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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA DIREZIONE CENTRALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI E PER LE AUTONOMIE LOCALI DOCUP OBIETTIVO 2 ( ) Complemento di Programmazione (Versione modificata dal Comitato di Sorveglianza nella riunione del e con procedura scritta n. 12 del Adottata con D.G.R. n.1434 del 4 giugno..2004)

2 INDICE 1. PARTE GENERALE ARTICOLAZIONE OBIETTIVI, ASSI E MISURE QUADRO COMPLESSIVO DEGLI INDICATORI DI PROGRAMMA IL PIANO FINANZIARIO INFORMAZIONI RELATIVE AI REGIMI DI AIUTO INFORMAZIONI RELATIVE AI CRITERI DI PREMIALITÀ SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ SISTEMA DI MONITORAGGIO E MODALITÀ PER IL TRASFERIMENTO DEI DATI LE SCHEDE DI MISURA APPENDICE 1 LE AREE INTERESSATE DAGLI INTERVENTI DEL DOCUP OB. 2 PERIODO A) ZONE OBIETTIVO 2 E ZONE SOSTEGNO TRANSITORIO B) AREA MONTANA APPENDICE 2 SETTORI ESCLUSI APPENDICE 3 ELENCO DELLE STRUTTURE RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DELLE MISURE DEL DOCUP

3 1. PARTE GENERALE 1.1. Articolazione obiettivi, assi e misure La strategia di fondo del Docup Obiettivo 2 del Friuli Venezia Giulia è imperniata sulla riconversione, sviluppo sostenibile e coesione territoriale delle aree svantaggiate della regione da conseguirsi sia attraverso azioni sul contesto strutturale e sul tessuto produttivo che procedendo alla valorizzazione delle vocazioni e delle potenzialità ambientali e culturali del territorio ammesso all obiettivo 2. Sul piano strategico viene anche perseguito il reiquilibrio territoriale attraverso il riconoscimento della specificità dei territori di montagna ed, in particolare, della montagna marginale (alta montagna) su cui si vogliono innestare azioni mirate al ripristino di un minimo essenziale di condizioni socio-economiche e di mercato. Questa strategia nel Docup è stata espressa nell obiettivo generale: Accelerare la crescita, l occupazione, la riconversione e l innovazione produttiva dei territori del Friuli Venezia Giulia ammessi all Obiettivo 2 anche attraverso la promozione di uno sviluppo ecosostenibile nei settori dell ambiente, dell energia, dei trasporti e delle attività produttive - promuovendone la saldatura e l integrazione con le aree maggiormente dinamiche della regione contribuendo, in quest ambito: - ad un rafforzamento anche strutturale delle aree montane, in una prospettiva di recupero di tali territori all economia di mercato; - a promuovere il completamento della riconversione delle aree in regime di sostegno transitorio. Parte Generale 1

4 A valle di tale obiettivo generale e in sequenza logica rispetto ai caratteri principali della strategia individuata il Docup ha posto i seguenti quattro obiettivi globali (o di Asse) in cui esso può essere declinato e sui quali è fondata la filosofia e strumentazione di intervento 1. 1) Rafforzare il contesto strutturale economico e sociale delle aree dell Obiettivo 2, promuovendone l integrazione spaziale, economica e funzionale con i territori regionali caratterizzati da maggior dinamica di sviluppo, attraverso un miglioramento della dotazione infrastrutturale volta a conseguire un incremento della competitività nonché della attrattività verso le imprese e la popolazione. 2) Rafforzare, ampliare e innovare la base produttiva delle aree sviluppando il sistema delle imprese. 3) Valorizzare le vocazioni e le potenzialità ambientali e culturali del territorio con interventi volti alla promozione e allo sviluppo. 4) Riequilibrio territoriale dei differenziali di sviluppo attraverso il rafforzamento dell economia della montagna e del ripristino delle condizioni socio economiche e di mercato nella montagna marginale. Ciascun obiettivo globale viene declinato in obiettivi specifici (vedi tab. 1). Al sistema degli obiettivi globali e specifici assunti a base del Docup corrisponde l articolazione del Docup in assi prioritari ed in misure nonché nelle connesse azioni. CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 1 Il Docup fa coincidere, sul piano operativo, il concetto di obiettivo globale ai contenuti generali degli assi prioritari della programmazione. In questo senso occorre precisare che un ulteriore Obiettivo globale è individuato dal Docup associato all Asse V Assistenza Tecnica. Parte Generale 2

5 In particolare, gli assi corrispondono agli obiettivi globali, mentre le misure sono state individuate in relazione agli obiettivi specifici. In particolare, gli assi prioritari riguardano: - l innalzamento della competitività del sistema territoriale attraverso il miglioramento del contesto strutturale in cui opera il tessuto produttivo (Asse I Competitività ed attrattività del sistema territoriale); - l ampliamento e la qualificazione della base produttiva, anche mediante il rafforzamento delle imprese e della loro capacità di innovazione e di competitività sul mercato nazionale ed infranazionale (Asse II Ampliamento e competitività del sistema imprese); - la valorizzazione e la tutela del patrimonio ambientale, naturale e culturale del territorio ammesso all obiettivo 2 (Asse III Valorizzazione delle risorse ambientali, naturali e culturali); - il rafforzamento del contesto socio-economico della alta montagna per sostenervi la competitività delle imprese e ripristinare condizioni di vita atte a trattenere in loco popolazioni (Asse IV Rafforzamento dell economia della montagna e ripristino delle condizioni socio-economiche e di mercato nella montagna marginale); - infine, l ultimo asse concerne una efficace ed efficiente implementazione del Docup attraverso iniziative di assistenza tecnica per la sorveglianza, la valutazione e la pubblicità delle misure attivate con il Docup (Asse V Assistenza Tecnica). Ogni asse, a sua volta, si articola in misure e, queste ultime, in azioni, come riportato nella tab. 2. Parte Generale 3

6 Tab Docup Friuli Venezia Giulia Obiettivo 2 ( ): Obiettivi: generale, globali, specifici OBIETTIVO GENERALE: Accelerare la crescita, l occupazione, la riconversione e l innovazione produttiva dei territori del Friuli Venezia Giulia ammessi all obiettivo 2, promuovendone la saldatura e l integrazione con le aree maggiormente dinamiche della regione. Contribuire, in quest ambito, ad un rafforzamento anche strutturale delle aree montane in una prospettiva di recupero di tali territori all economia di mercato e promuovere il completamento della riconversione delle aree in regime di sostegno transitorio OBIETTIVI GLOBALI 1. Rafforzare il contesto strutturale, economico e sociale dell area Ob.2 promuovendone l integrazione spaziale, economica e funzionale attraverso un miglioramento della dotazione infrastrutturale volta a conseguire un aumento della competitività nonché dell attrattività verso le imprese e la popolazione 2. Rafforzare, ampliare e innovare la base produttiva delle aree sviluppando il sistema delle imprese 3. Valorizzare le vocazioni e le potenzialità ambientali e culturali del territorio con interventi volti alla promozione e allo sviluppo 4. Riequilibrio territoriale dei differenziali di sviluppo attraverso il rafforzamento dell economia della montagna e del ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nella montagna marginale OBIETTIVI SPECIFICI 1 Migliorare la qualità e l efficienza dei trasporti delle merci, soprattutto per il traffico internazionale, sviluppando l intermodalità 2 Contribuire alla riqualificazione ed al recupero di aree urbane in una prospettiva di miglioramento delle funzioni e dei servizi e di accrescimento della loro vivibilità 3 Riqualificare l offerta insediativa per le attività produttive 4 Promuovere la nascita di nuove imprese 5 Promuovere la crescita dell occupazione 6 Sostenere la crescita di imprese giovanili e femminili 7 Promuovere e sostenere il processo di innovazione e di trasferimento tecnologico, nonché l acquisizione di servizi reali strategici 8 Valorizzazione delle potenzialità turistiche 9 Consolidare, estendere e qualificare il patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico e paesaggistico, quale strumento di sviluppo qualificato ed equilibrato 10 Valorizzare e promuovere l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili esistenti sul territorio 11 Ripristino e tutela ambientale 12 Riqualificare l offerta insediativa di aree attrezzate alle imprese 13 Promuovere la nascita di nuove imprese 14 Promuovere la crescita dell occupazione 15 Sostenere la nascita di nuove imprese giovanili, femminili e nei nuovi ambiti di attività 16 Sviluppo del turismo montano Parte Generale 4

7 Tab Regione Friuli Venezia Giulia Docup Ob Articolazione del Programma per assi, misure e azioni Assi Misure Titolo delle Misure Tipologie di azioni I. Competitività ed attrattività del sistema territoriale II. Ampliamento e competitività del sistema imprese 1.1. Competitività e attrattività del sistema dei trasporti Infrastrutture per lo sviluppo dell intermodalità Interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività produttive e turistiche 1.2. Competitività e attrattività urbana Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana volti ad elevare la vivibilità e l attrattività dei maggiori centri urbani Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori 1.3. Competitività e attrattività delle infrastrutture per lo sviluppo delle attività produttive Completamento e ammodernamento di infrastrutture in aree industriali Realizzazione di strutture per l insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative Realizzazione di un centro per la promozione della sicurezza sul lavoro 2.1. Aiuti agli investimenti delle imprese Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale 2.2. Servizi finanziari per il rafforzamento del capitale sociale 2.3 Servizi reali alle imprese e animazione economica Acquisizione di servizi reali Animazione economica 2.4 Ricerca e diffusione dell innovazione Diffusione dell innovazione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico 2.5 Sostegno allo start up di nuova imprenditorialità Promozione dello start up imprenditoriale Sostegno allo start up imprenditoriale (continua) Parte Generale 5

8 (segue) Assi Misure Titolo delle Misure Tipologie di azioni III. Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali, naturali e culturali IV. Rafforzamento dell economia della montagna e ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nella montagna marginale 3.1. Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale 3.2. Recupero e valorizzazione dei beni culturali 4.1. Consolidamento e sviluppo dell imprenditoria nelle zone montane 4.2 Sostegno per favorire il presidio socioeconomico dell alta montagna 4.3 Attrattività e sviluppo del settore turistico dell alta montagna V. Assistenza tecnica 5.1 Assistenza tecnica all attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma 5.2 Pubblicità, diffusione e scambi di esperienze Tutela e valorizzazione delle risorse naturali Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili Ripristino e tutela ambientale di aree costiere e lagunari Realizzazione di un sistema informativo ambientale Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale Miglioramento e ampliamento delle aree e delle strutture per l insediamento di attività produttive Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte delle PMI Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione Sviluppo del telelavoro Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso Animazione e promozione turistica Attività di consulenza ed assistenza tecnica Acquisizione di attrezzature, hardware e software Studi e indagini Azioni informative Parte Generale 6

9 1.2. Quadro complessivo degli indicatori di programma Al sistema degli obiettivi globali e specifici assunti a base del Docup, corrisponde il quadro degli indicatori di programma da conseguire attraverso l utilizzo delle risorse finanziarie del Docup. Nella tab. 3, nel rispetto delle indicazioni del Regolamento 1260/1999, al fine di giungere alla quantificazione degli obiettivi specifici, vengono individuati dei parametri statistici misurabili riferiti al contesto dell area Obiettivo 2 della regione ed appropriati per dare un indicazione quantitativa delle finalità di sviluppo e riconversione da perseguire. In sostanza, attraverso gli interventi individuati, il programma mira a determinare un miglioramento di tali indicatori. Vengono pertanto fornite delle stime del valore di tali parametri e viene indicato il livello del valore da raggiungere al termine del periodo di programmazione (2008, considerando il termine del periodo di erogazione delle risorse programmate). L inadeguatezza della base statistica disponibile ha imposto in alcuni casi di assumere degli indicatori che solo indirettamente riflettono gli obiettivi assunti, ovvero gli indicatori prescelti non coprono l intero spettro delle variabili sociali ed economiche su cui agire con gli interventi programmati, ma sono stati comunque selezionati per la loro rappresentatività e sulla base del vincolo della disponibilità di dati statistici. La difficoltà di ottenere la stima di parametri significativi a livello territoriale (area Obiettivo 2) ha indotto in alcuni casi a considerare il corrispondente parametro a livello regionale e ad utilizzarlo per determinare un obiettivo quantificato. Infatti, la conoscenza delle realtà delle aree Obiettivo 2 del Friuli Venezia Giulia, ha permesso agevolmente di ipotizzare che le situazioni di crisi o deficit evidenziate da quei parametri esistano con uguale o maggiore forza anche a livello territoriale. La Regione Friuli Venezia Giulia si impegna a rivedere ed integrare la quantificazione degli indicatori riportati nella tab. 3, con il Rapporto di valutabilità che sarà predisposto dal valutatore indipendente. Parte Generale 7

10 Tab Docup Friuli Venezia Giulia Obiettivo 2 ( ): Obiettivi specifici e loro quantificazione ASSI OBIETTIVI SPECIFICI Parametri Valore attuale Valore obiettivo I. Competitività ed attrattività del sistema territoriale II. Ampliamento e competitività del sistema imprese III. Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali, naturali e culturali 1 Migliorare la qualità e l efficienza dei trasporti delle merci, soprattutto per il traffico internazionale, sviluppando l intermodalità 2 Contribuire alla riqualificazione ed al recupero di aree urbane in una prospettiva di miglioramento delle funzioni e dei servizi e di accrescimento della loro vivibilità Tonnellate di merci sbarcate/imbarcate Import/Export con paesi PECO e CSI Famiglie che dichiarano difficoltà a raggiungere alcuni tipi di servizi collettivi 3 Riqualificare l offerta insediativa per le attività produttive Tasso di saturazione delle aree industriali 4 Promuovere la nascita di nuove imprese Tasso di natalità lorda delle imprese Ton Miliardi 861 Non inferiore al 35-40% delle famiglie 44% 50% 6,6% 7,8% 5 Promuovere la crescita dell occupazione Occupati su popolazione (%) 33% 35-37% 6 Sostenere la crescita di imprese giovanili e femminili Tasso di natalità delle imprese giovanili e femminili 7 Promuovere e sostenere il processo di innovazione e di trasferimento tecnologico, nonché l acquisizione di servizi reali strategici Numero di imprese innovatrici sul totale Numero di brevetti per abitanti 8 Valorizzazione delle potenzialità turistiche Presenze turistiche totali per abitante 9 Consolidare, estendere e qualificare il patrimonio archeologico, architettonico, storicoartistico e paesaggistico, quale strumento di sviluppo qualificato ed equilibrato Visitatori di beni culturali per mille abitanti 10 Valorizzare e promuovere l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili esistenti sul territorio Potenza di energia da fonti rinnovabili 11 Ripristino e tutela ambientale Superficie lagunare assoggettata a miglioramento ambientale Da quantificare Non superiore al 25-28% 61 brevetti per 1000 abitanti Pari al 30% del valore medio nazionale Non superiore a 200 visitatori per abitanti Aumento del 15-20% Aumento del 15-20% Inferiore al 30% In miglioramento rispetto alla situazione attuale Superiore al 35% 67 brevetti per 1000 abitanti Pari al 40% del valore medio nazionale Oltre 200 visitatori per abitanti Da quantificare Aumento del 15-20% rispetto alla situazione attuale Da quantificare Da quantificare (Continua) Parte Generale 8

11 (segue) OBIETTIVI GLOBALI OBIETTIVI SPECIFICI Parametri Valore attuale Valore obiettivo IV. Rafforzamento dell economia della montagna e ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nella montagna marginale 12 Riqualificare l offerta insediativa di aree attrezzate alle imprese Tasso di saturazione delle aree industriali nel territorio montano 13 Promuovere la nascita di nuove imprese Tasso di natalità lorda delle imprese: Territorio montano Fascia C 14 Promuovere la crescita dell occupazione Occupati su popolazione (%) Territorio montano Fascia C 15 Sostenere la nascita di nuove imprese giovanili, femminili e nei nuovi ambiti di attività Tasso di natalità delle imprese giovanili e femminili 16 Sviluppo del turismo montano Presenze turistiche totale per abitante: Territorio montano Fascia C 66,5% Aumento del 20% 5,9% 6,2% 30% 26% Da quantificare Pari a 4,7 presenze per abitante Pari a 7,7 presenze per abitante Aumento del 5-7% Aumento del 10-15% 35% 30% In miglioramento rispetto alla situazione attuale Aumento del 15-20% Aumento del 15-20% Parte Generale 9

12 1.3. Il Piano Finanziario La costruzione del Piano finanziario per il Docup Ob. 2 assume a base l entità delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Commissione UE sul FESR. Il solo FESR partecipa al finanziamento del Docup Ob. 2 e delle azioni per le aree regionali ammissibili agli aiuti previsti dal regime transitorio (Phasing out). La Regione ha ritenuto di dover programmare un piano finanziario basato su una previsione di cofinanziamento comunitario pari al 30% medio della spesa pubblica, al fine di determinare una dimensione complessiva di tale spesa adeguata alla realizzazione di un Docup rispondente ai fabbisogni territoriali e socio-economici emersi, suffragati dalle esigenze espresse nella fase di consultazione di partenariato. Deve essere inoltre evidenziato, al riguardo, che l Amministrazione Regionale intende assicurare con proprie risorse una integrazione finanziaria per creare una situazione di sovraprogrammazione (overbooking) del Docup stesso, tale da garantire in fase finale non solo una più elevata incisività del Programma ma anche il completo assorbimento delle risorse comunitarie. Tale integrazione è valutata provvisoriamente pari al 10% del totale della spesa pubblica. Tenuto conto dei fabbisogni di intervento accertati, delle priorità individuate e delle finalità assunte a base della strategia programmata, nonché dei tassi di partecipazione finanziaria dell UE previsti per le diverse misure cofinanziate dal FESR, è stata programmata la ripartizione della spesa totale per Assi e misure (tab. 4). È da sottolineare che, a differenza di quanto pubblicato nel testo del Docup, sono evidenziate separatamente all interno della spesa pubblica le quote a carico della Regione e quelle a carico ad altri Enti pubblici. Parte Generale 10

13 Il piano finanziario prevede distintamente la sezione relativa alle aree dell Obiettivo 2 quella relativa alle aree del SostegnoTransitorio 2 Le risorse del FESR assegnate alle aree Ob. 2 ammontano a euro 3 per il periodo ; quelle assegnate alle aree del Sostegno Transitorio ammontano a euro 4 Nel complesso il Docup Ob. 2 dispone di 321,809 milioni di euro di risorse pubbliche. Considerando congiuntamente anche la quota di risorse private attivate, pari a 190 miliardi di euro, si può valutare un ammontare complessivo di circa 512 milioni. Nella Tab. 5 è fornita una stima della ripartizione delle risorse finanziarie secondo la classificazione delle operazioni (codici UE). Nell ambito delle risorse comunitarie e nazionali destinate al conseguimento degli obiettivi generali e specifici assunti a base del Docup Ob. 2, accanto a quelle derivanti dal FESR vanno considerate quelle derivanti dai Programmi regionali all utilizzo del FSE. CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione Le risorse assegnate all Asse 5 Assistenza Tecnica sono state imputate tutte alla sezione relativa alle zone ob. 2 per un criterio di prevalenza Tali ammontari tengono conto anche delle risorse che proverranno dall indicizzazione, calcolata a un tasso del 2% annuo sugli ammontari espressi a prezzi Tali ammontari, invece, sono valutati al netto della quota premiale accantonata nel rispetto della regolamentazione comunitaria (Reg. 1260/99 art. 44), che prevede che il 4% delle risorse assegnate alle regioni italiane dell ob. 2 sia distribuito tra le Regioni stesse in relazione alla efficienza ed efficacia dimostrate dalle varie autorità responsabili nell implementazione delle attività programmate. Vedi nota precedente Parte Generale 11

14 Nel POR Obiettivo 3 del Friuli Venezia Giulia, è stata assicurata una particolare attenzione agli interventi da realizzare nelle aree dell Obiettivo 2 (ad esclusione delle aree a sostegno transitorio). In particolare, sotto il profilo finanziario, il POR ha stabilito un differenziale del 5% addizionale per tali zone, trattasi di una indicazione minima suscettibile di variazione laddove si verificassero situazioni di particolare problematicità sul territorio. Il Piano finanziario ha determinato in euro il totale delle risorse destinate a tali aree (317,4 euro/abitante), su un totale regionale di euro del POR. L effettiva maggiore concentrazione di risorse FSE nelle aree Obiettivo 2 e la loro adeguatezza sarà oggetto di specifica ed attenta sorveglianza da parte della Regione, per l attuazione di tale compito si farà riferimento alle indicazioni in materia di monitoraggio messe a punto dai Gruppi tematici previsti dal QCS Ob. 3. I risultati del monitoraggio saranno oggetto di una relazione annuale sugli interventi nelle aree Obiettivo 2 e costituirà una specifica sezione del rapporto annuale di esecuzione da inviare alla Commissione. Inoltre tale relazione verrà inviata, per opportuna informazione, al Comitato di Sorveglianza del Docup Obiettivo 2 della Regione. Parte Generale 12

15 TABELLA N. 4 - Regione Friuli Venezia Giulia Docup Ob Dec. C(2001)2811 Tab. 4 a - Piano Finanziario - Obiettivo 2 (Euro) Assi/Misure Costo Totale Ammissibile Spesa Pubblica Investimenti privati attivati Contributo Contributi Nazionali Privati Totale Fesr Totale Stato Regione Altri pubblici 1 = = = COMPETITIVITA' E ATTRATTIVITA' DEL SISTEMA TERRITORIALE 1.1 Competitività e attrattività del sistema dei trasporti Competitività e attrattività urbana Competitività e attrattività delle infrastrutture per lo sviluppo delle attività produttive 2. AMPLIAMENTO E COMPETITIVITA' DEL SISTEMA IMPRESE Aiuti agli investimenti delle imprese Servizi finanziari per il rafforzamento del capitale sociale Servizi reali alle imprese e animazione economica Ricerca e diffusione dell'innovazione Servizi per favorire lo start up di nuova imprenditorialità VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLE RISORSE AMBIENTALI, NATURALI E CULTURALI Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale Recupero e valorizzazione dei beni culturali RAFFORZAMENTO DELL'ECONOMIA DELLA MONTAGNA E RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE E DI MERCATO NELLA MONTAGNA MARGINALE Consolidamento e sviluppo dell'imprenditoria nelle zone montane Sostegno per favorire il presidio socioeconomico dell'alta montagna Attrattività e sviluppo del settore turistico dell'alta montagna ASSISTENZA TECNICA Assistenza tecnica all'attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma Pubblicità, diffusione e scambi di esperienze TOTALE GENERALE * Stima dell'attivazione degli investimenti privati connessi ai regimi di aiuto 13

16 Regione Friuli Venezia Giulia Docup Ob Dec. C(2001)2811 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 Tab. 4 b - Piano Finanziario - Sostegno Transitorio (Euro) Assi/Misure Costo Totale Ammissibile Spesa Pubblica Investimenti privati attivati Contributo Contributi Nazionali Privati Totale Fesr Totale Stato Regione Altri pubblici 1 = = = COMPETITIVITA' E ATTRATTIVITA' DEL SISTEMA TERRITORIALE 1.1 Competitività e attrattività del sistema dei trasporti Competitività e attrattività urbana Competitività e attrattività delle infrastrutture per lo sviluppo delle attività produttive 2. AMPLIAMENTO E COMPETITIVITA' DEL SISTEMA IMPRESE Aiuti agli investimenti delle imprese Servizi finanziari per il rafforzamento del capitale sociale Servizi reali alle imprese e animazione economica Ricerca e diffusione dell'innovazione Servizi per favorire lo start up di nuova imprenditorialità VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLE RISORSE AMBIENTALI, NATURALI E CULTURALI Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale Recupero e valorizzazione dei beni culturali RAFFORZAMENTO DELL'ECONOMIA DELLA MONTAGNA E RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE E DI MERCATO NELLA MONTAGNA MARGINALE Consolidamento e sviluppo dell'imprenditoria nelle zone montane Sostegno per favorire il presidio socioeconomico dell'alta montagna Attrattività e sviluppo del settore turistico dell'alta montagna ASSISTENZA TECNICA Assistenza tecnica all'attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma Pubblicità, diffusione e scambi di esperienze TOTALE GENERALE * Stima dell'attivazione degli investimenti privati connessi ai regimi di aiuto 14

17 Regione Friuli Venezia Giulia Docup Ob Dec. C(2001)2811 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 Assi/Misure Costo Totale Ammissibile Tab. 4 c - Piano Finanziario - Totale (Euro) Spesa Pubblica Investimenti privati attivati Contributo Contributi Nazionali Privati Totale Fesr Totale Stato Regione Altri pubblici 1 = = = COMPETITIVITA' E ATTRATTIVITA' DEL SISTEMA TERRITORIALE 1.1 Competitività e attrattività del sistema dei trasporti Competitività e attrattività urbana Competitività e attrattività delle infrastrutture per lo sviluppo delle attività produttive 2. AMPLIAMENTO E COMPETITIVITA' DEL SISTEMA IMPRESE Aiuti agli investimenti delle imprese Servizi finanziari per il rafforzamento del capitale sociale Servizi reali alle imprese e animazione economica Ricerca e diffusione dell'innovazione Servizi per favorire lo start up di nuova imprenditorialità VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLE RISORSE AMBIENTALI, NATURALI E CULTURALI Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale Recupero e valorizzazione dei beni culturali RAFFORZAMENTO DELL'ECONOMIA DELLA MONTAGNA E RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE E DI MERCATO NELLA MONTAGNA MARGINALE Consolidamento e sviluppo dell'imprenditoria nelle zone montane Sostegno per favorire il presidio socioeconomico dell'alta montagna Attrattività e sviluppo del settore turistico dell'alta montagna ASSISTENZA TECNICA Assistenza tecnica all'attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma Pubblicità, diffusione e scambi di esperienze TOTALE GENERALE * Stima dell'attivazione degli investimenti privati connessi ai regimi di aiuto 15

18 Tab. 5. Stima della ripartizione % delle risorse finanziarie secondo la classificazione delle operazioni (codici UE) Misura Codice UE % 314 Aeroporti 3, Porti 46,7 318 Trasporti multimodali 29, Strade regionali/locali 20, Risanamento aree urbane 100,0 161 Investiementi materiali 1, Infrastrutture di RSTI 91,8 345 Acque reflue, depurazione 6, Investimenti materiali PMI 85,5 171 Investimenti materiali (turismo) 14, Ingegneria finanziaria 100, Servizi di consulenza alle PMI 77,9 164 Servizi comuni per le imprese (PMI) 22, Innovazione e trasferimento di tecnologia, realizzazione di reti e collaborazioni tra aziende e/o istituti di ricerca 100,0 161 Investimenti materiali PMI 55,0 163 Servizi di consulenza alle imprese (PMI) 18, Servizi comuni per le imprese 20,1 165 Ingegneria finanziaria 4,5 171 Investimenti materiali (turismo) 1,5 161 Investimenti materiali PMI 4,4 171 Investimenti materiali (turismo) 9,3 332 Fonti energetiche rinnovabili 22,9 3.1 Protezione, miglioramento e rigenerazione dell ambiente 353 naturale 54,1 413 Studi 1, Piste ciclabili 8, Valorizzazione dei beni culturali 100, Investimenti materiali 84,0 163 Servizi di consulenza alle imprese 4,8 165 Ingegneria finanziaria 11,2 161 Investimenti materiali (PMI) 49,3 164 Servizi comuni alle imprese 1,0 166 Servizi a sostegno dell economia sociale 7,9 172 Investimenti immateriali (turismo) 3,8 323 Servizi e applicazioni per il pubblico 35,9 324 Servizi e applicazioni per le PMI 2,1 171 Investimenti materiali (turismo) 78,6 172 Investimenti immateriali (turismo) 2,5 354 Valorizzazione dei beni culturali 18,9 411 Preparazione, realizzazione, sorveglianza e pubblicità 94,6 412 Valutazione 1,1 413 Studi 4,3 411 Preparazione, realizzazione, sorveglianza e pubblicità 30,0 415 Informazione al pubblico 70,0 Parte Generale 16

19 1.4. Informazioni relative ai regimi di aiuto I regimi di aiuto presenti nel Docup sono regimi nuovi: per alcuni si procederà alla notifica alla Commissione europea mentre per altri ci si avvarrà della possibilità di esenzione da tale procedura, nel rispetto della nuova disciplina sugli aiuti di stato a favore delle PMI (Reg.to 70/2001 del ),. Saranno osservati i massimali di intensità di aiuto previsti nelle disposizioni comunitarie per i diversi settori e quelli previsti dalle norme comunitarie per gli aiuti a finalità regionale nelle aree ammesse a beneficiare della deroga prevista dall art c del Trattato CE, in conformità a quanto fissato dalla Decisione CE concernente la Carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo La Regione si impegna, altresì, a rispettare le regole di cumulo di cui alla Comunicazione della Commissione sul cumulo di aiuti regionali con altri aiuti (GUCE C 3 del ) così come i punti degli Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale (GUCE C74 del ). Al fine di garantire il rispetto di cui sopra, si prevede, da un lato, che le imprese forniscano le adeguate informazioni su eventuali contributi ottenuti, per lo stesso investimento, a valere su altri regimi di aiuto e, dall altro, l effettuazione di controlli a campione, anche sulla base delle banche dati esistenti. È prevista, inoltre, l utilizzazione del de minimis, soprattutto nelle aree più deboli (segnatamente nelle aree montane) e per il sostegno agli investimenti in particolari settori o tipologie di iniziativa. L Amministrazione regionale garantirà il rispetto di quanto previsto nel Reg.to 69/2001 del : in particolare, per quanto concerne la verifica del plafond de minimis, si prevede di costituire una banca dati, presso il Servizio per il controllo comunitario, che consentirà di monitorare gli aiuti erogati a tale titolo. Nella tabella 6. sono riportate le informazioni relative ai regimi di aiuto per ogni singola misura ed azione. Parte Generale 17

20 Tab. 6. Docup Ob Misure e regimi di aiuti programmati Misure/Azioni 1.1 Competitività e attrattività del sistema dei trasporti Infrastrutture per lo sviluppo dell intermodalità Titolo del regime o dell aiuto di stato individuale Stato della notifica N dell Aiuto di Stato Rif. Lettera d Approvazione Durata del Regime Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione Interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività produttive e turistiche 1.2 Competitività e attrattività urbana Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana volti ad elevare la vivibilità e l attrattività dei maggiori centri urbani Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori 1.3 Competitività e attrattività delle infrastrutture per lo sviluppo delle attività produttive Completamento ed ammodernamento di infrastrutture in aree industriali Realizzazione di strutture per l insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative Realizzazione di un centro per la promozione della sicurezza sul lavoro Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. (continua) Parte Generale 18

21 (segue) Misure/Azioni 2.1 Aiuti agli investimenti delle imprese Titolo del regime o dell aiuto di stato individuale Stato della notifica N dell Aiut o di Stato Rif. Lettera d Approvazione Durata del Regime Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali Gli aiuti di Stato accordati in base a questa azione sono conformi: - al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del ; alla regola de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale 2.2 Servizi finanziari per il rafforzamento del capitale sociale 2.3 Servizi reali alle imprese e animazione economica Gli aiuti di Stato accordati in base a questa azione sono conformi: - al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del ; - alla regola de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del Regime di aiuto: Servizi finanziari per il rafforzamento del capitole sociale delle PMI Acquisizione di servizi reali L aiuto di stato accordato in base a questa azione è conforme al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del Animazione economica Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. 2.4 Ricerca e diffusione dell innovazione Diffusione dell innovazione Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico 2.5 Sostegno allo start up di nuova imprenditorialità Promozione dello start up imprenditoriale Regime di aiuto: Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione Sostengo allo start up imprenditoriale Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento [CE] n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Il regime di aiuto è in corso di notifica Il regime di aiuto è in corso di notifica (continua) Parte Generale 19

22 (segue) Misure/Azioni 3.1 Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale Tutela e valorizzazione delle risorse naturali Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili Titolo del regime o dell aiuto di stato individuale Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Per gli interventi infrastrutturali nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Stato della notifica N dell Aiuto di Stato CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 Rif. Lettera d Approvazione Durata del Regime Ripristino e tutela ambientale di aree costiere e lagunari Realizzazione di un sistema informativo ambientale 3.2 Recupero e valorizzazione dei beni culturali Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali Recupero, adeguamento e valorizzazionre del patrimonio paesistico tipico rurale 4.1 Consolidamento e sviluppo dell imprenditoria delle zone montane Miglioramento e ampliamento delle aree e delle strutture per l insediamento di attività produttive Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte di PMI Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese Aiuti individuali: Aiuti alle PMI per la realizzazione di centraline idroelettriche Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Per gli interventi infrastrutturali e le iniziative di animazione nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Gli aiuti per gli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio rurale da parte dei privati accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n.69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Nessun aiuto di Stato ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento(CE) n.69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Gli aiuti di Stato accordati in base a questa azione sono conformi: - al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del ; - alla regola de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del Gli aiuti individuali sono in corso di notifica (continua) Parte Generale 20

23 (segue) Misure/Azioni Titolo del regime o dell aiuto di stato individuale Stato della notifica N dell Aiuto di Stato Rif. Lettera d Approvazione Durata del Regime 4.2 Sostegno per favorire il presidio socioeconomico dell alta montagna Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione Sviluppo del telelavoro Per gli interventi infrastrutturali e le iniziative di animazione nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Gli aiuti alle PMI ed ai privati accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività Gli aiuti di Stato accordati in base a questa azione sono conformi: - al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del ; - alla regola de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del Per le iniziative di animazione nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Gli aiuti per gli interventi a favore delle nuove iniziative imprenditoriali accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Attrattività e sviluppo del settore turistico dell alta montagna Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. (continua) Parte Generale 21

24 (segue) Misure/Azioni Titolo del regime o dell aiuto di stato individuale Stato della notifica N dell Aiuto di Stato Rif. Lettera d Approvazione Durata del Regime Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso Gli aiuti per gli interventi dei privati e delle società di gestione accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ) Per gli interventi infrastrutturali e strutturali realizzati dagli enti locali, nessun aiuto di Stato ai sensi dell art del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione Animazione e promozione turistica Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CEE sarà accordato in base a questa azione. 5.1 Assistenza tecnica all attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma Attività di consulenza ed assistenza tecnica Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CEE sarà accordato in base a questa azione Acquisizione di attrezzature, hardware e software Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CEE sarà accordato in base a questa azione Studi e indagini Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CEE sarà accordato in base a questa azione. 5.2 Pubblicità, diffusione e scambi di esperienze Azioni informative Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CEE sarà accordato in base a questa azione. Parte Generale 22

25 NOTA alla Tabella 6 Conformemente ai compiti attribuitile dall articolo 34 del Regolamento del Consiglio n 1260/1999, l autorità di gestione terrà aggiornata la presente tabella degli aiuti di Stato ed informerà la Commissione di ogni sua eventuale modifica. L introduzione di un nuovo regime di aiuti, ovvero di nuovi aiuti individuali richiede una modifica dell intervento da adottare con formale decisione della Commissione. La Regione s impegna inoltre: 1. a creare un sistema di controllo permanente per assicurare il rispetto delle regole in materia di cumulo di aiuti, secondo quanto indicato nel paragrafo 5.3; 2. a rispettare le regole settoriali in materia di aiuti di Stato; 3. a notificare separatamente ogni progetto d aiuto che riguardi le condizioni fissate nella Disciplina multisettoriale degli aiuti a finalità regionale a favore dei grandi progetti d investimento (GU C 107 del ). 4. a rispettare, nel caso in cui alcune misure del Docup siano cofinanziate da aiuti a finalità regionale, le intensità d aiuto massime stabilite nella Carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo ; fino alla data della sua approvazione si assume l impegno a non concedere che aiuti de minimis oppure, dopo la notifica del regime di aiuti ad hoc, e se i beneficiari sono esclusivamente delle PMI secondo la definizione comunitaria, aiuti nel limite della soglia del 15% per le piccole imprese e del 7,5% per le medie imprese, come definite nel Disciplina comunitaria degli aiuti alle piccole e medie imprese (GU C 213 del ) a favore delle PMI situate al di fuori delle regioni eleggibili agli aiuti di stato a finalità regionale. Parte Generale 23

26 1.5. Informazioni relative ai criteri di premialità Il Docup Friuli Venezia Giulia, coerentemente con quanto indicato dall art.44 del Regolamento 1260/1999, intende partecipare alla riserva di premialità del 4%. Per quanto riguarda l individuazione dei criteri e relativi indicatori da sottoporre a sorveglianza, la Regione assume quanto definito nella proposta nazionale del MFE (lettera n del ) recepita dalla Commissione Europea (con lettera n del ). Nello specifico per quanto riguarda il criterio di efficacia A.1 Indicatori di realizzazione fisica, il Docup intende sottoporre a verifica del criterio di efficacia le seguenti misure che assorbono una quota di risorse pubbliche superiore al 50% della spesa pubblica totale del Piano finanziario complessivo: Misura 1.1. Misura 2.1. Misura 2.3. Competitività del sistema dei trasporti Aiuti agli investimenti alle imprese Servizi reali alle imprese e animazione economica Al fine della verifica del target richiesto al (raggiungimento in media dell 80% del target previsto), nella tabella 5, sono indicati gli indicati di realizzazione ed il target previsto alla fine del periodo di programmazione ed al Tab. 7. Indicatori di realizzazione e target individuato per l assegnazione della riserva premiale Misure Indicatori di realizzazione Spesa pubblica (euro) Target al Target al Interventi (Num.) 16 9 Misura 1.1. Superficie infrastrutturata (Mq.) Lunghezza rete (Km.) 12 4 Misura 2.1. Imprese beneficiarie (Num.) Misura 2.3. Imprese beneficiarie (Num.) Totale Totale Docup % su totale 52,15% Parte Generale 24

27 Per gli altri indicatori (criteri di gestione. A.2.1 Qualità del sistema di sorveglianza, A.2.2 Qualità del sistema di controllo, A.2.3 Qualità dei criteri di selezione, A.2.4 Qualità del sistema di valutazione e per il criterio finanziario A.3 Assorbimento dei fondi) la Regione procederà al monitoraggio degli stessi nel rispetto di quanto contenuto nella proposta del MEF Sistema di gestione e controllo Il sistema di gestione e di controllo relativo al programma per l obiettivo 2 per il periodo , già descritto nel Docup al capitolo 7, è definito, in particolare, dai seguenti specifici provvedimenti regionali : - Legge regionale 27 novembre 2001, n. 26, norme specifiche per l attuazione del Docup Obiettivo 2 per il periodo , disposizioni per l attuazione dei pagamenti comunitari per il periodo medesimo, nonché modifiche alla Legge regionale 9/1998 recante disposizioni per l adempimento di obblighi comunitari in materia di aiuti di stato - Delibera della Giunta regionale n del 6 luglio 2001 strutture regionali e incarichi dirigenziali modifiche alla DGR 1281/2001- direzione regionale degli affari europei servizio autonomo per il controllo comunitario. La L.R. 26/2001 è una norma di carattere sostanzialmente regolamentare in ordine alla organizzazione dell Amministrazione regionale ai fini dell attuazione del Docup e alle modalità attuative generali degli interventi. Essa, in particolare, definisce: - il ruolo specifico della Giunta regionale, la competenza degli Assessori regionali di settore e dell Assessore agli Affari Europei, in relazione all approvazione dei bandi ed agli inviti per l accesso ai finanziamenti previsti dal Docup Ob. 2 nonché per l approvazione degli interventi ammissibili al finanziamento; - il ruolo delle Strutture regionali competenti per l attuazione delle misure e azioni ; - la costituzione fuori bilancio del Fondo speciale per l Ob. 2, affidato in mandato alla finanziaria regionale Friulia spa per la gestione dei pagamenti connessi all attuazione del Docup; - i contenuti generali della convenzione da stipulare tra l Amministrazione regionale e il soggetto gestore del Fondo predetto per la gestione del fondo medesimo; - i contenuti generali della convenzione da stipulare con le banche per l attuazione delle azioni connesse ai mutui; - le procedure speciali semplificate per l attuazione dei lavori pubblici cofinanziati dai fondi strutturali; - le modalità di erogazione degli anticipi sui contributi concessi; - l obbligo di pubblicità dei documenti di programmazione, degli atti concernenti l attuazione (bandi, inviti, graduatorie) e dell azione comunitaria. Parte Generale 25

28 Inoltre, al fine di dare puntuale attuazione al regolamento 1260/1999 per quanto concerne le modalità di gestione e di controllo e ai regolamenti attuativi n. 438/2001 e n. 448/2001, la Giunta regionale ha adottato la Delibera (DGR) n del Con tale atto si è provveduto, da un lato, alla riorganizzazione della Direzione regionale degli affari europei (oggi Direzione centrale per le relazioni internazionali e per le autonomie locali) allo scopo di separare le funzioni di coordinamento-gestione del Docup da quelle proprie dell autorità di pagamento e, dall altro, alla istituzione di un apposito Servizio autonomo per l esercizio del controllo (II livello) sulle attività cofinanziate dai Fondi strutturali. L attività di gestione La struttura organizzativa che, in base ai predetti atti, l Amministrazione regionale ha definito per l attuazione del Docup è così delineata (vedi anche lo schema organizzativo più avanti riportato): Direzione centrale per le relazioni internazionali e per le autonomie locali: Attua il coordinamento generale dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali operando principalmente quale cabina di regia regionale, nonché quale nodo centrale del sistema di monitoraggio dei programmi cofinanziati e interfaccia del sistema di monitoraggio Monit Relativamente all attuazione dell Obiettivo 2, all interno della Direzione sono stati individuati due distinti Servizi, con distinte competenze e responsabilità, per l esercizio dei compiti propri dell autorità di gestione e di quella di pagamento: a) Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale: svolge i compiti e le funzioni dell Autorità di gestione e, in particolare, provvede a: - coordinamento della programmazione e dell attuazione; - elaborazione e proposta alla Giunta regionale, di norme, disposizioni e provvedimenti attuativi di carattere generale, adozione di circolari e direttive alle strutture attuatrici e ai beneficiari finali, al fine di garantire la corretta attuazione del Docup, la sana gestione finanziaria, la presenza di adeguate piste di controllo, in conformità a quanto prevede in particolare il reg.to n. 438/2001; - elaborazione delle proposte di riprogrammazione e modifiche del Docup e del Complemento di programmazione che si rendessero necessarie per assicurare una più efficace ed efficiente gestione del programma; - elaborazione dei rapporti di attuazione; - organizzazione delle attività di valutazione ; - organizzazione delle attività di sorveglianza e, in particolare, quelle del Comitato di sorveglianza; Parte Generale 26

29 - coordinamento con il Responsabile della comunicazione in relazione alle attività di informazione e pubblicità. b) Servizio finanziario e del rendiconto, istituito con la DGR soprarichiamata, è individuato come autorità di pagamento del Docup ob.2 ai sensi dell art. 9 del regolamento (CE) n. 438/2001; in particolare provvede a: - elaborare e presentare alla Commissione europea e allo Stato le periodiche dichiarazioni di spesa, previo espletamento delle verifiche previste dall art.9, c. 2 del reg.to n. 438/2001; i contenuti e le modalità specifiche di tali verifiche saranno definiti con apposite direttive emanate a livello amministrativo, anche al fine di coordinare e rendere più efficace l insieme dei controlli che si effettuano nella gestione dei fondi assegnati; - certificare le dichiarazioni di spesa intermedie e finali; - ricevere i finanziamenti comunitari e statali: appositi capitoli di entrata sono già stati istituiti nel bilancio regionale nella rubrica di competenza del Servizio, in corrispondenza alle assegnazioni comunitarie e statali previste dal piano finanziario; - verificare che i tempi di erogazione dei finanziamenti ai beneficiari siano congrui e i beneficiari ricevano integralmente gli importi cui hanno diritto, fatta eccezione per le ritenute di legge; - curare con la Ragioneria generale della Regione la corretta iscrizione nel bilancio regionale delle somme necessarie ad attuare il programma in conformità al piano finanziario; - tenere l evidenza degli importi da recuperare (da parte delle strutture attuatrici) in relazione alle irregolarità riscontrate ai fini delle rettifiche finanziarie; - provvede alle rettifiche finanziarie di cui al regolamento (CE) n. 448/2001. Operano, inoltre, presso la Direzione, nel quadro del sistema di attuazione e sorveglianza del Docup, due strutture di livello inferiore al servizio: Struttura per il monitoraggio dei programmi comunitari: - provvede alla definizione e implementazione del sistema regionale di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale; - è interfaccia del sistema di monitoraggio Monit Struttura decentrata di Udine: - provvede alle attività di informazione in conformità al Piano di azioni per la comunicazione; - coadiuva con l Adg per le attività di partenariato; Parte Generale 27

30 - coadiuva con l Adg per la gestione della segreteria del Comitato di sorveglianza e per altre esigenze connesse alle sue competenze. Direzione centrale delle attività produttive: - provvede, in base a quanto previsto dall art.2 della citata LR.n. 26/2001, a stipulare la convezione con la finanziaria regionale Friulia spa, per l istituzione del Fondo speciale fuori bilancio; - provvede al trasferimento trimestrale alla Friulia spa delle risorse necessarie all affettuazione dei pagamenti, sulla base delle previsioni di pagamento rappresentate dalla strutture regionali attuatici; - esercita, per conto della Giunta regionale, la vigilanza sulla gestione del Fondo. Direzioni centrali e Servizi attuatori (individuati all interno delle schede di misura e nell Appendice 3 del CdP): - concorrono alla definizione dei documenti di programmazione per le rispettive competenze settoriali; - elaborano i bandi e inviti, d intesa con l AdG, da sottoporre alla Giunta regionale; - gestiscono le misure/azioni (istruttoria delle domande; predisposizione delle graduatorie; concessione dei contributi in attuazione delle deliberazioni della Giunta regionale di approvazione delle graduatorie e di ammissione a finanziamento degli interventi; verifica amministrativa dei rendiconti, controlli di primo livello e liquidazione dei contributi; recupero dei contributi erogati nel caso di irregolarità riscontrate). Friulia SpA - gestisce il Fondo speciale per l obiettivo , su mandato della Regione in base all art.1 LR 26/2001 e ad apposita convenzione - effettua i pagamenti ai beneficiari e destinatari degli interventi del Docup, sulla base delle autorizzazioni di pagamento emesse dai Direttori centrali delle strutture attuatrici. L attività di controllo L attività di controllo di secondo livello, finalizzato alla verifica della correttezza del sistema di gestione e dell attendibilità delle domande finali di pagamento che l Amministrazione regionale inoltra agli Organismi comunitari e Statali, è stata affidata dalla Giunta regionale ad un struttura appositamente costituita in base alla richiamata delibera 2213/2001, il Servizio autonomo per il controllo comunitario. Detto Servizio, che è incardinato nella Presidenza della Giunta regionale, opera in assoluta indipendenza dai Servizi coordinanti nell ambito della Direzione centrale per le relazioni internazionali e per le autonomie locali cui competono le funzioni di Autorità Parte Generale 28

31 di Gestione e di Autorità di Pagamento, nonché dalle Direzioni centrali interessate alla gestione del Docup Ob. 2. Il ruolo e le responsabilità del Servizio autonomo interessano il controllo riferito a tutti i fondi strutturali (non solo quindi la gestione dell Ob. 2) operanti nella Regione Friuli Venezia Giulia. Al Servizio per il controllo comunitario sono affidati i seguenti compiti specifici : - i controlli a campione delle operazioni, secondo quanto previsto dagli articoli 10, 11 e 12 del regolamento (CE) n. 438/2001; - il rilascio delle dichiarazioni sulle domande di pagamento finale presentate agli organismi comunitari e nazionali in conformità a quanto previsto dai Capi IV e V de Reg.to (CE) 2 marzo 2001 n. 438/2001; - controlli specifici nell ambito del Piano di sviluppo rurale; - la realizzazione e gestione della banca dati finalizzata al controllo del cumulo degli aiuti accordati dall Amministrazione regionale a titolo di de minimis ad un medesimo beneficiario, in ordine alle informazioni che la Commissione Europea può richiedere all Amministrazione regionale ai sensi della Comunicazione n. C 69/2001, del 21 gennaio Va sottolineato che fino al 2003 il Servizio collabora per l attività di controllo con la Società incaricata dalla Regione del servizio per l attuazione del Regolamento (CE) 2064/1997 e del Regolamento (CE) 1260/1999, nei termini della convenzione stipulata ai sensi dell art. 11 della L.R. 13 settembre 1999, n. 26. Va anche evidenziato che la predetta convenzione prevede espressamente la formazione del personale regionale interessato, per gli aspetti inerenti l applicazione delle disposizioni comunitarie in materia e la predisposizione di un Manuale del controllo, che sarà diffuso a tutte le Direzioni che svolgono compiti di attuazione, nonché all Autorità di Gestione e di Pagamento. Nello schema riportato alla pagina seguente sono illustrati graficamente l organizzazione complessiva del sistema di gestione e di controllo prima descritto ed il processo operativo generale posto in essere per l attuazione del Programma. Parte Generale 29

32 STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL DOCUP OB DIREZIONE REGIONALE DEGLI AFFARI EUROPEI COORDINAMENTO GENERALE (TRIESTE) GIUNTA REGIONALE (TRIESTE) PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE (TRIESTE) SERVIZIO PER GLI AFFARI COMUNITARI (AUTORITA DI GESTIONE) (TRIESTE) UNITA ORGANIZZATIVA MONITORAGGIO (TRIESTE) SERVIZIO FINANZIARIO E DEL RENDICONTO (AUTORITA DI PAGAMENTO) (TRIESTE) UNITA ORGANIZZATIVA DIVULGAZIONE (UDINE) SERVIZIO AUTONOMO PER IL CONTROLLO COMUNITARIO (GORIZIA) (COMPITI EX REG. (CE) 438/01, ARTT. 10, 11, 12, 15, 16) DIREZIONI REGIONALI E SERVIZI AUTONOMI COMPETENTI PER MATERIA (VARIE SEDI IN REGIONE) * PREDISPOSIZIONE DI BANDI ED INVITI * ISTRUTTORIA E PROPOSTA DI GRADUATORIE * CONCESSIONE FINANZIAMENTI * AUTORIZZAZIONI DI PAGAMENTO * APPROVAZIONE * APPROVAZIONE BANDI E INVITI GRADUATORIE E INIZIATIVE da ammettere a finanziamento FRIULIA S.p.A. (TRIESTE) AGISCE SU CONVENZIONE EX ART. 2 L.R. 26/2001 E PROVVEDE AI PAGAMENTI CON GLI OBBLIGHI PREVISTI EX C. 2, ART. 2 L.R. 26/2001 Parte Generale 30

33 1.7. Informazione e pubblicità Coerentemente con quanto previsto dal Regolamento CE 1260/99 ed in particolare dall art. 18, paragrafo 3) lettera d, il Piano di Comunicazione, che individua le azioni di pubblicità del Docup, costituisce parte integrante del Complemento di Programmazione. In particolare, il Regolamento CE 1159/2000 stabilisce che le azioni di informazione e pubblicità sugli interventi dei fondi strutturali debbono mirare ad aumentare la notorietà e la trasparenza dell azione dell Unione Europea, nonché a dare in tutti gli Stati membri un immagine omogenea degli interventi, perseguendo due obiettivi: a) informare i potenziali beneficiari finali, nonché le autorità regionali e locali e le altre autorità pubbliche competenti, le organizzazioni professionali e gli ambienti economici, le parti economiche e sociali, le organizzazioni non governative, in particolare gli organismi per la promozione della parità tra uomini e donne e quelli che operano per la tutela e il miglioramento dell ambiente e gli operatori o gli organizzatori di progetti, sulle possibilità offerte dagli interventi realizzati, congiuntamente, dall Unione Europea e dagli Stati membri, in modo da garantirne la trasparenza, migliorarne il funzionamento attraverso il trasferimento di buone pratiche, la diffusione dei risultati, lo scambio di esperienze e di esempi di progetti riusciti, lo sviluppo della partecipazione ai programmi; b) informare l opinione pubblica sul ruolo svolto dall Unione Europea, in collaborazione con lo Stato membro, in favore del Docup ob. 2, sulle opportunità offerte ed i risultati conseguiti da quest ultimo, anche fornendo indicazioni sui referenti operativi dei diversi programmi. In coerenza con tali obiettivi la Regione Friuli Venezia Giulia ha predisposto un apposito Piano di Comunicazione (Allegato 1) che illustra in maniera dettagliata l articolazione degli interventi Sistema di monitoraggio e modalità per il trasferimento dei dati La Regione ha già attivato un proprio sistema di monitoraggio nell ambito delle attività del periodo di programmazione realizzando una propria banca dati. Il programma informatico regionale della passata programmazione, è già stato ridefinito a livello strutturale nel mese di dicembre 2001 sulla base dei vincoli posti dal programma nazionale di monitoraggio (tuttora in fase di revisione e aggiornamento) e verrà testato nei mesi di aprile-maggio 2002, al fine di una sua validazione e messa a regime entro il , data entro la quale verranno pubblicate le prime graduatorie relative ai beneficiari dei contributi di alcune misure. Parte Generale 31

34 La banca dati è stata strutturata in modo tale da garantire il colloquio con il sistema di monitoraggio nazionale IGRUE-MONIT 2000 per i dati obbligatori da questo previsti e dispone inoltre di funzioni aggiuntive connesse alle procedure di rendicontazione e controllo Tutte le Direzioni centrali coinvolte nell attuazione del Docup dispongono di una rete informatica locale collegata ad un server di Direzione e, a sua volta, ciascun server è collegato agli altri delle reti dell Amministrazione regionale. Il sistema consente pertanto l immissione dei dati da parte delle Direzioni responsabili dell attuazione di ciascuna misura/azione e la relativa trasmissione per l elaborazione sul server della dell autorità di gestione DRAE. Grazie a questo sistema viene consentita ai responsabili di misura la raccolta delle informazioni di carattere finanziario e fisico e procedurale a livello di singola operazione, l aggregazione dei dati per misura, asse, al fine di svolgere le attività connesse alla implementazione del Docup. La sezione del programma interessata al monitoraggio fisico prevede, già all atto dell inserimento dei dati anagrafici del progetto, l immissione dei dati previsionali exante relativi agli indicatori fisici specifici per la tipologia di intervento. Tali dati dovranno essere forniti dal beneficiario ultimo già al momento della presentazione della domanda di contributo, per la quale saranno predisposti appositi formulari anche su supporto informatico. L erogazione del contributo, sia a titolo di anticipo che di saldo, sarà vincolata al fatto che il beneficiario del contribuito fornisca preventivamente sia i dati relativi agli indicatori fisici previsti per il progetto che quelli relativi alle diverse fasi procedurali. In tal modo sarà possibile monitorare in itinere l attendibilità dei valori finanziari, procedurali e di realizzazione previsti ex-ante con quelli effettivamente raggiunti alle diverse scadenze.. Il programma prevede anche di marcare i progetti conclusi in modo da poter verificare l avanzamento finanziario per misura/asse con quello fisico generale e fornire indicazioni e supporto ad eventuali modifiche del complemento di programmazione necessarie a garantire il conseguimento di standard di performance ottimali. Per quanto riguarda i livelli di aggregazione si prevede una prima distinzione tra opere pubbliche e altri interventi affidati a soggetti pubblici o a prevalente partecipazione pubblica e investimenti privati. Nel primo caso il beneficiario finale è diverso dalla Regione e, con particolare riguardo alla realizzazione di opere pubbliche, si ritiene rilevante monitorare lo stato di avanzamento sia degli atti amministrativi di competenza (delibere, gare di appalto, affidamento dei lavori) che quello relativo all avanzamento delle opere stesse. Si Parte Generale 32

35 prevede a tal fine di porre dei vincoli alle amministrazioni pubbliche per quanto concerne la data di inizio dei lavori ed il loro completamento, nonché l obbligo di fornire periodicamente i dati, certificati, necessari all implementazione del sistema. Nel secondo caso il monitoraggio prevede una prima aggregazione di quei soggetti che hanno ottenuto un primo anticipo finanziario da quelli che non ne hanno fatto domanda, ponendo per questi ultimi date precise di scadenza del rendiconto. In tal modo dovrebbe essere possibile procedere in tempi rapidi ad eventuali scorrimenti di graduatorie al fine di utilizzare al meglio le risorse finanziarie. Ufficio responsabile del monitoraggio a livello del Docup Direzione centrale per le relazioni internazionali e per le autonomie locali Struttura stabile per il monitoraggio finanziario, procedurale e fisico dei programmi comunitari. Parte Generale 33

36 2. LE SCHEDE DI MISURA Il Docup, come già descritto nel paragrafo 1.1 (tabella 2) si articola in 5 assi e 12 misure. Nella seconda parte del Complemento di Programmazione, per ciascuna misura è stata predisposta una scheda tecnica, articolata anche a livello delle azioni contenute nella misura stessa, con l illustrazione dettagliata degli obiettivi specifici, dei contenuti, delle tipologie di intervento, dell iter attuativo e degli indicatori per il monitoraggio e sorveglianza, secondo il seguente schema: - I Identificazione della misura - II Contenuto tecnico - III Attuazione - IV Quadro finanziario - V Valutazione ex-ante Con riferimento al punto III, è da sottolineare che le tempistiche descritte nel par. III.4 Procedure amministrative di ciascuna scheda sono da considerarsi tempistiche indicative massime, che potranno essere ridotte dall Amministrazione regionale anche in funzione dei termini di rendicontazione finanziaria all Unione Europea. Con riferimento al punto V, è da evidenziare, inoltre, che la quantificazione degli indicatori di risultato e di impatto e di quelli ambientali (par. V.3) sarà completata ed integrata, laddove la natura lo consenta, anche relativamente ai valori iniziali oltre che ai valori finali (valori attesi), avvalendosi dell apporto del Valutatore in itinere. Le Schede di Misura 34

37 MISURA 1.1. COMPETITIVITÀ E ATTRATTIVITÀ DEL SISTEMA DEI TRASPORTI I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 1 Competitività ed attrattività del sistema territoriale I.2. Titolo della misura 1.1. Competitività e attrattività del sistema dei trasporti I.2.1. Azioni della misura Infrastrutture per lo sviluppo dell intermodalità Interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività produttive e turistiche I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 318 Trasporti multimodali Trasporti multimodali - Interporti 315 Porti Porti commerciali e di pesca - Aree servizi e movimentazione - Strutture logistiche - Interventi tecnologici e sistemi informativi 314 Aeroporti Aeroporti - Interventi tecnologici e sistemi informativi Strade regionali/ locali Strade regionali/locali - Rete viaria regionale/ locale II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Migliorare la competitività e attrattività del sistema dei trasporti tramite l ammodernamento, il completamento, la riqualificazione dei principali poli intermodali regionali che sono localizzati in area Obiettivo 2 ed in Sostegno Transitorio. Spostare crescenti quote di traffico delle merci dalla strada verso modalità di trasporto alternative (ferroviaria e marittima), riducendo i costi e l impatto ambientale dei trasporti, le congestioni del traffico ed i tempi di percorrenza. Migliorare gli standard di sicurezza nel settore dei trasporti marittimi. Migliorare l accesso di alcune zone dell area montana con particolari attrattive turistiche, ma attualmente marginali, e risolvere alcune criticità nei collegamenti di determinate zone produttive e portuali. Scheda della Misura

