Piano Unitario di Valutazione (PUV) della programmazione unitaria
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- Berto Barbieri
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1 Piano Unitario di Valutazione (PUV) della programmazione unitaria impostato secondo le linee guida dell Unità di valutazione DPS/MISE approvato con DGR 182/2008 e aggiornato con DGR 958/2009
2 Perché un Piano unitario di valutazione Programmazione unitaria dei fondi comunitari e del FAS per il periodo Documento Unitario di Programmazione Monitoraggio unitario Adeguamento degli strumenti di monitoraggio regionali al sistema nazionale unico Valutazione unitaria Valutazione non solo dei singoli programmi, ma degli obiettivi comuni della programmazione unitaria e delle tematiche / misure trasversali ai programmi
3 Il PUV accompagna l attuazione del Documento Unitario di Programmazione con valutazioni di natura strategica e operativa Valutazioni strategiche esaminare l andamento dei Programmi rispetto alle priorità individuate verificare la tenuta della strategia prescelta evidenziare eventuali problemi nell attuazione dei Programmi che possono incidere sull efficacia complessiva della strategia del DUP territorializzare temi/gruppi di azioni relativi a programmi diversi suggerire i necessari adeguamenti ai Programmi Valutazioni operative analizzare specifiche tematiche trasversali
4 Cosa sottoporre a valutazione le criticità comuni a più Programmi; comuni a più Programmi per cluster di tipologie di investimento/progetto; relative ad uno specifico Programma che potrebbero avere riflessi negativi sull efficacia degli altri; l attuazione del principio di pari opportunità il processo di monitoraggio modalità di attuazione e strumenti utilizzati; eventuale necessità di integrazione degli indicatori strategici.
5 Cosa sottoporre a valutazione effetti degli interventi per cluster di tipologie di investimento/progetto su un area geografica o su una tipologia di territorio politiche regionali per tematiche fortemente territorializzate, es: la riqualificazione urbana; le attività di ricerca e sviluppo di prodotti e processi innovativi per le imprese e le persone (p.es nautica, biomedicale, nuove tecnologie); la congestione dei trasporti e la mobilità sostenibile di merci e persone; il rispetto delle peculiarità ambientali e culturali del territorio e la loro valorizzazione per la conservazione del patrimonio; lo sviluppo di un economia sostenibile derivante da sinergie di investimenti / progetti; diffusione di impegni e spesa per cluster di tipologie di intervento
6 Schema logico della valutazione strategica DUP obiettivi e indicatori INDICATORI ESOGENI DI CONTESTO A CARATTERE CONGIUNTURALE (progetto PRISMA) Valutazione del DUP Coerenza dei Programmi Raggiungimento degli obiettivi dei Programmi Raggiungimento degli obiettivi del DUP Output delle singole valutazioni Programmi comunitari, FAS e POC obiettivi e indicatori di realizzazione e risultato Riprogrammazione
7 Schema logico della valutazione operativa DUP obiettivi e indicatori AMBITI di intervento Cluster Cluster di di tipologie tipologie di di investimenti/ investimenti/ progetti progetti per per Ambito Ambito Clusterizzazione indicatori di Realizzazione Risultato Impatto Programmi comunitari e FAS Tipologie di investimento/ progetto Coerenza dei Programmi Raggiungimento degli obiettivi dei Programmi Raggiungimento degli obiettivi del DUP il grado di raggiungimento degli obiettivi dei Programmi; gli effetti di breve e medio periodo dell attuazione dei Programmi sugli Ambiti di intervento. valutare Valutazione dei Programmi
8 FONTI Variabili congiunturali di contesto Regione Liguria Annuario statistico Osservatorio regionale dell'artigianato Osservatorio turistico regionale Osservatorio sull innovazione Registro imprese delle CC.I.AA. Agenzia Liguria Lavoro Sistema Informativo Regionale Ambientale della Liguria Progetto PRISMA SAM (Social Accounting Matrix) Matrici di contabilità sociale Variabili macroeconomiche regionali e variabili proxy Variabili relative al settore produttivo Variabili legate all occupazione Variabili relative al settore commerciale e turistico
9 Esempi di temi di valutazione Aggregazione per cluster di investimento e per Ambito Valutazione delle caratteristiche dei beneficiari e dei destinatari finali dei finanziamenti Valutazione del raggiungimento degli obiettivi del DUP Temi caratteristici Proiezione sulla dimensione territoriale e di genere Modelli di concentrazione/dispersione Modelli di concentrazione/sinergia Strategia DUP e DSR/QSN IMPRESE - caratteristiche degli interventi strutturati per cluster ed effetti sul sistema delle PMI (sostegno e incremento della competitività); TURISMO - effetti degli interventi strutturati per cluster sul miglioramento della offerta ricettiva turistica per aree geografiche; TERRITORIO RURALE - effetti degli interventi sulla competitività del territorio rurale; contributi del Piano di Sviluppo Rurale sulle imprese settoriali e sul capitale umano; AMBIENTE - effetti degli interventi sull ambiente e sul perseguimento di obiettivi di sostenibilità; R&S e Innovazione - formazione delle competenze necessarie per l innovazione nel tessuto produttivo; CAPITALE UMANO - rispondenza dell offerta formativa alla diffusione di lavoro stabile per target e ambito professionale; rispondenza degli interventi all evoluzione della domanda di lavoro; efficacia della qualità dei Servizi per l impiego; offerta formativa (attori e competenze), Poli di innovazione e Poli formativi; POPOLAZIONE - offerta ed efficacia dei servizi multisettoriali / trasversali per gli anziani; TRASPORTI - effetti degli interventi/progetti infrastrutturali sulla competitività regionale.
