IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI DI TIPO AUTOMATICO E/O MANUALE
|
|
- Flavia Landi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» Argomento IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL Docente: Ing. Alberto Scasso STUDIO TCNICO SCASSO - BRACCI INGGNRI studioscasso@hotmail.com scassobracciingegneri@hotmail.it
2 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION nel caso pratico : LGISLAZION TCNICA PROGTTAZION DI UN IMPIANTO DI PROTZION ATTIVA ANTINCNDIO PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 2
3 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH ACCORGIMNTI INTSI A RIDURR L CONSGUNZ DLL INCNDIO /O STINZION NLLA PRIMA FAS DL SUO SVILUPPO. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 3
4 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION INIZIAMO CON DGLI SMPI LGISLAZION TCNICA DI APPARCCHIATUR ANTINCNDIO DI UN IMPIANTO AI FINI DLLA PROTZION ATTIVA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 4
5 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION ATTACCO MOTOPOMPA VVFF LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 5
6 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION GRUPPO DI POMPAGGIO LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 6
7 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION BOX PRFABBRICATO CON RISRVA IDRICA LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 7
8 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION Locale tecnico con Gruppo Pompe Antincendio e Riserva idrica LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 8
9 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION IDRANTI NASPI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 9
10 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION SPRINKLR LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 10
11 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL SMPI DI APPARCCHIATUR INTRODUZION RISRVA IDRICA (CON GRUPPO DI SPINTA) LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 11
12 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 12
13 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 13
14 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 14
15 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PR L ATTIVITA SOGGTT AL CONTROLLO DI PRVNZION INCNDI IN TRMINI DI PROTZION ATTIVA IL COMMITTNT (TRAMIT IL PROGTTISTA) DOVRA PRODURR DOCUMNTAZION AL COMANDO DI VV.FF. COMPTNT PR TRRITORIO: PROGTTO VRIFICH - modulistica VVFF - progetto antincendio particolareggiato SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 15
16 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA GLI IMPIANTI PR LA PROTZION ATTIVA DOVRANNO SSR PROGTTATI CON L NORM TCNICH DI RIFRIMNTO IN VIGOR RALIZZATI SCONDO LA RGOLA DLL ART. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 16
17 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Principale LGISLAZION TCNICA LGISLAZION TCNICA D.P.R 1 agosto 2011 n.151 Regolamento di Disciplina dei procedimenti di Prevenzione Incendi PROGTTO VRIFICH D.M.I 20/12/2012 Regola Tecnica di Prevenzione Incendi per gli Impianti di Protezione Attiva. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 17
18 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH DCRTO DL PRSIDNT DLLA RPUBBLICA 1 agosto 2011 n.151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a Norma dell articolo 49, comma 4-quarter, del decreto legge 31 Maggio 2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 Luglio 2010, n.122 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 18
19 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 Art.2 c.1 LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Finalità e ambito di applicazione Il presente regolamento individua le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e disciplina, per il deposito dei progetti, per l esame dei progetti, per le visite tecniche, per l approvazione di deroghe a specifiche normative, la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 19
20 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 Art.2 c.2 LGISLAZION TCNICA Finalità e ambito di applicazione Nell ambito di applicazione del presente regolamento rientrano tutte le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi riportate nell Allegato I del presente regolamento. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 20
21 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 Art.3 c.2 LGISLAZION TCNICA Valutazione dei Progetti I progetti di cui al comma 1 (vedi elenco attività nell Allegato I) sono corredati da documentazione prevista dal decreto di cui al c.7 art.2 PROGTTO VRIFICH D.M.I. 20/12/2012 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 21
22 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 LGISLAZION TCNICA Allegato I (di cui art.2 c.2) lenco delle Attività Soggette alle visite e ai controlli di Prevenzione Incendi. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 22
23 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 Art.2 c.3 LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Finalità e ambito di applicazione Le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi si distinguono nelle categorie A, B e C, come individuate nell'allegato I in relazione alla dimensione dell'impresa, al settore di attività, alla esistenza di specifiche regole tecniche, alle esigenze di tutela della pubblica incolumità. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 23
24 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.P.R. 151/2011 Art.3 c.1 LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Valutazione dei progetti Gli enti ed i privati responsabili delle attività di cui all Allegato I, categorie B e C, sono tenuti a richiedere, con apposita istanza, al Comando l esame dei progetti di nuovi impianti o costruzioni nonché dei progetti di modifiche da apportare a quelli esistenti, che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 24
25 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I LGISLAZION TCNICA DCRTO DL MINISTRO DLL INTRNO 20 dicembre 2012: Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi PROGTTO VRIFICH Gazzetta Ufficiale 04/01/2013 n.3 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 25
26 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I Art.1 LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Finalità 1. Il presente decreto disciplina la progettazione, la costruzione, l esercizio e la manutenzione degli impianti di protezione attiva contro l incendio, così come definiti nella regola tecnica di cui al successivo articolo 5 e di seguito denominati impianti installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, qualora previsti da specifiche regole tecniche in materia o richiesti dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco nell ambito dei procedimenti di prevenzione incendi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n.151, fatto salvo quanto stabilito dal successivo articolo 2. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 26
27 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Art.4, comma 2 Obiettivi e responsabilità 2. I Parametri e le caratteristiche utilizzati per la progettazione degli impianti sono individuati dai soggetti responsabili della valutazione del rischio di incendio e della progettazione. Gli enti e i privati, responsabili delle attività in cui sono installati gli impianti, hanno l obbligo di mantenere le condizioni che sono state valutate per l individuazione dei parametri e delle caratteristiche. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 27
28 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Allegato 1. TRMINI, DFINIZIONI GNRALI, TOLLRANZ DIMNSIONALI SIMBOLI GRAFICI DI PRVNZION INCNDI 1.2 Ai fini della presente regola tecnica si definiscono: Impianti di protezione attiva o Sistemi di protezione attiva contro l incendio: per impianti di protezione attiva contro l incendio o sistemi di protezione attiva contro l incendio, di seguito denominati entrambi impianti, si intendono: D.M.I gli impianti di rilevazione incendio e segnalazione allarme incendio; gli impianti di estinzione o controllo di incendio, di tipo automatico o manuale; gli impianti di controllo del fumo e del calore SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 28
29 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Allegato 1. TRMINI, DFINIZIONI GNRALI, TOLLRANZ DIMNSIONALI SIMBOLI GRAFICI DI PRVNZION INCNDI 1.2 Ai fini della presente regola tecnica si definiscono: Dimensione tipica dell impianto: D.M.I PROGTTO VRIFICH i. Per la rete idranti si rinvia a quanto riportato dalla norma UNI10779 ii. iii. Per gli impianti di rilevazione ed allarme incendio s intende il numero di rilevatori automatici o di punti di segnalazione manuale Per gli impianti di estinzione o controllo si intende il numero di erogatori SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 29
30 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Allegato 1. TRMINI, DFINIZIONI GNRALI, TOLLRANZ DIMNSIONALI SIMBOLI GRAFICI DI PRVNZION INCNDI 1.2 Ai fini della presente regola tecnica si definiscono: Dimensione tipica dell impianto: D.M.I PROGTTO VRIFICH iv. Per gli impianti di estinzione di tipo speciale (ad esempio estinguenti gassosi, schiuma, polvere ecc) si intende la quantità di agente estinguente; v. Per gli impianti di controllo del fumo e del calore si intende la superficie utile totale di evacuazione per i sistemi di evacuazione naturale e la portata volumetrica aspirata per i sistemi di evacuazione forzata. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 30
31 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Allegato 1. TRMINI, DFINIZIONI GNRALI, TOLLRANZ DIMNSIONALI SIMBOLI GRAFICI DI PRVNZION INCNDI 1.2 Ai fini della presente regola tecnica si definiscono: Progetto dell Impianto: D.M.I insieme dei documenti indicati dalla norma assunta a riferimento per la progettazione di un nuovo impianto o di modifica di un impianto esistente. Il progetto deve includere, in assenza di specifiche indicazioni della norma, almeno gli schemi e disegni planimetrici dell impianto, nonché una relazione tecnica comprendente calcoli di progetto, ove applicabili, e la descrizione dell impianto, con particolare riguardo alla tipologia ed alle caratteristiche dei materiali e dei componenti da utilizzare ed alle prestazioni da conseguire. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 31
32 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I Allegato 4. DISPOSIZIONI PR L RTI DI IDRANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Per la Progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti può essere utilizzata la norma UNI A tale norma si dovrà fare riferimento per quanto applicabile, per la definizione dei requisiti minimi da soddisfare per la progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti, così come ivi definite, installate nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Nei successivi paragrafi sono riportate disposizioni integrative rispetto a quelle stabilite dalla norma UNI SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 32
33 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Allegato 4.1 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI Le regole tecniche di prevenzione incendi stabiliscono la necessità di realizzare la rete di idranti, definendo i seguenti parametri ai fini dell utilizzo della norma UNI 10779, per quanto applicabile: Livelli di pericolosità Tipologia di protezione Caratteristiche dell alimentazione idrica (singola, superiore o doppia secondo la norma UNI N 12845). La necessità di realizzare una rete di idranti può inoltre essere stabilita nell ambito della valutazione del rischio d incendio di cui alla norma vigente. D.M.I SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 33
34 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Allegato 4.1 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI Per le attività indicate in tabella 1, laddove la rete di idranti sia Richiesta dalle regolamentazioni ivi richiamate, si applica la norma UNI 10779, ed i parametri di cui sopra sono individuati come di seguito specificato. Ai fini della determinazione della continuità dell alimentazione elettrica, la disponibilità del servizio potrà essere attestata mediante dati statistici relativi agli anni precedenti, analogamente a quanto specificato dalla norma UNI per l alimentazione idrica. Le attestazioni relative alla continuità dell alimentazione idrica e/o elettrica sono rilasciate dagli nti erogatori o da professionista antincendio. D.M.I SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 34
35 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I TABLLA 1 stratto indicativo di Reti di Idranti per attività regolamentate LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 35
36 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH D.M.I Allegato 4.2 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA NON RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI. 1. Per le attività non regolamentate da specifiche disposizioni di prevenzione incendi, la necessità di prevedere l installazione di una rete di idranti, la definizione dei livelli di pericolosità e le tipologie di protezione, nonché le caratteristiche dell alimentazione idrica, ai fini dell applicazione della norma UNI 10779, ove applicabile, sono stabilite dal progettista sulla base della valutazione del rischio d incendio di cui alla orma vigente. Quanto sopra potrà anche essere valutato dal Comando provinciale, nell ambito dei procedimenti di prevenzione incendi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n.151. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 36