38 II.2. Descrizione della misura L azione regionale nel settore delle infrastrutture di trasporto punta, in piena conformità con gli obiettivi specifici di asse e di misura e l analisi SWOT, a rendere efficienti ed efficaci i sistemi di trasporto ed in particolare quelli alternativi alla modalità stradale quali la modalità ferroviaria e quella marittima. Al fine di perseguire il suddetto obiettivo la misura prevede una serie di interventi specifici finalizzati, da un lato, a sviluppare il sistema infrastrutturale intermodale, anche attraverso la prosecuzione delle iniziative intraprese con le risorse dell Obiettivo e e, dall altro, a favorire l accessibilità di specifiche aree produttive e turistiche migliorandone i collegamenti stradali. L insieme degli interventi previsti è direttamente coerente con gli obiettivi programmatici definiti, a livello generale, dal piano generale dei trasporti e della logistica e dall Intesa Istituzionale di Programma, nonché, a livello più specifico, dal piano regionale integrato dei trasporti e della pianificazione definita su base triennale ed aggiornata annualmente in sede di predisposizione del piano regionale di sviluppo (PRS). La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Infrastrutture per lo sviluppo dell intermodalità In tale ambito la natura degli interventi riguarda: - interventi di adeguamento delle infrastrutture dei porti di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro da attuarsi mediante riqualificazione ed ampliamenti di aree e banchine portuali operative, realizzazione di raccordi ferroviari di congiunzione tra terminal portuali e rete ferroviaria nazionale e aumento della dotazione di impianti ed attrezzature (anche mobili) per la movimentazione delle merci; - interventi d adeguamento e miglioramento delle infrastrutture degli autoporti di Fernetti, Gorizia e Pontebba da attuarsi attraverso la realizzazione e il potenziamento delle reti telematiche, al fine di poter favorire lo scambio delle merci e l integrazione dei servizi a diversi livelli, attuando forme evolute di logistica integrata, nonché tramite l ampliamento e la copertura di piazzali destinati alla movimentazione delle merci e l allestimento di locali destinati al traffico merci; - la realizzazione di ulteriori lotti funzionali dell Interporto di Cervignano del Friuli al fine di consentire, attraverso l allungamento dell esistente raccordo ferroviario, la formazione di treni blocco per l effettuazione del trasporto combinato e l acquisto di attrezzature destinate ad effettuare il cambio modale; - il potenziamento e il miglioramento delle strutture aeroportuali (Ronchi dei Legionari) finalizzati allo sviluppo dei traffici, anche mediante l acquisizione di consulenze (ad esempio per l ottenimento della certificazione di qualità) e l effettuazione di studi, volti a valorizzare la funzione dello scalo ronchese quale centro di raccolta e smistamento del traffico da e per i paesi dell Europa centrale; - interventi diretti al miglioramento degli standard di sicurezza nei trasporti marittimi, attraverso un sistema di controllo (Vessel Traffic Management Information System) che garantisca la sicurezza e la gestione ottimale delle operazioni connesse al traffico marittimo, realizzando così una fase attuativa di un idea progettuale iniziata nell ambito del programma INTERREG II Italia-Slovenia, e che sarà destinato a monitorare il traffico merci. Gli interventi suddetti saranno realizzati dai soggetti gestori delle infrastrutture intermodali interessate che rivestono la natura di enti pubblici e di società a prevalente partecipazione pubblica, appositamente costituite per la gestione delle infrastrutture stesse. Scheda della Misura

39 Quanto all intervento relativo al sistema Vessel Traffic Management Information System, si specifica che l attuazione di tale intervento fa capo all International Maritime Organisation International Maritime Academy di Trieste, Consorzio Universitario di ricerca avente natura di soggetto pubblico che fa capo all Organizzazione Marittima Internazionale e che si occupa di sicurezza marittima internazionale. Azione Interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività produttive e turistiche In tale ambito sono previsti interventi diretti al potenziamento, ristrutturazione, adeguamento e completamento di alcuni specifici collegamenti stradali, in particolare allo scopo: - di elevare il grado di fruibilità turistica di talune aree emarginate della montagna. Prioritariamente verrà realizzato un intervento per la messa in sicurezza e il miglioramento della strada di collegamento tra le località turistiche di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone, limitatamente al tratto stradale ricompreso nel Comune di Barcis; - di migliorare l accessibilità di specifiche aree produttive e portuali al sistema stradale regionale, al fine di promuoverne le condizioni di insediamento, nonché risolverne alcune criticità dei collegamenti. Prioritariamente verrà finanziato un intervento che si concretizza nella realizzazione di un lotto funzionale della viabilità di collegamento tra l area produttiva del Comune di Vivaro e la strada statale Cimpello-Sequals. Inoltre, al fine dell adeguamento della strada provinciale di interesse turistico Monfalcone-Grado al flusso turistico transitante, verranno realizzati, nel Comune di Grado, alcuni lotti funzionali di ristrutturazione della sede stradale con realizzazione della connessa pista ciclabile. II.3. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Operatori industriali, commerciali e del settore dei trasporti. Comunità locale, operatori turistici locali, operatori economici locali. II.4. Copertura geografica Zone ammesse all Obiettivo 2: poli regionali infrastrutturali rappresentati dai porti (Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro), dagli autoporti e centri di servizio di confine (Gorizia, Fernetti e Pontebba) e aeroporto (Ronchi dei Azione Legionari). Zone ammesse al Sostegno transitorio: interporto di Cervignano del Friuli Azione Zone ammesse all Obiettivo 2 Scheda della Misura

40 III. ATTUAZIONE III.1. normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione Azione L.R. 41/1986. L.R. 46/1986 International Maritime Organisation International Maritime Academy - L.R. 39/1995 art. 57 L.R. 7/1999 art. 23 (Delibera parco progetti, n del ) L.R. 26/2001 L.R. 41/1986 L.R. 22/1985 L.R. 46/1986 L.R. 26/2001 DPR 100/1978 L. 84/1994 L. 240/1990 Delibera CIPE n. 1/2001 Piano Generale dei Trasporti e della Logistica L. 109/1994 e DPR 554/1999 Delibera CIPE n. 1/2001 Piano Generale dei Trasporti e della Logistica L. 109/1994 e DPR 554/1999 III.2. Beneficiario finale Azione Azione Autorità Portuale di Trieste, Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Comune di Monfalcone, Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell Aussa- Corno, Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone, Terminal Intermodale di Trieste Fernetti S.p.A., S.D.A.G. S.p.A., Autovie Servizi S.p.A., Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A., Interporto Alpe Adria di Cervignano del Friuli S.p.A., International Maritime Organisation International Maritime Academy Enti locali territoriali, anche in forma associata III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile di misura/azione Azione Direzione centrale della pianificazione territoriale, della mobilità e delle infrastrutture di trasporto Azione Direzione centrale della pianificazione territoriale, della mobilità e delle infrastrutture di trasporto Direttore del Servizio per il Trasporto merci Direttore del Servizio per le infrastrutture e vie di comunicazione Il responsabile di misura con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è il Direttore centrale della pianificazione territoriale della mobilità e delle infrastrutture di trasporto. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura La misura è attuata a regia regionale. La Giunta regionale, con deliberazione n. 3641, di data , ha individuato, previa procedura di consultazione dei soggetti potenzialmente beneficiari delle provvidenze comunitarie, un primo gruppo di progetti nel seguito definito parco progetti - da finanziare, a valere sul Fondo regionale per il cofinanziamento di programmi e progetti comunitari di cui all art. 23, comma 5, della legge regionale n. Scheda della Misura

41 7/99 e successive modifiche, rispondenti alle finalità del DOCUP , immediatamente cantierabili e la cui conclusione è prevista per il La Regione provvederà per l utilizzo delle risorse restanti a pubblicare inviti. Sarà effettuata una rigorosa selezione dei progetti presentati a seguito di detti inviti, che dovranno essere corredati da precisi studi di fattibilità e di impatto. Tali progetti saranno, quindi, oggetto di valutazione da parte della Direzione centrale competente, che si avvarrà dei propri organi tecnici. La Giunta regionale approva con apposita deliberazione le iniziative ammissibili all intervento dell Obiettivo 2, sulla base dell istruttoria compiuta dalla Direzione competente, definendo il relativo finanziamento. Il Direttore centrale provvede a adottare i decreti di concessione dei finanziamenti e all autorizzazione al pagamento delle somme dovute ai beneficiari finali. Interventi individuati dal parco progetti Fase 1: Delibera della Giunta regionale che individua le iniziative progettuali da inserire nel parco progetti in base a criteri predefiniti di priorità (D.G.R. del ) Fase 2: Presentazione delle domande di finanziamento (entro il secondo semestre 2001) Fase 3: Istruttoria e decreto di concessione (entro il secondo semestre del 2002) Fase 4: Fase 5: Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 90 giorni dal decreto di concessione del finanziamento) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Fase 6: Conclusione dei lavori (entro il secondo semestre del 2003) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto del contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Infrastrutture per lo sviluppo dell intermodalità Fase 1: Fase 2: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 30 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Scheda della Misura

42 Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 150 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 730 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto del contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività produttive e turistiche Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 30 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 150 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R.di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Scheda della Misura

43 Ad avvenuto avvio dei lavori la Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Fase 6: III.5. Conclusione dei lavori (entro 730 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il soggetto beneficiario è tenuto a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto del contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Criteri di selezione delle operazioni I presenti criteri riguardano i progetti che potranno essere realizzati con le risorse a disposizione dopo il finanziamento del parco progetti. Azione Infrastrutture per lo sviluppo dell intermodalità Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda di misura; - conformità dei progetti alla pianificazione regionale nel settore dei trasporti; - cantierabilità delle opere, da verificarsi attraverso la presentazione di progetti sviluppati almeno a livello definitivo. Criteri di valutazione/priorità: - progetti già cantierati e non conclusi alla data di presentazione della domanda; - progetti articolati in lotti funzionali, almeno uno dei quali rendicontabile entro il ; - progetti specificatamente destinati allo sviluppo dell attività intermodale con la finalità di spostare quote crescenti di traffico merci dalla strada a modalità di trasporto alternative (ferroviaria e marittima); - dotazioni impiantistiche ed eventualmente tecnologiche destinate al commercio nazionale e internazionale, anche con particolare riferimento ai sistemi di monitoraggio del traffico marittimo; - progetti che prevedono interventi in siti degradati ovvero già luogo di attività industriali, fatta salva la sicurezza della popolazione, o ancora che prevedono il riutilizzo di immobili dismessi o il trasferimento dell attività in aree idonee. Azione Interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività produttive e turistiche Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda di misura; - conformità alla pianificazione regionale in materia stradale; - cantierabilità delle opere, da verificarsi attraverso la presentazione di progetti sviluppati almeno a livello definitivo; - adozione di misure volte alla riduzione dell impatto visivo e fonico. Qualora le opere interessino zone naturali, adozione di eventuali misure volte a ridurre l interferenza dell opera con la fauna presente e l ambiente circostante (recinzioni e barriere) ed a consentire comunque la continuità territoriale (prevedendo punti di attraversamento per la fauna). Qualora le opere siano realizzate in Scheda della Misura

44 aree di importanza naturalistica andranno adottate misure di ripristino o compensative per lo spazio verde sottratto. Criteri di valutazione/priorità: - progetti già cantierati e non conclusi alla data di presentazione della domanda; - progetti articolati in lotti funzionali, almeno uno dei quali rendicontabile entro il III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/99. Sono ammissibili le spese nel seguito elencate sostenute a partire dal Azioni Azione Azione Spese ammissibili Acquisizione di aree (nel limite del 10% della spesa ammissibile riferita all intero progetto) Realizzazione di immobili (capannoni, magazzini, depositi ecc.) Realizzazione di opere di armamento ferroviario Realizzazione e arredamento funzionale banchine e piazzali Acquisizione di attrezzature per il sollevamento di containers e casse-mobili Acquisizione di mezzi atti al trasporto ferroviario delle merci Attrezzature ed impianti atti al miglioramento della sicurezza nei trasporti marittimi Attrezzature informatiche (software, hardware, consulenze informatiche) Spese di progettazione, generali e di collaudo (nei limiti previsti dalla normativa regionale vigente) Consulenze specialistiche IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n.7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Acquisizione di aree (nel limite del 10% della spesa ammissibile riferita all intero progetto) Opere stradali e connesse a supporto delle attività produttive e turistiche Spese di progettazione, generali e di collaudo (nei limiti previsti dalla normativa regionale vigente) Spese per il miglioramento dell impatto visivo e fonico IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n.7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e sm.i. Per entrambe le azioni, l acquisizione di beni mobili è ammissibile alle seguenti condizioni: 1) il materiale deve essere utilizzato esclusivamente all interno del territorio ammissibile; 2) il materiale deve essere utilizzato esclusivamente per le finalità previste al momento dell acquisto; 3) il beneficiario finale deve impegnarsi, mediante una dichiarazione scritta firmata dal legale rappresentante, al rispetto delle condizioni di cui ai punti precedenti, sotto il controllo delle autorità responsabili dell attuazione del programma, pena il rimborso della sovvenzione. Intensità di aiuto E richiesta per tutti i progetti, già individuati e da individuare, una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Scheda della Misura

45 Nessun aiuto di Stato, ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE, sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi infrastrutturali di interesse generale. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata al miglioramento delle infrastrutture di trasporto, si integra con le misure di aiuti alle imprese sia dell Asse 2 che dell Asse 4; per l azione le connessioni più strette sono con le misure 4.1 e 4.3 riguardanti lo sviluppo dell imprenditoria nelle zone montane e la valorizzazione turistica dell alta montagna. Scheda della Misura

46 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

47 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 1.1 è finalizzata al miglioramento del sistema dei trasporti, soprattutto per quanto riguarda il traffico internazionale, in funzione dell aumento della competitività e dell attrattività del territorio. Le azioni ricomprese al suo interno appaiono, pertanto, in linea con gli obiettivi specifici perseguiti a livello di Asse, in quanto promuovono l integrazione economica, spaziale e funzionale delle aree obiettivo 2 e di quelle in Sostegno Transitorio. Gli interventi programmati si contraddistinguono per il contenuto innovativo, che si esplica nel potenziamento della rete informatica e telematica così come nello sviluppo della logistica integrata applicata al settore dei trasporti. Inoltre, l adozione di tecnologie destinate al commercio nazionale e internazionale appare particolarmente significativa, in considerazione della collocazione geopolitica della regione. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Pertinenza Alta, in quanto sono previsti criteri che fanno riferimento diretto allo sviluppo dell intermodalità ed allo spostamento di quote del traffico dalla strada ad altre forme di trasporto. Alta, considerando un criterio che privilegia l inserimento in aree già infrastrutturate. Occorre inoltre considerare che l azione garantisce la coerenza degli interventi con le scelte strategiche effettuate nel Piano generale dei trasporti e della logistica e nel Piano regionale dei trasporti. Alta, soprattutto considerando la previsione di una verifica della conformità dei progetti alla pianificazione regionale nel settore dei trasporti. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, vi è un esplicito richiamo alla sostenibilità ed al minor impatto ambientale degli interventi stessi in particolare evitando la sottrazione di aree naturali del territorio regionale. Non rilevante in fase di selezione Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione siano suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione siano suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

48 Principi e priorità trasversali Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, in particolare uno dei criteri di selezione richiamati concerne la fruibilità degli interventi stessi per lo sviluppo del commercio internazionale. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, in quanto sono previsti criteri che fanno riferimento diretto al miglioramento dell accessibilità di alcune zone dell area montana. Alta, considerando un criterio che privilegia la conformità alla pianificazione regionale in materia stradale. Alta, soprattutto in previsione di una verifica della conformità dei progetti alla pianificazione regionale nel settore dei trasporti. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, vi è un esplicito richiamo alla sostenibilità ed al minor impatto ambientale degli interventi stessi attraverso la previsione dell impiego di moderne tecnologie per la mitigazione dell impatto visivo e fonico. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione siano suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Interventi Num. 16 Superficie infrastrutturata Mq Lunghezza rete Km. 12 Scheda della Misura

49 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Incremento movimentazioni merci (%) Riduzione dei tempi di percorrenza % 10 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Variazione dei volumi di interscambio di merci via rete ferroviaria, aeroportuale e portuale da e verso l'area di riferimento (Ton/Anno) Scheda della Misura

50 Residenti nelle aree oggetto di intervento che hanno percepito una riduzione dei disagi dovuti al traffico commerciale Variazione delle presenze turistiche Import/export con paesi PECO e CSI % (Num/anno) Meuro Indicatori ambientali Unità di misura Valore atteso Scheda della Misura

51 1.1.1 Rapporto tra nuova superficie infrastrutturata e superficie complessiva interessata dagli interventi 5 % Attraversamenti per la fauna Num. CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 5 Per nuova superficie infrastrutturata si intende la superficie che prima dell intervento era riconducibile ad una delle seguenti categorie: sede di attività agricola; superficie incolta; suolo nudo; giardino o area naturale. Scheda della Misura

52 MISURA 1.2. COMPETITIVITÀ E ATTRATTIVITÀ URBANA I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 1 Competitività ed attrattività del sistema territoriale I.2. Titolo della misura 1.2. Competitività e attrattività urbana I.2.1. Azioni della misura Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana volti ed elevare la vivibilità e l attrattività dei maggiori centri urbani Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori I.3. Fondo Strutturale FERS 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azioni 1.2 Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 352 Risanamento aree urbane Riqualificazione urbana Strutture per il turismo e il tempo libero e altri servizi - Verde pubblico - Arredo urbano - Struttura e spazi destinati al turismo congressuale - Strutture/spazi destinati ad attività produttive II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Valorizzare le potenzialità di sviluppo socio economico delle aree urbane. Accrescere l attrattività turistica delle aree stesse. Migliorare le condizioni di vivibilità, in particolare dei centri maggiori. II.2. Descrizione della misura La presente misura mira a rivitalizzare e a valorizzare le aree urbane, da un lato concentrandosi sui problemi di progressivo degrado urbano che caratterizzano i centri maggiori (Trieste e Gorizia) in funzione di una maggiore attrattività degli stessi a beneficio della popolazione e delle attività economiche, dall altro realizzando interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico nei centri minori, allo scopo di accrescerne le opportunità di attrazione in termini di sviluppo economico, ambientale, sociale, culturale e turistico. La misura si articola nelle seguenti azioni: Scheda della Misura

53 Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana volti ed elevare la vivibilità e l attrattività dei maggiori centri urbani L azione prevede l attuazione di interventi volti alla riqualificazione dei due comuni capoluogo di provincia, Trieste e Gorizia, i quali presentano le situazioni di depauperamento e degrado della struttura urbana più critiche dell intera regione, come del resto evidenziato dall analisi Swot. A ciò si deve aggiungere la peculiarità dell invecchiamento che affligge entrambe le città e la confinarietà che, nel caso di Gorizia, comporta addirittura la lacerazione del territorio cittadino. Trieste presenta inoltre, unica in regione, la specificità delle dimensioni metropolitane, con tutte le problematiche che ne conseguono. Gli interventi sono inseriti nel quadro di progetti unitari e coordinati, e si sostanziano nella realizzazione di parcheggi, aree verdi, percorsi pedonali, piste ciclabili e per il tempo libero, arredo urbano ecc., ivi comprese le opere di urbanizzazione primaria strettamente connesse; tali interventi hanno lo scopo di determinare effetti positivi sia sul piano della vivibilità e della fruibilità dei servizi da parte della popolazione sia su quello dell attrattività dei centri stessi nei confronti delle attività economiche. In tale ambito un intervento specifico riguarda la realizzazione di una sala per conferenze di negoziato internazionale a Gorizia: tale intervento si inserisce, peraltro, in un complesso di iniziative volte allo sviluppo del polo universitario e dell offerta di servizi di livello internazionale, in funzione anche delle attività negoziali che cresceranno in vista dell allargamento dell Unione Europea. Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori L azione, a cui è destinato indicativamente il 40% delle risorse assegnate alla misura, prevede la realizzazione di interventi che si sostanziano: a) nella riqualificazione di ciascuno dei centri urbani minori il cui territorio è compreso, anche parzialmente, nel parco naturale delle Dolomiti Friulane, nel parco naturale delle Prealpi Giulie, nella riserva naturale del Lago di Cornino e nella riserva naturale della forra del torrente Cellina, aree potenzialmente valide dal punto di vista turistico, ambientale e naturalistico, appositamente individuate per tale peculiarità con la L.R. 42/1996. Gli interventi hanno lo scopo, in particolare, di arginare il fenomeno di spopolamento che colpisce tali aree e di sviluppare l attrattività turistica. b) nella riqualificazione di altri centri minori, non ancora caratterizzati da una specifica vocazione turistica, anche in funzione di un maggior sviluppo dell attrattività turistica ed economica, in quanto necessitano di trovare idonea caratterizzazione e tipicità all interno del territorio regionale. Tra questi verrà data priorità ai comuni con popolazione superiore alle unità, dove particolari sono i problemi di degrado urbano e dove è altresì possibile sviluppare la capacità di esercitare un ruolo di attrazione sui comuni limitrofi, in un ottica di sviluppo dei valori ambientali, sociali, culturali e turistici. Tali interventi si concretizzano attraverso la realizzazione, nel quadro di progetti unitari e coordinati, di parcheggi, aree verdi, percorsi pedonali, ciclabili e per il tempo libero, arredo urbano ecc., ivi comprese le opere di urbanizzazione primaria strettamente connesse, nonché attraverso il recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente allo scopo di sviluppare la capacità di attrazione economica. Il recupero edilizio permetterà di destinare immobili dismessi o in stato di degrado all esercizio di attività economiche e di servizio, che non esistevano in dette aree urbane (ad esempio un esercizio commerciale o una farmacia, escludendosi dunque attività di natura istituzionale quali la sede municipale oppure una scuola). Tali attività sono da valutare rispetto alla dotazione iniziale di attività economiche di servizio dell area oggetto di riqualificazione L eventuale utilizzo da parte di terzi del patrimonio edilizio pubblico recuperato non potrà comunque prescindere dall individuazione degli aventi diritto tramite procedura di evidenza pubblica. Scheda della Misura

54 II.3. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Comunità locale e sistema economico locale Comunità locale e sistema produttivo e turistico locale II.4. Copertura geografica Azione Azione I comuni di Trieste e Gorizia, limitatamente alle zone ammesse all Obiettivo 2 ed al Sostegno Transitorio Tipologia a) vengono individuati i comuni il cui territorio sia compreso, anche parzialmente, nel parco naturale delle Dolomiti Friulane, nel parco naturale delle Prealpi Giulie, nella riserva naturale del Lago di Cornino e nella riserva naturale della forra del torrente Cellina, con esclusione delle aree interessate dall azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini. Tipologia b) gli altri comuni minori inclusi nelle zone ammesse all Obiettivo 2 o al Sostegno Transitorio III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R. 46/1986 e L.R. 26/2001 L. 109/1994 e DPR. 554/1999 Azione L.R. 46/1986 e L.R. 26/2001 L. 109/1994 e DPR. 554/1999 III.2. Beneficiario finale Azione Azione Comuni di Trieste e Gorizia, Università di Trieste e CCIAA di Gorizia Comuni III.3. Struttura responsabile dell attuazione Direzione centrale dell ambiente e dei Lavori Pubblici Responsabile della misura Direttore del Servizio per la disciplina tecnica dell edilizia e per le strutture a supporto della residenza. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura La misura viene attuata a regia regionale. La selezione degli interventi avverrà tramite invito a presentare proposte progettuali per quanto concerne l azione e l azione 1.2.2, tipologia a), e tramite bando per l azione 1.2.2, tipologia b). Modalità di attuazione degli interventi per invito Scheda della Misura

55 Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana volti ed elevare la vivibilità e l attrattività dei maggiori centri urbani e Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori (tipologia a) Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 30 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 30 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 30 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 360 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 1020 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il soggetto beneficiario è tenuto a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Modalità di attuazione degli interventi per bando Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori (tipologia b) Fase 1: Fase 2: Fase 3: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria dei progetti (entro 120 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Scheda della Misura

56 Fase 4: Fase 5: Fase 6: III.5. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 390 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria dei progetti) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 1020 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il soggetto beneficiario è tenuto a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Criteri di selezione delle operazioni Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana volti ed elevare la vivibilità e l attrattività dei maggiori centri urbani La ripartizione tra i territori comunali di Trieste e Gorizia delle risorse complessive, che saranno previste per l azione stessa, dovrà tendenzialmente corrispondere alla distribuzione della popolazione nei due comuni. Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda di misura. Criteri di valutazione/priorità: - priorità per progetti già cantierati e non conclusi alla data di presentazione della domanda; - priorità per progetti che presentano un più elevato indice di cantierabilità; le priorità saranno di intensità decrescente a seconda che venga presentato: - progetto esecutivo; - progetto definitivo corredato dalle necessarie autorizzazioni; - progetto definitivo privo delle necessarie autorizzazioni; - progetto preliminare; - studio di fattibilità; - a parità di livello di progettazione saranno preferiti i progetti con maggior grado di sensibilità ambientale (rilevabile, con uguale peso, nell uso di tipologie architettoniche tradizionali e nel ricorso all utilizzo di materiali bio-compatibili in misura significativa); Scheda della Misura

57 - a parità di indice di cantierabilità e di grado di sensibilità ambientale, verranno privilegiati i progetti che risulteranno preordinati nell elenco predisposto dal beneficiario secondo le proprie priorità. Azione Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio pubblico volti alla valorizzazione dei centri minori Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda di misura; - i centri minori non devono essere ancora caratterizzati da una specifica svocazione turistica; - non potrà essere presentato più di un progetto per comune; - il quadro economico di ciascun progetto non dovrà essere inferiore a euro. La scelta dei progetti da finanziare per le iniziative selezionate per bando, avverrà secondo due graduatorie distinte (una per le operazioni ricadenti in zona ammessa all Obiettivo 2, l altra per le operazioni ricadenti in zona ammessa al Sostegno Transitorio) e sarà effettuata sulla base dei seguenti parametri. Criteri di valutazione/priorità: dimensioni del comune beneficiario: - priorità massima per il comune con popolazione superiore ai abitanti nella stessa tipologia di zona (Obiettivo 2 o Sostegno transitorio); - priorità in progressione lineare per i comuni con popolazione compresa tra 1 e abitanti nella stessa tipologia di zona. partecipazione finanziaria del beneficiario superiore all entità minima prevista dal programma (21%): - priorità massima per l intervento pubblico con maggiore partecipazione finanziaria; - priorità nulla per l intervento pubblico con partecipazione finanziaria pari al 21%; - priorità in progressione lineare per gli interventi pubblici con partecipazione finanziaria compresa tra il 21% e il valore massimo riscontrato. indice di cantierabilità: - priorità per progetti già cantierati e non conclusi alla data di presentazione della domanda; - priorità per progetti che presentano un più elevato indice di cantierabilità Le priorità saranno di intensità decrescente a seconda che venga presentato: - progetto esecutivo; - progetto definitivo corredato dalle necessarie autorizzazioni; - progetto definitivo privo delle necessarie autorizzazioni; - progetto preliminare; - studio di fattibilità; integrazione e concentrazione: Scheda della Misura

58 - priorità per l inclusione in progetti unitari e coordinati già individuati nel Docup a valere sull asse 3 Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali, naturali e culturali e finanziati solo per la parte corrispondente. sensibilità ambientale: - priorità per l uso di tipologie architettoniche tradizionali; - priorità per il ricorso all utilizzo di materiali bio-compatibili in misura significativa. A parità di punteggio, la scelta dei progetti da finanziare sarà effettuata in funzione del numero di abitanti residenti nella stessa tipologia di zona ammessa. A tale titolo si assumeranno i valori riportati nel Documento Unico di Programmazione. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/99. Sono ammissibili le spese nel seguito elencate, purché sostenute a partire dal : - Costo acquisizione terreni necessari alla realizzazione dell intervento (entro il limite massimo del 10% della spesa ammissibile); - Costo delle opere e forniture relative alla realizzazione di parcheggi, aree verdi, percorsi pedonali, ciclabili e per il tempo libero, arredo urbano, ecc., ivi comprese le opere di urbanizzazione primaria strettamente connesse, nonché, costo delle opere e forniture relative al recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente; - Oneri di progettazione, generali e di collaudo (nei limiti previsti dalla normativa regionale vigente); - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. In sede di determinazione del contributo, può essere riconosciuta una spesa per imprevisti entro il limite massimo del 10% del costo delle opere e delle forniture. Tale voce, rappresentando una sorta di riserva, in sede di consuntivo scomparirà necessariamente dal quadro economico dell opera. L importo relativo rappresenterà un economia di spesa qualora non utilizzato oppure utilizzato per sostenere spese non ammissibili; viceversa, sarà riconosciuto come rendicontabile qualora utilizzato per sostenere ulteriori spese ammissibili non previste in sede di progetto. Intensità di aiuto È richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Per quanto attiene all azione 1.2.2, il contributo sarà comunque contenuto all interno dei seguenti limiti: euro per i comuni di cui alla tipologia a) ed euro per gli altri comuni. Nessun aiuto di Stato, ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE, sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi infrastrutturali di interesse generale. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata al miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane ed a favorirne lo sviluppo socio-economico e l attrattività turistica, presenta elementi di connessione con gli interventi delle misure dell Asse 3, in particolare e 3.2, riguardanti la valorizzazione delle risorse naturali e Scheda della Misura

59 culturali, inoltre è funzionale agli obiettivi delle misure 2.1 e 4.1 relativi allo sviluppo e consolidamento del sistema produttivo ed alla riqualificazione del settore turistico. Scheda della Misura

60 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

61 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 1.2 si prefigge di mettere in risalto le potenzialità di sviluppo socioeconomico delle aree urbane, di accrescerne l attrattività turistica e di migliorare le condizioni di vivibilità, valorizzando una risorsa aggiuntiva, quale il centro urbano, per lo sviluppo socioeconomico delle zone in considerazione. Gli obiettivi specifici di misura risultano, pertanto, coerenti con quello globale dell Asse 1, che prevede il rafforzamento socio-economico e strutturale delle aree obiettivo 2 tramite il miglioramento della relativa dotazione infrastrutturale. Le linee d azione previste all interno della misura 1.2 si prefiggono di migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani della regione attraverso la realizzazione di aree verdi, piste ciclabili e zone pedonali, integrando la dimensione ambientale nelle azioni per lo sviluppo delle aree urbane. La valorizzazione della collocazione geopolitica della regione appare conseguente all attuazione dei singoli interventi e particolarmente favorita dall azione riguardante la realizzazione, presso il Polo Universitario Goriziano, di una sala per conferenze di negoziato internazionale a sostegno del sistema economico urbano. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Pertinenza Alta, in quanto è previsto l inserimento nell invito per la selezione delle iniziative da finanziare di criteri che tengano conto degli obiettivi generali dell Asse. Alta, in quanto la concentrazione degli interventi è garantita dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di interessare i comuni capoluogo di provincia Trieste e Gorizia, caratterizzati da situazioni critiche dal punto di vista sociale ed ambientale. Alta, perché implicito negli obiettivi dell azione laddove si prevede la realizzazione di progetti unitari e coordinati. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, la sensibilità ambientale degli interventi è infatti considerata uno dei principali criteri di selezione degli interventi in particolare relativamente all uso di tipologie architettoniche tradizionali e di materiali bio-compatibili. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale, ad esempio, in termini di miglioramento della qualità di vita nelle aree urbane. Scheda della Misura

62 Principi e priorità trasversali Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi in termini di innalzamento del grado di attrattività turistica delle città interessate. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Pertinenza Alta, in quanto è previsto l inserimento nel bando/invito per la selezione delle iniziative da finanziare di criteri che tengano conto degli obiettivi generali dell Asse. Alta, considerando la previsione di un criterio volto a privilegiare gli interventi di tipo integrato e concentrato; inoltre, occorre osservare che la concentrazione degli interventi è garantita dalla previsione di un limite minimo al costo delle iniziative e da un maggiore punteggio per le operazioni localizzate in comuni con popolazione superiore ai abitanti. Alta, considerando la previsione di un criterio volto a privilegiare gli interventi di tipo integrato e concentrato. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, la sensibilità ambientale degli interventi è infatti considerata un importante criterio di selezione degli interventi in particolare relativamente all uso di tipologie architettoniche tradizionali e di materiali bio- compatibili. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale, ad esempio, in termini di miglioramento della qualità di vita nelle aree urbane. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

63 Principi e priorità trasversali Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi in termini di innalzamento del grado di attrattività turistica delle città interessate. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Superficie strutture/spazi Mq Immobili recuperati nei quali si attivano attività commerciali/di servizio Num. 4 Interventi Num. 25 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso 1.2 Variazione mq di verde pubblico attrezzato per abitante (Mq) Attività economiche insediate nelle zone interessate Num. 2 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Residenti nelle aree oggetto di intervento che hanno percepito un miglioramento della vivibilità dell'area % Scheda della Misura

64 MISURA 1.3. COMPETITIVITÀ E ATTRATTIVITÀ DELLE INFRASTRUTTURE PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 1 Competitività e attrattività del sistema territoriale I.2. Titolo della misura 1.3. Competitività ed attrattività delle infrastrutture per lo sviluppo delle attività produttive I.2.1. Azioni della misura Completamento e ammodernamento di infrastrutture in aree industriali Realizzazione di strutture per l insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative Realizzazione di un centro per la promozione della sicurezza sul lavoro I.3. Fondo Strutturale FERS 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 345 Acque reflue, depurazione Trattamento e depurazione - Trattamento terziario Investimenti materiali Infrastrutture produttive - Aree attrezzate (PMI) Infrastrutture di RSTI Infrastrutture di RSTI - Centri di ricerca - Centri di competenza tecnologica Infrastrutture di RSTI Infrastrutture di RSTI - Centri di competenza tecnologica II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Migliorare le condizioni di insediamento delle imprese nelle aree industriali e favorirne la ri/localizzazione. Sviluppare l innovazione tecnologica e migliorare l accesso alle nuove tecnologie da parte delle PMI, in particolare di quelle localizzate in area montana e con particolare attenzione ad alcune specializzazioni produttive d area (es. coltellerie, stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche). Promuovere la ricerca di alto contenuto scientifico e tecnologico, anche a valenza internazionale, con particolare attenzione alle ricadute sul territorio montano. Contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro particolarmente diffuso nella regione. Diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro e ridurre i costi economici e sociali legati al fenomeno degli infortuni sul lavoro. Scheda della Misura

65 II.2. Descrizione della misura Attraverso la presente misura, si intende rafforzare la competitività delle infrastrutture a servizio del sistema produttivo territoriale, potenziandole e rendendole più adeguate ai fabbisogni del sistema imprese. A tal fine, la misura intende agire sia su alcuni servizi presenti nelle aree industriali, sia sulle strutture finalizzate in particolare alle attività di innovazione tecnologica di ricerca dell area montana, nonché favorire la nascita di un centro di promozione della sicurezza sul lavoro. La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Completamento ed ammodernamento di infrastrutture in aree industriali Si prevede di attuare iniziative volte al potenziamento e alla realizzazione di infrastrutture nelle aree di insediamento industriale comprese le reti per la distribuzione di acque ad uso industriale e quelle informatiche. Attraverso questa azione, l Amministrazione regionale, più che intervenire in maniera generalizzata sulle infrastrutture in aree industriali (disponendo già di un ampia dotazione di tale aree), intende concentrare la propria azione su alcune situazioni specifiche volte, in particolare, al completamento ed alla prosecuzione di interventi già cofinanziati nell ambito della programmazione 1994/1999. In tale contesto l Amministrazione regionale ha individuato come prioritaria la prosecuzione del progetto relativo alla realizzazione di un sistema di trattamento e distribuzione delle acque reflue ad uso industriale, nella zona industriale di Trieste, di cui una prima parte è stata realizzata grazie alle risorse finanziarie del programma di iniziativa comunitaria RESIDER II. Con il programma RESIDER II si è provveduto in particolare: alla costruzione di un impianto di produzione di acque industriali attraverso la realizzazione di una linea terziaria di depurazione all interno dell attuale depuratore secondario della zona di Zaule di Trieste; alla realizzazione di una parte della rete di condotte per la distribuzione di acque industriali ad alcune imprese ivi insediate, con annesso serbatoio di compenso. Con il presente programma Obiettivo 2 si intende finanziare l ulteriore estensione della rete di condotte industriali al servizio della zona industriale di Zaule di Trieste. L iniziativa, oltre a rendere disponibile l utilizzo dell acqua ad uso industriale ad un maggior numero di imprese, avrà anche importanti ricadute ambientali, in particolare in termini di risparmio idrico. Il progetto sarà realizzato dall ACEGAS SpA a prevalente capitale pubblico, la quale risulta concessionaria del servizio di depurazione delle acque reflue e di distribuzione dell acqua all interno dell area interessata. Subordinatamente a questo intervento prioritario verrà finanziato, in base alla risorse disponibili, un secondo intervento riguardante il completamento della zona artigianale del Dossat, nel comune di Marano Lagunare, di cui una prima parte è stata realizzata grazie alle risorse finanziarie FESR del programma di iniziativa comunitaria Pesca. In particolare con tale Programma si è potuto realizzare il primo lotto delle opere di urbanizzazione dell isola del Dossat consistenti nella realizzazione di due strade con relative opere fognarie, acquedottistiche, elettriche, telefoniche e del gas. Con il presente programma Obiettivo 2 si potrà realizzare il secondo lotto di completamento del Dossat concernente la costruzione di una terza strada, i parcheggi relativi alle attività produttive e l adeguamento e la messa in sicurezza del ponte che collega l isola alla terraferma. Qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse finanziarie, con atto amministrativo di programmazione regionale, saranno individuati altri interventi coerenti con le finalità della presente azione. Scheda della Misura

66 Azione Realizzazione di strutture per l insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative Il sistema imprese dell area montana si caratterizza da qualche anno per la presenza di un numero consistente di imprese high-tech che puntano a superare i limiti derivanti dalla marginalità territoriale attraverso l introduzione nel processo produttivo dell innovazione tecnologica. Queste aziende, come pure le nuove imprese che si insedieranno nei territori montani, necessitano innanzitutto di laboratori altamente tecnologici che favoriscano lo sviluppo di processi altamente qualificanti e lo sviluppo di sinergie fra il sistema della ricerca ed il sistema imprese incentivando le iniziative di trasferimento dei risultati della ricerca alle PMI. Una parziale risposta a queste esigenze è stata data dal Centro di Innovazione Tecnologica (CIT) di Amaro istituito per promuovere nuove attività produttive ad alto contenuto tecnologico ed innovativo all interno del quale sono stati avviati alcuni laboratori quali quelli relativi alla compatibilità elettromagnetica, all ingegneria gestionale, alla prototipazione rapida, al Design. Il CIT è stato creato dall Agenzia per lo sviluppo economico della montagna (Agemont SpA) istituita con apposita legge regionale con la finalità di promuovere lo sviluppo socio-economico dei territori montani. Agemont SpA è una società per azioni a prevalente capitale pubblico regionale, infatti la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia detiene direttamente o tramite società controllate quasi il 100% del capitale sociale. Inoltre, le nomine della totalità dei componenti dell organo decisionale (Consiglio di Amministrazione) e dell organo di controllo (Collegio Sindacale), sono di esclusiva competenza della Regione. Attraverso gli interventi programmati in questa azione, si intende rispondere alle esigenze manifestate dal sistema impresa ed in particolare dalle aziende che operano in determinati settori strategici per la montagna quali ad esempio: micro-meccanica di precisione, ottica, coltellerie. Riguardo quest ultimo comparto, l analisi delle specifiche di prodotto e di processo, effettuata attraverso una serie di verifiche dirette con le numerose imprese del settore al fine della conseguente creazione del marchio di qualità del prodotto, ha evidenziato la necessità di avviare un processo di ricerca ed applicazione per la definizione delle specifiche e dei parametri del prodotto attivando un apposito laboratorio di prove su prototipi ed articoli di produzione. La creazione di laboratori permetterà di attuare una strategia d intervento orientata all introduzione di nuove tecnologie per favorire e sostenere la competitività delle imprese esistenti e sollecitare l avvio di nuove realtà fornendo alle medesime gli strumenti necessari per affermarsi sul mercato locale nazionale ed internazionale e per superare gli ostacoli creati anche dalla marginalizzazione fisica e culturale. La presente azione prevede la realizzazione di tre progetti, i primi due da parte di Agemont SpA e il terzo da parte del Centro Internazionale di Ricerca sulla Montagna: a) Polo Tecnologico stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche Realizzazione all interno del CIT (Centro di Innovazione Tecnologica) di Amaro, in provincia di Udine, del polo tecnologico di stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche mediante l implementazione di un laboratorio destinato alla messa a punto delle tecnologie di stampaggio plastici e sviluppo di componenti ottici-fotonici. Sono previsti adeguamenti strutturali della sede dei laboratori, l acquisto delle attrezzature e degli impianti per l allestimento degli stessi. All interno dei laboratori sono previste attività di simulazione numerica e progettazione, sperimentazione e realizzazione di prototipi. Il progetto è rivolto al trasferimento dei risultati alle imprese del territorio in un ottica di valorizzazione dell intero comprensorio montano. Scheda della Misura

67 b) Laboratorio materiali metallurgia. E prevista la creazione di un laboratorio a supporto del comparto coltellerie per l effettuazione di prove tecnologiche tradizionali ed analisi di tipo metallografico, al fine di fornire alle PMI del comparto gli strumenti necessari a valorizzare le capacità distintive ed i requisiti qualitativi e tecnici dei loro prodotti. Il laboratorio consentirà di effettuare prove specifiche per il settore delle coltellerie ed allo stesso tempo prove sui materiali per aziende degli altri settori interessati. Gli investimenti riguarderanno oltre agli adeguamenti strutturali della sede del laboratorio, l acquisizione di attrezzature e impianti in parte specifici per il comparto coltellerie, ed in parte generali utilizzabili su altre lavorazioni meccaniche. E previsto l accreditamento SINAL (Sistema Nazionale per l Accreditamento dei Laboratori) del laboratorio ed il suo inserimento nell albo dei laboratori pubblici e privati riconosciuti dal Ministero dell Università e della Ricerca Scientifica (ex legge 46/82). c) Realizzazione dei laboratori di ricerca per il Centro Internazionale di Ricerca sulla Montagna La Regione autonoma FVG, al fine di incentivare lo sviluppo delle attività di ricerca scientifica e tecnologica, innovativa e sperimentale ritenuta strategica per l ammodernamento e la competitività degli imprenditori dell area montana ha promosso la creazione di un Centro Internazionale di Ricerca per la montagna con la legge regionale 13/2001. Nell estate 2001 è stato formalizzato un Protocollo di Intesa tra Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Istituto Nazionale per la Ricerca in Montagna (INRM) nell ambito del quale sono stati definiti i reciproci impegni finanziari e le modalità per la costituzione del Centro Internazionale per la Ricerca sulla Montagna con la partecipazione dell INRM, Agemont SpA, Università degli Studi di Udine ed altri soggetti della ricerca. Il Centro di ricerca si pone come organismo dedicato agli approfondimenti di esperienze diverse e trasferibili di culture, studi e ricerche ma anche di ricerche applicate alle utilizzazioni e sperimentazioni in area montana per fondare e sviluppare percorsi innovativi per quanto riguarda lo sviluppo economico dell area montana. Il Centro, inoltre, viene immaginato come centro di eccellenza costituito da una struttura molto snella che si finanzia e si implementa su singoli progetti di ricerca e che rappresenta un centro di riferimento per la raccolta di dati, esperienze, sperimentazioni e ricerche esemplari. Azione Realizzazione di un Centro per la promozione della sicurezza sul lavoro L azione prevede la realizzazione di una serie di strutture ed infrastrutture (simulacri, simulatori, laboratori, officine, impianti dedicati, manufatti specifici), finalizzate alla creazione di un Centro per la promozione della sicurezza sul lavoro, la cui attività sarà rivolta a soggetti, pubblici e privati, operanti nei diversi settori produttivi e di servizio, con specifica priorità ai settori dell edilizia, dell industria e dei trasporti terrestri e marittimi. L intervento permetterà di riunire in un unico luogo tutte le attività necessarie ad affrontare le tematiche inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, realizzando un Centro, senza uguali in Italia, in grado di promuovere concretamente la sicurezza attraverso la ricerca, la sperimentazione, lo studio sull aggiornamento della normativa e l addestramento pratico, consentendo il raggiungimento dei seguenti obiettivi primari: - diffusione di una cultura che porta ad una riduzione dei costi legati al fenomeno infortunistico, espressi sia in termini sociali e finanziari, che, soprattutto, in termini di sacrificio di vite umane e di salute dei lavoratori; Scheda della Misura

68 - diffusione del concetto di qualità come conseguenza dell operare per procedure precedentemente pianificate; - raggiungimento di standard europei; - rispetto della normativa nazionale ed internazionale. La realizzazione dei simulacri e dei simulatori, in particolare, consentirà di dare inizio ad una vasta gamma di attività connesse alla verifica, al collaudo ed alla sperimentazione di materiali da utilizzare in contesti lavorativi a rischio, nonché al controllo delle tecniche e delle procedure in uso ed alla sperimentazione e verifica di tecniche e procedure innovative orientate all ottimizzazione dei livelli di sicurezza relativi alle diverse tipologie di situazioni lavorative. L azione sarà eseguita dal Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone (CSICM), ente pubblico economico ex articolo 1 della L.R. 36/1995, il quale dispone, altresì, di ampie zone per la localizzazione delle infrastrutture necessarie alle attività del Centro e rappresenta una sede strategica ai fini dell operazione in oggetto. Ospitando un importante realtà portuale, cantieri navali e numerose industrie, le cui attività, tra l altro, sono caratterizzate da altissimi tassi di rischio per i lavoratori che ivi prestano la loro opera, l area del Monfalconese presenta, infatti, caratteristiche geografiche, economiche e sociali ottimali per accogliere il Centro per la promozione della sicurezza sul lavoro. La gestione del Centro, una volta che lo stesso sarà stato ultimato, si svolgerà secondo modalità atte a consentire che l'interesse pubblico rappresentato dalla promozione della sicurezza sul lavoro possa essere perseguito in piena armonia con il principio di economicità, oltre che di efficienza ed efficacia. In particolare, il CSICM provvederà a promuovere, in conformità all'articolo 2, comma 5, della L.R. 3/1999, la costituzione di una società di capitali a prevalente partecipazione pubblica cui spetterà la gestione e la manutenzione del Centro. A tale riguardo, sarà ricercata ogni possibile forma di coinvolgimento sinergico, diretto ed indiretto, delle associazioni di categoria, delle imprese private, delle università, degli enti di ricerca e formazione, nonché di enti ed organismi, comunitari, nazionali e regionali, aventi competenza in materia. In particolare, al fine di massimizzare i risultati dell attività del Centro, si prevedono collaborazioni con enti, sia nazionali che europei, operanti nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro, quali, ad esempio, l Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPELS) del Ministero della Salute, l Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), l Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, ecc. II.3. II.4. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Azione Copertura geografica Azione Azione Azione PMI e sistema economico locale PMI e sistema regionale della ricerca e dell innovazione PMI, sistema socio-economico locale e soggetti pubblici Zone ammesse all Obiettivo 2: prioritariamente i comuni interessati dall area Ente Zona Industriale di Trieste e, subordinatamente, il Comune di Marano Lagunare Zone ammesse all Obiettivo 2 in area montana, così come individuate dall Appendice 1 del CdP Zone ammesse all Obiettivo 2 del Comune di Monfalcone Scheda della Misura

69 III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R. 46/1986 L. 109/1994 e DPR. 554/1999 L.R. 26/2001 Azione L.R. 26/2001 Azione L.R. 26/2001 L.R. 3/1999 L.R. 46/1986 L. 109/1994 e DPR 554/1999 III.2. Beneficiario finale Azione Società concessionarie di servizi pubblici, enti locali, enti gestori di aree produttive ed enti pubblici economici. Prioritariamente l Acegas SpA e, subordinatamente, il Comune di Marano Lagunare. Azione Agemont SpA e Centro internazionale per la ricerca sulla montagna (art.16 L.R. 13/2001) Azione Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile di misura/azione Azione Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo industriale Azione Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per la montagna naturali e forestali Azione Direzione centrale del Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Direttore del Servizio per le Professioni e gli Interventi settoriali Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Azione Completamento ed ammodernamento di infrastrutture in aree industriali L azione è attuata a regia regionale. I progetti saranno individuati tramite invito rivolto ai beneficiari finali, i quali presenteranno le domande di finanziamento con le specifiche contenute negli inviti stessi. L invito verrà rivolto prioritariamente all Acegas SpA e subordinatamente, in funzione delle risorse finanziarie disponibili al termine della fase 4, al Comune di Marano Lagunare, nonché eventualmente ad altri soggetti individuati con atto amministrativo di programmazione regionale. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 120 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Alla domanda di finanziamento verrà allegato il progetto definitivo. Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 60 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Scheda della Misura

70 Fase 4: Fase 5: Fase 6: Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 120 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R.di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse finanziarie, verrà rivolto l invito al Comune di Marano a presentare la domanda di finanziamento, ed eventualmente, con atto amministrativo di programmazione regionale, saranno individuati altri interventi coerenti con le finalità della presente azione. Avvio dei lavori (entro 45 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 300 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il soggetto beneficiario è tenuto a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Realizzazione di strutture per l insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative L azione è attuata a regia regionale. I progetti saranno individuati tramite invito rivolto ai beneficiari finali, Agemont SpA e Centro internazionale di ricerca sulla montagna, i quali presenteranno le domande di finanziamento con le specifiche contenute negli inviti stessi. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 120 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 120 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 90 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla struttura regionale competente che, con decreto del Direttore centrale, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. Scheda della Misura

71 I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla struttura regionale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la struttura regionale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Fase 6: Conclusione dei lavori (entro 730 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla struttura regionale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Realizzazione di un Centro per la promozione della sicurezza sul lavoro L'azione è attuata a regia regionale. Il progetto sarà individuato tramite invito rivolto al Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone, il quale presenterà la domanda di finanziamento con le specifiche contenute nell invito stesso. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dell invito (entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione della domanda di finanziamento (entro 30 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua il progetto ammesso a finanziamento (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Al beneficiario finale sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 420 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R.di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, il soggetto beneficiario completa l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approva il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore, provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 45 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. Il soggetto beneficiario provvede alla consegna dei lavori ed invia il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 945 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il soggetto beneficiario è tenuto a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Successivamente, eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Scheda della Misura

72 III.5. Criteri di selezione delle operazioni Azione Completamento ed ammodernamento di infrastrutture in aree industriali Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda di misura; - disponibilità del progetto definitivo. Criteri di valutazione/priorità: - interventi che determinano una riduzione del consumo o un reimpiego di acqua nell attività produttiva; - progetti che prevedono interventi in siti degradati ovvero già luogo di attività industriali, fatta salva la sicurezza della popolazione, o ancora, che prevedono il riutilizzo di immobili dismessi o il trasferimento dell attività in aree idonee; - adozione di misure volte alla riduzione dell impatto visivo e fonico. Azione Realizzazione di strutture per l insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda di misura; - il progetto deve contenere il programma dettagliato dei lavori con il relativo piano finanziario, la tempistica di realizzazione, i costi unitari e complessivi e un programma di attività nel primo triennio di gestione. Criteri di valutazione/priorità: - valorizzazione di sinergie tra i vari soggetti che operano a favore della ricerca e dell innovazione tecnologica; - coerenza del cronogramma di spesa; - modalità gestionali delle opere realizzate; - adozione di misure volte alla riduzione dell impatto visivo e fonico. Per quanto riguarda in particolare il Laboratorio materiali metallurgia, il progetto dovrà essere coerente con la strategia di sviluppo del distretto delle coltellerie costituito sulla base della legge regionale 27/1999 Per lo sviluppo dei Distretti industriali. Azione Realizzazione di un Centro per la promozione della sicurezza sul lavoro La singola operazione oggetto dell'azione è già stata individuata nel DOCUP. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/99. Sono ammissibili le spese nel seguito elencate, purché sostenute a partire dal : Scheda della Misura

73 Azioni Azione Azione Azione Spese ammissibili Opere per la realizzazione dei progetti Forniture direttamente connesse al progetto Spese di progettazione, generali e di collaudo (nei limiti previsti dalla normativa regionale vigente) Spese per espropri e asservimenti Spese per il miglioramento dell impatto visivo e fonico IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Spese per la progettazione degli interventi Opere edili ed impiantistica per l adeguamento degli spazi destinati all insediamento dei laboratori Impianti, macchinari, attrezzature e arredi strettamente funzionali al progetto Acquisto di attrezzature informatiche, software Spese per il miglioramento dell impatto visivo e fonico Consulenze specialistiche e tecniche relative al progetto IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Spese di progettazione, generali e di collaudo (nei limiti previsti dalla normativa regionale vigente) Spese per l'esecuzione delle opere d'urbanizzazione e delle infrastrutture (edifici e simulacri) Spese per l acquisizione e l'installazione dei macchinari, degli impianti e delle attrezzature funzionali Elaboratori e programmi informatici Terreni (entro il limite massimo del 10% della spesa ammissibile) IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto È richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di Stato, ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE, sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi infrastrutturali di interesse generale. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata al miglioramento delle condizioni di insediamento delle imprese e dell accesso delle PMI - in particolare dell area montana -, alle nuove tecnologie ed alla riduzione dei costi collegati al fenomeno degli infortuni sul lavoro per le imprese e la collettività, è sinergica e in rapporto di funzionalità con gli interventi delle misure dell Asse 2 e dell Asse 4 riguardanti l ampliamento e la competitività delle imprese. In particolare, l azione 1.3.3, dato il carattere trasversale delle tematiche legate alla prevenzione degli infortuni ed alla riduzione dei rischi sul posto di lavoro si integra con tutte le misure del Docup. Scheda della Misura

74 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00-21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

75 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 1.3 vuole migliorare le condizioni di insediamento delle imprese nelle aree industriali (azione 1.3.1), sviluppare l innovazione tecnologica e la sua fruibilità da parte delle PMI, promuovere la ricerca ad alto contenuto scientifico e tecnologico (azione 1.3.2), contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro e diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro (azione 1.3.3). Tali obiettivi risultano pienamente coerenti con l obiettivo globale dell Asse 1, che si propone di rafforzare il contesto socio-economico e strutturale e di creare un ambiente favorevole per la crescita dell occupazione e per l inserimento della regione in un contesto internazionale attraverso il miglioramento delle infrastrutture. L azione risulta particolarmente rilevante rispetto al principio della sostenibilità ambientale poiché si propone, tra l altro, di potenziare il sistema di distribuzione delle acque reflue per uso industriale, in linea con la direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e con la direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell inquinamento. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Pertinenza Obiettivi specifici Le singole operazioni oggetto dell Azione sono state già individuate nel CdP, in coerenza con gli obiettivi specifici della Misura. Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, in quanto la previsione di un criterio di ammissibilità che richiede la disponibilità del progetto definitivo garantisce la celere attuazione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni, sebbene la natura dell intervento prioritario abbia delle ricadute ambientali molto positive. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Emersione Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Internazionalizzazione Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

76 Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, in relazione all esplicita previsione della verifica della rispondenza degli interventi stessi agli obiettivi dell azione. Alta, la concentrazione degli interventi è garantita dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di realizzare tre progetti previsti in area montana. Alta, in particolare in relazione all esplicito richiamo alla verifica di coerenza di parte degli interventi previsti (il Laboratorio di metallurgia) con la strategia di sviluppo distrettuale regionale (l.r. 27/99). Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla verifica della coerenza del cronogramma delle spese può garantire l efficiente attuazione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Azione La singola operazione oggetto dell Azione è stata già individuata nel Docup V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Interventi Num Rete di trattamento delle acque reflue realizzata Km. 3,5 Superficie infrastrutturata Mq Interventi Num. 3 Scheda della Misura

77 Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Interventi Num. 1 Superficie infrastrutturata Mq Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Imprese insediate PMI che hanno accesso al servizio di distribuzione dell acqua Variazione dei volumi acque reflue depurate e riutilizzate per uso industriale Num. Num. (Volumi) Posti di lavoro di R&S creati Num Soggetti pubblici e privati coinvolti Num. Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Riduzione del numero degli infortuni sul lavoro Numero di innovazioni di prodotto, di processo e organizzative introdotte /realizzate dalle imprese di settore Variazione delle presenze di imprese high tech sul totale delle imprese in area montana Riduzione consumi acqua potabile per uso industriale (%) Num. (Num) (%) Scheda della Misura

78 MISURA 2.1. AIUTI AGLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 2 Ampliamento e competitività del sistema imprese I.2. Titolo della misura 2.1. Aiuti agli investimenti delle imprese I.2.1. Azioni della misura Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 161 Investimenti materiali PMI Aiuti all industria,e all artigianato e al commercio 171 Investimenti materiali Aiuti alla ricettività e (turismo) servizi complementari Investimenti materiali PMI Aiuti all industria, all artigianato e al commercio - Industria - Artigianato - Strutture ricettive - Servizi complementari - Commercio II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Favorire lo sviluppo, la competitività e l ampliamento del sistema produttivo sostenendo la nascita e gli investimento delle PMI nell industria, nell artigianato e nel commercio (al dettaglio) e del turismo. Sostenere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali giovanili e femminili. II.2. Descrizione della misura La misura, che prosegue le azioni già avviate positivamente nella precedente fase di programmazione (aree Ob.2 e Ob.5b), prevede il sostegno agli investimenti materiali e immateriali delle PMI finalizzati, da un lato, al rafforzamento, potenziamento e aggiornamento tecnologico delle imprese esistenti, dall altro, a favorire la nascita e/o localizzazione di nuove attività produttive con particolare attenzione allo sviluppo dell imprenditorialità giovanile e femminile, all incentivazione di nuove imprese basate sullo sviluppo di tecnologie innovative o ad alta intensità di conoscenza e alle iniziative realizzate in area montana. La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali L azione è diretta al sostegno degli investimenti materiali e immateriali, compresi gli investimenti in hardware e software per l accesso ad internet e per la creazione di reti telematiche, realizzati dalle PMI di produzione e di servizio del settore industriale e dalle PMI di produzione e di servizio operanti nel settore Scheda della Misura

