Il rispetto per gli edifici storici e l equilibrio nella ricerca delle soluzioni
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- Salvatore Casali
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1 Tavola Rotonda Analisi commenti e scenari nella Prevenzione Incendi Il rispetto per gli edifici storici e l equilibrio nella ricerca delle soluzioni A cura di Marcella Battaglia, Maria Francesca Conti, Paolo Iannelli, Luca Manselli, Francesco Orrù Continuiamo ad approfondire anche in questo numero il contenuto della Linea Guida presentata al Forum di prevenzione incendi 2014, lo scorso 2 ottobre a Milano che riguarda la Valutazione dei progetti di edifici sottoposti a tutela del.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, aperti al pubblico, destinati a contenere attività dell allegato i al d.p.r. 1 agosto 2011, n.151 (con l esclusione di biblioteche ed archivi, musei, gallerie esposizioni e mostre). In questo numero, grazie al costante e prezioso contributo dei componenti del Gruppo di lavoro che ha progettato questo provvedimento, cerchiamo di capire quali possono essere le difficoltà che si incontrano nell applicazione di quelle regole tecniche, che possono essere in contrasto con i vincoli presenti su tali edifici. Palazzo Borgognoni nell omonima via nel centro di Roma
2 Le difficoltà di adeguamento degli edifici tutelati si riscontrano anche con riguardo agli impianti antincendio? Alcune prescrizioni delle regole tecniche possono essere inapplicabili a causa di vincoli di tutela, legati anche alla configurazione strutturale e morfologica del fabbricato. Per esempio, se si deve realizzare la rete idrica antincendio per la protezione interna è preferibile l installazione di naspi anziché di idranti. Quando la protezione interna non è realizzabile - ad esempio per impossibilità di posa delle tubazioni - può essere installata una colonna a secco; la sua installazione può avvenire all interno di vani scala o con montante all esterno a seconda delle più adatte motivazioni estetiche e, più in generale, di tutela del bene. Quando la protezione esterna non è realizzabile - ad esempio nei centri storici per insufficienza di alimentazione idrica o per assenza di spazi per le stazioni di pompaggio - è ammessa la disponibilità di un idrante della rete pubblica, purché abbia adeguate caratteristiche idrauliche e sia idoneamente segnalato. Passando ai sistemi automatici di spegnimento, la scelta del tipo di estinguente, la valutazione dell efficacia per la protezione dell edificio dei beni tutelati in esso presenti e per la sicurezza delle persone, deve essere effettuata sulla base della valutazione del rischio Rbeni ed Rvita dell attività. Ad esempio, per limitare i danni d acqua sui beni (ad esempio soffitti affrescati, pavimentazioni lignee ecc.) può essere preferibile l impiego di impianti ad aerosol, ad acqua nebulizzata o frazionata, ma nelle aree in cui il contatto con acqua può costituire pericolo o presentare assolute controindicazioni, si può ricorrere all impiego di altri agenti estinguenti, ad esempio di tipo gassoso, tenendo conto di idonee misure per la sicurezza degli occupanti. Esistono oggi impianti che riducono l impatto estetico verso i beni tutelati? Certamente, per gli impianti oggi sono disponibili tecnologie più evolute che permettono un minor impatto verso i beni tutelati. Ad esempio nella scelta dei rivelatori devono essere prese in considerazione le esigenze di tutela storico-artistica dell edificio o dell oggetto sorvegliato e quindi possono essere progettati ed installati a regola dell arte i sistemi con elementi di connessione via radio (wireless) o con rivelatori ad aspirazione e campionamento - ad esempio con componenti all interno dei controsoffitti - che sono senza dubbio di minore impatto estetico rispetto ai sistemi più tradizionali e che garantiscono un eguale efficacia di protezione ai fini antincendio sia per il bene che per la sicurezza delle persone. tutela edifici storici E quando non si riesce a trovare una soluzione conforme alle regole tecniche o alle norme? Possono essere allora individuate diverse strategie e soluzioni alternative in deroga alle prescrizioni delle regole tecniche, anche ricorrendo ai metodi previsti dall ingegneria 125
