C1. MEMORIA CENTRALE Memoria Ampio vettore di parole o byte. Vede soltanto un flusso di indirizzi di memoria e non sa come questi sono generati.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "C1. MEMORIA CENTRALE Memoria Ampio vettore di parole o byte. Vede soltanto un flusso di indirizzi di memoria e non sa come questi sono generati."

Transcript

1 C1. MEMORIA CENTRALE Memoria Ampio vettore di parole o byte. Vede soltanto un flusso di indirizzi di memoria e non sa come questi sono generati. Registri base e limite Contengono rispettivamente il più piccolo indirizzo legale della memoria fisica e la dimensione dell intervallo ammesso. Ogni indirizzo generato in modalità utente è confrontato con i valori contenuti nei due registri, in modo da proteggere il sistema operativo dagli accessi utente e il processo utente A dal processo utente B. Se un indirizzo generato è fuori dai margini, viene inviato un segnale d eccezione. Sono modificabili solo dal sistema operativo. Indirizzi logici Indirizzi generati dalla CPU durante il suo funzionamento Indirizzi fisici Indirizzi usati dall unità di memoria Associazione degli indirizzi Fase di compilazione Si sa a priori dove il processo risiederà in memoria. Genera codice assoluto. Se il processo dev essere spostato, bisogna ricompilare. Equivalenza tra indirizzi logici e indirizzi fisici. Fase di caricamento In fase di compilazione non è noto dove risiederà il processo in memoria. Genera codice rilocabile. Se il processo dev essere spostato, bisogna ricaricarlo. Equivalenza tra indirizzi logici e indirizzi fisici. Fase di esecuzione Durante l esecuzione il processo può essere spostato da un segmento all altro. Associazione ritardata fino alla fase di esecuzione. Caricamento dinamico Caricamento di una procedura in memoria solo quando questa viene richiamata. Collegamento dinamico Si differisce il collegamento della procedura fino al momento in cui questa viene chiamata. Inserisce stub nel codice generato, i quali indicano come localizzare la giusta procedura in memoria o caricarla se non è già presente. Swap-out Il processo è spostato da memoria centrale a backing store. Swap-in Il processo è spostato da backing store a memoria centrale. Allocazione contigua della memoria La memoria viene divisa in partizioni di dimensione fissa (potenzialmente non uguali!). Ogni partizione contiene un unico processo. Inizialmente tutta la memoria è a disposizione, man mano che si prosegue la memoria conterrà una serie di buchi di diverse dimensioni. Quando il processo termina e si libera la sua memoria, se il buco che si viene a creare è accanto ad altri buchi, questi si possono unire per formare un buco più grande First fit Data una richiesta di n byte, si sceglie il primo buco libero abbastanza grande Best fit Data una richiesta di n byte, si sceglie il più piccolo buco libero Worst fit Data una richiesta di n byte, si sceglie il più grande buco libero

2 Frammentazione esterna Lo spazio di memoria totale è sufficiente per soddisfare una richiesta, ma non è contiguo. Risolvibile con la compattazione. Frammentazione interna Memoria interna alla partizione, ma non usata dal processo. Paginazione Consente la non contiguità dello spazio degli indirizzi fisici e risolve il problema della frammentazione esterna. Persiste invece quello della frammentazione interna. La memoria fisica è divisa in blocchi di dimensioni costante, detti frame. La memoria logica è divisa in blocchi di pari dimensione, detti pagine. Ogni processo ha una tabella delle pagine. Divisione degli indirizzi Spazio degli indirizzi logici: 2 n Spazio degli indirizzi fisici: 2 m Dimensione di una pagina: 2 p Indirizzo logico Indirizzo fisico n n p p N pagina Offset m m p p N frame Offset Per determinare il numero di frame fisico a partire dal numero di pagina si può ricorrere alla tabella delle pagine (che è anch essa in memoria) o alla TLB. Ad ogni frame sono associati dei bit di protezione che esprimono se l operazione tentata sulla pagina è legittima (sto cercando di scrivere in una pagina in sola lettura?). È possibile condividere una pagina di codice tra più processi se il codice è rientrante. Paginazione gerarchica Schema in cui è paginata anche la tabella delle pagine. Indirizzo logico Indirizzo fisico n n p 1 n p 2 p N pagina Offset m m p p N frame Offset

3 Tabella delle pagine di tipo hash L argomento della funzione di hash è il numero della pagina virtuale e l output è il numero di pagina fisico. Le collisioni sono gestite con una lista concatenata. Tabella delle pagine invertita Unica struttura dati globale che ha un elemento per ogni frame. La ricerca del numero di frame fisico viene fatta combinando l identificatore del processo a cui è assegnato il frame col numero di pagina logica. Segmentazione Suddivisione della memoria fisica disponibile in blocchi di lunghezza fissa o variabile detti segmenti. L utente fornisce dunque indirizzi logici come coppie ordinate (numero di segmento, scostamento). Dato il numero del segmento, una tabella dei segmenti restituisce gli estremi base e limite per quel dato segmento. Se il limite è maggiore dello scostamento, si sta cercando di uscire fuori dal segmento e dev essere generata una trap. C2. MEMORIA VIRTUALE Memoria virtuale Tecnica che consente di eseguire i processi senza che questi siano completamente contenuti in memoria. Astrae la memoria centrale in un vettore molto grande e uniforme. Paginazione su richiesta Le pagine vengono caricate in memoria solo quando richieste durante l esecuzione del programma. Estremizzando, si può ricorrere alla paginazione su richiesta pura, in cui l esecuzione di un processo è avviata senza che nessuna pagina sia in memoria. Bit di validità Bit presente nella tabella delle pagine. Ci dice se la pagina è valida e presente in memoria, oppure no. Se viene tentato l accesso a una pagina contrassegnata come non valida, viene generato un page fault. In tal caso è necessario inviare un eccezione per fermare il processo, individuare un frame libero per trasferire la pagina dalla memoria secondaria e riavviare il processo. Sostituzione delle pagine Se non esistono frame liberi in memoria principale, è necessario scegliere una vittima tra le pagine presenti per poi aggiornare le tabelle di gestione ed eventualmente scrivere su disco la pagina precedentemente presente in memoria. FIFO Sostituzione secondo l ordine di arrivo OPT Sostituzione della pagina che non si userà per il periodo di tempo più lungo. Difficile da realizzare perché implica la conoscenza del futuro. LRU Sostituzione della pagina che non è stata usata per il periodo di tempo più lungo. Second chance In caso di page fault considero la pagina più vecchia. Se il suo bit di riferimento è uguale a 0, la rimuovo. Altrimenti si azzera il bit di riferimento e si analizza la precedente pagina più vecchia. Second chance migliorato Sostituisce una pagina analizzando in coppia il bit di riferimento e quello di modifica.

