VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ (A V.I.A.)

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1 L'Estensore: dott. ing. Ruggero Rigoni iscritto al n dell'ordine degli Ingegneri di Vicenza Provincia di Vicenza Comune di Vicenza Il Proponente: De Biasi s.r.l. Via Marosticana, n. 172/U VICENZA Tel Fax info@debiasi.net VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ (A V.I.A.) (art.8 L.R. 04/16 e art. 20 D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.) per il PASSAGGIO DALLA PROCEDURA "SEMPLIFICATA" ALLA PROCEDURA "ORDINARIA" DELL'ATTIVITA' DI RECUPERO RIFIUTI DI DE BIASI s.r.l. nell'impianto sito in: Comune di VICENZA, Via Marosticana, n. 172/U Verifica dell'impatto acustico esterno B elaborato: data: Settembre 2016 STUDIO DI INGEGNERIA AMBIENTALE ING. RUGGERO RIGONI Via Divisione Folgore, n VICENZA Tel.: rigoni@ordine.ingegneri.vi.it

2 INQUADRAMENTO Il presente documento viene prodotto a supporto della relazione di verifica degli impatti connessi all esercizio dell impianto (esistente) di recupero rifiuti metallici non pericolosi della ditta DE BIASI s.r.l. che avanza istanza di screening per il passaggio dalla gestione in regime semplificato (legittimata da un provvedimento di A.U.A.) alla gestione in regime ordinario ex art. 208 del D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii.. Si evidenzia che la proposta oggetto di verifica di assoggettabilità (a V.I.A.) non prevede alcuna modifica delle strutture e delle dotazioni impiantistiche esistenti (autorizzate) e nemmeno della tipologia e delle quantità di rifiuti trattati e quindi, in ultima analisi delle modalità operative in essere che si intendono completamente confermate; ne consegue che non risulta necessaria alcuna valutazione previsionale rendendosi unicamente opportuna una verifica dell impatto acustico determinato dall impianto esistente, in quanto inalterato. La ditta De Biasi s.r.l., che ha il suo impianto in Comune di Vicenza lungo la Strada Marosticana in prossimità della località Polegge, effettua operazioni di messa in riserva (R13) e di recupero (R4) di rottami metallici tramite selezione (di metalli) ed eventuale riduzione volumetrica mediante cesoiatura. dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 1

3 L impianto comprende un capannone, adibito prevalentemente a deposito e comprendente anche gli uffici e i servizi per il personale, avente una superficie coperta di circa 500 mq e un area scoperta (piazzale) di circa mq in cui si effettuano le operazioni di: conferimento e messa in riserva di rifiuti (prevalentemente in cumuli), movimentazione e selezione di rifiuti con caricatore a polipo, carico di rifiuti e di M.P.S. sui vettori per l invio alle destinazioni previste. All occorrenza viene effettuata anche la riduzione volumetrica con una cesoia (azionata da motore endotermico) dislocata parte all interno e parte all esterno del capannone. Sui lati est, nord e ovest l area è perimetrata da una fitta ed alta barriera arborea (di protezione ambientale) e lungo i confini nord ed est e una porzione del confine sud, per una lunghezza complessiva di 130 m, è stata posta in opera una barriera acustica, al fine di mitigare l impatto acustico sui recettori residenziali limitrofi all impianto di recupero. Data la sua tipologia, l impianto di De Biasi s.r.l., al pari di qualsiasi altro impianto di recupero di rottami metallici, è indubbiamente connotato da emissioni acustiche significative, in particolare quelle (aleatorie) determinate dalle operazioni di carico-scarico e di movimentazione con caricatore a polipo sulle quali è possibile intervenire unicamente con misure operative, limitando cioè quanto più possibile le altezze di caduta dei materiali. Proprio in ragione del tipo di attività svolta e della presenza di recettori abitativi nelle immediate vicinanze, oltre una dozzina di anni fa, è stata progettata, approvata e realizzata una barriera acustica lungo il perimetro, sui lati nord, est e sud del piazzale, al fine di limitare la propagazione delle emissioni acustiche all esterno del sito. La barriera acustica in parola, alta 5 m, produce l abbattimento acustico di progetto, dell ordine di 10 db, così come attestato anche da A.R.P.A.V. Vicenza a seguito della realizzazione dell intervento. Seppure l intervento realizzato sia indiscutibilmente efficace e l unico proponibile per la mitigazione delle emissioni di rumore determinate dalle attività di carico-scarico e movimentazione di rottami, è evidente che i livelli residui di rumore nelle aree esterne dipendono dalle modalità operative, ossia dalla cautele da applicarsi per limitare quanto più possibile gli impatti dei materiali. L unica sorgente di rumore fissa dell impianto in discussione è costituita dalla cesoia, recentemente sostituita con una macchina di moderna concezione marcata CE, che tuttavia viene commercializzata col motore non schermato (come peraltro quella precedentemente utilizzata). Questa macchina viene utilizzata saltuariamente, per limitati periodi di funzionamento ed in alternanza con le normali operazioni di selezione rottami (dovendo necessariamente impiegare dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 2

