto derivato, ad esclusione di quelli di copertura, compresi quelli separati contabilmente dal sottostante contratto quando ne siano soddisfatti i requisiti per lo scorporo. Si considera un derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche: - il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una materia prima, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata sottostante); - non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quelli richiesti per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione dovuta a cambiamenti di fattori di mercato; - è regolato a data futura.

92 90 Un derivato incorporato è una componente di uno strumento finanziario ibrido che include anche un contratto primario non derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato considerato singolarmente. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato. Criteri di iscrizione. Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo pagato dalla banca, con esclusione dei costi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di contrattazione e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione. Criteri di valutazione. Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie di negoziazione sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Il fair value corrisponde, per gli strumenti quotati su mercati attivi, al prezzo pubblicato o comunicato all ultimo giorno dell anno mentre per gli strumenti non quotati su mercati attivi il fair value è determinato sulla base di modelli valutativi interni che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti stessi e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, ad esempio calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni. In casi eccezionali il fair value viene determinato sulla base di altre informazioni disponibili. In generale il fair value viene definito come il prezzo per il quale un attività può essere venduta o un debito può essere trasferito nell ambito di una transazione corrente ad una precisa data tra due parti consenzienti. Criteri di cancellazione. Le attività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria è stata ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali relative agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione sono rilevate nel conto economico del periodo nel quale emergono alla voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione". In particolare: - gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione"; - i profitti e le perdite, realizzati e non, sui derivati classificati come di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione"; - se il fair value di un attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale attività viene contabilizzata alla voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione". Voce 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita. Criteri di classificazione. In tale voce sono incluse le attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie detenute per la negoziazione. Possono essere classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito, i titoli azionari e le quote di fondi comuni d'investimento. In particolare sono inclusi i titoli non oggetto di attività di negoziazione e gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non qualificabili come partecipazioni di controllo, partecipazioni a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi. Criteri di iscrizione. Le attività finanziarie disponibili per la vendita incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento. Esse sono inizialmente registrate in base al fair value, che corrisponde di norma al costo

93 dell'operazione eventualmente rettificato degli eventuali costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili a ciascuna operazione. Fatte salve le deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita ad altri portafogli e viceversa. Se l'iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività finanziarie detenute sino alla scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Criteri di valutazione. Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate in base al loro fair value, secondo i criteri illustrati per le attività detenute per la negoziazione. I titoli di capitale, il cui fair value non può essere attendibilmente rilevato, sono mantenuti al costo. I proventi e gli oneri derivanti da uno strumento finanziario attivo, disponibile per la vendita, sono registrati nel prospetto delle variazioni delle voci del patrimonio netto, sino a che l'attività non è cancellata o non viene rilevata una rettifica di valore; a tale momento o al momento della rettifica l'utile o la perdita cumulati sono imputati a conto economico. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene verificata l'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subito una riduzione permanente di valore, la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 130 del patrimonio netto "Riserva di valutazione", viene trasferita a conto economico alla voce 130 b) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita". Per i titoli di debito viene rilevata una riduzione permanente di valore quando si verifica l esistenza di difficoltà relative al servizio del debito per le quali il rimborso del capitale e degli interessi appare incerto. Per gli strumenti di capitale la perdita duratura di valore viene verificata sulla base dell esistenza di difficoltà da parte dell emittente a remunerare regolarmente il debito oppure al verificarsi di evoluzioni negative del fair value e di cambiamenti negativi nel settore di attività in cui l impresa opera. In casi di riduzioni di fair value superiori al 40% del costo di acquisizione o di durata superiore ai 24 mesi tali riduzioni si considerano come durature. Se la riduzione di fair value è minore del 40% ma maggiore del 20% e ha durata non superiore ai 24 mesi ma maggiore di 12 mesi, la banca procede all analisi di ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Se i risultati di queste ulteriori analisi portano a dubbi sulla recuperabilità del capitale inizialmente investito si procede ad iscrivere in bilancio una perdita duratura di valore, pari alla differenza fra il costo di acquisto e il fair value calcolato. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non può determinare in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari non possono essere successivamente ripristinate con effetto a conto economico, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad apportare la svalutazione. Criteri di cancellazione. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo e sono rilevati a conto economico. Il metodo del tasso effettivo tiene conto di tutte le imposte e diritti pagati fra le parti, i costi di transazione e ogni aggio o disaggio pagato. Gli altri ricavi da cessione da attività finanziarie disponibili per la vendita sono pure rilevati a conto economico alla voce 100 b "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita" mentre i dividendi vengono imputati alla voce 70 dividendi e proventi assimilati. 91 Voce 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di classificazione In questa voce sono inclusi i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che la banca ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento della situazione complessiva o dell intenzione non risulta più possibile o appropriato mantenere un

94 investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le attività disponibili per la vendita. Criteri di iscrizione L iscrizione iniziale dell attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa voce avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la vendita, il fair value dell attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell attività stessa. Criteri di valutazione 92 Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili o le perdite riferiti alle attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico alla voce 100 c "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza" nel momento in cui le attività sono cancellate. In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene verificata l esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. Se sussistono tali evidenze l importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L importo della perdita viene rilevato nel conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari originati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi. L unica riclassifica ammessa è quella dal portafoglio Attività finanziarie detenute sino alla scadenza al portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita. L alienazione o il trasferimento, per un importo significativo, di attività finanziarie detenute fino a scadenza, prima della scadenza stessa, comporta il trasferimento dell intero portafoglio alla categoria delle attività finanziarie disponibili per la vendita ed il divieto di utilizzare il portafoglio delle attività detenute fino a scadenza per l esercizio in corso e per i due esercizi successivi (cosiddetta tainting rule ), a meno che le vendite e le riclassifiche: - siano così prossime alla scadenza o alla data dell opzione dell attività finanziaria che le oscillazioni del tasso di interesse del mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell attività finanziaria; - si verifichino dopo aver incassato sostanzialmente tutto il capitale originario dell attività finanziaria; - siano attribuibili ad un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere, come ad esempio un significativo deterioramento del merito creditizio dell entità che ha emesso l attività finanziaria. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Gli interessi sono calcolati con il metodo del tasso d interesse effettivo, che tiene conto dell'ammortamento dei costi di transazione e delle differenze tra il costo e il valore di rimborso e sono rilevati a conto economico. Il calcolo del tasso d interesse effettivo include tutti gli oneri e gli aggi e disaggi pagati o ricevuti tra le parti di un contratto, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Gli altri ricavi da cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono rilevati a conto economico alla voce 100 c "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza". Voce 60. e 70. Crediti verso banche e crediti verso clientela. Criteri di classificazione. I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso la clientela e verso banche, sia erogati direttamente dalla banca sia acquistati da terzi, con pagamenti fissi o comunque determinabili e che

95 non sono quotati in un mercato attivo e non classificati tra le attività finanziarie di negoziazione e le attività finanziarie designate al fair value e non classificati all'origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. I crediti per i quali il titolare non può recuperare sostanzialmente tutto l'investimento iniziale, non a causa del deterioramento del credito, devono essere classificati fra le attività disponibili per la vendita. Criteri di iscrizione. L iscrizione dei crediti avviene con la data della loro erogazione o del loro acquisto, quando il cliente ottiene il diritto al ricevimento degli importi determinati nel contratto. I crediti non possono essere successivamente trasferiti ad altri portafogli. I crediti sono inizialmente contabilizzati in base al loro fair value, valore che corrisponde di norma all'importo erogato o al controvalore pagato per il loro acquisto, maggiorato/diminuito dei costi di transazione. Criteri di valutazione. Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale di un attività, variato in aumento o diminuzione dai rimborsi di capitale, eventuali rettifiche e riprese di valore al netto o al lordo dell'ammortamento cumulato dell eventuale differenza tra l importo originario e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività finanziaria. Il calcolo include tutti i diritti pagati o ricevuti tra le parti di un contratto, tutti gli altri oneri -costi di transazione-, e tutti gli altri aggi o disaggi. Il metodo del costo ammortizzato non è applicato ai crediti a breve che sono stati concessi fino a revoca o senza indicazione di una scadenza, in considerazione del fatto che per tali crediti l'effetto dell'attualizzazione è di norma non significativo. Lo stesso criterio è applicato ai crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale i crediti sono sottoposti a "impairment test" per verificare l'eventuale presenza di perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei debitori. I crediti deteriorati sono oggetto di una valutazione analitica. Il credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperare l'intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie. I crediti deteriorati sono suddivisi nelle seguenti categorie: - posizioni creditizie in sofferenza: esistono chiare evidenze di deterioramento della solvibilità del cliente. In questa categoria vengono esposti i crediti a clienti per i quali è stata accertata l insolvibilità o una situazione simile, anche d ufficio. I crediti ricompresi in questa categoria vengono sottoposti a una valutazione individuale. - posizioni creditizie con inadempienze probabili: questa categoria ricomprende i crediti a clienti per i quali risulta improbabile che vengano assolti regolarmente tutti gli impegni assunti, senza il ricorso al realizzo di garanzie, indipendentemente dal fatto che esistano pagamenti già scaduti e a prescindere dalla quantità di giorni di mora. I crediti ricompresi in questa categoria vengono sottoposti a rettifiche di valore individuali o forfettaria. - posizioni creditizie scadute: in questa categoria vengono ricompresi i crediti a clienti che non rientrano nelle due precedenti e che alla data di bilancio risultano scaduti o sconfinati da più di 90 giorni continuativi. Questi crediti rientrano nella rettifica di valore forfettaria. I criteri per la determinazione delle rettifiche di valore si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi al netto degli oneri di recupero stimati. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dalla stima degli incassi futuri, dal momento del versamento e dal tasso di attualizzazione applicato. I crediti deteriorati sono rivisti ed analizzati periodicamente e in particolare ad ogni chiusura infrannuale e annuale del bilancio. I crediti in bonis, per i quali non si individuano evidenze oggettive di perdita, e i crediti insoluti/sconfinati da oltre 90 giorni, sono soggetti a valutazione forfettaria. Il coefficiente di svalutazione forfettaria del portafoglio crediti è stato determinato in funzione delle perdite di credito stimate su base storico statistica. Con riferimento ai crediti in bonis vantati dalla Banca nei confronti del Fondo di Garanzia dei Depositanti la valutazione è invece stata effettuata analiticamente basandosi sulle indicazioni riportate nella circolare inviata da tale organismo alle proprie consociate in data 12 gennaio

96 Criteri di cancellazione. I crediti sono cancellati dal bilancio quando si verifica il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici legati alla proprietà e non sia mantenuto alcun controllo sui crediti. Di regola avviene la cancellazione da questa voce a seguito del totale rimborso del credito. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. I proventi da e gli oneri per interessi derivanti dai crediti, determinati con il metodo del tasso di interesse effettivo, sono contabilizzati nel rispetto del principio di competenza economica nella voce 10 del conto economico. Gli importi derivanti dalle valutazioni individuali o dalle rettifiche forfettarie sono iscritti a conto economico alla voce 130.a del conto economico nel momento della determinazione. Se vengono a mancare le ragioni per la svalutazione del credito, sono rilevate le rispettive riprese di valore che non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e forfettarie) contabilizzate in precedenza. 94 Voce 100 Partecipazioni In questa voce vengono classificate le partecipazioni in società collegate e/o sottoposte a controllo congiunto, iscritte in bilancio in base al metodo del patrimonio netto. L'iscrizione iniziale avviene alla data di regolamento oppure alla data di riclassificazione della partecipazione. Il valore contabile della partecipazione è sottoposto alla verifica della riduzione di valore, tramite il confronto tra il suo valore recuperabile e il suo valore contabile quando esistono evidenze che il valore della partecipazione possa avere subito una riduzione. Le partecipazioni sono cancellate quando l'attività in esame viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi. Voce 110. Attività materiali Criteri di classificazione La voce include i terreni, fabbricati, impianti e macchinari, mobili e arredi e altre macchine e attrezzature. Le attività materiali sono tutte da ricomprendere nella categoria delle attività materiali ad uso funzionale. La banca non detiene attività materiali a scopo di investimento. Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi. Si ritiene che queste attività possano essere utilizzate per più di un periodo. Criteri di iscrizione Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. La banca si è avvalsa della facoltà di rivalutare l'immobile (sede della società) in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali (demeed cost). L'importo della rivalutazione è stato determinato in base a una stima dell'immobile, effettuata da un perito esterno ed indipendente, interpretata in modo prudente. In questa maniera l immobile (la sede della società) è iscritto al valore di mercato. Non è prevista la vendita dell immobile e il tasso di ammortamento è rimasto invariato. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti. Tutte le altre spese sostenute sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce 150.b "Altre spese amministrative", se riferite ad attività ad uso funzionale. Criteri di valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore da deterioramento cumulati. Dal costo di acquisto o di costruzione dell immobile è stato scorporato il valore del terreno su cui insiste, determinato sulla base della specifica stima di cui sopra. A ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale,viene verificato se le attività materiali presentano delle evidenze indicative dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad "impairment test". Qualora vi sia l'obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla svalutazione della stessa, rilevando l'importo nella voce 170 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali" del conto economico. Nella determinazione della svalutazione si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività nei periodi precedenti.

97 Criteri di cancellazione. Un'attività materiale è eliminata dal bilancio all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti e le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 170 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico. In caso di cessione l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti". Il calcolo degli ammortamenti tiene conto della vita utile delle singole attività materiali, che a questo scopo sono raggruppate per classi omogenee. L'ammortamento avviene a quote costanti. Il terreno e gli oggetti d'arte non vengono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Voce 120. Attività immateriali Criteri di classificazione Le attività immateriali sono attività non monetarie identificabili, pur se prive di consistenza fisica che la banca utilizza per alcuni anni o per una durata non determinata e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente rappresentate da oneri per l'acquisto d'uso di software. Quelle capitalizzate già in periodi precedenti sono state mantenute e si prosegue con il loro ammortamento. Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato dagli eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è spesato nell'esercizio in cui è sostenuto. Eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore e/o i benefici economici attesi. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore cumulati. L'ammortamento è calcolato in base alla stima della loro vita utile e utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, viene verificato se le attività immateriali presentano delle evidenze indicative di perdite durevoli, le attività immateriali sono sottoposte ad "impairment test". Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla svalutazione della stessa rilevando l'importo nella voce 180. del conto economico "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali". Nella determinazione della svalutazione si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti gli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività stessa. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività immateriale nei periodi precedenti. Criteri di cancellazione Un'attività immateriale è eliminata dal bilancio all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici e le eventuali rettifiche di valore sono rilevati alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico. In caso di cessione l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti". 95 Voce 130.attivo Attività fiscali e voce 80. passivo Passività fiscali I crediti e i debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale rispettivamente nella voce 130 "Attività fiscali" e nella voce 80 "Passività fiscali". Le poste della fiscalità corrente includono

98 pagamenti anticipati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio. Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della vigente legislazione nazionale e applicando le aliquote fiscali in vigore. L'entità delle attività/passività fiscali comprende anche il rischio, ragionevolmente stimato, derivante dal contenzioso tributario in essere. In presenza di differenze temporanee imponibili viene rilevata una attività/passività fiscale anticipata/differita. Non sono stanziate imposte differite con riguardo a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione. Le attività fiscali differite sono oggetto di rilevazione, utilizzando il criterio del "balance sheet liability method", partendo dall ipotesi che vi sia ragionevole certezza del loro recupero in esercizi futuri. Attività e passività fiscali vengono contabilizzate di norma a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto. In quest'ultimo caso le attività e passività fiscali vengono imputate a patrimonio. Voce 150. attivo Altre attività e voce 100. passivo Altre passività In queste voci vengono rilevate tutte le attività e passività che non possono essere classificate in altre voci dello stato patrimoniale. 96 Voce 10. Debiti verso banche, voce 20. Debiti verso la clientela e voce 30. Titoli in circolazione. Criteri di classificazione. I debiti verso la clientela, i debiti verso le banche e i titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari, diversi dalle passività di negoziazione, che configurano le forme tipiche della raccolta della banca presso la clientela, presso le banche oppure in titoli emessi. Criteri di iscrizione. Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, che di norma corrisponde al corrispettivo ricevuto dalla banca. Il valore di prima iscrizione include anche eventuali costi e ricavi di transazione anticipati e direttamente attribuibili a ciascuna passività. Criteri di valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Le passività a breve termine rimangono iscritte al valore nominale. Criteri di cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate dalla banca vengono cancellate dal passivo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Gli interessi passivi vengono contabilizzati nella voce 20. Interessi passivi e oneri assimilati del conto economico. Gli utili e le perdite da riacquisto di passività emesse dalla banca vengono allocati a conto economico nella voce 100.d Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie. Voce 40. Passività finanziarie di negoziazione. La voce comprende gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali sono gli stessi già descritti per le attività detenute per negoziazione. Voce 50. Passività finanziarie valutate al fair value. Criteri di classificazione. In questa voce sono rilevate le passività finanziarie designate al fair value con contropartita il conto economico sulla base della facoltá riconosciuta alle imprese (c.d. fair value option) dallo IAS 39. In concreto risultano esposte in tale voce le passività finanziarie emesse dalla banca per le quali la banca ha deciso di coprirsi dal rischio di tasso di interesse o che incorporano un derivato. Criteri di iscrizione, valutazione e rilevazione delle componenti reddituali. Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Passività finanziarie di negoziazione", con registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e non, nella voce 110. "Risultato

99 netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value" del conto economico. Gli interessi passivi vengono rilevati nelle voce 20 del conto economico. Criteri di cancellazione. Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Voce 60. Operazioni di copertura. Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio (ad esempio rialzo dei tassi di interesse) tramite gli utili rilevabili sugli strumenti di copertura nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Le operazioni di copertura sono realizzate esclusivamente mediante la stipula di contratti derivati posti in essere con controparti bancarie indipendenti. Nel momento in cui un contratto di copertura viene stipulato, la Banca lo classifica nella tipologia copertura del fair value. La copertura del fair value di una determinata attività o passività ha l obiettivo di coprire l esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad uno o più rischi. Le operazioni di copertura sono riferite a singoli strumenti finanziari. L operazione è classificata di copertura se sono stati fissati gli obiettivi nella gestione del rischio e della strategia di copertura dell azienda e se esiste una designazione formale e documentata della relazione tra lo strumento coperto e il derivato di copertura e se tale relazione risulta essere altamente efficace sia nel momento in cui la copertura ha inizio sia durante tutta la vita della stessa. Una copertura si considera altamente efficace se le variazioni di fair value dello strumento coperto risultano compensate da quelle dei derivati di copertura e ciò in conformità all originaria strategia di copertura dell azienda documentata per specifica relazione di copertura. Più precisamente, si considera efficace la copertura quando le variazioni di fair value del derivato di copertura neutralizzano le variazioni del fair value dell elemento coperto, per il rischio oggetto di copertura in un intervallo pari a 80%-125%. L efficacia della copertura è valutata all inizio della copertura e in modo continuativo durante la vita della stessa e, in particolare, ad ogni chiusura annuale o infrannuale del bilancio, utilizzando: - test prospettici, che giustificano l applicazione della contabilizzazione di copertura, e dimostrano l attesa efficacia della copertura nei periodi futuri; - test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferisce. Se le verifiche non confermano l efficacia della copertura, la contabilizzazione delle stesse, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta procedendo altresì a riclassificare lo strumento di copertura tra le attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione. Le operazioni di copertura non sono, inoltre, più classificate come tali se: - la copertura operata cessa; - l operazione scade, viene venduta o rescissa; - l elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; - se viene revocata la definizione di copertura. Criteri di iscrizione L iscrizione iniziale dei derivati di copertura avviene alla data di sottoscrizione sulla base del loro fair value. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali I derivati di copertura di fair value, successivamente alla rilevazione iniziale, sono valutati al fair value attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di fair value, riferite sia all elemento coperto (per la sola parte attribuibile al rischio coperto) sia al derivato di copertura. In tal modo si realizza una sostanziale compensazione della variazione del fair value dell elemento coperto con l opposta variazione del fair value del derivato di copertura e si rileva di conseguenza l effetto economico netto, contabilizzato alla voce 90 del conto economico risultato netto dell attività di copertura. I differenziali di interesse relativi ai contratti derivati di copertura sono contabilizzati tra gli interessi attivi o tra gli interessi passivi a seconda del relativo segno algebrico. 97

100 Criteri di cancellazione Le operazioni di copertura vengono cancellate dal bilancio in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all operazione stessa. 98 Voce 110. Trattamento di fine rapporto del personale. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti. La sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse con tecniche attuariali. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno ed indipendente ed utilizzando il Metodo della proiezione unitaria del credito, che considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale. Gli esborsi complessivi futuri sono determinati sulla base di ipotesi demografiche relative all'evoluzione dei dipendenti in essere e ipotesi economico-finanziarie ed attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza Complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali. Per i dipendenti, con prima esperienza lavorativa, assunti dopo il l'intero trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato viene versato ad un Fondo di Previdenza Complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali. Con l introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di trattamento fine rapporto al il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso la legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27 dicembre 2006), con la quale è stata anticipata al 1 gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla Previdenza Complementare introdotta dal D. L. N. 252 del 5 dicembre 2005, ha dato la possibilità di conferire alla previdenza complementare il TFR maturando, con modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno Nella valutazione si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IAS solo le passività relative al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda è stata versata ad un entità separata (forma pensionistica complementare o Fondi Inps). In conseguenza di tali versamenti l azienda non avrà più obblighi connessi all attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente." Il costo del TFR maturato nell'anno è iscritto a conto economico alla voce 150 a Spese per il personale ed include il valore attuale medio delle prestazioni maturate nell'esercizio dai dipendenti in servizio (current service cost) e gli interessi maturati nell'anno sull'obbligazione (interest cost). Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e di valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti in una apposita riserva di patrimonio netto. Voce 120. Fondi per rischi ed oneri. I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività da rilevare esclusivamente quando: - la banca ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; - è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche; - può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività. Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i fondi accantonati sono riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato. Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. Nei fondi sono esposte anche le passività relative ai benefici spettanti a tutti i dipendenti per il premio di fedeltà. Voce 130. Riserve di valutazione Nella presente voce sono state esposte le riserve da valutazione derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali e da valutazioni successive relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita, alle attività materiali e immateriali. La voce include anche le differenze di valutazione del fondo trattamento di fine rapporto non riconducibili alle nuove disposizioni di legge derivanti dalla valutazione attuariale. Sono anche incluse le riserve di rivalutazione iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione.

101 Voce 160. Riserve In questa voce sono esposte le riserve di utili nonché le riserve derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili. Operazioni in valuta estera. Criteri di iscrizione. Le transazioni denominate in valuta estera sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione. Criteri di valutazione. Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi differenti da quelli della data di transazione iniziale e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività in valuta sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico. Altre informazioni. Operazioni di pronti contro termine. I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di un titolo acquistato con accordo di rivendita (operazione attiva di pronti contro termine), l'importo pagato viene rilevato come credito verso la clientela o verso le banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione. Nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto (operazione passiva di pronti contro termine), la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività di negoziazione. I proventi dei crediti/debiti, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. 99 A.4 Informativa sul fair value La Commissione Europea ha omologato nel mese di dicembre 2012, con il Regolamento (UE) n. 1255/2012, il nuovo principio IFRS 13 Fair Value Measurement, in vigore dal 1 gennaio Tale principio racchiude in un documento unico tutte le informazioni necessarie relative alle metodologie di determinazione del Fair Value, che in precedenza erano presenti in più principi contabili (principalmente IAS 39, IFRS 7). Per quanto attiene alle tipologie di strumenti finanziari a cui applicare la valutazione al Fair value, vale sempre quanto riportato dal paragrafo 9 dello IAS 39, ovvero il Fair Value si applica a tutti gli strumenti finanziari a eccezione di: attività finanziarie classificate come investimenti posseduti sino alla scadenza e crediti verso clientela e banche ; investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non risulta possibile determinare un Fair value attendibile non detenuti per la negoziazione e per le quali non sia applicata la Fair Value Option. Peraltro, si rammenta che i principi contabili internazionali e la Banca d Italia stessa richiedono, in ogni caso, di esporre a titolo informativo il Fair value per tutta una serie di attività e passività valutate al costo ammortizzato (crediti e debiti verso clientela e verso banche, titoli in circolazione). L IFRS 13 definisce il Fair value (valore equo) come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione, indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un altra tecnica di valutazione. Nella definizione di fair value è fondamentale la presunzione che un entità sia pienamente operativa e non esistono né l intenzione né la necessità di liquidare, ridurre sensibilmente l attività o di intraprendere delle operazioni a condizioni sfavorevoli. Il fair value riflette la qualità creditizia dello strumento in quanto incorpora il rischio controparte. Il nuovo principio IFRS 13 prevede una classificazione delle valutazioni al fair value degli strumenti finanziari sulla base di una specifica gerarchia che si determina sulla base dei fattori di input utilizzati nel processo di valutazione del fair value. Gli strumenti finanziari vengono ripartiti in tre livelli gerarchici:

102 Livello 1: quando si dispone di quotazioni di mercato attivo per le attività e le passività finanziarie oggetto di valutazione; Livello 2: quando si ricorre a una tecnica valutativa (c.d. modelli di pricing) che utilizza esclusivamente input osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Gli input comprendono: - prezzi di mercato di strumenti con caratteristiche similari a quello oggetto di valutazione che siano quotati su un mercato attivo; - prezzo di mercato dello strumento oggetto di valutazione o di uno strumento similare quotato in un mercato non attivo; - esclusivamente input osservabili sul mercato o corroborati dal mercato, per esempio tassi di interesse, curve dei tassi di interesse, volatilità e spread creditizi. Livello 3: quando si dispone di prezzi calcolati attraverso tecniche di valutazione che utilizzano input significativi basati su parametri non osservabili sul mercato. Nei casi in cui non risulta possibile stimare ragionevolmente il fair value, gli strumenti finanziari sono mantenuti al costo di acquisto originario, in base a quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo AG81. La scelta tra le suddette categorie non è discrezionale e le tecniche valutative adottate massimizzano l utilizzo di fattori osservabili sul mercato, affidandosi il meno possibile a parametri soggettivi. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell emittente dello strumento finanziario. 100 Sono generalmente considerati quotati in un mercato attivo (Livello 1): i titoli azionari quotati; i titoli di Stato quotati su mercati regolamentati; i titoli obbligazionari quotati su mercati regolamentati; i fondi quotati o fondi con NAV (Net Asset Value) calcolato con frequenza giornaliera; i contratti derivati per i quali siano disponibili quotazioni su un mercato regolamentato. Per gli strumenti finanziari attivi quotati su mercati attivi viene utilizzato il prezzo corrente di offerta ( denaro ) ed il prezzo corrente richiesto ( lettera ) per le passività finanziarie alla chiusura del periodo di riferimento. Informativa di natura qualitativa A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Uno strumento finanziario viene classificato nei livelli 2 e 3 in assenza di prezzi quotati in mercati attivi. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è invece determinata in base all osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Le quote di fondi comuni di investimento sono quotate al NAV comunicatoci dalla società di gestione del risparmio. Nei casi in cui nella valutazione di uno strumento finanziario sono utilizzati sia input osservabili sul mercato (livello 2) sia input non osservabili (livello 3), se quest ultimo è ritenuto significativo, lo strumento è classificato nel livello 3 della gerarchia del fair value. Le tecniche valutative sono utilizzate con continuità e in maniera coerente nel tempo a meno che esistano delle tecniche alternative che forniscono una valutazione più rappresentativa del fair value. Il fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari è determinato sulla base dei criteri di seguito esposti: LIVELLO 2 Metodi di valutazione basati su parametri di mercato osservabili Per gli strumenti di livello 2 un dato di input è considerato osservabile, direttamente o indirettamente, quando è disponibile con continuità a tutti i partecipanti al mercato, grazie ad una distribuzione regolare tramite specifici canali informativi (Borse, info provider, broker, market maker, siti internet, etc.). La valutazione dello strumento finanziario si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili (comparable approach) o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi tra i quali tassi di interesse, curve dei tassi di interesse e spread creditizi sono desunti da parametri osservabili di mercato (mark-to-model approach). Sono definiti input di livello 2: - i prezzi quotati su mercati attivi;

