UNICA. INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA STRADALE - Opera n PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA. Arch. Barbara GENTILINI... DATA TITOLO DELL OPERA

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1 COMUNE DI UDINE DIPARTIMENTO GESTIONE DEL TERRITORIO DELLE INFRASTRUTTURE E DELL AMBIENTE SERVIZIO MOBILITA - UNITÀ OPERATIVA VIABILITÀ 1 TITOLO DELL OPERA FASE PROGETTUALE ELABORATO INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA STRADALE - Opera n UNICA PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA IL PROGETTISTA Geom. Gianni MARCUZZI IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA PER LA PROGETTAZIONE/ESECUZIONE Arch. Federico TOSO (libero professionista incaricato) IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Arch. Barbara GENTILINI Comune di Udine - Via Lionello Udine - tel Cod. Fis. e P. IVA DATA....

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3 PREMESSA A corredo degli elaborati componenti il Progetto esecutivo dell opera di cui trattasi, è stato predisposto il presente Piano di Manutenzione, redatto in conformità all'art. 40 del D.P.R. 554/99 "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici , n.109 e successive modificazioni" e in osservanza a quanto ribadito in proposito dall art. 93 comma 5 del D.Lgs. 163/2006 così come modificato e integrato dal D.lgs. 113/2007. Esso si articola in tre parti, caratterizzate dai seguenti specifici documenti operativi: 1) MANUALE D USO D viene inteso come un manuale di istruzioni indirizzato agli utenti finali allo scopo di: evitare-limitare modi d uso impropri, far conoscere le corrette modalità di funzionamento, istruire a svolgere correttamente le operazioni di manutenzione che non richiedono competenze tecnico specialistiche, favorire una corretta gestione che eviti un degrado anticipato, permettere di riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo da segnalare ai tecnici responsabili. I fini sono principalmente di prevenire e limitare gli eventi di guasto, che comportano l interruzione del funzionamento, e di evitare un invecchiamento precoce degli elementi e dei componenti. 2) MANUALE DI MANUTENZIONE viene inteso come un documento che fornisce agli operatori tecnici le indicazioni necessarie per una corretta manutenzione, facendo uso di un linguaggio tecnico adeguato. Il manuale può avere come oggetto un unità tecnologica o specifici componenti che costituiscono un sistema tecnologico e deve porre particolare attenzione agli impianti tecnologici. 3) PROGRAMMA DI MANUTENZIONE NZIONE viene inteso come uno strumento che indica un sistema di controlli e di interventi da eseguire a cadenze temporali prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. OGGETTO DELL OPERA E CATEGORIE DI LAVORAZIONI DA ESEGUIRE Il progetto esecutivo delle opere in parola concerne il ripristino delle pavimentazioni bituminose di alcune strade comunali notevolmente deteriorate dall azione concomitante di cause variamente originate. In particolare, è stata prevista l esecuzione delle seguenti categorie di lavorazioni : a) fresatura meccanica integrale dell esistente vetusta pavimentazione bituminosa ; b) ricostruzione dello strato di base di alcuni tratti stradali con impiego di tout-venat bitumato; c) ricostruzione dello strato di usura mediante stesa di un manto in conglomerato bituminoso tipo bynder chiuso ; d) realizzazione di dossi rallentatori del traffico veicolare mediante variazione altimetrica del piano stradale; e) messa in quota (post-bitumatura) di chiusini vari presenti sulle superfici stradali oggetto d interevento; f) rifacimento della segnaletica stradale orizzontale. INQUADRAMENTO DAL PUNTO DI VISTA TERRITORIALE, URBANISTICO E DI POSSESSO DELLE E AREE Gli interventi saranno realizzati lungo tratti della viabilità urbana esistente ed in particolare nelle seguenti strade : DENOMINAZIONE Via A. FROSSI Via GORIZIA Via SAN DANIELE Viale LEDRA TRATTO INTERESSATO curve e tratti dei rettifili da Via Caccia a P.le Del Din da Via Sacile a P.le Diacono tratto tra P.le Cavedalis e Via mentana Trattandosi di interventi da effettuare sulla rete viaria esistente, sotto il profilo urbanistico non sussiste la necessità di ottenere specifici pareri o autorizzazioni. Per quanto concerne il possesso delle aree interessate dagli interventi lavorativi, ne è stata accertata la piena proprietà a favore dell Amministrazione Comunale tramite verifica effettuata presso la competente U.O. Demanio. RISPETTO VINCOLI ARCHITETTONICO - PAESAGGISTICI I lavori non riguarderanno immobili soggetti a vincoli particolari di natura storica, artistica, archeologica, paesaggistica.

4 COMUNE DI UDINE DIPARTIMENTO GESTIONE DEL TERRITORIO DELLE INFRASTRUTTURE E DELL AMBIENTE SERVIZIO MOBILITA - UNITÀ OPERATIVA VIABILITÀ 1 TITOLO DELL OPERA INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA STRADALE - Opera n ELABORATO MANUALE D USO

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6 ARTICOLAZIONE DELLE STRUTTURE DA MANUTENERE O ELENCO CORPI D OPERA UNITÀ TECNOLOGICHE ELEMENTI MANUTENIBILI 1) VIABILITÀ URBANA a) STRADE b) SEGNALETICA ORIZZONTALE a1 - Banchina a2 - Canalette a3 - Cunette a4 - Carreggiata a5 - Pavimentazione bituminosa * a6 - Confine stradale a7 - Stalli di sosta d1 - Attraversamenti pedonali * d2 - Attraversamenti ciclabili * d3 - Frecce direzionali * d4 - Strisce di delimitazione * d5 - Strisce longitudinali * d6 - Strisce trasversali * (*) ELEMENTI MANUTENIBIL I ESAMINATI NEL PRESENTE PIANO DI MANUTENZIONE IN QUALITÀ DI OGGETTI DELL OPERA.