4 un caricatore a polipo per l alimentazione della pressa-cesoia) ma rappresenta tuttavia una sorgente acustica significativa in quanto il livello di rumore prodotto dal motore, riverberato dalla parete del capannone, oltrepassa la barriera. Risulta pertanto opportuno prevedere l incapsulamento del motore della cesoia con una struttura fonoisolante-fonoassorbente verso l interno, intervento che garantirà una riduzione dei livelli acustici di almeno 5 db. Una ulteriore misura di mitigazione, nei confronti del recettore presente nell angolo sud-ovest, si può concretizzare completando la recinzione a confine, costituita da murature in calcestruzzo con altezze decrescenti da 5 m a 3,60 m e 2,40 m e inferiori, uniformandola ad una altezza di 5 m con pannelli in PMMA per uno sviluppo lineare di una dozzina di metri. NORME DI RIFERIMENTO In relazione alla variabilità dei livelli di rumore nel tempo, come parametro di riferimento, viene utilizzato il Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata «A», ossia il valore del livello di pressione sonora ponderata «A» di un suono costante che, in un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono il cui livello varia in funzione del tempo: L Aeq,T = 10 log 1 t 2 t 1 t 2 p 2 A (t) p2 0 d t db(a) dove: t 1 - L Aeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata «A» considerato in un intervallo di tempo che inizia all istante t 1 e termina all istante t 2 ; - p A (t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata «A» del segnale acustico in Pascal (Pa); - p 0 = 20 µpa è la pressione sonora di riferimento. Ai fini della valutazione del disturbo, al predetto livello continuo equivalente vengono apportate opportune correzioni in relazione alle caratteristiche del rumore, essendo eventuali componenti tonali (frequenze dominanti) e componenti impulsive (colpi, eventi sonori istantanei) meno tollerabili dalle persone. Le relazioni quantitative fra livelli sonori e disturbo vengono determinate sulla base di indagini acustiche sul campo e indagini statistiche sulle reazioni della popolazione esposta. Gli studi in merito a tali aspetti hanno già da tempo determinato la definizione di: dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 3

5 limiti di accettabilità assoluti, diversificati in ragione della destinazione d uso delle zone urbane; limiti relativi (differenziali), intesi come incrementi massimi sul rumore di fondo (residuo) determinati dalle specifiche sorgenti. La normativa nazionale in materia di inquinamento acustico ambientale e le norme tecniche di valutazione del disturbo determinato dalle sorgenti acustiche sono definite dalla Legge N 447 del 26/10/95 Legge quadro sull inquinamento acustico e dai successivi suoi decreti applicativi: D.P.C.M. 14/11/1997: Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ; D.P.C.M. 05/12/1997: Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici ; Decreto 16 marzo 1998: Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. A livello regionale, i criteri di attuazione delle disposizioni statali sono stati stabiliti con la Legge Regionale 10/05/99, n. 21: Norme in materia di inquinamento acustico. La Legge N 447/95 fissa i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell articolo 117 della Costituzione, e definisce: i limiti di immissione come: il rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei recettori, distinti in: valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale (riferiti al rumore immesso nell ambiente esterno dall insieme di tutte le sorgenti); valori limite differenziali, determinati come differenza tra livello equivalente di rumore ambientale e rumore residuo (riferiti al rumore immesso all interno degli ambienti abitativi); i limiti di emissione come: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa. I valori limite di emissione e di immissione assoluti, fissati dal D.P.C.M. 14/11/97 (in applicazione della Legge N. 447/95) sono riportati nelle tabelle riportate a pagina seguente. dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 4

