VALUTAZIONE INTEGRATA E VAS DI UNA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI FORTE DEI MARMI (LU) Contributo per l atto di avvio del procedimento
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1 VALUTAZIONE INTEGRATA E VAS DI UNA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI FORTE DEI MARMI (LU) Contributo per l atto di avvio del procedimento Codice AI-C01-10A Versione 01 Data 07/04/2011 Committente Comune di Forte dei Marmi Stato del documento Definitivo Autore Paolo Nicoletti Revisione Approvazione Paolo Nicoletti Aprile 2011 AMBIENTE ITALIA S.R.L. ISTITUTO DI RICERCHE MILANO, VIA CARLO POERIO 39, MILANO - TEL. (+39) FAX (+39) ROMA, VIA VICENZA 5/A, ROMA - TEL. (+39) FAX (+39) PISA, VIA GIUNTINI 25, NAVACCHIO (PI) - TEL. (+39) FAX (+39) TREVISO, VIA DEGLI ALPINI 6, CARBONERA (TV) - TEL. (+39) FAX (+39) CERT AQ- MIL- SINCERT Progettazione ed erogazione di servizi di ricerca analisi, pianificazione e consulenza nel campo dell ambiente e del territorio Partita IVA, CF e Iscrizione Registro Imprese MI R.E.A Capitale Sociale interamente versato ,00
2 1 Il processo di valutazione La normativa toscana sul governo del territorio (legge regionale 1/2005) incentra la sua azione sul concetto di sviluppo sostenibile, quindi sull uso sostenibile delle risorse e, con lo scopo di perseguire tale finalità 1, individua il processo della valutazione integrata (VI), che si applica agli strumenti della pianificazione territoriale, agli atti comunali di governo del territorio e alle loro varianti. Gli aspetti valutativi sono inoltre regolati da una legge regionale 2 che, recependo disposizioni di livello nazionale ed europeo 3, prescrive, in molti casi, di affiancare alla valutazione integrata un ulteriore processo di valutazione rappresentato dalla valutazione ambientale strategica (VAS). A tal proposito, considerando il fatto che la VI e la VAS risultano procedimenti molto simili e che, in alcune fasi, arrivano persino a sovrapporsi, la stessa legge regionale, si preoccupa di assicurare un loro coordinamento attraverso un regolamento 4, che però non è stato ancora elaborato. Quindi è la stesse legge a stabilire che nel periodo transitorio vanno applicate sia le disposizioni del regolamento sulla valutazione integrata 5 sia quelle che regolano lo svolgimento della VAS 6. Sula base di queste considerazioni e di una analisi più approfondita della normativa di livello soprattutto regionale, si ricava che, per la variante al Piano strutturale del Comune di Forte dei Marmi è sicuramente necessaria la valutazione integrata, mentre per quel che concerne la VAS potrebbe anche essere sufficiente la sola verifica di assoggettabilità, laddove alle proposte della variante si attribuisca il significato di modifiche minori 7. Tuttavia, al fine di evitare possibili discussioni, l amministrazione ha scelto di percorrere, anche per la VAS, la strada della procedura ordinaria, che alla luce della necessità di svolgere la valutazione integrarla non rappresenta un significativo onere aggiuntivo sia in termini procedurali che di elaborazione tecnica. Nella figura 1.1 è riportato schematicamente il modo in cui, secondo la vigente normativa, si dovrebbe sviluppare l intero processo valutativo nel quale sono comprese sia le fasi previste della valutazione integrata sia quelle della VAS. In tale schema sono inoltre evidenziati la tempistica associata ad ogni passaggio e la relativa documentazione, i cui contenuti verranno illustrati più dettagliatamente nel successivo paragrafo Legge regionale 3 gennaio 2005 e s.m.i. art. 11 comma1 2 Legge regionale 10/2010 e s.m. 3 D.lgs 152/2006 così come modificato dal D.lgs 128/ Legge regionale 10/2010 e s.m.i art Dpgrt 9 febbraio 2007 n.4r 6 Legge regionale 10/2010 e s.m.i titolo II 7 Legge regionale 10/2010 e s.m.i art. 5 comma 3 lettera b. COD :AI-C01-10A146 VERS:01 DATA07/04/2011 PAGINA: 1