3 tutela edifici storici della sicurezza antincendio. Ad esempio alcune situazioni, ben rappresentative di quello che potrebbe realisticamente accadere negli edifici tutelati, sono illustrate da alcuni scenari d incendio descritti dalle norme NFPA 914 del 2010 e NFPA 909 del La descrizione degli scenari è di tipo qualitativo, ma essi sono distinti in due sotto-scenari, per soddisfare appositi criteri prestazionali rispettivamente sia per la sicurezza della vita che per la salvaguardia dell edificio e dei beni tutelati in esso contenuti. Ad esempio si ipotizza che l incendio abbia Impianto water mist in edificio storico Rilevazione di fumi ad aspirazione e campionamento origine in un ambiente con combustibili ordinari e che diventi inaffidabile o indisponibile un sistema di protezione attiva, uno alla volta, valutandone gli effetti sia per la sicurezza della vita che per la salvaguardia dei beni tutelati. Bisogna tenere conto che l esito di tali simulazioni può essere anche influenzato dalla scelta dei valori dei parametri di input, per i quali deve essere specificata la fonte e deve essere effettuata un analisi di sensitività. Inoltre anche gli impegni di carattere gestionale possono intervenire a monte delle scelte progettuali e dunque possono influenzare i risultati dell analisi prestazionale. Facciamo alcune ipotesi: le cadenze periodiche delle manutenzioni, eventuali limitazioni sul numero massimo di occupanti o sulla quantità o collocazione di materiali o di beni, la pronta disponibilità della squadra di supporto e della squadra antincendio, l efficacia e la velocità della loro risposta. Pertanto, chi gestisce l attività deve avere piena 126 antincendio dicembre 2014
4 consapevolezza di tali impegni e deve essere in grado di mantenerli costantemente nell esercizio dell attività aperta al pubblico. Per quanto riguarda il controllo dei fumi durante l incendio, quali soluzioni impiantistiche sono possibili? Fumi e calore devono essere smaltiti dal compartimento durante lo spegnimento dell incendio. Le aperture di smaltimento fumi - sia per la ventilazione che per eventuale afflusso d aria - devono essere di superficie adeguata rispetto a quella del compartimento; possono essere anche quelle già ordinariamente disponibili e - in relazione al rischio d incendio - gli infissi possono essere ad apertura manuale o ad apertura automatica per esempio asservita al sistema di rivelazione e allarme, soprattutto nel caso di compartimento unico. Sono ammesse eccezioni, per gli ambienti di pregio o per incompatibilità con l involucro su soffitti o pareti, ad esempio ove sono presenti affreschi; allora può farsi ricorso all adozione di barriere al fumo e/o al fuoco in classe H o (cioè barriere flessibili in materiali tecnici che creano una sorta di compartimentazione a scomparsa) o di porte a tenuta dei fumi con autochiusura, in posizioni strategiche per la protezione dai fumi sia dei beni tutelati che delle vie di esodo. I vincoli possono limitare o impedire la posa di nuovi componenti o impianti o sistemi. Possono però essere individuate soluzioni alternative, comunque conformi alla regola dell arte, compatibili con le esigenze del vincolo (ad esempio gli impianti antintrusione di tipo wireless). La Norma CEI fornisce alcune indicazioni integrative per gli edifici pregevoli, utili anche per la progettazione antincendio. Ad esempio è opportuno distinguere i comandi di intercettazione dei circuiti di sicurezza per finalità antincendio con funzioni di evacuazione/emergenza da quelli per la tutela dei beni (ad esempio impianti antintrusione, antivandalismo, videosorveglianza, climatizzazione), che devono essere ubicati in posizione simultaneamente accessibile e devono essere chiaramente identificati per le opportune valutazioni delle squadre di soccorso, in