6 Valori limite di emissione - tabella B del D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d uso del territorio diurno db(a) notturno db(a) I - Aree particolarmente protette II - Aree prevalentemente residenziali III - Aree di tipo misto IV - Aree di intensa attività umana V - Aree prevalentemente industriali VI - Aree esclusivamente industriali Valori limite di immissione assoluti - tabella C del D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d uso del territorio diurno db(a) notturno db(a) I - Aree particolarmente protette II - Aree prevalentemente residenziali III - Aree di tipo misto IV - Aree di intensa attività umana V - Aree prevalentemente industriali VI - Aree esclusivamente industriali I valori limite differenziali sono pari a 5 db per il periodo diurno ( ) e a 3 db per il periodo notturno ( ) e rappresentano le differenze da non superare tra il livello equivalente del rumore ambientale (in presenza della specifica sorgente disturbante) e quello del rumore residuo (in assenza della sorgente disturbante) all interno degli ambienti abitativi. I valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte risulta inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e a 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse risulta inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e a 25 db(a) durante il periodo notturno. Si devono inoltre considerare le correzioni da apportare al rumore ambientale in presenza di componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza (punto 15 dell Allegato 1 del D.M. 16/03/98) e/o in presenza di rumore a tempo parziale (punto 16 dell Allegato 1 del D.M. 16/03/98). dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 5

7 ZONIZZAZIONE ACUSTICA COMUNALE L impianto di De Biasi s.r.l. e le aree circostanti limitrofe sono individuate in Classe IV^ aree di intensa attività umana dal Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Vicenza; risultano pertanto applicabili i limiti di immissione acustica di 65 db(a) diurni e di 55 db(a) notturni e i limiti di emissione di 60 db(a) diurni e di 50 db(a) notturni di cui alle tabelle B e C del D.P.C.M. 14/11/97. Di seguito si riporta un estratto del Piano di Classificazione Acustica comunale di Vicenza con indicata l ubicazione dell impianto di De Biasi s.r.l.. DE BIASI s.r.l. STRUMENTAZIONE IMPIEGATA E MODALITÀ DI RILEVAMENTO I rilevamenti acustici sono stati effettuati utilizzando la seguente strumentazione: fonometro integratore BLACK SOLO 01 (matr ) con preamplificatore PRE 21 S (matr ), microfono mod. MCE 212 (matr ) (certificato di taratura centro LAT n 224 del 17/03/2015 n FON); fonometro integratore SIP 95 (matr. 1424) con microfono mod. MK 250 (certificato di taratura centro LAT n 224 del 03/09/2014 n FON); calibratore Norsonic 1251 (114 db a 1000 Hz matr ) (certificato di taratura centro LAT n 224 del 03/09/2014 n CAL). La strumentazione e la catena di misura risultano rispondere ai requisiti della Classe 1 delle Norme EN (come previsto all art. 2 del D.M. 16/03/98); in allegato 2 sono riportati i certificati di taratura della strumentazione utilizzata. dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 6

