Allegato "C" al mio atto n STATUTO della società. "Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria - Società a DENOMINAZIONE ART.

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1 Allegato "C" al mio atto n STATUTO della società "Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria - Società a responsabilità limitata" in sigla "Co.M.A.C. S.r.l." DENOMINAZIONE ART.1 Promosso dalla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Cosenza, dalla Cooperativa "SAALCO" S.r.l. di Cosenza, dalla Federgrossistifrutta S.p.a. è costituito una società denominata: "Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria - Società a responsabilità limitata" in sigla "Co.M.A.C. S.r.l." Possono far parte della società consortile gli Enti Pubblici, compresi quelli territoriali, le associazioni e le organizzazioni cooperative e consortili dei commissionari e grossisti ortofrutticoli ed alimentari, dei grossisti non alimentari singoli od associati, dei produttori agricoli e le organizzazioni delle maestranze, gli enti economici pubblici e privati, gli imprenditori privati regolarmente iscritti presso il competente Registro delle Imprese. SEDE ART. 2

2 La società ha sede nel Comune di Montalto Uffugo (CS), all'indirizzo risultante dall'apposita iscrizione eseguita presso il Registro delle Imprese, ai sensi dell'art.111-ter delle disposizioni di attuazione del Codice Civile. L'organo amministrativo potrà costituire, modificare o sopprimere unità locali, succursali, agenzie e rappresentanze, uffici di corrispondenza, sia in Italia che all'estero. OGGETTO ART. 3 La Società ha per oggetto, in coerenza con gli indirizzi della programmazione Comunitaria, Nazionale e Regionale, lo svolgimento delle seguenti attività: 1) - La istituzione, la costruzione e la gestione di mercati all'ingrosso di prodotti agricoli alimentari, con particolare osservanza della legge , n.125; 2) - La costruzione e la gestione di centrali alimentari ed ortofrutticole, di impianti di produzione, di trasformazione, di manipolazione, di conservazione, di selezione, di imballaggio, di preconfezionamento, di interesse provinciale, regionale, nazionale e comunitario; 3) - la produzione, l'acquisto e la distribuzione di

3 imballaggi, cesterie e prodotti per il confezionamento in genere; 4) - l'acquisto in comune di materie prime e semilavorate; 5) - la promozione dell'attività di vendita, attraverso lo svolgimento di azioni pubblicitarie, l'espletamento di studi e ricerche di mercato e la predisposizione di qualsiasi altro mezzo promozionale ritenuto idoneo; 6) - l'adozione e l'uso di marchi di qualità; 7) - la partecipazione a gare ed appalti; 8) - lo svolgimento di programmi di ricerca tecnologica, di sperimentazione tecnica e di aggiornamento nel campo delle tecniche gestionali. 9) - la gestione di centri meccanografici, contabili, siti Web, E-commerce o di altri servizi in comune; lo) - la costruzione di impianti ricettivi per gli operatori del mercato; 11) - l'attuazione di ogni e qualsiasi altro servizio tecnico, economico ed amministrativo per conto dei Consorziati ed ogni altra iniziativa utile alla collettività per la economia del settore in cui il Consorzio opera inclusa la realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia alternativa ed eventuale commercializzazione della

4 stessa; 12) - ogni attività di formazione professionale e manageriale anche attraverso partecipazioni ad istituzioni pubbliche o private costituite per il miglioramento e lo sviluppo delle capacità imprenditoriali e professionali nel campo del commercio. Per il raggiungimento dell'oggetto sociale la Società, che non ha fini di lucro, potrà assumere partecipazioni, effettuare conferimenti, gestire Consorzi od Enti che abbiano scopi affini. La Società potrà inoltre: - favorire ed agevolare l'insediamento nella propria area di iniziative, che siano ricollegabili agli interessi ed agli scopi della stessa. - compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, mobiliari, immobiliari ed ipotecarie che saranno ritenute dall'organo amministrativo necessarie o utili, ivi compreso il rilascio di fideiussioni e di altre garanzie personali e reali sia a favore sia per conto di terzi, anche a titolo gratuito. - assumere, direttamente o indirettamente, ma non come attività prevalente e non ai fini del collocamento nei

