PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI TORINO, IL COMUNE DI TORINO, LA FIAT AUTO E LE ASSOCIAZIONI PROVINCIALI DI CATEGORIA PER LA
|
|
- Benvenuto Paolo Manfredi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI TORINO, IL COMUNE DI TORINO, LA FIAT AUTO E LE ASSOCIAZIONI PROVINCIALI DI CATEGORIA PER LA PROGRESSIVA SOSTITUZIONE DEI VEICOLI COMMERCIALI PER IL TRASPORTO DELLE MERCI CON VEICOLI ECOLOGICI ALIMENTATI A METANO TRA La Provincia di Torino, rappresentata per il presente atto dalla Presidente Prof.ssa Mercedes Bresso nata a Sanremo (IM), il 12/07/1944, domiciliata per la carica presso la Provincia di Torino, Via M. Vittoria, 12 - Torino, in qualità di legale rappresentante; Il Comune di Torino, rappresentato per il presente atto dall Assessore Dario Ortolano, nato a Torino, il 18/06/1952, domiciliato per la carica presso il Comune di Torino, Via Garibaldi, 23 Torino, in qualità di legale rappresentante; La FIAT Auto S.p.a., rappresentata per il presente atto dall Ing. Nevio Di Giusto, nato a Magnano in Riviera (UD), il 01/ 07/1953, domiciliato per la carica presso FIAT Auto S.p.a., C.so Orbassano 367 Torino, in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F./P.I ,
2 L ARTIGIANATO TORINO C.A.S.A., rappresentata per il presente atto dal Presidente Cav. Sergio Zanovello, nato a Ivrea (TO), il 07/04/1930, domiciliato per la carica presso la ARTIGIANATO TORINO C.A.S.A, Via Santa Teresa 19 - Torino, in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F ; L ASCOM, Associazione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Torino, rappresentata per il presente atto dal Vicepresidente Alfredo Lapenna, nato a Torino il 14/08/1931, domiciliato per la carica presso L ASCOM, via Massena 20 Torino, in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F ; La CNA, Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa, rappresentata per il presente atto dal Presidente Provinciale dott. Federico Casetta, nato a Montà (CN) il 12/06/1941, domiciliato per la carica presso la CNA, via Avellino, 6 - Torino, in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F./P.I ; La CONFARTIGIANATO UNIONE ARTIGIANA rappresentata per il presente atto dal Direttore dott. Franco Solia, nato a Torino il 22/06/1954 domiciliato per la carica presso CONFARTIGIANATO UNIONE ARTIGIANA, via Cernaia 20 Torino, in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F ;
3 La CONFESERCENTI rappresentata per il presente atto dal vicesegretario dott. Ivo Manecchia, nato a Massa il 06/05/1949, domiciliato per la carica presso la CONFESERCENTI, C.so Principe Eugenio 7/D, in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F ; La FAI, Federazione Autotrasportatori Italiani, rappresentata per il presente atto dal segretario Enzo Pompilio D Alicandro, nato a Chivasso (TO) il 30/12/1965, domiciliato per la carica presso la FAI, Via Giuseppe Giusti 4 Torino - in qualità di legale rappresentante pro tempore C.F PREMESSO CHE: le valutazioni aggiornate sullo stato della qualità dell'aria della Provincia di Torino segnalano una forte concentrazione di agenti inquinanti, quali i biossidi di azoto e gli ossidi di azoto ed in particolare le polveri fini PM10, nell ambito dell area metropolitana e nei principali Comuni della Provincia; la suddetta concentrazione di agenti inquinanti in atmosfera è in parte riconducibile ai veicoli tecnologicamente obsoleti del parco circolante; all attuale stato delle conoscenze scientifiche, i veicoli a metano sono considerati, sotto il profilo tecnologico, industriale ed economico, come una