8 I rilevamenti sono stati effettuati il giorno 27 luglio 2016 nelle condizioni meteorologiche che si ricavano dai dati registrati dalla stazione A.R.P.A.V. di Vicenza Sant Agostino, resi disponibili dal Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio - Servizio Centro Meteorologico di Teolo, esposti nella tabella che segue. Data (gg/mm/aa) Temp. aria a 2 m ( C) Pioggia (mm) Umidità rel. a 2 m (%) Radiazione globale (MJ/m 2 ) med min max tot min max tot Velocità med (m/s) Vento a 2 m ora Raffica 27/07/ : E m/s Direz. preval. Ai fini della verifica di impatto acustico di cui alla presente relazione, si è provveduto ad effettuare rilevamenti fonometrici nelle seguenti posizioni (indicate nella foto aerea a pagina seguente): 1 in prossimità (all interno) del confine delle aree di pertinenza di De Biasi s.r.l. con il recettore in angolo ovest posizionando il microfono a 3 m di altezza dal terreno (a 1 m dal muro di cinta); 2 in prossimità (all esterno) del confine angolo sud est posizionando il microfono a 1,5 m di altezza nel giardino delle abitazioni contermini; 3 all esterno del confine nord posizionando il microfono a 1,5 m di altezza nello spazio presente fra l abitazione contermine e la barriera acustica di De Biasi s.r.l.. Sono stati valutati i livelli di rumore ambientale presenti durante le attività dell impianto considerando in particolare l attività di selezione dei materiali a pieno carico con impianto di cernita manuale (operazione non rumorosa) e movimentazione dei rottami con uso contemporaneo di tutti i caricatori a polipo. Le misurazioni hanno riguardato anche l utilizzo della pressa-cesoia (che è saltuario) effettuando delle simulazioni di funzionamento sempre nelle condizioni di attività a pieno carico con uso contemporaneo di tutti i caricatori a polipo. Sono stati inoltre misurati i livelli di rumore residuo, determinato in particolare dal traffico insistente sulla Strada Marosticana, fermando completamente, in due occasioni, l attività dell impianto. I livelli di rumore misurati sono riportati nella tabella 1. In allegato 1 sono riportati i grafici descrittivi dell andamento nel tempo dei livelli di rumore misurati. dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 7

9 Via Marosticana, 172/U - VICENZA Tabella 1 livelli di rumore misurati Punto rif Descrizione Osservazioni Recettori angolo sud-ovest Funzionamento pressa-cesoia Rumore ambientale selezione mov. rottami Rumore residuo impianti fermi Recettori lato est Funzionamento pressa-cesoia Rumore ambientale selezione mov. rottami Rumore residuo impianti fermi Recettori lato nord Funzionamento pressa-cesoia Rumore ambientale selezione mov. rottami Rumore residuo impianti fermi a) Livelli di rumore delle specifiche sorgenti acustiche db(a) * b) Livelli di rumore ambientale misurati LAeq db(a) 68,8 66,6 71,7 67,7 61,2 50,0 48,6 44,3 60,5 58,2 54,1 44,4 46,6 56,6 56,1 * calcolati sottraendo i livelli di rumore residuo, e derivanti da altre sorgenti acustiche, ai livelli di rumore ambientale misurati e riportati in colonna b). dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 8

10 Individuazione delle sorgenti acustiche di interesse Le sorgenti acustiche presenti nell area di deposito risultano essere in pratica tutte all aperto ed identificabili nei motori diesel dei caricatori idraulici e della pressa-cesoia e negli impatti dei metalli che si producono inevitabilmente durante le movimentazioni ed in particolare durante le operazioni di scarico per ribaltamento dei cassoni dei vettori. I livelli di rumore dei motori endotermici si valuta mediamente con potenze acustiche L W di db(a) mentre per gli impatti metallici la rumorosità risulta aleatoria in quanto legata a molteplici fattori operativi e alle caratteristiche fisiche, dimensionali e morfologiche dei materiali movimentati. Le attività di scarico e carico dei materiali, la movimentazione per la cernita dei metalli vengono effettuate in modo discontinuo durante il periodo di lavoro giornaliero che interessa gli orari compresi fra le ore 7,00 e le 18,00 ma si assumono tuttavia prudenzialmente presenti per tutte le 8 ore/giorno di attività dell impianto. L utilizzo (saltuario) della pressa-cesoia è alternativo alle operazioni di selezione (quantomeno per l utilizzo di un caricatore a polipo) e l eventuale sovrapposizione di funzionamento con le altre attività a pieno carico rimane subordinato ad un intervento di incapsulamento del motore con una struttura fonoisolante-fonoassorbente, intervento comunque da considerare come ulteriore possibile ed auspicabile misura di mitigazione acustica. Non trascurabili, per le caratteristiche del clima acustico, risultano essere i contributi di rumore degli impianti e delle attività delle ditte contermini (in particolare l impianto di autodemolizione a sud), nonché la rumorosità determinata dall intenso traffico veicolare circolante sulla Strada Marosticana. Livelli di emissione acustica Nella tabella 2 a pagina seguente si riportano i livelli di emissione di rumore calcolati considerando prudenzialmente: i livelli di rumore derivanti dall attività di selezione e movimentazione rottami a pieno carico; la persistenza delle sorgenti su T R di riferimento diurno e le conseguenti riduzioni dei livelli di rumore calcolate con la relazione: LAeq T R = LAeq emissione 10 log 10 (T emissione /T R ). dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 9