103 - i prezzi quotati per lo strumento in analisi o per strumenti simili su mercati non attivi, vale a dire mercati in cui ci sono poche transazioni, i prezzi non sono correnti o variano in modo sostanziale nel tempo; - input di mercato osservabili come i tassi di interesse, curve dei tassi di interesse, indici di volatilità, spread creditizi; - input corroborati da dati di mercato. Con riferimento al portafoglio di strumenti finanziari alla data del presente bilancio, rientrano nel livello 2 i derivati finanziari OTC (Over the counter), i titoli obbligazionari privi di quotazioni ufficiali espresse da un mercato attivo e gli strumenti finanziari del passivo valutati al fair value. Derivati finanziari OTC (Over the counter) I derivati di tasso, cambio, azionari, su inflazione e su commodity, laddove non scambiati su mercati regolamentati, sono strumenti Over The Counter (OTC), se negoziati bilateralmente con controparti di mercato. La loro valutazione è effettuata mediante appositi modelli di pricing, alimentati da parametri di input (quali curve tassi, matrici di volatilità, tassi di cambio) che sono osservabili sul mercato. La metodologia utilizzata nel valutare tali contratti è la seguente: i. strumenti derivati non opzionali (interest rate swap, forward rate agreement, domestic currency swap, ecc.): è utilizzato il modello discounted cash flow" nel quale i flussi futuri di cassa sono attualizzati con un tasso di mercato attuale; ii. strumenti derivati opzionali: le tecniche valutative si basano su metodologie quali simulazione Monte Carlo, Modello di Black Scholes e Alberi Binomiali. Inoltre, per pervenire alla determinazione del Fair value, si considera anche il rischio controparte e il proprio rischio di credito e cioè ai derivati finanziari attivi viene applicato un credit value adjustment mentre ai derivati finanziari passivi è applicato un debit value adjustment. Per il calcolo del rischio di credito la Banca adotta un modello di valutazione che si basa sulla probability of default e sulla recovery rate. 101 Titoli obbligazionari iscritti nell attivo di stato patrimoniale privi di quotazioni ufficiali espresse da un mercato attivo Relativamente ai titoli di debito acquistati valutati in assenza di un mercato attivo, la Banca verifica inizialmente: -la presenza di un mercato inattivo per lo strumento finanziario. In questo caso la valutazione dello strumento finanziario si basa su prezzi rivenienti da un mercato inattivo purché siano considerati rappresentativi del Fair value. -la presenza di un mercato attivo per uno strumento con caratteristiche similari. In questo caso la valutazione dello strumento finanziario si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili (cd. comparable approach ). Il comparable approach si traduce nella ricerca di transazioni presenti su mercati attivi relative a strumenti che sono assimilabili a quello oggetto di valutazione. Nel caso in cui non sia possibile applicare i metodi precedentemente descritti, la Banca adotta, modelli valutativi tali da massimizzare il più possibile l utilizzo di input osservabili sul mercato. In particolare, per i titoli classificati nel livello 2 viene applicato il Discounted Cash Flow Analysis, ossia attualizzazione dei flussi di cassa futuri, scontati a un tasso di mercato che tenga comunque conto di tutti i fattori di rischio a cui è esposto lo strumento (a es. il rischio di controparte in capo all emittente). Il presupposto di tale modello valutativo è comunque quello di utilizzare esclusivamente input osservabili sul mercato. Il merito di credito dell emittente è incorporato nella valutazione dei titoli ed è ottenuto dalle curve di credit spread relative all emittente stesso, laddove presenti, o in base a curve rappresentative del settore di appartenenza dell emittente. Titoli obbligazionari emessi dalla Banca I titoli obbligazionari emessi dalla Banca non sono quotati in un mercato regolamentato. La determinazione del prezzo sul mercato secondario avviene applicando la metodologia del Discounted Cash Flow. Tale metodologia comporta che il fair value dei prestiti obbligazionari emessi dalla Banca è determinato attualizzando i flussi di cassa futuri ad un tasso osservabile sul mercato, incrementato di uno spread calcolato su base delle ultime emissioni proprie, al fine di garantire una valutazione maggiormente coerente con le transazioni del mercato non istituzionale. Per la determinazione del fair value dei prestiti obbligazionari emessi, sia essa per il calcolo del valore di iscrizione in bilancio (nel caso di prestiti obbligazionari in Fair value option) che per meri fini informativi nella nota integrativa (nel caso di prestiti obbligazionari iscritti al costo ammortizzato), si

104 utilizza la stessa metodologia di pricing utilizzata per definire il prezzo di scambio degli stessi sul mercato secondario. LIVELLO 3 Metodi di valutazione basati su parametri di mercato non osservabili Sono classificati nel livello 3 tutti gli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo, per i quali la determinazione del relativo fair value viene effettuata facendo ricorso a modelli valutativi che presuppongono l utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato. L utilizzo di input non osservabili è richiesto nella misura in cui gli input osservabili rilevanti non siano disponibili pertanto gli stessi riflettono le assunzioni, incluse quelle relative al rischio, che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell attività o passività. La valutazione viene effettuata utilizzando le migliori informazioni disponibili, inclusi i dati interni. Si riportano di seguito gli strumenti classificati nel livello 3: - titoli di capitale non quotati. Si tratta di quote partecipative di minoranza in società finanziarie e non finanziarie non quotate. Per questi titoli non è possibile stimare ragionevolmente il fair value. Di conseguenza sono state esposte al costo di acquisto originario. - quote di O.I.C.R. Si tratta di un fondo chiuso che non rientra nel livello 2. Il fair value viene determinato applicando il NAV comunicato dalla società di gestione, in quanto considerato la stima più attendibile del fair value dello strumento trattandosi del valore di uscita (exit value) in caso di dismissione dell investimento. 102 Finanziamenti e Crediti verso banche e clientela Per gli altri strumenti finanziari iscritti in bilancio al costo o al costo ammortizzato, e classificati sostanzialmente tra i rapporti creditizi verso banche e clientela, si determina un Fair value ai fini dell informativa nella Nota Integrativa. In particolare: i. per gli impieghi a medio - lungo termine deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili, e scaduti), il fair value si determina attualizzando, in base ai tassi contrattuali, i flussi contrattuali o quelli quantificati sulla base dei piani di rientro, al netto delle previsioni di perdita e delle spese di recupero stimate; ii. per gli impieghi a medio - lungo termine in bonis, per la determinazione del fair value viene applicato il metodo del discounted cash flow attualizzando i flussi di cassa futuri con un tasso di mercato attuale e rettificando i valori con il rischio di credito, che si basa sulla probability of default e sulla recovery rate. iii. per le attività e le passività a vista o con scadenza nel breve periodo (inferiore a 12 mesi) o indeterminata, il valore contabile di iscrizione, al netto della svalutazione collettiva, è considerato una buona approssimazione del fair value. Visto che tali attività finanziarie non vengono generalmente scambiate sul mercato, la determinazione del fair value si basa sull utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato e quindi tali strumenti sono classificati nel Livello 3 del fair value. Debiti verso banche e clientela e altri titoli in circolazione Per strumenti del passivo iscritti nelle voci debiti verso banche e debiti verso la clientela, il cui fair value è determinato ai soli fini dell informativa di bilancio, si distingue a seconda che si tratti debiti a vista o a medio/lungo termine. In particolare: - per i debiti a vista o con scadenza nel breve periodo (inferiore a 12 mesi) o indeterminata, per i quali risulta trascurabile il fattore tempo, il valore contabile si assume rappresentativo del fair value; - per i debiti a medio/lungo termine il fair value è determinato mediante l utilizzo di tecniche di valutazione quali il Discounted Cash Flow, ossia attualizzazione dei flussi di cassa futuri, scontati a un tasso di mercato che tenga comunque conto di tutti i fattori di rischio a cui è esposto lo strumento. Visto che tali passività finanziarie non vengono generalmente scambiate sul mercato, la determinazione del fair value si basa sull utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato e quindi tali strumenti sono classificati nel Livello 3 del fair value. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazione La valutazione di tutte le attività e passività finanziarie sono effettuate dalle funzioni interne e dai comitati specifici della Banca. La Banca si è dotata di politiche (politiche di pricing) e procedure operative che descrivono le tecniche di valutazione e gli input utilizzati. I documenti individuano:

105 - ruoli e responsabilità degli Organi societari e Funzioni aziendali coinvolte; - regole per la classificazione dei livelli di gerarchia delle fonti di fair value previsti dai principi contabili IAS/IFRS; - tecniche e metodologie di valutazione degli strumenti finanziari; - flussi informativi. Al 31 dicembre 2016 la Banca detiene strumenti finanziari classificati nel livello 3 valutati mediante tecniche basate su input significativi non osservabili sul mercato. L analisi della sensibilità richiesta dallo IFRS 13, non è applicabile in quanto: -per i titoli di capitale,per cui non erano disponibili input (osservabili e non) per una stima del fair value, in applicazione dello IAS 39 AG81 gli strumenti sono iscritti al costo di acquisto; -per le quote di OICR il fair value è stato assunto l ultimo NAV fornito dalla società di gestione. A.4.3 Gerarchia del fair value Il passaggio di uno strumento finanziario dal Livello 1 al Livello 2 di Fair value e viceversa deriva principalmente dal grado di liquidità dello strumento stesso al momento della rilevazione della sua quotazione, che determina l utilizzo di un prezzo rilevato su un mercato attivo (Livello 1) piuttosto che di un prezzo ottenuto sulla base di un modello di pricing (Livello 2). Qualora per un attività o passività finanziaria vi siano oggettive indicazioni di perdita di significatività o indisponibilità del prezzo (per esempio, per assenza di pluralità di prezzi da market maker, prezzi poco variati o inconsistenti), lo strumento viene trasferito nel Livello 2 della gerarchia del Fair value. Tale classificazione potrebbe essere rivista qualora per il medesimo strumento finanziario si riscontrassero nuovamente quotazioni espresse da mercati attivi. Questa dinamica viene adottata principalmente per i titoli di debito, per i titoli di capitale e per le quote di OICR. Gli strumenti derivati quotati su mercati regolamentati appartengono di norma al Livello 1, dato che per questi è normalmente disponibile un prezzo espresso dalle borse di riferimento. Gli strumenti derivati OTC sono di norma valutati sulla base di modelli di pricing e quindi sono classificati a Livello 2 o 3 di Fair Value, a seconda dell utilizzo di dati di input osservabili e inosservabili. Il trasferimento dal Livello 2 al Livello 3 e viceversa dipende dal peso o dalla significatività assunta delle variabili di input osservabili e non osservabili. 103 A.4.4 Altre informazioni La Banca non si è avvalsa dell eccezione di cui al paragrafo 48 dell IFRS 13. Il principio contabile internazionale IFRS9 è stato pubblicato il sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed è così entrato a far parte dell insieme di norme che regolano la redazione dei bilanci delle banche. Questo nuovo standard internazionale entrerà in vigore il La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige nella redazione del bilancio al non ha applicato questo principio internazionale ed è impegnata attualmente nella definizione dei presupposti per la corretta applicazione del principio stesso. Si prevede che l introduzione del principio IFRS9, così come evidenziato anche a livello internazionale, porterà anche nel bilancio della Cassa Centrale Raiffeisen ad aumento considerevole delle rettifiche di valore su strumenti finanziari. Inoltre è stato omologato il principio contabile internazionale IFRS 15, ricavi provenienti da contratti con i clienti, che dovrà essere applicato a partire dal Il principio contabile internazionale IFRS16 Leasing è stato invece pubblicato ma non ancora omologato. Questo standard dovrà essere applicato a partire dal Questi due principi contabili internazionali non avranno grandi impatti sul bilancio d esercizio della banca.

106 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.4.5 Gerarchia del fair value Informativa di natura quantitativa A Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value: Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali Totale Passività finanziarie detenute per la negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Totale A Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3): Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali 1. Esistenze iniziali Aumenti Acquisti Profitti imputati a: Conto Economico di cui: plusvalenze Patrimonio netto Trasferimenti da altri livelli Altre variazioni in aumento Diminuzioni Vendite Rimborsi Perdite imputate a: Conto Economico di cui: minusvalenze Patrimonio netto Trasferimenti da altri livelli Altre variazioni in diminuzione Rimanenze finali

107 A Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value: VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 Attività e passività valutate al fair value 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività materiali detenute a scopo di investimento Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Totale 1. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 105

108 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce Cassa e disponibilità liquide: composizione a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali - - Totale La Cassa Centrale Raiffeisen dell'alto Adige fornisce banconote e monete alle Casse Raiffeisen associate.

109 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica A Attività per cassa Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito Titoli strutturati Altri titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R Finanziamenti Pronti contro termine attivi Altri B Strumenti derivati Totale A Derivati finanziari di negoziazione connessi con la fair value option altri Derivati creditizi di negoziazione connessi con la fair value option altri Totale B Totale (A+B)

110 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti A. Attività per cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche d) Altri emittenti Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: imprese di assicurazione società finanziarie imprese non finanziarie altri Quote di O.I.C.R Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - Totale A B. Strumenti derivati a) Banche b) Clientela Totale B Totale (A+B)

111 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - voce Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito Titoli strutturati Altri titoli di debito Titoli di capitale Valutati al fair value Valutati al costo Quote di O.I.C.R Finanziamenti Totale Gli strumenti di capitale classificati al livello di fair value 3 riguardano partecipazioni in diverse società. Le quote di O.I.C.R. classificate a livello di fair value 3 riguardano un fondo di investimento che ha lo scopo di finanziare imprese operanti nella Regione Trentino Alto Adige. L'aumento significativo delle partecipazioni è riconducibile principalmente all'acquisto di azioni della Banca d'italia per un importo pari a 22,5 milioni di euro. Inoltre sono state acquistate da una Cassa Raiffeisen azioni della società Assimoco Vita Spa. A seguito della pubblicazione dell' "International Financial reporting Standard IFRS 9" le quote di O.I.C.R. sono state riclassificate dal livello 1 al livello 2.

112 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Le partecipazioni Descrizione numero azioni valore di bilancio % 110 a) in banche MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE ,00 BANCA D'ITALIA ,30 BANCA PER LO SVILUPPO ,46 CASSA RAIFFEISEN BASSA ATESINA 1 0 0,03 CASSA RAIFFEISEN DI BOLZANO 1 0 0,03 b) in enti finanziari ICCREA HOLDING SPA ,18 CREDIT SOLUTION SPA ,27 VISA EUROPE LIMITED 1 0 1,00 PENSPLAN INVEST SGR ,33 BCC CREDITO CONSUMO ,00 ASSIMOCO VITA SPA ,17 c) altre partecipazioni F. GARANZIA DEPOSITANTI DEL C. COOP ,18 RAIFFEISENVERBAND SÜDTIROL 5 3 0,67 SWIFT ,00 SIA SPA ,14 RAIFFEISEN ONLINE GmbH ,02 CENTRALE TRADING SRL ,50 BIT SPA ,00 Totale

113 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici - - c) Banche d) Altri emittenti Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti imprese di assicurazione società finanziarie imprese non finanziarie altri Quote di O.I.C.R Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - Totale Le quote di O.I.C.R. riguardano un investimento in quote di fondi comuni speciali e altri fondi che sono composti per il 57,49% da azioni, 33,08% da obbligazioni e al 9,43% da altri mezzi liquidi.

114 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - voce Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori Valore bilancio Fair value Valore bilancio Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello Titoli di debito strutturati altri Finanziamenti Totale Questi titoli di debito hanno lo scopo di finanziare l'attività della società BCC Credito Consumo, una società del gruppo BANCA che si occupa di sostenere l' attività delle Casse Raiffeisen nel settore del credito al consumo. ICCREA

115 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti Tipologia operazioni/valori Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche d) Altri emittenti Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti Totale

116 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori VB FV FV VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello A. Crediti verso Banche Centrali Depositi vincolati Riserva obbligatoria Pronti contro termine Altri - - B. Crediti verso Banche Finanziamenti 1.1 Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri finanziamenti: Pronti contro termine attivi - - Leasing finanziario - - Altri Titoli di debito Titoli strutturati Altri titoli di debito - - Totale La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige offre i prodotti e servizi dei mercati finanziari e monetari alle Casse Raiffeisen associate oltre che ad altre banche ed intermediari finanziari. Nell'esercizio 2016 è stata offerta alle Casse Raiffeisen la possibilità di partecipare direttamente ai finanziamenti concessi dalla BCE.

117 Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori Non Deteriorati Fair value Deteriorati Fair value deteriorati Non deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 Finanziamenti 1. Conti correnti Pronti contro termine attivi Mutui Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto Leasing finanziario Factoring Altri finanziamenti Titoli di debito Titoli strutturati Altri titoli di debito Totale

118 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni/valori Non deteriorati Deteriorati Non deteriorati Deteriorati Acquistati Altri Acquistati Altri Titoli di debito: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti imprese non finanziarie imprese finanziarie assicurazioni altri Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti imprese non finanziarie imprese finanziarie assicurazioni altri Totale Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/valori Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - Totale

119 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 7.4 Leasing finanziario Fasce temporali Crediti espliciti Quota capitale di cui valore residuo garantito Quota interessi Investimento lordo di cui valore residuo non garantito Fino a 3 mesi Da 3 mesi ad 1 anno Da 1 anno a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata Totale lordo Rettifiche nette Totale netto Fasce temporali Crediti espliciti Quota capitale di cui valore residuo garantito Quota interessi Investimento lordo di cui valore residuo non garantito Fino a 3 mesi Da 3 mesi ad 1 anno Da 1 anno a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata Totale lordo Rettifiche nette Totale netto

120 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 10 - Le partecipazioni - voce Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni Sede Legale Sede Operativa Quota di partecipazione % Disponibilità voti % A. Imprese controllate in via esclusiva 118 B. Imprese controllate in modo congiunto CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA BOLZANO (BZ) BOLZANO (BZ) C. Imprese sottoposte ad influenza notevole ALPENBANK SPA INNSBRUCK (AT) INNSBRUCK (AT) 49,99 49,99 RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI BOLZANO (BZ) BOLZANO (BZ) La Cassa Centrale Raiffeisen dell'alto Adige Spa detiene il 49,99% delle azioni della Alpenbank AG. Il prospetto di raccordo al bilancio 2016 secondo gli IAS/IFRS è stato sottoposto a revisione contabile da un revisore legale indipendente. Non esistono accordi scritti nè patti di sindacato per una gestione comune dell'impresa. Alpenbank AG è un impresa con sede legale a Innsbruck, Austria, e non è obbligata dalla normativa vigente alla redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA redige il proprio bilancio d'esercizio secondo il d.lgs. n. 139/2015. Anche per tale partecipata è stato pertanto predisposto un raccordo del bilancio 2016 secondo gli IAS/IFRS. Anche per il bilancio 2016 della Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato predisposto un prospetto di raccordo secondo gli IAS/IFRS.

121 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti Denominazioni Valore di bilancio Fair value Dividendi percepiti A. Imprese controllate in via esclusiva B. Imprese controllate in modo congiunto CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA C. Imprese sottoposte ad influenza notevole ALPENBANK AG RAIFFEISEN VERSICHERUNGSDIENST Ges.m.b.H Totale Le partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto. A seguito della prima valutazione della partecipazione in Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA è stata iscritta a bilancio una riserva di valutazione positiva pari a euro migliaia. Per la partecipazione Alpenbank, che conteneva un'avviamento di euro migliaia, è stato effettuato un "impairment test" da un revisore legale indipendente. In tale test è stato utilizzato il metodo reddituale sulla base dell' ultimo piano pluriennale approvato dalla partecipata e considerando anche le previsoni di sviluppo del patrimonio e dei redditi distribuibili al netto delle imposte sui redditi. La partecipazione Alpenbank è stata valutata al valore più basso risultante dall' impairment test con conseguente annullamento del valore di avviamento pari a in contropartita nel conto economico. In concomitanza con la sottoscrizione dell'aumento di capitale Alpenbank avvenuta nel 2016 è stata concessa alla società RLB-Tirol una opzione di vendita su nuove azioni. La valutazione di tale opzione al ha portato ad una svalutazione della stessa per un importo pari a 636. Anche per la Raiffeisen Servizi Assicurativi è stato pagato un avviamento di euro migliaia ed è stato effettuato un impairment test i cui risultati confermano la congruenza del valore di bilancio. La colonna "fair value" non riporta alcuna informativa in quanto non sono presenti investimenti quotati (IFRS 12.20) e le partecipazioni stesse non sono state svalutate al fair value, considerato come espressione del valore recuperabile. Si evidenzia inoltre che i dividendi percepiti nel corso dell'esercizio sono stati portati a riduzione del valore contabile delle partecipazioni in quanto gli utili da cui hanno avuto

122 Partecipazioni significative: informazioni contabili Redditività complessiva (3) = (1) + (2) Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) Utile (Perdita) d'esercizio (1) Utile (Perdita) dei gruppi di attivtà in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Rettiche e riprese di valore su attività materiali e immateriali Margine di interesse Ricavi totali Passività non finanziarie Passività finanziarie Attività non finanziarie Attività finanziarie Cassa e disponibilità liquide Denominazioni A. Imprese controllate in via esclusiva B. Imprese controllate in modo congiunto CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA ( 166 ) - ( 202 ) ( 202 ) - ( 202 ) - ( 202 ) C. Imprese sottoposte ad influenza notevole ALPENBANK AG RAIFFEISEN VERSICHERUNGSDIENST Ges.m.b.H In base a quanto previsto dall' IFRS12 nella tabella sono riportati i dati desunti dai bilanci al delle società partecipate e relativi prospetti di raccordo, riferiti al 100% della partecipazione e non alla percentuale detenuta dalla banca.

123 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 10.5 Partecipazioni: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite - - C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni - - D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali

124 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 11 - Attività materiali - Voce Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Attivià acquisite in leasing finanziario - - a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - - Totale

125 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti: B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni: C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo

126 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 12 - Attività immateriali - Voce Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita 124 A.1 Avviamento A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale Le attività immateriali riguardano licenze per software.

127 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente Altre attività immateriali: altre Totale Definita Indefinita Definita Indefinita A. Esistenze iniziali A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value a patrimonio netto a conto economico B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore Ammortamenti Svalutazioni: patrimonio netto conto economico C.3 Variazioni negative di fair value a patrimonio netto a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo

128 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell attivo e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione IRES IRAP Totale 126 A) in contropartita del conto economico svalutazione crediti perdite fiscali altre B) in contropartita del patrimonio netto riserve da valutazione altre Totale Passività per imposte differite: composizione IRES IRAP Totale A) in contropartita del conto economico B) in contropartita del patimonio netto riserve da valutazione altre Totale Il calcolo delle imposte differite e anticipate è stato fatto per l' imposta sui redditi delle imprese IRES e l' imposta IR quando dovuta.

129 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Importo iniziale Aumenti Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali Altri aumenti Diminuzioni Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) mutamento di criteri contabili - - d) altre Riduzioni di aliquote fiscali Altre diminuzioni - - a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n.214/ b) Altre Importo finale Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) Importo iniziale Aumenti Diminuzioni Rigiri Trasformazioni in crediti d'imposta - - a) derivante da perdite di esercizio - - b) derivante da perdite fiscali Altre diminuzioni Importo finale Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) Importo iniziale Aumenti Imposte differite rilevate nell'esercizio - - a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali Altri aumenti Diminuzioni Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre Riduzioni di aliquote fiscali Altre diminuzioni Importo finale

130 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Importo iniziale Aumenti Imposte differite rilevate nell'esercizio - - a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali Altri aumenti Diminuzioni Imposte differite annullate nell'esercizio - - a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre Riduzioni di aliquote fiscali Altre diminuzioni 6-4. Importo finale Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Importo iniziale Aumenti Imposte differite rilevate nell'esercizio - - a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali Altri aumenti Diminuzioni Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre Riduzioni di aliquote fiscali Altre diminuzioni Importo finale

131 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 15 - Altre attività - Voce Altre attività: composizione a) assegni in lavorazione b) servizio di compensazione con Banca d' Italia c) anticipi a fornitori d) interessi, provvigioni e spese da incassare e) altri debitori diversi TOTALE La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA nella sua funzione di istituto centrale funge da tramite per le Raiffeisen associate e per i clienti terzi verso i sistemi di pagamento nazionale ed internazionali e per l' esecuzione degli ordini di acquisto e vendita titoli. La Cassa Centrale è aderente diretto ai sistemi di regolamento lordo e regolamento titoli della Banca d' Italia Express II e al sistema della Monte Titoli SpA.

132 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche - voce Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori Debiti verso banche centrali Debiti verso banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti Pronti contro termine passivi Altri Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali Altri debiti Totale Fair value Fair value Fair value Totale fair value La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA offre alle Casse Raiffeisen associate una vasta serie di prodotti e servizi dei mercati monetario e dei capitali. Durante l'esercizio 2016 la Cassa Centrale Raiffeisen dell'alto Adige ha utilizzato le possibilità di rifinanziamento offerte dalla BCE.

133 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti Pronti contro termine passivi Altri Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali Altri debiti Totale Fair value Fair value Fair value Fair value

134 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 132 Sezione 3 - Titoli in circolazione - voce Titoli in circolazione: composizione merceologica Tipologia titoli/valori Fair value valore di Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 valore di bilancio A. Titoli 1. Obbligazioni strutturate altre Altri titoli strutturati altri Totale

135 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori VN FV FV FV * VN FV * L1 L2 L3 L1 L2 L3 A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli di debito Obbligazioni Strutturate Altre obbligazioni Altri titoli Strutturati Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari Di negoziazione Connessi con la fair value option Altri Derivati creditizi Di negoziazione Connessi con la fair value option Altri Totale B Totale (A+B) Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3

136 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Tipologia operazione / Valori FV FV VN FV * VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV * Debiti verso banche Strutturati Altri Debiti verso clientela Strutturati Altri Titoli di debito Strutturati Altri Totale Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3

137 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici Fair Value (2016) Fair Value (2015) VN. (2016) L1 L2 L3 L1 L2 L3 VN (2015) A) Derivati finanziari ) Fair value ) Flussi finanziari ) Investimenti esteri B. Derivati creditizi ) Fair value ) Flussi finanziari Totale Legenda VN = valore nominale L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3

138 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Fair Value Flussi di cassa Investimenti esteri Specifica Operazioni/Tipo di copertura Generica Specifica Generica più rischi rischio di prezzo rischio di credito rischio di cambio rischio di tasso 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Portafoglio Altre operazioni Totale attività Passività finanziarie Portafoglio - - Totale passività Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie - - -

139 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 10 - Altre passività - Voce Altre passività: composizione a) somme a disposizione di terzi b) debiti verso fornitori c) servizio di compensazione con Banca d' Italia d) partite in corso di lavorazione (conti transitori) e) altre passività TOTALE Le partite in corso di lavorazione sono da ricondurre all' operatività nel settore incassi e pagamenti per conto terzi nonchè in titoli.

140 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio - - B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni D. Rimanenze finali A partire dal sono entrate in vigore con effetto anticipato le disposizioni della legge n. 252 del a seguito delle quali le quote di indennitá di fine rapporto dei dipendenti maturate dal vengono versate ad Fondo di previdenza complementare o al Fondo di Tesoreria dell' INPS. La valutazione del fondo TFR è stata effettuata da un attuario indipendente. Per la valutazione attuariale del fondo TFR sono state adottate le seguenti ipotesi: -tasso annuo di attualizzazione 1,31% -tasso annuo di inflazione 1,50% -tasso annuo incremento TFR 2,63% Per la valorizzazione del tasso di attualizzazione è stato preso come riferimento l'indice iboxx Eurozone Corporates AA10+ alla data di valutazione.

141 Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori Fondi di quiescenza aziendali Altri fondi per rischi ed oneri controversie legali oneri per il personale altri Totale

142 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondi di quiescenza Altri fondi Totale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzo nell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali

143 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 14 - Patrimonio dell impresa - Voci 130,150,160,170,180,190, Capitale e azioni proprie: composizione Voci/Valori Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve (Azioni proprie) Riserve da valutazione Strumenti di capitale Utile (Perdita) d'esercizio Totale

144 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 14.2 capitale - Numero Azioni: variazioni annue Voci/Tipologie Azioni ordinarie Altre A. Azioni esistenti all' inizio dell' esercizio interamente liberate non interamente liberate - - A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni a pagamento operazioni di aggregazione di imprese conversione di obbligazioni esercizio di warrant altre a titolo gratuito a favore dei dipendenti a favore degli amministratori altre - - B.2 Vendita di azioni proprie - - B.3 Altre variazioni - - C. Diminuzioni - - C.1 Annullamento - - C2. Acquisto azioni proprie - - C3 Operazioni di cessione di imprese - - C4 Altre variazioni - - D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D1 Azioni proprie (+) - - D2. Azioni esistenti alla fine dell' esercizio interamente liberate non interamente liberate - -

145 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 14.4 Riserve di utili: altre informazioni Le riserve di utili della banca sono composte da accantonamenti di utili fatti negli esercizi precedenti, nonchè dalla riclassificazione del fondo rischi bancari generali, del fondo rischi su crediti e di altri fondi a seguito della prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS. Riserve di utili: composizione Voci/Componenti Importo Possibilità di utilizzo Quota disponibile 143 a) Riserva legale B - b) Riserva straordinaria A-B-C c) Riserva statutaria A-B-C d) Altre riserve A-B Totale Legenda: A: per aumenti di capitale B: per copertura di perdite C: per distribuzione ai soci

146 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni ) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela ) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela ) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche - - i) a utilizzo certo - - ii) a utilizzo incerto - - b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto ) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - - 5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi ) Altri impegni Totale Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni Portafogli ) Attività finanziarie detenute per la negoziazione ) Attività finanziarie valutate al fair value - - 3) Attività finanziarie disponibili per la vendita ) Attività finanziarie detenute fino alla scadenza ) Crediti verso banche - - 6) Crediti verso clientela - - 7) Attività materiali - -

147 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela a) Acquisti regolati non regolati b) Vendite regolate non regolate Gestioni di portafogli - a) individuali - b) collettive - 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) - 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli - b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni portafogli): altri titoli emessi dalla banca che redige il bilancio altri titoli c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi Altre operazioni -

148 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte C - Informazioni sul conto economico Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale Totale Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Altre attività Totale

149 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 1.3 Interessi attivi e altri ricavi: altre informazioni Interessi su attività finanziarie in valuta Voci/Forme tecniche Interessi su attività finanziarie in valuta Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario Gli utili finanziari differiti sui contratti di leasing finanziario esistenti al ammontano a 551 migliaia di euro. I canoni potenziali di locazione finanziaria rilevati come proventi nell' esercizio, per i contratti in essere al ammontano a 336 migliaia di euro.

150 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale Totale Debiti verso banche centrali Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Altre passività e fondi Derivati di copertura Totale

151 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Totale Totale A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura C. Saldo (A-B) (705) (677) 149

152 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni Interessi passivi su passività in valuta Voci/Forme tecniche Interessi su passività finanziarie in valuta

153 Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/valori a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissone di ordini 8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi d) servizi di incasso e pagamento 9.1. gestioni di portafogli individuali collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale A partire dall' la banca ha assunto la titolarità del Fondo Pensione Aperto Raiffeisen. Questa attività ha generato contributi e commissioni attive di amministrazione per un totale di migliaia di euro.

154 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori a) presso propri sportelli: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi b) offerta fuori sede: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi c) altri canali distributivi: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi

155 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari Totale A partire dall' la banca ha assunto la titolarità del Fondo Pensione Aperto Raiffeisen. Questa attività ha comportato commissioni passive un totale di migliaia di euro.