10 Domande di valutazione Aggregazione per cluster di tipologie di investimento/progetto e per Ambito Valutazione della realizzazione Valutazione e verifica di coerenza e criticità azioni programmate dai fondi che agiscono positivamente su indicatori congiunturali e ambientali coerenza tra le diverse valutazioni per tipologia di investimento efficacia della diffusione delle informazioni su contenuti e modalità di accesso ai finanziamenti ed eventuali squilibri coerenza tra tipologie di interventi di Programmi diversi che operano su uno stesso territorio sovrapposizioni o conflittualità tra finanziamenti per tipologia di intervento e per ambiti territoriali (tematiche trasversali) criticità rilevate dalle Valutazioni: nell attuazione dei Programmi attribuibili a fattori congiunturali coerenza tra le criticità rilevate dalle valutazioni dei diversi Programmi criticità per tipologie di investimento e per Ambito
11 Cosa deve fare il valutatore (1) clusterizzare gli interventi: Tipologie di investimento / progetto Tipologie di territorio Tipologie di beneficiario / target analizzare gli effetti degli interventi: per cluster di tipologie di investimento/progetto per Ambito di intervento e per obiettivo DUP; su un area geografica o su una tipologia di territorio; verificare il modello di diffusione degli impegni e della spesa; valutare, a partire dalle valutazioni dei Programmi, il raggiungimento degli obiettivi dei Programmi per cluster di tipologie di investimento / progetto.
12 Cosa deve fare il valutatore (2) analizzare eventuali criticità: comuni a più Programmi o relative ad un Programma che potrebbero avere riflessi negativi su altre linee di azione; comuni a più Programmi che potrebbero avere effetti negativi per il raggiungimento degli obiettivi del DUP; analizzare l integrazione tra i diversi Programmi: complementarietà, efficacia ed efficienza, integrazione/demarcazione degli interventi; verificare l attuazione del monitoraggio; utilizzare gli indicatori della programmazione unitaria, dei singoli programmi e di eventuali studi e ricerche settoriali; raccogliere e utilizzare anche i dati qualitativi provenienti dall'attività di ricerca sul campo; integrare se necessario gli indicatori strategici.
13 Cosa deve fare il valutatore (3) Presentare il disegno di valutazione entro il 30 settembre 2010; Effettuare valutazioni tematiche in base al disegno condiviso con il gruppo di coordinamento del Piano e lo steering group: entro il 31 marzo di ogni anno presentare una relazione sull attività e i risultati emersi; Nel 2011 la relazione deve contenere anche linee guida per la riprogrammazione dei fondi; Nel 2013 e 2015 le relazioni dovranno considerare la nuova programmazione
14 Ruolo dello steering group Proposte su temi e domande di valutazione Verifica della qualità della valutazione Esame e approvazione dei rapporti di valutazione Ruolo del partenariato Suggerimenti su temi di valutazione Osservazioni a steering group e gruppo di coordinamento del PUV sui rapporti annuali di valutazione
15 Quando inzieremo Gara per la scelta del valutatore indipendente: 9 settembre Termine per le offerte: 30 ottobre Aggiudicazione: gennaio febbraio 2010 Disegno di valutazione: 30 settembre o rapporto di valutazione: 31 marzo 2011
16 Info su: \ Istituzione \ Nucleo di valutazione regionale \ Attività \ Valutazione unitaria programmazione regionale
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