11 Tabella 2 livelli di emissione di rumore su T R diurno Punto rif. Sorgenti acustiche Livelli di rumore misurati (Tabella 1) Persistenza ore Riduzione T e/t R Livelli di emissione di rumore LAeq su T R (db(a))* 1 selezione movimentazione rottami 66,6 dba 8,0-3,0 64,0 2 selezione movimentazione rottami 46,6 dba 8,0-3,0 44,0 3 selezione movimentazione rottami 56,1 dba 8,0-3,0 53,5 * valori arrotondati a 0,5 db per eccesso. I livelli di emissione acustica nelle posizioni 2 e 3 presso i recettori lato est e nord si attestano su valori inferiori al limite di emissione previsto per le aree di classe IV^ di 60 db(a) in periodo T R diurno. Per il recettore ubicato in angolo sud-ovest non è stato possibile accedere alle aree di pertinenza dell abitazione per la valutazione diretta dell esposizione alla rumorosità determinata dall attività dell impianto. Si valuta che il muro di cinta di De Biasi s.r.l., a confine con il predetto recettore, seppure di altezza variabile, possa determinare un abbattimento delle emissioni acustiche in corrispondenza della facciata ovest di almeno 6 db; per le altre facciate si ritiene che l interessamento sia trascurabile. Si assume invece che la presenza del muro di cinta non riduca in modo significativo il rumore residuo determinato dal traffico Stradale che raggiunge le facciate del recettore dalla direttrice sud-ovest. dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 10

12 Livelli differenziali di rumore in corrispondenza di recettori abitativi I livelli differenziali vengono valutati rispetto ai livelli di rumore ambientale e residuo misurati in prossimità dei recettori. Durante l attività di movimentazione e selezione rottami a pieno carico si valutano: un livello differenziale di 2,7 db per il recettore angolo sud-ovest, considerando un abbattimento di 6 db determinato dalla recinzione cieca, per le sole emissioni di De Biasi s.r.l. e quindi un livello di rumore ambientale calcolato di 63,9 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 61,2 dba; un livello differenziale di 4,3 db per i recettori lato est (livello di rumore ambientale misurato di 48,6 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 44,3 dba) e comunque livelli acustici inferiori al limite di applicabilità del criterio differenziale in periodo diurno (50 dba) da misurarsi all interno delle unità abitative a finestre aperte (valore al di sotto del quale ogni effetto del disturbo è da ritenersi trascurabile); un livello differenziale di 4,1 db per i recettori lato nord (livello di rumore ambientale misurato di 58,2 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 54,1 dba). Il funzionamento della pressa-cesoia, in alternativa alle attività di movimentazione e selezione rottami, determina livelli di rumore differenziali di: 4,3 db, considerando un abbattimento di 6 db determinato dalla recinzione cieca e quindi un livello di rumore ambientale calcolato di 65,5 dba a fronte di rumorosità residua misurata di 61,2 dba, per il recettore angolo sud-ovest; 3,1 db (livello di rumore ambientale calcolato di 47,4 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 44,3 dba) per i recettori lato est (sempre con livelli acustici inferiori al limite di applicabilità del criterio differenziale in periodo diurno); 4,4 db (livello di rumore ambientale calcolato di 58,5 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 54,1 dba) per i recettori lato nord. Il funzionamento della pressa-cesoia contemporaneo all attività di movimentazione e selezione rottami a pieno carico, se e per quanto possibile in relazione alla disponibilità di uomini e mezzi e di spazi sufficienti, rimane condizionato all intervento di insonorizzazione del motore di cui si è già detto; ammettendo una riduzione della rumorosità di almeno 5 db, si calcolano livelli di rumore differenziali di: dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 11