5 confronti del pubblico, interessenze e partecipazioni in altre società o imprese aventi oggetto analogo, affine o connesso al proprio (con esclusioni delle attività di cui alla legge n.1 del 1991, disciplinante le società di intermediazione mobiliare), nonché compiere operazioni finanziarie unicamente al fine di realizzare l'oggetto principale, le attività riservate per Legge a categorie professionali e la raccolta del risparmio. Le attività della Società devono essere gestite con criteri di economicità. DOMICILIO ART. 4 Il domicilio dei soci, degli amministratori, dei sindaci e del revisore, se nominati, per i loro rapporti con la società, è quello che risulta dai libri sociali. DURATA ART. 5 La durata della Società è fissata dalla data della sua costituzione fino al 31 dicembre 2100, salvo proroga o anticipato scioglimento. CAPITALE ART. 6

6 Il Capitale Sociale è fissato in Euro ,45 (euro duemilionisettecentoquarantottomilaseicentotrentaquattro e quarantacinque), suddiviso in quote ai sensi di Legge. Per gli aumenti di capitale verrà rispettato il diritto di opzione previsto dallo Art bis del C.C. da esercitarsi entro il termine di 30 giorni a decorrere dalla data della lettera raccomandata che il Consiglio di Amministrazione invierà ai soci dopo l'iscrizione nel Registro delle Imprese del verbale di assemblea per l'aumento del capitale sociale. Per le decisioni di aumento e riduzione del capitale sociale si applicano gli articoli 2481 e seguenti del codice civile. In conformità di quanto statuito dalla delibera CIPE del 21/12/1988, la maggioranza del capitale sociale dovrà essere detenuta da Enti Pubblici; è consentita la partecipazione al capitale sociale, congiunta o disgiunta, della Regione Calabria, del Comune di Montalto Uffugo e della Camera di Commercio di Cosenza, qualora lo richiedano, nonché la presenza minoritaria di capitale di operatori privati, comprese le associazioni di categoria specificatamente rappresentative del settore agroalimentare. Ai sensi dell'art.2481 bis del c.c., la società potrà

7 deliberare di attuare l'aumento oneroso di capitale anche mediante offerte di quote di nuova emissione a terzi; in tal caso spetta ai soci che non hanno consentito alla decisione il diritto di recesso a norma dell'art.2473 c.c.. Nel caso di riduzione per perdite che incidono sul capitale sociale per oltre un terzo, può essere omesso il deposito presso la sede sociale della documentazione prevista dall'art bis, comma secondo, c.c., in previsione dell'assemblea ivi indicata. I soci potranno effettuare finanziamenti a favore della società, a titolo oneroso o gratuito, con o senza obbligo di rimborso, nel rispetto della normativa che regola la raccolta di risparmio tra il pubblico. I crediti derivanti da finanziamenti dei soci alla società non sono produttivi di interessi salvo patto contrario; non si considerano sopravvenienze attive i versamenti fatti dai soci in proporzione alle quote di partecipazione, né la rinuncia da parte dei soci, nella stessa proporzione, ai crediti derivanti da precedenti finanziamenti; la società ha inoltre facoltà di raccogliere risparmi tra i soci tramite acquisizione ai fondi con obbligo di restituzione, il tutto in ottemperanza alle norme di legge vigenti e, pertanto, solo

8 da soggetti iscritti nel libro soci da almeno tre mesi e che detengano una partecipazione di almeno il 2% (due per cento) del capitale sociale risultante dall'ultimo bilancio approvato. La società deve indicare l'eventuale propria soggezione all'altrui attività di direzione e coordinamento negli atti e nella corrispondenza, nonché mediante iscrizione, a cura degli amministratori, presso la sezione del registro delle imprese di cui all'art bis, comma 2, c.c. TRASFERIMENTO QUOTE DI PARTECIPAZIONE ART. 7 Le quote sono trasferibili, ferma restando la condizione che agli Enti Pubblici sia assicurata la partecipazione maggioritaria di cui al precedente Art 6.. I trasferimenti delle partecipazioni sono soggetti alla seguente disciplina. La clausola contenuta in questo articolo intende tutelare gli interessi della società alla omogeneità della compagine sociale, alla coesione dei soci ed all'equilibrio dei rapporti tra gli stessi: pertanto vengono disposte le seguenti limitazioni per il caso di trasferimento di partecipazioni.