4 Disco di basso livello Partizione speciale del disco per favorire l esecuzione di certi programmi. Bypassa il file system. Algoritmi di allocazione Allocazione uniforme Se ho m frame e n processi, ad ogni processo vengono assegnati m/n frame. Allocazione proporzionale Ad ogni processo vengono assegnati un numero di frame in proporzione alla memoria richiesta rispetto alla memoria totale disponibile. Algoritmi di sostituzione Algoritmi di sostituzione globale Nella sostituzione, si sceglie un frame dall insieme di tutti i frame, anche se questo è correntemente allocato a un altro processo. Genera maggiore produttività nel sistema. Algoritmi di sostituzione locale Nella sostituzione, si sceglie un frame solo dall insieme dei frame del processo. Paginazione degenere Si verifica quando si spende più tempo per la paginazione che per l esecuzione dei processi. È causata dal sistema operativo che vede la CPU poco utilizzata e dunque decide di aumentare (troppo) il grado di multiprogrammazione. Working set Insieme delle pagine riferite negli ultimi k accessi in memoria. Resident set Insieme delle pagine residenti effettivamente in memoria. Modello dell insieme di lavoro Si basa sull analisi degli ultimi n riferimento alle pagine. Se una pagina si trova in questo insieme rimane nel resident set, altrimenti esce. La difficoltà consiste nel tenere traccia degli elementi che compongono l insieme, quindi si può usare un approssimazione di questo modello in cui se la pagina non è negli ultimi n riferimenti e non è necessario rimuoverla dal resident set, questa è mantenuta. C3. SCHEDULING DELLA CPU L esecuzione di un processo è l alternanza delle fasi di CPU burst e IO burst. In sistemi multiprogrammati sono caricati più processi in memoria e quando un processo deve attendere un evento, il sistema operativo gli sottrae il controllo della CPU per cederlo a un altro processo. È lo scheduler della CPU a selezionare uno dei processi in coda pronti per l esecuzione. Scheduling senza diritto di prelazione La CPU rimane assegnata al processo fin quando questo non la rilascia, in quanto terminato o in attesa. Scheduling con diritto di prelazione Il processo continuerebbe volentieri la sua esecuzione, ma è interrotto perché altri scalpitano. Criteri di scheduling Tempo di completamento (turnaround) Tempo tra sottomissione del processo e sua fine. Tempo di attesa Tempo di completamento a cui si sottrae tempo di esecuzione e tempo di attesa per l I/O.

5 Tipi di scheduling FCFS La CPU è assegnata al processo che la richiede per primo. SJF La CPU è assegnata al processo che ha la più breve lunghezza della sequenza successiva (quindi bisogna fare una predizione sul futuro) di operazioni. SRTF È la versione SJF con prelazione. Per priorità La CPU è assegnata al processo con priorità vincente. Round robin La CPU è assegnata al processo per massimo un time slice alla volta. Scheduling a code multiple con retroazione Suddivide la coda dei processi in code distinte e permette ai processi, sotto certe condizioni, di spostarsi tra le code. Scheduling in sistemi multiprocessore Se sono disponibili più unità di elaborazione, queste possono essere disponibili per l esecuzione di ogni processo nella coda. C4. MEMORIA SECONDARIA Nei dischi magnetici i dati sono memorizzati serialmente in tracce divise in settori. Le tracce sono disposte in maniera concentrica sui vari piatti e ogni piatto è dotato di una sua circuiteria di lettura/scrittura, detta testina. Le testine si muovono in blocco grazie a un braccio del disco. L insieme delle tracce corrispondenti a una certa posizione del braccio costituisce un cilindro. L efficienza di un unità disco è misurata dalla velocità di trasferimento e dal tempo di posizionamento. Un unità disco è connessa a un calcolatore attraverso un insieme di fili, detto bus di I/O. I dischi sono considerati come grandi array monodimensionali di blocchi logici. Blocco logico Minima unità di trasferimento, solitamente grande 512 B. Scheduling del disco Per mezzo della gestione dell ordine delle richieste di I/O è possibile ottimizzare i tempi di accesso. FIFO Richieste servite secondo l ordine di arrivo. SSTF Richieste servite secondo il tempo di ricerca rispetto alla posizione corrente della testina. SCAN Richieste servite prima in un senso, poi nell altro. C-SCAN Come SCAN, ma nel viaggio di ritorno non sono servite richieste. LOOK Si interrompe il viaggio quando non ci sono più richieste in una certa direzione. Formattazione del disco Prima di memorizzare dei dati, un disco dev essere diviso in settori. Questo procedimento è detto formattazione a basso livello e riempie il disco con una speciale struttura dati per ogni settore, consistente di intestazione, area dati (di solito 512 B), coda. Partizionamento Suddivide il disco in uno o più gruppi di cilindri. Formattazione logica Crea un file system.

6 Blocco di avviamento Molti sistemi operativi memorizzano nella ROM un bootstrap loader, il cui unico compito è quello di caricare il programma di avviamento completo secondo le disposizioni contenute nel master boot record. RAID Acronimo di Redundant Array Of Inexpensive Disk. Migliora l affidabilità della memoria secondaria tramite il mirroring (ogni disco logico è composto da due dischi fisici e le scritture si effettuano su entrambi i dischi) e/o tramite lo striping (distribuzione dei bit di ciascun byte o dei blocchi di ciascun file su più dischi). RAID 0: solo striping RAID 1: solo mirroring RAID 2: striping a livello di bit, n dischi per i codici di parità RAID 3: striping a livello di byte, un solo disco che contiene i codici di parità RAID 4: striping a livello di blocchi, un solo disco per i codici di parità RAID 5: striping a livello di blocchi, parità distribuita sui dischi RAID 6: striping a livello di blocchi, doppia parità distribuita su più dischi C5. INTERFACCIA DEL FILE SYSTEM File system Fornisce il meccanismo per la registrazione e l accesso in linea a dati e programmi appartenenti al sistema operativo e a tutti gli utenti del sistema. Consiste di un insieme di file e una struttura della directory che organizza tutti i file nel sistema. File Insieme di informazioni a cui è assegnato un nome. È la più piccola porzione di memoria secondaria logica. Può essere strutturato in diversi modi e ha un insieme di attributi associati. È un tipo di dato astratto a cui si accede tramite un puntatore (HANDLE) che non è un puntatore al primo dato del file. Sono offerte alcune system call per effettuare alcune operazioni comuni su un file: le operazioni di lettura e scrittura utilizzano un puntatore alla posizione corrente del file. Prima di operare su un file, questo va aperto con la chiamata open(). Quando è richiesta un operazione su un file, questo è individuato da un indice in una tabella dei file aperti. Solo quando il file viene chiuso con la close(), il riferimento ad esso è rimosso dalla tabella. In sistemi operativi multiutente si mantengono due livelli di tabelle: una tabella dei file aperti per ciascun processo e una tabella di sistema. Metodi di accesso al file Accesso sequenziale Informazioni del file elaborate ordinatamente, record dopo record. Accesso diretto Possibilità di leggere e scrivere direttamente il blocco n-esimo. Altri metodi Basati ad esempio su file di indice. Strutture per directory Directory a livello singolo Tutti i file sono elencati su un unica lista lineare, ciascuno con il proprio nome. Directory a due livelli Una root directory contiene una user file directory per ogni utente. Cooperazione non facilissima.