37 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I Allegato LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 4.2 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA NON RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI. 2. Per la protezione esterna si applicano le seguenti specifiche disposizioni integrative della norma UNI 10799: a) Nelle attività con livello di pericolosità 3, per le quali non sia prevista alcuna protezione esterna, dovrà essere comunque installato, in posizione accessibile e sicura, almeno un idrante esterno soprasuolo o sottosuolo conforme, rispettivamente, alle norme UNI N e UNI N 14339, atto al rifornimento dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco. Tale idrante, collegato alla rete pubblica o privata, dovrà assicurare un erogazione minima di 300 l/min per almeno 90 minuti. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 37
38 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Allegato 4.2 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA NON RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI. b) La protezione esterna, previa autorizzazione del comando provinciale nell ambito dei procedimenti di prevenzione incendi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n.151, può essere sostituita dalla rete pubblica, qualora utilizzabile, anche per il servizio antincendio e preventivamente autorizzata dal Comando provinciale nell ambito della valutazione del progetto dell attività, a condizione che la stessa sia rispondente alle seguenti indicazioni: Gli idranti siano posti nelle immediate vicinanze dell attività stessa. Si considera accettabile un percorso fruibile massimo di 100 m fra un idrante della rete pubblica ed il confine dell attività; D.M.I SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 38
39 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I Allegato LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 4.2 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA NON RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI. La rete sia in grado di erogare la portata totale prevista per la protezione specifica. Tale prestazione dovrà essere attestata dal progettista anche tramite dati statistici forniti dall ente erogatore e/o prove pratiche di erogazione. L attività sia ubicata in un area facilmente raggiungibile dagli automezzi dei Vigili del Fuoco secondo i criteri di accessibilità stabiliti dalle norme di prevenzione incendi. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 39
40 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M.I Allegato LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 4.2 RTI DI IDRANTI NLL ATTIVITA NON RGOLAMNTAT DA SPCIFICH DISPOSIZIONI DI PRVNZION INCNDI. 3. Ai fini della determinazione della continuità dell alimentazione idrica, la disponibilità del servizio può essere attestata mediante dati statistici relativi agli anni precedenti, come specificato dalla norma UNI Analogo criterio può essere utilizzato per la determinazione della continuità dell alimentazione elettrica. Le predette attestazioni sono rilasciate dagli nti erogatori o da professionista antincendio. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 40
41 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Principali NORM TCNICH DI RIFRIMNTO LGISLAZION TCNICA UNI N UNI PROGTTO VRIFICH UNI SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 41
42 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI N TITOLO LGISLAZION TCNICA Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, installazione e manutenzione PROGTTO VRIFICH La presente norma sostituisce la UNI 9489: 1989 e la UNI 9490:1989 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 42
43 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI N SCOPO CAMPO DI APPLICAZION LGISLAZION TCNICA 1. La presente norma specifica i requisiti e fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l installazione e la manutenzione di impianti fissi antincendio sprinkler, che sono parte integrante delle misure per la protezione della vita. PROGTTO VRIFICH La presente norma riguarda solamente i tipi di erogatori sprinkler specificati nella N I requisiti e le raccomandazioni della presente norma sono anche applicabili a qualsiasi aggiunta, ampliamento, riparazione o altre modifiche apportate ad un sistema sprinkler. ssi non sono applicabili ai sistemi spray ad acqua ed ai sistemi a diluvio. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 43
44 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI N SCOPO CAMPO DI APPLICAZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 1. ssa tratta la classificazione dei pericoli, le alimentazioni idriche, i componenti da utilizzare, l installazione, le prove ed il collaudo del sistema, la manutenzione e l ampliamento dei sistemi esistenti, ed individua, per gli edifici, le indicazioni costruttive necessarie per garantire una prestazione soddisfacente dei sistemi sprinkler conformemente alla presente norma. La presente norma non riguarda l alimentazione idrica per sistemi diversi dagli sprinkler. I suoi requisiti possono essere utilizzati come guida per altri sistemi fissi di estinzione incendi, fermo restando il rispetto dei requisiti specifici richiesti per questi altri tipi di impianti. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 44
45 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI N SCOPO CAMPO DI APPLICAZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 1. La presente norma riguarda anche gli sprinkler kit. I requisiti della presente norma non sono validi per sistemi automatici sprinkler sulle navi, aerei, su veicoli e dispositivi mobili antincendio, oppure per sistemi al di sotto del livello del terreno nell industria mineraria. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 45
46 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI N LGISLAZION TCNICA La norma UNI N 12845, per la progettazione di reti idranti ci interessa per i seguenti aspetti: la classificazione delle attività e dei rischi incendio PROGTTO VRIFICH Linee guida per gli accessori per gli impianti quali: pompe, alimentazione idrica... SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 46
47 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI TITOLO LGISLAZION TCNICA Impianti di estinzione incendi Reti di Idranti Progettazione, installazione ed esercizio PROGTTO VRIFICH La presente norma è la revisione della UNI 10779:2002 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 47
48 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI SCOPO CAMPO DI APPLICAZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 1. La presente norma specifica i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella progettazione, installazione ed esercizio degli impianti idrici di estinzione incendi permanentemente in pressione, destinati all alimentazione di idranti e naspi antincendio. Tali requisiti, in assenza di specifiche disposizioni legislative, sono fissati in relazione alle caratteristiche dell area da proteggere. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 48
49 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI SCOPO CAMPO DI APPLICAZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 1. La presente norma si applica agli impianti da installare o da modificare, a seguito della valutazione del rischio di incendio, nelle attività sia civili sia industriali ad esclusione dei seguenti casi: -edifici di altezza antincendio maggiore di 45 m; - rete di idranti a secco. I casi particolari che richiedono l adozione di requisiti e criteri diversi da quelli prescritti dalla presente norma devono essere oggetto di diversa definizione. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 49
50 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI STRUTTURA DLLA NORMA LGISLAZION TCNICA Composizione dell Impianto (alimentazione idrica, tipologia rete idraulica, valvole, idranti/naspi) Progettazione PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 50
51 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 8.1 Dati di Progetto 8. PROGTTAZION La natura del materiale combustibile presente, il carico d incendio del compartimento, l estensione delle aree da proteggere, la probabile velocità di propagazione e di sviluppo dell incendio, il tipo e capacità dell alimentazione disponibile, la presenza di una rete idrica pubblica predisposta per il servizio antincendio e l eventuale presenza e consistenza di una propria organizzazione addestrata per affrontare l emergenza incendio sono fattori di cui occorre tener conto nella progettazione di una rete di idranti. La natura e la misura degli elementi presi a riferimento devono essere Chiaramente indicati nella relazione di progetto dell impianto, che deve includere anche i dati identificativi dell alimentazione idrica come previsto dalla UNI N SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 51
52 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI PROGTTAZION LGISLAZION TCNICA 8.2 Criteri di dimensionamento Per i criteri di dimensionamento, in assenza di specifiche disposizioni legislative, si può fare riferimento ai criteri riportati nell appendice B. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 52
53 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI PROGTTAZION LGISLAZION TCNICA Dimensioni delle tubazioni Le tubazioni devono essere dimensionate mediante calcolo idraulico secondo le indicazioni riportate nell appendice C, in modo da garantire l erogazione richiesta per i vari casi. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 53
54 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI TITOLO LGISLAZION TCNICA Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti Antincendio Caratteristiche costruttive e funzionali. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 54
55 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI SCOPO CAMPO DI APPLICAZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 1. La presente norma specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare unità di pompaggio per alimentazione idrica di impianti antincendio (Idranti, sprinkler, schiuma ecc..). Le indicazioni contenute nella presente norma integrano le prescrizioni delle normative applicabili all argomento ed in particolare della UNI N e UNI La presente norma si applica ai locali tecnici di nuova costruzione, realizzati in opera o prefabbricati, siano essi di tipo separato o inseriti nella volumetria di un fabbricato. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 55
56 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA RISTRUTTURAZION / ADGUAMNTO IMPIANTO IDRICO ANTINCNDIO SCUOLA MDIA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 56
57 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico SCUOLA CON OLTR 300 PRSON LGISLAZION TCNICA Identificazione dell attività nell Allegato I D.P.R. 151/2011 PROGTTO VRIFICH Attività N. 67 Categoria C Scuola di ogni ordine grado e tipo Collegi e Accademie con oltre 100 persone presenti. Asili Nido con oltre 30 persone presenti. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 57
58 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA MINISTRO DLL'INTRNO DCRTO 7 agosto 2012 Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 58
59 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 59
60 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M. 26 AGOSTO 1992 Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 60
61 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M. 26 AGOSTO 1992 Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 61
62 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M. 26 AGOSTO 1992 Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 62
63 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION D.M. 26 AGOSTO 1992 Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 63
64 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico D.M.I TABLLA 1 stratto indicativo di Reti di Idranti per attività regolamentate LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 64
65 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL IMPIANTO IDRICO ANTINCNDIO - SCUOLA MDIA INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 65
66 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA STABILIMNTO PR LA PRODUZION DI OLII VGTALI PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 66
67 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA La Soc. Coop. Agricola intende procedere alla realizzazione di un impianto per la produzione di olii vegetali, mediante spremitura di semi oleari. PROGTTO VRIFICH In relazione a quanto sopra detto, nella Relazione Tecnica si espongono le caratteristiche delle attività soggette a controllo da parte del Comando Vigili del Fuoco. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 67
68 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Identificazione dell attività nell Allegato I D.P.R. 151/2011 LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 68
69 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Identificazione dell attività nell Allegato I D.P.R. 151/2011 LGISLAZION TCNICA Attività N. 28 Categoria C Impianti per l essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a kg ; PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 69
70 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA Attività antincendio che non rientra nell elenco del D.M.I pertanto non regolamentata (attività antincendio che non rientra nell elenco della Tabella del DMI) PROGTTO VRIFICH Per la Progettazione di reti di idranti vedi art. 4.2, c. 1 dell Allegato DMI SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 70