156 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce Dividendi e proventi simili: composizione Voci/Proventi dividendi proventi da quote di O.I.C.R. dividendi proventi da quote di O.I.C.R. A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value D. Partecipazioni Totale Si tratta di dividendi incassati da partecipazioni in diverse societá e da fondi di investimento (vedi tabella dell' attivo )

157 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 4 - Il risultato netto dell attività di negoziazione - Voce Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B) - (C+D)] 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti Altre Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito Debiti Altre Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari (95) (95) (358) Su valute e oro Altri Derivati su crediti Totale

158 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 5 - Il risultato netto dell attività di copertura - Voce Risultato netto dell'attività di copertura: composizione Componenti reddituali/valori A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) - - A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - - A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta - - Totale proventi dell'attività di copertura (A) B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value - - B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - - B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - - Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (84) (49)

159 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto Attività finanziarie 1. Crediti verso banche Crediti verso clientela ( 342 ) ( 631 ) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R Finanziamenti Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione - 63 ( 63 ) - 14 ( 14 ) Totale passività - 63 ( 63 ) - 14 ( 14 )

160 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo (D) Risultato netto [(A+B) - (C+D)] 1. Attività finanziarie Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R Finanziamenti Passività finanziarie ( 5 ) 2.1 Titoli di debito ( 5 ) 2.2 Debiti verso banche Debiti verso clientela Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio - 4. Derivati creditizi e finanziari (6) Totale ( 11 )

161 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Riprese di valore (2) Rettifiche di valore (1) Totale (3) = (1)-(2) Totale (3) = (1)-(2) Specifiche Di portafoglio Specifiche Altre A B A B Cancellazioni Operazioni/ Componenti reddituali Di portafoglio A. Crediti verso banche Finanziamenti Titoli di debito B. Crediti verso clientela Crediti deteriorati acquistati - Finanziamenti Titoli di debito altri crediti - Finanziamenti Titoli di debito C. Totale Legenda A= da interessi B= altre 159

162 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Riprese di valore (2) Rettifiche di valore (1) Specifiche Totale (3) = (1)-(2) Totale (3) = (1)-(2) Di portafoglio Specifiche Operazioni / Componenti reddituali Di portafoglio Altre Cancellazioni A B A B A. Garanzie rilasciate ( 315 ) ( 929 ) B. Derivati su crediti C. Impegni ad erogare fondi D. Altre operazioni E. Totale ( 315 ) ( 929 ) Legenda A= interessi B= altre riprese

163 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/valori ) Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale - - f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: a contribuzione definita a benefici definiti - - g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: a contribuzione definita a benefici definiti - - h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - i) altri benefici a favore dei dipendenti ) Altro personale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale

164 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Personale dipendente: a) dirigenti 4 b) quadri direttivi 40 - di cui: di 3 e 4 livello 18 c) restante personale dipendente 90 Altro personale 5 I dipendenti part- time sono stati convenzionalmente considerati al 50% 9.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia di spese/valori imposte indirette e tasse compensi a liberi professionisti 3 3 -assicurazioni affitto di macchine e impianti costi di manutenzione di immobili propri contratti di manutenzione immobili, impianti e macchine spese postali spese telefoniche e telex spese EDP, SWIFT e REUTERS spese per l'energia elettrica e di pulizia materiale d'ufficio e stampati spese di viaggio, pubblicità e rappresentanza contributi ed elargizioni spese diverse per il servizio di tesoreria spese per libri,riviste ed informazioni 8 8 -spese per pubblicazioni e traduzioni spese legali, giudiziarie e processuali contributi al Fondo Nazionale di Risoluzione e contributi volontari per il risanamento delle BCC spese per la revisione del bilancio altre spese amministrative Totale L'aumento delle altre spese amministrative è da ricondurre ai contributi a favore del Fondo Nazionale di Risoluzione, agli interventi volontari per il sostegno delle BCC in situazioni di difficoltà a cui la banca ha aderito in qualità di consorziata del Fondo di Garanzia dei Depositanti e del Fondo di Garanzia Istituzionale oltrechè ai costi sostenuti per consulenze relative alla costituzione del Gruppo Cooperativo Raiffeisen dell'alto Adige.

165 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Informazioni di dettaglio sulla Tabella 9.5: Altre spese amministrative Incarichi a Società di Revisione La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige, in ottemperanza alla delibera dell' assemblea generale del , ha dato incarico alla società di revisione PricewaterhouseCoopers di svolgere la revisione del bilancio annuale ed il controllo contabile previsto dalla normativa vigente. Nell' esercizio 2016 sono state espletate da parte della società di revisione PWC SpA e da altre entità appartenenti alla rete della societá di revisione le seguenti attività: Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Importo onorario 163 Revisione legale dei conti PWC SpA 68 Servizi di attestazione PWC SpA 22 Servizi di consulenza fiscale TLS 18 Gli importi non sono comprensivi di IVA e, dove previsti, dei contributi CONSOB

166 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione ) Accantonamenti per rischi su crediti di firma e altri rischi futuri b) controversie legali ) Riprese di accantonamenti di anni precedenti Totale ( 106 ) 927

167 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a + b - c) A. Attività materiali A.1 Di proprietà Ad uso funzionale Per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario Ad uso funzionale Per investimento Totale

168 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a + b - c) 166 A. Attività immateriali A.1 Di proprietà Generate internamente dall'azienda Altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale

169 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce Altri oneri di gestione: composizione sopravvenienze passive 4 54 altri oneri Totale Altri proventi di gestione: composizione rimborso imposte indirette rimborsi spese sopravvenienze attive altri ricavi Totale

170 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - Voce Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione Componente reddituale/ Valori A. Proventi Rivalutazioni Utili da cessione Riprese di valore Altri proventi - - B. Oneri Svalutazioni Rettifiche di valore da deterioramento Perdite da cessione Altri oneri - - Risultato netto (3.070) (1.473) Le svalutazioni e rivalutazioni di partecipazioni vengono fatte in base alla valutazione con il metodo del patrimonio netto delle società partecipate e, se necessario, in base alle risultanze dei test di impairment.

171 Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente - Voce Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione Componente/Valori Imposte correnti (-) ( ) ( ) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 (+) Variazione delle imposte anticipate (+/-) ( 404 ) Variazione delle imposte differite (+/-) Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) ( ) ( ) Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRES Utile lordo Imposta Incidenza sull' utile Imposta teorica ,50% Imposta effettiva ,48% Variazioni oggetto di riconciliazione Imponibile % Imposta Interessi passivi non deducibili ,50% 127 IMU e altre imposte indeducibili ,50% 36 Spese ed oneri non deducibili ,50% 37 Svalutazioni di partecipazioni non deducibili ,50% 861 Accantonamenti non deducibili ,50% 79 Dividendi da partecipazioni ( quota del 95% esclusa ) ( 566 ) 27,50% ( 156 ) Detrazione IRAP 10% DM n. 185/08 art.6 ( 112 ) 27,50% ( 31 ) Detrazione IRAP costi del personale DM n. 2011/11 art.2 ( 33 ) 27,50% ( 9 ) Detrazioni ACE ( ) 27,50% ( ) Detrazioni per trasparenza fiscale ( 143 ) 27,50% ( 39 ) Altre variazioni ( 938 ) 27,50% ( 258 ) Rettifiche di valore su crediti non deducibili ,50% Altre variazioni ,50% 117 Variazioni oggetto di riconciliazione

172 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRAP Utile lordo Imposta Incidenza sull' utile Imposta teorica ,65% Imposta effettiva ,18% 170 Variazioni oggetto di riconciliazione Imponibile % Imposta Dividendi 50% ,65% 98 Ammortamenti 10% 47 4,65% 2 Altre spese Amministrative 10% ,65% 61 Interessi passivi indeducibili 462 4,65% 22 Spese per il personale (707) 4,65% (33) Accantonamenti netti ai fondi rischi 287 4,65% 13 Altri ricavi (1.271) 4,65% (59) Altre variazioni ,65% 260 Variazioni oggetto di riconciliazione La Cassa Centrale Raiffeisen dell'alto Adige ha chiesto ai sensi dell'art. 2 della Legge n. 44/2012 assieme alla Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est alla Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA l'esercizio dell'opzione per l'applicabilità del regime della trasparenza fiscale ai sensi dell art. 115 del TUIR. L'opzione è stata rinnovata dalla CRR-FIN SpA per gli anni dal 2014 al Di conseguenza il risultato d'esercizio e i relativi crediti d'imposta sono stati trasferiti pro quota ai soci. Per l'esercizio 2016 ciò ha comportato la ripresa di una perdita fiscale pari a 97 migliaia di euro nel calcolo delle imposte sul reddito della banca.

173 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 21 - Utile per azione 21.2 Altre informazioni Il numero di azioni ammonta al a L'utile per azione, calcolato sulla media semplice delle azioni ordinarie in circolazione al , risulta essere di 8,00 eurocent. Nell'esercizio sociale 2015 tale utile è stato di 10,00 eurocent per azione. 171

174 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte D - Redditività complessiva Prospetto analitico della redditivitá complessiva Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali Attività immateriali Piani a benefici definiti (227) (63) (165) 50. Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Differenze di cambio a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Copertura dei flussi finanziari a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Attività finanziarie disponibili per la vendita (10.948) a) variazioni di fair value (10.948) b) rigiro a conto economico rettifiche da deterioramento utili/perdite da realizzo c) altre variazioni Attività non correnti in via di dismissione a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (63) 1 (62) a) variazioni di fair value (63) 1 (62) b) rigiro a conto economico rettifiche da deterioramento utili/perdite da realizzo c) altre variazioni Totale altre componenti reddituali (11.175) 140. Redditività complessiva (Voce )

175 Parte E - Informazioni sui rischi e le relative strategie di copertura I rischi sono parte integrante di qualsiasi attività economica. Ciò vale soprattutto per l attività bancaria che consiste proprio nell assunzione consapevole di rischi, in particolare del rischio di credito e del rischio di mercato. In questo contesto la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige assume rischi in maniera prudente e controllata e, comunque, esclusivamente per il raggiungimento dei propri obiettivi aziendali. Il risk framework di Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è parte integrante del sistema di controlli interni e si basa su apposite strutture organizzative oltre che su ben definiti processi operativi e di assunzione del rischio. Esso si estende dal profilo più alto, il Consiglio di Ammnistrazione, fino al singolo collaboratore. Le strutture che esplicano funzioni all interno del risk framework sono le seguenti: Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale (strategia,controllo e tolleranza del rischio) Comitato direttivo (implementazione operativa delle strategie di rischio) Comitato crediti (rischio di credito) Comitato investimenti (rischi di mercato) Comitato prezzi (valutazione - pricing di strumenti finanziari) Comitato liquidità (gestione della liquidità) Comitato gestione rischi IT (rischi di sistema e gestione delle situazioni di crisi in ambito IT) Comitato di crisi (business continuity) Comitato compliance e rischi generali della banca (rischio compliance) Reparto controllo fidi (rischio di credito) Staff risk management (sostegno ai processi decisionali, modelli di rischio, controllo e analisi dei rischi) Revisione interna (controlli della revisione interna) I processi del risk framework si suddividono nelle seguenti fasi: Identificazione dei rischi Analisi dei rischi Quantificazione dei rischi Controllo dei rischi Descrizione e comunicazione dei rischi Gestione dei rischi Il risk framework di Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige viene continuamente sviluppato ed aggiornato per rispondere alle esigenze sia legislative che gestionali. La revisione interna assicura, attraverso controlli sistematici e regolari, l efficacia dell intero sistema di controllo dei rischi. Lo staff risk management & compliance dipende direttamente dal direttore generale ed è funzionalmente e organizzativamente separato dai reparti operativi. Il risk management è coinvolto in tutte le fasi di gestione dei rischi. I provvedimenti per la gestione del rischio adottati dalla direzione e dai vari comitati rischi vengono seguiti dal risk management. Anche il reparto controllo fidi è funzionalmente separato dall area commerciale. I rischi della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige vengono classificati in dettaglio nelle seguenti categorie: 173 Macrocategoria di rischio Rischio di liquidità Rischio di liquidità Rischio di liquidità Rischio di concentrazione Rischio di credito e di controparte Rischio di credito e di controparte Categoria di rischio Rischio di liquidità e finanziario Rischio di liquidità giornaliero Effetti sul patrimonio (asset encumbrance risk) Rischio di concentrazione Rischio di credito su crediti a banche e su titoli di propeità del portafoglio AFS Rischio di credit spread (credit spread risk)

176 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 174 Rischio di credito e di Rischio residuale dall utilizzo di tecniche di mitigazione del rischio di controparte credito (rischio di copertura)* Rischio di credito e di Rischio da partecipazioni controparte Rischio di credito e di Rischio da cartolarizzazioni controparte Rischio di credito e di Rischio paese controparte Rischio di credito e di Rischio di trasferimento controparte Rischio di prezzo di mercato Rischio di prezzo insito nel portafoglio titoli di negoziazione Rischio di prezzo di mercato Rischio di cambio insito nel portafoglio bancario Rischio di prezzo di mercato Rischio di prezzo da investimenti in fondi strategici Rischio di prezzo di mercato Rischio di base Rischio di prezzo di mercato Rischio di tasso nel portafoglio bancario Rischio operativo Rischio operativo in generale Rischio operativo Rischio di modello Rischio operativo Rischio da outsourcing** Rischio operativo Rischio di informazione e comunicazione Rischio operativo Rischio di continuità gestionale Rischio operativo Rischio comportamentale Altri rischi Rischio di eccessivo grado di indebitamento (leverage risk) Altri rischi Rischio di reputazione Altri rischi Rischio di conflitti di interesse Altri rischi Rischio strategico Altri rischi Rischio da ambiente esterno Altri rischi Rischio dalla concessione di crediti in valuta+ Altri rischi Rischio di compliance *I rischi legali fanno parte principalmente del rischio operativo. I rischi legali collegati a transazioni volte alla mitigazione del rischio di credito (tecniche di mitigazione del rischio) vengono però associati al rischio di credito. **Eventuali aspetti strategici legati ad operazioni di outsourcing vengono considerati fra i rischi strategici. +Associato agli altri rischi secondo la definizione di rischi sistemici potenziali data dall European Systemic Risk Board (ESRB) Precisazione: Il rischio di compliance- e di riciclaggio non costituiscono nell ambito della definizione del sistema dei rischi una categoria a parte. Risk Appetite Framework Nel 2014 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha adottato il Risk Appetite Framework (RAF). Il RAF è sostanzialmente un sistema di definizione di obiettivi e di limiti di rischio. Comprende quindi gli obiettivi della banca per ogni categoria di rischio definita e serve al controllo, alla vigilanza e alla gestione dei rischi stessi. Il sistema si basa su un modello gestionale tarato su parametri quali la pianificazione della banca, la sua struttura organizzativa, la capacitá massima di assunzione di rischi, la sua adeguatezza patrimoniale (ICAAP) ed il sistema dei controlli interni. In tal modo il sistema RAF permette una gestione solida e sicura della banca e rafforza la sua capacit di gestire i rischi nel rispetto dei limiti e degli obiettivi di rischio definiti. Il sistema RAF della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si caratterizza nelle seguenti componenti: - Analisi del rischio: l analisi del rischio è composta da una fase iniziale fatta nell ambito della pianificazione annuale della banca e da una seconda fase più dettagliata eseguita nell ambito della relazione ICAAP. - Analisi della rilevanza dei rischi: in questa fase i rischi potenziali vengono suddivisi in rischi rilevanti e rischi non rilevanti o poco rilevanti per la banca. Solo i rischi definiti come rilevanti per la banca vengono considerati nel sistema RAF della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige.

177 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa - Strategia di rischio (risk appetite statement): nella strategia di rischio vengono definiti in maniera descrittiva gli obiettivi di rischio all interno dei rischi considerati come rilevanti per la banca, ad un livello ancora astratto ma comunque concretamente identificabile in termini di indicatori di rischio (indicatori e direttive RAF) - Relazione RAF: Il risk management è responsabile della formulazione e presentazione della relazione RAF sui rischi. Il sistema RAF della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si basa sui seguenti pilastri: 1) Adeguatezza patrimoniale 2) Liquidità, rifinanziamento e struttura finanziaria 3) Rischio di credito e di controparte 4) Rischio di mercato 5) Altri rischi 6) Redditività 7) Modello gestionale e rischio gestionale Attraverso l utilizzo della serie di indicatori RAF e la definizione dei relativi limiti è possibile definire il profilo di rischio-redditività della banca a priori ed in maniera obiettiva. Riguardo ai rischi difficilmente quantificabili e/o difficilmente gestibili tramite indicatori, la loro formulazione si limita a definizioni di natura qualitativa utili a definire e/o attualizzare i relativi processi di gestione e controllo. Gli indicatori RAF nel modello della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige vengono suddivisi in indicatori di primo e di secondo livello (detti anche indicatori primari e secondari). Gli indicatori RAF del primo livello riguardano i principali parametri gestionali del modello e costituiscono allo stesso tempo le linee guida per la definizione degli indicatori di secondo livello. Gli indicatori RAF del secondo livello sono: - definiti come linee guida operative per i reparti assuntori dei rischi. - indicatori di rischio che consentono la quantificazione dei costi delle singole aree e/o processi di rischio. Gli indicatori di secondo livello vengono definiti in modo da assicurare il rispetto delle linee guida stabilite dagli indicatori di primo livello e allo stesso tempo limitare l appettito di rischio dei singoli reparti in modo che il raggiungimento degli obiettivi definiti al primo livello non venga messo in pericolo. Tutti gli indicatori RAF sono definiti in maniera univoca. Per tutti questi indicatori vengono definiti, accanto agli obiettivi di rischio, degli intervalli di tolleranza e di rilevanza. Il grado massimo di rischio accettabile viene definito solo per una piccolo parte degli indicatori di rischio. In caso di superamento dei limiti previsti dai parametri RAF vengono attivati dei processi di controllo e vigilanza Alla data del tutti i parametri RAF risultavano essere rispettati. Elementi basilari delle politiche di rischio della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige I principi di politica del rischio determinano gli standard da adottare nell approccio alla gestione dei rischi all interno della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Gli organi sociali della banca, le funzioni di controllo e tutti i dipendenti sono obbligati a seguire questi principi e li fanno propri nello svolgere le loro attività e nel prendere le loro decisioni: - La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige assume rischi in maniera sistematica e controllata allo scopo di perseguire obiettivi di profitto duraturi nel tempo. - Il grado di esposizione al rischio deve essere continuamente adattato alla capacità di assunzione di rischi da parte della banca. - Al manifestarsi di situazioni di rischio difficilmente valutabili viene adottato il principio della prudenza. - Il risk management della banca è organizzato in modo tale da evitare il sorgere di conflitti di interesse sia a livello personale che organizzativo. - Riguardo ai rischi principali della banca, il risk management adotta degli standard di gestione paragonabili a quelli di altri istituti con caratteristiche strutturali e dimensionali simili. - La gestione del rischio persegue principalmente l obiettivo della continuità e stabilità della banca (going-concern). 175

178 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa I limiti di rischio, soprattuto quelli di natura prudenziale devono essere rispettati con adeguati margini di sicurezza. - In caso di situazioni eccezionali e/o estreme vengono definiti, dove rilevanti, degli scenari di stress da adottare nella gestione dei rischi. - La Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige opera esclusivamente in mercati per i quali ritiene di disporre del know-how necessario per valutare i rischi insiti nei mercati stessi. L ingresso in nuovi mercati avviene in ogni caso solo dopo aver acquisito il know how ritenuto necessario per operare negli stessi. - L acquisizione di nuovi mercati e/o prodotti avviene quindi soltanto dopo aver valutato adeguatamente il mercato di riferimento e tutti i relativi rischi, compreso il rischio di compliance. - Per processi gestionali particolarmente complessi è prevista la predisposizione di piani di emergenza che vengono regolarmente monitorati ed adattati. Questi piani di emergenza servono a garantire il normale svolgimento dell attività gestionale in caso di mancato funzionamento dei sistemi e/o di particolari accadimenti esterni. - Per la gestione dei rischi principali si devono definire particolari principi e regolarmenti interni adatti alla loro gestione. - Il sistema RAF della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige è basato sui principi e sulle politiche di gestione del rischio appena enunciate. Cultura del rischio Da sempre la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha come chiaro obiettivo la formazione di una sana cultura del rischio. Questo processo viene supportato dalla definizione dei seguenti standard operativi: - Il Consiglio di Amministrazione e la direzione attribuiscono al controllo e gestione dei rischi una priorità elevate ed assumono in questo senso un ruolo di modello per tutti gli altri organi della banca. - Il codice di comportamento etico della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige definisce precise line guida relativamente sia all attività della banca, sia ai modelli di comportamento per I dipendenti. - La banca dispone di una struttura organizzativa ben definita con una chiara definizione di compiti, mansioni e della struttura gerarchica. - Le tre funzioni di controllo che sono il risk management, la compliance & antiriciclaggio e la revisione interna sono organizzate in tre distinti organi di staff autonomi. Tali funzioni sono in continuo contatto fra di loro e hanno contatto diretto con il Consiglio di Amministrazione della banca al quale forniscono trimestralmente e annualmente le informazioni richieste. - I limiti di rischio accettabili dalla banca vengono definiti in modo concreto ai livelli decisionali massimi, mentre le direttive a livello operativo vengono definite nel RAF. Il RAF e le relative modifiche vengono costantemente comunicati a tutti i collaboratori. - All interno della banca sono stati definiti diversi comitati di rischio attraverso i quali vengono trasmessi ai singoli componenti la cultura del rischio e lo scambio di informazioni fra le singole funzioni della stessa. - La banca si impegna a favorire lo scambio di informazioni fra collaboratori della banca indipendentemente dal loro livello gerarchico. - Le direttive interne vengono formalizzate come regolamenti, modelli comportamentali e manuali operative. - Eventuali comportamenti lesivi delle direttive interne non sono tollerati e vengono opportunamente sanzionati. - La banca ha anche provveduto ad implementare un cosiddetto whistle-blowing mechanism. - I componenti fondamentali e le definizioni basilari del risk management sono definiti in maniera univoca in tutti i settori della banca. - Tutti i collaboratori sono costantemente informati sugli sviluppi delle situazioni di rischio interne alla banca e sui risultati operativi della stessa.

179 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa - Nei casi in cui i rischi della banca si manifestano concretamente, gli stessi vengono analizzati con l intento di apprendere e imparare a fronteggiare eventuali situazioni future. - La politica di premi e incentivi della banca si orienta ai livelli di rischio della stessa. La cultura e la consapevolezza dei rischi risultano vincenti nel momento in cui si riesce a trasmettere a tutti i collaboratori gli impulsi necessari. Per questo la banca pone molta attenzione alla formazione continuativa dei propri dipendenti. In particolare le iniziative già attuate sono le seguenti: - Definizione di un codice etico e di comportamento formalizzati in una direttiva interna. - Regolare tenuta di moduli di formazione interna su temi riguardanti i profili di rischio della banca. - Attivazione a partire dal 2013 di moduli di E-learning che rendono possibile la formazione online dei dipendenti. 177

180 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 178 Sezione 1 - Rischio di credito Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Il rischio di credito è il rischio più significativo per la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige. Internamente tale rischio viene suddiviso come segue: - Rischio di credito sugli affidamenti a clienti, a banche e sugli strumenti finanziari - Rischio di concentrazione su affidamenti a clienti, a banche e sugli strumenti finanziari - Rischio da tecniche di mitigazione - Rischio da partecipazioni - Rischio da cartolarizzazioni - Rischio paese - Rischio di trasferimento Gli ultimi tre rischi hanno per la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige importanza trascurabile. Questa distinzione interna fra i vari tipi di rischi di credito si differenzia per motivi organizzativi e di software dalla definizione data dall Organo di Vigilanza relativa alla determinazione dell' adeguatezza del capitale della banca. Rischio di credito Si tratta del rischio assunto dal prestatore di denaro, che il prenditore non riesca ad adempiere in tutto o in parte agli obblighi di restituzione e remunerazione del capitale, oppure adempia con ritardo rispetto alle scadenze contrattualmente stabilite. Le componenti principali del rischio di credito sono quindi il rischio di default, il rischio di mora ed il rischio di deterioramento della qualità del credito. Rischio di controparte È il rischio di incorrere in perdite derivanti da impreviste variazioni della qualità creditizia della controparte in relazione ad investimenti effettuati in strumenti finanziari. Rischio di concentrazione È il rischio di incorrere in perdite impreviste dovute alla concentrazione dei crediti erogati su singole controparti. Questo rischio viene considerato a livello di portafoglio crediti. Rischi da partecipazioni Sono i rischi derivanti dal deterioramento della qualità delle partecipazioni acquisite da controparti. Rischi da cartolarizzazioni Sono i rischi di eventuali perdite derivanti da operazioni di cartolarizzazione, dovute a inesatte valutazioni e insufficiente controllo dei rischi. Rischio da tecniche di mitigazione È il rischio che le tecniche adottate per la mitigazione del rischio di credito risultino inefficaci o meno efficaci del previsto. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Struttura organizzativa per la gestione dei rischi di credito Il risk framework della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si basa sui seguenti comitati, organi e unità organizzative: Consiglio d'amministrazione; Direzione operativa; Comitato crediti ( rischio di credito sul portafoglio clienti, rischio di concentrazione e rischio residuo da tecniche di mitigazione); Comitato investimenti (rischio di credito verso banche controparti ed emittenti di strumenti finanziari e relativo rischio di concentrazione e rischi da tecniche di mitigazione); Risk - Management; Reparti coinvolti, fino al singolo collaboratore; Revisione interna. I rischi da partecipazioni sono sotto il diretto controllo del Consiglio di Amministrazione. Regolamento interno Le categorie di rischio sopra descritte sono regolate da regolamenti interni. Tali regolamenti vengono costantemente aggiornati e comunque rivisti almeno una volta all'anno.

181 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.2 Gestione, valutazione e controllo Modelli di rischio a) Rischio di credito da crediti a clienti Il modello di rischio utilizzato dalla Banca è stato implementato nell esercizio Il sistema dispone di una banca dati aggiornata continuamente e considera 11 classi di rating (7 di grado buono, 3 ad alto rischio e 1 per i crediti in sofferenza). La quantificazione del rischio di credito viene effettuata sulla base dei consueti parametri di rischio internazionali che sono: probabilità di default (PD), utilizzi al default (EAD) e perdita in caso di default (LGD). Per il 2017 è prevista la sostituzione con un modello coerente con la Best Practice prevista dal principio contabile internazionale IFRS 9. b) Rischio di credito da crediti verso banche, controparti ed emittenti di strumenti finanziari Inoltre la banca dispone di un sistema di allerta e controllo tempestivo di tutte le posizioni di credito. Le linee di credito concesse alle banche sono basate su rating interni ed esterni (per le banche che non dispongono di rating e per le Casse Raiffeisen viene utilizzato un modello di rating interno). I finanziamenti alle Casse Rurali dell organizzazione Raiffeisen sono garantiti da titoli refinanziabili presso la Banca Centrale Europea. Per valutare il grado di utilizzo delle linee concesse vengono considerati gli utilizzi ponderati. Il modello si basa su importi sostitutivi ed aggiuntivi (Replacement- e Add-On), che rispecchiano il rischio di ogni transazione. c) Partecipazioni Il rischio insito nelle partecipazioni non è valutato tramite un modello. Ci sono comunque una serie di indicatori utilizzati per valutare la qualità delle partecipazioni assunte. Le partecipazioni in società non finanziarie sono di rilevanza minima. I limiti e le prescrizioni definite da Banca d Italia per l assunzione di partecipazioni sono largamente rispettati. d) Cartolarizzazioni La Banca non ha operazioni di cartolarizzazione in essere e quindi il rischio relativo è attualmente inesistente. e) Rischio da tecniche di mitigazione Tale rischio viene monitorato trimestralmente sulla base di una serie di indicatori. 179 Processi e competenze I processi nel settore crediti sono ben definiti e le competenze sono chiaramente fissate dai regolamenti interni. Gestione, valutazione e controllo Rating L' assegnazione dei rating al ha interessato il 99,78% dei crediti in essere alla data. Esistono scadenze temporali ben definite per la revisione periodica delle valutazioni assegnate alle singole posizioni creditizie. Comitato crediti Il comitato crediti si riunisce almeno due volte al mese. Vengono esaminate in particolare le richieste di affidamento sulle quali esistono divergenze fra reparto fidi e il front office commerciale, le posizioni in sofferenza, le posizioni con inadempienze probabili e le posizioni scadute da più di 90 giorni, gli sconfini di gruppo superiori a 2 mln. di euro e gli altri sconfini, le posizioni da proporre al Consiglio d Amministrazione per la classifica a sofferenza. Inoltre il comitato analizza le variazioni negative di oltre 2 classi di rating e variazioni negative di posizioni superiori ad 1 mln. di euro e i quesiti e rilievi posti dalla revisione interna. Il comitato crediti propone al Consiglio di Amministrazione la classificazione a sofferenza e/o ad altre categorie di posizioni deteriorate delle singole posizioni creditizie e le relative rettifiche di valore. Prescrizioni e controlli di rischio a livello di portafoglio clienti. Esiste un estesa gamma di prescrizioni di rischio a livello di portafoglio sia globale che singolo che viene controllata mensilmente dal risk management. Le prescrizioni si riferiscono tra l altro a: - quota di crediti in sofferenza - quota di crediti con inadempienze probabili - durata media dei crediti con inadempienze probabili - nell esercizio 2016 sono stati predisposti una serie di report relativi alle posizioni oggetto di concessione - quota di crediti di minore qualità

182 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa suddivisione degli affidati secondo la loro qualità - controllo su variazioni negative di rating - frequenza delle revisioni - rami economici - quota dei crediti a tasso fisso - quota delle 50 maggiori posizioni creditizie - limite interno sugli affidamenti rilevanti definiti grandi rischi - finanziamenti a medio-lungo termine - controllo della percentuale di posizioni analizzate con il nuovo modello di rischio - altri controlli svolti a seconda delle necessità. Predisposizione di relazioni Per tutte le prescrizioni interne, esterne e per vari parametri di osservazione esistono apposite relazioni che segnalano il mantenimento o il superamento dei limiti prescritti. La presentazione delle relazioni al Consiglio d'amministrazione avviene trimestralmente. La presentazione di relazioni alla direzione operativa e agli altri organi decisionali avviene ad intervalli mensili o trimestrali. 2.3 Tecniche per la mitigazione dei rischi di credito Garanzie La decisione di concedere un credito avviene in base alla capacità di rimborso del richiedente e non solo sulla base delle garanzie disponibili. A prescindere da ciò viene data comunque grande importanza alla richiesta di garanzie. L'andamento dei crediti di grande ammontare concessi in bianco (definiti come importo del credito detratto il valore delle garanzie) viene sorvegliato attentamente. La valutazione delle garanzie avviene in maniera prudenziale e viene tenuto conto di fideiussioni multiple. Mutui ipotecari a privati vengono concessi solo fino all'80% del valore dell'immobile. Nella concessione di crediti vengono definite anche ulteriori prescrizioni (Financial Covenants). Diversificazione Il rischio di concentrazione (per importo, per ramo e settore di attività economica, per classe di rating, per classi di prenditori dei fondi e altro) viene continuamente sorvegliato e tenuto sotto controllo tramite operazioni di diversificazione (per esempio tramite operazioni in pool). Utilizzo di tecniche di CRM Per i crediti concessi a Casse Raiffeisen garantiti da titoli refinanziabili presso la Banca Centrale Europea vengono utilizzati, fra i parametri standard previsti dall Autorità di Sorveglianza, i parametri di assorbimento patrimoniale agevolati previsti dalla normativa a proposito (tecniche di CRM). Le tecniche di CRM vengono inoltre adottate per i crediti garantiti dallo Stato e/o dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Indicatori di rischio Relativamente a tutti i rischi fin qui elencati, ci si avvale di tutta una serie di indicatori la cui consistenza ed evoluzione vengono costantemente monitorate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le attività finanziarie deteriorate vengono mantenute sotto controllo utilizzando diversi strumenti: Crediti verso clienti Il comitato crediti esamina mensilmente i crediti in sofferenza, i crediti incagliati, le posizioni sotto osservazione (watchlist), le posizioni sconfinate da oltre 90 giorni, le altre posizioni sconfinate e con rate arretrate e le posizioni della Watchlist e decide sui provvedimenti da intraprendere. Le posizioni dubbie vengono tenute sotto costante sorveglianza e tutti i provvedimenti vengono documentati per iscritto. Le attività finanziarie deteriorate vengono analizzate con maggiore frequenza ed attenzione rispetto ad altre posizioni creditorie dal settore controllo fidi. Crediti verso emittenti di strumenti finanziari Gli investimenti ad alto rischio (speculative grade) o di qualità dubbia sono concessi soltanto nel rispetto dei ristretti limiti previsti nel regolamento interno. I relativi rischi sono sorvegliati giornalmente attraverso una Watchlist dal Risk Management e dal dirigente dell'area finanza. Per queste posizioni viene definito un limite massimo di perdita.