9 Per «partecipazione» (o «partecipazioni») si intende la partecipazione di capitale spettante a ciascun socio ovvero parte di essa in caso di trasferimento parziale e/o anche i diritti di sottoscrizione alla stessa pertinenti. Per «trasferimento» si intende il trasferimento per atto tra vivi. Nella dizione «trasferimento per atto tra vivi» s'intendono compresi tutti i negozi di alienazione, nella più ampia accezione del termine e quindi, oltre alla vendita, a puro titolo esemplificativo, i contratti di permuta, conferimento, dazione in pagamento, trasferimento del mandato fiduciario e donazione. In tutti i casi in cui la natura del negozio non preveda un corrispettivo ovvero il corrispettivo sia diverso dal denaro, i soci acquisteranno la partecipazione versando all'offerente la somma determinata di comune accordo o, in mancanza di accordo, dall'arbitratore, come meglio specificato nel presente articolo. L'intestazione a società fiduciaria o la reintestazione, da parte della stessa (previa esibizione del mandato fiduciario) agli effettivi proprietari non è soggetta a quanto disposto dal presente articolo.

10 Nell'ipotesi di trasferimento eseguito senza l'osservanza di quanto di seguito prescritto, l'acquirente non avrà diritto di essere iscritto nel libro dei soci, non sarà legittimato all'esercizio del voto e degli altri diritti amministrativi e non potrà alienare la partecipazione con effetto verso la società. Le partecipazioni sono divisibili e trasferibili liberamente solo a favore: a) del coniuge di un socio; b) di parenti in linea retta di un socio, in qualunque grado; In qualsiasi altro caso di trasferimento delle partecipazioni, ai soci regolarmente iscritti a libro dei soci spetta il diritto di prelazione per l'acquisto. Pertanto il socio che intende vendere o comunque trasferire la propria partecipazione dovrà darne comunicazione a tutti i soci risultanti dal libro dei soci mediante lettera raccomandata A.R. inviata al domicilio di ciascuno di essi indicato nello stesso libro; la comunicazione deve contenere le generalità del cessionario e le condizioni della cessione, fra le quali, in particolare, il prezzo e le modalità di pagamento. I soci destinatari delle comunicazioni di cui sopra devono

11 esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto della partecipazione cui la comunicazione si riferisce facendo pervenire al socio offerente la dichiarazione di esercizio della prelazione con lettera raccomandata A.R. consegnata alle poste non oltre trenta giorni dalla data di spedizione (risultante dal timbro postale) della offerta di prelazione. Nell'ipotesi di esercizio del diritto di prelazione da parte di più di un socio, la partecipazione offerta spetterà ai soci interessati in proporzione al valore nominale della partecipazione da ciascuno di essi posseduta. Se qualcuno degli aventi diritto alla prelazione non possa o non voglia esercitarla, il diritto a lui spettante si accresce automaticamente e proporzionalmente a favore di quei soci che, viceversa, intendono valersene e che non vi abbiano espressamente e preventivamente rinunziato all'atto dell'esercizio della prelazione loro spettante. Qualora nella comunicazione sia indicato come acquirente un soggetto già socio, anche ad esso è riconosciuto il diritto di esercitare la prelazione in concorso con gli altri soci e quindi la comunicazione di cui sopra dovrà essere effettuata anche nei confronti di tale socio acquirente. La comunicazione dell'intenzione di trasferire la

12 partecipazione formulata con le modalità indicate equivale a «invito a proporre». Pertanto il socio che effettua la comunicazione, dopo essere venuto a conoscenza della proposta contrattuale (ai sensi dell'art c.c.) da parte del destinatario della denuntiatio, avrà la possibilità di non prestare il proprio consenso alla conclusione del contratto. La prelazione deve essere esercitata per il prezzo indicato dall'offerente. Il diritto di prelazione dovrà essere esercitato per l'intera partecipazione offerta, poiché tale è l'oggetto della proposta formulata dal socio offerente; qualora nessun socio intenda acquistare la partecipazione offerta ovvero il diritto sia esercitato solo per parte di essa, il socio offerente sarà libero di trasferire l'intera partecipazione all'acquirente indicato nella comunicazione entro sessanta giorni dal giorno di ricevimento della comunicazione stessa da parte dei soci. Qualora la prelazione non sia esercitata nei termini sopra indicati per la totalità della partecipazione offerta, il socio offerente, ove non intenda accettare l'esercizio della prelazione limitato ad una parte della partecipazione