7 Directory con struttura ad albero Ricerche efficienti e raggruppamento intelligenti. Nomi di percorso assoluti o relativi. Non si possono fare riferimenti multipli allo stesso file. Directory con struttura a grafo aciclico Permette alle directory di avere sottodirectory e file condivisi, utilizzando dei collegamenti. Attenzione alla cancellazione dei file condivisi. Montaggio di un file system Prima di poterlo usare, un file system dev essere montato in maniera esplicita o implicita. Condivisione e protezione di un file Basate sui concetti di proprietario, gruppo e universo. Si possono controllare le operazioni di lettura, scrittura ed esecuzione. C6. REALIZZAZIONE DEL FILE SYSTEM File system Fornisce un interfaccia per far corrispondere file logici a file fisici. E formato da più layer. Controllo I/O Costituito dai driver dei dispositivi, effettua trasferimenti dalla memoria. File system di base Invia generici comandi a driver per leggere/scrivere blocchi su disco. Modulo di organizzazione dei file Traduce indirizzi blocchi logici in indirizzi blocchi fisici. File system logico Gestisce tutti i metadati. Strutture presenti nei dischi Struttura dei direttori Usate per organizzare i file File Control Block Associato ad ogni file e contenente dettagli riguardanti il file stesso. Strutture presenti in memoria kernel Struttura dei direttori Contiene informazioni sui direttori acceduti di recente Tabella generale dei file aperti Contiene una copia del FCB di ciascun file aperto Tabella dei file aperti per ciascun processo Apertura di un file: open() Dato il nome del file, si guarda nella tabella generale dei file aperti se il file è già presente (in caso contrario si percorre la struttura dei direttori nella RAM, ed eventualmente nei dischi, e si carica il FCB nella tabella generale dei file aperti). Si aggiunge una entry nella tabella dei file aperti per ciascun processo che punta al FCB della tabella generale dei file aperti. Si incrementa il contatore dei riferimenti nella tabella generale. Lettura/scrittura di un file: read/write() Dato l indice del file, si va alla relativa entry nella tabella dei file aperti per ciascun processo, ottenendo un puntatore al FCB corrispondente nella tabella generale dei file aperti. Si usa poi il puntatore contenuto nel FCB per leggere/scrivere il file. Chiusura di un file: close() La chiusura di un file causa l eliminazione di una entry nella tabella dei file aperti per processo. Se non ci sono altri processi che hanno quel file aperto, il file viene eliminato anche dalla tabella generale dei file aperti.

8 Realizzazione delle directory Impensabile una realizzazione con vettore. Si può fare una lista (che ha prestazioni O(n) sulla ricerca), oppure una tabella di hash (che ha prestazioni O(1) ma paga il prezzo delle collisioni da gestire con lista concatenata). Metodi di allocazione Contigua Un file occupa un insieme di blocchi contigui su disco. Letture sequenziali veloci, ma è necessario stimare la dimensione del file (non sempre possibile). Concatenata Un file è composto da una lista concatenata di blocchi. L elemento della directory contiene un puntatore al primo blocco del file e il blocco i-esimo contiene un puntatore al blocco (i+1)-esimo. Parte dello spazio libero è dunque sprecata in puntatori. FAT Variante dell allocazione concatenata. Permette di scorporare i puntatori dai blocchi dato. Indicizzata Ad un file è assegnato un blocco indice che contiene una sequenza di indirizzi di blocchi sul disco appartenenti al file. Schema concatenato Collegamento di più blocchi indice Indice a più livelli Si usa un blocco indice di primo livello che punta a blocchi indice di secondo livello, i quali puntano a blocchi di file Schema combinato Con inode: direct blocks + single indirect + double indirect + triple indirect. Gestione dello spazio libero La lista dello spazio libero può essere realizzata in diversi modi, tra cui Vettore di bit Ogni blocco è rappresentato da un bit, se libero bit vale 1. Lista concatenata Si collegano tutti i puntatori agli spazi liberi. In teoria non efficiente, ma non viene attraversata spesso. Efficienza e prestazioni Meglio avere una buffer cache unificata piuttosto che due, perché altrimenti read() e write() userebbero una cache, mentre le chiamate con associazione alla memoria ne usarebbero due. Free-behind Rimozione di una pagina non appena si richiede quella successiva. Read-ahead Leggo e inserisco in cache sia la pagina richiesta che un tot. di successive. C7. SISTEMI DI I/O Un dispositivo comunica con un sistema di calcolo inviando segnali e comunicando con il calcolatore tramite un punto di connessione, ovvero una porta. Se uno o più dispositivi usano uno stesso insieme di fili, la connessione avviene su un bus. Alcuni dispositivi, come i dischi, sono collegati a un bus per mezzo di un controllore, insieme di componenti elettronici che può far funzionare porte, bus e dispositivi. Isolated I/O Usa una speciale classe di istruzioni specifiche (LDR/STR) per l'esecuzione dell'input/output. I dispositivi hanno uno spazio indirizzi separato da quello della memoria. Memory mapped I/O Usa lo stesso bus per indirizzare sia la memoria che i dispositivi di I/O, e le stesse istruzioni della CPU utilizzate per leggere e scrivere la memoria sono utilizzate anche per accedere ai dispositivi di I/O.

9 Polling La CPU consulta ciclicamente un bit per sapere quando il dispositivo ha dati pronti. Si entra in uno stato di attesa attiva. Interruzioni La CPU ha un contatto, detto linea di interruzione, controllato al termine di ogni istruzione. Se un dispositivo (o, nel caso più generale, il controllore delle interruzioni) richiede servizio, la CPU salva lo stato corrente e salta alla routine di gestione dell interruzione specifica. Per farlo usa un indirizzo come displacement in un vettore delle interruzioni che contiene gli indirizzi di memoria degli specifici gestori. I/O programmato La CPU si fa carico di gestire il trasferimento dati dai dispositivi, leggendo i dati dal dispositivo in registri della CPU e poi ricopiando i registri in memoria. Idem nell I/O interrupt-driven. DMA Consente di trasferire dati da dispositivo a memoria senza l ausilio della CPU. La CPU deve solo occuparsi di scrivere un comando che contiene puntatore alla locazione da trasferire, puntatore alla destinazione e numero di byte coinvolti. Il DMA agirà direttamente sul bus, presentandogli gli indirizzi necessari. Interfaccia Astrazione di un dispositivo di I/O a un tipo generale. Driver del dispositivo Modulo kernel specifico per un particolare dispositivo. Comunica con l esterno per mezzo delle interfacce uniformi. Nascondono al sottosistema di I/O le differenze tra i controllori dei dispositivi. Dispositivi a blocchi Sono basati sul trasferimento a blocchi. Ci si aspetta che il dispositivo comprenda istruzioni come read(), write() e seek(). Dispositivi a flusso di caratteri Le chiamate di sistema fondamentali per le interfacce di questo tipo permettono a un applicazione di acquisire o inviare un carattere, rispettivamente con get() e put(). I/O bloccante, non bloccante e asincrono I/O bloccante (sincrono) L esecuzione dell applicazione è sospesa finché l I/O non è completato. I/O non bloccante L esecuzione dell applicazione può continuare subito. I dati disponibili vengono ritornati man mano. I/O asincrono L esecuzione dell applicazione può continuare subito. I dati verranno ritornati tutti insieme successivamente.

