Cenni di Micotossicologia
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- Marcello Motta
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1 Cenni di Micotossicologia (Micetismo) Gianni Giana
2 CRITICITA I funghi producono un innumerevole quantità di sostanze diverse di cui, nella maggior parte dei casi, non si conoscono gli effetti sull uomo Gli studi sinora condotti hanno consentito di identificare un esiguo numero di tossine I casi di intossicazioni da funghi sono ampiamente sottostimati Le cause sono spesso multifattoriali (fattori esogeni e fattori individuali) Spesso sono coinvolte più specie di funghi Nella maggior parte dei casi sono coinvolte specie ritenute commestibili In molti casi non è possibile identificare correttamente le specie fungine coinvolte
3 REGIONE LOMBARDIA - DIREZIONE GENERALE SANITA' INTERVENTI IN CASI DI INTOSSICAZIONE DA FUNGHI (anni ) ANNO N INTERVENTI N PERSONE COINVOLTE / LUOGO DI CONSUMO N RICOVERI N DECESSI TOTALI CASI 1 o più persone TOTALI cucinati o mangiati a CASA mense pubbliche e collettive ALTRO: giardino parco bosco = TOTALI
4 Anno Totali persone coinvolte Agaricus commestibili Agrocybe aegerita Amanita commestibili Armillaria mellea Boletus edulis Boletus luridus Cantharellus cibarius Clitocybe commestibili 3 3 Clitocybe nebularis Grifola frondosa Lactarius commestibile 1 1 Lentinula edodes 3 3 Lepista commestibili 4 4 Leccinum Lyophillum commestibile 1 1 Lycoperdon 1 1 Macrolepiota commestibile Marasmius oreades 3 3 Morchella Pleurotus commestibile 1 1 Suillus Tricholoma commestibili 3 3
5 Non noti Amanita phalloides Amanita pantherina 1 1 Amanita muscaria Altre amanita tossiche Agaricus sezione xanthodermatei Boletus non commestibili 1 1 Clitocybe sezione Candicantes Collybia fusipes Conocybe 1 1 Coprinus tossici 1 1 Cortinarius tossici 1 1 Entoloma sinuatum (=lividum) Ganoderma lucidum 1 1 Gyromitra 1 1 Inocybe Lepiota piccola taglia 2 2 Mycena 2 2 Omphalotus olearius Panaeolus Paxillus 1 1 Psathyrella 1 1 Ramaria tossiche Russula tossiche 1 2 3
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12 Intossicazioni da funghi commestibili Si presentano prevalentemente con disturbi di tipo gastrointestinale per le seguenti cause: intolleranze o allergie individuali consumo di funghi alterati consumo di funghi mal conservati contaminazione microbiologica da patogeni e/o produttori di tossine insufficiente o inadeguata cottura consumo a crudo di specie che necessitano di cottura ingestione di eccessive quantità di funghi consumo ripetuto di funghi in pasti ravvicinati eccessivo impiego di condimenti masticazione insufficiente consumo di parti tenaci e di difficoltosa digestione motivi psicologici di varia natura veicolo di sostanze tossiche assorbite dall ambiente
13 Diagnosi e terapia del caso clinico Reperimento (familiari) di avanzi, resti di pulizia, funghi conservati, ecc. Richiesta di intervento al micologo reperibile Conservazione del materiale consegnato ed eventualmente di campioni di vomito, aspirato gastrico, urine, ecc. Attivazione di contatti con il paziente e con i parenti., anche alla ricerca di eventuali commensali Contatto con il Centro Antiveleni Contatti con Ospedale di destinazione e medico curante Inoltro al laboratorio micologico del materiale
14 ALLERGIE INTOLLERANZE Deficit enzimatici (trealosio) TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Salmonelle Tossina stafilicoccica Bacillus cerus
15 FUNGHI ALTERATI O MALCONSERVATI Parassiti, batteri, muffe FUNGHI INQUINATI Inquinanti chimici Raccolte in parchi e giardini Campi trattati con pesticidi PIANTE VELENOSE Gianni Giana - Lecco 21 giugno 2003
16 Costituenti naturali Consumo di gambi coriacei INDIGESTIONI Eccessive quantità Malattie preesistenti Età Eccesso di condimenti Bevande.