13 stessa, sarà libero di trasferire l'intera partecipazione all'acquirente indicato nella comunicazione entro sessanta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione stessa da parte dei soci, ovvero, ove accetti l'esercizio della prelazione per parte della partecipazione offerta, potrà entro lo stesso termine di sessanta giorni trasferire tale parte di partecipazione al socio che ha esercitato la prelazione, alle condizioni che saranno concordate con lo stesso. Ove il trasferimento al socio non si verifichi nel termine suindicato, il socio offerente dovrà nuovamente conformarsi alle disposizioni di questo articolo. MORTE DEL SOCIO ART. 8 Le quote di partecipazioni sono inoltre liberamente trasferibili per successione a causa di morte. RECESSO ART. 9 Hanno diritto di recedere i soci che non hanno concorso all'approvazione delle decisioni riguardanti: a) il cambiamento dell oggetto della società; b) la trasformazione della società;

14 c) la fusione e la scissione della società; d) la revoca dello stato di liquidazione; e) il trasferimento della sede della società all estero; f) l'eliminazione di una o più cause di recesso tra quelle eventualmente inserite dai soci; g) il compimento di operazioni che comportino una sostanziale modifica dell oggetto della società; h) il compimento di operazioni che determinino una rilevante modificazione dei diritti attribuiti ai soci ai sensi dell articolo 2468, quarto comma c.c.; i) l aumento del capitale sociale mediante offerta di quote di nuova emissione a terzi. Il diritto di recesso spetta in tutti gli altri casi previsti dalla legge. Qualora la società sia soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti c.c., spetterà ai soci il diritto di recesso nelle ipotesi previste dall'articolo 2497 quater c.c. I soci hanno altresì diritto di recedere dalla società, in relazione al disposto dell articolo 2469, comma secondo c.c. Il socio che intende recedere dalla società deve darne comunicazione all organo amministrativo mediante lettera

15 inviata con raccomandata A.R. La raccomandata deve essere inviata entro venti giorni dall iscrizione nel registro imprese o, se non prevista, dalla trascrizione nel libro delle decisioni dei soci della decisione che lo legittima, con l indicazione delle generalità del socio recedente, del domicilio per le comunicazioni inerenti al procedimento. Se il fatto che legittima il recesso è diverso da una decisione, esso può essere esercitato non oltre trenta giorni dalla sua conoscenza da parte del socio. L organo amministrativo è tenuto a comunicare ai soci i fatti che possono dare luogo all esercizio del recesso entro dieci giorni dalla data in cui ne è venuto esso stesso a conoscenza. Il recesso si intende esercitato il giorno in cui la comunicazione è pervenuta alla sede della società. Dell esercizio del diritto di recesso deve essere fatta annotazione nel libro dei soci. Il recesso non può essere esercitato e, se già esercitato, è privo di efficacia se, entro novanta giorni dall esercizio del recesso, la società revoca la delibera che lo legittima ovvero se è deliberato lo scioglimento della società. ESCLUSIONE ART. 10

16 Non sono previste specifiche ipotesi di esclusione del socio per giusta causa. LIQUIDAZIONE ART.11 Nelle ipotesi sopra previste agli artt. 8, 9 e 10, le partecipazioni saranno rimborsate al socio o ai suoi eredi in proporzione del patrimonio sociale. Il patrimonio della società è determinato dall organo amministrativo, sentito il parere dei sindaci e del revisore, se nominati, tenendo conto del valore di mercato della partecipazione riferito al giorno della morte del socio, ovvero al momento di efficacia del recesso determinato ai sensi del precedente art. 10 ovvero al momento in cui si è verificata o è stata decisa l'esclusione. Ai fini della determinazione del valore di mercato occorre aver riguardo alla consistenza patrimoniale della società e alle sue prospettive reddituali. In caso di disaccordo, la valutazione delle partecipazioni, secondo i criteri sopra indicati, è effettuata, tramite relazione giurata, da un esperto nominato dal Tribunale nella cui circoscrizione si trova la sede della società, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte più