7 SCHEDE DELL UNITÀ TECNOLOGICA : STRADE Le strade rappresentano parte delle infrastrutture della viabilità, permettendo il movimento e la sosta del traffico veicolare e pedonale. Per il Codice normativo che ne regolamenta le caratteristiche le funzioni e l uso, si definisce "strada" l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione di pedoni, veicoli e animali. Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi: A - Autostrade B - Strade extraurbane principali C - Strade extraurbane secondarie D - Strade urbane di scorrimento E - Strade urbane di quartiere F - Strade locali Dal punto di vista delle caratteristiche degli elementi della sezione stradale, si possono individuare le seguenti parti : asse - carreggiata corsie - ciglio/margine - banchina - cunetta scarpata piazzola. Le strade e tutti gli elementi che ne fanno parte, vanno mantenuti periodicamente non solo per assicurare la normale circolazione dei veicoli e dei pedoni ma anche e soprattutto per rispettare le norme sulla sicurezza e la prevenzione di infortuni e danneggiamenti a persone e mezzi. CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA STRADA PAVIMENTAZIONE STRADALE BITUMINOSA DEFINIZIONE Manto superficiale di rivestimento del corpo stradale, interessato dal transito del traffico veicolare. Composta da inerti di varia natura e dimensione, miscelati con bitumi di caratteristiche eterogenee, ricavati dalla lavorazione del greggio. Preparata entro specifici impianti di produzione, dai quali escono sotto forma di conglomerato bituminoso nelle sue varie caratteristiche morfologiche per i differenti usi cui è destinato nei diversi strati della struttura stradale. MODALITÀ DI USO CORRETTO Controllo periodico dell integrità delle superfici del manto bitumato tramite valutazioni a vista dirette alla verifica dell esistenza di deterioramenti e irregolarità evidenti caratterizzate da cedimenti,gibbosità, sgretolamenti. In occasione degli interventi di sgombero neve dovrà essere posta particolare cura nell uso delle lame spartineve onde evitare di scalfire il manto bitumato. Rinnovo periodico degli strati della pavimentazione bituminosa. E opportuno che i controlli siano demandati a personale tecnico esperto.

8 SCHEDE DELL UNITÀ TECNOLOGICA : SEGNALETICA STRADALE ORIZZONTALE Tale tipo di segnaletica ha la funzione di regolare la circolazione, per guidare gli utenti e per fornire prescrizioni o utili indicazioni per particolari comportamenti da seguire. Generalmente è costituita da : strisce longitudinali - strisce trasversali bande zebrate longitudinali stradale inclinate - frecce direzionali - iscrizioni e simboli - strisce di delimitazione degli stalli di sosta o per la sosta riservata - isole di traffico o di pre-segnalazione di ostacoli entro la carreggiata - strisce di delimitazione della fermata dei veicoli in servizio di trasporto pubblico di linea - altri segnali stabiliti dal regolamento annesso al Codice della Strada. Tutti i segnali orizzontali devono essere realizzati con materiali tali da renderli visibili sia di giorno che di notte anche in presenza di pioggia o con fondo stradale bagnato; nei casi di elevata frequenza di condizioni atmosferiche avverse possono essere utilizzati materiali particolari. I segnali orizzontali devono essere realizzati con materiali antisdrucciolevoli e non devono sporgere più di 3 mm dal piano della pavimentazione. In caso di strisce longitudinali continue realizzate con materie plastiche, a partire da spessori di strato di 1,5 mm, il deflusso dell'acqua deve essere garantito mediante interruzioni delle stesse. Le caratteristiche fotometriche, colorimetriche, di antiscivolosità e di durata dei materiali da usare per i segnali orizzontali, nonché i metodi di misura di dette caratteristiche, sono stabiliti da apposito disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici, da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica I segnali orizzontali devono essere mantenuti sempre efficienti: in caso di rifacimento della pavimentazione stradale, devono essere ripristinati nei tempi tecnici strettamente necessari. La mancanza dei segnali orizzontali, in caso di riapertura al traffico deve essere opportunamente segnalata con il prescritto segnale verticale. I segnali orizzontali, quando non siano più rispondenti allo scopo per il quale sono stati eseguiti, devono essere rimossi o sverniciati, con idonee tecniche esecutive tali da evitare, anche con il trascorrere del tempo, confusione con i nuovi segnali. Le superfici dalle quali è stata rimossa la segnaletica non devono scostarsi sostanzialmente, per quanto riguarda la loro rugosità, tonalità cromatica e caratteristiche di riflessione, dalla superficie stradale circostante. Il deflusso dell'acqua superficiale non deve essere ulteriormente ostacolato. CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA SEGNALETICA ORIZZONTALE ATTRAVERSAMENTI PEDONALI DEFINIZIONE MODALITÀ DI USO CORRETTO Sono le zone di attraversamento pedonale della sede stradale. Gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli, di lunghezza non inferiore a 2,50 m, sulle strade locali e su quelle urbane di quartiere, e a 4 m, sulle altre strade; la larghezza delle strisce e degli intervalli è di 50 cm. Dovrà essere evitato l uso improprio dell attraversamento pedonale, mediante collocazione di idonea segnaletica ed eventuali dispositivi protettivi e dissuasori della sosta. La zebratura può essere realizzata sia con l impiego di specifiche vernici, sia con l utilizzo di specifiche bande plastiche adesive. E rilevante che ne sia accentuata la percezione visiva per contrastare l offuscamento in presenza di condizioni di scarsa illuminazione. Al fine di aumentare la visibilità del passaggio pedonale, è possibile che gli intervalli di pavimentazione tra le bande bianche, vengano verniciati in tinta rossa unitamente a due bande parallele poste ai lati delle strisce e attraversanti l intera sezione della carreggiata. Ai fini della sicurezza, è indispensabile che la traccia segnalatrice venga periodicamente rinvigorita attraverso il ripasso della verniciatura.