17 Principali Sindromi Falloidea Orellanica Panterinica Psicotropa Paxillica Rabdomiolitica Neurologica tardiva Giromitrica Muscarinica Coprinica Nefrotossica Acromelalgica Gastrointestinale
18 SINDROMI A BREVE LATENZA SINDROMI A LUNGA LATENZA SINDROMI A LATENZA TARDIVA Periodo di latenza inferiore alle 6 ore (da pochi minuti a 4-6 ore al massimo) Periodo di latenza superiore alle 6 ore ( da 6 a 24 ) Periodo di latenza superiore alle 24 ore ( da 1 a 20 giorni )
19 SINDROMI A BREVE LATENZA Il periodo che passa tra l ingestione e la comparsa dei primi sintomi clinici è in genere inferiore alle 6 ore ( da pochi minuti a 4-6 ore al massimo )
20 Tricholoma tigrinum Entoloma lividum Boletus satanas Hebeloma sp. Lactarius torminosus Agaricus xanthoderma Scleroderma citrinum Russula emetica SINDROMI A BREVE LATENZA Latenza : 3-6 ORE Clinica : Nausea, vomito, diarrea, talvolta cefalea e malessere generale Terapia: sintomatica e reidratante Omphalotus olearius Sostanze tossiche diverse e nella maggior parte dei funghi sconosciute
21 Agaricus meleagris Boletus satanas Entoloma lividum Hebeloma crustuliforme Russula emetica Scleroderma citrinum Lactarius torminosus Omphalotus olearius Tricholoma pardinum
22 SINDROMI A BREVE LATENZA Latenza : minuti Coprinus atramentarius DOSE LETALE: Non nota. Clinica : è in relazione all assunzione di alcool. I sintomi sono tachicardia, arrossamento al volto, sudorazione, dolori al torace nausea e vomito. Può imitare una sindrome coronarica acuta Terapia: sintomatica e reidratante Nota : Morchella angusticeps può causare una sintomatologia modesta TOSSINA: Amino-ciclo-propanolo inibisce l acetaldeide deidrogenasi (no coprina)
23 SINDROMI A LUNGA LATENZA Il periodo che passa tra l ingestione e la comparsa dei primi sintomi clinici è in genere superiore alle 6 ore ( da 6 a 24 ore al massimo )
24 SINDROMI A LUNGA LATENZA E L INTOSSICAZIONE CON ESITO MORTALE PIU FREQUENTE Latenza variabile (6-14 ore) Fase coleriforme : dolori, vomito, diarrea DOSE LETALE: (adulto) 50 grammi di fungo. Amatossine, (Fallotossine, Virotossine) Fase epatica anitterica Fase conclamata insufficienza epatica
25 Amanita phalloides
26 Amanita verna Lepiota helveola Amanita virosa
27 INTOSSICAZIONE FALLOIDEA TERAPIA! Gastrolusi! Purganti! Carbone attivo! Diuresi forzata
28 INTOSSICAZIONE FALLOIDEA CIRCOLO ENTERO-EPATICO INGESTIONE INTESTINO FEGATO RENE BILE
29 SINDROMI A LATENZA TARDIVA Il periodo che passa tra l ingestione e la comparsa dei primi sintomi clinici è in genere superiore alle 24 ore ( da 1 a 20 giorni )
30 SINDROMI A LATENZA TARDIVA Latenza : variabile (3-17 giorni) Clinica : DOSE LETALE: (adulto) grammi di fungo. TOSSINA : Orellanina Fase Precoce : secchezza alle fauci, sete intensa, dolori, vomito, diarrea, dolori lombari.. Possibile remissione. Fase dell insufficienza renale: insufficienza renale acuta da danno alle cellule tubulari prossimali. Stato uremico ingravescente. Dialisi o trapianto.
31 Cortinarius orellanus Cortinarius speciosissimus Chroogomphus helveticus
32 SINDROMI A LATENZA TARDIVA Latenza: da 1 a più giorni a seguito di pasti abbondanti e ripetuti Tricholoma equestre DOSE LETALE: sconosciuta TOSSINA : sconosciuta Casi clinici Segnalati nel casi (di cui 3 mortali) avvenuti negli anni precedenti in Francia a seguito di ingestioni abbondanti di Tricholoma equestre. Anche topi alimentati con T. equestre ebbero segni di danni muscolari proporzionali alla quantità di fungo ingerito Sono stati segnalati altri 2 casi di intossicazione in Polonia
33 METALLI PESANTI Limiti consentiti Concentr. riscontrate Mercurio < 40 gamma/die sino a 1000 gamma/kg Cadmio < 70 gamma/die gamma/kg Tallio < 2 gamma/die 1000 gamma/kg Piombo < 300 gamma/die mg/kg
34 I funghi superiori sono ancora, in grande misura, degli oggetti sconosciuti: ad esempio tutto quello che si sa, ancora oggi, sulla loro commestibilità è di natura empirica e perciò ci si devono aspettare, con lo sviluppo della ricerca scientifica, sorprese anche clamorose. Cocchi 2006
35 CONCLUSIONI
36 Grazie per l attenzione
37 Grazie per l'attenzione
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