183 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e le relative strategie di copertura Sezione 1 - Rischio di credito A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Portafogli/qualità Sofferenze Totale Attività non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie in corso di dismissione Totale Totale

184 182 A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Attività non deteriorate Attività deteriorate Totale (esposizione netta) Portafogli/qualità Esposizione netta Rettifiche di portafoglio Esposizione lorda Esposizione netta Rettifiche specifiche Esposizione lorda 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie in corso di dismissione Totale Totale Altre attività Attività di evidente scarsa qualità creditizia Portafogli/qualità Esposizione netta Esposizione netta Minusvalenze cumulate Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Derivati di copertura Totale Totale

185 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto Esposizione netta Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione lorda Rettifiche di valore Attività deteriorate specifiche Attività non deteriorate Oltre 1 anno Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Tipologie esposizioni/valori Fino a 3 mesi A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze di cui: esposizioni oggetto di concessioni b) Inadempienze probabili di cui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esposizioni scadute deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni d) Esposizioni scadute non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni e) Altre esposizioni non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni Totale A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Non deteriorate Totale B Totale A+B

186 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 184 A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi,netti e fasce di scaduto Esposizione netta Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione lorda Rettifiche di valore Attività deteriorate specifiche Attività non deteriorate Oltre 1 anno Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Tipologie esposizioni/valori Fino a 3 mesi A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze di cui: esposizioni oggetto di concessioni b) Inadempienze probabili di cui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esposizioni scadute deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni d) Esposizioni scadute non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni e) Altre esposizioni non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni Totale A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Non deteriorate Totale B Totale A+B

187 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde. Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da crediti in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 perdite da cessioni C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.7 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

188 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.1.7 bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia Causali/Qualità Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate 186 A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessioni B.2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto di concession1 B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate B.4 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessione C.2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessione C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate C.4 cancellazioni C.5 Incassi C.6 realizzi per cessioni C.7 perdite da cessione C.8 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate

189 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate deteriorate Causali/Categorie Totale Di cui esposizioni oggetto di concessioni Totale Di cui esposizioni oggetto di concessioni Totale Di cui esposizioni oggetto di concessioni A. Rettifiche complessive iniziali di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 bis perdite da cessione B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.4 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 utili da cessione C.4 cancellazioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali di cui: esposizioni cedute non cancellate

190 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni La struttura produttiva nella Provincia Autonoma di Bolzano è caratterizzata da una serie di piccole e medie imprese che si finanziano prevalentemente attraverso il sistema bancario locale oltrechè con mezzi propri. Attualmente sono poche le imprese che dispongono di un rating esterno. 188

191 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite Garanzie personali Garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati Totale Altri soggetti Governi e banche centrali Altri soggetti Banche Governi e banche centrali Valore esposizione netta Banche Altri enti pubblici Altri enti pubblici CLN Altre garanzie reali Titoli Immobili - leasing finanziario Immobili - ipoteche 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite totalmente garantite di cui deteriorate parzialmente garantite di cui deteriorate Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: totalmente garantite di cui deteriorate parzialmente garantite di cui deteriorate

192 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 190 A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Garanzie personali Garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati Totale Banche Governi e banche centrali Valore esposizione netta Altri soggetti Altri enti pubblici Altri soggetti Banche Altri enti pubblici Governi e banche centrali CLN Altre garanzie reali Titoli Immobili - leasing finanziario Immobili - ipoteche 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite totalmente garantite di cui deteriorate parzialmente garantite di cui deteriorate Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: totalmente garantite di cui deteriorate parzialmente garantite di cui deteriorate

193 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) Altri soggetti Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Società finanziarie Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. Netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. Netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. Netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. Netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. Netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. Netta Esposizioni/Controparti A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.2 Inadempienze probabili di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.3 Esposizioni scadute deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.4 Esposizioni non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni Totale A B. Esposizioni fuori bilancio B.1 Sofferenze B.2 Inadempienze probabili B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni non deteriorate Totale B Totale (A+B) (2016) Totale (A+B) (2015)

194 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa B.4 Grandi rischi a) Ammontare (valore di bilancio) b) Ammontare (valore ponderato) c) Numero La composizione numerica dei grandi rischi è la seguente: a) Casse Raiffeisen: 10 b) Banche: 5 c) Società di gestione del risparmio: 1 d) Stati: 1 e) Clienti: 5

195 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 2: Rischi di mercato Definizione di rischio di mercato Il rischio di mercato è definito come il rischio di perdite causate da variazioni avverse dei seguenti fattori di rischio: - tassi d'interesse - cambi - prezzi delle azioni - prezzi dei metalli preziosi - prezzi delle materie prime - altri fattori di mercato quali indici di borsa, volatilità, correlazioni e liquidità Organizzazione La struttura organizzativa per la gestione e controllo del rischio di mercato comprende le seguenti unità operative: Consiglio d'amministrazione Direzione operativa Comitato per gli investimenti Comitato per la definizione dei prezzi Reparto finanza Compliance/MIFID compliance Risk management Revisione interna 193 Informazioni generali sul rischio di mercato Il portafoglio di proprietà è composto principalmente da obbligazioni e quote di fondi di investimento in euro. I titoli azionari rappresentano una quota trascurabile del portafoglio. Nella negoziazione di valute la banca non ha assunto alcuna posizione speculativa. Le operazioni in strumenti derivati con le Casse Raiffeisen sono bilanciate praticamente al 100% con operazioni di segno opposto concluse con controparti esterne e quindi il corrispondente rischio di mercato è minimo. Gestione e misurazione del rischio di mercato Il rischio di mercato viene misurato, oltre che con i tradizionali indici operativi, con il metodo del Value-at-Risk (VaR). Il relativo modello di calcolo è parte della piattaforma finanziaria Master Finance". Il VaR viene misurato con il metodo varianza-covarianza, mentre per le opzioni si utilizza il metodo Delta Plus. Per i dati input di volatilità e correlazione vengono utilizzate le informazioni pubblicate dall'istituto di ricerca Prometeia. Il rispetto del VaR viene controllato giornalmente dal risk management. Inoltre vengono regolarmente eseguiti test di stress. Il capitale di rischio annuo viene suddiviso in portafogli e i controlli di rischio giornalieri vengono effettuati separatamente per ogni singolo portafoglio. Pricing È stato definito un apposito regolamento interno per la determinazione dei prezzi degli strumenti finanziari nel rispetto dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. 2.1 Rischio di tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali Il rischio di tasso sul portafoglio di negoziazione ( potential loss risk intervallo di confidenza 99% durata 1 giorno senza considerare gli effetti di correlazione) era alla data di chiusura dell esercizio pari a circa 4 euro. Aspetti generali del controllo e misurazione del rischio di tasso Vedasi le indicazioni nella parte superiore del testo.

196 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.2 Rischio di tasso d interesse nel portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali Il rischio di tasso d interesse insito nel portafoglio bancario della banca è estremamente ridotto e riconducibile principalmente a posizioni a tasso variabile (i crediti a tasso fisso ammontano a meno del 5% dell' intero portafoglio e le scadenze sono generalmente ridotte). Il rischio di tasso d interesse insito nelle quote di fondi d'investimento, classificate fra i titoli del portafoglio bancario, viene controllato entro un limite di VAR appositamente dedicato. Il rischio evidenziato nel portafoglio bancario dai modelli utilizzati in un intervallo di confidenza del 2% e non considerando situazioni di tassi negativi ammonta al a 0,004 euro. 194 Aspetti generali del controllo e misurazione del rischio di tasso Il controllo del rischio di tasso avviene a livello strategico attraverso un comitato crediti e a livello operativo attraverso il settore treasury. La misurazione di tale rischio viene effettuata attraverso uno strumento interno di best-practice (ZEB Control) e anche attraverso un modello semplificato, consigliato dall Organo di Vigilanza per il calcolo dell adeguatezza patrimoniale ICAAP Rischio di prezzo nel portafoglio di negoziazione Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali del controllo e misurazione Il rischio di prezzo nel portafoglio di negoziazione (potential loss rischio di prezzo durata 1 giorno, intervallo di confidenza 99% senza considerare gli effetti di correlazione) ammontava a fine esercizio a La quantità di azioni e derivati, esclusi i fondi, in portafoglio era minima. I derivati di negoziazione stipulati su richiesta delle Casse Raiffeisen associate sono tutti controbilanciati singolarmente da contratti di segno opposto e quindi il relativo rischio di prezzo è minimo. A tal proposito si richiamano le indicazioni esposte nell introduzione a questa sezione Rischio di cambio Informazioni di tipo qualitativo Aspetti generali, gestione e misurazione Il rischio di cambio e' molto contenuto. La Banca non ha una posizione propria speculativa in cambi. Le posizioni in cambi derivanti dall'attività propria e con le Casse Raiffeisen vengono pareggiate sistematicamente. Lo stesso avviene per le posizioni a termine.

197 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 2: Rischi di mercato 2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO- PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA Informazioni di natura quantitativa 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari Valuta di denominazione EUR Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1anno fino a 5 anni da oltre 5anni fino a 10 anni oltre 10anni durata indeterminata Attività per cassa Titoli di debito con opzione di rimborso anticipato altri Altre attività Passività per cassa P.C.T. passivi Altre passività Derivati finanziari Con titolo sottostante Opzioni posizioni lunghe posizioni corte Altri derivati posizioni lunghe posizioni corte Senza titolo sottostante Opzioni posizioni lunghe posizioni corte Altri derivati posizioni lunghe posizioni corte

198 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività 3.1 VAR di fine periodo, valori massimi, minimi e medi Value-at-Risk VaR-importo in euro Max (VaR) Min (VaR) Avg (VaR) Distribuzione del VAR nell' anno 2016 Data VaR (99%/1 giorno) in Euro 1/ / / / / / / / / / / /

199 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 3.3. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio di negoziazione di vigilanza: Aumento di 100 punti base Diminuzione di 100 punti base variazione % variazione % Margine di interesse 24 0,06% - 0,00% 197 Utile d'esercizio 2 0,01% - 0,00% Patrimonio 2 0,00% 14 0,00% La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al ( scostamenti paralleli ).

200 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIO 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Informazioni di natura quantitativa Valuta di denominazione EUR Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1anno fino a 5 anni da oltre 5anni fino a 10 anni oltre 10anni durata indeterminata Attività per cassa Titoli con opzione di debito di rimborso anticipato altri Finanziamenti a banche Finanziamenti a clientela c/c altri finanziamenti con opzione di rimborso anticipato altri Passività per cassa Debiti verso clientela c/c altri debiti con opzione di rimborso anticipato altri Debiti verso banche c/c altri debiti Titoli di debito con opzione di altri Altre passività con opzione di altre Derivati finanziari Con titolo sottostante Opzioni posizioni lunghe posizioni corte Altri derivati posizioni lunghe posizioni corte Senza titolo sottostante Opzioni posizioni lunghe posizioni corte Altri derivati posizioni lunghe posizioni corte Altre operazioni fuori bilancio posizioni lunghe posizioni corte

201 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività 2.1. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio bancario: Aumento di 100 punti base Diminuzione di 100 punti base variazione % variazione % Margine di interesse (4.184) -10,76% (1.785) -4,59% Utile netto (2.839) -17,23% (1.211) -7,35% 199 Patrimonio (15.992) 0,00% ,00% La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al ( scostamenti paralleli ). 2.2 Distribuzione del VAR nell' anno 2016 Value-at-Risk VaR-importo in euro Max (VaR) Min (VaR) Avg (VaR)

202 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.3 RISCHIO DI CAMBIO Informazioni di natura quantitativa 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Valute Voci Dollari USA Sterline Yen Dollari canadesi Franchi svizzeri Altre valute A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari (429) (13) - Opzioni posizioni lunghe posizioni corte Altri derivati (429) (13) + posizioni lunghe posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) 699 ( 31 ) ( 7 ) ( 12 ) ( 8 ) 34

203 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI A. Derivati finanziari A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Attività sottostanti/tipologia derivati Over the counter Totale 2016 Controparti centrali Over the counter Totale 2015 Controparti centrali 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Opzioni b) swap c) Forward d) Futures e) Altri Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri Merci Altri sottostanti Totale

204 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A. Derivati finanziari A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura Totale 2016 Totale 2015 Tipologia operazioni/sottostanti Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Opzioni b) Interest rate swap c) Forward d) Futures e) Altri Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri Merci Altri sottostanti Totale

205 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.2 Altri derivati Totale 2016 Totale 2015 Attività sottostanti/tipologia derivati Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Opzioni b) swap c) Forward d) Futures e) Altri Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri Merci Altri sottostanti Totale

206 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.3 Derivati finanziari: fair value positivo ripartizione per prodotti Attività sottostanti/tipologia derivati Fair value positivo Totale 2016 Totale 2015 Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 204 A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale

207 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.4 Derivati finanziari: fair value negativo ripartizione per prodotti Tipologia operazioni/sottostanti Fair value negativo Totale 2016 Totale 2015 Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale

208 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.5 Derivati finanziari OTC- Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione 206 Contratti non rientranti in accordi di compensazione 1. Titoli di debito e tassi di interesse Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura Valute e oro - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura Altri valori - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura

209 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.7 Derivati finanziari OTC - Portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti 1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura Valute e oro - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura Altri valori - valore nozionale fair value positivo fair value negativo esposizione futura

210 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. Portafoglio bancario B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B.4 Derivati finanziari su altri valori Totale Totale

211 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Sezione 3: Rischio di liquidità Informazioni generali, gestione e misurazione Definizione Il rischio di liquidità è definito come il rischio di non poter adempiere, in tutto o in parte, ai propri obblighi di pagamento (rischio di liquidità in senso stretto), a causa dell incapacità di reperire mezzi liquidi sul mercato (funding liquidity risk) o di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk). Nel rischio di liquidità è compreso anche il rischio di dover onorare i propri obblighi di pagamento a condizioni fuori mercato (market liquidity risk). Il rischio di liquidità è strettamente collegato agli altri rischi dell attività bancaria, nel senso che lo stesso può verificarsi come conseguenza di tali rischi. Regolamento interno Il rischio di liquidità viene regolato tramite un regolamento interno che viene controllato e continuamente aggiornato annualmente. Altri aggiornamenti vengono fatti in rapporto alle evoluzioni ed ampliamenti delle linee guida per la gestione della liquidità. Gestione, misurazione e predisposizione di relazioni Alla gestione del rischio di liquidità partecipano principalmente le seguenti unità organizzative: - Consiglio di Amministrazione - Direzione Generale - Area finanza e settore treasury - Comitato investimenti - Comitato gestione della liquidità - Comitato di gestione emergenze relative alla liquidità - Risk-Management La competenza sulla gestione della liquidità è affidata, in situazioni di mercato normali, al comitato investimenti (linee guida strategiche) e al settore treasury. In situazioni critiche viene attivato il comitato di gestione delle emergenze liquidità che si assume la responsabilità di gestire la liquidità stessa. Il settore treasury svolge una funzione di servizio - per quanto riguarda la gestione della liquidità della banca - e l'obiettivo primario di quest'attività non è la massimizzazione del profitto. Al secondo livello il controllo è demandato al Risk Management con il compito di controllo del rispetto delle linee guida sulla gestione della liquidità e dello svolgimento delle analisi di rischio. Al terzo livello i controlli sono affidati alla revisione interna. 209 Strumenti La Banca ha accesso ai mercati nazionali e internazionali monetari e dei capitali e agli strumenti di raccolta della liquidità previsti dalla Banca Centrale Europea. - La liquidità giornaliera in euro viene tenuta sotto controllo da una apposita applicazione informatica denominata CLM Channel Liquidity Manager. L'attività in cambi è invece gestita tramite una procedura sviluppata internamente. - La Banca dispone inoltre di una Maturity Ladder (Gap-analysis) che rappresenta tutti i flussi di liquidità della Banca stessa. Premesse istituzionali - La Banca ha ottenuto un rating sui depositi pari a A3 con outlook negativo da Moody s - La Banca funge, come da disposizioni statutarie, da centro di raccolta e gestione della liquiditá delle Casse Raiffeisen associate. - Il movimento delle Casse Raiffeisen dell Alto Adige dispone di un buon livello di liquidità e non dipende dalla raccolta al di fuori del movimento stesso. - L attività della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige si caratterizza quindi nel pareggiare le posizioni a pronti e a termine che si formano nella gestione corrente delle operazioni con i clienti e le Casse Raiffeisen associate. In questo senso anche dall attività in cambi non sorgono rischi di liquidità.

212 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 210 Gestione del rischio: strategie di minimizzazione assunte nel 2016 Durante il 2016 sono stati ulteriormente sviluppati i provvedimenti adottati nei due anni precedenti per la minimizzazione del rischio di liquidità della banca: Di seguito vengono elencati i provvedimenti principali assunti: - Attivazione di un sistema di Pooling nella gestione dei finanziamenti concessi alle Casse Raiffeisen associate che prevede la definizione di garanzie basate su titoli di stato refinanziabili; - Partecipazione alle operazioni di rifinanziamento a lungo termine TLTRO della Banca Centrale Europea. - Monitoraggio trimestrale del rischio di liquidità sulla base di una serie di indicatori. - Segnalazioni trimestrali sulla liquidità a Banca d Italia. - Simulazioni trimestrali di scenari di stress. - Gestione del portafoglio di proprietà supportata dalle indicazioni sulla liquidità date dal comitato per gli investimenti. - Riunioni trimestrali del comitato per la liquidità. - Iniziazione di un progetto EDP per creare una base dati adatta a sviluppare un sistema di ALM per tutta l organizzazione Raiffeisen. - In casi di emergenza la banca può attingere immediatamente alla riserva di liquidità dell organizzazione Raiffeisen. Le attività di sviluppo svolte negli ultimi anni hanno contribuito a migliorare notevolmente la gestione della liquidità della banca e dell intera organizzazione Raiffeisen. Oltre a questo anche la situazione della liquidità dei mercati si è notevolmente calmierata.

213 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: USD durata indeterminata oltre 5 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 1 mese fino a 3 mesi da oltre 15 giorni a 1 mese da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 1 giorno a 7 giorni Voci/Scaglioni temporali a vista Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote O.I.C.R A.4 Finanziamenti banche clientela Passività per cassa B.1 Depositi banche clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte C.5 garanzie finanziarie rilasciate C.6 garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte

214 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CHF durata indeterminata oltre 5 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 1 mese fino a 3 mesi da oltre 15 giorni a 1 mese da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 1 giorno a 7 giorni Voci/Scaglioni temporali a vista Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote O.I.C.R A.4 Finanziamenti banche clientela Passività per cassa B.1 Depositi banche clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte C.5 garanzie finanziarie rilasciate C.6 garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte

215 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: altre valute durata indeterminata oltre 5 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 1 mese fino a 3 mesi da oltre 15 giorni a 1 mese da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 1 giorno a 7 giorni Voci/Scaglioni temporali a vista Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote O.I.C.R A.4 Finanziamenti banche clientela Passività per cassa B.1 Depositi banche clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte C.5 garanzie finanziarie rilasciate C.6 garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte

216 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EUR durata indeterminata oltre 5 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 1 mese fino a 3 mesi da oltre 15 giorni a 1 mese da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 1 giorno a 7 giorni Voci/Scaglioni temporali a vista Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote O.I.C.R A.4 Finanziamenti banche clientela Passività per cassa B.1 Depositi banche clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte C.5 garanzie finanziarie rilasciate C.6 garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale posizioni lunghe posizioni corte

217 Sezione 4: Rischio operativo Informazioni di natura qualitativa Informazioni generali, gestione e misurazione Si tratta di un rischio insito in generale nella quotidiana operatività della banca. A differenza degli altri rischi fin qui analizzati si tratta di un rischio assunto non consapevolmente. L obiettivo primario della banca in questo senso è quello di ridurre al minimo il rischio operativo attraverso misure di prevenzione e monitoraggio Definizione Il rischio operativo è definito come il rischio di avere effetti negativi sull attività aziendale a seguito di azioni sbagliate o inadeguate, o a causa di fattori esterni. Questa definizione comprende anche i rischi legali ma non rischi strategici o di reputazione. I rischi legali che derivano da attività di riduzione del rischio di credito sono ricompresi nel rischio di credito stesso, secondo la definizione dell organo di vigilanza. In sintonia con quanto definito da Banca d Italia nella circolare n.285/13, a partire dal 2014 il rischio operativo della Cassa Centrale dell Alto Adige viene suddiviso nelle seguenti categorie: Rischio operativo Rischio operativo Rischio operativo Rischio operativo Rischio operativo Rischio operativo in generale Rischio di modello Rischio Outsourcing Rischio da tecnologie informatiche e di comunicazione Rischio di continuità gestionale 215 Organizzazione La gestione attiva del rischio operativo avviene nei singoli reparti. Il settore sviluppo & organizzazione svolge un ruolo fondamentale in quanto responsabile della messa a punto dei processi operativi della banca. La banca dati nella quale viene tenuta evidenza di ogni singolo caso di perdita derivante da rischi operativi è operativa dal 2008 e viene costantemente aggiornata. Il risk management è responsabile dell analisi e della valutazione dei singoli casi in cui tale rischio si manifesta. Gestione Uno dei provvedimenti più importanti per evitare i rischi operativi è la definizione e la standardizzazione dei processi operativi, all'interno dei quali assumono rilevanza le attività di controllo, il rispetto del principio dei "quattro occhi" e una cultura d'impresa caratterizzata da un attento e corretto svolgimento delle attività aziendali. Negli ultimi anni è stata quindi data particolare attenzione alla definizione, descrizione e comunicazione dei processi aziendali oltre che alla formazione di tutti i collaboratori. Il rischio di modello è tenuto sotto controllo. Sul modello di rischio di credito viene effettuato un backtesting annuale, accompagnato da una serie di strumenti che ne permettono la valutazione (controllo overridings, controllo assegnazione dei rating, controllo efficacia dei rating, ecc.). Anche sullo strumento di VAR usato per valutare il rischio di mercato viene effettuato un overriding giornaliero. Riguardo agli strumenti di pricing per i prodotti finanziari sono stati definiti degli standard ben precisi ed è stato implementato un apposito comitato prezzi. La quota di strumenti finanziari valutata con modelli interni è ridotta. Le linee guida per i provvedimenti di outsourcing sono state riviste e aggiornate nel Negli esercizi 2014/2015 sono state attivate linee guida per una consapevole gestione e per il controllo dei rischi informatici e per garantire la continuità operativa e gestionale in situazioni di crisi. Questi lavori preparatori sono stati in parte condotti in collaborazione con la Federazione Raiffeisen dell Alto Adige che gestisce il centro informatico consortile. Il reparto Sviluppo & Organizzazione della banca svolge in questo senso un ruolo fondamentale nella definizione e descrizione dei processi operativi ed il reparto Tecnica & Sicurezza garantisce il funzionamento delle infrastrutture interne e delle reti. Misurazione, quantificazione e Reporting Le perdite causate da rischi operativi relativi all esercizio 2016 sono state tutte inserite nella banca dati dedicata. Le perdite effettive riscontrate sono di entità estremamente contenuta, ad eccezione della sanzione comminata dall Antitrust che ha influito sul risultato dell esercizio Nella quantificazione della parte di patrimonio di vigilanza assorbita viene adottato l indicatore previsto dall art.316 CRR

218 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa per le banche con una somma di bilancio inferiore ai 3,5 miliardi di euro, dato dal 15% degli indicatori degli ultimi 3 anni. Altri rischi strettamente collegati al rischio operativo Rischio legale Allo stato attuale non sussistono per la Banca significativi rischi di natura legale Procedimenti legali in corso In base ad una valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono stati effettuati gli opportuni accantonamenti in bilancio. In particolare per quanto riguarda la sanzione amministrativa comminataci dall Autorità per la Concorrenza e il Mercato, si è trattato per noi di una esperienza completamente nuova. Tale Autorità è stata dell avviso che la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige abbia partecipato alle riunioni svoltesi assieme ad alcune Casse Raiffeisen riguardanti l analisi del ROI allo scopo di creare assieme a loro un cosiddetto cartello di mercato. Contro tale sentenza dell Autorità per la Concorrenza e il Mercato la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige ha attivato il ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio competente per territorio. Ci preme ricordare a proposito che la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige, sulla base di quanto stabilito dai singoli statuti, svolge la propria attività nel rispetto del principio di sussidiarietà nei confronti delle Casse Raiffeisen associate e svolge nei loro confronti il ruolo di istituto centrale di categoria. Attualmente siamo in attesa della pubblicazione della sentenza da parte del tribunale amministrativo. Rischio di reputazione La Banca monitora il rischio di reputazione in modo distinto rispetto al rischio operativo. Il rischio di reputazione viene comunque considerato in questa sezione seguendo così la struttura ufficiale prevista per gli allegati al bilancio. Il rischio di reputazione, cioè il pericolo di perdite potenziali dovute alla perdita di immagine è di varia natura e non quantificabile. Il rischio di reputazione si combatte soprattutto con un efficace gestione degli altri rischi, in particolare del rischio operativo. Il numero basso di reclami (6) da clienti registrati nell esercizio 2016 ci permette di qualificare questo rischio come estremamente ridotto. I seguenti provvedimenti, che per la Banca appartengono alla Best Practice", servono a contrastare efficacemente il sorgere di rischi di reputazione: - L'entrata in nuovi settori di attività o in nuovi mercati avviene solo dopo un'attenta analisi delle caratteristiche del mercato e dei rischi potenziali connessi. - Nell'entrata in nuovi settori di attività o in nuovi mercati, ma anche nello svolgimento dell attività corrente, il rispetto dei principi etico-morali prevale sulla spinta alla massimizzazione del profitto. - Ogni attività o transazione che esponga la banca ad un rischio non quantificabile viene tralasciata a priori.