71 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA vedi anteprima planimetria e prospetto PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 71
72 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico RLAZION TCNICA PRVD in breve: LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH NORM DI RIFRIMNTO DSCRIZION GNRAL DLL IMPIANTO ATTIVITA SOGGTT ALL SAM DA PART DI VIGILI DL FUOCO IMPIANTO IDRICO ANTINCNDIO LABORATI GRAFICI SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 72
73 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH ATTIVITA SOGGTT A SAM DA PART DI VV.F. In base a quanto previsto dall art. 3 del D.P.R. 01 agosto 2011 N. 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi,.., tenuto conto dell Allegato I, nel caso specifico sono state individuate le seguenti attività: Attività N. 28 Categoria C Impianti per l essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a kg ; Attività N. 12 Categoria C Deposito di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o lubrificanti e/o olii diatermici di qualsiasi derivazione per capacità geometrica complessiva superiore a 50 mc Attività N. 74 Categoria C Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kw ; Attività N. 4-b) Categoria A Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti depositi di GPL fuori terra da 5 mc SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 73
74 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA La previsione dell installazione di una rete di idranti deriva in generale da una Valutazione del Rischio Incendio. PROGTTO VRIFICH Partiamo con il Valutare il Carico di Incendio SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 74
75 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION VALUTAZION DL CARICO DI INCNDIO LGISLAZION TCNICA Il valore del carico di incendio specifico del progetto è da determinarsi secondo quanto riportato dal D.M.I. 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 75
76 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI PROGTTO VRIFICH 1.Per i termini, le definizioni e le tolleranze dimensionali si rimanda a quanto stabilito con il decreto del Ministro dell interno 30 novembre In particolare, ai fini dell applicazione delle presenti disposizioni tecniche, valgono le seguenti definizioni: a) CAPACITÀ DI COMPARTIMNTAZION IN CASO D INCNDIO: attitudine di un elemento costruttivo a conservare, sotto l azione del fuoco, oltre alla propria stabilità, un sufficiente isolamento termico ed una sufficiente tenuta ai fumi e ai gas caldi della combustione, nonché tutte le altre prestazioni se richieste. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 76
77 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI PROGTTO VRIFICH b) CAPACITÀ PORTANT IN CASO DI INCNDIO: attitudine della struttura, di una parte della struttura o di un elemento strutturale a conservare una sufficiente resistenza meccanica sotto l azione del fuoco con riferimento alle altre azioni agenti. c) CARICO DI INCNDIO: potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio corretto in base ai parametri indicativi della partecipazione alla combustione dei singoli materiali. Il carico di incendio è espresso in MJ; convenzionalmente 1 MJ è assunto pari a 0,054 chilogrammi di legna equivalente. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 77
78 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI CARICO D INCNDIO SPCIFICO: carico di incendio riferito all unità di superficie lorda. espresso in MJ/m2. CARICO D INCNDIO SPCIFICO DI PROGTTO: carico d incendio specifico corretto in base ai parametri indicatori del rischio di incendio del compartimento e dei fattori relativi alle misure di protezione presenti. sso costituisce la grandezza di riferimento per le valutazioni della resistenza al fuoco delle costruzioni. CLASS DI RSISTNZA AL FUOCO: intervallo di tempo espresso in minuti, definito in base al carico di incendio specifico di progetto, durante il quale il compartimento antincendio garantisce la capacità di compartimentazione. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 78
79 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI PROGTTO VRIFICH g) COMPARTIMNTO ANTINCNDIO: parte della costruzione organizzata per rispondere alle esigenze della sicurezza in caso di incendio e delimitata da elementi costruttivi idonei a garantire, sotto l azione del fuoco e per un dato intervallo di tempo, la capacità di compartimentazione. h) INCNDIO CONVNZIONAL DI PROGTTO: incendio definito attraverso una curva di incendio che rappresenta l andamento, in funzione del tempo, della temperatura media dei gas di combustione nell intorno della superficie degli elementi costruttivi. La curva di incendio di progetto può essere: nominale naturale SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 79
80 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI h) INCNDIO CONVNZIONAL DI PROGTTO: PROGTTO VRIFICH Nominale: curva adottata per la classificazione delle costruzioni e per le verifiche di resistenza al fuoco di tipo convenzionale; Naturale: curva determinata in base a modelli d incendio e a parametri fisici che definiscono le variabili di stato all interno del compartimento. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 80
81 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO PROGTTO VRIFICH 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI i) INCNDIO LOCALIZZATO: focolaio d incendio che interessa una zona limitata del compartimento antincendio, con sviluppo di calore concentrato in prossimità degli elementi costruttivi posti superiormente al focolaio o immediatamente adiacenti. j) RSISTNZA AL FUOCO: una delle fondamentali strategie di protezione da perseguire per garantire un adeguato livello di sicurezza della costruzione in condizioni di incendio. ssa riguarda la capacità portante in caso di incendio, per una struttura, per una parte della struttura o per un elemento strutturale nonché la capacità di compartimentazione rispetto all incendio per gli elementi di separazione sia strutturali, come muri e solai, sia non strutturali, come porte e tramezzi. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 81
82 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA DCRTO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. ALLGATO 1. TRMINI, DFINIZIONI TOLLRANZ DIMNSIONALI PROGTTO VRIFICH k) SUPRFICI IN PIANTA LORDA DI UN COMPARTIMNTO: superficie in pianta compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il compartimento. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 82
83 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION VALUTAZION DL CARICO DI INCNDIO LGISLAZION TCNICA Il valore del carico d incendio specifico di progetto (qf,d) è determinato secondo la seguente relazione: PROGTTO VRIFICH [ Mj/mq] δq1 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio correlato alle dimensioni in pianta del compartimento δq2 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo di attività svolta nel compartimento δ = Πδ ni è il fattore che tiene conto delle differenti misure di protezione SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 83
84 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION VALUTAZION DL CARICO DI INCNDIO LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH qf è il valore nominale del carico d incendio specifico della massa dei materiali combustibili del potere calorifico inferiore del materiale combustibile del fattore di partecipazione alla combustione del fattore di limitazione della partecipazione alla combustione della superficie del compartimento Oltre a.. della dimensione del compartimento della velocità di propagazione dell incendio delle tipologie dei presidi antincendio SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 84
85 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION VALUTAZION DL CARICO DI INCNDIO LGISLAZION TCNICA Il carico di incendio [ Mj/mq] è in funzione: PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 85
86 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION VALUTAZION DL CARICO DI INCNDIO LGISLAZION TCNICA Il carico di incendio fornisce il parametro del livello di prestazione da richiedere ad una costruzione in funzione degli obiettivi di sicurezza mediante livelli necessari per progettare /verificare il sistema di protezione passiva dell attività. PROGTTO VRIFICH NOTA: livelli di prestazione della struttura influiscono nell individuare le diverse classi di resistenza al fuoco secondo quanto stabilito dallo stesso decreto. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 86
87 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO Pericolo Lieve LH Pericolo Ordinario OH Pericolo Alto HH PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 87
88 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO 6.2 Classi di pericolo La classe di pericolo adeguata di edifici o aree da proteggere deve essere determinata in funzione delle seguenti attività in essi presenti: Pericolo lieve LH Attività con bassi carichi d incendio e bassa combustibilità ed aventi ciascun singolo compartimento non maggiore di 126 m 2 e con una resistenza al fuoco di almeno 30 min. Vedere l appendice A per gli esempi. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 88
89 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO 6.2 Classi di pericolo Pericolo ordinario - OH Attività in cui vengono trattati o prodotti materiali combustibili con un carico d incendio medio e media combustibilità. Vedere appendice A per gli esempi. Pericolo ordinario - OH, è suddiviso in 4 gruppi: - OH1, Pericolo Ordinario Gruppo 1; - OH2, Pericolo Ordinario Gruppo 2; - OH3, Pericolo Ordinario Gruppo 3; - OH4, Pericolo Ordinario Gruppo 4. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 89
90 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO 6.2 Classi di pericolo Pericolo ordinario - OH I materiali possono essere depositati in attività classificate Come pericolo OH1, 2 e 3 purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la protezione nel locale deve essere progettata almeno per il pericolo OH3; b) non deve essere superata l altezza massima di deposito indicata nel prospetto 1; Caso pratico c) le superfici massime di deposito devono essere di 50 m2 per ogni singolo blocco, con uno spazio non minore di 2,4 m attorno al blocco. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 90
91 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO 6.2 Classi di pericolo Pericolo ordinario - OH Quando nell attività, il reparto di processo è classificato come pericolo OH4, le relative aree di deposito devono essere trattate come pericolo HHS. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 91
92 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO 6.2 Classi di pericolo PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 92
93 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO Pericolo Alto HH PROGTTO VRIFICH Pericolo Alto - Processo - HHP Un Pericolo Alto - Processo (reparto di processo), è relativo ad attività dove i materiali presenti possiedono un alto carico d incendio ed un alta combustibilità e sono in grado di sviluppare velocemente un incendio intenso e vasto. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 93
94 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO Pericolo Alto HH PROGTTO VRIFICH Pericolo Alto - Processo - HHP HHP è suddiviso in quattro gruppi: - HHP1, Processo a Pericolo Alto Gruppo 1; - HHP2, Processo a Pericolo Alto Gruppo 2; - HHP3, Processo a Pericolo Alto Gruppo 3; - HHP4, Processo a Pericolo Alto Gruppo 4. Nota I pericoli HHP4 sono solitamente protetti da sistemi a diluvio, che non sono oggetto della presente norma. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 94
95 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO Pericolo Alto HH Pericolo Alto - Deposito - HHS Un Pericolo Alto - Deposito, è relativo al deposito di merci in cui l altezza dello stoccaggio supera i limiti indicati nel punto Il Pericolo Alto - Deposito - HHS è suddiviso in quattro categorie: - HHS1, Deposito a Pericolo Alto Categoria I; - HHS2, Deposito a Pericolo Alto Categoria II; - HHS3, Deposito a Pericolo Alto Categoria III; - HHS4, Deposito a Pericolo Alto Categoria IV. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 95
96 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico UNI N CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 96
97 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico CLASSIFICAZION DLL ATTIVITÀ DI RISCHI DI INCNDIO LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 97
98 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA Rif. NORMA UNI N APPNDIC A - CLASS OH3 Nel caso in esame riassumendo: Sulla base di quanto previsto al Parag e dall Appendice A della Norma UNI N l attività in esame può essere classificata: PROGTTO VRIFICH Classe OH3 (assimilabile a molini per grano, zuccherifici, industrie per la produzione di verdure e minestre disidratate) SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 98
99 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.1 Livelli di pericolosità La definizione del livello di pericolosità non può essere eseguita semplicemente tramite verifica di parametri prestabiliti, ma deve essere determinata secondo esperienza e valutazione oggettiva delle condizioni specifiche dell attività interessata. I criteri utilizzati per tale determinazione devono essere esplicitati nella relazione di progetto affinché siano noti nel tempo anche al gestore dell impianto. Ai fini della presente norma si identificano, per le aree da proteggere, i seguenti livelli: NOTA:livelli di pericolosità, identificati dalla presente norma, coincidono con i livelli di rischio indicati nell edizione precedente. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 99
