PERCHE???? COME???? PER CHI???? 5/10/2014 Roberto Pettenello - Fisac

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1 PERCHE???? COME???? PER CHI???? 1

2 PERCHE? Favorire mobilità delle persone (e delle/dei lavoratrici/ori) per migliori opportunità di lavoro e di formazione Valorizzare le imprese più qualificate ed europee Esaltare valori e saperi acquisiti dall esperienza Ricomporre culture del sapere e del saper fare Orientare i curricula dei sistemi formativi (formali, informali e non formali) Introdurre un nuovo approccio negli inquadramenti contrattuali 2

3 Ruolo dell U.E.: da curricula europei comuni ai risulta: dell apprendimento Conoscenza : risultato dell assimilazione di informazioni acquisite attraverso l apprendimento Abilità: capacità di utilizzare e applicare conoscenze per portare a termine dei compiti e risolvere dei problemi Competenza: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale GLI 8 LIVELLI DELL EQF 3

4 Un esempio: il 4 livello EQF (v. responsabile di filiale di banca; diploma di istruzione tecnica) Conoscenze: conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Abilità: una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili Competenze: sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti, sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio 4

5 Il percorso italiano degli ul:mi 10 anni Il TAVOLO TECNICO La prova (chimici, tessili, meccanici, alimentaristi, turismo) La svolta del Ministro Sacconi La (lieve) diffusione di esperienze (libretto formativo, alcune Regioni, il settore del credito) La Legge Fornero (L.92/2012) 5

6 Linee della Legge 92/2012 (1) Standard competenze referenziabili con l U.E. (EQF) Modalità di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali Possibilità di riconoscere tali apprendimenti per acquisire titoli di istruzione e formazione Certificazione di tali apprendimenti, attraverso un certificato rilasciato da un ente pubblico o da un soggetto accreditato o autorizzato 6

7 Linee della Legge 92/2012 (2) SOGGETTI DEL DECRETO: Governo, su proposta MdL e MIUR, sentito Min.Sviluppo e parti sociali SENZA NUOVI O MAGGIORI ONERI PER LA FINANZA PUBBLICA 7

8 Linee del Decreto (DL 16/1/13) L apprendimento permanente è un diritto della persona il sistema delle competenze deve riguardare gli apprendimenti formali, ma anche non formali e informali, compresi quelli acquisiti da esperienze di lavoro Devono essere definiti repertori codificati a livello nazionale o regionale, omogenei in tutto il paese e referenziabili con i livelli EQF Gli attestati rilasciati alla fine del processo costituiscono atti pubblici 8

9 Linee del decreto L ente pubblico ( o l ente privato accreditato) deve assicurare degli standard di servizio nelle fasi di identificazione (messa in trasparenza delle competenze), valutazione (accertamento del possesso delle competenze), attestazione (rilascio di attestati o certificati), di informazione e orientamento personalizzati Un Comitato tecnico nazionale, costituito da MdL, MIUR, Min.Sviluppo, Regioni e P.A. elaborerà delle Linee Guida, anche attraverso periodici incontri con le parti sociali 9

10 Linee del decreto Viene istituito fin d ora il repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali, referenziati all EQF Il processo sarà progressivamente monitorato e valutato, avvalendosi della collaborazione tecnica di organismi competenti (ISFOL, INVALSI, INDIRE, ANVUR, Camere di commercio) 10

11 Piano di lavoro per il riconoscimento delle qualificazioni regionali su turo il territorio nazionale 1. Correlabilità delle qualificazioni professionali presenti nei repertori regionali 2. Standard minimi di servizio per i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze 3. Maternage e traghettamento 11

12 Piano di lavoro: correlabilità (1) Individuare un protocollo di dialogo per la correlabilità e la progressiva standardizzazione dei profili contenuti nei repertori regionali articolato per settori economico professionali (23+ area comune) composto da: Il settore I processi di lavoro caratterizzanti il settore Le aree di attività di ogni processo di lavoro Le attività caratterizzanti ciascuna area di attività 12

13 Piano di lavoro: correlabilità (2) Qualificazioni raccolte: IFP 43 IFTS 19 ITS 29 Repertori regionali Apprendistato prof. Prof.reg, org, non org 2080 (con più di comp.) 524 (su 14 categorie contratt.) da individuare 13