4 valida soluzione proponibile per migliorare la qualità dell'aria delle aree urbane e come un efficace contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti nel breve-medio termine ( ) e, nello specifico, alla riduzione delle emissioni di benzene e di PM10; in attuazione dell'accordo di Programma siglato il 5 dicembre 2001 con la Fiat Auto e l Unione Petrolifera per la realizzazione di un piano nazionale per lo sviluppo dell'utilizzo del metano per autotrazione nelle aree urbane e metropolitane, il Ministero dell Ambiente ha disposto incentivi per la creazione di un apposita rete di stazioni di rifornimento e per favorire l acquisto dei veicoli a metano da parte degli operatori professionali del commercio e dell artigianato che operano nelle maggiori città metropolitane e comuni contermini gravati da problemi di qualità dell aria ed aderenti ad apposita Convenzione; il Comune di Torino ha aderito alla suddetta Convenzione e pertanto gli operatori professionali residenti od operanti in Torino e/o in tutti i Comuni zonizzati della Provincia di Torino possono usufruire degli incentivi previsti per l acquisto dei veicoli a metano; per potenziare la rete di distribuzione di metano per autotrazione in attuazione della precitata Convenzione, è prevista l apertura di nuove stazioni di distribuzione di metano nell area metropolitana già a partire dall anno 2003;
5 VISTI: Il D.M.2 aprile 2002, n.60 (Recepimento della Direttiva 1999/30/CE del consiglio 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio); La L.R.7 aprile 2000, n.43 (Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria) che all art.3 comma 1 lett.c) prevede che le Province, in qualità di autorità competenti alla gestione delle situazioni di rischio, elaborino con i Comuni interessati i piani di intervento operativo che devono essere adottati in caso di episodi acuti di inquinamento; CONSIDERATO CHE: è necessaria la progettazione e l attuazione di interventi di tipo strutturale per garantire che i nuovi valori limite di qualità dell aria previsti dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n.60 siano raggiunti nei tempi prescritti; il Piano d Azione, predisposto dalla Provincia di Torino, stabilisce una progressiva interdizione della circolazione ai veicoli non ecologici (non catalizzati) fino a giungere, a decorrere dal 1 ottobre 2005, al divieto
6 permanente di circolazione di tutti gli autoveicoli non ecologici nelle giornate feriali dalle ore 7.30 alle ore 19.00; dall esame dei dati 2001 forniti dall ACI emerge che il parco circolante degli autocarri di peso inferiore a 3,5 tonnellate è pari a circa veicoli, di cui: i veicoli ecologici e catalizzati sono circa ; il parco non catalizzato e non ecologico, pari a veicoli, è costituito da circa veicoli alimentati a benzina e veicoli alimentati a gasolio. Il 70% dei veicoli, pari a veicoli, opera prevalentemente nell area metropolitana della Provincia di Torino e tra questi si stima che almeno veicoli adibiti al trasporto merci abbiano inderogabili esigenze di circolare liberamente senza vincoli nelle aree dei centri abitati interessati dai provvedimenti restrittivi. risulta opportuno mettere in atto azioni necessarie a favorire la rapida sostituzione del parco veicolare non ecologico utilizzato dagli operatori professionali del commercio e dell artigianato al fine di consentire loro la libera circolazione nell area urbana e metropolitana della Provincia di Torino a superamento dei vincoli alla circolazione, precedentemente descritti, disposti per il miglioramento della qualità dell aria.
7 TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE ART.1 - FINALITA Il presente Protocollo d Intesa si propone l obiettivo di realizzare, nell arco temporale di un triennio, una progressiva sostituzione di circa veicoli commerciali per il trasporto delle merci con nuovi veicoli ecologici alimentati a metano. A tal fine, risulta prioritaria la completa sostituzione dei vecchi veicoli non catalizzati ad elevata anzianità alimentati prevalentemente a gasolio, principali responsabili dell inquinamento urbano da polveri fini. ART.2 STRATEGIA D ATTUAZIONE Il suddetto obiettivo della sostituzione di veicoli può essere progressivamente realizzato in conformità alla seguente quantificazione: - 20% del totale nel 2003 (circa veicoli); - 40% del totale nel 2004 (circa veicoli); - 40% del totale nel 2005 (circa veicoli).