79 artigianale, finalizzati alla nascita e/o localizzazione di nuove iniziative imprenditoriali, nonché al consolidamento, potenziamento e aggiornamento tecnologico di quelle esistenti. L obiettivo è di promuovere e favorire l ampliamento della base produttiva e di rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale, anche al fine di stimolare la creazione di posti di lavoro duraturi. L azione prevede specifici meccanismi premiali previa fissazione di apposite priorità strategiche al fine della formazione delle graduatorie finali delle domande presentate; tra i criteri di priorità si segnalano quelli legati all incremento occupazionale, all imprenditoria giovanile e femminile, alle società che operano nel campo della società dell informazione, alla localizzazione nei comuni della zona montana ed alle ricadute ambientali. Settore industria Saranno ammissibili gli investimenti, non inferiori a Euro, delle PMI industriali appartenenti alle sezioni C, D, E ed F della Classificazione delle Attività Economiche Ateco 91, delle imprese di servizio rientranti in specifiche categorie e classi di attività economica indicate nel par. II.3; possono presentare domanda, sia le imprese costituite, sia le imprese da costituire, come indicato nel paragrafo II.3. Sono ammissibili gli investimenti materiali ed immateriali finalizzati alla realizzazione delle seguenti iniziative: Sviluppo di nuove iniziative: - Creazione di nuovi stabilimenti tecnicamente organizzati e di nuove unità produttive, ivi compresa la realizzazione, nell ambito di strutture produttive preesistenti, di una o più linee di produzione, fisicamente individuabili e funzionalmente unitarie, ancorché prive di autonomo assetto organizzativo e gestionale, finalizzate alla diversificazione della produzione esistente che comportino un incremento occupazionale; - riattivazioni, intese come iniziative finalizzate alla ripresa dell attività di insediamenti produttivi inattivi da parte di nuovi soggetti; Interventi di riconversione e ristrutturazione: - riconversioni intese come iniziative dirette ad introdurre produzioni appartenenti a comparti merceologici diversi attraverso la modifica dei cicli produttivi degli impianti esistenti; - ristrutturazioni intese come iniziative dirette alla riorganizzazione dell impresa attraverso la razionalizzazione, il rinnovo, l aggiornamento tecnologico degli impianti esistenti. Programmi di ampliamento e ammodernamento - ammodernamenti intesi come iniziative volte ad apportare innovazioni tecnologiche nell impresa e/o un miglioramento delle condizioni ambientali di lavoro e/o un miglioramento delle condizioni ecologiche legate ai processi produttivi; - ampliamenti intesi come iniziative volte ad accrescere la capacità di produzione dei prodotti attuali o di altri similari e/o a creare nello stabilimento una nuova capacità dei processi produttivi attuali, sempre che gli impianti preesistenti presentino un valore rilevante rispetto ai nuovi immobilizzi. Sono esclusi gli investimenti di pura sostituzione e quelli non facenti parte di un piano complessivo di intervento finalizzato alla realizzazione delle iniziative sopra indicate. L aiuto può configurarsi: - secondo un Regime d aiuto conforme al Reg. (CE) 70/2001, il quale prevede un agevolazione sul mutuo acceso dall impresa presso istituti bancari appositamente convenzionati con la Regione, Scheda della Misura

80 erogata in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione dell iniziativa, nei limiti di intensità di aiuto del 15% ESL per le piccole imprese e 7,5% ESL per le medie imprese, con le maggiorazioni concedibili secondo la Decisione della Commissione C (2000) 2752 del concernente la Carta italiana degli aiuti a finalità regionale e richiamati dal D.P.R. n.076/pres del 19/3/01; - in alternativa, per gli investimenti il cui preventivo di spesa non superi i Euro, come un contributo in conto capitale entro i limiti stabiliti dalla regole fissate dal Reg. (CE) 69/2001 e relative agli aiuti de minimis. Il contributo non potrà superare il 50% della spesa ammissibile. Settore artigianato Saranno ammissibili gli investimenti, non inferiori a Euro, delle PMI artigianali appartenenti alle sezioni C, D, E ed F della Classificazione delle Attività Economiche Ateco 91, delle imprese di servizio rientranti in specifiche categorie e classi di attività economica indicate nel par. II 3; possono presentare domanda, sia le imprese già costituite, sia le imprese da costituire, come indicato nel paragrafo II.3. Sono ammissibili gli investimenti materiali ed immateriali finalizzati alla realizzazione delle seguenti iniziative: Sviluppo di nuove iniziative: - realizzazione di nuovi laboratori ed unità produttive; - realizzazione, nell ambito di strutture produttive preesistenti, di una o più linee di produzione finalizzate alla diversificazione della produzione esistente; - riattivazioni, intese come iniziative finalizzate alla ripresa dell attività di insediamenti produttivi inattivi da parte di nuovi soggetti. Interventi di riconversione e ristrutturazione: - riconversioni intese come iniziative dirette ad introdurre produzioni appartenenti a comparti merceologici diversi attraverso la modifica dei cicli produttivi degli impianti esistenti; - ristrutturazioni, intese come iniziative dirette alla riorganizzazione dell impresa attraverso la razionalizzazione, il rinnovo, l aggiornamento tecnologico dei laboratori, degli impianti e delle attività esistenti. Programmi di ampliamento e ammodernamento: - ampliamenti di laboratori e di impianti produttivi intesi come iniziative volte ad accrescere la capacità di produzione di prodotti attuali o di altri similari e/o a creare nello stabilimento una nuova capacità dei processi produttivi attuali; - ammodernamenti intesi come iniziative volte ad apportare innovazioni tecnologiche nell impresa e/o un miglioramento nelle condizioni ambientali di lavoro e/o un miglioramento delle condizioni ecologiche legate ai processi produttivi. Per contribuire allo sviluppo delle zone di montagna con problemi particolarmente accentuati di emarginazione e di spopolamento e ad integrazione delle misure dell Asse IV del Docup, l azione intende sostenere le iniziative realizzate da tutte le imprese artigiane di servizio alla persona nei soli ambiti montani marginali appartenenti alla fascia C di cui all Appendice I del CdP. Inoltre, al fine di ampliare e qualificare l offerta di servizi turistici, verranno finanziati i progetti di investimento riferiti a specifiche attività artigianali di servizio alla persona, di cui al paragrafo II 3, nei Comuni costieri di Muggia, Duino Aurisina, Grado e Marano Lagunare, i quali si caratterizzano per una particolare vocazione turistica. L aiuto può configurarsi: Scheda della Misura

81 - secondo un Regime d aiuto conforme al Reg. (CE) 70/2001, il quale prevede un agevolazione sul mutuo acceso dall impresa presso istituti bancari appositamente convenzionati con la Regione, erogata in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione dell iniziativa, nei limiti di intensità di aiuto del 15% ESL per le piccole imprese e 7,5% ESL per le medie imprese, con le maggiorazioni concedibili secondo la Decisione della Commissione C (2000) 2752 del concernente la Carta italiana degli aiuti a finalità regionale e richiamati dal D.P.R. n.076/pres del 19/3/01; - in alternativa, le imprese (ad eccezione di quelle appartenenti al settore dei trasporti) possono optare per un contributo massimo pari al 50% del mutuo entro i limiti stabiliti dalla regole fissate dal Reg. (CE) 69/2001 e relative agli aiuti de minimis. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale Per il settore del turismo saranno finanziati interventi finalizzati a diversificare e migliorare qualitativamente l offerta turistica. A tal fine l azione prevede il sostegno agli investimenti delle PMI finalizzati alla riqualificazione e ampliamento delle strutture ricettive esistenti (inclusi gli impianti sportivi e ricreativi annessi), ivi compresi quelli necessari a migliorare la compatibilità ambientale, alla creazione di nuove strutture (tramite il recupero del patrimonio edilizio esistente), nonché alla realizzazione ed ammodernamento di infrastrutture turistiche complementari (parchi tematici, stabilimenti balneari, parcheggi ed altre strutture di collegamento a servizio di specifiche zone di sviluppo turistico). Non è ammesso il finanziamento con fondi strutturali di campi da golf che interessano le aree soggette a tutela naturalistica ai sensi della normativa regionale, statale e comunitaria, compresi gli ambiti di tutela individuati nel Piano Urbanistico Regionale Generale e riconosciuti dai vigenti Piani Regolatori Generali Comunali. Inoltre, la realizzazione di campi da golf dovrà essere adeguatamente valutata anche in riferimento all eventuale destinazione agricola dell area interessata. Nel settore del commercio (al dettaglio) gli interventi saranno innanzitutto finalizzati ad incentivare l attuale scarsa propensione a cooperare fra imprenditori, attraverso la creazione e miglioramento di reti fra commercianti al dettaglio su tutto il territorio eleggibile. Inoltre, in particolari aree, o nel campo del terzo settore, potranno essere finanziati anche investimenti finalizzati alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali, all ampliamento ed ammodernamento di iniziative già esistenti. Nello specifico saranno ammissibili: a) in tutta l area Obiettivo 2 e Sostegno transitorio, investimenti delle PMI commerciali per la creazione e miglioramento di reti (telefoniche, telematiche, informatiche, ecc.), in particolare attraverso azioni che puntino all ammodernamento strutturale delle reti stesse e all introduzione di innovazioni sul versante distributivo (ad esempio e-commerce ed e-business ), segnatamente tra piccole imprese commerciali e per il miglioramento dei collegamenti cliente/fornitore; b) investimenti materiali ed immateriali delle PMI per la creazione di nuove iniziative, per l ampliamento e/o ammodernamento di iniziative già esistenti, localizzate nelle seguenti aree: - comuni di Duino Aurisina, e Marano Lagunare. Questi comuni della fascia costiera, nonostante mostrino notevoli potenziali di sviluppo turistico, presentano attualmente una situazione di degrado urbano e del sistema dei servizi che richiede, tra l altro, un miglioramento delle strutture del commercio al dettaglio per concretizzare dette potenzialità; pertanto è necessario favorire interventi di qualificazione del settore distributivo al dettaglio, anche in un ottica di integrazione con l azione settore artigianato per quanto concerne alcuni servizi alla persona; - comuni rientranti nella fascia C della zona montana, di cui all Appendice I del CdP, in un ottica di potenziamento dell offerta economica al fine di contrastare fenomeni negativi (in primo luogo lo spopolamento) che rappresentano una minaccia allo sviluppo del territorio, anche in un ottica di integrazione con gli altri interventi del Docup in fascia C (misure dell Asse IV) e con l azione settore artigianato per quanto concerne tutti i servizi alla persona; Scheda della Misura

82 - comuni oggetto degli interventi di riqualificazione urbana nei centri minori di cui all azione 1.2.2, in un ottica di sinergia tra più tipologie di iniziativa in grado di garantire uno sviluppo, anche turistico, di tali centri; - borghi rurali oggetto degli interventi di cui all azione 3.2.2, al fine di potenziare i risultati delle iniziative previste da tale azione, che prevedono di valorizzare le potenzialità turistiche dei borghi stessi. c) investimenti materiali ed immateriali realizzati da soggetti senza fine di lucro appartenenti al terzo settore che gestiscono attività di commercio equo e solidale nei comuni con popolazione o flusso turistico superiore a unità. L aiuto si configura come un contributo in conto capitale, nei limiti di intensità di aiuto del 15% ESL per le piccole imprese e 7,5% ESL per le medie imprese, con le maggiorazioni concedibili secondo la Decisione della Commissione C (2000) 2752 del concernente la Carta italiana degli aiuti a finalità regionale, in conformità al Reg. (CE) 70/2001 e richiamati dal D.P.R. n.076/pres del 19/3/2001. Il contributo sarà erogato in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione dell investimento, con riserva di prevedere nel bando l erogazione di quote di contributo a fronte di stati di avanzamento delle singole iniziative. Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche (aiuti di stato e de minimis) ottenute per lo stesso intervento, salve quelle concesse a titolo de minimis sotto forma di garanzie Per quanto riguarda gli interventi realizzati in area montana è prevista la concessione di un contributo in conto capitale secondo la regola del de minimis, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, nel rispetto delle regole stabilite dal Reg. (CE) 69/2001 relativo agli aiuti de minimis. II.3. Azione Soggetti destinatari dell intervento Settore Industria a) Imprese appartenenti alle sezioni C, D, E, F, della Classificazione delle attività economiche ISTAT 91. b) Imprese di servizio (a condizione che siano costituite sotto forma di società) che rientrano nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Fornitura di software e consulenza informatica Attività delle banche di dati Servizi di telematica, robotica, e idomatica Ricerca applicata e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria Attività delle società di certificazione dei bilanci Attività in materia di architettura, ingegneria e altre attività tecniche Collaudi e analisi tecniche Servizi di pulizia e disinfestazione Attività di imballaggio, confezionamento Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini Servizi di lavanderia Possono presentare domanda anche le imprese da costituire rientranti nelle classificazioni ISTAT di cui alle lettere a) e b). Dette società dovranno costituirsi ed iscriversi presso la competente C.C.I.A.A. entro il termine di 30 giorni dalla data di scadenza del termine previsto per la presentazione delle domande. Le imprese industriali devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato I del Reg. (CE) 70/2001 e alla L.R. 28 luglio 1997, n.26; le imprese di servizio devono rientrare nei parametri stabiliti dal D.P.G.R. n. 199/1998. Sono esclusi i settori di cui all Appendice II del C.d.P. Scheda della Misura

83 Segue Azione Azione Settore Artigianato a) PMI iscritte all Albo delle imprese artigiane appartenenti alle sezioni C, D, E, F, della Classificazione delle attività economiche ISTAT 91. b) PMI di servizio iscritte all Albo delle imprese artigiane che rientrino nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Trasporto di merci su strada (ammesso esclusivamente al Regime d aiuto e non al contributo concesso secondo la regola de minimis) 72 Informatica ed attività connesse Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria Attività delle società di certificazioni dei bilanci Attività in materia di architettura, ingegneria e altre attività tecniche Collaudi e analisi tecniche Servizi di pulizia e disinfestazione Attività di imballaggio, confezionamento Design e stiling relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili e altri beni personali o per la casa Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini Attività delle lavanderie per alberghi, ristoranti, enti e comunità c) PMI di servizio alle persone iscritte all Albo delle imprese artigiane localizzate nei soli ambiti montani appartenenti alla fascia C di cui all Appendice 1 del CdP d) Nei comuni turistici di Muggia, Duino-Aurisina, Grado e Marano, le PMI di servizio alle persone iscritte all Albo delle imprese artigiane rientranti nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Attività inerenti la fotografia Servizi dei saloni di parrucchiere e degli istituti di bellezza Servizi dei centri e stabilimenti per il benessere fisico Possono presentare domanda anche le imprese da costituire e rientranti nelle classificazioni ISTAT 91 di cui sopra (l iscrizione all Albo delle imprese artigiane dovrà avvenire entro i trenta giorni successivi alla chiusura del bando). Le imprese artigiane devono rientrare nei parametri dimensionali di cui al Regolamento (CE) n. 70/2001, alla L.R. n. 17/1972 e al D.P.G.R. n. 0163/Pres del e succ. mod. ed integr. Sono esclusi i settori di cui all Appendice II del C.d.P.. Settore Turismo a) PMI titolari o che gestiscono strutture ricettive turistiche (comprese le cooperative di gestione delle strutture ricettive a carattere sociale) b) PMI titolari o che gestiscono infrastrutture turistiche complementari Le imprese di cui sopra devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato I del Reg. (CE) 70/2001. Settore Commercio a) PMI che gestiscono esercizi commerciali al dettaglio, con le limitazioni previste dal par.ii.2. b) Soggetti che gestiscono senza fine di lucro esercizi al dettaglio di commercio equo e solidale nei centri urbani con popolazione o flusso turistico superiore alle unità. Verranno applicate le limitazioni settoriali previste dalle normative comunitarie in materia di aiuti di stato vigenti. Le imprese di cui sopra devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato I del Reg. (CE) 70/2001. Scheda della Misura

84 La numerazione e la descrizione dei settori secondo la classificazione ISTAT 91 è stata modificata; si fa pertanto rinvio alla tabella riportata nell Allegato 2. II.4. Copertura geografica Zone ammesse all Obiettivo 2 ed al Sostegno Transitorio (con le specificazioni riportate nel paragrafo II.3) III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R n. 26/2001 L.R n. 6/1970 L.R n. 17/1972 DPR n. 76/Pres. Del Azione L.R. n.2/2002 L.R. n. 8/1999 III.2. Beneficiario finale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Direttore del Servizio per il Sostegno e la Direzione centrale delle Attività produttive Promozione del Comparto produttivo Azione industriale Direttore del Servizio per il Sostegno e la Direzione centrale delle Attività produttive Promozione del Comparto produttivo artigiano Azione Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto turistico Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione dei Comparti del commercio e del terziario Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è il Direttore centrale delle attività produttive. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura La misura è a titolarità regionale ed i destinatari finali saranno identificati attraverso procedura valutativa a bando con approvazione da parte della Giunta regionale di due graduatorie delle iniziative ammesse a contributo, una per le aree Obiettivo 2 e una per le aree a Sostegno Transitorio. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali L intervento si configura come un agevolazione sul mutuo acceso dall impresa presso istituti bancari convenzionati con l Amministrazione regionale, erogata in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione Scheda della Misura

85 dell iniziativa, o in alternativa, per il settore industriale, come contributo in conto capitale entro i limiti fissati per gli aiuti de minimis. Per il settore industria, i programmi di investimento che chiedono un contributo secondo il Reg. (CE) 70/2001 sono sottoposti, prima dell approvazione delle graduatorie, al parere del Comitato Tecnico Consultivo per la politica industriale di cui all art. 43 della L.R. 20 gennaio 1992, n. 2, così come sostituito dall art. 10 della L.R. 26 giugno 1995, n. 26. Eventuali variazioni in diminuzione a consuntivo dei programmi stessi per oltre il 20% dell investimento programmato devono essere sottoposte a nuova valutazione dello stesso Comitato Tecnico. I programmi di investimento che chiedono un contributo secondo la regola del de minimis non sono sottoposti al parere preventivo del Comitato Tecnico Consultivo per la politica industriale di cui all art. 43 della L.R. 20 gennaio 1992, n. 2 così come sostituito dall art. 10 della L.R. 26 giugno 1995, n.26. Nel settore industriale, nell ambito dello stesso bando, per gli investimenti da realizzare nella medesima sede od unità locale, le imprese possono presentare una sola domanda di contributo, o a valere sul Regime di aiuto secondo il Reg. 70/2001 previsto dalla presente azione, o a valere sul de minimis. Il contributo non è comulabile con altre agevolazioni pubbliche (aiuti di stato e de minimis) ottenute per lo stesso intervento, salve quelle concesse a titolo de minimis sotto forma di garanzie. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R.del bando (per il primo bando entro 60 giorni dalla DGR di adozione del CdP) Presentazione delle domande di contributo (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 195 giorni, dal termine di presentazione delle domande di contributo) L istruttoria delle domande dovrà concludersi con la formazione di due graduatorie (Area Ob.2 e Area Sostegno transitorio) delle domande ammesse a contributo, approvata con apposita delibera di Giunta e pubblicata sul B.U.R. Successivamente la Direzione centrale competente notificherà alle imprese l esito dell istruttoria. Avvio delle iniziative (entro 6 mesi dalla data di pubblicazione sul B.U.R. della delibera che approva le graduatorie) Per avvio dell iniziativa si intende la data della relativa comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, alla Direzione competente. Conclusione delle iniziative (entro 30 mesi per l industria e 18 mesi per l artigianato, dal termine della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente la Direzione competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, avvalendosi, ove previsto, anche degli istituti bancari convenzionati, provvede all erogazione del contributo. Sulla base della risposta al primo bando da parte delle imprese, l Amministrazione regionale valuterà l opportunità di emanare nuovi bandi. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale Nel settore del turismo sono previsti due bandi, il secondo dei quali indicativamente nel Nel settore del commercio al dettaglio sono previsti inizialmente quattro bandi: il primo per gli interventi localizzati nelle aree di cui al precedente paragrafo II.2 lettera a) e ai primi due alinea della lettera b), il secondo per le iniziative relative al commercio equo e solidale, il terzo e quarto per le iniziative nelle aree che saranno individuate, rispettivamente, per gli interventi previsti dall azione e dall azione Successivamente, sulla base della risposta al primo bando da parte delle imprese, l Amministrazione Scheda della Misura

86 regionale valuterà l opportunità di emanare nuovi bandi. Nell ambito di applicazione del regime de minimis, l ammissibilità delle spese decorre dal per i bandi emanati nel periodo ; per i bandi emanati successivamente, la data di decorrenza dell ammissibilità di spesa non può essere anteriore al e sarà definita nei bandi stessi. Il contributo non è comulabile con altre agevolazioni pubbliche (aiuti di stato e de minimis) ottenute sullo stesso intervento, salvo quelle concesse a titolo de minimis sotto forma di garanzie. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R.del bando (per il primo bando entro 60 giorni dalla DGR di adozione del CdP) Presentazione delle domande di contributo (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 90 giorni dal termine di presentazione delle domande di contributo) L istruttoria delle domande dovrà essere conclusa ed estrinsecata in due graduatorie (Area Ob.2 e Area Sostegno transitorio) delle domande ammesse a contributo, approvata con apposita delibera di Giunta e pubblicata sul B.U.R. Successivamente la Direzione centrale competente notificherà l esito ai richiedenti. Avvio delle iniziative (entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. della delibera che approva le graduatorie) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla Direzione competente. Fase 5 III.5. Conclusione delle iniziative (entro 24 mesi dal termine della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente la Direzione competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Criteri di selezione delle operazioni Al fine di formulare le graduatorie tra le domande presentate vengono attribuiti una serie di punteggi premiali distinti per tipologia d azione e per settore d interesse. Criteri di ammissibilità comuni all azione e : - appartenenza delle PMI alla categoria dei destinatari indicati nel par. II 3; - localizzazione degli investimenti oggetto della domanda di contributo nelle aree ammissibili, secondo quanto stabilito dalla presente misura; - rispetto della tempistica e delle procedure previste nei bandi di accesso - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali Industria Ulteriori criteri di ammissibilità: - la domanda di agevolazione deve riguardare preventivi di spesa non inferiori a Euro; Scheda della Misura

87 - non sono ammissibili programmi che prevedono la diminuzione dell occupazione rispetto al numero dei dipendenti occupati alla data di avvio dell investimento. Criteri di valutazione/priorità Sarà accordata priorità decrescente, e un relativo punteggio fissato dal bando, secondo le seguenti modalità: Tipo di iniziativa: - sviluppo di nuove iniziative e riattivazioni - interventi di riconversione e ristrutturazione - programmi di ammodernamento e ampliamento Tipo di impresa: - piccole imprese - medie imprese Nel rispetto delle priorità di cui sopra è data precedenza, riconoscendo idonei punteggi differenziati, fissati dal bando, a: - iniziative tendenti all incremento effettivo, arrotondato per difetto, del livello occupazionale pari o superiore al 10% dell organico rispetto ai dipendenti occupati alla data di avvio dell investimento 6 ; - iniziative tendenti all incremento effettivo, arrotondato per difetto, del livello occupazionale inferiore al 10% dell organico rispetto ai dipendenti occupati alla data di avvio dell investimento 7 ; CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione Per le imprese con un organico inferiore a 10 dipendenti l incremento occupazionale deve essere rappresentato da almeno un dipendente e deve riguardare personale assunto a tempo indeterminato, anche part-time, con esclusione del personale assunto con contratti di apprendistato e di formazione lavoro. Vedi nota 1. Scheda della Misura

88 - localizzazione delle iniziative in area montana (fascia A, fascia B e fascia C.) di cui all Appendice 1 del CdP; - iniziative intraprese da imprenditoria giovanile 8 ; - iniziative intraprese da imprenditoria femminile 9 ; - Imprese in possesso della certificazione ambientale secondo i regolamenti ISO o Emas; - Interventi che consentono una riduzione dei consumi energetici; - Interventi che consentono una riduzione delle emissioni in atmosfera a livelli più restrittivi di quelli stabiliti dal DPR 203/88; - Interventi espressamente richiesti per l ottenimento della certificazione ambientale secondo la norma ISO o secondo il regolamento Emas; - iniziative localizzate nelle aree oggetto di patti territoriali approvati con delibera CIPE alla data di pubblicazione del bando; - iniziative intraprese da imprese che operano nel campo della società dell informazione (limitatamente alle imprese iscritte presso la competente C.C.I.A.A. ai seguenti Codici Istat: 72.20, e ). - iniziative per le quali le imprese si impegnino ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione Per imprenditoria giovanile s intende l impresa individuale gestita esclusivamente da giovani i tra 18 ed i 40 anni o la società i cui soci, sia numericamente che finanziariamente, sono in maggioranza assoluta giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ovvero esclusivamente giovani tra i 18 ed i 40 anni. Per imprenditoria femminile s intende l impresa individuale gestita da donne o la società di persone e la società cooperativa costituite in misura non inferiore al 60% da donne e la società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai 2/3 a donne ed i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i 2/3 da donne. Scheda della Misura

89 concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini fissati per la priorità, verrà apportata una riduzione del contributo concesso in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari. L impresa richiedente ha l obbligo di comunicare alla Direzione d indirizzo eventuali variazioni del programma d investimento per la verifica che lo stesso mantenga l originaria concreta operatività. L accertamento, ad investimento concluso, del mancato rispetto delle previsioni occupazionali comporta la revoca dell agevolazione concessa, laddove la diminuzione dell occupazione implichi la modifica del punteggio attribuito. Tutti gli altri casi di riduzione del punteggio assegnato al programma d investimento comportano la revoca dell agevolazione concessa solo quando a fronte di tale riduzione il punteggio finale risulti inferiore a quello assegnato all ultima impresa utilmente collocata in graduatoria. Nell ipotesi di revoca del contributo o di rinuncia da parte di imprese utilmente collocate nelle graduatorie si procederà allo scorrimento delle stesse. Artigianato Ulteriori criteri di ammissibilità: - la domanda di agevolazione deve riguardare programmi di spesa non inferiori a Euro Criteri di valutazione/priorità: Sarà accordata priorità, sulla base di uno specifico punteggio fissato dal bando, alle seguenti modalità: - Incremento dell occupazione da 1 a 2 dipendenti da 2 a 3 dipendenti più di 4 dipendenti - Localizzazione delle iniziative in area montana (fascia A, fascia B e fascia C.) di cui all Appendice 1 del CdP; - Imprese in possesso della certificazione ambientale secondo i regolamenti ISO o Emas; - Interventi che consentono una riduzione dei consumi energetici; - Interventi che consentono una riduzione delle emissioni in atmosfera a livelli più restrittivi di quelli stabiliti dal DPR 203/88; - Interventi espressamente richiesti per l ottenimento della certificazione ambientale secondo la norma ISO o secondo il regolamento Emas; - Iniziative intraprese da imprenditoria giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - Iniziative intraprese da imprenditoria femminile (vedi nota 8 pag. 85); - Nuove localizzazioni in aree destinate ad insediamenti produttivi; - Recupero di fabbricati dismessi già utilizzati a fini produttivi; Scheda della Misura

90 - Iniziative localizzate nelle aree oggetto di Patti Territoriali approvati con delibera C.I.P.E. alla data di pubblicazione del bando; - Iniziative per le quali le imprese si impegnino ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini fissati per la priorità, verrà apportata una riduzione del contributo concesso in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari. L impresa richiedente ha l obbligo di comunicare alla Direzione d indirizzo eventuali variazioni del programma d investimento per la verifica che lo stesso mantenga l originaria concreta operatività. Nel caso che il mancato rispetto di uno o più elementi che hanno dato luogo all ottenimento di priorità comporti una riduzione del punteggio assegnato, si procederà alla revoca dell agevolazione concessa quando a fronte di tale riduzione il punteggio finale risulti inferiore a quello assegnato all ultima impresa utilmente collocata in graduatoria. Nell ipotesi di revoca del contributo o di rinuncia da parte di imprese utilmente collocate nelle graduatorie si procederà allo scorrimento delle stesse. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale Turismo Ulteriori criteri d ammissibilità: - rispondenza del progetto alle norme urbanistiche ed edilizie statali regionali e comunali; Criteri di valutazione/priorità: Sarà accordata priorità, sulla base di uno specifico punteggio fissato dal bando, alle seguenti modalità: - Iniziative che prevedono una riqualificazione complessiva strutturale ed ambientale mediante opere di miglioramento dell impatto nell aria, nell acqua, nel suolo ed in particolare iniziative che determinano la tutela dell ambiente di lavoro. Il miglioramento generale dovrà essere previsto nonché autorizzato e documentato. - Localizzazione delle iniziative in area montana (fascia A, fascia B e fascia C.) di cui all Appendice 1 del CdP; - Localizzazione delle strutture turistiche complementari nei Comuni interessati dagli interventi previsti dalle Azioni Riqualificazione urbana nei centri minori, Recupero del patrimonio paesistico tipico rurale, Recupero e valorizzazione dei villaggi alpini e Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso; - Imprese in possesso della certificazione ambientale secondo i regolamenti ISO o Emas; - Interventi che consentono una riduzione dei consumi energetici; - Interventi che consentono una riduzione delle emissioni in atmosfera a livelli più restrittivi di quelli stabiliti dal DPR 203/88; Scheda della Misura

91 - Interventi espressamente richiesti per l ottenimento della certificazione ambientale secondo la norma ISO o secondo il regolamento Emas; - Cantierabilità delle iniziative (presenza di progetti esecutivi all atto di presentazione della domanda e di tutte le autorizzazione necessarie alla realizzazione degli interventi); - Realizzazione di nuove iniziative; - Iniziative intraprese da imprenditorialità giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - Iniziative intraprese da imprenditorialità femminile(vedi nota 8 pag. 85); - Iniziative che prevedono un incremento occupazionale; - Iniziative per le quali le imprese si impegnino ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini fissati per la priorità, verrà apportata una riduzione del contributo concesso in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari. Sono ammesse eventuali variazioni del programma d investimento, a condizione che lo stesso mantenga l originaria concreta operatività. Nell ipotesi di revoca del contributo o di rinuncia da parte delle imprese utilmente collocate nelle graduatorie si procederà allo scorrimento delle stesse. Il mancato rispetto di uno degli elementi che hanno dato luogo alla priorità nella relativa graduatoria, comporta, a prescindere dalle cause e ferma restando la tolleranza del 10% per la nuova occupazione, la ricollocazione nella graduatoria medesima in base al nuovo punteggio con riduzione del 20% del contributo spettante, nonché la revoca nel caso di insufficienza di fondi. Commercio Criteri di valutazione/priorità: Sarà accordata priorità, sulla base di uno specifico punteggio fissato dal bando, alle seguenti modalità: - Creazione e miglioramento di reti fra commercianti al dettaglio su tutto il territorio eleggibile al fine di assicurare un miglioramento qualitativo del sistema distributivo; - Localizzazione delle iniziative in area montana (fascia A, fascia B e fascia C.) di cui all Appendice 1 del CdP; - Localizzazione degli investimenti nei Comuni interessati dagli interventi previsti dalle Azioni Recupero e valorizzazione dei villaggi alpini e Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso; - Cantierabilità delle iniziative; - Realizzazione di nuove iniziative; - Iniziative intraprese da imprenditorialità giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - Iniziative intraprese da imprenditorialità femminile(vedi nota 8 pag. 85); Scheda della Misura

92 - Iniziative che prevedono un incremento occupazionale; - Imprese in possesso della certificazione ambientale secondo i regolamenti ISO o Emas; - Interventi che consentono una riduzione dei consumi energetici; - Interventi che consentono una riduzione delle emissioni in atmosfera a livelli più restrittivi di quelli stabiliti dal DPR 203/88; - Interventi espressamente richiesti per l ottenimento della certificazione ambientale secondo la norma ISO o secondo il regolamento Emas; - Iniziative per le quali le imprese si impegnino ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini fissati per la priorità, verrà apportata una riduzione del contributo concesso in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari. Il mancato rispetto di uno degli elementi che hanno dato luogo alla priorità nella relativa graduatoria, comporta, a prescindere dalle cause e ferma restando la tolleranza del 10% per la nuova occupazione, la ricollocazione nella graduatoria medesima in base al nuovo punteggio con riduzione del 20% del contributo spettante, nonché la revoca nel caso di insufficienza di fondi. Sono ammesse eventuali variazioni del programma d investimento, a condizione che lo stesso mantenga l originaria concreta operatività. Nell ipotesi di revoca del contributo o di rinuncia da parte delle imprese utilmente collocate nelle graduatorie si procederà allo scorrimento delle stesse. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Reg. (CE) n. 1783/1999. Per il Regime d aiuto sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda. Per il regime de minimis, l ammissibilità delle spese decorre dal per i bandi emanati nel periodo ; per i bandi emanati successivamente, la data di decorrenza dell ammissibilità di spesa non può essere anteriore al e sarà definita nei bandi stessi. È inoltre necessario che i relativi progetti non siano già conclusi alla data di presentazione della domanda. Si intendono conclusi alla data di presentazione della domanda quei progetti le cui fatture sono tutte antecedenti alla data della domanda stessa. I beni mobili ed immobili oggetto del contributo, sono soggetti ad un vincolo di destinazione quinquennale. I beni mobili oggetto dell investimento, divenuti inidonei all uso, o alla produzione, devono essere sostituiti con altri beni mobili coerenti con l investimento, per i quali comunque non potrà essere presentata domanda alcuna di agevolazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione competente. I beni mobili, facenti parte dell investimento ammesso a finanziamento non possono essere utilizzati al di fuori dell area Obiettivo 2 e a Sostegno Transitorio, per tutta la durata del vincolo di destinazione. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese industriali ed artigianali Industria Scheda della Misura

93 Spese ammissibili: - acquisto dell area su cui insistono gli immobili; l acquisto dell area non edificata è finanziabile entro il limite massimo del 10% dell investimento complessivo; - nuove costruzioni, opere di ampliamento o ristrutturazione di immobili di proprietà, nonché acquisto di immobili, purché non rilevati da soci o società collegate. Per l acquisto a corpo di stabilimenti attrezzati non si applica il predetto limite del 10% riferito all area; tuttavia l acquisto dell immobile deve costituire solo una parte del progetto per il quale viene richiesto il finanziamento; - acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature destinati alla produzione, al settore amministrativo contabile ed alla movimentazione dei prodotti all interno dell unità produttiva oggetto del contributo; - costi per servizi resi da professionisti o da società specializzate relativi a studi di fattibilità e progettazione finalizzati alla realizzazione degli investimenti stessi ed all avvio degli impianti e dei macchinari oggetto dell iniziativa; - spese per l acquisizione di programmi informatici necessari al ciclo produttivo; - spese per l acquisizione di brevetti, licenze, know-how e diritti d uso. - spese per certificazioni tecniche espressamente richieste dai bandi nella percentuale massima prevista dai bandi stessi. Sono ammissibili le spese relative ad investimenti realizzati mediante commesse interne purché documentate da perizia giurata, conformemente alle norme di contabilità generalmente riconosciute. I beni mobili oggetto dell investimento, divenuti inidonei all uso, o alla produzione, possono essere sostituiti con altri beni mobili coerenti con l investimento, per i quali comunque non potrà essere presentata domanda alcuna di agevolazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione competente. Per le imprese da costituire sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di iscrizione al Registro delle Imprese. Spese non ammissibili: - parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza tecnica o finanziaria, spese per contabilità o revisione contabile; - spese per garanzie bancarie fornite da una banca o da altri istituti finanziari; - spese per contratti di leasing; - spese per scorte; - acquisti di beni/materiali usati, tranne nel caso di riattivazioni; - spese accessorie quali l IVA e le altre imposte e tasse, le spese relative a beni di facile consumo ed attrezzatura minuta nonché le spese di funzionamento; - costi dell ammortamento di immobili, impianti o attrezzature; - contributi in natura (es. prestazioni in natura da parte di soci); - gli interessi debitori, gli aggi, le spese e le perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari; Scheda della Misura

94 - ammende, penali e spese per controversie legali; - mezzi mobili. Artigianato Spese ammissibili: - acquisto di terreni nel limite del 10% della spesa ammissibile totale dell operazione; - ampliamenti, ammodernamenti, costruzioni, acquisizioni, ristrutturazioni di laboratori; - acquisto di impianti, arredi, attrezzature e macchinari, destinati alla produzione, al settore amministrativo contabile ed alla movimentazione dei prodotti all interno dell unità produttiva oggetto del contributo; - acquisto di brevetti, licenze di sfruttamento di tecniche e conoscenze brevettate, diritti d uso; - acquisto di hardware e software, compresi quelli necessari per l accesso ad Internet e per la creazione di reti telematiche; - spese per certificazioni tecniche espressamente richieste dai bandi nella percentuale massima prevista dai bandi stessi. I beni mobili, facenti parte dell investimento contribuito non possono essere utilizzati al di fuori dell area Obiettivo 2 e a Sostegno Transitorio. Azione Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale Spese ammissibili: - acquisto terreni e fabbricati strettamente connessi con l esecuzione delle opere previste dall azione nella misura e percentuale consentite e previste dal bando; - esecuzione opere edili ed assimilate; - acquisto macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica ivi compresi gli arredi strettamente connessi con la realizzazione dell opera e, per le attività commerciali quelle destinate alla movimentazione dei prodotti all interno dell unità produttiva oggetto del contributo; - acquisto attrezzature informatiche commisurate alla effettiva necessità gestionale della struttura; - spese tecniche nella misura prevista dal bando; - spese per certificazioni tecniche espressamente richieste dai bandi nella percentuale massima prevista dai bandi stessi. Non è ammesso il finanziamento con fondi strutturali di campi da golf che interessano le aree soggetta a tutela naturalistica ai sensi della normativa regionale, statale e comunitaria, compresi gli ambiti di tutela individuati nel Piano Urbanistico Regionale Generale e riconosciuti dai vigenti Piani Regolatori Generali Comunali. Inoltre, la realizzazione di campi da golf dovrà essere adeguatamente valutata anche in riferimento all eventuale destinazione agricola dell area interessata. Intensità di aiuto: Per le intensità d aiuto corrispondenti al Regime di aiuto conforme al Reg. (CE) 70/2001 si richiama la Decisione della Commissione europea di approvazione della Carta italiana per gli aiuti a finalità regionale Scheda della Misura

95 e il D.P.R. n. 076/Pres. del 19/3/2001, concernente Massimali contributivi in ESL ammessi nelle diverse aree del territorio regionale ; gli aiuti non possono superare le seguenti intensità massime: a) 15% di ESL per le piccole imprese; 7,5% di ESL per le medie imprese; b) per le imprese rientranti nelle zone coperte dalla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato CE gli aiuti non possono superare le seguenti intensità massime: 8% ESN + 10% ESL per le piccole imprese; 8% ESN + 6% ESL per le medie imprese. Per l aiuto de minimis la percentuale di agevolazione è pari al 50% massimo del valore nominale dell investimento ammissibile per i settori dell industria, commercio e turismo e del mutuo per il settore artigianato. Resta ferma la soglia massima di aiuto de minimis concedibile ad ogni impresa. ( euro su un periodo di tre anni). All aiuto secondo la regola de minimis non è ammesso il settore dell autotrasporto merci su strada. Industria L intervento si configura come un agevolazione sul mutuo acceso dall impresa presso le banche appositamente convenzionate con la Regione, erogata in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione dell iniziativa. Il relativo ammontare è calcolato sino al raggiungimento dei limiti di ESN ed ESL di cui sopra relativi al credito agevolato. La durata del finanziamento è fissata per un periodo che va da un minimo di 5 anni ad un massimo di 10 anni. Il rapporto mutuo/investimento non può superare il 90%. Per gli investimenti il cui preventivo di spesa non superi i Euro l impresa può ottenere un contributo in conto capitale, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, ai sensi della norma de minimis. Artigianato L intervento si configura come un agevolazione sul mutuo acceso dall impresa presso le banche appositamente convenzionate con la Regione, erogata in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione dell iniziativa. Il relativo ammontare è calcolato sino al raggiungimento dei limiti di ESN ed ESL di cui sopra relativi al credito agevolato. La durata del finanziamento è fissata per un periodo che va da un minimo di 2 anni ad un massimo di 10 anni. Il rapporto mutuo/investimento può coprire la totalità della spesa ammissibile. In alternativa l impresa può ottenere un contributo nella misura massima del 50% del mutuo, ai sensi della norma de minimis. Turismo e Commercio L intervento si configura come un contributo in conto capitale erogato in un unica soluzione ad avvenuta realizzazione della spesa, con riserva di prevedere nel bando l erogazione di quote di contributo a fronte di stati di avanzamento delle singole iniziative. Per gli interventi in area montana è prevista la concessione del contributo secondo le regole de minimis nella misura massima del 50% delle spese ammissibili. Scheda della Misura

96 III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata allo sviluppo ed ampliamento del sistema produttivo ed alla nascita di nuova imprenditorialità, presenta una stretta connessione con le altre misure dell asse 2, in particolare con le misure 2.2, 2.3 e 2.4 relative agli aiuti per il rafforzamento del capitale sociale delle PMI, per l acquisizione di servizi reali e per gli investimenti in R&S e con la misura 4.1 riguardante lo sviluppo dell imprenditoria nell area montana. Inoltre risulta connessa con le misure per le infrastrutture dell Asse 1. Scheda della Misura

97 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

98 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 2.1 si prefigge di favorire lo sviluppo, la competitività e l ampliamento del sistema produttivo e di sostenere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali giovanili e femminili. Gli obiettivi specifici di misura dimostrano un elevato grado di complementarietà sia con l obiettivo globale dell asse 2, consistente nell ampliamento e nella promozione della competitività del tessuto produttivo ed imprenditoriale delle aree obiettivo 2 sviluppando il sistema delle imprese, sia con gli obiettivi specifici dell asse, in particolare il rafforzamento del sistema produttivo, lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile e femminile, la crescita dell occupazione e la valorizzazione delle potenzialità turistiche. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici della Misura. Alta, poiché la concentrazione degli interventi è garantita sia dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di assegnare un criterio preferenziale alla localizzazione degli interventi nei comuni della zona montana, sia a quelli ricadenti in aree oggetto di Patti territoriali, nonché dalla previsione dei limiti minimi di entità del finanziamento. Alta, in relazione sia agli obiettivi specifici stessi che l azione mira a perseguire, sia all esplicito richiamo ad interventi localizzati nelle aree oggetto di patti territoriali. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Inoltre, la previsione di criteri relativi alla cantierabilità garantisce la celere attuazione delle operazioni. Alta, considerando che uno dei principali criteri di priorità individuati per la selezione degli interventi riguarda le ricadute ambientali dell intervento stesso ed il contributo che potrebbe apportare alla diminuzione dell impatto ambientale. Alta, dato che una delle priorità individuate per la selezione degli interventi è il sostegno all imprenditoria femminile e giovanile. Alta, considerando che uno dei criteri prioritari nella selezione degli interventi riguarda le ricadute occupazionali dell intervento stesso e lo stimolo indotto alla creazione di posti di lavoro duraturi Alta, dato l inserimento di tale aspetto tra i criteri di priorità per l individuazione degli interventi nel settore dell industria. Non previsto in fase di selezione, sebbene le modalità complessive di formulazione delle graduatorie potrebbero apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Non previsto in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

99 Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Pertinenza Alta, data l esplicita previsione di puntuali meccanismi premiali per l individuazione dei beneficiari ultimi in relazione agli obiettivi specifici dell azione. Alta, in quanto la concentrazione degli interventi è garantita dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di assegnare un criterio preferenziale alla localizzazione degli interventi nei comuni della zona montana. Alta, in relazione agli obiettivi specifici stessi che l azione mira a perseguire e, per il settore del commercio, ad interventi localizzati nelle aree oggetto delle azioni e Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Inoltre, la previsione di criteri relativi alla cantierabilità garantisce la celere attuazione delle operazioni. Alta, considerando che uno dei principali criteri di priorità individuati per la selezione degli interventi riguarda le ricadute ambientali dell intervento stesso ed il contributo che potrebbe apportare alla diminuzione dell impatto ambientale. Alta, dato che una delle priorità individuate per la selezione degli interventi è il sostegno all imprenditoria femminile e giovanile. Alta, considerando che uno dei criteri prioritari nella selezione degli interventi riguarda le ricadute occupazionali dell intervento stesso. Non previsto in fase di selezione, sebbene, alla luce delle spese ammissibili previste, le operazioni selezionate potrebbero apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Emersione Non previsto in fase di selezione, sebbene le modalità complessive di formulazione delle graduatorie potrebbero apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Internazionalizzazione Non previsto in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

100 V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso 2.1. Imprese beneficiarie Num Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Occupazione diretta generata dalle iniziative finanziate Volume degli investimenti attivati dalle imprese Num. UL % sul contributo pubblico Nuove iniziative imprenditoriali realizzate nei comuni di Fascia C Num Nuove iniziative imprenditoriali realizzate nel terzo settore Iniziative realizzate nei comuni beneficiari di cui all azione e Num. Num. 10 Occupazione diretta generata dalle iniziative finanziate Num. UL 140 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Variazione del fatturato delle imprese industriali ed artigianali Variazione del fatturato delle imprese turistiche e commerciali Variazione delle presenze turistiche nel territorio di riferimento Variazione del numero di iniziative imprenditoriali condotte da giovani Variazione del numero di iniziative imprenditoriali condotte da donne Impatto occupazionale netto % 10 % 10 % 3 (Num) (Num) Num. UL Indicatori Ambientali Unità di misura Valore atteso Investimenti finalizzati all ottenimento di certificazioni ambientali Investimenti volti alla riduzione dell impatto ambientale delle imprese / totale degli investimenti delle imprese (Euro) % Scheda della Misura

101 Indicatori Ambientali Unità di misura Valore atteso Investimenti finalizzati all ottenimento di certificazioni ambientali Investimenti volti alla riduzione dell impatto ambientale delle imprese / totale degli investimenti delle imprese (Euro) % Scheda della Misura

102 MISURA 2.2. SERVIZI FINANZIARI PER IL RAFFORZAMENTO DEL CAPITALE SOCIALE I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 2 Ampliamento e competitività del sistema imprese I.2. Titolo della misura 2.2. Servizi finanziari per il rafforzamento del capitale sociale I.2.1. Azioni della misura FESR 1.4 Classificazione delle operazioni Misura/Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto Ingegneria finanziaria (nelle PMI) Strumenti finanziari di sostegno Capitale di rischio (PMI) II. CONTENUTO TECNICO II.1 Obiettivi specifici di riferimento Sostenere il rafforzamento della dimensione del capitale sociale delle PMI nonché la struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese stesse. II.2 Descrizione della misura La misura è volta a rafforzare la struttura finanziaria delle imprese, in particolare nella prima fase di avvio dell attività imprenditoriale o durante l espansione della stessa, mediante l acquisizione temporanea di partecipazioni di minoranza nel capitale sociale di PMI industriali, artigianali, turistiche ubicate nelle aree ammesse all obiettivo 2 ed al sostegno transitorio. La misura intende rimuovere alcuni ostacoli che incidono negativamente sullo sviluppo della struttura imprenditoriale dell area oggetto di intervento, quali ad esempio la sottocapitalizzazione e la difficoltà di accesso al credito delle imprese, elementi presenti in generale nelle imprese in fase di avvio e soprattutto nell area montana, dove pure esiste una buona qualificazione imprenditoriale e professionale. Le partecipazioni verranno assunte a fronte di programmi d investimento realizzati da imprese giudicate economicamente e finanziariamente sane, con particolare riguardo allo sviluppo dell imprenditorialità femminile e giovanile, nonché di nuove imprese basate sullo spin-off della ricerca e sullo sviluppo di tecnologie innovative. Per l attuazione delle iniziative in questione, si prevede la costituzione di due fondi di partecipazione in capitale di rischio, che verranno costituiti e gestiti dai rispettivi beneficiari finali secondo le modalità previste dalla norma n.8 del Reg. (CE) 1685/2000 e s.m.i. nonché regolati da apposite convenzioni stipulate dall Amministrazione regionale con i beneficiari finali stessi. Tali fondi saranno utilizzati nell ambito di due tipologie d intervento: - Intervento A: Fondo per partecipazioni al capitale di rischio operante su tutta l area obiettivo 2 e Sostegno transitorio, con una partecipazione superiore a ,00 Euro per quanto concerne gli interventi in imprese localizzate nei territori montani di cui all Appendice I del C.d.P.; Scheda della Misura

103 - Intervento B: Fondo per partecipazioni al capitale di rischio operante nella sola area montana di cui all Appendice I del C.d.P., con un limite massimo di partecipazione non superiore a ,00 Euro. Gli interventi verranno realizzati da soggetti con specifica esperienza nella gestione di strumenti finanziari per la partecipazione al capitale di rischio in imprese regionali. Tali soggetti, per le iniziative rientranti nella tipologia A, saranno individuati tramite procedura di evidenza pubblica mentre, per quelle rientranti nella tipologia B, l azione verrà affidata direttamente all Agemont S.p.a Agenzia per lo sviluppo economico della montagna, società con pluriennale esperienza nella gestione di tali strumenti finanziari, costituita dalla Regione con L.R. 36/87 e avente lo scopo istituzionale di promuovere l avvio di nuove iniziative economiche nonché di favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali dei territori montani. La Regione FVG detiene, direttamente o attraverso società controllate, quasi il 100% di Agemont S.p.A. e ne nomina la totalità dei componenti dell organo decisionale (Consiglio di Amministrazione) e dell organo di controllo (Collegio Sindacale). Le imprese destinatarie degli interventi saranno selezionate attraverso bandi/avvisi emessi dai soggetti gestori dei Fondi, i quali potranno prevedere modalità di presentazione delle domande anche secondo la procedura a sportello. II.3 Soggetti destinatari dell intervento PMI come definite nella raccomandazione 96/280/CE della Commissione europea del e dal Reg. (CE) 70/2001 del ed appartenenti ai settori industriale, artigianale e turistico, costituite sotto forma di società, con l esclusione dei settori indicati nell Appendice 2 del C.d.P. e degli altri settori previsti dalle normative comunitarie in materia di Aiuti di Stato. II.4 Copertura geografica Zone ammesse all Obiettivo 2 e al Sostegno transitorio III. ATTUAZIONE III.1 Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Misura 2.2. L.R. 26/2001 III.2 Beneficiario finale - Intervento A: Soggetto con specifica esperienza nel settore delle partecipazioni al capitale di rischio in imprese regionali - Intervento B: Agemont S.p.A. (Agenzia per lo sviluppo economico della montagna) III.3 Intervento B Struttura responsabile dell attuazione Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direttore del Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione. Scheda della Misura

104 III.4 Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura La misura è a regia regionale. Per l attuazione degli interventi l Amministrazione regionale stipulerà apposite convenzioni con i soggetti gestori dei Fondi di partecipazione in capitale di rischio (beneficiari finali), attraverso le quali verranno definite le modalità di gestione e di utilizzo dei due Fondi appositamente costituiti. In particolare, le convenzioni stabiliranno le modalità di attuazione degli interventi, gli obblighi del gestore stesso, le modalità di rilevazione contabile che consentano l osservanza delle disposizioni comunitarie in materia di rendicontazione e controllo, le modalità di gestione dei dati necessari ad assicurare l attività di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale dell azione. Per la selezione delle iniziative da ammettere a finanziamento verranno utilizzate le procedure a bando e sportello e, per ogni tipologia d intervento (A e B), verranno stilate graduatorie separate per le aree obiettivo 2 e per quelle in Sostegno Transitorio. La misura è soggetta all obbligo di notifica ai sensi dell art. 88, paragrafo 3 del Trattato e, pertanto, diventerà operativa solo dopo l approvazione da parte della Commissione europea degli aiuti previsti dalla misura stessa. Intervento A Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Fase 5 Predisposizione e pubblicazione del bando per la selezione dell organismo gestore (beneficiario finale) (entro 60 giorni dall approvazione da parte della Commissione europea del regime di aiuti previsto dalla misura) Presentazione delle proposte da parte dei potenziali soggetti beneficiari (entro 60 giorni dalla conclusione della fase precedente) Istruttoria delle proposte ed individuazione dell organismo gestore del fondo con pubblicazione della graduatoria sul BUR (entro 60 giorni dalla conclusione della fase precedente) Stipula della convenzione e costituzione del Fondo capitale di rischio (entro 30 giorni dalla conclusione della fase precedente) L Amministrazione regionale, previa autorizzazione della Giunta Regionale, stipula con l organismo gestore, selezionato attraverso il bando di cui sopra, apposita convenzione per l attuazione dell intervento e l organismo gestore del Fondo provvede alla costituzione del fondo per l acquisizione delle partecipazioni nel capitale di rischio delle imprese. Emissione dell avviso per la selezione delle imprese (entro 60 giorni dalla stipula della convenzione) Il gestore del fondo emette l avviso per la selezione delle imprese, secondo le modalità prescritte dalla convenzione, che possono essere anche a sportello. Fase 6 Conclusione delle iniziative (entro il ) Il soggetto gestore del Fondo di partecipazioni in capitale di rischio rendiconterà alla Direzione centrale competente le spese sostenute dal Fondo stesso. Intervento B Fase 1 Stipula della convenzione e costituzione del Fondo capitale di rischio (entro 60 giorni dall approvazione da parte della Commissione europea degli aiuti previsti dalla misura) L Amministrazione regionale, previa autorizzazione della Giunta Regionale, stipula con Agemont Spa apposita convenzione per l attuazione dell intervento. Scheda della Misura

105 La Società stessa provvede alla costituzione del fondo per l acquisizione delle partecipazioni nel capitale di rischio delle imprese. Fase 2 Emissione del bando per la selezione delle imprese (entro 60 giorni dalla stipula della convenzione) L Agemont S.p.A. provvede all emissione del bando per la selezione delle imprese, secondo le modalità prescritte dalla convenzione, che possono essere anche a sportello. Fase 3 Conclusione delle iniziative (entro il ) Il soggetto gestore del Fondo di partecipazioni in capitale di rischio rendiconterà alla struttura regionale competente le spese sostenute dal Fondo stesso. III.5. Criteri di selezione delle operazioni Intervento A Per la selezione del soggetto al quale affidare la gestione del Fondo di capitale di rischio verranno valutati i seguenti aspetti: - esperienza maturata nella gestione di interventi simili; - struttura finanziaria del potenziale soggetto attuatore; - adeguata struttura operativa. Al fine di formulare la graduatoria delle imprese destinatarie degli interventi verranno utilizzati i seguenti criteri: Criteri di ammissibilità - appartenenza dell impresa alla categoria di destinatari indicati nel paragrafo II.3; - localizzazione delle iniziative imprenditoriali in zone ammesse al intervento. Non saranno considerate al fine della formulazione della graduatoria le domande riferite programmi d intervento non giudicati idonei dall organismo gestore sotto il profilo tecnico, economico e finanziario. Criteri di valutazione/priorità I progetti di impresa saranno valutati secondo le seguenti priorità: - tipologia di iniziativa (sviluppo di nuove iniziative, interventi di trasformazione, programmi di rafforzamento); - dimensioni dell impresa (piccole imprese, medie imprese); - iniziative intraprese da imprenditorialità giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - iniziative intraprese da imprenditorialità femminile(vedi nota 8 pag. 85); - imprese basate sullo spin-off della ricerca e sullo sviluppo di tecnologie innovative. Intervento B Per la selezione delle imprese destinatarie degli interventi verranno utilizzati i seguenti criteri: Scheda della Misura

106 Criteri di ammissibilità - appartenenza dell impresa alla categoria di destinatari indicati nel paragrafo II.3; - localizzazione delle iniziative imprenditoriali in area montana. Criteri di valutazione/priorità I progetti di impresa saranno valutati secondo le seguenti priorità: - compatibilità della proposta rispetto al Piano di sviluppo aziendale presentato; - idoneità finanziaria dell investimento proposto, in particolare della sua capacità di generare flussi finanziari atti a remunerare il capitale investito; - idoneità dell impresa nel medio periodo di consolidare l assetto patrimoniale conseguito attraverso l intervento del Fondo; - sviluppo di imprenditorialità e occupazione femminile; sviluppo di imprenditorialità e occupazione giovanile; - sviluppo di nuove imprese basate sullo spin-off della ricerca e sullo sviluppo di tecnologie innovative. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto prescritto dal Reg. (CE) n 1685/2000 e s.m.i. e dal Reg. (CE) 1783/99. Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal momento dell approvazione del Regime di aiuti da parte della Commissione Europea. Al momento della chiusura delle operazioni, la spesa ammissibile dei Fondi sarà rappresentata dal capitale dei Fondi investito nelle imprese, inclusi i costi di gestione sostenuti, nei limiti massimi stabiliti dalla norma n. 8 del Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata a sostenere il rafforzamento della dimensione del capitale sociale delle PMI nonché la struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese stesse, presenta una stretta connessione con altre misure dell Asse 2, in particolare con la misura 2.1 relativa agli aiuti agli investimenti delle imprese. Inoltre, la tipologia di intervento B (Fondo per la partecipazione nel capitale di rischio delle imprese localizzate in area montana) risulta connessa anche con l azione finalizzata alla costituzione di un Fondo per il rilascio di garanzie alle imprese dell area montana. Scheda della Misura

107 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

108 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 2.2 si propone di sostenere il rafforzamento del capitale sociale delle piccole e medie imprese, riservando una particolare attenzione agli interventi che potrebbero avere positive ricadute sull imprenditorialità e l occupazione femminile e giovanile. Tale scopo appare coerente con l obiettivo globale dell Asse 2 (sostegno alla base produttiva delle aree in oggetto) e direttamente correlato agli obiettivi specifici di Asse, ovvero alla promozione della nascita di nuove imprese, dell occupazione e della crescita delle imprese giovanili e femminili. L obiettivo di aumentare la competitività delle imprese anche attraverso la ricerca e l utilizzo delle nuove tecnologie viene perseguito esplicitamente attraverso la misura 2.2. Infatti, particolare attenzione viene dedicata alle nuove imprese basate sullo spin-off della ricerca e sullo sviluppo di tecnologie innovative. Anche in questo settore un livello di capitalizzazione più alto non può che favorire gli investimenti delle imprese nelle aree obiettivo 2 in materia di ricerca e sviluppo tecnologico. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione 2.2. Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici della Misura. Media, considerando che è previsto uno specifico stanziamento per l area montana. Tale criterio, sebbene non esplicitamente previsto, è implicito negli obiettivi specifici della Misura concepita come strumento a servizio della strategia complessiva del Docup di rafforzamento del tessuto delle PMI. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup.. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, in quanto una delle priorità individuate per l individuazione degli interventi è il sostegno all imprenditoria femminile e giovanile. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Alta, in quanto è identificato in maniera esplicita un criterio volto a privilegiare le iniziative di sviluppo di nuove imprese basate sullo spin-off della ricerca e sull uso di tecnologie innovative. Scheda della Misura