9 CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA SEGNALETICA ORIZZONTALE ATTRAVERSAMENTI CICLABILI DEFINIZIONE MODALITÀ DI USO CORRETTO Sono le zone di attraversamento ciclabile della sede stradale, devono essere previsti solo per garantire la continuità delle piste ciclabili nelle aree di intersezione Gli attraversamenti ciclabili sono evidenziati sulla carreggiata mediante due strisce bianche discontinue, di larghezza di 50 cm; con segmenti ed intervalli lunghi 50 cm; la distanza minima tra i bordi interni delle due strisce trasversali è di 1 m per gli attraversamenti a senso unico e di 2 m per gli attraversamenti a doppio senso. In caso di attraversamento ciclabile contiguo a quello pedonale è sufficiente evidenziare con la striscia discontinua solo la parte non adiacente l'attraversamento pedonale.. Dovrà essere evitato l uso improprio dell attraversamento ciclabile mediante collocazione di idonea segnaletica ed eventuali dispositivi protettivi e dissuasori della sosta. Il tracciamento deve essere eseguito con l impiego di vernici appositamente prodotte per l applicazione sulla pavimentazione stradale. E rilevante che ne sia accentuata la percezione visiva per contrastare l offuscamento in presenza di condizioni di scarsa illuminazione. Ai fini della sicurezza, è indispensabile che la traccia segnalatrice venga periodicamente rinvigorita attraverso il ripasso della verniciatura. CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA SEGNALETICA ORIZZONTALE FRECCE DIREZIONALI DEFINIZIONE Sono simboli direzionali che sulle strade aventi un numero sufficiente di corsie segnalano la preselezione e l'attestamento dei veicoli in prossimità di una intersezione. Le corsie da riservare a determinate manovre, devono essere contrassegnate a mezzo di frecce direzionali di colore bianco. Le frecce direzionali possono essere tracciate anche per segnalare le direzioni consentite o quelle vietate. Le dimensioni delle frecce si diversificano in funzione del tipo di strada su cui vengono applicate e sono stabilite dal Regolamento di attuazione del Codice Stradale. MODALITÀ DI USO CORRETTO L esecuzione è realizzata con l impiego di specifiche vernici appositamente prodotte per l applicazione sulla pavimentazione stradale. Ai fini della sicurezza, è opportuno che la traccia segnaletica venga periodicamente rinvigorita attraverso il ripasso della verniciatura.

10 CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA SEGNALETICA ORIZZONTALE STRISCE DI DELIMITAZIONE DEFINIZIONE sono fasce impiegate per la delimitazione degli stalli di sosta. La realizzazione è effettuata mediante il tracciamento sulla pavimentazione di strisce della larghezza di 12 cm formanti un rettangolo, oppure con strisce di delimitazione ad L o a T, indicanti l'inizio, la fine o la suddivisione degli stalli entro i quali dovrà essere parcheggiato il veicolo. La delimitazione degli stalli di sosta mediante strisce è obbligatoria ovunque gli stalli siano disposti a spina e a pettine; I colori delle strisce di delimitazione degli stalli di sosta sono: a) bianco per gli stalli di sosta non a pagamento; b) azzurro per gli stalli di sosta a pagamento; c) giallo per gli stalli di sosta riservati. Gli stalli di sosta riservati devono portare l'indicazione, mediante iscrizione o simbolo, della categoria di veicolo cui lo stallo è riservato. Gli stalli di sosta riservati alle persone invalide devono essere delimitati da strisce gialle e contrassegnati sulla pavimentazione dall'apposito simbolo; devono, inoltre, essere affiancati da uno spazio libero necessario per consentire l'apertura dello sportello del veicolo nonché la manovra di entrata e di uscita dal veicolo, ovvero per consentire l'accesso al marciapiede. MODALITÀ DI USO CORRETTO L esecuzione è realizzata con l impiego di specifiche vernici appositamente prodotte per l applicazione sulla pavimentazione stradale. Ai fini della sicurezza, è opportuno che la traccia segnaletica venga periodicamente rinvigorita attraverso il ripasso della verniciatura. CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA SEGNALETICA ORIZZONTALE STRISCE LONGITUDINALI DEFINIZIONE sono strisce impiegate per separare i sensi di marcia o le corsie di marcia, per delimitare la carreggiata ovvero per incanalare i veicoli verso determinate direzioni; la larghezza minima della strisce longitudinali, escluse quelle di margine, è di 15 cm per le autostrade e per le strade extraurbane principali, di 12 cm per le strade extraurbane secondarie, urbane di scorrimento ed urbane di quartiere e 10 cm per le strade locali. 2. Le strisce longitudinali si suddividono in: a) strisce di separazione dei sensi di marcia; b) strisce di corsia; c) strisce di margine della carreggiata; d) strisce di raccordo; e) strisce di guida sulle intersezioni. 3. Le strisce longitudinali possono essere continue o discontinue, le lunghezze dei tratti e degli intervalli delle strisce discontinue, nei rettilinei, sono stabilite nella specifica tabella del Regolamento. L'estensione di una striscia continua non deve essere inferiore a 30 m, salvo il caso in cui due intersezioni successive siano così ravvicinate da non consentire tale lunghezza o in caso di raccordo con le linee di arresto. Il tracciamento delle strisce longitudinali è obbligatorio su tutti i tipi di strade, ad eccezione delle strade non dotate di pavimentazione idonea alla posa delle strisce, mentre è facoltativo su quelle locali. MODALITÀ DI USO CORRETTO L esecuzione è realizzata con l impiego di specifiche vernici appositamente prodotte per l applicazione sulla pavimentazione stradale. Ai fini della sicurezza, è opportuno che la traccia segnaletica venga periodicamente rinvigorita attraverso il ripasso della verniciatura.