219 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio Sezione 1 - Il patrimonio dell impresa A. Informazioni di natura qualitativa L adeguatezza patrimoniale è presidiata dall'attività di pianificazione strategica. Ad essa viene attribuito un ru importante per il governo delle proprie attività d impresa e dei relativi rischi. La strategia e gli obiettivi di cres sono definiti nel rispetto di una adeguata redditività, liquidità e solidità patrimoniale. Nell ambito del risk appetite framework sono definiti i diversi livelli di attenzione per garantire il costante risp dei requisiti regolamentari e degli obiettivi aziendali. Il rispetto dei requisiti è monitorato regolarmente su base trimestrale dal riskmanagement. Il patrimonio netto della banca è composto delle seguenti voci dello stato passivo: - Capitale sociale - Riserve - Riserve da valutazione - Utile d esercizio 217

220 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa B. Informazioni di natura quantitativa B1. Patrimonio dell' impresa composizione voci / valori Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie - - d) altre Strumenti di capitale ( Azioni proprie) Riserve da valutazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari Differenze di cambio Attività non correnti in via di dismissione Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (648) (483) - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto. (238) (176) - Leggi speciali di rivalutazione Utile (perdita) d' esercizio Totale

221 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa B2. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 1. Titoli di debito Titoli di capitale Quote O.I.C.R Finanziamenti Totale B3. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 1. Esistenze iniziali Variazioni positive Incrementi di fair value Rigiro a conto economico di riserve negative da deterioramento da realizzo Altre variazioni Variazioni negative Riduzioni di fair value Rettifiche da deterioramento: Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo Altre variazioni Rimanenze finali

222 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio Sezione 2 - I fondi propri e i coefficienti prudenziali 2.1 Fondi propri A. Informazioni di natura qualitativa A partire dal gennaio 2014 sono applicabili le disposizioni armonizzate per le banche contenute nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, a cui hanno fatto seguito le disposizioni emanate da Banca d Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti mediante la quale è stata rivista la disciplina armonizzata per le banche e con la circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti con la quale sono state indicate le istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali. Pertanto i fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità al sono stati determinati in base alla nuova disciplina, che traspone nell Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea (framework Basilea 3). Fondi propri 220 Informazioni di natura qualitativa I fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con all attività dell impresa e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni in merito alla solidità dell impresa. Essi sono costituiti: 1) Capitale di classe 1, a sua volta distinto in: Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) 2) Capitale di classe 2 (Tier 2 T2) Le nuove disposizioni prevedono un regime transitorio con l introduzione graduale della nuova disciplina su Fondi propri e sui requisiti patrimoniali che si completerà nell anno 2017 e le regole di grandfathering per la computabilità parziale, con graduale esclusione entro il 2021, dei pregressi strumenti di capitale che non soddisfano tutti i requisiti prescritti dal CRR per gli strumenti patrimoniali del CET1. AT1 E T2. 1.1) Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) Il Capitale primario di classe 1 è costituito dai seguenti elementi positivi e negativi: Capitale sociale e relativi sovraprezzi di emissione Riserve di utili Riserve da valutazione positive e negative Altre riserve Pregressi strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) Filtri prudenziali Detrazioni. Sono oggetto di deduzione dal CET1 i seguenti principali aggregati: Avviamenti e altre immobilizzazioni immateriali; Eccedenza delle perdite attese rispetto alle retifiche di valore (c.d. shortfall) Investimenti significativi in strumenti CET1 di altri soggetti del settore finanziario (per la quota eccedente la soglia di esenzione) Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura ed emergono da differenze temporanee (per la quota eccedente la soglia di esenzione) Dopo la pubblicazione del Principio Contabile Internazionale IFRS 9 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica del la Cassa Centrale Raiffeisen dell'alto Adige ha rinunciato all'applicazione dei filtri prudenziali e ha adottato in anticipo le modalità di segnalazione delle grandi banche. 1.2) Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) L'AT1 è costituito prevalentemente da strumenti innovativi e non innovativi di capitale al netto delle deduzioni regolamentari. Sono oggetto di deduzione dall' AT1 i seguenti principali aggregati: -investimenti significativi in strumenti di CET1 di altri soggetti del settore finanziario (per la quota eccedente la soglia di esenzione)

223 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa -attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura ed emergono da differenze temporanee (per la quota eccedente la soglia di esenzione) 2.1) Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) Il Tier2 è costituito principalmente dalle passività subordinate emesse, per la quota computabile e al netto delle deduzioni regolamentari. Per tutte le passività computabili il vincolo di subordinazione prevede che, in caso di liquidazione volontaria o coattiva, i titolari di questi valori mobiliari siano rimborsati soltanto dopo che siano stati rimborsati tutti gli altri creditori non egualmente subordinati. Eventuali rimborsi anticipati di passivitá subordinate sono soggetti ad autorizzazione della Banca d'italia. Sono oggetto di deduzione dal Tier 2 gli investimenti significativi in strumenti di Tier2 di altri soggetti del settore finanziario. 221

224 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza B. Informazioni di natura quantitativa A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) prima dell applicazione dei filtri prudenziali di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - - B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) ( 587 ) ( 163 ) C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) D. Elementi da dedurre dal CET1 ( ) ( ) 222 E. Regime transitorio Impatto su CET1 (+/-) ( ) ( ) F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) (C D +/-E) G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - - H. Elementi da dedurre dall AT1 ( 77 ) ( ) I. Regime transitorio Impatto su AT1 (+/-) ( ) ( ) L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) (G - H +/- I) - - M. Capitale di classe 2 (Tier 2 T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - ( ) di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - - N. Elementi da dedurre dal T2 ( ) - O. Regime transitorio Impatto su T2 (+/-) P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 T2) (M - N +/- O) Q. Totale fondi propri (F + L + P) Le informazioni di natura quantitativa possono essere lette anche dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto

225 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa 2.2 Adeguatezza patrimoniale A. Informazioni di natura qualitativa L'adeguatezza del patrimonio dell'impresa costituisce una importante premessa per lo sviluppo dell'attività dell'impresa e costituisce anche il primo presidio per far fronte ai rischi derivanti dall'attività bancaria. Viene data importanza ad uno sviluppo adeguato del patrimonio dell'impresa. Come obiettivo è stato previsto di non far scendere il coefficiente "Total Capital Ratio" sotto il 12,5%. La seguente tabella evidenzia che l'impresa soddisfa al i limiti previsti dalle istruzioni di vigilanza. B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati Importi ponderati/ requisiti A.ATTIVITÁ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte Metodologia standardizzata Metodologia basata sui rating interni Base Avanzata Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 RISCHIO DI AGGIUSTAMENTO DELLA VALUTAZIONE DEL CREDITOCREDITO E DI CONTROPARTE B.3 RISCHIO DI REGOLAMENTO - - B.4 RISCHI DI MERCATO Metodologia standard Modelli interni Rischio di concentrazione - - B.5 RISCHIO OPERATIVO Metodo base Metodo standardizzato Metodo avanzato - - B.6 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO - - B.7 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI C. ATTIVITÁ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Capitale primario di classe1/attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) 14,62 12,86 C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 14,62 12,86 C.4 TOTALE fondi propri//attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 14,63 12,86 Le attività di rischio ponderate hanno avuto rispetto allo scorso esercizio un aumento pari al 4,17%.

226 Relazione e bilancio 2016 Bilancio 2016 Nota integrativa Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda Nell' esercizio 2016 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda. Parte H - Operazioni con parti correlate Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti. 224 I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio di Amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16. Nell'esercizio 2016 sono stati pagati compensi agli amministratori per 245 mila Euro e ai sindaci 125 mila Euro. Questi importi non comprendono l'imposta sul valore aggiunto e altri contributi previdenziali. Ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per mila Euro. Sezione 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate. Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2016 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio. Attività Passività Garanzie Proventi Oneri Amministratori Collegio Sindacale Direzione Società collegate Società a controllo congiunto Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Nell' esercizio 2016 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.

227 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Esercizio Partner di

228 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Il presente documento riporta la Relazione degli Amministratori, il Rendiconto e la Relazione della Società di Revisione del Fondo pensione aperto a contribuzione definita denominato Raiffeisen Fondo Pensione Aperto (di seguito denominato Fondo ) gestito dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. (di seguito denominata Banca ). La Relazione degli amministratori ed il Rendiconto sono redatti in conformità alle disposizioni emanate dalla Commissione di Vigilanza per i fondi pensione ( COVIP ) con delibera del 17 giugno 1998 e successive integrazioni del 16 giugno Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. ha sede a Bolzano, Via Laurin 1; è iscritta all albo delle banche presso la Banca d Italia al n. 4747; il capitale sociale ammonta ad Euro interamente versato. 226 Consiglio di Amministrazione Presidente Dott. Michael Grüner Consiglieri Dott. Hans Telser Dott. Hanspeter Felder Dott. Karl Leitner Dott. Philipp Oberrauch Dott. Michele Tessadri Rag. Stefan Tröbinger Collegio sindacale Presidente Dott. Klaus Steckholzer Sindaci effettivi Dott. Hubert Berger Dott. Fortunato Verginer Sindaci supplenti Dott. Florian Kiem Dott. Hannes Profanter ***

229 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Indice 1 Relazione degli Amministratori sulla gestione del Fondo 1.1 Situazione a fine esercizio e andamento della gestione nel corso dell esercizio 1.2 Politica di gestione Quadro macroeconomico Andamento dei mercati finanziari Commento sui Comparti 1.3 Valutazione delle performance realizzate 1.4 Andamento della gestione previdenziale 1.5 Andamento della gestione amministrativa 1.6 Operazioni effettuate in conflitto d interesse 1.7 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio 1.8 Evoluzione prevedibile della gestione Rendiconto 2.1 Nota Integrativa Informazioni Generali Descrizione sintetica delle caratteristiche strutturali del Fondo Criteri di valutazione per le attività e passività del Fondo Criteri adottati per il riparto dei costi comuni alle due fasi e ai comparti Criteri e procedure utilizzate per la stima degli oneri e dei proventi Indicazione dei lavoratori a cui il Fondo si riferisce e del numero di iscritti Ulteriori informazioni Rendiconti delle fasi Rendiconto della fase di accumulo Comparto Safe Comparto Activity Comparto Dynamic Rendiconto della fase di erogazione 3 Relazione della società di revisione 3.1 Comparto Safe 3.2 Comparto Activity 3.3 Comparto Dynamic

230 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Relazione degli amministratori sulla gestione del Fondo 1.1 Situazione a fine esercizio e andamento della gestione nel corso dell esercizio 228 La costituzione del RAIFFEISEN FONDO PENSIONE APERTO risale all anno 2005 in cui è stata rilasciata la relativa autorizzazione da parte della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ed è avvenuta l iscrizione all Albo dei Fondi Pensione al n Fino al 31 dicembre 2013 il Fondo è stato gestito dal soggetto istitutore PensPlan Invest SGR S.p.A.In data 01 gennaio 2014, a seguito della cessione del Fondo da parte di PensPlan Invest SGR S.p.A. alla Banca, quest ultima ha assunto, ai sensi dell articolo 12 del D.Lgs. 252/2005, il ruolo di ente gestore del Fondo ed esercita tale attività nell ambito dell autorizzazione rilasciata dalla COVIP, d intesa con la Banca d Italia, con provvedimento n del 5 giugno Anche nel corso del terzo esercizio, nel quale il Fondo è stato gestito dalla Banca, si sono registrati un afflusso costante sia in termini di numero di aderenti che di contributi; un andamento positivo del valore delle quote di tutti i comparti; un attivo netto destinato alle prestazioni in progressivo aumento. La finalità del Fondo è quella di offrire al pubblico una forma di previdenza per l erogazione di trattamenti pensionistici, complementari al sistema pubblico, amministrando i contributi versati dagli aderenti tramite una gestione finanziaria a capitalizzazione. Il Fondo è articolato in 3 comparti di investimento affinché l iscritto possa adeguare l esposizione al rischio alla propria propensione. Al 31 dicembre 2016 il Fondo contava complessivamente iscritti attivi, con un incremento annuale di unità. In relazione alla tipologia di adesioni le iscrizioni individuali sono aumentate di unità fino a raggiungere complessivi aderenti, mentre il numero di iscrizioni collettive è incrementato di unità assestandosi a ben lavoratori dipendenti. Con riferimento alla residenza gli iscritti si ripartiscono come segue: Provincia di Bolzano: Provincia di Trento: 161 Fuori Regione: 190 Con riferimento ai singoli comparti gli iscritti si ripartiscono come segue: aderenti al Comparto Safe (22,58%); aderenti al Comparto Activity (59,08%); aderenti al Comparto Dynamic (18,34%). Gli aderenti iscritti al programma pensionistico per familiari a carico al 31 dicembre 2016 erano

231 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 L attivo netto destinato alle prestazioni (Euro ) risulta nuovamente in netto aumento rispetto all anno precedente (Euro ) e si suddivide come segue: Euro al Comparto Safe Euro al Comparto Activity Euro al Comparto Dynamic Nel corso dell esercizio 2016 le erogazioni per prestazioni, anticipi, trasferimenti e liquidazioni si sono evolute come segue: Forma Numero pratiche Controvalore disinvesito euro Anticipi per ulteriori esigenze Anticipi per prima casa Anticipi per spese mediche Riscatti Prestazioni in forma di capitale Riscatti per premorienza Trasferimenti in uscita (ad altri fondi) Rendite Inoltre si segnala che da altri fondi sono state trasferite 749 posizioni con un valore complessivo di Euro Politica di gestione Quadro macroeconomico Nonostante il 2016 dal punto di vista politico si prospettasse per l Europa come un anno a dir poco difficile, l economia con una crescita dell 1,7% (Eurozona 1,6%) si è sviluppata in modo positivo e ben oltre le più rosee attese. I consumi delle famiglie hanno superato gli indicatori anticipatori e sono stati la forza trainante della crescita congiunturale anche in Gran Bretagna, nonostante il diffondersi di preoccupazioni derivanti dalla Brexit. Per la prima volta dal 2008 non solo i consumatori, ma anche le imprese hanno incrementato gli investimenti. A fronte della prospettata fine delle spinte deflazionistiche e della diminuzione delle scorte di magazzino le imprese sono tornate a essere oltremodo ottimiste sul futuro. Allo stesso modo la crescita dei movimenti populisti, una pluralità di referendum persi e gli aiuti della Bce, la quale ha acquistato massicciamente titoli di Stato, hanno spinto sempre più governi ad abbandonare il percorso di rigore economico degli ultimi anni ed a tornare ad aumentare la spesa pubblica (cresciuta nell Eurozona dell 1,8% rispetto all anno precedente). Per ultimo, nonostante l aumento a livello globale delle tendenze protezionistiche, anche la locomotiva tedesca con le proprie esportazioni ha contribuito ad aumentare la crescita Le spinte deflazionistiche perduranti ormai da alcuni anni nel 2016 hanno perso vigore. Verso la fine dell anno sono cresciuti non solo i prezzi delle materie prime (fonti energetiche in euro +39%, generi alimentari +9% e metalli +29%), ma anche i prezzi dei prodotti industriali (USA +1,9%, Cina +5,5%, Eurozona +0,1%). Il boom del mercato del lavoro nei paesi più industrializzati (USA 4,7%, Giappone 3,1%, Germania 4,1%) e soprattutto in Cina (4,0%) ha inoltre fatto crescere le retribuzioni in molti Stati. Questo a sua volta ha avuto degli effetti a

232 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio livello mondiale sui prezzi finali ai consumatori, facendoli lievitare (USA +2,1%, Eurozona 1,1%, Giappone 0,5%, Cina 2,1%). A ciò in Europa si è aggiunta la debolezza dell euro, la quale ha fatto rincarare il costo delle importazioni. Solo l Italia, a causa della profonda crisi del sistema bancario e di una crescita economica a rallentatore, non è riuscita ad agganciare questo treno. Qui i prezzi al consumo hanno chiuso il 2016 nuovamente con un segno negativo (-0,2%). Proprio la profonda crisi strutturale dell Italia, insieme all imprevedibilità dei movimenti politici antieuropei, nonché la carente volontà politica di procedere con le riforme economiche, hanno convinto la Bce a non abbandonare la propria politica dei tassi zero e a procedere con l acquisto di obbligazioni di Stato. Di conseguenza l attivo di bilancio della Bce è cresciuto nell arco di un anno del 29%. Nel 2016 la Fed americana è stata l unica delle banche centrali più importanti al mondo a schiacciare il pedale del freno aumentando il tasso di riferimento allo 0,75% e azzerando la creazione di denaro. Diversamente ha agito la BoJ, la quale ha attuato politiche identiche alla Bce, confermandosi quale unico acquirente di cosiddette obbligazioni Nippon e dichiarando apertamente di voler mantenere nel lungo termine i rendimenti di tutti i titoli di Stato giapponesi sotto lo zero esplorando così un territorio inesplorato per la politica monetaria. La PboC dal canto proprio teme la possibilità del crollo del sistema bancario cinese, il quale per decenni si è confrontato con bolle azionarie e immobiliari e del quale si è abusato per sostenere e tenere in vita le imprese statali. Stante questa paura la Banca del Popolo Cinese non vede ostacoli ad un'ulteriore estensione della politica monetaria espansiva. Il tasso di riferimento in Cina del 4,35% appare a molti analisti come troppo accomodante a fronte dell enorme fuga di capitale di 980 miliardi USD in soli 18 mesi e di prezzi alla produzione in fortissima crescita Andamento dei mercati finanziari Mercati obbligazionari Nel 2016 i tassi del mercato monetario statunitense (per scadenze fino a dodici mesi) si sono sviluppati, a causa della politica dei tassi più restrittiva della Fed, in maniera diversa rispetto a quelli dell Eurozona e di altri paesi industrializzati, primo fra tutti il Giappone. Mentre il tasso US-Libor 3 mesi nel corso dell anno é risalito la china superando l 1%, il tasso Euribor 3 mesi è rimasto costantemente e fino alla fine dell anno in territorio negativo, con valori intorno al -0,3%. Lo Yen-Libor 3 mesi si è fermato sotto lo zero a partire dal mese di febbraio Altrettanto ha fatto il rendimento degli Us-Treasuries a 10 anni che ha continuato a crescere, per terminare l anno con un rendimento del 2,44%. Il freno posto dalla Fed alla creazione di denaro e la continua diminuzione delle riserve valutarie delle banche centrali cinesi e giapponesi, non hanno fatto altro che accelerare l aumento di questi rendimenti. Contrariamente i rendimenti dei titoli di Stato dell Eurozona hanno raggiunto, spinti dai massici acquisti operati dalla Bce, minimi storici. In questo contesto il rendimento dei Bund decennali aveva raggiunto temporaneamente un rendimento pari al -0,1%. Anche i rendimenti dei titoli di Stato italiani a dieci anni erano scesi momentaneamente all 1,15%. Questa situazione tuttavia è cambiata a partire da metà anno a causa del contesto congiunturale più favorevole, della diminuita spinta deflazionistica ed anche per via del preoccupante deflusso di capitali dall Eurozona. A seguito delle mutate condizioni i

233 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 rendimenti del Bund decennale sono risaliti in territorio positivo arrivando a fine anno allo 0,21%, mentre per il Btp decennale italiano il rendimento ha toccato a dicembre l 1,82%. Il forte aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani è riconducibile alle preoccupazioni crescenti per la crisi delle banche italiane e all esito del referendum costituzionale italiano in dicembre che ha condotto il Paese a una crisi di governo. Viceversa l aumento generalizzato dei rendimenti ha causato un diffuso calo dei prezzi dei titoli di Stato con scadenze più lunghe. L indice JPM Eurolandia ha perso nel corso dell anno l 1,3% del suo valore, mentre l indice JPM Global Word Index in euro ha ceduto l 1,36%. Mercati azionari Nel 2016 i mercati azionari europei non sono riusciti a tener testa al mercato statunitense. Se gli indici americani S&P500 e Dow Jones Industrial (entrambi in euro), avvantaggiati mediamente da un andamento del cambio favorevole, hanno segnato una crescita rispettivamente del +22,59% e del +26,51%, gli indici del vecchio continente non sono andati oltre il 6,1% dell Europe Stoxx e il 10,45% dell EuroStoxx50. L indice italiano FTSE- MIB invece è cresciuto di appena 4,89 punti percentuali. Anche le quotazioni del Nikkei 225 sono cresciute (in euro) del 17,09%, superando quindi ampiamente le performance degli indici similari in Europa. L indice FTSE 100 di Londra è cresciuto in valuta locale (GBP) del 22,02% mentre in euro, a causa del forte deprezzamento della sterlina inglese, l aumento si è fermato all 8,83%. Questo nonostante i mercati azionari extra-europei presentassero dei fondamentali più attraenti rispetto a quelli del vecchio continente (escluso il DAX con rapporto prezzo/utili del 17,94). Attualmente risultano tra i più cari in base ai fondamentali gli indici europei del FTSE All Share Gran Bretagna con un rapporto prezzo/utili del 51,74 ed il FTSE-MIB Italia con un 54,99. Entrambi gli indici vengono appesantiti dai titoli finanziari fortemente presenti al loro interno. Da un punto di vista settoriale in Europa sono cresciute soprattutto le materie prime (+59%), ma anche l energia (+18,1%), la costruzione dei macchinari (+15%) e il settore dell edilizia (+12,9%) hanno ottenuto dei risultati soddisfacenti. Nel corso dell anno i peggiori invece sono stati la distribuzione (-9,7%), gli alimentari (-9%), le telecomunicazioni (-7,1%) e i media (-7%). 231

234 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Commento sui Comparti In conformità alla normativa di riferimento applicabile ed al Regolamento del Fondo, nel corso dell esercizio 2016 è proseguita l attività di gestione degli attivi; al riguardo, si fornisce, di seguito, la relativa illustrazione. Comparto Safe Nel 2016 il comparto Safe, che investe esclusivamente in obbligazioni, ha beneficiato di una politica di gestione attenta a cogliere favorevolmente i movimenti del mercato ottenendo cosi un rendimento del 2,35% (0,02% nel 2015). Fino a metà anno i gestori hanno favorito obbligazioni con scadenze più lunghe i cui prezzi venivano spinti verso l alto dalla politica monetaria della BCE, iniziando poi a ridurne il peso. Un continuo ribilanciamento in base al paese emittente ha permesso al comparto di approfittare degli eventi dell anno. 232 Comparto Activity Il comparto Activity ha nel corso del 2016 costantemente adattato la composizione delle asset class presenti in portafoglio alle condizioni di mercato in continuo mutamento. Inizialmente i gestori hanno favorito le obbligazioni portandone il peso fino al 72% per poi iniziare, dalla metà dell anno, una progressiva riduzione sia dell incidenza sia della durata residua. Un aumento della parte azionaria verso la fine dell anno ha permesso di ottenere per il 2016 un rendimento pari al1,8% (2,91% nel 2015). Comparto Dynamic Il comparto Dynamic, caratterizzato da un elevato peso della parte azionaria, è riuscito nonostante un contesto di mercato molto difficile a ottenere a fine 2016 un rendimento dell 1,25% (5,38% nel 2015). I gestori nel corso dell anno hanno progressivamente ridotto la quota investita in titoli di stato a favore di obbligazioni societarie, mentre la componente azionaria è stata sovrapesata soprattutto verso la fine dell anno. Durante l anno, grazie ad un attenta selezione per settore e per paese, il comparto ha approfittato degli eventi positivi.

235 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 I grafici che seguono mostrano la composizione percentuale degli investimenti dei Comparti del Fondo al 31 dicembre

236 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Valutazione delle performance realizzate I tre Comparti di investimento caratterizzati da prospettive di rischio/rendimento crescenti, sono di seguito illustrati unitamente ai corrispondenti parametri di riferimento ( benchmark ). Valori delle quote al 31 dicembre 2016: Comparto SAFE 13,866 Euro (13,547 al ) Comparto ACTIVITY 14,614 Euro (14,355 al ) Comparto DYNAMIC 12,353 Euro (12,201 al ) La politica di gestione attuata nel 2016 per i tre Comparti ha permesso di ottenere le seguenti performance nel periodo di osservazione intercorrente fra la data del 31 dicembre 2015 ed il 31 dicembre Variazioni percentuali 2016 e confronto con i relativi benchmark COMPARTO INVESTIMENTO GESTORE PERFORMANCE FONDO VOLATILITÀ Ex post * PERFORMANCE BENCHMARK VOLATILITÀ Ex post * comparto SAFE Alpenbank AG 2,35 % 3,29 % 2,73 % 4,51 % comparto ACTIVITY Pioneer SGR 1,80 % 4,42 % 2,29 % 5,30 % comparto DYNAMIC Pioneer SGR 1,25 % 7,62 % 1,42 % 9,16 % * Indicatore di rischio: misura la fluttuazione dei prezzi nell arco temporale indicato. Parametro di riferimento con cui paragonare il rendimento delle quote. Variazioni percentuali 2015 e confronto con i relativi benchmark COMPARTO INVESTIMENTO GESTORE PERFORMANCE FONDO VOLATILITÀ Ex post * PERFORMANCE BENCHMARK VOLATILITÀ Ex post * comparto SAFE Alpenbank AG 0,02 % 3,16 % 1,51 % 4,32 % comparto ACTIVITY Pioneer SGR 2,91 % 4,73 % 2,67 % 5,47 % comparto DYNAMIC Pioneer SGR 5,38 % 7,74 % 4,21 % 8,98 % * Indicatore di rischio: misura la fluttuazione dei prezzi nell arco temporale indicato. Parametro di riferimento a cui paragonare il rendimento delle quote. Si precisa che le performance dei Comparti di investimento sono indicate al netto della fiscalità e delle commissioni che gravano sul Fondo. La performance del Benchmark invece è calcolata al netto della fiscalità. Per queste diverse modalità di calcolo le performance dei comparti risultano essere inferiori alle performance dei rispettivi Benchmark. Variazioni percentuali dal 2012 al 2016 al lordo della fiscalità e delle commissioni COMPARTO INVESTIMENTO comparto SAFE 10,28% 2,93% 11,32% 0,87 % 3,60% comparto ACTIVITY 14,83% 6,99% 9,29% 4,51 % 3,20% comparto DYNAMIC 17,17% 14,08% 5,32% 7,93 % 2,85%

237 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 I benchmark prescelti, come descritto nel Regolamento del Fondo, per i tre comparti sono così composti: Safe: 100% JPMorgan EMU Bond Index Activity: 75% JPMorgan EMU Bond Index 25% DJones Stoxx50 Return Index Dynamic: 35% JPMorgan EMU Bond Index 65% DJones Stoxx50 Return Index 1.4 Andamento della gestione previdenziale Nell esercizio trascorso le adesioni al Fondo sono avvenute tramite la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA, le banche di credito cooperativo Raiffeisen dell Alto Adige e Alpenbank S.p.A., filiale di Bolzano. Per una migliore valutazione dell andamento della gestione previdenziale si riportano di seguito delle tabelle che evidenziano per ciascun comparto la tipologia dei contributi raccolti e delle prestazioni erogate nonchè la relativa incidenza percentuale sugli importi complessivi: 235 Tipologia contribuzione Importo Comparto Safe Incidenza % sui contributi complessivi Incidenza % sui contributi complessivi 2015 Contributi individuali ,79% 41,24% Contributi da lavoratori dipendenti ,80% 25,10% Contributi da solo TFR ,24% 1,80% Contributi da trasferimenti esterni ,21% 22,18% Contributi da switch tra comparti ,96% 9,68% Contributi complessivi ,00% 100,00% Tipologia prestazioni Importo Incidenza % sulle prestazioni complessive Incidenza % sulle prestazioni compl Anticipazioni ,71% 23,25% Trasferimenti ,22% 1,06% Riscatti ,01% 9,30% Switch tra comparti ,16% 34,97% Trasformazioni in rendita 0 0,00% 0,94% Erogazioni in forma di capitale ,90% 30,48% Prestazioni complessive ,00% 100,00%

238 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Tipologia contribuzione Importo Comparto Activity Incidenza % sui contributi complessivi Incidenza % sui contributi complessivi 2015 Contributi individuali ,41% 32,00% Contributi da lavoratori dipendenti ,85% 37,51% Contributi da solo TFR ,02% 2,66% Contributi da trasferimenti esterni ,01% 18,27% Contributi da switch tra comparti ,71% 9,56% Contributi complessivi ,00% 100,00% 236 Tipologia prestazioni Importo Incidenza % sulle prestazioni complessive Incidenza % sulle prestazioni compl Anticipazioni ,20% 49,02% Trasferimenti ,99% 4,04% Riscatti ,87% 13,11% Switch tra comparti ,60% 26,44% Trasformazioni in rendita 0 0,00% 0,48% Erogazioni in forma di capitale ,34% 6,91% Prestazioni complessive ,00% 100,00% Comparto Dynamic Tipologia contribuzione Importo Incidenza % sui Incidenza % sui contributi contributi complessivi complessivi 2015 Contributi individuali ,79% 29,81% Contributi da lavoratori dipendenti ,72% 56,37% Contributi da solo TFR ,66% 5,12% Contributi da trasferimenti esterni ,93% 5,90% Contributi da switch tra comparti ,90% 2,80% Contributi complessivi ,00% 100,00% Tipologia prestazioni Importo Incidenza % sulle prestazioni complessive Incidenza % sulle prestazioni compl Anticipazioni ,80% 33,43% Trasferimenti ,75% 1,00% Riscatti ,44% 4,80% Switch tra comparti ,01% 56,22% Trasformazioni in rendita 0 0,00% 0,00% Erogazioni in forma di capitale 0 0,00% 4,55% Prestazioni complessive ,00% 100,00% Dall analisi dei dati economici del Fondo si evince che i flussi contributivi sono per la maggior parte riconducibili alla contribuzione da parte di lavoratori dipendenti con eccezione del comparto SAFE per il quale durante l esercizio i contributi individuali hanno superato quelli da lavoratori dipendenti. Per quanto concerne le prestazioni erogate le stesse sono per la maggior parte riconducibili a richieste di switch tra comparti ed anticipazioni in tutti e tre i Comparti.

239 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Contributi dovuti Al 31 dicembre 2016 i contributi dovuti in base alle adesioni comunicate per i quali non sono ancora stati versati i relativi importi sono pari a Euro ( Euro al 31 dicembre 2015). Nel corso del passato esercizio il Fondo ha nuovamente intensificato gli impegni di intimazione ai pagamenti verso le aziende morose. In ogni caso, si specifica che i contributi in argomento non impattano sul calcolo del valore della quota dei singoli Comparti di investimento del Fondo, dal momento che sono rilevati nel conto economico soltanto al momento dell effettivo incasso, come descritto nel successivo paragrafo Criteri di valutazione per le attività e passività del Fondo della Nota Integrativa. 237

240 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Andamento della gestione amministrativa Le commissioni di gestione dell esercizio ammontano complessivamente a Euro , mentre il costo annuale sostenuto per il contributo dovuto all Ente di Vigilanza COVIP è pari a Euro Nell esercizio 2016 il Fondo non ha sostenuto oneri né spese di tipo legale o giudiziario relative a vicende di esclusivo interesse del Fondo. Le spese relative alla pubblicazione del valore delle quote ammontano ad Euro Tali spese sono state sostenute dalla Banca e pertanto non hanno gravato sul Fondo. Lo stesso vale per i compensi al Responsabile del Fondo ed ai membri dell Organismo di Sorveglianza di complessivi Euro , anch essi a carico della Banca. Sono risultati a carico del Fondo i seguenti oneri di competenza dell esercizio: 238 Comparto Safe Descrizione Importo % dell Attivo Netto Commissioni di gestione ,95% Contributo Covip ,00% Banca Depositaria 235 0,00% Imposta sostitutiva ,27% Costi complessivi ,22% Comparto Activity Descrizione Importo % dell Attivo Netto Commissioni di gestione ,11% Contributo Covip ,01% Banca Depositaria ,00% Imposta sostitutiva ,25% Costi complessivi ,37% Comparto Dynamic Descrizione Importo % dell Attivo Netto Commissioni di gestione ,28% Contributo Covip ,01% Banca Depositaria ,00% Imposta sostitutiva ,30% Costi complessivi ,59% Per ulteriori dettagli relativi ai costi sostenuti dal Fondo si rimanda alla Nota Integrativa.

