Genova, Villa Bombrini, 19 marzo 2015 AUTORITA DI GESTIONE DEL PSR
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1 Genova, Villa Bombrini, 19 marzo 2015 AUTORITA DI GESTIONE DEL PSR
2 Presentazione I finanziamenti per il mondo rurale : brevissima storia di un cambiamento Il PSR 2014/2020: come è nato e a che punto siamo La nuova programmazione: i numeri e gli aspetti principali, con riferimento specifico alle tematiche ambientali Conclusioni
3 Il passato. fino alla fine degli anni 80 I finanziamenti per l agricoltura, l agroalimentare, le foreste e la montagna, si basano su numerose leggi di settore e regolamenti assortiti; la rilevanza economica della CEE per il comparto (in Liguria) è ancora modesta I fondi utilizzati sono infatti fondamentalmente di provenienza statale e regionale La burocrazia è di chiara matrice statale
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5 Il passato. primi anni 90 Il comparto agricolo si rinnova e le norme sono riformate Si avvia una fase di riduzione degli strumenti normativi e l individuazione di regole comuni a differenti fonti di finanziamento per l agricoltura, l agroalimentare le foreste, la montagna e arriva l informatica
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7 Il periodo Aumenta il peso delle fonti di finanziamento comunitarie per il comparto agricolo e forestale Di pari passo si riduce il volume della normativa di riferimento... L esperienza maturata dagli Uffici e dalle Strutture fa si che le distanze tra PA e utenti si riducano
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9 Il L Unione europea assume via via il ruolo di finanziatore «privilegiato» Racchiude in pochi regolamenti chiave tutti gli strumenti finanziari per il comparto agricolo e forestale, ma non solo. Le tematiche ambientali entrano nelle politiche dello sviluppo rurale In vista della programmazione successiva l UE lancia l anatema della semplificazione
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11 il passato presente L Unione europea rafforza il suo forte ruolo economico per il comparto agricolo e forestale, ma introduce un crescente numero di regole per accedere agli strumenti finanziari, e non solo... Aumentano i livelli di controllo e di verifica sul corretto utilizzo dei fondi Le tematiche ambientali sono parte integrante della programmazione e dell attuazione dello sviluppo rurale (condizionalità, misure dedicate, premialità )
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13 Il presente futuro La normativa comunitaria rappresenta l unica rilevante fonte economica per gli investimenti nel comparto agricolo e forestale. Molte aspettative anche degli altri soggetti coinvolti nello sviluppo rurale E sempre più complessa da gestire visto il crescente volume di norme emanate L anatema della semplificazione colpisce duro Le tecnologie informatiche aiuteranno davvero??? Tuttavia qualche segnale (voluto o non voluto) di semplificazione vera si può percepire
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15 IL PSR IN LIGURIA Come è nato: Lungo travaglio, peraltro non concluso. Prime bozze di Regolamenti a metà 2013, formalizzati a Dicembre 2013 I Regolamenti necessari per l attuazione sono di Giugno 2014, quello che disciplina gli aspetti degli aiuti di stato è di Luglio Il 22 Luglio l Autorità di Gestione ha trasmesso formalmente il proprio PSR 2014/2020 alla Commissione Osservazioni UE trasmesse venerdì 12/12/2014 Si tratta di uno «snello» documento di 73 pagine, articolato in 564 punti
16 La semplificazione: regolamentazione
17 La produzione: il PSR a peso
18 Gli esiti: le osservazioni
19 A CHE PUNTO SIAMO (Cosa prevedibilmente succederà) Il PSR revisionato dovrebbe essere pronto verso domani Sul testo inviato informalmente la DG AGRI svolgerà una preventiva verifica (interna ed esterna) Entro il 20 di Aprile deve essere caricata la versione definitiva (con le eventuali ulteriori modifiche richieste) Sulla versione caricata saranno esperite formalmente le valutazioni L approvazione formale non potrà comunque giungere prima della seconda metà di maggio, perché è necessaria una preventiva modifica del bilancio dell Unione europea La Commissione UE, infatti, ha deciso di azzerare l annualità 2014 e di riportarla in parte sul 2015 e in parte sul 2016 In definitiva, il PSR potrà essere approvato a tutti gli effetti a fine maggio-(inizio giugno?) 2015, con un anno e mezzo di ritardo
20 IL PSR IN LIGURIA FINANZIAMENTO Il finanziamento totale ammonta a 313,720 M (+23 M rispetto al ), di cui: 135 (43% circa) di fondi UE (FEASR); 124 (40% circa) di fondi statali; 54 (17% circa) di fondi regionali.