17 diligente. L'esperto deve procedere con equo apprezzamento. Per il resto si applica il primo comma dell articolo 1349 c.c. Il rimborso delle partecipazioni deve essere eseguito entro sei mesi dall evento dal quale consegue la liquidazione. Il rimborso può avvenire mediante acquisto da parte degli altri soci proporzionalmente alle loro partecipazioni o da parte di un terzo concordemente individuato dai soci medesimi. Qualora ciò non avvenga, il rimborso è effettuato utilizzando riserve disponibili o in mancanza riducendo il capitale sociale corrispondentemente. AMMINISTRAZIONE ART.12) La società sarà amministrata da un consiglio di amministrazione composto da un minimo di tre ad un massimo di cinque membri, secondo il numero determinato dai soci al momento della nomina. Gli amministratori possono essere anche non soci. Non si applica agli amministratori il divieto di concorrenza di cui all'art c.c. DURATA DELLA CARICA, REVOCA E CESSAZIONE ART.13) Gli amministratori restano in carica fino a revoca o dimissioni o per il periodo determinato dai soci al momento

18 della nomina. Gli amministratori sono rieleggibili. La cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il nuovo organo amministrativo è stato ricostituito. Salvo quanto previsto al capoverso seguente, se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori gli altri provvedano a sostituirli; gli amministratori così nominati restano in carica sino alla prossima assemblea. Nel caso di nomina del consiglio di amministrazione, se per qualsiasi causa viene meno almeno la metà dei consiglieri, in caso di numero pari, o la maggioranza degli stessi, in caso di numero dispari, si applica l'art c.c. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ART.14) Qualora non vi abbiano provveduto i soci al momento della nomina, il consiglio di amministrazione elegge fra i suoi membri un Presidente ed un Vice Presidente con funzioni di sostituzione del Presidente in tutti i casi di assenza ovvero impedimento dello stesso. Le decisioni del consiglio di amministrazione non possono essere adottate mediante consultazione scritta oppure sulla base del consenso espresso per iscritto.

19 ADUNANZE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ART.15) Il consiglio di amministrazione deve deliberare in adunanza collegiale. A tal fine il presidente convoca il consiglio di amministrazione, ne fissa l'ordine del giorno, ne coordina i lavori e provvede affinché tutti gli amministratori siano adeguatamente informati sulle materie da trattare. La convocazione avviene mediante avviso spedito a tutti gli amministratori, sindaci effettivi e revisore, se nominati, con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurare la prova dell'avvenuto ricevimento, almeno tre giorni prima dell'adunanza e, in caso di urgenza, almeno un giorno prima. Nell'avviso vengono fissati la data, il luogo e l'ora della riunione, nonché l'ordine del giorno. Il consiglio si raduna presso la sede sociale o anche altrove, purché in Italia, o nel territorio di un altro Stato membro dell'unione Europea. Le adunanze del consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazione formale, quando intervengono tutti i consiglieri in carica ed i sindaci effettivi se nominati. Per la validità delle deliberazioni del consiglio di amministrazione, assunte con adunanza dello stesso, si

20 richiede la presenza effettiva della maggioranza dei suoi membri in carica; le deliberazioni sono prese con la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di parità di voti, la proposta si intende respinta. Delle deliberazioni della seduta si redigerà un verbale firmato dal presidente e dal segretario se nominato che dovrà essere trascritto nel libro delle decisioni degli amministratori. POTERI DELL'ORGANO AMMINISTRATIVO ART.16) Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della società. In sede di nomina possono tuttavia essere indicati limiti ai poteri degli amministratori. Il Consiglio di Amministrazione può delegare tutti o parte dei suoi poteri ad un comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi componenti, ovvero ad uno o più dei suoi componenti, anche disgiuntamente. In questo caso si applicano le disposizioni contenute nei commi terzo, quinto e sesto dell'art c.c. Non possono essere delegate le attribuzioni indicate nell'art. 2475, quinto comma, c.c. Nel caso di amministrazione congiunta, i singoli amministratori non possono compiere alcuna operazione, salvi

