3 RECUPERO DI RUSTICO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE D USO
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- Massimiliano Viviani
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1 XXX ESEMPI DI RECUPERO XX.111 DESCRIZIONE NNNNN 3 RECUPERO DI RUSTICO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE D USO Comune di DRUOGNO (Borgata/Frazione) ORCESCO Classificazione dell intervento Anno Ristrutturazione fabbricato rurale con Modifica di destinazione d uso Parte dell edificio 2010 Elementi connotanti l intervento. 1 Intervento di ristrutturazione di un fabbricato rurale con conversione d uso ad abitazione continuativa e risanamento conservativo del fabbricato rurale pertinenziale. L edificio si trova in posizione centrale al nucleo di Orcesco (Comune di Druogno Valle Vigezzo), interessato da lavori di riqualificazione finanziati con la misura 322 del PSR «Rivitalizzazione delle borgate montane». L edificio è sottoposto a vincolo paesaggistico-ambientale ai sensi dell art.142 Dlgs.42/04. L edificio conteneva la stalla e la cantina al piano seminterrato mentre i piani superiori erano utilizzati a fienile e granaio. L edificio presenta le murature perimetrali in pietra con spessore variabile da 70 a 50 cm ed esternamente parzialmente intonacate a calce, i solai in legno e la copertura tradizionale in piode in buono stato di conservazione. Il fabbricato pertinenziale adiacente presenta la copertura più danneggiata e un ballatoio in legno molto degradato. La committenza, una famiglia originaria di Milano con 4 figli recentemente stabilitasi ad Orcesco, richiedeva un adeguamento dell edificio alle nuove funzioni abitative rispettoso dei connotati tradizionali con il mantenimento dell immagine rurale, e l uso di tecniche e materiali di Bioedilizia. Identificazione Catastale F. 30 n. 150 Zona di PRGC. Nuclei antica formazione Livello di progettazione sub Presenza Vincolo paesaggistico art.142 Dlgs 42/04 X X Progetto Preliminare Progetto Definitivo Progetto Esecutivo Progetto finanziato 60 % Regione Piemonte PSR Contenuti esemplari - Tecniche e materiali di Bioedilizia - Compatibilità ambientale (materiali, immagine), rispetto delle tecniche costruttive tradizionali Progetto e D.L.: Arch. Bonardi Elena Ditte: Impresa edile F.lli Cottini snc Toceno (Vb) Falegnameria F.lli Bonardi Druogno (Vb) 1 Fig. 1 Vista aerea dell abitato di Orcesco, evidenziato l edificio oggetto di intervento Fig. 2 Vista del fronte Ovest - situazione ante intervento 2 01/ 2014
2 Rilievo geometrico-materico Progetto Lavori interni adeguamento strutturale L intervento di adeguamento della struttura ai Requisiti igienico sanitari per i locali destinati ad abitazione si avvale delle deroghe al DM previste dal DM 9/6/1999 per interventi di ristrutturazione di edifici esistenti aventi caratteristiche meritevoli di conservazione. Ciò consente di mantenere in opera i solai lignei esistenti, e di non stravolgere l assetto esteriore delle aperture sulle facciate con la modifica delle quote di piano. Vengono pertanto mantenute le aperture esistenti, limitandosi alla trasformazione delle aperture sul prospetto ovest da finestre a porte-finestre tramite la semplice demolizione del parapetto ma senza variazione delle larghezze e delle quote dei voltini. Al piano seminterrato, dove si trovavano le stalle con un altezza interna inferire ai 200 cm, viene realizzato un abbassamento della quota di pavimento di circa 140 cm con la sottomurazione delle murature perimetrali e la realizzazione di vespaio areato finalizzato al risanamento della struttura da umidità e infiltrazioni d acqua, trovandosi la stessa posta sotto alla quota di strada sul prospetto sud. Il solaio del piano a livello strada viene invece realizzato con sistema a lastre Plastbau metal, finalizzato a legare la scatola muraria trasversamente e, grazie all elevato spessore coibente delle lastre, all adeguamento della nuova unità abitativa in materia di risparmio energetico. L impianto di riscaldamento è previsto a bassa temperatura con serpentina annegata a pavimento al piano terra e radiatori in alluminio ai piani superiori, dove viene mantenuto il solaio ligneo. La caldaia a metano è integrata da una termostufa a legna che convoglia l acqua calda in un puffer da 500 lt., dove verrà convogliata anche l acqua calda prodotta con i pannelli solari. 