241 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Operazioni in conflitto d interesse Nel corso dell esercizio sono state effettuate da parte dei gestori incaricati, acquisti e vendite di strumenti finanziari emessi da soggetti connessi con gli stessi, generando in tal modo un conflitto d interesse ai sensi del D.M. 703/1996 (abrogato con D.M. 166/2014). L investimento in tali strumenti finanziari è stato di entità residuale rispetto al totale del portafoglio gestito ed in ogni caso in linea con quanto previsto dalla normativa vigente nonchè dal regolamento del Fondo. Le operazioni sono state effettuate nell esclusivo interesse degli aderenti e non hanno in alcun modo influenzato la corretta gestione finanziaria del Fondo. Non sussistono fattori o condizioni che tali conflitti d interesse abbiano effetti distorsivi o peggiorativi, con ricadute negative sugli interessi degli aderenti. Nella seguente tabella vengono riportati gli investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto d interesse ai sensi del D.M. 703/1996: Gestore Linea Data operazione Tipo operazione PIONEER ACTIVITY acquisto GB00B0SWJX34 Codice ISIN Strumento finanziario Quantità LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A. 976 PIONEER ACTIVITY vendita CH CREDIT SWISS NEW PIONEER DYNAMIC vendita CH CREDIT SWISS NEW PIONEER ACTIVITY acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY vendita GB00B0SWJX34 PIONEER DYNAMIC vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER ACTIVITY vendita ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC vendita ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY vendita GB00B0SWJX34 PIONEER DYNAMIC vendita GB00B0SWJX34 PIONEER ACTIVITY acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP LONDON STOCK EXCHANGE GROUP LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A

242 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio PIONEER ACTIVITY vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER DYNAMIC vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP PIONEER ACTIVITY acquisto CH CREDIT SWISS NEW PIONEER DYNAMIC acquisto CH CREDIT SWISS NEW PIONEER ACTIVITY acquisto CH CREDIT SWISS NEW PIONEER DYNAMIC acquisto CH CREDIT SWISS NEW PIONEER ACTIVITY acquisto IT AZIMUT HOLDING PIONEER DYNAMIC acquisto IT AZIMUT HOLDING PIONEER ACTIVITY acquisto IT AZIMUT HOLDING PIONEER DYNAMIC acquisto IT AZIMUT HOLDING PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY acquisto IT SAIPEM PIONEER ACTIVITY acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER DYNAMIC acquisto IT SAIPEM PIONEER DYNAMIC acquisto ES E18 TELEFONICA S.A PIONEER ACTIVITY vendita IT AZIMUT HOLDING PIONEER DYNAMIC vendita IT AZIMUT HOLDING PIONEER ACTIVITY acquisto IT SAIPEM PIONEER DYNAMIC acquisto IT SAIPEM PIONEER ACTIVITY acquisto IT SAIPEM PIONEER DYNAMIC acquisto IT SAIPEM In data il Consiglio di amministrazione di Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA ha approvato il nuovo documento sulla politica di gestione dei conflitti di interesse per Raiffeisen Fondo Pensione Aperto. Il Documento è stato redatto da Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. in conformità alle prescrizioni di cui al DM 166/2014. Con i gestori dei comparti d investimento del Fondo Pensione sono stati sottoscritti gli accordi per l implementazione delle linee guida previste dal decreto ministeriale 166/2014. Non sono stati riscontrati investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse ai sensi del D.M. 166/2014.

243 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio Non si segnala alcun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell esercizio. 1.8 Evoluzione prevedibile della gestione Con riguardo all evoluzione del Fondo per l anno 2017 è prevedibile, per ciascuno dei Comparti di investimento, un ulteriore incremento del numero di aderenti ed un conseguente aumento delle contribuzioni, riconducibili ad una continua sensibilizzazione sul tema della previdenza complementare sia a livello aziendale che a livello pubblico. In questo quadro l attività di gestione rimarrà caratterizzata da un approccio prudente nell interesse dei partecipanti con l obiettivo di un sostenibile rapporto rischio/rendimento. Con riferimento ad ogni comparto verrà mantenuta una gestione coerente con la rispettiva politica di investimento ed in coerenza con la normativa di rifeirmento applicabile, tenendo conto sia del profilo di rischio che del benchmark. 241 Bolzano, 20 marzo 2017 Il Responsabile del Fondo dott. Giorgio Tanas Il Consiglio d Amministrazione della Banca Il Presidente dott. Michael Grüner

244 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Rendiconto 2.1 Nota Integrativa In osservanza della Deliberazione della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) del 17 giugno 1998 e successive modificazioni il rendiconto è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell esercizio per ciascuno dei singoli Comparti di investimento gestiti dalla Banca. I principi contabili di riferimento sono quelli compatibili con le norme di legge, indicati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili per l interpretazione del Codice Civile. 242 Il presente Rendiconto è stato redatto in unità di euro, senza cifre decimali. Per maggior chiarezza ed in considerazione dell esiguità di alcuni importi anche la Nota Integrativa è redatta in unità anziché in migliaia di euro ed i prospetti contabili sono stati redatti in forma comparativa con dati dell esercizio precedente. La contabilità del Fondo è tenuta in Euro. I principi contabili applicati nella predisposizione del Rendiconto per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 sono coerenti con quelli utilizzati nel corso del periodo per la predisposizione dei prospetti di calcolo del valore della quota quindicinale (che non sono oggetto di revisione contabile del Fondo) e tengono conto delle disposizioni emanate dall organo di Vigilanza COVIP. Per quanto attiene ai contributi da ricevere si conferma che i relativi importi sono evidenziati complessivamente nel conto d ordine del comparto Activity e vengono registrati tra le entrate, in espressa deroga al principio della competenza, quando siano stati effettivamente incassati. Conseguentemente, sia l attivo netto sia le posizioni individuali vengono incrementati solo ad incasso avvenuto. Essendo dotati di un sistema informativo-contabile consolidato e di adeguate procedure organizzative, si è potuto assicurare la separatezza amministrativa e contabile delle operazioni relativa alle fasi di accumulo e di erogazione, nonché delle operazioni relative ai singoli comparti.

245 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Informazioni generali Descrizione sintetica delle caratteristiche strutturali del Fondo Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è il fondo pensione aperto a contribuzione definita, inizialmente istituito da PensPlan Invest SGR S.p.A., ed iscritto allo speciale albo con il numero d ordine 149, come da delibera della Commissione di Vigilanza sui fondi pensione di data 8 settembre Dal 01/01/2014 la Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. esercita la funzione di gestore del Fondo giusta autorizzazione rilasciata dalla COVIP, d intesa con la Banca d Italia, con provvedimento n del 5 giugno Ai fini di continuità ed integrità gestionale la Banca ha optato di mantenere invariata la struttura gestionale/amministrativa, che negli esercizi precedenti si è rivelata adeguata in termini di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Tale struttura organizzativa composta da un apposito reparto con funzioni operative e di coordinamento e da Pensplan Centrum SpA che fornisce i servizi amministrativi e contabili nonchè i servizi di informazione e consulenza con contratto outsourcing stipulato in data 05/12/2013 e avente scadenza in data 31/12/2016 rinnovato tacitamente ogni anno, a tutt oggi si è rivelata adeguata alle esigenze del Fondo. Tale contratto non comporta alcun esonero o limitazione di responsabilità della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA in ordine alla gestione del Fondo. 243 Le funzioni di banca depositaria sono gestite da State Street Bank International GmbH, con sede legale in Via Ferrante Aporti, 10 in Milano in base ad apposita Convenzione stipulata in occasione della istituzione del Fondo. Alla stessa è affidata la custodia del patrimonio del Fondo, in cui ambito effettua anche l asseveramento dei dati relativi al calcolo del valore delle quote. Essa esegue le istruzioni del Gestore verificandone la conformità alla legge, al regolamento e alle prescrizioni dell organo di vigilanza, ed accerta che la prestazione di servizio sia rimessa nei termini d uso. La Banca Depositaria è responsabile di ogni pregiudizio derivante dall inadempimento dei propri obblighi. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, mantenendo invariate le politiche di investimento, ha conferito la delega di effettuare specifiche scelte di investimento, con riferimento all intero patrimonio dei Comparti ed a tutti i mercati e le tipologie di strumenti finanziari consentiti dal regolamento del Fondo ad: Alpenbank filiale di Bolzano, con sede in Bolzano, Piazza del Grano, 2 per il Comparto Safe e Pioneer Investment Management SGRpA, con sede in Milano, Piazza Gae Aulenti,1 per i Comparti Activity e Dynamic. L incarico è svolto dai succitati soggetti delegati nel rigoroso rispetto, in particolare, dei criteri di allocazione definiti di tempo in tempo dalla banca in coerenza con la politica di

246 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 investimento per ciascun comparto e nei limiti previsti dal Decreto dell Economia e delle Finanze 2 settembre 2014, n La delega non comporta alcun esonero o limitazione di responsabilità della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige S.p.A. in ordine alla gestione del Fondo; essa è revocabile in qualunque momento. Quale società di revisione è in carica PricewaterhouseCoopers S.p.A., che nell ambito dell incarico novennale della Banca, effettua anche la revisione contabile del rendiconto del Fondo. 244 Per l erogazione delle rendite la Banca ha stipulato un apposita convenzione, stipulata in occasione della istituzione del Fondo, con la compagnia di assicurazione Assimoco Vita S.p.A., con sede a Segrate (MI) - Centro Direzionale Milano Oltre - Palazzo Giotto, Via Cassanese 224. Tale convenzione non comporta alcun esonero o limitazione di responsabilità della Cassa Centrale Raiffeisen dell Alto Adige SpA in ordine alla gestione del Fondo. Le tipologie di rendite assicurative, a scelta degli iscritti dal regolamento del Fondo e riportate nell art. 11 del medesimo regolamento, sono la rendita vitalizia immediata, la rendita vitalizia reversibile e la rendita certa e successivamente vitalizia. Il responsabile del Fondo, Dott. Giorgio Tanas, sovrintende all amministrazione e alla gestione finanziaria del Fondo, anche nell ipotesi di delega di gestione, e verifica la rispondenza della politica di impiego delle risorse alla normativa vigente nonché ai criteri stabiliti nel regolamento del Fondo medesimo. La raccolta delle adesioni al Fondo viene effettuata, oltre che dalle banche del movimento cooperativo Raiffeisen della Provincia di Bolzano, anche dai soggetti a ciò abilitati che abbiano stipulato con il Fondo apposita convenzione (pubblicati sul sito del Fondo La raccolta delle adesioni può essere effettuata anche fuori sede tramite promotori o altri collocatori autorizzati. Il Fondo è un fondo multicomparto con i seguenti tre Comparti di investimento, ciascuno dei quali caratterizzato da una propria politica di investimento e da un proprio profilo di rischio. Comparto Safe Il Comparto Safe ha per obiettivo la rivalutazione del capitale investito nel medio periodo. La politica dell investimento prescelta esprime infatti un livello di rischio medio-basso. A tal fine la Società di Gestione attua una politica di investimento volta a perseguire una composizione del portafoglio esclusivamente orientata verso titoli obbligazionari di emittenti internazionali denominati in Euro o in altra valuta. Per quanto attiene alla qualità delle emissioni di debito utilizzate, la gestione è indirizzata al rispetto di un rating minimo pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor s o analogo livello secondo le scale di valutazione Moody s o Fitch. L incidenza massima dei titoli obbligazionari con rating pari a

247 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 BBB- secondo la scala di valutazione di Standard & Poor s o analogo livello secondo le scale di valutazione Moody s o Fitch è inferiore od uguale al 5% dell intero portafoglio. Comparto Activity Il Comparto Activity ha per obiettivo la rivalutazione del capitale investito nel medio-lungo periodo. La politica di investimento prescelta esprime infatti un livello di rischio medio-alto. A tal fine la Società di Gestione attua una gestione rivolta per un massimo del 40% del portafoglio, verso l acquisizione di titoli rappresentativi di capitale di rischio di emittenti internazionali, nonché, per la restante parte, in titoli di debito di emittenti governativi o privati, denominati in Euro oppure in valuta estera. La politica di investimento utilizzata per i mercati azionari privilegia i titoli di larga capitalizzazione. Per la parte rimanente possono essere effettuati investimenti in titoli obbligazionari denominati in Euro o in altra valuta. Per quanto attiene alla qualità delle emissioni di debito utilizzate, la gestione è indirizzata al rispetto di un rating minimo pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor s o analogo livello secondo le scale di valutazione Moody s o Fitch. L incidenza massima dei titoli obbligazionari con rating pari a BBB- secondo la scala di valutazione di Standard & Poor s o analogo livello secondo le scale di valutazione Moody s o Fitch è inferiore od uguale al 5% dell intero portafoglio 245 Comparto Dynamic Il Comparto Dynamic ha per obiettivo la rivalutazione del capitale investito nel medio-lungo periodo. La politica di investimento prescelta esprime infatti un livello di rischio alto. A tal fine la Società di Gestione attua una gestione rivolta, per un minimo del 40% e per un massimo dell 80% del portafoglio, verso l acquisizione di titoli rappresentativi di capitale di rischio di emittenti internazionali, nonché, per la restante parte, in titoli di debito di emittenti governativi o privati, denominati anche in valuta estera. La politica di investimento utilizzata per i mercati azionari privilegia i titoli di larga capitalizzazione. Per la parte rimanente possono essere effettuati investimenti in titoli obbligazionari denominati in Euro o in altra valuta. Per quanto attiene alla qualità delle emissioni di debito utilizzate, la gestione è indirizzata al rispetto di un rating minimo pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor s o analogo livello secondo le scale di valutazione Moody s o Fitch. L incidenza massima dei titoli obbligazionari con rating pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor s o analogo livello secondo le scale di valutazione Moody s o Fitch o privi di rating è inferiore od uguale al 5% dell intero portafoglio Criteri di valutazione per le attività e passività del Fondo Nel formulare il rendiconto non si è derogato ai principi generali di cui al punto 2.1. della sopraccitata Deliberazione della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione. Le attività e le passività sono valutate separatamente; tuttavia, le attività e le passività tra loro collegate sono valutate in modo coerente.

248 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Di seguito sono precisati i criteri di valutazione applicati alle singole voci del rendiconto: Depositi bancari I depositi bancari sono valutati al presumibile valore di realizzo che coincide con il valore nominale. Le giacenze in valuta estera sono valutate al tasso di cambio a pronti corrente alla data di chiusura dell esercizio. Crediti per operazioni pronti contro termine Le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti. Nel corso dell esercizio 2016 ed data di chiusura dell esercizio stesso, non risultano in corso operazioni pronti contro termine. Strumenti finanziari quotati Gli strumenti finanziari quotati sono valutati sulla base delle quotazioni del giorno cui si riferisce la valutazione. Più precisamente sono stati utilizzati i seguenti criteri di individuazione delle quotazioni di riferimento: Titoli di Stato quotati italiani prezzo medio ponderato da MTS Titoli di capitale quotati italiani prezzo di chiusura della borsa di riferimento (last price) Titoli di Stato quotati esteri prezzo di chiusura della borsa di riferimento (last price) o, in caso in cui la fonte prezzi non fornisca regolarmente un prezzo, bid price contributore TRAX (ex XTRAKTER) Titoli di capitale quotati esteri prezzo di chiusura della borsa di riferimento (last price) Titoli di debito quotati prezzo di chiusura (last price) o bid price contributore TRAX (ex Xtrakter) Il mercato di riferimento è quello più significativo (most liquid market) per il titolo considerato. Per i titoli di stato italiani il mercato di riferimento è il MTS (mercato all ingrosso titoli di stato). Le fonti informative (price provider) utilizzate per l individuazione dei prezzi di cui sopra sono Ced Borsa per il mercato italiano e Telekurs Financial, o in aggiunta Bloomberg, per i mercati esteri. Strumenti finanziari non quotati Gli strumenti finanziari non quotati sono valutati sulla base dell andamento dei rispettivi mercati, tenendo inoltre conto di tutti gli altri elementi oggettivamente disponibili al fine di pervenire a una valutazione prudente del loro presumibile valore di realizzo alla data di riferimento. Nel corso dell esercizio 2016 ed alla data di chiusura dell esercizio stesso, non risultano strumenti finanziari non quotati in portafoglio.

249 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Cambi Le attività e le passività denominate in valuta sono valutate al tasso di cambio a pronti corrente alla data di chiusura dell esercizio, utilizzando i cambi ufficiali della Banca Centrale Europea. Crediti e Debiti I crediti sono valutati secondo il valore di presunto realizzo. I debiti sono iscritti al valore nominale. Ratei e Risconti finanziari I ratei e i risconti finanziari sono stati calcolati secondo il principio della competenza economica e temporale. Ratei e Risconti non finanziari Nella voce ratei e risconti sono iscritti i ricavi ed i costi di competenza dell esercizio che verranno conseguiti o sostenuti in esercizi successivi e quelli conseguiti o sostenuti entro la chiusura dell esercizio, ma di competenza d esercizi successivi, comunque comuni a due o più esercizi. Debiti di imposta I fondi pensione sono soggetti all applicazione sul risultato di gestione di un imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, cui percentuale è stata modificata con la legge di stabilità 2015 da 11,50% a 20%. Nel caso in cui il risultato della gestione del Fondo dovesse risultare negativo, lo stesso può essere computato in diminuzione del risultato della gestione dei periodi di imposta successivi, per l intero importo che trova in essi capienza e senza alcun limite temporale. Contributi I contributi vengono registrati tra le entrate, in deroga al principio di competenza, solo una volta che siano stati effettivamente incassati. I contributi dovuti di tutti tre comparti, ma non ancora incassati, sono registrati in un unico apposito conto d ordine del comparto Activity, senza impattare, pertanto, sul calcolo del valore della quota sino alla data di effettivo incasso. Anticipazioni/Riscatti/Trasferimenti/Erogazioni Le anticipazioni/riscatti/trasferimenti/erogazioni vengono registrate tra le uscite, in deroga al principio di competenza, solo una volta che siano stati effettivamente pagati. Risultato della gestione finanziaria In questa voce devono essere iscritti i dividendi, gli interessi e i proventi assimilati di competenza dell esercizio. Inoltre sono compresi i profitti e le perdite derivanti dalla negoziazione dei titoli e degli altri strumenti finanziari, ivi inclusi i risultati delle relative valutazioni. 247

250 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Criteri adottati per il riparto dei costi comuni alle due fasi e ai comparti Il Fondo, suddiviso in tre comparti, attualmente rileva aderenti sia nella fase di accumulo che nella fase di erogazione. Pertanto, per l esercizio in corso non sono presenti costi comuni da ripartire tra i comparti e/o le fasi Criteri e procedure per la stima degli oneri e dei proventi Gli oneri e i proventi predetti sono stati calcolati puntualmente in rapporto al periodo di maturazione. Pertanto non sono presenti stime degli stessi Indicazione dei lavoratori a cui il Fondo si riferisce e numero degli iscritti La seguente tabella evidenzia, per ciascun Comparto del Fondo pensione, la ripartizione degli iscritti alla chiusura dell esercizio: Iscritti per tipologia lavorativa Safe Activity Dynamic Lavoratori dipendenti Coltivatori diretti mezzadri e coloni Artigiani Commercianti Collaboratori coordinati e continuativi Soci di cooperative di produzione Liberi professionisti Altri Totale Ulteriori informazioni Non ci sono ulteriori informazioni da rilevare.

251 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Rendiconti delle fasi Rendiconto della fase di accumulo In ottemperanza alle disposizioni della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione non sono state indicate le voci che non presentano importi per il periodo al quale si riferisce il rendiconto. Per quanto concerne l imposta sostitutiva, al momento del versamento, verrà esercitata la facoltà, prevista dall art. 17 comma 2 del D. Lgs. 252/05, di utilizzare l eventuale risultato negativo maturato nel periodo d imposta da un Comparto in diminuzione del risultato positivo evidenziato dall altro Comparto del Fondo, mediante un accreditamento di un importo pari alla corrispondente imposta sostitutiva a favore del Comparto che ha maturato un risultato negativo Comparto S A F E Stato patrimoniale 249 (valori in euro senza decimali) ANNO 2016 ANNO Investimenti in gestione a) Depositi bancari c) Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali d) Titoli di debito quotati l) Ratei e risconti attivi n) Altre attività della gestione finanziaria Crediti d'imposta a) Credito imposta sostitutiva 20 % b) Credito v/erario TOTALE ATTIVITÀ Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziarie Debiti d'imposta TOTALE PASSIVITÀ Attivo netto destinato alle prestazioni CONTI D'ORDINE 0 0

252 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Conto economico (valori in euro senza decimali) ANNO 2016 ANNO Saldo della gestione previdenziale a) Contributi per le prestazioni b) Anticipazioni c) Trasferimenti e riscatti d) Trasformazioni in rendita e) Erogazioni in forma di capitale Risultato della gestione finanziaria a) Dividendi e interessi b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie Oneri di gestione a) Società di gestione (Banca) b) Banca depositaria Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni ante imposta sostitutiva (10)+(20)+(30) Imposta sostitutiva a) Imposta sostitutiva 20 % b) Maggiore imposta Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni (40)+(50) Nota Integrativa Tabella riferita al numero e controvalore delle quote in essere, emesse ed annullate La seguente tabella si riferisce al numero e al controvalore delle quote in essere all inizio e alla fine dell esercizio 2016, nonché delle quote emesse e annullate nel corso dello stesso: Descrizione Numero Controvalore * Quote in essere all'inizio dell'esercizio ,95592 Euro Quote emesse ,49123 Euro Quote annullate ,49286 Euro Quote in essere alla fine dell'esercizio ,95429 Euro * Il controvalore delle quote si riferisce al valore corrente delle quote alla rispettiva data della loro emissione o del loro annullamento.

253 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Informazioni integrative relative allo stato patrimoniale ed al conto economico ATTIVITÀ 10 Investimenti in gestione La gestione finanziaria è iniziata il 7 dicembre La seguente tabella riporta l ammontare delle risorse conferite al Gestore nell esercizio Conferimenti in Euro Alpenbank Nella tabella che segue sono riportate le principali caratteristiche del mandato conferito al gestore, così come stabilito dalla convenzione di gestione stipulata: 251 Gestore Politica di investimento Parametri di riferimento Alpenbank Attiva JPMORGAN EMU BOND INDEX Peso cod.bloomberg Tipologia Valute acquistabili 100% JPMGEMLC obbligazionario EUR, GPB, USD, JPY, AUD, altre Gli investimenti in gestione al 31 dicembre 2016 risultano pari ad Euro e sono più dettagliatamente indicati nella seguente tabella: Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 a) Depositi bancari c) Titoli emessi da stati o organismi internazionali d) Titoli di debito quotati l) Ratei e risconti attivi n) Altre attività della gestione finanziaria 0 1 Totale Saldo dei depositi bancari utilizzati dai gestori al 31 dicembre 2016: ISTITUTO BANCARIO DEPOSITI BANCARI DIVISA SALDI IN EURO % SUL TOTALE ATTIVITA' STATE STREET BANK C/C DI LIQUIDITA' EUR ,77% C/C LIQUIDITA' ALPENBANK EUR ,98% C/C USD ALPENBANK USD ,02% C/C GBP ALPENBANK GBP ,00% C/C CHF ALPENBANK CHF ,01% C/C NZD ALPENBANK NZD 252 0,00%

254 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Indicazione dei primi 50 titoli in portafoglio: 252 N. Val. Codice ISIN titolo Descrizione titolo Quantità Valore % su totale attività 1 EURO IT CTZ 28/03/ ,08% 2 EURO FR FRANCIA OAT 1,75% 25/11/ ,93% 3 EURO DE GERMANY 0% 15/08/ ,59% 4 EURO FR FRANCIA OAT 0,50% 25/05/ ,98% 5 EURO IT BTP 2,15% 15/12/ ,89% 6 EURO ES Z1 SPAGNA 1,6% 30/04/ ,71% 7 EURO IT BTP 1,5% 01/06/ ,53% 8 EURO IT BTP 1,65% 01/03/ ,28% 9 EURO DE GERMANY 0,50% 15/02/ ,93% 10 EURO NL OLANDA 0,25% 15/07/ ,81% 11 EURO ES B2 SPAGNA 2,75% 31/10/ ,42% 12 EURO FR FRANCIA OAT 0,50% 25/05/ ,01% 13 EURO IT BTP 1,60% 01/06/ ,00% 14 EURO AT0000A105W3 AUSTRIA 1,75% 20/10/ ,99% 15 EURO FR FRANCIA 0,25% 25/11/ ,91% 16 EURO DE GERMANY 0,50% 15/02/ ,78% 17 EURO BE BELGIO 0,8% 22/06/ ,75% 18 EURO ES C0 SPAGNA 1,4% 31/01/ ,38% 19 EURO IE00BV8C9418 IRLANDA 1% 15/05/ ,33% 20 EURO FR FRANCIA OAT 2,25% 25/05/ ,69% 21 EURO XS MORGAN STANLEY 0,388% 27/01/ ,52% 22 EURO XS AUTOSTRADE 2,375% 20/03/ ,18% 23 EURO XS UNICREDIT 2,00% 04/03/ ,17% 24 EURO XS TELEFONICA EM 0,75% 13/04/ ,13% 25 EURO ES H5 SPAGNA 1,3% 31/10/ ,13% 26 EURO XS ENI SPA 0,625% 19/09/ ,11% 27 EURO FR CAP GEMINI 1,75% 01/07/ ,95% 28 EURO ES A4 SPAGNA 1,8% I/L 30/11/ ,87% 29 EURO XS GOLDMAN SACHS 2,625% 19/08/ ,82% 30 EURO XS ENI 1,75% 18/01/ ,80% 31 EURO XS WELSS FARGO 1,5% 12/09/ ,79% 32 EURO XS MONDELEZ INT 1,625% 20/01/ ,79% 33 EURO FR RCI BANQUE 1,375% 17/11/ ,79% 34 EURO XS JP MORGAN CHASE 1,5% 27/01/ ,78% 35 EURO BE ANHEUSER BUSCH 0,8% 20/04/ ,77% 36 EURO FR VIVENDI SA 0,75% 26/05/ ,77% 37 EURO XS MCDONALD'S CORP. 0,5% 15/01/ ,77% 38 EURO AT000B RAIFFEISENBANK 0,738% 08/06/ ,76% 39 EURO XS GLENCORE FIN.EU C1,25% 17/03/ ,76% 40 EURO BE BELGIO 1% 22/06/ ,76% 41 EURO XS TEVA PHARM FIN. 1,25% 31/03/ ,76% 42 EURO XS GOLDMAN SACHS 1,375% 26/07/ ,67%

255 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Informazioni sugli importi di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati: Alla data di chiusura dell esercizio non risultano operazioni di acquisto e di vendita di titoli stipulate e non ancora regolate. Informazione sulla distribuzione territoriale degli investimenti: Paesi Paesi Investimenti Italia Altri paesi UE Stati Uniti non OCSE OCSE Totale % su tot.att Titoli di stato ,75% Titoli di debito ,08% Totali ,83% Investimenti in titoli per divisa: Divisa Valore in Euro EUR Totale Informazioni riguardo alla durata media finanziaria modificata dei titoli obbligazionari compresi nel portafoglio, con riferimento al loro insieme e alle principali tipologie: Descrizione titolo Codice ISIN titolo Tipologia titolo Quantità Duration modificata CTZ 28/03/18 IT Titolo di stato italiani ,237 BTP 2,15% 15/12/21 IT Titolo di stato italiani ,702 BTP 1,5% 01/06/25 IT Titolo di stato italiani ,807 BTP 1,65% 01/03/32 IT Titolo di stato italiani ,063 BTP 1,60% 01/06/26 IT Titolo di stato italiani ,616 FRANCIA OAT 1,75% 25/11/24 FR Titolo di stato esteri ,451 GERMANY 0% 15/08/26 DE Titolo di stato esteri ,607 FRANCIA OAT 0,50% 25/05/25 FR Titolo di stato esteri ,193 SPAGNA 1,6% 30/04/25 ES Z1 Titolo di stato esteri ,709 GERMANY 0,50% 15/02/2026 DE Titolo di stato esteri ,904 OLANDA 0,25% 15/07/25 NL Titolo di stato esteri ,435 SPAGNA 2,75% 31/10/24 ES B2 Titolo di stato esteri ,099 FRANCIA OAT 0,50% 25/05/2026 FR Titolo di stato esteri ,125 AUSTRIA 1,75% 20/10/23 AT0000A105W3 Titolo di stato esteri ,482 FRANCIA 0,25% 25/11/2026 FR Titolo di stato esteri ,725 GERMANY 0,50% 15/02/25 DE Titolo di stato esteri ,961 BELGIO 0,8% 22/06/25 BE Titolo di stato esteri ,175 SPAGNA 1,4% 31/01/20 ES C0 Titolo di stato esteri ,003 IRLANDA 1% 15/05/2026 IE00BV8C9418 Titolo di stato esteri ,879 FRANCIA OAT 2,25% 25/05/23 FR Titolo di stato esteri ,07 SPAGNA 1,3% 31/10/2026 ES H5 Titolo di stato esteri ,15 SPAGNA 1,8% I/L 30/11/24 ES A4 Titolo di stato esteri ,026 BELGIO 1% 22/06/31 BE Titolo di stato esteri ,351 Media pond. 6,48 7,96

256 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio MORGAN STANLEY 0,388% 27/01/22 XS Obbligazioni ordinarie ,071 AUTOSTRADE BR VR VI PD 2,375% Obbligazioni ordinarie 20/03/20 XS ,047 UNICREDIT 2,00% 04/03/23 XS Obbligazioni ordinarie ,694 TELEFONICA EM 0,75% 13/04/22 XS Obbligazioni ordinarie ,13 ENI SPA 0,625% 19/09/24 XS Obbligazioni ordinarie ,47 CAP GEMINI 1,75% 01/07/20 FR Obbligazioni ordinarie ,384 GOLDMAN SACHS GRP2,625% Obbligazioni ordinarie 19/08/20 XS ,476 ENI 1,75% 18/01/24 XS Obbligazioni ordinarie ,541 WELSS FARGO 1,5% 12/09/22 XS Obbligazioni ordinarie ,449 MONDELEZ INT 1,625% 20/01/23 XS Obbligazioni ordinarie ,68 RCI BANQUE 1,375% 17/11/20 FR Obbligazioni ordinarie ,783 JP MORGAN CHASE 1,5% 27/01/25 XS Obbligazioni ordinarie ,492 ANHEUSER BUSCH INBEV 0,8% Obbligazioni ordinarie 20/04/23 BE ,107 VIVENDI SA 0,75% 26/05/21 FR Obbligazioni ordinarie ,311 MCDONALD'S CORP. 0,5% 15/01/21 XS Obbligazioni ordinarie ,98 RAIFFEISENBANK INTL 0,738% Obbligazioni ordinarie 08/06/18 AT000B ,417 GLENCORE FIN. EUROPE C1,25% Obbligazioni ordinarie 17/03/21 XS ,038 TEVA PHARM FIN. II C1,25% Obbligazioni ordinarie 31/03/23 XS ,914 GOLDMAN SACHS GRP 1,375% Obbligazioni ordinarie 26/07/22 XS ,33 4,49 La media ponderata della duration modificata riferita all insieme dei titoli obbligazionari compresi nel portafoglio 6,99 Informazioni su investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse: Non risultano operazioni di investimento per le quali si configurano situazioni di conflitto di interesse. Operazioni pronti contro termine: Alla data di chiusura dell esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine. Operazioni a termine con indicazione dell effetto sul rischio di cambio: Alla data di chiusura dell esercizio non risultano in corso operazioni a termine in valuta estera.