21 i casi in cui si renda necessario agire con urgenza per evitare un danno alla società. Possono essere nominati direttori, institori o procuratori per il compimento di determinati atti o categorie di atti, determinandone i poteri. RAPPRESENTANZA ART.17) La rappresentanza della società spetta al Presidente del Consiglio di Amministrazione ed in caso di suo impedimento o di assenza al Vice Presidente. La rappresentanza della società spetta anche ai Consiglieri Delegati se nominati, ai direttori, agli institori e ai procuratori, nei limiti dei poteri loro conferiti nell'atto di nomina. COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI ART.18) Agli amministratori spetta il rimborso delle spese sostenute per ragioni del loro ufficio. I soci possono inoltre assegnare agli amministratori un'indennità annuale in misura fissa, ovvero un compenso proporzionale agli utili netti di esercizio, nonché determinare un'indennità per la cessazione dalla carica e deliberare l'accantonamento per il relativo fondo di quiescenza con modalità stabilite con decisione dei soci.

22 In caso di nomina di un comitato esecutivo o di consiglieri delegati, il loro compenso è stabilito dal consiglio di amministrazione al momento della nomina. ORGANO DI CONTROLLO ART.19) Nei casi previsti dalla legge o, qualora i soci lo ritengano opportuno, viene nominato con decisione dei soci un sindaco che sia revisore legale iscritto nell'apposito registro. L'organo di controllo su decisione dei soci potrà avere composizione collegiale ed in tal caso sarà composto di tre sindaci effettivi e due supplenti (tutti revisori legali iscritti nell'apposito registro), i quali costituiscono il collegio sindacale. I soci con la decisione di nomina provvedono altresì alla determinazione del compenso spettante al sindaco od ai sindaci effettivi e, nel caso di composizione collegiale dell'organo di controllo, alla designazione del Presidente. Nel caso in cui la nomina dell'organo di controllo sia obbligatoria per legge, il sindaco o i sindaci così nominati restano in carica per tre esercizi con scadenza alla data di approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio dell'incarico e sono rieleggibili.

23 L'organo di controllo ha le funzioni previste dall'art del Codice Civile ed i suoi poteri sono disciplinati dagli articoli 2404, 2405 e 2406 del Codice Civile. REVISIONE LEGALE DEI CONTI Art.20) La revisione legale dei conti è esercitata dal sindaco o dal collegio sindacale, se nominati. Quando richiesto dalla legge o deciso dai soci e comunque secondo la normativa vigente, la revisione legale dei conti viene esercitata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione iscritti nell'apposito registro. I soci possono, in ogni momento, attribuire la revisione legale dei conti all'organo di controllo (monocratico o collegiale), ad un revisore legale o ad una società di revisione, purché la relativa decisione non determini la revoca dell'incarico al soggetto che, al momento della decisione stessa, era incaricato della suddetta funzione. DECISIONI DEI SOCI ART.21) I soci decidono sulle materie riservate alla loro competenza dalla legge, dal presente statuto, nonché sugli argomenti che uno o più amministratori o tanti soci che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale sottopongono alla loro approvazione.

24 In ogni caso sono riservate alla competenza dei soci: a) l'approvazione del bilancio e la distribuzione degli utili; b) la nomina degli amministratori e la struttura dell' organo amministrativo; c) la nomina dei sindaci e del presidente del collegio sindacale o del revisore; d) le modificazioni dello statuto; e) la decisione di compiere operazioni che comportano una sostanziale modificazione dell'oggetto sociale o una rilevante modificazione dei diritti dei soci; f) la nomina dei liquidatori e i criteri di svolgimento della liquidazione. Non è necessaria la decisione dei soci che autorizzi l'acquisto da parte della società, per un corrispettivo pari o superiore al decimo del capitale sociale, di beni o di crediti dei soci fondatori, dei soci o degli amministratori, nei due anni dalla iscrizione della società nel Registro delle Imprese. DIRITTO DI VOTO ART.22) Hanno diritto di voto i soci iscritti nel libro dei soci.