4 Figg. 3 e 4 - Situazione degli interni ante-intervento: solai e murature si presentano strutturalmente in buono stato, tuttavia devono essere adeguati all inserimento dell impiantistica e alle normative in materia di risparmio energetico 3
3 XXX ESEMPI DI RECUPERO XX.111 DESCRIZIONE NNNNN 5 Figg. 5 e 6 Adeguamento strutturale, termico e impiantistico del solaio di basamento. Il solaio a lastre precoibentate consente campate di luce maggiore con spessore ridotto, e, essendo leggerissimo da trasportare e maneggiare, è vantaggioso nei cantieri disagiati non raggiunti dalla strada in zone di montagna Lavori interni - Consolidamento ed adeguamento impiantistico dei solai lignei e delle murature I solai lignei interpiano sono stati mantenuti in opera senza rimuovere l assito originario ma sottoponendo il tutto a trattamento antitarlo e consolidamenti ed integrazioni puntuali. Al fine di mantenere inalterata la vista del solaio in legno originale, per l adeguamento alle nuove funzioni viene creato all estradosso un pacchetto Al fine di migliorare la funzione di legatura della scatola muraria da parte delle di consolidamento avente funzione di travature in opera, è possibile inserire delle catene in acciaio avvitate all assito ed alle irrigidimento, livellamento e isolazione travi in opera con capochiave esterno posizionato tramite una carotatura della muratura fonoacustica, contenente la distribuzione (mai con perforatura a percussione). Esternamente la pietra a vista verrà ricucita con scaglie di pietra, mentre internamente è necessario rendere la muratura compatta alla della nuova impiantistica. Il possibile trazione esercitata dalle catene, con una fascia di intonaco armato con rete in acciaio o contenimento dello spessore (minimo 6 fibra di vetro-aramidica, alcali-resistente specifica per il rinforzo e l adeguamento cm) è in funzione dello stato di antisismico di edifici, dell altezza di almeno cm, posta sopra e sotto il livello del imbarcamento dei solai originari. solaio. Le catene verranno annegate nel massetto di irrigidimento, se presente. Le murature perimetrali sono state adeguate alla normativa in materia di contenimento dei consumi energetici mediante stesura di termointonaco a base di calce e sughero (sp medio 8-10 cm), che oltre alla capacità coibente grazie all elevata traspirabilità ha una funzione risanante dall umidità residua all interno del paramento murario e agisce da disinfettante da muffe e batteri presenti grazie alle proprietà caustiche naturali della calce (Biocalce Termointonaco). Il termointonaco consente di mantenere inalterato l aspetto esterno in pietra a vista, risolve i ponti termici e ingloba nel suo spessore l impiantistica evitando l esecuzione di dannose tracce sulla muratura storica e, venendo applicato con intonacatrice ad elevata pressione, riempie gli intersizi fra le pietre creando un paramento omogeneo e più compatibile con il supporto originario rispetto ad una qualsiasi controparete appoggiata, questi fattori compensano una capacità coibente leggermente inferiore ad altri materiali isolanti a pannelli. Fig. 7 posizionamento delle catene in acciaio (sez. 60x10mm L almeno 2/3 luce solaio) preforate ogni 15-20cm per avvitatura alla travatura sottostante; F.8- creazione della fascia di intonaco armato (malta Biocalce per consolidamento muratura*); F.9- armatura della soletta collaborante F.10- vista del capochiave esterno sulla muratura in pietra a vista *: Biocalce Muratura Fino: malta di classe M10 specifica per l impiego in zona sismica per la costruzione, il recupero, il rincoccio e il rinforzo strutturale traspirante di murature portanti 6