8 ART.3 IMPEGNI SPECIFICI DELLE PARTI FIRMATARIE La Provincia di Torino si impegna a: promuovere e realizzare un adeguata campagna di informazione, in accordo con Regione Piemonte e Comune di Torino, estesa a tutto il territorio provinciale interessato dai provvedimenti restrittivi e rivolta agli associati delle categorie professionali al fine di sensibilizzarli sul tema della qualità dell aria e sul positivo impatto ambientale conseguente al rinnovamento del parco circolante, ed allo scopo di illustrare i vincoli previsti dalla prossima limitazione al traffico urbano; coordinare e monitorare il raggiungimento degli obiettivi del presente protocollo; promuovere la diffusione di impianti di rifornimento di combustibile alternativo (metano) nell area metropolitana di Torino. Il Comune di Torino, coordinatore in ambito nazionale della presentazione ed attuazione dei progetti per lo sviluppo dell utilizzo del metano, in qualità di Comune Capofila del Progetto Metano, si impegna a: coordinare l erogazione degli incentivi, di cui all art.2 c.1 della precitata Convenzione, agli operatori delle città aderenti al "Progetto Metano" e dei comuni individuati dalle Regioni nell ambito dei "Piani Regionali per la qualità dell aria" elaborati ai sensi del D.Lgs n. 351/99;
9 promuovere azioni di divulgazione e diffusione dell utilizzo del metano per autotrazione in ambito locale e nazionale; monitorare il potenziamento della rete di distribuzione di metano; La FIAT Auto si impegna a: produrre un ampia gamma di veicoli commerciali alimentati a metano o bi-fuel metano e benzina (Ducato, Doblò, Punto Van) in grado di soddisfare le esigenze di trasporto delle categorie professionali firmatarie del presente Accordo; garantire, attraverso la propria rete commerciale, condizioni di vendita preferenziali e di particolare favore per gli operatori professionali aderenti alle associazioni firmatarie del presente protocollo. Le Associazioni di Categoria firmatarie si impegnano a: promuovere il rinnovo del parco veicolare dei propri associati presso gli stessi, in coerenza con gli obiettivi prefissati nel presente protocollo; diffondere presso i propri associati le informazioni relative all offerta di veicoli a metano presente sul mercato ed alle relative condizioni di acquisto;
10 ART.4 MONITORAGGIO Il Comune di Torino verifica periodicamente con cadenza trimestrale lo stato di attuazione del presente Protocollo. ART.5 ADESIONE L adesione al Protocollo avviene a mezzo di sottoscrizione dello stesso da parte dei rappresentanti degli Enti, Aziende ed Associazioni tra i quali è stato concordato. E fatta salva la possibilità per soggetti diversi dagli originari sottoscrittori del Protocollo di aderire formalmente allo stesso previa comunicazione alla Provincia di Torino, ente promotore dell accordo, che si impegna a darne avviso agli altri soggetti aderenti. ART.6 DURATA Il presente Protocollo d Intesa entra in vigore il giorno della sua sottoscrizione ad opera delle parti contraenti ed ha durata triennale con scadenza in data 31 dicembre 2005.
11 Letto, approvato e sottoscritto. Torino, 2 Ottobre 2003 PER LA PROVINCIA DI TORINO La Presidente Prof.ssa Mercedes Bresso PER IL COMUNE DI TORINO L Assessore all Ambiente Dott. Dario Ortolano PER LA FIAT AUTO S.P.A. Ing. Nevio Di Giusto PER L ARTIGIANATO TORINO CASA Il Presidente Cav. Sergio Zanovello
12 PER L ASCOM Il Vicepresidente Dott. Alfredo Lapenna PER LA CNA Il Presidente Provinciale dott. Federico Casetta PER LA CONFARTIGIANATO Il Direttore dott. Franco Solia PER LA CONFESERCENTI Il Vicesegretario dott. Ivo Manecchia PER LA FAI Il Segretario Rag. Enzo Pompilio D Alicandro
PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
ALLEGATO 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE TOSCANA, COMUNI, FIAT AUTO, UNRAE, FEDERCHIMICA-ASSOGASLIQUIDI, CONSORZIO ECOGAS, FEDERMETANO, PIAGGIO E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA REGIONALI PER LA PROGRESSIVA
DettagliREGOLAMENTO PROGETTO METANO
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,
DettagliADESIONE ALL UFFICIO MOBILITY MANAGER DI AREA DELLA PROVINCIA DI VENEZIA E AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE DI MOBILITA SOSTENIBILE TRA
ADESIONE ALL UFFICIO MOBILITY MANAGER DI AREA DELLA PROVINCIA DI VENEZIA E AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE DI MOBILITA SOSTENIBILE TRA La Provincia di Venezia, CF 80008840276 con sede in Venezia,
DettagliOGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N.
OGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N. 924 DEL 28.09.2006 IN ATTUAZIONE AL PIANO REGIONALE (D.C.R.
DettagliPROVINCIA DELLA SPEZIA
PROVINCIA DELLA SPEZIA VERBALE ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 119 Prot. Gen. N. 29592 OGGETTO: SETTORE AMBIENTE - APPROVAZIONE DI BANDO E VARIAZIONE BILANCIO 2009, PER LA CONCESSIONE
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
Dettagli35(0(662. C:\Documents and Settings\melotti.l\Desktop\SITO WEB PROVINCIA\pedrazzi\incentivi gas metano e GPL\protocollo d intesa.
35272&2//2',17(6$ 75$/$3529,1&,$',02'(1$(/($662&,$=,21,',&$7(*25,$3(5/$35202=,21( '(// 862'(,02725,$*3/(0(7$123(5$87275$=,21( La PROVINCIA DI MODENA, rappresentata da, autorizzato alla firma del presente
DettagliCOMUNE DI FIRENZE Assessorato all Ambiente
COMUNE DI FIRENZE Assessorato all Ambiente Protocollo d intesa tra Comune di Firenze, CNA Firenze e Confartigianato Imprese Firenze per la trasformazione a gas metano e gpl di autovetture. Premesso che
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE 2006 / 2008 - La PROVINCIA DI MODENA, rappresentata da,
DettagliINCENTIVI ECONOMICI PER L ACQUISTO DI VEICOLI ECOLOGICI O PER LA TRASFORMAZIONE A GAS DI QUELLI PIU VECCHI
INCENTIVI ECONOMICI PER L ACQUISTO DI VEICOLI ECOLOGICI O PER LA TRASFORMAZIONE A GAS DI QUELLI PIU VECCHI La Regione, tramite i Comuni, mette a disposizione incentivi destinati a privati o aziende che
DettagliREGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
Dettagli260 26.3.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13
260 26.3.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali Area di Coordinamento Prevenzione Integrata degli Inquinamenti e Programmazione
DettagliComune di Livorno DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2007
Comune di Livorno DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2007 1) Oggetto Rilascio di contributi per l acquisto di veicoli a
Dettagli! " # $% $ & % & " #" # & "!"! ' $ (" ( # " )# ) $) $ " ) "!"! ( " * % &" & +
! " #$%& "#"&!"'$("# )#$)"!" ("*%&"+ + ,-. 2003 2004 2010 Valori limite OSSIDI DI AZOTO 36 ug/mc 39 ug/mc 40 ug/mc POLVERI PM10 34 ug/mc 36 ug/mc 20 ug/mc OZONO 54 ug/mc 50 ug/mc 40 ug/mc Sorgenti fisse:
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliCOMUNE di CARRARA Settore Ambiente U.O. Qualità dell Aria D I S C I P L I N A R E T E C N I C O BANDO 2009/1
COMUNE di CARRARA Settore Ambiente U.O. Qualità dell Aria D I S C I P L I N A R E T E C N I C O BANDO 2009/1 Approvato con Delibera della Giunta Comunale n. 144 del 08/04/2009 EROGAZIONE DI INCENTIVI PER
DettagliAlla presenza del Presidente della Regione Puglia, dott. Raffaele Fitto, viene sottoscritto il seguente : Protocollo d Intesa
Alla presenza del Presidente della Regione Puglia, dott. Raffaele Fitto, viene sottoscritto il seguente : Protocollo d Intesa Tra le Scuole Medie Statali Carducci di Bari e Galateo di Lecce. Il Comune
Dettagli17.2.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 DELIBERAZIONE 8 febbraio 2010, n. 122
17.2.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 DELIBERAZIONE 8 febbraio 2010, n. 122 D.G.R. n. 316/2007 relativa all accordo per la riduzione delle emissioni inquinanti e la prevenzione
DettagliLinee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione
Dettagliadesione da parte di Federmetano e Assogasmetano, con il quale ci si impegna rispettivamente: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio
9526 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 35 del 12 03 2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio 2014, n. 209 Sviluppo della rete di distribuzione del metano per autotrazione sulla
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO
DettagliEMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO
EMISSIONI DA TRAFFICO E QUALITA DELL ARIA: ELEMENTI PER LA GESTIONE NELLA CITTA DI MILANO Hanno collaborato: dott.. Bruno Villavecchia dott.. Marco Bedogni per l Agenzia Mobilità e Ambiente s.r.l. prof..
DettagliDISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2006
Comune di Livorno DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2006 1) Oggetto Rilascio di contributi per l acquisto di veicoli a
DettagliART. 3 - Caratteristiche dei veicoli oggetto di incentivi Sono ammessi ad incentivo gli acquisti dei seguenti veicoli:
DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI CICLOMOTORI ELETTRICI E BICICLETTE ELETTRICHE (A PEDALATA ASSISTITA) E TRASFORMAZIONI A GAS (GPL/METANO) DI AUTO A BENZINA E
DettagliL Università degli Studi Guglielmo Marconi (di seguito denominata USGM) con sede in Roma, Via Plinio,44 rappresentata dal Rettore Prof.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI TELEMATICA CONVENZIONE TRA L Università degli Studi Guglielmo Marconi (di seguito denominata USGM) con sede in Roma, Via Plinio,44 rappresentata dal Rettore Prof.ssa
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
Dettaglidisciplinare 2008.doc
Comune di Pontedera DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE E LA TRASFORMAZIONE A GAS DI VEICOLI INQUINANTI Anno 2008 1 Settore Pianificazione
DettagliRapporto sulla qualità dell aria 2010 Bilancio misure d urgenza inverno 2010-11 Stato dell aria su smartphone Azioni stagionali estive 2011
Rapporto sulla qualità dell aria 2010 Bilancio misure d urgenza inverno 2010-11 Stato dell aria su smartphone Azioni stagionali estive 2011 Bellinzona, Sala Stampa, Palazzo delle Orsoline 15 giugno 2011,
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliAnalisi delle serie storiche. Monossido di Carbonio Biossido d Azoto Particolato Totale Sospeso Ozono Piombo Biossido di Zolfo Benzene
Analisi delle serie storiche Monossido di Carbonio Biossido d Azoto Particolato Totale Sospeso Ozono Piombo Biossido di Zolfo Benzene Al fine di rendersi conto dell evoluzione delle concentrazioni di alcuni
DettagliCOMUNE di CARRARA Settore Ambiente U.O. Qualità dell Aria D I S C I P L I N A R E T E C N I C O 2008
COMUNE di CARRARA Settore Ambiente U.O. Qualità dell Aria D I S C I P L I N A R E T E C N I C O 2008 Approvato con Delibera della Giunta Comunale n 250 del 23.05.2008 EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra
PROTOCOLLO D INTESA tra USR PER IL PIEMONTE REGIONE PIEMONTE - ASSESSORATO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE UNIONE PROVINCE PIEMONTESI (UPP) ANCI PIEMONTE CITTÀ DI TORINO PROVINCIA DI TORINO UNIONCAMERE
DettagliI vantaggi dell adozione di carburanti a basso impatto ambientale su scala comunale: l esperienza di una grande iniziativa ambientale
I vantaggi dell adozione di carburanti a basso impatto ambientale su scala comunale: l esperienza di una grande iniziativa ambientale Dott. Emanuele Moruzzi Indice 1. Inquadramento ICBI 1.1 Inquadramento
DettagliVIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN
DettagliDECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente
DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente Mobilita' sostenibile nelle aree urbane (GU n. 179 del 3-8-1998) Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 1998 Registro n. 1 Ambiente, foglio n. 212
DettagliAzione 4. Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata
Azione 4 Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata Protocollo d intesa (Memorandum of Understanding) Comune di Reggio Emilia LIFE10 ENV/IT/307 NO.WA No Waste PROTOCOLLO
DettagliCOMUNE di CARRARA Settore Ambiente U.O. Qualità dell Aria D I S C I P L I N A R E T E C N I C O BANDO 2010
COMUNE di CARRARA Settore Ambiente U.O. Qualità dell Aria D I S C I P L I N A R E T E C N I C O BANDO 2010 Approvato con Delibera della Giunta Comunale n del EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI BICICLETTE
DettagliP R O V I N C I A D I NOVARA
P R O V I N C I A D I NOVARA SETTORE PROTEZIONE CIVILE CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI NOVARA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA
DettagliRINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,
DettagliMetodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.
REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto
PROTOCOLLO D INTESA per la valorizzazione e promozione del Paniere lucchese dei prodotti agroalimentari tipici tradizionali e locali attraverso la creazione della Rete del gusto Lucca 11 Maggio 2006 Palazzo
DettagliMetano e trasporti per il governo della mobilità
Parma, 16 marzo 2010 Metano e trasporti per il governo della mobilità Lo stato dell arte delle più recenti azioni di mobilità sostenibile promosse dal Ministero dell ambiente Arch. Giovanna Rossi Ministero
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliTRA. Il Nuovo Circondario Imolese (BO), rappresentato dal Presidente, Daniele Manca;
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO SPORTELLO ANTIRACKET/ANTIUSURA E CONTRASTO AL GIOCO D AZZARDO NEL CIRCONDARIO IMOLESE IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO
DettagliPiano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA
Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA NORMATIVA DI RIFERIMENTO La funzione di Mobility Manager istituita dal Decreto del Ministero dell Ambiente del 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliD.G.P. n. 772-309928 del 28 giugno 2005
D.G.P. n. 772-309928 del 28 giugno 2005 OGGETTO: PROGRAMMA DI RINNOVO E/O POTENZIAMENTO DELLE FLOTTE PUBBLICHE DI SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITÀ (ESCLUSE QUELLE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE) CON MEZZI A
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliComune di Cavezzo Provincia di Modena
OGGETTO Provvedimenti per il contenimento dell'inquinamento dell'aria - Convenzione con la per incentivare la conversione di autoveicoli all'impiego di combustibili meno inquinanti-approvazione LA GIUNTA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
Dettagli4 Forum Car-Sharing. Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara Pacis Roma. Ing. Antonio Venditti
4 Forum Car-Sharing Il ruolo del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nello sviluppo dei servizi di Car Sharing sul territorio nazionale Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara
DettagliC I T T À D I C O N E G L I A N O
Prot. n. del EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA TRASFORMAZIONE DELLE AUTOVETTURE CIRCOLANTI ALIMENTATE A BENZINA NON CATALIZZATE IN ALIMENTAZIONE A GAS METANO/GPL PROTOCOLLO D INTESA tra COMUNE DI CONEGLIANO
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6
DettagliPatrimonio Ambiente e Verde Urbano Attività Produttive e Commerciali
Patrimonio Ambiente e Verde Urbano Attività Produttive e Commerciali P.G. N.: 4978/2008 Prog. n.: 1/2008 Data Seduta Giunta : 15/01/2008 Data Pubblicazione : 19/01/2008 Data Esecutivit à: 29/01/2008 Esecutivo
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 397/2013 DELLA COMMISSIONE