100 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA B.1 Livelli di pericolosità Ai fini della presente norma si identificano, per le aree da proteggere, i seguenti livelli: PROGTTO VRIFICH B.1.1 LIVLLO 1 B.1.2 LIVLLO 2 B.1.3 LIVLLO 3 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 100
101 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.1 Livelli di pericolosità B.1.1 Livello 1 Aree nelle quali la quantità e/o la combustibilità dei materiali presenti sono basse e che presentano comunque basso pericolo di incendio in termini di probabilità d innesco,velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell incendio da parte delle squadre di emergenza. Rientrano in tale classe tutte le attività di lavorazione di materiali prevalentemente incombustibili ed alcune delle attività di tipo residenziale, di ufficio, ecc., a basso carico d incendio. NOTA: Le aree di livello 1 possono essere assimilate a quelle definite di classe LH ed OH 1 dalla UNI N cui si può fare riferimento per ulteriori indicazioni. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 101
102 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.1.2 Livello 2 B.1 Livelli di pericolosità Aree nelle quali c è una presenza non trascurabile di materiali combustibili e che presentano un moderato pericolo di incendio come probabilità d innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell incendio stesso da parte delle squadre di emergenza. Rientrano in tale classe tutte le attività di lavorazione in genere che non presentano accumuli particolari di merci combustibili e nelle quali sia trascurabile la presenza di sostanze infiammabili. NOTA: Le aree di livello 2 possono essere assimilate a quelle definite di classe OH 2, 3 e 4 dalla UNI N cui si può fare riferimento per ulteriori indicazioni. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 102
103 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI B.1.3 Livello 3 B.1 Livelli di pericolosità Sono le aree nelle quali c è una notevole presenza di materiali combustibili e che presentano un alto pericolo di incendio in termini di probabilità d innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell incendio da parte delle squadre di emergenza. Rientrano in questa categoria le aree adibite a magazzinaggio intensivo come definito dalla UNI N le aree dove sono presenti materie plastiche espanse, liquidi infiammabili, le aree dove si lavorano o depositano merci ad alto pericolo d incendio quali cascami, prodotti vernicianti, prodotti elastomerici, ecc. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 103
104 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.2 requisiti di progetto degli impianti B.2.1 Tipologie di protezione Per la rete di idranti di distinguono due tipologie di protezione, denominate: - protezione interna; - protezione esterna; da intendersi riferite non tanto all ubicazione degli idranti/naspi, ma al tipo di utilizzo cui sono destinati. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 104
105 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.2 requisiti di progetto degli impianti B.2.1 Tipologie di protezione Per protezione interna s intende la protezione contro l incendio che si ottiene mediante idranti a muro o naspi, installati in modo da consentire il primo intervento sull incendio da distanza ravvicinata, e soprattutto tali da essere utilizzabili dalle persone che operano all interno dell attività. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 105
106 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.2 requisiti di progetto degli impianti B.2.1 Tipologie di protezione La protezione interna, che può essere realizzata anche con apparecchi posti all esterno del fabbricato, ove questo sia ritenuto più idoneo al conseguimento della finalità sopra richiamata, deve essere riferita al singolo compartimento antincendio cui è asservita. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 106
107 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.2 requisiti di progetto degli impianti B.2.1 Tipologie di protezione Per protezione esterna s intende la protezione contro l incendio che si ottiene mediante idranti a colonna soprasuolo e/o sottosuolo con la relativa attrezzatura di corredo, installati in modo da consentire la lotta contro l incendio quando le dimensioni e caratteristiche dell incendio stesso non consentono di operare da vicino, ma richiedono un intervento a distanza e un azione essenzialmente di contenimento; la protezione esterna è destinata ad essere utilizzata da personale specificamente addestrato SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 107
108 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA B.2 requisiti di progetto degli impianti B.2.1 Tipologie di protezione Stante la finalità sopra richiamata essa è da riferire all edificio nel suo complesso, a prescindere dalla eventuale suddivisione in compartimenti. PROGTTO VRIFICH In presenza di una rete pubblica predisposta anche per il servizio antincendio, questa può essere ritenuta sufficiente come protezione esterna se garantisce le portate ed ubicazioni necessarie. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 108
109 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B.2 requisiti di progetto degli impianti B.2.1 Tipologie di protezione La protezione interna ed esterna sono da considerare come indipendenti fra loro, sebbene collegate alla stessa rete di alimentazione, quando simultaneamente presenti. La necessità di installazione di una protezione interna, di una protezione esterna o di entrambe in funzione delle tipologie di attività e dei livelli di pericolo definiti, deve essere stabilita dal progettista dell impianto a seguito dell analisi di rischio effettuata, in modo indipendente dal contenuto della presente norma, le cui finalità sono richiamate nella premessa. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 109
110 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL Caso pratico INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 110
111 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH B Rete di idranti per aree di livello 2 Nelle aree di livello 2 può essere prevista sia la protezione interna sia la protezione esterna in relazione all analisi di rischio eseguita. L alimentazione idrica deve garantire la portata specificata per almeno 60 min. a) Protezione interna Impianti ad idranti a muro Impianti a naspi b) Protezione esterna SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 111
112 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA a) Protezione interna B Rete di idranti per aree di livello 2 Sono consentiti sia impianti ad idranti a muro DN 45 sia a naspi. PROGTTO VRIFICH Impianti ad idranti a muro La protezione può essere realizzata con l installazione di idranti a muro DN 45. L impianto deve essere in grado di garantire il simultaneo funzionamento di non meno di 3 apparecchi (o tutti gli apparecchi installati se meno di 3) nella posizione idraulicamente più sfavorevole con le prestazioni idrauliche minime definite al punto B.2.2. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 112
113 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA a) Protezione interna B Rete di idranti per aree di livello 2 PROGTTO VRIFICH Impianti a naspi La protezione può essere assicurata con l installazione di soli naspi. L impianto deve essere dimensionato in modo da garantire il simultaneo funzionamento di non meno di 4 naspi (o tutti i naspi installati se meno di 4) nella posizione idraulicamente più sfavorita con le prestazioni idrauliche minime definite nel punto B.2.2 per prestazione elevata. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 113
114 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC B - CRITRI DI DIMNSIONAMNTO DGLI IMPIANTI LGISLAZION TCNICA b) Protezione esterna B Rete di idranti per aree di livello 2 PROGTTO VRIFICH La protezione esterna, qualora necessaria, può essere realizzata con una rete idrica che alimenti idranti con attacchi DN 70 con le prestazioni idrauliche minime definite nel punto B.2.2 per prestazione normale. L impianto senza contemporaneità con la protezione interna, deve garantire il contemporaneo funzionamento di non meno di 4 attacchi (o di tutti gli apparecchi installati se meno di 4) nella posizione idraulicamente più sfavorevole. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 114
115 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC C - CALCOLO IDRAULICO DLL TUBAZIONI LGISLAZION TCNICA C.3 Perdite di carico distribuite Le perdite di carico per attrito nelle tubazioni si calcolano mediante la formula di Hazen Williams: PROGTTO VRIFICH dove: p è la perdita di carico unitaria, in millimetri di colonna d acqua al metro di tubazione; Q è la portata, in litri al minuto; C è la costante dipendente dalla natura del tubo D è il diametro interno della tubazione, in millimetri. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 115
116 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC C - CALCOLO IDRAULICO DLL TUBAZIONI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH C.4 Perdite di carico localizzate Le perdite di carico localizzate dovute ai raccordi, curve, pezzi a T e raccordi a croce, attraverso i quali la direzione di flusso subisce una variazione di 45 o maggiore e alle valvole di intercettazione e di non ritorno, devono essere trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente come specificato nel prospetto C.1 ed aggiunte alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 116
117 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI APPNDIC C - CALCOLO IDRAULICO DLL TUBAZIONI LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 117
118 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Rif. NORMA UNI LGISLAZION TCNICA Nel caso in esame riassumendo: Secondo quanto previsto dalla Norma UNI Appendice B all impianto può essere attribuito un Livello di Pericolosità 2 (V. Nota al Punto B.1.2). PROGTTO VRIFICH Sulla base di questo Livello di Pericolosità il Prospetto B.1. indica il dimensionamento degli impianti ; nel nostro caso deve essere prevista la protezione antincendio sia interna sia esterna. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 118
119 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Pertanto verranno installati i seguenti apparecchi: Protezione interna: N. 3 idranti con 120 litri/min ca e pressione residua non minore di 0,2 MPa (2 bar), in funzionamento contemporaneo per un tempo 60 minuti; Protezione esterna: N. 4 attacchi DN 70 con 300 litri/min cad e pressione residua non minore di 0,3 MPa (3 bar), in funzionamento contemporaneo per un tempo 60 minuti; (Nota: gli impianti interno ed esterno funzionano senza contemporaneità tra loro, secondo quanto previsto al Punto B lettera b) SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 119
120 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH stratto dalla Relazione Tecnica La condizione più sfavorevole è rappresentata pertanto dalla funzionalità contemporanea dei N. 4 attacchi DN 70 (300 l/min.) per un tempo almeno pari a 60 minuti; in conseguenza di ciò si prevede di installare un serbatoio per riserva idrica della capacità totale di mc. 80 (capacità minima calcolata pari a mc. 72). n.4 x 300 l/min. x 60 min. = litri (minimo) SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 120
121 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Dimensionamento del circuito idraulico Il calcolo idraulico della rete di tubazioni è stato eseguito seguendo le indicazioni di cui all Appendice C della UNI 10779, in particolare per quanto riguarda le perdite di carico distribuite (paragr. C.3 ) e localizzate (paragr. C.4 e prospetto C.1.) Le tubazioni interrate saranno realizzate in P 80 UNI con PN 20 e DR 7.4, mentre le parti fuori terra saranno in acciaio zincato secondo UNI N con protezione dal gelo e lamierino di rivestimento. Il circuito sarà costituito da una condotta principale chiusa ad anello, alimentata direttamente dal gruppo di pressurizzazione e da tubazioni derivate per l alimentazione dei singoli idranti. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 121
122 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA Riepilogo del dimensionamento del circuito idraulico PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 122
123 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Sistema di Pompaggio Antincendio LGISLAZION TCNICA Il Sistema deve fornire pressione e portata idonee con continuità e affidabilità per il tempo necessario (stabilito). PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 123
124 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA INSRIR DWG CON LABORATO GRAFICO SCHMA POMP CISTRNA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 124
125 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA La norma UNI N nel Capitolo 10 denominato POMP, pone particolare attenzione alle caratteristiche della tubazione di aspirazione delle pompe principali e sulla potenza del motore da collegare alle pompe stesse. PROGTTO VRIFICH All interno della UNI N sono presenti elementi per: -dimensionamento impianto -tipologie delle pompe -condizioni delle prestazioni SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 125