21 IL PSR IN LIGURIA Il Programma deve rispondere ai cosiddetti obiettivi trasversali previsti per tutti i fondi strutturali, e quindi deve mirare a: stimolare la competitività del settore agricolo (e forestale) garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l azione per il clima realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e delle comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro
22 IL PSR IN LIGURIA Sommatoria per art. 59 Reg.1305/2014 art ,00 art ,00 art ,00 art ,00 art ,00 art ,00 totale ,00 40,81% (vincolo 30%)
23 LE NOVITÀ PRINCIPALI 1. PSR NAZIONALE con tre misure: a. Gestione dei rischi (assicurazione del raccolto, ecc.) b. Irrigazione c. Sistema zootecnico 2. PSR REGIONALE: a. Maggiore attenzione alla formazione e alla consulenza b. Ripristino dei danni da calamità naturali (strutture) c. Avvio di imprese, non solo per i giovani agricoltori d. Più fondi al settore forestale, anche per avvio di associazioni di produttori e. Sostegno alla cooperazione f. Possibilità di gestire le misure «a pacchetto»
24 LE MISURE DEL PSR Formazione e informazione 2 - Consulenza 3 - Qualità dei prodotti agricoli 4 - Investimenti nel settore agricolo 5 - Prevenzione delle calamità naturali e ripristino delle strutture danneggiate 6 - Avvio e sviluppo di imprese (agricole e non agricole) 7 - Servizi per le zone rurali 8 - Sviluppo del settore forestale, prevenzione da eventi calamitosi, ripristino del potenziale danneggiato e funzioni ambientali dei boschi
25 LE MISURE DEL PSR Associazioni di produttori nel settore forestale 10 - Misure agro-climatico-ambientali 11 - Agricoltura biologica 12 - Indennità compensativa zone «natura 2000» 13 - Indennità compensativa zone montane e svantaggiate 14 - Benessere degli animali 16 - Cooperazione 19 - Leader
26 MISURA 4 «INVESTIMENTI NEL SETTORE AGRICOLO» Investimenti nelle aziende agricole Investimenti nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (agro-industria) Infrastrutture per l agricoltura (acquedotti, strade interpoderali, ecc.) Investimenti non produttivi (muri a secco, ecc.)
27 MISURA 5 «CALAMITÀ NATURALI» Investimenti sia pubblici che privati per la prevenzione (argini, sistemazione versanti, canali, ecc.) Ripristino delle strutture agricole danneggiate, a condizione che non siano assicurabili per il piano assicurativo agricolo nazionale o altri strumenti finanziati con fondi pubblici Questa misura non consente di rifondere il danno dovuto alla perdita del prodotto PSR nazionale
28 MISURA 6 «AVVIO E SVILUPPO DELLE IMPRESE» Avvio di imprese agricole condotte da giovani Diversificazione dell attività agricola (agriturismo, agricoltura sociale) Avvio di nuove imprese forestali
29 MISURA 7 «SERVIZI PER LE ZONE RURALI» Piani di gestione delle aree Natura 2000 Recupero dei borghi e dei villaggi Servizi alla popolazione rurale BANDA LARGA NB solo nelle aree rurali
30 MISURE PER IL SETTORE FORESTALE Di contenuto prevalentemente economico (?) Misura 1: trasferimento delle conoscenze e azioni di informazione Misura 2: servizi di consulenza e gestione aziendale Sottomisura 6.2: avvio di nuove imprese forestali Sottomisura 8.6: investimenti in tecnologie forestali e nella trasformazione, movimentazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Misura 9: avvio di associazioni di produttori forestali
31 MISURE PER IL SETTORE FORESTALE Di contenuto prevalentemente ambientale (?) Sottomisura 8.3: prevenzione dei danni da incendi boschivi, calamità naturali ed eventi catastrofici Sottomisura 8.4: Ripristino delle foreste danneggiate da incendi boschivi, calamità naturali ed eventi catastrofici Sottomisura 8.5: Investimenti per aumentare la resilienza, il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione delle foreste Sottomisura 12.2: Indennità compensativa per le aree forestali Natura 2000 (12.1 per le aree agricole) Sottomisura 16.8: stesura dei piani forestali comprensoriali di indirizzo
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33 MISURA 10 «Pagamenti agro-climaticoambientali» Agricoltura integrata (adesione a disciplinare) Prati stabili, pascoli e prati-pascoli (c.s.) Tutela del paesaggio agrario (vite, olivo, fruttiferi) Razze animali in via di estinzione Biodiversità vegetale uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura (progetti quinquennali per tipologie di azioni definite, compresi studi, laboratorio, formazione, ecc.)