25 Il voto del socio vale in misura proporzionale alla sua partecipazione. Il socio moroso (o il socio la cui polizza assicurativa o la cui garanzia bancaria siano scadute o divenute inefficaci, ove prestate ai sensi dell'art. 2466, comma 5, c.c.) non può partecipare alle decisioni dei soci. CONSULTAZIONE SCRITTA E CONSENSO ESPRESSO PER ISCRITTO ART.23) Le decisioni dei soci non possono essere adottate mediante consultazione scritta ovvero sulla base del consenso espresso per iscritto. ASSEMBLEA ART.24) Le decisioni dei soci devono essere adottate mediante deliberazione assembleare. L'assemblea deve essere convocata dall'organo amministrativo anche fuori dalla sede sociale, purché in Italia o nel territorio di un altro Stato membro dell'unione Europea. In caso di impossibilità di tutti gli amministratori o di loro inattività, l'assemblea può essere convocata dal collegio sindacale, se nominato, o anche da un socio. L'assemblea viene convocata con avviso spedito otto giorni prima o, se spedito successivamente, ricevuto almeno cinque

26 giorni prima di quello fissato per l'adunanza, con lettera raccomandata A.R., ovvero con qualsiasi altro mezzo idoneo ad assicurare la prova dell'avvenuto ricevimento, fatto pervenire agli aventi diritto al domicilio risultante dai libri sociali. Nell'avviso di convocazione devono essere indicati il giorno, il luogo, l'ora dell'adunanza e l'elenco delle materie da trattare. L'avviso di convocazione deve essere sottoscritto dal Presidente o dal Vice Presidente del consiglio di amministrazione. Nell'avviso di convocazione può essere prevista una data ulteriore di seconda convocazione, per il caso in cui nell'adunanza prevista in prima convocazione l'assemblea non risulti legalmente costituita; comunque anche in seconda convocazione valgono le medesime maggioranze previste per la prima convocazione. Anche in mancanza di formale convocazione l'assemblea si reputa regolarmente costituita quando ad essa partecipa l'intero capitale sociale e tutti gli amministratori e i sindaci, se nominati, sono presenti o informati e nessuno si oppone alla trattazione dell'argomento. Se gli

27 amministratori o i sindaci, se nominati, non partecipano personalmente all'assemblea, dovranno rilasciare apposita dichiarazione scritta, da conservarsi agli atti della società, nella quale dichiarano di essere informati della riunione e di tutti gli argomenti posti all'ordine del giorno e di non opporsi alla trattazione degli stessi. SVOLGIMENTO DELL'ASSEMBLEA ART.25) L'assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione. In caso di assenza o di impedimento di questi, l'assemblea è presieduta dalla persona designata dagli intervenuti. Spetta al presidente dell'assemblea constatare la regolare costituzione della stessa, accertare l'identità e la legittimazione dei presenti, dirigere e regolare lo svolgimento dell'assemblea ed accertare e proclamare i risultati delle votazioni. DELEGHE ART.26) Ogni socio che abbia diritto di intervenire all'assemblea può farsi rappresentare anche da soggetto non socio per delega scritta, che deve essere conservata dalla società. Nella delega deve essere specificato il nome del rappresentante con l'indicazione di eventuali facoltà e

28 limiti di subdelega. Se la delega viene conferita per la singola assemblea ha effetto anche per la seconda convocazione. E' ammessa anche una delega a valere per più assemblee, indipendentemente dal loro ordine del giorno. La rappresentanza può essere conferita agli amministratori, ai sindaci o al revisore, se nominati. VERBALE DELL'ASSEMBLEA ART.27) Le deliberazioni dell'assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal presidente e dal segretario se nominato o dal notaio. Il Presidente, qualora lo ritenga opportuno, può farsi assistere da due scrutatori. Il verbale deve indicare la data dell'assemblea e, anche in allegato, l'identità dei partecipanti e il capitale rappresentato da ciascuno; deve altresì indicare le modalità e il risultato delle votazioni e deve consentire, anche per allegato, l'identificazione dei soci favorevoli, astenuti o dissenzienti. Il verbale deve riportare gli esiti degli accertamenti fatti dal presidente a norma del precedente art. 29, al primo capoverso. Nel verbale devono essere riassunte, su richiesta dei soci, le loro dichiarazioni pertinenti all'ordine del