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato. Il File System Il file system È quella parte del Sistema Operativo che fornisce i meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate in memoria di massa. Realizza i concetti

Dettagli

Architettura degli elaboratori Docente:

Architettura degli elaboratori Docente: Politecnico di Milano Il File System Architettura degli elaboratori Docente: Ouejdane Mejri mejri@elet.polimi.it Sommario File Attributi Operazioni Struttura Organizzazione Directory Protezione Il File

Dettagli

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova.

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Programmi applicativi Un programma applicativo (o applicativo) è un eseguibile che può essere utilizzato dall utente e che ha funzionalità di alto livello (word processor, spreadsheet, DBMS) Univ. Milano-Bicocca

Dettagli

Sistemi Operativi Esercizi Gestione Memoria

Sistemi Operativi Esercizi Gestione Memoria Sistemi Operativi Esercizi Gestione Memoria Docente: Claudio E. Palazzi cpalazzi@math.unipd.it Crediti per queste slides ad A. Memo e T. Vardanega Sistemi Operativi - C. Palazzi 64 Esercizio 1 Dato un

Dettagli

Sistemi Operativi. Sistemi I/O SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. Hardware di I/O. Interfaccia di I/O per le applicazioni. Sottosistema per l I/O del kernel

Sistemi Operativi. Sistemi I/O SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. Hardware di I/O. Interfaccia di I/O per le applicazioni. Sottosistema per l I/O del kernel SISTEMI DI INPUT/OUTPUT 10.1 Sistemi I/O Hardware di I/O Interfaccia di I/O per le applicazioni Sottosistema per l I/O del kernel Trasformazione delle richieste di I/O Stream Prestazioni 10.2 I/O Hardware

Dettagli

La gestione dell I/O (Cap. 5, Tanenbaum)

La gestione dell I/O (Cap. 5, Tanenbaum) La gestione dell I/O (Cap. 5, Tanenbaum) Prestazioni e generalità Gestione software Supporti su disco Orologi Lezione Architettura degli Elaboratori - 1 - A. Sperduti Pagina 1 Prestazioni e generalità

Dettagli

Il Sistema Operativo fa parte del software di base; e` costituito da un insieme di programmi che interagiscono e cooperano per:

Il Sistema Operativo fa parte del software di base; e` costituito da un insieme di programmi che interagiscono e cooperano per: Il Sistema Operativo Il Sistema Operativo fa parte del software di base; e` costituito da un insieme di programmi che interagiscono e cooperano per: gestire efficientemente l'elaboratore e le sue periferiche,

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI. Nucleo di un SO. Il Nucleo. Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher. 06.

SISTEMI OPERATIVI. Nucleo di un SO. Il Nucleo. Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher. 06. SISTEMI OPERATIVI 06.a Il Nucleo Nucleo di un SO Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher 1 Architettura di base dei SO Due le strutture di riferimento: a

Dettagli

LA MEMORIA NEL CALCOLATORE

LA MEMORIA NEL CALCOLATORE Tipi di memorie (1) Rappresenta il supporto fisico, il dispositivo su cui sono immagazzinate le informazioni (dati e programmi) ROM (Read Only Memory) 1-2 MByte Cache 1 MByte di sola lettura contiene programmi

Dettagli

Memoria secondaria. Sistemi Operativi mod. B 14.1

Memoria secondaria. Sistemi Operativi mod. B 14.1 Memoria secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione dell unità a disco Gestione dello spazio di swap La struttura RAID Affidabilità dei dischi Connessione dei dischi 14.1 Memoria secondaria

Dettagli

Informatica 10. appunti dalla lezione del 16/11/2010

Informatica 10. appunti dalla lezione del 16/11/2010 Informatica 10 appunti dalla lezione del 16/11/2010 Memorie Dispositivi in grado di conservare al loro interno informazione per un intervallo di tempo significativo RAM chiavetta USB Hard disk CD/DVD SD

Dettagli

Controllo I/O Costituito dai driver dei dispositivi e dai gestori dei segnali d interruzione.

Controllo I/O Costituito dai driver dei dispositivi e dai gestori dei segnali d interruzione. C6. REALIZZAZIONE DEL FILE SYSTEM Struttura del file system Un file è analizzabile da diversi punti di vista. Dal punto di vista del sistema è un contenitore di dati collegati tra di loro, mentre dal punto

Dettagli

Solitamente la capacità è minore di un disco magnetico, ma la velocità è molto più alta.

Solitamente la capacità è minore di un disco magnetico, ma la velocità è molto più alta. C4. MEMORIA SECONDARIA Nel seguito verranno analizzati, oltre alla struttura dei dispositivi di memorizzazione, anche gli algoritmi di scheduling delle unità a disco, la formattazione dei dischi, la gestione

Dettagli

Sistemi Operativi. Sottosistema di I/O

Sistemi Operativi. Sottosistema di I/O Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Patrizia Scandurra Università degli Studi di Bergamo a.a. 2011-12 Sommario L hardware di I/O Struttura Interazione tra computer e controllori

Dettagli

AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo. organizzazione strutturata dei calcolatori

AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo. organizzazione strutturata dei calcolatori AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo organizzazione strutturata dei calcolatori I livelli I calcolatori sono progettati come una serie di livelli ognuno dei quali si basa sui livelli

Dettagli

File System. Capitolo 13

File System. Capitolo 13 Capitolo 13 File System Problema 1: Le copie di un file possono essere inconsistenti, quindi per sbaglio si potrebbero leggere dati vecchi. È meglio creare un link a data nella home di ogni utente. Tuttavia,

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI. Realizzazione del file system. Prof. Luca Gherardi Prof.ssa Patrizia Scandurra (anni precedenti) (MODULO DI INFORMATICA II)

SISTEMI OPERATIVI. Realizzazione del file system. Prof. Luca Gherardi Prof.ssa Patrizia Scandurra (anni precedenti) (MODULO DI INFORMATICA II) SISTEMI OPERATIVI (MODULO DI INFORMATICA II) Realizzazione del file system Prof. Luca Gherardi Prof.ssa Patrizia Scandurra (anni precedenti) Università degli Studi di Bergamo a.a. 2012-13 Sommario Realizzazione