109 Principi e priorità trasversali Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso 2.2 Fondi costituiti Num. 2 Operazioni effettuate Num. 28 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso 2.2 Valore delle partecipazioni acquisite Meuro 4,5 Ammontare degli investimenti totali attivati Meuro 7,7 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Variazione del fatturato delle imprese beneficiarie % 5 Scheda della Misura

110 MISURA 2.3. SERVIZI REALI ALLE IMPRESE E ANIMAZIONE ECONOMICA I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 2 Ampliamento e competitività del sistema imprese I.2. Titolo della misura 2.3. Servizi reali alle imprese e animazione economica I.2.1. Azioni della misura Acquisizione di servizi reali Animazione economica I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto Servizi di consulenza alle PMI Servizi comuni per le imprese (PMI) Servizi di consulenza alle PMI (industria, commercio al dettaglio, turismo) e all artigianato Servizi comuni per le PMI e l artigianato - Piani Aziendali - Progettazione/ Marketing - Gestione/ Organizzazione/ Certificazione - Internazionalizzazione/ Esportazioni - Innovazione Tecnologica - Tecnologie dell informazione - Animazione II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Aumentare la competitività delle PMI favorendo l acquisizione di servizi strategici. Promuovere la cultura economica ed imprenditoriale al fine della creazione di nuova imprenditorialità. Promuovere il territorio attraverso azioni di marketing territoriale. Favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali connotate da una spiccata innovazione di processo e/o di prodotto. Migliorare il grado di internazionalizzazione del sistema produttivo locale. II.2 Descrizione della misura La misura è volta alla realizzazione di interventi che favoriscano il rafforzamento del sistema imprese in termini di conoscenza, produttività e competitività, attraverso la promozione dell acquisizione di servizi reali, come naturale completamento delle iniziative d aiuto agli investimenti previsti dalla misura 2.1, nonché attraverso attività di animazione economica. I servizi reali saranno orientati, in particolare, all informazione di mercato e all ampliamento degli sbocchi commerciali, al trasferimento di conoscenze e di innovazioni organizzative e tecniche, allo sviluppo di filiere di dimensioni sovra/regionali e Scheda della Misura

111 all utilizzo delle opportunità offerte dalla Società dell Informazione, soprattutto per quanto concerne le nuove tecnologie di comunicazione e di commercializzazione. Nell ambito dell attività di animazione economica, che verrà realizzata in particolare nell area montana dove le problematiche connesse alla marginalità del territorio rendono debole il tessuto socioeconomico, si prevedono interventi volti alla promozione del territorio (marketing territoriale), alla diffusione della cultura imprenditoriale attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche più rilevanti per l attività d impresa nonchè alla creazione e sviluppo di nuove attività imprenditoriali. Infine, la particolare posizione geografica della Regione rende necessario il sostegno di iniziative che puntino a valorizzare le attività di collaborazione con le regioni che entreranno a far parte della UE, a rafforzare la presenza delle PMI locali all estero favorendo scambi e costituzione di joint ventures capaci di incrementare la funzione di cerniera tra Est e Ovest propria del Friuli Venezia Giulia. La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Acquisizione di servizi reali L azione prevede la concessione di contributi per l acquisizione da parte delle PMI appartenenti ai settori industria, artigianato, commercio al dettaglio e turismo di consulenze strategiche per lo sviluppo, l innovazione e l internazionalizzazione dell impresa. In particolare tali servizi riguarderanno l organizzazione, la commercializzazione e la ricerca di nuovi modelli di approccio al mercato, l informatizzazione, il controllo di gestione, la qualità, l internazionalizzazione, il miglioramento ambientale, gli studi di fattibilità, l utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione e delle altre opportunità offerte dalla Società dell Informazione, l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili ed alternative, il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori all interno dei luoghi di lavoro che vadano al di là dei limiti normativi ecc. Saranno esclusi dal finanziamento i servizi di carattere ricorrente e routinario. Destinatari di tali interventi sono le PMI industriali e artigianali (di produzione e di servizio), quelle operanti nel settore del turismo, comprese le cooperative di gestione delle strutture ricettive a carattere sociale e, per il settore del commercio al dettaglio, le PMI localizzate nelle seguenti aree: - Comuni di Duino-Aurisina e Marano Lagunare, nei Comuni rientranti nella fascia C della montagna (Appendice I del C.d.P.), nonché nelle località oggetto di interventi di riqualificazione urbana rivolti ai centri minori di cui all Azione e nei borghi rurali di cui all Azione 3.2.2; - nell intera area Ob. 2 e in Sostegno transitorio, limitatamente all acquisizione di servizi finalizzati alla creazione di reti di approvvigionamento e di collaborazione comuni. Saranno inoltre ammesse le consulenze relative al commercio al dettaglio gestite da soggetti senza fine di lucro appartenenti al terzo settore (commercio equo e solidale) nei centri urbani con popolazione o flusso turistico superiore alle unità. L aiuto si configura come un contributo in conto capitale pari al 50% ESL delle spese ammissibili concesso a seguito di una selezione effettuata mediante procedura valutativa a bando, in conformità a quanto previsto dal Reg. (CE) 70/2001. Azione Animazione economica Tale azione è volta, da un lato, allo sviluppo e valorizzazione dell area montana attraverso interventi di promozione del territorio e diffusione della cultura imprenditoriale (in particolar modo giovanile e femminile), dall altro, ad aumentare il grado di internazionalizzazione del sistema imprese nell area oggetto del Docup. A tal fine verranno realizzati i seguenti interventi: Intervento a) Animazione in area montana Scheda della Misura

112 Tale intervento si concretizza, in primo luogo, in azioni di informazione e assistenza in particolare sulle seguenti tematiche: sviluppo del processo di integrazione europea, informatizzazione e utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione e di commercializzazione (anche in via telematica), nascita di nuova imprenditorialità connotata da spiccata innovazione del processo produttivo e/o del prodotto, aspetti ambientali, sviluppo di collaborazioni tra imprese. A tal fine, attraverso bando pubblico, verrà individuato un soggetto che, sulla base di un programma pluriennale di attività fino al 2006, avrà il compito di realizzare i seguenti interventi: - organizzazione di seminari, convegni, workshop, incontri promozionali ed eventi rivolti ai residenti dell area montana per diffondere e sostenere la cultura imprenditoriale; - animazione con gruppi di imprese per la creazione di reti locali e per la definizione di obiettivi di sviluppo e di progetti settoriali, multisettoriali e territoriali; - prima informazione e assistenza tecnica alla creazione d impresa; - analisi preliminare del livello di competitività delle imprese, analisi finalizzate all identificazione ed alla valutazione degli indici di rischio aziendale nonché alla definizione delle linee di sviluppo; - screening aziendali per tipologie di impresa con particolare riguardo ai settori in rapida crescita ed identificazione delle funzioni aziendali deboli e dei problemi specifici delle imprese dell area; - azioni mirate di promozione per la diffusione di una cultura aziendale avanzata; - azioni di supporto all utilizzo di strumenti innovativi nel campo della qualità, dell organizzazione e gestione aziendale; - attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle imprese sulle tematiche della salvaguardia e del miglioramento ambientale attraverso seminari e convegni (ad es. ecoaudit, attività di ecobusiness, ecc.) Lo stesso soggetto avrà, inoltre, il compito di realizzare iniziative di marketing territoriale che saranno effettuate sulla base di un attenta analisi dei singoli mercati considerati, individuandone specificità, caratterizzazioni e opportunità per l in-coming in area Ob.2. Il programma generale per il marketing territoriale riguarderà l analisi degli elementi qualificanti del territorio obiettivo e quindi l analisi del posizionamento delle diverse aree territoriali come le localizzazioni produttive, la mappatura delle opportunità di insediamento e conseguente elaborazione di pacchetti localizzativi differenziati a seconda del target di investitori. Saranno inoltre organizzate attività di assistenza tecnica ed informativa agli Enti Locali sulle attività di promozione locale e sull individuazione di opportunità per interventi migliorativi del patrimonio infrastrutturale mirati ad una maggiore attrattività del territorio. Ai potenziali investitori saranno fornite anche informazioni relative agli strumenti agevolativi, alle caratteristiche del sistema produttivo locale in un ottica di possibili collaborazioni con le aziende già insediate e relative alla disponibilità di servizi e infrastrutture dell area interessata. Saranno infine istituiti e/o rafforzati gli strumenti informativi quali ad es. banche dati, indispensabili per la promozione dell area obiettivo al di fuori del territorio regionale. Intervento b) Animazione a favore dell internazionalizzazione Per quanto riguarda lo sviluppo di iniziative mirate a favorire l internazionalizzazione delle imprese, gli interventi sono rivolti alle PMI interessate ad una presenza commerciale e/o produttiva all estero e si concretizza in una serie di attività di promozione ed informazione mirate alla diffusione delle opportunità offerte dal mercato estero ed alla valorizzazione delle esperienze di successo nel territorio. Si prevede, Scheda della Misura

113 altresì, la creazione di uno o più punti d informazione aventi il compito di informare e assistere le aziende circa le tematiche sopracitate e i possibili strumenti di internazionalizzazione esistenti. A tal fine verrà individuato tramite bando un soggetto con competenza specifica nel settore dell animazione economica e dell internazionalizzazione che presenterà un programma pluriennale di attività fino al 2006 che dovrà essere articolato in fasi annuali. II.3. Soggetti destinatari dell intervento Azione Settore Industria a) Imprese appartenenti alle sezioni C, D, E, F, della Classificazione delle attività economiche ISTAT 91. b) Imprese di servizio (a condizione che siano costituite sotto forma di società) che rientrano nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Fornitura di software e consulenza informatica Attività delle banche di dati Servizi di telematica, robotica, e idomatica Ricerca applicata e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria Attività delle società di certificazione dei bilanci Attività in materia di architettura, ingegneria e altre attività tecniche Collaudi e analisi tecniche Servizi di pulizia e disinfestazione Attività di imballaggio, confezionamento Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini Attività delle lavanderie. Le imprese industriali devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato I del Reg. (CE) 70/2001 e alla L.R. 28 luglio 1997, n.26; le imprese di servizio devono rientrare nei parametri stabiliti dal D.P.G.R. n. 199/1998. Sono esclusi i settori di cui all Appendice II del C.d.P. continua Scheda della Misura

114 segue Segue Azione Azione Settore Artigianato a) PMI iscritte all albo delle imprese artigiane appartenenti alle sezioni C, D, E, F, della Classificazione delle attività economiche ISTAT 91. b) PMI di servizio iscritte all Albo delle imprese artigiane che rientrino nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Trasporto di merci su strada 72 Informatica ed attività connesse Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria Attività delle società di certificazione di bilanci Attività in materia di architettura, ingegneria e altre attività tecniche Collaudi e analisi tecniche Servizi di pulizia e disinfestazione Attività di imballaggio, confezionamento Design e stiling relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili e altri beni personali o per la casa Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini Attività delle lavanderie per alberghi, ristoranti, enti e comunità Possono presentare domanda anche imprese da costituire e rientranti nelle classificazioni ISTAT 91 di cui sopra (l iscrizione all Albo delle imprese artigiane dovrà avvenire entro i trenta giorni successivi alla chiusura del bando). Le imprese artigiane devono rientrare nei parametri di cui al Regolamento (CE) n. 70/2001, alla L.R. n. 17/1972 e al D.P.G.R. n. 0163/Pres del e succ. modifiche ed integrazioni Sono esclusi i settori di cui all Appendice II del C.d.P.. Settore Turismo PMI operanti nel settore del turismo e cooperative di gestione delle strutture ricettive a carattere sociale, con i limiti dimensionali previsti nell Allegato I del Regolamento (CE) n. 70/2001 del Le imprese di cui sopra devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato I del Reg. (CE) 70/2001. Settore Commercio PMI che gestiscono esercizi commerciali al dettaglio con le specifiche previste nel paragrafo II. 2. Soggetti che gestiscono senza fine di lucro esercizi al dettaglio di commercio equo e solidale nei centri urbani con popolazione o flusso turistico superiore alle persone. Le imprese di cui sopra devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato 1 del Reg. (CE) 70/2001. Verranno applicate le limitazioni settoriali previste dalle normative comunitarie in materia di aiuti di stato vigenti. Sistema socioeconomico; giovani, donne e soggetti interessati all avvio di iniziative imprenditoriali; comunità locale La numerazione e la descrizione dei settori secondo la classificazione ISTAT 91 è stata modificata; si fa pertanto rinvio alla tabella riportata nell Allegato 2. Scheda della Misura

115 II.4. Copertura geografica Zone ammesse all Obiettivo 2 ed al Sostegno Transitorio (con le specificazioni riportate nel paragrafo II.3) III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R n. 6/1970 L.R n. 17/1972 L.R. 7/2000 L.R. 26/2001 L.R. 28 luglio 1997, n. 26 D.P.G.R. 4 giugno 1998, n. 0199/Pres. integrato dal D.P.G.R. 19 marzo 2001, n. 076/Pres. D.P.G.R. 14 maggio 1997, n. 163/Pres L.R. n.2/2002 L.R. n. 8/1999 D.P.G.R. 163/Pres. del 14/5/1997 e successive modifiche e integrazioni Azione L.R. 26/2001 III.2. Beneficiario finale Azione Azione Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Soggetti con competenza specifica nel settore dell animazione economica a favore delle PMI e nella diffusione della cultura d impresa III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo industriale Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo Azione artigiano Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto turistico Direttore del Servizio per il Sostegno e la Pomozione dei Comparti del commercio e del terziario Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo industriale Azione Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direttore del Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione. Scheda della Misura

116 III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Azione Acquisizione di servizi reali L azione è a titolarità regionale. I destinatari finali saranno identificati attraverso procedura valutativa a bando con approvazione da parte della Giunta Regionale di due graduatorie delle iniziative ammesse al contributo per l acquisizione di servizi reali: l una per le zone Obiettivo 2, e l altra per le zone a Sostegno transitorio. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5 Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R.del bando (per il primo bando entro 60 giorni dalla DGR di adozione del CdP) Presentazione delle domande di contributo (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 120 giorni dal termine di presentazione delle domande di contributo). L istruttoria delle domande dovrà essere conclusa ed estrinsecata in due graduatorie (Area Ob.2 e Area Sostegno transitorio) delle domande ammesse a contributo, approvata con apposita delibera di Giunta e pubblicata sul B.U.R. Successivamente la Direzione centrale competente notificherà l esito ai beneficiari. Avvio delle iniziative (entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. della delibera di approvazione delle graduatorie) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla Direzione competente. Conclusione delle iniziative (entro 18 mesi dal termine della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente la Direzione competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Il termine di 18 mesi si riferisce al primo bando e alle solo consulenze, anche a quelle propedentiche all acquisizione delle certificazioni. Per l ottenimento delle certificazioni, invece, i termini potranno essere diversi. Sulla base della risposta al primo bando da parte delle imprese, l Amministrazione regionale valuterà l opportunità di emanare nuovi bandi. Azione Animazione economica L azione è a regia regionale I Beneficiari Finali saranno identificati attraverso procedura valutativa a bando con approvazione da parte della Giunta Regionale delle iniziative da ammettere a finanziamento. I soggetti interessati presenteranno un programma articolato delle attività specifiche di animazione in fasi annuali, corredato di tempistica e costi. Fase 1: Fase 2: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R.del bando (entro 60 giorni dalla DGR di adozione del CdP) Presentazione dei progetti di animazione economica (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Scheda della Misura

117 Fase 3: Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria delle iniziative ammesse a contributo (entro 90 giorni dal termine di presentazione delle domande di contributo) L istruttoria dei progetti dovrà essere conclusa ed estrinsecata in una graduatoria delle iniziative ammesse a finanziamento, approvata con apposita delibera di Giunta e pubblicata sul B.U.R. Successivamente la struttura regionale competente notificherà l esito ai beneficiari. Fase 4: Avvio delle iniziative (entro 90 giorni dalla data di delibera di approvazione delle graduatorie) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura competente. Ogni anno verrà dettagliato il progetto nelle attività specifiche di animazione previste per tale periodo di competenza ed il finanziamento verrà erogato per stati di avanzamento annuali. Fase 5 Conclusione delle iniziative (entro ) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione finale delle spese sostenute da parte del beneficiario finale. III.5. Criteri di selezione delle operazioni Azione Acquisizione di servizi reali Criteri di ammissibilità comuni a tutti i settori - appartenenza delle PMI alla categoria dei destinatari indicati nel par. II 3; - rispetto della tempistica e delle procedure previste nei bandi di accesso; - localizzazione degli interventi oggetto della domanda di contributo nelle aree ammissibili, secondo quanto stabilito dalla presente misura; - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi. Criteri di valutazione/priorità: Industria Tipo di iniziativa: - Consulenze per l acquisizione della certificazione ambientale secondo le norme ISO o secondo il regolamento EMAS o per l ottenimento del marchio Ecolabel; - certificazione in tema di sistemi di qualità, sistemi di sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc.; - consulenze in tema di sistemi di qualità, sistemi di sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc.; - consulenza e verifica relative all innovazione di prodotto o di processo; - consulenze relative a tecnologie telematiche; - consulenza relativa alla progettazione di metodologie e tecniche per la riduzione dei tempi e dei costi di progettazione, produzione ed immagazzinamento; - analisi e ricerca di mercato; - strategie innovative di marketing; - consulenza import-export; - progettazione di joint-ventures; - iniziative per le quali le imprese si impegnano ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini Scheda della Misura

118 fissati per la priorità verrà apportata una riduzione del contributo in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari; - iniziative realizzate da imprese localizzate nelle aree comprese nei patti territoriali approvati con delibera del CIPE alla data di pubblicazione del bando; - localizzazione delle iniziative in area montana (fasce A, fascia B e fascia C) di cui all Appendice 1 del CdP; Tipo di impresa: - piccola impresa industriale; - media impresa industriale; - piccola impresa di servizi; - media impresa di servizi; - iniziative intraprese da imprenditorialità giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - iniziative intraprese da imprenditorialità femminile(vedi nota 8 pag. 85); A programmi di spesa comprendenti più tipologie di intervento, è attribuito il punteggio di priorità della categoria più favorita. Artigianato Criteri di valutazione/priorità: - Consulenze per l acquisizione della certificazione ambientale secondo le norme ISO o secondo il regolamento EMAS o per l ottenimento del marchio Ecolabel; - iniziative intraprese da imprenditorialità giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - iniziative intraprese da imprenditorialità femminile(vedi nota 8 pag. 85); - localizzazione delle iniziative in area montana (fasce A, fascia B e fascia C) di cui all Appendice 1 del CdP; - consulenze volte all utilizzazione delle nuove tecnologie di comunicazione e delle altre opportunità offerte dalla società dell informazione (Internet, e-commerce, etc.); - analisi di fattibilità e consulenze economiche, finanziarie e giuridiche per la realizzazione di jointventures in Paesi esteri ed in particolare in Paesi dell Est; - iniziative realizzate da imprese localizzate nelle aree comprese nei patti territoriali approvati con delibera del CIPE alla data di pubblicazione del bando; - iniziative per le quali le imprese si impegnano ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini fissati per la priorità verrà apportata una riduzione del contributo in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari. Commercio e Turismo Scheda della Misura

119 Criteri di valutazione/priorità: - iniziative volte allo sviluppo dell imprenditorialità e dell occupazione femminile (vedi nota 8 pag. 85); - iniziative volte allo sviluppo dell imprenditorialità e dell occupazione giovanile (vedi nota 7 pag. 85); - Consulenze per l acquisizione della certificazione ambientale secondo le norme ISO o secondo il regolamento EMAS o per l ottenimento del marchio Ecolabel; - iniziative per le quali le imprese si impegnano ad una conclusione anticipata (da definire nei bandi in funzione dei termini di rendicontazione all UE delle prime annualità e della possibilità di conseguire il premio di medio periodo previsto dai regolamenti comunitari) rispetto al termine massimo concesso per l ultimazione degli interventi; nel caso non venissero rispettati i termini fissati per la priorità verrà apportata una riduzione del contributo in una misura che sarà definita in sede di bando. Nell eventualità che vengano emanati nuovi bandi, l Amministrazione regionale valuterà se definire delle priorità relative alla conclusione delle iniziative, in funzione della esigenza di accelerazione della spesa e di rendicontazione all UE nei termini fissati dai regolamenti comunitari; - iniziative realizzate da imprese localizzate nelle aree comprese nei patti territoriali approvati con delibera del CIPE alla data di pubblicazione del bando. Azione Animazione economica Intervento in area montana Criteri di ammissibilità: - obbligo di disporre, al momento della realizzazione dell intervento, di una sede in area montana; - esperienza plurisettoriale nel campo dell animazione economica in territori montani di almeno 5 anni; - partecipazione del beneficiario finale al cofinanziamento della azione in misura non inferiore al 21%; Il progetto deve contenere: - la descrizione dell analisi dei fabbisogni espressi dalle imprese ed individuazione dei settori di intervento ad alto potenziale di crescita; - il percorso di animazione e di marketing territoriale con indicazione della metodologia seguita, delle modalità di impiego, formazione e specializzazione del personale, delle azioni e delle iniziative previste; - la valutazione dell impatto dell iniziativa e la previsione di risultati concreti; - il cronogramma delle attività; - il piano finanziario; - il piano di attività che coinvolga tutta l area montana. Criteri di valutazione/priorità: - forme di collaborazione con i GAL (Gruppi di Azione Locale); - esperienza maturata (numero di anni); - curricula del personale impiegato nel progetto; - complementarietà ed integrazione con le azioni previste dall Obiettivo 3, dalle iniziative comunitarie Equal, Leader Plus, Interreg III, e con gli altri programmi finalizzati a promuovere lo sviluppo del territorio, evitando sovrapposizioni e dispersione delle risorse; Scheda della Misura

120 - rispetto delle pari opportunità. Intervento di internazionalizzazione Criteri di ammissibilità: - i soggetti, singoli o raggruppati, devono aver dimostrata esperienza, almeno quinquennale, nel settore dell internazionalizzazione e aver svolto attività d animazione. - partecipazione del beneficiario finale al cofinanziamento dell azione in misura non inferiore al 21%. Criteri di valutazione/priorità: Coerenza del programma con gli obiettivi della misura e con la funzionalità dei costi. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e al Reg. (CE) n. 1783/1999. Sono ammissibili le spese di seguito elencate, a partire: - dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda per quanto riguarda l azione ; - dal per quanto riguarda l azione Azione Acquisizione di servizi reali Industria Acquisizione di certificazioni (ivi comprese le eventuali consulenze) relative: - al miglioramento dell impatto ambientale dell attività dell impresa (ad esempio: ISO o EMAS); - all introduzione di sistemi di qualità, sistemi di sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc. Acquisizione di consulenze finalizzate: - al miglioramento delle prestazioni ambientali dell attività dell impresa (riduzione dei consumi idrici ovvero delle emissioni inquinananti delle imprese); - all introduzione di sistemi di qualità, sistemi di sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc.; - all innovazione del processo produttivo o del prodotto (compresa la verifica della relativa applicabilità); - all introduzione ed utilizzo di tecnologie telematiche (sistemi informativi ed informatici, Internet, E- Commerce, etc.); - alla predisposizione di metodologie e tecniche volte alla riduzione di tempi e costi della progettazione, della produzione e dell immagazzinamento; - alla formulazione di strategie di marketing di carattere innovativo o alla preparazione di analisi/ricerche di mercato; - a supporto alla attività di importazione ed esportazione dei prodotti; Scheda della Misura

121 - alla progettazione di joint-ventures. Assistenza: - attività del consulente limitata all assistenza del personale sulle tematiche relative ai servizi reali ammessi al contributo. Non sono ammissibili domande riferite a programmi di spesa inferiori a L avvio dell iniziativa coincide con la data del conferimento dell incarico di consulenza e non può avvenire prima della data di presentazione della domanda da parte del beneficiario Non sono ammissibili le spese concernenti l acquisto di beni materiali ed immateriali, i costi interni ed i servizi di carattere ricorrente o routinario, tra cui in particolare quelle che si riferiscono alla ordinaria gestione aziendale, quali contabilità, paghe e consulenze fiscali. Artigianato - consulenze volte all adeguamento alle normative comunitarie in materia di qualità del prodotto e del processo; - consulenze volte all innovazione di processo e di prodotto; - consulenze volte al miglioramento delle prestazioni ambientali delle attività dell impresa ed a quello delle condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori all interno dei luoghi di lavoro non rientranti fra gli obblighi previsti dalla normativa vigente, in particolare consulenze volte all introduzione di sistemi di certificazione ambientale (ISO o EMAS) e/o al conseguimento del marchio ECOLABEL; - certificazioni relative all introduzione di sistemi di qualità; - certificazioni di tipo ambientale (ISO o EMAS) e/o conseguimento del marchio ECOLABEL; - consulenze per l informatizzazione dei sistemi produttivi; - consulenze in materia organizzativa e gestionale; - analisi di fattibilità economico-finanziarie per la realizzazione di nuove iniziative economiche; - analisi di fattibilità e consulenze economiche, finanziarie e giuridiche per la realizzazione di jointventures in Paesi esteri ed in particolare in Paesi dell Est; - servizi per la funzione commerciale, quali analisi e ricerche di mercato, strategie innovative di marketing e assistenza import-export; - consulenze volte all utilizzazione delle nuove tecnologie di comunicazione e delle altre opportunità offerte dalla società dell informazione; - consulenze volte all utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili ed alternative. Sono escluse le spese concernenti i servizi di carattere ricorrente o routinario, tra cui in particolare quelle che si riferiscono alla ordinaria gestione aziendale, quali contabilità, paghe e consulenze fiscali. L avvio dell iniziativa coincide con la data del conferimento dell incarico di consulenza e non può avvenire prima della data di presentazione della domanda da parte del beneficiario. Scheda della Misura

122 Commercio e Turismo - consulenze finalizzate al controllo di gestione ed al miglioramento dell organizzazione aziendale, preferibilmente correlati all introduzione di sistemi di qualità del prodotto e del processo; - consulenze finalizzate all introduzione di modalità innovative di commercializzazione, anche in cooperazione con imprese transregionali e transnazionali; - consulenze volte al miglioramento delle condizioni ambientali. Sono escluse le spese concernenti i servizi di carattere ricorrente o routinario, tra cui in particolare quelle che si riferiscono alla ordinaria gestione aziendale, quali contabilità, paghe e consulenze fiscali. L avvio dell iniziativa coincide con la data del conferimento dell incarico di consulenza e non può avvenire prima della data di presentazione della domanda da parte del beneficiario Intensità d aiuto L intensità massima d aiuto è pari al 50% ESL delle spese ammissibili. L aiuto di stato accordato in base a questa azione è conforme al regolamento di esenzione n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del Azione Animazione economica Intervento in area montana - studi, ricerche e studi di fattibilità; - spese per il personale specificamente imputabili alla realizzazione del programma di animazione, compresi viaggi e missioni; - spese per l acquisizione di servizi e consulenze; - spese di promozione e diffusione; - spese legali, amministrative e per la rendicontazione; - acquisto di attrezzature (compresi hardware e software), strumentazione operativa (es. banche dati, libri, giornali, riviste, CD ROM ecc) ed arredi strettamente funzionali alla realizzazione del progetto; - spese di gestione (energia elettrica, affitto, telefono, postali, ecc.) direttamente imputabili al progetto di animazione, sulla base di idonei documenti giustificativi, nel limite % massimo della spesa totale ammissibile che sarà stabilito nel bando; - spese per l organizzazione di seminari, convegni, workshop, incontri promozionali ed eventi relativi al progetto di animazione; - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i.; - spese per le fidejussioni bancarie o assicurative Intervento di internazionalizzazione Scheda della Misura

123 - spese per il personale specificamente imputabili alla realizzazione del programma di animazione, compresi viaggi e missioni; - spese per l acquisizione di servizi e consulenze; - acquisto di attrezzature (compresi hardware e software), strumentazione operativa (es. banche dati, libri, giornali, riviste, CD ROM ecc) ed arredi strettamente funzionali all attività dei punti di informazione; - spese di promozione e diffusione; - spese generali direttamente imputabili all attività dei punti d informazione, sulla base di idonei documenti giustificativi, nel limite % massimo della spesa totale ammissibile che sarà stabilito nel bando; - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità d aiuto Nel cofinanziamento delle attività di animazione, è prevista una partecipazione non inferiore al 21% da parte del beneficiario finale. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata ad aumentare la competitività delle PMI tramite l acquisizione di servizi strategici ed interventi di animazione economica, si integra con le altre misure di aiuti alle imprese previste nell ambito dell Asse 2 e dell Asse 4. In particolare l azione 2.3.2, con riferimento alle iniziative di animazione in area montana, è strettamente connessa con le misure previste all interno dell Asse 4 e contribuisce al raggiungimento dell obiettivo globale dell Asse relativo al rafforzamento dell economia della montagna. Scheda della Misura

124 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

125 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 2.3 si propone di promuovere l acquisizione di servizi reali per elevare il livello di competitività e produttività delle imprese, di fornire servizi di assistenza e di accompagnamento alle nuove imprese, di realizzare inziative di animazione economica finalizzate alla promozione territoriale e alla crescita della cultura imprenditoriale e di migliorare il grado di internazionalizzazione delle imprese. Tali obiettivi sono senza dubbio in linea con gli obiettivi specifici dell Asse 2 poiché le due linee d azione attuative della misura perseguono il rafforzamento del tessuto imprenditoriale. In particolare, si vogliono favorire le PMI industriali, artigianali, del commercio al dettaglio, turistiche, del terzo settore relativamente ai comparti del commercio e del turismo, nell acquisizione di consulenze strategiche relative, in particolare, al miglioramento ambientale (marchio Ecolabel, certificazione EMAS e ISO 14000) e all utilizzo di fonti energetiche alternative e rinnovabili. Nell ambito della misura 2.3 viene attribuita particolare rilevanza al contenuto innovativo degli interventi al fine di incrementare la competitività delle imprese esistenti, promuovendo l acquisizione da parte delle PMI di conoscenze in materia di nuovi modelli di approccio al mercato, controllo di gestione e organizzazione aziendale, qualità, informatizzazione. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pertinenza Alta, data l esplicita previsione di puntuali meccanismi premiali per l individuazione dei beneficiari ultimi in relazione all incremento della competitività ed allo sviluppo dell innovatività nelle PMI. Media, la concentrazione degli interventi è in parte garantita dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di assegnare un criterio preferenziale alla realizzazione delle iniziative in alcuni comuni della zona montana e nelle aree interessate dai Patti Territoriali e nelle aree oggetto delle azioni e Alta, in relazione sia agli obiettivi specifici stessi che l azione mira a perseguire, sia all esplicito richiamo alla realizzazione delle iniziative in alcuni comuni della zona montana e nelle aree interessate dai Patti Territoriali. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, considerando che tra i principali criteri premianti individuati per la concessione del contributo nei vari settori, è presente quello relativo all ottenimento di certificazioni ambientali ed il miglioramento dell impatto ambientale delle attività di impresa finanziate. Scheda della Misura

126 Principi e priorità trasversali Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, considerato che, nella selezione delle iniziative, vengono considerate quelle realizzate dall imprenditoria giovanile e femminile.. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Media, data la contemplazione di tale aspetto tra i criteri di priorità per l individuazione degli interventi nel settore dell Artigianato e dell Industria. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, considerando che i principali criteri premianti individuati per la concessione del contributo riguardano le iniziative volte al favore un maggior grado di internazionalizzazione del sistema produttivo locale. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Pertinenza Alta, in quanto è previsto l inserimento nel bando per la selezione delle iniziative da finanziare di criteri che tengano conto degli obiettivi generali dell Asse e dell azione. Alta, in relazione alla scelta programmatica della Regione di realizzare un intervento in area montana. Alta, in relazione sia agli obiettivi specifici stessi che l azione mira a perseguire, sia all esplicita rilevanza attribuita al livello di integrazione e complementarietà degli interventi previsti in particolare con le azioni previste dall Obiettivo 3 e dalle altre iniziative comunitarie Equal, Leader +, Interreg III (per l intervento in area montana). Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Media, data l esplicita previsione di un criterio in merito, anche in connessione con.gli obiettivi di diffusione della cultura imprenditoriale e di incremento del grado di internazionalizzazione del sistema imprese Scheda della Misura

127 Principi e priorità trasversali Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, considerando gli obiettivi stessi che l azione mira a perseguire e la rilevanza prioritaria data a tale criterio nella fase di selezione delle operazioni. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Imprese beneficiarie Num Interventi Num. 2 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso PMI soddisfatte dai servizi % 80 Imprese che hanno avviato le procedure per ottenere la certificazione di qualità o ambientale Num. Soggetti coinvolti negli interventi Num Imprese interessate Num. 120 Enti Locali interessati Num. 81 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Imprese che hanno incrementato e avviato contatti con mercati esteri Joint ventures attivate Variazione delle imprese che comprano e vendono per il tramite di Internet Variazione della quota di fatturato all export Num 40 Num. (Num) (%) Indicatori ambientali Unità di misura Valore atteso Imprese che hanno acquisito consulenze nel settore ambientale / totale delle consulenze acquisite % Scheda della Misura

128 MISURA 2.4. RICERCA E DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 2 Ampliamento e competitività del sistema imprese I.2. Titolo della misura 2.4. Ricerca e diffusione dell innovazione I.2.1. Azioni della misura Diffusione dell innovazione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto Innovazione e trasferimento di tecnologia, realizzazione di reti e collaborazioni tra aziende e/o istituti di ricerca Innovazione e trasferimento di tecnologia, realizzazione di reti e collaborazioni tra aziende e/o istituti di ricerca Diffusione e collaborazione pubblico-privata di RST - Progetti di cooperazione pubblico-privata di RST - Check-up/audit tecnologici Aiuti alla R&S - Aiuti alla R&S II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Accrescere e sostenere la diffusione dell innovazione e il trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale. Promuovere la nascita di nuove imprese basate sullo spin/off della ricerca e/o sullo sviluppo di tecnologie innovative Rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche del tessuto imprenditoriale e migliorare il grado di competitività delle imprese sul mercato sostenendo gli investimenti in attività di R&S. II.2. Descrizione della misura Nell ambito della presente misura verranno attivate iniziative volte ad integrare e collegare più strettamente il sistema della ricerca scientifico/tecnologica con le esigenze e dinamiche di sviluppo presenti sul territorio. Il tessuto imprenditoriale, oltre a necessitare di azioni di animazione finalizzate a favorire la diffusione tecnologica, va sostenuto anche attraverso interventi diretti a incentivare le imprese e realizzare investimenti nelle attività di ricerca finalizzate ad aumentare la competitività dei processi produttivi e dei prodotti. Oltre alle imprese industriali, per le quali esiste già da tempo un sostegno diretto a tali attività, anche le imprese del settore artigianale hanno l esigenza di rafforzare le proprie basi scientifiche e tecnologiche, dato il crescente numero di imprese che operano in settori tecnologicamente Scheda della Misura

129 avanzati. La misura si articola in due azioni, la prima di animazione tecnologica sul territorio e la seconda di promozione degli investimenti imprenditoriali in attività di ricerca e sviluppo. Azione Diffusione dell innovazione L azione si presenta quale continuazione logica dell attività già svolta dal Consorzio per l Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste, costituito come consorzio pubblico obbligatorio tra Regione, Provincia e Comune di Trieste con DPR 102 del marzo 1978 avente lo scopo di promuovere la ricerca, la diffusione dell innovazione e lo sviluppo tecnologico delle imprese in regione. Nel corso della programmazione Ob , l Area di Ricerca di Trieste, attraverso il progetto Novimpresa, ha realizzato interventi finalizzati a promuovere l utilizzazione industriale dei risultati della ricerca, incentivando e favorendo il dialogo tra mondo industriale e mondo della ricerca. Nella programmazione , l attività si differenzia per la maggior ampiezza del territorio sul quale detto Consorzio sarà competente ad operare, in quanto destinato a coprire anche le aree montane, nelle quali agirà in collaborazione con l Agenzia per lo sviluppo economico della montagna-agemont Spa, con la quale verrà concordato un piano specifico d azione e verranno definite le risorse necessarie per realizzarlo. A tal fine il programma dovrà prevedere una serie di iniziative, inserite nell ambito di un programma d azione coordinato ed organico, finalizzate: - alla diffusione dell innovazione e alla promozione del trasferimento tecnologico in favore delle PMI (inclusi studi e ricerche di settore, ecc); - alla promozione della nascita di nuove imprese basate sullo spin/off della ricerca e/o sullo sviluppo di tecnologie innovative; - ad agevolare l accesso ai risultati della ricerca da parte delle P.M.I. regionali; - alla promozione e al consolidamento del rapporto tra PMI ed Università, Istituzioni scientifiche e di ricerca, Parchi scientifici e tecnologici, Centri di innovazione tecnologica, poli di eccellenza della Regione; - alla promozione dell impiego degli strumenti telematici per la comunicazione, l informazione, l ebusiness. Per cogliere tali obiettivi si avvieranno, sulla base delle esperienze precedentemente accumulate, azioni di analisi del territorio e dei suoi fabbisogni e di sensibilizzazione, informazione, accompagnamento e supporto alle PMI, quali: - attività di animazione e promozione economica sul territorio come rilevamento dei fabbisogni delle imprese in termini di ricerca e trasferimento tecnologico; - assistenza e supporto nell accesso ai risultati della ricerca delle imprese su tutti i temi di natura tecnico-tecnologica e scientifica di loro interesse attraverso la predisposizione di un osservatorio tecnologico che produca, tra l altro, dei cataloghi delle innovazioni e del know-how, dei cataloghi delle opportunità tecnologiche e delle business opportunities; - predisposizione e realizzazione di progetti di ricerca di diffuso interesse industriale e studi multiclient da affidare alle Università o alle istituzioni scientifiche di ricerca e di innovazione tecnologica sulla base dell analisi dei fabbisogni precedentemente avviata e accessibilità di tali ricerche tramite una banca dati telematica a tutte le realtà imprenditoriali della regione; - predisposizione di dossier informativi multiclient e di ricerche di mercato, come analisi e studi sulla stato dell arte e sui trend di particolari tecnologie e/o mercati, a supporto dello sviluppo di progetti di innovazione condivisi o condivisibili da una molteplicità d imprese Scheda della Misura

130 - promozione della cultura dell informazione attraverso il supporto all uso delle reti telematiche come strumento di informazione e confronto e la predisposizione di servizi on-line - sostegno alla creazione di nuove imprese innovative attraverso l individuazione delle innovazioni sviluppate dai Dipartimenti Universitari e dai Centri di ricerca, valutazione delle potenzialità commerciali delle innovazioni e supporto dei futuri imprenditori, nell ambito della creazione di imprese innovative e di spin-off della ricerca. Si tratta di interventi di animazione economica rivolti alla generalità delle imprese e non sono previste attività di erogazione di aiuti di stato alle imprese. Azione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico L azione prevede aiuti finalizzati a favorire le PMI industriali e artigiane di produzione e di servizio - anche in forma consortile - nella loro attività nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico, allo scopo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche del tessuto imprenditoriale e migliorare in tal modo il grado di competitività sul mercato. Verranno finanziate iniziative riguardanti la ricerca di tipo industriale e precompetitiva, secondo quanto disposto dalla disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca e allo sviluppo (GU C 45 del 17/2/96). - Per ricerca industriale si intende la ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, così che queste conoscenze possano essere utili per mettere a punto nuovi prodotti, processi produttivi o servizi o comportare un notevole miglioramento dei prodotti, processi produttivi o servizi esistenti; - Per attività di sviluppo precompetitiva, si intende la concretizzazione dei risultati della ricerca industriale in un piano, un progetto o un disegno per prodotti, processi produttivi o servizi nuovi, modificati o migliorati, siano essi destinati alla vendita o all utilizzazione, compresa la creazione di un primo prototipo non idoneo a fini commerciali. Tale attività può inoltre comprendere la formulazione teorica e la progettazione di altri prodotti, processi produttivi o servizi nonché progetti di dimostrazione iniziale o progetti pilota, a condizione che tali progetti non siano né convertibili né utilizzabili a fini di applicazione industriale o sfruttamento commerciale. Essa non comprende le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche se tali modifiche possono rappresentare miglioramenti. Le predette iniziative sono altresì ammesse a contributo: - qualora realizzate attraverso la stipula di commesse di ricerca applicata completamente affidate a soggetti terzi nazionali ed internazionali identificati nelle Università, negli organismi pubblici di ricerca, laboratori, centri di ricerca o di innovazione tecnologica iscritti all Albo della d.lgs. 297/1999 o riconosciuti dalla Regione F.V.G. ai sensi della L.R. n. 30/84. - qualora abbiano per oggetto l acquisizione diretta dei risultati delle ricerche già attuate da parte dei soggetti terzi di cui sopra. L azione prevede la concessione di contributi in conto capitale nella misura del 60% ESL del costo ritenuto ammissibile per progetti di ricerca industriale e nella misura del 35% ESL per programmi di attività di sviluppo precompetitiva, con una maggiorazione di 5 punti percentuali per le iniziative che si svolgono nelle zone coperte dalla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato CE. In presenza di un effettiva collaborazione tra le imprese e gli enti ed istituzioni pubbliche di ricerca ed istruzione superiore le predette percentuali possono essere aumentate di 10 punti percentuali. Scheda della Misura

131 L azione prevede specifici meccanismi premiali con punteggi da attribuire alle singole domande di contributo ai fini della formulazione delle graduatorie finali. Tra i criteri di priorità si segnalano quelli legati alla natura dell iniziativa (ricerca o attività precompetitiva), alle ricadute positive in campo ambientale e alla localizzazione dell intervento nei comuni della zona montana. II.3. Azione Azione Soggetti destinatari dell intervento PMI industriali, artigianali e il sistema regionale della ricerca e del trasferimento tecnologico Settore Industria a) Imprese appartenenti alle sezioni C, D, E, F, della Classificazione delle attività economiche ISTAT 91. b) Imprese di servizio (a condizione che siano costituite sotto forma di società) che rientrano nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Fornitura di software e consulenza informatica Attività delle banche di dati Servizi di telematica, robotica, e idomatica Ricerca applicata e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria Attività delle società di certificazione dei bilanci Attività in materia di architettura, ingegneria e altre attività tecniche Collaudi e analisi tecniche Servizi di pulizia e disinfestazione Attività di imballaggio, confezionamento Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini Servizi di lavanderia Possono presentare domanda anche le imprese da costituire rientranti nelle classificazioni ISTAT di cui alle lettere a) e b). Dette società dovranno costituirsi ed iscriversi presso la competente C.C.I.A.A. entro il termine di 30 giorni dalla data di scadenza del termine previsto per la presentazione delle domande. Le imprese industriali devono rientrare nei parametri dimensionali di cui all Allegato I del Reg. (CE) 70/2001 e alla L.R. 28 luglio 1997, n.26; le imprese di servizio devono rientrare nei parametri stabiliti dal D.P.G.R. n. 199/1998. Sono esclusi i settori di cui all Appendice II del C.d.P. Scheda della Misura

132 Segue Azione Settore Artigianato a) PMI iscritte all albo delle imprese artigiane appartenenti alle sezioni C, D, E, F, della Classificazione delle attività economiche ISTAT 91. b) PMI di servizio iscritte all Albo delle imprese artigiane che rientrino nelle seguenti classificazioni ISTAT 91: Trasporto di merci su strada 72 Informatica ed attività connesse Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria Attività delle società di certificazioni dei bilanci Attività in materia di architettura, ingegneria e altre attività tecniche Collaudi e analisi tecniche Servizi di pulizia e disinfestazione Attività di imballaggio, confezionamento Design e stiling relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili e altri beni personali o per la casa Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini Attività delle lavanderie per alberghi, ristoranti, enti e comunità Possono presentare domanda anche le imprese da costituire e rientranti nelle classificazioni ISTAT 91 di cui sopra (l iscrizione all Albo delle imprese artigiane dovrà avvenire entro i trenta giorni successivi alla chiusura del bando). Le imprese artigiane devono rientrare nei parametri di cui al Regolamento (CE) n. 70/2001, alla L.R. n. 17/1972 e al D.P.G.R. n. 0163/Pres del e succ. mod. ed integr. Sono esclusi i settori di cui all Appendice II del C.d.P.. La numerazione e la descrizione dei settori secondo la classificazione ISTAT 91 è stata modificata; si fa pertanto rinvio alla tabella riportata nell Allegato 2. II.4. Copertura geografica Zone ammesse all Obiettivo 2 ed al Sostegno Transitorio III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R n. 26/2001 DPGR 163/Pres. del 14/5/1997 e successive modifiche e integrazioni Azione L.R n. 26/2001 L.R. 20 marzo 2000 n. 7 L.R. 24 febbraio 1970 n. 6 L.R. 10 aprile 1972 n. 17 III.2. Beneficiario finale Azione Consorzio per l Area di Ricerca di Trieste in collaborazione, per gli interventi in area montana, con l Agenzia regionale per lo sviluppo economico della Montagna Scheda della Misura

133 Azione Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Direttore del Servizio per il Sostegno e la Azione Direzione centrale delle Attività produttive Promozione del Comparto produttivo industriale Azione Direzione centrale delle Attività produttive Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo industriale Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo artigiano Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è il Direttore centrale delle Attività produttive. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Azione Diffusione dell innovazione L azione è a regia regionale. L iniziativa sarà individuata attraverso un invito rivolto all Area di Ricerca di Trieste, la quale presenterà un programma di attività suddiviso in programmi annuali. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R.dell invito (entro 60 giorni dalla DGR di adozione del CdP) La Direzione centrale responsabile procede alla predisposizione ed alla pubblicazione dell invito, contenente la descrizione delle azioni che dovranno essere svolte ed i contenuti del programma di attività. Presentazione del programma di attività (entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Il soggetto beneficiario presenta il programma articolato per annualità d intervento, corredato dai piani di attività, il piano finanziario relativo e le modalità di attuazione della collaborazione da attuare con l Agenzia per lo sviluppo economico della Montagna. Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva il progetto (entro 60 giorni dal termine di presentazione della domanda di contributo) Avvio delle iniziative (entro 30 giorni dal termine della fase precedente) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte di Area di Ricerca, dell avvenuto avvio alla Direzione competente. Ad avvenuto inizio dell iniziativa, verrà erogata un anticipazione rapportata al previsto costo del primo anno d attività. Successivamente Area di Ricerca è tenuta a presentare, per la durata del programma, entro 30 giorni dalla fine di ogni annualità del programma, la documentazione delle spese sostenute per l attività svolta nell ultima annualità. L Amministrazione regionale, svolti gli opportuni controlli e verifiche eroga il saldo e l eventuale anticipazione sul costo previsto per la successiva annualità. Scheda della Misura

134 Fase 5: Conclusione del progetto (entro il ) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione finale delle spese sostenute da parte di Area di Ricerca alla Direzione competente. Successivamente la Direzione centrale competente dopo aver svolto gli opportuni controlli e verifiche, erogherà il saldo del contributo Azione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico Si tratta di azione a titolarità regionale: i destinatari finali saranno individuati attraverso procedura valutativa a bando, con approvazione da parte della Giunta Regionale di due graduatorie delle iniziative ammesse a contributo per l attività di ricerca e sviluppo tecnologico, una per le aree Obiettivo 2 e l altra per le aree a Sostegno Transitorio. L intervento si configura come un contributo in conto capitale entro i limiti fissati dalla disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca ed allo sviluppo (GU C 45 del 17/02/1996) soggetto ad obbligo di notifica preventiva alla Commissione europea. Per il settore industria, i programmi di investimento sono sottoposti al parere del Comitato Tecnico Consultivo per la politica industriale di cui all art. 43 della L.R. 20 gennaio 1992, n. 2, così come sostituito dall art. 10 della L.R. 26 giugno 1995, n. 26, integrato nella sua composizione ai sensi del comma 4 del medesimo articolo, il quale, affiancato per gli aspetti tecnici da esperti appositamente incaricati tramite la misura di assistenza tecnica valuta i progetti, sulla base dei dati dichiarati dall impresa verificandone la conformità agli indirizzi generali dell azione e, in caso positivo, propone l ammissione del progetto agli interventi agevolativi. Il Comitato Tecnico Consultivo sarà affiancato, per gli aspetti tecnici, da esperti appositamente incaricati tramite la misura di Assistenza Tecnica. Per il settore artigianale, la valutazione dei progetti e la valutazione della rendicontazione delle spese dei progetti di ricerca avverrà da parte della Direzione competente, attraverso il Nucleo di valutazione interno, affiancato per gli aspetti tecnici da esperti appositamente incaricati tramite la misura di assistenza tecnica. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5 Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R.del bando (per il primo bando entro 60 giorni dalla approvazione da parte della Commissione Europea del Regime di aiuti) Presentazione delle domande di contributo (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 135 giorni dal termine di presentazione delle domande di contributo) Successivamente la Direzione centrale competente notificherà l esito ai beneficiari Avvio delle iniziative (entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. della delibera di approvazione delle graduatorie) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla Direzione competente. Conclusione delle iniziative (entro 48 mesi dal termine della fase precedente e comunque non oltre il per le iniziative finanziate nell ambito del Sostegno Transitorio e per quelle finanziate nell ambito dell Obiettivo 2) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente la Direzione centrale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, erogherà il saldo del contributo concesso. Sulla base della risposta al primo bando da parte delle imprese, l Amministrazione regionale valuterà l opportunità di emanare nuovi bandi. Scheda della Misura

135 III.5. Criteri di selezione delle operazioni Azione Diffusione dell innovazione Criteri di ammissibilità: - corrispondenza agli obiettivi e contenuti del Docup - compatibilità della tempistica di avanzamento della spesa in rapporto al cronogramma complessivo del Docup Criteri di valutazione/priorità: - modalità e contenuti dell intervento in area montana in collaborazione con Agemont Spa. - coerenza del Piano finanziario con l attività programmata Azione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico Al fine di formulare le graduatorie tra le domande presentate vengono attribuiti una serie di punteggi premiali distinti per tipologia d azione e per settore d interesse. Industria Criteri di ammissibilità - appartenenza delle PMI alla categoria dei destinatari indicati nel par. II 3; - localizzazione alle iniziative oggetto della domanda di contributo nelle aree ammissibili, secondo quanto stabilito dalla presente azione; - rispetto della tempistica e delle procedure previste nei bandi di accesso. Criteri di valutazione/priorità Sarà accordata priorità decrescente ed un relativo punteggio fissato dal bando alle seguenti tipologie: - progetti affidati da PMI a Centri di ricerca localizzati dell area Ob. 2 o nell area a Sostegno Transitorio; - progetti affidati da PMI a Centri di ricerca localizzati al di fuori dell area Ob. 2 o nell area a Sostegno Transitorio; - iniziative realizzate direttamente da piccole imprese; - iniziative realizzate direttamente da medie imprese; - progetti di ricerca industriale che prevedono ricadute positive, dirette e significative, in campo ambientale; - iniziative localizzate nei Comuni della zona montana di cui all Appendice 1 del CdP; - progetti di ricerca industriale; - attività di sviluppo precompetitivo; - iniziative intraprese da imprese che operano nel campo della società dell informazione (limitatamente alle imprese iscritte presso la competente C.C.I.A.A. ai seguenti Codici Istat: 72.20, e ) Per i progetti di ricerca industriale che prevedono ricadute positive in campo ambientale, il punteggio verrà attribuito alle sole iniziative di sviluppo dell innovazione la cui applicazione comporta ricadute positive, significative e dirette sull ambiente. Scheda della Misura

136 Per i progetti di ricerca industriale e l attività di sviluppo precompetitiva, il punteggio verrà attribuito secondo i seguenti criteri di prevalenza: - laddove una iniziativa si presenti quale fattispecie complessa, costituita sia da un progetto di ricerca che da un programma di attività di sviluppo precompetitiva diretta alla concretizzazione dei risultati della ricerca stessa, il punteggio attribuito è quello riconosciuto per il progetto di ricerca, in quanto parte essenziale per lo sviluppo della successiva attività precompetitiva, eccettuati i casi in cui la parte ricerca risulti del tutto marginale rispetto all iniziativa complessiva, nel qual caso si attribuisce il punteggio stabilito per la sola attività precompetitiva. - laddove un iniziativa venga presentata quale progetto di ricerca, ma il Comitato valuti che si concretizzino le caratteristiche di un attività di sviluppo recompetitiva, la stessa verrà approvata come appartenente a questa seconda fattispecie. Le riduzioni del punteggio assegnato ai progetti comportano la revoca dell agevolazione concessa solo quando a fronte di tale riduzione il punteggio finale risulti inferiore a quello assegnato all ultima impresa utilmente collocata in graduatoria. Nell ipotesi di revoca del contributo o di rinuncia da parte di imprese utilmente collocate nelle graduatorie si procederà allo scorrimento delle stesse. Artigianato Criteri di ammissibilità: - appartenenza delle PMI alla categoria dei destinatari indicati nel par. II 3; - localizzazione delle iniziative oggetto della domanda di contributo nelle aree ammissibili, secondo quanto stabilito dalla presente misura; - rispetto della tempistica e delle procedure previste nei bandi di accesso. Criteri di valutazione/priorità: - progetti affidati da PMI a Centri di ricerca localizzati nell area Ob 2 o Sostegno Transitorio; - progetti affidati da PMI a Centri di ricerca localizzati al di fuori dell area Ob 2 o Sostegno Transitorio; - progetti di ricerca industriale che prevedono ricadute positive, dirette e significative, in campo ambientale; - iniziative localizzate nei Comuni della zona montana, elencati nell Appendice 1 del CdP; - progetti di ricerca industriale; - attività di sviluppo precompetitiva; - iniziative intraprese da imprese che operano nel campo della società dell informazione, iscritte presso la competente CCIAA con uno dei codici di attività compresi nella classe 72 della classificazione Istat. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Reg. (CE) n. 1783/1999. Per l azione sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal , per l azione sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda. Per le imprese da costituire sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di iscrizione nel registro delle imprese. Scheda della Misura

137 Azione Diffusione dell innovazione Spese ammissibili: - il costo del personale direttamente imputabile alla realizzazione del progetto - i costi per consulenze e servizi finalizzati alla realizzazione di studi, ricerche di mercato e diverse iniziative in programma, compresi quelli forniti da Agemont S.p.a. - le attrezzature informatiche strettamente necessarie alla realizzazione delle diverse attività - il costo per lo sviluppo di programmi di ricerca applicata ed innovazione tecnologica - di interesse diffuso a più soggetti economici - commissionati dall'area di Ricerca a Università ed Enti di ricerca eccellenti - i consumi ed i canoni direttamente imputabili al progetto di animazione tecnologica, dimostrati sulla base di idonei documenti giustificativi, nel limite % massimo della spesa totale ammissibile che sarà stabilito nel bando - il costo delle attività di promozione del Progetto, dei materiali illustrativi e di supporto alla comunicazione Spese non ammissibili: - le spese generali sostenute dal Beneficiario Finale quali le spese telefoniche, postali, la cancelleria, gli affitti e le altre spese di gestione ordinaria - spese accessorie quali l IVA recuperabile e le altre imposte e tasse - il costo delle prestazioni che il personale del Beneficiario Finale diverso da quello dedicato al Progetto potrà erogare a favore del Progetto nel corso dello sviluppo dell azione Intensità d aiuto: Nel cofinanziamento delle attività di animazione, è prevista una partecipazione non inferiore al 21% da parte del beneficiario finale. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione. Azione Aiuti alle imprese per attività di ricerca e sviluppo tecnologico Industria Spese ammissibili: - spese di commesse di ricerca applicata e di acquisizione dei risultati di ricerca - spese direttamente sostenute dal beneficiario per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e/o di attività di sviluppo precompetitiva come di seguito specificato - costo del personale di ricerca direttamente imputabile alla realizzazione del singolo progetto - costi sostenuti per prestazioni interne, ossia per il lavoro svolto dagli operai a supporto dell attività di ricerca - costi sostenuti per prestazioni di terzi quali consulenze, contratti di collaborazioni ecc. finalizzati esclusivamente all attività di ricerca; le spese di trasferta dei professionisti sono ammesse solo se strettamente connesse alla consulenza prestata e fatturate dallo stesso professionista - spese generali quantificate proporzionalmente applicando la percentuale risultante dal rapporto tra le ore dedicate al progetto in via esclusiva dai ricercatori ed operai ed il totale delle ore effettuate da tutto il personale dipendente per l intera durata del progetto. Tale voce ricomprende costi per il Scheda della Misura

138 personale indiretto (fattorini, magazzinieri ecc.) e costi per la funzionalità operativa dell impresa (telefono, fax, cancelleria, materiali minuti, illuminazione, riscaldamento, canoni di locazione, ecc.) - costo per strumenti, attrezzature e impianti specifici, nuovi di fabbrica, da utilizzarsi per l attività di ricerca. Qualora le suddette strumentazioni non vengano utilizzate esclusivamente per l attività di ricerca, il relativo costo è riconosciuto in proporzione all effettivo utilizzo per il progetto; sono inoltre ammessi i costi sostenuti per il trasporto di tali beni - costo dei materiali e delle forniture utilizzati per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nonché quelli di consumo specifico per il progetto - costi per l acquisizione di brevetti, know-how, diritti di licenza, ecc., strettamente funzionali alla realizzazione di programmi di ricerca e di innovazione tecnologica - costi imprevisti, calcolati nella misura del 10% del costo totale previsto per il progetto; tale voce ha rilevanza solo in preventivo, allo scopo di fissare l importo massimo ammissibile per la ricerca e non comparirà a consuntivo potendo quindi essere aggiunta agli importi delle altre voci L importo degli eventuali recuperi, intervenuti in conseguenza dell alienazione o trasferimento a fini produttivi di beni materiali o immateriali resi disponibili, va portato a detrazione del costo del progetto ritenuto ammissibile a consuntivo. Spese non ammissibili: - i costi relativi a beni immobili - i costi relativi a viaggi e missioni dei dipendenti/soci dell impresa - parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza tecnica o finanziaria, spese per contabilità o revisione contabile - spese per garanzie bancarie fornite da una banca o da altri istituti finanziari - spese per contratti di leasing - spese per scorte - gli acquisti di beni/materiali usati - le spese accessorie quali l IVA e le altre imposte e tasse, le spese di materiali ed attrezzature minute - i costi dell ammortamento di immobili, impianti o attrezzature - gli interessi debitori, gli aggi, le spese e le perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari - ammende, penali e spese per controversie legali Intensità d aiuto: L agevolazione consiste nell attribuzione di un contributo in conto capitale nella misura del: - 60% del costo ritenuto ammissibile del progetto di ricerca industriale - 35% del costo ritenuto ammissibile dell attività di sviluppo precompetitiva con una maggiorazione di 5 punti percentuali per le iniziative che si svolgono nelle zone coperte dalla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato CE Le percentuali sopraindicate possono essere aumentate di 10 punti percentuali per i progetti che comportano una effettiva collaborazione tra imprese ed enti ed istituzioni pubbliche di ricerca e di istruzione superiore Scheda della Misura