34 MISURA 13 «Indennità compensativa» Compensa gli svantaggi naturali di chi fa agricoltura in determinate zone Allargata nell applicazione (e nelle risorse) rispetto alla precedente programmazione
35 COOPERAZIONE La misura «cooperazione» consente di sostenere: Rapporti di cooperazione tra diversi operatori delle filiere agricole e forestali e altri soggetti (filiere corte, ecc.) Creazione di poli e reti Costituzione e gestione di gruppi operativi del PEI (partenariato europeo per l innovazione) Per realizzare: Progetti pilota Sviluppo di nuovi prodotti, processi, tecnologie Filiere corte e mercati locali Realizzazione di strategie locali di sviluppo.
36 LA GESTIONE (1) Requisiti molto più elevati che in passato riguardo a tasso di errore, oggettività e tracciabilità dei controlli. È indispensabile un netto miglioramento nella qualità della gestione, a tutti i livelli (AGEA, Regione, strutture private di supporto), da realizzare tramite: Informatizzazione completa di tutte le procedure, a partire dalla firma elettronica e dalla dematerializzazione delle domande; Formazione e aggiornamento del personale Miglioramento della struttura organizzativa
37 LA GESTIONE (2) I BANDI Nel periodo i bandi potranno essere riuniti in «pacchetti» per esempio per l avvio di nuove imprese Dovranno avere periodi di apertura programmati fin dall inizio del settennio, in modo che i potenziali beneficiari possano organizzarsi senza «ingolfare» gli uffici regionali I beneficiari, una volta selezionati, dovranno rispettare una tabella di marcia precisa in termini di realizzazione degli investimenti previsti, pena il definanziamento
38 CONCLUSIONI BIODIVERSITA : ricchezza di Liguria? Per il PSR certamente SI. Attenzione però a: considerare la funzione vera dello strumento PSR, tenendo a mente gli obiettivi specifici e trasversali attivare le diverse operazioni rispettando anche la filosofia delle misure, evitando di cadere nella tentazione di sostenere attività e funzioni che non siamo in grado di portare avanti con risorse locali, caricandole indebitamente su strumenti di aiuto destinate ad altro o ad altri
39 Come immagino il PSR? PSR 14/20
40 CONCLUSIONI (2) evitare la contrapposizione tra attività economica e attività ambientale. Stiamo parlando di sostegni ad agricoltori, boscaioli o altri gestori del territorio, che dal territorio dipendono e, in larga misura, il territorio dipende da loro. Sono quindi soggetti ben diversi da quelli che consumano il territorio assicurare un attento lavoro di analisi dello stato iniziale: prima di pensare a regolamentare una attività, valutiamo il reale impatto che produce e soprattutto che impatto ci sarebbe se l attività stessa venisse interrotta ne va della credibilità stessa dell istituzione pubblica
41 Grazie per l attenzione Pianificare significa sostituire il caso con un errore. Tuttavia al caso siamo esposti senza difese, mentre agli errori possiamo via via tentare di porre rimedio BUON LAVORO Damiano Penco Servizio Politiche della Montagna e della Fauna Selvatica
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