3 Figura Schema del processo di valutazione secondo la legge 10/2010 e s.m.i 1.1 Aspetti metodologici Come è possibile ricavare dallo schema di figura 1.1 sia la valutazione integrata che la VAS si attuano attraverso lo svolgimento di fasi distinte, che nel primo caso sono rappresentate da una fase di valutazione iniziale, una intermedia, e una finale e nel secondo caso da una fase preliminare seguita da una di elaborazione del Rapporto ambientale. Per ognuna di COD :AI-C01-10A146 VERS:01 DATA07/04/2011 PAGINA: 2
4 queste fasi, indipendentemente che si tratti della valutazione integrata o della VAS, è prevista la predisposizione di una documentazione tecnica. A tal proposito è opportuno evidenziare che, sebbene i due processi risultino separati, la distinzione fra VI e VAS, come già accennato in premessa, non è molto netta, anzi spesso si riscontrano sovrapposizioni. É comunque altrettanto importante segnalare ciò che invece li distingue significativamente: l uno, la valutazione integrata, si conclude prima dell adozione della variante, mentre l altro, la VAS, prosegue anche dopo e termina con la definitiva approvazione dello strumento. Sulla base di queste considerazioni e cioè la evidente analogia fra i due processi, allo scopo di perseguire una semplificazione complessiva, appare logico individuare una soluzione che risulti accettabile oltre che dal punto di vista procedurale, anche sotto il profilo della completezza dei contenuti tecnici. Pertanto si è scelto non solo di accorpare, laddove possibile, le fasi della valutazione integrata con le corrispondenti fasi della valutazione ambientale strategica ma anche di predisporre, per ognuna di queste fasi, un elaborato unico che riporti le analisi e i contenuti richiesti da entrambi i processi valutativi Valutazione iniziale e procedura per la fase preliminare della VAS La fase di valutazione iniziale rappresenta l inizio del processo di valutazione integrata, durante il quale sono previste alcune attività che conducono all elaborazione di un documento con i contenuti di seguito elencati: 1) la definizione del quadro conoscitivo analitico, l analisi degli scenari di riferimento del piano e il recepimento degli obiettivi fissati dall amministrazione comunale; 2) il recepimento e le integrazioni nel processo di valutazione integrata delle risultanze derivanti dalle analisi di fattibilità tecnica giuridica amministrativa e economica finanziaria degli obiettivi; 3) l analisi di coerenza esterna fra gli obiettivi della variante e gli obiettivi fissati sia dalla pianificazione sovraordinata e di settore di competenza di altre amministrazioni e/o enti (coerenza esterna verticale), sia dalla pianificazione di settore di competenza della stessa amministrazione comunale (analisi di coerenza esterna orizzontale); 4) l individuazione di un adeguato percorso partecipativo. Per quanto concerne invece la valutazione ambientale strategica (VAS) l inizio è costituito dalla fase preliminare nella quale è necessario elaborare, per l appunto, un documento preliminare o di scoping. Secondo la normativa in vigore, tale documento dovrebbe riportare alcuni dei contenuti già presenti nel rapporto di valutazione intermedia precedentemente illustrata e comprendere una parte specifica, assente nel primo documento, che illustra ciò che il proponente intende valutare, i metodi con i quali intende farlo e soprattutto il dettaglio e l approfondimento delle informazioni che ritiene di utilizzare per la costruzione del Rapporto Ambientale. Il documento contiene altresì l elenco dei soggetti competenti in materia ambientale da coinvolgere nel processo di valutazione. Poiché sembra abbastanza inutile predisporre due documenti separati che coinciderebbero in molte parti, allora si propende per l elaborazione di un'unica relazione che contiene tutto ciò che la normativa prevede per lo svolgimento della fase iniziale di entrambi i processi valutativi. Tale elaborato sarà inviato all autorità competente e ai soggetti con competenze ambientali per le consultazioni che come illustrato nello schema di figura 1.1 si COD :AI-C01-10A146 VERS:01 DATA07/04/2011 PAGINA: 3