14 Piano di lavoro: correlabilità (3) SETTORI ECONOMICO PROFESSIONALI: 1. Edilizia 2. Vetro, ceramica e materiali da costruzione 3. Legno e arredo 4. Carta e cartotecnica 5. Meccanica, produzione e manutenzione di macchine, impiantistica 6. Servizi di public utilities 7. Chimica 8. Estrazione gas, petrolio, carbone, minerali e lavorazione pietre 14

15 Piano di lavoro: correlabilità (4) SETTORI ECONOMICO PROFESSIONALI: 9. Servizi di informatica 10. Servizi turistici 11. Servizi di attività ricreative e sportive 12. Servizi culturali e di spettacolo 13.Trasporti e logistica 14.Servizi socio- sanitari 15. Servizi di educazione e formazione 16. Servizi alla persona 17. agricoltura, silvicultura e pesca 18. Produzioni alimentari 15

16 Piano opera:vo: correlabilità (5) SETTORI ECONOMICO PROFESSIONALI: 19. TAC e sistema moda 20. Stampa ed editoria 21. Servizi di telecomunicazione e poste 22. Servizi di distribuzione commerciale 23. Servizi finanziari e assicurativi 24. Area comune: servizi alle imprese 16

17 Piano opera:vo: standard di individuazione, validazione e cer:ficazione Standard minimi di processo: come si erogano i servizi attraverso le tre fasi del processo:identificazione, valutazione, attestazione Standard minimi di attestazione: elementi minimi da assicurare negli attestati e come se ne assicura la tracciabilità nei sistemi informativi Standard minimi di sistema: garanzie di qualità e tutela dei beneficiari che gli Enti titolari devono assicurare Sono state analizzate le normative e le esperienze in tutte le Regioni che hanno lavorato ai servizi di validazione e certificazione 17

18 Il ProgeRo FBA sulle competenze(1)- iniziata nel 2012per le banche commerciali, ma avviata nel 2014 con la stessa logica per il comparto Assicura:vo Analisi delle conoscenze, abilità e competenze delle figure professionali del credito, coinvolgendo 8 istituti (Banca del Piemonte, BNL, Banca Popolare dell Emilia Romagna, Banco Popolare, Credito Emiliano, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, UniCredit) Armonizzazione di tutte le job description presenti nelle 8 banche (da 240 a 75) Mappatura delle conoscenze che devono essere possedute per ricoprire efficacemente ogni posizione, attribuendovi un punteggio da 1 a 5 18

19 Il ProgeRo FBA sulle competenze(2) Mappatura delle abilità sul piano intellettuale, relazionale, gestionale, innovativo, attribuendovi un punteggio da 1 a 5 Individuazione dei livelli di autonomia da 1 a 4 75 i ruoli standardizzati Questi dati hanno permesso di utilizzare un metodo di assegnazione dei livelli EQF per ogni ruolo Questo lavoro ha permesso di impostare in modo completamente innovativo l Avviso 2/2013 sull apprendistato professionalizzante 19

20 Il proge)o Cer+ficazione delle Qualifiche Un esempio Il Responsabile di filiale, 10 addetti ALTRE DENOMINAZIONI: Titolare di Filiale, Direttore di Filiale/Agenzia Livello autonomia: 2 FINALITÁ Provvedere a rappresentare la Banca nell ambito del mandato ricevuto sul territorio di competenza, nel rispetto delle politiche e degli indirizzi assegnati, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi economici sociali e commerciali. PRINCIPALI RESPONSABILITÁ- ATTIVITÁ Vigilare sul territorio di riferimento valutando il potenziale commerciale locale, individuando gli ambiti di crescita, sviluppando proattivamente nuove relazioni commerciali, ed assicurando un adeguato livello di soddisfazione della Clientela, anche tramite il supporto e la collaborazione delle strutture di Area/ Rete; EQF 4 Provvedere alla corretta erogazione e la gestione del credito ; EQF 4 20

21 Il proge)o Cer+ficazione delle Qualifiche Un esempio Il Responsabile di filiale, 10 addetti Gestire l attività commerciale della Filiale ; EQF 4 Curare il costante monitoraggio dei dati andamentali relativi ai portafogli ; EQF 4 Coordinare le attività di assistenza alla Clientela ; EQF 5 Provvedere al rispetto dei processi operativi, amministrativi e commerciali ; EQF 4 Provvedere, qualora assegnatario di un portafoglio gestito in prima persona, al conseguimento degli obiettivi economici, commerciali e di rischio; EQF 4 Curare l immagine e la comunicazione della Filiale; EQF 4 Provvedere che tutti i collaboratori siano costantemente aggiornati sulle politiche e priorità dell Azienda ; EQF 4 Vigilare sul rispetto dei ruoli ; EQF 4 Supportare la crescita professionale delle risorse assegnate. EQF 4 21