126 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Nel caso in esame riassumendo: LGISLAZION TCNICA La Norma indica inoltre: - dove possibile è da utilizzare Pompe Centrifughe ad Asse Orizzontale installate sotto battente - la curva caratteristica della pompa antincendio deve essere di tipo stabile PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 126
127 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 10.1 Generalità La pompa deve avere una curva stabile H(Q), cioè una curva in cui la prevalenza massima e la prevalenza a mandata chiusa sono coincidenti e la prevalenza totale diminuisce in maniera continua con l aumento della portata (vedere N 12723). Le pompe devono essere azionate da motori elettrici o motori diesel, capaci di fornire almeno la potenza richiesta in conformità a quanto segue: SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 127
128 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA 10.1 Generalità a) per le pompe con curve caratteristiche di potenza senza sovraccarico, la massima potenza richiesta al picco della curva di potenza. PROGTTO VRIFICH b) per le pompe con curve caratteristiche di potenza crescenti.. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 128
129 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 10.1 Generalità Il giunto tra il motore e la pompa dei gruppi di pompaggio ad asse orizzontale deve essere tale da assicurare che entrambi possano essere rimossi indipendentemente ed in modo tale che le parti interne della pompa possano essere ispezionate o sostituite senza coinvolgere le tubazioni di aspirazione o di mandata. Le pompe con aspirazione assiale (end suction) devono essere del tipo con parte rotante estraibile lato motore (back pull-out). Le tubazioni devono essere sostenute indipendentemente dalla pompa. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 129
130 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N LA CURVA DLL POMP LGISLAZION TCNICA La Pompa deve avere una curva stabile H(Q), cioè una curva in cui la prevalenza massima e la prevalenza a mandata chiusa sono coincidenti e la prevalenza totale diminuisce in maniera continua con l aumento della portata. La prima curva rappresenta una situazione INSTABIL, la seconda una curva STABIL PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 130
131 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Tubazione di Aspirazione Generalità UNI N POMP La tubazione di aspirazione, comprese tutte le valvole e raccordi, deve essere progettata in modo tale da assicurare che l NPSH disponibile all ingresso della pompa superi l NPSH richiesto di almeno 1 m con la massima portata richiesta e alla massima temperatura dell acqua Sottobattente Nelle condizioni di sottobattente, il diametro della tubazione di aspirazione non deve essere minore di 65 mm. Inoltre il diametro deve essere tale che la velocità non sia maggiore di 1,8 m/s quando la pompa sta funzionando alla massima portata richiesta. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 131
132 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Tubazione di Aspirazione Soprabattente Nelle condizioni di soprabattente, il diametro della tubazione di aspirazione non deve essere minore di 80 mm. Inoltre il diametro deve essere tale che la velocità non sia maggiore di 1,5 m/s quando la pompa sta funzionando alla portata massima richiesta. Dove è installata più di una pompa, le tubazioni di aspirazione non devono essere Interconnesse. L altezza dal livello minimo dell acqua (vedere punto 9.3.5) all asse della pompa non deve essere maggiore 3,2 m. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 132
133 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA Tubazione di Aspirazione Adescamento della pompa Ogni pompa deve essere collegata ad un dispositivo automatico di adescamento separato. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 133
134 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 134
135 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL Sottobattente INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 135
136 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL Caso pratico INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 136
137 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico NPSH LGISLAZION TCNICA NPSH è l'acronimo di Net Positive Suction Head ed è la prevalenza netta di aspirazione positiva di una pompa, PROGTTO VRIFICH ovvero la differenza tra la pressione in un punto di un generico circuito idraulico e la tensione di vapore del liquido nello stesso punto e dipende da parametri caratteristici dell'impianto, cioè dalle modalità di installazione della pompa. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 137
138 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico NPSH LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH L'NPSH è un parametro importante nel dimensionamento dei circuiti idraulici: se la pressione del liquido in un dato punto scende al di sotto della tensione di vapore, si avrà ebollizione del liquido, con conseguenti perturbazioni del circuito; un effetto di tale tipo è ad esempio la cavitazione, che consiste in un complesso di fenomeni dannosi per il quale vengono a formarsi bolle di vapore, al quale si aggiungono anche i gas eventualmente disciolti nel fluido; tali cavità formatisi vengono trasportate dal fluido circostante e quando la pressione aumenta vengono rapidamente riassorbite, provocando violenti urti anelastici, che determinano una brusca variazione di pressione dell'ordine delle migliaia di N/mm 2, che determina il danneggiamento delle superfici solide con le quali entrano in contatto le bolle. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 138
139 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico NPSH LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Nel funzionamento delle pompe, si distingue (in letteratura tecnica) tra NPSH (a) (Net Positive Suction Head (available) e NPSH (r) (Net Positive Suction Head (required)), detto anche depressione dinamica totale (h dt ), dove NPSH (a) è l'npsh (disponibile) calcolato alla bocca di aspirazione della pompa, e NPSH (r) è l'npsh (richiesto) minimo con cui la pompa può lavorare senza che si verifichi cavitazione. NPSH (a) e NPSH (r) sono due grandezze indipendenti tra loro, ma è importante invece la relazione che tra loro deve esistere. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 139
140 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico NPSH LGISLAZION TCNICA Se si vuole evitare il fenomeno della cavitazione occorre che: PROGTTO VRIFICH NPSH (a) > NPSH (r) (disponibile) (richiesto) SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 140
141 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico NPSH In accordo alla UNI N (p.to ) il tratto e la tubazione in aspirazione (valvole, raccordi ecc) devono essere progettate in modo da assicurare che l NPSH disponibile all ingresso della pompa superi NPSH richiesto di almeno 1 m (alla massima portata): NPSH(d) > NPSH(r) + 1 PROGTTO VRIFICH ingresso della pompa SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 141
142 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Caso pratico La normativa N12845 consiglia dove è possibile di installare le pompe sempre in condizioni d aspirazione sottobattente. Nel caso in cui non fosse possibile, le pompe possono essere installate soprabattente secondo le seguenti regole: L altezza del livello minimo dell acqua all asse della pompa non deve essere maggiore di 3,2 m. Nel punto più basso della tubazione d aspirazione deve essere posizionata una valvola di fondo. Dove è installata più di una pompa, le tubazioni d aspirazione non devono essere interconnesse. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 142
143 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe e Verifica nell NPSH sempio molto semplice SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 143
144 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 144
145 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Portata richiesta per n. 2 UNI 45: Q = numero 2 idranti x 120 l/min = 240 l/min 250 l/min = 15 mc/h Calcolo delle Perdite di Carico sulla mandata (rif. punto C.3 - UNI APPNDIC C): Q = 250 l/min C = 120 D = 53 mm 6,05 x 250 1,85 x 10 9 = 95 mm.c.a./m = 0,095 m.c.a./m 120 1,85 x 53 4,87 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 145
146 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe LGISLAZION TCNICA Nota bene: Verifica del diametro delle tubazioni PROGTTO VRIFICH D = [(4 x Q x 10 3 )/(Π x v x 60)] 1/2 Q = 250 l/min v = 3 m/sec D = [(4 x 250 x 10 3 )/(Π x 3 x 60)] 1/2 = 46 mm La norma UNI prevede per le diramazioni principali un diametro minimo pari a 2 pollici; pertanto si assume un valore pari a circa 53 mm. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 146
147 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe LGISLAZION TCNICA Perdite di carico D.53 mm = 0,095 m.c.a./m (tratto anello) Perdite di carico D.81 mm = 0,012 m.c.a./m (tratto pompa-anello) Perdite di carico D.36 mm = 0,15 m.c.a./m (stacchi idrante) PROGTTO VRIFICH Δp Φ2 = 0,095 m.c.a./m x 96 m = 9,2 m [H] Δp Φ3 = 0,012 m.c.a./m x 18 m = 0,2 m [H] Δp Φ1 1/4 = 0,15 m.c.a./m x 1 m = 0,15 m [H] SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 147
148 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe LGISLAZION TCNICA Perdite di carico distribuite - mandata fino ai n.2 idranti più sfavorevoli - Δp tot. = Δp Φ3 + Δp Φ2 + Δp Φ1 1/4 + Δp Φ1 1/4 = 0,2 + 9,2 + 0,15 + 0,15 = 9,7 m [H] PROGTTO VRIFICH Perdite di carico localizzate (rif punto C.1 - UNI APPNDIC C) + tubazione flessibile + pressione residua al bocchello : rispettivamente Y = 11,7 + (6+6) + (20+20) = 63,7 m c.a. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 148
149 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe LGISLAZION TCNICA Perdite di carico TOTALI = Δp tot. + Y = circa 73 m (m.c.a) Riepilogo: PROGTTO VRIFICH Q = 250 l/min = 15 mc/h H (m.c.a.) = 73 Scelta della POMPA SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 149
150 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico Progetto delle Prestazioni del gruppo Pompe LGISLAZION TCNICA Inserire Scheda caratteristica tecnica pompa PROGTTO VRIFICH Deduco inoltre l NPSH(r) della pompa al punto di lavoro = 2,7 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 150
151 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico VRIFICA DLL NPSH LGISLAZION TCNICA NPSH(d) > NPSH(r) + 1 Pa + (± Hg) - Σ H asp. >= 2,7 + 1 PROGTTO VRIFICH Pa pressione barometrica Hg dislivello geodedico Σ H asp. = H kit. pompa + H tratto impianto in aspirazione SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 151
152 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico VRIFICA DLL NPSH LGISLAZION TCNICA Pa + (± Hg) - Σ H asp. > 2,7 + 1 Pa = m.c.a. pressione barometrica PROGTTO VRIFICH Hg = - 3,2 m - dislivello geodedico Σ H asp. = H kit. + H tub. asp. = 0,2 + 0,3 = 0,5 m SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 152
153 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico VRIFICA DLL NPSH LGISLAZION TCNICA NPSH(d) > NPSH(r) + 1 PROGTTO VRIFICH Verifica soddisfatta!!!! 6,6 > 3,7 SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 153
154 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 10.8 lettropompe Alimentazione elettrica UNI N POMP L alimentazione per il quadro di controllo della pompa deve essere dedicata esclusivamente al gruppo di pompaggio sprinkler e separata da tutti gli altri collegamenti. Dove è consentito dal gestore della rete elettrica, l alimentazione per il quadro di controllo della pompa deve essere presa a monte dell interruttore generale dell alimentazione ai fabbricati e dove ciò non è permesso mediante il collegamento dall interruttore generale. I fusibili del quadro di controllo della pompa devono essere ad alta capacità di rottura (non devono essere installati magnetotermici differenziali), per poter consentire il passaggio della corrente di spunto per un periodo non minore di 20 s. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 154
155 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 10.8 lettropompe Alimentazione elettrica Tutti i cavi devono essere protetti contro il fuoco e i danni meccanici. Al fine di proteggere i cavi dall esposizione diretta all incendio, questi devono passare all esterno dell edificio o attraverso quelle parti dell edificio dove il rischio di incendio è trascurabile e che sono separate da qualsiasi significativo rischio di incendio mediante pareti, tramezzi o pavimenti con una resistenza al fuoco non minore di 60 min, oppure devono essere forniti di una protezione diretta supplementare o interrati. I cavi devono essere di singola tratta senza giunzioni. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 155
156 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Caso pratico UNI N POMP LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH 10.8 lettropompe Collegamento tra il quadro elettrico principale di distribuzione e il quadro di controllo della pompa La corrente per il dimensionamento corretto dei cavi deve essere determinata considerando il 150% della corrente massima possibile a pieno carico. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 156
157 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH La pompa antincendio dovrà essere servita da una linea indipendente dagli altri circuiti, derivata a monte dell interruttore generale dell impianto, in modo tale che sia alimentata anche se tutti gli altri interruttori della restante rete di distribuzione sono aperti. Certo è che l alimentazione della pompa antincendio non dovrà essere disattivata dalla chiusura dell interruttore generale di emergenza o qualsiasi altra linea. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 157