5 concludono entro 90 giorni, temine che può essere ridotto previo accordo tra proponente e autorità competente Valutazione intermedia Questa azione comprende i passaggi necessari a sviluppare la valutazione intermedia secondo il seguente schema: 1) aggiornamento del quadro conoscitivo analitico specifico e scelta degli indicatori necessari a sviluppare il confronto tra possibili alternative e declinazione degli obiettivi generali in obiettivi specifici; 2) individuazione delle azioni per conseguire gli obiettivi; 3) analisi della coerenza fra le azioni previste e gli obiettivi enunciati (coerenza interna); 4) individuazioni di possibili e sussistenti alternative; 5) valutazione degli effetti ambientali, economici, sociali e sulla salute umana delle previsioni (analisi delle ricadute attese e prevedibili), con lo scopo di scegliere fra possibili soluzioni alternative e di verificarne l efficacia al fine del perseguimento degli obiettivi; 6) eventuale adeguamento delle scelte in relazione agli esiti della valutazione. In particolare la valutazione degli effetti territoriali, ambientali, sociali, economici e sulla salute umana dovrà prevedere: 1) la valutazione degli effetti attesi sul territorio; 2) l individuazione degli elementi di criticità; 3) la valutazione della pianificazione sovraordinata e dei piani di settore sia quelli di competenza di altre amministrazioni e/o di altri enti che prevedibilmente possono interessare il territorio interessato, sia quelli di competenza della stessa amministrazione comunale. La documentazione che illustra i risultati di queste attività rappresenta il documento di valutazione intermedia che, insieme alla proposta di piano, deve essere reso disponibile per lo svolgimento di una fase di consultazione. Durante tale periodo chiunque - enti, associazioni e singoli cittadini - può prendere visione del materiale e presentare osservazioni, contributi e proposte alternative. La durata di questa fase, così come le sue modalità di attuazione, non sono fissate per legge ma dipendono dalle scelte dell amministrazione che sono indicate nel documento di valutazione iniziale e di scoping, Predisposizione della Relazione di sintesi ed elaborazione del Rapporto ambientale I risultati del processo di valutazione integrata sono riportati in una Relazione di sintesi che deve contenere: 1) gli esiti delle valutazioni territoriali, ambientali, sociali ed economiche e sulla salute umana, la verifica di fattibilità e di coerenza interna ed esterna; 2) la motivazione delle scelte; 3) la definizione del sistema di monitoraggio finalizzato alla gestione della variante e alla valutazione del processo di attuazione e di realizzazione delle azioni programmate; COD :AI-C01-10A146 VERS:01 DATA07/04/2011 PAGINA: 4
6 4) il Rapporto ambientale, secondo quanto richiesto dalle vigenti normative 8, che comprende, oltre a tutta una serie di informazioni già elaborate per il documento di valutazione intermedia ovviamente aggiornate alla luce degli esiti delle consultazioni, importanti e fondamentali indicazioni di adeguate misure di mitigazione atte ad assicurare la sostenibilità della variante 9, e una sintesi non tecnica per i non addetti ai lavori. La relazione di sintesi così composta è messa a disposizione del pubblico preliminarmente all atto di adozione della variante Adempimenti successivi all adozione e contenuti degli atti relativi Con l adozione della variante e della relazione di sintesi si conclude il processo di Valutazione integrata ma non quello di VAS, che prosegue anche dopo, secondo le seguenti fasi: 1) comunicazione