11 CORPO D OPERA UNITÀ TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENIBILE VIABILITA URBANA SEGNALETICA ORIZZONTALE STRISCE TRASVERSALI DEFINIZIONE MODALITÀ DI USO CORRETTO Sono strisce impiegate per segnalare il punto d arresto della marcia dei veicoli. Le strisce trasversali, o linee di arresto, sono continue o discontinue e di colore bianco; quelle continue hanno larghezza minima di 50 cm e vanno usate in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate, degli attraversamenti pedonali semaforizzati ed in presenza del segnale FERMARSI E DARE PRECEDENZA quelle discontinue vanno usate in presenza del segnale DARE PRECEDENZA La linea di arresto deve essere tracciata con andamento parallelo all'asse della strada principale, di massima sulla soglia dell'intersezione e, comunque, in posizione tale da consentire agevolmente le manovre di svolta ; La linea di arresto deve collegare il margine della carreggiata con la striscia longitudinale di separazione dei sensi di marcia ovvero, nei sensi unici, con l'altro margine della carreggiata. Per le strade prive di salvagente od isola spartitraffico, la linea deve essere raccordata con la striscia longitudinale continua per una lunghezza non inferiore a 25 m e a 10 m, rispettivamente fuori e dentro i centri abitati. La linea di arresto, in presenza del segnale DARE PRECEDENZA, è costituita da una serie di triangoli bianchi tracciati con la punta rivolta verso il conducente obbligato a dare la precedenza ; Sulle intersezioni regolate mediante segnali semaforici, la linea di arresto deve essere tracciata prima dell'attraversamento pedonale ad una distanza di 1 m dal limite di questo. L esecuzione è realizzata con l impiego di specifiche vernici appositamente prodotte per l applicazione sulla pavimentazione stradale. Ai fini della sicurezza, è opportuno che la traccia segnaletica venga periodicamente rinvigorita attraverso il ripasso della verniciatura.

12 COMUNE DI UDINE DIPARTIMENTO GESTIONE DEL TERRITORIO DELLE INFRASTRUTTURE E DELL AMBIENTE SERVIZIO MOBILITA - UNITÀ OPERATIVA VIABILITÀ 1 TITOLO DELL OPERA INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA STRADALE - Opera n ELABORATO MANUALE DI MANUTENZIONE

13 CORPO D OPERA VIABILITA URBANA UNITÀ TECNOLOGICA STRADA ELEMENTO MANUTENIBILE STRATO DI BASE (in conglomerato tout in conglomerato tout-venant bitumato ) UBICAZIONE DELL ELEMENTO sovrapposto alla fondazione del corpo stradale RAPPRERSENTAZIONE GRAFICA DELL ELEMENTO STRATO DI USURA (tappeto) STRATO DI COLLEGAMENTO (bynder) STRATO DI BASE (tout-venant bitumato) FONDAZIONE STRADALE (in ghiaia o ciottolame) DESCRIZIONE DELL ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE Lo strato di base è posto sopra lo strato di fondazione e rappresenta il supporto allo strato superficiale di usura, per questo motivo viene realizzato con materiale granulare più scelto, spesso stabilizzato con leganti, quali il cemento (misti cementati) o il bitume (misti bitumati) per migliorarne la compattezza e le caratteristiche meccaniche. DESCRIZIONE DELLE RISORSE NECESSARIE PER CONTROLLI ED INTERVENTI [Controllo] Controllo della struttura [Intervento] Rifacimento - Compattatore - Dumper

14 LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI PER I REQUISITI Resistenza meccanica : capacità di resistere, nelle condizioni di esercizio, alle sollecitazioni agenti, evitando il prodursi di deformazioni, cedimenti e/o rotture. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme UNI : UNI EN /01/98 ; UNI EN /10/00 ;UNI EN /02/98 ; Resistenza agli agenti aggressivi : capacità di non subire effetti degenerativi dovuti all'azione di agenti aggressivi chimici. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme UNI : UNI EN /01/98 ; UNI EN /10/00 ;UNI EN /02/98 ; esistenza agli attacchi biologici : capacità degli elementi di non subire, a seguito della crescita e presenza di agenti biologici (organismi viventi), modifiche prestazionali. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme UNI : UNI EN /01/98 ; UNI EN /10/00 ; UNI EN /02/98 ; Resistenza al gelo : capacità di mantenere inalterate le proprie caratteristiche e non subire degradi o modifiche dimensionali-funzionali a seguito della formazione di ghiaccio così come anche durante la fase di disgelo. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi prestazionali si rimanda alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme UNI : UNI EN /01/98 ;UNI EN /10/00 ; UNI EN /02/98 ; Anigroscopicità : capacità degli elementi di non essere soggetti a mutamenti di dimensione, comportamento e morfologia in seguito all'assorbimento e/o al contatto con acqua. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme UNI : UNI EN /01/98 ; UNI EN /10/00 ; UNI EN /02/98 ; NOMALIE RISCONTRABILI Deformazioni Valutazione: anomalia grave Variazioni geometriche e/o morfologiche della superficie dell'elemento, dovute a sollecitazioni di varia natura (sovraccaricamento, cedimenti, ecc.). Fessurazioni Valutazione: anomalia grave Presenza, estesa o localizzata, di fessure sull'elemento, di profondità variabile tale da provocare, talvolta, la rottura dello strato. Cedimento Valutazione: anomalia grave Cedimento dell'elemento, legato a sovraccaricamento, assestamento strati sottostanti, ecc, con conseguente compromissione degli strati superiori. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DIRETTAMENTE DAL GESTORE CONTROLLI INTERVENTI - Controllo della struttura - Nessuno MANUTENZIONI ESEGUIBILI A CURA DI ENTE SPECIALIZZATO CONTROLLI INTERVENTI - Nessuno - Rifacimento