Dettagli

CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI

CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI Introduzione alle basi di dati (2) 2 Modelli dei dati, schemi e istanze (1) Nell approccio con basi di dati è fondamentale avere un certo livello di

Dettagli

La gerarchia delle memorie

La gerarchia delle memorie La gerarchia delle memorie Gestione della memoria Ogni processo, per avanzare necessità che il relativo programma risieda nella memoria centrale, Tale programma è costituito da memoria e dati. Lo spazio

Dettagli

I sistemi operativi (prima parte) Agostino Lorenzi I sistemi operativi - Atlas

I sistemi operativi (prima parte) Agostino Lorenzi I sistemi operativi - Atlas I sistemi operativi (prima parte) Le esigenze dell informatica moderna Computer facili da usare Gestione di grandi archivi di dati Esecuzione di più programmi sulla stessa macchina Collegamento in rete

Dettagli

Sistemi Operativi: Prof.ssa A. Rescigno Anno Acc. 2008-2009. Esercitazione. Memoria virtuale

Sistemi Operativi: Prof.ssa A. Rescigno Anno Acc. 2008-2009. Esercitazione. Memoria virtuale Sistemi Operativi: Prof.ssa A. Rescigno Anno Acc. 2008-2009 Esercitazione Università di Salerno Memoria virtuale 1. Si assuma che un processo abbia m frames (inizialmente tutti vuoti) a disposizione e

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI. Gestione della memoria. Gestione della memoria. Partizionamento Paginazione Segmentazione Memoria virtuale. 08.

SISTEMI OPERATIVI. Gestione della memoria. Gestione della memoria. Partizionamento Paginazione Segmentazione Memoria virtuale. 08. SISTEMI OPERATIVI 08.a Gestione della memoria Gestione della memoria Partizionamento Paginazione Segmentazione Memoria virtuale 1 Obiettivi La gestione della memoria (effettuata dal SO usando gli accorgimenti

Dettagli

ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE

ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE Il computer o elaboratore è una macchina altamente organizzata capace di immagazzinare, elaborare e trasmettere dati con notevole precisione e rapidità. Schematicamente

Dettagli

FILE E INDICI Architettura DBMS

FILE E INDICI Architettura DBMS FILE E INDICI Architettura DBMS Giorgio Giacinto 2010 Database 2 Dati su dispositivi di memorizzazione esterni! Dischi! si può leggere qualunque pagina a costo medio fisso! Nastri! si possono leggere le

Dettagli

Sistemi Operativi GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 11.1

Sistemi Operativi GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 11.1 GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA 11.1 Memoria Secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione del disco Gestione dello spazio di swap Struttura RAID Affidabilità Implementazione della memoria

Dettagli

Sistemi Operativi. Memoria Secondaria GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione del disco

Sistemi Operativi. Memoria Secondaria GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione del disco GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA 11.1 Memoria Secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione del disco Gestione dello spazio di swap Struttura RAID Affidabilità Implementazione della memoria

Dettagli

Note_Batch_Application 04/02/2011

Note_Batch_Application 04/02/2011 Note Utente Batch Application Cielonext La Batch Application consente di eseguire lavori sottomessi consentendo agli utenti di procedere con altre operazioni senza dover attendere la conclusione dei suddetti

Dettagli

Corso di Calcolatori Elettronici I

Corso di Calcolatori Elettronici I Corso di Calcolatori Elettronici I Il sistema di Input-Output Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II A.A. 2014-2015 Roberto Canonico Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2014-2015

Dettagli

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B Compito: Domanda 1 Per l'algoritmo fornito di seguito, qual è il valore assunto dalla variabile contatore quando l'algoritmo termina: Passo 1 Poni il valore di contatore a 1 Passo 2 Ripeti i passi da 3

Dettagli

1. I dispositivi periferici

1. I dispositivi periferici La gestione dell I/O 1. I dispositivi periferici Un ulteriore aspetto fondamentale del SO è la gestione dei dispositivi periferici (periferiche) Dal punto di vista del sistema operativo per periferiche

Dettagli

Il Sottosistema di Memoria

Il Sottosistema di Memoria Il Sottosistema di Memoria Calcolatori Elettronici 1 Memoria RAM RAM: Random Access Memory Tempi di accesso indipendenti dalla posizione Statica o Dinamica Valutata in termini di Dimensione (di solito

Dettagli

9. Memoria Virtuale. 9. Memoria Virtuale. 9. Memoria Virtuale

9. Memoria Virtuale. 9. Memoria Virtuale. 9. Memoria Virtuale 1 (es. 1) Consideriamo un processo con m frame inizialmente uoti. La stringa di riferimento è lunga p e contiene riferimenti a n pagine dierse. Per un qualsiasi algoritmo di rimpiazzamento: a) qual è il

Dettagli

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Questa funzione viene fornita allo scopo di effettuare la formazione delle classi prime nel rispetto dei parametri indicati

Dettagli

Lezione 2 Chiamate di procedura e risposta alle interruzioni

Lezione 2 Chiamate di procedura e risposta alle interruzioni Modulo 1 U.D. 1 Lez. 2 Lezione 2 Chiamate di procedura e risposta alle interruzioni Sistemi Operativi I Modulo 1 - Architettura del Calcolatore Unità didattica 1 - Architettura e funzionamento dei sistemi

Dettagli

Hardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre

Hardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Hardware, software e periferiche Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Riepilogo - Concetti di base dell informatica L'informatica è quel settore scientifico disciplinare

Dettagli

Esame Laboratorio di Sistemi Operativi Cognome Nome Mat.

Esame Laboratorio di Sistemi Operativi Cognome Nome Mat. Esame Laboratorio di Sistemi Operativi 2-01-2008 Il compito è costituito da domande chiuse e domande aperte. Non è consentito l uso di libri, manuali, appunti., etc. Tempo massimo 1 ora. Domande chiuse:

Dettagli

Memoria secondaria. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione dell unità a disco. Affidabilità dei dischi: RAID

Memoria secondaria. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione dell unità a disco. Affidabilità dei dischi: RAID Memoria secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione dell unità a disco Affidabilità dei dischi: RAID Sistemi Operativi 13.1 Struttura del disco I dischi vengono indirizzati come grandi

Dettagli

Capitolo 11 -- Silberschatz

Capitolo 11 -- Silberschatz Implementazione del File System Capitolo 11 -- Silberschatz Implementazione del File System File system: Definizione dell aspetto del sistema agli occhi dell utente Algoritmi e strutture dati che permettono

Dettagli

interoperabilità fra dispositivi forniti da diversi produttori; superare i problemi legati alla limitazione del numero di risorse.