139 Artigianato Spese ammissibili: - spese di commesse di ricerca applicata e di acquisizione dei risultati di ricerca - spese direttamente sostenute dal beneficiario per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e/o di attività di sviluppo precompetitiva come di seguito specificato - costo del personale di ricerca direttamente imputabile al singolo progetto - costi sostenuti per prestazioni interne, ossia per il lavoro svolto dagli operai a supporto dell attività di ricerca - costi sostenuti per prestazioni di terzi quali consulenze, contratti di collaborazioni ecc. finalizzati esclusivamente all attività di ricerca; le spese di trasferta dei professionisti sono ammesse solo se strettamente connesse alla consulenza prestata e fatturate dallo stesso professionista - spese generali quantificate proporzionalmente applicando la percentuale risultante dal rapporto tra le ore dedicate al progetto in via esclusiva dai ricercatori ed operai, ed il totale delle ore effettuate da tutto il personale dipendente per l intera durata del progetto. Tale voce ricomprende costi per il personale indiretto (fattorini, magazzinieri, ecc.) e costi per la funzionalità operativa dell impresa (telefono, fax, cancelleria, illuminazione, riscaldamento, canoni di locazione, ecc.) - costo per strumenti, attrezzature e impianti specifici, nuovi di fabbrica, da utilizzare per l attività di ricerca. Qualora le suddette strumentazioni non vengano utilizzate esclusivamente per l attività di ricerca il relativo costo è riconosciuto in proporzione all effettivo utilizzo per il progetto; sono inoltre ammessi i costi sostenuti per il trasporto di tali beni - costo dei materiali e delle forniture utilizzati per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nonché quelli di consumo specifico per il progetto - costi per l acquisizione di brevetti, know-how, diritti di licenza, ecc., strettamente funzionali alla realizzazione di programmi di ricerca e di innovazione tecnologica - costi imprevisti, calcolati nella misura del 10% del costo totale previsto per la ricerca; tale voce ha rilevanza solo in preventivo, allo scopo di fissare l importo massimo ammissibile per la ricerca e non comparirà nei consuntivi potendo quindi essere aggiunta agli importi delle altre voci Spese non ammissibili: - i costi relativi a beni immobili - i costi relativi a viaggi e missioni dei dipendenti/soci dell impresa - parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza finanziaria, spese per contabilità o revisione contabile - spese relative a materiali e attrezzature minute - spese per garanzie bancarie fornite da una banca o da altri istituti finanziari - spese per contratti di leasing - spese per scorte - acquisti di beni/materiali usati - spese accessorie quali l IVA e le altre imposte e tasse - costi di ammortamento di immobili, impianti o attrezzature Scheda della Misura

140 - interessi debitori, aggi, spese e perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari - ammende penali e spese per controversie legali L importo degli eventuali recuperi, intervenuti in conseguenza dell alienazione o trasferimento a fini produttivi di beni materiali o immateriali resi disponibili, va portato a detrazione delle spese ammissibili a consuntivo. Intensità di aiuto: L agevolazione consiste nell attribuzione di un contributo in conto capitale nella misura del: - 60% del costo ritenuto ammissibile del progetto di ricerca industriale - 35% del costo ritenuto ammissibile dell attività di sviluppo precompetitiva con una maggiorazione di 5 punti percentuali per le iniziative che si svolgono nelle zone coperte dalla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato CE Le percentuali sopraindicate possono essere aumentate di 10 punti percentuali per i progetti che comportano una effettiva collaborazione tra imprese ed enti ed istituzioni pubbliche di ricerca e di istruzione superiore. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure L azione rientra nella strategia generale di rafforzamento, potenziamento ed aggiornamento delle imprese e si sviluppa perciò in connessione con la misura: 2.1 Aiuti agli investimenti delle imprese (in particolare con l azione Aiuti agli investimenti delle imprese artigianali) e con la misura 2.3 Servizi reali alle imprese e animazione economica (in particolare con l azione Acquisizione di servizi reali). Scheda della Misura

141 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 14,34 6,66 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 12,44 8,56 - TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 14,10 6,90 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 14,34 6,66 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 12,44 8,56 TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 14,10 6,90 IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

142 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 2.4 è diretta sostenere gli investimenti delle imprese in attività di ricerca e sviluppo e a favorire la diffusione dell innovazione attraverso il consolidamento dei rapporti tra imprese e centri di ricerca regionali. Appare significativo, pertanto, il legame con gli obiettivi perseguiti a livello di Asse, ovvero la promozione dei processi innovativi e di trasferimento tecnologico, nonché la nascita di nuove imprese, al fine di ampliare ed innovare la base produttiva delle aree obiettivo 2 anche aumentandone la competitività. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici della misura. Non Rilevante in fase di selezione delle operazioni, sebbene nei criteri di selezione venga riservata un attenzione particolare alle modalità e contenuti dell intervento in area montana, viste le specificità delle imprese operanti in tale contesto territoriale. Alta, alla luce dell importanza strategica dell azione che prevede, sotto il profilo territoriale, la stretta collaborazione tra il Consorzio per l Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica e l Agenzia Agemont SpA, mentre, sotto il profilo settoriale il consolidamento dei rapporti tra imprese e soggetti pubblici della ricerca (Università, Centri di innovazione tecnologica, ecc.) Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Alta, in quanto il programma che sarà realizzato dal Consorzio per l Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica prevede iniziative volte alla promozione dell impiego degli strumenti telematici per la comunicazione, l informazione e l e-business Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

143 Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici della misura. Media, in quanto la concentrazione degli interventi è in parte garantita dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di assegnare un criterio preferenziale alle iniziative in area montana. Non Rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, dato l esplicito riferimento tra i criteri di valutazione al contributo degli interventi al potenziale impatto sulle pressioni ambientali. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Alta, considerando la previsione di un criterio volto a privilegiare iniziative di imprese che operano nel campo della società dell informazione. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Interventi attuati dal beneficiario finale Num Imprese beneficiarie Num. 130 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Nuove imprese create grazie a spin-off e/o allo sviluppo di tecnologie innovative Num Imprese coinvolte Num. 900 Innovazioni di prodotto e di processo introdotte/realizzate dalle imprese beneficiarie Num. Università - Centri di ricerca coinvolti Num. Scheda della Misura

144 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Innovazioni di prodotto e di processo introdotte/realizzate dalle imprese beneficiarie Incremento del fatturato annuo Num. (%) Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Variazione quota di spesa annuale destinata alla R&ST delle PMI Brevetti per abitanti (%) Num. Indicatori ambientali Unità di misura Valore atteso Ricerche che hanno per oggetto lo sviluppo di tecnologie innovative dal punto di vista dell impatto ambientale / totale delle ricerche effettuate % Scheda della Misura

145 MISURA 2.5. SOSTEGNO ALLO START UP DI NUOVA IMPRENDITORIALITÀ I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse2 Ampliamento e competitività del sistema imprese I.2. Titolo della misura 2.5. Sostegno allo start up di nuova imprenditorialità I.2.1. Azioni della misura Promozione dello start up imprenditoriale Sostegno allo start up imprenditoriale I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 164 Servizi comuni per le imprese Servizi comuni per le PMI e l artigianato 165 Ingegneria finanziaria Strumenti finanziari di sostegno 163 Servizi di consulenza alle imprese (PMI) Servizi di consulenza alle PMI e all artigianato 161 Investimenti materiali (PMI) Aiuti all industria, all artigianato e al commercio 171 Investimenti materiali (turismo) Aiuti alla ricettività/servizi complementari - Animazione - Fondi di garanzia (PMI) - Start up/tutoraggio - Industria - Artigianato - Commercio - Altri servizi - Strutture ricettive II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Favorire la nascita di nuove imprese tecnologicamente innovative. Favorire la nascita di nuova microimprenditorialità in area montana, in particolare giovanile e femminile e/o basata sullo spin off della ricerca e/o ad alta intensità di conoscenza. II.2. Descrizione della misura La misura è rivolta a favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali (micro imprenditorialità) in particolare giovanili e femminili attraverso l utilizzo, tra loro coordinato e integrato, di due azioni rivolte, rispettivamente, all animazione sul territorio e all attivazione di strumenti di sostegno specifici. In particolare la misura individua, al riguardo, due specifiche linee di intervento: - la prima, rivolta specificamente all area montana, ha l obiettivo di incidere sui limiti che le imprese incontrano nell accesso ai mercati finanziari e ad altri servizi necessari per permettere lo start-up e lo sviluppo dell idea imprenditoriale; Scheda della Misura

146 - la seconda, rivolta invece più in generale alle aree dell obiettivo 2, ha l obiettivo di sostenere la nascita, nell ambito degli incubatori di impresa, di nuove iniziative imprenditoriali dei settori industriale ed artigianale caratterizzate da un contenuto tecnologico innovativo. Per quanto attiene alla prima linea di intervento, cioè quella specifica per l area montana, questa sarà realizzata da Agemont SpA Agenzia per lo sviluppo economico della montagna, società istituita con L.R. 36/1987 al fine di promuovere lo sviluppo delle attività economiche in area montana, il cui capitale è detenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia quasi al 100%. I membri del Consiglio d Amministrazione sono nominati dall Assemblea dei Soci su indicazione della Regione stessa e il Presidente è nominato dalla Giunta Regionale. Per tale misura, infatti, si intende utilizzare l esperienza maturata da Agemont SpA in tema di diffusione e promozione della cultura dell auto-imprenditorialità e dell assistenza allo start up nel territorio montano, con particolare riferimento al progetto Missione di Sviluppo, realizzato nell ambito del Docup 5b in collaborazione con la Società Imprenditorialità Giovanile, volto a verificare il grado di propensione all'autoimprenditorialità dei giovani residenti nel territorio Ob. 5b. In tale progetto sono state svolte attività di: - raccolta informazioni sulla realtà socio-economica locale - organizzazione incontri sul territorio a favore dei giovani locali - organizzazione di un concorso di idee che hanno riscosso un notevole successo tra i residenti locali, partecipanti agli incontri, e che hanno evidenziato l esistenza di idee imprenditoriali riferite a micro-iniziative, particolarmente adatte al contesto socio-economico dell area montana, soprattutto da parte dei giovani. La presente misura mira pertanto a dare una risposta a questo tipo di esigenze prevedendo un mix di iniziative che, da un lato, (con l azione ) continuino l azione di animazione e, dall altro, (con l azione ) sostengano le migliori idee imprenditoriali, anche allo scopo di stimolare la nascita di iniziative organizzate in forma imprenditoriale che garantiscano una redditualità ed una stabilità strutturale. Per quanto attiene alla seconda linea, cioè quella fondata sulla capacità promozionale degli incubatori e destinata a tutto l Obiettivo 2, essa è finalizzata soprattutto alla riduzione dei rischi che le nuove imprese si trovano ad affrontare nel momento dello start up, attraverso programmi di animazione economica, nonché iniziative di sostegno diretto all attività imprenditoriale. L iniziativa, rivolta sia alle imprese industriali che artigianali, sarà realizzata attraverso un bando che individuerà gli incubatori d impresa in area Ob.2 che avranno il compito di attuare un progetto volto a sostenere la nascita di nuova microimprenditorialità, in particolare femminile e giovanile, basata su processi produttivi e/o prodotti innovativi o ad alto contenuto tecnologico, attraverso un attività di informazione, promozione e rilevazione delle migliori idee imprenditoriali sul territorio (con l azione ) e il successivo sostegno (con l azione ) alle stesse neo imprese attraverso servizi di tutoraggio, consulenza e noleggio di attrezzature. Azione Promozione dello start up imprenditoriale Intervento in area montana: Per quanto riguarda l intervento di Agemont S.p.A., il programma di animazione economica, rivolto ai potenziali imprenditori, si sviluppa nelle seguenti fasi: 1. analisi della realtà socioeconomica dell area montana finalizzata all individuazione dei fabbisogni connessi allo sviluppo dell autoimprenditorialità; 2. promozione del tema dell autoimprenditorialità (anche attraverso l organizzazione di incontri e seminari), con una particolare attenzione rivolta ai giovani e alle donne, su tutto il territorio montano; 3. rilevazione delle idee imprenditoriali che emergono in seguito alla fase di promozione; Scheda della Misura

147 4. individuazione delle migliori idee imprenditoriali, nei settori dell industria, artigianato, commercio e turismo, attraverso l organizzazione di un concorso di idee ; 5. assistenza tecnica e tutoraggio nei confronti dei soggetti interessati a sviluppare proposte progettuali. Agemont fornirà pertanto ai potenziali imprenditori gli strumenti necessari a verificare la fattibilità della propria idea imprenditoriale ed effettuerà una pre-selezione tramite il concorso di idee, individuando i soggetti che avranno diritto a partecipare alla selezione indetta dall Amministrazione regionale per l erogazione dei contributi di tipo prettamente finanziario previsti dall azione Intervento incubatori d impresa Per quanto concerne l attività degli incubatori d impresa, si realizzeranno iniziative di promozione dell autoimprenditorialità caratterizzata da un contenuto tecnologicamente innovativo, compresa l individuazione delle migliori idee imprenditoriali da sostenere, successivamente, con l attività di tutoraggio e di incentivazione previste nell ambito dell azione I soggetti attuatori, uno per il settore industriale ed uno per il settore dell artigianato, selezionati attraverso procedure di bando, svolgeranno attività di diffusione e promozione dell iniziativa e raccolta ed esame delle idee imprenditoriali, valutandole sotto l aspetto soggettivo ed oggettivo al fine di verificarne la validità e la fattibilità. Le attività imprenditoriali selezionate si localizzeranno negli incubatori ed usufruiranno dei sostegni previsti dall azione I soggetti attuatori (beneficiari finali) parteciperanno al cofinanziamento delle iniziative nella misura non inferiore al 21%. Azione Sostegno allo start up imprenditoriale Intervento in area montana: Al termine dell attività di animazione prevista dall azione , i soggetti che saranno stati selezionati dal concorso di idee potranno partecipare ad un bando indetto dall Amministrazione regionale per l erogazione di contributi finalizzati a sostenere gli investimenti e a concretizzare le idee imprenditoriali. L azione incentiverà ditte individuali, società di persone e cooperative (cioè le forme giuridiche maggiormente adatte alle piccole iniziative imprenditoriali) operanti nei settori industriale, artigianale, turistico e commerciale. I contributi verranno erogati nei limiti della regola de minimis con le seguenti modalità: - contributo in conto capitale, dell importo massimo di ,00 Euro e non superiore al 50% delle spese ammissibili del progetto; - contributo sugli interessi di un finanziamento bancario di ammontare massimo pari a ,00 Euro, acceso a fronte delle spese ammissibili non coperte da contributo in conto capitale; - garanzia sul 50% del finanziamento bancario. I contributi in conto capitale ed in conto interessi saranno erogati direttamente dall Amministrazione regionale sulla base delle istruttorie effettuate avvalendosi delle competenze tecniche, sia delle banche aderenti ad una specifica convenzione con la Regione, sia di Agemont S.p.A.. Le banche concederanno mutui sulle spese, non coperte da contributo in conto capitale, sostenute dalle imprese per la realizzazione del progetto. I mutui saranno parzialmente garantiti da Agemont, ente gestore del Fondo garanzie che verrà creato a tal fine. Il Fondo di garanzia sarà costituito presso Agemont Spa e sarà attivato secondo le disposizioni e le indicazioni contenute nella norma 9 del Regolamento (CE) 1685/2000 e s.m.i.. Il Fondo avrà una gestione contabile separata e potrà intervenire solo in favore di nuove imprese che garantiscano una gestione finanziariamente ed economicamente sana. Scheda della Misura

148 Interventi incubatori d impresa: Per quanto riguarda l attività degli incubatori d impresa, tale azione prevede che le iniziative imprenditoriali selezionate a seguito dell attività di animazione si insedino negli incubatori dove usufruiranno di una serie di strumenti atti a sostenerne direttamente l avvio e lo sviluppo, e precisamente: - attività di tutoraggio che consisterà nel fornire assistenza e/o consulenza prestata alla neo-impresa per un periodo di 36 mesi, con particolare riguardo alle problematiche che l imprenditore incontra nell avvio dell attività. Essa riguarderà consulenze in materie aziendali (ad esempio, ricerca di finanziamenti, attività di marketing, controllo di gestione, ecc.) con esclusione delle attività ricorrenti (ad esempio, contabilità, paghe, ecc.). Il contributo erogato alla neoimpresa non potrà superare il 50% del costo del servizio di tutoraggio; - noleggio di apparecchiature tecnologiche, macchinari, software non gestionale e arredi strettamente funzionali all attività dell impresa. Il valore del noleggio (di durata non superiore ai 36 mesi) sarà commisurato al costo di acquisto del bene e su di esso la neo impresa godrà di un contribuito della misura massima del 50%. Il contributo all impresa per le spese relative al tutoraggio e al noleggio dei beni non potrà comunque superare complessivamente i limiti assoluti stabiliti dalla regola de minimis di cui al Reg. (CE) 69/2001. II.3. II.4. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Copertura geografica Potenziali neo imprenditori dei settori industriale, artigianale e, per l intervento in area montana, anche turistico e commerciale Nuove imprese selezionate nell azione dei settori industriale, artigianale e, per l intervento in area montana, anche turistico e commerciale, con esclusione delle imprese operanti nei settori dei trasporti, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all allegato 1 del Trattato, e negli altri settori indicati nella Appendice 2 del Complemento di Programmazione. Intervento in area montana: Area montana (Appendice 1 del Complemento di Programmazione) Interventi incubatori d impresa: Zone ammesse all Obiettivo 2 III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R. 26/2001 Azione L.R. 26/2001 Scheda della Misura

149 III.2. Beneficiario finale Azione Azione Per l intervento a favore della nuova imprenditorialità in area montana: - Agemont S.p.A. Per gli interventi degli incubatori d impresa: - Incubatori d impresa insediati in area Ob.2 Per l intervento a favore della nuova imprenditorialità in area montana: - Agemont SpA. per il sostegno fornito attraverso le garanzie - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per i contributi in conto capitale ed in conto interessi Per gli interventi degli incubatori d impresa: - Incubatori d impresa insediati in area Ob.2 III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo industriale Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Azione Promozione del Comparto produttivo artigiano Azione Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direttore del Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo industriale Direzione centrale delle Attività produttive Direttore del Servizio per il Sostegno e la Promozione del Comparto produttivo artigiano Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per la montagna naturali e forestali Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Interventi in area montana Azione Promozione dello start up imprenditoriale L azione è a regia regionale. L individuazione del progetto avverrà mediante invito a presentare proposta progettuale rivolto ad Agemont SpA Fase 1: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dell invito ad Agemont S.p.A. (entro 30 giorni dalla DGR di adozione del CdP) L invito specificherà le linee guida per la redazione del programma pluriennale di animazione economica, la durata del programma che dovrà essere basato su piani di attività annuali. Scheda della Misura

150 Fase 2: Presentazione del programma di animazione da parte di Agemont S.p.A. (entro 60 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Fase 3: Fase 4: Fase 5: Valutazione del progetto, delibera della Giunta Regionale di approvazione del progetto e pubblicazione della stessa sul B.U.R. (entro 90 giorni dal termine di presentazione del programma di animazione) Avvio del programma di attività (entro 30 giorni dalla pubblicazione sul BUR della delibera della Giunta Regionale di cui alla fase 3) Per avvio del programma si intende la comunicazione, da parte di Agemont S.p.A., dell avvenuto avvio stesso. Agemont S.p.A. comunicherà l avvio del programma di attività al Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie, il quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo sul primo anno di attività. Al termine di ogni annualità del programma di animazione, Agemont S.p.A. rendiconterà le spese sostenute; il Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie, dopo le opportune verifiche della rendicontazione, provvederà a concedere il saldo sull annualità precedente e l anticipo sull annualità del programma di animazione successiva. Conclusione del programma di attività (entro la data fissata nell invito e comunque non oltre il ) Per conclusione del programma di attività si intende la rendicontazione finale del Beneficiario. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni verifiche e controlli, provvede all erogazione del saldo. Azione Sostegno allo start up imprenditoriale L azione è a titolarità regionale per quanto riguarda l erogazione di contributi in conto capitale ed in conto interessi (erogati direttamente dall Amministrazione regionale) mentre è a regia regionale per quanto riguarda il sostegno fornito attraverso un Fondo di Garanzia che opererà nei confronti delle operazioni di mutuo che fruiscono del contributo in conto interessi. I contributi in conto interessi saranno erogati a fronte di mutui che i destinatari accenderanno presso Istituti bancari convenzionati con l Amministrazione regionale. Il Fondo di Garanzia sarà costituito presso Agemont S.p.A. e opererà nel rispetto delle disposizioni di cui alla norma n. 9 del Regolamento (CE) 1685/2000 e s.m.i. A tal fine, entro un anno dalla comunicazione dell avvio dell attività di animazione prevista dall azione 2.5.1, l Amministrazione regionale stipulerà con Agemont S.p.A. la convenzione con la quale si stabiliscono i termini e le modalità di svolgimento delle attività, gli obblighi del beneficiario, le modalità di rilevazione contabile che consentano l osservanza delle disposizioni comunitarie in materia di controllo e rendicontazione, le modalità di gestione dei dati necessari ad assicurare l attività di monitoraggio. A seguito della convenzione, verrà costituito presso Agemont S.p.A. il Fondo di Garanzia e verranno trasferite le risorse finanziarie. L individuazione delle iniziative imprenditoriali da sostenere attraverso i contributi in conto capitale, in conto interessi e la garanzia sui mutui, avverrà attraverso bandi di evidenza pubblica, cui potranno partecipare i soggetti selezionati durante l attività di animazione prevista nell azione Fase 1: Costituzione del Fondo di Garanzia e approvazione, da parte della Giunta Regionale, con pubblicazione sul B.U.R. del bando (per il primo bando entro 1 anno dalla data di avvio dell attività di animazione di cui all azione 2.5.1) Scheda della Misura

151 Il bando è diretto ai soggetti selezionati nel corso dell attività di animazione economica svolte nell azione e sarà relativo a tutte le tipologie di sostegno finanziario previste dall azione: contributo in conto capitale, contributo in conto interessi, garanzia. Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Presentazione delle domande di contributo (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 120 giorni dal termine di presentazione delle domande di contributo) L istruttoria sarà svolta dalla Direzione centrale competente, avvalendosi delle competenze tecniche di Agemont S.p.A. e degli Istituti bancari aderenti alla convenzione con l Amministrazione regionale. Avvio delle iniziative (entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. della delibera che approva la graduatoria) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura regionale competente. Entro la stessa data dovrà essere stipulato il mutuo e prestata la Garanzia. Conclusione dell iniziativa (entro 24 mesi dal termine della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Fase 6: Conclusione dell operatività del Fondo di Garanzia ( ) L operatività del Fondo di Garanzia si conclude con la presentazione alla Regione del rendiconto relativo alle spese finali e alle attività del Fondo stesso. Intervento degli incubatori d impresa L azione è a regia regionale. I soggetti che realizzeranno l iniziativa saranno individuati attraverso bandi pubblici, con approvazione della graduatoria da parte della Giunta Regionale. I soggetti, uno per il settore industriale ed uno per settore dell artigianato, realizzaranno l intervento attraverso programmi di attività annuali che verranno rendicontati annualmente. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 60 giorni dalla DGR di adozione del CdP) I bandi pubblicati saranno due, uno per le iniziative a favore delle imprese industriali, uno per quelle a favore delle imprese artigiane e riguarderanno ciascuno un programma relativo sia alle attività di animazione economica (azione 2.5.1) sia alle attività di sostegno previste dall azione Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione dei bandi sul B.U.R.) Le domande di finanziamento dovranno essere corredate da un programma di attività pluriennale, inerente sia le iniziative di animazione previste dall azione sia le modalità con cui si sosterranno le imprese durante la fase di sturt up dell azione Tale programma dovrà essere dettagliato sulla base delle specifiche indicazioni contenute nei bandi. Istruttoria delle domande e pubblicazione delle graduatorie (entro 120 giorni dal termine di presentazione delle domande di finanziamento) Scheda della Misura

152 L istruttoria verrà effettuata dalle Direzioni competenti. Le due graduatorie vengono approvate con Delibera della Giunta Regionale e pubblicate sul BUR. La Direzione competente provvederà a comunicare l esito positivo ai Beneficiari finali individuati. Fase 4: Fase 5: III.5. Avvio dei programmi di attività (entro 30 giorni dalla pubblicazione sul BUR delle graduatorie) Per avvio del programma si intende la comunicazione, da parte dei Beneficiari finali, dell avvenuto avvio stesso. I Beneficiari finali comunicheranno l avvio dei rispettivi programmi di attività alla Direzione competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione del programma di attività (entro per le attività relative all azione ed entro il per le attività relative all azione 2.5.2) Per conclusione del programma di attività si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte dei beneficiari finali. Successivamente, la Direzione competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli, provvede all erogazione del saldo Criteri di selezione delle operazioni Azione Promozione dello start up imprenditoriale Intervento in area montana Criteri di ammissibilità: Il progetto di animazione dovrà dettagliare: - il percorso e il contenuto dell animazione con indicazione dei fabbisogni espressi dal territorio, della metodologia seguita, delle modalità di impiego del personale, delle azioni e delle iniziative previste; - le modalità per l individuazione dei soggetti che potranno partecipare al bando previsto nell azione per l ottenimento dei contributi de minimis per l avvio della nuova impresa; - i criteri per la valutazione dell impatto dell iniziativa in termini di risultati concreti ottenibili. Il progetto dovrà inoltre: - essere rivolto principalmente ad un utenza di giovani e donne; - privilegiare i settori relativi ad applicazioni tecnologiche ed informatiche Criteri di valutazione/priorità: - coerenza delle tempistiche di attuazione del programma - funzionalità dei costi Intervento degli incubatori d impresa Criteri di ammissibilità: Per entrambi i settori il soggetto attuatore (Beneficiario finale) deve poter essere qualificato come incubatore di impresa. Con tale termine deve intendersi un soggetto che dispone di una struttura destinata ad accogliere nei propri spazi imprese di nuova creazione durante la loro fase di avvio (start up), quindi per un periodo limitato, mettendo a loro disposizione una serie di servizi comuni, anche di tipo tecnico, nonché supporto manageriale e servizi di assistenza qualificata. Scheda della Misura

153 Per il settore industriale: - soggetti che gestiscono un incubatore d impresa sorto da almeno 5 anni. Per il settore artigianale: - soggetti che gestiscono un incubatore di impresa in cui sono situate in prevalenza imprese artigiane. Criteri di valutazione/priorità: Per il settore industriale: Il programma presentato verrà valutato sulla base della coerenza con gli obiettivi della misura e con la funzionalità dei costi. Verrà data priorità ai soggetti che: - assumono una partecipazione del beneficiario finale per l Azione superiore al 21%; - siano insediati da maggior tempo nel territorio dell Obiettivo 2 Per il settore artigianale: Il programma presentato verrà valutato sulla base della coerenza con gli obiettivi della misura, della congruità dei costi preventivati e dell idoneità a favorire lo sviluppo del comparto artigianale. Verrà data priorità ai soggetti che: - cofinanziano l Azione in misura superiore al 21%; - dimostrano di possedere maggior esperienza nel settore artigianale; - riservano una maggiore percentuale di posti disponibili nell incubatore alle imprese artigiane. Azione Sostegno allo start up imprenditoriale Intervento in area montana Criteri di ammissibilità per le proposte imprenditoriali: - appartenenza della neo impresa alla categoria di destinatari indicati nel paragrafo II.3; - localizzazione degli interventi in area montana; - valutazione positiva del progetto da un punto di vista economico-finanziario espressa, nel caso di richiesta di mutuo, da Agemont S.p.a. e dall Istituto bancario che dovrà erogare l eventuale finanziamento - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi. Criteri di valutazione/priorità per le proposte imprenditoriali: - progetti presentati da giovani (vedi nota 7 pag.85); - progetti presentati da donne (vedi nota 8 pag.85); - iniziative basate sullo spin off della ricerca e/o ad alta intensità di conoscenza; - iniziative che utilizzano tecnologie miranti alla riduzione delle pressioni sull ambiente; - iniziative di artigianato tradizionale ed artistico; - iniziative localizzate nella fascia C dell area montana di cui all appendice I del CdP. Scheda della Misura

154 Intervento degli incubatori d impresa Criteri di ammissibilità per le proposte imprenditoriali: - appartenenza della neo impresa alla categoria di destinatari indicati nel paragrafo II.3 Criteri di valutazione/priorità: - iniziative presentate da donne (vedi nota 8 pag.85); - iniziative presentate da giovani (vedi nota 7 pag.85); - iniziative tecnologicamente innovative; - iniziative che utilizzano tecnologie miranti alla riduzione delle pressioni sull ambiente; - iniziative presentate dalle imprese che intendono operare nei settori dell informatica e della società dell informazione. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/99. Sono ammissibili le spese nel seguito elencate, purché sostenute a partire dal per quanto concerne le attività previste dall azione e dopo la presentazione della domanda per quanto concerne le spese ammissibili che usufruiscono del sostegno dell azione Azione Promozione dello start up imprenditoriale Interventi in area montana - spese per il personale specificamente imputabili alla realizzazione del programma di animazione, compresi viaggi e missioni; - spese per l acquisizione di servizi e consulenze necessarie per la realizzazione del programma; - spese inerenti l organizzazione di seminari, incontri e convegni ed eventi relativi al programma di animazione; - spese amministrative e generali strettamente connesse al progetto (legali, per la rendicontazione, telefono, fotocopie, energia ecc.) e dimostrate sulla base di idonei documenti giustificativi, nel limite % massimo della spesa totale ammissibile che sarà stabilito nel bando; - attrezzature, hardware, software ed arredi, strettamente connessi alla realizzazione del programma di animazione; - spese di promozione e diffusione; - spese per fidejussioni bancarie o assicurative; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000. Interventi degli incubatori d impresa - spese per il personale specificamente imputabili alla realizzazione del programma di animazione, compresi viaggi e missioni; - spese per l acquisizione di servizi e consulenze necessarie per la realizzazione del programma; - attrezzature, hardware, software ed arredi, strettamente connessi alla realizzazione del programma di animazione; - spese di promozione e diffusione; Scheda della Misura

155 - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000. Intensità dell aiuto: E richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di stato ai sensi dell art del Trattato sarà accordato in base a questa azione in quanto trattasi di interventi di animazione economica. Azione Sostegno allo start up imprenditoriale Interventi in area montana Spese ammissibili per i progetti delle nuove imprese: - terreni (nel limite del 10% del costo totale del progetto); - acquisto (nella percentuale massima del 30% delle spese totali ammissibili), ampliamento, miglioramento e ristrutturazione di immobili; - spese per l acquisto di macchinari, attrezzature (anche hardware e software), impianti ed arredi, strettamente funzionali al progetto di investimento; - spese per consulenze relative alla realizzazione ed avvio del progetto; - spese di avviamento; - spese per eventuali fidejussioni bancarie o assicurative. Spese ammissibili del Fondo Garanzia La spesa ammissibile del fondo è l importo del capitale versato del fondo necessario, sulla base di una valutazione indipendente, a coprire le garanzie fornite, comprese le spese di gestione sostenute. Queste non potranno superare il 2% del capitale versato su una media annuale per la durata dell intervento. Intensità dell aiuto I contributi verranno erogati nei limiti della regola de minimis con le seguenti modalità: - contributo in conto capitale, dell importo massimo di ,00 Euro, e non superiore al 50% delle spese ammissibili del progetto; - contributo sugli interessi di un finanziamento bancario di ammontare massimo pari a ,00 Euro, acceso a fronte delle spese ammissibili non coperte da contributo in conto capitale. - garanzia sul 50% del finanziamento bancario. Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Reg. (CE) n. 69/2001 pubblicato sulla GUCE del Interventi degli incubatori d impresa La spesa ammissibile è il costo del tutoraggio ed il valore del noleggio, per i seguenti beni: - apparecchiature tecnologiche - macchinari - arredi strettamente funzionali all attività dell impresa - software non gestionale Scheda della Misura

156 Intensità dell aiuto: Contributo massimo del 50% sul costo del servizio di tutoraggio e sul noleggio dei macchinari ed attrezzature nel limite della regola de minimis. Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Reg. (CE) n. 69/2001 pubblicato sulla GUCE del ) III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata alla nascita di nuova imprenditorialità (in particolare giovanile e femminile) in attività tecnologicamente innovative, presenta sia con riferimento agli interventi previsti specificatamente in area montana, che a quelli nelle altre zone ammesse all Obiettivo 2, elementi di integrazione con le altre misure/azioni del Docup programmate per favorire lo sviluppo delle PMI. In particolare, si evidenziano le interconnessioni con: - le misure 2.1 e 2.3 relative agli aiuti agli investimenti, all acquisizione di servizi reali ed alle iniziative di animazione volte a stimolare la nascita di nuova imprenditoria; - la misura 2.4 e l azione relative allo sviluppo e diffusione dell innovazione, alla creazione di sinergie tra il mondo della ricerca e le PMI, favorendo l accesso ed il trasferimento di tecnologie innovative; - l azione che prevede, tra l altro, interventi specifici di animazione per promuovere la nascita di nuove imprese che utilizzino modalità di tele-lavoro. Scheda della Misura

157 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 18,41 2,59 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 16,80 4,20 - TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 18,31 2,69 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 18,41 2,59 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 16,80 4,20 TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 18,31 2,69 IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

158 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 2.5 è finalizzata all avvio e al consolidamento di imprese tecnologicamente innovative attraverso attività di animazione economica e sostegno diretto sostenute da incubatori d impresa e alla nascita di nuova microimprenditorialità in area montana. Le due linee d azione attuative della misura 2.5 contribuiscono, pertanto, alla realizzazione dell obiettivo globale dell asse 2, che si propone di rafforzare, ampliare ed innovare la base produttiva delle aree obiettivo 2. Le due linee d azione sono volte a sostenere in particolar modo le iniziative imprenditoriali basate su processi produttivi e/o prodotti innovativi o ad alto contenuto tecnologico, attraverso iniziative volte a promuovere lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali e ad assistere le nuove imprese nella fase iniziale di avvio delle attività, allo scopo di minimizzare i rischi; tali interventi risultano particolarmente significativi per promuovere lo start up di imprese basate su prodotti e/o processi innovativi e ad alto contenuto tecnologico, che potrebbero svilupparsi con maggiore difficoltà nel caso in cui dovessero appoggiarsi ai tradizionali canali di finanziamento. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Misura 2.5. Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Pertinenza Alta, in quanto è previsto l inserimento nel bando per la selezione delle iniziative da finanziare di criteri che tengano conto degli obiettivi specifici della misura. Non rilevante in fase di selezione, ma la concentrazione degli interventi è garantita dalla scelta programmatica effettuata dalla Regione di realizzare due interventi concentrati rispettivamente in area montana e negli incubatori di impresa. Medio / Alta, considerando, in particolare, le metodologie attuative previste per la realizzazione degli interventi in area montana, nonché gli obiettivi specifici stessi che la misura mira a perseguire. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, dato l esplicito riferimento, tra i criteri di valutazione delle iniziative imprenditoriali che saranno finanziate, al contributo degli interventi al potenziale impatto sull ambiente. Alta, dato che una delle priorità individuate per l individuazione degli interventi imprenditoriali da finanziare è il sostegno all imprenditoria femminile e giovanile. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie di intervento previste dalla misura sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

159 Principi e priorità trasversali Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, data l impostazione strategica della misura e l esplicito riferimento alla Società dell informazione tra i criteri di valutazione delle iniziative imprenditoriali da finanziare. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Soggetti coinvolti nelle azioni di start up Num. 400 Interventi Num. 3 Imprese beneficiarie Num. 60 Operazioni effettuate Num. Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Imprese avviate / soggetti coinvolti % Occupazione diretta generata dalle iniziative finanziate Tasso di sopravvivenza dopo tre anni dell imprese avviate Num. UL % Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Impatto occupazionale netto Num.. UL Scheda della Misura

160 MISURA 3.1. TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE E DEL PATRIMONIO NATURALE E AMBIENTALE I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse3 Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali, naturali e culturali I.2. Titolo della misura 3.1. Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale I.2.1. Azioni della misura Tutela e valorizzazione delle risorse naturali Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili Ripristino e tutela ambientale di aree costiere e lagunari Realizzazione di un sistema informativo ambientale I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 171 Investimenti materiali (turismo) Strutture per la fruizione del patrimonio ambientale - Centri di informazione e accoglienza - Aree attrezzate - Sentieri 3123 Piste ciclabili Piste ciclabili - Piste ciclabili 332 Fonti energetiche rinnovabilnovabili Fonti energetiche rin- - Idroelettrica (minyhidro) - Biomassa Energia geotermica 161 Investimenti materiali (PMI) Aiuti all industria al commercio e all artigianato - Industria 353 Protezione, miglioramento e Protezione coste - Protezione coste rigenerazione dell ambiente naturale Studi Sistemi di monitoraggio - Altra componente ambientale II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Tutela e recupero del patrimonio naturalistico e ambientale al fine di migliorarne l accessibilità e la fruibilità nel settore del turismo, per mezzo di azioni integrate di promozione Valorizzazione e promozione dell uso di fonti energetiche rinnovabili a basso impatto ambientale Ripristino ambientale delle aree costiere e difesa del territorio lagunare Elaborazione e georeferenziazione di dati ambientali, previa la definizione di puntuali indicatori di qualità ambientale Scheda della Misura

161 II.2. Descrizione della misura La misura è volta alla realizzazione di un complesso di interventi finalizzati al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione delle disponibilità di risorse ambientali presenti nelle aree obiettivo 2. Gli interventi saranno indirizzati in particolare: - alla salvaguardia e promozione del ricco patrimonio naturale regionale con il fine di promuovere attività culturali e produttive ad esse collegate; - all utilizzo di fonti di energia rinnovabile presenti sul territorio; - al ripristino di aree costiere e lagunari di grande valenza ambientale; - alla realizzazione di un sistema informativo ambientale. La misura prevede le azioni di seguito illustrate. Azione Tutela e valorizzazione delle risorse naturali L azione è mirata alla tutela, valorizzazione e promozione turistica del patrimonio naturalistico, ambientale e paesaggistico della regione, nonché alla diffusione della coscienza ambientale, alla conoscenza e interpretazione dei valori naturalistici, alla fruizione corretta e consapevole degli ambienti naturali e alla diffusione del turismo ecosostenibile. Verranno realizzate o adeguate strutture pubbliche e infrastrutture atte a promuovere l accessibilità e la fruibilità delle valenze naturali, ambientali e storico-culturali legate all ambiente, specie in aree poco conosciute (viabilità, piste ciclabili, ecc.), a favorire la didattica, la sperimentazione naturalistica e l accoglienza (centri visite, musei, allestimenti, ecc.), a valorizzare le testimonianze della cultura materiale e rurale legata ad una gestione sostenibile dell ambiente (malghe, mulini, latterie, ecc.). Detti interventi ricadranno nei siti proposti per la Rete Natura 2000, nelle aree protette regionali e nelle aree funzionali alla fruizione delle zone suddette, favorendo la continuità con le trascorse programmazioni regionali di settore, anche derivanti dall esistenza di accordi di programma, con quelle europee e la sinergia con i progetti LIFE Natura. Nelle Relazioni programmatiche di settore per il 2001 e con deliberazioni apposite della Regione sono stati individuati i seguenti progetti, da realizzarsi in via prioritaria: - Realizzazione di un centro visite all interno del Mulino Magrini di Flambro (Comune di Talmassons, UD), uno dei pochi esempi sopravvissuti dei mulini un tempo tipici delle zone di risorgiva. Il mulino è attiguo all area oggetto dell intervento LIFE98NAT/IT/5066 Progetto Risorgive dello Stella e funzionale ad esso; - Miglioramento e ampliamento della rete sentieristica e realizzazione strutture per l osservazione della fauna selvatica e l accoglienza dei visitatori, a completamento di infrastrutture recentemente realizzate, in parte anche nel quadro della scorsa programmazione Obiettivo2, in Val Cavanata (SIC IT ), localizzata in comune di Grado (GO), riserva naturale regionale e Sito riconosciuto di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar; - Adeguamento, nell ambito del Parco delle Dolomiti Friulane e del Parco delle Prealpi Giulie, di strutture esistenti per accogliere attività espositive e didattiche, nonché realizzazione di allestimenti e mostre su tematiche attinenti gli aspetti naturalistici e tradizionali dei parchi (tra cui attività malghiva e lavorazione del latte, fenomeni del carsismo nell area del Massiccio del Canin, ricerca speleologica e attività mineraria svolta in passato all interno del perimetro del parco); - Ampliamento di un immobile di proprietà pubblica presente all interno della pineta di Villa Santina per la realizzazione di un centro multifunzionale (informativo e didattico) funzionale alla fruizione Scheda della Misura

162 del parco e realizzazione di percorsi ciclo-pedonali nel Parco intercomunale delle Colline carniche (Comuni di Villa Santina, Enemonzo e Raveo, UD); - Ristrutturazione di una malga tipica, di proprietà regionale, ove si svolgono con metodi tradizionali attività malghiva e agrituristica (malga Casera Pramosio, in Comune di Paluzza, UD) e sistemazione dell area adiacente; - Recupero funzionale e messa in sicurezza della strada della Val Cellina, che in passato collegava gli abitati di Montereale e Barcis, destinandola a percorso ciclabile e pedonale, con la conseguente fruizione della Riserva naturale regionale Forra del Torrente Cellina (SIC IT ); - Ristrutturazione e allestimento del Centro Didattico Naturalistico di Basovizza (TS), attiguo al SIC IT Val Rosandra e Monte Cocusso, che per la posizione strategica e la particolarità degli ambienti circostanti, potrà diventare il punto di riferimento per la diffusione della conoscenza degli aspetti naturalistici dell area carsica. Ulteriori iniziative potranno essere individuate nel quadro dell attività programmatoria della Regione, tramite atti amministrativi di programmazione. Azione Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili Attualmente solo il 5% dell energia complessiva offerta ed utilizzata nella Regione Friuli Venezia Giulia deriva da fonti interne rinnovabili, mentre come evidenziato dagli studi effettuati per la predisposizione del Piano regionale relativo all uso delle fonti rinnovabili di energia (si veda anche la valutazione ex-ante ambientale), risultano di particolare interesse l energia idraulica, l energia geotermica e quella derivante dallo sfruttamento energetico delle biomasse. In particolare, in area montana, considerata l abbondanza di fonti naturali quali l acqua e il bosco, l incremento di produzione di energia da fonti idriche e da biomasse appare come la scelta più coerente nel perseguimento di uno sviluppo sostenibile che contribuisca alla tutela del territorio e dell ambiente fornendo al contempo opportunità di crescita economica. La presente azione prevede i seguenti interventi: a) realizzazione di nuove centraline idroelettriche con potenze inferiori a 3 megawatt. La scelta delle piccole taglie è legata alla necessità di disegnare piani energetici sostenibili nei quali sia promosso lo sviluppo di fonti energetiche a basso impatto ambientale particolarmente adatte al contesto montano. L intervento si attua attraverso la concessione di: - aiuti a favore delle PMI già in possesso del decreto di concessione a derivare. I beneficiari sono selezionati attraverso bando e ottengono un contributo in conto capitale sui sovraccosti sostenuti per la realizzazione dell impianto sulla base della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell ambiente (2001/C 37/03); - contributi agli Enti locali territoriali e ai Consorzi per lo sviluppo industriale, già in possesso del decreto di concessione a derivare, individuati con una procedura a regia regionale, mediante invito a presentare proposte per la selezione dei progetti più significativi nell ottica della promozione di uno sviluppo locale ecosostenibile. Si tratta di iniziative di interesse generale che rappresentano un opportunità di sviluppo per il territorio in quanto oltre a garantire nuovi e stabili posti di lavoro prevedono il reinvestimento delle entrate derivanti all ente a favore della comunità locale. b) progetto geotermia: mirato allo sfruttamento dell energia geotermica presente in una vasta area del territorio lagunare, al fine del riscaldamento di edifici pubblici. Con tale intervento ci si propone la realizzazione nel Comune di Grado di un impianto pilota, della potenza massima di 2 MW, per lo sfruttamento delle acque calde presenti a m di profondità, mediante scambiatori di calore di Scheda della Misura

163 superficie, con re-iniezione nel sottosuolo. L intervento verrà attuato in due fasi. La prima, realizzata direttamente dalla Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici, avrà come obiettivo l effettuazione di studi e indagini geofisiche per la quantificazione e la parametrizzazione delle risorse; la seconda, realizzata dal Comune di Grado, sarà diretta allo sfruttamento delle risorse individuate. c) progetto teleriscaldamento: diretto alla realizzazione di impianti pilota di teleriscaldamento, che prevedono l utilizzo di biomassa di origine forestale per la produzione di calore e la sua distribuzione, mediante una rete di tele riscaldamento, a vantaggio di strutture pubbliche e, eventualmente, private. È categoricamente escluso, ai fini dell alimentazione dell impianto, l'impiego di cascami di legno con tracce di verniciatura o altri trattamenti a base di sostanze di sintesi o ancora di morchie di verniciatura. Per la realizzazione di detti impianti sono stati individuati il territorio del Comune di Arta Terme e di Forni di Sopra, data la disponibilità in loco di biomasse di origine forestale, la vocazione turistica della zona e la compattezza del centro abitato. Il progetto dell impianto di Arta Terme, in particolare, è stato già elaborato nell ambito del Programma Interreg II Italia Austria. Azione Ripristino e tutela ambientale di aree costiere e lagunari L azione interessa la laguna di Grado e Marano, inserita tra le zone umide dell'alto Mediterraneo dalla Convenzione di Ramsar del 1971 e classificata S.I.C. e Z.P.S. come definite dalla direttive europee Habitat e Uccelli (cod e 21003). Essa è finalizzata principalmente al mantenimento dell attuale sistema, costituente l habitat della laguna, che presenta segnali di degrado nella qualità delle acque ed in particolare al miglioramento del ricambio idrico lagunare, nonché alla ricostruzione in determinate aree dell habitat naturalistico tipico di tale paesaggio. In questo contesto, è prioritario il completamento del progetto già realizzato per una parte nell ambito del Programma Integrato Mediterraneo (P.I.M.). Il progetto prevede: - ricalibratura di canali lagunari e a mare per permettere il flusso delle acque e il conseguente aumento della ossigenazione per i comparti interni alla laguna, notoriamente interessati da attività di pesca e sede di aree di particolare valenza ittica e faunistica; - costruzione di un sistema di manufatti per agevolare il flusso delle acque ed il ricambio idrico attraverso sistemi automatizzati. Azione Realizzazione di un sistema informativo ambientale Per permettere una lettura completa ed organica dei dati relativi allo stato di salute ambientale, il Docup prevede, nell ambito della misura, la creazione di una banca dati per il monitoraggio ambientale che raccolga e completi gli indicatori già rilevati da diversi Enti. Ciò al fine di consentire un continuo ed organico monitoraggio del territorio, in accordo anche a quanto previsto dalla programmazione regionale di settore. Il progetto ha come obiettivo la ricognizione delle banche-dati ambientali esistenti, la definizione di puntuali indicatori di qualità ambientale (di pressione e di stato), l elaborazione e georeferenziazione dei dati acquisiti. Il sistema informativo dovrà essere coordinato con altri sistemi esistenti ed in corso di elaborazione, sulla base di standard informativi internazionali. E previsto inoltre il collegamento ai sistemi nazionali per il trasferimento dei dati conoscitivi di interesse nazionale al fine di fornire i parametri di valutazione dello stato dell ambiente e del suo trend nel tempo. Scheda della Misura

164 Tenuto conto che, dal punto di vista ambientale, le aree Obiettivo 2 non costituiscono una realtà geografica a sé stante, ma sono interdipendenti con quelle del restante territorio regionale, è necessario che i dati ambientali ad esse relativi vengano monitorati ed analizzati nell'ambito di un sistema complessivo valido per tutto il territorio regionale. Le attività previste dal progetto e la struttura fisica della rete e del calcolatore centrale potranno essere ubicate anche al di fuori delle aree ammesse all Obiettivo 2 e al Sostegno Transitorio; in particolare, il nucleo hardware del sistema dovrà essere necessariamente collocato, per motivi organizzativi, presso la Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici (situata fuori area). Pertanto, le spese attribuite al Docup saranno imputate applicando la norma 12 del Regolamento n. 1685/00 e s.m.i.. II.3. II.4. III. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Azione Azione Copertura geografica Azione Azione Azione Azione ATTUAZIONE Popolazione residente, visitatori ed utenti di ambienti naturali, turisti, ricercatori scientifici, studenti, operatori in aree protette Popolazione residente, sistema produttivo locale; PMI industriali Popolazione residente, visitatori ed utenti di ambienti naturali, turisti, ricercatori scientifici Amministrazione regionale, ricercatori scientifici, operatori in aree protette Zone ammesse all Obiettivo 2 e zone ammesse al Sostegno transitorio Gli interventi si realizzeranno nei Comuni di Grado, ed Arta Terme e Forni di Sopra, ricadenti in area Ob. 2 ed inoltre nella zona montana ammessa all Obiettivo 2 Area costiera della Bassa Pianura Friulana Laguna di Marano e Grado Zone ammesse all Obiettivo 2 e zone ammesse al Sostegno transitorio III.1. Azione Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale L.R. n. 42/1996 L. 394 dd L.R. n. 13/1998 DPR 357 dd L.R. n. 26/2001 D.P.G.R. n. 69 dd L.R. n. 13/.2000 L.R. n. 31/1996 L.R. n 46/1986 D.P.G.R. n. 011/Pres dd L.R. n. 9/1999 L.R. 7/2000 Azione L.R. n. 28/2001 L.R. n. 46/1986 L.R. 27, n. 26/2001 L 10/91 L 896/86 Regio Decreto 1775/1933 L. 9/1991 D. Leg. 275/1993 L. 36/1994 D. Leg. 152/1999 D. Leg. 79/1999 D. Leg. 258/2000 Scheda della Misura

165 Azione Azione L.R. 52/91 L.R. 46/89 L.R. 26/01 L. n 388/2000, art. 88 D.L.vo 152/99 L. 183/89 L. 241/90 L. 109/94 L.R. n. 26/2001 D.Lgs , n. 157; D.Lgs , n. 358; III.2. Beneficiario finale Azione Azione Azione Azione Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Ente parco naturale regionale delle Dolomiti Friulane, Ente parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, Enti locali territoriali, Ente Tutela Pesca. Centraline idroelettriche: - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Enti territoriali locali, Consorzi per lo sviluppo industriale Progetto geotermia: prima fase Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici seconda fase Comune di Grado Progetto teleriscaldamento: - Comunità Montana della Carnia, Comune di Forni di Sopra, Comune di Sauris Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per gli ambienti naturali e forestali naturali e della fauna Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore dell'ispettorato Ripartimentale Azione naturali e forestali delle Foreste di Gorizia e Trieste Direttore del Servizio per la gestione delle foreste regionali e delle aree protette Azione Azione Azione Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici Direttore del Servizio Geologico Direttore del Servizio per la Tutela dall'inquinamento atmosferico, acustico ed ambientale Direttore del Servizio per la Montagna con la collaborazione Direttore del Servizio dell'idraulica Direttore del Servizio per gli affari giuridici, generali e per la consulenza Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione. Scheda della Misura

166 III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Azione L azione prevede la realizzazione di progetti a regia regionale e di progetti a titolarità regionale (relativamente a quelli di diretto interesse della Regione). Per i progetti a regia regionale sarà attuata la seguente procedura: Fase 1: Approvazione da parte della Giunta Regionale e pubblicazione sul BUR degli inviti ai beneficiari finali (entro 30 giorni dalla delibera di adozione del CdP) Fase 2: Presentazione delle domande di finanziamento (entro 90 gg dalla conclusione della fase 1) Fase 3: Istruttoria, approvazione e pubblicazione della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 30 gg dalla conclusione della fase 2) Fase 4: Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 270 gg dalla conclusione della fase 3) A seguito dell istruttoria risulterà determinata la spesa ammissibile; la Regione provvederà alla concessione del finanziamento con apposito decreto regionale che viene partecipato al soggetto beneficiario (entro 60 gg dalla conclusione della fase 3). I soggetti beneficiari provvederanno alla redazione del progetto definivo, all ottenimento delle autorizzazioni necessarie, alla redazione del progetto esecutivo e ad esperire la gara d appalto. Aggiudicati i lavori, il soggetto è tenuto a approvare il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Regione che, con decreto del Direttore centrale, provvederà alla rideterminazione del contributo; Fase 5: Avvio dell iniziativa (entro 30 gg. dal completamento della fase 4) I soggetti beneficiari provvedono alla consegna lavori e all invio del relativo verbale alla Regione, in seguito al quale con decreto del Direttore centrale e previo accertamento dell effettivo inizio, sarà erogato un anticipo in misura massima del 70% del contributo concesso, entro il limite delle disponibilità annuali dei piani finanziari; ulteriori anticipi potranno essere erogati fino al raggiungimento del 70% del contributo concesso successivamente al raggiungimento di almeno uno stato di avanzamento lavori. Per i progetti che non necessitano di autorizzazioni, l avvio dell iniziativa sarà successiva alla fase 3; Fase 6: Conclusione lavori (entro 1200 giorni dalla conclusione della fase 5) Entro i termini fissati dal decreto di concessione, il soggetto beneficiario è tenuto a ultimare i lavori e collaudarli; è altresì tenuto (entro i 60 gg. successivi) a presentare la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo (entro i 30 gg. successivi). Per gli interventi a titolarità regionale, sarà utilizzata la seguente procedura: Fase 1: Pubblicazione delle D.G.R. che individuano i progetti ammessi a finanziamento (entro 150 gg dall adozione del CdP) Le strutture regionali competenti provvederanno alle delibere di rispettiva competenza; Fase 2: Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 270 gg dalla conclusione della fase 1) A seguito dell affidamento dell incarico di progettazione, verranno redatti il progetto preliminare, il definivo (in base ai quali si procederà all ottenimento delle autorizzazioni necessarie) e l esecutivo e sarà esperita la gara d appalto. Aggiudicati i lavori, sarà approvato il nuovo quadro economico dell opera, con conseguente rideterminazione del contributo ed erogazione di eventuali anticipi alle ditte appaltatrici; Fase 3: Avvio dell iniziativa (entro 30 gg. dal completamento della fase 2) La Regione provvederà alla consegna lavori Scheda della Misura

167 Fase 4: Conclusione lavori (entro 1200 giorni dalla conclusione della fase 3) I lavori saranno ultimati, collaudati e rendicontati (entro i 60 gg. successivi). Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale verrà disposta l erogazione del saldo alle ditte appaltatrici (entro i 30 gg. successivi). Azione L azione prevede sia la realizzazione, a regia o a titolarità regionale di opere pubbliche, sia interventi a titolarità regionale per la concessione di aiuti a PMI. L iter che sarà seguito per i lavori pubblici è il seguente: Fase 1: Approvazione, da parte della Giunta Regionale e pubblicazione sul BUR degli inviti ai beneficiari finali Tale fase si svolgerà: per il progetto Teleriscaldamento entro 60 giorni dalla DGR di adozione del Complemento di programmazione; per la realizzazione di centraline idroelettriche entro 60 giorni dalla pubblicazione sul BUR dell autorizzazione della Commissione a realizzare l Azione. Per il progetto Geotermia, inoltre, essa sarà sostituita con l autorizzazione da parte della Giunta Regionale alla stipula della convenzione con l Università degli Studi di Trieste per la redazione dello studio preliminare all attuazione del progetto. Fase 2: Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla conclusione della fase 1) Fase 3: Istruttoria Approvazione e pubblicazione della DGR che approva la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento (entro 120 giorni dalla conclusione della fase 2). Per il progetto Geotermia, tale fase è sostituita dalla firma della convenzione approvata nella fase precedente, dalla presentazione da parte dell Università di un progetto di scavi e dall ottenimento delle concessioni per l effettuazione del primo scavo. Fase 4: Aggiudicazione dei lavori ed eventuale rideterminazione del contributo (entro 240 giorni dalla conclusione della fase 3) Fase 5: Avvio lavori (entro 60 giorni dalla conclusione della fase 4) Fase 6: Conclusione dei lavori (entro 810 giorni dalla conclusione della fase 5). Per il progetto Geotermia, la conclusione dei lavori della prima fase avverrà con la concessione della coltivazione della risorsa al Comune di Grado (prevista entro il 30 marzo 2005). Tale concessione aprirà la seconda fase progettuale nella quale il Comune di Grado, in qualità di beneficiario finale, sarà invitato a presentare un progetto per lo sfruttamento della risorsa e a realizzarlo, secondo le procedure già sopra esposte. Per l erogazione degli aiuti alle PMI per la realizzazione delle centraline idroelettriche, sarà utilizzato il seguente iter: Fase 1: Fase 2: Approvazione con DGR del bando e sua pubblicazione (entro 60 giorni dalla pubblicazione sul BUR dell autorizzazione da parte dell UE a realizzare l azione) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla conclusione della fase 1) Fase 3: Istruttoria, formazione della graduatoria, sua approvazione da parte della Giunta Regionale e pubblicazione della DGR (entro 120 giorni dalla conclusione della fase 2) Fase 4: Avvio delle iniziative (entro 210 giorni dalla conclusione della fase 3) Fase 5: Conclusione delle iniziative (entro 720 giorni dalla conclusione della fase 4) Scheda della Misura