15 CORPO D OPERA VIABILITA URBANA UNITÀ TECNOLOGICA STRADA ELEMENTO MANUTENIBILE STRATO DI COLLEGAMENTO (in conglomerato in conglomerato bynder ) UBICAZIONE DELL ELEMENTO sovrapposto allo strato di base (in tout-venant bitumato) RAPPRERSENTAZIONE GRAFICA DELL ELEMENTO STRATO DI USURA (tappeto) STRATO DI COLLEGAMENTO (bynder) STRATO DI BASE (tout-venant bitumato) FONDAZIONE STRADALE (in ghiaia o ciottolame) DESCRIZIONE DELL ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE Il binder è uno strato di collegamento posto tra lo strato di base e lo strato di usura nelle sovrastrutture in cui la pavimentazione è realizzata in conglomerato bituminoso. Ha la duplice funzione di migliorare il collegamento fra base e usura e di aumentare la resistenza alle azioni tangenziali; viene confezionato con conglomerati bituminosi fuori opera e steso a strati di spessore compreso fra i 4 e i 10 cm.. DESCRIZIONE DELLE RISORSE NECESSARIE PER CONTROLLI ED INTERVENTI Controllo] Controllo dello strato [Controllo] Controllo delle pendenze [Intervento] Rifacimento - Compattatore - Dumper - Fresatrice - Taglia asfalto

16 LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI PER I REQUISITI Resistenza meccanica : capacità di resistere, nelle condizioni di esercizio, alle sollecitazioni agenti, evitando il prodursi di deformazioni, cedimenti e/o rotture. Livello minimo delle prestazioni : lo strato di binder deve assicurare stabilità e resistenza sotto l'effetto di sollecitazioni, pertanto quali livelli minimi si fa riferimento alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme CNR UNI. Resistenza agli agenti aggressivi : capacità di non subire effetti degenerativi dovuti all'azione di agenti aggressivi chimici. Livello minimo delle prestazioni : lo strato di binder non dovrà subire modifiche strutturali a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme CNR UNI. Resistenza agli attacchi biologici : capacità degli elementi di non subire, a seguito della crescita e presenza di agenti biologici (organismi viventi), modifiche prestazionali. Livello minimo delle prestazioni : per la determinazione dei livelli minimi prestazionali occorre provvedere ad una costante manutenzione e relativo monitoraggio. Resistenza al gelo : capacità di mantenere inalterate le proprie caratteristiche e non subire degradi o modifiche dimensionali-funzionali a seguito della formazione di ghiaccio così come anche durante la fase di disgelo. Livello minimo delle prestazioni : lo strato di binder deve assicurare stabilità e resistenza sotto l'effetto di azioni di gelo/disgelo, pertanto quali livelli minimi si fa riferimento alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme CNR UNI. Anigroscopicità : capacità degli elementi di non essere soggetti a mutamenti di dimensione, comportamento e morfologia in seguito all'assorbimento e/o al contatto con acqua. Livello minimo delle prestazioni : lo strato di binder deve assicurare stabilità e resistenza a contatto con l'acqua, pertanto quali livelli minimi si fa riferimento alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti in materia, tra cui le norme CNR UNI. NOMALIE RISCONTRABILI Crescita di vegetazione Valutazione: anomalia lieve Crescita di vegetazione (erba, licheni, muschi, ecc.) sulla superficie dell'elemento o su parte di essa. Deformazioni Valutazione: anomalia grave Variazioni geometriche e/o morfologiche della superficie dell'elemento, dovute a sollecitazioni di varia natura (sovraccaricamento, cedimenti, ecc.). Fessurazioni Valutazione: anomalia grave Presenza, estesa o localizzata, di fessure sull'elemento, di profondità variabile tale da provocare, talvolta, la rottura dello strato. Cedimento Valutazione: anomalia grave Cedimento dell'elemento, legato a sovraccaricamento, assestamento strati sottostanti, ecc, con conseguente compromissione dello strato superiore. Accumuli d'acqua Valutazione: anomalia lieve Formazione di accumuli d'acqua per cause connesse ad avvallamenti superficiali e/o ad un errore di formazione delle pendenze. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DIRETTAMENTE DAL GESTORE CONTROLLI INTERVENTI - Controllo dello strato - Controllo delle pendenze - Nessuno MANUTENZIONI ESEGUIBILI A CURA DI ENTE SPECIALIZZATO CONTROLLI INTERVENTI - Nessuno - Rifacimento

17 CORPO D OPERA VIABILITA URBANA UNITÀ TECNOLOGICA STRADA ELEMENTO MANUTENIBILE STRATO DI USURA (in conglomerato per tappeto di usura in conglomerato per tappeto di usura) UBICAZIONE DELL ELEMENTO sovrapposto allo strato di collegamento (in bynder) RAPPRERSENTAZIONE GRAFICA DELL ELEMENTO STRATO DI USURA (tappeto) STRATO DI COLLEGAMENTO (bynder) STRATO DI BASE (tout-venant bitumato) FONDAZIONE STRADALE (in ghiaia o ciottolame) DESCRIZIONE DELL ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE Lo strato di usura in conglomerato bituminoso è lo strato direttamente a contatto con le ruote dei veicoli e, pertanto, quello maggiormente sottoposto al peso, alle intemperie e alle varie sollecitazioni provenienti dal traffico. Viene confezionato fuori opera e steso con apposite macchine spanditrici in strati di spessore variabile in funzione dell'importanza dell'opera. Esso è realizzato con conglomerati bituminosi di tipo chiuso o semiaperto. I conglomerati di tipo chiuso garantiscono una buona impermeabilizzazione del solido stradale. Per autostrade e strade importanti ed in aree con frequenti piogge spesso si ricorre al manto drenante fonoassorbente costituito da una miscela ricca di filler e pietrischetto ma di povera di sabbia, miscelati a caldo con bitume modificato su fondo stradale impermeabilizzato, capace di garantire ottima visibilità anche in caso di forti piogge.