22 Il proge)o Cer+ficazione delle Qualifiche un esempio Il Responsabile di filiale, 10 addetti MODA CONOSCENZE = 1 MODA CAPACITA = 3 INDICATORE MEDIO CONOSCENZE + CAPACITA = 2 Verifica del valore EQF assegnato al Ruolo: LIVELLO AUTONOMIA 2 + INDICATORE MEDIO CONOSCENZE + CAPACITA 2 = LIVELLO EQF 4

23 VERBI RAPPRESENTATIVI DEL LIVELLO EQF 1. Eseguire 2. Espletare 3. Conseguire 4. Provvedere 5. Assicurare 6. Garantire 7. Governare 8. promuovere 23

24 Livelli di autonomia 1. Bassa 2. Media 3. Medio alta 4. Elevata 24

25 Livelli di conoscenza 1. Conoscenza di contenuti generali della materia 2. Conoscenza applicativa generale della materia 3. Conoscenza applicativa approfondita e e autonoma della materia 4. Conoscenza specialistica e approfondita della materia 5. Conoscenza esperta ed evolutiva della materia 25

26 Livelli di capacità (abilità) 1. Capacità debole 2. Capacità quasi adeguata 3. Capacità adeguata 4. Capacità buona 5. Capacità elevata 26

27 FBA cer:ficatore delle competenze (per credito e assicurazioni) FBA e ACCREDIA Accredia è un organismo che, in base alla Legge 92/2012, può riconoscere a un soggetto con determinate qualità il diritto di certificare le competenze di una persona. Questa certificazione assume un valore pubblico, come una riconosciuta da una Regione o da un Ministero FBA ha avviato le procedure per ottenere da Accredia questo diritto, favorito dal fatto che è rappresentativo pariteticamente sia di parti imprenditoriali che sindacali Finora FBA ha acquisito questo diritto per gli addetti fidi. Quindi se un lavoratore volesse essere certificato per questo profilo, può rivolgersi a FBA e ottenere un titolo riconoscibile in tutta la U.E. FBA punta ad acquisire tale funzione per tutti i profili contenuti nel Manuale delle certificazioni delle banche commerciali e per quelli assicurativi in via di elaborazione 27

28 FBA cer:ficatore delle competenze FBA e UNI UNI è un soggetto privato, riconosciuto da Stato e U.E., che può validare prassi di riconoscimento di processi e competenze in base al Reg.U.E.1025/2012. Tale validazione non ha valore giuridico ma è spesso utilizzata in norme nazionali e comunitarie (v.processi qualità) per garantire priorità di accesso ai soggetti con requisiti UNI, o escluderne chi non li possiedee UNI, dopo un lungo confronto con FBA, ha redatto un documento formale (UNI/PdR ) che recepisce completamente il Manuale di certificazione FBA per le banche commerciali, comprese le descrizioni delle conoscenze, abilità e competenze per i profili delle diverse aree e indica le modalità per conseguire il riconoscimento di dette competenze, a condizione che siano realizzate o affidate a soggetti terzi da parte dell ente paritetico FBA 28

29 Conclusioni personali Pur premettendo che le OO.SS. Hanno preteso negli accordi sottoscritti per consentire questo lavoro di FBA che non deve avere riflessi contrattuali. 1. Se si rimetterà mano nel futuro contratto alle declaratorie dei profili professionali del credito e delle assicurazioni, converrebbe definirle in chiave di conoscenze, abilità e competenze (riconoscibili in tutta la U.E.)? 2. Varrebbe la pena che un gruppo più ampio di sindacalisti conoscesse meglio il lavoro e le descrizioni realizzate da FBA, anche per essere in grado di modificarle, se necessario, e di aggiornarle? 3. Come pretendere da FBA, cosa d altra parte già prevista in accordi già sottoscritti da ABI, ANIA, FISAC, FIBA e UILCA, che il lavoro che si sta sviluppando sia pienamente codeterminato, avallato e periodicamente aggiornato anche da esperti delle parti sociali 4.Si può proseguire questo lavoro senza coinvolgere (e come?) altre OO.SS. (ad es. FABI)? 29

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