interoperabilità fra dispositivi forniti da diversi produttori; superare i problemi legati alla limitazione del numero di risorse. Capitolo 7 Le infrastrutture SoftWare Funzioni del sistema operativo Rendere utilizzabili le risorse fisiche presenti nel sistema informatico: correttezza e precision; anywhere, anytime; affidabilità,

Dettagli

Sistemi Operativi. Organizzazione logica ed implementazione di un File System

Sistemi Operativi. Organizzazione logica ed implementazione di un File System Modulo di Sistemi Operativi per il corso di Master RISS: Ricerca e Innovazione nelle Scienze della Salute Unisa, 17-26 Luglio 2012 Sistemi Operativi Organizzazione logica ed implementazione di un File

Dettagli

Strutture di accesso ai dati: B + -tree

Strutture di accesso ai dati: B + -tree Strutture di accesso ai dati: B + -tree A L B E R T O B E L U S S I S E C O N D A P A R T E A N N O A C C A D E M I C O 2 0 0 9-2 0 0 Osservazione Quando l indice aumenta di dimensioni, non può risiedere

Dettagli

1 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI... 3 1.1 REGISTRAZIONE UTENZE INTERNET... 3. 1.1.1 Caricamento utente internet (data entry)... 3

1 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI... 3 1.1 REGISTRAZIONE UTENZE INTERNET... 3. 1.1.1 Caricamento utente internet (data entry)... 3 Portale TESEO Guida al servizio INDICE 1 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI... 3 1.1 REGISTRAZIONE UTENZE INTERNET.... 3 1.1.1 Caricamento utente internet (data entry)... 3 1.1.2 Primo accesso e registrazione...

Dettagli

DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE.

DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE. DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE. PIANIFICAZIONE La pianificazione è la prima fase. Questa è la più delicata

Dettagli

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione Il sistema di I/O Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O Introduzione 1 Sotto-sistema di I/O Insieme di metodi per controllare i dispositivi di I/O Obiettivo: Fornire ai processi utente un interfaccia

Dettagli

12 Memoria secondaria

12 Memoria secondaria 1 12 Memoria secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione del disco Gestione dell area di swap Memorie a stato solido 12.1 Struttura del disco 2 Un HD è composto da una serie di dischi

Dettagli

File System. Capitolo Silberschatz

File System. Capitolo Silberschatz File System Capitolo 10 -- Silberschatz Interfaccia del File System Per gli utenti di un computer, il File System è spesso l aspetto più visibile del SO di quel computer. Il File System fornisce infatti

Dettagli

Interfacciamento di periferiche I/O al μp 8088

Interfacciamento di periferiche I/O al μp 8088 Interfacciamento di periferiche I/O al μp 8088 5.1 Principali segnali della CPU 8086 5.2 Periferiche di I/O e loro gestione 5.3 Collegamento di periferiche di input 5.4 Collegamento di periferiche di output

Dettagli

Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O

Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Patrizia Scandurra Università degli Studi di Bergamo a.a. 2009-10 Sommario L hardware di I/O Struttura Interazione tra computer e controllori

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI. Gestione della memoria Domande di verifica. Luca Orrù Centro Multimediale Montiferru 18/06/2007

SISTEMI OPERATIVI. Gestione della memoria Domande di verifica. Luca Orrù Centro Multimediale Montiferru 18/06/2007 2007 SISTEMI OPERATIVI Gestione della memoria Domande di verifica Luca Orrù Centro Multimediale Montiferru 18/06/2007 Gestione della memoria 1. Si descriva il concetto di memoria virtuale (esame del 19-06-2006)

Dettagli

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo)

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI

INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI RELAZIONI E TABELLE Nelle BASI DI DATI RELAZIONALI le informazioni sono organizzate in TABELLE; Le tabelle sono rappresentate mediante griglie suddivise in RIGHE

Dettagli

I dischi ottici. Istituzioni di Informatica -- Rossano Gaeta 43

I dischi ottici. Istituzioni di Informatica -- Rossano Gaeta 43 I dischi ottici Le tecnologie dei dischi ottici sono completamente differenti e sono basate sull'uso di raggi laser Il raggio laser è un particolare tipo di raggio luminoso estremamente focalizzato che

Dettagli

Diagrammi a blocchi 1

Diagrammi a blocchi 1 Diagrammi a blocchi 1 Sommario Diagrammi di flusso, o a blocchi. Analisi strutturata. Esercizi. 2 Diagrammi a blocchi È un linguaggio formale di tipo grafico per rappresentare gli algoritmi. Attraverso

Dettagli

GUIDA RAPIDA EDILCONNECT

GUIDA RAPIDA EDILCONNECT 1 GUIDA RAPIDA EDILCONNECT Prima di iniziare In EdilConnect è spesso presente il simbolo vicino ai campi di inserimento. Passando il mouse sopra tale simbolo viene visualizzato un aiuto contestuale relativo

Dettagli

WINDOWS95. 1. Avviare Windows95. Avviare Windows95 non è un problema: parte. automaticamente all accensione del computer. 2. Barra delle applicazioni

WINDOWS95. 1. Avviare Windows95. Avviare Windows95 non è un problema: parte. automaticamente all accensione del computer. 2. Barra delle applicazioni WINDOWS95 1. Avviare Windows95 Avviare Windows95 non è un problema: parte automaticamente all accensione del computer. 2. Barra delle applicazioni 1 La barra delle applicazioni permette di richiamare le

Dettagli

Architettura generale del calcolatore Hardware (tutto ciò che e tangibile) Software (tutto ciò che non e tangibile)

Architettura generale del calcolatore Hardware (tutto ciò che e tangibile) Software (tutto ciò che non e tangibile) Architettura generale del calcolatore Hardware (tutto ciò che e tangibile) La macchina di Von Neumann Le periferiche Software (tutto ciò che non e tangibile) Il sistema operativo I programmi applicativi

Dettagli

LabVIEW parte II. Ing. Gianfranco Miele November 3, 2010

LabVIEW parte II. Ing. Gianfranco Miele  November 3, 2010 Ing. Gianfranco Miele (g.miele@unicas.it) http://www.docente.unicas.it/gianfranco_miele November 3, 2010 Le stringhe Una stringa è una sequenza di caratteri Ogni carattere ha una corrispondente codifica

Dettagli

2) FILE BINARI: è una sequenza di byte avente una corrispondenza uno a uno con la sequenza ricevuta dal dispositivo esterno.

2) FILE BINARI: è una sequenza di byte avente una corrispondenza uno a uno con la sequenza ricevuta dal dispositivo esterno. Tipo File Per memorizzare un dato su un supporto magnetico come un hard disk o un nastro, o più in generale su un'unità di memoria di massa viene utilizzata un tipo di dato chiamato file. Un file può essere

Dettagli

Un semplice commutatore a pacchetto

Un semplice commutatore a pacchetto Realizzazione di commutatori a pacchetto: cosa c e dentro un router IP? Prof. Ing. Carla Raffaelli Un semplice commutatore a pacchetto Una workstation con schede di rete e software per ricevere pacchetti

Dettagli

Struttura dei dischi

Struttura dei dischi Università di Udine Facoltà di Scienze MM.FF.NN. A.A. 2007-2008 Copyright c 2000 04 Marino Miculan (miculan@dimi.uniud.it) La copia letterale e la distribuzione di questa presentazione nella sua integrità

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 03/04 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 2

Dettagli

IL CONCETTO DI FILE. È illecito operare oltre la fine del file.