18 DESCRIZIONE DELLE RISORSE NECESSARIE PER CONTROLLI ED INTERVENTI [Controllo] Controllo dei bordi [Controllo] Controllo dello strato [Controllo] Controllo o delle pendenze [Intervento] Sfalcio vegetazione - Rasaerba/Tagliasiepe [Intervento] Ripristino dello strato - Compattatore - Dumper - Fresatrice - Taglia asfalto LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI PER I REQUISITI Resistenza meccanica Capacità di resistere, nelle condizioni di esercizio, alle sollecitazioni agenti, evitando il prodursi di deformazioni, cedimenti e/o rotture. Livello minimo delle prestazioni Gli strati di usura devono assicurare una resistenza meccanica, nei confronti di carichi applicati, in modo da contrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni gravi, e garantire la fruibilità ai veicoli. I limiti prestazioni, intesi come carichi applicati o deformazioni ammissibili, sono ricavabili o dalle indicazioni di progetto o dalle normative vigenti. Affidabilità Attitudine a garantire, in condizioni di normale utilizzo, livelli prestazionali costanti nel tempo. Livello minimo delle prestazioni Agli strati di usura, quale livello minimo prestazionale per essere affidabili, si richiede loro di essere realizzati di dimensioni consone per il traffico veicolare previsto e con pendenze tali da evitare il ristagno di acqua. Controllo della scabrosità Proprietà di avere le superfici degli elementi di rugosità ed irregolarità adeguate all'uso cui sono destinate. Livello minimo delle prestazioni Quale livello minimo prestazionale per gli strati di usura, in merito alla scabrosità, si ha che gli stessi devono avere la finitura superficiale priva di difetti geometrici (fessurazioni o screpolature) o scabrosità tali da comprometterne la funzionalità e creare situazioni di pericolo per i veicoli che vi transitano, il tutto nel rispetto delle vigenti normative e secondo le prescrizioni delle norme CNR UNI. Efficienza Attitudine a garantire, in condizioni di normale utilizzo, livelli di rendimento costanti nel tempo. Livello minimo delle prestazioni Il livello minimo prestazionale richiesto, in merito all'efficienza, è inteso come la capacità di garantire il servizio richiesto (tipo di traffico veicolare) nel rispetto delle misure di sicurezza e con il mantenimento di condizioni accettabili. Facilità di intervento Attitudine a garantire facili condizioni di intervento per ispezioni, manutenzioni e/o lavori. Livello minimo delle prestazioni Il livello minimo prestazionale fornito in merito alla facilità di intervento consiste nella possibilità di permettere facili ispezioni, manutenzioni e ripristini, garantite anche attraverso una corretta impostazione progettuale. Pulibilità Attitudine a garantire per un elemento la possibilità di rimuovere sporco e depositi. Livello minimo delle prestazioni Il livello minimo prestazionale degli strati di usura è correlato al fatto che devono garantire un livello di pulizia accettabile in funzione dell'uso e dell'importanza che rivestono. Riparabilità Capacità di un elemento di poter essere, in parte o totalmente, riparato, onde garantire le prestazioni originarie.

19 NOMALIE RISCONTRABILI Crescita di vegetazione Valutazione: anomalia lieve Crescita di vegetazione (erba, licheni, muschi, ecc.) sulla superficie dell'elemento o su parte di essa. Deformazioni Valutazione: anomalia grave Variazioni geometriche e/o morfologiche della superficie dell'elemento, dovute a sollecitazioni di varia natura (sovraccaricamento, cedimenti, ecc.). Fessurazioni Valutazione: anomalia grave Presenza, estesa o localizzata, di fessure sull'elemento, di profondità variabile tale da provocare, talvolta, la rottura dello strato. Cedimento Valutazione: anomalia grave Cedimento dell'elemento, legato a sovra-caricamento, assestamento strati sottostanti, ecc, con conseguente compromissione dello strato superiore. Accumuli d'acqua Valutazione: anomalia lieve Formazione di accumuli d'acqua per cause connesse ad avvallamenti superficiali e/o ad un errore di formazione delle pendenze. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DIRETTAMENTE DAL GESTORE CONTROLLI INTERVENTI - Controllo dei bordi - Nessuno - Controllo dello strato - Controllo delle pendenze MANUTENZIONI ESEGUIBILI A CURA DI ENTE SPECIALIZZATO CONTROLLI INTERVENTI - Nessuno - Pulizia - Ripristino dello strato

20 CORPO D OPERA VIABILITA URBANA UNITÀ TECNOLOGICA STRADA ELEMENTO MANUTENIBILE SEGNALETICA ORIZZONTALE UBICAZIONE DELL ELEMENTO applicata sul piano viabile RAPPRERSENTAZIONE GRAFICA DELL ELEMENTO