29 giorno. Il verbale dell'assemblea, anche se redatto per atto pubblico, deve essere trascritto, senza indugio, nel libro delle decisioni dei soci. QUORUM COSTITUTIVI E DELIBERATIVI ART.28) L'assemblea è regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. Nei casi previsti dal precedente art. 21 lett. d), e) ed f) l'assemblea è regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino i due terzi del capitale sociale e delibera con il voto favorevole del cinquantuno per cento del capitale sociale. Restano comunque salve le altre disposizioni di legge o del presente statuto che, per particolari decisioni, richiedono diverse specifiche maggioranze. Nei casi in cui per legge o in virtù del presente statuto il diritto di voto della partecipazione è sospeso (ad esempio in caso di conflitto di interesse o di socio moroso), si applica l'art. 2368, comma 3, c.c. BILANCIO E UTILI

30 ART.29) Gli esercizi sociali si chiudono il 31 dicembre di ogni anno. L'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio deve essere convocata entro centoventi (120) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Essa potrà essere convocata entro centottanta (180) giorni qualora, a giudizio dell'organo amministrativo, lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura e all'oggetto della società. In tal caso gli amministratori segnalano nella relazione prevista dall'art le ragioni della dilazione. Gli utili netti risultanti dal bilancio, dedotto almeno il 5% (cinque per cento) da destinare a riserva legale fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale, verranno ripartiti tra i soci in misura proporzionale alla partecipazione da ciascuno posseduta, salvo diversa decisione dei soci. SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE ART.30) La società si scioglie per le cause previste dalla legge e pertanto: a) per il decorso del termine; b) per il conseguimento dell'oggetto sociale o per la

31 sopravvenuta impossibilità a conseguirlo, salvo che l'assemblea, all'uopo convocata entro trenta giorni, non deliberi le opportune modifiche statutarie; c) per l'impossibilità di funzionamento o per la continuata inattività dell'assemblea; d) per la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, salvo quanto è disposto dagli artt e 2482 ter c.c.; e) nell'ipotesi prevista dagli artt quater e 2473 c.c.; f) per deliberazione dell'assemblea; g) per le altre cause previste dalla legge. In tutte le ipotesi di scioglimento, l'organo amministrativo deve effettuare gli adempimenti pubblicitari previsti dalla legge nel termine di trenta giorni dal loro verificarsi. L'assemblea, se del caso convocata dall'organo amministrativo, nominerà uno o più liquidatori determinando: - il numero dei liquidatori; - in caso di pluralità di liquidatori, le regole di funzionamento del collegio, anche mediante rinvio al funzionamento del consiglio di amministrazione, in quanto compatibile; - a chi spetta la rappresentanza della società;

32 - i criteri in base ai quali deve svolgersi la liquidazione; - gli eventuali limiti ai poteri dell'organo liquidativo. CLAUSOLA COMPROMISSORIA Art.31) Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra i soci ovvero tra i soci e la società che abbia ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale, ad eccezione di quelle nelle quali la legge prevede l'intervento obbligatorio del pubblico ministero, dovrà essere risolta da un arbitro nominato dal Presidente del Tribunale del luogo in cui ha sede la società, su richiesta della parte più diligente. La sede del collegio arbitrale sarà presso il domicilio dell'arbitro. L'arbitro dovrà decidere entro trenta giorni dalla nomina. L'arbitro deciderà in via irrituale secondo equità. Resta fin d'ora stabilito irrevocabilmente che le risoluzioni e determinazioni dell'arbitro vincoleranno le parti. L'arbitro determinerà come ripartire le spese dell'arbitrato tra le parti. Sono soggette alla disciplina sopra prevista anche le controversie promosse da amministratori, liquidatori e

33 sindaci ovvero quelle promosse nei loro confronti, che abbiano ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale. Per quanto non previsto, si applicano le disposizioni del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5. La soppressione della presente clausola compromissoria deve essere approvata con delibera dei soci con la maggioranza di almeno i due terzi del capitale sociale. I soci assenti o dissenzienti possono, entro i successivi novanta giorni, esercitare il diritto di recesso ai sensi dell'art. 9. Le modifiche del contenuto della presente clausola compromissoria devono essere approvate con delibera dei soci secondo il rispetto dei quorum previsti ai sensi dell articolo 34 del Decreto Legislativo 17 gennaio 2003 n.5. Firmato: Esbardo Carlo - Carlo Viggiani Notaio

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