168 Azione L attuazione dell azione, a titolarità regionale, avverrà, attraverso il Consorzio di Bonifica della Bassa Friulana, il quale è l ente competente ad operare sul territorio, sulla base del rapporto di delegazione amministrativa 10 che lega il Consorzio stesso alla Regione. Fase 1: Approvazione, da parte della Giunta Regionale e pubblicazione sul BUR dell invito alla presentazione del progetto (entro 45 giorni dalla Delibera di adozione del CdP) Fase 2: Presentazione del progetto (entro 45 giorni dalla conclusione della fase 1) Fase 3: Istruttoria e approvazione del progetto con DGR (entro 120 giorni dalla fase 2) Fase 4: Affidamento lavori da parte del Consorzio e rideterminazione del costo complessivo del progetto (entro 210 giorni dalla conclusione della fase precedente) A seguito dell ottenimento da parte del Consorzio di tutte le autorizzazioni necessarie e della determinazione della spesa ammissibile, sarà effettuato il trasferimento dei fondi necessari dalla Direzione dell Ambiente e dei Lavori Pubblici al Consorzio stesso; Fase 5: Avvio dei lavori (entro 30 giorni dalla fase 4) Fase 6: Conclusione lavori (entro 1530 giorni dalla conclusione della fase 5) Avviene con l ottenimento del certificato di collaudo delle opere realizzate da parte del consorzio; successivamente sarà presentata la rendicontazione delle spese sostenute. Azione L azione, a titolarità regionale, sarà attuata mediante affidamento della parte di progettazione e di studio alla società INSIEL S.p.A., che gestisce l intero sistema informatico regionale.essa consiste nella realizzazione di uno studio preliminare, costituito dalla progettazione e creazione di un prototipo software della rete complessiva del sistema di monitoraggio ambientale, nonché nella eventuale fornitura CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 CdP Friuli-Venezia Giulia Versione Trattasi di atto amministrativo organizzatorio per effetto del quale un organo o un ente conferisce ad un altro organo o ente, autoritativamente ed unilateralmente, una competenza di tipo derivato. La delega trasferisce al delegato non già la titolarità del potere bensì soltanto l esercizio di esso, mentre titolare resta il delegante. Il delegante per effetto della delega acquista nei confronti del delegato: il potere di impartirgli direttive circa gli atti da compiere, nell esercizio della delega; il potere di sostituzione in caso di inerzia del delegato nell esercizio del potere delegato; il potere di annullamento, in sede di autotutela, degli atti illegittimi eventualmente posti in essere nell esercizio della delega; il potere di revoca della delega. Scheda della Misura

169 attraverso procedura di evidenza pubblica di attrezzatura hardware e dalla successiva installazione del prototipo software. In relazione all attività di studio, progettazione e realizzazione di software dedicato, sarà utilizzata la procedura seguente: Fase 1: Fase 2: Stipula della convenzione con la predetta società e avvio dell iniziativa (entro 150 giorni dalla delibera di adozione del Complemento di Programmazione) Conclusione dell iniziativa attraverso emissione del decreto di regolare esecuzione della convenzione (entro 1560 giorni dal termine della fase 2) In relazione alla fornitura di attrezzature hardware e software prevista per la realizzazione della rete del sistema di monitoraggio, sarà seguita la seguente procedura: Fase 1: Fase 2: Fase 3: III.5. Approvazione, da parte della Giunta Regionale e pubblicazione sul BUR della delibera del bando di gara per la fornitura delle attrezzature hardware e software (entro 120 giorni dall avvio dell iniziativa) Firma del contratto di fornitura con i fornitori vincitori della gara (previo espletamento dell istruttoria e della delibera di aggiudicazione da parte della Giunta Regionale) (entro 90 giorni dalla conclusione della fase precedente) Conclusione dell attività di installazione dei PC e del software, e emissione dell atto di regolare esecuzione del contratto (entro 180 giorni dal compimento della fase precedente) Criteri di selezione delle operazioni La definizione dei criteri di selezione tiene conto degli obiettivi generali dell asse e di quelli specifici della misura e delle azioni, nonché delle priorità comunitarie laddove significative ed applicabili. Azione Considerata la particolarità degli obiettivi dell azione e la necessità di massimizzare il raggiungimento delle finalità di valorizzazione e fruizione delle aree naturali, gli interventi prioritari, sia a regia che a titolarità regionale, sono stati individuati dall Azienda dei parchi e delle foreste regionali nella relazione programmatica per l anno 2001 e dalla Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali in una apposita delibera, coerentemente con i principi e gli obiettivi del Docup Ob. 2. Ulteriori iniziative potranno essere individuate nel quadro dell attività programmatoria della regione tramite atti amministrativi di programmazione. I progetti saranno selezionati sulla base dei seguenti criteri: - interventi finalizzati alla tutela e al ripristino di SIC, aree protette regionali, aree di particolare pregio ambientale e aree funzionali ad esse; - interventi finalizzati a promuovere l'accessibilità, la fruibilità, l'accoglienza, la sperimentazione naturalistica e a valorizzare la cultura materiale e rurale delle aree di cui sopra (sentieri, piste ciclabili, centri visite, foresterie, musei, ecc..); - interventi finalizzati a promuovere la conoscenza e la didattica ambientale (allestimenti espositivi, materiale promozionale e divulgativo); - iniziative in sinergia con i progetti LIFE natura o in continuità con le trascorse programmazioni regionali di settore e con quelle europee; Scheda della Misura

170 - cantierabilità delle iniziative; - garanzia del cofinanziamento. Verrà comunque data priorità agli interventi ricadenti all interno delle aree della Rete Natura 2000 e funzionali alle stesse che costituiscono la quasi totalità delle aree naturali protette I progetti selezionati sono mirati ad ottenere uno sviluppo integrato del territorio, ponendo in essere i presupposti concreti per l aumento dei visitatori e il conseguente sviluppo socioeconomico locale, favorendo la conoscenza e la sensibilità per i valori naturali locali di interesse comunitario. Con i medesimi criteri potranno essere individuate ulteriori iniziative, sia a titolarità che a regia regionale. Azione In relazione alla realizzazione di centraline idroelettriche saranno seguiti i criteri di seguito elencati per la selezione delle operazioni e dei beneficiari finali a) Valutazione dei progetti dei beneficiari pubblici attraverso invito a presentare proposte Criteri di ammissibilità: - collocazione del beneficiario in area montana - possesso dell autorizzazione di derivazione d acqua ottenuto attraverso l emanazione del decreto di concessione a derivare Criteri di valutazione/priorità: - progetti realizzati in Comuni appartenenti alla fascia C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.) - investimenti che prevedono la maggior potenza nominale dell impianto - investimenti che evidenzino il minor rapporto tra spese ammissibili e potenza nominale - progetti che permettono di ottenere un minor rapporto tra costi annui d esercizio e potenza nominale della centralina - progetti già cantierati e rendicontabili, purché avviati dopo il 27 novembre 2000 e non ancora completamente conclusi; - progetti cantierabili. b) Selezione delle PMI attraverso bando: Criteri di ammissibilità: - PMI che realizzino l investimento in comuni appartenenti all area montana (di cui all Appendice 1 del C.d.P.); - possesso dell autorizzazione di derivazione d acqua ottenuto attraverso l emanazione del decreto di concessione a derivare Criteri di valutazione/priorità: - progetti realizzati in Comuni appartenenti alla fascia C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.) - progetti presentati da consorzi a partecipazione pubblica-privata - progetti presentati da cooperative - investimenti che prevedono la maggior potenza nominale - investimenti che evidenzino il minor rapporto tra spese ammissibili e potenza nominale Scheda della Misura

171 - progetti che permettono di ottenere un minor rapporto tra costi annui d esercizio e potenza nominale della centralina - progetti cantierabili. Per quanto riguarda gli altri progetti relativi allo sfruttamento delle risorse rinnovabili ( Teleriscaldamento e Geotermia ), le operazioni proposte sono state selezionate nell ambito delle relazioni programmatiche della Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici, in quanto si inseriscono nel quadro degli obiettivi fondamentali del piano Energetico Regionale, in corso di approvazione. Azione Nell ambito della relazione programmatica di settore per l anno 2001 della Direzione dell Ambiente (oggi Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici), Servizio dell idraulica, è stato individuato quale prioritario il progetto "PIM" in base alla valutazione delle emergenze ambientali del territorio regionale e, in particolare, della Laguna di Marano e Grado. Azione Il progetto è stato identificato sulla base della programmazione regionale di settore, al fine di far fronte ad un esigenza di coordinamento tra le banche dati già esistenti. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi dovranno essere conformi a quanto prescritto dal Reg. CE n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/99. Sono ammissibili le spese di seguito elencate, realizzate a partire dal 27/11/2000, fatta eccezione per gli aiuti alle PMI, le cui operazioni devono essere realizzate successivamente alla data di presentazione della domanda e previa autorizzazione del regime di aiuto da parte della Commissione Europea: Azioni Azione Spese ammissibili - oneri di progettazione, generali e di collaudo nel limite massimo previsto dal DPGR 22/1/2001, n.011/pres. - acquisto terreni e fabbricati funzionali agli interventi da attuare - sistemazione, completamento, consolidamento, ricostruzione e adeguamento fabbricati e aree annesse (compresi impianti) - realizzazione e adeguamento sentieri, piste ciclo-pedonali, viabilità minore di servizio - opere di ripristino naturalistico-ambientale - progettazione e realizzazione di allestimenti tematici, relativi arredi e acquisto o restauro attrezzature e macchinari ad essi relativi - materiale divulgativo - consulenze, spese fiscali e notarili - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Scheda della Misura

172 Azione Azione Azione oneri di progettazione, generali e di collaudo nel limite massimo previsto dal DPGR 22/1/2001, n.011/pres.; - spese per l asservimento dei terreni comprese le spese tecniche e spese per l acquisto dei terreni (max. 10% del costo totale del progetto); - lavori per la realizzazione dei pozzi, costi di perforazione, acquisizione autorizzazioni e smaltimento fanghi di perforazione, test di pompaggio; - acquisto di attrezzature e apparecchiature (anche idrauliche ed elettromeccaniche), realizzazione degli impianti tecnici; - inoltre, per il progetto Teleriscaldamento, mezzi di movimentazione interna dei materiali strettamente necessari al ciclo di produzione, purché dimensionati all effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell impianto oggetto delle agevolazioni; reti di distribuzione; - realizzazione delle opere idrauliche e civili funzionali agli impianti, ivi comprese le infrastrutture di accesso e di servizio; - opere di ripristino dei luoghi, smaltimento e connessi, - studi e ricerche; - spese per fidejussioni bancarie e assicurative; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. - spese tecniche di progettazione, generali e di collaudo nel limite massimo previsto dal DPGR 22/1/2001, n.011/pres; - spese per l asservimento dei terreni comprese le spese tecniche e spese per l acquisto dei terreni; - realizzazione delle opere idrauliche, dragaggio e trasporto dei fanghi estratti - fornitura e montaggio di opere elettro-meccaniche; - costruzione manufatti ed edifici funzionali alle opere idrauliche; - rinaturalizzazione dei luoghi a fine lavori; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e.s.m.i. - Spese per studi e ricerche; - Acquisizione di attrezzature informatiche hardware, installazione e cablaggio di attrezzature informatiche e di rete; - Realizzazione di software dedicato; - Assistenza tecnica per gestione e funzionamento della rete; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità dell aiuto: È richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% del costo del progetto (spesa ammissibile complessiva). Nel caso in cui le infrastrutture realizzate dagli enti locali territoriali e dai consorzi per lo sviluppo industriale abbiano le caratteristiche di investimenti generatori di entrate nette consistenti sarà applicato l art. 29 comma 4 lettera a) del Reg. CE 1260/99 che definisce il tasso massimo di compartecipazione dei Fondi Strutturali. Per il regime di aiuto alle PMI (di cui all azione relativo alla realizzazione di centraline idroelettriche) saranno applicate le norme previste dagli Orientamenti per gli aiuti di Stato per la tutela dell ambiente (C/ /03) III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La Misura, finalizzata al recupero ambientale delle aree ammissibili, si integra sia con la Misura 3.2, sia con tutte le misure dell Asse 2 (in particolare in relazione alle attività turistiche e di fruizione ambientale); inoltre, è prevista una integrazione con altri programmi comunitari (Piano di Sviluppo Rurale e Interreg III) e con progetti cofinanziati dall UE (Life Natura 2000). Scheda della Misura

173 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 15,46 5,54 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 15,71 5,29 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 15,46 5,54 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 15,71 5,29 IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

174 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 3.1 si propone di tutelare e recuperare il patrimonio naturalistico ed ambientale attraverso azioni integrate di promozione, di promuovere l uso di fonti energetiche rinnovabili a basso impatto ambientale presenti sul territorio regionale (energia geotermica, idraulica e originata dallo sfruttamento delle biomasse), il ripristino ambientale delle aree costiere e la difesa del territorio lagunare ed infine la realizzazione di un sistema informativo ambientale utile ai fini della prevenzione dei rischi e della gestione delle emergenze ambientali. Risulta pertanto evidente la coerenza della misura con l obiettivo generale dell Asse 3 che tende alla valorizzazione delle potenzialità ambientali e culturali del territorio. La realizzazione di iniziative finalizzate alla creazione di un offerta integrata di beni e servizi legati alla fruizione dei beni naturali così come la creazione di sistemi informativi basati su banche-dati relativi a parchi e riserve naturali rappresentano un elemento che accresce la competitività del sistema regionale poiché forniscono un occasione di rilancio dell imprenditorialità locale. A tal proposito va inoltre tenuta in debito conto la realizzazione di progetti per lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili che, rendendo innovativo il sistema produttivo, ne aumentano la competitività. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi di realizzazione previsti nell azione. Alta, dato che tutti gli interventi selezionati avranno come priorità il raggiungimento delle finalità di valorizzazione e fruizione delle aree naturali del territorio di riferimento. Alta, soprattutto considerando che i progetti concorrono in maniera sinergica con una serie di iniziative comunitarie in materia di ambiente (Rete Natura 2000, Life Natura) al fine di pervenire alla tutela, valorizzazione, promozione e integrazione del territorio della Regione. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, dato che tutti i progetti selezionati devono promuovere delle iniziative che prevedano una forte valorizzazione ambientale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Scheda della Misura

175 Principi e priorità trasversali Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, dato l esplicito richiamo nei criteri della volontà di esternalizzare tutti i progressi fatti in termini di fruibilità da parte dei visitatori del patrimonio naturale locale di interesse comunitario. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pertinenza Alta, considerando che l attuazione della misura è subordinata alla verifica della rispondenza dei progetti alla valorizzazione e promozione dell uso di fonti energetiche rinnovabili Alta, in considerazione della scelta strategica della Regione di concentrare la maggior parte degli interventi nei Comuni di fascia C. Alta, soprattutto considerando che i progetti Teleriscaldamento e Geotermia, sono inseriti nel quadro degli obiettivi fondamentali del Piano Energetico Regionale (in corso di approvazione). Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, vi è un esplicito richiamo alla sostenibilità ed al minor impatto ambientale degli interventi stessi attraverso la previsione dell impiego di moderne tecnologie per la mitigazione delle emissioni da parte degli impianti che si andranno a costituire. Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

176 Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pertinenza Alta, data l assoluta priorità attribuita alla zona di intervento laguna di Marano e Grado che presenta particolari caratteristiche di degrado. Alta, visto che gli interventi si concentreranno tutti, sull area lagunare di Marano e Grado. Alta, soprattutto perché la stesura dei primi piani di intervento del Progetto PIM è stata finanziata nell ambito del Programma Integrato Mediterraneo di cui gli stessi rappresentano una naturale continuazione. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, data la finalità intrinseca dell azione, che mira alla valorizzazione dell ambiente lagunare delle due località suddette attraverso interventi atti a mantenere e migliorare la qualità degli ecosistemi ivi presenti. Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza con gli obiettivi di realizzazione previsti nell azione. Alta, considerando la scelta strategica della Regione di realizzare un unico intervento. Alta, in quanto il sistema informativo previsto dall azione dovrà essere integrato e coordinato con altri sistemi informativi esistenti e in corso di elaborazione sulla base di standard informativi internazionali (leggi S.I.N.A. Nazionali). Scheda della Misura

177 Principi e priorità trasversali Condizioni di attuazione Pertinenza Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Sostenibilità ambientale Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

178 V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Superficie oggetto di intervento Mq Interventi Num. 8 Lunghezza piste Km Imprese beneficiarie degli interventi Num Potenza installata MW 11 Interventi Num Interventi Num. 1 Lunghezza opere Mt. lineari Dotazioni hardware Num. Interventi Num. 1 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Visitatori / fruitori delle strutture create/recuperate Num/anno Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili Kwh/anno Superficie lagunare recuperata a fini naturalistici Mq Sistemi informativi tematici connessi e attivi Num. 10 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Riduzione impiego combustibili fossili Accessi alla banca dati ambientale TEP/anno Num. Presenze turistiche nelle zone oggetto di intervento Num/anno Miglioramento della qualità delle acque lagunari interne in termini di ossigenazione Energia prodotta da fonti rinnovabili rispetto al totale di energia consumata (per tipologia di fonte) (O/mc) % Scheda della Misura

179 MISURA 3.2. RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse3 Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali, naturali e culturali I.2. Titolo della misura 3.2. Recupero e valorizzazione dei beni culturali I.2.1. Azioni della misura Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 354 Valorizzazione dei beni culturali 354 Valorizzazione dei beni culturali Recupero/conservazione del patrimonio culturale Investimenti immateriali per la promozione della conoscenza del patrimonio culturale Recupero/ conservazione del patrimonio culturale - Restauro architettonico - Restauro ristrutturazione allestimento museale - Aree archeologiche - Archeologia industriale - Azioni promozionali - Restauro architettonico II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico, culturale, storico/artistico e paesaggistico presente nella regione, quale fattore di sviluppo socioeconomico qualificato ed equilibrato. Recupero di borghi tipici legati alla cultura contadina e rurale e loro valorizzazione ai fini turisticoricettivi. II.2. Descrizione della misura Il territorio regionale è caratterizzato dalla vasta disponibilità e varietà del patrimonio culturale, storicoarchitettonico, anche legato alla realtà contadina e rurale, che, tuttavia, non è ancora sufficientemente valorizzato. Le iniziative di valorizzazione dei beni presenti, infatti, non hanno ancora colto tutte le potenzialità che il territorio esprime sia in termini di quantità che di qualità. Al fine di evitare il rischio di una sottovalutazione di tali potenzialità e, conseguentemente, del degrado e abbandono di un ricco patrimonio regionale, anche rafforzando l azione che la Regione pone in essere attraverso proprie leggi, la misura comprende un insieme di interventi di recupero e valorizzazione del Scheda della Misura

180 patrimonio architettonico, culturale, storico/artistico e paesaggistico rurale articolati per azione come segue: Azione Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali L azione prevede: - il recupero di edifici e di complessi di rilevanza storico/architettonica, di esempi di architettura fortificata e di strutture e siti rappresentativi di tipologie produttive ormai storiche, destinandoli ad attività turistiche, culturali e sociali; - la conservazione e la valorizzazione di esempi di manufatti della tradizione artistica locale e di architettura rurale tipica; - il recupero e la valorizzazione di fortificazioni della I Guerra Mondiale e dei relativi percorsi e siti museali; - la valorizzazione di siti archeologici attraverso interventi di recupero e scavo, conservazione; - iniziative di animazione per la valorizzazione e promozione dei siti oggetto dell intervento. In particolare, l azione si articola in due tipologie: A) Interventi su aree e beni culturali già puntualmente individuati nel Docup. Tali iniziative saranno attuate tramite invito rivolto ai comuni interessati. B) Interventi su beni culturali da individuare tramite bando. Tipologia A Le due operazioni già individuate nel Docup si caratterizzano per la particolare importanza data sia dallo spessore del patrimonio storico su cui si interviene, sia dalla rilevanza, su scala territoriale (a livello di area sovraccomunale), della ricaduta turistico - culturale prevista. Si tratta di: 1) Un intervento, nel settore dell archeologia industriale, relativo alla messa in sicurezza di una centrale idroelettrica dismessa risalente al 1903, localizzata a Montereale Valcellina, loc. Malnisio (PN) e alla conseguente riconversione della stessa a museo storico sulla vita nella Valcellina e sulla produzione idroelettrica. Si tratta del primo esempio di museo dell archeologia industriale nella Regione. La struttura recuperata potrà anche divenire sede di manifestazioni culturali che contribuiranno alla valorizzazione turistica dell area. 2) Un intervento riguardante il recupero e la valorizzazione del patrimonio castellano delle Valli del Torre, in provincia di Udine e in particolare nei Comuni di Attimis, Faedis e Povoletto, attraverso iniziative tendenti: - alla sistemazione e conservazione di siti archeologici medievali e di beni architettonici fortificati; - alla creazione di un parco archeologico (provvisto di biblioteca, fototeca, laboratorio per lo studio la preparazione ed il restauro dei reperti, gabinetto fotografico ecc.) dotato di sedi castellane, musei, punto informativo per l accoglienza la promozione e l organizzazione delle visite guidate, percorsi attrezzati, promozione di attività didattico - scientifiche. Tipologia B Gli interventi da individuare tramite bando riguardano: - il recupero di esempi di architettura fortificata, di strutture e siti rappresentativi di tipologie produttive ormai storiche e la loro valorizzazione quali punti di offerta culturale qualificata del territorio regionale interessato dal Docup; Scheda della Misura

181 - il recupero e la valorizzazione di fortificazioni e siti della I Guerra Mondiale e dei relativi percorsi e siti museali; - il recupero e la conservazione di beni immobili e siti di interesse culturale e storico, ancorché non soggetti a vincolo di tutela, che sono testimonianza della cultura popolare, di attività produttive e di forme di vita associata di antica tradizione delle comunità rurali ai fini della loro valorizzazione anche nell ambito di percorsi culturali-turistici. Gli interventi previsti saranno preferibilmente inseriti in programmi coordinati di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio finalizzati allo sviluppo turistico-culturale e comprenderanno un piano per la promozione dei beni culturali presenti ed un piano di gestione per garantire la fruizione degli stessi. I Comuni potranno realizzare interventi su siti e opere di proprietà o di cui godono della disponibilità per almeno 20 anni. Considerata la particolarità degli interventi, il vincolo di destinazione sui beni oggetto d intervento è di 10 anni dalla conclusione del progetto. I beneficiari dovranno garantire un adeguata fruibilità pubblica dei beni. Azione Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale Si tratta di interventi volti alla riqualificazione di borghi rurali esemplari della cultura contadina e rurale e alla loro valorizzazione a scopi turistico ricettivi. Gli interventi saranno realizzati sulla base di progetti unitari, coordinati dalle Amministrazioni comunali, che prevedono la partecipazione di soggetti pubblici e privati. Tali progetti comprendono: - un intervento pubblico, che si concretizza nella riqualificazione dei borgo attraverso il recupero di ambiti, siti, edifici ed altre costruzioni, espressione della cultura tipica locale; - interventi attuati da privati che si sostanziano nel recupero e nella riqualificazione del patrimonio edilizio rurale tipico a scopi turistico/ricettivi; - un attività di promozione dell offerta e di animazione, a carico del Comune proponente, rivolte in particolare al recupero e alla diffusione della cultura e delle tradizioni locali. L individuazione degli interventi sarà preceduta da uno studio curato dal Centro regionale di Catalogazione e Restauro dei beni culturali di Villa Manin finalizzato alla definizione del borgo rurale e alla individuazione dei borghi presenti all interno dell area d intervento. È prevista la collaborazione del Centro anche nella fase istruttoria delle domande presentate e nella determinazione delle linee guida da seguire affinchè gli interventi selezionati vengano realizzati nel rispetto della tradizione tipologica del borgo rurale. La selezione degli interventi attuati dai privati avverrà tramite pubblica manifestazione di interesse, da parte del comune. Nel caso in cui la gestione del patrimonio edilizio pubblico recuperato venga affidata a terzi, la selezione del gestore dovrà essere attuata tramite procedura di evidenza pubblica. Nell ottica della concentrazione delle risorse e nell intento di rendere significativa la dimensione dei progetti unitari di intervento, si prevede di attivare un numero ristretto di progetti. Gli immobili oggetto degli interventi di recupero e riqualificazione saranno soggetti a vincolo di destinazione di 10 anni. L azione è complementare alle iniziative di valorizzazione del patrimonio paesaggistico e rurale previste dall Asse 4 e dal Piano di Sviluppo Rurale operando sulla parte di territorio che non beneficia in particolare della misure 4.3 del DOCUP e della misura s Incentivazione di attività turistiche e artigianali nelle zone svantaggiate del Piano di sviluppo rurale. Scheda della Misura

182 II.3. II.4. III. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Copertura geografica Azione Azione ATTUAZIONE Comunità locali, Istituzioni pubbliche aventi titolarità dei beni culturali, operatori turistici locali, utenti di beni turistico culturali Comunità locali, operatori turistici locali, utenti di beni turistico-culturali Tipologia A):il comune di Montereale Valcellina,(Ob. 2), per l intervento sulla centrale idroelettrica; i comuni di Attimis, Faedis (Ob. 2) e Povoletto, (S. t.) per l intervento inerente il patrimonio castellano delle Valli del Torre. Tipologia B): zone ammesse all Obiettivo 2 e zone ammesse al Sostegno transitorio. Zone ammesse all Obiettivo 2 e al sostegno transitorio con l esclusione delle aree montane di cui all Appendice 1 del C.d.P. e dei comuni potenziali beneficiari della misura s del Piano di Sviluppo Rurale ovvero i comuni che ricomprendono al loro interno zone svantaggiate così come definite dalla Direttiva CEE n. 273/1975. III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale L.R. n.46/1986 L. n. 109/1994 e DPR 554/1999 Azione L.R. n.26/2001 D. Lgs. n. 490/1999 Azione L.R. n.46/86 L.R. n.26/2001 L. n. 109/1994 e DPR 554/1999 III.2. Beneficiario finale Azione Azione Comuni singoli e/o associati, consorzi di enti locali, anche in collaborazione con: enti scientifici e di ricerca e/o associazioni e/o privati Comuni in cui vengono individuati dei borghi rurali da parte del Centro regionale di Catalogazione e Restauro dei beni culturali III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Azione Direzione centrale per le identità Direttore del Servizio per la conservazione linguistiche e i migranti, l istruzione, la del patrimonio culturale e per la gestione cultura, lo sport e le politiche della pace e del Centro regionale di catalogazione e della solidarietà restauro dei beni culturali Azione Direzione centrale dell Ambiente e dei Lavori Pubblici Direttore del Servizio per la disciplina tecnica dell edilizia e per le strutture a supporto della residenza Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura La misura è attuata a regia regionale tramite: Scheda della Misura

183 - invito per gli interventi - tipologia A) dell azione bando per gli interventi - tipologia B) dell azione e per gli interventi dell azione A. Modalità di attuazione degli interventi per invito Azione Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali Tipologia A L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dell invito (entro 30 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 30 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione dei progetti) La Direzione competente provvederà all istruttoria dei progetti con la collaborazione del Centro regionale di Catalogazione e Restauro di Villa Manin. Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 540 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore centrale, provvederà alla rideterminazione della spesa ammissibile e del contributo. Avvio dei lavori (entro 45 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna dei lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore centrale competente, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 34 mesi dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale competente, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. B. Modalità di attuazione degli interventi per bando Azione Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali Tipologia B L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Scheda della Misura

184 Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. del bando (entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finaziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria dei progetti (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione dei progetti) La Direzione competente provvederà all istruttoria dei progetti con la collaborazione del Centro regionale di Catalogazione e Restauro di Villa Manin. Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 540 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Direzione centrale competente che, con decreto del Direttore centrale, provvederà alla rideterminazione della spesa ammissibile e del contributo. Avvio dei lavori (entro 45 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna dei lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore centrale competente, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 34 mesi dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale competente, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Realizzazione dello studio preliminare per l individuazione dei borghi rurali e approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. del bando (entro 150 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Prima della predisposizione del bando, il Centro regionale di Catalogazione e Restauro definisce in termini scientifici il borgo rurale. Sulla scorta della citata definizione il Centro regionale di Catalogazione esegue la mappatura dei borghi rurali esistenti all interno dell area di copertura geografica dell azione. Il tempo necessario ad eseguire le operazioni di mappatura è stimabile in quattro mesi a partire dalla data di incarico. Presentazione delle domande di finanziamento (entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria dei progetti unitari (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione dei progetti) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Per gli interventi pubblici: Scheda della Misura

185 Fase 4: Fase 5: Fase 6: Fase 4: Fase 5: III.5. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 390 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Regione che, con decreto del Direttore centrale competente, provvederà alla rideterminazione della spesa ammissibile e del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna dei lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Direzione centrale competente. Ad avvenuto avvio dei lavori relativi, la Direzione centrale competente, con decreto del Direttore, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 34 mesi dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. Il comune è tenuto a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere pubbliche oggetto di contributo, delle somme erogate a titolo di aiuto de minimis a favore di privati e delle spese sostenute per la realizzazione dell attività di animazione. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale competente, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Contemporaneamente all attuazione degli interventi pubblici si realizzeranno gli interventi attuati dai privati, secondo le seguenti fasi procedurali: Avvio dell iniziativa (entro 420 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria dei progetti unitari da finanziare) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei privati destinatari del contributo, dell avvenuto avvio al comune. Il comune, successivamente, provvederà alla comunicazione dell avvio delle iniziative private alla Direzione centrale competente. Conclusione dell iniziativa (entro 34 mesi dall avvio dell iniziativa) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte dei privati destinatari del contributo al comune. Il comune, successivamente, provvederà alla comunicazione della conclusione delle iniziative private alla Direzione centrale competente. Contemporaneamente all attuazione degli interventi sopra descritti si realizzeranno gli interventi di animazione secondo le modalità previste dal progetto. Criteri di selezione delle operazioni Azione Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali Tipologia A Gli interventi individuati sono stati privilegiati in quanto rappresentano testimonianza di vicende storiche di particolare interesse per l area di intervento e per l intera regione. Criteri di ammissibilità: I progetti presentati dovranno essere coerenti con le finalità del DOCUP Scheda della Misura

186 Tipologia B Criteri di ammissibilità: coerenza con gli obiettivi e contenuti della scheda tecnica di misura. localizzazione dell intervento in area ammissibile gli interventi dovranno ricadere in aree ove risulti preesistente un offerta di servizi turistici e culturali. - rilevanza dei beni ai fini della catalogazione da parte del Centro Regionale di Catalogazione e Restauro dei Beni Culturali. Criteri di valutazione/priorità: - capacità del progetto di determinare un aumento significativo, dell offerta culturale e dell attività turistica, e conseguentemente di creare occupazione - rilevanza culturale del manufatto/edificio oggetto dell intervento e grado di necessità e urgenza dell intervento - cantierabilità dei lavori e congruità della tempistica degli interventi - interesse territoriale Azione Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda tecnica di misura - localizzazione degli interventi nei borghi rurali individuati dallo studio preliminare realizzato dal Centro regionale di Catalogazione e Restauro dei beni culturali. - non potrà essere presentato più di un progetto unitario di intervento per Comune. - la spesa stimata per l intero progetto non dovrà essere inferiore a euro Saranno considerati solo progetti che prevedono la realizzazione di almeno un intervento di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio rurale tipico a scopi turistico/ricettivi. Criteri di valutazione/priorità: La scelta dei progetti unitari di intervento da finanziare avverrà secondo due graduatorie distinte (una per le operazioni ricadenti in zona ammessa all Obiettivo 2, l altra per le operazioni ricadenti in zona ammessa al Sostegno transitorio) e verrà effettuata sulla base dei seguenti parametri: - partecipazione finanziaria del beneficiario finale superiore all entità minima già prevista dal programma (21%), limitatamente all intervento pubblico - presenza di iniziative private di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio rurale tipico a scopi turistico ricettivi - indice di cantierabilità dei lavori di pertinenza del comune Scheda della Misura

187 - sensibilità ambientale: priorità per il ricorso all utilizzo di materiali bio-compatibili in misura significativa. - rilevanza architettonica: priorità per gli interventi di recupero e riqualificazione su opere soggette a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali o su opere catalogate come rilevanti dal Centro regionale di Catalogazione e Restauro di Villa Manin Qualora con l applicazione dei criteri su descritti non si riuscisse a formulare una graduatoria utile, a parità di punteggio la scelta dei progetti da finanziare sarà effettuata in funzione del numero di abitanti residenti nel comune interessato dall intervento; al riguardo, si farà riferimento ai dati di popolazione riportati nel Docup. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Reg. (CE) 1685/2000 e s.m.i. e dal Reg. (CE) 1783/1999. Sono ammissibili le spese di seguito elencate sostenute a partire dal Azione Recupero, conservazione, valorizzazione e promozione di beni culturali - spese di progettazione, generali e di collaudo; - interventi di recupero, conservazione e adeguamento funzionale alla fruizione turistica culturale; - interventi per l allestimento degli spazi e dei siti con relativi arredi e attrezzature; - interventi di animazione e promozione (es. pubblicazioni, mostre, seminari, convegni, materiale e strumenti didattico divulgativi anche multimediale); - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Nell ambito degli interventi potranno essere previste anche la conservazione e la valorizzazione di esempi di manufatti della tradizione artistica locale e rurale tipica. Inoltre sono ammesse, con riferimento alle principali categorie di intervento, le voci di spesa specifiche di seguito indicate: Per gli interventi di tutela, conservazione e valorizzazione dell'architettura fortificata - Spese per la conservazione e il restauro dei beni architettonici fortificati e del loro contesto ambientale così come storicamente definito; - Spese per l'indagine, il recupero e la valorizzazione dei reperti e delle testimonianze archeologiche dell'architettura fortificata; - Spese finalizzate al riuso dei beni architettonici fortificati per destinazioni proprie e per finalità culturali sociali e turistiche; Per gli interventi inerenti l'archeologia industriale - Spese di conservazione, manutenzione straordinaria (solo se intesa ai sensi della legge regionale urbanistica n. 52/91) e restauro dei beni immobili Scheda della Misura

188 - Spese di acquisizione di terreni (entro il 10% della spesa ammissibile) e beni immobili con caratteristiche di parte integrante del complesso unitario che costituisce il compendio patrimoniale da recuperare e valorizzare; - Spese per l acquisto, la conservazione, il restauro e la valorizzazione delle macchine e attrezzature industriali; - Spese per la conservazione e acquisizione di documentazione e archivi storici, in particolare quelli aziendali; - Spese di ricerca e catalogazione delle iniziative precedenti. Per gli interventi inerenti il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico culturale e dei siti legati alla prima guerra mondiale - Spese per la realizzazione e la manutenzione straordinaria (solo se intesa ai sensi della legge regionale urbanistica n. 52/91)di forme di fruizione turistica come sentieri, percorsi, punti di informazione e accesso, attrezzature complementari dei luoghi teatro delle battaglie; - Spese per la definizione, l'allestimento, l'organizzazione e la pubblicizzazione di organici percorsi didattici concernenti testimonianze significative del primo conflitto mondiale Intensità di aiuto È richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione in quanto trattasi di interventi (infrastrutturali e di animazione) di interesse generale. Azione Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale Per gli interventi pubblici: - costo delle opere e delle forniture relative alla riqualificazione del borgo (recupero di ambiti e siti tramite interventi di arredo urbano ed opere di urbanizzazione primaria strettamente connesse, recupero di edifici ed altre costruzioni tipiche); - oneri di progettazione, generali e di collaudo, nei limiti stabiliti dalla normativa regionale vigente; - costo acquisizione terreni necessari alla realizzazione dell intervento (entro il limite massimo del 10% della spesa ammissibile); - costo acquisizione beni immobili necessari alla realizzazione dell intervento (entro il limite massimo del 10% della spesa ammissibile) - costo acquisizione attrezzature ed arredi indispensabili all esercizio dell attività da svolgersi nell immobile recuperato; - spese per le attività di animazione e promozione (es. progettazione e realizzazione di materiale divulgativo, cataloghi, opuscoli, video e prodotti multimediali, attivazione di reti e servizi volti a dare continuità alla diffusione dell informazione: realizzazione sito internet; realizzazione sistema informatico che consenta di conoscere in tempo reale l offerta turistico ricettiva disponibile); - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Scheda della Misura

189 In sede di determinazione del contributo, può essere riconosciuta una spesa per imprevisti entro il limite massimo del 10% del costo delle opere e delle forniture. Tale voce, rappresentando una sorta di riserva, in sede di consuntivo scomparirà necessariamente dal quadro economico dell opera. L importo relativo rappresenterà un economia di spesa qualora non utilizzato oppure utilizzato per sostenere spese non ammissibili; viceversa, sarà riconosciuto come rendicontabile qualora utilizzato per sostenere ulteriori spese ammissibili non previste in sede di progetto. Per i lavori di pertinenza dei privati: - spese sostenute per interventi di recupero edilizio aventi rilevanza edilizia e disciplinati dagli articoli 68 (interventi di manutenzione edilizia), 69 (interventi di restauro), 70 (interventi di conservazione tipologica) e 71 (interventi di risanamento conservativo) della legge regionale 19 novembre 1991, n. 52 e successive modifiche e integrazioni; - spese tecniche per le prestazioni professionali necessarie alla progettazione, nonché alla direzione e collaudo dei lavori; - spese per l acquisto di attrezzature e arredi indispensabili all esercizio dell attività da svolgersi nell immobile recuperato - spese per le fidejussioni bancarie o assicurative; - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto È richiesta una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile. Per l azione tale obbligo di partecipazione riguarda solo gli interventi pubblici (realizzati dal Comune). Nell ambito della stessa azione il contributo complessivo per ciascun progetto (borgo) non potrà essere superiore ad Euro , tenendo conto che le spese per le attività di animazione devono essere contenute nel limite del 5% del costo complessivo del progetto unitario di intervento. Il contributo in conto capitale per i privati sarà concesso nella forma de minimis e non potrà superare il 50% della spesa ammissibile. Per gli interventi infrastrutturali e le iniziative di animazione nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi pubblici di interesse generale. Gli aiuti per gli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio rurale da parte dei privati accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata al recupero e valorizzazione dei beni culturali e dei patrimonio paesaggistico tipico rurale, presenta elementi di integrazione e complementarietà con la misura 3.1 Tutela e valorizzazione delle risorse e del patrimonio naturale e ambientale e con le misure dell Asse 4, in particolare con l azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini e l azione Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso, nonché con gli interventi previsti a favore delle imprese del settore turistico nell ambito della misura 2.1. Scheda della Misura

190 In particolare, per l azione si evidenzia la sinergia con la misura s Incentivazione di attività turistiche e artigianali nelle zone svantaggiate del Piano di Sviluppo Rurale della regione. Scheda della Misura

191 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 1,02 19,98 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 5,95 15,05 - TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 3,44 17,56 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 1,02 19,98 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 5,95 15,05 TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 3,44 17,56 IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

192 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 3.2 comprende una serie di interventi volti al recupero ed alla valorizzazione a fini turistici del patrimonio architettonico, culturale, storico/artistico e paesaggistico rurale della Regione ed è quindi chiaramente in linea con l obiettivo generale dell Asse 3 che prospetta la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali al fine di creare occasioni di sviluppo di nuove attività produttive e dei servizi nelle aree obiettivo 2. La misura 3.2 si inserisce in quell insieme di iniziative che si preoccupano di valorizzare il territorio rendendolo più competitivo, perché occasione di rilancio dell imprenditoria locale nelle aree marginali oltre che possibile richiamo per flussi di turismo eco-compatibile. I beni culturali recuperati verranno promossi nell ambito di iniziative turistiche alternative, come l archeologia industriale, i borghi rurali, i percorsi della I Guerra mondiale, in vista dello sviluppo di un turismo basato sulle risorse locali. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Pertinenza Alta, data la rispondenza dei criteri di selezione con le finalità previste nell azione. Alta, sia per la tipologia A, considerando la scelta di realizzare due interventi già individuati nel Docup (recupero e valorizzazione della centrale idroelettrica di Montereale Valcellina e del patrimonio castellano della Valli del Torre), sia per la tipologia B, data la particolare considerazione attribuita agli interventi riferiti ad ambiti territoriali con una preesistente offerta di servizi turistici e culturali. Alta, data la preferenza attribuita a quegli interventi di particolare interesse territoriale, dal livello sub-comunale a quello internazionale. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla fattibilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Sostenibilità ambientale Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Pari opportunità Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

193 Principi e priorità trasversali Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, per la tipologia B, data l espressa menzione, nei criteri di valutazione degli interventi, dell importanza delle ricadute occupazionali. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pertinenza Alta, in quanto è garantita dalla valutazione preliminare di carattere scientifico effettuata dal Centro Regionale di Catalogazione di Villa Manin per l individuazione dei borghi rurali per i quali possono essere presentati progetti, e dalla presenza dello stesso Centro durante la fase istruttoria degli stessi. Il Centro di catalogazione provvederà, inoltre, a redigere delle linee guida per la realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento. Alta, data l esplicita determinazione del livello minimo di spesa ammesso a contribuzione e del limite contributivo per il singolo progetto finanziato, e la scelta di premiare quegli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio rurale tipico con finalità turistico ricettive. Alta, considerando la complementarietà con il Piano di sviluppo rurale della Regione. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, considerata l importanza data nei parametri di scelta dei progetti all utilizzo di materiali bio-compatibili. Pari opportunità Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

194 V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Interventi Num Interventi di riqualificazione di borghi rurali Num. 4 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Visitatori dei beni oggetto di intervento Num/anno Iniziative turistiche - ricettive avviate/ sviluppate (Num) 6 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Incremento dell offerta ricettiva Variazione delle presenze turistiche (Num) (%) Scheda della Misura

195 MISURA 4.1. CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELL IMPRENDITORIA NELLE ZONE MONTANE I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 1 Rafforzamento dell economia della montagna e ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nella montagna marginale I.2. Titolo della misura 4.1. Consolidamento e sviluppo dell imprenditoria nelle zone montane I.2.1. Azioni della misura Miglioramento e ampliamento delle aree e delle strutture per l insediamento di attività produttive Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte delle PMI Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese I.3. Fondo Strutturale FERS 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto Investimenti materiali Infrastrutture produttive (PMI) Ingegneria finanziaria Strumenti finanziari di sostegno 161 Investimenti materiali (PMI) Aiuti all industria, artigianato e commercio Servizi di consulenza alle imprese Servizi di consulenza alle PMI e all artigianato Aree attrezzate Edifici attrezzati Fondi di garanzia (PMI) Artigianato Industria Altri servizi Progettazione/ Marketing Internazionalizzazione / esportazione Innovazione tecnologica II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Soluzione di specifiche problematiche connesse all insediamento, all avvio e al consolidamento dell imprenditoria, che limitano lo sviluppo del sistema produttivo della montagna, quali la carenza di aree e strutture di insediamento e di servizi comuni, le difficoltà delle PMI nell accesso al credito, la scarsa predisposizione delle realtà economiche locali a sviluppare strategie collaborative. Scheda della Misura

196 II.2. Descrizione della misura La misura prevede interventi diretti e indiretti a favore delle PMI finalizzati a: - la riqualificazione e l ampliamento dell offerta insediativa di aree (anche attraverso il recupero di aree dismesse) e strutture attrezzate per le imprese; - lo sviluppo di strumenti finanziari che favoriscono l accesso al credito da parte delle PMI; - il potenziamento della cooperazione produttiva, con particolare riferimento ai rapporti di subfornitura, promuovendo la collaborazione tecnologica e/o commerciale delle imprese. Gli interventi interessano tutto il territorio montano dell obiettivo 2 le cui condizioni socio-economiche sono, anche rispetto alle altre situazioni alpine a livello comunitario, di estrema marginalità. La debolezza del sistema infrastrutturale, la carenza di una rete di servizi, soprattutto di tipo avanzato, a favore delle realtà economiche locali e, non da ultimo, la resistenza di queste ai processi di innovazione e cambiamento, sono tutti fattori che contribuiscono ad accentuare il carattere di marginalità della montagna. La programmazione dei fondi strutturali ha già permesso di agire attraverso politiche mirate per la montagna. In particolare, attraverso il programma Ob. 5b sono stati attuati interventi a favore delle aree montane sia per lo sviluppo di aree attrezzate per l insediamento produttivo, sia per l implementazione di strumenti per favorire l accesso al credito da parte delle PMI, valorizzando il ruolo istituzionale dell Agenzia per lo sviluppo economico della montagna (Agemont S.p.A.), creata dalla Regione con propria legge nel Tuttavia il divario fra l area montana ed il resto del territorio regionale appare ancora evidente. La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Miglioramento e ampliamento delle aree e delle strutture per l insediamento di attività produttive L azione prevede la realizzazione di interventi di natura infrastrutturale volti all ammodernamento di aree di insediamento già esistenti ed al loro ampliamento funzionale, nonché alla realizzazione di nuove strutture produttive e riattivazione di quelle dismesse, da destinare ad insediamenti produttivi. In tali ambiti potranno essere potenziate le strutture di servizio comune, con particolare riguardo ai servizi tecnologicamente avanzati. Gli interventi saranno realizzati dai due Consorzi Industriali operanti in area montana (CO.S.IN.T Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Tolmezzo e NIP Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone), e dagli Enti locali territoriali non aderenti ai due Consorzi industriali sopra menzionati. Circa il 60% delle risorse finanziarie che si prevede di assegnare all azione sarà destinato agli interventi realizzati dai Consorzi Industriali: le risorse non utilizzate saranno destinate agli interventi degli Enti locali territoriali selezionati attraverso bando. Le strutture realizzate dai Consorzi Industriali verranno gestite direttamente da questi e saranno affittate a prezzi di mercato alle imprese che vi si insedieranno; le stesse modalità di affitto a prezzi di mercato saranno applicate dagli Enti locali territoriali per le strutture da loro realizzate, ampliate o ammodernate/adeguate. La selezione delle imprese che si insedieranno sarà fatta con procedure di evidenza pubblica. Azione Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte delle PMI L azione prevede la costituzione di un fondo per il rilascio di garanzie alle PMI a fronte di finanziamenti bancari a medio-lungo termine. Il fondo è costituito e attivato secondo le modalità previste dalla norma n. Scheda della Misura

197 9 del Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. In particolare, il fondo di garanzia sarà costituito e gestito da Agemont Spa e avrà una gestione contabile separata. Allo scopo l Amministrazione regionale stipulerà con Agemont Spa un apposita convenzione. Agemont SpA (Agenzia per lo sviluppo economico della montagna) è stata istituita nel 1987 con la legge regionale n. 36 con lo scopo di promuovere l avvio di nuove iniziative economiche e di favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali dei territori montani. La Regione FVG detiene, direttamente o tramite società controllate, quasi il 100% del capitale sociale. Inoltre, le nomine della totalità dei componenti dell organo decisionale (Consiglio di Amministrazione) e dell organo di controllo (Collegio Sindacale) sono di esclusiva competenza della Regione. Agemont Spa, tramite il fondo, concederà garanzie a favore di piccole e medie imprese insediate nel territorio montano. Le garanzie saranno erogate a titolo de minimis per operazioni di finanziamento a medio-lungo termine (minimo 18 mesi), relative a progetti di investimento, con assoluta esclusione di operazioni di mero rifinanziamento delle passività. L ammontare garantito non potrà superare i euro per operazione e per impresa. La garanzia concessa dal fondo su un operazione di finanziamento copre una percentuale massima del 50% del finanziamento concesso. Le imprese saranno selezionate con modalità a sportello. Azione Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese L azione prevede la concessione di aiuti a PMI, riunite in gruppi per prodotto e/o processo produttivo per: - l avvio di reti organizzative e telematiche d impresa, con riferimento all acquisizione di consulenze nel campo della comunicazione informatica e telematica e all acquisto delle relative attrezzature e software, destinati alla creazione di sistemi di comunicazione tra imprese e alla creazione di siti web orientati al commercio elettronico; - la realizzazione di azioni di marketing collettive, riguardanti da un lato, studi finalizzati alle ricerche di mercato, l individuazione di strategie innovative di marketing, la progettazione e la realizzazione di azioni di promozione dei prodotti della subfornitura, dall altro la partecipazione a fiere ed esposizioni; - l attuazione di interventi finalizzati alla collaborazione tecnologica e/o commerciale tra le imprese, riguardanti investimenti materiali e immateriali e consulenze (comuni al gruppo di imprese) inerenti al trasferimento di conoscenze di innovazione (quali ad esempio l acquisizione di brevetti, knowhow, diritti di licenza e assistenza tecnologica) e al rafforzamento delle capacità commerciali (es. acquisizione di consulenze tecniche e/o legali per la conclusione di accordi commerciali, la realizzazione o potenziamento di reti telematiche di vendita). II.3. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Azione PMI che si insedieranno nelle aree produttive e usufruiranno dei servizi comuni messi a loro disposizione PMI, con esclusione delle imprese operanti nei settori dei trasporti, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all allegato 1 del Trattato, e negli altri settori indicati nell Appendice 2 del Complemento di programmazione PMI, con esclusione delle imprese operanti nei settori dei trasporti, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all allegato 1 del Trattato, e negli altri settori indicati nell Appendice 2 del Complemento di programmazione Scheda della Misura

198 II.4. Copertura geografica Zone del territorio montano così come individuato nell Appendice 1 del CdP. III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale L.R. n.46/1986 Azione L.R. n.26/2001 L.R. n.3/1999 Azione L. R. n.26/2001 Azione L.R. n. 26/2001 L. n. 109/1994 DPR 554/1999 III.2. Beneficiario finale Azione Azione Azione CO.S.IN.T. Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Tolmezzo; NIP Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone; Enti Locali Territoriali Agenzia per lo sviluppo economico della montagna (AGEMONT Spa) Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Azione Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per la montagna naturali e forestali Azione Direttore del Servizio per gli affari Direzione centrale delle risorse agricole, giuridici, amministrativi, contabili, naturali e forestali generali e delle politiche comunitarie Azioen Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per la montagna naturali e forestali Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è il Direttore centrale delle risorse agricole, naturali e forestali. III.4. Procedure amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura La misura è a regia regionale per l azione e 4.1.2, a titolarità regionale per l azione Azione Miglioramento e ampliamento delle aree e delle strutture per l insediamento di attività produttive L azione sarà attuata tramite invito per gli interventi realizzati dai Consorzi industriali e tramite bando per quelli realizzati dagli enti locali territoriali. A. Modalità di attuazione degli interventi per invito L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Fase 1: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dell invito (entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Scheda della Misura

199 Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 120 giorni dal termine ultimo per la presentazione dei progetti) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 240 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Regione che, con decreto del Direttore della struttura competente, provvederà alla rideterminazione della spesa ammissibile e del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna dei lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla struttura competente. Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore della struttura competente, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 730 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla struttura regionale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore della struttura regionale competente, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. B. Modalità di attuazione degli interventi per bando L azione viene attuata secondo le stesse fasi procedurali degli interventi ad invito. Azione Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte di PMI L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Fase 1: Fase 2: Stipula della convenzione (entro 365 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Il Direttore del Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie, previa autorizzazione della Giunta regionale, stipula con Agemont Spa apposita convenzione per l attuazione della presente azione. La convenzione stabilisce i termini e le modalità di svolgimento delle attività, gli obblighi del beneficiario, le modalità di rilevazione contabile che consentano l osservanza delle disposizioni comunitarie in materia di rendicontazione e controllo, le modalità di gestione dei dati necessari ad assicurare l attività di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale dell azione. Costituzione del Fondo di garanzia ed emissione del bando (entro 120 giorni dalla stipula della convenzione) Agemont Spa provvede alla costituzione del fondo per la concessione di garanzie alle imprese e all emissione del bando per la selezione delle imprese stesse secondo le modalità prescritte dalla convenzione, che possono essere anche a sportello. Fase 3: Conclusione dell iniziativa (entro ) Scheda della Misura

200 Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione alla Regione sull attività del fondo. Azione Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: III.5. Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. del bando (entro 730 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di contributo (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione dei progetti) Avvio dell iniziativa (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R che approva la graduatoria) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione dell iniziativa (entro 365 giorni dal termine ultimo della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Criteri di selezione delle operazioni Azione Realizzazione di strutture per l insediamento di attività produttive Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda tecnica di misura; - il progetto deve contenere il programma dettagliato dei lavori con il relativo piano finanziario, la tempistica di realizzazione, i costi unitari complessivi; - l intervento deve essere realizzato in un area produttiva pre-esistente (area PIP, area artigianale, area industriale); - la spesa ammissibile per progetto/beneficiario deve essere contenuta nel limite massimo fissato nell invito e/o nel bando Criteri di valutazione/priorità: Consorzi industriali La valutazione dei progetti terrà conto dei seguenti aspetti: - progetti già cantierati e non conclusi alla data di presentazione della domanda; - cantierabilità; Scheda della Misura

201 - fattibilità tecnica-economica del progetto; - modalità gestionali delle opere realizzate; - progetti che prevedono interventi in siti degradati ovvero già luogo di attività industriali, fatta salva la sicurezza della popolazione; - interventi che prevedono la realizzazione di opere con basso impatto visivo al fine di tutelare la valenza naturale e turistica del paesaggio. Inoltre, per i progetti attuati dagli Enti locali territoriali verranno valutati i seguenti elementi specifici: - progetti per il completamento funzionale all operatività di strutture preesistenti; - esistenza di deficit nell offerta di infrastrutture rispetto alle potenzialità ed alla domanda dell area (richieste di insediamento); - richieste di insediamento di imprese high tech ; - operazioni che prevedano la riqualificazione dell offerta insediativa in termini di servizi comuni. Azione Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte di PMI Per la selezione degli interventi da parte di Agemont Spa, nei confronti delle imprese si terrà conto dei: Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda tecnica di misura; - localizzazione dell impresa e dell investimento in territorio montano così come individuato nell Appendice 1 del CdP; - appartenenza delle PMI alle categorie di destinatari degli interventi individuate dalla Sezione II.3 della presente scheda di azione Criteri di valutazione/priorità: - idoneità tecnica dell iniziativa proposta e dello strumento da attivare in rapporto agli obiettivi dell impresa - idoneità finanziaria dell impresa, in particolare la sua capacità di generare flussi di cassa idonei al pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale a scadenza - condizioni di efficienza economica dell impresa: il fondo non potrà fornire garanzie per imprese in difficoltà, così come stabilito dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Azione Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda tecnica di misura - localizzazione degli investimenti oggetto di domanda di contributo in territorio montano così come individuato nell Appendice 1 del CdP; Scheda della Misura

202 - appartenenza delle PMI alle categorie di destinatari degli interventi individuate dalla Sezione II.3 della presente scheda di azione; - rispetto della tempistica/procedura prevista nei bandi di accesso - le iniziative da finanziare dovranno essere inserite in un unico progetto generale presentato da un impresa capofila, corredato dalle dichiarazioni di adesione al progetto stesso da parte delle altre imprese. Criteri di valutazione/priorità: - numero di imprese tra loro consorziate, associate o accomunate da un unica idea progettuale; - progetti diretti all instaurazione o al rafforzamento dei rapporti di subfornitura; - partecipazione finanziaria del proponente; - progetti che interessano anche imprese con unità produttive ubicate in zona C, così come definita nell Appendice 1 del CdP; - progetti che interessano anche imprese con unità produttive ubicate in zona B, così come definita nell Appendice 1 del CdP; - rapporto spesa materiale/spesa immateriale; - progetti che prevedono collaborazioni tecnologiche; III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal regolamento CE n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/1999. Sono ammissibili le spese di seguito elencate, sostenute a partire dal per le tipologie di intervento: infrastrutture e aiuti de minimis. Per i bandi emanati nel periodo che prevedono aiuti de minimis sono ammissibili le spese sostenute successivamente al Per gli aiuti concessi in conformità al regolamento di esenzione (Reg. (CE) n. 70/2001) sono ammissibili le seguenti spese sostenute a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Azione Miglioramento e ampliamento delle aree e delle strutture per l insediamento di attività produttive - Infrastrutturazione primaria (es. reti energetiche interne e pubblica illuminazione, viabilità interna e di collegamento nelle aree industriali ed artigianali, reti idriche per uso potabile e produttivo, investimenti per la depurazione ed il riuso di acque reflue depurate, ecc.) - Spese per la realizzazione, ristrutturazione e ampliamento di strutture per l insediamento di imprese (incluse spese per attrezzature e impianti strettamente funzionali al progetto) - Spese per la realizzazione, l adeguamento e l ampliamento di strutture di servizio comuni, comprese le spese per attrezzatura, impianti, arredi, macchinari, attrezzature informatiche strettamente funzionali all investimento. - Acquisto di terreni (nel limite del 10% della spesa ammissibile) - Acquisto di strutture dismesse per l insediamento delle imprese (nel limite del 20% della spesa ammissibile del progetto) Scheda della Misura

203 - Spese sostenute per la mitigazione dell impatto visivo e fonico delle opere sostenute - Spese di progettazione, generali e di collaudo nei limiti previsti dalla normativa vigente - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n.1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto È richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi infrastrutturali di interesse generale. Azione Servizi finanziari per favorire l accesso al credito da parte delle PMI La spesa ammissibile del Fondo per il rilascio di garanzie alle PMI è l importo del capitale versato del fondo necessario, sulla base di una valutazione indipendente, a coprire le garanzie fornite, comprese le spese di gestione sostenute. Queste non potranno superare il 2% del capitale versato su una media annuale per la durata dell intervento. Intensità di aiuto I contributi verranno erogati nei limiti della regola de minimis nella forma della garanzia alle PMI su operazioni di finanziamento. Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). Azione Sviluppo della cooperazione e promozione dei servizi di subfornitura nelle imprese A. Investimenti materiali e immateriali (esclusi servizi reali): - Hardware e software finalizzati all avvio di reti organizzative e telematiche d impresa - Investimenti in immobilizzazioni materiali (es. attrezzature, macchinari, ecc.) e immateriali finalizzati a favorire la collaborazione tecnologica tra le imprese (acquisizione di brevetti, know how, diritti di licenza, conoscenze tecnologiche non brevettate, ecc.). Nel caso in cui gli aiuti vengano concessi a titolo de minimis sono inoltre ammissibili le seguenti spese strettamente finalizzate al progetto: - Costi per l attivazione ed installazione di reti ed interconnessione, per la sicurezza delle transazioni, per firma digitale e per sistemi di pagamento elettronico, spese contrattuali di avviamento ad esclusione del canone di abbonamento - Viaggi e missioni per le attività strettamente connesse alla realizzazione del progetto - Spese per la realizzazione delle azioni di marketing e di promozione dei prodotti - Spese per fidejussioni bancarie ed assicurative. B. Servizi reali: Scheda della Misura