modo da garantire l incolumità dei soccorritori. Inoltre oggi esistono sistemi di automazione che permettono di gestire una pluralità di impianti, compresi quelli antincendio, in modo che - con semplici comandi - da una postazione di controllo si possano avere costanti informazioni sul loro stato di servizio, sulla loro attivazione automatica o si possano compiere azioni manuali di emergenza. Altre indicazioni sono offerte per l installazione dei quadri elettrici in ambienti aperti al pubblico o inseriti in armadi, modanature o ricoperti da pannellature, sulle prese a spina, sull ubicazione delle lampade e degli apparecchi di illuminazione in posizione distan- tutela edifici storici Negli edifici tutelati anche l adeguamento degli impianti elettrici può essere problematico? Recupero dell'antico Foledor Boschetti della Torre a Manzano (Friuli XVII sec.) Impianti di rivelazione ed allarme e illuminazione d'emergenza dicembre 2014 antincendio 127
5 tutela edifici storici ziata dal pubblico, o quelli in prossimità di oggetti tutelati di tipo combustibili, o essi stessi oggetto di vincolo aventi rivestimenti combustibili, che possano essere possibili fonti di innesco d incendio. Sono ammessi impianti elettrici di tipo temporaneo, ad esempio per manifestazioni occasionali di pubblico spettacolo, purché realizzati a regola d arte e rimossi al termine degli eventi. In limitati casi, in cui i vincoli artistici non consentano la realizzazione di impianti fissi, sono ammessi impianti elettrici permanenti di tipo movibile per distribuzione, illuminazione e prese a spina. Qualora le soluzioni impiantistiche, adottate come soluzioni alternative, considerino le azioni del personale di sorveglianza come parte integrante della sicurezza (ad esempio distacchi manuali, esercizio degli impianti movibili) le indicazioni, necessarie all istruzione del personale addetto, devono essere già previste nella fase progettuale e devono essere riportate nel piano di emergenza. Per gli impianti presenti in aree, zone o locali non aperti al pubblico, non occupati o con presenza occasionale e di breve durata di personale addetto, (ad esempio sottotetti, cantinati, ripostigli, archivi), non adeguati alla regola dell arte, deve essere previsto il distacco o l intercettazione delle linee di alimentazione elettrica. L accesso a detti locali deve essere limitato alle ore diurne e al solo personale addetto, purché i locali siano dotati di sufficiente illuminazione naturale. Oltre agli impianti elettrici quali altri impianti sono importanti dal punto di vista della sicurezza antincendio? Gli apparecchi di produzione calore a combustibile solido e dei relativi sistemi di evacuazione dei prodotti combustione con attraversamento di strutture combustibili (ad esempio solai di copertura, tetti e sottotetti in legno) sono pericolosi e quindi ne andrebbe vietata l installazione. Gli apparecchi esistenti e rientranti tra i beni tutelati - ad esempio i caminetti di pregio - possono essere lasciati in opera come godimento del bene per interesse storico-artistico, ma non utilizzati o accesi. È bene altresì vietare l installazione di impianti fotovoltaici in edifici tutelati con elementi combustibili di copertura (ad esempio solai di copertura, tetti e sottotetti in legno). Per le aree a rischio specifico non sono ammesse soluzioni alternative. Considerata la maggiore difficoltà di tutelare il patrimonio storico-artistico in queste aree, le aree a rischio specifico devono essere prive di vincoli artistici ovvero devono essere adeguatamente bonificate dal patrimonio tutelato prima della loro destinazione d uso quale area a rischio specifico. Le ulteriori novità proposte da questa nuova linea guida saranno commentate nella prossima tavola rotonda di Antincendio. Condizionamento integrato nell'arredo sotto le finestre. Salone di Palazzo Tassoni. Facoltà di Architettura di Ferrara Potete inviare i vostri quesiti a: antincendio@epcperiodici.it 128 antincendio dicembre 2014
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