4 II Antologia di soluzioni II Recupero di una cellula nel nucleo storico di Orcesco Intervento di livellatura del solaio ligneo, con adeguamento impiantistico, termico e fonoacustico F.11- Trattamento del legname in opera con antitarlo applicato a pennello fino a rifiuto e successiva impacchettatura con celophane a formare la «camera a gas» ; F.12- Posa di telo di freno a vapore e materassino di feltro fonoassorbente INDEX FONOSTOP DUO; Listonatura con listoni di abete sez. minima 6x8 cm posti trasversalmente alle travi di solaio a formare un grigliato di irrigidimento del solaio esistente e la livellatura dell imbarcamento centrale; posa dell impiantistica; F.13,14- posa di massetto in sughero sciolto SUGHEROLITE COVER impastato in opera con agente vetrificante KOGLASS e riempimento di tutte le cavità e annegamento degli impianti; F.15- posa di pannelli OSB inchiodati alla listonatura; F.16- posa di pavimentazione di finitura con pavimento di Larice flottante e realizzazione di pareti divisorie con struttura in legno, coibentazione in sughero a pannelli e rivestimento in legno di Larice a doghe orizzontali Intervento di coibentazione interna di edificio con muratura esterna in pietra a vista con termointonaco a base di calce e sughero per adeguamento a normativa energetica e posa di impiantistica senza esecuzione di tracce F.17- Esecuzione di rincoccio della muratura in pietra con malta di calce (Biocalce Muratura) e successivo rinzaffo di tutte le pareti (Biocalce Rinzaffo) F.18- Posa dell impiantistica ed esecuzione delle fasce per la verticalità della parete (spessore variabile da 6 a 10 cm); F.19 - intonacatrice a pressione; F.20- in caso di elevati spessori di termointonaco ( maggiori a 12 cm) per conferire maggiore resistenza è possibile sostituire la normale rete con rete metallica elettrosaldata avvitata alla muratura; F.21 Il termointonaco Biocalce viene steso a strati successivi di 3-4 cm F.22- a posa finita le pareti vengono irrorate con agente consolidante ai silicati di sodio e successiva rasatura con intonachino fino e tinteggiatura a calce
5 II Antologia di soluzioni II Recupero di una cellula nel nucleo storico di Orcesco Lavori esterni Integrazione di una capriata e costruzione di nuova «lobia» in legno La committenza desiderava l ampliamento del ballatoio presente sull edificio attiguo inoltre l assenza di uno sporto di gronda sul frontone principale dell edificio causava forte dilavamento della facciata e infiltrazioni d acqua nelle aperture (fig.4). Si è quindi provveduto ad aggiungere una nuova capriata che riparasse il frontone e le nuove «lobie» in legno, prendendo come riferimento tipologico altri edifici presenti nella tradizione ossolana. Al fine di non danneggiare eccessivamente la muratura, le nuove mensole sono inserite per circa 40 cm e sono coadiuvate dalle saette poste a F.23- Smontaggio completo della copertura sulla prima capriata interna; F inserimento delle nuove mensole fino a inserirle sotto alla seconda catena, sollevata mediante pistone idraulico; F.26- Assemblaggio della nuova capriata in segheria e trasporto con elicottero; F.27,28- posizionamento della nuova capriata nelle sedi predisposte sulle mensole; F.29,30- completamento della capriata con nuovo manto di copertura in piode; F.31- posizionamento delle nuove lobie in legno di larice
6 Sezione YY fuori scala F.32,33- Rasatura della facciata con malta di calce tirata a «rasapietra» : l intonaco di calce viene leggermente scurito con della terra per meglio integrarsi con la parte di intonaco originale rimasta in opera, proveniente da un cava locale posta a monte del paese Prima dell intervento Stato finale
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