204 - Spese per studi, ricerche di mercato, individuazione di strategie innovative di marketing, progettazione delle azioni di promozione di prodotti (promozione di prodotti delle aziende del gruppo realizzati nell ambito di un progetto di collaborazione fra PMI) - Spese per la prima partecipazione dell impresa ad una determinata fiera o esposizione (costi aggiuntivi sostenuti per la locazione, installazione e gestione dello stand) - Spese per consulenze inerenti al trasferimento di conoscenze di innovazione, all acquisizione di brevetti, know how, diritti di licenza e assistenza tecnologica - Spese per consulenze inerenti al rafforzamento delle capacità commerciali quali ad esempio le consulenze tecniche e/o legali per la conclusione di accordi commerciali, la realizzazione o il potenziamento di reti telematiche di vendita - Spese per consulenze inerenti all avvio di reti organizzative e telematiche d impresa e assistenza tecnica. Intensità di aiuto Per gli investimenti (esclusa l acquisizione di servizi reali): contributi in conto capitale de minimis nella misura massima del 50% della spesa ammissibile; in alternativa, contributi in conto capitale con un intensità di aiuto che non potrà superare il 15% ESL per le piccole imprese e il 7,5% ESL per le medie imprese. Per l acquisizione di servizi reali: contributi in conto capitale nella misura massima del 50% della spesa ammissibile a favore delle PMI. Ogni singola impresa sarà comunque responsabile della rendicontazione finanziaria della propria quota parte dell intervento. Gli aiuti di Stato accordati in base a questa azione sono conformi: - al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del ; - alla regola de minimis ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata al consolidamento e sviluppo delle imprese dell area montana, è in stretta connessione con le altre misure dell Asse 4 nel contribuire al perseguimento dell obiettivo globale dell Asse Riequilibrio territoriale dei differenziali di sviluppo attraverso il rafforzamento dell economia della montagna e del ripristino delle condizioni socio-economiche e di mercato della montagna marginale. Inoltre la misura risulta integrata con gli interventi di aiuto agli investimenti delle imprese e di sostegno allo start up di nuova imprenditorialità dell Asse 2, in particolare con le misure 2.1 e 2.5 e con gli interventi previsti nell Asse 1 relativamente all azione (miglioramento delle infrastrutture stradali in alcune zone dell area montana) e all azione (realizzazione di laboratori di ricerca). Scheda della Misura

205 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 5,22 15,78 - Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 5,22 15,78 IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 5,22 15,78 Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 5,22 15,78 IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

206 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 4.1. si propone di cercare nuove soluzioni ai problemi dell insediamento, dell avvio e del consolidamento dell imprenditoria che limitano lo sviluppo del sistema produttivo della montagna. L obiettivo della misura appare, pertanto, in linea con gli obiettivi specifici dell asse 4, i cui interventi sono volti a ridurre le condizioni di marginalità della montagna attraverso la valorizzazione del sistema produttivo locale. Le tre linee d azione attuative della misura 4.1 sono dirette, nello specifico, alla realizzazione di infrastrutture allo scopo di migliorare l offerta di aree attrezzate alle imprese, alla creazione di strumenti per facilitare l accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese e a promuovere la cooperazione produttiva a livello tecnologico-commerciale tra le PMI. Le linee d azione attuative della misura intendono sostenere lo sviluppo di strutture per l insediamento di attività produttive nonché la realizzazione di servizi comuni legati all innovazione tecnologica ed alla telematica favorendo anche la promozione delle migliori tecnologie disponibili dal punto di vista ambientale. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Alta, data la sola ammissibilità di quegli interventi realizzati in un area produttiva pre-esistente (PIP, artigianale, industriale). Alta, dato che i progetti approvati dovranno rispondere a precisi criteri di valutazione scelti a seconda delle due categorie di beneficiari: Consorzi Industriali ed Enti Locali Territoriali. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Sostenibilità ambientale Alta data l importanza assegnata per quelle opere a basso impatto ambientale. Pari opportunità Occupazione Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

207 Principi e priorità trasversali Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Alta, considerando la scelta strategica effettuata dalla Regione di concentrare gli interventi nelle aree montane. Non previsto, sebbene l azione concorra in maniera altamente sinergica con le altre misure al superamento delle difficoltà di sviluppo espresse nell obiettivo di riferimento all interno del Docup. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Alta, considerando sia la scelta strategica effettuata dalla Regione di concentrare gli interventi nelle aree montane marginali che la preferenza accordata ai progetti volti all instaurazione o al rafforzamento dei rapporti di sub-fornitura. Media, considerando che sono privilegiati quegli interventi che nascono dalla collaborazione di imprese tra loro consorziate, associate o accomunate da una sola linea progettuale. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Scheda della Misura

208 Principi e priorità trasversali Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Alta, sono privilegiati quei progetti che prevedono collaborazioni tecnologiche, le quali possono riguardare, ad esempio, anche interventi per il rafforzamento e l implementazione di reti telematiche di vendita. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Superficie infrastrutturata Mq Edifici attrezzati MC Fondi costituiti Num. 1 Operazioni effettuate Num Imprese beneficiarie Num. 31 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso PMI insediate Num Ammontare degli investimenti totali effettuati dalle PMI Meuro Operazioni effettuate Num PMI soddisfatte dai servizi % 90 Reti create Num. 4 Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Variazione delle imprese che comprano e vendono per il tramite di Internet Variazione del fatturato delle imprese beneficiarie Impatto occupazionale netto (Num) (%) Num. UL Scheda della Misura

209 MISURA 4.2. SOSTEGNO PER FAVORIRE IL PRESIDIO SOCIO-ECONOMICO DELL ALTA MONTAGNA I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 4 Rafforzamento dell economia della montagna e ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nella montagna marginale I.2. Titolo della misura 4.2. Sostegno per favorire il presidio socio-economico dell alta montagna I.2.1. Azioni della misura Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione Sviluppo del telelavoro Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto Servizi e applicazioni per il pubblico 324 Servizi e applicazioni per le PMI Servizi telematici Servizi e applicazioni per il pubblico Servizi telematici Servizi e applicazioni per le PMI 161 Investimenti materiali (PMI) Aiuti industria,artigianato e commercio 164 Servizi comuni alle imprese Servizi comuni per le PMI e l artigianato Investimenti materiali (PMI) Aiuti industria,artigianato e commercio Investimenti materiali (PMI) Aiuti industria,artigianato e commercio Servizi a sostegno dell economia sociale Artigianato Commercio Industria Altri servizi Animazione Artigianato Commercio Artigianato Industria Aiuti alle imprese sociali Attività socioassistenziali Attività culturali 172 Investimenti immateriali Iniziative per la valorizzazione turistica del territorio Azioni promozionali Scheda della Misura

210 II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Consolidamento e miglioramento del sistema dei servizi alla popolazione residente nelle zone più disagiate della montagna friulana (alta montagna) e rafforzamento delle attività economiche ivi presenti incentivando la rilocalizzazione, l avvio di nuove imprese, anche nei nuovi ambiti di attività, e stimolando l imprenditoria femminile e giovanile. II.2. Descrizione della misura La misura vuole contrastare i fenomeni di calo demografico e di disaffezione della popolazione locale rispetto al proprio territorio particolarmente concentrati nelle zone più marginali (zona C come individuata nell Appendice 1 del CdP) con una serie di interventi capaci di incidere sia sul sistema produttivo che su quello sociale e facendo leva sugli elementi peculiari del territorio che, se adeguatamente sfruttati, possono favorirne il rilancio o perlomeno arrestare lo sviluppo dei processi in atto. L ambiente montano, integro da un punto di vista naturalistico, la presenza di piccoli imprenditori fortemente radicati al proprio territorio e ai valori della montagna, la permanenza di piccole attività di tipo tradizionale, nonché la disponibilità di forza lavoro qualificata rappresentano infatti elementi importanti da valorizzare. Dal punto di vista economico, gli interventi previsti dalla misura mirano a creare condizioni favorevoli ad uno sviluppo imprenditoriale tarato sulle caratteristiche del territorio incentivando la nascita e lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali, soprattutto di giovani e donne, e agendo sui fattori che maggiormente influenzano le decisioni di investimento delle PMI anche attraverso gli strumenti offerti dalla Società dell Informazione. Sotto questo ultimo aspetto le azioni e 4.2.2, in particolare, rispondono agli obiettivi strategici proposti dal Piano di azione per la Società dell Informazione del Friuli Venezia Giulia, approvato con DGR n del ; tali azioni infatti concorrono all obiettivo di migliorare il livello dei servizi ai cittadini e alle imprese e a quello di potenziare l infrastruttura e promuovere le competenze informatiche e tecnologiche della P.A. Dal punto di vista sociale si mira a favorire il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali attraverso iniziative che sviluppano la coesione sociale ed il senso di appartenenza alla propria comunità. La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione L azione prevede un programma coordinato di interventi per il miglioramento ed il potenziamento della rete informatica e telematica pubblica e per il miglioramento dell offerta dei servizi in rete al cittadino, all impresa e alle amministrazioni locali (catasto informatico, sportello al cittadino e all impresa, ecc.). Con l azione si intende proseguire ile seguenti iniziative già avviate nella precedente programmazione: 1. S.I.M., Sistema Informativo Montano, avviato ai sensi della legge 97/94, art.24. Si tratta di un progetto promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAF) che prevede l istituzione di una serie di Sportelli per i cittadini abitanti nelle zone montane e che si articola nelle seguenti azioni: - sviluppo delle infrastrutture pubbliche (SIM) di trasporto delle informazioni a livello locale e geografico; Scheda della Misura

211 - fornitura delle attrezzature e dei programmi necessari per l erogazione dei servizi telematici; - erogazione di un insieme di servizi prevalentemente informativi destinati ai cittadini, agli operatori pubblici e privati, con particolare riferimento alla Pubblica Amministrazione Nella Regione Friuli Venezia Giulia è presente un infrastruttura di rete geografica di trasmissione dati che, nata con lo scopo di collegare le sedi principali dell Amministrazione Regionale, si è progressivamente espansa fino a realizzare nella configurazione attuale il collegamento di tutte le sedi dell Amministrazione Regionale e di tutti gli altri Enti Locali presenti in Regione diventando la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) la quale è gestita in concessione dalla Insiel SpA (società a prevalente partecipazione pubblica). Al fine di permettere l attivazione nel tempo più breve possibile del SIM in Friuli Venezia Giulia, si è ritenuto necessario procedere all integrazione del SIM con la RUPAR FVG sviluppando l infrastruttura tecnico/tecnologica per potenziare la possibilità di accesso alla RUPAR in area montana. Con la presente azione si intende potenziare le capacità trasmissive del SIM attraverso la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture telematiche dell area montana. Il proseguimento del Progetto SIM rappresenta il necessario presupposto per la realizzazione degli altri interventi previsti dall azione Progetto SiterMont, finanziato attraverso l obiettivo 5b, che ha permesso di ottenere: - il potenziamento del sistema di telerilevamento idro-meteorologico con fini di protezione civile; - l attivazione del Catasto Immobiliare Montano (CIM) a favore di sette comunità montane e di 82 comuni delle aree montane delle province di Udine e Pordenone, attraverso l informatizzazione cartografica ed alfanumerica dei dati catastali, previo loro aggiornamento, e distribuzione in rete telematica delle informazioni con finalità certificativa e di sostegno agli enti in materia di fiscalità locale. Con la presente azione si provvede al: a) completamento del progetto Catasto Immobiliare Montano (CIM), consistente essenzialmente nell aggiornamento delle banche dati catastali e nella sperimentazione ed individuazione di modelli di integrazione fra la cartografia catastale e la carta tecnica regionale numerica e l ortofotocarta regionale. In particolare andranno costruiti i modelli di cooperazione telematica fra Enti competenti per garantire l aggiornamento delle Banche dati in tempo reale, consentendo la piena erogazione dei servizi catastali in forma territorialmente distribuita a cittadini e utenti professionali. Si prevede anche lo sviluppo di una sperimentazione per l erogazione di tali servizi ad utenti professionali in rete telematica attraverso l uso di firma digitale e certificazione delle transazioni in rete. Il completamento del progetto è funzionale al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Legge 133/94, dal DLGS 112/1998 e dal DPCM del 19 dicembre 2000 Individuazione delle risorse finanziarie, umane, strumentali ed organizzative da trasferire ai comuni per l esercizio delle funzioni conferite dal D. Leg. 31/03/1998 n. 112 in materia di catasto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/2001. La legge prevede il trasferimento, entro il 2004, delle competenze in materia catastale dal Ministero delle Finanze, poste attualmente in capo all Agenzia del territorio (anche attraverso le sue articolazioni provinciali), ai Comuni. b) potenziamento degli strumenti informatici comunali per l integrazione dei servizi ai cittadini: servizi catastali, attività comunali edilizie urbanistiche, ambientali, di difesa del suolo, di gestione dei servizi e delle risorse finanziarie pubbliche al fine di implementare una rete di servizi efficiente rivolta alle esigenze della pubblica amministrazione, degli operatori del settore e dei cittadini. Lo sviluppo di queste iniziative richiede la presenza di personale qualificato al quale saranno dirette apposite azioni di assistenza tecnica. Si prevede la realizzazione di portali comunali e territoriali per l attivazione di servizi on-line e informazioni in rete ivi compreso l accesso al Catasto Immobiliare Montano CIM. Scheda della Misura

212 Per la realizzazione delle azioni la struttura regionale attuatrice opererà attraverso il SIR (Sistema Informativo Regionale) con la collaborazione tecnica della società Insiel Spa, gestore della rete regionale, e con gli Enti locali territoriali, individuati attraverso deliberazione della Giunta regionale. Azione Sviluppo del telelavoro L azione prevede la realizzazione di specifici interventi di sviluppo e diffusione del telelavoro, trattandosi di una modalità di organizzazione del lavoro particolarmente idonea alle aree marginali e comunque geograficamente distanti dai centri dello sviluppo. L azione è rivolta a tutto il territorio montano definito nell Appendice I del CdP. Durante il periodo di programmazione precedente dei Fondi Strutturali sono state avviate, con le risorse dei programmi 5b, Leader e Spazio Alpino, alcune iniziative per favorire lo sviluppo del telelavoro. In particolare, sono stati creati 9 telecentri presso i quali si sono svolte attività di formazione e di supporto all avvio di nuove iniziative imprenditoriali. I telecentri sono dislocati a Maniago, Tarcento, San Pietro al Natisone, Gemona del Friuli, Pontebba, Amaro, Comeglians, Montenars e a Malborghetto-Valbruna. I telecentri realizzati sono stati gestiti dai Gruppi di Azione Locale competenti nelle rispettive aree che hanno maturato una specifica esperienza sul tema e sono stati pertanto individuati quali attuatori dell azione L azione attuale prevede la realizzazione di attività di animazione volte a diffondere la cultura del telelavoro e ad incentivare la nascita di nuove imprese o l utilizzo di tale modalità in imprese già esistenti, attraverso l organizzazione di incontri, la diffusione di informazioni specifiche sul telelavoro, attività di tutoraggio e prima assistenza ai potenziali telelavoratori. È inoltre previsto l eventuale adeguamento dei telecentri, finalizzato alla realizzazione dell attività di animazione economica e di formazione che sarà svolta dai Gruppi di azione locale selezionati. Saranno, inoltre, assegnati contributi a titolo de minimis a lavoratori autonomi e atipici, residenti in area montana che avvieranno una nuova attività di telelavoro o ad imprese con sede in area interessata dal Programma che sceglieranno di utilizzare questa nuova metodologia di lavoro a favore di soggetti residenti in area montana. Le postazioni di telelavoro dovranno essere realizzate in area montana. Azione Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni Al fine di massimizzare le risorse destinate al territorio montano della zona C, in sinergia con gli interventi previsti nell ambito della misura 2.1 in favore delle imprese artigianali di servizio alla persona e di quelle del commercio al dettaglio, l azione si indirizza essenzialmente a mantenere sul territorio i pubblici esercizi. L azione si attua mediante la concessione di contributi de minimis in conto capitale e/o in conto interessi, finalizzati all ammodernamento, riqualificazione, creazione di pubblici esercizi localizzati nella zona C della montagna, con particolare riguardo per le iniziative che prevedono la partecipazione di donne e di giovani. La motivazione di tale scelta si basa sul fatto che in molti casi i pubblici esercizi di quest area disagiata costituiscono uno dei pochi momenti di aggregazione sociale e che, inoltre, contribuiscono a creare un opportunità economica in località spesso emarginate dagli itinerari turistici proprio per l assenza di servizi minimali. Azione Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese In tale ambito sono previsti incentivi alle PMI, anche complementari rispetto ad altri regimi di aiuto, per la localizzazione e rilocalizzazione nei comuni e frazioni appartenenti alla zona C. L incentivo è destinato, in particolare, a far fronte alle spese connesse al trasferimento e/o all avvio dell attività nella Scheda della Misura

213 nuova localizzazione, nonché alle spese di progettazione e sviluppo della nuova iniziativa, di acquisto, ristrutturazione e/o costruzione di immobili da destinare all unità produttiva dell azienda. Particolare riguardo verrà dato alle iniziative che prevedono la partecipazione di soggetti appartenenti alla categoria femminile e/o giovani. Azione Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività In tale ambito sono previsti aiuti per: 1) lo sviluppo di progetti di animazione nei cosiddetti nuovi ambiti di attività (servizi della vita quotidiana, servizi per migliorare la qualità della vita, servizi culturali e del tempo libero, servizi ambientali) realizzati da organizzazioni no profit. Le attività di animazione dovranno essere realizzate da gruppi di organizzazioni no profit costituiti da almeno 5 entità diverse che ricoprano non meno di tre distinti settori di intervento (ad esempio cultura, ambiente, sport). Si tratta di iniziative volte anzitutto ad accrescere il senso di appartenenza alla propria comunità da parte dei soggetti residenti in quanto mirate alla valorizzazione delle tradizioni locali e del patrimonio artistico e culturale del territorio. Verranno comunque accolti i progetti realizzati dalle organizzazioni locali in collaborazione con enti aventi sede in aree esterne alla zona C per favorire attività di scambio e confronto e per aumentare il loro impatto in termini di incremento di attrattività dell area anche in un ottica di sviluppo turistico. Le attività di animazione saranno scelte attraverso procedure a bando e potranno consistere nell organizzazione di incontri e seminari volti a coinvolgere la popolazione locale ed in generale in attività di promozione del territorio ed iniziative che non si esauriscono nell organizzazione di un evento, ma che coinvolgano in maniera continuativa i residenti locali. 2) avviare nuove idee imprenditoriali nei nuovi ambiti di attività. Anche la selezione delle nuove iniziative imprenditoriali nei nuovi ambiti di attività sarà operata attraverso procedure di evidenza pubblica a bando. Il bando sarà aperto solo a ditte individuali, società di persone, cooperative o piccole società cooperative, si tratta infatti delle forme giuridiche organizzative maggiormente adatte allo sviluppo di piccole iniziative che, operando in settori sensibili quali l ambiente, la cultura, l assistenza, contribuiscono ad accrescere la qualità della vita delle popolazioni locali. Particolare riguardo verrà dato alle iniziative che prevedono la partecipazione di soggetti appartenenti alla categoria femminile e/o giovanile. II.3. Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Azione Azione L utenza dei servizi in rete: cittadini, imprese locali Le PMI, con esclusione delle imprese operanti nei settori dei trasporti, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all allegato 1 del Trattato, e negli altri settori indicati nell Appendice 2 del Complemento di programmazione, ed i soggetti interessati all avvio di nuove iniziative imprenditoriali in modalità di telelavoro; la comunità locale Le PMI appartenenti alla categoria dei pubblici esercizi che contribuiscono al mantenimento in loco della popolazione; gli abitanti dei paesi dell alta montagna interessati dall intervento Le PMI che si trasferiscono o avviano una nuova iniziativa imprenditoriale nell area dell alta montagna, con esclusione delle imprese operanti nei settori dei trasporti, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all allegato 1 del Trattato, e negli altri settori indicati nell Appendice 2 del Complemento di programmazione Scheda della Misura

214 Azione I soggetti, in particolare giovani e donne, che avviano nuove iniziative imprenditoriali nei nuovi ambiti di attività e i potenziali utenti di tali servizi; gruppi di organizzazioni no profit che attivano progetti di animazione nei nuovi ambiti di attività ; la comunità locale II.4. Copertura geografica Le azioni e potranno interessare tutto il territorio montano così come definito nella Appendice 1 del CdP (zone ammesse all Obiettivo 2 e zone ammesse al Sostegno transitorio) mentre le altre azioni riguardano la fascia dell alta montagna definita come zona C nella stessa Appendice 1 del CdP. III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione Azione Azione Azione Azione III.2. III.3. L.R. n.46/86 L.R. 26/2001 L.R. 3/2001 e succ. mod. L.R. n.46/86 e L.R. n.26/2001 L.R. n.26/2001 L.R. n.26/2001 L.R. n.26/2001 Beneficiario finale Azione Azione Azione Azione Azione Legge n. 109/94 e DPR 554/1999 Legge 97/94 art. 24 Legge 133/94 e succ. mod. DPCM del 19 dicembre 2000 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/2001 D. Leg. 31/03/1998 n. 112 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Per gli interventi infrastrutturali e per l attività di animazione: Gruppi di Azione Locale(proprietari e/o gestori di telecentri) Per gli aiuti de minimis: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Azione Direttore del Servizio per gli affari Direzione centrale delle risorse agricole, giuridici, amministrativi, contabili, naturali e forestali generali e delle politiche comunitarie Azione Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per la montagna naturali e forestali Azioen Direzione centrale delle risorse agricole, Direttore del Servizio per la montagna naturali e forestali Azione Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direttore del Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie Scheda della Misura

215 Azione Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direttore del Servizio per la montagna Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è il Direttore centrale delle risorse agricole, naturali e forestali. III.4 Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione L azione è a titolarità regionale, condotta in collaborazione con il SIR (Sistema Informativo Regionale) e la collaborazione tecnica dell Insiel Spa, gestore della rete regionale, e con gli Enti locali territoriali, individuati attraverso deliberazione della Giunta regionale, nel quadro di Convenzioni, in ordine alla parte sperimentale del progetto. L azione si articola nelle seguenti fasi: Fase1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Adozione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R., della D.G.R. che approvano i progetti di potenziamento del SIM e di completamento del CIM e di potenziamento degli strumenti informatici comunali per l integrazione dei servizi ai cittadini, e che individuano gli Enti locali territoriali con i quali verrà stipulata apposita convenzione per la realizzazione degli interventi sperimentali (entro 450 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Avvio dell iniziativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di cui alla fase 1) Il SASM, con la collaborazione del SIR e tramite l Insiel, gestore della rete regionale, avvia il progetto di potenziamento del Sistema Informativo della Montagna, per l attuazione delle iniziative di completamento del progetto catasto montano e quelle per il potenziamento degli strumenti informatici comunali per l integrazione dei servizi ai cittadini. Stipula di convenzioni con gli Enti locali territoriali (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di cui alla fase 1) La Regione stipula convenzioni con gli Enti locali territoriali individuati tramite deliberazione della Giunta regionale per l attivazione dei poli di erogazione dei servizi catastali nonché, tra questi, quelli ove sperimentare i modelli di integrazione fra la cartografia catastale e la carta tecnica regionale numerica. Conclusione dell iniziativa (entro 36 mesi dall avvio) Per conclusione si intende la data dell atto di regolare esecuzione. Azione Sviluppo del telelavoro Per le attività di animazione e gli interventi di adeguamento dei telecentri l azione è a regia regionale. Gli interventi saranno individuati tramite bando. Per la concessione di incentivi alle imprese ed ai lavoratori autonomi e atipici per spese di investimento e avviamento del telelavoro l azione è a titolarità regionale. Gli interventi saranno individuati tramite bando. Attività di animazione e adeguamento dei telecentri Fase 1: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 360 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Scheda della Misura

216 Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria dei progetti (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Avvio dell iniziativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria dei progetti) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei beneficiari finali, dell avvenuto avvio delle attività di animazione e/o del progetto infrastrutturale. Per quanto riguarda il progetto infrastrutturale il beneficiario finale comunicherà al Servizio per la montagna il quadro economico aggiornato a seguito degli eventuali ribassi d asta. Il direttore del Servizio per la montagna conseguentemente provvederà con decreto alla rideterminazione del contributo. Ad avvio dell iniziativa potrà essere erogato un anticipo nella misura massima del 70% del contributo, nei limiti delle disponibilità finanziarie annuali, previa presentazione di fidejussione. Conclusione dell iniziativa e rendicontazione (entro 720 giorni dall avvio) Concessione di contributi a lavoratori autonomi e atipici e ad imprese Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 720 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Avvio delle iniziative (entro 60 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria delle domande di finanziamento) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione dell iniziativa (entro 360 giorni dal termine ultimo della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Azione Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni Si tratta di azione a titolarità regionale. L attuazione della azione prevede l individuazione delle operazioni finanziabili e dei destinatari finali attraverso bando. Relativamente al contributo in conto interessi le imprese stipuleranno un mutuo con gli Istituti bancari convenzionati con la Regione. Scheda della Misura

217 Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Avvio delle iniziative (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria delle domande di finanziamento) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione dell iniziativa (entro 360 giorni dal termine ultimo della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Azione Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese Si tratta di azione a titolarità regionale. L attuazione della misura prevede l individuazione delle operazioni finanziabili e dei destinatari finali attraverso bando. Relativamente al contributo in conto interessi le imprese stipuleranno un mutuo con gli Istituti bancari convenzionati con la Regione. Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 720 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Avvio delle iniziative (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria delle domande di finanziamento) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione dell iniziativa (entro 720 giorni dal termine ultimo della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Azione Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività Si tratta di azione a titolarità regionale. Scheda della Misura

218 L attuazione della azione prevede l individuazione delle operazioni finanziabili e dei destinatari finali attraverso bando con indicazione delle risorse rispettivamente destinate alla realizzazione delle attività di animazione e all avvio di nuove imprese. Saranno stilate due graduatorie distinte per le due tipologie di intervento. L azione si attua attraverso le seguenti fasi: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: III.5. Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (entro 720 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria delle domande di contributo (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Avvio delle iniziative (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria delle domande di finanziamento) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei destinatari dei contributi, dell avvenuto avvio alla struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione dell iniziativa (entro360 giorni dal termine ultimo della fase precedente) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Criteri di selezione delle operazioni Azione Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione Criteri di ammissibilità: - Il progetto d intervento dovrà tenere conto degli orientamenti espressi dall Autorità per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA). - Il progetto deve avere una valenza sovra-comunale. - Il progetto deve prevedere iniziative di assistenza tecnica. Azione Sviluppo del telelavoro Attività di animazione e adeguamento telecentri Criteri di ammissibilità: - coerenza con gli obiettivi e i contenuti della scheda tecnica di misura - presentazione di un programma che specifica le diverse fasi di realizzazione del progetto (animazione, infrastrutture) con il relativo cronogramma. Criteri di valutazione/priorità: I criteri di selezione dei progetti di telelavoro saranno i seguenti: - coerenza tra progetto di animazione e progetto di adeguamento dei telecentri - integrazione tra progetto di animazione e iniziative di formazione specifiche Scheda della Misura

219 - copertura territoriale del progetto di animazione - numero di Gruppi di Azione Locale che collaborano al progetto - conoscenze, formazione specialistica e professionalità degli animatori che realizzeranno il progetto - numero di utenti imprese del telecentro al momento della presentazione della domanda - numero di servizi attivati dal telecentro - numero di utenti che hanno utilizzato i servizi offerti dal telecentro Concessione di contributi alle imprese ed ai lavoratori autonomi e atipici Criteri di ammissibilità: - lavoratore autonomo e atipico residente in area montana così come definita nell Appendice 1 del CdP - PMI ubicate in area interessata dal Programma per iniziative rivolte a lavoratori residenti in area montana così come definita nell Appendice 1 del CdP Criteri di valutazione/priorità: - partecipazione finanziaria del soggetto proponente - partecipazione di telelavoratori appartenenti alla categoria giovanile (tra i 18 e i 40 anni) - partecipazione di telelavoratori appartenenti alla categoria femminile - partecipazione di soggetti disabili - sede dell impresa in Comuni appartenenti alla zona C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.) e B (di cui all Appendice 1 del CdP) - residenza del telelavoratore in Comuni montani appartenenti alla zona C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.) e B (di cui all Appendice 1 del CdP) Azione Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni Criteri di ammissibilità: - Progetti presentati da pubblici esercizi localizzati o da localizzare in comuni montani appartenenti alla fascia C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.) - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi. Criteri di valutazione/priorità: - cantierabilità - nuove iniziative - interventi che riguardano attività che costituiscono un servizio unico al territorio di competenza (comune o centro abitato) e la cui chiusura o la mancata apertura determinerebbe la cessazione totale del servizio nel proprio ambito territoriale - ubicazione attività in centri abitati a bassa densità di popolazione - progetti di imprese giovanili (vedi nota 7 pag. 85) - progetti di imprese femminili (vedi nota 8 pag. 85) - progetti che prevedono anche interventi di ripristino paesaggistico (es. rifacimento facciate ecc.). Scheda della Misura

220 Azione Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese Criteri di ammissibilità: - PMI che prevedono la localizzazione/rilocalizzazione nei comuni montani di zona C (Appendice 1 del C.d.P.) della sede legale, amministrativa o operativa dell azienda Criteri di valutazione/priorità: - partecipazione finanziaria del soggetto proponente - nel caso di nuove attività: conoscenze ed esperienze del soggetto proponente in relazione al progetto - imprese che hanno aderito o prevedono di aderire a sistemi di gestione ambientale conformi ai regolamenti europei - investimenti che consentono il miglioramento delle performance ambientali delle attività produttive (migliore efficienza nell utilizzo delle risorse naturali ed energetiche, riduzione della quantità e della pericolosità delle emissioni e dei rifiuti ecc.) - progetti di imprese giovanili (vedi nota 7 pag. 85) - progetti di imprese femminili (vedi nota 8 pag. 85) - nuove imprese - progetti che prevedono interventi in siti degradati ovvero già luogo di attività industriali, fatta salva la sicurezza della popolazione, o ancora che prevedono il riutilizzo di immobili dismessi o il trasferimento dell attività in aree idonee - interventi che prevedono la realizzazione di opere con basso impatto visivo al fine di tutelare la valenza naturale e turistica del paesaggio Azione Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività Progetti di animazione Criteri di ammissibilità: - progetti realizzati da non meno di 5 organizzazioni no profit operanti in almeno 3 diversi settori di intervento. - il gruppo di organizzazioni no profit deve essere costituito in prevalenza da enti con sede in comuni montani della zona C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.) - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi.. Criteri di valutazione/priorità - settori di intervento: servizi della vita quotidiana, servizi per migliorare la qualità della vita, servizi culturali e del tempo libero, servizi ambientali - progetto a valenza sovra-comunale (almeno due Comuni) - partecipazione finanziaria del soggetto proponente - numero complessivo delle associazioni aderenti al progetto - numero di associati complessivi residenti in Comuni appartenenti alla zona C (di cui all Appendice 1 del C.d.P.). - competenze specifiche nel settore di intervento in relazione ai contenuti del progetto della compagine sociale - progetti con ambito operativo in centri abitati a bassa densità di popolazione Nuove iniziative imprenditoriali Scheda della Misura

221 Criteri di ammissibilità: - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi.. Criteri di valutazione/priorità: - settori di intervento - progetti di imprese femminili (vedi nota 8 pag. 85) - progetti di imprese giovanili (vedi nota 7 pag. 85) - competenze specifiche nel settore di intervento in relazione ai contenuti del progetto della compagine sociale. - progetti con ambito operativo in frazioni a bassa densità di popolazione - progetti presentati da soggetti che abbiano sviluppato percorsi formativi ad hoc - progetti che prevedono servizi di prossimità sotto lo stesso tetto III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/1999. Sono ammissibili le spese di seguito elencate, sostenute a partire dal per le tipologie di intervento: infrastrutture e aiuti de minimis. Per i bandi emanati nel periodo che prevedono aiuti de minimis sono ammissibili le spese sostenute successivamente al salvo l introduzione di termini più restrittivi previsti nei bandi. Per gli aiuti concessi in conformità al regolamento di esenzione (Reg(CE) n. 70/2001) sono ammissibili le seguenti spese sostenute a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Azione Sviluppo del sistema di comunicazione ed informazione - Investimenti in hardware e software strettamente finalizzati all attuazione degli interventi di potenziamento delle reti telematiche; - Consulenze tecniche per la realizzazione delle iniziative - Costi iniziali per reti ed interconnessione, per la sicurezza delle transazioni, per firma digitale e per sistemi di pagamento elettronico - Spese di personale specificatamente dedicato alla conduzione del progetto in conformità alla norma n. 11 del Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. - Spese di assistenza tecnica a favore degli enti territoriali coinvolti nel progetto - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto L intensità di aiuto pubblico a valere sul DOCUP Obiettivo 2 sarà pari al 100% del costo delle operazioni. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato CE sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi di interesse generale. Azione Sviluppo del telelavoro Attività di animazione e adeguamento telecentri Hardware e software, arredi ed attrezzature d ufficio finalizzati al potenziamento ed al consolidamento dei telecentri - Spese per il personale direttamente imputabili alla realizzazione del progetto di animazione - Spese per l acquisizione di servizi e consulenze necessarie per la realizzazione del programma Scheda della Misura

222 - Spese inerenti l organizzazione di seminari, incontri e convegni ed eventi relativi al progetto di animazione - Spese amministrative e generali strettamente connesse al progetto (spese legali, amministrative e per la rendicontazione; spese per le fidejussioni bancarie o assicurative, telefono, fotocopie, energia ecc.) entro un limite massimo da definire nel bando - Attrezzature, Hardware, software ed arredi strettamente legati all attività di animazione - Spese per l assistenza tecnica agli animatori coinvolti nel progetto - Spese di promozione e diffusione - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i.; Concessione di contributi alle imprese ed ai lavoratori autonomi e atipici - Spese per l acquisto di attrezzature varie strettamente necessarie alle postazioni di telelavoro (hardware, software e arredi d ufficio) - Spese per consulenze relative all avvio del progetto - Spese per iniziative di marketing, comprese ricerche ed analisi di mercato, e promozione commerciale - Costi iniziali per l attivazione e l installazione di reti ed interconnessioni, per la sicurezza delle transazioni, per firma digitale e per sistemi di pagamento elettronico, spese contrattuali di avviamento ad esclusione delle spese di canone annuale - Spese per le fidejussioni bancarie o assicurative - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto Attività di animazione e adeguamento telecentri E richiesta una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato Ce sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi di interesse generale. Concessione di contributi alle imprese ed ai lavoratori autonomi e atipici Contributi in conto capitale de minimis nella misura massima del 50% della spesa ammissibile a favore delle PMI e dei privati. Gli aiuti alle PMI e ai privati accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). Azione Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato per garantire un livello idoneo di servizi alle popolazioni - Terreni (nel limite del 10% della spesa ammissibile del progetto) - Costruzione, ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili - Spese per l acquisto di attrezzature, impianti, arredi, strettamente connessi al progetto - Spese per le fidejussioni bancarie o assicurative - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Scheda della Misura

223 Intensità di aiuto Contributi de minimis in conto capitale e/o in conto interessi a favore delle PMI appartenenti alla categoria dei pubblici esercizi. I contributi in conto capitale de minimis saranno accordati in misura massima del 50% della spesa ammissibile. La somma del contributo in c/capitale e in c/interessi dovrà rispettare i limiti previsti dall art. 29 del Regolamento (CE) n. 1260/1999. Gli aiuti accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). Azione Sostegno alla localizzazione e rilocalizzazione delle imprese - Terreni (nel limite del 10% della spesa ammissibile del progetto) - Acquisto (nel limite del 20% della spesa ammissibile del progetto), costruzione, ampliamento, ristrutturazione di immobili - Spese per l acquisto di macchinari, attrezzature, impianti - Spese relative al trasferimento di attività in area montana - Spese per consulenze relative alla realizzazione ed avvio del progetto - Spese sostenute per la mitigazione dell impatto visivo e fonico delle opere sostenute - Spese per le fidejussioni bancarie o assicurative - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto Contributi de minimis in conto capitale e/o in conto interessi a favore delle PMI; in alternativa, contributi in conto capitale con un intensità di aiuto che non potrà superare il 15% ESL per le piccole imprese e il 7,5% ESL per le medie imprese. I contributi in conto capitale de minimis saranno accordati nella misura massima del 50% della spesa ammissibile. La somma del contributo in c/capitale e in c/interessi dovrà rispettare i limiti previsti dall art. 29 del Regolamento (CE) n. 1260/1999. Gli aiuti di Stato accordati in base a questa azione sono conformi: - al regolamento di esenzione: Regolamento (CE) n. 70/2001 del (PMI), pubblicato in GUCE del ; - alla regola de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). Azione Sviluppo di iniziative nei nuovi ambiti di attività Per i progetti di animazione: - Spese per l acquisizione di servizi e consulenze necessarie per la realizzazione del programma - Spese inerenti l organizzazione di seminari, incontri, convegni ed eventi relativi al progetto di animazione - Spese amministrative e generali strettamente connesse al progetto (spese legali, amministrative e per la rendicontazione; spese per le fidejussioni bancarie o assicurative, telefono, fotocopie, energia, Scheda della Misura

224 rimborso spese viaggi e missioni strettamente connesse al progetto, ecc.) entro un limite massimo da definire nel bando - Acquisto di hardware, software ed arredi strettamente necessari alla realizzazione del progetto - Spese di promozione e diffusione - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Per le nuove iniziative imprenditoriali: - Spese per l avvio delle iniziative - Terreni (nel limite del 10% della spesa ammissibile del progetto) - Acquisto di immobili (nel limite del 20% della spesa ammissibile del progetto) - Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili strettamente connessi alla realizzazione del progetto - Spese per l acquisto di attrezzature (anche informatiche), macchinari, impianti ed arredi strettamente funzionali al progetto - Spese per consulenze relative alla realizzazione ed avvio del progetto - Spese per la promozione dell iniziativa - Spese per le fidejussioni bancarie o assicurative - IVA, se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma 7 dell Allegato al Reg. (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto È previsto il finanziamento a carico del Docup Obiettivo 2 fino al 100% della spesa ammissibile dei progetti di animazione nei nuovi ambiti di attività realizzati da gruppi di organizzazioni no profit. Contributi in conto capitale de minimis nella misura massima del 50% della spesa ammissibile a favore delle nuove iniziative imprenditoriali. Per le iniziative di animazione, nessun aiuto di Stato ai sensi dell art.87.1 del Trattato Ce sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi di interesse generale. Gli aiuti per gli interventi a favore delle nuove iniziative imprenditoriali accordati in base a questa azione sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata al consolidamento e sviluppo delle imprese dell area montana, è in stretta connessione con le altre misure dell Asse 4 nel contribuire al perseguimento dell obiettivo globale dell Asse Riequilibrio territoriale dei differenziali di sviluppo attraverso il rafforzamento dell economia della montagna e del ripristino delle condizioni socio-economiche e di mercato della montagna marginale. Inoltre la misura risulta integrata con gli interventi di aiuto agli investimenti delle imprese e di sostegno allo start up di nuova imprenditorialità dell Asse 2, in particolare con le misure 2.1 e 2.5 e con gli interventi previsti nell Asse 1 relativamente all azione (miglioramento delle infrastrutture stradali in alcune zone dell area montana) e all azione (realizzazione di laboratori di ricerca). Scheda della Misura

225 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

226 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 4.2 è volta, da un lato, a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali e, dall altro, a stabilire condizioni favorevoli per uno sviluppo imprenditoriale adeguato alle peculiarità della montagna friulana. In tal senso si pone perfettamente in linea con l obiettivo generale dell Asse 4 che si concretizza nella realizzazione di un insieme coordinato di interventi specifici, territorialmente circoscritti e complementari alle altre azioni previste dal Docup, finalizzati al ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nell alta montagna. Si è, infatti, constatata l insufficienza delle linee d azione previste per il territorio montano nel suo complesso e si è quindi provveduto ad identificare un secondo e più mirato livello d intervento volto unicamente al rilancio delle aree più marginali del territorio montano. L obiettivo di aumentare la competitività dell economia dell alta montagna attraversa, dunque, trasversalmente le 5 linee d azione ricomprese all interno della misura, che sono dirette ad assicurare una rete di servizi idonea alle esigenze della popolazione e di sostegno alle attività economiche, nonché ad incentivare l imprenditoria locale. Nello specifico gli interventi attuativi di tali azioni sono, infatti, diretti all implementazione di reti informatiche al servizio di operatori pubblici e privati, allo sviluppo del telelavoro, che rappresenta un opportunità decisamente positiva per le donne, a migliorare l offerta di servizi alla popolazione, a rafforzare il sistema economico dell area, anche attraverso la concessione di incentivi per la rilocalizzazione e l avvio di nuove imprese nell alta montagna, e a favorire la cooperazione tra associazioni no profit operanti in diversi settori di attività. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, considerando la scelta strategica effettuata nel Docup di portare a conclusione gli interventi avviati nel precedente periodo di programmazione e già individuati in maniera puntuale nel Docup. Si tratta di interventi già individuati nel Docup e che vanno a completamento ed integrazione di progetti già avviati. Media,in quanto la Regione attuerà l azione attraverso il Sistema Informativo Regionale, garantendo, in tal modo, una collaborazione sinergica degli interventi previsti con quelli delle altre azioni per il conseguimento dell obiettivo specifico dell Asse. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, considerati gli obiettivi stessi che l azione mira a realizzare. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Scheda della Misura

227 Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Alta, si tratta di interventi che hanno come finalità quella di sviluppare e potenziare i servizi offerti dai telecentri di telelavoro già presenti nel territorio montano. Alta, l integrazione risulta anche garantita dal coinvolgimento dei GAL che hanno realizzato buone pratiche nella gestione degli interventi nella programmazione Leader II; inoltre, sono privilegiati quei progetti che integrano le iniziative di animazione con quelle di formazione specifiche. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Alta, considerati gli obiettivi stessi che l azione mira a realizzare. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell azione, volta ad assicurare un livello di servizi ed opportunità sufficiente a garantire il mantenimento in loco della popolazione. Alta, considerando sia la scelta strategica effettuata dalla Regione di concentrare gli interventi nelle aree montane marginali sia il privilegio accordato alle attività che costituiscono un servizio unico al territorio di competenza (comune o centro abitato). Alta, l integrazione degli interventi è garantita dall esplicita previsione di interazioni con le specifiche azioni del Docup. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Alta, dato il particolare rilievo assegnato anche ai progetti presentati da donne e da giovani. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Scheda della Misura

228 Principi e priorità trasversali Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Data la natura degli interventi non è riscontrabile alcuna necessità nella verifica di tale criterio nella fase di selezione degli interventi. Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici della Misura e dell azione, volta a sostenere la localizzazione e la rilocalizzazione delle imprese. Media, considerando che gli interventi interesseranno una specifica area territoriale (Comuni di fascia C). Media, in relazione agli obiettivi specifici stessi che l azione mira a perseguire, finalizzati all incentivazione delle PMI per la localizzazione e rilocalizzazione nei comuni appartenenti alla fascia C. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, data l importanza assegnata nei criteri di selezione dei progetti agli interventi che consentano il miglioramento delle performance ambientali delle attività produttive e l adeguamento ai sistemi di gestione ambientale in conformità alla normativa comunitaria. Alta, dato il particolare rilievo assegnato anche ai progetti presentati femminile e giovanile. Non rilevante in fase di selezione, sebbene gli interventi previsti dall azione sono destinati ad avere potenziali effetti occupazionali derivanti dallo sviluppo e dalla nascita di PMI nel territorio montano. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Alta, considerando che gli interventi interesseranno una specifica area territoriale (Comuni di fascia C), e che tra i criteri di selezione degli interventi verrà considerato il numero complessivo di associazioni e di Comuni aderenti al progetto. Scheda della Misura

229 Principi e priorità trasversali Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Media, in quanto il criterio, pur se non direttamente menzionato, è implicitamente presente all interno delle finalità delle iniziative previste, laddove, ad esempio, viene accordata preferenza ai progetti presentati da soggetti che abbiano sviluppato percorsi formativi ad hoc. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni Alta, dato il particolare rilievo assegnato anche ai progetti presentati femminile e giovanile. Non rilevante in fase di selezione, sebbene gli interventi previsti dall azione sono destinati ad avere potenziali effetti occupazionali derivanti dallo sviluppo e dalla nascita di nuove iniziative nei nuovi ambiti di attività nel territorio montano. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Progetti attivati Num. 1 Banche dati Num. Imprese beneficiarie Num Interventi Num. 2 Soggetti attuatori Num Imprese beneficiarie Num Imprese beneficiarie Num Interventi Num. 5 Imprese beneficiarie Num. 7 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Utenti potenziali degli interventi Num Quota di telelavoratori su occupati delle imprese beneficiarie % Popolazione interessata soddisfatta % 90 Scheda della Misura

230 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Occupazione direttamente generata Num. UL Occupazione direttamente generata Num. UL Soggetti interessati dagli interventi d animazione Tasso di sopravvivenza dopo tre anni delle imprese costituite Num. % Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Impatto occupazionale netto Riduzione tempi di accesso ai servizi attivati Variazione del fatturato delle imprese presenti nel territorio oggetto degli interventi Num. % pro-capite (%) Indicatori ambientali Unità di misura Valore atteso Imprese e organizzazioni operanti nei servizi ambientali / totale imprese beneficiarie % Scheda della Misura

231 MISURA 4.3 ATTRATTIVITÀ E SVILUPPO DEL SETTORE TURISTICO DELL ALTA MONTAGNA I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 4 Rafforzamento dell economia della montagna e ripristino delle condizioni socioeconomiche e di mercato nella montagna marginale I.2. Titolo della misura 4.3. Attrattività e sviluppo del settore turistico dell alta montagna I.2.1. Azioni della misura Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso Animazione e promozione turistica I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto Investimenti materiali (turismo) Valorizzazione dei beni culturali Investimenti materiali (turismo) Investimenti immateriali (turismo) Strutture per il turismo e per il tempo libero Recupero/conservazione del patrimonio culturale Aiuti alla ricettività e servizi complementari Iniziative di valorizzazione turistica del territorio - Strutture e spazi destinati ad attività sportive e ricreative - Restauro architettonico - Strutture ricettive - Azioni promozionali - Manifestazioni - Prodotti multimediali II CONTENUTO TECNICO II.1 Obiettivi specifici di riferimento Valorizzazione turistica del territorio alpino regionale (zona C così come individuata nella Appendice 1 del C.d.P.) quale fondamentale fattore di sviluppo economico dell area. Detto obiettivo viene perseguito attraverso lo sviluppo e la diversificazione delle opportunità offerte per il turismo invernale e tematico, culturale e salutistico, aumentando la capacità ricettiva e attuando un adeguata attività di promozione dell immagine turistica dell area montana. II.2 Descrizione della misura L ambito di intervento che coincide con la fascia dell alta montagna (zona C così come individuata nell Appendice 1 del CdP) si caratterizza per un ambiente naturale in buona parte integro e con elevati valori naturalistici. Allo stato attuale è scarsamente valorizzato e rappresenta infatti una delle parti meno sviluppate sotto il profilo turistico dell intero arco alpino. Il mancato sfruttamento delle risorse in chiave turistica ha comunque permesso da un lato di evitare l introduzione di gravi disfunzioni ambientali Scheda della Misura

232 derivanti dallo sviluppo del turismo di massa e dall altro la conservazione di un patrimonio ideale per lo sviluppo del turismo di nicchia che rappresenta la vera potenzialità di sviluppo nel settore per l area interessata. A questo si aggiunge la presenza di una imprenditorialità con caratteristiche di forte radicamento al territorio ed ai valori della montagna, inoltre, permane una buona disponibilità di manodopera specializzata con formazione specifica acquisita presso gli istituti superiori del settore turistico (scuole alberghiere, istituti tecnici, istituti professionali). Il buon successo realizzato dagli strumenti comunitari nel periodo di programmazione (in particolare Obiettivo 5b e Iniziativa Leader II) ha modificato l approccio al turismo da parte della popolazione residente e delle amministrazioni locali: questo settore ora viene sempre più visto come una possibilità concreta di sviluppo economico e come volano per frenare l ormai consolidato fenomeno dello spopolamento dell alta montagna. La misura prevede un insieme di interventi di valorizzazione turistica del territorio alpino, quali la realizzazione e il miglioramento di infrastrutture e strutture specifiche per il turismo, lo sviluppo dell offerta in settori di nicchia o alternativi, tramite la valorizzazione del patrimonio paesaggistico rappresentato dai villaggi alpini, l adeguamento della capacità ricettiva attraverso il recupero del patrimonio abitativo e la valorizzazione della cultura dell accoglienza. Si intende in particolare favorire la concentrazione delle risorse in progetti coordinati e/o unitari che interessino ristretti ambiti territoriali (villaggi alpini, comuni interessati da albergo diffuso, poli sciistici). Azione Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Gli interventi previsti concernono prioritariamente l adeguamento, l ammodernamento e il potenziamento delle infrastrutture turistiche esistenti, delle strutture sportive, termali e per il tempo libero, per garantire un adeguata offerta turistica. In tale ambito sono previsti: - l adeguamento e l ammodernamento delle infrastrutture e delle strutture per gli sport invernali volti a garantire una migliore fruizione degli impianti anche in termini di sicurezza. Gli interventi previsti interesseranno gli impianti dell area del Tarvisiano ed anche quelli dello Zoncolan, in cui si svolgerà la manifestazione sportiva delle Universiadi del 2003, e riguarderanno la sistemazione delle piste da sci e relativi impianti di illuminazione, le strutture e gli edifici tecnologici e di servizio, il ridimensionamento e la razionalizzazione degli impianti a fune in funzione di esigenze ambientali e di sicurezza degli utenti, compatibilmente con gli orientamenti comunitari in materia, ed interventi di ripristino ambientale collegati agli interventi sopradescritti. I progetti saranno realizzati dalla società regionale per la promozione turistica dell area montana (Promotur) proprietaria degli stessi che sarà invitata a presentare proposte. La Promotur è una società appositamente costituita dalla Regione con legge regionale, il cui pacchetto azionario è detenuto quasi al 100% dalla Regione stessa che provvede a designare il consiglio di amministrazione. - l ammodernamento dell unico stabilimento termale in area montana, sito ad Arta Terme; gli interventi saranno realizzati dal Comune che detiene la proprietà dello stabilimento; la gestione dei servizi è affidata a una ditta esterna selezionata con procedure di evidenza pubblica. - la realizzazione e il miglioramento di percorsi alternativi alla viabilità veicolare (piste ciclabili) della Valcellina e della Val Vajont, nel quadro di una più ampia azione di valorizzazione di quest area (vedi misure 1.1, 1.2 e 3.1), particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico-ambientale, ma poco sviluppata sotto il profilo turistico. La selezione dei progetti sarà effettuata tramite invito agli enti locali territoriali; - la realizzazione e il miglioramento, da parte degli Enti locali territoriali, di impianti, strutture e infrastrutture per le attività legate al turismo (es. impianti sportivi, sistemazione di sentieri e Scheda della Misura

233 miglioramento della segnaletica e delle informazioni dei percorsi turistici, ecc.). La selezione dei progetti avverrà tramite bando. Azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini L azione prevede la valorizzazione turistica dei villaggi alpini dell alta montagna attraverso l attuazione di alcuni progetti pilota per la realizzazione di interventi unitari di sistemazione del paesaggio e dell arredo urbano e di riadattamento del patrimonio edilizio di interesse pubblico in alcuni villaggi individuati per le caratteristiche di particolare pregio storico-architettonico o ambientale (adiacenti ad aree parco) che, in prospettiva costituiscono località di grande interesse turistico-ambientale. Prioritariamente si interverrà nei comuni di Prato Carnico (frazione Pesariis), Tolmezzo (frazione Illegio), Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra e Claut. I progetti hanno finalità dimostrative : nell attuazione degli interventi si terrà conto degli studi realizzati sul tema del recupero edilizio e paesaggistico nel quadro della programmazione dei fondi strutturali del periodo , in particolare con l iniziativa comunitaria Spazio Alpino. L azione prevede in particolare: a) Il recupero degli edifici di maggior pregio storico-architettonico ed in particolare interventi di restauro e di risanamento conservativo, rivolti a conservare l organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell organismo stesso, ne consentano destinazioni d uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell edificio, l inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell uso e l eliminazione degli elementi estranei all organismo edilizio; eventuali interventi di ristrutturazione edilizia e di manutenzione straordinaria (solo se intesa ai sensi della legge regionale urbanistica n. 52/91); b) Interventi di arredo urbano e sistemazione di aree comuni a scopi turistici; gli interventi, coerentemente con gli obiettivi generali, dovranno tendere alla valorizzazione/riqualificazione degli spazi pubblici nel rispetto dei caratteri insediativi del luogo; c) Interventi di ripristino di piccoli manufatti, strutture, aree al fine di valorizzare gli aspetti ambientali, storico-culturali ed etnici connessi con l architettura locale e la realizzazione di percorsi tematici per la diffusione e promozione di attività tradizionali locali o tipiche del luogo. L Amministrazione regionale assumerà la regia degli interventi che saranno realizzati dagli enti locali territoriali individuati. Al fine di garantire il rispetto dei criteri per il recupero degli edifici ed il mantenimento delle tipologie sarà costituito un gruppo di lavoro di cui faranno parte gli esperti che hanno realizzato l analisi delle tipologie insediative esistenti nell area montana del Friuli Venezia Giulia all interno del progetto D2 Azione Pilota Spazio Alpino art. 10 FESR Protezione e recupero di tipologie insediative nei piccoli centri alpini. Azione Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso L azione prevede interventi per nuove realizzazioni e per il consolidamento (ampliamento) di iniziative di albergo diffuso attraverso la concessione di contributi a privati e a Comuni per la ristrutturazione e l arredo delle abitazioni e/o di immobili di proprietà privata e pubblica, destinandoli a strutture ricettive, nonché per limitati interventi di arredo urbano strettamente collegati con l intervento principale. Il progetto generale avrà le caratteristiche di un progetto integrato comprensivo di: - interventi dei privati (concernenti la ristrutturazione ed il recupero di immobili per la creazione di posti letto, spazi comuni, ristorazione, reception, ecc.); - interventi dei Comuni sia per iniziative analoghe a quelle dei privati sia per progetti di arredo urbano; Scheda della Misura

234 - programma di gestione dell Albergo Diffuso; detto programma dovrà prevedere l adesione di tutti i privati e la partecipazione dei comuni pena l inammissibilità della domanda di contributo. Il capofila del progetto sarà il Comune o il Comune delegato nell ipotesi di progetti di Vallata presentati da più Amministrazioni comunali. Per iniziativa di Vallata che riguardano più di un Comune, s intende un progetto integrato presentato da più Comuni contermini appartenenti ad un territorio di Vallata caratterizzato da aspetti orografici e morfologici omogenei. Il Comune/i capofila nel selezionare le iniziative da ammettere al progetto integrato, mediante procedure di evidenza pubblica, dovrà privilegiare: - interventi che riguardino edifici di maggior pregio storico-architettonico; - interventi che riguardino la trasformazione di immobili disabitati nel rispetto delle caratteristiche architettoniche dell impianto originale mediante l utilizzazione di materiali compatibili con le tipologie storiche ed ambientali dell area - interventi cantierabili - rapporto costo/benefici (minor investimento per maggior numero di posti letto, garantendo un livello di qualità omogeneo) - interventi che prevedono l abbattimento delle barriere architettoniche - interventi relativi ad unità abitative che non hanno beneficiato di finanziamenti effettuati con i Fondi Strutturali o con altri fondi pubblici previsti per le medesime finalità (destinazione di tipo turistico) I beni immobili saranno soggetti al vincolo di destinazione per un periodo di 10 anni. I beni mobili sono soggetti ad un vincolo quinquennale. I beni divenuti inidonei all uso o alla produzione, possono essere sostituiti con altri beni mobili coerenti con l investimento per i quali, comunque, non potrà essere presentata domanda alcuna di agevolazione dandone tempestiva comunicazione al Servizio per la montagna. Azione Animazione e promozione turistica L azione prevede interventi coordinati finalizzati alla promozione delle iniziative finanziate dalle precedenti azioni della misura, alla promozione dell offerta turistica locale e alla valorizzazione della cultura dell accoglienza mediante la realizzazione di materiale promozionale (cartaceo, multimediale, radiofonico, televisivo, gadget, card, ecc.), l organizzazione di campagne promozionali finalizzate, la promozione e l incentivazione alla messa in rete dei servizi e dell offerta turistica, l organizzazione di seminari specialistici e altre iniziative informative rivolte agli operatori del settore turistico, ecc. Gli interventi sono realizzati dagli enti locali territoriali e dagli enti pubblici di promozione turistica che saranno individuati con atto amministrativo di programmazione regionale. Scheda della Misura

235 II.3 II.4 Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Azione Azione Copertura geografica Gli operatori turistici locali, l utenza turistica e la comunità locale Gli operatori turistici locali, l utenza turistica e la comunità locale. Gli operatori turistici locali e l utenza turistica, i proprietari degli immobili interessati dall intervento di ristrutturazione, le imprese di gestione delle strutture ricettive, la comunità locale. Gli operatori turistici, l utenza turistica e la comunità locale Gli interventi previsti interessano la zona C così come individuata dalla Appendice 1 del C.d.P. III. ATTUAZIONE III.1 Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R. n.46/ L.R. n.26/2001 Legge n. 109/94 e DPR 554/1999 Azione L.R. n.46/ L.R. n.26/2001 Legge n. 109/94 e DPR 554/1999 Azione L.R. n.46/ L.R. n.26/2001 Legge n. 109/94 e DPR 554/1999 Azione L.R. n.26/2001 III.2 Beneficiario finale Azione Azione Azione Azione Per gli interventi inerenti l adeguamento e l ammodernamento delle infrastrutture e delle strutture per gli sport invernali: Società regionale per la promozione turistica della Montagna (Promotur); - Per gli interventi inerenti l ammodernamento dello stabilimento termale di Arta Terme: Comune di Arta Terme; - Per gli interventi inerenti la realizzazione e il miglioramento di percorsi alternativi alla viabilità veicolare (piste ciclabili): Enti locali territoriali della Valcellina e della Val Vajont; - Per gli interventi inerenti la realizzazione e il miglioramento di impianti, strutture e infrastrutture per le attività legate al turismo: Enti locali territoriali anche in forma associata. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tramite i Comuni individuati. - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (per gli aiuti de minimis ai privati e alle società di gestione) - Enti locali territoriali anche in forma associata o consorziata(per gli interventi su immobili di proprietà pubblica e interventi di arredo urbano) Enti locali territoriali ed Enti pubblici di promozione turistica Scheda della Misura