IL CONCETTO DI FILE. È illecito operare oltre la fine del file. IL CONCETTO DI FILE Un file è una astrazione fornita dal sistema operativo, il cui scopo è consentire la memorizzazione di informazioni su memoria di massa. Concettualmente, un file è una sequenza di registrazioni

Dettagli

SISTEMA DI CONTROLLO E GESTIONE STAZIONI DI RICARICA E-CORNER PER VEICOLI ELETTRICI

SISTEMA DI CONTROLLO E GESTIONE STAZIONI DI RICARICA E-CORNER PER VEICOLI ELETTRICI 1/10 SISTEMA DI CONTROLLO E GESTIONE STAZIONI DI RICARICA E-CORNER PER VEICOLI ELETTRICI 2/10 ARCHITETTURA DI SISTEMA Il sistema è basato su una rete di stazioni di ricarica, con configurazione e tipologia

Dettagli

WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO

WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO Servizi per l e-government nell università Federico II WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO CONNESSIONE_TERMINAL_SERVER PAG. 1 DI 13 Indice 1. Premessa...3

Dettagli

Indice. Introduzione 2. 1.1.1 Collegamento iniziale 3. 1.1.2 Identificazione della sede operativa (sede di lavoro) 5

Indice. Introduzione 2. 1.1.1 Collegamento iniziale 3. 1.1.2 Identificazione della sede operativa (sede di lavoro) 5 S.I.L. Sintesi Comunicazioni Obbligatorie [COB] Import Massivo XML Agosto 2009 Indice Argomento Pag. Introduzione 2 1.1.1 Collegamento iniziale 3 1.1.2 Identificazione della sede operativa (sede di lavoro)

Dettagli

Heap e code di priorità

Heap e code di priorità Heap e code di priorità Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica AA 2009/2010

Dettagli

Il Sistema Operativo

Il Sistema Operativo Il Sistema Operativo Prof. Orazio Mirabella Il sistema operativo Strato di interfaccia fra l utente e l hardware che permette di: Superare problemi legati alla gestione delle risorse hardware Favorire

Dettagli

Nastro magnetico. Gestione della memoria di massa. Disco magnetico. Disco magnetico. Usato in passato come dispositivo di memorizzazione secondaria

Nastro magnetico. Gestione della memoria di massa. Disco magnetico. Disco magnetico. Usato in passato come dispositivo di memorizzazione secondaria Impossibile visualizzare l'immagine. Nastro magnetico Gestione della memoria di massa Usato in passato come dispositivo di memorizzazione secondaria Può contenere grosse quantità di dati Principalmente

Dettagli

ARCHITETTURA FISICA DEL SISTEMA

ARCHITETTURA FISICA DEL SISTEMA PROGETTO EBLA+ L uso dei contenitori EBLAplus ti aiuterà a gestire i tuoi documenti in modo facile e organizzato. Potrai in ogni momento, dal tuo dispositivo mobile, controllare quali documenti compongono

Dettagli

Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette

Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette all'utente e ai programmi di gestire i dispositivi e le periferiche

Dettagli

Sicurezza del File System

Sicurezza del File System Sicurezza del File System Luigi Catuogno luicat@dia.unisa.it BARONISSI 30 maggio 2002 Cos è un file system Luigi Catuogno - Sicurezza del File System 2 1 Cos è il filesystem Una parte del sistema operativo

Dettagli

Memoria Virtuale e I/O

Memoria Virtuale e I/O Memoria Virtuale e I/O Paolo Baldan Baldan@dsi.unive.it Introduzione CPU - progettazione - prestazioni ideali Le prestazioni reali sono influenzate (pesantemente) da memoria e I/O. Memoria - gerarchie

Dettagli

Procedura tecnica di accreditamento dei Registrar

Procedura tecnica di accreditamento dei Registrar Procedura tecnica di accreditamento dei Registrar Linee Guida Versione 2.1 settembre 2015 SOMMARIO 1 Revisioni 1 2 Introduzione 2 3 Durata e tempi del test 2 4 Accounts 2 5 Corretta esecuzione e completamento

Dettagli

= 0, 098 ms. Da cui si ricava t 2 medio

= 0, 098 ms. Da cui si ricava t 2 medio 1. Una macchina ha uno spazio degli indirizzi a 32 bit e una pagina di 8 KB. La tabella delle pagine è completamente nell hardware, con una parola a 32 bit per voce. Quando parte un processo, la tabella

Dettagli

Il Sottosistema di Memoria

Il Sottosistema di Memoria Il Sottosistema di Memoria Classificazione delle memorie Funzionalità Memoria di sola lettura (ROM) Memoria di lettura/scrittura Tecnologia Memoria a semiconduttori Memoria magnetica Memoria ottica Modalità

Dettagli

EXCEL: FORMATTAZIONE E FORMULE

EXCEL: FORMATTAZIONE E FORMULE EXCEL: FORMATTAZIONE E FORMULE Test VERO o FALSO (se FALSO giustifica la risposta) 1) In excel il contenuto di una cella viene visualizzato nella barra di stato 2) In excel il simbolo = viene utilizzato

Dettagli

La memoria principale

La memoria principale La memoria principale DRAM (Dynamic RAM) il contenuto viene memorizzato per pochissimo tempo per cui deve essere aggiornato centinaia di volte al secondo (FPM, EDO, SDRAM, RDRAM) SRAM (Static RAM) veloce

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Immagini in movimento 2 Immagini in movimento Memorizzazione mediante sequenze di fotogrammi.

Dettagli

Gestione di files Motivazioni

Gestione di files Motivazioni Gestione di files Motivazioni Un programma in esecuzione legge (sequenzialmente) una sequenza di caratteri prodotti "al volo" dall'utente (tramite tastiera) il programma in esecuzione scrive (sequenzialmente)

Dettagli

Manuale utente Soggetto Promotore Erogatore Politiche Attive

Manuale utente Soggetto Promotore Erogatore Politiche Attive Manuale utente Soggetto Promotore Erogatore Politiche Attive Guida all utilizzo del Sistema Garanzia Giovani della Regione Molise Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001:2008 9151.ETT4 IT 35024 ETT

Dettagli

La memoria secondaria

La memoria secondaria La memoria secondaria E di solito un disco rigido che contiene dati e programmi in modo permanente (può essere anche un cd-rom, floppy disk, etc). Tempi di accesso: Floppy: O(100) ms Hard disk: O(10) ms

Dettagli

Alcune idee sui sistemi software e la loro architettura

Alcune idee sui sistemi software e la loro architettura Luca Cabibbo Analisi e Progettazione del Software Alcune idee sui sistemi software e la loro architettura Capitolo 92 marzo 2016 Gli orchi sono come le cipolle. Le cipolle hanno gli strati. Gli orchi hanno

Dettagli

Implementazione del File System

Implementazione del File System Implementazione del file system Implementazione del File System Struttura del file system. Realizzazione del file system. Implementazione delle directory. Metodi di allocazione. Gestione dello spazio libero.