da parte del proponente all Autorità competente della proposta di variante adottata, del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica e contestuale pubblicazione sul BURT di un avviso 10 ; 2) pubblicizzazione dei documenti adottati per 60 giorni entro i quali chiunque - soggetti competenti in materia ambientale, pubblico interessato, associazioni - ha la facoltà di presentare osservazioni; tale fase coincide con quella prevista dalla legge 1/2005 per le l istituto delle osservazioni ai piani di tipo urbanistico 11 ; 3) espressione del parere motivato dell autorità competente entro 90 giorni dalla scadenza del termine di cui al punto 2; 4) trasmissione da parte del proponete all Autorità procedente: della proposta di piano; del Rapporto ambientale, del parere motivato e della documentazione acquisita durante la fase delle osservazioni; della proposta della dichiarazione di sintesi. Al termine di queste fasi si può procedere all approvazione con un provvedimento che è accompagnato da una dichiarazione di sintesi contenente la descrizione: a) del processo decisionale seguito; b) delle modalità con cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma; c) delle modalità con cui si è tenuto conto del rapporto ambientale, delle risultanze delle consultazioni e del parere motivato; d) delle motivazioni e delle scelte anche alla luce delle possibili alternative individuate nell ambito del processo di VAS. 8 8 Legge regionale 10/2010 e s.m.i Allegato 2 9 Per chi ha familiarità con il vecchio strumento della valutazione degli effetti ambientali della precedente legge regionale sul governo del territorio (legge regionale 5/1995), altro non sono che le condizioni alla trasformabilità del terriotorio. 10 Legge regionale 10/2010 e s.m.i art. 25 comma 1 11 Legge regionale 1/2005 art. 17 COD :AI-C01-10A146 VERS:01 DATA07/04/2011 PAGINA: 5
7 2 Il quadro conoscitivo ambientale relativo al territorio del comune di Forte dei Marmi Durante l ultimo periodo e in particolare nell ultimo anno, l amministrazione comunale di Forte dei Marmi ha predisposto una serie di strumenti urbanistici dei quali uno è stato recentemente approvato in via definitiva. Si tratta del Piano Complesso d intervento (Pci) che, pur riguardando porzioni limitate della superficie comunale, copre praticamente l intero territorio di Forte dei Marmi, a causa dell ampia dislocazione delle aree interessate. Per questo motivo, il quadro relativo alle risorse coinvolte non poteva soffermarsi all analisi della situazione presente nelle sole zone comprese nel Pci ma necessariamente doveva riguardare l intero territorio comunale. Da ciò si ricava che esiste già un quadro conoscitivo sufficientemente esaustivo che, durante l elaborazione di questa variante, sarà ulteriormente adeguato con gli aggiornamenti più recenti. In particolare le matrici sulle quali sono disponibili informazioni per i cui dettagli si rimanda al capitolo 4 Caratterizzazione dello stato dell ambiente contenuto nel Rapporto ambientale allegato al Pci, sono: 1) Aria 2) Acqua 3) Suolo 4) Sistema storico paesaggistico e naturale 5) Rumore 6) Mobilità e traffico 7) Energia 8) Rifiuti. Tuttavia è importante sottolineare che questo quadro conoscitivo ancorché abbastanza completo presenta alcuni dati leggermente datati che per l elaborazione di una proposta di variante al Ps necessitano di opportuni aggiornamenti. Di particolare interesse sarebbe l acquisizione di informazioni più precise e più recenti sugli aspetti relativi al sistema socioeconomico e alle dinamiche demografiche e soprattutto su quelli relativi alla mobilità e al traffico, nonché all incidentalità stradale. Sarebbe inoltre estremamente importante acquisire informazioni più dettagliate sui temi che riguardano il turismo. COD :AI-C01-10A146 VERS:01 DATA07/04/2011 PAGINA: 6
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