Capacità riproduttiva
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- Ottavio Gasparini
- 6 anni fa
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1 Capacità riproduttiva I processi riproduttivi principali: Riproduzione sessuale (con alternanza di gamia e meiosi) Impegna più materiali e più energia e arricchisce il pool genico delle popolazioni Riproduzione vegetativa Più rapida ma impoverisce il pool genico delle popolazioni
2 In generale la riproduzione vegetativa è più rilevante quando: è bassa la densità della popolazione e ci sono ampi spazi liberi prossimi alla pianta madre (ambiente uniforme, assenza di competizione) in caso di assenza o bassa frequenza della riproduzione sessuale la riproduzione sessuale è più rilevante soprattutto quando: è alta la densità della popolazione e la specie deve diffondersi a grande distanza mediante semi è forte la competizione con altre specie.
3 Nelle tracheofite la riproduzione vegetativa assume maggiore importanza quando: si aprono spazi aperti per antropizzazione non può avere luogo la riproduzione sessuale Ad.es.: nell ambiente vengono meno gli animali impollinatori fallisce l induzione fiorale (ad es. al margine dell areale) in ibridi non o poco fertili (ibridi aploidi, aneuploidi, triploidi etc.. invece che diploidi)
4 1) Per via vegetativa Propagazione 2) Per semi 1)
5 Differenti modalità di dispersione dei semi: Anemocoria Idrocoria Autocoria Zoocoria
6 Anemocoria 1) 1) diretta (Acer, Ulmus, Tilia, Chorisia) 2) indiretta (Anastatica hierocuntica, rosa di gerico ) Samara (Acer, Fraxinus )
7 Acero americano
8 Olmo (Ulmus minor)
9 Le Chorisie
10 1) Pappo (composite) Il tarassaco (Taraxacum officinale)
11 La dispersione anemocora è la più utilizzata tra le crittogame
12 Elateri nelle epatiche Strutture per la dispersione anemocora delle spore nelle briofite Peristomio nei muschi
13 2) Dispersione anemocora indiretta Rosa di Gerico
14 Idrocoria Nymphaea, Arecaceae (con semi galleggianti) Aizoaceae (i frutti si aprono durante le piogge) Brassicaceae (silique portate da steli elastici che si scuotono sotto la pioggia)
15 Molte Aizoaceae, come il Mesembryanthemum, sono piante a dispersione dei semi idrocora. Sono infatti originarie dei paesi a climi aridi dove è importante che i semi vengano dispersi nei periodi in cui c è disponibilità d acqua.
16 Il ravastrello (Cakile maritima) é una pianta delle coste sabbiose Il frutto si divide a maturità in due parti in corrispondenza di un setto (visibile nella foto). La parte basale cade al suolo e germina; la parte apicale, che è più leggera e galleggia viene dispersa a distanza.
17 Autocoria cocomero asinino (Ecballium elaterium): esplosione Geranium: rottura in valve alcune leguminose (Fabaceae): torsione e apertura Cymbalaria, arachide (Arachis): allungamento dei peduncoli fruttiferi nelle fessure delle rocce e nel terreno
18 Cocomero asinino (Ecballium elaterium)
19
20 endozoocoria Zoocoria epizoocoria mirmecocoria
21 Ornitocoria endozoocoria Chirotterocoria (Ficus, Musa ) Glirocoria Saurocoria (Lycopersicon, Capparis) glirocoria Quercus
22 ornitocoria Rubus, Morus
23 saurocoria Gingko biloba
24 saurocoria Podarcis filfolensis subsp. laurentiimuelleri su rami di Capparis spinosa subsp. rupestris
25 epizoocoria Ricino (Ricinus communis)
26 mirmecocoria
27 E interessante notare che nelle formazioni boschive si assiste ad una prevalente distribuzione dei differenti tipi di dispersione in relazione alla stratificazione delle piante: strato arboreo anemocoria strato arbustivo endozoocoria strato erbaceo mirmecocoria ed epizoocoria
28 Vettore Struttura riproduttiva Allontanamento dalla pianta madre Uccelli Frutti carnosi che attirano per il colore sia nel caso della endo- che epizoocoria Da poche decine di m ad alcune centinaia di Km Acqua Vento Mammiferi Insetti Forma rotondeggiante, superfice esterna impermeabile, presenza di tessuti pieni d aria Superfici che facilitano la dispersione (ali, setole) Colore vistoso e odore attraente (se ingeriti) Frutti secchi se trasportati passivamente Sostanze attraenti, depositate nel frutto/seme Da pochi m a centinaia di Km Da poche centinaia di m a decine di Km Da poche decine di m ad alcuni Km Da pochi cm ad alcune centinaia di m da Pacini (1995), modificato
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