21

22 DESCRIZIONE DELL ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE La segnaletica orizzontale è composta dalle strisce segnaletiche tracciate sulla strada e dagli inserti catarifrangenti utili, sia di giorno che di notte, per regolare la circolazione, per guidare gli utenti e per fornire prescrizioni (o utili indicazioni) su particolari comportamenti da seguire (frecce, simboli, linee trasversali e longitudinali, ecc.). I materiali utilizzati per la segnaletica orizzontale sono pitture, materiali termoplastici, materiali plastici indurenti a freddo, ecc. talvolta con l'aggiunta di microsfere di vetro che creano, qualora illuminate dai veicoli, il fenomeno della retro-riflessione, mentre se attraversate generano fenomeni acustici, oppure con l'uso di prodotti preformati che vengono applicati sulla sede viaria mediante adesivi, a pressione o a calore, in ogni caso con indubbi miglioramenti alla sicurezza stradale. DESCRIZIONE DELLE RISORSE NECESSARIE PER CONTROLLI ED INTERVENTI [Controllo] Verifica della condizione estetica della superficie - Scala a mano [Controllo] Verifica dell'efficienza della segnaletica - Scala a mano [Controllo] Verifica dei difetti di posa e/o o manutenzione - Scala a mano [[Intervento] Lavaggio delle superfici - Spazzatrice aspirante [Intervento] Rifacimento segnaletica orizzontale - Pallinatrice - Traccialinee LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI PER I REQUISITI Assenza dell'emissione di d i sostanze nocive : attitudine a non produrre e/o emettere sostanze nocive (tossiche, irritanti, corrosive). Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi prestazionali delle pitture e i materiali plastici-termoplastici, anche in relazione alle emissioni di sostanze nocive, si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99; UNI EN /05/98; UNI EN /05/01 ; UNI EN /09/00 Resistenza agli agenti aggressivi a : capacità di non subire effetti degenerativi dovuti all'azione di agenti aggressivi chimici. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi prestazionali delle pitture e i materiali plastici-termoplastici, anche in relazione alla resistenza agli agenti aggressivi, si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99 "; UNI EN /05/98 ; UNI EN /05/01 ; UNI EN /02/00 ; UNI EN /05/01 ; UNI EN /05/00 ; UNI EN /09/00 Resistenza agli attacchi biologici : Capacità degli elementi di non subire, a seguito della crescita e presenza di agenti biologici (organismi viventi), modifiche prestazionali. Livello minimo delle prestazioni : Per i livelli minimi prestazionali delle pitture e i materiali plastici-termoplastici, anche in relazione alla resistenza agli attacchi biologici, si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99; UNI EN /05/98; UNI EN /05/01; UNI EN /02/00 "; UNI EN /05/01 UNI EN /05/00 " per i prodotti preformati si fa riferimento alla norma UNI EN /09/00. Resistenza al gelo : capacità di mantenere inalterate le proprie caratteristiche e non subire degradi o modifiche dimensionali-funzionali a seguito della formazione di ghiaccio così come anche durante la fase di disgelo. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi prestazionali relativi alla resistenza al gelo delle pitture e i materiali plastici-termoplastici della segnaletica orizzontale, si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99 UNI EN /05/98; UNI EN /05/01 ;UNI EN /02/00 ; UNI /07/82. Determinazione della massa volumica delle pitture per segnaletica stradale orizzontale"; UNI /07/82 ; UNI /07/82 per i prodotti preformati si fa riferimento alla norma UNI EN /09/00

23 Anigroscopicità : capacità degli elementi di non essere soggetti a mutamenti di dimensione, comportamento e morfologia in seguito all'assorbimento e/o al contatto con acqua. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi prestazionali delle pitture e i materiali plastici-termoplastici, anche in relazione alla resistenza all'acqua, si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99; UNI EN /05/98; UNI EN /05/01; UNI EN /02/00; UNI EN /05/01 UNI EN /05/00; UNI /07/82. Determinazione della massa volumica delle pitture per segnaletica stradale orizzontale"; UNI /07/82; UNI /07/82 ; UNI EN /09/00. Controllo della scabrosità : proprietà di avere le superfici degli elementi di rugosità ed irregolarità adeguate all'uso cui sono destinate. Livello minimo delle prestazioni : per i livelli minimi prestazionali delle pitture e i materiali plastici-termoplastici si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99; UNI EN /05/98 UNI EN /05/01; UNI EN /02/00; UNI EN /05/01. Specifiche delle prestazioni delle prove su strada" ; UNI EN /05/00 UNI /02/89 ; UNI /02/89 ;UNI /04/90 per i prodotti preformati si fa riferimento alla norma UNI EN /09/00. Resistenza all'usura : capacità di non subire deformazioni e variazioni dimensionali e di aspetto sotto l'azione della forza motrice dei veicoli transitanti. Livello minimo delle prestazioni : pr i livelli minimi prestazionali delle pitture e i materiali plastici-termoplastici si può fare riferimento alle norme UNI ed in particolare si deve far riferimento alle norme UNI EN /04/99; UNI EN /06/99; UNI EN /05/98; UNI EN /05/01; UNI EN /02/00; UNI EN /05/01; UNI EN /05/00 ; per i prodotti preformati si fa riferimento alla norma UNI EN /09/00. ANOMALIE RISCONTRABILI Modifiche cromatiche Valutazione: anomalia lieve Modificazione, su aree piccole o estese, della pigmentazione e del colore superficiale, con la comparsa di macchie e/o patine opacizzanti. Depositi Valutazione: anomalia lieve Depositi sulla superficie dell'elemento di pulviscolo atmosferico o altro materiale estraneo (foglie, ramaglie, detriti, ecc.). Macchie e imbrattamenti Valutazione: anomalia lieve Presenza sulla superficie di macchie di varia natura e/o imbrattamenti con prodotti macchianti (vernici, spray, ecc.) e/o murales o graffiti. Crescita di vegetazione Valutazione: anomalia lieve Crescita di vegetazione (erba, licheni, muschi, ecc.) sulla superficie dell'elemento o su parte di essa. Modifiche della superficie Valutazione: anomalia lieve Modifiche della superficie dell'elemento dovute ad invecchiamento, ad agenti atmosferici o a sollecitazioni esterne, con fenomeni di essiccamenti, erosioni, polverizzazioni, ecc. con conseguenti ripercussioni sulle finiture e regolarità superficiali. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DIRETTAMENTE DAL GESTORE CONTROLLI INTERVENTI - Verifica della condizione estetica della superficie Nessuno - Verifica dell'efficienza della segnaletica - Verifica dei difetti di posa e/o manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI A CURA DI ENTE SPECIALIZZATO CONTROLLI INTERVENTI - Nessuno - Lavaggio delle superfici - Rifacimento segnaletica orizzontale