13 3,8 db, sempre considerando un abbattimento di 6 db determinato dalla recinzione cieca e quindi un livello di rumore ambientale calcolato di 65,0 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 61,2 dba, per il recettore angolo sud-ovest; 4,8 db (livello di rumore ambientale calcolato di 49,1 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 44,3 dba) per i recettori lato est (anche in questo caso con livelli acustici inferiori al limite di applicabilità del criterio differenziale in periodo diurno); 5,0 db (livello di rumore ambientale calcolato di 59,1 dba a fronte di una rumorosità residua misurata di 54,1 dba) per i recettori lato nord. Le suddette valutazioni dei livelli differenziali di rumore si riferiscono a livelli di rumore misurati all esterno, nelle condizioni più cautelative, con attività a pieno carico con uso contemporaneo di tutti i caricatori idraulici a polipo e cesoia con motore a regime massimo. CONFRONTO DEI RISULTATI DELLA VERIFICA CON I LIMITI STABILITI DALLA NORMATIVA IN MATERIA DI INQUINAMENTO ACUSTICO Con riferimento ai risultati dei rilevamenti fonometrici effettuati direttamente in prossimità dei recettori circostanti l impianto e alle valutazioni anzi argomentate, si conclude quanto segue: i livelli di rumore ambientale misurati in prossimità dei recettori circostanti il deposito di De Biasi s.r.l. risultano (o si valutano) inferiori al limite di immissione di 65 db(a) diurni stabiliti per le aree di Classe IV^ (aree di intensa attività umana); i livelli di emissione di rumore attribuibili all attività di De Biasi s.r.l. raggiungono i recettori con valori che si valutano inferiori al limite di emissione 60 db(a) diurni stabiliti per le aree di Classe IV^ (aree di intensa attività umana); presso i recettori abitativi si valutano livelli differenziali di rumore non superiori al limite di 5 db diurni applicabile ai sensi dell art. 4 D.P.C.M. 14/11/97 nelle condizioni più gravose di esercizio dell impianto (attività di movimentazione e selezione rottami a pieno carico); con un intervento di insonorizzazione del motore endotermico della cesoia si può garantire il rispetto del limite differenziale diurno di 5 db anche nel caso si potesse realizzare il funzionamento contemporaneo all attività di movimentazione e selezione rottami a pieno carico; dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 12

14 al fine di garantire al meglio la protezione del recettore angolo sud-ovest si suggerisce di estendere la barriera acustica in PMMA anche sopra il muro di cinta gradonato fino ad un altezza uniforme di 5 m. Vicenza, lì 30 agosto 2016 Ing. Ruggero Rigoni (Tecnico Competente in Acustica Ambientale iscritto al n 390 dell Elenco Regionale) I rilevamenti acustici sono state effettuati dal Per. Ind. Mauro Dal Bello, Tecnico Competente in Acustica Ambientale iscritto al n 90 dell Elenco Regionale. ALLEGATI: Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati. Allegato 2: Certificati di taratura della strumentazione utilizzata. dell attività di recupero rifiuti di DE BIASI s.r.l. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 13

15 Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati 1 - recettore angolo sud [Min] 630 Hz 29.7 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k 1 - recettore angolo sud Fast 1s A Sorgente :residuo 27/07/16 08:52:38 61,2 db 1h39m57 SEL 94,1 db 1 - recettore angolo sud Fast 1s A Sorgente :Pressa cesoia 27/07/16 08:52:38 71,7 db 1h39m57 SEL 101,4 db 1 - recettore angolo sud Fast 1s A Sorgente :attività di selezione 27/07/16 08:52:38 67,7 db 1h39m57 SEL 101,5 db h00 09h10 09h20 09h30 09h40 09h50 10h00 10h10 10h20 10h30 residuo Pressa cesoia attività di selezione

16 recettori lato est [Min] 800 Hz 26.0 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k 2 - recettori lato est Leq 1s A 27/07/16 08:57:48 48,7 db 0h30m39 SEL 81,2 db h00 09h05 09h10 09h15 09h20 09h25 Pressa cesoia residuo attività di selezione

17 3 - recettori lato nord [Min] 800 Hz 32.1 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k 3 - recettori lato nord Leq 1s A 27/07/16 10:19:16 63,1 db 0h44m46 SEL 97,4 db h35 09h40 09h45 09h50 09h55 10h00 10h05 10h10 10h15 attività di selezione pressa cesoia residuo

18 Allegato 2: Certificati di taratura della strumentazione utilizzata

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