Dettagli

Elementi base per la realizzazione dell unità di calcolo

Elementi base per la realizzazione dell unità di calcolo Elementi base per la realizzazione dell unità di calcolo Memoria istruzioni elemento di stato dove le istruzioni vengono memorizzate e recuperate tramite un indirizzo. ind. istruzione Memoria istruzioni

Dettagli

PROCESSI NON SEQUENZIALI E TIPI DI INTERAZIONE

PROCESSI NON SEQUENZIALI E TIPI DI INTERAZIONE PROCESSI NON SEQUENZIALI E TIPI DI INTERAZIONE 1 ALGORITMO, PROGRAMMA, PROCESSO Algoritmo Procedimento logico che deve essere eseguito per risolvere un determinato problema. Programma Descrizione di un

Dettagli

Esempi di attribuzione dei seggi

Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative operazioni, vengono presentati due esempi di attribuzione

Dettagli

Sommario. Processi e Programmi. Che cosa e un Processo? Lezione 5 Processi e Threads

Sommario. Processi e Programmi. Che cosa e un Processo? Lezione 5 Processi e Threads Sommario Lezione 5 Processi e Threads Processi e Programmi Implementazione dei Processi Casi di Studio relativi a Processi Thread Casi di Studio relativi a Thread 5.2 Processi e Programmi Che cosa e un

Dettagli

Realizzazione del file system

Realizzazione del file system Realizzazione del file system Struttura del file system Metodi di allocazione: Contigua Concatenata Indicizzata Gestione dello spazio libero Realizzazione delle directory Efficienza e prestazioni Ripristino

Dettagli

Macchine RAM. API a.a. 2013/2014 Gennaio 27, 2014 Flavio Mutti, PhD

Macchine RAM. API a.a. 2013/2014 Gennaio 27, 2014 Flavio Mutti, PhD Macchine RAM API a.a. 2013/2014 Gennaio 27, 2014 Flavio Mutti, PhD 2 Macchina RAM 3 Esercizio Si consideri il linguaggio definito da: L = wcw R w a, b } 1. Codificare un programma RAM per il riconoscimento

Dettagli

Manuale Sito Videotrend

Manuale Sito Videotrend Manuale Sito Videotrend 1 Sommario INTRODUZIONE...3 PRESENTAZIONE...4 1 GESTIONE DDNS...6 1.1 GESTIONE DDNS...6 1.2 CONNESSIONE DDNS...6 1.3 CREA ACCOUNT DDNS...7 1.4 GESTIONEACCOUNT...7 1.5 IMPIANTI DDNS...8

Dettagli

Memorie Caratteristiche principali

Memorie Caratteristiche principali Memorie Caratteristiche principali Locazione: processore, interna (principale), esterna (secondaria) Capacità: dimensione parola, numero di parole Unità di trasferimento: parola, blocco Metodo di accesso:

Dettagli

3.5.1 PREPARAZ1ONE I documenti che si possono creare con la stampa unione sono: lettere, messaggi di posta elettronica, o etichette.

3.5.1 PREPARAZ1ONE I documenti che si possono creare con la stampa unione sono: lettere, messaggi di posta elettronica, o etichette. 3.5 STAMPA UNIONE Le funzioni della stampa unione (o stampa in serie) permettono di collegare un documento principale con un elenco di nominativi e indirizzi, creando così tanti esemplari uguali nel contenuto,

Dettagli

Memorizzazione dei dati: Dischi e File

Memorizzazione dei dati: Dischi e File Memorizzazione dei dati: Dischi e File Query\update Query plan Execution Engine richieste di indici, record e file Index/file/record Manager comandi su pagine Query Compiler Buffer Manager Lettura/scrittura

Dettagli

Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI

Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI La nuova gestione Utilità Piano dei Conti Premessa... 2 La creazione di un nuovo sottoconto... 3 1. Nuovo sottoconto tramite duplica da piano dei conti standard...

Dettagli

Sistemi operativi. Motivazione. Tipi di software. Sistemi operativi. Un sistema operativo (SO) e un insieme di programmi che gestiscono le funzioni

Sistemi operativi. Motivazione. Tipi di software. Sistemi operativi. Un sistema operativo (SO) e un insieme di programmi che gestiscono le funzioni Motivazione Sistemi operativi Molte attivita in parallelo su un singolo calcolatore Es.: stampa di un documento e scrittura di un altro Il sistema operativo serve a coordinare queste attivita e far comunicare

Dettagli

Informatica e Informatica di Base

Informatica e Informatica di Base Informatica e Informatica di Base WINDOWS Francesco Tura tura@cirfid.unibo.it Che cos è Windows? È un Sistema Operativo ad interfaccia grafica prodotto dalla Microsoft, che viene utilizzato su computer

Dettagli

Stampa ed eliminazione dei processi in attesa Come riconoscere gli errori di formattazione Verifica della stampa Posposizione della stampa

Stampa ed eliminazione dei processi in attesa Come riconoscere gli errori di formattazione Verifica della stampa Posposizione della stampa Quando si invia un processo in stampa, nel driver è possibile specificare un'opzione che consente di posporre la stampa del processo e di memorizzarlo nella stampante. Quando si intende stampare un processo,

Dettagli

File system. Realizzazione del file system. Struttura del file system. Struttura del file system. Realizzazione del file system

File system. Realizzazione del file system. Struttura del file system. Struttura del file system. Realizzazione del file system Realizzazione del file system Struttura del file system Metodi di allocazione: Contigua Concatenata Indicizzata Gestione dello spazio libero Realizzazione delle directory Efficienza e prestazioni Ripristino

Dettagli

Fondamenti VBA. Che cos è VBA

Fondamenti VBA. Che cos è VBA Fondamenti VBA Che cos è VBA VBA, Visual Basic for Application è un linguaggio di programmazione, inserito nelle applicazioni Office di Microsoft (Ms Word, Ms Excel, Ms PowerPoint, Visio). VBA è una implementazione

Dettagli

2. Nucleo del sistema operativo (la gestione dei processi)

2. Nucleo del sistema operativo (la gestione dei processi) Struttura interna del sistema operativo Linux 2. Nucleo del sistema operativo (la gestione dei processi) Architettura (struttura) del sistema operativo shell Programmi utente Modo utente Interfaccia delle

Dettagli