236 III.3 Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Azione Direzione centrale delle Attività Produttive Direttore del Servizio per il sostegno e la Promozione del comparto turistico Azione Azione Azione Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali Direttore del Servizio per gli affari giuridici, amministrativi, contabili, generali e delle politiche comunitarie Direttore del servizio per la montagna Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di Gestione. III.4 Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Azione Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Di seguito si indica la procedura per gli inviti, un ulteriore selezione di beneficiari finali e progetti, per la prevista tipologia, avverrà tramite bando. Tale selezione sarà avviata con Deliberazione della Giunta Regionale di approvazione dei bandi e sua pubblicazione sul B.U.R. entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP. L azione viene attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Per gli interventi da attuarsi tramite invito: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 60. giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Per gli interventi relativi alle piste ciclabili della Valcellina e della Val Vajont gli enti locali territoriali a cui verrà rivolto l invito saranno individuati con atto amministrativo di programmazione regionale. Presentazione delle domande di finanziamento (entro 30. giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 60 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione delle operazioni da finanziare) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Regione che, con decreto del Direttore centrale provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Regione. Scheda della Misura

237 Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore centrale, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Fase 6: Conclusione dei lavori (entro 270 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Per gli interventi da attuarsi tramite bando: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. del bando (entro 60. giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (entro 45 giorni dalla pubblicazione del bando sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria dei progetti (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento). Ai beneficiari finali ammessi a contributo sarà notificato l accoglimento della domanda. Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di approvazione della graduatoria dei progetti) Dopo la concessione del finanziamento, i soggetti beneficiari completano l iter progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Regione che, con decreto del Direttore centrale provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Regione. Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore centrale, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 270 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla Direzione centrale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore centrale, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini L azione è a titolarità regionale e viene attuata mediante convenzione, con gli Enti Locali individuati con deliberazione della Giunta Regionale. L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Scheda della Misura

238 Fase 1: Approvazione, da parte della Giunta Regionale, e pubblicazione sul B.U.R. della Delibera della Giunta Regionale che: - individua gli interventi da attuare e le relative risorse; - approva la lettera di invito ai Comuni a fare proposte progettuali; - individua i contenuti essenziali della convenzione con i Comuni per dare attuazione alle iniziative. (entro720 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Presentazione delle domande di finanziamento, istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i progetti ammessi a finanziamento (entro 180 giorni dalla pubblicazione della D.G.R di approvazione degli inviti) Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 450 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G:R. relativa alla individuazione dei progetti ammessi a finanziamento) Dopo la concessione del finanziamento, i Comuni completano l iteri progettuale fino all aggiudicazione dei lavori e approvano il nuovo quadro economico dell opera, alla luce delle economie conseguite con l aggiudicazione, dandone tempestiva comunicazione alla Regione che, con decreto del Direttore della struttura regionale competente provvederà alla rideterminazione del contributo. Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori con la redazione del relativo verbale alla Regione. Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore della struttura regionale competente, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 730 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I Comuni sono tenuti a presentare alla struttura regionale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore della struttura regionale competente, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Azione Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso L azione è a titolarità regionale per gli interventi attuati dai privati e dalle società di gestione. L azione è a regia regionale per gli interventi attuati dai Comuni. L individuazione degli interventi avverrà tramite due bandi: uno per gli interventi di consolidamento, che sarà avviato a seguito dell approvazione del CdP, ed uno per l avvio di nuove iniziative attivato nel Per entrambi i bandi saranno seguite le stesse fasi procedurali con alcune variazioni nelle tempistiche. L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Per gli interventi di competenza del comune: Scheda della Misura

239 Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: Fase 6: Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. dei bandi (per il bando relativo al consolidamento delle iniziative di albergo diffuso : entro 60 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) (per il bando relativo all avvio di nuove iniziative di albergo diffuso entro 450 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP) Presentazione delle domande di finanziamento (per il bando relativo al consolidamento delle iniziative di albergo diffuso entro 180 giorni dalla pubblicazione del bando) (per il bando relativo all avvio di nuove iniziative di albergo diffuso entro giorni dalla pubblicazione del bando) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che approva la graduatoria dei progetti (entro 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Aggiudicazione dei lavori e rideterminazione del contributo (entro 240 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. della graduatoria dei progetti) Avvio dei lavori (entro 30 giorni dall aggiudicazione dei lavori) Per avvio dei lavori si intende la data del verbale di consegna lavori. I soggetti beneficiari provvedono alla consegna dei lavori ed inviano il relativo verbale alla Regione. Ad avvenuto avvio dei lavori la Regione, con decreto del Direttore della struttura regionale competente, tenuto conto delle risorse al momento disponibili e previo accertamento dell effettivo inizio, potrà erogare un anticipo in misura non superiore al 70% del contributo concesso. Conclusione dei lavori (entro 720 giorni dall avvio dei lavori) Per conclusione dei lavori si intende la data del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I Comuni sono tenuti a presentare alla struttura regionale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Eseguite le verifiche di competenza, con decreto del Direttore della struttura regionale competente, verrà disposta la determinazione definitiva del contributo e l erogazione del saldo. Per gli interventi di competenza dei privati e delle società di gestione: La fase 1, 2 e 3 coincidono con la procedura precedente poiché vengono presentati progetti integrati comprensivi degli interventi dei Comuni, dei privati e delle società di gestione. Fase 4: Fase 5: Avvio dell iniziativa (entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria sul B.U.R.) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari, dell avvenuto avvio alla Struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo, previa presentazione di fideiussione. Conclusione dell iniziativa (entro 540 giorni dal termine ultimo della fase precedente per gli interventi dei privati) (entro 900 giorni dal termine ultimo della fase precedente per le società di gestione) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. Successivamente, la Struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Scheda della Misura

240 Azione Animazione e promozione turistica L azione è a regia regionale. L individuazione degli interventi avverrà con invito a presentare proposte ai soggetti (beneficiari finali) individuati con atto amministrativo di programmazione regionale. L azione è attuata secondo le seguenti fasi procedurali: Fase 1: Fase 2: Fase 3: Fase 4: Fase 5: III.5. Approvazione, da parte della Giunta regionale, e pubblicazione sul B.U.R. degli inviti (entro 720 giorni dalla D.G.R. di adozione del C.d.P.) I beneficiari finali a cui verrà rivolto l invito saranno individuati con atto amministrativo di programmazione regionale che sarà pubblicato sul B.U.R. entro 720 giorni dalla D.G.R. di adozione del CdP. Presentazione delle domande di finanziamento (entro 120 giorni dalla pubblicazione dell invito sul B.U.R.) Istruttoria e pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. che individua i programmi di animazione ammessi a finanziamento (entro 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione della domanda di finanziamento) Avvio delle iniziative (entro 180 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della D.G.R. di individuazione dei programmi di animazione) Per avvio dell iniziativa si intende la data di comunicazione, da parte dei soggetti destinatari, dell avvenuto avvio alla Struttura regionale competente, la quale successivamente provvederà alla concessione dell eventuale anticipo. Conclusione dell iniziativa (entro 360 giorni dalla data di avvio dell iniziativa) Per conclusione dell iniziativa si intende la rendicontazione delle spese sostenute da parte del destinatario del contributo. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alla struttura regionale competente la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle opere oggetto di contributo. Successivamente, la struttura regionale competente, dopo aver effettuato gli opportuni controlli e verifiche, provvede all erogazione del saldo. Criteri di selezione Azione Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Criteri di ammissibilità: - Per gli interventi ad invito individuati con atto amministrativo di programmazione regionale, la Regione verificherà che gli interventi assicurino il miglior utilizzo delle infrastrutture esistenti sia sotto il profilo dell economicità che della sicurezza; - Localizzazione degli interventi in zona C; - Coerenza delle procedure attuative del progetto con le tempistiche del Docup; - Gli interventi di adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture e strutture per gli sport invernali dovranno prevedere adeguate azioni di ripristino ambientale; Per gli interventi a bando: Ulteriori criteri di ammissibilità - raggiungimento di un punteggio minimo come specificato nei singoli bandi. Scheda della Misura

241 Criteri di valutazione/priorità: Indice di cantierabilità: - Priorità per i progetti cantierati e non conclusi alla data di presentazione della domanda; - Priorità per progetti che presentano un più elevato indice di cantierabilità. Le priorità saranno di intensità decrescente a seconda che venga presentato: a) progetto esecutivo; b) progetto definitivo corredato dalle necessarie autorizzazioni; c) progetto definitivo privo delle necessarie autorizzazioni; d) progetto preliminare; e) studio di fattibilità. - Valenza sovra-comunale; - Grado di compartecipazione finanziaria del soggetto beneficiario finale; - Interventi di miglioramento e completamento di strutture e infrastrutture esistenti; - Progetti che prevedono interventi di ingegneria ambientale e di salvaguardia del territorio (es. messa in sicurezza di terreni franosi); - Progetti che prevedono la realizzazione di opere con basso impatto visivo al fine di tutelare la valenza naturale e turistica del paesaggio; - Progetti integrati con altre iniziative sviluppate attraverso il DOCUP ob. 2 o altri programmi comunitari. Azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini I progetti di recupero e valorizzazione dei villaggi alpini dovranno possedere i seguenti requisiti di ammissibilità: - Coerenza con le finalità dell azione e con i contenuti della scheda tecnica di misura; - Descrizione tecnica delle opere contenente: la descrizione delle finalità a valenza turistica dell intervento, la descrizione dello stato fisico delle opere al momento di pre-inizio dei lavori, la descrizione degli obiettivi e delle tecniche di recupero degli edifici e della coerenza di queste con le tipologie tradizionali, il cronogramma delle operazioni che preveda un precisa ripartizione temporale dell esecuzione dei lavori e della relativa spesa; - Conformità alle indicazioni del gruppo tecnico di lavoro creato appositamente dall Amministrazione Regionale per l azione; - Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale; - Fattibilità tecnico-economica degli interventi, dei tempi di esecuzione e dell eseguibilità, anche per lotti funzionali, in relazione alle disponibilità economiche; - Fattibilità amministrativa (i tempi di cantierabilità, di impegnabilità e di spendibilità delle relative risorse); - Contenuti di riqualificazione dell ambiente e del paesaggio delle zone oggetto di intervento anche a fini turistici in riferimento agli specifici caratteri insediativi dei villaggi; - Contenuti di recupero delle tecniche costruttive tradizionali, delle tradizioni culturali e storiche delle zone di intervento; - Impiego di materiali tradizionali e a basso impatto visivo. Scheda della Misura

242 Azione Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso Nuove realizzazioni Criteri di ammissibilità: I progetti per le nuove realizzazioni di Albergo Diffuso dovranno prevedere: - Un numero minimo di posti letto; - La gestione centralizzata attraverso una società di gestione costituita dai proprietari degli immobili; - Interventi che riguardano unità abitative in borghi/centri abitati o iniziative di vallata che riguardano più di un comune. Criteri di valutazione/priorità: - Numero di posti letto creati e numero di posti letto complessivi del progetto; - Numero dei posti di lavoro creati dall iniziativa con particolare riguardo all occupazione femminile e giovanile; - Recupero di immobili disabitati, realizzati nel rispetto della caratteristiche architettoniche dell impianto originale, mediante l utilizzazione di materiali compatibili con le tipologie storiche ed ambientali dell area; - Interventi di recupero del patrimonio edilizio con l utilizzo di tipologie architettoniche tradizionali, di materiali bio-compatibili, e realizzazione di opere con basso impatto visivo; - Sinergia complessiva con interventi già finanziati e con le attività presenti in area: es. numero di iniziative agrituristiche, numero di imprese dell artigianato artistico e tipico, numero di interventi realizzati in applicazione dei programmi Leader e delle sottomisure S1 e S2 del Piano di Sviluppo Rurale, interventi pubblici che integrano il progetto ecc.); - Interventi realizzati nell ambito territoriale di più Comuni; - Interventi realizzati in prossimità di aree a valenza ambientale e turistica (es. aree parco); - Interventi nei comuni nei Comprensori montani del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale, del Pordenonese, del Torre, Natisone e Collio. Ampliamento/consolidamento di iniziative esistenti Criteri di ammissibilità: I progetti di Albergo Diffuso da ampliare/consolidare dovranno prevedere: - Un numero minimo di posti letto (distribuiti in almeno 5 unità abitative distinte) oppure di proprietari, realizzati con la precedente programmazione dei Fondi Strutturali o con finanziamenti regionali; - La gestione centralizzata deve avvenire attraverso società di gestione appositamente costituite da almeno 1 anno e interessare almeno un intera vallata in cui deve essere costituito un solo centro servizi di riferimento. Criteri di valutazione/priorità: - Iniziative che riguardano Alberghi Diffusi che hanno già avviato progetti, comuni a più Enti locali, per l animazione e/o la commercializzazione dell iniziativa Albergo Diffuso; - Iniziative di vallata che riguardino più di un Comune; Scheda della Misura

243 - Recupero di immobili disabitati, realizzati nel rispetto della caratteristiche architettoniche dell impianto originale, mediante l utilizzazione di materiali compatibili con le tipologie storiche ed ambientali dell area; - Interventi di recupero del patrimonio edilizio con l utilizzo di tipologie architettoniche tradizionali, di materiali bio-compatibili, e realizzazione di opere con basso impatto visivo. Azione Animazione e promozione turistica Criteri di ammissibilità: I progetti saranno selezionate secondo i seguenti criteri di ammissibilità: - Coerenza del progetto rispetto all obiettivo globale di asse, agli obiettivi specifici della misura e alle tipologie di operazione individuate; - Coerenza delle iniziative con le linee guida contenute nell invito; Criteri di valutazione/priorità: - Grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio naturalistico ed ambientale; - Contenuto innovativo dei servizi di promozione e animazione offerti; - Inserimento del prodotto turistico in circuiti nazionali ed internazionali. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) 1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento 1783/1999. Sono ammissibili le spese di seguito elencate e sostenute a partire da 27 novembre Per i bandi emanati nel periodo le spese relative ad aiuti de minimis sono ammissibili solo se sostenute successivamente al Azione Realizzazione e miglioramento di infrastrutture e strutture finalizzate allo sviluppo turistico Per le infrastrutture di sport invernali: - Esecuzione opere edili ed assimilate, nonché impianti tecnologici; - Acquisto attrezzature connesse ai suddetti impianti; - Acquisto attrezzature per la sicurezza delle piste; - Interventi di ripristino ambientale (eliminazione manufatti, piantumazioni, etc.); - Oneri di progettazione, generali e di collaudo; - Spese per la mitigazione dell impatto visivo e fonico delle opere realizzate nell ambito dell azione; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Per l intervento inerente lo stabilimento termale: - Esecuzione opere edili ed assimilate, nonché impianti tecnologici; - Acquisto macchinari ed attrezzature specialistiche; - Acquisto attrezzature informatiche commisurate all effettiva necessità gestionale della struttura; - Sistemazione aree esterne; Scheda della Misura

244 - Oneri di progettazione, generali e di collaudo; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Per gli interventi inerenti le piste ciclabili: - Acquisizione diritti reali dei terreni, - Esecuzione opere edili ed assimilate; - Cartellonistica e segnaletica; - Oneri di progettazione, generali e di collaudo; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Per gli interventi inerenti impianti sportivi e sentieri: - Spese per la mitigazione dell impatto visivo e fonico delle opere realizzate nell ambito dell azione; - Acquisto terreni e fabbricati strettamente connessi con l esecuzione delle opere (nella misura massima del 10% della spesa ammissibile); - Esecuzione opere edili ed assimilate; - Cartellonistica e segnaletica; - Oneri di progettazione, generali e di collaudo; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto E richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di Stato, ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE, sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi infrastrutturali di interesse generale. Azione Recupero edilizio e paesaggistico e valorizzazione dei villaggi alpini - Oneri di progettazione, generali e di collaudo, consulenza di esperti, studi filologici e ricerche, studi di fattibilità, inerenti la definizione degli interventi da realizzare; - Opere di infrastrutturazione urbana; - Opere di arredo urbano incluse la creazione o il miglioramento di piccole infrastrutture (parcheggi, marciapiedi, spazi verdi, pavimentazioni, aree attrezzate, piste ciclabili, segnaletica, insegne, cartellonistica, sistemi di illuminazione, ecc.); - Ristrutturazione, miglioramento, ampliamento ed adeguamento di immobili di particolare pregio artistico-architettonico-culturale; - Acquisto di attrezzature anche informatiche (hardware e software) e arredi per l allestimento di locali presso i quali vengono svolte le attività di informazione e promozione del territorio; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Scheda della Misura

245 Intensità di aiuto Nessun aiuto di Stato, ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE, sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi infrastrutturali di interesse generale. Azione Sviluppo delle iniziative di albergo diffuso Per gli interventi dei privati: - Oneri di progettazione, generali e di collaudo; - Ristrutturazione di immobili (opere murarie, impianti, ecc.); - Spese per arredi strettamente funzionali al progetto; - Spese per le fideiussioni bancarie o assicurative; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Spese per l avvio del progetto di gestione (società di gestione): - Spese per l allestimento dei nuovi alloggi con attrezzatura e arredi comuni strettamente connessi alla realizzazione del progetto; - Spese per l avviamento; - Spese per la partecipazione a fiere specialistiche, incontri ed eventi turistici; - Spese per il direct marketing e micro attività di animazione; - Spese per le fideiussioni bancarie o assicurative. Per gli interventi realizzati da Enti pubblici: - Oneri di progettazione, generali e di collaudo e di coordinamento dei tecnici progettisti; - Opere di arredo urbano incluse la creazione o il miglioramento di piccole infrastrutture (parcheggi, marciapiedi, spazi verdi, pavimentazioni, aree attrezzate, piste ciclabili, segnaletica, insegne, ecc.); - Ristrutturazione, miglioramento, ampliamento ed adeguamento di immobili di particolare pregio artistico-architettonico-culturale; - Acquisto di attrezzature (anche hardware e software) e arredi per l allestimento di locali presso i quali sono forniti servizi comuni quali quello di reception, informazione ai turisti, sala prima colazione, ecc.; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto E richiesta per tutti i progetti una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Contributi in conto capitale de minimis nella misura massima del 50% della spesa ammissibile a favore dei privati per la realizzazione di investimenti e delle società di gestione per la realizzazione dell attività. Detti aiuti sono conformi alla regola de minimis (Regolamento (CE) n. 69/2001 del , pubblicato in GUCE del ). Scheda della Misura

246 Azione Animazione e promozione turistica - Spese per l attivazione di reti e servizi per la gestione dell ospitalità diffusa (albergo diffuso, Bed & Breakfast e altre tipologie di accoglienza diffusa nell ambito di borghi e case rurali); - Spese per la promozione di itinerari di turismo rurale (ad esempio realizzazione di pacchetti tematici, ecc.); - Spese per l ideazione, progettazione e realizzazione di materiale promozionale e pubblicitario quale ad esempio: cataloghi, manifesti, brochures, siti internet, spot e inserzioni in riviste specializzate e quotidiani, materiale informativo e promozionale, ecc., in particolare per le iniziative finanziate dalla presente misura; - IVA se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell allegato al Regolamento (CE) n. 1685/2000 e s.m.i. Intensità di aiuto E richiesta per tutti i progetti, già individuati e da individuare, una partecipazione finanziaria del beneficiario finale in misura almeno pari al 21% della spesa ammissibile complessiva. Nessun aiuto di Stato, ai sensi dell articolo 87.1 del Trattato CE, sarà accordato in base a questa azione, in quanto trattasi di interventi di interesse generale. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata alla valorizzazione turistica delle zone ricadenti nella zona C della montagna, è in stretta connessione ed integrazione con le altre misure dell Asse 4 nel contribuire al perseguimento dell obiettivo globale dell Asse Riequilibrio territoriale dei differenziali di sviluppo attraverso il rafforzamento dell economia della montagna e del ripristino delle condizioni socio-economiche e di mercato della montagna marginale. Le azioni di valorizzazione turistica contenute sono sinergiche con le azioni dell asse 3 Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali, naturali e culturali e complementari con l azione Recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio paesistico tipico rurale. Inoltre la misura risulta integrata con le misure di aiuto alle imprese dell Asse 2, in particolare con l azione Aiuti agli investimenti delle imprese dei settori turistico e commerciale e con gli interventi dell azione relativi al miglioramento delle infrastrutture stradali a supporto delle attività turistiche di talune aree marginali della montagna. Scheda della Misura

247 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 5,41 15,59 - Sostegno Transitorio 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 6,07 14,93 - IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 5,41 15,59 Sostegno Transitorio 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 6,07 14,93 IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

248 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 4.3, perseguendo la valorizzazione turistica del territorio alpino regionale quale fondamentale fattore di sviluppo economico dell area, risulta perfettamente in linea con l obiettivo globale che si intende conseguire con l Asse 4, ovvero la concentrazione nell area montana dell azione di sviluppo socio-economico prevista diffusamente su tutto il territorio regionale per riequilibrarne i differenziali di sviluppo. Il turismo rappresenta, senza dubbio, un concreto fattore di sviluppo per l area della montagna marginale, in ragione dell integrità dell ambiente naturale e della potenziale diversificazione dell offerta turistica, per cui le peculiarità della zona possono attirare flussi turistici di tipo differente. La misura 4.3 si inserisce in quella serie di interventi volti a valorizzare le potenzialità dell area come occasione del rilancio dell imprenditoria locale, contribuendo così a rendere maggiormente competitivo il territorio. In questa direzione si muove l iniziativa che ha voluto fare del comprensorio dell alta montagna la sede principale delle Universiadi del 2003; come anche la predisposizione di mezzi per l attivazione degli alberghi diffusi che rappresentano un importante innovazione eco-compatibile. Inoltre, gli interventi previsti nell ambito dell azione sono dei progetti pilota sperimentali, diretti al recupero del patrimonio edilizio ed alla valorizzazione di villaggi alpini, che si distinguono dal punto di vista architettonico e ambientale, risultando, pertanto, di particolare interesse turistico. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Si tratta di interventi già individuati in maniera puntuale nel Docup. Alta, l integrazione degli interventi è garantita sia dall esplicita previsione di interazioni con le specifiche azioni del Docup e dell Obiettivo 2, sia dal rilievo dato alla valenza sovracomunale dei progetti. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla cantierabilità degli interventi garantisce la celere attuazione degli stessi. Alta, considerando anche l esplicita contemplazione di un criterio premiante riguardo gli interventi di ingegneria ambientale e di salvaguardia del territorio. Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale, ad esempio, in termini di miglioramento della qualità di vita nelle aree montane interessate dall attuazione dell azione. Scheda della Misura

249 Principi e priorità trasversali Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione, sebbene le tipologie progettuali previste dall azione sono suscettibili di apportare effetti positivi rispetto a tale priorità trasversale. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Non rilevante in fase di selezione delle operazioni. Data la natura prettamente infrastrutturale degli interventi e la previsione di un azione mirata alla promozione anche internazionale degli stessi (4.3.4) non appare necessaria una verifica di tale criterio nella fase di selezione degli interventi per tale azione. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, in quanto è previsto l inserimento per la selezione delle iniziative da finanziare di criteri che tengano conto degli obiettivi generali dell Asse e dell azione. Alta, considerando che gli interventi sono indirizzati al recupero edilizio, architettonico e paesaggistico di villaggi alpini. Alta, l integrazione degli interventi è garantita dalla previsione di un esplicito criterio volto a verificare la coerenza degli stessi con gli strumenti di pianificazione territoriale. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup; inoltre, la previsione di un criterio relativo alla fattibilità tecnico-economica ed amministrativa degli interventi garantisce la celere ed efficiente attuazione degli stessi. Alta, considerando anche l esplicita contemplazione di un criterio premiante riguardo gli interventi di riqualificazione e recupero dell ambiente e del paesaggio, come ad esempio l impiego di materiali tradizionali ed a basso impatto visivo. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Data la natura prettamente infrastrutturale degli interventi e la previsione di un azione mirata alla promozione anche internazionale degli stessi (4.3.4) non appare necessaria una verifica di tale criterio nella fase di selezione degli interventi per tale azione. Scheda della Misura

250 Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della misura. Media, considerando che gli interventi interesseranno una specifica area territoriale. Alta, sia per i progetti riguardanti le nuove realizzazioni, che per quelli per l ampliamento e consolidamento di iniziative di albergo diffuso, che dovranno interessare almeno un intera vallata in cui deve essere costituito un solo centro servizi di riferimento; è prevista, inoltre, tra i criteri premianti per l individuazione dei progetti da realizzare, la verifica di eventuali sinergie ed integrazioni con altri interventi già finanziati nelle aree di riferimento (Leader +, Piano di Sviluppo Rurale). Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Alta, data l attenzione posta nei criteri di selezione alle realizzazioni compatibili con le tipologie ambientali e storiche delle aree interessate dagli interventi. Alta, considerando che tale criterio è ritenuto premiante ai fini della selezione degli interventi da porre in essere. Alta, considerando che tale criterio è ritenuto premiante ai fini della selezione degli interventi da porre in essere. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Data la natura prettamente infrastrutturale degli interventi e la previsione di un azione mirata alla promozione anche internazionale degli stessi (4.3.4) non è riscontrabile una stretta necessità nella verifica di tale criterio nella fase di selezione degli interventi per tale azione. Azione Principi e priorità trasversali Obiettivi specifici Concentrazione degli interventi Integrazione degli interventi Condizioni di attuazione Pertinenza Alta, data la stretta rispondenza dei criteri di selezione con gli obiettivi specifici dell Asse e della Misura. Media, considerando che gli interventi interesseranno una specifica area territoriale. Alta, la valutazione degli interventi avverrà anche in base al grado di integrazione con altri inerenti al sostegno dello sviluppo turistico ed alla valorizzazione del patrimonio naturalistico ed ambientale. Alta, i criteri di selezione individuati risultano coerenti con quelli previsti nel Docup. Scheda della Misura

251 Principi e priorità trasversali Sostenibilità ambientale Pari opportunità Occupazione Società dell informazione Emersione Internazionalizzazione Pertinenza Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Alta, l azione è volta a promuovere e diffondere tutte le realizzazioni finanziate con le altre azioni della misura anche attraverso l utilizzo di strumenti multimediali. Non rilevante in fase di selezione dei progetti. Alta, si prevede l inserimento del prodotto turistico in circuiti nazionali ed internazionali. V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Interventi Num Interventi Num Interventi Num Interventi Num. 2 Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso Incremento degli utilizzatori di impianti/strutture (%) Incremento delle presenze turistiche nelle zone di intervento (%) Posti letto creati Num Presenze turistiche nelle aree oggetto di azioni promozionali Pacchetti turistici creati Num. Num. Indicatori di Impatto Unità di misura Valore atteso Variazione della spesa turistica nel territorio di riferimento Incremento dell offerta ricettiva (per tipologia di alloggio) (Meuro) (Num) Indicatori ambientali Unità di misura Valore atteso Percorsi alternativi della viabilità secondaria (piste ciclabili, sentieri, ecc.) Num. Scheda della Misura

252 MISURA 5.1. ASSISTENZA TECNICA ALL ATTUAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGRAMMA I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 5 Assistenza tecnica I.2. Titolo della misura 5.1. Assistenza tecnica all attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma I.2.1. Azioni della misura Attività di consulenza ed assistenza tecnica Acquisizione di attrezzature, hardware e software Studi e indagini I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Misura/ Azione Codice UE Tipologia progetto Sottotipologia progetto 411 Preparazione, realizzazione, sorveglianza Strumenti per l'attuazione dei programmi operativi 412 Valutazione Valutazione dei programmi operativi 411 Preparazione, realizzazione, sorveglianza Strumenti per l'attuazione dei programmi operativi 413 Studi Studi e ricerche di settore - Assistenza tecnica - Controllo - Valutazione dei programmi operativi - Monitoraggio - Altri settori II. CONTENUTO TECNICO II.1 Obiettivi specifici di riferimento Dotare l Amministrazione regionale di un supporto adeguato, sia sul piano delle competenze che sul piano della dotazione di strutture, per il miglior svolgimento delle attività connesse all attuazione del Docup e anche nei rapporti con i soggetti attuatori e/o beneficiari del Docup stesso. II.2 Descrizione della misura La misura si propone di assicurare all Amministrazione regionale un ampio ventaglio di strumenti in grado di perseguire l obiettivo di un efficiente gestione del Programma, fornendo da questo punto di vista un supporto aggiuntivo rispetto a quanto l Amministrazione regionale può mettere autonomamente in campo avvalendosi delle proprie risorse finanziarie, umane e tecniche. Come già avvenuto nel precedente periodo 1994/99, anche nella nuova fase di programmazione l Assistenza tecnica si pone come un ausilio fondamentale al fine di assicurare, anche con l intervento di società specializzate, un irrinunciabile supporto alla gestione, con particolare riferimento al tempestivo e Scheda della Misura

253 corretto soddisfacimento degli adempimenti connessi alle disposizioni comunitarie in tema di monitoraggio, sorveglianza, valutazione e informazione. Per quanto concerne la nuova programmazione, l assistenza tecnica assume anzi un valore ancor più pregnante, considerando che le nuove disposizioni comunitarie e i relativi regolamenti attuativi pongono l accento su aspetti fondamentali quali le procedure di pagamento e di controllo, l ambiente e l informazione. Da questo punto di vista l Amministrazione regionale dovrà curare con la massima attenzione l attività dell Autorità ambientale, così come il sistema di monitoraggio, le procedure di coordinamento, di sorveglianza e controllo e in questo senso il ruolo dell assistenza tecnica si pone come un supporto sempre più necessario. La misura si articola nelle seguenti azioni: Azione Attività di consulenza ed assistenza tecnica Ai fini dell'implementazione del programma sono previste le seguenti attività: 1) Affidamento di incarichi di assistenza tecnica a società specializzate, enti ed istituzioni scientifiche pubbliche, esperti, per: - la redazione e aggiornamento dei documenti programmatici e degli atti necessari all avvio delle azioni (bandi, inviti, definizione formulari, ecc.). - l'assistenza generale all'amministrazione regionale, all autorità di gestione, all autorità di pagamento e al Comitato di sorveglianza in ordine ai compiti di coordinamento, sorveglianza, informazione, attuazione e monitoraggio del Docup; - la definizione e implementazione del sistema di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale del Docup e per l interfacciamento con il sistema nazionale Monit 2000; - il supporto all attività di valutazione tecnica preliminare e a consuntivo dei progetti proposti per il finanziamento con particolare riguardo a taluni settori (ad es. la ricerca e sviluppo; - la valutazione intermedia ed ex-post del Docup; - l'attività di controllo nell ambito della gestione delle misure e azioni del Docup; - la costituzione di una task force a sostegno dell Autorità ambientale, formata da un gruppo di giovani laureati in discipline ambientali, selezionati attraverso Università. 2) Conferma della task force di 10 persone già costituita nell ambito del Docup obiettivo /99 con proroga del relativo contratto di lavoro per ulteriori 2 anni a supporto delle strutture regionali impegnate nella fase di avvio ed attuazione del Docup, oltre che in quella di chiusura della passata programmazione 3) Segreteria e funzionamento del Comitato di sorveglianza. Le risorse finanziarie assegnate a tale azione rispettano il plafond di cui alla norma del Reg. 1685/2000 e s.m.i. In base al D.G.R. n del 23/5/2002 che definisce il piano finanziario del DOCUP a livello di azione e sotto azione, le risorse assegnate all azione ammontano a Euro, pari al 2,2% della spesa pubblica complessiva. Tale importo è comprensivo delle spese per le valutazione intermedia, che peraltro non rientrano nel plafond di cui alla citata norma. Azione Acquisizione di attrezzature, hardware e software E' prevista l'acquisizione delle strumentazioni hardware e software strettamente necessarie al potenziamento del sistema di gestione informatica e di monitoraggio del Docup, nonché all'attività di informazione sul Docup prevista dalla Misura 5.2 e dall Allegato 1 Piano di Comunicazione. Considerata Scheda della Misura

254 la rapida obsoloscenza delle attrezzature informatiche sarà pertanto necessario adeguare le attrezzature già acquisite con il Docup Ob ed incrementarle, dal momento che la nuova programmazione coinvolge un numero di Direzioni centrali maggiore rispetto alla precedente. Si provvederà inoltre a dotare alcuni componenti dell Unità di Monitoraggio, dell Autorità di Gestione e dell Autorità di pagamento dell hardware e software necessario per l elaborazione dei dati di attuazione che perverranno dai diversi Enti attuatori, per il colloquio con i sistemi informativi nazionali (segnatamente con il Ministero dell Economia e delle Finanze attraverso il software Monit2000) e per la redazione dei documenti e i diversi elaborati connessi con l attività di informazione In particolare, verranno acquisiti: - computer con caratteristiche minime di Pentium III con 500MH, 128MB RAM; - computer con caratteristiche superiori (tutti i computer saranno dotati del software necessario per supportare il sistema di monitoraggio regionale, lettore di CD-ROM, software per la navigazione Internet, ecc.); - stampanti laser b/n per A4; - stampanti ink-jet a colori per formati A4 e A3; - proiettori portatili di lucidi e videoproiettori collegabili a computer portatile; Azione Studi e indagini Gli studi e le indagini da realizzare potranno riguardare tematiche di specifico interesse legate allo sviluppo socioeconomico dell'area oggetto dell'intervento del Docup, con particolare riguardo alle questioni della ricerca e sviluppo, della società dell'informazione, dell'ambiente, delle PMI, delle pari opportunità, ovvero problematiche particolari attinenti all'implementazione di talune azioni del programma. È prevista inoltre la generale diffusione dei risultati delle ricerche attraverso la pubblicazione degli studi, seminari e convegni e altri mezzi idonei. II.3 Soggetti destinatari dell intervento Azione Azione Azione Amministrazione regionale Amministrazione regionale Amministrazione regionale- Comunità regionale II.4 Copertura geografica Zone ammesse all obiettivo 2 e zone ammesse al Sostegno transitorio III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione L.R , n. 26 Azione L.R , n. 26 Azione L.R , n. 26 III.2. Beneficiario finale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Scheda della Misura

255 III.3. Struttura responsabile dell attuazione Azioni Struttura Responsabile azioni/misura Azione Azione Azione Direzione centrale per le relazioni iternazionali e per le autonomie locali Direzione centrale dell Organizzazione, del personale e dei sistemi formativi Direzione centrale per le relazioni iternazionali e per le autonomie locali Direzione centrale per le relazioni iternazionali e per le autonomie locali Direttore del Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale Direttore del Servizio per la gestione del personale Direttore del Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale Direttore del Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale Il referente unico con ruolo di coordinamento tra i responsabili d azione è l Autorità di gestione. Per l azione , il Direttore del Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale è altresì responsabile dei procedimenti amministrativi attuati dall Unità di Monitoraggio. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Per la gestione della misura 5.1.1, in relazione all affidamento di incarichi esterni di assistenza tecnica, l Amministrazione regionale adotterà procedure di evidenza pubblica, fatti salvi i casi in cui, per la natura dell incarico o del soggetto, si potrà ricorrere all affidamento diretto, nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali in materia di appalto di servizi. Si evidenzia che, in considerazione della necessità di disporre di una adeguata assistenza tecnica nella fase preliminare di definizione e di avvio del Docup, è stato affidato direttamente, in prosecuzione delle attività di A.T. già approvate nel quadro del Docup Ob , un incarico temporaneo in relazione alle attività di redazione del complemento di programmazione, degli atti necessari all avvio del programma (bandi, inviti, definizione formulari, ecc.) e delle prime azioni di informazione. A tale incarico si è provveduto mediante anticipazione da parte della Regione delle risorse necessarie. Con riguardo alla task force di 10 persone, a supporto delle strutture regionali impegnate nell attuazione del Docup Ob , già costituita sulla base di un'apposita norma autorizzativa regionale, si è proceduto alla proroga del relativo contratto di lavoro a tempo determinato per ulteriori due anni al fine di consentire la transizione dalla precedente programmazione alla nuova, anche con riguardo alle esigenze di coordinamento con il nuovo Obiettivo 3. Va precisato che la gestione di questo intervento è di competenza della Direzione centrale dell organizzazione, del personale, e dei servizi formativi pur restando la responsabilità d attuazione delle misure nel suo complesso al Direttore del Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale. Relativamente alle attività del Comitato di Sorveglianza, nel quadro delle spese consentite norma n. 11 del Reg. n. 1685/2000 e s.m.i, al fine di agevolare l'organizzazione e la gestione delle sedute del Comitato si potrà anche fare ricorso a strutture esterne specializzate, selezionate con apposita gara. Per l'attuazione di quanto previsto nell'azione 5.1.2, in relazione alla tipologia ed al numero di attrezzature, si procederà con apposite gare o trattative private "ad hoc" ovvero avvalendosi di procedure di gara o trattative in atto da parte dell'amministrazione regionale nel quadro di forniture complessive di tali attrezzature. Per quanto riguarda l azione l Amministrazione procederà, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali in materia di affidamento di servizi, anche per tramite strutture specializzate della Regione, all affidamento di incarichi a esperti, istituzioni scientifiche e di ricerca, società specializzate, su proposta dell Autorità di gestione d intesa con il Comitato di Sorveglianza. Scheda della Misura

256 Azione Attività di consulenza e di assistenza tecnica Fase 1. Fase 2. Fase 3. Convenzione per l incarico di assistenza tecnica in relazione alla definizione dei documenti programmatici e all avvio gestionale del Docup già stipulata il ; Proroga biennale della task force di 10 persone a supporto delle strutture regionali impegnate nell attuazione del Docup, dal Incarico di assistenza tecnica triennale per l implementazione, sorveglianza e monitoraggio del Docup (indizione gara e stipula del contratto) entro il ; Fase 4. Incarico di valutazione del Docup entro il Fase 5. Costituzione task force Autorità ambientale entro il ; Fase 6. Convenzione con organismo pubblico di rango nazionale specializzato per quanto concerne la valutazione di progetti di ricerca e sviluppo entro il Azione Acquisizione di attrezzature, hardware e software Fase 1. Acquisto attrezzature informatiche entro il ; Azione Studi e indagini Affidamento di incarichi per la realizzazione di studi e indagini. Diffusione dei risultati delle ricerche. III.5. Criteri di selezione delle operazioni L affidamento degli incarichi consulenziali e di assistenza tecnica avverrà mediante procedure di evidenza pubblica o, in taluni casi motivati, per affidamento diretto, nonché attraverso contratti di assunzione a tempo determinato (task force) ovvero attraverso altre modalità idonee in relazione alla tipologia delle spese. In generale, per la scelta dei contraenti, verrà adottato il criterio della competenza specifica del soggetto e si valuterà la qualità delle proposte progettuali. III.6. Spese ammissibili Le spese per la realizzazione degli interventi delle misura dovranno essere conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n.1685/2000 e s.m.i. e dal Regolamento (CE)1783/99.Sono ammissibili le spese di seguito elencate a partire dal : - Acquisizione di servizi e consulenze specialistiche, - Spese per competenze professionali a contratto, - Spese per il personale (task force), - Spese per il funzionamento del Comitato di Sorveglianza, - Acquisizione di attrezzature (hardware e software), - Spese per la pubblicazione e diffusione delle ricerche, - Spese per organizzazione seminari e convegni, Scheda della Misura

257 - Spese per la realizzazione di materiale multimediale. - IVA se non recuperabile. La misura è a totale carico pubblico. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure La misura, finalizzata a fornire un adeguato supporto all Amministrazione regionale relativamente alle attuazione del Docup, è per sua natura connessa orizzontalmente con tutte le altre misure del Documento. Scheda della Misura

258 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

259 V. VALUTAZIONE ex ante V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 5.1 è indirizzata, complessivamente, all implementazione degli strumenti necessari per consentire un efficiente gestione del Docup attraverso la fornitura di consulenze volte principalmente a supportare l Amministrazione regionale nell adempimento delle disposizioni comunitarie in materia di monitoraggio e valutazione. Tali finalità appaiono fortemente correlate con quanto perseguito a livello di Asse prioritario di riferimento, poiché costituiscono un ausilio fondamentale per attuare gli aggiustamenti necessari al fine di mantenere la connessione tra obiettivi e interventi che, nel corso di un periodo di sette anni, potrebbe mutare in ragione dei cambiamenti intervenuti nel contesto socio-economico. Inoltre, attraverso il potenziamento del sistema di gestione informatica e l elaborazione di analisi tematiche si vuole migliorare la conoscenza delle azioni presso la popolazione, aumentandone anche la possibilità di partecipare attivamente all implementazione del programma. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione L attuazione della Misura avverrà in conformità alle condizioni previste dal Docup e alle disposizioni comunitarie in merito (Reg. CE 1159/00). V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Giornate/uomo Num Dotazioni hardware/ acquisite Contratti Num. Num Interventi Num. In considerazione dei contenuti della Misura e degli obiettivi che mira a realizzare, al momento non risultano quantificati indicatori di risultato degli interventi. Scheda della Misura

260 MISURA 5.2. PUBBLICITÀ, DIFFUSIONE E SCAMBI CON L ESTERO I. IDENTIFICAZIONE DELLA MISURA I.1. Asse 5 Assistenza tecnica I.2. Titolo della misura 5.2. Pubblicità, diffusione e scambi con l estero I.2.1. Azioni della misura I.3. Fondo Strutturale FESR 1.4. Classificazione delle operazioni Azioni informative Misura Codice UE Tipologia progetto 411 Preparazione, realizzazione, sorveglianza Strumenti per l attuazione dei Programmi operativi Informazione al pubblico Siti/reti informative Manifestazioni/Eventi Audiovisivi/materiali Sottotipologia progetto - Pubblicità - Altri settori II. CONTENUTO TECNICO II.1. Obiettivi specifici di riferimento Assicurare, nel quadro del Regolamento (CE) n.1159/2000, che gli interventi previsti dal Docup e le potenzialità offerte dal medesimo Documento siano resi pubblici per garantire la trasparenza dell azione regionale e la massima partecipazione dei destinatari del Programma. L azione è altresì rivolta ad informare l opinione pubblica sulle attività del Comitato di sorveglianza e sull attuazione del Docup, sul ruolo svolto dall Unione europea in ordine agli interventi contenuti nel Programma e ai risultati conseguiti. Infine, si intende favorire lo scambio di esperienze, sia a livello regionale, che nazionale e comunitario, per confrontarsi e trarre esempio dalle migliori pratiche realizzate a livello europeo. II.2. Descrizione della misura La misura prevede una unica azione. Azione: Azioni informative Il RECE 1260/99, all articolo 46 prevede in capo all Autorità di Gestione la responsabilità di dare la massima pubblicità all intervento e, in particolare, di curare sia l informazione diretta ai potenziali Scheda della Misura

261 beneficiari finali, allo scopo di divulgare le opportunità offerte dall intervento, sia quella diretta all opinione pubblica, al fine di dare la corretta evidenza del ruolo della Commissione in favore dell intervento e dei suoi risultati. Al fine di definire le modalità di applicazione del predetto Regolamento, il RECE 1159/00, precisa il dettaglio delle norme in materia di informazione e pubblicità sugli interventi dei Fondi Strutturali. Tale Regolamento ribadisce i destinatari e gli obiettivi dell azione informativa (come già previsti dall art.46 RECE 1260/99) e specifica che la pubblicità in loco spetta alle Autorità di Gestione di concerto con i servizi della Commissione. Al fine dell attuazione delle Azioni informative, si prevede che venga redatto un apposito Piano di Azioni di comunicazione, che metta in evidenza obiettivi e destinatari delle stesse, contenuti e strategia, piano finanziario, bilancio di previsione, gli organismi competenti per l attuazione e i criteri per la valutazione dell attività intrapresa. Il Piano di Azioni è l Allegato 1 al presente Complemento di Programmazione. In linea generale, sono previste le seguenti attività: - iniziative di informazione di carattere generale sul Docup, sul suo avanzamento, sulle attività del Comitato di sorveglianza: pubblicazione del Docup nella versione integrale corredata dai Regolamenti e dalle disposizioni di attuazione, sia su supporto cartaceo, al fine della distribuzione ai potenziali beneficiari, che sul sito Internet della Regione, in modo da darne la massima diffusione. Le pubblicazioni potranno riguardare anche estratti del Docup, elaborazioni e riproduzioni cartografiche del territorio interessato, tali da soddisfare più rapidamente le esigenze informative immediate dei potenziali beneficiari. Inoltre, si prevede di effettuare l adeguamento del sito web della regione: il sito sarà utilizzato sia per veicolare informazioni ai potenziali beneficiari e destinatari ultimi in merito alle opportunità di finanziamento (bandi aperti, modulistiche, ecc.) che per pubblicizzare gli stati di avanzamento nella realizzazione del programma, i progetti innovativi e le migliori pratiche. Sul sito sarà creato inoltre uno strumento informativo personalizzato per rispondere alle domande degli utenti connesse con l attuazione dei progetti; attraverso tale attività di colloquio con gli utenti, sarà monitorato anche il livello e la qualità delle informazioni divulgate attraverso gli altri mezzi. Infine, il sito sarà utilizzato anche da parte del Comitato di sorveglianza per i propri scopi di informazione. - redazione di opuscoli, pubblicazione di articoli informativi sui giornali, filmati, seminari e conferenze, al fine di informare le parti sociali e i cittadini della Regione sulle attività cofinanziate dall Unione Europea attraverso l Obiettivo 2, in modo da dare loro la massima evidenza, per rafforzare il senso di appartenenza della comunità regionale all Unione Europea; - attività di informazione da sviluppare specificamente nella fase di avvio del programma in occasione dell apertura dei bandi (stampa dei bandi, pagine informative sui giornali, predisposizione di materiale informativo anche multimediale, seminari e conferenze, ecc..). L attività informativa sarà realizzata con diversi strumenti definiti a seconda del target dei destinatari. In particolare, si prevede l utilizzo di pubblicazioni su giornali, la realizzazione di servizi da diffondere attraverso la radio e la televisione, conferenze e incontri mirati in prossimità della scadenza dei bandi al fine di garantire la massima trasparenza e informazione ai possibili beneficiari/destinatari; - organizzazione di incontri, seminari e iniziative per lo scambio di esperienze a livello regionale, nazionale e comunitario: tale attività sarà diretta prevalentemente all Amministrazione regionale e ai soggetti attuatori, al fine di potenziare le loro conoscenze sulla materia e di consentire un opportuno scambio di esperienze e informazioni con colleghi di regioni diverse (sia italiane che del resto dell Unione). Potranno inoltre essere organizzate anche iniziative dirette alle categorie socioeconomiche ai fini di confrontare esperienze e modalità di approccio a specifiche problematiche settoriali. Scheda della Misura

262 II.3. Soggetti destinatari dell intervento Organizzazioni professionali, parti economiche e sociali, organismi per la promozione della parità tra uomini e donne, ONG, comunità regionale, Pubblica Amministrazione. II.4. Copertura geografica Zone ammesse all Obiettivo 2 e zone ammesse al Sostegno Transitorio III. ATTUAZIONE III.1. Normativa di riferimento Azioni Normativa regionale Normativa statale Azione LR 26/2001 III.2. Beneficiario finale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia III.3. Struttura responsabile dell attuazione Direzione centrale per le relazioni internazionali e per le autonomie locali Unità Subservizio di Udine; Responsabile dell Azione: il coordinatore dell Unità Subservizio Il Direttore del Servizio per le politiche comunitarie di sviluppo regionale è responsabile della stipulazione dei contratti relativi alle iniziative per l attuazione dell azione. III.4. Procedura amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma della misura Fase 1: Fase 2: Fase 3: Adeguamento del sito Internet e attività informativa a favore dei potenziali beneficiari finali/destinatari ultimi dei finanziamenti: a partire dalla presentazione del Docup fino al termine di presentazione delle domande per i primi bandi; Predisposizione dell informazione in itinere a supporto dei beneficiari finali/destinatari ultimi per la realizzazione dei progetti. Predisposizione dell informazione alla comunità regionale in merito alle realizzazioni e ai risultati ottenuti con il Docup Obiettivo 2; La terza fase avrà inizio non appena saranno disponibili i primi risultati di sintesi sull attuazione delle operazioni finanziate e continuerà fino al completamento del programma; i principali destinatari saranno i cittadini regionali e le parti sociali. Fase 4: Informazione agli operatori della Pubblica Amministrazione. Tale fase sarà realizzata in contemporanea alle fasi precedenti. Scheda della Misura

263 III.5. Criteri di selezione delle operazioni Le operazioni previste dalla Misura sono inserite all interno del Piano di Azioni per la comunicazione di cui al Regolamento 1159/00, che viene approvato dal Comitato di Sorveglianza. III.6. Spese ammissibili e intensità di aiuto Le spese per l attuazione della Misura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento CE n. 1685/2000 e s.m.i. e del Regolamento n. 1783/1999. La misura è a totale carico pubblico. Sono ammissibili le spese di seguito elencate, sostenute a partire dal 27/11/2000: - spese per pubblicazioni, elaborazioni e riproduzioni cartografiche; - attività di informazione attraverso i media; - spese per l adeguamento del sito internet dell amministrazione responsabile del programma; - realizzazione di materiale informativo diretto ai possibili destinatari ultimi, beneficiari finali ed enti attuatori; - realizzazione di incontri e seminari. III.7. Descrizione delle connessioni e integrazioni con altre misure L attività informativa della Misura 5.2, come descritta nella scheda e meglio specificata nell Allegato 1 Piano di azioni per informazione (ex RECE 1159/00), è strettamente connessa con l operatività di tutte le misure del Docup, in quanto garantisce la massima informazione a tutti i possibili beneficiari/destinatari ultimi dei finanziamenti (e di conseguenza la massima partecipazione al fine di garantire l utilizzo di tutte le risorse), e la diffusione dei risultati con esse ottenute a tutti gli attori regionali (operatori socioeconomici e cittadini). Scheda della Misura

264 IV. QUADRO FINANZIARIO IV.1 Piano finanziario indicativo (euro) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE IV.2 Tasso di partecipazione (su costo totale) Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 100,00 30,00 70,00 49,00 21, IV.3 Tasso di partecipazione sulla spesa pubblica Costo Totale Ammissibile Totale Contributo FERS Spesa Pubblica Contributi Nazionali Totale Stato Regione Altri pubblici Privati Obiettivo 2 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - Sostegno Transitorio TOTALE 100,00 30,00 70,00 49,00 21,00 - IV.4 Piano finanziario indicativo annuale (euro) Totale Obiettivo Sostegno Transitorio TOTALE Scheda della Misura

265 V. VALUTAZIONE EX ANTE V.1. Coerenza con gli obiettivi dell Asse La misura 5.2 è diretta a garantire il rispetto della normativa comunitaria in materia di pubblicità degli interventi previsti dal Docup, anche allo scopo di coinvolgere l opinione pubblica nell attuazione del programma stesso e di dare rilievo al contributo dell Unione Europea per lo sviluppo delle aree obiettivo 2. Appare, pertanto, elevato il grado di coerenza con gli obiettivi perseguiti a livello di Asse di riferimento, ovvero migliorare la conoscenza delle azioni presso le popolazioni locali. V.2. Pertinenza dei criteri di selezione L attuazione della Misura avverrà in conformità alle condizioni previste dal Docup e alle disposizioni comunitarie in merito (Reg. CE 1159/00). V.3. Quantificazione degli Obiettivi Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso Azioni /attività divulgative Num. 5.2 Soggetti coinvolti Interventi Num. Num. Contratti Num. In considerazione dei contenuti della Misura e degli obiettivi che mira a realizzare, al momento non risultano quantificati indicatori di risultato degli interventi. Scheda della Misura

266 APPENDICE 1 Le aree interessate dagli interventi del Docup Ob. 2 periodo a) Zone Obiettivo 2 e zone Sostegno Transitorio b) Area montana Appendice

267 Tab. a Zone ammissibili all Obiettivo 2 e al Sostegno Transitorio CdP Friuli-Venezia Giulia Versione 08 Comune Zone (art. 4, Rece 1260) (*) Popolazione totale Obiettivo 2 Sostegno transitorio Aree 87. 3, c) (**) Provincia di Trieste Totale Trieste par (1) (2) Duino-Aurisina par. 9/c (3) (4) Monrupino par. 9/c (5) 849 (6) 0 Muggia par. 9/c San Dorligo della Valle par. 9/c (7) (8) 37 Sgonico par. 9/c Provincia di Gorizia Totale Gorizia par. 9/c (9) (10) Doberdò del Lago par. 9/c Fogliano-Redipuglia Grado par. 9/c (11) 936 (12) Monfalcone par. 9/c (13) (14) Romans d' Isonzo par. 9/c Ronchi dei Legionari par. 9/c San Canzian d' Isonzo San Pier d' Isonzo par. 9/c Savogna d' Isonzo par. 9/c Staranzano par. 9/c Turriaco Villesse par. 9/c Provincia di Udine Totale Amaro par. 9/a Ampezzo par. 9/a Arta Terme par. 9/a Artegna par. 9/c Attimis par. 9/c Basiliano Bertiolo Bordano par. 9/c Camino al Tagliamento Carlino par Castions di Strada Cavazzo Carnico par. 9/a Cercivento par. 9/a Cervignano del Friuli par. 9/c (15) (16) 203 Chiusaforte par. 9/a Comeglians par. 9/a Coseano Dignano Dogna par. 9/a Drenchia par. 9/c Enemonzo par. 9/a Faedis par. 9/c Flaibano Forgaria nel Friuli par. 9/a (continua) Appendice

268 segue Comune Zone (art. 4, Rece 1260) (*) Popolazione totale Obiettivo 2 Sostegno transitorio Aree 87. 3, c) (**) Forni Avoltri par. 9/a Forni di Sopra par. 9/a Forni di Sotto par. 9/a Gemona del Friuli par. 9/c (17) (18) Grimacco par. 9/c Lauco par. 9/a Lestizza Ligosullo par. 9/a Lusevera par. 9/c Magnano in Riviera Malborghetto Valbruna par. 9/a Marano Lagunare par Mereto di Tomba Moggio Udinese par. 9/a Montenars par. 9/c Mortegliano Muzzana del Turgnano Nimis par. 9/c Ovaro par. 9/a Palazzolo dello Stella Paluzza par. 9/a Paularo par. 9/a Pocenia Pontebba par. 9/a Povoletto Pozzuolo del Friuli Prato Carnico par. 9/a Precenicco Preone par. 9/a Prepotto Pulfero par. 9/c Ravascletto par. 9/a Raveo par. 9/a Resia par. 9/a Resiutta par. 9/a Rigolato par. 9/a Rive d' Arcano Rivignano Ronchis San Giorgio di Nogaro par. 9/c San Leonardo par. 9/c San Pietro al Natisone par. 9/c San Vito di Fagagna Sauris par. 9/a Savogna par. 9/c Sedegliano Socchieve par. 9/a Stregna par. 9/c Sutrio par. 9/a (continua) Appendice

269 (segue) Comune Zone (art. 4, Rece 1260) (*) Popolazione totale Obiettivo 2 Sostegno transitorio Aree 87. 3, c) (**) Taipana par. 9/c Talmassons Tarcento par. 9/c Tarvisio par. 9/a Teor Tolmezzo par. 9/a (19) (20) Torreano Torviscosa par. 9/c Trasaghis par. 9/c Treppo Carnico par. 9/a Varmo Venzone par. 9/a Verzegnis par. 9/a Villa Santina par. 9/a Zuglio par. 9/a Provincia di Pordenone Totale Andreis par. 9/a Arba Barcis par. 9/a Castelnovo del Friuli par. 9/a Cavasso Nuovo par. 9/a Cimolais par. 9/a Claut par. 9/a Clauzetto par. 9/a Erto e Casso par. 9/a Fanna par. 9/a Frisanco par. 9/a Maniago par. 9/a Meduno par. 9/a Montereale Valcellina par. 9/a Pinzano al Tagliamento Sequals par. 9/a Tramonti di Sopra par. 9/a Tramonti di Sotto par. 9/a Travesio par. 9/a Vito d' Asio par. 9/a Vivaro par. 9/a TOTALE Appendice

270 Note alla Tabella a (*): paragrafo 7: zone urbane; paragrafo 8: zone dipendenti dalla pesca; paragrafo 9, lettera a): zone rurali; paragrafo 9, lettera c): zone con gravi problemi strutturali (**): Le aree che beneficiano della deroga prevista dall' articolo 87. 3, c) corrispondono ai comuni o parti di comuni ammessi a titolo dell' Obiettivo 2 (1) Circoscrizioni di Altipiano Est, Servola-Chiarbola, Valmaura-Borgo San Sergio, area portuale e demanio marittimo (2) Circoscrizioni di Chiadino-Rozzol e Roiano (3) Frazioni di S. Giovanni di Duino, Villaggio del Pescatore, Sistiana, Medeazza e demanio marittimo (4) Restano escluse le frazioni di S. Giovanni di Duino, Villaggio del Pescatore, Sistiana, Medeazza e demanio marittimo (5) Limitatamente all' area ricompresa nell' Autoporto di Fernetti (6) Resta esclusa l' area ricompresa nell' Autoporto di Fernetti (7) Limitatamente all' area rientrante nell' Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT) (8) Resta esclusa l' area rientrante nell' Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT) (9) Limitatamente alle circoscrizioni di Piedimonte, S. Andrea, S. Rocco-S.Anna e Madonnina del Fante (limitatamente al tratto stradale costituito dal viadotto denominato Via Livio Cecotti e sponda destra del fiume Isonzo) (10) Limitatamente alla circoscrizione di Campagnuzza (11) Incluso il demanio marittimo; resta esclusa la frazione di Fossalon (12) Limitatamente alla frazione di Fossalon (13) Incluso il demanio marittimo; resta escluso il comune catastale di San Polo (14) Limitatamente al comune catastale di San Polo (15) Limitatamente all' area ricompresa nel Consorzio di Sviluppo Industriale dell' Aussa Corno (16) Resta esclusa l' area ricompresa nel Consorzio di Sviluppo Industriale dell' Aussa Corno (17) Resta esclusa la parte alta del comune delimitata, a Est-Sud-Nord, dai confini amministrativi del comune e, a Ovest, dalla linea ferroviaria Udine-Tarvisio (18) Limitatamente alla parte alta del comune delimitata, a Est-Sud-Nord, dai confini amministrativi del comune e, a Ovest, dalla linea ferroviaria Udine-Tarvisio (19) Resta esclusa l' area Sud-Ovest, area quartiere Betania, area zona residenziale Nord, abitato principale frazione di Cadunea, di Caneva, di Casanova, di Cazzaso, di Fusea, di Illegio, di Imponzo, di (20) Limitatamente all' area Sud-Ovest, area quartiere Betania, area zona residenziale Nord, abitato principale frazione di Cadunea, di Caneva, di Casanova, di Cazzaso, di Fusea, di Illegio, di Imponzo, di Appendice

271 Docup Obiettivo Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Zone ammesse all Obiettivo 2 e al Sostegno Transitorio Zone ammesse all Obiettivo 2 Zone ammesse al Sostegno Transitorio Appendice

272 Docup Obiettivo Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Zone che beneficiano degli aiuti di Stato a finalità regionale Zone 87. 3, c) Appendice

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