158 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA L alimentazione al motore della pompa antincendio deve sempre essere disponibile; può essere costituita da: PROGTTO VRIFICH un collegamento alla rete pubblica di distribuzione un collegamento ad una centrale di autoproduzione sotto controllo dell utente dell impianto un gruppo elettrogeno azionato da motore diesel predisposto in modo tale che l alimentazione dell impianto antincendio sia prioritaria su ogni altra utenza. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 158
159 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA La norma UNI 9490 prescriveva che per ciascuna pompa di alimentazione, di surpressione o di ripresa, sia previsto un quadro di controllo indipendente, e che la linea di alimentazione della pompa sia protetta da fusibili ad alta capacità di rottura; non sono ammessi relè termici né magnetici di massima corrente. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 159
160 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA In realtà è opportuno proteggere la linea contro il cortocircuito, è assolutamente sconsigliabile proteggerla dal sovraccarico; in compenso si può sovradimensionare la sezione della linea pompe rispetto a quella che sarebbe la sezione di cavo necessaria. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 160
161 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA In termini generali il circuito alimentazione pompe antincendio deve poter essere protetto da sovraccarico, cortocircuito, contatti indiretti. PROGTTO VRIFICH Trascurando il sovraccarico, che per le installazioni in questione riveste una minore importanza, si può comunque sovradimensionare la linea (rimangono da considerare cortocircuito e contatti indiretti). SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 161
162 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA La protezione dal cortocircuito può essere realizzata in diversi modi, non necessariamente con fusibili, come da norma UNI 9490, ad esempio tramite interruttori automatici magnetotermici con idonea caratteristica di intervento. PROGTTO VRIFICH Mentre la protezione contro i contatti indiretti può essere realizzata con idoneo interruttore differenziale, peraltro non vietato dalla Norma UNI Tale norma non considera la protezione contro i contatti indiretti. È auspicabile che l interruttore differenziale abbia una corrente differenziale nominale di intervento la più alta consentita dal necessario coordinamento con la resistenza di terra. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 162
163 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti si può effettuare mediante interruzione automatica dell alimentazione CI 64/81 art.413.1; in questo caso gli impianti di tipo TT è indispensabile, di fatto, l interruttore con relè differenziale, coordinato con il valore della resistenza di terra, in maniera che, in caso di guasto, non si presenti una tensione sulle masse superiore a 50 V. Potrebbe trattarsi anche di una soglia di corrente molto alta, 10 o 30 ampere: per la quale uno scatto intempestivo si può escludere tranquillamente. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 163
164 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA Contro i contatti indiretti L impiego di fusibili ha lo svantaggio che, in caso di guasto a terra, interviene solo il fusibile della fase guasta; le altre due fasi rimangono in tensione. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 164
165 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Contro i contatti indiretti I fusibili della linea di alimentazione del quadro di controllo devono essere ad alta capacità di rottura ed in grado di reggere la corrente di avviamento per un periodo non inferiore ai 20 s, anche la UNI 9490 prevedeva i fusibili, anzi vietava addirittura l uso dei magnetotermici, anche se poi la Circolare del Ministero dell interno n.694/4144 del 23 aprile 1998 ha chiarito dichiarando che gli obiettivi di sicurezza esposti dalla CI 64-8 debbano essere rispettati anche se in disaccordo con la specifica prescrizione della UNI 9490 dando via libera ufficiale all utilizzo di interruttori magnototermici per la protezione delle lineee di alimentazione delle pompe antincendio. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 165
166 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Contro i contatti indiretti Tutti i cavi devono essere protetti contro il fuoco ed i danneggiamenti meccanici. Per proteggere i cavi dall esposizione diretta al fuoco, questi devono essere posati al di fuori dei locali o fatti passare attraverso quelle parti dei locali in cui il rischio di incendio è trascurabile e che sono separati da ogni significativo rischio di incendio da pareti, divisori o pavimenti con una resistenza la fuoco almeno RI 60 contro il RI 180 richiesto dalla UNI 9490, oppure sotterrati. I cavi devono essere posati senza giunti. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 166
167 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Contro i contatti indiretti Ogni interruttore sull alimentazione dedicata ad una pompa deve avere un cartello con la seguente avvertenza: - alimentazione della pompa per gli impianti antincendio non aprire l interruttore in caso di incendio. - i caratteri dell avviso devono essere di altezza minimo pari a 10 millimetri di colore bianco su sfondo rosso. - l interruttore deve essere protetto da una chiave o da un lucchetto allo scopo di evitare azionamenti intempestivi. - il dimensionamento dei cavi che vanno dal quadro principale al quadro di comando delle pompe deve essere calcolato considerando il 150% della massima corrente di carico possibile quindi ipotizzando un funzionamento in sovraccarico costante del 50%. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 167
168 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA Contro i contatti indiretti Il quadro di comando della pompa deve essere in grado di: PROGTTO VRIFICH 1. Avviare automaticamente il motore alla ricezione del segnale dai pressostati 2. Avviare il motore in funzionamento manuale 3. Arrestare il motore solo in funzione manuale SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 168
169 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio Contro i contatti indiretti Concludendo l soluzione migliore sembra quella di impiegare un interruttore, con relè differenziale nel caso di impianti di tipo TT e con solo relè magnetico in impianti di tipo TN. PROGTTO VRIFICH Non si ha lo scatto intempestivo del relè differenziale se la resistenza di terra dell impianto di tipo TT è abbastanza bassa. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 169
170 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH L alimentazione elettrica al motore della pompa antincendio avverrà attraverso un collegamento diretto alla rete pubblica di distribuzione. L alimentazione elettrica al motore deve essere sempre disponibile, in ogni istante (IP 54). Il dimensionamento dei cavi che vanno dal quadro principale al quadro di comando delle pompe deve essere calcolato ipotizzando un funzionamento in sovraccarico costante del 50%. SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 170
171 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio Si riporta in modo schematico nella slide la distribuzione elettrica preferenziale delle pompe antincendio linea protetta da magnetotermico differenziale da 500 ma (come chiarito dalla Circolare del Ministero dell interno n. 694/4144 del 23 aprile 1998). PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 171
172 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 172
173 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio Il gruppo pompe ed i relativi dispositivi di segnalazione ottico - acustica (posti in un locale presidiato) devono essere alimentati da linee derivate a monte dell interruttore generale dell impianto elettrico. PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 173
174 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio Dati di ingresso (gruppo antincendio BARA): P1 = 18,5 kw P2 = 18,5 kw Pp = 2,2 kw Cos ɸ = 0.8 Lunghezza cavo L = 60 m (interrato) La corrente di impiego : Ib = / [ (3) 1/2 (400) 0.8] = 70 A 70 con + 150% = 175 A (corrente con sovraccarico) SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 174
175 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio SI SCGLI UN CAVO FG7(0)R da 25 mm 2 per conduttore ( Iz = 101 A corrente di portata del cavo) Quadripolare + terra VRIFICA DLLA CADUTA DI TNSION : S = 25 mm 2 K = 1,34 mv/ Am (coeff. che tiene conto della caduta di tensione) La caduta di tensione nel tratto di linea interessato: = (K Ib L) / ( 1000) = 5,62 V V % = V /V * 100 = 1,4 % < 4 %. Verificato SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 175
176 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH Linea lettrica per sistema di Pompaggio antincendio SI SCGLI UN CAVO FG7(0)R da 25 mm 2 per conduttore ( Iz = 101 A corrente di portata del cavo) Quadripolare + terra VRIFICA DLLA CADUTA DI TNSION : S = 25 mm 2 K = 1,34 mv/ Am (coeff. che tiene conto della caduta di tensione) La caduta di tensione nel tratto di linea interessato: = (K Ib L) / ( 1000) = 5,62 V V % = V /V * 100 = 1,4 % < 4 %. Verificato SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 176
177 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION sigla LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 177
178 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 178
179 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION Note: - Caratteristiche tecniche dei locali LGISLAZION TCNICA - Componenti degli impianti - Attacco VV.F. PROGTTO VRIFICH - Valvole di intercettazione - Fissaggio del locale prefabbricato SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 179
180 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL UNI 11292:2008 Caratteristiche tecniche dei locali INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 180
181 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL UNI 11292:2008 Caratteristiche tecniche dei locali INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 181
182 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL Caratteristiche tecniche dei locali INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 182
183 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL UNI 10779:2007 Componenti degli impianti INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 183
184 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL UNI 10779:2007 Componenti degli impianti INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 184
185 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL Componenti degli impianti INTRODUZION LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 185
186 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779: 2007 Attacco VV.F. LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 186
187 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779: 2007 Attacco VV.F. LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 187
188 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779: 2007 Attacco VV.F. LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 188
189 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779: 2007 Attacco VV.F. LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 189
190 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779: 2007 Attacco VV.F. LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 190
191 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779:2007 Valvole di intercettazione LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 191
192 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 10779:2007 Valvole di intercettazione LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 192
193 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 11292:2008 Fissaggio del locale prefabbricato LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 193
194 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL UNI 11292:2008 INTRODUZION LGISLAZION TCNICA Fissaggio del locale prefabbricato PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 194
195 IMPIANTI DI STINZION INCNDI DI TIPO AUTOMATICO /O MANUAL INTRODUZION UNI 11292:2008 Fissaggio del locale prefabbricato LGISLAZION TCNICA PROGTTO VRIFICH SCINZA TCNICA DLLA PRVNZION INCNDI 195
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliStrategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore
Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Premessa Livelli di prestazione Criteri per attribuire i Livelli di prestazione Soluzioni progettuali Smaltimento
DettagliMilano 26 Ottobre 2011. Dott.Ing. Luigi De Angelis Dirigente del CNVVF
FORUM DI PREVENZIONE INCENDI 2011 Milano 26 Ottobre 2011 Edifici civili: quando installare o modificare gli impianti antincendio. Le nuove prescrizioni sulle reti idranti 1 Impianti antincendio installati
DettagliD.L. 81/08 D.L. 139/06 I Decreti 139/06 e 81/08
E la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita
DettagliREQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI CRISTIANA BERNASCONI REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA
REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA Legge Quadro 447/95 Art. 3 comma 1, lettere e) - f) D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Legge regionale n 13 Art.