24 COMUNE DI UDINE DIPARTIMENTO GESTIONE DEL TERRITORIO DELLE INFRASTRUTTURE E DELL AMBIENTE SERVIZIO MOBILITA - UNITÀ OPERATIVA VIABILITÀ 1 TITOLO DELL OPERA INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA STRADALE - Opera n ELABORATO PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

25 VERIFICHE E CONTROLLI CORPO D OPERA UNITA TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENUBILE LIVELLO PRESTAZIONALE CADENZA DEI CONTROLLI TIPOLOGIA DEI CONTROLLI QUALIFICA DEL PERSONALE CONTROLLORE STRADA STRATO DI BASE (in conglomerato tout-venant) ASSENZA DI LESIONI IN GENERE ASSENZA DI BUCHE DA CEDIMENTO ASSENZA DI DEFORMAZIONI DEL PIANO ASSENZA DI SFONDAMENTI DEL PIANO ANNUALE ISPEZIONE VISIVA ESEGUITA PERCORRENDO A PIEDI LA CARREGGIATA STRADALE SPECIALIZZATO VIABILITA URBANA STRADA STRADA STRATO DI COLLEGAMENTO (in conglomerato tipo bynder) STRATO DI USURA (in conglomerato per tappeto d usura) REGOLARITÀ LONGITUDINALE DELL ASSE REGOLARITÀ TRASVERSALE DELLE PENDENZE ASSENZA DI FESSURAZIONI IN GENERE ASSENZA DI BUCHE E AVVALLAMENTI REGOLARITÀ LONGITUDINALE DELL ASSE REGOLARITÀ DELLE PENDENZE TRASVERSALI ASSENZA DI FESSURAZIONI IN GENERE ASSENZA DI BUCHE E AVVALLAMENTI ANNUALE ANNUALE ISPEZIONE VISIVA ESEGUITA PERCORRENDO A PIEDI LA CARREGGIATA STRADALE ISPEZIONE VISIVA ESEGUITA PERCORRENDO A PIEDI LA CARREGGIATA STRADALE SPECIALIZZATO SPECIALIZZATO ASSENZA DI SGRANATURE E DISTACCHI A PLACCHE STRADA SEGNALETICA ORIZZONTALE (nelle varie colorazioni) PERSISTENZA DELLA VISIBILITÀ PERSISTENZA DELLA RIFRANGENZA SEMESTRALE SEMESTRALE SPECIALIZZATO

26 VERIFICHE E CONTROLLI CORPO D OPERA UNITA TECNOLOGICA ELEMENTO MANUTENUBILE TIPOLOGIA DI INTERVENTO MANUTENTIVO CADENZA CONTROLLI STRADA STRATO DI BASE (in conglomerato tout-venant) INTERVENTI PUNTUALI DI RISANAMENTO DEL SOTTOFONDO CONSISTENTI NELL ASPORTO DELLO SPESSORE DETERIORATO E RICOSTRUZIONE DELLO STRATO BITUMATO MEDIANTE STESA E RULLATUIRA DEL CONGLOMERATO CON L AUSILIO DI MEZZI MECCANICI ALL OCCORRENZA VIABILITA URBANA STRADA STRADA STRATO DI COLLEGAMENTO (in conglomerato tipo bynder) STRATO DI USURA (in conglomerato per tappeto d usura) INTERVENTI PUNTUALI CONSISTENTI NELL ASPORTO DELLO SPESSORE DETERIORATO MEDIANTE FRESATURA MECCANICA PER UNO SPESSORE MINIMO DI CM. 4 5 E SUCCESSIVA RICOSTRUZIONE DELLO STRATO BITUMATO MEDIANTE STESA E RULLATUIRA DEL CONGLOMERATO CON L AUSILIO DI MEZZI MECCANICI INTERVENTI PUNTUALI CONSISTENTI NELLA SIGILLATURA DELLE LESIONI DA FESSURAZIONE CON IMPIEGO DI EMULSIONE BITUMINOSA, OVVERO NELL ASPORTO DELLO SPESSORE DETERIORATO MEDIANTE FRESATURA MECCANICA PER UNO SPESSORE MINIMO DI CM. 2 3 E SUCCESSIVA RICOSTRUZIONE DELLO STRATO BITUMATO MEDIANTE STESA E RULLATUIRA ALL OCCORRENZA ALL OCCORRENZA EL CONGLOMERATO PER TAPPETO D USURA CON L AUSILIO DI MEZZI MECCANICI STRADA SEGNALETICA ORIZZONTALE O (nelle varie colorazioni) RIFACIMENTO DELLA SEGNALETICA MEDIANTE RIPASSO DELLE STRISCE E DEI SIMBOLI CON IMPIEGO DI IDONEE VERNICI E TTREZZATURA MECCANICA A SPRUZZO. ALL OCCORRENZA

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