257 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Dettaglio degli acquisti e delle vendite/rimborsi di strumenti finanziari effettuati nell esercizio: Acquisti Vendite Acquisti Vendite Strumenti finanziari Importi in Euro Importi in Euro Importi in Euro Importi in Euro Titoli di stato Titoli di debito quotati Totale Informazioni sulle commissioni di negoziazione espresse in percentuale dei volumi negoziati: Le commissioni di negoziazione sono implicite nei prezzi essendo tale comparto principalmente obbligazionario. 255 PASSIVITÀ 10 Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale Questa voce comprende, al 31 dicembre 2016, i debiti verso gli aderenti che hanno chiesto il riscatto, l anticipazione o l'erogazione in forma di capitale della loro posizione individuale, essendo state annullate le relative quote di pertinenza. I debiti sono indicati al lordo delle ritenute da versare all erario al momento della liquidazione del debito. I debiti della gestione previdenziale includono inoltre i debiti verso l erario per le ritenute da versare sui riscatti già pagati. La seguente tabella rileva il dettaglio dei debiti: Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Esattoria c/ritenute su prestazioni Totale Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziaria Le altre passività della gestione finanziaria, pari ad Euro sono dettagliatamente indicate nella tabella seguente. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Debito v/società di gestione per commissioni percentuali Debito v/banca depositaria per bolli c/c e dossier titoli Totale

258 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Debiti d imposta I debiti d'imposta ammontano ad Euro Per maggiori dettagli si rimanda all'analisi nel conto economico. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Debito per imposta sostitutiva 20% sul rendimento del Fondo Totale CONTO ECONOMICO 10 Saldo della gestione previdenziale 256 a) Contributi Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Contributi accreditati alle posizioni individuali Contributi da trasferimenti collettivi da altri fondi Contributi da accreditare alle posizioni individuali quota TFR Contributi da trasferimenti individuali Contributi switch da altri comparti Contributi da accreditare alle posizioni individuali a carico datori lavoro Contributi da accreditare alle posizioni individuali a carico dipendenti Contributi individuali TFR Contributi individuali volontari aggiuntivi Contributi da trasferimenti da altri fondi con versamento di solo TFR Contributi da TFR pregresso Contributi individuali volontari Totale b) Anticipazioni Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Anticipazioni Totale L'ammontare complessivo, pari ad Euro corrisponde a n. 106 richieste di anticipazione sulla posizione individuale le cui quote sono state annullate nel corso dell'esercizio. c) Trasferimenti e riscatti Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Trasferimenti switch ad altri comparti Riscatti Trasferimenti Totale

259 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 L'ammontare complessivo, pari ad Euro corrisponde a n. 28 richieste di riscatto della posizione individuale, a n. 26 richieste di trasferimento della posizione individuale ad altro fondo ed a n. 82 richieste di trasferimento della posizione individuale ad altro comparto, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio. d) Trasformazioni in rendita Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Trasformazioni in rendita Totale Nel corso dell esercizio non sono pervenute richieste di prestazioni in rendita. e) Erogazioni in forma di capitale Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Erogazioni in forma di capitale Totale L ammontare pari a Euro corrisponde a n. 41 richieste di erogazione in forma capitale, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio. 20 Risultato della gestione finanziaria Composizione delle voci 20a) Dividendi e interessi e 20b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie del conto economico: Voci / Valori Dividendi/interessi Profitti e perdite Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali Titoli di debito quotati Titoli di capitale quotati 0 0 Titoli di debito non quotati 0 0 Titoli di capitale non quotati 0 0 Depositi bancari -75 Quote di O.I.C.R. 0 0 Opzioni 0 0 Altri strumenti finanziari 0 0 Risultato della gestione cambi 628 Commissioni di negoziazione 0 0 Spese per operazione titoli 0 0 Totale Oneri di gestione Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Società di gestione Banca depositaria Totale

260 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Vengono dettagliate le due voci: a) Società di gestione Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Commissioni di gestione a favore della società di gestione Contributo COVIP Spese su operazioni (trasferimenti ad altri fondi pensione) Totale b) Banca depositaria 258 Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Imposta di bollo su conti e dossier titoli Interessi negativi c/c valutari Bolli e commissioni su operazioni titoli Totale Imposta sostitutiva La voce Imposta sostitutiva riguarda l imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 20% secondo quanto stabilito dall art. 1, comma 621, della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità 2015). La medesima norma ha inoltre: dettato specifiche disposizioni per la determinazione della base imponibile in presenza di redditi di cui all art. 3, comma 2, lett. a) e b) della legge 23 giugno 2014 n. 89; introdotto un ulteriore disposizione, a carattere agevolativo, per i fondi che investono in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con decreto del Ministro dell economia e delle finanze del 19 giugno Si riporta di seguito il dettaglio del calcolo dell imposta sostitutiva effettuato ai fini della redazione del presente rendiconto: Calcolo debito imposta sostitutiva al 31/12/2016 Importi parziali Importi totali Patrimonio netto al termine del periodo Riscatti Anticipazioni Trasferimenti Trasferimento switch ad altri comparti Prestazioni previdenziali in forma di capitale Totale erogazioni effettuate Contributi accreditati alle posizioni individuali Contributi da trasferimenti individuali Contributi da TFR pregresso Contributi a carico dei dipendenti Contributi a carico dei datori di lavoro

261 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Contributi da TFR Contributi da trasferimenti da altri fondi Switch da altri comparti Contributi individuali TFR Contributi individuali volontari Contributi individuali volontari aggiuntivi Contributi da trasferimenti solo TFR collettivi altri fondi Totale contributi versati Redditi esenti 0 Patrimonio netto inizio anno Risultato della gestione A) Imponibile redditi a tassazione ordinaria B) Imponibile redditi tassazione ridotta (62,50% su ) Base imponibile (A+B) Debito imposta sostitutiva 20%

262 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Comparto ACTIVITY Stato patrimoniale 260 (valori in euro senza decimali) ANNO 2016 ANNO Investimenti in gestione a) Depositi bancari c) Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali d) Titoli di debito quotati e) Titoli di capitale quotati l) Ratei e risconti attivi n) Altre attività della gestione finanziaria TOTALE ATTIVITÀ Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale Passività della gestione finanziaria Altre passività della gestione d) finanziarie 30 Debiti d'imposta TOTALE PASSIVITÀ Attivo netto destinato alle prestazioni CONTI D'ORDINE

263 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Conto economico (valori in euro senza decimali) ANNO 2016 ANNO Saldo della gestione previdenziale a) Contributi per le prestazioni b) Anticipazioni c) Trasferimenti e riscatti d) Trasformazioni in rendita e) Erogazioni in forma di capitale Risultato della gestione finanziaria a) Dividendi e interessi b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie Oneri di gestione a) Società di gestione (Banca) b) Banca depositaria Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni ante imposta sostitutiva (10)+(20)+(30) Imposta sostitutiva a) Imposta sostitutiva 20 % b) Maggiore imposta Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni (40)+(50) Nota Integrativa Tabella riferita al numero e controvalore delle quote in essere, emesse ed annullate La seguente tabella si riferisce al numero e al controvalore delle quote in essere all inizio e alla fine dell esercizio 2016, nonché delle quote emesse e annullate nel corso dello stesso: Descrizione Numero Controvalore * Quote in essere all'inizio dell'esercizio ,35082 Euro Quote emesse ,15214 Euro Quote annullate ,32963 Euro Quote in essere alla fine dell'esercizio ,17333 Euro * Il controvalore delle quote si riferisce al valore corrente delle quote alla rispettiva data della loro emissione o del loro annullamento.

264 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Informazioni integrative relative allo stato patrimoniale ed al conto economico ATTIVITÀ 10 Investimenti in gestione La gestione finanziaria è iniziata il 7 dicembre La seguente tabella riporta l ammontare delle risorse conferite al gestore nell esercizio Conferimenti in Euro 262 Pioneer Investment Management SGRpa Nella tabella che segue sono riportate le principali caratteristiche del mandato conferito al gestore, così come stabilito dalla convenzione di gestione stipulata. Gestore Politica di investimento Parametri di riferimento Peso codice Bloomberg Tipologia Valute Pioneer Investment Management SGRpA Attiva JPMORGAN EMU BOND INDEX DJONES STOXX50 RETURN INDEX 75% 25% JPMGEMLC SX5R obbligazionario azionario EUR, USD, CHF, GBP, SEK, NOK; altre Gli investimenti in gestione al 31 dicembre 2016 risultano pari a Euro e sono più dettagliatamente indicati nella seguente tabella. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 a) Depositi bancari c) Titoli emessi da stati o organismi internazionali d) Titoli di debito quotati e) Titoli di capitale quotati l) Ratei e risconti attivi n) Altre attività della gestione finanziaria Totale La voce Depositi bancari comprende anche il Conto corrente di raccolta per un importo pari a Euro sul quale vengono accreditati tutti i contributi versati dagli aderenti dei tre comparti del Fondo.

265 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Saldo dei depositi bancari utilizzati dai gestori al 31 dicembre 2016: ISTITUTO BANCARIO DEPOSITI BANCARI DIVISA SALDI IN EURO % SUL TOTALE ATTIVITA' STATE STREET BANK SPA C/C DI LIQUIDITA' EUR ,29% C/C LIQUIDITA' PIONEER EUR ,02% C/C GBP PIONEER GBP ,40% C/C CHF PIONEER CHF ,04% C/C NOK PIONEER NOK ,00% C/C DKK PIONEER DKK ,01% C/C USD PIONEER USD ,00% C/C SEK PIONEER SEK ,17% Indicazione dei primi 50 titoli in portafoglio: N. Val. Codice ISIN titolo Descrizione titolo Quantità Valore 1 EUR IT BTP 4% 01/02/ ,36% 2 EUR ES B2 SPAGNA 2,75% 31/10/ ,94% 3 EUR DE GERMANY 2,5% 04/01/ ,85% 4 EUR IT BTP ITALIA 1,65% I/L ITCPIUNR 23/04/ ,42% 5 EUR FR FRANCIA OAT 4.75% 25/04/ ,99% 6 EUR IT BTP 4,75% 01/08/ ,81% 7 EUR IT BTP 3,75% 01/08/ ,43% 8 EUR IT CCTEU TV 15/07/ ,29% 9 EUR ES B9 SPAGNA 5,5% 30/04/ ,00% 10 EUR IT BTP I/L 2,10% 15/09/ ,95% 11 EUR FR FRANCIA OAT 2,25% 25/05/ ,88% 12 EUR BE BELGIO 4% 28/03/ ,40% 13 CHF CH (CH) NESTLE AG ,34% 14 EUR IT CCTEU TV 15/12/ ,33% 15 CHF CH (CH) NOVARTIS AG CHF ,33% 16 EUR DE GERMANY 6,5% 04/07/ ,29% 17 EUR FR FRANCIA I/L OAT 0,25% 25/07/ ,28% 18 EUR FR FRANCIA OAT 3.75% 25/04/ ,23% 19 EUR IE00BV8C9418 IRLANDA 1% 15/05/ ,17% 20 EUR DE GERMANY 4,75% 04/07/ ,15% 21 CHF CH ROCHE HOLDING AG GENUSSSCH ,04% 22 EUR DE GERMANY 4% 04/01/ ,00% 23 EUR FR BNP PARIBAS ,97% 24 EUR IT BTP 4,5% 01/02/ ,94% 25 EUR DE GERMANY 3,5% 04/07/ ,92% 26 EUR ES L2 SPAGNA 4,6% 30/07/ ,91% 27 EUR IT ENI SPA ,91% 28 EUR IT BTP 5% 01/03/ ,91% 29 EUR NL ING GROEP NV ,91% % su totale attività 263

266 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio EUR FR FRANCIA 4% 25/10/ ,88% 31 EUR ES J37 BANCO SANTANDER SA ,86% 32 GBP GB BP PLC ,77% 33 EUR DE000BAY0017 BAYER NAMEN AKT ,76% 34 EUR ES H4 SPAGNA 5,15% 31/10/ ,74% 35 EUR FR AXA ,73% 36 EUR GB00B03MLX29 (AMS) ROYAL DUTCH SHELL SHS A EUR ,72% 37 EUR BE ANHEUSER BUSH INBEV SA ,68% 38 GBP GB GLAXOSMITHKLINE ,68% 39 EUR FR SANOFI SA ,68% 40 EUR IT BTP 0,95% 15/03/ ,65% 41 EUR FR FRANCIA OAT 4.5% 25/04/ ,63% 42 GBP GB00BH4HKS39 (LN) VODAFONE GROUP NEW GBP ,62% 43 EUR DE GERMANY 3,25% 04/01/ ,62% 44 GBP GB BRITISH AMERICAN TOBACCO ,61% 45 GBP GB DIAGEO ,60% 46 GBP GB LLOYDS BANKING GROUP PLC ,59% 47 EUR DE DEUTSCHE TELEKOM ,58% 48 EUR DE SAP SE INHABER AKTIEN O.N ,57% 49 EUR IT BTP 5.25% 01/11/ ,55% 50 EUR FR SCHNEIDER ELECTRIC SA ,51% Informazioni sugli importi di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati: Alla data di chiusura dell esercizio risultano operazioni di acquisto di titoli stipulati e non ancora regolati. Titolo Quantità Controparte di borsa Importo LYB INTL FIN BV 1,875% 02/03/ Royal Bank of Canada MORGAN STANLEY 1,75% 11/03/ Banca IMI SOLVAY 1,625% 02/12/ Mizuho International PLC UBS GROUP FDG 1,25% 01/09/ Mizuho International PLC VERIZON COMM INC 1,625% 01/03/ Goldman Sachs Intern CCTEU TV 15/11/ SG Marches de Capitaux Totale Informazione sulla distribuzione territoriale degli investimenti: Investimenti Italia Altri paesi Paesi Paesi non % su Stati Uniti Totale U.E. OCSE OCSE tot.att. Titoli di stato ,58% Titoli di debito ,79% Titoli di capitale ,96% Totali ,33%

267 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Investimenti in titoli per divisa: Divisa Valore in euro CHF DKK EUR GBP Totale Informazioni riguardo alla durata media finanziaria modificata dei titoli obbligazionari compresi nel portafoglio, con riferimento al loro insieme e alle principali tipologie: Descrizione titolo Codice ISIN titolo Tipologia titolo Quantità Dur. mod. BTP 5.25% 01/11/29 IT Titolo di stato italiani ,768 BTP 4,5% 01/02/20 IT Titolo di stato italiani ,876 BTP 3,75% 01/08/21 IT Titolo di stato italiani ,203 BTP 4% 01/02/37 IT Titolo di stato italiani ,125 BTP 4,75% 01/08/23 IT Titolo di stato italiani ,678 BTP I/L 2,10% 15/09/17 IT Titolo di stato italiani ,219 BTP 5% 01/09/40 IT Titolo di stato italiani ,042 BTP 5% 01/03/22 IT Titolo di stato italiani ,577 BTP ITALIA 1,65% I/L ITCPIUNR Titolo di stato italiani 23/04/20 IT ,358 BTP 0,95% 15/03/23 IT Titolo di stato italiani ,960 CCTEU TV 15/12/20 IT Titolo di stato italiani ,470 CCTEU TV 15/11/19 IT Titolo di stato italiani ,393 CCTEU TV 15/07/23 IT Titolo di stato italiani ,045 Med. pon. 5, FRANCIA OAT 4.75% 25/04/35 FR Titolo di stato esteri ,479 GERMANY 4% 04/01/37 DE Titolo di stato esteri ,060 FRANCIA OAT 3.75% 25/04/21 FR Titolo di stato esteri ,017 BELGIO 4% 28/03/22 BE Titolo di stato esteri ,776 GERMANY 4,75% 04/07/28 DE Titolo di stato esteri ,448 GERMANY 6,5% 04/07/27 DE Titolo di stato esteri ,383 FRANCIA 4% 25/10/38 FR Titolo di stato esteri ,054 SPAGNA 4,6% 30/07/19 ES L2 Titolo di stato esteri ,456 GERMANY 3,5% 04/07/19 DE Titolo di stato esteri ,429 FRANCIA OAT 4.5% 25/04/41 FR Titolo di stato esteri ,773 GERMANY 3,25% 04/01/20 DE Titolo di stato esteri ,860 GERMANY 2,5% 04/01/21 DE Titolo di stato esteri ,817 SPAGNA 5,5% 30/04/21 ES B9 Titolo di stato esteri ,884 BELGIO 4,25% 28/03/41 BE Titolo di stato esteri ,987 FRANCIA I/L OAT 0,25% 25/07/24 FR Titolo di stato esteri ,659 SPAGNA 5,15% 31/10/44 ES H4 Titolo di stato esteri ,212

268 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 FRANCIA OAT 2,25% 25/05/24 FR Titolo di stato esteri ,850 SPAGNA 2,75% 31/10/24 ES B2 Titolo di stato esteri ,099 IRLANDA 1% 15/05/2026 IE00BV8C9418 Titolo di stato esteri ,879 7, ENEL 4,875% 20/02/18 IT Obbligazioni ordinarie ,092 FERROVIAL 3,375% 07/06/21 XS Obbligazioni ordinarie ,114 JP MORGAN CHASE 2,625% 23/04/21 XS Obbligazioni ordinarie ,065 DANSKE BANK C3,875% 04/10/23 XS Obbligazioni ordinarie ,782 ING BANK NV C3,5% TV 21/11/23 XS Obbligazioni ordinarie ,906 VERIZON COMM INC 1,625% 01/03/24 XS Obbligazioni ordinarie ,680 GLAXOSM CAP 1,375% 02/12/24 XS Obbligazioni ordinarie ,511 SWISSCOM AG 1,75% 15/09/25 XS Obbligazioni ordinarie ,753 BANK OF AMERICA 1,625% 14/09/22 XS Obbligazioni ordinarie ,432 CREDIT SUISSE LDN 1,125% 15/09/20 XS Obbligazioni ordinarie ,633 ENI 1,75% 18/01/24 XS Obbligazioni ordinarie ,541 BMW CAPITAL LLC TV 18/03/19 DE000A1Z6M04 Obbligazioni ordinarie ,214 SANOFI TV 22/03/19 FR Obbligazioni ordinarie ,220 AUTOSTRADE 1,875% 04/11/25 XS Obbligazioni ordinarie ,125 DAIMLER 0,625% 05/03/20 DE000A Obbligazioni ordinarie ,137 RCI BANQUE 1,375% 17/11/20 FR Obbligazioni ordinarie ,783 AUTOSTRADE 1,125% 04/11/21 XS Obbligazioni ordinarie ,863 SIMON INT FIN C1,375% 15/11/22 XS Obbligazioni ordinarie ,646 BMW FINANCE NV 0,875% 17/11/20 XS Obbligazioni ordinarie ,824 CONTINENTAL RUBBER 0,5% 19/02/19 DE000A1Z7C39 Obbligazioni ordinarie ,121 ING 0,75% 24/11/20 XS Obbligazioni ordinarie ,850 ALSTRIA C2,25% 24/03/21 XS Obbligazioni ordinarie ,989 SOCIETE GENERALE 0,75% 25/11/20 XS Obbligazioni ordinarie ,851 SOLVAY 1,625% 02/12/22 BE Obbligazioni ordinarie ,646 CRH FUNDING C1,875% 09/01/24 XS Obbligazioni ordinarie ,490 SWEDBANK 0,625% 04/01/21 XS Obbligazioni ordinarie ,942 AUTOSTRADE 1,75% 26/06/26 XS Obbligazioni ordinarie ,639 SVENSKA HANDELSB. 1,125% 14/12/22 XS Obbligazioni ordinarie ,766 VONOVIA FINANCE BV 1,625% 15/12/20 DE000A18V138 Obbligazioni ordinarie ,844 BPCE 0,625% 20/04/20 FR Obbligazioni ordinarie ,260 MONDELEZ INT 1,625% 20/01/23 XS Obbligazioni ordinarie ,680 EASYJET 1,75% 09/02/23 XS Obbligazioni ordinarie ,691 SOCIETE GENERALE 0,75% 19/02/21 XS Obbligazioni ordinarie ,055 IBM 0,50% 07/09/21 XS Obbligazioni ordinarie ,629 BP CAPITAL MARKETS 1,373% 03/03/22 XS Obbligazioni ordinarie ,952 DAIMLER 0,50% 09/09/2019 DE000A2AAL23 Obbligazioni ordinarie ,672 COCA COLA HBC FIN BV 1,875% Obbligazioni ordinarie 11/11/24 XS ,302 BRITISH TELECOM PLC 0,625% 10/03/21 XS Obbligazioni ordinarie ,112 MORGAN STANLEY 1,75% 11/03/24 XS Obbligazioni ordinarie ,665 BFCM 0,25% 14/06/19 XS Obbligazioni ordinarie ,442 VALEO 1,625% 18/03/26 FR Obbligazioni ordinarie ,430 DEUTSCHE TEL INT FIN FLOAT 03/04/20 XS Obbligazioni ordinarie ,006 DEUTSCHE POST AG 0,375% 01/04/21 XS Obbligazioni ordinarie ,209 ANHEUSER BUSCH INBEV 2,75% BE Obbligazioni ordinarie ,794

269 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio /03/36 DANSKE BANK 0,5% 06/05/21 XS Obbligazioni ordinarie ,289 AXA SA 3,375% 06/07/2047 XS Obbligazioni ordinarie ,688 TELEFONICA EM 0,75% 13/04/22 XS Obbligazioni ordinarie ,130 GAS NATURAL FENOSA FIN 1,25% 19/04/26 XS Obbligazioni ordinarie ,659 BPCE 2,875% 22/04/26 FR Obbligazioni ordinarie ,959 LINDE FIN 1,00% 20/04/28 XS Obbligazioni ordinarie ,568 IBERDROLA INT NV 1,125% 21/04/26 XS Obbligazioni ordinarie ,719 MERLIN PROPERTIES C2,225% 25/04/23 XS Obbligazioni ordinarie ,781 WELLS FARGO 1,375% 26/10/26 XS Obbligazioni ordinarie ,108 DIST. INTER. DE ALIM. 1,00% 28/04/21 XS Obbligazioni ordinarie ,206 CARREFOUR 0,75% 26/04/24 XS Obbligazioni ordinarie ,052 MCDONALD'S CORP. 0,5% 15/01/21 XS Obbligazioni ordinarie ,980 KBC GROUP 1,00% 26/04/21 BE Obbligazioni ordinarie ,204 UNIBAIL-RODAMCO 2,00% 28/04/2036 XS Obbligazioni ordinarie ,791 NATIONWIDE BLD 0,50% 29/10/19 XS Obbligazioni ordinarie ,804 GOLDMAN SACHS GRP TV% 29/04/19 XS Obbligazioni ordinarie ,085 LIBERTY MUTUAL GR. 2,75% 04/05/26 XS Obbligazioni ordinarie ,054 AROUNDTOWN PROP. 1,50% 03/05/22 XS Obbligazioni ordinarie ,016 KERING 1,25% 10/05/26 FR Obbligazioni ordinarie ,702 DAIMLER 0,25% 11/05/20 DE000A169NA6 Obbligazioni ordinarie ,341 ALIMENTATION COUCHE 1,875% Obbligazioni ordinarie 06/05/26 XS ,441 METROVACESA SA 2,375% 23/05/22 XS Obbligazioni ordinarie ,982 SKAND.ESK.BK. FLOAT% 26/05/20 XS Obbligazioni ordinarie ,168 VIVENDI SA 0,75% 26/05/21 FR Obbligazioni ordinarie ,311 HOLCIM FINANCE LUX SA C1,375% 26/05/23 XS Obbligazioni ordinarie ,069 SWISS RE ADMIN LTD 1,375% 27/05/23 XS Obbligazioni ordinarie ,067 JAB HOLDINGS BV 1,75% 25/05/23 DE000A Obbligazioni ordinarie ,991 SOC GEN 0,75% 26/05/23 XS Obbligazioni ordinarie ,209 ESB FINANCE LTD C1,875% 14/06/31 XS Obbligazioni ordinarie ,475 RCI BANQUE 0,375% 10/07/19 FR Obbligazioni ordinarie ,503 NYKREDIT REALKR. 0,875% 13/06/19 DK Obbligazioni ordinarie ,418 BNP PARIBAS 2,25% 11/01/27 XS Obbligazioni ordinarie ,631 UBS GROUP FDG 1,25% 01/09/26 CH Obbligazioni ordinarie ,970 KONINKLIJKE KPN NV 0,625% 09/04/25 XS Obbligazioni ordinarie ,953 DELPHI AUTOMOTIVE PLC 1,6% Obbligazioni ordinarie 15/09/28 XS ,504 NORDEA BANK AB 1% 07/09/2026 XS Obbligazioni ordinarie ,150 SANOFI C0,50% 13/01/27 FR Obbligazioni ordinarie ,636 KBC GROUP 0,75% 18/10/23 BE Obbligazioni ordinarie ,580 SANEF SA C 0,95% 19/10/28 FR Obbligazioni ordinarie ,035 SKAND.ESK.BK. C1,375% 31/10/28 XS Obbligazioni ordinarie ,801 BANQUE FED CRED MUTUEL 1,875% 04/11/26 XS Obbligazioni ordinarie ,832 LLOYDS BANK PLC 0,75% 09/11/21 XS Obbligazioni ordinarie ,744 LYB INTL FIN BV 1,875% 02/03/22 XS Obbligazioni ordinarie ,858 5,61 267

270 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 La media ponderata della duration modificata riferita all insieme dei titoli obbligazionari nel portafoglio 6,32 Informazioni su investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse: Nell'esercizio sono stati effettuati le seguenti operazioni in conflitto di interesse rilevanti ai sensi dell'art.8, comma 7 del D.M. Tesoro n. 703/96: Data operazione Tipo operazione Codice ISIN Strumento finanziario Quantità acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita CH CREDIT SWISS NEW acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP vendita ES E18 TELEFONICA S.A vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto CH CREDIT SWISS NEW acquisto CH CREDIT SWISS NEW acquisto IT AZIMUT HOLDING acquisto IT AZIMUT HOLDING acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto IT SAIPEM acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita IT AZIMUT HOLDING acquisto IT SAIPEM acquisto IT SAIPEM Non sono stati riscontrati investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse ai sensi del D.M. 166/2014.

271 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Operazioni pronti contro termine: Alla data di chiusura dell esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine. Operazioni a termine con indicazione dell effetto sul rischio di cambio: Alla data di chiusura dell esercizio risultavano in essere le seguenti operazioni di vendita: Operazione Strumento finanziario Valuta Importo % Vendita divisa Valuta CHF ,15% Totale 3,15% Dettaglio degli acquisti e delle vendite/rimborsi di strumenti finanziari effettuati nell esercizio Acquisti Vendite Acquisti Vendite Strumenti finanziari Importi in Euro Importi in Euro Importi in Euro Importi in Euro 269 Titoli di stato Titoli di debito quotati Titoli di capitale quotati Totale Informazioni sulle commissioni di negoziazione espresse in percentuale dei volumi negoziati: Importo % su volumi negoziati Commissioni di negoziazione ,061% Composizione della voce altre attività della gestione finanziaria : Le altre attività della gestione finanziaria, pari ad Euro sono così composte: Descrizione Importo Euro da ricevere vendita titoli Pioneer Credito dividendi in EURO Credito cedole da regolare Credito dividendi in GBP Differenza attiva rischi cambi 175 Crediti per operazioni da regolare 29 Totale

272 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 PASSIVITÀ 10 Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale 270 Questa voce comprende, al 31 dicembre 2016, i debiti verso gli aderenti che hanno chiesto il riscatto, l'anticipazione o l'erogazione in forma capitale della loro posizione individuale, essendo state annullate le relative quote di pertinenza. I debiti sono indicati al lordo delle ritenute da versare all erario al momento della liquidazione del debito. I debiti della gestione previdenziale includono inoltre i debiti verso l erario per le ritenute da versare sui riscatti già pagati ed il debito per contributi da valorizzare, che comprende i contributi incassati nell anno che vengono considerati disponibili per la valorizzazione da effettuare l ultimo giorno dell esercizio. Di conseguenza tali contributi non risultano ancora assegnate delle quote e quindi essi non sono stati iscritti nel conto economico tra le entrate. La seguente tabella rileva il dettaglio dei debiti. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Debito per contributi da valorizzare Esattoria c/ritenute su prestazioni Debito v/datore lavoro per restituzioni Totale Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziaria Le altre passività della gestione finanziaria, pari ad Euro sono dettagliatamente indicate nella tabella seguente. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Liquidità impegnata Euro acquisti da regolare CHF impegni in divisa Debito v/società di gestione per commissioni percentuali Rateo minusvalenza rischi Debito v/banca depositaria per bolli c/c e dossier titoli GBP impegni in divisa Totale Debiti d imposta I debiti d'imposta ammontano ad Euro Per maggiori dettagli si rimanda all'analisi nel conto economico. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Debito per imposta sostitutiva 20% sul rendimento del Fondo Totale

273 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 CONTI D ORDINE Descrizione Anno 2016 Anno 2015 Titoli da ricevere per operazioni da regolare Crediti per contributi da ricevere Controparte di borsa per titoli da consegnare Totale conti d ordine attivi Controparte di borsa per titoli da ricevere Contributi da ricevere Titoli da consegnare per operazioni da regolare Totale conti d ordine passivi Nella voce Crediti per contributi da ricevere sono stati registrati, in deroga al principio della competenza, i contributi dovuti ma non ancora incassati nell esercizio Le aziende aderenti inviano alla scadenza di ogni versamento una distinta con il dettaglio della contribuzione dovuta per i propri dipendenti iscritti al Fondo. Tali importi, se non ancora incassati, vengono iscritti quindi nei contributi da ricevere esclusivamente nel Comparto Activity. Gli importi iscritti nelle voci Titoli da ricevere per operazioni da regolare e Titoli da consegnare per operazioni da regolare e nelle relative contropartite Controparte di borsa per titoli da ricevere e Controparte di borsa per titoli da consegnare sono stati determinati con riferimento al prezzo contrattuale. 271 CONTO ECONOMICO 10 Saldo della gestione previdenziale a) Contributi Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Contributi da autonomi accreditati alle posizioni individuali Contributi da accreditare alle posizioni individuali quota TFR Contributi da accreditare alle posizioni individuali a carico datori lavoro Contributi da trasferimenti collettivi da altri fondi Contributi da accreditare alle posizioni individuali a carico dipendenti Contributi da trasferimenti individuali Contributi switch da altri comparti Contributi individuali TFR Contributi individuali volontari aggiuntivi Contributi da trasferimenti da altri fondi con versamento di solo TFR Contributi da TFR pregresso Contributi individuali volontari Arrotondamenti attivi su contributi 0 1 Arrotondamenti passivi su contributi 0-2 Totale contributi per le prestazioni

274 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 b) Anticipazioni Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Anticipazioni Totale L ammontare complessivo, pari ad Euro corrisponde a n. 271 richieste di anticipazione sulla posizione individuale, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio. c) Trasferimenti e riscatti 272 Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Trasferimenti switch ad altri comparti Riscatti Trasferimenti Totale L ammontare complessivo, pari ad Euro corrisponde a n. 63 richieste di riscatto della posizione individuale, a n. 40 richieste di trasferimento della posizione individuale ad altro fondo ed a n. 48 richieste di trasferimento della posizione individuale ad altro comparto, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio. d) Trasformazioni in rendita Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Trasformazioni in rendita Totale Nel corso dell esercizio non sono pervenute richieste di prestazioni in rendita. e) Erogazioni in forma di capitale Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Erogazioni in forma di capitale Totale L ammontare pari ad Euro corrisponde a n. 11 richieste di erogazione in forma capitale, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio.