L 120/4 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 1.5.2013 REGOLAMENTO (UE) N. 397/2013 DELLA COMMISSIONE del 30 aprile 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio
DettagliPiano di Gestione della Qualità dell Aria Provincia di Forlì-Cesena
Piano di Gestione della Qualità dell Aria Provincia di Forlì-Cesena Valutazione e gestione della qualità dell aria (situazione attuale, analisi delle tendenze ed azioni) Incontro con le Associazioni economiche
DettagliCONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI
Comune di Bellino Comune di Brossasco Comune di Costigliole Saluzzo Comune di Frassino Comune di Isasca Comune di Melle Comune di Valmala Comune di Venasca CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI
DettagliTITOLO I NATURA E DEFINIZIONI
PIANO DI PROGRAMMAZIONE COMUNALE CONCERNENTE I CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ED I CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ALL APERTURA, AL TRASFERIMENTO DI SEDE E ALL AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE DELLE MEDIE
DettagliPROGRAMMA AMBIENTALE TERRITORIALE DISTRETTO TESSILE DI PRATO
PROGRAMMA AMBIENTALE TERRITORIALE DISTRETTO TESSILE DI PRATO ISTRUZIONI ALLA COMPILAZIONE PREMESSA Il Programma Ambientale è un documento di grande importanza che il Soggetto Gestore gestisce direttamente
DettagliCOMUNE DI TREVISO SETTORE AMBIENTE
CONTRIBUTI PER L AGEVOLAZIONE ALL ACQUISTO DI CALDAIE PER IL RISCALDAMENTO DI EDIFICI PROTOCOLLO D INTESA tra COMUNE DI TREVISO e PRODUTTORI, RIVENDITORI, INSTALLATORI DI CALDAIE A METANO, DI TIPO A CONDENSAZIONE
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Club Alpino Italiano Gruppo Regionale Lazio. in tema di Collaborazione formativa
PROTOCOLLO D INTESA TRA L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e Club Alpino Italiano in tema di Collaborazione formativa L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO, di seguito denominato USR Lazio,
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliAREA AMBIENTE QUALITÀ DELL ARIA A TORINO
AREA AMBIENTE QUALITÀ DELL ARIA A TORINO Maggio 2015 1 ARIA IN EUROPA 2 La qualità dell aria della nostra città dipende da: quantità di inquinanti emessi dalle varie attività umane; conformazione geografica
DettagliCONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE DI CENTRI DI ALTA FORMAZIONE
CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE DI CENTRI DI ALTA FORMAZIONE tra l UGL - Ufficio Sicurezza nei luoghi di lavoro, articolazione centrale di associazione sindacale confederale a carattere nazionale con sede
DettagliALLEGATO A) AL D.D.R. N. REGIONE VENETO
ALLEGATO A) AL D.D.R. N. DEL REGIONE VENETO FINANZIAMENTO DEI PROGETTI INNOVATIVI PROPOSTI DAI COMUNI CAPOLUOGO DEL VENETO MIRATI AD AGEVOLARE L ACQUISTO DI BICICLETTE A PEDALATA ASSISTITA PROTOCOLLO D
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI.
PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI Tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella
Dettaglitutto quanto sopra premesso e considerato, tra:
Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti
Dettaglivalutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;
REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L AVVIO DI UN INIZIATIVA A FAVORE DELLE FASCE DI POPOLAZIONE PIU DEBOLI NEL COMUNE DI VENEZIA DENOMINATA
PROTOCOLLO D INTESA PER L AVVIO DI UN INIZIATIVA A FAVORE DELLE FASCE DI POPOLAZIONE PIU DEBOLI NEL COMUNE DI VENEZIA DENOMINATA CARTA DIAMANTE. oltre i 65 anni Deliberazione G.C. n 580 del 18.11.2004
DettagliSCENARIO ESPLORATIVO DOMENICHE A PIEDI
MISURE DI RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO SCENARIO ESPLORATIVO DOMENICHE A PIEDI Elementi di sintesi ARPA PIEMONTE DIPARTIMENTO TEMATICO SISTEMI PREVISIONALI - Struttura Semplice Qualità dell Aria
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA Il Prefetto di Catania rappresentato dalla Dott.ssa Anna
DettagliPROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167
PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 Tra LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO e LE ASSOCIAZIONI DEI
DettagliRegolamento Generale della Commissione Ricerca
Regolamento Generale della Commissione Ricerca del Registro degli Osteopati d'italia (ROI). Parte I : Premessa integrata al Regolamento Generale. Il diploma D.O. rilasciato dalle scuole di osteopatia del
DettagliDOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme
DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliDirezione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO
DettagliProvincia Eternit Free
Protocollo d Intesa Provincia Eternit Free Provincia di Catanzaro Legambiente AzzeroCO2 Catanzaro 21 marzo 2011 Protocollo d Intesa Provincia Eternit Free Provincia di Catanzaro Legambiente Azzeroco2
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio
PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio VISTO l accordo regionale (delibera della Giunta Regionale n. 1789/2006) stipulato
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliCampagna di rilevamento della qualità dell'aria
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Castelnovo nè Monti A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione
DettagliIL METANO NELLE POLITICHE DI SOSTENIBILITA
FEDERAZIONE NAZIONALE DISTRIBUTORI E TRASPORTATORI DI METANO Via Alberelli, 1 40132 BOLOGNA Tel. 051/400357 Fax 051/401317 Email: info@federmetano.it Web: www.federmetano.it IL METANO NELLE POLITICHE DI
DettagliLA GIUNTA COMUNALE. Ritenuto opportuno aderire alla predetta richiesta previa adozione del necessario atto formale;
LA GIUNTA COMUNALE Premesso che il Direttore del COSP (Centro per l Orientamento allo studio ed alle Professioni) dell Università Statale di Milano ha chiesto di poter fare effettuare ai propri studenti
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UN PREMESSO CHE: nell ambito delle rispettive competenze, hanno promosso la costituzione
PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO REGIONALE DEI PREZZI DEL MERCATO IMMOBILIARE E DEI COSTI DI MANUTENZIONE RISTRUTTURAZIONE E RESTAURO DELLE OPERE EDILI PREMESSO CHE: - La Camera
DettagliQualità dell'aria nella Provincia di Lucca, monitoraggio, criticità, emissioni
Qualità dell'aria nella Provincia di Lucca, monitoraggio, criticità, emissioni Il Ruolo della Provincia nel monitoraggio della qualità dell aria e nel coordinamento dei Piani di Azione Comunale LEGGE REGIONALE
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliS.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
Dettaglistipulano il seguente Accordo di Programma
Allegato 1 Accordo di Programma tra Regione, Province e URPT, Comuni e ANCI per il risanamento della qualità dell aria ambiente nelle aree urbane Premesso che. - in data 15 aprile 2003 è stato firmato
DettagliCOMUNE DI BERTINORO PROVINCIA DI FORLI - CESENA
COMUNE DI BERTINORO PROVINCIA DI FORLI - CESENA ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 235 seduta del 01/12/2009 SeS/ss OGGETTO: ACCORDO SULLA QUALITA DELL ARIA. TRASFORMAZIONE DEI VEICOLI
DettagliBenefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo
Benefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo Sebastiano Serra Ministero dell Ambiente della tutela del
DettagliSistema statistico regionale e Ufficio statistico della Regione Puglia. Art. 1 Finalità.
REGIONE PUGLIA L.R. 17 dicembre 2001, n. 34 (1). Sistema statistico regionale e Ufficio statistico della Regione Puglia. (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 19 dicembre 2001, n. 182. Art. 1 Finalità. 1. La
DettagliREGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 14-05-2012 (punto N 30 ) Delibera N 404 del 14-05-2012 Proponente DANIELA SCARAMUCCIA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E
DettagliRELAZIONE. Pertanto è approvato il seguente testo di deliberazione.
L argomento viene illustrato per sommi capi dall Assessore Aniello Piscopo, che si riporta alla relazione agli atti della proposta di deliberazione. Dopo un breve intervento del Consigliere Moschin, riportato
DettagliDisposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici. Art.
Consiglio Regionale Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici Art. 1 (Oggetto) 1. Nel rispetto del Titolo V della Costituzione
Dettagli