DettagliANPE - 2a Conferenza Nazionale
L EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SICUREZZA NELLA NORMATIVA DI PREVENZIONE INCENDI DAL D.P.R. 151/2011 AL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Dott. Ing. Vasco Vanzini IL D.P.R. 151/2011 Regolamento di carattere
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI
PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Nota informativa: Scadenza adempimenti di cui all art. 284 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152
DettagliGli impianti Water Mist nella sicurezza antincendio
Gli impianti Water Mist nella sicurezza antincendio Intervento nell ambito del seminario tecnico Come evolve la sicurezza antincendio con la tecnologia Water Mist A cura di: arch. Fabio Jerman VV.F. Belluno
DettagliMilano 27 novembre 2012
Milano 27 novembre 2012 Convegno La nuova norma UNI 10738 I contenuti di carattere tecnico della norma UNI 10738 e le modalità di esecuzione delle verifiche Mario Volongo - Area tecnica CIG 1 La struttura
DettagliIl TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016
Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato
Dettagli2. Ai fini degli adempimenti di cui al comma 1, le attività soggette sono distinte nelle sottoclassi indicate nell Allegato III al presente decreto.
2006, n. 139, si applicano le tariffe previste dal decreto del Ministro dell interno 3 febbraio 2006, adottato di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, mentre per le nuove attività introdotte
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico
DECRETO MINISTERIALE 108/09 DEL 23/07/2009 PER LA MODERNIZZAZIONE E L ADEGUAMENTO AGLI STANDARD DI SICUREZZA ANCHE PER GLI ASCENSORI ENTRATI IN FUNZIONE PRIMA DEL 1999. Il Ministero dello Sviluppo Economico
DettagliUNI 10779-2014 Reti di idranti. Ing. Sebastiano ROTTA
UNI 10779-2014 Reti di idranti Ing. Sebastiano ROTTA Comando Comando Vigili Vigili del del Fuoco Fuoco Vibo Vibo Valentia Valentia Cosa non è NON è una norma cogente, ma volontaria NON indica la necessità
DettagliPROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 Come noto, 81-10 è la classificazione CEI
DettagliMinistero dei Trasporti e della Navigazione
MODULARIO MAR. MERC. 1 MOD. 1 Ministero dei Trasporti e della Navigazione DIPARTIMENTO NAVIG. MARITT. E INTERNA Unità di Gestione delle infrastrutture per la navigazione ed il demanio marittimo Roma, 19
Dettaglipartita IVA (prov. ) via n scala piano interno di proprietà di (nome, cognome o ragione sociale e indirizzo) a a a
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO GAS ALLA REGOLA DELL ARTE ATTO SOSTITUTIVO DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ PER GLI IMPIANTI ESEGUITI PRIMA DEL 27 MARZO 2008 Articolo 7, comma 6, del Decreto
DettagliCAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE
CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE...2 9.1 OGGETTO...2 9.2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 9.3 RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...3 9.4 STATISTICHE MENSILI ED ANNUALI...4 Cap. 9 pag. 1 CAPITOLO
DettagliDICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ai sensi dell art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n.37
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ai sensi dell art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n.37 Il sottoscritto responsabile tecnico da oltre cinque anni dell impresa operante nel settore con sede in Via Comune
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,
DettagliCorso 818 Ordine architetti Napoli. Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro
Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro 1 Criteri generali di sicurezza antincendio A) VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO B) MISURE GENERALI DI PREVENZIONE
DettagliELENCO DOCUMENTI RICHIESTI. Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti:
ELENCO DOCUMENTI RICHIESTI Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti: planimetria in scala non inferiore a 1:1000, riportante l'ubicazione dell'edificio in cui si trovano i locali
DettagliPREMESSE... 2 SCHEDA INFORMATIVA TECNICA GENERALE... 3
LAVORI DEL PRIMO STRALCIO E DEL SECONDO STRALCIO DELLA TERZA FASE DEL PORTO COMMERCIALE DI AUGUSTA - BANCHINE CONTAINERS IMPRESE: (MANDATARIA) (MANDANTI) 0 8 1 1 1 4 REV. PRIMA EMISSIONE DATA EMISSIONE
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DECRETO 23 maggio 2012 Condizioni e limiti entro i quali, lungo ed all'interno degli itinerari internazionali, delle autostrade, delle strade extraurbane
DettagliALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra:
Progetto SICUREZZA E RISPARMIO ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra: CONSORZIO CEV, e GLOBAL POWER SERVICE S.P.A. (E.S.Co. controllata dal Consorzio CEV) PER LA SOSTITUZIONE DEI GENERATORI DI CALORE DELLA:
DettagliALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009
ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009 1- DETERMINAZIONE DEL COSTO DI COSTRUZIONE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE 1.1- Per i nuovi edifici il costo di costruzione al mq di superficie
DettagliSi riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi
Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in
DettagliDomande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009
Domande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009 Versione del 12-03-2010 - Comunicazione delle emissioni... 1 Monitoraggio delle emissioni... 2 Per i gestori che, per mezzo della dichiarazione
DettagliLa Norma Tecnica CEN/TS 14972 : 2008 per la sicurezza antincendio con sistemi water mist
La Norma Tecnica CEN/TS 14972 : 2008 per la sicurezza antincendio con sistemi water mist Intervento nell ambito del seminario tecnico Come evolve la sicurezza antincendio con la tecnologia Water Mist BELLUNO,
DettagliLa pressurizzazione dei filtri-fumo alla luce del nuovo Codice di Prevenzione Incendi e la protezione delle condotte di ventilazione AF SYSTEMS
La pressurizzazione dei filtri-fumo alla luce del nuovo Codice di Prevenzione Incendi e la protezione delle condotte di ventilazione AF SYSTEMS Ing. Thomas Ollapally Milano, 1 ottobre 2015 AF SYSTEMS overview
DettagliRedatto Verificato Approvato
DD II IRR EE ZZ II IOO NN EE RR IICCEERR I CC AA,,, II INN GG EEGG NN EE RR II IAA EE CC OO SS TT RR UU ZZ II IOO NN II I TT ee cc nn iii cc aa ee RR iiccee i rr rcc aa TT ee c nn oo lll ooggi ii ee SS
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico VISTO il decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 23 aprile 2015, n. 94, recante
DettagliLE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI
LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI PREMESSA In data 8 gennaio 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 6), è stato pubblicato il D.P.R.
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 5 - ZONA 6 - SCUOLA N 6488 -------- RELAZIONE DI CALCOLO RELAZIONE DI CALCOLO DI DIMENSIONAMENTO DELLA RETE ANTINCENDIO NELLA SCUOLA ELEMENTARE IN VIA
DettagliDistonie normative nella progettazione del vetro strutturale
Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (DECRETO ASS.TO REG.LE DELLA SALUTE del 05/09/2012)
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (DECRETO ASS.TO REG.LE DELLA SALUTE del 05/09/2012) ELABORATI FASE 1: RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PRESENTAZIONE PRATICA EDILIZIA AL COMUNE DI PATERNO Identificazione
DettagliApparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge
SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Apparecchi di sollevamento Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura della Direzione Tecnico Scientifica Direttore dott. Eduardo Patroni e per il Servizio
DettagliCOMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327
COMUNE DI PISA TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DN-12 / 204 del 26/03/2013 Codice identificativo 884327 PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. Cittadino APPROVAZIONE DEGLI
DettagliVALORE MINIMO DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE DEI GENERATORI DI CALORE SECONDO IL DECRETO LEGISLATIVO NUMERO 192 DEL 19 AGOSTO
VALORE MINIMO DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE DEI GENERATORI DI CALORE SECONDO IL DECRETO LEGISLATIVO NUMERO 192 DEL 19 AGOSTO 2005 (modificato dal DM 26 giugno 2009) a) Riferimenti normativi b) Caldaie
DettagliDOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001)
AREA 3 PIANIFICAZIONE, GESTIONE, TUTELA DEL TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI SERVIZIO : Sportello Unico Edilizia ed Attività Produttive Il Responsabile TITOLO VI CLASS 3 Aggiornato il 05/05/14 Marca da bollo
DettagliALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone
ALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone Il sottoscritto.. (1) (1) Nome e cognome della persona fisica che richiede il rilascio dell autorizzazione/licenza consapevole
DettagliDecreto Ministero dell'interno 16 maggio 1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione
Decreto Ministero dell'interno 16 maggio 1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione (Gazzetta Ufficiale n. 148 del 27 giugno 1987) Il Ministro dell'interno: Vista la
DettagliRegolamento per la. Gestione delle Procedure di. Pubblicazione all Albo On Line. dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio
Regolamento per la Gestione delle Procedure di Pubblicazione all Albo On Line dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio Approvato con delibera n. del INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 - Modalità di
DettagliPaola Zoppi Medico del lavoro
Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliIMPIANTI TECNOLOGICI PER GALLERIE AUTOSTRADALI
2^ Edizione 22.06.2009 IMP-010/4 Pag. 1 di 6 INDICE 1... 3 1.1 Scopo... 3 1.2 Vasca di accumulo... 3 1.2.1 Segnali e misure... 3 1.3 Rete idranti... 4 1.3.1 Segnali e misure cassette idranti e attacco
DettagliDAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08
DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,
DettagliComune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000
Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato
DettagliBonus 36% - Documenti da conservare
Bonus 36% - Documenti da conservare Dopo l abolizione della comunicazione preventiva di inizio lavori, di seguito riportiamo gli atti che i contribuenti devono tenere a disposizione ed eventualmente mostrare
DettagliZona destinata a insediamenti produttivi artigianali e di attrezzature commerciali e ricettive alberghiere nonché attività produzione servizi.
VARIANTE ALL ART.13 (zona omogenea D1-Insediamenti Produttivi), ART.14(zona omogenea D2-Insediamenti Produttivi), ART.16(zona omogenea F - Attrezzature Pubbliche di interesse Comprensoriale), ART.17(zona
DettagliI piani di emergenza:
Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante
DettagliAccordo di partenariato. tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale
Servizio Civile Nazionale Accordo di partenariato tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
DettagliPROFESSIONISTI ANTINCENDIO
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA AREA PREVENZIONE INCENDI PROFESSIONISTI ANTINCENDIO (ex D.lgs.
DettagliDICHIARAZIONE DI IDONEITÀ PER IMPIANTI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE E VAPORI DI COTTURA
DICHIARAZIONE DI IDONEITÀ PER IMPIANTI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE E VAPORI DI COTTURA Il sottoscritto tecnico incaricato: Cognome Nome Codice fiscale Qualifica Tecnica Numero e Provincia
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI PARTE III VALUTAZIONE ED ELIMINAZIONE/RIDUZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI NELLE LAVORAZIONI (art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08) Committente Comune di Modugno
DettagliGuida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso)
Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso) Pubblicato il: 18/09/2007 Aggiornato al: 18/09/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Introduzione Fra tutte le alimentazione
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese
Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La Prevenzione Incendi: quadro normativo e principali adempimenti del titolare dell'attività
DettagliPrevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.
Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. 81/08 data operatore/i Ragione Sociale, Indirizzo, timbro dell
DettagliE L E N C O D E I P R E Z Z I
COMUNE DI FOLIGNO Servizi Tecnici e Gestione Calore Via dei Mille, 47 ALLEGATO C OGGETTO: ATTIVITA DI CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI, DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO ED ANTINTRUSIONE INSTALLATI
DettagliATTIVITA DELLA CONSULTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI DI AGGIORNAMENTO PER L ANNO 2014
CONSULTA INTERISTITUZIONALE PER LA PREVENZIONE INCENDI PROTOCOLLO D INTESA DEL 17/12/2012 ATTIVITA DELLA CONSULTA E PRESENTAZIONE DEI CORSI DI AGGIORNAMENTO PER L ANNO 2014 Ing. Guido Parisi Direttore
DettagliALLEGATO A FRONTESPIZIO DEL BOLLETTARIO O DELLA PRIMA PAGINA DEL MODULO CONTINUO. Ditta. Residenza o domicilio Comune Via n.
Decreto Ministeriale 1 aprile 1998, n. 145 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE 1. autorizzazioni edilizie planimetrie aggiornate (sede dell impresa) certificato di Licenza d Uso o Agibilità (sede dell
DettagliRidurre i consumi energetici per la climatizzazione invernale e per la produzione di ACS.
ESIGENZA DA SODDISFARE Ridurre i consumi energetici per la climatizzazione invernale e per la produzione di ACS. CAMPO D'APPLICAZIONE Usi di cui all'art. 3, DPR 412/93 e s.m.: Tutte le destinazioni d'uso
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO
28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...
DettagliALLEGATO 4 LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI PER LA CONDUZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA
ALLEGATO 4 LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI PER LA CONDUZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA INDICE PREMESSA 3 1. PRESTAZIONI DEL SISTEMA DI ELABORAZIONE 4 2. DISPONIBILITA DEL SISTEMA DI ELABORAZIONE E DELLA
DettagliAUTORIZZAZIONE AL TRANSITO PER TRASPORTI ECCEZIONALI
- UFFICIO SEZIONI TERRITORIALI DI PROSSIMITA' SICUREZZA URBANA E MOBILITÀ - UFFICIO SEZIONI TERRITORIALI DI PROSSIMITA' SICUREZZA URBANA E MOBILITÀ DETERMINAZIONE N. 744 DEL 10/02/2016 Oggetto: TRASPORTI
DettagliComando Provinciale VV.F. Vicenza Corso L.818/84
Comando Provinciale VV.F. Vicenza Corso L.818/84 Impianti di estinzione incendi RETI IDRANTI Progettazione, Installazione ed esercizio UNI 10779 - Luglio 2007 Vicenza: aprile 2008 relatore: Giuseppe Ing.
DettagliANTINCENDIO Impianti di protezione attiva: la nuova regola tecnica
GRANDI RISCHI COMMENTO 58 N. 2-29 gennaio 2013 IL SOLE 24 ORE www.ambientesicurezza24.com Dal MinInterno nuove disposizioni con il D.M. 20 dicembre 2012 ANTINCENDIO Impianti di protezione attiva: la nuova
DettagliRISCHIO INCENDIO E CRITERI DI PREVENZIONE INCENDI NELL INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE COPERTURE DEGLI EDIFICI CIVILI ED INDUSTRIALI
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza RISCHIO INCENDIO E CRITERI DI PREVENZIONE INCENDI NELL INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE COPERTURE DEGLI EDIFICI CIVILI ED INDUSTRIALI seminario
DettagliSTRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC.
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato
DettagliELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA
Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento Dispone
Prot. n. 54135/2016 Modificazioni alle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni modelli 730/2016, nelle comunicazioni di cui ai modelli 730-4 e 730-4 integrativo
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione
DettagliCOMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE
COMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con delibera di C.C. n. 66 del 19.12.2012 INDICE 1.Oggetto 2.Modalità di accesso al servizio 3.Finalità
DettagliLa marcatura CE dei prodotti e le responsabilita dei professionisti. Forli 18 novembre 2014
La marcatura CE dei prodotti e le responsabilita dei professionisti Forli 18 novembre 2014 DPR 28 12 2000 n. 445 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione
DettagliVISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l'articolo 4, comma 1;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n.300; VISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l'articolo 4, comma 1; VISTA la legge
DettagliCANNE FUMARIE: NORMATIVA E DECRETI LEGGE
CANNE FUMARIE: NORMATIVA E DECRETI LEGGE Canne fumarie, la normativa recentemente approvata e aggiornata, riguardante la progettazione di camini e canne fumarie per lo scarico dei fumi, sia per nuove costruzioni,
DettagliCittà Metropolitana di Firenze
Città Metropolitana di Firenze Palazzo Medici Ricciardi Via Cavour, 1 50129 Firenze Presentazione delle proposte per la riqualificazione energetica degli immobili (Ex Articolo 9 del decreto legge n. 91
DettagliFASCICOLO DELL OPERA
DENOMINAZIONE MANUFATTO:....... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI:.... COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:.. I FASCICOLO DELL
DettagliINTERVENTI DI TIPO c) (Allegato A.5 dell Ordinanza Commissariale n. 12 del 14 aprile 2014 come modificato dall ordinanza n.
Allegato D ordinanza Commissario delegato ex OCDPC 157/2014 INTERVENTI DI TIPO c) (Allegato A.5 dell Ordinanza Commissariale n. 12 del 14 aprile 2014 come modificato dall ordinanza n. 14/2014) Finanziamento
DettagliUNI 10779:2014 e TS/UNI 11559 RETI DI IDRANTI- progettazione, installazione ed esercizio Le principali novità introdotte dalla revisione 2014
UNI 10779:2014 e TS/UNI 11559 RETI DI IDRANTI- progettazione, installazione ed esercizio Le principali novità introdotte dalla revisione 2014 San Benedetto del Tronto, 29.05.2010 Aggiornamento definizioni
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015
Direzione Centrale Pensioni Roma, 25/06/2015 Circolare n. 125 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al
DettagliImpianto di scarico meteorico - Calcoli esecutivi
1. PREMESSA...2 2. RETI DI SCARICO ACQUE METEORICHE...3 2.1 Norme di riferimento...3 2.2 Portata di scorrimento di acque meteoriche...3 2.3 Intensità di precipitazione, r...3 2.4 Valutazione del coefficiente
DettagliELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX
PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento
DettagliManuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca
KERN & Sohn GmbH Ziegelei 1 D-72336 Balingen E-mail: info@kern-sohn.com Telefon: +49-[0]7433-9933-0 Fax: +49-[0]7433-9933-149 Internet: www.kern-sohn.com Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete
DettagliLe reti di idranti. La verifica degli impianti antincendio ai fini dell asseverazione in fase di SCIA e di rinnovo periodico
Ordine Degli Ingegneri Della Provincia di Sondrio Sicurezza Antincendio DPR 151/2011 La verifica degli impianti antincendio ai fini dell asseverazione in fase di SCIA e di rinnovo periodico Le reti di
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.
N. 20261 / 2008 protocollo Modificazioni delle istruzioni e dei modelli di dichiarazione 730/2008, approvato con provvedimento del 15 gennaio 2008, 770/2008 Semplificato e 770/2008 Ordinario, approvati
DettagliSTRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc)
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato
DettagliLA DOMANDA, DOVRÀ ESSERE PRESENTATA ALMENO 30 GG. PRIMA DELL INIZIO DELL ATTIVITÀ RICHIESTA
LA DOMANDA, DOVRÀ ESSERE PRESENTATA ALMENO 30 GG. PRIMA DELL INIZIO DELL ATTIVITÀ RICHIESTA AL COMUNE DI PORTOGRUARO UFFICIO ATTIVITÀ PRODUTTIVE P.zza della Repubblica n. 1 30026 PORTOGRUARO (VE) marca
DettagliL 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007
L 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007 REGOLAMENTO (CE) N. 434/2007 DELLA COMMISSIONE del 20 aprile 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione
DettagliSCHEDA 32A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STRETTA MODELLO FIAT 300 DT E SIMILI
SCHEDA 32A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STRETTA MODELLO FIAT 300 DT E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione
DettagliContratto collettivo integrativo di lavoro
Contratto collettivo integrativo di lavoro MARZO 2013 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DI LAVORO PER TUTTI I DIPENDENTI DELL AGENZIA AGRIS SARDEGNA, ESCLUSI QUELLI CON QUALIFICA DIRIGENZIALE. IL GIORNO
DettagliConcetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008
Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE 1 INDICE Art. 1 Oggetto del regolamento. Art. 2 Albo Pretorio on line e D. Lgs. 196/2003:pubblicazione ed accesso Art. 3 Struttura dell albo
DettagliRICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001)
RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001) Bollo Comune di Positano Alla c.a. del Responsabile del Servizio 84017- Positano (SA) Riservato all Ufficio ESTREMI DI
DettagliEdificio di classe: G
ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA (ai sensi del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 e ss.mm.ii.) Edifici non residenziali 1. INFORMAZIONI GENERALI Codice certificato C123-2015-PA-F44P83S09 Validità 10 anni
DettagliSupplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale
Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma PARTE PRIMA Roma - Giovedì,
DettagliLINEA GUIDA IMPIANTI TERMOTECNICI capitolo 1
LINEA GUIDA IMPIANTI TERMOTECNICI capitolo 1 Ing.G. Loffredo www.ctenergia.it 1. INTRODUZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE DEGLI IMPIANTI FLUIDOTERMICI 2. INTRODUZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE
DettagliPENDENZE E SISTEMI ANTICADUTA
CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR006 Rev: 10/06/2009 18.26.00 Pagina 1/1 PENDENZE E SISTEMI ANTICADUTA Pendenze La Uni 8088 classifica le coperture secondo la loro pendenza suddividendole in tre principali
DettagliPROBLEMI PRATICI RISOLTI
3 a Edizione Prevenzione Incendi PROBLEMI PRATICI RISOLTI Approccio Ingegneristico Antonio La Malfa Salvatore La Malfa I N D I C E Dinamica dell'incendio 1. Valutazione del valore nominale del carico d
DettagliEdificio di classe: G
ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA (ai sensi del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 e ss.mm.ii.) Edifici residenziali 1. INFORMAZIONI GENERALI Codice certificato C123-2015-PA-F44P83S19 Validità 10 anni Riferimenti
Dettagli