275 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Risultato della gestione finanziaria La composizione delle voci 20a) Dividendi e interessi e 20b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie del conto economico: Voci / Valori Dividendi/interessi Profitti e perdite Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali Titoli di debito quotati Titoli di capitale quotati Titoli di debito non quotati 0 0 Titoli di capitale non quotati Depositi bancari -326 Quote di O.I.C.R. 0 0 Opzioni 0 0 Altri strumenti finanziari 0 0 Risultato della gestione cambi Commissioni di negoziazione Spese per operazione titoli Totale Oneri di gestione Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Società di gestione Banca depositaria Totale Vengono dettagliate le due voci: a) Società di gestione Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Commissioni di gestione a favore della società di gestione Contributo COVIP Commissioni per trasferimenti ad altri fondi pensione Totale b) Banca depositaria Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Interessi negativi c/c valutari Imposta di bollo su conti e dossier titoli Commissioni di servizio banca depositaria Bolli e commissioni su operazioni titoli Totale

276 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Imposta sostitutiva La voce Imposta sostitutiva riguarda l imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 20%, applicata sul reddito netto dell esercizio, secondo quanto stabilito dall art. 1, comma 621 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità 2015). La medesima norma ha inoltre: Dettato specifiche disposizioni per la determinazione della base imponibile in presenza di redditi di cui all'art.3, comma 2, lett. a) e b) della legge 23 giugno 2014 n. 89; Introdotto un'ulteriore disposizione, a carattere agevolativo, per i fondi che investono in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con decreto del Ministro dell economia e delle finanze del 19 giugno Si riporta di seguito il dettaglio del calcolo dell imposta sostitutiva effettuato ai fini della redazione del presente rendiconto: Calcolo imposta sostitutiva al 31/12/2016 Importi parziali Importi totali Patrimonio netto al termine del periodo ^^ Anticipazioni Trasferimenti ad altri fondi Switch ad altri comparti Prestazioni previdenziali in forma di capitale Totale erogazioni effettuate Contributi da accreditare alle posizioni individuali Contributi da trasferimenti individuali Contributi da TFR pregresso Contributi a carico dipendenti Contributi a carico datore lavoro Contributi da TFR Contributi da trasferimenti da altri fondi Contributi switch da altri comparti Contributi individuali TFR Contributi individuali volontari Contributi individuali volontari aggiuntivi Contributi da trasferimenti solo TFR collettive altri fondi Totale contributi versati Redditi esenti 0 Patrimonio netto inizio anno Risultato della gestione A) Imponibile redditi a tassazione ordinaria B) Imponibile redditi a tassazione ridotta (62,50% su ) Base imponibile (A+B) Debito imposta sostitutiva 20%

277 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Comparto DYNAMIC Stato patrimoniale (valori in euro senza decimali) ANNO 2016 ANNO Investimenti in gestione a) Depositi bancari c) Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali d) Titoli di debito quotati e) Titoli di capitale quotati l) Ratei e risconti attivi n) Altre attività della gestione finanziaria TOTALE ATTIVITÀ Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale Passività della gestione finanziaria Altre passività della gestione d) finanziarie 30 Debiti d'imposta TOTALE PASSIVITÀ Attivo netto destinato alle prestazioni CONTI D'ORDINE

278 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Conto economico (valori in euro senza decimali) ANNO 2016 ANNO Saldo della gestione previdenziale a) Contributi per le prestazioni b) Anticipazioni c) Trasferimenti e riscatti e) Erogazioni in forma di capitale Risultato della gestione finanziaria a) Dividendi e interessi b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie Oneri di gestione a) Società di gestione (Banca) b) Banca depositaria Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni ante imposta sostitutiva (10)+(20)+(30) Imposta sostitutiva a) Imposta sostitutiva 20% b) Maggiore imposta Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni (40)+(50) Nota Integrativa Tabella riferita al numero e controvalore delle quote in essere, emesse ed annullate La seguente tabella si riferisce al numero e al controvalore delle quote in essere all inizio e alla fine dell esercizio 2016, nonché delle quote emesse e annullate nel corso dello stesso: Descrizione Numero Controvalore * Quote in essere all'inizio dell'esercizio ,65033 Euro Quote emesse ,00548 Euro Quote annullate ,55421 Euro Quote in essere alla fine dell'esercizio ,10160 Euro * Il controvalore delle quote si riferisce al valore corrente delle quote alla rispettiva data della loro emissione o del loro annullamento.

279 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Informazioni integrative relative allo stato patrimoniale ed al conto economico ATTIVITÀ 10 Investimenti in gestione La gestione finanziaria è iniziata il 17 agosto La seguente tabella riporta l ammontare delle risorse conferite al gestore nell esercizio Conferimenti in Euro Pioneer Investment Management SGR S.p.A Nella tabella che segue sono riportate le principali caratteristiche del mandato conferito al gestore, così come stabilito dalla convenzione di gestione stipulata. Gestore Pioneer Investment Management SGR S.p.A. Politica di investim. Attiva Parametri di riferimento JPMORGAN EMU BOND INDEX DJONES STOXX50 RETURN INDEX Peso cod.bloomberg Tipologia 35% 65% JPMGEMLC SX5R obbligazionario azionario Valute acquistabili EUR EUR,CHF, GBP, SEK; altre 277 Gli investimenti in gestione al 31 dicembre 2016 risultano pari a Euro e sono più dettagliatamente indicati nella seguente tabella. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 a) Depositi bancari c) Titoli emessi da stati o organismi internazionali d) Titoli di debito quotati e) Titoli di capitale quotati l) Ratei e risconti attivi n) Altre attività della gestione finanziaria Totale Saldo dei depositi bancari utilizzati dai gestori al 31 dicembre 2016: ISTITUTO BANCARIO DEPOSITI BANCARI DIVISA SALDI IN EURO % SUL TOTALE ATTIVITÀ STATE STREET BANK SPA C/C DI LIQUIDITA' EUR ,73% C/C LIQUIDITA' PIONEER EUR ,04% C/C GBP PIONEER GBP ,71% C/C CHF PIONEER CHF ,05% C/C NOK PIONEER NOK ,00% C/C SEK PIONEER SEK ,03% C/C USD PIONEER USD ,00% C/C DKK PIONEER DKK ,06%

280 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Indicazione dei primi 50 titoli in portafoglio: 278 N. Val. Codice ISIN titolo Descrizione titolo Quantità Valore % su totale attività 1 EUR CH (DE) NESTLE AG ,31% 2 CHF CH (CH) NOVARTIS AG CHF ,29% 3 CHF CH ROCHE HOLDING AG GENUSSCHEINE ,58% 4 EUR IT BTP 4% 01/02/ ,47% 5 EUR FR BNP PARIBAS ,39% 6 EUR IT ENI SPA ,25% 7 EUR NL ING GROEP NV ,25% 8 EUR ES J37 BANCO SANTANDER SA ,14% 9 EUR IT BTP 4,75% 01/08/ ,11% 10 GBP GB BP PLC ,91% 11 EUR DE000BAY0017 BAYER NAMEN AKT ,88% 12 EUR FR AXA ,82% 13 EUR GB00B03MLX29 (AMS) ROYAL DUTCH SHELL SHS A EUR ,78% 14 EUR BE ANHEUSER BUSH INBEV SA ,69% 15 GBP GB GLAXOSMITHKLINE ,69% 16 EUR FR SANOFI SA ,68% 17 GBP GB00BH4HKS39 (LN) VODAFONE GROUP NEW GBP ,55% 18 GBP GB BRITISH AMERICAN TOBACCO ,50% 19 GBP GB DIAGEO ,48% 20 GBP GB LLOYDS BANKING GROUP PLC ,47% 21 EUR DE DEUTSCHE TELEKOM ,45% 22 EUR DE SAP SE INHABER AKTIEN O.N ,42% 23 EUR ES B2 SPAGNA 2,75% 31/10/ ,33% 24 DKK DK NOVO NORDISK AS SHS B NEW ,27% 25 EUR FR SCHNEIDER ELECTRIC SA ,25% 26 EUR IT BTP ITALIA 1,65% I/L ITCPIUNR 23/04/ ,24% 27 EUR FR TOTAL ,20% 28 GBP GB (LN) HSBC HOLDINGS GBP ,17% 29 GBP GB PRUDENTIAL PLC ,13% 30 EUR FR CIE DE SAINT GOBAIN ,04% 31 EUR ES E18 TELEFONICA ,04% 32 EUR FR L'OREAL ,02% 33 GBP GB RIO TINTO PLC ,97% 34 EUR NL ASML HOLDING NV ,95% 35 EUR FR L.V.M.H. MOET HENNESSY VUITTON SE ,94% 36 GBP GB IMPERIAL BRANDS PLC (EX TOBACCO) ,94% 37 EUR CH (PA) LAFARGEHOLCIM LTD ,90% 38 EUR ES H4 SPAGNA 5,15% 31/10/ ,90% 39 EUR DE GERMANY 4,75% 04/07/ ,89% 40 EUR IE KERRY GROUP PLC ,86% 41 GBP GB BARCLAYS PLC ,86%

281 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio EUR IT FINMECCANICA ,85% 43 EUR IT BTP 5% 01/03/ ,82% 44 EUR ES Y14 IBERDROLA NEW SA ,82% 45 EUR IT BTP I/L 2,10% 15/09/ ,78% 46 EUR IT BTP 4,25% 01/02/ ,74% 47 EUR ES B9 SPAGNA 5,5% 30/04/ ,73% 48 EUR DE VOLKSWAGEN AG PRIV ,72% 49 EUR FI NOKIA OYJ ,68% 50 EUR FR FRANCIA I/L OAT 0,25% 25/07/ ,66% Informazioni sugli importi di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati Alla data di chiusura dell esercizio risultano operazioni di acquisto di titoli stipulate e non ancora regolate. Titolo Quantità Controparte di borsa Importo MORGAN STANLEY 1,75% 11/03/ Banca IMI UBS GROUP FDG 1,25% 01/09/ Mizuho International PLC VERIZON COMM INC 1,625% 01/03/ Goldman Sachs Intern CCTEU TV 15/11/ SG Marches de Capitaux Totale Informazione sulla distribuzione territoriale degli investimenti Investimenti Italia Altri paesi U.E. Stati Uniti Paesi OCSE Paesi non OCSE Totale % su tot.att. Titoli di stato ,20% Titoli di debito ,92% Titoli di capitale ,52% Totali ,64% Investimenti in titoli per divisa Divisa Valore in euro CHF DKK EUR GBP Totale

282 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Informazioni riguardo alla durata media finanziaria modificata dei titoli obbligazionari compresi nel portafoglio, con riferimento al loro insieme e alle principali tipologie 280 Descrizione titolo Codice ISIN titolo Tipologia titolo Quantità Duration modif. BTP 4,25% 01/02/19 IT Titolo di stato italiani ,988 BTP 4% 01/02/37 IT Titolo di stato italiani ,125 BTP 4,75% 01/08/23 IT Titolo di stato italiani ,678 BTP I/L 2,10% 15/09/17 IT Titolo di stato italiani ,219 BTP 5% 01/09/40 IT Titolo di stato italiani ,042 BTP 5% 01/03/22 IT Titolo di stato italiani ,577 BTP ITALIA 1,65% I/L ITCPIUNR 23/04/20 IT Titolo di stato italiani ,358 CCTEU TV 15/12/20 IT Titolo di stato italiani ,470 CCTEU TV 15/11/19 IT Titolo di stato italiani ,393 BTP 0,95% 15/03/23 IT Titolo di stato italiani ,960 CCTEU TV 15/07/23 IT Titolo di stato italiani ,045 Media pond. 5,68 FRANCIA OAT 5.75% 25/10/32 FR Titolo di stato esteri ,847 FRANCIA OAT 4.75% 25/04/35 FR Titolo di stato esteri ,479 GERMANY 4% 04/01/37 DE Titolo di stato esteri ,060 GERMANY 4,75% 04/07/28 DE Titolo di stato esteri ,448 FRANCIA OAT 4.5% 25/04/41 FR Titolo di stato esteri ,773 SPAGNA 5,5% 30/04/21 ES B9 Titolo di stato esteri ,884 BELGIO 4,25% 28/03/41 BE Titolo di stato esteri ,987 GERMANY 2,5% 04/07/44 DE Titolo di stato esteri ,124 FRANCIA I/L OAT 0,25% 25/07/24 FR Titolo di stato esteri ,659 SPAGNA 5,15% 31/10/44 ES H4 Titolo di stato esteri ,212 FRANCIA OAT 2,25% 25/05/24 FR Titolo di stato esteri ,850 SPAGNA 2,75% 31/10/24 ES B2 Titolo di stato esteri ,099 IRLANDA 1% 15/05/2026 IE00BV8C9418 Titolo di stato esteri ,879 10,14 ENEL 4,875% 20/02/18 IT Obbligazioni ordinarie ,092 FERROVIAL 3,375% 07/06/21 XS Obbligazioni ordinarie ,114 JP MORGAN CHASE 2,625% 23/04/21 XS Obbligazioni ordinarie ,065 DANSKE BANK C3,875% 04/10/23 XS Obbligazioni ordinarie ,782 ING BANK NV C3,5% TV 21/11/23 XS Obbligazioni ordinarie ,906 VERIZON COMM INC 1,625% 01/03/24 XS Obbligazioni ordinarie ,68 BNP PARIBAS TV 20/05/19 XS Obbligazioni ordinarie ,147 SWISSCOM AG 1,75% 15/09/25 XS Obbligazioni ordinarie ,753 BANK OF AMERICA 1,625% 14/09/22 XS Obbligazioni ordinarie ,432 CREDIT SUISSE LDN 1,125% XS Obbligazioni ordinarie ,633

283 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio /09/20 ENI 1,75% 18/01/24 XS Obbligazioni ordinarie ,541 BMW CAPITAL LLC TV 18/03/19 DE000A1Z6M04 Obbligazioni ordinarie ,214 SANOFI TV 22/03/19 FR Obbligazioni ordinarie ,22 DAIMLER 0,625% 05/03/20 DE000A Obbligazioni ordinarie ,137 RCI BANQUE 1,375% 17/11/20 FR Obbligazioni ordinarie ,783 AUTOSTRADE 1,125% 04/11/21 XS Obbligazioni ordinarie ,863 SIMON INT FIN C1,375% 15/11/22 XS Obbligazioni ordinarie ,646 BMW FINANCE NV 0,875% 17/11/20 XS Obbligazioni ordinarie ,824 CONTINENTAL RUBBER 0,5% 19/02/19 DE000A1Z7C39 Obbligazioni ordinarie ,121 ALSTRIA C2,25% 24/03/21 XS Obbligazioni ordinarie ,989 SOCIETE GENERALE 0,75% 25/11/20 XS Obbligazioni ordinarie ,851 SOLVAY 1,625% 02/12/22 BE Obbligazioni ordinarie ,646 SWEDBANK 0,625% 04/01/21 XS Obbligazioni ordinarie ,942 AUTOSTRADE 1,75% 26/06/26 XS Obbligazioni ordinarie ,639 SVENSKA HANDELSB. 1,125% 14/12/22 XS Obbligazioni ordinarie ,766 VONOVIA FINANCE BV 1,625% 15/12/20 DE000A18V138 Obbligazioni ordinarie ,844 BPCE 0,625% 20/04/20 FR Obbligazioni ordinarie ,26 MONDELEZ INT 1,625% 20/01/23 XS Obbligazioni ordinarie ,68 SOCIETE GENERALE 0,75% 19/02/21 XS Obbligazioni ordinarie ,055 IBM 0,50% 07/09/21 XS Obbligazioni ordinarie ,629 BP CAPITAL MARKETS 1,373% 03/03/22 XS Obbligazioni ordinarie ,952 DAIMLER 0,50% 09/09/2019 DE000A2AAL23 Obbligazioni ordinarie ,672 COCA COLA HBC FIN BV 1,875% 11/11/24 XS Obbligazioni ordinarie ,302 BRITISH TELECOM PLC 0,625% 10/03/21 XS Obbligazioni ordinarie ,112 MORGAN STANLEY 1,75% 11/03/24 XS Obbligazioni ordinarie ,665 BFCM 0,25% 14/06/19 XS Obbligazioni ordinarie ,442 DEUTSCHE TEL INT FIN FLOAT 03/04/20 XS Obbligazioni ordinarie ,006 ANHEUSER BUSCH INBEV 2,75% 17/03/36 BE Obbligazioni ordinarie ,794 DANSKE BANK 0,5% 06/05/21 XS Obbligazioni ordinarie ,289 TELEFONICA EM 0,75% 13/04/22 XS Obbligazioni ordinarie ,13 BPCE 2,875% 22/04/26 FR Obbligazioni ordinarie ,959 LINDE FIN 1,00% 20/04/28 XS Obbligazioni ordinarie ,568 MERLIN PROPERTIES C2,225% 25/04/23 XS Obbligazioni ordinarie ,781 WELLS FARGO 1,375% 26/10/26 XS Obbligazioni ordinarie ,108 CARREFOUR 0,75% 26/04/24 XS Obbligazioni ordinarie ,052 MCDONALD'S CORP. 0,5% XS Obbligazioni ordinarie ,98 281

284 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio /01/21 NATIONWIDE BLD 0,50% 29/10/19 XS Obbligazioni ordinarie ,804 GOLDMAN SACHS GRP TV% 29/04/19 XS Obbligazioni ordinarie ,085 KERING 1,25% 10/05/26 FR Obbligazioni ordinarie ,702 DAIMLER 0,25% 11/05/20 DE000A169NA6 Obbligazioni ordinarie ,341 ALIMENTATION COUCHE 1,875% 06/05/26 XS Obbligazioni ordinarie ,441 METROVACESA SA 2,375% 23/05/22 XS Obbligazioni ordinarie ,982 VIVENDI SA 0,75% 26/05/21 FR Obbligazioni ordinarie ,311 HOLCIM FINANCE LUX SA C1,375% 26/05/23 XS Obbligazioni ordinarie ,069 SWISS RE ADMIN LTD 1,375% 27/05/23 XS Obbligazioni ordinarie ,067 JAB HOLDINGS BV 1,75% 25/05/23 DE000A Obbligazioni ordinarie ,991 SOC GEN 0,75% 26/05/23 XS Obbligazioni ordinarie ,209 ESB FINANCE LTD C1,875% 14/06/31 XS Obbligazioni ordinarie ,475 RCI BANQUE 0,375% 10/07/19 FR Obbligazioni ordinarie ,503 NYKREDIT REALKR. 0,875% 13/06/19 DK Obbligazioni ordinarie ,418 BNP PARIBAS 2,25% 11/01/27 XS Obbligazioni ordinarie ,631 UBS GROUP FDG 1,25% 01/09/26 CH Obbligazioni ordinarie ,97 KONINKLIJKE KPN NV 1,125% 11/09/28 XS Obbligazioni ordinarie ,785 SANOFI C0,50% 13/01/27 FR Obbligazioni ordinarie ,636 SKAND.ESK.BK. C1,375% 31/10/28 XS Obbligazioni ordinarie ,801 BANQUE FED CRED MUTUEL 1,875% 04/11/26 XS Obbligazioni ordinarie ,832 LLOYDS BANK PLC 0,75% 09/11/21 XS Obbligazioni ordinarie ,744 4,99 La media ponderata della duration modificata riferita all insieme dei titoli obbligazionari compresi nel portafoglio 6,50

285 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Informazioni su investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse Nell'esercizio sono stati effettuati le seguenti operazioni in conflitto di interesse rilevanti ai sensi dell'art.8, comma 7 del D.M. Tesoro n. 703/96: Data operazione Tipo operazione Codice ISIN Strumento finanziario Quantità acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita CH CREDIT SWISS NEW acquisto GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP vendita ES E18 TELEFONICA S.A vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP vendita GB00B0SWJX34 LONDON STOCK EXCHANGE GROUP acquisto CH CREDIT SWISS NEW acquisto CH CREDIT SWISS NEW acquisto IT AZIMUT HOLDING acquisto IT AZIMUT HOLDING acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto ES E18 TELEFONICA S.A acquisto IT SAIPEM acquisto ES E18 TELEFONICA S.A vendita IT AZIMUT HOLDING acquisto IT SAIPEM acquisto IT SAIPEM Non sono stati riscontrati investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse ai sensi del D.M. 166/2014. Operazioni pronti contro termine Alla data di chiusura dell esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine. Operazioni a termine con indicazione dell effetto sul rischio di cambio Alla data di chiusura dell esercizio risultavano in essere le seguenti operazioni di vendita: Operazione Strumento finanziario Valuta Importo % Vendita divisa Valuta CHF ,57% Totale 5,57%

286 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Dettaglio degli acquisti e delle vendite/rimborsi di strumenti finanziari effettuati nell esercizio Acquisti Vendite Acquisti Vendite Strumenti finanziari Importi in Euro Importi in Euro Importi in Euro Importi in Euro Titoli di stato Titoli di debito quotati Titoli di capitale quotati Totale Informazioni sulle commissioni di negoziazione espresse in percentuale dei volumi negoziati Importo % su volumi negoziati Commissioni di negoziazione ,074% Composizione della voce altre attività della gestione finanziaria Le altre attività della gestione finanziaria, pari ad Euro sono così composte: Descrizione Importo Euro da ricevere vendita titoli Pioneer Credito dividendi in EURO Credito dividendi in GBP Credito per cedole da regolare acquisto Altre attività 7 Totale PASSIVITÀ 10 Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale Questa voce comprende, al 31 dicembre 2016, i debiti verso gli aderenti che hanno chiesto il riscatto, l anticipazione o l'erogazione in forma di capitale della loro posizione individuale, essendo state annullate le relative quote di pertinenza. I debiti sono indicati al lordo delle ritenute da versare all erario al momento della liquidazione del debito. I debiti della gestione previdenziale includono inoltre i debiti verso l erario per le ritenute da versare sui riscatti già pagati.

287 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 La seguente tabella rileva il dettaglio dei debiti: Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Esattoria c/ritenute su prestazioni Totale Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziaria Le altre passività della gestione finanziaria, pari ad Euro , sono dettagliatamente indicate nella tabella seguente. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Liquidità impegnata euro acquisti da regolare CHF impegni in divisa Debito v/società di gestione per commissione percentuale Debiti per variazioni cambi Debito v/banca depositaria per bolli c/c e dossier titoli 8 26 GBP impegni in divisa Debito v/società di gestione per spese amministrative Totale Debiti d imposta I debiti d'imposta ammontano ad Euro Per maggiori dettagli si rimanda all'analisi nel conto economico. Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Debito per imposta sostitutiva 20% sul rendimento del Fondo Totale CONTI D ORDINE Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Titoli da ricevere per operazioni da regolare Controparte di borsa per titoli da consegnare Totale conti d ordine attivi Titoli da consegnare per operazioni da regolare Controparte di borsa per titoli da ricevere Totale conti d ordine passivi

288 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 Gli importi iscritti nelle voci Titoli da ricevere per operazioni da regolare e Titoli da consegnare per operazioni da regolare e nelle relative contropartite Controparte di borsa per titoli da ricevere e Controparte di borsa per titoli da consegnare sono stati determinati con riferimento al prezzo contrattuale. CONTO ECONOMICO 10 Saldo della gestione previdenziale 286 a) Contributi Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Contributi accreditati alle posizioni individuali Contributi da accreditare alle posizioni individuali quota TFR Contributi da accreditare alle posizioni individuali a carico datori lavoro Contributi da accreditare alle posizioni individuali a carico dipendenti Contributi da trasferimenti individuali Contributi da trasferimenti collettivi da altri fondi Contributi switch da altri comparti Contributi individuali TFR Contributi individuali volontari aggiuntivi Contributi individuali volontari Contributi da trasferimenti da altri fondi con versamento del solo TFR Arrotondamenti attivi su contributi 0 1 Totale contributi per le prestazioni b) Anticipazioni Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Anticipazioni Totale L ammontare complessivo, pari a Euro corrisponde a n. 83 richieste di anticipazione sulla posizione individuale, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio. c) Trasferimenti e riscatti Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Trasferimenti switch ad altri comparti Riscatti Trasferimenti Totale L ammontare complessivo, pari a Euro corrisponde a n. 20 richieste di riscatto della posizione individuale, a n. 13 richieste di trasferimento della posizione individuale ad altro fondo ed a n. 36 richieste di trasferimento della posizione individuale ad altro comparto, le cui quote sono state annullate nel corso dell esercizio.

289 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 e) Erogazioni in forma di capitale Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Erogazioni in forma di capitale Totale Nel corso dell esercizio non sono pervenute richieste di erogazione in forma capitale. 20 Risultato della gestione finanziaria La composizione delle voci 20a) Dividendi e interessi e 20b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie del conto economico: Voci / Valori Dividendi interessi Profitti e perdite Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali Titoli di debito quotati Titoli di capitale quotati Titoli di debito non quotati 0 0 Titoli di capitale non quotati Depositi bancari -127 Quote di O.I.C.R. 0 0 Opzioni 0 0 Altri strumenti finanziari 0 0 Risultato della gestione cambi Commissioni di negoziazione Spese per operazione titoli Totale Oneri di gestione Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Società di gestione Banca depositaria Totale Vengono dettagliate le due voci: a) Società di gestione Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Commissioni di gestione a favore della società di gestione Contributo COVIP Spese su operazioni (trasferimenti ad altri fondi pensione) Totale

290 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio 2016 b) Banca depositaria Descrizione ANNO 2016 ANNO 2015 Interessi negativi c/c valutari Imposta di bollo su conti e dossier titoli Commissioni di servizio banca depositaria 46 0 Bolli e commissioni su operazioni titoli Totale Imposta sostitutiva La voce Imposta sostitutiva riguarda l imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 20%, applicata sul reddito netto dell esercizio, secondo quanto stabilito dall art. 1, comma 621 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità 2015). La medesima norma ha inoltre: dettato specifiche disposizioni per la determinazione della base imponibile in presenza di redditi di cui all'art.3, comma 2, lett. a) e b) della legge 23 giugno 2014 n. 89; introdotto un'ulteriore disposizione, a carattere agevolativo, per i fondi che investono in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con decreto del Ministro dell economia e delle finanze del 19 giugno Si riporta di seguito il dettaglio del calcolo dell imposta sostitutiva effettuato ai fini della redazione del presente rendiconto: Calcolo debito imposta sostitutiva al 31/12/2016 Importi parziali Importi totali Patrimonio netto al termine del periodo Riscatti Anticipazioni Trasferimenti Trasferimento switch ad altri comparti Totale erogazioni effettuate Contributi accreditati alle posizioni individuali Contributi da trasferimenti individuali Contributi a carico dei dipendenti Contributi a carico dei datori di lavoro Contributi da TFR Contributi individuali TFR Contributi individuali volontari Contributi individuali volontari aggiuntivi Contributi da trasferimento da altri fondi Contributi da trasferimenti solo TFR collettivi altri fondi Switch da altri comparti Totale contributi versati Redditi esenti 0 Patrimonio netto inizio anno Risultato della gestione A) Imponibile a tassazione ordinaria B) Imponibile tassazione ridotta (62,50% di ) Base imponibile (A+B) Debito imposta sostitutiva 20%

291 Relazione e bilancio 2016 Raiffeisen Fondo Pensione Aperto - Esercizio Rendiconto della fase di erogazione Il Fondo, non erogando direttamente le rendite, non rileva alcun dato contabile in tal senso; tale adempimento è infatti demandato, a seguito della stipula di una specifica convenzione, alla Compagnia di Assicurazione Assimoco Vita SpA. I dati al 31 dicembre 2016 forniti dalla Compagnia di Assicurazione sono i seguenti: - l importo lordo totale delle rendite erogate nell anno 2016 ammonta ad Euro ,60; - la riserva matematica ammonta ad Euro ,94. Tale importo si riferisce a tre trasformazioni in rendita. Il Responsabile del Fondo dott. Giorgio Tanas Il Consiglio d Amministrazione della Banca Il Presidente dott. Michael Grüner 289

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